ITTO20080222A1 - Metodo ed unita' per la formazione di gruppi di fette biscottate o prodotti simili - Google Patents
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Description
D E S C R I Z I O N E
La presente invenzione è relativa ad un metodo e ad una unità per la formazione di gruppi di fette biscottate o prodotti simili.
Nell’industria alimentare ed in particolare nel campo della produzione di confezioni di prodotti da forno come fette biscottate, biscotti, o simili, è noto di ordinare i prodotti uscenti da un’unità di cottura secondo una pluralità di file parallele, di formare dei gruppi contenenti, ciascuno, un numero Z di prodotti, e di alimentare in successione i gruppi ad una unità confezionatrice.
La metodologia adottata per la formazione dei gruppi prevede, normalmente, di fare avanzare i primi Z prodotti di ciascuna fila all’interno di una rispettiva tasca apribile, di trasferire contemporaneamente le tasche con i rispettivi gruppi al di sopra di un convogliatore mobile a passo davanti alle tasche, e di rilasciare contemporaneamente tutti i gruppi sul convogliatore tramite l’apertura delle relative tasche.
Benché efficace e di semplice attuazione, nella pratica la metodologia sopra esposta soffre di un notevole inconveniente derivante dal fatto che i prodotti non vengono manipolati in maniera sufficientemente delicata, soprattutto quando le operazioni sopra descritte sono eseguite a velocità relativamente elevata ed i prodotti impiegati sono particolarmente fragili. In particolare, durante la fase di rilascio dei gruppi sul convogliatore, i prodotti di ciascun gruppo vengono sottoposti ad un impatto relativamente forte e spesso tale da determinare la rottura di uno o più prodotti e/o la scomposizione del gruppo stesso.
Un ulteriore inconveniente connesso all’utilizzo della metodologia sopra descritta deriva dal fatto che i prodotti di ciascun gruppo vengono trasferiti sul convogliatore con il medesimo orientamento con il quale i prodotti stessi vengono introdotti nelle relative tasche.
Questo comporta che, nei casi in cui, come molto spesso capita, l’orientamento con il quale i prodotti debbono essere alimentati alla macchina confezionatrice sia differente dall’orientamento che i prodotti stessi hanno quando depositati sul convogliatore, risulta necessario introdurre, a monte della macchina confezionatrice ed all’uscita del convogliatore di gruppi, un organo orientatore, attraverso il quale i gruppi vengono fatti passare in successione. Questa soluzione risulta, nella pratica, insoddisfacente dal momento che, normalmente, la presenza dell’organo orientatore si traduce, nel processo di produzione, in un “collo di bottiglia” che vincola la capacità produttiva della macchina confezionatrice.
Scopo della presente invenzione è di fornire un metodo per la formazione di gruppi di fette biscottate o prodotti simili, il quale sia di semplice ed economica attuazione e, nello stesso tempo, sia esente dagli inconvenienti sopra descritti.
In accordo con la presente invenzione viene fornito un metodo per la formazione di gruppi di fette biscottate o prodotti simili secondo quanto licitato dalla rivendicazione 1 e, preferibilmente, da una qualsiasi delle rivendicazioni dipendenti direttamente o indirettamente dalla rivendicazione 1.
In accordo con la presente invenzione viene, inoltre, realizzata un’unità per la formazione di gruppi di fette biscottate o prodotti simili secondo quanto licitato dalla rivendicazione 10 e, preferibilmente, da una qualsiasi delle rivendicazioni successive dipendenti direttamente o indirettamente dalla rivendicazione 10.
La presente invenzione verrà ora descritta con riferimento ai disegni annessi, che ne illustrano un esempio di attuazione non limitativo, in cui:
- la figura 1 illustra in vista prospettica e schematica uno schema funzionale di una preferita forma di attuazione dell’unità della presente invenzione;
- le figure da 2 a 4 illustrano in elevazione laterale un particolare dell’unità della presente invenzione in rispettive differenti configurazioni operative;
- la figura 5 illustra in scala ingrandita ed in elevazione frontale un particolare della figura 4;
- la figura 6 illustra in elevazione laterale il particolare della figura 2 in due ulteriori configurazioni operative; e
- la figura 7 illustra in elevazione frontale il particolare della figura 6 in due relative successive configurazioni operative.
