ITTO20100296A1 - Macchina di lavaggio lastre di vetro - Google Patents

Description

DESCRIZIONE

del brevetto per invenzione industriale dal titolo:

“MACCHINA DI LAVAGGIO LASTRE DI VETROâ€

La presente invenzione à ̈ relativa ad una macchina per il lavaggio di lastre di vetro.

Nel campo del lavaggio delle lastre di vetro à ̈ noto di utilizzare macchine lavatrici, le quali comprendono un piano di appoggio a rulli motorizzati sul quale viene appoggiata ed avanzata la lastra da lavare e, tra i quali sono previsti ugelli erogatori per inviare sulle lastre un liquido detergente e gruppi di tergitura a spazzole rotanti agenti sulle superfici estese delle lastre. A valle dei gruppi di tergitura e degli ugelli erogatori sono disposte unità soffianti inferiori ed unità soffianti superiori atte ad inviare rispetti flussi di aria di asciugatura sulle citate superfici estese. Le unità soffianti inferiori sono disposte al di sotto ed in posizione fissa rispetto al piano a rulli, mentre le unità soffianti superiori sono portate da un struttura di supporto affacciata e sovrapposta al piano a rulli. Al fine di consentire le necessarie operazioni di manutenzione e pulizia della macchina, la struttura di supporto e quindi le unità soffianti superiori sono mobili verticalmente rispetto al piano di appoggio tra una posizione abbassata operativa ed una posizione sollevata di riposo, in cui la struttura à ̈ distanziata dal piano di appoggio di una quantità tale da consentire l’accesso al piano a rulli che normalmente à ̈ dell’ordine dei 40–60 centimetri.

Sia le unità soffianti superiori che quelle inferiori sono alimentate con rispettivi flussi di aria di asciugatura inviati tramite relative unità ventilanti.

La posizione delle unità ventilanti rispetto al piano a rulli caratterizza o contraddistingue le macchine lavatrici che vengono, pertanto, suddivise in macchine lavatrici con unità ventilanti interne o inferiori, in cui le unità ventilanti sono disposte generalmente al di sotto di un piano orizzontale coincidente con il citato piano a rulli e in macchine lavatrici con unità ventilanti esterne, ossia con unità ventilanti disposte al di sopra della, o esternamente alla, citata struttura di supporto, ad esempio su telai o strutture dedicate.

Le unità ventilanti sono collegate alle unità soffianti mediante fasci di tubi flessibili corrugati. I tubi flessibili che collegano le unità ventilanti alle unità soffianti superiori devono necessariamente essere mantenuti abbondanti per consentire lo spostamento delle soffianti superiori da e verso il piano di appoggio, con la conseguenza che, quando le soffianti superiori sono disposte nelle loro posizioni abbassate operative, i tubi inevitabilmente descrivono percorsi tortuosi formando anse e generando perdite di carico elevate anche per la presenza delle corrugazioni. Non solo, ma gli stessi tubi, per il fatto di essere tubi cosiddetti “volanti†si appoggiano arbitrariamente a sottostanti parti delle macchina generando stati vibratori e fastidiose emissioni acustiche che si sommano alle emissioni acustiche conseguenti al moto dell’aria negli stessi tubi.

Nella macchina note, tali emissioni risultano essere difficilmente attenuabili con le comuni barriere antirumore soprattutto per il fatto che i tubi devono mantenere la loro libertà di spostamento/adattamento rispetto alla sottostante parte della macchina durante la traslazione delle soffianti superiori.

Infine, i tubi currogati utilizzati presentano lunghezze diverse a seconda di dove sono posizionate le unità ventilanti e in funzione delle caratteristiche dimensionali delle macchine, con la conseguenza che ogni macchina necessità di un suo allestimento dedicato e di propri particolari costruttivi.

Ancora, il fatto di avere fasci di tubi semplicemente adagiati sulle macchine rende le macchine scarsamente soddisfacenti da un punto di vista estetico. Tentativi di ovviare a tale problema sono stati effettuati alloggiando uno o più tratti di tali tubi currogati in carter o involucri esterni di chiusura che però hanno come unico risultato quello di aumentare in maniera ingiustificata gli ingombri della macchina.

