ITUB20151799A1 - Pacchetto di articoli da fumo scorrevole - Google Patents

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ITUB20151799A1
ITUB20151799A1 ITUB2015A001799A ITUB20151799A ITUB20151799A1 IT UB20151799 A1 ITUB20151799 A1 IT UB20151799A1 IT UB2015A001799 A ITUB2015A001799 A IT UB2015A001799A IT UB20151799 A ITUB20151799 A IT UB20151799A IT UB20151799 A1 ITUB20151799 A1 IT UB20151799A1
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Luca Paradiso
Mattia Meccagni
Davide Parazza
Roberto Polloni
Simone Scagliarini
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Gd Spa
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    • B65DCONTAINERS FOR STORAGE OR TRANSPORT OF ARTICLES OR MATERIALS, e.g. BAGS, BARRELS, BOTTLES, BOXES, CANS, CARTONS, CRATES, DRUMS, JARS, TANKS, HOPPERS, FORWARDING CONTAINERS; ACCESSORIES, CLOSURES, OR FITTINGS THEREFOR; PACKAGING ELEMENTS; PACKAGES
    • B65D5/00Rigid or semi-rigid containers of polygonal cross-section, e.g. boxes, cartons or trays, formed by folding or erecting one or more blanks made of paper
    • B65D5/38Drawer-and-shell type containers
    • BPERFORMING OPERATIONS; TRANSPORTING
    • B65CONVEYING; PACKING; STORING; HANDLING THIN OR FILAMENTARY MATERIAL
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Description

Documentazione brevettuale domanda
DESCRIZIONE PER INVENZIONE INDUSTRIALE AVENTE PER TITOLO :
“ Composizione alimentare in forma di semilavorato realizzato come sfarinato fine per uso nell’industria di trasformazione alimentare, composto da materie prime e formulato per la realizzazione di salumi insaccati, hamburger, ripieni per 5 pasta, pane e prodotti da forno in genere, funzionalmente adatti per contribuire a mantenere normale il colesterolo nel sangue "
DOMANDA PRESENTATA DA E A NOME DI : ANTONIO POLIMENO residente in via M. FUSCO 106 - 41122 MODENA - nazionalità' : ITALIANA Domanda presentata in data con
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• RIASSUNTO
Composizione alimentare in forma di semilavorato sfarinato fine, per uso destinato all’industria alimentare, composto da materie prime e formulato per la realizzazione di salumi insaccati, hamburger, ripieni per pasta, pane e prodotti alimentari da forno in 15 genere. Il semilavorato oggetto del presente trovato, si caratterizza perche<'>e<'>in grado di conferire al prodotti realizzati, innovativi requisiti salutistici. Il suo utilizzo e' di semplice manualità', va’ infatti aggiunto alle ricette base. I prodotti finiti realizzati attraverso l’uso del semilavorato e tramite la procedura descritta, presentano attività’ funzionale per mantenere sotto controllo il colesterolo ematico. L’uso del semilavorato 20 studiato e sviluppato per garantire la produzione di salumi insaccati, hamburger .ripieni ad uso pasta fresca, nonché’ pane e prodotti da forno, e<’>infatti in grado di risolvere i seguenti problemi migliorandone al contempo il profilo nutrizionale :
1° contribuisce a limitare la tendenza dei prodotti alimentari, in particolare salumi, e prodotti a base di carne, aH'aumento di un importante fattore di rischio per la salute 25 umana, cioè’ il colesterolo ematico. Il trovato agisce attraverso l<'>apporto sinergico di
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alcune sostanze nutraceutiche presenti particolarmente nelle materie prime contenute nel trovato. L’azione benefica di tali sostanze sull’organismo e’ certificato dalle istituzioni come EFSA ( agenzia europea per la sicurezza alimentare ) e dalla Commissione Europea in riferimento ai regolamenti CE 1924 / 2006 - 1169 / 2011 — 5 432 / 2012. I prodotti cioè’ salumi insaccati, hamburger, pane e pasta ripiena, realizzati tramite l’apporto appropriato del semilavorato, sono in grado di contribuire a mantenere normale il colesterolo e in grado di contrastarne l'aumento dovuto ad un regime dietetico che contempli cibi ritenuti ipercolesterolemizzanti come i salumi insaccati, hamburger, pasta ripiena ).
10 2° risolve il problema della complessità’ dì allestimento delle fasi produttive, consentendo anche ad aziende piccole in maniera semplice di distribuire prodotti funzionalmente idonei per la prevenzione degli effetti negativi sulla salute di unimportante fattore di rischio per la salute umana come il colesterolo ematico.
Gli elementi maggiormente caratterizzanti la composizione, oggetto del presente trovato 15 sono :
-Omega 3 naturalmente contenuti in alcune materie prime alimentari, dosati e standardizzati in maniera tale da ottenerne le aspettative di efficacia. La materia prima da cui sono ottenuti e’ la farina biologica di semi di di lino. Gli omega 3 in particolare il loro precursore acido alfa linolenico e' dimostrato che contribuisce a mantenere normale 20 il colesterolo ematico ( riferimento normativo rea. 432 / 12 U.E )
-betaqlucani naturalmente presenti in alcune materie prime alimentari, dosati e standardizzati in maniera tale da ottenerne le aspettative di efficacia. La materia da cui sono ottenuti e' il cruschello biologico di avena. I betaqlucani derivanti dall’avena e<'>dimostrato che contribuiscono a mantenere normale il colesterolo ematico ( riferimento 25 normativo rea. 432 / 12 U.E )
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• DESCRIZIONE
Arte Nota :
IL SEMILAVORATO
5 Con il termine semilavorato o prodotto intermedio si intende un particolare prodotto che necessita di ulteriori lavorazioni per essere commercializzato come prodotto finale. In altre parole, il semilavorato non ha altra funzione che non sia la sua successiva lavorazione.
I SALUMI INSACCATI
Chi non conosce gli insaccati, notoriamente alimenti molto apprezzati e ritenuti gustosissimi ma non 10 sempre salubri per la salute, soprattutto per quel che riguarda la tendenza degli stessi a provocare l’aumento del colesterolo ematico. Da qui' nasce l'esigenza di proporre prodotti apprezzatissimi dalle masse, come gli insaccati ma al contempo limitarne l’effetto negativo sulla salute umana e soprattutto sul colesterolo. Tecnicamente gli insaccati sono salumi costituiti da un involucro naturale (budella oppure altre membrane dei visceri di suino o di bovino) o artificiale (tela, film 15 plastico, ecc.) e dal contenuto formato da un trito di carne suina pura o mescolata a carni di altra origine e di grasso, addizionato con altri ingredienti, condimenti, additivi, ecc. Gli insaccati possono essere suddivisi in: freschi - salsicce / stagionati - salami / cotti - Mortadella salami cotti -sanguinacci - soppressata - Wurstel - zampone e Cotechino. I salami si ottengono da tessuti muscolari diversi, che vengono tritati e mescolati con frammenti di grasso, sale e pepe; l'impasto 20 viene poi insaccato in budelli animali, che sono legati con lo spago a intervalli regolari. Segue un periodo di stagionatura (da 1 a 6 mesi) in ambiente ventilato e fresco (dai 10 ai 13 °C).
IL PANE
II pane è un prodotto alimentare ottenuto dalla fermentazione, cui segue una lievitazione, e successiva cottura in forno di un impasto a base di farina di cereali, acqua, confezionato con 25 diverse modalità, arricchito e caratterizzato frequentemente da ingredienti prettamente regionali .
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Ha un posto fondamentale nella tradizione mediterranea come componente primario dell'alimentazione, al punto che il termine stesso può diventare sinonimo di cibo o di nutrimento, non necessariamente fisico. Il pane può anche essere non lievitato, detto perciò azzimo, soprattutto nel caso sia da conservare per lunghi periodi. Tale non è però il biscotto del marinaio, detto anche 55 "galletta", cibo di lunga durata (anche mesi) tipico della marineria a vela, che è proprio un "biscotto", cioè cotto due volte; anche diversi pani regionali italiani sono azzimi. Il pane non lievitato è diffuso in diversi paesi medio-orientali, ed è maggiormente prodotto senza l'aggiunta di sale. Il pane bianco che rappresenta quello a maggiore utilizzo, e’ di solito carente in sostanze nutritive, tra cui fibre che invece apporta il semilavorato, arricchendone cosi’ il profilo nutrizionale, ma soprattutto 1100 essendo il pane l’accompagnamento di quasi ogni pietanza, a pranzo e cena, e<’>l’alimento ideale per veicolare le sostanze incluse nel semilavorato oggetto del presente trovato, in grado di agire ed assicurare azione positiva sul mantenimento di livelli normali di colesterolo nel sangue comprendendo anche l'assetto totale di pranzo e cena.