Con riferimento alla figura 1, con 1 è indicata nel suo complesso un’unità per la formazione di gruppi 2 di fette 3 biscottate o prodotti simili.
A titolo di esempio, ciascuna fetta 3 presenta una forma sostanzialmente parallelepipeda ed è limitata lateralmente da due facce piane tra loro parallele, da una base rettangolare stretta e da due fianchi raccordati tra loro da una parte tramite la base rettangolare e dall’altra tramite una superficie ricurva.
Ciascun gruppo 2 è costituito da un numero Z di fette 3 ugualmente orientate e disposte a pacco con le rispettive facce piane disposte tra loro a contatto.
Ovviamente, l’unità 1 può essere impiegata per la lavorazione di fette 3 aventi un formato differente da quello sopra descritto purché in grado di consentire alle fette 3 di essere strettamente unite tra loro quando vengono accorpate a formare, in questo modo, dei gruppi 2 compatti.
Secondo quanto illustrato schematicamente nella figura 1, l’unità 1 comprende una stazione 4 di formazione dei gruppi 2 interposta tra una stazione 5 di alimentazione, dalla quale la stazione 4 di formazione riceve le fette 3 ordinate secondo un numero N di file 6 parallele, ed una stazione 7 di uscita, la quale riceve N gruppi 2 dalla stazione 4 di formazione ed alimenta in successione i gruppi 2 ad una unità confezionatrice (nota e non illustrata), nella quale ciascun gruppo 2 viene incartato e chiuso in un involucro sigillato.
In particolare, la stazione 5 di alimentazione comprende una porzione 8 di ingresso, la quale è disposta immediatamente a valle, nel senso di avanzamento delle fette 3 lungo una direzione 9 di alimentazione, di una stazione di smistamento (nota e non illustrata) per ricevere da quest’ultima N file 10 parallele di fette 3, ciascuna delle quali è disposta, all’interno della rispettiva fila 10, in posizione distesa su di una rispettiva faccia piana e con la rispettiva base disposta anteriormente.
A valle della porzione 8 di ingresso, la stazione 5 di alimentazione comprende una stazione 11 di accorpamento (di tipo noto ed indicata schematicamente nella figura 1 con uno spazio delimitato da una linea tratteggiata), nella quale le fette 3 di ciascuna fila 10 vengono ruotate per essere disposte in appoggio sulle rispettive basi e vengono strette l’una contro l’altra in modo da formare una relativa fila 6.
In corrispondenza dell’uscita dalla stazione 11 di accorpamento, la stazione 5 di alimentazione comprende, infine, N piani inclinati 12 vibranti (figura 2) aventi la funzione di alimentare, ciascuno, una rispettiva fila 6, mantenendone le relative fette 3 in posizione verticale, alla stazione 4 di formazione, la quale comprende, secondo quanto illustrato nella figura 2, un dispositivo 13 di raggruppamento delle fette 3 in gruppi 2 ed un dispositivo 14 di trasferimento, il quale è disposto al di sopra del dispositivo 13 di raggruppamento ed ha la funzione, in uso, di prelevare i gruppi 2 dal dispositivo 13 di raggruppamento ed alimentare i gruppi 2 stessi alla stazione 7 di uscita.
Con riferimento alle figure 1 e 6, la stazione 7 di uscita comprende un convogliatore 15 a sua volta comprendente un piano 16 fisso estendentesi in una direzione 17 di uscita perpendicolare alla direzione 9 di alimentazione ed una pluralità di barre 18, le quali sono parallele tra loro ed alla direzione 9 di alimentazione, sono uniformemente spaziate lungo la direzione 17 di uscita e sono spostate trasversalmente, in modo continuo, lungo la direzione 17 di uscita tramite due catene 18a di trascinamento azionate da un dispositivo attuatore (non illustrato); in questo modo, le barre 18 definiscono, sul piano 16, una successione di tasche 19 mobili atte ad ricevere, ciascuna, un rispettivo gruppo 2 dal dispositivo 14 di trasferimento per alimentare il gruppo 2 stesso all’unità confezionatrice (non illustrata).
