ITTV20000030A1 - Dispositivo di aggancio e sgancio rapido della barra maniglia particolarmente per zanzariera e struttura di zanzariera cosi' ottenuta - Google Patents

Dispositivo di aggancio e sgancio rapido della barra maniglia particolarmente per zanzariera e struttura di zanzariera cosi' ottenuta Download PDF

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Description

Brevetto per invenzione industriale
Titolo:
DISPOSITIVO DI AGGANCIO E SGANCIO RAPIDO DELLA BARRA MANIGLIA, PARTICOLARMENTE PER ZANZARIERA E STRUTTURA DI ZANZARIERA COSI' OTTENUTA
DESCRIZIONE
II presente trovato ha per oggetto un dispositivo di aggancio e sgancio rapido della barra maniglia, particolarmente per zanzariera e struttura di zanzariera con movimento a catenella così ottenuta.
Esso, trova particolare se pur non esclusiva applicazione nel settore degli accessori per infissi, come la zanzariera, la tenda a rullo o la tendina parasole.
PREMESSA
Per esempio, ie zanzariere, vengono divise in due tipologie. Da un lato, quella cosiddetta -misura-, ovvero realizzata all'origine secondo le dimensioni ricevute dal committente, per essere consegnata al destinatario finale consentendone l'installazione mediante personale specializzato; dall'altro, la zanzariera in kit di montaggio, che è quella assai più diffusa sul mercato.
Quest'ultimo tipo di zanzariera, caratterizzata da una sufficiente funzionalità ed un costo contenuto, al quale si rivolge maggiormente la presente invenzione, richiede la produzione e movimentazione da parte delle imprese di grossi volumi soprattutto nei confronti dei mercati esteri. Essa, più in particolare, sfrutta il concetto del fai da te, offrendo un prodotto comunque in grado di soddisfare delle comuni esigenze, ma che ovviamente non può essere comparato qualitativamente con le soluzioni del tipo a misura.
In entrambe le tipologie citate, è possibile riscontrare degli elementi realizzativi comuni, i quali si sostanziano nel cassonetto, del tipo generalmente dato da un profilo o barra estrusa in alluminio, all'interno del quale viene inserito coassialmente il rullo avvolgitore, della zanzariera, tenda a rullo o tendina parasole, che nella versione manuale, comprende anche una corrispondente molla di richiamo precaricata. Le estremità del cassonetto, poi, sono normalmente chiuse da apposite piastre, o meglio delle testate, le quali vengono fornite in due versioni, del tipo fisso oppure in concorso con delle contropiastre o cuffie, del tipo registrabili.
Naturalmente, sono pure note delle varianti, esse tuttavia, paiono molto simili alle soluzioni ora descritte e sono ricorrenti, tanto nelle zanzariere, quanto nelle tende a rullo che, infine, nelle tendine parasole. Una di queste, ad esempio, riguarda delle zanzariere di minor pregio, prive, all'interno, della molla precaricata. Queste, si differenziano dalle prime, per il fatto che richiedono delle operazioni manuali, tanto per svolgere la tendina dal rullo quanto per riavvolgerla. Nell'ipotesi, si suole utilizzare una catenella a circuito chiuso, la quale ingranando, da un lato, una ruota o carrucola calettata al relativo rullo avvolgitore, accolto all'interno di un cassonetto, determina in maniera controllata l’avvolgimento, o viceversa, tanto della zanzariera, che della tenda a rullo che, ancora, delle tendine parasole.
Queste soluzioni, in ultima analisi, prevedono la realizzazione di strutture, ad esempio di zanzariere, le quali riassuntivamente, sono così composte:
- un cassonetto, chiuso alle estremità da corrispondenti testate;
- un rullo avvolgitore, interno al detto cassonetto, supportato in corrispondenza delle estremità da una coppia di testate, le quali sono impegnate all'estremità del cassonetto;
- una eventuale molla elicoidale di torsione disposta coassialmente e cooperante con il detto rullo avvolgitore;
- una eventuale asta coassiale alla detta molla elicoidale;
- un telo, ad esempio retinato od oscurante, ancorato da un lato al detto rullo avvolgitore dall'altro, unito ad una barra maniglia;
- ed infine, due correnti, all'interno dei quali sono scorrevoli le estremità della detta barra maniglia ed i lembi laterali del detto telo.