Gli Omega 3 : gli acidi grassi omega-3 appartengono ad una categoria di acidi grassi poiinsaturi 1155 che comprendono nella loro catena vari doppi legami. Essi sono definiti essenziali perché l'organismo umano non è in grado di produrli autonomamente e pertanto devono essere introdotti con la dieta. Essi sono noti soprattutto per la loro presenza nelle membrane cellulari e per il mantenimento della loro integrità. Talvolta sono raggruppati come vitamina F. Il nome di questi composti deriva dalla posizione del primo doppio legame, iniziando il conteggio dal carbonio 2200 terminale. Contando dal carbonio ω, il primo doppio legame che si incontra occupa il terzo rango, da cui il termine Omega-3
Caratteristiche : Partendo da quelle che sono le caratteristiche basilari di questi elementi, va specificato che la corretta denominazione degli stessi è "acidi grassi polinsaturi con doppio legame in posizione 3 o posizione 6", indicando con il numero della posizione il punto della catena 2255 all'interno della quale si creano. I principali acidi grassi poliinsaturi omega-3 sono :
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Documentazione brevettuale
domanda N^OÌOÌS<'>OQOO&^S<'>S<'>
l'acido alfa-linolenico (ALA), l'acido eicosapentaenoico (EPA) e l'acido docosaexanoico (DHA). L'acido alfa-linolenico (ALA) è il precursore sintetico degli acidi grassi poliinsaturi omega-3 a catena lunga. È un acido grasso omega-3 di origine vegetale e si trova prevalentemente in alcune alghe, in alcuni legumi verdi ed in alcuni semi ad esempio quelli di lino. Dai semi del Lino mediante 5 estrazione per pressione a freddo, viene estratto un olio di colore giallo paglierino con un intenso odore ed aroma di noce, caratterizzato da un'elevata concentrazione di acido alfa-linolenico. All'interno deH'organismo l'ALA è convertito in EPA e DHA, gli acidi grassi a lunga catena biologicamente attivi nei mammiferi. La catena carboniosa dell'ALA contiene 18 atomi di carbonio e 3 doppi legami e per semplificazione si può indicare con C18 :3 n-3 dove il numero 10 immediatamente successivo alla C indica il numero di atomi di carbonio dell'acido grasso essenziale, mentre quello che segue i due punti segnala quanti doppi legami sono presenti nella molecola.
Meccanismo d'azione degli omega 3 : all'interno del nostro organismo, l'ALA è parzialmente trasformato in EPA, dagli effetti più diretti sulla fisiologia del corpo umano. L'EPA è un precursore di 15 una classe di molecole (gli eicosanoidi della serie 3) coinvolte nei processi di flogosi o di crescita neoplastica. L'EPA può essere parzialmente trasformato in acido docosaexanoico se nell'organismo vi è a disposizione una sufficiente quantità di acido eicosapentanoico. La catena carboniosa dell'EPA contiene 20 atomi di carbonio e 5 doppi legami (C20:5n-3). Tale acido grasso, grazie ad una serie di reazioni enzimatiche, viene sintetizzato 20 dall'acido eicosapentaenoico. L'acido docosaesanoico si ritrova prevalentemente nella composizione lipidica della membrana cellulare, soprattutto nei lipidi del cervello, dello sperma e della retina. La presenza in quantità adeguata del DHA nel latte materno è ritenuta fondamentale per uno sviluppo ottimale del cervello del bambino. Gli omega 3 di origine vegetale, in particolare il loro precursore cioè’ l'acido alfa linolenico, e’ dimostrato che ha effetti positivi sulla salute umana, in 25 particolare contribuisce al mantenimento di livelli normali di colesterolo come riconosciuto
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dall<'>EFSA - agenzia europea per la sicurezza alimentare. Il suo effetto si esplica con l<'>assunzione di alimenti ad alto contenuto di ALA ( regolamenti C.E della Commissione Europea 1924 / 2006 -432 / 2012 ).
I BETA GLUCANI - I beta glucani sono una lunga catena di particolari zuccheri, considerati ormai 5 un vero e proprio farmaco naturale con proprietà immunostimolanti. La loro attività si esplica principalmente a livello dermatologico; utilizzati in particolar modo per trattare le ferite, le piaghe e in genere tutte le malattie dermatologiche causate dai danni provocati dai raggi ultravioletti o dall'inquinamento. Fino a poco tempo fa, i farmaci di elezione per queste patologie erano rappresentati dai cortisonici che, però, sopprimevano il sistema immunitario. I beta-glucani, invece, 10 riescono a stimolare i macrofagi, quelle cellule che difendono la pelle dalle aggressioni esterne, stimolando nel contempo le normali difese immunitarie. Recenti scoperte hanno evidenziato come queste sostanze siano presenti in larga misura in alcuni alimenti: particolari tipi di funghi e alcuni cereali, soprattutto avena sativa. Ecco perchè, anche a livello nutrizionale e non solo dermatologico, i beta-glucani sono considerati importanti per la nostra salute.
15 I beta-glucani presenti nell’avena e nell’orzo hanno dimostrato efficacia nel mantenere in salute il nostro apparato gastrointestinale, riuscendo a ridurre il livello di colesterolo nel sangue e la glicemia. I betaglucani derivanti dall'avena, e’ dimostrato che ha effetti positivi sulla salute umana, in particolare contribuisce al mantenimento di livelli normali di colesterolo come riconosciuto dall'EFSA - agenzia europea per la sicurezza alimentare. Il suo effetto si esplica con l'assunzione 20 di alimenti che contengono almeno 1 grammo di betaglucani ( regolamenti C.E 1924 / 2006 - 1925 / 2006 - regolamento C.E 432 / 2012 ).
L’INULINA
«Le inuline costituiscono un gruppo di oligosaccaridi di origine vegetale. Circa il 15% delle piante utilizzano l’inulina come riserva nelle radici e nei tuberi. Dal punto di vista chimico si tratta di un 25 polimero del fruttaSio a catena lineare formato da catene di fruttaSio con una molecola di glucosio
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terminale (da 2 a 50 unità di fruttosio). La molecola di glucosio si trova ad una estremità della catena e le molecole di fruttosio sono unite da legami beta-2-1-glicosidici per cui non sono digeribili daH'uomo».
PROPRIETÀ' FUNZIONALI E NUTRIZIONALI
5 Sulla base del fatto che è considerata una fibra i prodotti in cui è inserita come ingrediente principale, possono essere presentati come alimenti che esercitano effetti fisiologici sul transito intestinale, sulla concentrazione di colesterolo e trigliceridi nel sangue e migliorano la composizione della flora intestinale. Gli effetti più innovativi dell'inulina e dei suoi derivati, riguardano proprio l'azione prebiotica poiché stimola la crescita dei batteri benefici presenti 10 nell'intestino e ostacola la crescita di microrganismi patogeni. Alcuni studi hanno evidenziato come l’inulina possa migliorare l'assorbimento del magnesio e del calcio contenuti negli alimenti, esercitando quindi un'interessante azione positiva verso la prevenzione dell’osteoporosi. Fra le proprietà che le vengono attribuite, c’è anche quella di facilitare la digestione e di ridurre il gas intestinale aumentando la presenza di bifidobatteri utili. Altri effetti possibili sono la riduzione del 15 colesterolo ematico e la riduzione della concentrazione ematica di trigliceridi in soggetti con una cattiva alimentazione. Non aumenta la glicemia ed è adatta anche all'alimentazione dei diabetici
• SOMMARIO DELL'INVENZIONE
Composizione alimentare in forma di semilavorato sfarinato fine, per uso destinato all’industria alimentare, composto da materie prime e formulato per la realizzazione di 20 salumi insaccati e prodotti a base di carne tipo hamburger e ripieno per pasta. Il trovato e’ adatto inoltre a realizzare pane e prodotti alimentari da forno. Il semilavorato oggetto del presente trovato, si caratterizza perche’ e’ in grado di conferire al prodotti realizzati, innovativi requisiti salutistici. Il suo utilizzo e' di semplice manualità’, va' infatti aggiunto durante la lavorazione alle ricette base. I prodotti finiti realizzati attraverso l’uso del 25 semilavorato e tramite la procedura descritta, presentano attività’ funzionale per mantenere
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sotto controllo il colesterolo ematico. L’uso del semilavorato consente la produzione, di salumi insaccati, hamburger e ripieni di pasta, pane, prodotti da forno in genere, in grado di prevenire l’aumento del colesterolo migliorandone al contempo il profilo nutrizionale. I prodotti alimentari come salumi, pane e pasta, realizzati tramite l’apporto del semilavorato, 55 infatti apportano in maniera combinata e predosata sostanze in grado di contribuire a mantenere normale il colesterolo e in grado di contrastare l’aumento dello stesso dovuto ad un regime dietetico che contempli cibi ritenuti ipercolesterolemizzanti come i salumi insaccati. Al contempo l’utilizzo del semilavorato e’ di semplice manualità’, risolve dunque il problema della complessità’ di allestimento delle fasi produttive, consentendo anche ad 1100 aziende piccole, anche quelle prive di comparti di ricerca e sviluppo, in maniera semplice di distribuire prodotti funzionalmente idonei per la prevenzione degli effetti negativi sulla salute, di un importante fattore di rischio per la salute umana, come il colesterolo ematico. Il semilavorato oggetto del presente trovato, si utilizza normalmente nelle prime fase di lavorazione, vale a dire l’impastatura sia per i salumi, che per il pane o pasta. Le ulteriori 1155 fasi di lavorazione proseguono opportunamente in maniera standard fino alla fine. Di conseguenza non vanno modificate le fasi di lavorazione standard, se non quella relativa all’aggiunta e miscelazione delle sostanze con la susseguente impastatura.
