ITTO950019A1

ITTO950019A1 - Meccanismo di arresto per dispositivi telescopici in veicoli giocatto- lo.

Info

Publication number: ITTO950019A1
Application number: IT95TO000019A
Authority: IT
Inventors: Paul Heinz Bruder
Original assignee: Bruder Spielwaren Gmbh & Co Kg
Priority date: 1994-01-27
Filing date: 1995-01-13
Publication date: 1996-07-13
Also published as: DE4442159C2; DE9401371U1; FR2715323B1; IT1280782B1; FR2715323A1; DE4442159A1; ITTO950019A0; US5572908A

Abstract

Un meccanismo di arresto per dispositivi telescopici in veicoli giocattolo è provvisto di una ruota dentata di azionamento (14) azionabile a mano, che è montata in modo ruotabile su di un corpo di base del telescopio (2), una dentiera (12) che si trova in ingranamento con la ruota dentata di azionamento (14) su di un braccio telescopico (3) e un nottolino di arresto (16) che ingrana a cricco ogni volta in un vano interdentale (29) della ruota dentata di azionamento (14) per il fissaggio del braccio telescopico (3) in diverse posizioni di spostamento sul corpo di base del telescopio (2). Il nottolino di arresto (16) è costituito da materiale plastico flessibile elasticamente, cosicché esso da un lato all'azionamento della ruota dentata di azionamento (14) per l'estrazione del braccio telescopico (3) scatta a cricco sui denti (28) dalla ruota dentata di azionamento (14) e d'altro lato all'azionamento del braccio telescopico (3) in direzione di inserimento è deformabile elasticamente. Il nottolino di arresto (16) scatta poi liberando il braccio telescopico (3) nella sua direzione di inserimento sui denti (28) della ruota dentata di azionamento (14).

Description

DESCRIZIONE

del brevetto per Invenzione Industriale

L'invenzione concerne un meccanismo di arresto per dispositivi telescopici in veicoli giocattolo, in particolare per montanti telescopici di bracci di gru su veicoli a gru giocattolo, con le caratteristiche indicate nel preambolo della rivendicazione 1.

Questi meccanismi di arresto vengono utilizzati nei veicoli giocattolo ampiamente nei più diversi dispositivi telescopici. Oltre all’esempio già citato aggiungiamo l'utilizzo sugli stessi bracci telescopici della gru o su montanti estraibili lateralmente per migliorare la stabilità di un veicolo a gru.

In tutte queste possibilità di utilizzo il meccanismo di arresto ha diversi scopi, e cioè da un lato quello di provvedere all'azionamento del braccio telescopico estraibile e d'altro lato di fissare il braccio telescopico in posizioni di spostamento che si susseguono regolarmente sul corpo di base del telescopio. Una configurazione del meccanismo a questo proposito, come viene utilizzata normalmente, presenta una ruota dentata di azionamento azionabile a mano , che ingrana in una serie di denti simile a dentiera sul braccio telescopico mobile. Per l'arresto del braccio telescopico è previsto un nottolino di arresto che ingrana a cricco nella ruota dentata di azionamento, il quale viene sollecitato in modo adeguato nella direzione di ingranamento ad esempio attraverso una molla, per assicurare un arresto affidabile del meccanismo in una direzione di rotazione della ruota dentata di azionamento normalmente la direzione di rotazione relativa all'inserimento del braccio telescopico-.

Per rendere possibile un movimento del braccio telescopico nella direzione arrestata, il nottolino d'arresto deve essere portato fuori ingranamento con la ruota dentata di azionamento, il che ad esempio può essere realizzato attraverso una leva di rilascio azionabile dall'esterno. Proprio questo tuttavia presenta in particolare per i bambini notevoli difficoltà di uso, dato che devono essere eseguiti contemporaneamente due interventi di azionamento .