Particolarmente nelle proposte con movimentazione del rullo avvolgitore mediante catenella, si sono osservati alcuni inconvenienti, i quali sono imputabili al fatto che il telo è mantenuto in tensione unicamente dalla barra maniglia, che solitamente è zavorrata. Ne risulta, quindi, che tale tipologia di struttura è priva di mezzi che, ad esempio, agenti sulla barra maniglia, impediscano alla stessa di sollevarsi, per effetto della pressione esercitata sulla superficie del telo. Ed in effetti, il telo, qualora sottoposto a pressione, oome può verificarsi in presenza di vento o di sollecito accidentale mediante parti del corpo, subisce indubitabilmente una più o meno accentuata deformazione con contestuale sollevamento della maniglia la cui corsa è proporzionata alla deformazione della tela. Questa deformazione, solitamente instabile, produce un fenomeno noto anche oome "effetto vela", il quale origina degli inconvenienti.
In primo luogo, può essere resa inefficace la funzione del telo, in quanto, ad esempio nel caso delle zanzariere più economiche, le estremità laterali, tendono a fuoriuscire liberamente dai correnti, dando luogo a delle aperture, attraverso le quali possono ovviamente filtrare degli insetti come nel caso di tendine oscuranti, la luce.
Secondariamente, a causa dell'azione persistente del vento, il quale agisce in diverse direzioni, la zanzariera, risulta particolarmente rumorosa, un effetto il quale è accentuato dai repentini sfregamenti delle parti metalliche, dovuti all'azione di scorrimento in va e vieni, nonché al gioco laterale della barra maniglia, all'interno dei relativi correnti.
Per ovviare a questi ed altri problemi, taluni consumatori, solitamente, preferiscono ricorrere alla zanzariera del tipo a due battenti, ovvero con scorrimento del telo in senso orizzontale anziché verticale. In questo caso, il telo viene svolto traendo in un senso la barra maniglia, e quindi giunti a fine corsa, si procede con il fissaggio della stessa agendo su dei gancetti, mobili verticalmente, le cui estremità si insinuano all'interno di convenienti sedi, ricavate generalmente sul corrente inferiore. Va da sé che trattandosi di due battenti i costi sono maggiori, tanto di acquisto quanto di installazione. Questo perchè, sono solitamente richiesti due cassonetti, ciascuno da impegnare lungo il corrispondente piedritto della luce da attrezzare. Ed è altresì noto che la maggiorazione del costo dipenda anche, per il soggetto produttore, dalla particolarità della struttura, che lavorando in tutt'altro senso rispetto alla tradizionale, richiede delle lavorazioni assai più complesse.
STATO DELL'ARTE
Di recente è stata introdotta sul mercato, una struttura di zanzariera nota come Genius, il cui intendimento sarebbe quello di risolvere i problemi evidenziati. Essa, sarebbe particolarmente applicabile nelle zanzariere orizzontali, con movimento del rullo avvolgitore imposto dalla trazione, manuale, di una catenella. Nella struttura presa in esame, trattandosi di una zanzariera per delle porte ad elevato interasse, si rileva che è sostanzialmente così composta:
- un cassonetto, all'Interno del quale è disposto un rullo avvolgitore p recaricabile essendo cooperante con almeno una molla di torsione;
- una rete impegnata da un lato al rullo avvolgitore, dall'altro ad una barra maniglia;
- e dei correnti, all'interno dei quali sono scorrevoli le estremità di una barra maniglia;
- infine, una barra maniglia, le cui estremità cooperano con dei mezzi di ritenuta previsti inferiormente nei correnti.