Secondo quanto illustrato nelle figure da 2 a 4, il dispositivo 13 di raggruppamento comprende, per ciascuna delle N file 6, una tasca 20 fissa conformata ad U, la quale presenta un asse longitudinale 21 sostanzialmente orizzontale e parallelo alla direzione 9 di alimentazione, definisce una sede di ampiezza trasversale sostanzialmente pari alla larghezza di una fetta 3, ed è disposta con una propria estremità di ingresso affacciata ad una estremità di uscita di un relativo piano inclinato 12 in modo tale da accogliere, in uso, l’estremità anteriore della relativa fila 6 di fette 3 che scende lungo il piano inclinato 12 stesso.
In posizione affacciata ad una estremità di uscita di ciascuna tasca 20, il dispositivo 13 di raggruppamento comprende inoltre una relativa tasca 22 mobile, la quale è anch’essa conformata ad U, presenta un asse longitudinale 23 parallelo all’asse longitudinale 21 ed è definita da una parete di fondo 24 orizzontale e da due pareti laterali 25 verticali definenti, con la parete di fondo 24, una sede 26 presentante un’ampiezza trasversale pari all’ampiezza trasversale della tasca 20 fissa. Alla tasca 22 è collegato un dispositivo attuatore lineare (di tipo noto e non illustrato) avente la funzione, in uso, di spostare la tasca 22 trasversalmente all’asse longitudinale 23 tra una posizione di carico (figure 2 e 3), nella quale l’asse longitudinale 23 è coassiale all’asse longitudinale 21 e la tasca 22 riceve dalla tasca 20 la parte anteriore della relativa fila 6 per formare, nel modo che verrà descritto nel seguito, un relativo gruppo 2, ed una posizione di scarico (figura 4), nella quale la tasca 22 è disposta ad un livello superiore rispetto alla posizione di carico ed è accoppiata al dispositivo 14 di trasferimento per consentire a quest’ultimo di prelevare il gruppo 2 dalla tasca 22.
Ciascuna tasca 22 è atta, inoltre, ad essere posizionata dal relativo dispositivo attuatore (non illustrato) in una posizione intermedia di pulizia (illustrata nella figura 2 con linea tratteggiata), nella quale la tasca 22 è ad un livello inferiore rispetto alla posizione di carico ed è disposta con la propria parete di fondo 24 immediatamente al di sotto di un ugello 27 di aria compressa avente la funzione di soffiare via, prima che la tasca 22 ritorni nella posizione di carico per ricevere un nuovo gruppo 2, eventuali residui di fetta 3 presenti nella tasca 22 dopo che un precedente gruppo 2 è stato prelevato dalla tasca 22 stessa.
Per ciascuna tasca 20, il dispositivo 13 di raggruppamento comprende un relativo organo di arresto della relativa fila 6 definito da una pinza 28, la quale è disposta in corrispondenza dell’estremità di uscita della tasca 20 in posizione affacciata alla tasca 22 e comprende due ganasce disposte da bande opposte della tasca 20 e mobili da e verso l’asse longitudinale 21 tra una posizione allargata di riposo, nella quale pinza 28 consente il progressivo passaggio della relativa fila 6 dalla tasca 20 alla tasca 22, ed una posizione ravvicinata di presa, nella quale la pinza 28 è in presa contro i fianchi della fetta 3 anteriore della fila 6 in modo tale da impedire l’avanzamento della fila 6 dalla tasca 20 alla tasca 22.
