ITTO20080282A1 - Dispositivo portalampada perfezionato - Google Patents

Dispositivo portalampada perfezionato Download PDF

Info

Publication number
ITTO20080282A1
ITTO20080282A1 IT000282A ITTO20080282A ITTO20080282A1 IT TO20080282 A1 ITTO20080282 A1 IT TO20080282A1 IT 000282 A IT000282 A IT 000282A IT TO20080282 A ITTO20080282 A IT TO20080282A IT TO20080282 A1 ITTO20080282 A1 IT TO20080282A1
Authority
IT
Italy
Prior art keywords
lamp
collar
fastening means
spring element
lamp holder
Prior art date
Application number
IT000282A
Other languages
English (en)
Inventor
Luciano Cubito
Simone Mazzucato
Original Assignee
Automotive Lighting Italia Spa
Priority date (The priority date is an assumption and is not a legal conclusion. Google has not performed a legal analysis and makes no representation as to the accuracy of the date listed.)
Filing date
Publication date
Application filed by Automotive Lighting Italia Spa filed Critical Automotive Lighting Italia Spa
Priority to IT000282A priority Critical patent/ITTO20080282A1/it
Priority to EP09156743A priority patent/EP2108885B1/en
Publication of ITTO20080282A1 publication Critical patent/ITTO20080282A1/it

Links

Classifications

    • FMECHANICAL ENGINEERING; LIGHTING; HEATING; WEAPONS; BLASTING
    • F21LIGHTING
    • F21SNON-PORTABLE LIGHTING DEVICES; SYSTEMS THEREOF; VEHICLE LIGHTING DEVICES SPECIALLY ADAPTED FOR VEHICLE EXTERIORS
    • F21S41/00Illuminating devices specially adapted for vehicle exteriors, e.g. headlamps
    • F21S41/10Illuminating devices specially adapted for vehicle exteriors, e.g. headlamps characterised by the light source
    • F21S41/19Attachment of light sources or lamp holders
    • F21S41/196Wire spring attachments

Landscapes

  • Engineering & Computer Science (AREA)
  • General Engineering & Computer Science (AREA)
  • Non-Portable Lighting Devices Or Systems Thereof (AREA)
  • Fastening Of Light Sources Or Lamp Holders (AREA)

