ITUB20151359A1 - Sistema didattico modulare per non vedenti - Google Patents

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ITUB20151359A1 ITUB2015A001359A ITUB20151359A ITUB20151359A1 IT UB20151359 A1 ITUB20151359 A1 IT UB20151359A1 IT UB2015A001359 A ITUB2015A001359 A IT UB2015A001359A IT UB20151359 A ITUB20151359 A IT UB20151359A IT UB20151359 A1 ITUB20151359 A1 IT UB20151359A1
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Daniele Benedettelli
Massimo Vita
Valentina Morrone
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Daniele Benedettelli
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    • G09B1/00Manually or mechanically operated educational appliances using elements forming, or bearing, symbols, signs, pictures, or the like which are arranged or adapted to be arranged in one or more particular ways
    • G09B1/02Manually or mechanically operated educational appliances using elements forming, or bearing, symbols, signs, pictures, or the like which are arranged or adapted to be arranged in one or more particular ways and having a support carrying or adapted to carry the elements
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Description

SISTEMA DIDATTICO MODULARE PER NON VEDENTI
DESCRIZIONE dell'invenzione avente per TITOLO:
"SISTEMA DIDATTICO MODULARE PER NON VEDENTI",
CAMPO DELL'INVENZIONE
La presente invenzione si colloca nel campo dei sussidi e dei relativi metodi didattici rivolti alle persone non vedenti. In particolare, i sussidi presentati in questa Invenzione consentono di rendere tangibile la suddivisione in decadi e la struttura modulare dei simboli dell'alfabeto Braille, per facilitarne l'apprendimento.
STATO DELL'ARTE
Sono gi? a disposizione degli educatori alcuni dispositivi e relativi metodi didattici che consentono di aiutare i non vedenti neH'apprendimento della spazialit? e dell'alfabeto Braille, specialmente con esercizi propedeutici alla lettura e scrittura vere e proprie. Invenzioni come quella mostrata nel brevetto US 2,456,155 "Device for teachingthe blind" (Seaman Emily, 1948) consentono al non vedente di familiarizzare con il sistema Braille tramite l'inserimento di pioli in appositi fori posizionati su un supporto rigido come nella cella Braille. Invenzioni come quella mostrata nel brevetto US 5,161,975 "Braille teaching apparatus" (Mark D. Andrews, 1992) consentono di scrivere e leggere in Braille usando dei pioli scorrevoli montati su una tavoletta, senza usare il punzone e la carta. Basandosi sulla forma e funzionalit? dei mattoncini LEGO?, depositati in US 3,005,282 "Toy building brick" (Kirk Christiansen Godtfred, 1961), l'invenzione descritta nel brevetto US 4,880,384 "Braille teaching apparatus" (Kevin C. Murphy, 1989) prevede un insieme di blocchi LEGO-compat?bili modificati, rimuovendo alcuni bottoni a incastro presenti sulla superficie superiore, al fine di rappresentare i simboli Braille. Tali blocchi possono essere incastrati ordinatamente su una superficie rigida per scr?vere parole.
Rispetto a quanto esistente nello stato deH'arte, la presente invenzione presenta delle novit? fondamentali per facilitare non solo l'apprendimento dell'alfabeto Braille senza conoscenze pregresse, ma anche la socializzazione e l'integrazione dei non vedenti nella comunit? dei normodotati. Si osserva che i simboli dell'alfabeto Braille, costituiti da una matrice di sei punti presenti in rilievo o meno, sono suddivisibili in decadi, e che nella maggior parte di questi simboli, l'insieme dei sei punti ? scomponibile in sottogruppi di quattro punti organizzati secondo una matrice due per due e di rimanenti due punti. I simboli Braille presentati in questa invenzione sono costruiti tramite elementi modulari manipolabili. Alcuni di questi elementi modulari presentano su un lato un motivo tattile che rende tangibile al non vedente l'appartenenza ad una decade specifica del simbolo costruito mediante tali elementi. Tutti questi elementi modulari sono caratterizzati inoltre dall'essere colorati: bench? inutile ai non vedenti, questa caratteristica rappresenta sia un aiuto immediato per l'educatore nell'individuazione dei vari elementi, sia un motivo d? integrazione e socializzazione con altri utenti normodotati. Uiteriore novit? del sistema didattico presentato ? che tutti i sussidi descritti sono realizzabili con elementi di un gioco di costruzione a incastro (LEGO? o sistemi equivalenti) che non necessitano di alcuna modifica (taglio, foratura, incollaggio), e non necessitano quindi di nuovi e specifici metodi di fabbricazione una volta che il procedimento di montaggio venga opportunamente documentato.