MECCANISMO D’AZIONE E RATIO FUNZIONALE DEL SEMILAVORATO
2200 Il meccanismo d’azione della formulazione si basa sull'azione combinata di :
-Omega 3 ( ALA ) che al dosaggio di : alto contenuto di omega 3 secondo quanto prescritto dal reg. CE 1924/2006 della Commissione Europea e' in grado di contribuire a mantenere normale il livello di colesterolo nel sangue. Inoltre il regolamento CE della Commissione Europea 432 / 2012 prescrive che l'effetto di contributo degli Omega 3 in acido alfa linolenico ( ALA ) si ottiene con 2255 l'assunzione di almeno 2 grammi al giorno, in alimenti che lo contengono. La dose di omega 3
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( ALA ) nella composizione oggetto del presente trovato e’ in grado di apportare sul prodotto trasformato, 1 grammo per 100 grammi ( 1 gr / 100 ) di prodotto finito.
- Beta-glucani d’avena che al dosaggio di almeno 1 grammo / 100 grammi di prodotto finito, secondo quanto prescritto dal regolamento CE della Commissione Europea 432 / 2012 che l’effetto 5 di contributo sul mantenimento di livelli normali di colesterolo nel sangue dei beta-glucani derivanti dall’avena, si ottiene con l’assunzione totale di almeno 3 grammi al giorno, derivanti da alimenti che li contengono. La dose di beta-glucani nella composizione oggetto del presente trovato e’ in grado di apportare sul prodotto trasformato, 1 ,5 grammi per 100 grammi ( 1 ,5 gr / 100 ) di prodotto finito.
-Inulina garantisce l'effetto prebiotico a anticolesterolemico a 1 grammo per ogni 100 di prodotto 10 finito.
• Elenco Ingredienti
15 · Modalità’ e dosaggio quantitativo
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• DESCRIZIONE DETTAGLIATA DI UNA PREFERITA FORMA DI REALIZZAZIONE
SEMILAVORATO : formulazione e dosaggi per la produzione di 150 kg di salume insaccato ( d’ora 25 in avanti denominato semilavorato )
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domanda Ν^θ£θί5θΟΟθ&£9ί33⁄4<~>
• RICETTA BASE ( per la preparazione di 150 kilogrammi di salume insaccato )
5 La prima operazione nella preparazione degli insaccati consiste nel disossare i tranci, ripulirli del grasso, dei tendini e dei nervi, e nel tritare il tutto. Il ricavato deve corrispondere a 133,5 kg di parte triturata. Segue la ricetta cosi’ composta :
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• PROCEDIMENTO
Alla ricetta base sopra descritta aggiungere il semilavorato oggetto del presente trovato. La ricetta pronta per le seguenti fasi di lavorazione e<1>cosi’ composta da ricetta base semilavorato, ossia : 15 Carne di maiale triturata e macinata 133.5 kg - sale 2.7 kg - latte magro in polvere 2,7 kg -saccarosio e fruttosio totale 1,35 kg - mix di spezie 1.5 kg - Aromi naturali a b. Farina di semi di lino 7.5 kg - cruschello di avena standardizzata in beta alucani d’avena 4.5 kg - Inulina 1 ,5 kg -Acido ascorbico 0.75 kg
• SUCCESSIVE FASI DI LAVORAZIONE E DESCRIZIONE ALTRI INGREDIENTI
20 Ad avvenuta miscelazione della carne triturata con il semilavorato oggetto del presente trovato, seguono le successive fasi di lavorazione effettuate in maniera standard: L'impastatura avviene in apposite macchine mescolatrici, previa aggiunta di altri ingredienti. Poi si riempiono gli involucri con le macchine insaccatrici. Si praticano dei piccoli fori sulla superficie dell'insaccato per fare uscire l'acqua in eccesso e si lega l'involucro che vie-25 ne poi posto ad asciugare in essiccatoi ad aria calda per 30-48 ore.
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La stagionatura ha luogo in apposite sale dove gli insaccati permangono da uno a cinque mesi alla temperatura di 11-15°C con umidità relativa 85 per cento circa. Per i prodotti da consumarsi freschi come la salsiccia, la stagionatura non si verifica affatto o ha una durata di dieci giorni al massimo. Gli insaccati cotti subiscono un processo di cottura, prima o dopo il confezionamento.
Spezie e Aromi : tra le spezie e gli aromi annoveriamo il pepe, cannella, zenzero, chiodo di garofano, anice, noce moscata, zafferano; tra le erbe aromatiche o aromi il rosmarino, salvia, finocchio, alloro, basilico, sedano.
Gli zuccheri : gli zuccheri utilizzati sono saccarosio, glucosio, lattosio e fruttosio (la dose 10 massima concessa dalla legge è Γ 1,5 per cento, da soli o miscelati), e favoriscono la conservabilità degli insaccati in quanto costituiscono un substrato per i lattobacilli. Questi, producendo acido lattico, abbassano il pH e selezionano la flora batterica, inoltre rendono possibile lo sviluppo del colore rosso e danno luogo a sostanza aromatiche
Polvere di latte magro : viene aggiunto per conferire maggiore consistenza e omogenei¬
• Lavorazione : miscelare il semilavorato alla ricetta base, quindi procedere con le normali fasi di lavorazione del pane, come impastare, lievitare, infornare.
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• RIVENDICAZIONI
1. Formulazione alimentare in forma di semilavorato per uso industriale, composta dal 20 al 60% di almeno 1 tipo di farina di semi di cereali, dal 10 al 40% di derivato dalla lavorazione molitoria tipo cruschello da almeno 1 cereale, dal 5 al 10% da almeno un additivo antiossidante, dal 5 al 30% da 5 almeno una fibra del tipo solubile.
2. Formulazione secondo la rivendicazione n1 caratterizzata dal fatto che detta farina di cereali e' farina di semi di lino, standardizzata in acido linolenico al 30%.
3 Formulazione secondo la rivendicazione n1 caratterizzata dal fatto che detto derivato dalla lavorazione molitoria tipo cruschello e’ crusca di avena standardizzata al 35% di beta - glucani 10 4. Formulazione secondo la rivendicazione dal n 1 caratterizzata dal fatto che detto additivo antiossidante e’ acido ascorbico ( E 300)
5. Formulazione secondo la rivendicazione n 1 caratterizzata dal fatto che detta fibra solubile e’ inulina da cicoria
6. Uso secondo le rivendicazioni precedenti caratterizzata dal fatto che detto semilavorato 15 alimentare e’ adatto alla realizzazione di alimenti a base carne tipo salumi insaccati, funzionalmente adatti per contribuire a mantenere normale il colesterolo ematico.
7. Uso secondo le rivendicazioni precedenti caratterizzata dal fatto che detto semilavorato alimentare e' adatto alla realizzazione di alimenti a base carne tipo hamburger, funzionalmente adatti per contribuire a mantenere normale il colesterolo ematico.