Description

D E S C R I Z I O N E
La presente invenzione è relativa ad un dispositivo portalampada perfezionato e ad un dispositivo di illuminazione o di segnalazione luminosa per veicoli, quale un faro o fanale, dotato di un tale dispositivo portalampada.
È noto che un dispositivo di illuminazione o di segnalazione luminosa include un corpo a tazza chiuso anteriormente da una lente tersa o prismata e contenente uno o più riflettori nel fuoco dei quali sono montate le sorgenti luminose, in genere costituite da lampade di vario tipo (ad incandescenza, alogene, a scarica, eccetera) mediante uno o più dispositivi portalampada. Il dispositivo portalampada, indicato nel seguito anche semplicemente come “portalampada”, deve assicurare che la lampada venga posizionata rispetto al riflettore nella sua corretta posizione prescritta a disegno, in modo tale da potere fornire un fascio luminoso in conformità alle caratteristiche della distribuzione luminosa richieste dalle regolamentazioni internazionali.
Questo viene generalmente ottenuto realizzando il dispositivo portalampada come un colletto coassiale ad una sede interna del quale viene alloggiata la lampada e nella quale sede vengono ricavati recessi o risalti di riscontro destinati ad accoppiarsi in uso con corrispondenti alette o pioli o recessi di una flangia perifericamente esterna della lampada. Una molla basculante portata dal colletto sull’esterno dello stesso, che va a cooperare in uso con la flangia della lampada quando viene portata in una posizione di aggancio con una sua sede di fissaggio portata dal colletto, provvede a bloccare poi la lampada nella corretta posizione, all’interno della sede nel colletto. Un esempio di un tale dispositivo portalampada è noto da US-A-4872096.
Un portalampada come quello descritto, soprattutto a causa della elevata flessibilità della molla di bloccaggio, presenta tuttavia l’inconveniente di consentire di ottenere il bloccaggio della molla sulla flangia della lampada (con conseguente bloccaggio della lampada nella sede del colletto) anche in una posizione della lampada differente da quella corretta, ad esempio con la lampada alloggiata nella sede del colletto leggermente sghemba rispetto all’asse ottico del riflettore.
Un montaggio della lampada in una posizione non corretta comporta che la distribuzione luminosa ottenibile dal dispositivo di illuminazione possa non essere conforme alle caratteristiche richieste dalle regolamentazioni internazionali e possa non fornire l’adeguata illuminazione necessaria per la guida notturna, oppure abbagliare i conducenti dei veicoli viaggianti in senso opposto.
Va inoltre considerato che nel vano motore delle vetture attuali rispetto al passato vengono installati motori più potenti e grandi e molti più componenti che automatizzano e facilitano le condizione di guida e che migliorano la sicurezza ed il confort.
Questo comporta che in nel vano motore, generalmente ricavato nella parte anteriore della vettura, sono molto ridotti gli spazi disponibili e che pertanto la sostituzione di una lampada guasta di un proiettore, che in genere viene effettuata dal vano motore, richiede una certa difficoltà.
Questo è dovuto anche alla scarsa possibilità di una visione diretta sul portalampada del proiettore montato su vettura per gli stessi motivi di spazio sopra evidenziati.
È pertanto difficoltoso su vettura sia montare la lampada, sia verificare che essa sia stata effettivamente montata e bloccata sul portalampade del proiettore nella sua giusta posizione, in modo tale da fornire la corretta distribuzione luminosa richiesta .
Scopo della presente invenzione è pertanto quello di fornire un dispositivo portalampada perfezionato che, unitamente ad un basso costo di produzione e montaggio, basso peso ed ingombri ridotti, consenta di superare gli inconvenienti dell’arte nota, assicurando sempre il bloccaggio della lampada in una posizione corretta.
In base alla presente invenzione viene dunque fornito un dispositivo portalampada perfezionato, secondo quanto definito nella rivendicazione 1.
