ITUD20000061U1 - Guarnizione per il montaggio di elementi strutturali su autoveicoli,in particolare su autocaravans e roulottes - Google Patents

Guarnizione per il montaggio di elementi strutturali su autoveicoli,in particolare su autocaravans e roulottes Download PDF

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ITUD20000061U1
ITUD20000061U1 IT2000UD000061U ITUD20000061U ITUD20000061U1 IT UD20000061 U1 ITUD20000061 U1 IT UD20000061U1 IT 2000UD000061 U IT2000UD000061 U IT 2000UD000061U IT UD20000061 U ITUD20000061 U IT UD20000061U IT UD20000061 U1 ITUD20000061 U1 IT UD20000061U1
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IT
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Gerhard Romer
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    • E06B1/00Border constructions of openings in walls, floors, or ceilings; Frames to be rigidly mounted in such openings
    • E06B1/62Tightening or covering joints between the border of openings and the frame or between contiguous frames
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Description

Descrizione del trovato avente per titolo:
"GUARNIZIONE PER IL MONTAGGIO DI ELEMENTI STRUTTURALI SU AUTOVEICOLI, IN PARTICOLARE SU AUTOCARAVANS E ROULOTTES"
CAMPO DI APPLICAZIONE
L'oggetto del trovato è costituito da una guarnizione per il montaggio di elementi strutturali su autoveicoli, m particolare su autocaravans e roulottes, secondo il preambolo della rivendicazione 1.
STATO DELLA TECNICA
E' nota la possibilità di prevedere una guarnizione per il montaggio di un elemento che viene applicato sulle pareti o sui tetti di autocaravans e roulottes, ad esempio una finestra, una porta, una finestrella ribaltabile, un boccaporto o simili, venendo utilizzata m questo caso una massa sigillante elastica
L'utilizzo di masse sigillanti elastiche di questo tipo è tuttavia problematico, poiché dette masse sigillanti formano semplicemente un film di tenuta, il quale va ad appoggiarsi sull'elemento strutturale che deve essere collegato, aderendo ad esso. In questo caso, è tuttavia svantaggioso il fatto che tale film di tenuta si indurisca nell'arco di un periodo di tempo prolungato e perda la propria adesività nei confronti dell'elemento strutturale adiacente. Di conseguenza, viene neutralizzato l’effetto di chiusura a tenuta nei confronti dell’elemento strutturale adiacente In questo caso può formarsi una fessura, attraverso la quale l'acqua penetra a causa dell’effetto capillare e si infiltra nell'elemento strutturale.
Un film di tenuta di questo tipo non può inoltre resistere a sollecitazioni di taglio elevate, come quelle che si producono normalmente durante ι movimenti molto dinamici degli elementi della carrozzeria e degli elementi montati su autocaravans e roulottes che si verificano m viaggio.
Ciò comporta la conseguenza che il film di tenuta si logora a causa dei movimenti dinamici degli elementi strutturali che devono essere chiusi a tenuta, e quindi l'effetto di tenuta si perde Del resto, l'esperienza ha dimostrato che gli elementi strutturali che devono essere chiusi reciprocamente a tenuta, e sono tra loro adiacenti, sono soggetti·a determinati fenomeni di assestamento. Ciò significa che, nell'arco di un periodo di tempo prolungato, la fessura tra gli elementi strutturali si allarga e la massa sigillante che si trova tra di essi non è m grado di seguire la fessura che si allarga e di mantenere il collegamento per adesione. Si verifica perciò una lacerazione del film di tenuta sull'elemento strutturale che deve essere chiuso ermeticamente, per cui l'effetto di tenuta si perde ancora una volta.
ESPOSIZIONE DEL TROVATO
Il compito che si pone alla base del trovato è quello di sviluppare una guarnizione di un elemento montato su autocaravans e roulottes, in modo tale da ottenere un effetto di chiusura a tenuta eccellente anche per un periodo di tempo prolungato, in modo tale che questa guarnizione segua anche un gioco corrispondente dell'elemento strutturale che deve essere chiuso ermeticamente, e m modo tale che venga ottenuto un collegamento eccellente per adesione con l'elemento strutturale che deve essere chiuso a tenuta.