20 8. Uso secondo le rivendicazioni precedenti caratterizzata dal fatto che detto semilavorato alimentare e' adatto alla realizzazione di alimenti a base carne tipo ripieno per pasta, funzionalmente adatti per contribuire a mantenere normale il colesterolo ematico.
9. Uso secondo le rivendicazioni precedenti caratterizzata dal fatto che detto semilavorato alimentare e’ adatto alla realizzazione di alimenti a base farine di cereali, funzionalmente adatti per 25 contribuire a mantenere normale il colesterolo ematico.
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figura 12. Lo sbozzato 33 è costituito di cartone o cartoncino, ovvero di materiale di incarto rigido che deve venire preventivamente indebolito in corrispondenza delle linee di piegatura. Secondo quanto illustrato nella figura 12, lo sbozzato 33 comprende una pluralità di elementi che sono stati contrassegnati, ove possibile, con numeri di riferimento accentati uguali ai numeri di riferimento che contraddistinguono i corrispondenti elementi del contenitore 4 esterno.
Analogamente, il contenitore 3 interno è realizzato ripiegando uno sbozzato 34, illustrato nella figura 13. Lo sbozzato 34 è costituito di cartone o cartoncino, ovvero di materiale di incarto rigido che deve venire preventivamente indebolito in corrispondenza delle linee di piegatura. Secondo quanto illustrato nella figura 13, lo sbozzato 34 comprende una pluralità di elementi che sono stati contrassegnati, ove possibile, con numeri di riferimento accentati uguali ai numeri di riferimento che contraddistinguono i corrispondenti elementi del contenitore 3 interno.
Secondo una variante della forma di attuazione illustrata nelle figure da 4 a 11, la seconda linguetta 26 di impegno è incernierata ad un bordo 35 inferiore di un pannello 36 di impegno, illustrato nella figura 15, incollato ad una superficie interna della parete 12 anteriore del contenitore 4 esterno e disposto tra la superficie interna della parete 12 anteriore del contenitore 4 esterno e la superficie esterna della parete 7 anteriore del contenitore 3 interno. In questa variante della forma di attuazione, la finestra 15 passante può essere ricavata nella parete 12 anteriore del contenitore 4 esterno e disposta fra il bordo superiore della parete 12 stessa ed il bordo superiore del pannello 36 di impegno. Nella figura 14, è illustrata una variante dello sbozzato 33 del contenitore 4 esterno al quale è stato incollato il pannello 36 di impegno.
Secondo un’altra variante della forma di attuazione illustrata nelle figure da 4 a 11, la seconda linguetta 26 di impegno è incernierata ad un bordo 35 inferiore di un pannello 36 di impegno, illustrato nella figura 16, incollato ad una superficie interna della parete 12 anteriore del contenitore 4 esterno e disposto tra la superficie interna della parete 12 anteriore del contenitore 4 esterno e la superficie esterna della parete 7 anteriore del contenitore 3 interno. In tale variante, sul pannello 36 di impegno è ricavata l’asola 30.
Secondo una diversa forma di attuazione, illustrata nelle figure da 17 a 24, l’almeno un secondo elemento di impegno comprende un’asola 37 ricavata in un pannello 38 di impegno solidale alla parete 10 inferiore del contenitore 4 esterno e disposto tra la parete 12 anteriore del contenitore 4 esterno e la parete 7 anteriore del contenitore 3 interno.
Più precisamente, il pannello 38 di impegno, di forma sostanzialmente rettangolare, è incernierato ad una parete 39 di prolungamento della parete 10 inferiore del contenitore 4 esterno ed è disposto sostanzialmente parallelamente alla, ovvero leggermente inclinato verso la, parete 12 anteriore del contenitore 4 esterno ad una certa distanza dalla parete 12 anteriore del contenitore 4 esterno, ciò privando l’asola 37 di una parete di fondo.
L’asola 37, passante, ha una profondità pari allo spessore della parete 38 di impegno, ha forma sostanzialmente rettangolare, si estende trasversalmente rispetto all’asse A longitudinale di sviluppo prevalente del pacchetto 1, ed è disposta in corrispondenza di una porzione laterale inferiore della parete 12 anteriore del contenitore 4 esterno.
La suddetta parete 39 di prolungamento della parete 10 inferiore del contenitore 4 esterno, detta anche “dust flap” per via della propria funzione di evitare la fuoriuscita di polvere di tabacco dal pacchetto 1 di sigarette, comprende una prima parete 40, di forma sostanzialmente triangolare, incernierata alla parete 10 inferiore del contenitore 4 esterno e ripiegata di 180° contro una superficie interna della parete 10 inferiore del contenitore 4 esterno, ed una seconda parete 41, anch’essa di forma sostanzialmente triangolare, incernierata (lungo una linea di cerniera trasversale, in particolare inclinata di un angolo di 45°, rispetto alla cerniera 17 del coperchio 16) alla prima parete 40 e ripiegata di 180° contro la prima parete 40, la seconda parete 41 essendo incernierata al pannello 38 di impegno. In particolare, la prima parete 40 è incollata alla superficie interna della parete 10 inferiore del contenitore 4 esterno, mentre la seconda parete 41 è incollata alla superficie esterna della prima parete 40.
Secondo la forma di attuazione illustrata nelle figure da 17 a 24, l’almeno un primo elemento di impegno comprende una prima linguetta, o unghiolo, 25 di impegno, la quale è definita da una linea di intaglio conformata sostanzialmente a “C” e realizzata sulla parete 7 anteriore del contenitore 3 interno, è collegata alla parete 6 inferiore del contenitore 3 interno, e sporge verso la parete 12 anteriore del contenitore 4 esterno. In particolare, la prima linguetta 25 di impegno, di dimensione trasversale ridotta rispetto alla linguetta mostrata nella figura 5, è di forma sostanzialmente di trapezio isoscele, è disposta, in una posizione di riposo, complanare alla parete 6 inferiore del contenitore 3 interno e sostanzialmente perpendicolare alla parete 7 anteriore del contenitore 3 interno, e sporge da una porzione laterale della parete 6 inferiore del contenitore 3 interno.
Nella forma di attuazione illustrata nelle figure da 17 a 24, è presente la finestra 15 passante ricavata in una parete 14 laterale del contenitore 4 esterno. Alternativamente la finestra 15 passante può essere ricavata nella parete 12 anteriore, oppure nella parete 10 inferiore del contenitore 4 esterno.
Quando il contenitore 3 interno secondo la forma di attuazione illustrata nelle figure da 17 a 24 è nella configurazione chiusa, la prima linguetta 25 di impegno è ricevuta nell’asola 37 ed è disposta nella posizione di riposo.
Movimentando il contenitore 3 interno dalla configurazione chiusa alla configurazione aperta, la prima linguetta 25 di impegno si impegna, tramite la propria superficie 29 superiore di impegno, con un bordo 42 superiore dell’asola 37, generando una forza che si oppone all’apertura del pacchetto 1 di sigarette. In tal modo, il contenitore 3 interno è bloccato, in modo disattivabile mediante una azione esterna di un utente, nella configurazione chiusa. Nell’uso, esercitando sul contenitore 3 interno una forza di chiusura sufficientemente elevata, è possibile sbloccare il contenitore 3 interno dalla configurazione chiusa. Infatti, l’applicazione di una forza di apertura sufficientemente elevata attraverso la finestra 15 passante fa si che il bordo 42 superiore dell’asola 37 azioni in rotazione la prima linguetta 25 impegno (rivolgendola verso la parete 10 inferiore del contenitore 4 esterno) fino a far assumere alla prima linguetta 25 di impegno una configurazione inclinata (rispetto alla propria posizione di riposo in cui è sostanzialmente perpendicolare alla parete 7 anteriore del contenitore 3 interno) tale da disimpegnarsi dal bordo 42 superiore dell’asola 37.
Nell’uso, l’interazione tra la prima linguetta 25 di impegno e l’asola 37 produce un suono udibile da un utente sia allo sbloccaggio dalla configurazione chiusa del contenitore 3 interno, ovvero al momento del disimpegno della prima linguetta 25 di impegno dall’asola 37 (dal bordo 42 superiore), che, durante la movimentazione dalla configurazione aperta alla configurazione chiusa del contenitore 3 interno, al raggiungimento della configurazione chiusa del contenitore 3 interno.