Uno svantaggio ancora più grave di queste strutture consiste nel fatto che il nottolino di arresto provoca un blocco non cedevole della ruota dentata di azionamento e quindi anche del relativo braccio telescopico almeno in una direzione di movimento. Se allora un bambino tenta di introdurre il braccio telescopico in modo inappropriato senza azionare la ruota di azionamento, ma premendo direttamente sul braccio telescopico, sussiste il pericolo che il nottolino d'arresto si rompa e l'azione di arresto del meccanismo di arresto vada perduta. A questo punto il veicolo giocattolo normalmente non è più utilizzabile.

A partire da questa situazione l'invenzione si prefigge l'obiettivo di perfezionare il meccanismo di arresto secondo il genere in modo tale da impedire in modo affidabile un danneggiamento del nottolino d'arresto anche in caso di utilizzo scorretto .

Questo obiettivo viene raggiunto attraverso le caratteristiche esposte nella parte caratterizzante della rivendicazione 1. Attraverso la configurazione del nottolino d'arresto in materiale piastico flessibile elasticamente si crea la possibilità che esso con un'eccessiva sollecitazione del braccio telescopico nella direzione di inserimento con una forza che superi un valore soglia si deformi in modo definito tale che con il rilascio della ruota dentata di azionamento e quindi del braccio telescopico esso possa scattare sui denti della ruota dentata di azionamento nella sua direzione di inserimento. Il nottolino d'arresto può dunque mantenere la sua normale funzione attraverso il suo cedimento definito. Nella soluzione secondo l'invenzione si tratta dunque tipicamente di una soluzione del problema dal punto di vista della tecnologia dei. materiali plastici, in cui vengono sfruttate caratteristiche di materiale specifiche dei materiali plastici, come ad esempio una grande deformabilita elastica.

Attraverso le misure esposte nella rivendicazione 2 in un modo strutturalmente semplice vengono realizzate la configurazione e il montaggio del nottolino d'arresto, in cui in particolare attraverso un montaggio resistente alla torsione del nottolino d’arresto su di un asse di montaggio di per sé deformabile elasticamente sul corpo di base del telescopio vengono utilizzate le f orze antagoniste regolarmente presenti in un materiale plastico affinché il nottolino d'arresto venga sollecitato in modo sempre affidabile nella sua direzione di ingranamento rispetto alla ruota dentata di azionamento. La rivendicazione 3 illustra una configurazione vantaggiosa del meccanismo d'arresto, in cui il nottolino di arresto attraverso la battuta appositamente prevista viene posizionato riguardo alla sua profondità di ingranamento in modo tale che all'applicazione di una forza che supera il valore soglia menzionato nella direzione di inserimento del braccio telescopico esso è disinnestabi1e con deformazione elastica di per sé per liberare la ruota dentata di azionamento contro la sua direzione di ingranamento.

Attraverso le aperture nei denti della ruota dentata di azionamento, previste nella rivendicazione 4, e attraverso il conseguente aumento della flessibilità dei denti, viene supportato il movimento di disinnesto del nottolino d'arresto all'applicazione di una forza che supera il valore soglia nella direzione di inserimento del braccio telescopico e quindi viene facilitata la liberazione della ruota dentata di azionamento. La rivendicazione 5 caratterizza una configurazione del nottolino di arresto in cui il nottolino d'arresto agisce in modo definito assieme ad una battuta sul corpo di base del telescopio che lo supporta solo sul bordo. Questa battuta da un lato fa si che si produca una azione di arresto alta rispetto alla direzione di inserimento del braccio telescopico. D'altro lato la disposizione solo laterale della battuta offre la possibilità secondo cui dopo una deformazione del nottolino d'arresto in sé di intensità adeguata, all'applicazione di una forza elevata dall'esterno nella direzione di inserimento del braccio telescopico, si elimini il supporto reciproco tra battuta e nottolino di arresto e quest'ultimo risulti spostabile passando oltre la battuta nella direzione di ingranamento superando la sua posizione di ingranamento rispetto alla ruota dentata di azionamento. In questo modo si raggiunge il rilascio della ruota dentata menzionato all'inizio e quindi il rilascio del braccio telescopico nella sua direzione di inserimento .