BREVE DESCRIZIONE DEI DISEGNI
La FIG. 1 ? una vista isometrica sinottica di tutti i sussidi didattici del sistema.
La FIG. 2 ? una vista in sezione di alcuni elementi mostrati anche in FIG. 1.
La FIG. 3 mostra il procedimento di composizione di due tipi di simboli Braille modulari. La FIG. 4 mostra in vista isometrica, di lato e di fronte un gruppo di elementi modulari recanti su un lato uno specifico motivo tattile, per la composizione dei simboli Braille La FIG. 5 mostra gli elementi quadrati per la definizione dei simboli Braille modulari, da incastrare sugli elementi mostrati in FIG.4.
La FIG. 6 mostra un esempio di parola ("lego") formata mediante i simboli Braille modulari.
DESCRIZIONE DELL'INVENZIONE
Si descrive un sistema di sussidi didattici per l'apprendimento del Braille, tutti realizzabili tramite elementi di costruzione a incastro (per es. LEGO, o sistemi equivalenti). Questo sistema didattico pu? risultare accattivante anche per i normodotati, facilitando la socializzazione e l'integrazione nella classe dei bambini non vedenti. Tutti i sussidi didattici descritti possono essere assemblati a partire da singoli elementi disponibili nel sistema di costruzione adottato, senza la necessit? di effettuare modifiche quali tagli, forature o incollaggi. Questi suss?di didattici non necessitano quindi di nuovi e specifici metodi di fabbricazione, possono essere facilmente distribuiti in scatola di montaggio, o riprodotti da chiunque in possesso delle istruzioni di montaggio e dei pezzi necessari. Su questo sistema di sussidi didattici materiali ? basato un metodo didattico utilizzabile anche in et? prescolare, che si compone di alcune fasi progressive, che vengono descritte in seguito.
Con riferimento alle FIGURE 1, 2, 3 gli apparati che compongono il sistema sono:
? Simboli Braille modulari costruibili (27 o 29), composti da:
? Blocchi 2 (tra cui 20 o 23)
? Piastrine quadrate 3 (tra cui 26) o piastrine rettangolari (tra cui 28) ? Supporto 1 con settanta alloggiamenti 7 per sette decadi di simboli Braille costruibili ? Supporto 9 di scrittura/lettura con elementi conici incastrabili 12
? Supporto 16 che rappresenta una cella Braille ingrandita, con sei cilindri 19 incastrabili, per esercizi di spazialit?
