ITTV20080070A1 - Cassetta di fondazione per automatismi di cancelli - Google Patents

Description

Descrizione dell'invenzione industriale

DESCRIZIONE

Campo tecnico dell’invenzione

La presente invenzione riguarda una scatola o cassetta di fondazione per automatismi di cancelli.

Stato della tecnica anteriore all’invenzione

Negli impianti di automazione per cancelli a battente si utilizzano, in genere, due diverse tipologie di motoriduttori elettromeccanici. La prima comprende tutti i motoriduttori montati “a vista” tra il cancello ed un corpo di supporto quale un muretto o una colonna, mentre la seconda comprende i motoriduttori interrati sotto l’anta azionata del cancello.

I motoriduttori interrati, vantaggiosi particolarmente sotto l’aspetto estetico dal momento che rimangono completamente nascosti alla vista, sono inseriti all’interno di una cassetta metallica messa sottoterra e successivamente annegata in una colata di cemento. La realizzazione di questo tipo di cassetta comporta, tuttavia, diverse fasi di lavorazione, tra cui il taglio, la piegatura e la sagomatura della lamiera e la saldatura dei vari pezzi.

L’operazione di saldatura è particolarmente delicata poiché il riscaldamento della lamiera, e la sua conseguente deformazione, possono comportare una corrispondente deformazione degli interassi di fori o aperture che normalmente si praticano sulle pareti della cassa per fissarvi i componenti interni del motoriduttore.

EP 0 683 298 descrive un dispositivo idraulico, contenuto in una cassetta scatolare ed atto alla movimentazione di un’anta di un cancello. Da una parete perimetrale della cassetta sporge, internamente alla cassetta, un blocco di supporto per un albero fungente da cardine per il cancello. Il blocco viene realizzato in un unico pezzo con la cassetta, per colata e/o fusione.

Il procedimento di colata e/o fusione è, però, estremamente costoso, in particolare per la produzione in serie, ragion per cui si ricorre di solito a tecniche di saldatura

Scopo principale della presente invenzione è quello di realizzare una cassetta di fondazione e contenimento per automatismi di cancelli per mezzo di un procedimento particolarmente economico ed efficiente, il quale consenta di eliminare molte delle fasi di lavorazione sopra descritte.

Questo ed altri scopi, che appariranno meglio nel seguito, vengono raggiunti utilizzando un procedimento di deformazione plastica, in particolare l’imbutitura.

Grazie al procedimento di imbutitura è possibile ottenere, con un’unica fase di lavorazione, una cassetta metallica di opportuno spessore ed atta a contenere mezzi attuatori di un cancello, senza che sia necessario ricorrere ad ulteriori fasi di lavorazione.

In particolare, è possibile evitare la fase di saldatura, che, come descritto, comporta inconvenienti non trascurabili per la struttura stessa.

Infine, i costi di produzione in serie di una cassetta metallica realizzata come descritto sono di gran lunga inferiori a quelli dei procedimenti di fabbricazione di tipo tradizionale.

Ulteriori aspetti vantaggiosi dell’invenzione vengono esposti nelle rivendicazioni dipendenti.

Descrizione dettagliata dei disegni

Caratteristiche e vantaggi della presente invenzione appariranno più chiaramente dalla seguente descrizione dettagliata di un suo esempio di realizzazione attualmente preferito, fornito a solo titolo esemplificativo e non limitativo, con riferimento agli uniti disegni, in cui:

la Figura 1 è una vista prospettica in esploso di una cassetta di fondazione e contenimento per automatismi di cancelli secondo la presente invenzione e del relativo coperchio di chiusura;

la Figura 2 è una vista in pianta della cassetta di Figura 1;

la Figura 3 è una vista laterale destra della cassetta di Figura 2; la Figura 4 è una vista in sezione trasversale, presa lungo la traccia A-A della cassetta di Figura 2;

la Figura 5 è una vista parzialmente in sezione, che illustra la cassetta dell’invenzione in posizione d’uso; e

la Figura 6 e è una vista prospettica in esploso, che mostra il collegamento tra un motoriduttore alloggiato nella cassetta e l’anta mobile di un cancello.