In buona sostanza, il fruitore, nello svolgere la zanzariera, trae in un senso la catenella a circuito chiuso, forzando la discesa della rete, sino a che questa, con la rispettiva barra maniglia, non si disponga in battuta sul fondo della luce interessata. Giunta in questa posizione, per consentire il bloccaggio della barra maniglia e dunque del telo in posizione tesa, sempre il fruitore, deve potere esercitare una extra trazione, facendo sì che la barra maniglia, costituita da un profilo tubolare di sezione essenzialmente rettangolare, ruoti, inclinandosi leggermente da un lato. In questa condizione, parrebbe che la barra maniglia alle due estremità provvista di corpi emergenti, intercetti delle convenienti sedi ricavate inferiomente ai correnti, le quali sedi obbligano detti corpi emergenti in una tal posizione. A questo punto, il fruitore, provvede al rilascio della catenella, facendo sì che sia la stessa rete messa in tensione a richiamare la barra maniglia verso l'alto, obbligandola, da lievemente ruotata che era, a riassumere una posizione essenzialmente verticale, insinuando i corpi emergenti all'interno di corrispondenti recessi con battuta di arresto.
Per consentire il disimpegno della barra maniglia e quindi riavvolgere la rete, si rileva che nella struttura in esame, è presente, lungo la barra maniglia, una sorta di pedalino, solidale con la stessa. Funzione del detto pedalino, applicato in una posizione mediana, è quella di cooperare quando premuto dal fruitore, con l'azione esercitata sempre dallo stesso sulla catenella. Più in particolare, è necessario, che il fruitore con una mano, esegua nuovamente una leggera trazione verso il basso per sollecitare in tal senso la rete, mentre con il piede esso preme contestualmente sulla pedana. La pressione così esercitata sul pedalino, obbliga la barra maniglia a ruotare da un lato, disimpegnandosi dal ricettacolo, ed a questo punto, in quanto libera, potendo essere riavvolta per effetto del richiamo elastico.
INCONVENIENTI
Essi, sostanzialmente, riguardano la complessa manovra che il fruitore è costretto a compiere per disimpegnare la barra maniglia e dunque consentire il riawolgimento della rete, con particolare riferimento ai serramenti con un importante interasse, come ad esempio quelli che prevedono portoni a doppio battente.
Tale manovra, che richiede come sopra osservato, l'impegno contestuale tanto di una mano che nel caso di specie di un piede, non è ovviamente alla portata di tutti. Questo perchè, è necessario divaricare una delle due gambe, un'operazione, che, ovviamente, è consentita quando il fruitore non è un disabile e se la distanza è breve. Quando invece l'infisso risulta di dimensioni maggiori, è intuibile come l'operazione richieda una prestazione, diremo, da atleta, non certo alla portata di chiunque, data l'oggettiva difficoltà di raggiungere con il piede il pedalino, posto al centro della barra maniglia.
Oltretutto, la difficoltà della manovra è implementata anche dalla necessaria sincronia dei movimenti, i quali se non compiuti correttamente, portano alla oggettiva impossibilità di conseguire il disimpegno.
Un secondo aspetto, tutt'altro che marginale, riguarda l'estetica. Infatti, per permettere un disimpegno efficace, quantomeno nella soluzione dianzi descritta, è necessario ricorrere alla realizzazione di un pedalino o pedale, il quale risulta piuttosto vistoso ed ingombrante.
Complessivamente, dunque, da queste considerazioni introduttive, si intuisce come sia certamente preminente l'individuazione di soluzioni alternative.
Scopo del presente trovato è anche quello di ovviare ai succitati inconvenienti.