L’invenzione è inoltre relativa ad un dispositivo di illuminazione per veicoli dotato di un dispositivo portalampada perfezionato, secondo la rivendicazione 11.
In particolare, il portalampada secondo il trovato comprende un colletto tubolare recante al proprio interno una sede di alloggiamento per una flangia di fissaggio di una lampada e ricavato di pezzo con, o fissabile a, un riflettore di un dispositivo di illuminazione, coassialmente ad un asse ottico dello stesso coincidente con l’asse di simmetria del colletto; ed un elemento a molla elasticamente deformabile, avente una prima estremità vincolata a cerniera a primi mezzi di vincolo del colletto ed una seconda estremità, atta ad impegnare a scatto, in uso, secondi mezzi di vincolo del colletto per andare a bloccare in battuta, con una sua porzione centrale, la flangia della lampada nella detta sede del colletto, quest’ultima e la flangia essendo provviste di mezzi coniugati di riferimento per garantire un corretto posizionamento angolare della lampada nella sede.
Secondo l’aspetto principale del trovato, l’elemento a molla, i primi e secondi mezzi di vincolo e il colletto sono dimensionati e posizionati relativamente uno all’altro in modo che l’elemento a molla è atto ad agganciare a scatto i secondi mezzi di vincolo solamente quando la lampada è posizionata in una posizione corretta, in cui la flangia è appoggiata in battuta contro una parete piana di fondo della sede del colletto e in cui i mezzi coniugati di riferimento della flangia e della sede sono reciprocamente accoppiati.
In particolare, l’elemento a molla è sagomato sostanzialmente a forcella ed è realizzato in un filo metallico tranciato e piegato in modo che la prima estremità è una estremità chiusa della forcella e la seconda estremità è una estremità aperta della forcella, definita da opposti capi, adiacenti, del filo metallico, i quali, nella suddetta posizione corretta della lampada, e solo in questa posizione, sono atti a ad impegnare a scatto, entrambi e contemporaneamente, i secondi mezzi di vincolo.
Inoltre, secondo un altro aspetto del trovato, i primi e secondi mezzi di vincolo sono portati dal colletto sotto un bordo del colletto stesso definente una imboccatura della sede di alloggiamento per la flangia della lampada, bordo conseguentemente disposto da banda opposta alla parete di fondo della sede per la flangia della lampada; in particolare, i primi e secondi mezzi di vincolo sono portati dal colletto esternamente allo stesso e sotto il detto bordo, tra il bordo e la parete di fondo della sede per la flangia della lampada; inoltre, i secondi mezzi di vincolo sono portati dal colletto più vicini a tale bordo rispetto ai primi mezzi di vincolo.
In tal modo, il portalampade perfezionato secondo l’invenzione consente in modo semplice di evitare il non corretto montaggio e fissaggio della lampada sul portalampada superando così tutti gli inconvenienti dell’arte nota.
Infatti, anche in assenza di visibilità diretta (ovvero anche “alla cieca”), l’utente (o un operatore) viene a sapere per certo che l’impossibilità di bloccare l’elemento a molla, in particolare con entrambi i capi terminali di filo metallico che ne costituiscono la seconda estremità, sui secondi mezzi di vincolo rivela il non corretto posizionamento della lampada. L’utente (od operatore) può pertanto riposizionare la lampada e riprovare ad effettuare il bloccaggio dell’elemento a molla, fin tanto che questo non avvenga, assicurando in tal modo che la lampada è stata correttamente posizionata.
Il particolare posizionamento relativo dei primi e secondi mezzi di vincolo e la conformazione a forcella dell’elemento a molla, inoltre, garantiscono che il vantaggio del trovato non venga meno anche in presenza di elementi a molla dotati di elasticità elevata e che pertanto potrebbero deformarsi in caso di posizionamento non corretto della lampada.
Infatti, se ciò avvenisse, sarà comunque impossibile determinare l’aggancio simultaneo di entrambi i capi opposti del filo metallico costituente l’elemento a molla sagomato a forcella sui secondi mezzi di vincolo, continuando pertanto a fornire all’utente (operatore) una indicazione chiara e facilmente rilevabile, anche quando l’elemento a molla non è in vista, di corretto o incorretto posizionamento della lampada.