Il contenitore 4 esterno secondo la forma di attuazione illustrata nelle figure da 17 a 24, è realizzato ripiegando uno sbozzato 43, illustrato nella figura 25. Lo sbozzato 43 è costituito di cartone o cartoncino, ovvero di materiale di incarto rigido che deve venire preventivamente indebolito in corrispondenza delle linee di piegatura. Secondo quanto illustrato nella figura 25, lo sbozzato 43 comprende una pluralità di elementi che sono stati contrassegnati, ove possibile, con numeri di riferimento accentati uguali ai numeri di riferimento che contraddistinguono i corrispondenti elementi del contenitore 4 esterno.
Analogamente, il contenitore 3 interno secondo la forma di attuazione illustrata nelle figure da 17 a 24, è realizzato ripiegando uno sbozzato 44, illustrato nella figura 26. Lo sbozzato 44 è costituito di cartone o cartoncino, ovvero di materiale di incarto rigido che deve venire preventivamente indebolito in corrispondenza delle linee di piegatura. Secondo quanto illustrato nella figura 26, lo sbozzato 44 comprende una pluralità di elementi che sono stati contrassegnati, ove possibile, con numeri di riferimento accentati uguali ai numeri di riferimento che contraddistinguono i corrispondenti elementi del contenitore 3 interno.
Secondo una variante, non illustrata, della forma di attuazione illustrata nelle figure da 17 a 24, è presente il terzo elemento 30 di impegno solidale alla parete 12 anteriore del contenitore 4 esterno. In tale variante, il terzo elemento di impegno, ovvero l’asola 30, è ricavato in una parete 27 di prolungamento della parete 12 anteriore del contenitore 4 esterno, oppure in un pannello 36 di impegno incollato ad una superficie interna della parete 12 anteriore del contenitore 4 esterno.
Secondo un’altra variante, non illustrata, della forma di attuazione illustrata nelle figure da 17 a 24, sono previsti due secondi elementi di impegno comprendenti ciascuno una rispettiva asola 37. Ciascuna asola 37 è ricavata in un rispettivo pannello 38 di impegno solidale alla parete 10 inferiore del contenitore 4 esterno e disposto tra la parete 12 anteriore del contenitore 4 esterno e la parete 7 anteriore del contenitore 3 interno.
Più precisamente, ciascun pannello 38 di impegno, di forma sostanzialmente rettangolare, è incernierato ad una rispettiva parete 39 di prolungamento della parete 10 inferiore del contenitore 4 esterno ed è disposto sostanzialmente parallelamente alla, ovvero leggermente inclinato verso la, parete 12 anteriore del contenitore 4 esterno ad una certa distanza dalla parete 12 anteriore del contenitore 4 esterno, ciò privando la rispettiva asola 37 di una parete di fondo. Le asole 37, passanti, hanno una profondità pari allo spessore delle rispettive pareti 38 di impegno, hanno forma sostanzialmente rettangolare, si estendono trasversalmente rispetto all’asse A longitudinale di sviluppo prevalente del pacchetto 1, e sono disposte in corrispondenza di rispettive porzioni laterali inferiori della parete 12 anteriore del contenitore 4 esterno.
Le suddette pareti 39 di prolungamento della parete 10 inferiore del contenitore 4 esterno, dette anche “dust flap” per via della propria funzione di evitare la fuoriuscita di polvere di tabacco dal pacchetto 1 di sigarette, comprendono ciascuna una prima parete 40, di forma sostanzialmente triangolare, incernierata alla parete 10 inferiore del contenitore 4 esterno e ripiegata di 180° contro una superficie interna della parete 10 inferiore del contenitore 4 esterno, ed una seconda parete 41, anch’essa di forma sostanzialmente triangolare, incernierata (lungo una linea di cerniera trasversale, in particolare inclinata di un angolo di 45°, rispetto alla cerniera 17 del coperchio 16) alla prima parete 40 e ripiegata di 180° contro la prima parete 40, la seconda parete 41 essendo incernierata al pannello 38 di impegno. In particolare, la prima parete 40 è incollata alla superficie interna della parete 10 inferiore del contenitore 4 esterno, mentre la seconda parete 41 è incollata alla superficie esterna della prima parete 40.
Secondo tale variante, sono previsti due primi elementi di impegno comprendenti ciascuno una rispettiva prima linguetta, o unghiolo, 25 di impegno, le quali sono definite da rispettive linee di intaglio conformate sostanzialmente a “C” e realizzate sulla parete 7 anteriore del contenitore 3 interno, sono collegate alla parete 6 inferiore del contenitore 3 interno, e sporgono verso la parete 12 anteriore del contenitore 4 esterno. In particolare, le prime linguette 25 di impegno, di dimensioni analoghe a quella della linguetta mostrata nella figura 18, sono di forma sostanzialmente di trapezio isoscele, sono disposte, in una posizione di riposo, complanari alla parete 6 inferiore del contenitore 3 interno e sostanzialmente perpendicolari alla parete 7 anteriore del contenitore 3 interno, e sporgono da rispettive porzioni laterali della parete 6 inferiore del contenitore 3 interno.
Secondo una diversa forma di attuazione, illustrata nelle figure da 27 a 34, l’almeno un secondo elemento di impegno comprende un’asola 37 ricavata in un pannello 38 di impegno solidale alla parete 10 inferiore del contenitore 4 esterno e disposto tra la parete 12 anteriore del contenitore 4 esterno e la parete 7 anteriore del contenitore 3 interno.
Più precisamente, il pannello 38 di impegno, di forma sostanzialmente rettangolare, è incernierato ad una parete 39 di prolungamento della parete 10 inferiore del contenitore 4 esterno ed è disposto sostanzialmente parallelamente alla, ovvero leggermente inclinato verso la, parete 12 anteriore del contenitore 4 esterno ad una certa distanza dalla parete 12 anteriore del contenitore 4 esterno, ciò privando l’asola 37 di una parete di fondo.
L’asola 37, passante, ha una profondità pari allo spessore della parete 38 di impegno, ha forma sostanzialmente rettangolare, si estende trasversalmente rispetto all’asse A longitudinale di sviluppo prevalente del pacchetto 1, ed è disposta in corrispondenza di una porzione centrale inferiore della parete 12 anteriore del contenitore 4 esterno.
La suddetta parete 39 di prolungamento della parete 10 inferiore del contenitore 4 esterno, detta anche “dust flap” per via della propria funzione di evitare la fuoriuscita di polvere di tabacco dal pacchetto 1 di sigarette, comprende una parete 45, di forma sostanzialmente rettangolare, incernierata alla parete 10 inferiore del contenitore 4 esterno e ripiegata di 180° contro una superficie interna della parete 10 inferiore del contenitore 4 esterno. In particolare, la parete 45 è incollata alla superficie interna della parete 10 inferiore del contenitore 4 esterno.
Secondo la forma di attuazione illustrata nelle figure da 27 a 34, l’almeno un primo elemento di impegno comprende una prima linguetta, o unghiolo, 25 di impegno, la quale è definita da una linea di intaglio conformata sostanzialmente a “C” e realizzata sulla parete 7 anteriore del contenitore 3 interno, è collegata alla parete 6 inferiore del contenitore 3 interno, e sporge verso la parete 12 anteriore del contenitore 4 esterno. In particolare, la prima linguetta 25 di impegno, di dimensione analoga a quella mostrata nella figura 18, è di forma sostanzialmente di trapezio isoscele, è disposta, in una posizione di riposo, complanare alla parete 6 inferiore del contenitore 3 interno e sostanzialmente perpendicolare alla parete 7 anteriore del contenitore 3 interno, e sporge da una porzione centrale della parete 6 inferiore del contenitore 3 interno.
Nella forma di attuazione illustrata nelle figure da 27 a 34, è presente la finestra 15 passante ricavata in una parete 14 laterale del contenitore 4 esterno. Alternativamente la finestra 15 passante può essere ricavata nella parete 12 anteriore, oppure nella parete 10 inferiore del contenitore 4 esterno.
Quando il contenitore 3 interno secondo la forma di attuazione illustrata nelle figure da 27 a 34 è nella configurazione chiusa, la prima linguetta 25 di impegno è ricevuta nell’asola 37 ed è disposta nella posizione di riposo.