Secondo quanto illustrato nelle figure 3 e 4, il dispositivo 13 di raggruppamento comprende, infine, per ciascuna fila 6, un rispettivo tegolo 29 fisso, il quale si estende al di sopra dell’estremità di uscita del relativo piano inclinato 12 e della relativa tasca 20 e funge da elemento di contenimento e guida per la relativa fila 6, e due spallamenti 30 e 31, i quali hanno la funzione di contenere le estremità del gruppo 2 alloggiato nella relativa tasca 22 per impedire che il gruppo 2 stesso si scomponga durante la spostamento della tasca 22 dalla posizione di carico alla posizione di scarico. A tale scopo, lo spallamento 30 è definito da due elementi 32 fissi solidali all’estremità del tegolo 29 affacciata alla tasca 22, paralleli tra loro e trasversali all’asse longitudinale 21 ed estendentisi dal tegolo 29 verso l’alto e verso il dispositivo 14 di trasferimento.
Lo spallamento 31 è definito, invece, da due elementi a L comprendenti, ciascuno, un braccio 33 parallelo all’asse longitudinale 21 e disposto all’altezza della tasca 20 ed un braccio 34 solidale all’estremità del relativo braccio 33 affacciata alla tasca 22 ed estendentesi perpendicolarmente al braccio 33 stesso, verso l’alto e verso il dispositivo 14 di trasferimento.
Oltre alla funzione sopra descritta, lo spallamento 31 ha l’ulteriore funzione di contenere l’estremità anteriore del gruppo 2 quando, durante la formazione del gruppo 2 stesso, le fette 3 avanzano progressivamente lungo l’asse longitudinale 23 per riempire la tasca 22.
A tale scopo, secondo quanto illustrato nella figura 2, lo spallamento 31 è mobile, sotto la spinta di un organo attuatore di tipo noto (non illustrato), parallelamente all’asse longitudinale 21 tra una posizione avanzata, nella quale lo spallamento 31 è in prossimità di un’estremità di ingresso della tasca 22 disposta nella posizione di carico, ed una posizione arretrata, nella quale lo spallamento 31 è in prossimità di un’estremità di uscita della tasca 22.
Secondo quanto illustrato nelle figure 4 e 5, allo scopo di consentire sia lo spostamento alternativo dello spallamento 31 lungo la tasca 22, sia lo spostamento trasversale della tasca 22 dalla posizione di carico alla posizione di scarico, la parete di fondo 24 della tasca 22 presenta due asole 35 parallele tra loro e all’asse longitudinale 23 ed atte, ciascuna, ad essere impegnata in maniera assialmente scorrevole da un rispettivo braccio 33 e in maniera trasversalmente scorrevole da un rispettivo braccio 34.
Infine, per motivi che saranno esposti nel seguito, sia gli elementi 32 di ciascuno spallamento 30, sia i bracci 34 di ciascuno spallamento 31 presentano lunghezze differenti l’uno rispetto all’altro; in particolare, l’elemento 32 che è disposto posteriormente all’altro elemento 32 rispetto al piano del foglio delle figure da 2 a 4 presenta una lunghezza inferiore rispetto all’altro elemento 32; analogamente, il braccio 34 (figura 5) che è disposto posteriormente all’altro braccio 34 rispetto al piano del foglio delle figure da 2 a 4 presenta una lunghezza inferiore rispetto all’altro braccio 34.
Secondo quanto illustrato nelle figure 2 e 7, il dispositivo 14 di trasferimento comprende un trave 36 definito da un profilato metallico a sezione rettangolare, il quale si estende trasversalmente agli assi longitudinali 21 e 23 e parallelamente alla direzione 17 di uscita, ed è collegato ad un dispositivo attuatore (non illustrato) atto a spostare il trave 36, nel modo che verrà spiegato dettagliatamente nel seguito, trasversalmente a se stesso sia in direzione verticale, sia in direzione orizzontale.
Il trave 36 porta collegate N teste 37 di presa, le quali sono parte del dispositivo 14 di trasferimento e sono solidalmente collegate al trave 36 per essere spostate dal trave 36 stesso tra una posizione di prelievo, nella quale ciascuna testa 37 di presa è disposta al di sopra di una relativa tasca 22 (figure, da 2 a 4) per prelevare, di volta in volta, un relativo gruppo 2 dalla tasca 22 disposta nella posizione di scarico (figura 4), ed una posizione di rilascio (figure 6 e 7), nella quale ciascuna testa 37 di presa è disposta al di sopra del convogliatore 15 per rilasciare su quest’ultimo un relativo gruppo 2 all’interno di una relativa tasca 19.