Ulteriori caratteristiche e vantaggi della presente invenzione appariranno chiari dalla descrizione che segue di due suoi esempi non limitativi di attuazione, effettuata con riferimento alle figure dei disegni annessi, in cui:
- la figura 1 illustra una vista prospettica di tre quarti dall’alto di un dispositivo portalampada realizzato secondo il trovato e privo di lampada, illustrato in una configurazione sbloccata e portato all’interno di un dispositivo di illuminazione per veicoli, illustrato solo schematicamente ed a tratteggio, per semplicità;
- la figura 2 illustra una medesima vista del dispositivo portalampada di figura 1, ma ruotata di circa 90° intorno all’asse X di figura 1, illustrato con una lampada H7 inserita in esso in modo non corretto;
- la figura 3 illustra il dispositivo portalampada di figura 1 con una lampada H7 inserita in esso ed in configurazione di bloccaggio della lampada;
- la figura 4 illustra in vista prospettica un dettaglio del dispositivo portalampada di figura 1;
- la figura 5 illustra una vista in sezione assiale di una variante del portalampada di figura 1, sempre illustrato portato all’interno di un dispositivo di illuminazione per veicoli, illustrato solo schematicamente ed a tratteggio, per semplicità;
- la figura 6 illustra una vista prospettica del portalampada di figura 5 rappresentato nella medesima configurazione della figura 2;
- la figura 7 illustra in vista prospettica un dettaglio dei dispositivo portalampada di figura 5; e
- le figure 8 e 9 illustrano in scala ingrandita un medesimo dettaglio del portalampada di figura 5 in configurazione, rispettivamente, agganciata e sganciata.
Con riferimento alle figure da 1 a 4, è indicato nel suo complesso con 1 un dispositivo portalampada per un dispositivo di illuminazione 2 per veicoli, a sua volta comprendente, oltre al dispositivo 1, una lampada 3 (figura 2), un corpo a tazza 4 chiuso da una lente 5 ed un riflettore 6 alloggiato internamente al corpo a tazza 4; il dispositivo portalampada 1 è ricavato di pezzo con, o fissato (in modo noto) al, riflettore 6 in corrispondenza di un foro 7 passante del riflettore 6 atto a consentire in uso il passaggio della lampada 3.
Il dispositivo 1 comprende un colletto 10 tubolare recante al proprio interno una sede 11 di alloggiamento per una flangia 12 di fissaggio della lampada 3 ed avente asse di simmetria coincidente con un asse ottico X del dispositivo di illuminazione 1, ovvero del riflettore 6, rivolto in uso parallelo alla direzione di marcia del veicolo.
Il dispositivo 1 comprende inoltre un elemento a molla 14 elasticamente deformabile, avente una prima estremità 15 vincolata a cerniera a primi mezzi di vincolo 16 del colletto 10 ed una seconda estremità 18, atta ad impegnare a scatto, in uso, secondi mezzi di vincolo 20 del colletto 10 per andare a bloccare in battuta, con una sua porzione centrale 21, la flangia 12 della lampada 3 nella sede 11.
In particolare, la sede 11 e la flangia 12 sono provviste di mezzi coniugati di riferimento angolare 23,24 per garantire un corretto posizionamento angolare della lampada 3 nella sede 11 e l’elemento a molla 14 è sagomato sostanzialmente a forcella ed è realizzato in un filo 30 (figura 4) metallico tranciato e piegato in modo che la prima estremità 15 è una estremità chiusa della forcella e la seconda estremità 18 è una estremità aperta della forcella, definita da opposti capi 31,32, adiacenti, del filo metallico 30.
Secondo la principale caratteristica del trovato, i primi mezzi di vincolo 16, i secondi mezzi di vincolo 20 ed il colletto 10 sono dimensionati e posizionati relativamente uno all’altro in modo che l’elemento a molla 14 è atto ad agganciare a scatto i secondi mezzi di vincolo 20 (figura 3) solamente quando la lampada 3 è posizionata in una posizione corretta, illustrata in figura 3, in cui la flangia 12 è appoggiata in battuta contro una parete 36 (figura 1) piana di fondo della sede 11 ed in cui i mezzi coniugati di riferimento 23,24 della flangia 12 e della sede 11 sono reciprocamente accoppiati.