Per la soluzione del compito posto, il trovato è caratterizzato dall’insegnamento tecnico della rivendicazione 1.
Una caratteristica essenziale del trovato è rappresentata dal fatto che, con funzione di massa sigillante elastica, viene utilizzato un nastro di tenuta costituito da un corpo spugnoso provvisto di pori e imbevuto di impregnante, detto impregnante presentando la caratteristica di conservare il potere adesivo per lungo tempo.
Un'altra caratteristica sostanziale è rappresentata dal fatto che, m seguito all'impregnazione di un corpo spugnoso con un impregnante che si mantiene sempre elastico, si presenta il vantaggio che, grazie alle caratteristiche di elasticità del corpo spugnoso, l'impregnante che m sé non è sviluppato per essere elastico diventa ora elastico con il corpo spugnoso e compensa un gioco corrispondente tra gli elementi strutturali che devono essere chiusi a tenuta, essendo mantenuto come sempre il collegamento per adesione tra l'impregnante combinato con il corpo spugnoso e l'elemento strutturale adiacente
Non si giunge quindi per definizione ad un indurimento o soprattutto alla formazione di una superficie di tenuta più o meno chiusa dell'impregnante, ma l'impregnante rimane legato nel corpo spugnoso, senza che lo stesso impregnante crei un reticolo o faccia presa formando una superficie di tenuta
L'impregnante ha una viscosità simile al miele e rimane legato al corpo spugnoso mantenendo tale viscosità, senza che si verifichi un indurimento del corpo spugnoso e dell1impregnante. Per quanto riguarda il materiale dell'impregnante si tratta di un polimero di acrilato, il quale presenta un peso specifico apparente preferenziale di 150 kg/m3 e una resistenza alla diffusione del vapore di μ < 100 secondo la norma DIN 526915.
Si ottiene una permeabilità delle giunzioni a ≤ 0,1 m3/ [h*m*(daPa)n] secondo la norma DIN 18055.
Si ottiene una tenuta ermetica ai rovesci di pioggia secondo la norma DIN 18055 fino a 600 Pa. Con l'insegnamento tecnico che viene impartito risulta quindi il vantaggio sostanziale che, tramite 1'utilizzo di un nastro di tenuta con impregnazione del corpo spugnoso, si ottengono ora caratteristiche di tenuta eccellenti per gli elementi strutturali di autocaravans e roulottes che devono essere chiusi a tenuta, benché detti elementi strutturali siano soggetti ad un gioco considerevole e a considerevoli differenze di temperatura, il che tuttavia non assume alcuna importanza per il fatto che è stato inventato il corpo spugnoso impregnato.
Si rinuncia quindi espressamente alla formazione di un film di tenuta sostanzialmente chiuso, poiché nel complesso l'intero corpo spugnoso con 1'impregnante ivi introdotto e legato funge da nastro di tenuta, senza formare una propria pellicola di tenuta.
ILLUSTRAZIONE DEI DISEGNI
Il trovato viene qui di seguito dettagliatamente illustrato sulla base delle figure che rappresentano diversi sistemi di realizzazione
Le figure rappresentano:
Figura 1: in forma schematica, una sezione di una situazione di chiusura a tenuta di una finestra di una roulotte o di un autocaravan;
Figura 2 una sezione lungo la linea II-II della figura 1;
Figura 3: una rappresentazione ingrandita di un corpo spugnoso legato mediante impregnazione tra due superfici di collegamento durante la fase di montaggio, Figura 4: una rappresentazione secondo la figura 3 nelle condizioni di funzionamento a montaggio ultimato;
Figura 5 una situazione modificata dell'effetto di tenuta rispetto alla figura 4;
Figura 6 come ulteriore esempio di realizzazione, una sezione di una guarnizione di una finestra sulla parete laterale di una roulotte o di un autocaravan DESCRIZIONE DI UNA FORMA PREFERITA DI REALIZZAZIONE
Nella figura 1, una finestra 5 è generalmente montata con funzione di elemento rigido m una parete laterale 1. La parete laterale è formata m questo caso da un pannello decorativo 2 collocato dalla parte interna, da uno strato di materiale espanso poliuretanico 3 termoisolante collocato centralmente e da un rivestimento esterno 4, il quale può essere costituito da alluminio o da un materiale plastico.