Prima di descrivere in dettaglio i componenti del sistema, ? opportuno fare un ripasso delle caratteristiche fondamentali dell'alfabeto Braille. Ogni simbolo dell'alfabeto Braille (carattere, cifra numerica, segno di interpunzione, eccetera) ? rappresentato da una cella composta da un massimo di sei punti in rilievo, disposti secondo una matrice di tre righe e due colonne. Convenzionalmente, i punti nella colonna di sinistra sono identificati con i numeri 1, 2, 3 dall'alto verso il basso; i punti della colonna di destra sono identificati con i numeri 4, 5, 6 dall'alto verso il basso. Nel seguito, i punti verranno sempre indicati mediante questa numerazione. Ad esempio, parlando di "punto 1", si far? sempre riferimento al punto in alto a sinistra. Le possibili combinazioni di sei punti presenti o meno sono sessantaquattro (sesta potenza di due): tolto lo spazio vuoto (cella priva di punti), i simboli possibili sono sessantatr?. Questi simboli sono suddivisibili in sette decadi da dieci simboli ciascuna, non tutte piene. A seconda della lingua, viene utilizzato un sottoinsieme di questi sessantatr? simboli. L'alfabeto Braille ? stato pensato dal suo inventore in maniera modulare, che viene di seguito riassunta. Dei sei punti di ogni cella esiste un sottogruppo quadrato di quattro punti (numerati 1, 2 ,4, 5), che pu? avere dieci configurazioni diverse all'interno della stessa decade. Per generare le prime quattro decadi, viene cambiata la configurazione dei punti numerati 3 e 6 (presenti in rilievo o meno); la quinta decade ? ottenuta traslando in basso di una posizione i simboli della prima decade (i punti 1 e 4 sono assenti, cio? non sono in rilievo). La sesta e settima decade includono simboli fuori dallo schema descritto finora.
Concluso il ripasso del sistema Braille originario, si descrivono gli elementi costitutivi i simboli Braille modulari, e il procedimento d? composizione degli stessi. In questa invenzione, ogni simbolo Braille ? un oggetto a forma di parallelepipedo composto da un blocco 2 e da una piastrina 3, salvo eccezioni descritte in seguito. In FIG. 3 viene mostrato il modo in cui i simboli modulari sono formati, ma la particolare conformazione del blocco 20 e della piastrina 26 sono solo esemplificativi, e possono variare da simbolo a simbolo come descritto in seguito. I blocchi del gruppo 2 sono di sette tipi 31, 34, 38, 20, 44, 23 e 47 e sono visibili in FiG. 4. Le piastrine quadrate 3 possono avere dieci configurazioni 49, 26a, 26, 50, 51, 50a, 52, 50b, 5 la, 50c e sono visibili in FIG. 5. Un blocco 20 corrispondente ad ogni decade ? identificabile dal non vedente grazie a uno specifico motivo tattile 22 presente su una delle superfici laterali, e grazie a un colore specifico, diverso per ogni decade, utile invece alleducatore e ai normodotati (per l'integrazione nella classe e la socializzazione). La presenza del motivo tattile 22 consente di orientare correttamente il blocco 20 e quindi il simbolo assemblato 27, distinguendone le superfici laterali destra/sinistra. I vari motivi tattili possono essere ottenuti utilizzando elementi disponibili nel sistema di costruzione adottato, e devono poter essere ben distinguibili al tatto l'uno dall'altro. La piastrina quadrata 26 deve essere montata sul blocco 20, grazie ad esempio a una protuberanza, o bottone a incastro 21, al fine di costruire il simbolo Braille completo 27. I bottoni a incastro sono una caratteristica del sistema di costruzione LEGO? o equivalente, e sono utilizzati per la costruzione dei moduli stessi, per l'incastro delie piastrine sui blocchi, sia come punti in rilievo dei simboli Braille. Con riferimento a FIG.4, i blocchi delle prime cinque decadi (31, 34, 38, 20, 44) i blocchi delle prime cinque decadi (come ad esempio 20) presentano un solo bottone di incastro 21, per facilitare la rimozione delle piastrine quadrate. Data la conformazione del blocco, la piastrina quadrata non pu? ruotare una volta incastrata su di esso. I blocchi delle prime cinque decadi hanno sulla superf?cie superiore due punti presenti in rilievo o meno (ad esempio punto presente 35 e punto assente 36 sul blocco 34) che, uniti ai quattro punti presenti o meno sule piastrine quadrate, vanno a completare il simbolo Braille recante un massimo d? sei punti in rilievo disposti a matrice di 3 righe per due colonne. In FIG. 3 viene inoltre illustrato il metodo di composizione dei simboli 29 fuori dallo schema delle prime cinque decadi, che non richiedono piastrine del gruppo 3. Infatti, simboli come il 29 sono formati incastrando una piastrina rettangolare 28 sul blocco 23. I blocchi 23 e 47 (v. FIG.4), corrispondenti alla sesta e settima decade, non hanno protuberanze che contribuiscono alla formazione del simbolo Braille, ma presentano solo una coppia di bottoni di incastro 24 su cui devono essere montati delle piastrine rettangolari come la 28 per ottenere dei simboli 29 che abbiamo senso. Le piastrine rettangolari come la 28 definiscono interamente il simbolo Braille, recando sulla superficie superiore fino a sei punti in rilievo.