Negli uniti disegni, parti e componenti uguali o simili sono stati identificati con gli stessi numeri di riferimento.

Descrizione dettagliata dell’invenzione

Facendo riferimento alle figure sopra elencate, una cassetta di fondazione e contenimento per mezzi attuatori di un cancello, indicata in generale con il numero di riferimento 10 si ottiene sottoponendo a deformazione plastica, in particolare imbutitura, un foglio di lamiera.

Com’è noto, l'imbutitura è un processo tecnologico attraverso il quale una lamiera viene deformata plasticamente ed assume una forma scatolare, cilindrica o a coppa. La deformazione avviene per effetto di un punzone, che spinge la lamiera, eventualmente fissata con un premi-lamiera, all'interno di una matrice.

La cassetta 10 così ottenuta presenta una superficie di fondo 12, dalla quale si innalzano pareti laterali o fianchi 14a-14d.

La cassetta 10 è, inoltre, aperta superiormente e presenta un bordo periferico 20 svasato verso l’esterno, in modo da delimitare due tratti curvi consecutivi con forma ad “S”.

In altri termini, il bordo periferico 20 definisce, al suo interno, uno scalino 22, il quale si estende per l’intera lunghezza del bordo periferico 22 ed è atto ad accogliere una corrispondente porzione periferica di un coperchio piano 30, nel quale viene ricavata un’apertura asolare 31, onde consentire la fuoriuscita, dal coperchio 30, di un perno di rinvio fungente da cardine folle per l’anta del cancello, come descritto in dettaglio nel seguito.

In corrispondenza del fianco 14a, la cassetta 10 presenta una sagomatura interna, la quale definisce una base piana 16, collocata ad un’altezza intermedia tra il bordo periferico 20 e la superficie di fondo 12 (si vedano le Figure 2 e 4), parallela alla superficie di fondo 12, e dalla quale si innalzano rispettive pareti laterali 18a-18c.

Sulla superficie di fondo 12 si ricavano:

- almeno una sede, nell’esempio illustrato quattro sedi 24 dotate di fori quadri 26 per l’appoggio ed il fissaggio di un motoriduttore 44;

- almeno un foro, nell’esempio illustrato quattro fori 28 per lo scarico dell’acqua presente all’interno della cassetta 10; ed

- almeno una nervatura 32 di irrigidimento, di preferenza a forma di X.

Vantaggiosamente, la nervatura di irrigidimento 32 e le sedi di appoggio e fissaggio per il motoriduttore sono in rilievo di alcuni millimetri, di preferenza 1 mm, rispetto alla superficie di fondo 12 della cassetta 10, così da creare un’intercapedine per l’accumulo dell’acqua che verrà quindi scaricata attraverso i fori 28.

Sulla base piana 16 si ricava un incavo 34 dotato di un foro 36 di appoggio e fissaggio di un perno 46 di rinvio del movimento trasmesso dal motoriduttore 44 all’anta mobile 45 di un cancello, mentre sulla parete laterale 18a sono presenti aperture 38 per il fissaggio di rispettivi dispositivi di finecorsa.

Sulle pareti laterali o fianchi 14b e 14c sono presenti aperture 40 per il passaggio di opportuni cavi di collegamento elettrico e sedi 42 per il fissaggio di mezzi atti alla chiusura del coperchio 30 sulla cassetta 10.

Nelle Figure 5 e 6 si illustrano schematicamente le fasi di installazione della cassetta 10 e di collegamento tra l’anta 45 ed il motoriduttore 44 di azionamento della stessa.

Per prima cosa (Figura 5), la cassetta 10, con il motoriduttore 44 opportunamente fissato al suo interno e collegato alla rete elettrica, viene collocata all’interno di uno scavo eseguito alla base di un cancello 41, prestando attenzione a che il perno di rinvio 46 risulti allineato con l’asse X della cerniera 48. Successivamente, la cassetta 10 viene annegata nel calcestruzzo C, curandone la messa in bolla ed il livello.

