ITSV980058A1 - Gruppo alimentatore di bobine di materiale, in particolare di bobinedi nastro di materiale d'incarto e nelle macchine impacchettatrici di - Google Patents

Gruppo alimentatore di bobine di materiale, in particolare di bobinedi nastro di materiale d'incarto e nelle macchine impacchettatrici di Download PDF

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ITSV980058A1
ITSV980058A1 IT1998SV000058A ITSV980058A ITSV980058A1 IT SV980058 A1 ITSV980058 A1 IT SV980058A1 IT 1998SV000058 A IT1998SV000058 A IT 1998SV000058A IT SV980058 A ITSV980058 A IT SV980058A IT SV980058 A1 ITSV980058 A1 IT SV980058A1
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Description

DESCRIZIONE dell'Invenzione industriale dal titolo: “Gruppo alimentatore di bobine di materiale, in particolare di bobine di nastro di materiale d'incarto e nelle macchine impacchettatrici di sigarette e procedimento di prelevamento e trasferimento delle bobine stesse"
TESTO DELLA DESCRIZIONE
L'invenzione ha per oggetto gruppo alimentatore di bobine di materiale, in particolare di bobine di nastro di materiale d'incarto e nelle macchine ìmpacchettatrici di sigarette, comprendente un magazzino porta bobine su cui è caricata almeno una bobina ed un dispositivo prelevatore/trasferitore a dispositivi porta-bobine di una macchina utilizzatrice, essendo il dispositivo prelevatore e/o il magazzino porta-bobine con l'almeno unica bobina di materiale disposti in posizione relativa prestabilita di prelevamento della bobina dal detto magazzino porta-bobine da parte del detto dispositivo prelevatore, ed essendo il detto dispositivo prelevatore e/o il detto magazzino portabobine spostabili relativamente fra loro per portare la bobina in una posizione di prontezza di afferramento da parte del dispositivo afferratore.
Un gruppo di questo tipo è noto ad esempio da una precedente domanda di brevetto italiana della stessa titolare avente il numero di domanda GE94A000105.
Il problema su cui si basa l'invenzione è quello di perfezionare un gruppo del tipo descritto all'inizio, in modo tale per cui con mezzi semplici e poco costosi sia possibile ottenere un posizionamento reciproco preciso del dispositivo prelevatore con la bobina rispettivamente in posizione di prelevamento nella stazione a tale scopo prevista. Tale posizionamento deve essere possibile in modo rapido e senza richiedere interventi da parte di personale esterno.
L'invenzione consegue gli scopi di cui sopra con un gruppo del tipo descritto all'inizio, in cui sono previsti mezzi per spostare la bobina in una stazione di prelevamento secondo una prima direzione trasversale all'asse della stessa e mezzi per lo spostamento della bobina nella stazione di prelevamento verso il dispositivo prelevatore e/o per lo spostamento del dispositivo prelevatore verso la bobina nella stazione di prelevamento secondo un percorso perpendicolare alla prima direzione di spostamento della bobina nella stazione di prelevamento in particolare parallelo all'asse della bobina stessa, mentre sono previsti ulteriormente mezzi per regolare la centratura della bobina nella stazione di prelevamento rispetto al dispositivo prelevatore, in particolare agli organi afferratori previsti sullo stesso, i quali mezzi di centratura comandano l'attivazione e l'arresto dei mezzi di spostamento della bobina sul magazzino portabobina .
Secondo una ulteriore caratteristica, i detti mezzi di centratura sono costituiti da almeno due coppie di sensori per il rilevamento di almeno due punti diametralmente opposti del perimetro esterno e/o interno della bobina.
I sensori possono essere di tipo qualsivoglia e sono costituiti in particolare da fotocellule.
Le fotocellule sono disposte in modo tale da poter rilevare la presenza nel loro campo di azione di una corrispondente zona periferica della bobina. In particolare la posizione reciproca di lettura fra fotocellula e bobina ed il raggio d'azione o di sensibilità della fotocellula o di altro sensore sono tarati in modo tale, per cui la faccia o la parte più vicina alle stesse della bobina viene rilevato, mentre la parte o faccia opposta della bobina è fuori dal campo di lettura o raggio d'azione della fotocellula o del sensore .