Con riferimento a FIG. 5, delle dieci piastrine quadrate 49, 26a, 26, 50, 51, 50a, 52, 50b, 51a, 50c che riportano fino a quattro punti in rilievo, cinque sono morfologicamente diverse tra s? (49, 26, 50, 51, 52), e le altre configurazioni sono ottenute tramite rotazione. Ad esempio, s? vedano in FIG. 5 il gruppo di piastrine 26 e 26a, il gruppo 50, 50a, 50b, 50c, oppure il gruppo 51, 51a. Le piastrine con identica disposizione di punti, suddivise in detti gruppi, hanno lo stesso colore, utile all'educatore. A titolo di esempio, le piastrine quadrate 49 potrebbero essere celesti, le piastrine quadrate 26 e 26a potrebbero essere verde scuro, le piastrine quadrate 50, 50a, 50b, 50c potrebbero essere verde chiaro, le piastrine quadrate 52 potrebbero essere marroni, le piastrine quadrate 51 e 51a potrebbero essere arancioni.
Di seguito si passa a descrivere in dettaglio l'aspetto e la conformazione dei simboli modulari, raggruppati in sette decadi. L'associazione tra la decade e il corrispondente motivo tattile, la conformazione stessa del motivo tattile, e il colore dei blocchi possono differire da quanto descritto di seguito. ? per? essenziale che il motivo tattile e il colore dei blocchi siano diversi per ogni decade. I colori dei blocchi 2 sono tutti diversi dai colori delle piastrine quadrate 3.
Si faccia riferimento a FIG. 4 e a FIG. 5. I dieci simboli Braille della prima decade sono contraddistinti dall'assenza dei punti numerati 3 e 6 nella cella Braille (realizzati tramite un elemento liscio 32), e si possono costruire incastrando le piastrine quadrate 49, 26a, 26, 50, 51, 50a, 52, 50b, 51a, 50c sui blocchi 31 II colore scelto per i blocchi 31 pu? essere il giallo. Il motivo tattile 33 pu? essere costituito da una serie di pinze verticali, come mostrato anche dalle viste 31a e 31b. Questi simboli rappresentano le lettere dell'alfabeto a, b, c , d, e, f, g, h, i, j; oppure le cifre 1, 2, 3, 4, 5, 6, 7, 8, 9, 0 se preceduti dal simbolo segna-numero 29. A titolo di esemplo, per costruire la prima lettera dell'alfabeto a, serve il quadretto 49 montato sul blocco 31.
I dieci caratteri alfabetici della seconda decade sono contraddistinti dalla presenza del punto 3 della cella Braille (35) e dall'assenza del punto 6 (36), e si possono costruire montando le piastrine quadrate 49, 26a, 26, 50, 51, 50a, 52, 50b, 5 la, 50c sui blocchi 34 come descritto sopra. Il colore scelto per i blocchi 34 pu? essere il beige. Il motivo tattile 37 pu? presentare tre rotondit? non sporgenti oltre il profilo del blocco, come mostrato anche dalle viste 34a e 34b. Questi simboli rappresentano le lettere dell'alfabeto k, I, m, n, o, p , q, r, s, t. Per esempio, per costruire la lettera r, serve il quadretto 50b montato sul blocco 34.
