ITTO940310A1 - Trascinatore a flangia per un giunto cardanico - Google Patents

Trascinatore a flangia per un giunto cardanico Download PDF

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ITTO940310A1
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Hans Lindenthal
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Voith Gmbh J M
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Description

DESCRIZIONE
del brevetto per Invenzione Industriile
La presente invenzione si riferisce ad un trascinatore a flangia per un giunto cardanico di una trasmissione snodata, comprendente due metà di una forcella snodata complementari una rispetto all'altra, in dettaglio con le caratteristiche del concetto superiore della rivendicazione 1, inoltre un procedimento per la produzione di una metà di forcella snodata.
Sono già note forme di attuazione di trascinatori a flangia in forma separata, ad esempio dal DE 42 35 414 non pubblicato e dall'EP 0 260 026. Forcelle snodate eseguite separatamente permettono la realizzazione di anelli di supporto in un pezzo e di forma stabile che come nel caso di una forcella snodata separata, rimangano componenti del braccio della forcella adiacente, tramite cui ha luogo la trasmissione della forza all'anello di supporto. In questo modo non ha luogo alcuna interruzione del flusso di forza nei punti specificamente maggiormente solleci tati della forcella snodata. Il punto di separazi one disposto sul piano di simmetria tra gli anelli di supporto della forcella snodata si trova neIla zona della sollecitazione minore che non ha alcun'influenza sulla trasmissione della forza. Queste disposizioni offrono il vantaggio di un buon incorporamento del supporto nell'anello di supporto e una montabilità semplicissima nonché un aumento della portata del supporto. Contemporaneamente, forcelle snodate eseguite separatamente, offrono sostanziali vantaggi nella produzione, lavorazione, trasporto e deposito.
In dettaglio, allo scopo della trasmissione del momento torcente sono note diverse possibilità di esecuzione per la realizzazione della trasmissione della forza tra l'albero di trasmissione e l'albero primario. Nell'esecuzione descritta nell'EP 0 260 026, le metà della forcella snodata presentano rispettivamente una flangia che sul lato , della stessa rivolto da un'altra parte rispetto all'asse della crociera presenta elementi ad accoppiamento geometrico cosicché con l’albero azionato o da azionare è effettuato un collegamento ad accoppiamento geometrico. Inoltre, sono previsti collegamenti separabili tra la flangia e l'albero corrispondente, ad esempio per mezzo di viti con gambo scaricato.
Le superfici di separazione delle metà della forcella snodata sono qui sostanzialmente disposte parallelamente una rispetto all'altra e nella zona centrale presentano cave per chiavetta opposte. In tali cave per chiavetta sono inserite chiavette di forma quadrata. Servono soprattutto per impedire lo spostamento delle singole metà della forcella snodata una verso l'altra parallelamente all'asse del perno del perno rispettivamente supportato nella forcella snodata. Evitare lo spostamento relativo delle metà della forcella snodata perpendicolarmente all'asse del perno, cioè in direzione dell'asse della forcella snodata, non è realizzabile con questa soluzione, anche le metà della forcella snodata non possono essere precaricate una contro l'altra. La conseguenza di ciò è un sollevamento, risultante soprattutto nel funzionamento di inversione, di singole zone delle metà della forcella snodata sotto l'effetto della forza periferica. Il sollevamento determina anche uno spostamento relativo degli elementi ad accoppiamento 'geometrico contro rientranze sull'albero da collegare cosa che determina la formazione di spazi vuoti in cui può accumularsi umidità o acqua di scorrimento. La conseguenza sono fenomeni di corrosione che vengono ancora forzati dal micromovimento delle metà della forcella snodata.
Nell'esecuzione descritta nel DE 42 35 414 non pubblicato, le due metà della forcella snodata sono montate per mezzo di un collegamento ad accoppiamento geometrico e presentano un dispositivo comune per entrambe le metà della forcella snodata per la trasmissione del momento torcente dall'albero vicino al giunto al trascinatore a flangia e alla crociera e anche in successione contraria.
Gli esempi di attuazione proposti nel DE 4235 414 per un collegamento ad accoppiamento geometrico sono in parte molto intensi dal punto di vista della produzione e del montaggio.
Per questo il compito alla base della presente invenzione è di sviluppare un trascinatore a flangia del tipo citato all'inizio in modo tale che siano evitati gli svantaggi citati e sia mantenuta una realizzazione favorevole del trascinatore a flangia per l'alloggiamento del supporto e per la realizzazione di forze elevate il più possibile come nel DE 42 35 414 non pubblicato e siano ottenute una produzione economica con. l'effettivo sfruttamento delle capacità disponibili e facilità di montaggio.
Un altro compito essenziale consiste nella realizzazione di una tenuta ottimale con una spesa limitata in modo tale che la corrosione di accoppiamento e altri fenomeni di corrosione, che sono strettamente collegati a questa problematica, siano evitati, cosa che tra l'altro favorisce una lunga durata del trascinatore a flangia.
Secondo la presente invenzione, la soluzione del compito può avere luogo in due modi che sono caratterizzati dalle caratteristiche caratterizzanti delle rivendicazioni 1 e 8.