La finestra 5 viene inserita in un ritaglio corrispondente della parete laterale con l'ausilio di un telaio 6. In questo caso viene utilizzato un dispositivo di bloccaggio 7, il quale va ad appoggiarsi da un lato sul pannello decorativo 2 e dall'altro lato comprime un profilo 8 del telaio contro la superficie esterna 4, bloccando in tal modo la finestra da entrambi i lati
Il profilo 8 del telaio presenta un bordo esterno 9, il quale presenta due alette 10, 11 rivolte in direzioni contrapposte
Ora, è importante che almeno nello spazio intermedio sia inserito su un'aletta 10 un nastro di tenuta 12, il quale va ad appoggiarsi aderendo sia sul lato esterno del rivestimento esterno 4 che sul lato interno dell'aletta 10
Ovviamente, il presente trovato non si limita alla collocazione del nastro di tenuta 12 m questo punto. Il nastro di tenuta può essere collocato su un giunto di collegamento in qualsiasi punto a piacere, essendo importante m questo caso collegare reciprocamente a tenuta ermetica due elementi strutturali adiacenti
Dalla figura 1 si può inoltre riconoscere che l'aletta 10 presenta un prolungamento 13 rivolto verso l'interno, con il quale l'aletta aderisce al rivestimento esterno 4, chiudendo in tal modo il nastro di tenuta 12 verso il basso.
Una sezione del dispositivo è rappresentata nella figura 2, nella quale la sezione è stata ricavata attraverso la nervatura 14 del profilo 8 del telaio, essendo solamente accennata la presenza di un'aletta superiore 11 e di un'aletta inferiore 10
E' rappresentato solamente il prolungamento 13 dell'aletta inferiore 10. E' importante che il nastro di tenuta 12 giri intorno all'intero ritaglio della parete laterale 1 e sia sviluppato nella sua zona di giunzione con un giunto che si sovrappone per circa 1 cm
La figura 3 mostra l'effetto e la struttura del nastro di tenuta m una rappresentazione fortemente ingrandita, nella quale si può riconoscere la presenza di un corpo spugnoso 17 che presenta singoli pori (cellule) 18, ι quali sono sfalsati nello spazio l'uno rispetto all'altro e sono disposti su diversi piani. Si tratta quindi di un corpo spugnoso 17 a cellule aperte, il quale secondo il trovato viene imbevuto con un impregnante 20 costituito dal materiale elastomero di tenuta precedentemente menzionato.
Secondo la figura 3, la situazione di chiusura a tenuta è rappresentata allo stato non caricato, essendo riconoscibile come il corpo spugnoso 17 sia disposto m condizioni di espansione tra le superfici 4, 10 che devono essere chiuse a tenuta. E' inoltre indicato come il corpo spugnoso 17 (quindi precisamente il nastro di tenuta 12 nel suo complesso) sia fissato da un lato su un nastro biadesivo 24, il quale è disposto su un'aletta 10. In questo modo si garantisce un montaggio semplice del nastro di tenuta 12 sugli elementi strutturali che devono essere chiusi a tenuta
Nell'esempio di realizzazione rappresentato, ι contorni dei pori 18 formano le nervature 19, le quali vengono completamente avvolte e circondate dall'impregnante 20, per cui l'impregnante 20, circondando le nervature, forma anche le superfici esterne del corpo spugnoso 17.
Ciò comporta la conseguenza che l'impregnante 20 con funzione di strato adesivo è presente dappertutto nel corpo spugnoso 17 e forma m particolare anche gli strati adesivi del corpo spugnoso che si trovano all'esterno, i quali proprio per definizione sono sviluppati senza formare un reticolo e m modo tale da rimanere permanentemente adesivi.