Scopo della presente invenzione à ̈ quello di realizzare una macchina per il lavaggio di lastre di vetro, le cui caratteristiche realizzative consentano di risolvere in maniera estremamente semplice ed economica i problemi sopra esposti e, in particolare, permettano di uniformare gli allestimenti delle diverse macchine e di abbattere sensibilmente le emissioni acustiche aumentando il pregio estetico delle stesse macchine.

Secondo la presente invenzione viene realizzata una macchina di lavaggio lastre di vetro comprendente un piano di appoggio delle lastre, mezzi di tergitura delle superfici estese opposte delle lastre disposte sul piano di appoggio, almeno una unità soffiante di asciugatura disposta al di sopra del detto piano di appoggio per inviare un flusso di aria di asciugatura verso detta lastra, mezzi attuatori per traslare la detta unità soffiante da e verso il detto piano di appoggio, almeno una unità ventilante per inviare una massa d’aria di asciugatura verso la detta unità soffiante e disposta al di sopra o al di sotto di un piano di giacitura del detto piano di appoggio, una tubazione di collegamento della detta unità soffiante alla detta unità ventilante, caratterizzata dal fatto che la detta tubazione presenta una lunghezza variabile.

Preferibilmente nella macchina sopra definita, la detta tubazione comprende un giunto telescopico avente un’uscita mobile accoppiata a tenuta di fluido alla detta unità soffiante per spostarsi unitamente all’unità soffiante ed un ingresso collegato a tenuta di fluido alla detta unità ventilante.

Convenientemente, il detto ingresso à ̈ disposto in posizione fissa al di sotto dei detti piani di giacitura o di appoggio.

L'invenzione verrà ora descritta con riferimento ai disegni annessi, che ne illustrano alcuni esempi di attuazione non limitativi, in cui:

le figure 1 e 2 sono viste prospettiche schematiche laterali di una prima preferita forma di attuazione della macchina di lavaggio secondo la presente invenzione disposta in due diverse posizioni funzionali;

la figura 3 illustra schematicamente e con parti asportate per chiarezza la macchina della figura 2;

la figura 4 Ã ̈ una figura analoga alla figura 3 ed illustra una seconda preferita forma di attuazione della macchina di lavaggio secondo la presente invenzione; e la figura 5 illustra, in scala fortemente ingrandita, un particolare delle figure da 1 a 4.

Nelle figure da 1 a 3, con 1 Ã ̈ indicata, nel suo complesso, una macchina di lavaggio per la tergitura di una lastra 2 di vetro.

La macchina 1 comprende un basamento 3, un piano 4 di appoggio a rulli motorizzati per il supporto e l’avanzamento della lastra 2, un gruppo 5 di tergitura a spazzole di per sé nota e non descritta in dettaglio per lavare le superfici estese opposte della lastra 2, ed un gruppo 6 di asciugatura ad aria.

Nel particolare esempio descritto, il gruppo 6 di asciugatura ad aria comprende una coppia di unità soffiante inferiori 8, di per sé note e non descritte in dettaglio, ciascuna delle quali à ̈ disposta in posizione fissa al di sotto del piano 4 a rulli, ed una coppia di unità soffianti superiori 9 disposte affiancate al di sopra del, ed in posizione affacciata al, piano 4 di appoggio.

Ciascuna delle unità soffianti superiori 9 e parte gruppo 5 di tergitura sono portati da una struttura 11 comune di supporto, la quale à ̈ mobile sotto la spinta di attuatori lineari 12 in una direzione ortogonale al piano 4 di appoggio per spostare le unità soffianti superiori 9 tra una posizione abbassata operativa, illustrata nella figura 1, ed una posizione sollevata di riposo, illustrata nelle figure 2 e 3, in cui le unità soffianti superiori 9 stesse sono distanziate dal piano 4 di appoggio di una quantità variabile tra quaranta e sessanta centimetri e, comunque, tale da consentire le operazioni di pulizia e manutenzione della macchina 1.

Ancora con riferimento alle figure da 1 a 3, il gruppo 6 di asciugatura comprende, inoltre, per ciascuna coppia di unità soffianti 8,9 fra loro sovrapposte, una relativa unità ventilante 14 per inviare una massa di aria di asciugatura alla relativa citata coppia di unità soffianti 8,9. Nel particolare esempio descritto, ciascuna unità ventilante 14 à ̈ disposta al di sotto del piano 4 a rulli, ossia all’interno del basamento 3 della macchina 1 ed à ̈ collegata a tenuta di fluido alla relativa unità soffiante inferiore 8 tramite una tubazione flessibile 18 e all’unità soffiante superiore 9 tramite una tubazione o condotta 19 a lunghezza variabile.

