ITTV20000059A1 - Contenitore basculante particolarmente per la raccolta differenziata dei rifiuti domestici e struttura di supporto dello stesso - Google Patents

Description

DESCRIZIONE

Il presente trovato ha per oggetto un contenitore basculante, particolarmente per la raccolta differenziata dei rifiuti domestici e struttura di supporto dello stesso.

L'innovazione, trova particolare se pur non esclusiva applicazione nel settore degli accessori e dei complementi d'arredamento per la casa e per l'ufficio.

PREMESSA

Sono noti i secchi od anche i cestelli per le immondizie, impiegati in ambito domestico. Essi, trovano alloggiamento al di sotto del top di un mobile da cucina o del secchiaio, oppure se destinati all'ufficio, al di sotto del piano delle scrivanie. Offerti al pubblico in dimensioni più o meno standardizzate, spesso, presentano foggie e colorazioni accattivanti.

Ad esempio, una tradizionale struttura di secchio, ottenuta in materiale plastico, prevede una classica forma cilindrica, aperta superiormente e con un fondo, eventualmente provvisto di zoccolo d'appoggio, dal quale si erge, pressoché perpendicolarmente, la parete. L'accesso superiore, può prevedere un coperchio, con relativa maniglia, il quale può essere di due tipi, completamente dissociabile o, alternativamente, apribile a cerniera, in questo caso risultando incernierato lungo almeno un lato del perimetro, alla struttura del sottostante contenitore.

Talune imprese, propongono un genere di contenitore con il coperchio apribile a comando, ad esempio semiautomatico, mediante l'azione di un pedale, od anche automatico, in questo caso, sollevabile contestualmente all'apertura della antina. Soprattutto quest'ultima soluzione, è stata utilizzata in maniera diffusa nel settore del mobile d'arredamento, ed in particolare per accessoriare le cucine componibili. Essa, praticamente, richiede l'ancoraggio del secchio lungo il Iato interno dell'antina, mediante staffe od altri mezzi equivalenti, mentre il coperchio viene vincolato a delle parti strutturali del modulo di base del mobile, affinchè con l'azione dell'apertura, questo si sollevi, compiendo una rotazione inferiore ai 90°. Viceversa, per la chiusura, esso fruisce unicamente dell'effetto gravità.

Questi, ma anche altri dispositivi oggi presenti sul mercato, sono finalizzati ad agevolare il consumatore più pigro unicamente per quanto riguarda l'operazione di accesso al secchio, evitando allo stesso di dovere eccessivamente flettere la schiena per sollevare il coperchio.

L'utilizzo del secchio per le immondizie anche solo per gettarvi della carta, è dunque un accessorio indispensabile per le famiglie come per l'ufficio e d'uso quotidiano, poiché consente la raccolta e l'evacuazione dei rifiuti organici e di quelli inorganici. Soprattutto questi ultimi, costituiti per lo più dagli onnipresenti imballaggi, costituiscono circa l'80% dei rifiuti totali quotidiani, i quali, come conseguenza del loro volume, sono una delle principali cause del frequente e dello scomodo svuotamento del contenitore dalle immondizie.

STATO DELL'ARTE

Norme locali, impongono la raccolta differenziata dei rifiuti, sicché, si rileva che, ad esempio i tradizionali cassonetti portarifiuti, sono oggi strutturati a seconda delle specifiche esigenze del comune, ovvero finalizzati a contenere carta, vetro od anche lattine, e così via. Ne consegue, che a monte della catena, pure i consumatori debbono adeguarsi, separando per tempo le immondizie, che poi andranno ovviamente a gettare. Sino a non molto tempo fa, era noto il secchio singolo, poi, con l'avvento di tali disposizioni, sono comparse sul mercato, strutture complesse di contenitori, che prevedono la raccolta differenziata, preventiva, in ambito domestico. Queste, collocabili liberamente sotto il secchiaio, prevedono, ad esempio, un primo contenitore aperto superiormente e di generose dimensioni, aH'intemo del quale vengono alloggiati due o solitamente tre recipienti in fila, ed anche a capacità differenziata. La maggior parte delle strutture di questo tipo, sono sviluppate longitudinalmente al secchiaio e posizionate prossime ai battenti, ciò per una evidente comodità della massaia. Questa, infatti, deve solo aprire le antine, piegarsi leggermente e, in funzione del rifiuto da gettare, selezionare il comparto-contenitore, che si trova nell'immediato sottostante.