La struttura esposta nelle rivendicazioni da 6 a 10 riguarda una ruota dentata di sbloccaggio vantaggiosamente prevista, che provoca un rilascio adeguato del 1'ingranamento del nottolino d'arresto nella ruota dentata di azionamento. Dato che la ruota dentata di sbloccaggio è accoppiata con la ruota dentata di azionamento, essa viene azionata assieme a questa ad esempio attraverso un volantino disposto esternamente sul corpo di base del telescopio, cosicché è possibile effettuare l'introduzione e l'estrazione del braccio telescopico attraverso un unico elemento di funzionamento in comune. I problemi menzionati all'inizio riguardo all'azionamento contemporaneo di due elementi di azionamento nel movimento di inserimento del braccio telescopico dunque non si presentano più.

E' necessario far notare che la struttura esposta nelle rivendicazioni. da 6 a 10 può essere utilizzata in modo particolarmente vantaggioso con il nottolino d'arresto esposto nelle rivendicazioni da 1 a 5, di per sé deformabile. Tuttavia questa struttura può essere utilizzata anche a prescindere da ciò per migliorare il comfort di azionamento nel caso di meccanismi di arresto con nottolini d'arresto consueti, in cui però la funzione di protezione contro una rottura del nottolino d'arresto viene a mancare.

Altre caratteristiche, particolarità e vantaggi dell'invenzione sono desumibili dalla seguente descrizione, in cui viene esposto un esempio di configurazione dell'oggetto dell'invenzione sulla base del disegno allegato.

La Fig. 1 illustra una vista di un montante telescopico dal basso in raffigurazione in sezione parziale,

la Fig. 2 illustra una sezione del montante telescopico lungo la linea di sezione II-II secondo la Fig. 1,

la Fig. 3 illustra una sezione del montante telescopico lungo la linea di sezione ΙΪΙ-ΙΙΙ secondo la Fig. 1,

la Fig. 4 illustra una vista esplosa in prospettiva del nottolino d'arresto con asse di montaggio del montante telescopico secondo la Fig. 1,

la Fig. 5 illustra una sezione lungo la linea di sezione V-V secondo la Fig. 2 e

la Fig. 6 illustra una sezione parziale del montante telescopico secondo la Fig. 2 con una configurazione del meccanismo di arresto che si discosta dalle Figg . da 1 a 5.

Il montante telescopico 1 raffigurato nelle Figg.

1, 2 e 5 per un braccio di gru in veicoli giocattolo a gru presenta un corpo di base del telescopio 2 e un braccio telescopico 3 disposto in modo scorrevole longitudinalmente in esso. Il corpo di base del telescopio 2 è essenzialmente configurato a forma di tubo, in cui ad una delle sue estremità è formata una boccola di montaggio 4 per la connessione articolata del montante telescopico 1 ad esempio sulla cabina superiore di una gru di un veicolo gru giocattolo. Prima della sua estremità opposta alla boccola di montaggio 4 il corpo di base del telescopio 2 presenta sul suo lato inferiore un rigonfiamento 5 che si ampia verso il basso a forma di cassetta, che alloggia il meccanismo di arresto contrassegnato come insieme con 6.

Il braccio telescopico 3 presenta una sezione trasversale esterna essenzialmente rettangolare (Fig. 5), la quale sezione è essenzialmente definita da 3 costole verticali 7, 8, 9 ad andamento longitudinale. Le due costole esterne 7, 9 scorrono in guide longitudinali 10 sul lato interno del corpo di base del telescopio 2 a forma di tubo. Una costola laterale 7 è accoppiata con la costola mediana 8 attraverso una costola di connessione 11 orizzontale. La connessione della costola mediana 8 con la seconda costola esterna 9 avviene attraverso costole dentate 12 disposte ad una distanza regolare l'una dall’altra con andamento in direzione trasversale e andamento verticale, che costituiscono una serie di denti a dentiera sul braccio telescopico 3. Sulla sua estremità esterna il braccio telescopico 3 è provvisto di due estremità dell’asse 13 che sporgono verso l’esterno in direzione trasversale, le quali effettuano la connessione articolata ad esempio con il braccio della gru della cabina superiore di un veicolo a gru giocattolo.