Con riferimento alle figure allegate e, in particolare, alla figura 5, ciascuna condotta 19 comprende un giunto telescopico 20 intermedio, a sua volta, comprendente due porzioni 22 e 23 accoppiate fra loro a tenuta di fluido ed in maniera scorrevole l’una rispetto all’altra in una direzione verticale ortogonale al piano 4, e delle quali la porzione 23 à ̈ solidalmente collegata al basamento 3 tramite una staffa 25, mentre la porzione 22 à ̈ accoppiata alla struttura 11 tramite un dispositivo 26 a forcella.

Ciascun giunto telescopico 20 presenta un ingresso 23a fisso, il quale à ̈ disposto al di sotto del piano 4 e, convenientemente in prossimità di un piano di appoggio del macchina 1 ed à ̈ collegato ad un uscita della relativa unità ventilante 14 tramite un tubo liscio o corrugato 27. Le uscite 22a di ciascun giunto telescopico 20 sono, invece, disposte al di sopra della struttura 11 e sono collegate, ciascuna, ad una bocca di ingresso della relativa unità soffiante superiore 9 tramite un relativo condotto 28 ad U rovesciata regolabile e convenientemente di tipo flessibile, come visibile nella figura 3.

La variante illustrata nella figura 4 Ã ̈ relativa ad una macchina 30 di lavaggio, la quale differisce dalla macchina 1 per alcuni particolari realizzativi e le cui parti costituenti sono contraddistinte, ove possibile, con gli stessi numeri di riferimento delle corrispondenti parti della macchina 1.

Nella macchina 30, le unità ventilanti 14 interne alla macchina 1 sono sostituite da rispettive unità esterne o superiori 31, le quali sono disposte al di sopra della struttura 11 e delle stesse unità soffianti superiori 9 e sono, convenientemente, supportate da una struttura a portale 33.

Ciascuna delle unità soffianti superiori 31 à ̈ collegata con la relativa unità soffiante inferiore 8 tramite un tubo 36 e con l’unità soffiante superiore 9 con una condotta 35 a lunghezza variabile. La condotta 35 comprende, oltre al relativo giunto 20, un tubo fisso 37, convenientemente liscio di collegamento della bocca di uscita dell’unità ventilante 31 all’ingresso 23a dello stesso giunto telescopico 20. Entrambi i tubi 36 e 37 presentano rispettivi tratti terminali ricurvi e rispettivi tratti intermedi rettilinei 38 disposti fra loro accostati e tutti bloccati in posizione fissa rispetto al basamento 3 ed alloggiati in un involucro o carter sagomato esterno insonorizzato 39.

Da quanto precede appare evidente che, rispetto alle soluzioni note, la presenza dei giunti telescopici 20 consente, indipendentemente dalla tipologia di macchina, ossia indipendentemente dalla disposizione delle unità ventilanti di eliminare tutti i tubi “volanti†flessibili di adduzione aria definendo percorsi a curvatura fissa e invariante. Nello specifico, l’utilizzo di giunti telescopici evita, in ciascuna delle tubazioni di convogliamento dell’aria di asciugatura, la presenza di tratti arbitrariamente adagiati e la conseguente formazione di arbitrari e tortuosi percorsi.

Rispetto alle soluzioni esistenti, l’assenza di anse o brusche variazioni di direzione riduce sensibilmente le perdite localizzate, mentre le pareti interne lisce sia dei giunti che delle restanti parti della tubazione limitano sensibilmente le perdite di carico distribuite.

L’assenza di variabilità della curvatura delle tubazioni a seguito dello spostamento delle soffianti superiori e la conseguente possibilità di collegare i diversi tratti della stessa tubazione direttamente alla struttura della macchina permettono, da un lato, di inibire l’insorgere di stati vibratori e di fastidiose emissioni acustiche e, dall’altro, di realizzare in maniera semplice ed a costi contenuti barriere acustiche non solo efficaci ma sceglibili per forma e dimensioni in modo da rendere la macchina gradevole anche da un punto di vista estetico.