Nella prima soluzione, il trascinatore a flangia comprende due metà della forcella snodata complementari una rispetto all'altra che si scontrano lungo una superficie di separazione sostanzialmente perpendicolare all'asse del perno di un perno della crociera supportato dalla forcella snodata. Per metà della forcella snodata complementari una rispetto all’altra si intende che queste possono completarsi in un'unità costruttiva la forcella snodata Ciascuna metà della forcella snodata presenta sulla superficie di separazione, una dentatura rivolta rispettivamente verso una superficie di separazione complementare. La direzione della dentatura, secondo la presente invenzione, è stata scelta in modo tale che le direttrici del fianco o l'allungamento delle stesse o una molteplicità di tangenti sul decorso di una direttrice del fianco o allungamento della stessa nella proiezione dell’asse della forcella snodata e direttrici del fianco o tangenti su un piano comune si estendano in modo inclinato o in un angolo da maggiore di 0* a minore di 180" rispetto all'asse della forcella snodata. La dentatura è di conseguenza orientata in modo tale che questa possa assumere tutte le posizioni rispetto all'asse della forcella snodata, tranne comunque la posizione parallela rispetto all'asse della forcella snodata che permetterebbe un movimento delle metà della forcella snodata in direzione dell'asse della forcella snodata. Sostanzialmente, si possono distinguere due casi. ;1) La direttrice del fianco della dentatura o l'allungamento della stessa oppure una molteplicità delle tangenti di una direttrice del fianco o l'allungamento della stessa si estendono in modo inclinato rispetto al piano che è formato dall'asse della forcella snodata e un asse del perno di un perno supportato nella forcella snodata. ;2) Le direttrici del fianco della dentatura o l'allungamento delle stesse o una molteplicità delle tangenti sul decorso di una direttrice del fianco o l’allungamento della stessa sono paralleli a tale piano, tuttavia anche qui tranne il decorso parallelo della dentatura rispetto all'asse della forcella snodata. ;Nei due casi, nella proiezione delle direttrici del fianco o delle tangenti delle direttrici del fianco e dell'asse della forcella snodata su un piano comune, la direttrice del fianco e l'allungamento della stessa o le tangenti intersecano una volta l’asse della forcella snodata. ;La disposizione della dentatura ha luogo preferibilmente nella zona radiale esterna della superficie di separazione riferita all'asse della forcella snodata. Tuttavia è pensabile una disposizione sull'intera superficie di separazione. Preferibilmente, le due metà della forcella snodata sono strutturate m modo sostanzialmente simmefcrrico. Comunque, sussiste anche la possibilità di una realizzazione asimmetrica delle parti inferiori delle due metà della forcella snodata. In questo caso, ujia delle due metà della forcella snodata può ad esempio presentare una rientranza mentre l'altra metà della forcella snodata dispone della sovrapposizione complementare per cui 1a posizione delle due metà della forcella snodata una rispetto all'altra è definita esatta,mente. Le dentature possono poi essere disposte nelle zone, formate dalle sovrapposizioni e rientranze, della superficie di separazione. ;Prevedendo una dentatura sulla superficie di separazione delle due metà della forcella snodata, preferibilmente di una dentatura anteriore diritta con lati obliqui le cui direttrici del fianco con una proiezione su un piano comune con l'asse della forcella snodata si estendono in modo inclinato rispetto a questo, diventa possibile un collegamento ad accoppiamento geometrico tra le due metà della forcella snodata. Con il precarico dei lati si esclude un movimento relativo tra le metà della forcella snodata perpendicolarmente all'asse del perno, cioè in direzione dell'asse della forcel la snodata . ;Preferibilmente, l'asse della forcella snodata si trova sul piano di simmetria tra le due metà della forcella snodata e si trova perpendicolarmente all'asse del perno supportato su tale forcella snodata. La simmetria delle due metà della forcella snodata è facilissima da realizzare dal punto di vista tecnico della produzione, tuttavia non obbligatoria. Preferibilmente, la dentatura è eseguita in modo tale che la direttrice del fianco e l'allungamento della stessa con una proiezione su un piano con l’asse della forcella snodata si estendano perpendicolarmente all'asse della forcella snodata e perpendicolarmente ad un piano che è formato dall'asse della forcella snodata e un asse del perno di un perno supportato sulla forcella snodata. ;Per la sicurezza della tenuta,.che è necessaria per motivi di riduzione delle sollecitazioni all'intaglio, è utile un cordoncino rotondo, introdotto tra le dentature facenti presa una con l'altra, rispettivamente tra cerchio della testa e della base, di un materiale elastomerico. ;Per l'incorporazione di una dentatura, sulla superficie di separazione sono a disposizione pezzi di superficie relativamente grandi in modo tale che possano essere ottenuti accoppiamenti di superficie relativamente piccoli. La dentatura può essere realizzata sull'intera superficie di separazione o essere prevista anche solo nelle zone esterne della superficie di separazione.. La possibilità citata per prima pone quesiti di produzione molto severi, mentre nella possibilità citata per ultima vanno previste misure di tenuta aggiuntive. ;In base alla dentatura applicata preferibilmente al lato inferiore della flangia rivolta da un'altra parte rispetto all'asse del perno, le direttrici del fianco di tale dentatura si estendono in direzione radiale in riferimento all'asse della forcella snodata e dei collegamenti a vite tra trascinatore a flangia e pezzo di collegamento, con l’albero da collegare o il pezzo di collegamento è realizzato un collegamento autocentrante ad accoppiamento di forza. Questo impedisce il movimento relativo delle metà della forcella snodata una verso l'altra parallelamente all'asse del perno supportato in tale forcella snodata o perpendicolarmente all'asse della forcella snodata. Con il collegamento ad accoppiamento geometrico sulle superfici di separazione delle metà della forcella snodata, le sollecitazioni di trazione e di pressione, opposte una rispetto all'altra in una metà del pezzo di collegamento, nel pezzo di collegamento o nella dentatura sono compensate una rispetto all'altra, cioè su tutta la sezione trasversale del pezzo di collegamento è raggiunta una distribuzione del carico uguale. ;Micromovimenti nella dentatura tra il pezzo di collegamento e la forcella snodata nel collegamento con l'albero da collegare sono evitati e quindi anche la formazione di spazi cavi in cui potrebbero accumularsi acqua di scorrimento e altro. La sollecitazione meccanica aggiuntiva determinata dal movimento relativo, la quale determina una forzatura dell'effetto corrosivo nei punti di contatt-o, è con ciò esclusa a sua volta. ;Alcune attuazioni secondo la presente invenzione di un trascinatore a flangia di costruzione in· due pezzi, nella produzione delle stesse premettono l'inclusione di nuove fasi di produzione. Queste sono caratterizzate dettagliatamente dalle caratteristiche caratterizzanti della rivendicazione 13. L’intero trascinatore a flangia è fuso in un pezzo e i pezzi