Ora, se l'elemento strutturale secondo la figura 3 viene compresso nella direzione delle frecce 15 e 16 rivolta l'una verso l'altra, si verifica una concentrazione dei pori 18, ι quali m tal modo si allungano e m effetti - in relazione alla figura 4 - sono essenzialmente più piccoli di quanto non siano ivi rappresentati.
Nella rappresentazione secondo la figura 4 è tuttavia importante che l'impregnante 20 si distribuisca dappertutto nel corpo spugnoso 17 formando lo strato adesivo esterno 23, il quale va quindi ad appoggiarsi con il suo potere adesivo sulla superficie interna 22 del rivestimento esterno 4 (aletta 10).
Questo avviene perciò per il fatto che l'impregnante 20 circonda completamente tutte le nervature 18 con un rivestimento 21, riempiendo m tal modo completamente il corpo spugnoso.
La figura 4 mostra che, anche se gli elementi strutturali 4, 10 che devono essere chiusi a tenuta vengono allontanati l'uno dall'altro per una determinata distanza nella direzione delle frecce 15', 16', si aprono ancora semplicemente soltanto ι pori 18, ma il collegamento per adesione viene mantenuto m virtù del rivestimento 21 e perciò viene mantenuto lo strato adesivo 23 sulla superficie interna 22 del rivestimento esterno 4. Quindi, durante l'intera esistenza dei due elementi strutturali non può verificarsi alcun distacco dello strato adesivo 23 e viene costantemente mantenuto un collegamento per adesione sulla superficie interna 22, poiché proprio tale strato non si indurisce o non si taglia m seguito ai movimenti dinamici che si verificano m viaggio. In tal modo, con il nastro a tenuta 12 descritto si crea un collegamento a tenuta eccellente, di lunga durata ed efficace contro le forze di taglio, il che rende possibile per la prima volta una chiusura a tenuta degli elementi strutturali di questo tipo per tutta l'esistenza di un autocaravan o di una roulotte Le infiltrazioni d'acqua, anche quelle dovute all'effetto capillare, vengono completamente evitate.
Dato che il corpo spugnoso 17 ha la capacità di ritornare elasticamente, esso si espande quindi m modo corrispondente m caso di movimento di allontanamento reciproco degli elementi strutturali 4, 10 nella direzione delle frecce 15', 16’; il collegamento per adesione viene tuttavia mantenuto grazie all'impregnazione completa con l'impregnante 20 (circondando le nervature 19).
Nella figura 5 sono contrassegnati con gli stessi numeri di riferimento gli stessi elementi strutturali della figura 4, tuttavia m questo caso, m seguito all'aumento della distanza 25 tra il rivestimento esterno 4 della parete laterale 1 e l'aletta 10 del bordo 9 del telaio, lo strato adesivo 23 sulla superficie intern a 22 e sul nastro adesivo 24 non è presente m modo continuo ma solamente a punti. In un caso ideale è quindi presente un punto di adesione per ciascun poro 18, per cui viene formato un retino non continuo di uno strato adesivo 23. Tuttavia, m pratica, diversi punti di adesione vengono sempre riuniti a formare un punto di adesione di dimensioni maggiori, non essendo tuttavia ottenuto uno strato adesivo piano 23 sostanzialmente chiuso.
Nella figura 5 si rappresenta inoltre come i pori 18 disposti più in basso realizzino certamente un collegamento per adesione con i pori 18 che si trovano più m alto (disposti nella direzione degli elementi dell'autoveicolo 4, 10), ma non con i pori 18 disposti sostanzialmente su un piano orizzontale che giace all'incirca parallelo rispetto agli elementi dell'autoveicolo 4, 10.