Il meccanismo di arresto 6 nella sua prima configurazione secondo le Figg. da 1 a 5 presenta come componenti essenziali, una ruota dentata di. azionamento 14, una ruota dentata di sbloccaggio 15, nonché un nottolino d'arresto 16. Per il suo azionamento è previsto un volantino 17 disposto esternamente, che è connessa a prova di torsione con un albero a forma di tubo. L’albero 18 è montato in modo ruotabile in un aggetto di montaggio 19 a forma di boccola, che è formato in un pezzo unico su di una parete laterale 20 del rigonfiamento 5. Nella zona dell'albero 18 che si sovrappone con la costola di connessione 11 la ruota dentata di sbloccaggio 15 è formata sull'albero in un pezzo unico. L'albero 18 termina al di sopra del mezzo delle costole dentate 12 del braccio telescopico 3. Sul suo bordo frontale 21 è appoggiata la ruota dentata di azionamento 14 con una scanalatura anulare 22, per cui il braccio 18, la ruota dentata di azionamento 14 e la ruota dentata di sbloccaggio 15 sono montate in modo coassiale gli uni con gli altri.

La ruota dentata di azionamento 14 è inoltre montata a rotazione sul lato opposto all’albero 18 attraverso una estremità di asse 23 formata, che è montata in una bombatura a tazza 24 su una seconda parete laterale 25 del rigonfiamento 5. Inoltre la ruota dentata di azionamento 14 e la ruota dentata di sbloccaggio 15 sono ruotabili relativamente l'una all'altra per un angolo di rotazione limitato. Ciò viene realizzato attraverso una cavità 26 sul bordo frontale 21 dell'albero 18, nella quale ingrana una costola di trascinamento 27 nella scanalatura anulare 22 della ruota dentata di azionamento 14. Dato che la cavità 26 si estende per un angolo perimetrale maggiore rispetto alla costola di trascinamento 27, 1a ruotabili tà relativa menzionata della ruota dentata di azionamento 14 e di sbloccaggio 15 viene raggiunta per un angolo di rotazione limitato. L'angolo di rotazione è compreso tra circa 15 e 20 . Come inoltre risulta chiaro dalle Figg. 2 e 3 la ruota dentata di azionamento 14 e la ruota dentata di sbloccaggio 15 presentano una suddivisione dei denti uguale, in cui la forma dei denti nella dentata di azionamento 14 corrisponde alla forma consueta nei meccanismi a dentiera. Ogni volta un dente 28 della ruota dentata di azionamento 1.4 ingrana in un vano interdentale 29 tra due costole dentate 12 del braccio telescopico 3 (Fig. 2).