di supporto dello stesso sono dotati di fori, la forma definitiva del trascinatore a flangia dovendo essere considerata già nella determinazione del contorno del pezzofuso. Ad esempio, nel caso di alcune esecuzioni, per il conseguimento di un pezzo di base infine circolare del trascinatore a flangia, è necessario un contorno di fusione ovale. Inoltre, sono previsti ulteriori fori che si estendono preferibilmente parallelamente all'asse del perno, del perno supportato in tale trascinatore a flangia, e si estendono attraverso l'intero pezzo di base. Il trascinatore a flangia è poi diviso sul piano di simmetria tra le forcelle snodate e sulle superfici di separazione è rispettivamente introdotta una dentatura anteriore complementare preferibilmente diritta. Questa è preferibilmente disposta nelle zone esterne delle superfici di separazione. E' pensabile anche l'impiego di una dentatura ad arco. Le direttrici del fianco della dentatura o gli allungamenti delle stesse devono tuttavia - proiettate su un piano con l'asse della forcella snodata - estendersi in modo inclinato rispetto all'asse della forcella snodata. Le dentature complementari una all'altra sulle superfici di separazione sono spostate una rispetto all'altra in riferimento all'asse del perno allo stato accoppiato di un determinato val ore del1a divisione. Le due metà della forcella snodata sono poi collegate una con l'altra tramite vite di ancoraggio e nel lato dei due pezzi di base, rivolto dalla parte opposta rispetto all'asse del perno, è incorporata la dentatura frontale Hirth. Il compito delle viti di ancoraggio, oltre al fissaggio consiste soprattutto nel fatto di facilitare sostanzialmente la produzione e il montaggio. Non partecipano alla trasmissione della forza . ;Preferibilmente, si prevederà la dentatura sulle superfici di separazione nella stessa grandezza di dentatura della dentatura frontale di Hirth sul lato inferiore del trascinatore a flangia. In questo modo si crea la possibilità di poter sfruttare in modo più efficace gli attrezzi disponibili. ;La produzione delle metà della forcella snodata del trascinatore a flangia può anche avere luogo singolarmente, cioè, ciascuna metà della forcella snodata è prodotta separatamente da sola. ;Per la realizzazione e la disposizione della dentatura sono possibili diverse varianti, tuttavia, si deve sempre fare attenzione che le direttrici del fianco non assumano mai una posizione parallela rispetto all'asse della forcella snodata che di regola corrisponde all'asse del giunto. Preferibilmente, le dentature le cui direttrici del fianco o una molteplicità di tangenti delle direttrici del fianco in caso di proiezione su un piano comune con l'asse della forcella snodata si estendono in modo inclinato rispetto all'asse della forcella snodata, assumono cioè un angolo da maggiore di 0 a minore di 90’ nonché maggiore di 90 e inferiore a 180’ rispetto all'asse della forcella snodata, sono rivolte in maniera opposta una rispetto all’altra nelle due zone radialmente esterne della superficie di separazione o eseguite in modo identico. ;Inoltre, la forcella snodata può essere ad esempio eseguita da due metà della forcella snodata realizzate in modo asimmetrico nella zona del collegamento con un pezzo di collegamento, cioè, la forcella snodata è composta da due metà della forcella snodata con pezzi di base eseguiti in modo diverso. Il pezzo di base di una metà della forcella snodata presenta in questo caso una rientranza, mentre il pezzo di base dell'altra metà della forcella snodata realizzata in modo complementare presenta una sovrapposizione complementare a tale cavità. ;La seconda possibilità per la soluzione del compito è costituita dal fatto di separare prima della separazione del trascinatore a flangia nelle zone sollecitate dei pezzi di base, un segmento e sulle superfici di separazione complementari di segmento e metà della forcella snodata prevedere una dentatura corrispondente, come già descritto. Nel caso di una separazione dei segmenti perpendicolare al piano di simmetria del trascinatore a flangia o tale che il segmento nel contorno dello stesso presenti una cavità, e una successiva separazione del trascinatore a flangia in due metà della forcella snodata parallelamente al piano di simmetria del trascinatore a flangia, è possibile l'applicazione del procedimento caratterizzato dalla rivendicazione 13. Tuttavia, va considerata anche qui la composizione del contorno di fusione e il contorno, esistente dopo l'incorporazione della dentatura, del trascinatore a flangia. ;La soluzione secondo la presente invenzione è chiarita di seguito sulla scorta di figure. Sono mostrate : ;Figg. la e lb influenza della forza periferica sulle metà della forcella snodata (non in scala per il chiarimento) di una forcella snodata eseguita in modo convenzionale in diverse viste; ;Figg. 2a e 2b esecuzione secondo la presente invenzione di una metà della forcella snodata in proiezione cavaliera con una dentatura diritta frontale e con una dentatura ad arco; ;Figg. 3a - 3c possibilità per la realizzazione di guarnizioni sulle dentature; ;Figg. 4a e 4b un'esecuzione secondo la presente invenzione di un trascinatore a flangia con pezzi di base eseguiti in modo asimmetrico delle metà della forcella snodata in due viste; ;Fig. 5 un'altra possibilità dell'esecuzione secondo la presente invenzione di un trascinatore a flangia; ;Figg. 6a e 6b un trascinatore a flangia secondo la presente invenzione con pezzi di segmenti in due viste. ;La Figura 1 illustra schematicamente l'influenza della forza periferica Fu su un trascinatore a flangia eseguito in modo convenzionale che nella trasmissione della forza di un momento torcente fa presa sul perno sulle metà della forcella snodata. Le differenze di posizione qui rappresentate, per una migliore comprensione, non sono rappresentate in scala e sono notevolmente esagerate'. Le deformazioni delle singole metà della forcella snodata non sono state considerate. ;Una forcella snodata 1 eseguita separatamente, che comprende una metà della forcella snodata 2 e una metà della forcella snodata 3, è qui riprodotta schematicamente nella vista dall'alto. Ciascuna metà della forcella snodata 2 o 3 presenta qui rispettivamente un pezzo di base 4 o 5 e un pezzo di supporto 6 o 7, estendentesi dal pezzo di base, con un foro ivi realizzato 8 o 9, per l'alloggiamento di un supporto qui non rappresentato per il perno della crociera qui non rappresentato. Qui, il pezzo di base 4 o 5 è eseguito come una flangia descrivente un semicerchio, come è nuovamente chiarito nella Fig. Ib nella vista II dalla Fig. la sul bordo inferiore della flangia 4. Un piano E1 ed E2 stabilito dalla flangia 4 o 5 si estende rispettivamente in modo parallelo ad un piano E3 o E4 che è fissato da una verticale A5 disposta nel punto di intersezione MI o M2 degli assi centrali Al o A2 e A3 o A4 del foro 8 o 9 e dall'asse A3 o A4 e mediante il cerchio di base delle dentature applicate al bordo inferiore della flangia 4 o 5. Per semplicità sono qui rappresentati solo gli assi della metà 2 della forcella snodata. La parte 10 o 11 rivolta dalla parte al piano E3 o E4 della flangia 2 o 3 presenta nella zona della circonferenza esterna della stessa 12 rispettivamente una dentatura 13 o 14. Queste dentature sono preferibilmente eseguite sotto forma di dentatura frontale