I dieci simboli della terza decade sono contraddistinti dalla presenza di entrambi i punti 3 e 6 della cella Braille (39 e 40), e si possono costruire montando le piastrine quadrate 49, 26a, 26, 50, 51, 50a, 52, 50b, 51a, 50c sui blocchi 38 come descritto sopra. Il colore scelto per i blocchi 38 pu? essere il blu. Il motivo tattile 41 pu? presentare tre pinze orizzontali, come mostrato anche dalle viste 41a e 41b. Tra questi simboli ci sono le lettere u, v, x, y, z. Per esempio, per costruire la lettera x, serve il quadretto 26 montato sul blocco 38.
I dieci simboli della quarta decade sono contraddistinti dall'assenza del punto 3 (42) e dalla presenza del punto 6 della cella Braille (43), e si possono costruire montando le piastrine quadrate 49, 26a, 26, 50, 51, 50a, 52, 50b, 51a, 50c sui blocchi 20 come descritto sopra. Il colore scelto per i blocchi 20 pu? essere il rosso. Il motivo tattile 22 pu? presentare tre protuberanze cilindriche ad asse orizzontale, come mostrato anche dalle viste 20a e 20b. Per esempio, per costruire la lettera dell'alfabeto w, serve il quadretto 50c montato sul blocco 20.
I dieci segni di punteggiatura rappresentati nella quinta decade sono uguali ai dieci caratteri alfabetici della prima decade, ma traslati verso il basso di una posizione. Le piastrine quadrate 49, 26a, 26, 50, 51, 50a, 52, 50b, 51a, 50c, montate sui blocchi 44, andranno a fornire i potenziali punti in rilievo 2, 3, 5, 6 della cella Braille. I punti 1 e 4 sono assenti (elemento liscio 45). Il colore scelto per i blocchi 44 pu? essere il bianco. Il motivo tattile 46 pu? presentare tre punte, come mostrato anche dalle viste 44a e 44b. Per esempio, per costruire il punto interrogativo, serve la piastrina quadrata 50b montata sul blocco 44.
La sesta e settima decade contengono segni che non rispondono allo schema ripetitivo delle prime cinque decadi di simboli. Come indicato in FIG. 3 e FIG. 4, i blocchi 23 e 47 corrispondenti a queste decadi presentano coppie di bottoni a incastro 24 utili al montaggio delle piastrine rettangolari rappresentanti simboli Braille completi. Questi bottoni 24 non possono essere usati per definire parte di un simbolo Braille. Il colore scelto per i blocchi 23 della sesta decade pu? essere il grigio, e il motivo tattile 25 pu? essere ruvido, li colore scelto per il blocchi 47 della settima decade pu? essere il nero, e il motivo tattile 48 pu? essere completamente liscio, ma leggermente sporgente dai profilo del blocco 47. Nella sesta decade ? presente, tra gli altri, il carattere segna-numero 29 che va anteposto al simboli della prima decade per rappresentare le cifre numeriche.
Una volta assemblati dei simboli Braille completi tramite blocchi 2 e piastrine quadrate 3 (ad esempio, i simboli 53 in FIG. 6 formano la parola "lego"), questi possono essere collocati uno a fianco dell'altro negli alloggiamenti 7 del tabellone 1 (FIG. 1 e FIG.2). Il tabellone 1 reca sul lato superiore settanta alloggiamenti 7 disposti secondo una matrice di sette righe per 10 colonne, li tabellone 1 ha bordi spioventi orizzontali 5 e verticali 6 atti a facilitare il corretto inserimento dei simboli (ad esempio 27), anche se questi non vengono perfettamente allineati con la griglia. Detti alloggiamenti 7 presentano dei bottoni a incastro 8 per fissare alla superficie i simboli modulari. Questo evita che, in caso di urti accidentali o movimenti bruschi, i vari elementi si spostino e la configurazione del materiale didattico venga alterata. Lungo uno dei bordi lunghi 5, i bordi verticali 6 presentano una interruzione 4 (visibile anche in sezione in FIG.2), rendendo il tabellone 1 asimmetrico: questo permette al non vedente di orientare il tabellone 1, riconoscendo la differenza tra i lati superiore e inferiore. In FIG. 1, sono illustrati cinquantasei simboli Braille collocati sul tabellone 1.