BREVE DESCRIZIONE DEL RITROVATO
Questo ed altri scopi vengono raggiunti con la presente innovazione secondo le caratteristiche di cui alle annesse rivendicazioni risolvendo i problemi esposti mediante un dispositivo di aggancio e sgancio rapido della barra maniglia, particolarmente per zanzariera e struttura di zanzariera con movimento a catenella così ottenuta, comprendente:
- un cassonetto, all'interno del quale è disposto un rullo avvolgitore caricabile elasticamente essendo cooperante con almeno una molla di torsione;
- una rete, impegnata da un lato al rullo avvolgitore, dall'altro ad una barra maniglia;
- dei correnti, all'interno dei quali sono scorrevoli le estremità della detta barra maniglia;
- una barra maniglia, comprendente un profilo tubolare, di cui almeno una estremità prevede un mezzo di aggancio che coopera con un reciproco mezzo di ritenuta, previsto inferiormente al corrispondente corrente; in cui, detto mezzo di ritenuta, consiste in uno zoccolo, ancorato all'estremità inferiore di un corrente, detto zoccolo aperto da un lato, essendo provvisto su due superfici prospicienti di un percorso di guida speculare, comprendente un ingresso ed una uscita con posizione intermedia di arresto, detto percorso, essendo interessato da un mezzo di aggancio, previsto all'estremità della barra maniglia, il quale comprende un corpo, unito alla stessa, di guida per una slitta mobile longitudinalmente, detta slitta prevedendo almeno da un lato, un perno emergente interessante almeno uno dei due percorsi del detto zoccolo.
VANTAGGI
In tal modo, attraverso il notevole apporto creativo il cui effetto costituisce un immediato progresso tecnico, vengono conseguiti molteplici vantaggi.
Un primo ed indiscutibile pregio, consiste nel fatto che viene resa maggiormente comoda ed efficace l'operazione, cui il fruitore deve attivare, per consentire il bloccaggio e lo sbloccaggio della barra maniglia mantenendo vantaggiosamente la rete in tensione. Più in particolare, il fruitore, dovendo svolgere la rete, deve limitarsi ad agire tradizionalmente sulla catenella, facendo sì che la barra maniglia si diriga sul fondo del vano interessato, e sino a che lo stesso non percepisce un leggero ostacolo all'ulteriore trazione della catenella verso il basso in concorso con un tipico rumore di scatto meccanico. A questo punto, la barra maniglia è assicurata garantendo l'effetto protettivo desiderato.
Per potere ravvolgere la rete, è unicamente necessario che il fruitore esegua una nuova e leggera trazione dell'organo di trasmissione, nella fattispecie della catenella, naturalmente, di quel tanto che basta per percepire il disimpegno della barra maniglia, mantenendo con le mani il controllo sempre della catenella, durante l'azione di risalita della rete per effetto del richiamo elastico attuato dal rullo avvolgitore che coopera con la detta molla precaricata nella fase di discesa. Non vi è quindi il concorso di nessuna altra parte del corpo, ma solo ed unicamente delle mani, una operazione questa alla portata di chiunque, anche degli anziani e per buona parte dei disabili.
Un secondo vantaggio, consiste nel fatto che detto dispositivo, appare estremamente efficace per tutte le soluzioni di zanzariere e strutture a telo avvolgibile d'ogni genere, indipendentemente dall'ampiezza del vano interessato, razionalizzando la gestione a magazzino dei singoli componenti, e dunque beneficiando di una discreta riduzione dei costi.
Ancora un vantaggio, consiste nell'avere eieminato delle appendici alla barra maniglia, che, oltre a conseguire un maggiore onere, potevano risultare del tutto antiestetiche ed ingombranti.
Questi ed altri vantaggi appariranno dalla successiva particolareggiata descrizione di almeno una soluzione preferenziale di realizzazione con l'aiuto dei disegni schematici allegati i cui particolari di esecuzione non sono da intendersi limitativi ma solo esemplificativi.
BREVE DESCRIZIONE DEI DISEGNI
La Figura 1., rappresenta una vista di lato di uno zoccolo applicabile all'estremità inferiore di almeno uno dei due correnti che partecipano alla guida della barra maniglia, nel caso di specie, in una struttura di zanzariera a scorrimento verticale.
La Figura 2., rappresenta una vista, di fronte, dello zoccolo di cui alla Figura precedente, alloggiato nell'estremità inferiore di un corrente.