Altresì, non vi è dubbio che questa soluzione, se da un lato agevola la massaia, dall'altro comporta un ingombro non razionale ed una oggettiva scomodità per altre operazioni. Più in dettaglio, a causa dello sviluppo longitudinale, e della necessaria posizione, prossima alle antine, della struttura portacontenitore, vi è la rinuncia a dello spazio fondamentale, altrimenti fruibile dalla massaia per riporvi, in posizione avanzata, le cose d'uso più frequente, come per esempio gli stracci ed i detersivi, i quali, solitamente trovano alloggiamento anch'essi sotto il secchiaio. Va da sé pertanto che, se le strutture portacontenitori per rifiuti, sono in posizione avanzata lo spazio che residua, è rinvenibile unicamente alle spalle di queste, cioè verso il dorso del mobile, obbligando la massaia a riporre, in luoghi difficilmente accessibili e decisamente scomodi, le altre cose d'uso.

Soluzioni alternative, hanno previsto lo sfruttamento razionale dello spazio esistente sotto il secchiaio, originando delle strutture che si sviluppano in profondità piuttosto che in lunghezza come si osservava per le precedenti. Queste, date da una foggia parallelepipeda per lo più del tipo a due contenitori, possono essere statiche o dinamiche. Le prime, intuibilmente, permangono in condizione d'utilizzo, all'interno del mobile, le seconde, viceversa, possono essere estratte momentaneamente, per poi, dopo avere gettato le immondizie, essere sospinte nuovamente nel proprio alloggiamento all'interno del mobile. Queste strutture, solitamente, prediligono sul fondo delle tradizionali guide, alle quali è unita una base con mezzi di ritenuta reciproca alle dette guide e che supporta il complesso dei contenitori così resi estraibili.

Gli inconvenienti principali di queste ultime soluzioni, cui il presente trovato principalmente si riferisce, riguardano essenzialmente il fatto che esse, da un lato, non consentono una buona visibilità con l'agevole selezione del contenitore destinato alla raccolta del rifiuto, con la conseguenza che, il rifiuto, spesso, viene male introdotto o introdotto erroneamente nel secchio destinato ad altra raccolta.

Un aspetto negativo, riguarda anche il fatto che i contenitori oggi noti, non sono quasi mai completamente estraibili, ma solo in parte. Ciò evidentemente, origina degli ostacoli, quali ad esempio delle parti del mobile

da parte della massaia.

Infine, ancora un aspetto negativo riguarda la chisura dei contenitori. Ed in effetti, la maggior parte suggerisce chiusure tradizionali, date dai coperchi asportabili completamente, o comprendenti tutt’al più un coperchio fisso, quale parte della struttura che contiene i contenitori portaspazzatura estraibili. Quest'ultima soluzione, tuttavia non permette una chiusura efficace, sicché non è infrequente la fuoriuscita di maleodori.

Scopo della presente proposta è anche quello di ovviare ai succitati inconvenienti.

Questo ed altri scopi vengono raggiunti con la presente innovazione secondo le caratteristiche di cui alle annesse rivendicazioni, risolvendo i problemi esposti, mediante una struttura di contenitore basculante, particolarmente per la raccolta differenziata dei rifiuti domestici, composta da due parti, rispettivamente, una fissa comprendente:

- un fondo, un dorso e due fianchi speculari, ciascuno dei quali, sul lato rivolto verso l'interno struttura, prevede almeno una guida verso l'alto che asseconda una porzione di arco; ed ancora in cui sulla sommità dei fianchi della parte fissa, è eventualmente fulcrato un coperchio, il quale, in una condizione di estrazione o introduzione del contenitore è sollecitato da un telaio di sostegno di almeno un contenitore portarifiuti;

ed una parte mobile, costituita da:

- un piano basculante, impegnato lungo ciascuno dei due lati opposti alla rispettiva guida della parte fissa, il quale piano, prevede sul lato superiore dei dispositivi di guida per il supporto e l’estrazione frontale di un telaio di sostegno di almeno un contenitore portarifiuti.