Contrariamente a ciò, la figura 4 rappresenta uno strato adesivo 23 e il fatto che anche gli strati adesivi disposti più in basso realizzano parzialmente un collegamento e vengono in tal modo ottenuti punto di adesione di maggiori dimensioni rispetto alla forma di realizzazione secondo la figura 5, risultando sostanzialmente per ciascun poro 18 un punto di adesione nello strato adesivo 23 e negli strati che si trovano al di sotto

Claims (1)

  1. RIVENDICAZIONI 1 - Guarnizione per il montaggio di elementi strutturali su autoveicoli, m particolare su autocaravans e roulottes, caratterizzata dal fatto che con funzione di massa sigillante elastica viene utilizzato un nastro di tenuta (12) costituito da un corpo spugnoso (17) provvisto di pori (18) e imbevuto di impregnante (20), detto impregnante (20) presentando la caratteristica di conservare il potere adesivo per lungo tempo. 2 - Guarnizione per il montaggio di elementi strutturali su autoveicoli secondo la rivendicazione 1, caratterizzata dal fatto che l'impregnante (20) si trova sui pori (18) 3 - Guarnizione per il montaggio di elementi strutturali su autoveicoli secondo una delle rivendicazioni l o 2, caratterizzata dal fatto che l'impregnante (20) non si indurisce dopo l'introduzione nel corpo spugnoso (17), né si combina per formare una superficie di tenuta sostanzialmente chiusa. 4 - Guarnizione per il montaggio di elementi strutturali su autoveicoli secondo una delle rivendicazioni da 1 a 3, caratterizzata dal fatto che l'impregnante (20) sviluppa uno strato adesivo (23) dopo l'applicazione sull'autoveicolo secondo le norme, detto strato adesivo essendo disposto tra il nastro di tenuta (12) ed ι relativi elementi dell'autoveicolo (1, 9), e dal fatto che lo strato adesivo (23) non si indurisce. 5 - Guarnizione per il montaggio di elementi strutturali su autoveicoli secondo la rivendicazione 4, caratterizzata dal fatto che lo strato adesivo (23) disposto tra il nastro di tenuta (12) ed i relativi elementi dell'autoveicolo (1, 5, 9) non sviluppa alcuna superficie di tenuta sostanzialmente chiusa. 6 - Guarnizione per il montaggio di elementi strutturali su autoveicoli secondo una delle rivendicazioni da 1 a 5, caratterizzata dal fatto che l'impregnante (20) è costituito da un polimero di acrilato. 7 - Guarnizione per il montaggio di elementi strutturali su autoveicoli secondo una delle rivendicazioni da 1 a 6, caratterizzata dal fatto che l'impregnante (20) presenta un peso specifico apparente di circa 150 kg/m<3>. 8 - Guarnizione per il montaggio di elementi strutturali su autoveicoli secondo una delle rivendicazioni da 1 a 7, caratterizzata dal fatto che 1'impregnante (20) presenta una resistenza alla diffusione del vapore di circa μ ≤ 100 secondo·la norma DIN 526915. 9 - Guarnizione per il montaggio di elementi strutturali su autoveicoli secondo una delle rivendicazioni da 1 a 8, caratterizzata dal fatto che la guarnizione raggiunge dopo il suo montaggio secondo le norme una permeabilità delle giunzioni di circa oc < 0,1 m<3 >/ [h*m*(daPa)<n>] secondo la norma DIN 18055 10 - Guarnizione per il montaggio di elementi strutturali su autoveicoli secondo una delle rivendicazioni da 1 a 9, caratterizzata dal fatto che la guarnizione raggiunge dopo il suo montaggio secondo le norme una tenuta ermetica ai rovesci di pioggia secondo la norma DIN 18055 superiore a 600 Pa oppure superiore a RS/PRA 11 - Guarnizione per il montaggio di elementi strutturali su autoveicoli secondo una delle rivendicazioni da 1 a 10, caratterizzata dal fatto che il nastro di tenuta (17 ) con l'impregnante (20) viene applicato da un solo lato su di un nastro biadesivo (24), detto nastro biadesivo (24) essendo applicato ad almeno un elemento strutturale (1, 9) dell'autoveicolo 12 - Guarnizione per il montaggio ài elementi strutturali su autoveicoli, m particolare . su autocaravans e roulottes, sostanzialmente come descritta con riferimento agli annessi disegni.
IT2000UD000061U 1999-12-22 2000-12-21 Guarnizione per il montaggio di elementi strutturali su autoveicoli,in particolare su autocaravans e roulottes IT251242Y1 (it)

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