Una volta che il non vedente abbia preso sufficiente confidenza con l'alfabeto Braille, si pu? passare agli esercizi avanzati di scrittura/lettura in Braille. Per questi esercizi, si utilizza un supporto rigido 9, la cui superficie superiore ? ricoperta da una trama rettilinea e regolare di protuberanze 15, suddivise da bordi orizzontali 10 e da bordi verticali 11 in gruppi che rappresentano le celle Braille 14, che permettono di incastrare elementi cilindrici o a tronco di cono 12, che rappresentano punti Braille in rilievo. Dette celle 14 contengono sei protuberanze 15, disposte secondo una matrice di tre righe per due colonne. Per esempio, dette celle 14 possono essere disposte sulla tavola 9 secondo una matrice di due righe per undici colonne, ma il numero esatto e la disposizione di celle 14 presenti sulla tavola non ? fondamentale. Sulla tavoletta 9 ? possibile formare parole 13 (ad es. "Danny" in FIG.l), incastrando degli elementi 12 sui bottoni 15. Pi? tavole 9 possono essere affiancate per scrivere parole o frasi pi? lunghe. L'utilizzo di questo sussidio ? propedeutico alla scrittura e alla lettura Braille vera e propria.
A completare il sistema didattico, viene descritto il supporto rigido 16 recante sulla superficie superiore sei alloggiamenti concavi 18 disposti secondo una matrice di tre righe per due colonne, che rappresenta una cella Braille ingrandita, in detti alloggiamenti 18 ? presente un bottone a incastro su cui ? possibile fissare dei cilindri 19 che rappresentano i punti della cella Braille. I bordi 17 di ogni alloggiamento 18 sono spioventi, per facilitare l'inserimento dei cilindri 19 nell'alloggiamento stesso.
Completata la descrizione del sistema di sussidi didattici, si passa brevemente in rassegna una serie di possibili esercizi progressivi basati sui detti sussidi. Gli esercizi di spazialit? e lateralizzazione possono iniziare con l'esplorazione tattile del tabellone 1, per insegnare a bambini anche in et? prescolare a distinguerne i lati superiore e inferiore (grazie all'interruzione 4 nei bordi), destro e sinistro; inoltre, lo stesso tabellone 1 pu? essere usato per esercizi di conteggio degli alloggiamenti 7. Per familiarizzare con i concetti di sopra/sotto, destra/sinistra e con la numerazione dei punti della cella Braille, si pu? cominciare a usare il supporto 16 e i sei cilindri 19. Possono seguire esercizi di esplorazione tattile e classificazione dei vari blocchi 31, 34, 38, 20, 44, 23, 47, e delle piastrine quadrate 49, 26a, 26, 50, 51, 50a, 52, 50b, 51a, 50c. Quindi, dati i simboli preassemblati (blocco e piastrina quadrata) delle varie decadi isolate, l'educatore pu? chiedere di riconoscerli e collocarli ordinatamente sul supporto 1. Dopo aver esteso gli esercizi di riconoscimento precedenti ai simboli di pi? decadi simultaneamente, si pu? passare a formare le prime sillabe e quindi semplici parole, anche sotto dettatura. Dopo aver introdotto tutti i caratteri alfanumerici e di punteggiatura, si possono ripetere tutti gli esercizi di creazione di parole, aggiungendo la difficolt? di dover assemblare i simboli a partire da blocchi 2 e piastrine quadrate 3 separati. Questo sistema didattico permette anche di eseguire calcoli matematici: sottointeso il simbolo segna-numero 29, i simboli rappresentanti cifre numeriche e operazioni matematiche possono essere collocati nel tabellone 1 per esercizi di calcolo in colonna. Quando ritenuto opportuno, si pu? passare a esercizi pi? avanzati utilizzando l'apparato di scrittura/lettura 9, e gli elementi a incastro 12.