La Figura 3., rappresenta una vista di pianta dello zoccolo di cui in Figura 1.
La Figura 4., è ancora uno zoccolo di cui alle Figure precedenti, ma rappresentato in sezione verticale, lungo l'asse A-A di Figura 3.
La Figura 5., è una vista nuovamente dello zoccolo, privo di una superficie laterale, con il solo fine di illustrare la sequenza, relativa allo spostamento della slitta all'interno del percorso di guida.
La Figura 6., è una vista laterale di una prima fase che precede l'ingresso nello zoccolo di cui in Figura 1., del gruppo slitta-supporto di guida, unito alla barra maniglia, per l'impegno di almeno uno dei due percorsi, ricavati sulle pareti prospicienti del detto zoccolo.
La Figura 7., rappresenta una vista laterale di una fase successiva e consequenziale della Figura 6., di ingresso nello zoccolo di cui in Figura 1 ., del gruppo slitta-supporto di guida, in cui la slitta è rappresentata a contatto della superficie che definisce il percorso di guida.
Le Figure dalla 8. alla 10. rappresentano, in logica successione,il movimento del gruppo slitta-supporto di guida all'interno di uno dei due percorsi di guida previsti lungo le due pareti del detto zoccolo.
La Figura 11., rappresenta una vista del gruppo slitta-supporto in posizione di arresto corsa, e che corrisponde al bloccaggio della barra maniglia della zanzariera in condizione abbassata.
La Figura 12., è una fase successiva ad un'ulteriore discesa verso il basso della rete e dunque della barra maniglia, che precede il parziale disimpegno della slitta dal percorso di guida ricavato nello zoccolo.
La Figura 13., è una fase successiva a quella illustrata in Figura 12., corrispondente alla risalita della rete e dunque della barra maniglia, e che precede il disimpegno definitivo della slitta dal percorso di guida ricavato nello zoccolo.
Infine, le Figure 14. e 15., rappresentano delle viste, rispettivamente di lato e di testa della sola slitta.
DESCRIZIONE DI UN ESEMPIO DI REALIZZAZIONE
Facendo riferimento anche alle figure, si rileva che, ad esempio, una zanzariera con movimento verticale, comprende almeno due correnti ( 1 ) con funzione di guida, da impegnare rispettivamente uno per lato, lungo i piedritti di una luce da attrezzare, nonché un soprastante cassonetto porta zanzariera, tenda a rullo o tendina parasole, costituito da un corpo estruso ad esempio in alluminio, il quale internamente accoglie un corrispondente rullo avvolgitore. Detto rullo avvolgitore della zanzariera, tenda a rullo o tendina parasole, è del tipo provvisto di relativo meccanismo di avvolgimento, comprendente una molla di torsione che ruotata in un senso, mantenuta ferma una estremità, consente il caricamento per il ritorno elastico del rullo avvolgitore. Sempre detto meccanismo inoltre, prevede, almeno da un lato l'impegno di una catenella chiusa ad anello, la quale movimenta un organo ruotante, interno al cassonetto e solidale con il detto rullo.
Ancora più in dettaglio, una estremità della zanzariera, tenda a rullo o tendina parasole, è ancorata al rullo avvolgitore, mentre l'estremità opposta è impegnata lungo una barra maniglia (2), le cui terminazioni laterali scorrono all'interno dei correnti di guida (1).
Ciascun corrente di guida (1 ), prevede, nel caso di specie inferiormente, uno zoccolo (3), il quale è costituito da un corpo monolitico realizzato in materiale plastico preferibilmente a basso coefficiente d'attrito. Detto zoccolo (3), è sostanzialmente costituito da tre pareti ( 31 , 32, 33) ciascuna, con un angolo di ca. 45° rispetto all'altra, in modo tale da ottenere una sezione essenzialmente a "C". Delle dette tre pareti, una la (32), costituisce il dorso, e risulta addossata, dal lato interno, al dorso del corrente di guida (1). Le restanti due (31 , 33), costituiscono i fianchi e sono affiancate dal lato interno, lungo le due pareti del corrente di guida (1 ). Ulteriormente si rileva che ciascun fianco (31 ) e (33) dello zoccolo (3), prevede sulla superficie che guarda la superficie del fianco prospiciente, un percorso di guida speculare (4).