In questo modo la corretta posizione di prelevamento della bobina è data quando le almeno due opposte fotocellule od i due opposti sensori destinati a rilevare zone periferiche diametralmente opposte della bobina rilevano ambedue la presenza di dette zone. In caso contrario si ha un posizionamento sfalsato in direzione opposta alla fotocellula od al sensore che no rileva la presenza del bordo periferico della bobina e la posizione deve essere corretta.
Vantaggiosamente, il gruppo presenta una centralina di comando dei mezzi di spostamento della bobina nella stazione di prelevamento che elabora i segnali dei sensori e comanda i mezzi di spostamento della bobina a seconda dei segnali ricevuti dai sensori.
Pertanto quando uno degli almeno due sensori non rileva la presenza della bobina, la centralina attiva mezzi di spostamento della bobina in direzione del detto sensore.
Secondo una forma esecutiva preferita i sensori sono almeno tre e sono costituiti da fotocellule con un raggio di azione massimo tale che il livello massima di lettura è intermedia rispetto allo spessore della bobina, venendo pertanto generato un segnale dai sensori solamente quando la bobina, cioè il bordo periferico esterno do interno della stessa entra nel campo d'azione della fotocellula.
Vantaggiosamente il dispositivo prelevatore presenta almeno due, preferibilmente più ganasce radiali destinate a sovrapporsi ad almeno due punti o zone diametralmente opposte od a più punti o zone angolarmente distribuite lungo il perimetro esterno della bobina, al lato periferico di mantello della stessa, le quali ganasce sono spostabili radialmente rispetto ad un asse comune e parallelo all'asse della bobina stessa da una posizione d'afferramento radialmente rientrata ad una posizione di non afferramento radialmente spostata in fuori, mentre su almeno due ganasce, preferibilmente su tutte le ganasce è montato un rispettivo sensore.
Vantaggiosamente, la centralina di controllo comanda lo spostamento assi lle di avvicinamento e di allontanamento del dispositivo prelevatore dalla bobina stessa e l'apertura e la chiusura delle ganasce, essendo prevista una fase di chiusura delle ganasce stesse nella posizione di allontanamento del dispositivo prelevatore od in una posizione intermedia di avvicinamento verso la bobina durante la discesa e la contestuale attivazione e lettura dei segnali emessi dai sensori quando le ganasce sono nella posizione di chiusura, mentre contestualmente ed in dipendenza dei segnali emessi dai sensori, la centralina stessa comanda i mezzi di spostamento della bobina nella stazione di prelevamento per la perfetta centratura rispetto al dispositivo prelevatore. In questo modo è possibile evitare errori dovuti a tolleranze dimensionali eccessive del diametro massimo esterno delle bobine di materiale.
L'invenzione prevede inoltre che la testa di prelevamento sia spostabile lungo un asse secante un percorso anulare preferibilmente circolare di alimentazione delle bobine nella stazione di prelevamento, essendo la corretta posizione di centratura prevista nel punto di tangenza del detto asse con il detto percorso circolare. In particolare, quando le bobine sono disposte coricate con i loro assi in posizione verticale, il punto di tangenza fra i detti due percorsi coincide con una posizione in cui l'asse della bobina è coassiale all'asse di una ganascia di afferramento della stessa del dispositivo prelevatore.
Questa disposizione consente di eseguire la centratura sia grazie ad uno spostamento angolare della bobina lungo il percorso circolare sia grazie ad una traslazione del dispositivo di prelevamento lungo il suddetto asse.
La successione di passi o la scelta di quale delle due parti spostare, cioè la bobina da prelevare od il dispositivo prelevatore può venire ottimizzata in base al calcolo eseguito dalla centralina di comando delle condizioni reali di posizione rispetto a quelle ideali ed in base ai riscontri forniti dai sensori.