Movimentando il contenitore 3 interno dalla configurazione chiusa alla configurazione aperta, la prima linguetta 25 di impegno si impegna, tramite la propria superficie 29 superiore di impegno, con un bordo 42 superiore dell’asola 37, generando una forza che si oppone all’apertura del pacchetto 1 di sigarette. In tal modo, il contenitore 3 interno è bloccato, in modo disattivabile mediante una azione esterna di un utente, nella configurazione chiusa. Nell’uso, esercitando sul contenitore 3 interno una forza di chiusura sufficientemente elevata, è possibile sbloccare il contenitore 3 interno dalla configurazione chiusa. Infatti, l’applicazione di una forza di apertura sufficientemente elevata attraverso la finestra 15 passante fa si che il bordo 42 superiore dell’asola 37 azioni in rotazione la prima linguetta 25 impegno (rivolgendola verso la parete 10 inferiore del contenitore 4 esterno) fino a far assumere alla prima linguetta 25 di impegno una configurazione inclinata (rispetto alla propria posizione di riposo in cui è sostanzialmente perpendicolare alla parete 7 anteriore del contenitore 3 interno) tale da disimpegnarsi dal bordo 42 superiore dell’asola 37.
Nell’uso, l’interazione tra la prima linguetta 25 di impegno e l’asola 37 produce un suono udibile da un utente sia allo sbloccaggio dalla configurazione chiusa del contenitore 3 interno, ovvero al momento del disimpegno della prima linguetta 25 di impegno dall’asola 37 (dal bordo 42 superiore), che, durante la movimentazione dalla configurazione aperta alla configurazione chiusa del contenitore 3 interno, al raggiungimento della configurazione chiusa del contenitore 3 interno.
Il contenitore 4 esterno secondo la forma di attuazione illustrata nelle figure da 27 a 34, è realizzato ripiegando uno sbozzato 46, illustrato nella figura 35. Lo sbozzato 46 è costituito di cartone o cartoncino, ovvero di materiale di incarto rigido che deve venire preventivamente indebolito in corrispondenza delle linee di piegatura. Secondo quanto illustrato nella figura 35, lo sbozzato 46 comprende una pluralità di elementi che sono stati contrassegnati, ove possibile, con numeri di riferimento accentati uguali ai numeri di riferimento che contraddistinguono i corrispondenti elementi del contenitore 4 esterno.
Analogamente, il contenitore 3 interno secondo la forma di attuazione illustrata nelle figure 27 a 34, è realizzato ripiegando uno sbozzato 47, illustrato nella figura 36. Lo sbozzato 47 è costituito di cartone o cartoncino, ovvero di materiale di incarto rigido che deve venire preventivamente indebolito in corrispondenza delle linee di piegatura. Secondo quanto illustrato nella figura 36, lo sbozzato 47 comprende una pluralità di elementi che sono stati contrassegnati, ove possibile, con numeri di riferimento accentati uguali ai numeri di riferimento che contraddistinguono i corrispondenti elementi del contenitore 3 interno esterno. Secondo una variante, non illustrata, della forma di attuazione illustrata nelle figure da 27 a 34, è presente il terzo elemento 30 di impegno solidale alla parete 12 anteriore del contenitore 4 esterno. In tale variante, il terzo elemento di impegno, ovvero l’asola 30, è ricavato in una parete 27 di prolungamento della parete 12 anteriore del contenitore 4 esterno, oppure in un pannello 36 di impegno incollato ad una superficie interna della parete 12 anteriore del contenitore 4 esterno.
Secondo una diversa forma di attuazione, illustrata nelle figure da 37 a 44, sono previsti due secondi elementi di impegno comprendenti ciascuno una rispettiva asola 37. Ciascuna asola 37 è ricavata in un rispettivo pannello 38 di impegno solidale alla parete 10 inferiore del contenitore 4 esterno e disposto tra la parete 12 anteriore del contenitore 4 esterno e la parete 7 anteriore del contenitore 3 interno.
Più precisamente, ciascun pannello 38 di impegno, di forma sostanzialmente semicircolare, è incernierato ad una rispettiva parete 48 di prolungamento di una parete 14 laterale del contenitore 4 esterno ed è disposto sostanzialmente parallelamente alla, ovvero leggermente inclinato verso la, parete 12 anteriore del contenitore 4 esterno ad una certa distanza dalla parete 12 anteriore del contenitore 4 esterno, ciò privando la rispettiva asola 37 di una parete di fondo. Le asole 37, passanti, hanno una profondità pari allo spessore della rispettiva parete 38 di impegno, hanno forma sostanzialmente rettangolare, si estendono trasversalmente rispetto all’asse A longitudinale di sviluppo prevalente del pacchetto 1, e sono disposte in corrispondenza di rispettive porzioni laterali inferiori della parete 12 anteriore del contenitore 4 esterno.
Le suddette pareti 48 di prolungamento delle pareti 14 laterali del contenitore 4 esterno, dette anche “dust flap” per via della propria funzione di evitare la fuoriuscita di polvere di tabacco dal pacchetto 1 di sigarette, comprendono ciascuna una parete 49 incernierata alla rispettiva parete 14 laterale del contenitore 4 esterno, ripiegata di 90° rispetto alla corrispondente parete 14 laterale, ed incollata alla superficie interna della parete 10 inferiore del contenitore 4 esterno.
Secondo la forma di attuazione illustrata nelle figure da 37 a 44, sono previsti due primi elementi di impegno comprendenti ciascuno una rispettiva prima linguetta, o unghiolo, 25 di impegno, le quali sono definite da rispettive linee di intaglio conformate sostanzialmente a “C” e realizzate sulla parete 7 anteriore del contenitore 3 interno, sono collegate alla parete 6 inferiore del contenitore 3 interno, e sporgono verso la parete 12 anteriore del contenitore 4 esterno. In particolare, le prime linguette 25 di impegno, di dimensioni analoghe a quella della linguetta mostrata nella figura 18, sono di forma sostanzialmente di trapezio isoscele, sono disposte, in una posizione di riposo, complanari alla parete 6 inferiore del contenitore 3 interno e sostanzialmente perpendicolari alla parete 7 anteriore del contenitore 3 interno, e sporgono da rispettive porzioni laterali della parete 6 inferiore del contenitore 3 interno.
Nella forma di attuazione illustrata nelle figure da 37 a 44, è presente la finestra 15 passante ricavata in una parete 14 laterale del contenitore 4 esterno. Alternativamente la finestra 15 passante può essere ricavata nella parete 12 anteriore, oppure nella parete 10 inferiore del contenitore 4 esterno.
Quando il contenitore 3 interno secondo la forma di attuazione illustrata nelle figure da 37 a 44 è nella configurazione chiusa, le prime linguette 25 di impegno sono ricevute ciascuna nella rispettiva asola 37 e sono disposte nella posizione di riposo.
Movimentando il contenitore 3 interno dalla configurazione chiusa alla configurazione aperta, le prime linguette 25 di impegno si impegnano, tramite le proprie superfici 29 superiori di impegno, con rispettivi bordi 42 superiori della rispettiva asola 37, generando una forza che si oppone all’apertura del pacchetto 1 di sigarette.
In tal modo, il contenitore 3 interno è bloccato, in modo disattivabile mediante una azione esterna di un utente, nella configurazione chiusa. Nell’uso, esercitando sul contenitore 3 interno una forza di chiusura sufficientemente elevata, è possibile sbloccare il contenitore 3 interno dalla configurazione chiusa. Infatti, l’applicazione di una forza di apertura sufficientemente elevata attraverso la finestra 15 passante fa si che i bordi 42 superiori delle asole 37 azionino in rotazione le rispettive prime linguette 25 di impegno (rivolgendole verso la parete 10 inferiore del contenitore 4 esterno) fino a far assumere alle prime linguette 25 di impegno una configurazione inclinata (rispetto alle proprie posizioni di riposo in cui sono sostanzialmente perpendicolari alla parete 7 anteriore del contenitore 3 interno) tale da disimpegnarsi dal bordo 42 superiore della rispettiva asola 37.
Nell’uso, l’interazione tra le prime linguette 25 di impegno e la rispettiva asola 37 produce un suono udibile da un utente sia allo sbloccaggio dalla configurazione chiusa del contenitore 3 interno, ovvero al momento del disimpegno delle prime linguette 25 di impegno dalla rispettiva asola 37 (dal rispettivo bordo 42 superiore), che, durante la movimentazione dalla configurazione aperta alla configurazione chiusa del contenitore 3 interno, al raggiungimento della configurazione chiusa del contenitore 3 interno.