In alternativa al noto appoggio in battuta contro una parete 36 piana si possono ricavare su una parete 36’, parallela alla parete 36 ma posizionata piu’lontana rispetto al bordo superiore 60, dei rilievi noti 25 posizionati rispetto al bordo superiore 60 alla stessa distanza della parete 36, e sui quali vanno ad appoggiarsi in battuta la flangia 12 ed il mezzo di riferimento 23 della lampada (figura 1).
Altri tipi di mezzi di appoggio lampada/portalampada possono essere utilizzati senza uscire comunque dall’ambito del brevetto.
In particolare, grazie alla conformazione a forcella dell’elemento a molla 14, quest’ultimo, può agganciare a scatto i mezzi di vincolo 20 simultaneamente con entrambi gli opposti capi 31,32 di filo 30 formanti l’estremità aperta 18 solamente quando la lampada 3 si trova nella posizione corretta illustrata in figura 3.
In altre parole, se, per caso, la lampada 3 assume una posizione non corretta entro la sede 11, ad esempio come quella illustrata in figura 2, la conformazione dell’elemento a molla 14 e la posizione dei mezzi di vincolo 16 e 20 sono tali che risulta impossibile, anche producendo una intensa deformazione dell’elemento a molla 14, agganciare entrambi i capi 31 e 32 sui mezzi di vincolo 20; al massimo se ne potrà agganciare uno solo, ma non entrambi.
A tale scopo, la porzione centrale 21 dell’elemento a molla 14 è definita da due rami 40,41 paralleli di filo metallico 30 tranciato e piegato, ciascun ramo 40,41 è poi, a sua volta, ripiegato a V nella direzione dell’asse ottico X in modo tale che, in uso e ad elemento a molla 14 impegnante i secondi mezzi di vincolo 20, il vertice della V definita dai rami 40,41 è rivolto verso la parete di fondo 36 della sede 11 nel colletto 10.
Secondo la forma di realizzazione illustrata in figure da 1 a 4, ciascun capo 31,32 di filo metallico 30 che forma la seconda estremità 18 aperta dell’elemento a molla 14 è conformato ad L in un piano parallelo all’asse ottico X e si estende parallelamente ai, e dalla medesima parte dei, rami 40,41 ripiegati a V di filo metallico 30 formanti la porzione centrale 21 dell’elemento a molla 14, a partire da un rispettivo tratto rettilineo 42,43 di filo metallico 30 di raccordo con la porzione centrale 21.
Con riferimento ora alle figure da 5 a 9, in esse è illustrata una variante 1b del dispositivo portalampada 1, che differisce dalla precedente per la forma dell’elemento a molla, che è in questo caso un elemento 144 sagomato a forcella, sempre realizzato in un filo metallico 30 tranciato e piegato. I dettagli simili od uguali a quelli già descritti sono indicati per semplicità con i medesimi numeri.
In particolare, nel caso del dispositivo 1b, l’estremità aperta 18 dell’elemento a molla 144 sagomato a forcella è costituita da una coppia di opposti capi adiacenti e paralleli 311 e 322 di filo metallico 30 e ciascun capo 311,322 è conformato ad U in un piano parallelo all’asse ottico X e si estende parallelamente ai, ma dalla parte opposta dei, rami 40,41 ripiegati a V di filo metallico 30 formanti la porzione centrale 21, a partire da un rispettivo tratto rettilineo 42,43 di filo metallico 30 di raccordo con la porzione centrale 21. In sostanza, gli elementi di aggancio 311,322 della estremità 18 dell’elemento a molla 144 si estendono dalla parte opposta ai corrispondenti elementi di aggancio 31,32 della estremità 18 dell’elemento a molla 14.
In conseguenza di ciò il dispositivo 1b portalampada è provvisto di secondi mezzi di vincolo 200, che differiscono dai mezzi di vincolo 20 per forma e posizione.
In entrambi i casi, ovvero sia nel dispositivo 1, sia nel dispositivo 1b, i primi mezzi di vincolo 16 ed i secondi mezzi di vincolo 20 o 200, rispettivamente, sono portati dal colletto 10 sotto un suo bordo 60 superiore (o posteriore, secondo la direzione di marcia veicolo parallela all’asse ottico X) definente una imboccatura 61 della sede 11 di alloggiamento per la flangia 12 della lampada 3 e, conseguentemente, disposto da banda opposta alla parete di fondo 36.