In questo modo con un minimo di passi è possibile ottenere rapidamente ed in modo sicuro il corretto allineamento o la corretta centratura fra bobina nella stazione di prelevamento e dispositivo di prelevamento.
La bobina viene spostata a piccoli passi in direzione del sensore che non ha rilevato la presenza nel proprio campo d'azione della corrispondente parte pebobina. La lettura viene ripetuta ed i sensori vengono nuovamente analizzati. A seconda della risposta dei sensori viene verificata l'opportunità di eseguire come passo successivo anche od in alternativa un passo di spostamento della testa di prelevamento.
Pertanto nel metodo secondo l'invenzione è possibile prevedere una ripetizione di passi operativi comprendente intercalati fra loro, la lettura dei segnali emessi dai sensori, uno o più passi di spostamento della bobina e/o della testa di prelevamento, l'analisi dei risultati ottenuti con lo spostamento mediante nuova lettura dei segnali forniti dai sensori, l'elaborazione dell'eventuale ulteriore successivo spostamento della bobina e/o della testa di prelevamento, nonché la direzione o l'ampiezza del passo. I passi di spostamento possono essere prestabiliti oppure calcolati in base ai segnali forniti dai sensori. In questo caso è possibile prevedere in posizioni opportune e diverse ulteriori sensori che forniscono eventuali ulteriori dati di misurazione di posizione della bobina e/o della testa di prelevamento rispetto alla corretta posizione di allineamento delle dette due parti.
L'invenzione ha per oggetto anche il procedimento di alimentazione di bobine che utilizza il gruppo precedentemente descritto e che comprende i seguenti passi:
L'alimentazione di una bobina lungo un percorso prestabilito in una stazione di prelevamento da parte di un dispositivo prelevatore, il quale percorso s'interseca con un percorso di spostamento del dispositivo prelevatore relativamente ad una posizione di allineamento assiale del dispositivo prelevatore e della bobina nella stazione di prelevamento;
il rilevamento della corretta posizione di allineamento del dispositivo prelevatore con la bobina mediante sensori disposti in modo da rilevare la presenza del bordo periferico esterno e/o del bordo periferico interno della bobina nella stazione di prelevamento nel loro campo d'azione;
lo sfalsamento relativo della bobina e/o del prelevatore lungo i due percorsi intersecanti fra loro fintanto che ciascun sensore non rileva nel proprio campo d'azione la presenza della corrispondente zona del bordo periferico esterno e/o interno della bobina nella stazione di prelevamento.
Grazie agli accorgimenti di cui sopra è possibile ottenere in modo relativamente economico ed affidabile una rapida centratura automatica del dispositivo prelevatore e delle bobine da prelevare.
I perfezionamenti dell'invenzione sono oggetto delle sottorivendicazioni.
Le caratteristiche dell'invenzione ed i vantaggi da esse derivanti risulteranno meglio dalla seguente descrizione di un esempio esecutivo illustrato a titolo non limitativo nei disegni allegati, in cui:
La fig. 1 è una vista schematica in pianta di una macchina operatrice con un gruppo secondo l'invenzione .
La fig. 2 è una vista parziale del lato posteriore di una macchina operatrice secondo la fig. 1 con il gruppo secondo l'invenzione.
La fig. 3 è una vista in direzione di traslazione del dispositivo prelevatore del gruppo secondo 1 ' invenzione.
La fig. 4 è una vista in direzione dell'asse della ganascia afferratrice del dispositivo prelevatore.
La fig. 5 è una sezione assiale, parziale, ingrandita della ganascia afferratrice secondo la fig.
4 .