Il contenitore 4 esterno secondo la forma di attuazione illustrata nelle figure da 37 a 44, è realizzato ripiegando uno sbozzato 50, illustrato nella figura 45. Lo sbozzato 50 è costituito di cartone o cartoncino, ovvero di materiale di incarto rigido che deve venire preventivamente indebolito in corrispondenza delle linee di piegatura. Secondo quanto illustrato nella figura 45, lo sbozzato 50 comprende una pluralità di elementi che sono stati contrassegnati, ove possibile, con numeri di riferimento accentati uguali ai numeri di riferimento che contraddistinguono i corrispondenti elementi del contenitore 4 esterno.
Analogamente, il contenitore 3 interno secondo la forma di attuazione illustrata nelle figure da 37 a 44, è realizzato ripiegando uno sbozzato 51, illustrato nella figura 46. Lo sbozzato 51 è costituito di cartone o cartoncino, ovvero di materiale di incarto rigido che deve venire preventivamente indebolito in corrispondenza delle linee di piegatura. Secondo quanto illustrato nella figura 46, lo sbozzato 51 comprende una pluralità di elementi che sono stati contrassegnati, ove possibile, con numeri di riferimento accentati uguali ai numeri di riferimento che contraddistinguono i corrispondenti elementi del contenitore 3 interno.
Secondo una variante, non illustrata, della forma di attuazione illustrata nelle figure da 37 a 44, sono presenti due terzi elementi 30 di impegno solidali alla parete 12 anteriore del contenitore 4 esterno. In tale variante, i terzi elementi di impegno, comprendenti ciascuno un’asola 30, sono ricavati in una parete 27 di prolungamento della parete 12 anteriore del contenitore 4 esterno, oppure in un pannello 36 di impegno incollato ad una superficie interna della parete 12 anteriore del contenitore 4 esterno.
Secondo un’altra variante, non illustrata, della forma di attuazione illustrata nelle figure da 37 a 44, è previsto un solo primo elemento di impegno ed un solo secondo elemento di impegno.
Nelle figure da 47 a 52, sono illustrati alcuni sbozzati 52-57, relativi ad ulteriori varianti del pacchetto 1 secondo l’invenzione.
Tali sbozzati 52-57, opportunamente ripiegati, sono destinati a realizzare pacchetti 1 di articoli da fumo configurati per alloggiare un gruppo 2 di articoli da fumo di dimensione ridotta, ovvero un gruppo 2 di articoli da fumo aventi una dimensione longitudinale minore o uguale ad una dimensione trasversale maggiore del pacchetto 1.
Gli sbozzati 52-57 sono costituiti di cartone o cartoncino, ovvero di materiale di incarto rigido che deve venire preventivamente indebolito in corrispondenza delle linee di piegatura. Secondo quanto illustrato nelle figure da 47 a 52, gli sbozzati 52-57 comprendono una pluralità di elementi che sono stati contrassegnati, ove possibile, con numeri di riferimento accentati uguali ai numeri di riferimento che contraddistinguono i corrispondenti elementi dei rispettivi contenitori esterni ed interni delle forme di attuazione di cui costituiscono una variante.
Nelle diverse forme di attuazione sopra descritte, il gruppo 2 di sigarette è avvolto in un incarto interno realizzato ripiegando un foglio di incarto di carta metallizzata, ovvero di un materiale di incarto morbido privo di rigidità, in particolare di materiale plastico termosaldabile per realizzare un incarto interno del tipo cosiddetto “sigillato”, attorno al gruppo 2 di sigarette, avente una forma parallelepipeda e presentante una parete superiore ed una parete inferiore tra loro parallele ed opposte, una parete anteriore ed una parete posteriore tra loro parallele ed opposte, e due pareti laterali tra loro parallele ed opposte.
L’incarto interno comprende una apertura di estrazione delle sigarette, la quale è disposta in corrispondenza della parete superiore e di una porzione superiore della parete anteriore, è delimitata da un bordo di apertura e può essere ricoperta da una etichetta adesiva di tipo riposizionabile. Il bordo di apertura può essere costituito da una linea di separazione, tipicamente una linea perforata, che delimita una porzione asportabile dell’incarto interno (il cosiddetto “pull”), la quale può essere separata già in fase di confezionamento dalla restante parte dell’incarto interno, oppure tale porzione asportabile può essere strappabile per venire completamente rimossa alla prima apertura del pacchetto 1 di sigarette. Generalmente è preferibile che la linea di separazione sia strappabile per semplificare la manipolazione del foglio di incarto utilizzato per formare l’incarto interno.
I pacchetti 1 di sigarette sopra descritti presentano numerosi vantaggi, in quanto sono di semplice ed economica realizzazione e consentono di bloccare, in modo disattivabile mediante una azione esterna dell’utente, lo scorrimento del contenitore 3 interno rispetto al contenitore 4 esterno quando il contenitore 3 interno si trova nella configurazione chiusa. In questo modo viene evitata una apertura indesiderata del pacchetto 1 di sigarette.
Inoltre, tali pacchetti 1 di sigarette forniscono all’utente una chiara indicazione della corretta apertura/chiusura del pacchetto 1 di sigarette. Ciò grazie al fatto che tali pacchetti 1 di sigarette producono un suono al raggiungimento della configurazione aperta del contenitore 3 interno e/o al raggiungimento della configurazione chiusa del contenitore 3 interno.
Ancora, i pacchetti 1 di sigarette secondo l’invenzione rendono più agevole l’estrazione delle sigarette. Ciò grazie al fatto che è possibile bloccare il contenitore 3 interno nella configurazione aperta.
Ancora, i pacchetti 1 di sigaretti sopra descritti sono particolarmente gradevoli esteticamente. Ciò in quanto i sistemi di bloccaggio del contenitore 3 interno nella configurazione chiusa e/o aperta sono nascosti dal contenitore 4 esterno sia nella configurazione chiusa che nella configurazione aperta del contenitore 3 interno.
In seguito ai numerosi vantaggi presentati dai pacchetti 1 di sigarette sopra descritti, la forma di tali pacchetti 1 di sigarette può venire integralmente ripresa anche per la realizzazione di un stecca di pacchetti di sigarette, la quale stecca è sostanzialmente uguale ai pacchetti 1 di sigarette sopra descritti con l’unica eccezione di contenere al posto del gruppo di sigarette un gruppo di pacchetti di sigarette.

Claims (16)

  1. R I V E N D I C A Z I O N I 1. Pacchetto (1) di articoli da fumo comprendente: un contenitore (3) interno, il quale accoglie un gruppo (2) di articoli da fumo; e un contenitore (4) esterno, il quale alloggia scorrevolmente al suo interno il contenitore (3) interno in modo da permettere al contenitore (3) interno di scorrere rispetto al contenitore (4) esterno tra una configurazione chiusa, in cui il contenitore (3) interno è inserito all’interno del contenitore (4) esterno, ed una configurazione aperta, in cui il contenitore (3) interno è parzialmente estratto dal contenitore (4) esterno; il pacchetto (1) è caratterizzato dal fatto che è previsto: almeno un primo elemento (25) di impegno, il quale è solidale al contenitore (3) interno e sporge da una parete (6) inferiore del contenitore (3) interno verso il contenitore (4) esterno; ed almeno un secondo elemento (26; 37) di impegno, il quale è solidale al contenitore (4) esterno; in cui nella configurazione aperta del contenitore (3) interno l’almeno un primo elemento (25) di impegno è disimpegnato dal secondo elemento (26; 37) di impegno e nella configurazione chiusa del contenitore (3) interno l’almeno un primo elemento (25) di impegno è impegnato con l’almeno un secondo elemento (26; 37) di impegno per bloccare, in modo disattivabile mediante una azione esterna di un utente, il contenitore (3) interno nella configurazione chiusa; e in cui l’interazione tra l’almeno un primo elemento (25) di impegno e l’almeno un secondo elemento (26; 37) di impegno produce un suono al raggiungimento della configurazione chiusa del contenitore (3) interno.
  2. 2. Pacchetto (1) di articoli da fumo secondo la rivendicazione 1, in cui l’almeno un primo elemento di impegno comprende una prima linguetta (25) di impegno, la quale è ricavata su una parete (7) anteriore del contenitore (3) interno, è collegata alla parete (6) inferiore del contenitore (3) interno, e sporge verso una parete (12) anteriore del contenitore (4) esterno, e in cui l’almeno un secondo elemento di impegno comprende una seconda linguetta (26) di impegno, la quale è solidale ad una parete (12) anteriore del contenitore (4) esterno e sporge verso la parete (7) anteriore del contenitore (3) interno.