Detto percorso di guida (4), nel caso di specie, è ricavato, per asportazione di materiale dallo spessore del fianco interessato, in tal caso di entrambi (31 , 33), di modo tale da ricavare un'isola centrale, attorno alla quale il percorso (4) del tipo -a scaletta- così si sviluppa. Ancora più in dettaglio, il percorso (4) prevede:
- un lato comune di ingresso ed uscita (41);
- un primo tratto da percorrere obliquamente (42) sino alla battuta con un tratto verticale (43);
- in corrispondenza del tratto verticale (43), un soprastante tratto obliquo (44) in senso contrapposto al tratto obliquo (42) sino ad una posizione di arresto (45);
- una battuta di arresto (45) definita da un tratto perpendicolare ad un sottostante tratto obliquo (46) il quale conduce sino alla battuta con un tratto rettilineo e verticale (47) che riconduce al lato di uscita-ingresso (41 ) del percorso (4).
Funzione del detto percorso (4), è quella di consentire l'impegno ed il disimpegno di una slitta (5) che essendo mobile longitudinalmente, interagisce con il movimento perpendicolare della barra maniglia (2 ) . Ancora più in dettaglio, in corrispondenza di entrambe le estremità ( 21 ) della barra maniglia, essendo tubolare, è introdotto ad incastro un corpo di guida (6), monolitico, che essendo sporgente, da un lato (61 ) scorre all’interno del corrente (1). Ciascun corpo di guida (6), prevede, la realizzazione di una sede, finalizzata a consentire lo scorrimento longitudinale, della slitta (5). In questo caso, il lato sporgente (61 ) del corpo di guida (6) è interessato da ambo i lati, da una feritoia (62), lungo la quale è passante e liberamente scorrevole, seoondo l’asse (al ), il relativo corpo sporgente (51 ) della slitta (5). Ancora più in dettaglio, l'estremità della slitta (5) è interessata da due sporgenze simmetriche e contrapposte (51 ), ciascuna delle quali aggetta oltre lo spessore del corpo di guida (6). In questo modo, ogni sporgenza (51 ), costituita nel caso di specie da un corpo cilindrico che emerge perpendicolarmente rispetto ai fianchi della detta slitta (51), impegna un relativo percorso (4) ricavato sul corrispondente fianco (31) e (33).
Operativamente, il fruitore, per distendere la zanzariera, è dunque invitato a trarre verso il basso una catenella. Detta catenella, movimenta un rullo avvolgitore, leggermente precaricato essendo cooperante con una molla, il quale rullo ruotando e per gravità lascia scendere la zanzariera, la cui estremità è interessata da una barra maniglia (2), zavorrata. Detta barra maniglia (2), è a sua volta impegnata lungo i correnti (1 ), mediante le dette parti sporgenti (61) del corpo di guida (6), di modo tale da rendere operativo all'interno del detto corrente (1 ) la rispettiva slitta ( 5 ) . Nell'approssimarsi al fondo, la barra maniglia (2), consente al fruitore di percepire un ostacolo, che può essere dato dall'interferire dei corpi sporgenti (51 ) della slitta (5) con una delle superfici del percorso (4) . Dette superfici, ad esempio in condizione di corpi sporgenti (51 ) della slitta (5) non in asse, possono essere offerte dal lato obliquo ( 441 ) dell'isola centrale, immediatamente al di sotto dell'ingresso-uscita (41 ), o dal lato obliquo (48) che precede il tratto rettilineo (49) di invito verso il sottostante lato obliquo (43) quale parte del percorso “a scaletta" (4 ) . Alternativamente, se in asse, i corpi sporgenti (51 ) della slitta ( 5 ) , finiscono per intercettare il sottostante lato obliquo (42). Nel percepire l'ostacolo, il fruitore esercita un'ulteriore e leggera trazione verso il basso, determinando il contestuale movimento in va e vieni della slitta ( 5 ) , assecondando il percorso (4) e sino ad una posizione che corrisponde a quella illustrata in Figura 9. Essa, sostanzialmente, coincide con il fine corsa, ed è solo a questo punto che il fruitore rilascia la catenella. Sicché risulta intuibile che la rete della zanzariera per effetto del richiamo elastico attuato dal rullo avvolgitore, costringe la barra maniglia (2) a risalire, invitando le sporgenze (51 ), attraverso il piano inclinato ( 44 ) che travalica il tratto di battuta (43), ad assestarsi nella sede (45) COSÌ come rappresentata in Figura 11. In questa condizione, la barra maniglia (2) permane operativamente agganciata, con la rete della zanzariera perfettamente tesa.