Hirth e sono applicate sull'intera circonferenza 12 (fig. lb) descritta dal semicerchio. La direttrice del fianco della dentatura frontale Hirth si estende radialmente e i denti sono orientati perpendicolarmente via dall'asse del perno. La flangia 4 o 5 è qui collegata mediante collegamenti a vite 15, 15, 17 o 18, 19, 20 con un pezzo di collegamento 21 sull'albero da collegare che può trovarsi sia sul lato di trasmissione che primario. Il pezzo di collegamento 21 presenta sulla superficie frontale 22 dello stesso rivolta verso le metà della forcella snodata anche una dentatura 23 associata in modo complementare alle dentature della flangia 13 e 14, tale dentatura realizza con la dentatura sul bordo inferiore della flangia con un precarico corrispondente, un collegamento autocentrante. ;Una forza di periferica Fu agente sulla forcella snodata a causa del momento torcente da trasmettere, determina insieme ad una deformazione qui non rappresentata delle metà della forcella snodata uno spostamento tra le dentature 23 con 13 e 14. ;Il caso estremo qui utile per un chiarimento, che rappresenta un sollevamento parziale del collegamento tra le metà della forcella snodata 2 e 3 e il pezzo di collegamento 21, in pratica non è rilevante. L'effetto della forza periferica determina forze diversamente orientate che diventano efficaci nei collegamenti a vite e quindi producono reciprocamente le diverse sollecitazioni del collegamento nonché movimenti relativi delle dentature che da parte loro producono nuovamente la formazione o l’ingrandimento di piccoli spazi cavi tra i lati dei denti facenti presa tra loro. In tali spazi cavi si raccolgono umidità e acqua di scorrimento che provocano corrosione. L'effetto corrosivo è rinforzato dal movimento nei punti di contatto delle dentature una con l'altra. ;Nell'esempio qui rappresentato, la forza periferica Fu determina sulla flangia 4 della metà della forcella snodata 2, un momento M che si manifesta con l'azione di una forza FA sul collegamento a vite 17 che è orientato nello stesso senso della forza di precarico delle viti e di una forza FB sul collegamento a vite 15 che è orientato nel senso opposto rispetto alla forza di precarico. Il collegamento a vite 17 è sollecitato a trazione. La forza di trazione si aggiunge qui alla forza di precarico. Contemporaneamente, il pezzo di collegamento, nella zona del collegamento a vite, è esposto a sua volta a sollecitazione di trazione. Il collegamento a vite 15 è scaricato in quanto la forza FB diventa efficace come forza di pressione ed è orientata nel senso opposto alla forza di precarico. Nella zona del collegamento a vite 15, il pezzo di collegamento 21 e la dentatura sono sollecitate a pressione. La dentatura sul lato del collegamento a vite 17 è scaricata, per cui tale metà della metà della forcella snodata è definita lato passivo. La dentatura nella zona del collegamento a vite 15 è caricata, per cui tale lato della metà della forcella snodata è definito lato attivo. ;Analogamente si comportano le forze FA' ed FB' sulla metà 3 complementare della forcella snodata opposta. Tuttavia, sono sempre opposte una sollecitazione di trazióne e una di pressione. ;Con un tipo di funzionamento costante, cioè senza funzionamento di inversione, non ha luogo alcun cambiamento tra lato passivo e attivo. Questo significa che i singoli lati delle metà della forcella snodata sono sempre esposti alla stessa sollecitazione in modo tale che le stesse zone del pezzo di collegamento 21 siano sempre esposte a sollecitazioni di trazione e di pressione. ;La Fig. Ib chiarisce in caso di cambiamento di posizione della flangia 4 sotto l'effetto della forza periferica Fu, il cambiamento di posizione del bordo inferiore della flangia con la dentatura frontale Hirth incorporata rispetto ai fori 24 nel pezzo di collegamento 21. ;La Fig. 2a riproduce una vista di una metà 25 della forcella eseguita secondo la presente invenzione in proiezione cavaliera. La metà della forcella snodata comprende analogamente a quelle descritte nella Fig. 1, un pezzo di base 26 che è eseguito sotto forma di flangia e un pezzo di supporto 27 che con un pezzo di base forma un'unità e presenta un foro di supporto 28. La flangia 26 è realizzata a forma semicircolare e presenta, sul lato 29 della stessa, rivolto dall'altra parte rispetto al pezzo di supporto, nella zona della periferia esterna della stessa 30, una dentatura 31 estendentesi per tutto l’arco. Tale dentatura 31 è allineata assialmente a quella sul pezzo di collegamento 21· da collegare alla stessa, il quale non è qui rappresentato, e le direttrici del fianco della dentatura si estendono in direzione radiale con riferimento alla forma della flangia. ;La dentatura 31 è eseguita sotto forma di dentatura frontale Hirth. Questa, in interazione con la dentatura Hirth appartenente alla stessa in modo complementare, sul pezzo di collegamento 21 qui non rappresentato, offre un collegamento ad accoppiamento di forza e autocentrante. ;Su una superficie di separazione 32, la metà della forcella snodata presenta una dentatura frontale diritta 33 le cui direttrici del fianco F con una proiezione su un piano comune all’asse del perno A5 si estendono perpendicolarmente all'asse del perno A5 e nella proiezione su un piano comune E5 con l'asse G della forcella snodata assumono una posizione perpendicolare rispetto all'asse della forcella snodata G. Per motivi di chiarezza, in questa figura è illustrato solo il piano E5. In questo caso significa che gli allungamenti delle direttrici del fianco - qui ad esempio la direttrice del fianco F che è rappresentata a tratti e punti - interseca un piano E6 che è descritto dall'asse del perno A5 e dall'asse della forcella snodata G. L'allungamento della direttrice del fianco F, nell'esempio rappresentato, è perpendicolare a tale piano E6. Preferibilmente, questa dentatura è disposta nelle zone esterne della superficie di separazione. Tuttavia, sussiste anche la possibilità qui non rappresentata che la dentatura sia rispettivamente realizzata sull'intera superficie di separazione. ;Preferibilmente, la grandezza della dentatura frontale Hirth 31 è scelta uguale a quella della dentatura frontale 33. In tal modo, l'impiego di attrezzi uguali permette ciò che si riflette in uno sfruttamento più efficace del parco macchine già dispùnibi 1e. ;Nella figura 2b è rappresentata in proiezione cavaliere, una metà della forcella snodata 25 come quella in Fig. 2a la cui dentatura è realizzata sulla superficie di separazione 32 è tuttavia realizzata sotto forma di dentatura ad arco 34. La struttura di fondo della metà della forcella snodata corrisponde a quella della metà di forcella snodata descritta nella Fig. 2a; per questo sono stati presi i segni di riferimento. Una molteplicità delle tangenti T su una direttrice del fianco F che qui per esempio è rappresentata sotto forma di una linea tratteggiata interrotta, nel caso di una proiezione su un piano comune E5 con l'asse G della forcella snodata si estendono in modo inclinato, cioè in un angolo da maggiore di 0* e inferiore a 180° rispetto all'asse G della forcella snodata. Nella figura, per ragioni di chiarezza sono rappresentativamente rappresentate solo le due tangenti TI e T2 alla direttrice del fianco F che si estendono in -modo inclinato rispetto all'asse della forcella snodata.