VANTAGGI

Il notevole apporto creativo, suggerito dal presente trovato, origina diversi vantaggi, tra i quali, in primo luogo, il fatto che appare una soluzione estremamente ergonomica. Invero, si consente alla massaia, una volta estratto il gruppo contenitore, di poter agevolmente individuare e con immediatezza lo scomparto ove destinare il rifiuto da gettare, senza compiere alcun movimento brusco del corpo.

L'estrazione del gruppo contenitori, è inoltre pressoché completa, con una visione ottimale delle imboccature dei contenitori, garantita dall’inclinazione degli stessi, evitando così di disperdere nell’ambiente circostante dello sporco.

La struttura così concepita, offre poi lo sfruttamento razionale dello spazio all'interno del mobile che sostiene il secchiaio, interessando prevalentemente la profondità del mobile componibile, piuttosto che in altro senso.

Da ultimo si presenta come una struttura affidabile, nei confronti della quale ogni intervento è intuibile e di inusuale comodità come ad esempio per l'ordinaria pulizia, con le superfici ottimizzate in modo tale da impedire l’accumulo di sporcizia.

Questi, ed altri vantaggi appariranno dalla successiva particolareggiata descrizione di alcune soluzioni preferenziali di realizzazione, con l'aiuto dei disegni schematici allegati, i cui particolari di esecuzione non sono da intendersi limitativi ma unicamente esemplificativi.

DESCRIZIONE DEI DISEGNI

La Figura 1., rappresenta una vista in prospettiva di una fase dell'assemblaggio del piano per il supporto e l'estrazione frontale di un telaio di sostegno di un contenitore portarifiuti ad una delle due fiancate della parte fissa.

La Figura 2., rappresenta una successiva fase dell'assemblaggio del piano per il supporto e l'estrazione frontale del telaio di sostegno di un contenitore portarifiuti ad una delle due fiancate della parte fissa.

La Figura 3., illustra il completamento dell'assemblaggio del piano per il supporto e l'estrazione frontale del telaio di sostegno di un contenitore portarifiuti ad una delle due fiancate della parte fissa.

La Figura 4., è una vista, in condizione operativa, del piano così basculante che supporta il telaio di sostegno di un contenitore portarifiuti.

La Figura 5., è uno spaccato della struttura assiemata, rappresentata in una condizione non operativa.

La Figura 6., è uno spaccato della struttura assiemata, rappresentata in una condizione dinamica.

La Figura 7., è sempre uno spaccato della struttura assiemata di cui in Figura 5. e 6., rappresentata in un'ulteriore condizione dinamica.

La Figura 8., è una vista in prospettiva di una possibile esecuzione della struttura portacontenitore.

La Figura 9., è una vista in prospettiva della struttura portacontenitore di cui in Figura 8., rappresentata con il gruppo contenitori parzialmente estratto.

Infine, la Figura 10., rappresenta, sempre secondo una prospettiva la struttura portacontenitore di cui in Figura 8., con il gruppo contenitori in posizione inclinata.

DESCRIZIONE DI UNA POSSIBILE ESECUZIONE

Facendo riferimento anche alle figure, si rileva che una struttura portacontenitore (A), particolarmente per la raccolta di rifiuti, è del tipo ottenuta in materiale plastico, secondo una conformazione parallelepipeda, la quale esternamente, presenta i bordi tondeggianti.

Essa, si compone di due parti, rispettivamente una prima fissa ed una mobile. Per la parte fissa, la struttura prevede almeno due fianchi, destro e sinistro (1), ai quali, sulla sommità (21) viene fulcrato il coperchio (2).