Per attuare il disimpegno, è nuovamente necessario l'intervento del fruitore, il quale deve dapprima ritrarre verso il basso la catenella, determinando la discesa verso il basso della barra maniglia (2) e dunque del corpo di guida (6) con annessa slitta (5), sino ad intercettare il sottostante piano obliquo (46). In questa posizione la slitta (5), arretra ulteriormente disimpegnandosi dal corpo di blocco, facendo sì che il rilascio lento della catenella, sollevi l'assieme guidato lungo la parete (47) e sino a che le sporgenze (51) della slitta (5) non fuoriescano dal lato di ingresso-uscita (41 ) ora uscita.

Claims (10)

  1. RIVENDICAZIONI 1. Dispositivo di aggancio e sgancio rapido della barra maniglia, particolarmente per zanzariera, caratterizzato dal fatto di prevedere all'estremità (11 ) di almeno uno dei correnti di guida (1 ), almeno un percorso di guida (4) di un mezzo di aggancio (5) cooperante con la barra maniglia (2), comprendente un ingresso ed un'uscita (41 ) con posizione intermedia di arresto (45); detto percorso (4), essendo interessato da un mezzo di aggancio (5, 6), previsto all'estremità della barra maniglia ( 2 ) scorrevole lungo il relativo corrente (1 ), il quale comprende una slitta mobile longitudinalmente (5), detta slitta (5) essendo provvista almeno da un lato, di un perno emergente (51 ) che si insinua lungo il detto percorso (4 ) .
  2. 2. Dispositivo di aggancio e sgancio rapido della barra maniglia, secondo la rivendicazione 1., caratterizzato dal fatto che il percorso di guida (4) è ricavato dal lato interno lungo una parete (31 , 33) di uno zoccolo ( 3 ) , unito all'estremità (11) del corrente di guida (1).
  3. 3. Dispositivo di aggancio e sgancio rapido della barra maniglia, secondo le rivendicazioni 1. e 2., caratterizzato dal fatto che lo zoccolo monolitico (3), comprende tre pareti (31 , 32, 33) ciascuna ortogonale all'altra, di cui due (31 , 33), sono affiancate dal lato interno, lungo le due pareti del corrente di guida (1 ); ed ancora in cui ciascuna parete (31 ) e (33) dello zoccolo (3), prevede sul lato rivolto verso l'interno, un percorso di guida speculare (4).
  4. 4. Dispositivo di aggancio e sgancio rapido della barra maniglia, secondo le rivendicazioni precedenti caratterizzato dal fatto che il percorso di guida (4), è ricavato, per asportazione di materiale dallo spessore delta parete interessata, in tal caso di entrambe (31 , 33), di modo tale da ricavare per ciascuna, un'isola centrale o corpo di blocco, attorno alla quale il percorso (4) si sviluppa.