Per quanto concerne, infine, la disposizione dei giunti e, in particolare, il fatto di prevedere gli ingressi degli stessi giunti al disotto del piano di appoggio e, preferibilmente, in prossimità del pavimento permette di semplificare i fasci tubieri di collegamento delle unità soffianti superiori alle relative unità ventilanti indipendentemente dalla posizione delle stesse unità ventilanti e, nello specifico, di uniformare gli allestimenti delle due diverse tipologie di macchine. Infatti, le uscite delle unità ventilanti vengono sempre collegate agli ingressi dei giunti telescopici indipendentemente dal fatto che le unità soffianti siano disposte al di sotto o al di sopra del piano 4 di appoggio e, in entrambi i casi, mediante semplici spezzoni fissi di tubo che non variano mai la loro posizione né durante il funzionamento della macchina né durante le consuete operazioni di manutenzione.

Da quanto precede appare evidente che alle macchine 1 e 30 descritte possono essere apportate modifiche e varianti e, in particolare, i giunti telescopici 20 possono essere realizzati in maniera diversa da quella descritta titolo di esempio e/o disposti in posizioni diverse da quelle indicate, così come diverse da quelle indicate potrebbero essere le unità ventilanti 14 e 31.

Sempre per quanta riguarda le unità ventilanti 14,31 queste potrebbero essere disposte in posizioni diverse da quelle indicate a titolo di esempio. In particolare sia le unità 14, che le unità 31 potrebbero essere disposte su apposite strutture/basamenti posti di fianco alla macchina lavatrice, ossia all’esterno del piano 4 di appoggio a rulli e, in generale al di sopra o al di sotto di un piano orizzontale di giacitura del piano di appoggio a rulli.

Le unità 14 potrebbero, inoltre, essere disposte al di sotto del piano pavimento su cui poggia la struttura della macchina, mentre le unità ventilanti 31 potrebbero essere disposte su apposite strutture a loro volta disposte su soppalchi, anche distanti dal piano di appoggio, dello stabilimento in cui opera la macchina.

Claims (7)

1. RIVENDICAZIONI 1. Macchina di lavaggio lastre di vetro comprendente un piano di appoggio delle lastre, mezzi di tergitura delle superfici estese opposte delle lastre disposte sul piano di appoggio, almeno una unità soffiante di asciugatura disposta al di sopra del detto piano di appoggio per inviare un flusso di aria di asciugatura verso detta lastra, mezzi attuatori per traslare la detta unità soffiante da e verso il detto piano di appoggio, almeno una unità ventilante per inviare una massa d’aria di asciugatura verso la detta unità soffiante e disposta al di sopra o al di sotto di un piano di giacitura del detto piano di appoggio, una tubazione di collegamento della detta unità soffiante alla detta unità ventilante, caratterizzata dal fatto che la detta tubazione presenta una lunghezza variabile.
2. 2. Macchina secondo la rivendicazione 1, caratterizzata dal fatto che la detta tubazione comprende un giunto telescopico avente un’uscita mobile accoppiata a tenuta di fluido alla detta unità soffiante per spostarsi unitamente all’unità soffiante ed un ingresso collegato a tenuta di fluido alla detta unità ventilante.
3. 3. Macchina secondo la rivendicazione 2, caratterizzata dal fatto che il detto ingresso à ̈ disposto al di sotto dei detti piani di giacitura o di appoggio.
4. 4. Macchina secondo la rivendicazione 2 o 3, caratterizzato dal fatto che il detto ingresso à ̈ disposto in posizione fissa rispetto al detto piano di appoggio.
5. 5. Macchina secondo una qualsiasi delle rivendicazioni precedenti, caratterizzato dal fatto che il detto giunto telescopico comprende due porzioni lisce scorrevoli l’una rispetto all’altra a tenuta di fluido e in una direzione sostanzialmente ortogonale al detto piano di appoggio.
6. 6. Macchina secondo una qualsiasi delle rivendicazioni da 2 a 5, caratterizzata dal fatto che il detto giunto telescopico si estende in posizione affacciata ad un fianco laterale della detta macchina.
7. 7. Macchina secondo una qualsiasi delle rivendicazioni precedenti, caratterizzata dal fatto che la detta tubazione comprende almeno un tratto fisso e dal fatto che mezzi insonorizzanti circondano almeno parte della detta tubazione.