Secondo quanto illustrato nelle figure 3, 6 e 7, ciascuna testa 37 di presa comprende un relativo telaio 38 ad U rovesciata rigidamente collegato al trave 36 ed un relativo dispositivo 39 a pinza, il quale ha la funzione, in uso, di afferrare un gruppo 2 alloggiato nella relativa tasca 22 disposta nella posizione di scarico ed è montato sul telaio 38 per ruotare attorno ad un asse 40 parallelo agli assi longitudinali 21 e 23 in modo tale da impartire al gruppo 2 precedentemente prelevato una rotazione di 90° attorno all’asse 40.
Nel dettaglio, il telaio 38 comprende una barra fissata rigidamente al trave 36 e due appendici 41, che si estendono dalla barra verso il basso e verso la relativa tasca 22 e presentano, ciascuna, un rispettivo foro coassiale all’asse 40 ed impegnato in maniera angolarmente libera da un relativo perno 42 sporgente assialmente da una relativa estremità libera di una traversa 43 interposta tra le appendici 41 e presentante una porzione centrale a sezione sostanzialmente quadrata.
In corrispondenza delle proprie estremità, la traversa 43 porta collegate due ganasce 44 e 45 ad azionamento pneumatico, le quali sporgono assialmente e verso il basso dalla traversa 43, sono affacciate l’una all’altra e sono mobili tra una posizione allargata di riposo (figure 2 e 3) ed una posizione ravvicinata di presa (figure 4 e 6).
In particolare, la ganascia 44 è disposta al di sopra del tegolo 29 e comprende un supporto 46 collegato alla traversa 43 ed una staffa 47 ad L, la quale è rigidamente collegata all’estremità libera del supporto 46 e porta due organi pressori 48 mobili, sotto l’azione di rispettivi pistoni pneumatici 49, in una direzione parallela all’asse 40.
Secondo quanto illustrato nella figura 3, la posizione del supporto 46 e, quindi, degli organi pressori 48 è regolabile assialmente rispetto alla traversa 43. A tale scopo il supporto 46 è collegato alla traversa 43 tramite una vite 50, la quale è normalmente stretta attraverso una feritoia 51 parallela all’asse 40 ed è atta ad essere spostata, previo parziale allentamento della vite 50 stessa, lungo la feritoia 51 per regolare la posizione assiale del supporto 46.
Con riferimento alle figure 3 e 6, la ganascia 45 comprende, a sua volta, un supporto 52 collegato rigidamente alla traversa 43 ed una staffa 53 ad L, la quale è rigidamente collegata all’estremità libera del supporto 52, è analoga e affacciata alla staffa 47 e supporta, a sua volta, due organi pressori 54 mobili, sotto l’azione di un pistone pneumatico 55, in una direzione parallela all’asse 40 ed affacciati, ciascuno, ad un corrispondente organo pressore 48 della staffa 47.
Il dispositivo 14 di trasferimento comprende, infine, un dispositivo attuatore 56 atto ad impartire alla traversa 43 di ciascun dispositivo 39 di presa la rotazione attorno all’asse 40.
Secondo quanto illustrato nelle figure 6 e 7, il dispositivo attuatore 56 comprende un motore (non illustrato) ed una trasmissione 57 articolata che è disposta lateralmente alle teste 37 di presa in prossimità delle relative ganasce 45 e comprende, per ciascuna testa 37 di presa, una biella 58, che è trasversale all’asse 40 ed è collegata alla biella 58 adiacente tramite un rispettivo giunto 59, ed una manovella 60, che si estende, trasversalmente all’asse 40, tra il giunto 59 ed una estremità del perno 42 solidale alla traversa 43.