Poich? il sistema pu? essere interamente costruibile mediante comuni elementi di un gioco di costruzione, ? possibile espandere il metodo non solo inventando nuovi esercizi basati sui sussidi didattici qui presentati, ma anche creando nuovi sussidi di aspetto uniforme a quelli qui presentati. Resta inteso che la presente invenzione non ? limitata alla particolare implementazione descritta, ma comprende tutte le qualsiasi implementazioni delle rivendicazioni presentate assieme a questa invenzione.

Claims (1)

  1. RIVENDICAZIONI dell'invenzione avente per TITOLO: "SISTEMA DIDATTICO MODULARE PER NON VEDENTI", I. Un sistema di sussidi didattici per l'insegnamento a non vedenti fin dall'et? prescolare della spazialit?, iateralizzazione e dell'alfabeto Braille, realizzabile anche tramite elementi di un gioco di costruzione a incastro diffuso universalmente (ad esempio LEGO?, o sistemi di costruzione equivalenti). Resta inteso che la presente invenzione non ? limitata all' unica implementazione tramite un gioco di costruzione a incastro, ma comprende tutte le qualsiasi implementazioni delle rivendicazioni seguenti. II. Un insieme di simboli Braille secondo la rivendicazione I, a forma d? parallelepipedo, ciascuno costituito da due elementi modulari, che presentano sulla superficie superiore un massimo di sei punti in rilievo, tipici della cella Braille, e uno specifico motivo tattile su una delle superfci laterali che consente di distinguere al tatto e raggruppare tali simboli in decadi. Detti elementi modulari si incastrano l'uno sull'altro, ma sono facilmente separabili. Detti simboli possono essere affiancati per formare parole o numeri, per scrivere o fare calcoli in colonna. III. Un supporto piano rigido recante degli alloggiamenti concavi con bordi spioventi disposti secondo una matrice di sette righe per dieci colonne. Detti alloggiamenti consentono di collocare in maniera facile e ordinata ? simboli Braille secondo la rivendicazione II. Grazie al sistema a incastro secondo la rivendicazione I, detti simboli possono essere fissati ai detto supporto rigido, prevenendo perturbazioni del materiale a seguito ad esempio di urti accidentali. Un supporto planare rigido secondo la rivendicazione I per esercizi di scrittura/lettura in Braille. La superficie superiore di detto supporto ? ricoperta da una trama rettilinea e regolare di protuberanze, suddivise da alcuni bordi in gruppi che rappresentano le celle Braille, che permettono di incastrare elementi rotondi (cilindrici o a tronco d? cono) che rappresentano punti Braille in rilievo. Dette celle contengono sei protuberanze, disposte secondo una matrice di tre righe per due colonne. Pi? detti supporti rigidi possono essere affiancati per leggere/scrivere parole o frasi pi? lunghe. V. Un apparato secondo la rivendicazione I, recante sei alloggiamenti concavi disposti secondo una matrice di tre righe per due colonne, che rappresenta una cella Braille ingrandita. In detti alloggiamenti ? possibile collocare a incastro dei cilindri facilmente manipolabili che rappresentano i punti della cella Braille. VI. Un metodo didattico progressivo basato sul sistema di apparati secondo le rivendicazioni I, II, III, IV, V, per l'insegnamento della lateralizzazione, della spazialit?, della lettura e scrittura in Braille, e di calcoli matematici. VII. Un metodo di costruzione degli apparati secondo le rivendicazioni I, II, III, IV, V.
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