Nelle figure da 1 a 3 il gruppo secondo l'invenzione è illustrato in combinazione con una macchina operatrice 1 che utilizza nastri di materiale avvolti in bobine 2, come ad esempio una macchina confezionatrice od impacchettatrice di sigarette oppure una macchia cellofanatrice, o simili. Della macchina operatrice 1 è illustrata solo la parte del corpo rilevante per l'invenzione. In posizione operativa di svolgimento, le bobine 2 sono disposte sul lato anteriore della macchina operatrice 1, con i loro assi orientati sostanzialmente perpendicolarmente al detto lato. Nella zona inferiore di almeno un lato di testa della macchina operatrice 1, sono previsti almeno un tunnel, preferibilmente due tunnel di passaggio 4 affiancati e paralleli che sono orientati parallelamente all'asse delle bobine 2 in posizione operativa di svolgimento del nastro. I tunnel di passaggio 4 presentano una luce maggiore del diametro delle bobine piene 2 e sono aperti in corrispondenza del lato anteriore 101 e del lato posteriore 201 della macchina operatrice stessa. In ciascun tunnel di passaggio 4 sono previsti dei mezzi trasferitori 5, rispettivamente per una bobina 2. I mezzi trasferitori 5 sono provvisti di una slitta 105 che è montata scorrevole su guide 6 orientate parallelamente ai tunnel di passaggio 4 e sono spostabili dal lato anteriore della macchina, in una posizione di fine corsa in cui la bobina 2 è in posizione operativa di svolgimento, al lato
posteriore della stessa (fig 1), ov ero oltre il detto lato posteriore 201 in una posizione, in cui sporono in fuori oltre all'imbocco posteriore dei tunnel di passaggio 4 in misura superiore al diametro delle bobine piene Δ scisse, e viceversa, no spostamento della slitta 105 è comandato da un motore grazie ad una trasmissione a vite-madrevite. I mezzi trasferitori 5 portano ciascuno direttamente un mandrino di svolgimento 7 per le bobine 2.1 mandrini 7 sono del tipo a ganasce espandibili 107, sostanzialmente noto, ed afferrano il nucleo 102 delle bobine 2 dal lato interno. Sia il motore d'azionamento del mandrino 7 che gli attuatori di comando delle ganasce 107 sono portati anch'essi sui mezzi trasferitori 5, mentre l'attivazione degli stessi è comandata dalla macchina operatrice, in modo sincronizzato con le unità operative della stessa, attraverso linee e/o condotti di comando flessibili di tipo comunemente noto. I mandrini 7 sono montati sulle slitte 105 dei mezzi trasferi-tori 5 in modo oscillabile alternativamente in una posizione con l'asse degli stessi orientato parallelamente alla direzione di trasferimento, e cioè coassialmente all'asse delle bobine 2 nella posizione operativa di svolgimento, ed in una posizione, in cui l'asse degli stessi è orientato verticalmente verso l'alto. Questa movimentazione viene ottenuta collegando la cassa 207 dei mandrini all'asse d'uscita del riduttore 8 che presenta una prestabilita angolazione. La specifica costruzione è descritta dettagliatamente in una precedente domanda di brevetto, pubblicata, della stessa titolare avente il numero di domanda GE94A000105 .
Lungo il lato posteriore 201 della macchina operatrice 1 è prevista una guida 9 di scorrimento orizzontale e perpendicolare all'asse verticale ed all'asse dei tunnel di passaggio A che è per un dispositivo di prelevamento 10 delle bobine piene 2 da un magazzino porta-bobine 11 su cui sono disposte due pile di bobine piene 2 ai mezzi trasferitori 5 nella posizione di fine corsa sul lato posteriore della macchina operatrice 1. Il magazzino porta-bobine 11 alloggia almeno una pila verticale di bobine piene 2 che sono orientate coassialmente tra loro ed il cui asse verticale è contenuto nello stesso piano verticale, in particolare parallelo alla guida di scorrimento orizzontale 9, dell'asse dei mandrini 7 nella posizione di fine corsa posteriore dei mezzi trasferitori 5. Vantaggiosamente detto piano verticale è previsto posteriormente alla guida 9 di scorrimento orizzontale, mentre sulla guida 9 è portata per mezzo di un carrello 12 una ulteriore guida verticale 13, in cui è montato scorrevole verticalmente un montante di supporto 14. Alla sua estremità inferiore, il montante di supporto 14 porta a sbalzo dal suo lato posteriore una testa di prelevamento 15 delle bobine piene 2, il cui asse centrale V è contenuto anch'esso nel piano verticale contenente gli assi della pila di bobine piene 2 sul magazzino porta-bobine 11, nella posizione di prelevamento, e gli assi dei mandrini 7 orientati verticalmente verso l'alto, nella posizione di fine corsa posteriore. Pertanto la testa afferratrice, ovvero l'asse verticale della stessa parallelo all'asse delle bobine sul magazzino 11 può scorrere lungo un asse orizzontale o parallelo alla guida 9. e può venire spostata tra una posizione di prelevamento delle bobine piene 2 dalla pila nel magazzino 11, in cui è coassiale l'asse V della testa di prelevamento 15, in una posizione di scarico della bobina prelevata sul corrispondente mandrino 7 nella posizione di fine corsa posteriore, in cui è coassiale allo stesso con una semplice traslazione orizzontale, rettilinea.