Inoltre, i mezzi di vincolo 16, 20 e 200 sono disposti radialmente sull’esterno del colletto 10 e in una posizione assiale (secondo la direzione dell’asse X) compresa tra il bordo 60 e la parete di fondo 36 della sede 11 e, preferibilmente, i secondi mezzi di vincolo 20,200 sono portati dal colletto 11 più vicini al bordo 60 rispetto ai primi mezzi di vincolo 16.
A tale scopo, i primi mezzi di vincolo 16 sono montati in fondo ad un vano circonferenziale 66 ricavato lungo il bordo 60 del colletto 10; inoltre, i primi mezzi di vincolo 16 ed i secondi mezzi di vincolo 20,200 sono costituiti da rispettive porzioni sagomate 70 e, rispettivamente, 71 e 72 di rispettive staffe metalliche 73 ripiegata ad U e montate a cavallo del colletto 11; alle staffe metalliche 73 è opzionalmente (nel senso che è presente negli esempi illustrati, ma può anche mancare) collegato di pezzo e a sbalzo, mediante rispettivi bracci 77 sostanzialmente paralleli all’asse ottico X, un elemento oscuratore 78 per la lampada 3.
Nel caso del dispositivo 1b, su entrambi i lati dei secondi mezzi di vincolo 200 il colletto 11 è inoltre provvisto di rispettivi vani 80 circonferenziali di alloggiamento per la seconda estremità 18 dell’elemento a molla 144.
Benché i due esempi non limitativi di attuazione finora descritti utilizzino una lampada 3 di tipo H7 è chiaro che quanto descritto è applicabile anche a lampade di tipo diverso, che siano ad esempio simili ad una lampada H7 per tipo e/o riferimenti di montaggio.
Per conseguire gli obiettivi del trovato, inoltre, si è riscontrato che l’altezza del colletto perimetrale 11 del dispositivo deve essere di almeno 10 mm, calcolati nella direzione dell’asse ottico X ed a partire dalla(e) zone di appoggio della lampada 3, ovvero a partire dalla superficie o faccia di riscontro 36, o dai rilievi 25, e che il colletto 11 deve avere come mezzi coniugati di riferimento angolare 24 almeno una scanalatura verticale che parte dal bordo superiore 60 e procede verso la parete di fondo 36 per terminare cieca sostanzialmente in sua corrispondenza, scanalature aventi larghezza tale da accogliere i mezzi di riferimento 23 coniugati della flangia 12 costituiti da alette.
Quando la lampada 3 è correttamente inserita e posizionata sui propri riferimenti nel portalampada 1 (o 1b) essa (figure 3 e 6) viene premuta posteriormente mediante la rotazione dell’elemento a molla 14 o 144 sagomato a forcella, avente profilo della porzione centrale 21 a forma di V, in particolare arrotondata sul vertice, attorno ad un asse di rotazione Y (figure 1 e 6) costituito dalla estremità 15, definita da un tratto rettilineo di filo 30 metallico, che collega tra loro, trasversalmente, i due rami 40,41.
Di conseguenza, a lampada 3 inserita correttamente, la porzione 21 dell’elemento a molla 14 (o 144) va a premere posteriormente la flangia 12 della lampada 3 fino a farle raggiungere la sua corretta posizione in battuta contro la superficie o faccia 36 o i rilievi 25 quando l’estremità aperta 18 va ad impegnarsi in rispettivi incavi di aggancio (di tipo noto) 118 delle porzioni 71 (figura 2) delle staffe 73, ovvero, nel caso del dispositivo 1b, di incavi 119 delle porzioni 72 delle staffe 73, così da bloccare l’elemento a molla 14 (144).
Se la lampada 3 viene montata sul portalampade 1 (o 1b) in maniera errata essa va ad appoggiarsi con la propria aletta 23 e/o flangia 12 sul bordo 60 e in questa non corretta posizione di montaggio la porzione 21 dell’elemento a molla 14 (144) va in contatto con la flangia 12 erroneamente posizionata. In questa posizione le dimensioni e la forma dell’elemento a molla 14 (144), del colletto 11 e dei mezzi di posizionamento angolare 24 sono tali che non permettono ai capi opposti 31,32 (311,322) del filo metallico 30 costituenti l’estremità 18 aperta dell’elemento a molla 14 (144) sagomato a forcella di impegnarsi reciprocatamene negli incavi di aggancio 118 (119) e di bloccare lo stesso.
Per ottenere quanto sopra occorre che gli incavi di aggancio 118,119 siano, come già indicato, posizionati al di sotto del bordo 60 e, nella variante 1b, del piano di giacitura della faccia o superficie 36.