A questo punto (Figura 6), sul perno 46, il quale funge da cardine folle, viene inserita un’estremità 52 di una staffa di comando 50, l’altra estremità 54 della quale viene accoppiata, per interposizione di una sfera 60, all’anta 45 del cancello. A sua volta, la staffa di comando 50 viene collegata al motoriduttore 44 tramite una leva 56, in modo da trasmettere il movimento dal motoriduttore 44 al bordo inferiore 47 dell’anta del cancello attraverso l’apertura asolare 31 del coperchio 30.

Infine, come già detto in precedenza, grazie al procedimento di imbutitura è, quindi, possibile ottenere, in un’unica fase di lavorazione, una cassetta metallica avente tutte le caratteristiche necessarie per una sua corretta utilizzazione, soprattutto senza che sia necessario ricorrere ad ulteriori fasi operative, prime tra tutte la saldatura, la quale, come detto in precedenza, comporta inconvenienti non trascurabili.

Il costo della cassetta risulta, inoltre, contenuto proprio perché le fasi di lavorazione, e le relative attrezzature, diminuiscono.

Sebbene l’invenzione sia stata descritta facendo riferimento ad un suo esempio di realizzazione preferito, gli esperti del settore comprenderanno che ad essa è possibile apportare numerose modifiche e variazioni, le quali rientrino nell’ambito di protezione definito dalle unite rivendicazioni.

Claims (12)

1. RIVENDICAZIONI 1. Cassetta di fondazione e contenimento per automatismi di cancelli adatta ad essere interrata ed a contenere un motoriduttore atto a spostare un’anta del cancello, caratterizzata dal fatto di essere ottenuta tramite un procedimento di imbutitura in pezzo unico e di comprendere un’apertura presentante un bordo (20) svasato verso l’esterno, che definisce al suo interno uno scalino (22) atto ad accogliere e sostenere un coperchio (30).
2. 2. Cassetta secondo la rivendicazione 1, in cui detto scalino (22) si estende per tutto il bordo svasato (20).
3. 3. Cassetta secondo la rivendicazione 1 o 2, in cui la svasatura comprende due tratti curvi consecutivi con forma ad “S”.
4. 4. Cassetta secondo una qualsiasi delle rivendicazioni precedenti, in cui la cassetta presenta una superficie di fondo (12) in cui si ricava almeno una sede (24) dotata di aperture (26) per l’appoggio ed il fissaggio del motoriduttore.
5. 5. Cassetta secondo la rivendicazione 4, in cui detta superficie di fondo (12) presenta nervature (32) di irrigidimento.
6. 6. Cassetta secondo la rivendicazione 4 o 5, in cui dette sedi (24) e dette nervature (32) sporgono dalla superficie di fondo (12) della cassetta di almeno 1 mm.
7. 7. Cassetta secondo una qualsiasi delle rivendicazioni precedenti, comprendente aperture (28) di scarico per l’acqua almeno su detta superficie di fondo (12).
8. 8. Cassetta secondo una qualsiasi delle rivendicazioni precedenti, comprendente una sagomatura interna che definisce una base piana (16) di appoggio per un perno (46) di sostegno, la base (16) essendo collocata ad un’altezza intermedia tra detto bordo (20) e detta superficie di fondo (12).
9. 9. Cassetta secondo la rivendicazione 8, comprendente un incavo (34) di fissaggio per detto perno (46) realizzato su detta base piana (16).
10. 10. Cassa secondo una qualsiasi delle rivendicazioni precedenti, presentante aperture (38) di fissaggio di rispettivi dispositivi di finecorsa ricavate su una parete laterale 18a.
11. 11. Cassetta secondo una qualsiasi delle rivendicazioni precedenti, presentante aperture (40) posizionate sui fianchi (14b, 14c) per il passaggio di opportuni cavi di collegamento elettrico.
12. 12. Cassetta secondo una qualsiasi delle rivendicazioni precedenti, presentante sedi (42) per il fissaggio di mezzi/dispositivi atti alla chiusura/fissaggio di detto coperchio.