Nelle zone disposte radialmente all'esterno della superficie di separazione 32 nelle figure 2a e 2b sono rappresentati fori non provvisti di contrassegno. Le metà della forcella snodata complementari alle metà della forcella snodata rappresentate nelle figure 2a e 2b, presentano a loro volta un foro passante o fori con una filettatura intagliata. Queste servono per l'alloggiamento di viti di ancoraggio o per la realizzazione di un collegamento a vite tra le due metà della forcella snodata. Il compito delle viti di ancoraggio o dei collegamenti a vite consiste oltre al fissaggio soprattutto nel fatto di facilitare sostanzialmente la produzione e il montaggio. Non partecipano alla trasmissione della forza.
Le figure 3 chiariscono una soluzione per la tenuta del collegamento ad accoppiamento geometrico tra le metà della forcella snodata.
La figura 3a mostra un ritaglio del profilo di una dentatura 35 come quella che può ad esempio essere utilizzata in un'esecuzione secondo la fig. 2a, senza guarnizione. Per la realizzazione della trasmissione della forza, sono inevitabili spazi cavi 36 nella presa dei denti 37/38 per ragioni di una produzione economica e per la riduzione di sollecitazioni all'intaglio della base del dente, poiché per la trasmissione della forza è essenziale che i lati 39 e 40 siano sovrapposti. Questi spazi cavi 36 sono bacini di raccolta per l'umidità e l'acqua di scorrimento e quindi promotori della corrosione. Quale possibilità facilmente realizzabile della guarnizione, è per questo previsto l'uso di un cordoncino rotondo 41 di materiale elastomerico che, come illustrato nella fig. 3b, è introdotto nella dentatura in modo alternato, cioè a slalom.
Tale cordoncino rotondo è rispettivamente introdotto solo in una metà della forcella snodata, preferibilmente fissato anche con un mezzo adesivo e poi compresso dalla dentatura contropremente dell'altra metà di forcella snodata qui non rappresentata. Quest'effetto di compressione è rinforzato dal collegamento delle due metà della forcella snodata per mezzo di viti di ancoraggio qui non rappresentate che sono inserite attraverso fori 42 che si estendono perpendicolarmente al piano di simmetria tra le metà della forcella snodata attraverso il pezzo di base. Il cordoncino rotondo 41 allungato dalla compressione può fuoriuscire lateralmente, cioè in direzione perpendicolare rispetto all'asse del perno. Le viti di ancoraggio possono così essere avvitate nell'altra metà della forcella snodata oppure introdotte attraverso le due.
La fig. 3c chiarisce una possibilità per la realizzazione di una guarnizione al centro delle superfici di separazione tra le due metà della forcella snodata in una vista su un ritaglio della^ superficie di separazione di una metà della forcella snodata. Dato che le dentature frontali sulle superfici di separazione, per ragioni tecniche di produzione sono preferibilmente disposte nelle zone radialmente esterne delle superfici di separazione, per la realizzazione di un accostamento ermetico delle due metà della forcella snodata tra le due superfici di separazione nella zona non interessata dalla dentatura, è previsto un pezzo di riempimento 43, preferibilmente di elastomero. il pezzo di riempimento presenta preferibilmente una maggiorazione di circa 1 mm rispetto al piano di separazione qui non rappresentato che si forma per l'incorporazione della dentatura tra le due metà della forcella snodata con il collegamento delle stesse. Nel caso del montaggio delle metà della forcella snodata, tale pezzo di riempimento 43 è premuto contro i lati frontali 44 della dentatura frontale 33 e le superfici di separazione delle metà della forcella snodata, qui non rappresentata, nel piano di separazione.
Le figure 4 chiariscono un'altra possibilità della disposizione secondo la presente invenzione della dentatura nella zona delle superfici di separazione di due metà della forcella snodata di un trascinatore a flangia. Un trascinatore a flangia 45 comprende le due metà 47 e 48 della forcella snodata. Le due metà della forcella snodata sono qui rappresentate per il chiarimento della disposizione della dentatura frontale nella proiezione cavaliera e allo stato separato. Ciascuna metà 47 o 48 della forcella snodata comprende un pezzo di base 49 o 50, che è eseguito sotto forma di flangia, e un pezzo di supporto 51 o 52 che con il pezzo di base 49 o 50 forma un'unità costruttiva e presenta rispettaivamente un foro di supporto 53 o 54. La flangia 49 o 50 è realizzata a forma semicircolare e sul lato 55 o 56 della stessa rivolto dalla parte opposta al pezzo di supporto, nella zona della periferia esterna della stessa 57. o 58 presenta una dentatura 59 o 60 estendentesi sull'intero arco. Questa dentatura è allineata assialmente rispetto a quella sul pezzo di collegamento da unire che qui non è rappresentato in dettaglio e le direttrici del fianco della dentatura si estendono in riferimento alla forma della flangia in direzione radiale. La dentatura 59 0 60 è realizzata sotto forma di dentatura frontale Hi rth.
1 pezzi di base 49 e 50 delle due metà della forcella snodata sono eseguiti in modo asimmetrico uno rispetto all'altro. La produzione delle metà della forcella snodata ha luogo separatamente e in modo tale che la metà della forcella snodata 47 presenti rientranze 62 e 63, mentre la metà della forcella snodata 48 presenta sovrapposizioni 64, e 65 qui non completamente rappresentate. La rientranza 62 è così formata dalle superfici di separazione parziali 66, 67 e 68, mentre la rientranza 63 è definita dalle superfici di separazione parziale 66, 69 e 70. Le sovrapposizioni 64 e 65 sono stabilite dalle superfici di separazione parziale 71, 72 e 73 nonché 71, 74 e, la qui non rappresentata, 75. Inserendo una dentro l'altra le due metà della forcella snodata 47 o 48, queste sono portate una verso l'altra dalle rientranze e sovrapposizioni realizzate in modo complementare una rispetto all'altra in una posizione stabilmente definita. Le superfici di separazione parziale 67 o 70 presentano una dentatura diritta frontale 76 o 77. Sulle superfici limite parziali 72 o 74 sono previste dentature frontali 78 o 79 diritte complementari .