Dal momento che le N stazioni 4 di formazione gruppi sono tutte uguali tra loro ed operano in parallelo, il funzionamento dell’unità 1 verrà nel seguito descritto con riferimento alla formazione di un solo gruppo 2 e a partire dalla configurazione operativa illustrata nella figura 2, nella quale le fette 3 di una relativa fila 6 si spostano attraverso la relativa tasca 20 e la relativa pinza 28 disposta nella posizione allargata per inserirsi progressivamente nella relativa tasca 22 disposta nella posizione di carico.
Quando la fetta 3 anteriore appoggia sullo spallamento 31 disposto nella sua posizione avanzata, lo spallamento 31 viene spostato verso la sua posizione arretrata in modo tale da accompagnare il progressivo inserimento delle fette 3 nella tasca 22. Quando un predeterminato numero Z di fette 3 è entrato nella tasca 22, lo spallamento 31 viene arrestato e la pinza 28 viene serrata contro i fianchi della fetta 3 disposta all’uscita della tasca 20 in modo da arrestare l’avanzamento della fila 6.
Secondo quanto illustrato nella figura 3, una volta formato il gruppo 2, allo spallamento 31 viene impartito un ulteriore passo di arretramento di ampiezza appena sufficiente a distaccare la fetta 3 disposta all’estremità posteriore del gruppo 2 dalla fetta 3 disposta all’estremità anteriore della tasca 20.
A questo punto, come illustrato nella figura 4, la tasca 22 viene spostata nella posizione di scarico, nella quale il gruppo 2 viene stretto tra le ganasce 44 e 45 del relativo dispositivo 39 di presa tramite l’azionamento dei relativi organi pressori 48 e 54.
Come illustrato nella figura 5, quando la tasca 22 raggiunge la posizione di scarico, il relativo gruppo 2 viene disposto con le fette 3 di estremità affacciate alle staffe 47 e, rispettivamente, 53, le quali possono disporsi tra la coppia di elementi 32 dello spallamento 30 e, rispettivamente, tra la coppia di bracci 34 dello spallamento 31 grazie alla differente lunghezza dei due elementi 32 l’uno rispetto all’altro e dei due bracci 34 l’uno rispetto all’altro.
Una volta afferrato il gruppo 2, il trave 36 viene sollevato in una direzione di estrazione trasversale all’asse longitudinale 23, spostato trasversalmente in una direzione trasversale all’asse longitudinale 23 e parallela alla direzione 9 di alimentazione, ed, infine, abbassato (figura 6) in una direzione parallela alla direzione di estrazione per portare ciascuna testa 37 di presa nella rispettiva posizione di rilascio, immediatamente al di sopra del convogliatore 15. A seguito dell’azionamento contemporaneo degli organi pressori 48 e 54 di ciascuno dei dispositivi 39 di presa, i relativi gruppi 2 vengono rilasciati all’interno delle relative tasche 19 del convogliatore 15.
Secondo quanto illustrato nelle figure 1 e 7, mentre le teste 37 di presa vengono spostate dalla posizione di prelievo alla posizione di rilascio, il dispositivo attuatore 56 viene azionato per ruotare, tramite la trasmissione 57 articolata, le relative traverse 43 di 90° attorno all’asse 40 in modo tale che i gruppi 2 vengano rilasciati, in modo preciso e senza urti, sul convogliatore 15 con le relative fette 3 in appoggio su di un fianco.
Una volta rilasciati i gruppi 2, il trave 36 viene nuovamente azionato per riportare le teste 37 di presa nelle relative posizioni di carico.
È opportuno osservare che, poiché il convogliatore 15 si muove in continuo, il trave 36 ed i dispositivi 39 di presa sono azionati in modo sincronizzato con il convogliatore 15 in modo tale che, nell’intervallo di tempo durante il quale le teste 37 di presa vengono portate dalle relative posizioni di rilascio alle relative posizioni di prelievo e viceversa, il convogliatore 15 avanzi di un tratto sufficiente a portare un numero N di tasche 19 vuote in corrispondenza delle N posizioni di scarico.