La forma dei denti 30 della ruota dentata di sbloccaggio 15 nella sezione trasversale rispetto all'asse di rotazione D è triangolare, in cui un fianco di dente 31 è molto inclinato mentre l'altro fianco di dente 32 è piano. Il fianco di dente piano 32 può -pur non essendo raffigurato in maggior dettaglio nella Fig. 3- essere leggermente arcuato in modo convesso verso l'esterno. Lo scopo di questa disposizione viene descritto in maggior dettaglio qui di seguito. Al di sotto del braccio telescopico 3 in direzione longitudinale prima della ruota dentata di azionamento 14 e di sbloccaggio 15 è disposto il nottolino di arresto 16 del meccanismo di arresto 6. Il nottolino di. arresto 16 ingrana con la sua estremità libera 33 ogni volta in un vano interdentale 34 tra due denti 28 o 30 della ruota dentata di azionamento 14 e di sbloccaggio 15 (direzione di ingranamento E). Esso presenta un corpo a piastra 35 leggermente curvato, che sulla sua estremità di montaggio 36 opposta alla estremità libera 33 è provvisto di una boccola di montaggio 37. Quest'ultima presenta sulla sua metà sinistra rispetto alla Fig. 4, che è attribuita alla ruota dentata di sbloccaggio 15, una sezione trasversale interna a forma di fessura a croce, mentre sulla sua metà destra, che è attribuita alla dentata di azionamento 14, mostra la sezione trasversale interna cilindrica consueta. La boccola di montaggio 37 poggia su di un perno di montaggio 38 che attraversa trasversalmente il rigonfiamento 5, il quale perno è configurato in sezione trasversale a forma di croce (Fig. 4). In questo modo il nottolino di arresto 16 è connesso a prova di torsione con il perno di montaggio 38, che è formato in un pezzo unico su di una parete laterale 25 del rigonfiamento 5. La boccola di montaggio 37 e il perno di montaggio 38 sono in questo contesto orientati in modo tale che il nottolino di arresto 16 nella sua posizione di riposo assume la posizione illustrata nelle Figg. 2 e 3 con le linee continue. Inoltre la flessione del corpo a piastra 35 del nottolino di arresto 16 avviene in modo curvato attorno ad un asse di flessione disposto parallelamente all'asse di rotazione D delle ruote dentate 14, 15 nella direzione di ingranamento E. Inoltre il nottolino di arresto 16 è provvisto sulla sua metà rivolta verso la ruota dentata di sbloccaggio 15 (metà sinistra in Fig. 49 di una costola di rinforzo 39 che si trova sul bordo sul bordo laterale 44 del corpo a piastra 35 e sporge verso il basso nonché sull’estremità libera 33 di un aggetto 40 rivolto verso la direzione di ingranamento E.

Sul lato della ruota dentata di azionamento 14 a partire dalla parete laterale 25 è prevista una battuta laterale 41 che è costituita da una nervatura 42 che si estende tra la boccola di montaggio 37 e la ruota dentata di azionamento 14. La nervatura 42 ha un andamento all 'incirca ad angolo retto rispetto al nottolino d'arresto 16. La battuta 41 è in questo contesto tanto stretta che essa ingrana da sotto nel nottolino d'arresto soltanto molto vicino sul suo bordo 43, come è illustrato in Fig. 1 con linee continue.

Qui di seguito viene esposto in maggior dettaglio il funzionamento del meccanismo di arresto 6: per la normale estrazione del braccio telescopico 3 il volantino 17 viene ruotato in senso antiorario rispetto alle Figg. 2 e 3. Attraverso un corrispondente della ruota dentata di azionamento 14 il braccio telescopico 3 viene spinto verso l'esterno attraverso la connessione a meccanismo con le costole dentate 12. In questo contesto viene sollecitato il nottolino di. arresto 16 contro la sua direzione di ingranamento E attraverso i denti 28 della ruota dentata di azionamento 14 e così esso scatta cricco sui denti 28 e 30 della ruota dentata di azionamento 14 e di sbloccaggio 15. In questo contesto attraverso la connessione a prova di torsione tra la boccola di montaggio 37 e il perno 38 le due componenti si torcono, il che provoca una forza antagonista sul nottolino d'arresto 16 nella direzione di ingranamento E.