  5. 5. Dispositivo di aggancio e sgancio rapido della barra maniglia, secondo le rivendicazioni precedenti caratterizzato dal fatto che il percorso ( 4 ) comprende il seguente sviluppo: - un lato comune di ingresso ed uscita (41); - un primo tratto da percorrere obliquamente (42) sino alla battuta con un tratto verticale (43); - in corrispondenza del tratto verticale (43), un soprastante tratto obliquo (44) in senso contrapposto al tratto obliquo (42), sino ad una posizione di arresto (45); - una battuta di arresto (45) definita da un tratto perpendicolare ad un sottostante tratto obliquo (46) il quale conduce sino alla battuta con un tratto rettilineo e verticale (47) che riconduce al lato di uscita-ingresso (41) del percorso (4).
  6. 6. Dispositivo di aggancio e sgancio rapido della barra maniglia, secondo le rivendicazioni precedenti caratterizzato dal fatto che nel percorso ( 4 ) , il piano inclinato (44) travalica il tratto di battuta (43).
  7. 7. Dispositivo di aggancio e sgancio rapido della barra maniglia, secondo le rivendicazioni precedenti caratterizzato dal fatto che in corrispondenza di almeno una estremità (21 ) della barra maniglia, è introdotto un corpo di guida (6), monolitico, che essendo sporgente, da un lato (61 ) è scorrevole all'interno del corrente (1).
  8. 8. Dispositivo di aggancio e sgancio rapido della barra maniglia, secondo le rivendicazioni precedenti, caratterizzato dal fatto che il corpo di guida (6), prevede: - la realizzazione di una sede, che consente lo scorrimento longitudinale, della slitta (5); - una feritoia (62), lungo la quale è passante e liberamente scorrevole, secondo l'asse (al), un relativo corpo sporgente (51) della slitta (5).
  9. 9. Dispositivo di aggancio e sgancio rapido della barra maniglia, seoondo le rivendicazioni precedenti caratterizzato dal fatto che una estremità della slitta (5) è interessata da due sporgenze simmetriche e contrapposte ( 51 ) , ciascuna delle quali aggetta oltre lo spessore del corpo di guida (6); ogni sporgenza (51 ), essendo costituita da un corpo cilindrico che emerge perpendicolarmente rispetto ai fianchi della detta slitta (51 ), per impegnare un relativo percorso (4) ricavato sulla corrispondente parete (31) e (33) di uno zoccolo (3). 10. Struttura di zanzariera con dispositivo di aggancio e sgancio rapido della barra maniglia, comprendente: - un cassonetto, all'interno del quale è disposto un rullo avvolgitore caricabile elasticamente essendo cooperante con almeno una molla di torsione: - una rete, impegnata da un lato al rullo avvolgitore, dall'altro ad una barra maniglia; - dei correnti, all'interno dei quali sono scorrevoli le estremità della detta barra maniglia; - una barra maniglia, comprendente un profilo tubolare, di cui almeno una estremità prevede un mezzo di aggancio che coopera con un reciproco mezzo di ritenuta, previsto inferiormente al corrispondente corrente; caratterizzata dal fatto che detto mezzo dì ritenuta, consiste in uno zoccolo (3), ancorato all'estremità inferiore (11 ) di un corrente ( 1 ) , detto zoccolo (3) aperto da un lato, essendo provvisto su due superfici prospicienti di un percorso di guida speculare (4), comprendente un ingresso ed un'uscita (41) con posizione intermedia di arresto (45); detto percorso (4), essendo interessato da un mezzo di aggancio (5-6), previsto all'estremità (21 ) della barra maniglia (2), il quale comprende un corpo (6), unito alla stessa, di guida per una slitta (5) mobile longitudinalmente, detta slitta (5) prevedendo almeno da un lato, un perno (51 ) emergente interessante almeno uno dei due percorsi (4) del detto zoccolo (3).
  10. 10. Struttura di zanzariera con dispositivo di aggancio e sgancio rapido della barra maniglia, secondo la rivendicazione precedente, caratterizzata dal fatto che il rullo avvolgitore è sollecitato a ruotare almeno in una condizione di svolgimento della rete, da una catenella
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