In questa figura 4a sono rappresentate separate una dall'altra, le due metà 47 o 48 della forcella snodata per ragioni di semplicità. Allo stato montato, queste due metà 47 o 48 della forcella snodata formano mediante i due collegamenti ad accoppiamento geometrico che sono formati dalle dentature 76 e 78 o 77 e 79, un'unità costruttiva 45. Tale unità costruttiva è rappresentata nella fig. 4b in una vista dal basso sulla dentatura frontale Hirth 59 o 60 delle due metà della forcella snodata. Per il fissaggio e la semplificazione della produzione nonché il montaggio, sono previsti collegamenti a vite 80 e 81. Per la realizzazione degli stessi, le due metà della forcella snodata presentano fori che possono essere muniti di filettatura. In questo caso, ad esempio le superfici di separazione parziale 67 e 70 presentano fori 82 e - qui non rappresentato in dettaglio - 83 con filettatura interna. I fori 84 e qui non rappresentato - 85 possono essere eseguiti come fori passanti o a loro volta come fori con filettatura. Anche qui sussiste la possibilità non rappresentata in dettaglio, di realizzare i fori 82 e 83 come fori passanti cosicché solo una vite sotto forma di tirante si estende attraverso la flangia o il pezzo di base del trascinatore a flangia.
Il trascinatore a flangia 45 è preferibilmente formato da due metà della forcella snodata prodotte separatamente in modo tale che le due metà 47 o 48 della forcella snodata risultanti formino penetrando una dentro l'altra, nuovamente un'unità, costruttiva, una metà 47 della forcella snodata fungendo da centraggio per l'altra metà 48 della forcella snodata. Sulle superfici di separazione adiacenti delle due metà della forcella snodata sono previste dentature complementari una con l'altra per la realizzazione di un collegamento ad accoppiamento geometrico. Tali dentature 76, 77, 78 e 79, nell'esempio rappresentato nella Fig. 4a, sono realizzate sotto forma di dentatura frontale diritta, le cui direttrici del fianco si estendono in modo sostanzialmente parallelo ad un asse A5 di un perno supportato nella forcella snodata nella proiezione dell'asse A5 e della direttrice del fianco su un piano comune. Nella proiezione delle direttrici del fianco allo stato montato, qui non rappresentato, con l'asse G della forcella snodata su un piano, le direttrici del fianco sono orientate perpendicolarmente all'asse della forcella snodata. Le due metà della forcella snodata 47 e 48, con l'ausilio del collegamento ad accoppiamento geometrico, che è realizzato mediante le dentature, sono riunite in un'unità costruttiva 45 e collegate una con l'altra per mezzo dei collegamenti a vite 80 e 81, come rappresentato in fig. 4b. Successivamente sul lato, rivolto dall'altra parte rispetto all'asse del perno, dei due pezzi 'di base 49 o 50 delle metà della forcella snodata 47 o 48, è incorporata una dentatura frontale Hirth che è composta dalle singole dentature parziali 59 o 60 delle singole metà 47 e 48 della forcella snodata.
La possibilità descritta nella Fig. 3b della tenuta è applicabile per analogia a questo caso.
La figura 5 illustra un'altra possibilità di un'esecuzione di un trascinatore a flangia con due metà della forcella snodata - una metà della forcella snodata 85 e una metà della forcella snodata 86 - e ad esso collegata un'altra possibilità della disposizione delle dentature complementari una con l'altra che servono per la realizzazione del collegamento ad accoppiamento geometrico delle due metà della forcella snodata una con l'altra, in una vista .che corrisponde alla vista dall'alto sul bordo inferiore della flangia, cioè sul lato, rivolto dalla parte opposta rispetto al perno supportato nella forcella snodata, del trascinatore a flangia. Il trascinatore a flangia 87 è così suddiviso nelle due metà della forcella snodata 85 e 86 in modo tale che una metà della forcella snodata 86 funga da centraggio per l'altra metà 85 della forcella snodata. A tale scopo, la metà della forcella snodata 86 presenta due rientranze che nelle dimensioni corrispondono sostanzialmente alle sovrapposizioni 88 o 89 della metà della forcella snodata 85. Sulle superfici indicanti una verso l'altra 90 e 91 o 92 e 93 del piano di separazione 94 nella zona della sovrapposizione, sono previste dentature complementari una con l'altra sulle· metà della forcella snodata 85 e 86 che servono per la realizzazione dei collegamenti ad accoppiamento geometrico 95 e 96.
Per la semplificazione del montaggio e della produzione, le due metà della forcella snodata 85 e 86 sono collegate una con l'altra per mezzo delle due viti 97 e 98. Le due viti servono anche qui per la semplificazione della produzione e del montaggio, queste non partecipano alla trasmissione della forza.
Le figure 6a e 6b mostrano un'ulteriore possibilità per la soluzione del compito alla base della presente invenzione. Un trascinatore a flangia 100 comprende così le due metà della forcella snodata 101 e 102 nonché due segmenti 103 e 104 che formano il trascinatore a flangia 100 insieme alle due metà della forcella snodata.
Il trascinatore a flangia 100 può essere fuso come pezzo unico, anche in questo caso il contorno di fusione essendo adattato al contorno successivamente desiderato del trascinatore a flangia, soprattutto del pezzo di base. Successivamente, ha luogo la separazione dei due segmenti 103 e 104 dal trascinatore a flangia. Poi, ha luogo la separazione nelle due metà della forcella snodata 101 e 102 sul piano di separazione 105. I segmenti vengono separati dal pezzo di base del trascinatore a flangia in in pezzo. La separazione ha luogo in modo tale che i due pezzi di supporto 106 e 107 non ne vengano toccati. Sul piano di separazione tra i singoli segmenti 103 e 104 e le due metà della forcella snodata 101 e 102 si formano così le superfici di separazione 110, 111 e 112 o 113, 114 e - qui non rappresentata 115. La superficie di separazione 112 è così formata dalla metà 101 della forcella snodata mentre la superficie di separazione 111 è formata dalla forcella snodata 102. Il segmento 103 forma la superficie di separazione 110. Sulle superfici di separazione sono previste dentature complementari una con l’altra che contribuiscono alla realizzazione di un collegamento ad accoppiamento geometrico tra i segmenti 103 o 104 e le singole metà 101 o 102 della forcella snodata. La separazione del trascinatore a flangia nelle due metà 101 e 102 della forcella snodata ha preferibilmente luogo dopo l'incorporazione della dentatura sulla superficie formata da superfici parziali 111 e 112.