Il carrello di traslazione orizzontale 12 porta un motore d'azionamento 112 da cui per mezzo di una trasmissione 212 viene derivato il moto di azionamento di una trasmissione a perno filettato e madrevite 312, 412. Lo spostamento verticale della testa di prelevamento 15 è comandato anch'esso da un motore 114 portato all'estremità superiore del montante scorrevole 14 e che aziona a rotazione per mezzo di una trasmissione a cinghia 214 una vite 314 che è sopportata in modo girevole nel montante 14 realizzato tubolare e che è orientata parallelamente al detto montante 14. La vite 314 è impegnata in una boccola filettata 414 che è solidale alla guida 13 e non è girevole.
Vantaggiosamente, quando le bobine 2 sono provviste di nuclei 10, prima di poter scaricare una bobina piena 2 su uno dei mandrini 7 è necessario prelevare ed espellere il nucleo 102 vuoto. Pertanto a tale scopo è prevista una pinza afferratrice dei nuclei 102 che nella forma esecutiva illustrata è vantaggiosamente integrata nella testa di prelevamento 15 per le bobine piene 2.
Con riferimento alle figg. 4 e 5, la testa di prelevamento 15, presenta una pluralità di ganasce 115 d 'afferramento delle bobine piene 2 dal loro lato periferico esterno, per evitare un interferenza con i mandrini 7 sui mezzi trasferitori 5 che afferrano il nucleo 102 delle bobine 2 dal lato interno dello stesso. Nella forma esecutiva illustrata, sono previste tre ganasce afferra-bobine 115 opportunamente incurvate corrispondentemente al lato periferico esterno delle bobine piene 2 e che sono spostabili radialmente in senso di allontanamento e di avvicinamento dall'asse della testa di prelevamento 15. Le ganasce afferrabobine 115 sono portate a sbalzo verso il basso all'estremità di bracci radiali porta-ganasce 215 che sono fissati alle loro estremità radialmente interne a dei cursori radiali 116 di una unità di azionamento 16. Questa unità d'azionamento 16 è del tipo di per se noto e sostanzialmente identico ai mezzi d'azionamento radiale delle ganasce 107 dei mandrini 7, come ad. esempio del tipo commercializzato dalla ditta Rhom con la denominazione TYP 538. 1 cursori 116 presentano delle superfici inclinate 216 che cooperano con un coniugato spintore assiale conico 316, il cui moto è comandato in un senso da uno stantuffo idraulico o pneumatico 416 e nell'altro senso da una molla di con-trasto 516.