Claims (12)

  1. R I V E N D I C A Z I O N I 1. Dispositivo portalampada (1;1b) per un dispositivo di illuminazione o di segnalazione luminosa (2) per veicoli, comprendente: un colletto (10) tubolare recante al proprio interno una sede (11) di alloggiamento per una flangia (12) di fissaggio di una lampada (3) sul colletto (10), ed un cui asse di simmetria coincide in uso con un asse (X) del dispositivo di illuminazione; ed un elemento a molla (14;144) elasticamente deformabile, avente una prima estremità (15) vincolata a cerniera a primi mezzi di vincolo (16) del colletto ed una seconda estremità (18), atta ad impegnare a scatto, in uso, secondi mezzi di vincolo (20;200) del colletto per andare a bloccare in battuta, con una sua porzione centrale (21), detta flangia (12) della lampada nella detta sede (11) del colletto, quest’ultima e la flangia essendo provviste di mezzi coniugati (23,24) di riferimento per garantire un corretto posizionamento angolare della lampada nella sede; caratterizzato dal fatto che l’elemento a molla (14;144), i primi e secondi mezzi di vincolo (16,20;200) e detto colletto (10) sono dimensionati e posizionati relativamente uno all’altro in modo che l’elemento a molla (14;144) è atto ad agganciare a scatto i secondi mezzi di vincolo (20;200) solamente quando la lampada (3) è posizionata in una posizione corretta, in cui la detta flangia (12) è appoggiata in battuta contro una parete piana (36) di fondo della sede (11) del colletto ed in cui i detti mezzi coniugati di riferimento (23,24) della flangia e della sede sono reciprocamente accoppiati.
  2. 2. Dispositivo portalampada secondo la rivendicazione 1, caratterizzato dal fatto che detto elemento a molla (14;144) è sagomato sostanzialmente a forcella ed è realizzato in un filo metallico (30) tranciato e piegato in modo che la prima estremità (15) è una estremità chiusa della forcella e la seconda estremità (18) è una estremità aperta della forcella, definita da opposti capi (31;311,32;322), adiacenti, di detto filo metallico (30); l’elemento a molla, i primi e secondi mezzi di vincolo e il colletto essendo dimensionati e posizionati relativamente uno all’altro in modo che l’elemento a molla (14;144) è atto ad agganciare a scatto i secondi mezzi di vincolo, quando la lampada è posizionata nella detta posizione corretta, con entrambi i detti opposti capi (31;311,32;322) di filo metallico definenti detta seconda estremità (18), aperta, dello stesso.
  3. 3. Dispositivo portalampada secondo la rivendicazione 2, caratterizzato dal fatto che detta porzione centrale (21) dell’elemento a molla è definita da due rami (40,41) paralleli di detto filo metallico tranciato e piegato, ciascun ramo essendo a sua volta ripiegato a V nella direzione di detto asse (X) in modo tale che, in uso e ad elemento a molla (14;144) impegnante i secondi mezzi di vincolo, il vertice della V è rivolto verso la parete di fondo (36) della sede nel colletto per la flangia di fissaggio della lampada.
  4. 4. Dispositivo portalampada secondo la rivendicazione 3, caratterizzato dal fatto che ciascun detto capo (31,32) di filo metallico che forma detta seconda estremità, aperta, dell’elemento a molla è conformato ad L in un piano parallelo a detto asse (X) e si estende parallelamente a, e dalla medesima parte di, detti rami (40,41) ripiegati a V di filo metallico formanti detta porzione centrale dell’elemento a molla, a partire da un rispettivo tratto rettilineo (42,43) di filo metallico di raccordo con detta porzione centrale.
  5. 5. Dispositivo portalampada secondo la rivendicazione 3, caratterizzato dal fatto che ciascun detto capo (311,322) di filo metallico che forma detta seconda estremità, aperta, dell’elemento a molla è conformato ad U in un piano parallelo a detto asse (X) e si estende parallelamente a, e dalla parte opposta di, detti rami (40,41) ripiegati a V di filo metallico formanti detta porzione centrale dell’elemento a molla, a partire da un rispettivo tratto rettilineo (42,43) di filo metallico di raccordo con detta porzione centrale.
  6. 6. Dispositivo portalampada secondo una qualsiasi delle rivendicazioni precedenti, caratterizzato dal fatto che detti primi e secondi mezzi di vincolo (16, 20;200) sono portati dal colletto sotto un suo bordo (60) definente una imboccatura (61) della detta sede (11) di alloggiamento per la flangia della lampada e conseguentemente disposto da banda opposta a detta parete di fondo (36), esternamente al colletto (11) e tra il detto bordo (60) e la parete di fondo (36) della sede dello stesso.
  7. 7. Dispositivo portalampada secondo la rivendicazione 6, caratterizzato dal fatto che detti secondi mezzi di vincolo (20;200) sono portati dal colletto più vicini al detto bordo (60) rispetto ai detti primi mezzi di vincolo (16).
  8. 8. Dispositivo portalampada secondo una delle rivendicazioni 6 o 7, caratterizzato dal fatto che i primi mezzi di vincolo (16) sono montati in fondo ad un primo vano (66) circonferenziale del bordo (60) del colletto (10).
  9. 9. Dispositivo portalampada secondo una delle rivendicazioni da 6 a 8, caratterizzato dal fatto che i detti primi e secondi mezzi di vincolo sono costituiti da rispettive porzioni sagomate (71;72) di rispettive staffe (73) metalliche ripiegata ad U e montate a cavallo del colletto (10); a dette staffe metalliche essendo opzionalmente collegato di pezzo e a sbalzo, mediante rispettivi bracci (77) sostanzialmente paralleli all’asse ottico, un elemento oscuratore (78) per la lampada.
  10. 10. Dispositivo portalampada secondo una delle rivendicazioni da 6 a 9, caratterizzato dal fatto che su entrambi i lati di detti secondi mezzi di vincolo (200) il detto colletto (10) è provvisto di rispettivi secondi vani (80) circonferenziali di alloggiamento per la seconda estremità (18) dell’elemento a molla.
  11. 11. Dispositivo di illuminazione (2) per veicoli, comprendente una lampada (3), un corpo a tazza (4) chiuso da una lente (5) ed un riflettore (6) alloggiato internamente al corpo a tazza, caratterizzato dal fatto che comprende inoltre un dispositivo portalampada (1;1b) secondo una qualsiasi delle rivendicazioni precedenti ricavato di pezzo con, o fissato a detto riflettore (6) in corrispondenza di un foro passante (7) del riflettore atto a consentire il passaggio della lampada (3).
  12. 12. Veicolo equipaggiato con un dispositivo di illuminazione o di segnalazione luminosa e/o portalampada secondo una delle precedenti rivendicazioni.
IT000282A 2008-04-11 2008-04-11 Dispositivo portalampada perfezionato ITTO20080282A1 (it)