Per l’inserimento regolare del braccio telescopico 3 il volantino 17 viene ruotato adeguatamente in senso orario. Interverrebbe di per sè l'azione di blocco del nottolino d'arresto 16 attraverso il suo ingranamento nel vano interdentele 29 tra due denti 28 della ruota dentata di azionamento 14. In questo contesto interviene ora la ruota dentata di sbloccaggio 15 in modo funzionale. Grazie alla deformabilità relativa limitata della ruota dentata di sbloccaggio 15 e della ruota dentata di azionamento 14 l'una relativamente all’altra i fianchi di denti piani 32 dei denti 30 della ruota dentata di sbloccaggio 15, anticipano i fianchi di denti 32 corrispondenti dei denti 28 della ruota dentata di azionamento 14 in senso orario e quindi estraggono il nottolino d'arresto 16 contro la sua direzione di ingranamento dai vani interdentali 29 e 34. Questa condizione è illustrata con linee tratteggiate nella Fig. 3. L'azione di bloccaggio del nottolino d'arresto 16 viene dunque eliminata e può avvenire una rotazione della ruota dentata di azionamento 14 in senso orario e quindi una introduzione del braccio telescopico 13. Attraverso la, configurazione arcuata convessa, sopra esposta, dei fianchi di dente piani 32 della ruota dentata di sbloccaggio 15, l’estrazione del nottolino d’arresto 16 viene ulteriormente facilitata. Nel caso di una applicazione inopportuna di una notevole forza sul braccio telescopico 3 nel 1a direzione di inserimento il nottolino d'arresto 16 si appoggia contro il dente corrispondente 28 della ruota dentata di azionamento 14. Contemporaneamente il nottolino d'arresto 16 viene azionato nella direzione di ingranamento E e giunge a contatto con la battuta 41 della nervatura 42. In questo modo il movimento di inserimento di per sè viene bloccato. Se tuttavia si agisce con una forza molto alta che superi un determinato valore soglia il nottolino d'arresto 16 si deforma sul suo lato relativo alla ruota dentata di azionamento 14 (metà destra della Fig. 4) in modo così intenso che essa si torce e soprattutto il bordo 43, che si trova su questo lato, viene spostato verso l'interno. Questa deformazione definita viene facilitata attraverso il fatto che, a differenza della metà sinistra del nottolino d'arresto 16, sulla metà destra non sono previste misure si rinforzo come la nervatura di rinforzo 39. In questo modo questo bordo 43 può superare scivolando la battuta 41 e il nottolino d'arresto 16 può essere spostato nella direzione di ingranamento oltre alla sua posizione di ingranamento rispetto alla ruota di azionamento 14, illustrata in Fig. 2, nella posizione raffigurata a linee tratteggiate. L'azione di bloccaggio viene così di nuovo eliminata e la ruota dentata di azionamento 14 e il braccio telescopico 3 vengono liberati. l l’inserimento del braccio 3 il nottolino d'arresto 16 scatta di nuovo a cricco sui denti 28 della ruota dentata di azionamento 14.

Per riportare il nottolino d'arresto 16 nella posizione di riposo illustrata nella Fig. 2 è sufficiente ruotare la ruota dentata di azionamento 14 in senso antiorario. In questo caso uno dei suoi denti 28 trascina il nottolino d'arresto 16 eliminando la sua deformazione nella posizione di riposo. Il meccanismo di arresto 6 è dunque infine di nuovo funzionale.

Nella Fig. 6 è illustrata una configurazione alternativa per il meccanismo di arresto 6, che in pratica si è dimostrato ancora più funzionale del meccanismo di arresto 6 secondo le Figg. da l a 5. Dato che la struttura essenziale del meccanismo di arresto 6 secondo la Fig. 6 non si differenzia in modo sostanziale da quella del meccanismo di arresto secondo le Figg. da 1 a 5, qui di seguito vengono esposte in maggior dettaglio solo le differenze nella struttura e nel funzionamento:

i denti 28 della ruota dentata di azionamento 14 hanno una forma di profilo approssimativamente a semicerchio e hanno una distanza minore rispetto ai denti corrispondenti della ruota dentata di azionamento della prima configurazione. Inoltre nella configurazione secondo la Fig. 6 sono previste cavità 45 a forma di foro cieco ad andamento parallelo rispetto ai fianchi di dente 32', che aumentano la flessibilità dei denti 28. Inoltre la nervatura 42 che costituisce la battuta 41 è configurata nella direzione parallela all'asse di rotazione D delle ruote dentate 14, 15 in modo più largo, cosicché la battuta 41 può supportare il nottolino d’arresto 16 non solo sul bordo ma per circa un terzo della sua larghezza. Questo è indicato nella Fig. 1. attraverso il contorno a linee tratteggiate della nervatura 42.