A conclusione di quanto sopra esposto, è opportuno precisare che, nel caso i gruppi 2 debbano essere alimentati all’unità confezionatrice (non illustrata) con il medesimo orientamento con cui i gruppi 2 vengono prelevati dalle relative tasche 22, è possibile trasferire i gruppi 2 dalle relative tasche 22 al convogliatore 15 senza impartire ai dispositivi 39 di presa e, quindi, ai gruppi 2, alcuna rotazione attorno all’asse 40.
Claims (1)
- R I V E N D I C A Z I O N I 1.- Metodo per la formazione di gruppi (2) di fette (3) biscottate o prodotti simili, il metodo comprendendo le fasi di alimentare un numero determinato di file (6) di fette (3) a relative tasche (22) in una direzione (9) di alimentazione; ciascuna fila (6) essendo formata da una successione di fette (3) disposte secondo un primo orientamento e strette l’una all’altra nella direzione (9) di alimentazione in una configurazione compatta; arrestare ciascuna fila (6) quando un numero determinato di fette (3) è penetrato all’interno della relativa tasca (22) per formare, all’interno della tasca (22) stessa, un relativo gruppo (2); estrarre ciascun gruppo (2) dalla relativa tasca (22) tramite un rispettivo dispositivo (39) di presa a pinza; spostare ciascun dispositivo (39) di presa a pinza in una stazione (7) di uscita; e rilasciare ciascun gruppo (2) su di un convogliatore (15) di uscita tramite l’apertura del rispettivo dispositivo (39) di presa a pinza. 2.- Metodo secondo la rivendicazione 1, in cui l’estrazione del gruppo (2) dalla relativa tasca (22) viene eseguita in una direzione di estrazione trasversale alla direzione (9) di alimentazione. 3.- Metodo secondo la rivendicazione 1 o 2, e comprendente l’ulteriore fase di impartire ai dispositivi (39) di presa a pinza, prima che i relativi gruppi (2) vengano rilasciati sul convogliatore (15) di uscita, una rotazione di ampiezza determinata in modo tale da disporre i relativi gruppi (2) secondo un secondo orientamento differente dal primo orientamento. 4.- Metodo secondo la rivendicazione 3, in cui la rotazione viene eseguita attorno ad un asse (40) parallelo alla direzione (9) di alimentazione. 5.- Metodo secondo una delle rivendicazioni da 2 a 4, in cui la fase di alimentazione delle fette (3) nella tasca (22) viene eseguita quando la tasca (22) è disposta in una posizione di carico, e la fase di estrazione del relativo gruppo (2) dalla tasca (22) viene eseguita quando la tasca (22) è disposta in una posizione di scarico ed il dispositivo (39) di presa è in una posizione di prelievo; il metodo comprendendo l’ulteriore fase di spostare la tasca (22) dalla posizione di carico alla posizione di scarico in una direzione parallela alla direzione di estrazione. 6.- Metodo secondo la rivendicazione 5, in cui, quando la tasca (22) è nella posizione di scarico, il gruppo (2) viene disposto tra due ganasce (44, 45) del dispositivo (39) di presa a pinza disposte in una posizione allargata; il metodo comprendendo l’ulteriore fase di serrare le ganasce (44, 45) contro le estremità del gruppo (2). 7.- Metodo secondo la rivendicazione 6, in cui la fase di serrare le ganasce (44, 45) viene eseguita controllando degli organi pressori (48, 54) ad azionamento pneumatico associati alle ganasce (44, 45). 8.- Metodo secondo una delle rivendicazioni da 5 a 7, in cui la fase di rilasciare il gruppo (2) sul convogliatore (15) di uscita viene eseguita dopo avere portato il dispositivo (39) di presa a pinza in una posizione di rilascio immediatamente al di sopra del convogliatore (15) di uscita; ed in cui lo spostamento del dispositivo (39) di presa a pinza dalla posizione di prelievo alla posizione di rilascio viene eseguito facendo compiere al dispositivo di (39) di presa a pinza uno spostamento di sollevamento nella direzione di estrazione, uno spostamento di traslazione in una direzione trasversale alla direzione di estrazione, ed uno spostamento di abbassamento in una direzione parallela alla direzione di estrazione verso il convogliatore (15) di uscita. 