Ai fianchi (1) quali parte fissa, è unito un fondo (3), che, essendo mobile supporta il gruppo contenitori. Detto fondo (3), è costituito in primo luogo da un piano, il quale risulta vincolato per ciascuno dei due lati maggiori (31) in due punti, rispettivamente anteriore e posteriore. Più in dettaglio, il vincolo tra il piano (3) e la parte fissa (1) della struttura (A), è ottenuto prevedendo, in corrispondenza della rispettiva facciata volta verso l'interno struttura di ciascun fianco (1), una guida (11). Lo sviluppo della guida (11), che in questo caso interessa ciascun fianco (1), è tale da prevedere, posizionato nella parte anteriore, un ingresso per accedere ad un primo tratto, (IH), verticale, al quale segue, dapprima, un lungo tratto orizzontale (112) pressoché parallelo al lato di base del fianco (1), e quindi un terzo tratto, ma volto verso l'alto con un andamento che segue una porzione di arco (113).

Unendo il piano (3) alla struttura fissa, è necessario far sì che, dapprima i perni posteriori (312) del primo, vengano invitati attraverso il tratto di guida (111), per poi, facendo scorrere il piano (3), introdurvi da ultimi i perni anteriori (311). In questo modo, si avrà che la posizione dei perni posteriori (312) del piano (3) coincide esattamente con il tratto di guida ad arco (113), mentre i perni anteriori (311), si dispongono in battuta dell estremità del tratto di guida di base e rettilineo (112).

Sempre il piano (3), sul lato superiore, prevede, longitudinalmente; due guide parallele (4). Funzione delle guide (4), è quella di impegnare due slitte (5), logicamente coincidenti, facenti parte del telaio di sostegno (6, 7) dei contenitori (8). In tal modo, le slitte (5) si accoppiano reciprocamente con le rispettive guide (4), consentendone il moto relativo rispetto al piano (3). Ancora più in particolare, il telaio di sostegno (6, 7) dei contenitori (8), si compone essenzialmente di un frontale (6), che unisce, di testa, due fianchi simmetrici (7), tenuti assieme dall'altro lato, da aste (71). Le slitte (5), in questa ipotesi, sono ancorate con l'estremità anteriore (51) lungo la base del lato interno del frontale (6), dall'altra (52), all'asta inferiore (71) od altra parte, che unisce i fianchi (7).

Scopo di detto telaio di sostegno (6, 7) è dunque quello di sostenere almeno un contenitore rimovibile (8), nel caso di specie due, per la raccolta differenziata, posto l'uno dietro l'altro.

Dal punto di vista operativo, per consentire l'accesso ai contenitori (8), il fruitore, sollecita l’apertura della struttura (A), impugnando dapprima il frontale (6) mediante le dita di una mano, e quindi lo trae completamente a sé. In questo modo, risulta evidente, come il telaio di sostegno (6, 7) unitamente ai contenitori (8), venga traslato a sbalzo, verso l'esterno dell’ambiente ove è collocata e permane la parte fissa (1, 2) della struttura (A). Una volta estratto, il telaio di sostegno (6, 7) unitamente ai contenitori (8), per effetto della gravità tende ad abbassare la parte anteriore, facendo scorrere, lungo la porzione di arco (113) della guida (11), i soli perni posteriori (312) del piano (3). In questo modo, la parte posteriore dell'assieme telaio di sostegno (6, 7) sollecita verso l'alto, essendo incernierato ai fianchi (1), il coperchio (2).

Non appena conseguita l'azione di riporvi, in uno dei due contenitori (8) la spazzatura, al fruitore, non resta altro che sospingere progressivamente il frontale (6) del telaio di sostegno (6, 7). In tal modo, si invita ad abbassare la parte parte posteriore del piano (3), che, costretto dalle guide (11), viene così riportato in una condizione orizzontale d'origine. Nel contempo, infine, viene abbattuto pure il coperchio (2) che così permette la chiusura superiore dei contenitori (8).