Nel nottolino d'arresto 16 stesso l'aggetto 40 si estende sull'estremità libera 33 su tutta la larghezza del nottolino d'arresto 16. Anche questo è illustrato in Fig. 4 attraverso i contorni a linee tratteggiate..

Come risulta chiaramente dalla Fig. 6, la battuta 41 è posizionata in modo tale che il nottolino d'arresto 16 con il suo aggetto 40 non può ingranare fino alla base del vano interdentale 29. La profondità di ingranamento del nottolino d'arresto 16 è dunque limitata in modo tale che all’applicazione di una forza che supera il valore soglia menzionato inizialmente nella direzione di inserimento del braccio telescopico 3 e nel caso della necessaria rotazione ad essa connessa, della ruota dentata di azionamento 14 in senso orario rispetto alla Fig. 6, il nottolino d'arresto 16 viene sollecitato dal dente corrispondente 28 in modo tale che esso si deformi elasticamente, come questo è illustrato a linee tratteggiate in Fig. 6. Attraverso questa deformazione il nottolino d’arresto 16 devia contro la direzione di ingranamento E verso l'esterno, fino a che esso infine esce dal corrispondente vano interdentale 29 contro la direzione di ingranamento E. La ruota dentata di azionamento 14 può così essere ulteriormente ruotata di un vano interdentale, ripetendo il procedimento appena descritto. Complessivamente il braccio telescopico 3 può dunque essere spostato nella direzione di inserimento nel caso dell'applicazione di una forza che superi il valore soglia senza che il nottolino d'arresto 16 venga danneggiato.

Il funzionamento del meccanismo illustrato in Fig. 6 nel caso di regolari inserimento ed estrazione del braccio telescopico attraverso l'azionamento della ruota a mano 17 non si differenzia dal funzionamento del meccanismo di arresto illustrato nelle Figg. da 1 a 5. Per questo motivo non sono necessarie ulteriori spiegazioni in proposito.