  3. 3. Pacchetto (1) di articoli da fumo secondo la rivendicazione 2, in cui la seconda linguetta (26) di impegno è incernierata ad un bordo inferiore di una parete (27) di prolungamento della parete (12) anteriore del contenitore (4) esterno, la quale parete (27) di prolungamento è incernierata ad un bordo superiore della parete (12) anteriore del contenitore (4) esterno ed è ripiegata di 180° contro una superficie interna della parete (12) anteriore del contenitore (4) esterno.
  4. 4. Pacchetto (1) di articoli da fumo secondo la rivendicazione 2, in cui la seconda linguetta (26) di impegno è incernierata ad un bordo inferiore di un pannello (36) di impegno incollato ad una superficie interna della parete (12) anteriore del contenitore (4) esterno e disposto tra la parete (12) anteriore del contenitore (4) esterno e la parete (7) anteriore del contenitore (3) interno.
  5. 5. Pacchetto (1) di articoli da fumo secondo la rivendicazione 1, in cui l’almeno un primo elemento di impegno comprende una prima linguetta (25) di impegno, la quale è ricavata su una parete (7) anteriore del contenitore (3) interno, è collegata alla parete (6) inferiore del contenitore (3) interno, e sporge verso una parete (12) anteriore del contenitore (4) esterno, e in cui l’almeno un secondo elemento di impegno comprende un’asola (37) ricavata in un pannello (38) di impegno solidale alla parete (10) inferiore del contenitore (4) esterno.
  6. 6. Pacchetto (1) di articoli da fumo secondo la rivendicazione 5, in cui il pannello (38) di impegno è disposto tra la parete (12) anteriore del contenitore (4) esterno e la parete (7) anteriore del contenitore (3) interno, e in cui il pannello (38) di impegno è incernierato ad una parete (48) di prolungamento di una parete (14) laterale del contenitore (4) esterno, oppure ad una parete (39) di prolungamento della parete (10) inferiore del contenitore (4) esterno.
  7. 7. Pacchetto (1) di articoli da fumo secondo la rivendicazione 5, oppure 6, in cui la prima linguetta (25) di impegno è collegata a, e sporge da, una porzione centrale della parete (6) inferiore del contenitore (3) interno e l’asola (37) è disposta in corrispondenza di una porzione centrale inferiore della parete (12) anteriore del contenitore (4) esterno, oppure in cui la prima linguetta (25) di impegno è collegata a, e sporge da, una porzione laterale della parete (6) inferiore del contenitore (3) interno e l’asola (37) è disposta in corrispondenza di una porzione laterale inferiore della parete (12) anteriore del contenitore (4) esterno.
  8. 8. Pacchetto (1) di articoli da fumo secondo la rivendicazione 6, oppure 7, in cui la parete (39) di prolungamento della parete (10) inferiore del contenitore (4) esterno comprende una parete (45) incernierata alla parete (10) inferiore del contenitore (4) esterno e ripiegata di 180° contro una superficie interna della parete (10) inferiore del contenitore (4) esterno.
  9. 9. Pacchetto (1) di articoli da fumo secondo la rivendicazione 6, oppure 7, in cui la parete (39) di prolungamento della parete (10) inferiore del contenitore (4) esterno comprende una prima parete (40) incernierata alla parete (10) inferiore del contenitore (4) esterno e ripiegata di 180° contro una superficie interna della parete (10) inferiore del contenitore (4) esterno, ed una seconda parete (41) incernierata alla prima parete (40) e ripiegata di 180° contro la prima parete (40), la seconda parete (41) essendo incernierata al pannello (38) di impegno.
  10. 10. Pacchetto (1) di articoli da fumo secondo una delle rivendicazioni da 1 a 9, in cui sono previsti: due primi elementi (25) di impegno, i quali sono solidali al contenitore (3) interno e sporgono da una parete (6) inferiore del contenitore (3) interno verso il contenitore (4) esterno; e due secondi elementi (37) di impegno, i quali sono solidali al contenitore (4) esterno; in cui nella configurazione aperta del contenitore (3) interno ciascun primo elemento (25) di impegno è disimpegnato dal corrispondente secondo elemento (37) di impegno e nella configurazione chiusa del contenitore (3) interno ciascun primo elemento (25) di impegno è impegnato con il rispettivo secondo elemento (37) di impegno per bloccare, in modo disattivabile mediante una azione esterna di un utente, il contenitore (3) interno nella configurazione chiusa; e in cui l’interazione tra ciascun primo elemento (25) di impegno e il rispettivo secondo elemento (37) di impegno produce un suono al raggiungimento della configurazione chiusa del contenitore (3) interno.
  11. 11. Pacchetto (1) di articoli da fumo secondo la rivendicazione 10, in cui ciascun primo elemento di impegno comprende una rispettiva prima linguetta (25) di impegno ricavata in una parete (7) anteriore del contenitore (3) interno e collegata alla parete (6) inferiore del contenitore (3) interno, e ciascun secondo elemento di impegno comprende una rispettiva asola (37), in cui ciascuna asola (37) è ricavata in un rispettivo pannello (38) di impegno solidale ad una parete (10) inferiore del contenitore (4) esterno.
  12. 12. Pacchetto (1) di articoli da fumo secondo la rivendicazione 10, oppure 11, in cui ciascun pannello (38) di impegno è disposto tra la parete (12) anteriore del contenitore (4) esterno e la parete (7) anteriore del contenitore (3) interno, e in cui ciascun pannello (38) di impegno è incernierato ad una rispettiva parete (48) di prolungamento di una parete (14) laterale del contenitore (4) esterno, oppure ad una rispettiva parete (39) di prolungamento della parete (10) inferiore del contenitore (4) esterno.
  13. 13. Pacchetto (1) di articoli da fumo secondo una delle rivendicazioni da 1 a 12, e comprendente almeno un terzo elemento (30) di impegno solidale ad una parete (12) anteriore del contenitore (4) esterno, in cui nella configurazione chiusa del contenitore (3) interno l’almeno un primo elemento (25) di impegno è disimpegnato dall’almeno un terzo elemento (30) di impegno e nella configurazione aperta del contenitore (3) interno l’almeno un primo elemento (25) di impegno è impegnato con il terzo elemento (30) di impegno e per bloccare, in modo disattivabile mediante una azione esterna di un utente, il contenitore (3) interno nella configurazione aperta, e in cui l’interazione tra l’almeno un primo elemento (25) di impegno e l’almeno un terzo elemento (30) di impegno produce un suono al raggiungimento della configurazione aperta del contenitore (3) interno.
  14. 14. Pacchetto (1) di articoli da fumo secondo la rivendicazione 13, in cui l’almeno un terzo elemento di impegno comprende un’asola (30) ricavata in una parete (27) di prolungamento della parete (12) anteriore del contenitore (4) esterno, la quale parete (27) di prolungamento è incernierata ad un bordo superiore della parete (12) anteriore del contenitore (4) esterno ed è ripiegata di 180° contro una superficie interna della parete (12) anteriore del contenitore (4) esterno, oppure in cui l’asola (30) è ricavata in un pannello (36) di impegno incollato ad una superficie interna della parete (12) anteriore del contenitore (4) esterno e disposto tra la parete (12) anteriore del contenitore (4) esterno e la parete (7) anteriore del contenitore (3) interno.
  15. 15. Pacchetto (1) di articoli da fumo secondo una delle rivendicazioni da 1 a 14, e comprendente: un coperchio (16), il quale è incernierato al contenitore (4) esterno per chiudere una estremità (11) superiore aperta del contenitore (4) esterno; e un linguetta (23) di collegamento, la quale collega il coperchio (16) con il contenitore (3) interno per comandare in modo automatico la rotazione del coperchio (16) mediante lo scorrimento del contenitore (3) interno rispetto al contenitore (4) esterno.
  16. 16. Pacchetto (1) di articoli da fumo secondo una delle rivendicazioni da 1 a 15, in cui il contenitore (4) esterno comprende almeno una finestra (15) passante che lascia scoperta una sottostante parte del contenitore (3) interno per permettere ad un utente di far scorrere il contenitore (3) interno rispetto al contenitore (4) esterno, in cui la finestra (15) passante è ricavata su una parete (14) laterale, oppure su una parete (12) anteriore, oppure su una parete (10) inferiore del contenitore (4) esterno.
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