Inoltre, i segmenti 103 e 104 sono collegati tramite collegamenti a vite con le metà della forcella snodata. Per un chiarimento, qui è rappresentata solo la disposizione dei fori 122 e 123 previsti per il collegamento a vite. I collegamenti a vite servono solo per la semplificazione della produzione del trascinatore a flangia, in particolare per la produzione della dentatura 120 frontale Hirth 120 sul bordo inferiore 121 del trascinatore a flangia 104. A tale scopo, le due metà 101 e 102 della forcella snodata con i due segmenti 103 e 104 sono collegati ad accoppiamento geometrico mediante la dentatura e inoltre per mezzo di collegamenti a vite. L'incorporazione della dentatura 120 frontale Hirth ha luogo successivamente su tale trascinatore a flangia composto sul bordo inferiore dello stesso 121.
La figura 6b mostra una vista dal basso sul trascinatore a flangia 100 secondo la fig. 6a e per il chiarimento nella stessa figura, un'altra possibilità per l'esecuzione di un segmento 124. Mentre il segmento 103 è separato dal trascinatore a flangia in modo tale che la superficie di separazione 110 dello stesso si estenda perpendicolarmente al piano di simmetria delle due metà 101 e 102 della forcella snodata, il segmento 124 presenta una cavità che compensata mediante una realizzazione corrispondente delle metà 101 e 102 della forcella snodata.
Preferibilmente, un trascinatore a flangia è composto da pezzi eseguiti simmetricamente uno rispetto all'altro, cioè, i due pezzi di segmento e le metà della forcella snodata sono rispettivamente intercambiabili. Ad esempio, il pezzo di segmento 103 della fig. 6a può essere utilizzato al posto del pezzo di segmento 104.
I pezzi di segmento 103 o 124 sono collegati per mezzo di collegamenti a vite, qui non definiti dettagliatamente, con le metà 101 e 102 della forcella snodata.

Claims (15)

  1. RIVENDICAZIONI 1. Trascinatore a flangia per un giunto cardanico con una crociera, comprendente due perni spostati di 90 uno rispetto all'altro, con le seguenti caratteristiche: 1.1 con due metà complementari una all’altra (2, 3, 25, 47, 48, 85, 86) della forcella snodata; 1.2 ciascuna metà (2, 3, 25, 47, 48, 85, 86) della forcella snodata comprende un pezzo di base (4, 5, 26, 49, 50) e un pezzo di supporto (6, 7, 27, 51, 52) con un foro ivi contenuto (8, 9, 28, 53, 54); 1.3 le due metà (2, 3, 25, 47, 48, 85, 86) della forcella snodata si incontrano lungo una superficie di separazione (32, 66-67-68-69-70, 71-72-73-74-75, 90-94-92, 91-94-93) disposta in modo sostanzialmente perpendicolare all'asse del perno (A5), di un primo perno della crociera supportato dalla forcella snodata (1); 1.4 le due metà (2, 3, 25, 47, 48, 85, 86) della forcella snodata presentano per la trasmissione del momento torcente dall'albero (21) vicino al giunco al trascinatore a flangia (1, 45, 87) e alla crociera o in successione inversa, una dentatura frontale Hirth (13, 14, 31, 59, 60) applicata su una parte frontale (10, 11, 29, 55, 56) del trascinatore a flangia (1, 45, 87), rivolta .dalla parte opposta rispetto al giunto, allineata assialmente, estendentesi radialmente sul bordo inferiore della flangia (10, 11, 29, 55, 56); 1.5 le due metà (2, 3, 25, 47, 48, 85, 86) della forcella snodata del trascinatore a flangia (1, 45, 87) sono collegate una con l’altra ad accoppiamento geometrico; caratterizzato dalla seguente caratteristica: 1.6 ciascuna metà (2, 3, 25, 47, 48, 85, 86) della forcella snodata presenta sulla superficie di separazione (32, 66-67-68-69-70, 71-72-73-74-75, 90-94-92, 91-94-93), una dentatura (33, 34, 76, 77, 78,79) rivolta verso la superficie di separazione (32, 66-67-68-69-70, 71-72-73-74-^75, 90-94-92, 91-94-93) rispettivamente complementare; 1.7 le direttrici del fianco (F) della dentatura (33, 34, 76, 77, 78,79) o l’allungamento delle stesse o una molteplicità di tangenti (Tl, T2) delle direttrici del fianco (F) della dentatura o l'allungamento della stessa si estendono in caso di proiezione su un piano comune (E5) con l'asse (G) della forcella snodata, in modo inclinato o in un angolo da maggiore di 0* a inferiore a 180* per l'asse (G) della forcella snodata.
  2. 2. Trascinatore a flangia secondo la rivendicazione 1 caratterizzato dal fatto che i pezzi di base (26, 49, 50) delle due metà (2, 3, 25, 47, 48, 85, 86) della forcella snodata sono eseguiti in modo asimmetrico uno rispetto all'altro.
  3. 3. Trascinatore a flangia secondo la rivendicazione 2, caratterizzato- dalle seguenti caratteristiche : 3.1 il pezzo di base (49) della prima metà (47, 86) della forcella snodata presenta almeno una rientranza (62, 63) e il pezzo di base (50) della seconda metà della forcella snodata (48, 85) la sovrapposizione a questa complementare (64, 65, 88, 89); 3.2 le dentature (76, 77, 78, 79) sono disposte nelle zone della superficie di separazione (67, 70, 72, 74, 90, 91, 92, 93) formate dalle rientranze o dalle sovrapposizioni.
  4. 4. Trascinatore a flangia secondo una delle rivendicazioni 1-3 caratterizzato dal fatto che la dentatura (33, 34, 76, 77, 78, 79) in riferimento all'asse (G) della forcella snodata è disposta nella zona della superficie di separazione disposta radialmente al l ' esterno .