9.- Metodo secondo le rivendicazioni 3 e 8, in cui la fase di impartire una rotazione ai dispositivi (39) di presa a pinza viene eseguita durante il detto spostamento di traslazione. 10.- Unità per la formazione di gruppi (2) di fette (3) o simili prodotti da forno, l’unità (1) comprendendo un numero (N) determinato di tasche (22), ciascuna delle quali presenta un asse (23) longitudinale ed è atta a contenere un numero (Z) determinato di fette (3); mezzi di alimentazione (5) per alimentare a ciascuna tasca (22) una relativa fila (6) di fette (3) in una direzione (9) di alimentazione parallela al detto asse (23) longitudinale, ciascuna fila (6) essendo formata da una successione di fette (3) disposte secondo un primo orientamento e strette l’una all’altra nella direzione (9) di alimentazione in una configurazione compatta; mezzi di arresto (28) per arrestare ciascuna fila (6) quando il detto numero (Z) determinato di fette (3) è penetrato all’interno della relativa tasca (22) per formare, all’interno della tasca (22) stessa, un relativo gruppo (2); un convogliatore (15) di uscita; e mezzi di trasferimento (14) per estrarre ciascun gruppo (2) dalla relativa tasca (22), i mezzi di trasferimento (14) comprendendo, per ciascuna tasca (22), un dispositivo (39) di presa a pinza mobile fra una posizione di prelievo di un gruppo (2) dalla relativa tasca (22) ed una posizione di rilascio del gruppo (2) sul convogliatore (15) di uscita. 11.- Unità secondo la rivendicazione 10, in cui ciascun dispositivo (39) di presa a pinza è mobile in una direzione di estrazione trasversale al detto asse (23) longitudinale per estrarre il relativo gruppo (2) dalla relativa tasca (22). 12.- Unità secondo la rivendicazione 10 o 11, in cui ciascun dispositivo (39) di presa è girevole attorno ad un asse (4) parallelo alla direzione (9) di alimentazione; mezzi attuatori (56) essendo collegati a ciascun dispositivo (39) di presa a pinza per impartirgli una rotazione di ampiezza determinata in modo da disporre il relativo gruppo (2) in un secondo orientamento differente dal primo orientamento. 13.- Unità secondo la rivendicazione 12, in cui i detti mezzi attuatori (56) comprendono, per ciascun dispositivo (39) di presa a pinza, una manovella (60) solidale al dispositivo (39) di presa a pinza stesso, ed una biella (58) motorizzata collegata alla manovella (60). 14.- Unità secondo la rivendicazione 13, in cui i le bielle (58) sono collegate fra loro. 15.- Unità secondo una delle rivendicazioni da 12 a 14, in cui la detta ampiezza determinata è di sostanzialmente 90°. 16.- Unità secondo una delle rivendicazioni da 11 a 15, in cui ciascuna tasca (22) è montata per spostarsi fra una posizione di carico, di ricezione delle relative fette (3), ed una posizione di scarico di accoppiamento con il relativo dispositivo (39) di presa a pinza in una direzione trasversale al relativo asse (23) longitudinale. 17.- Unità secondo una delle rivendicazioni da 10 a 16, in cui ciascun dispositivo (39) di presa a pinza comprende due ganasce (44, 45) mobili parallelamente al detto asse (23) longitudinale da e verso una posizione di presa di un relativo gruppo (2). 18.- Unità secondo la rivendicazione 17, in cui ciascuna ganascia (44; 45) comprende rispettivi organi pressori (48; 54) ad azionamento pneumatico. 19.- Unità secondo una delle rivendicazioni da 10 a 18, in cui i mezzi di trasferimento (14) comprendono un trave (36) trasversale ai detti assi (23) longitudinali e supportante i dispositivi (39) di presa a pinza; il trave (36) essendo mobile lungo un percorso determinato per spostare i dispositivi (39) di presa fra le posizioni di prelievo e di rilascio. 20.- Unità secondo la rivendicazione 19, in cui il detto percorso è conformato a U.
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