Priority Applications (2)

Application Number Priority Date Filing Date Title
IT000282A ITTO20080282A1 (it) 2008-04-11 2008-04-11 Dispositivo portalampada perfezionato
EP09156743A EP2108885B1 (en) 2008-04-11 2009-03-30 Improved bulb-holder device

Applications Claiming Priority (1)

Application Number Priority Date Filing Date Title
IT000282A ITTO20080282A1 (it) 2008-04-11 2008-04-11 Dispositivo portalampada perfezionato

Publications (1)

Publication Number Publication Date
ITTO20080282A1 true ITTO20080282A1 (it) 2009-10-12

Family

ID=40297300

Family Applications (1)

Application Number Title Priority Date Filing Date
IT000282A ITTO20080282A1 (it) 2008-04-11 2008-04-11 Dispositivo portalampada perfezionato

Country Status (2)

Country Link
EP (1) EP2108885B1 (it)
IT (1) ITTO20080282A1 (it)

Families Citing this family (3)

* Cited by examiner, † Cited by third party
Publication number Priority date Publication date Assignee Title
IT1397288B1 (it) * 2009-12-01 2013-01-04 Automotive Lighting Italia Spa Dispositivo portalampada perfezionato.
US9285093B2 (en) 2013-03-15 2016-03-15 Federal-Mogul Corporation Self-locating light source module
CN104976590B (zh) * 2014-04-08 2019-03-01 光阳工业股份有限公司 车辆大灯灯泡固定结构

Family Cites Families (4)

* Cited by examiner, † Cited by third party
Publication number Priority date Publication date Assignee Title
DE3432445A1 (de) * 1984-09-04 1986-03-13 Robert Bosch Gmbh, 7000 Stuttgart Scheinwerfer fuer kraftfahrzeuge
FR2626062B1 (fr) 1988-01-15 1990-05-04 Cibie Projecteurs Systeme de verrouillage et de deverrouillage d'une lampe sur un porte-lampe, plus particulierement pour un dispositif d'eclairage ou de signalisation notamment de vehicule automobile
DE10140267B4 (de) * 2001-08-16 2007-02-01 Hella Kgaa Hueck & Co. Scheinwerfer für Fahrzeuge
FR2853719B1 (fr) * 2003-04-11 2006-01-20 Valeo Vision Agencement pour la fixation d'une lampe sur un reflecteur et projecteur d'eclairage comportant un tel agencement

Also Published As

Publication number Publication date
EP2108885A1 (en) 2009-10-14
EP2108885B1 (en) 2012-05-16

Similar Documents

Publication Publication Date Title
US5081564A (en) Vehicular lighting device
US11098870B2 (en) Lighting module for illumination and/or signalling in a motor vehicle
ITTO20080282A1 (it) Dispositivo portalampada perfezionato
KR100486671B1 (ko) 차량용 등기구
US20150055362A1 (en) Vehicle rear lamp structure
JP5339946B2 (ja) 車両室内照明灯の組付構造
ES2279590T3 (es) Portabombillas para un faro de vehiculo.
CN111076139B (zh) 车辆用灯具以及车辆用灯具的制造方法
JPS6084706A (ja) 自動車等のための前照灯
ITTO20090945A1 (it) Dispositivo portalampada perfezionato
US7703962B2 (en) Lighting device for a vehicle with a reflector compatible with several models of lamp
JP2015009780A (ja) 灯具ケースの取付構造
CN209655203U (zh) 一种led车辆辅助灯
JP4209089B2 (ja) 車両用灯具
CN213480132U (zh) 一种车灯模组及一种车灯
JPH09115303A (ja) 車両用の前照灯
ITTO20080206A1 (it) Dispositivo di illuminazione, particolarmente per fanali di autoveicoli
KR20130066985A (ko) 헤드램프 장치
JPS6336112B2 (it)
KR100527946B1 (ko) 길이 가변형 벌브 홀더
KR200379696Y1 (ko) 차량용 벌브홀더의 단자 구조
JP4366870B2 (ja) 車両用灯具
KR100280364B1 (ko) 어린이 통학용 차량의 보호표시등 렌즈 결합장치
JP4727719B2 (ja) 車両用灯具
JPH023206Y2 (it)