  5. 5. Trascinatore a flangia secondo una delle rivendicazioni 1-4 caratterizzato dal fatto che le direttrici del fianco (F) della dentatura (33, 34, 76, 77, 78, 79) o l'allungamento delle stesse oppure una molteplicità di tangenti (Tl, T2) di una direttrice del fianco (F) della dentatura o l'allungamento della stessa in caso di proiezione su un piano (E5) si estendono perpendicolarmente all'asse della forcella snodata.
  6. 6. Trascinatore a flangia secondo una delle rivendicazioni 1-5, caratterizzato dal fatto che la dentatura (33, 34, 76, 77, 78, 79), sulla superficie di separazione (32, 66-67-68-69-70, 71-72-73-74-75, 90-94-92, 91-94-93), rivolta verso la superficie di separazione rispettivamente complementare (32, 66-67-68-69-70, 71-72-73-74-75, 90-94-92, 91-94-93) è realizzata come dentatura frontale diritta (33, 76, 77, 78, 79).
  7. 7. Trascinatore a flangia secondo una delle rivendicazioni 1-5 caratterizzato dal fatto che la dentatura sulla superficie di separazione rivolta verso la superficie di separazione rispettivamente., complementare, è realizzata come dentatura ad arco (34).
  8. 8. Trascinatore a flangia per un giunto cardanico con una crociera, comprendente due perni spostati di 90’ uno rispetto all'altro, con le seguenti caratteristiche: 8.1 con almeno due metà della forcella snodata (101, 102); 8.2 ciascuna metà della forcella snodata (101, 102) comprende un pezzo di base e un pezzo di supporto (106, 107) con un foro ivi contenuto; 8.3 le due metà della forcella snodata (101, 102) si incontrano almeno lungo una superficie di separazione parziale (105) sul pezzo di base, disposta in modo inclinato rispetto all'asse del perno (A5) di un primo perno della crociera supportato dalla forcella snodata; caratterizzato dalle seguenti caratteristiche: 8.4 è previsto almeno un pezzo di segmento (103, 104, 124) che è cóngiungibile con le due metà della forcella snodata (101, 102) in un'unità costruttiva (100); 8.5 il pezzo di segmento (103, 104, 124) si incontra almeno con una superficie esterna del segmento (110, 113) su almeno una superficie esterna parziale (111, 112, 114, 115) dei pezzi di base delle due metà della forcella snodata; 8.6 le superfici parziali esterne (111, 112, 114, 115) dei pezzi di base delle due metà della forcella snodata presentano almeno una dentatura rivolta verso la superficie esterna del segmento complementare (110, 113); 8.7 le direttrici del fianco della dentatura o degli allungamenti della stessa o una molteplicità di tangenti sul decorso di una direttrice del fianco o allungamento della stessa, in caso di proiezione su un piano comune con l’asse della forcella snodata (Gl) si estendono in modo inclinato o in un angolo da maggiore di 0* a inferiore a 180‘ rispetto all'asse della forcella snodata (Gl ); 8.8 le due metà della forcella snodata (101, 102) e il pezzo di segmento (103, 104, 124) presentano per la trasmissione del momento torcente dall'albero vicino al giunto al trascinatore a flangia (1001) e alla crociera o in successione inversa, una dentatura frontale Hirth (120) applicata su una .parte anteriore (121) del trascinatore a flangia rivolta dall'altra parte rispetto al giunto, allineata assialmente estendentesi radialmente sul bordo inferiore della flangia .
  9. 9. Trascinatore a flangia secondo la rivendicazione 8 caratterizzato dal fatto che la dentatura sulle superfici esterne parziali (111, 112, 114, 115) dei pezzi di base rispettivamente rivolta verso la superficie (110, 113) del segmento è realizzata come dentatura frontale diritta.
  10. 10. Trascinatore a flangia secondo la rivendicazione 8 caratterizzato dal fatto che la dentatura sulle superfici esterne parziali (111, 112, 114, 115) dei pezzi di base rivolta verso la superficie del segmento rispettivamente complementare (110, 113) è realizzata come dentatura ad arco.
  11. 11. Trascinatore a flangia secondo una delle rivendicazioni 1-10 caratterizzato dal fatto che mezzi per la tenuta sono previsti tra le dentature (33, 34, 76, 77, 78, 79) facenti presa.
  12. 12. Trascinatore a flangia secondo la rivendicazione 11 caratterizzato dal fatto che il mezzo per la tenuta è un cordoncino rotondo (41) di un materiale elastomerico pressato tra le dentature (33, 34, 76, 77, 78, 79).
  13. 13. Procedimento per la produzione di un trascinatore a flangia che è composto da due metà della forcella snodata di struttura sostanzialmente uguale, comprendenti un pezzo di base e un pezzo di supporto con un foro ivi contenuto, con le seguenti caratteristiche : 13. il trascinatore a flangia (1, 100) è fuso in un pezzo; 13.2 i fori di supporto sono introdotti nei pezzi di supporto; 13.3 sono introdotti ulteriori fori che si estendono attraverso il pezzo di base perpendicolarmente al piano di simmetria delle metà della forcella snodata; 13.4 il trascinatore a flangia (1, 100) è separato sul piano di simmetria tra le due metà della forcella snodata; 13.5 sul lato rivolto da un’altra parte rispetto al pezzo di supporto del pezzo di base, è incorporata una dentatura frontale Hirth; caratterizzato dalla seguente caratteristica: 13.6 una dentatura è incorporata dopo la separazione del trascinatore a flangia sulle superfici di separazione delle metà della forcella snodata ; 13.7 le metà della forcella snodata sono collegate una con l'altra mediante viti di ancoraggio; 13.8 allo stato collegato è incorporata la dentatura frontale Hirth sul bordo inferiore della f1angia .
  14. 14. Procedimento secondo la rivendicazione 13 caratterizzato dal fatto che prima della separazione sul piano di simmetria del trascinatore a flangia (100) ha luogo una separazione di almeno un pezzo di segmento (103, 104, 124) dalle zone non influenzate dai pezzi di supporto e sulla superficie di separazione (111 e 112, 114 e 115) sul pezzo di base del trascinatore a flangia è incorporata una dentatura complementare alla superficie di separazione (111, 113) del pezzo di segmento (103, 104, 124).
  15. 15. Procedimento secondo la rivendicazione 13 caratterizzato dal fatto che per la produzione della dentatura frontale diritta e della dentatura frontale Hirth è utilizzato lo stesso attrezzo.
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