Claims (7)

1. RIVENDICAZIONI 1. Contenitore, particolarmente per la raccolta differenziata dei rifiuti domestici, caratterizzato dal fatto che si compone di una parte fissa quale almeno un fianco (1) ed una mobile (3, 6, 7, 8), detta parte mobile, comprendente almeno un contenitore (8) estraibile e basculante rispetto alla parte fissa, essendo previste lungo le facciate prospicienti del fianco (1) delle guide (11), le quali, impegnando la parte mobile (3, 6, 7) prevedono almeno un tratto (113) che asseconda una porzione di arco.
2. 2. Struttura portacontenitore, particolarmente per la raccolta differenziata dei rifiuti domestici, secondo la rivendicazione 1., caratterizzato dal fatto che è composta di due parti, rispettivamente, una fissa comprendente: - un fondo, un dorso e due fianchi speculari (1), ciascuno dei quali, sul lato rivolto verso l inte o struttura, prevede almeno una guida (113) orientata verso l'alto che asseconda una porzione di arco; ed ancora in cui, sulla sommità dei fianchi (1) della parte fissa, coopera un coperchio (2); ed una parte mobile, costituita da: - un fondo basculante (3), impegnato lungo ciascuno dei due lati opposti (31) alla rispettiva guida (11) del corrispondente fianco (1), il quale piano (3), prevede sul lato superiore dei dispositivi di guida per il supporto e l'estrazione frontale di un telaio di sostegno (6, 7) di almeno un contenitore portarifiuti (8).
3. 3. Struttura portacontenitore, particolarmente per la raccolta differenziata dei rifiuti domestici, secondo le rivendicazioni 1. e 2., caratterizzato dal fatto che ai fianchi (1) quali parte fissa, è unito un fondo (3), che, essendo mobile supporta il telaio di sostegno (6, 7) di almeno un contenitore portarifiuti (8), detto fondo (3), risultando vincolato al telaio di sostegno (6, 7), per ciascuno dei due lati maggiori (31) in due punti, rispettivamente anteriore (311) e posteriore (312).
4. 4. Struttura portacontenitore, particolarmente per la raccolta differenziata dei rifiuti domestici, secondo le rivendicazioni precedenti, caratterizzata dal fatto che il vincolo tra il fondo piano (3) e la parte fissa (1) della struttura (A), è ottenuto prevedendo: - in corrispondenza della rispettiva facciata volta verso l'interno struttura di ciascun fianco (1), una guida (11), che prevede, posizionato nella parte anteriore, un ingresso per accedere ad un primo tratto, (111), verticale, al quale segue, dapprima, un lungo tratto orizzontale (112) pressoché parallelo al lato di base del fianco (1), e quindi un terzo tratto, volto verso l'alto con un andamento che segue una porzione di arco (113); - perni posteriori (312) del piano (3) coincidenti con il tratto di guida ad arco (113), e perni anteriori (311) che, costituendo cerniera, sono disposti in battuta dell'estremità del tratto di guida di base e rettilineo (112).
5. 5. Struttura portacon tenitore, particolarmente per la raccolta differenziata dei rifiuti domestici, secondo le rivendicazioni precedenti, caratterizzata dal fatto che il fondo piano (3), sul lato superiore, prevede, longitudinalmente, due guide parallele (4) che impegnano due slitte (5), logicamente coincidenti, facenti parte del telaio di sostegno (6, 7) dei contenitori (8).
6. 6. Struttura portacontenitore, particolarmente per la raccolta differenziata dei rifiuti domestici, secondo le rivendicazioni precedenti, caratterizzata dal fatto che il telaio di sostegno (6, 7) dei contenitori (8), si compone di un frontale (6), che unisce, di testa, due fianchi simmetrici (7), tenuti assieme da aste (71), definendo una sede all'interno della quale è allocato almeno un contenitore rimovibile (8).
7. 7. Struttura portacontenitore, particolarmente per la raccolta differenziata dei rifiuti domestici, secondo le rivendicazioni precedenti, caratterizzata dal fatto che sulla sommità dei fianchi (1) è fulcrato (21) un coperchio (2).