Claims

RIVENDICAZIONI 1. Meccanismo per dispositivi telescopici in veicoli giocattolo, in particolare per montanti telescopici (1) di bracci di gru in veicoli gru giocattolo con: - una ruota dentata di azionamento (14) azionabile a mano, che è montata in modo ruotabile su di un corpo di base del telescopio (2), una serie dentata di tipo a dentiera (dentiera 12), che si trova in ingranamento con la ruota dentata di azionamento (14), disposta su di un braccio telescopico (3), che è montato in modo mobile longitudinalmente sul corpo di base del telescopio (2), e - un nottolino d'arresto (16) che ingrana a cricco ogni volta in un vano interdentale (29) tra due denti (28) della ruota dentata di azionamento (14) per il fissaggio del braccio telescopico (3) in diverse posizioni di spostamento sul corpo di base del telescopio (2), caratterizzato dal fatto che il nottolino d'arresto (16) è costituito da materiale plastico flessibile elasticamente, cosicché esso da un lato all'azionamento della ruota dentata di azionamento (14) per 1'estrazione del braccio telescopico (3) con deflessione contro la sua direzione di ingranamento (E) ingrana a cricco sui denti (28) della ruota dentata di azionamento (14) e d'altro lato all'azionamento del braccio telescopico (3) in direzione di inserimento con una forza che supera un valore soglia esso è deformabile elasticamente in misura definita in modo tale che il nottolino d'arresto (16) scatta di nuovo nella sua direzione di inserimento sui denti (28) della ruota dentata di azionamento (14) liberando il braccio telescopico (3).
2. Meccanismo di arresto secondo la rivendicazione 1, caratterizzato dal fatto che il nottolino d'arresto (16) è configurato come piastra (corpo a piastra 35) preferibilmente leggermente arquata attorno ad un asse flessione parallelo all'asse di rotazione (D) della ruota dentata di azionamento (14) nella direzione di ingranamento (E), la quale piastra sulla sua estremità di montaggio (36) è provvista di una boccola di montaggio (37), che poggia a prova di torsione su di un asse di montaggio (perno di montaggio 38) deformabile elasticamente sul corpo di base del telescopio (2).
3. Meccanismo di arresto secondo la rivendicazione 1 e 2, caratterizzato dal fatto che sul corpo di base del telescopio (29) è prevista una battuta (41) prima del lato del nottolino d’arresto (16) rivolto verso la direzione di ingranamento (E), che delimita la profondità d’arresto (16) nel vano interdentale (29) della ruota dentata di azionamento (14) in modo tale che all'applicazione di una forza che superi il valore soglia nella direzione di inserimento del braccio telescopico (3) il nottolino d'arresto (16) è estraibile con deformazione elastica per liberare la ruota dentata di azionamento (14) contro la direzione di ingranamento (E).
4. meccanismo di arresto secondo la rivendicazione, caratterizzato dal fatto che i denti (28) della ruota dentata di azionamento (14) sono provvisti di una cavità (45) di tipo a foro cieco parallela ai fianchi di dente (32*) per aumentare la flessibilità dei denti (28).
5. Meccanismo di arresto secondo la rivendicazione 1 02, caratterizzato dal fatto che, sul corpo di base del telescopio (2) è prevista una battuta (41) prima del bordo laterale (43) del alato del nottolino d'arresto (16) rivolto verso la direzione di ingranamento (E), che costituisce un supporto per il nottolino d'arresto 816) nella sua deformazione in direzione di ingranamento (E), in cui all'applicazione di una forza che supera il valore soglia nella direzione di inserimento del braccio telescopico (3) il nottolino d'arresto (169 è deformabile in modo tale che esso sia spostabile oltre la battuta (41) nella direzione di ingranamento (E) superando la sua posizione di ingranamento rispetto alla ruota dentata di azionamento (14).
6. Meccanismo di arresto secondo una delle rivendicazioni da 1 a 5, caratterizzato dal fatto che, coassialmente con la ruota dentata di azionamento (14) è disposta una ruota dentata di sbloccaggio (15) con essa accoppiata e con la stessa suddivisione dei denti, che all'azionamento del meccanismo per l'inserimento del braccio telescopico (3) con fianchi di dente (32) a salita piana preferibilmente arquati in modo convesso sollecita il nottolino d'arresto contro la sua direzione di ingranamento (E) per lo sbloccaggio del meccanismo (6).
7. Meccanismo di arresto secondo la rivendicazione 5, caratterizzato dal fatto che, la ruota dentata di azionamento (14) e la ruota dentata di sbloccaggio (15) sono ruotabili per un angolo di rotazione limitato relativamente l'una all'altra in modo tale che i fianchi di dente (32) a salita piana della ruota dentata di sbloccaggio (15) all’azionamento del meccanismo (6) per l’inserimento del braccio telescopico (3) anticipano i fianchi, di dente corrispondenti. (32’) della ruota dentata di azionamento (14).
8. Meccanismo di arresto seconda la rivendicazione 6 o 7, caratterizzato dal fatto che il nottolino d'arresto (16) sul suo lato che ingrana nella ruota dentata di sbloccaggio (15) è provvisto di una nervatura di rinforzo (39).
9. Meccanismo di arresto secondo una delle rivendicazioni da 6 a 8, caratterizzato dal fatto che il nottolino d'arresto (16) è provvisto di un aggetto (40) rivolto verso la direzione di ingranamento (E) sull'estremità libera (33).
10. Meccanismo di arresto secondo la rivendicazione 9, caratterizzato dal fatto che il nottolino di arresto (16) è provvisto dell'aggetto (40) solo sul suo lato che ingrana nella ruota dentata di sbloccaggio (15).