All'unità d'azionamento 16, ovvero alla parte stazionaria del corpo della stessa sono fissati, in posizione intermedia tra i braccetti porta-ganasce 215, dei braccetti 315 che portano a sbalzo verso il lato inferiore e sotto ai braccetti porta-ganasce 215, un coassiale anello sensore di fine corsa 17. L'anello sensore 17 è sopportato in modo assialmente, elasticamente cedevole, per mezzo di perni di guida 117 a testa allargata che sono impegnati in modo scorrevole in coincidenti fori 415 dei braccetti porta-sensori 315 essendo tra gli affacciati lati dell'anello sensore 17 e dei braccetti stazionari porta-sensori 315 interposte delle molle 217. Il diametro dell'anello sensore 17 è corrispondente ad un diametro intermedio di una bobina piena 2. Sul lato rivolto verso i braccetti porta-sensori 315, l'anello sensore 17 coopera con dei sensori, ad esempio sensori di prossimità, o simili 18 che sono portati dai braccetti porta-sensori 315 stessi e che comandano l'attivazione e la disattivazione del motore 114. I braccetti porta-ganasce 215 portano in una loro zona intermedia, determinata in modo cor-rispondente alla corsa radiale degli stessi ed al diametro dei nuclei 102 delle bobine 2, delle ganasce d 'afferramento 515 per i nuclei 102 stessi. I braccetti porta-ganasce 215 sono realizzati inclinati verso il basso in direzione delle loro estremità radialmente esterne, per cui le ganasce afferra-nuclei 515 sono previste ad un livello superiore delle ganasce afferra-bobine 115 e superiore all'anello sensore 17 di presenza delle bobine piene.
I braccetti porta-sensori 315 sopportano un ulteriore anello sensore 19 di rilevamento della presenza di un nucleo 102. L'anello sensore 19 si estende radialmente interno alle ganasce afferra-nuclei 515 e presenta un diametro interno ed esterno sostanzialmente corrispondente agli stessi. L'anello sensore 19 di presenza dei nuclei 102 è fissato ai braccetti portasensori 315 per mezzo di estensioni radiali esterne 119. L'anello sensore 19 di presenza dei nuclei è previsto a livello della zona terminale superiore delle ganasce afferra-nuclei 515 ed è sopportato in modo analogo all'anello sensore 17 di presenza delle bobine piene 2. Questa disposizione è dovuta alle particolari caratteristiche geometriche e dimensionali delle bobine 2 e dei nuclei 102 ed in condizione di afferramento delle bobine piene 2, l'anello sensore 19 di presenza dei nuclei 102 risulta interferire con le ganasce afferra-nuclei 515, poiché non viene spinto assialmente verso l'alto dal nucleo 102, come avviene nella fase di afferramento di un nucleo 102. Pertanto, le ganasce 515 afferra-nuclei sono sopportate molleggiate in senso cedevole radialmente verso l'esterno in misura corrispondente alla corsa di afferramento delle ganasce afferra-bobine 115. Le ganasce 515 d'afferramento dei nuclei 102 sono montate su una coppia di perni di guida radiali 615 a testa allargata che sono guidati in fori radiali di scorrimento di un blocchetto di guida 715 fissato ai braccetti porta-ganasce 215 sul lato radialmente esterno delle ganasce 515 stesse ed essendo tra il blocchetto di guida 715 e la rispettiva ganascia afferra-nuclei 515 interposte delle molle 815, preferibilmente due molle elicoidali infilate sui perni 615. Inoltre, le ganasce afferra nucleo 515 sono disposte all'interno di nicchie 317 realizzate sul lato radialmente interno dell'anello 17 sensore di presenza delle bobine piene 2.
Grazie a questa costruzione, con una unica unità d'attuazione è possibile comandare sia le ganasce afferra-bobine 115 che le ganasce afferra-nuclei 515 che sono portate dagli stessi braccetti 215. Le particolarità di funzionamento dei sensori 17, 19 è anch'essa descritta con maggiore dettaglio nella precedente domanda di brevetto italiana, pubblicata GE94A000105.
Con riferimento alle figure, ciascuna ganascia 115 della testa di prelevamento 15 presenta un sensore 50 di rilevamento della corrispondente zona del bordo periferico esterno della bobina nella posizione pronta per essere prelevata dal magazzino porta-bobine 11. I sensori 50 possono essere di tipo qualsivoglia e sono costituiti preferibilmente da fotocellule con una prestabilito campo di lettura in direzione assiale della bobina 2 che è superiore ad una prestabilita distanza assiale dalla faccia detta bobina 2 in posizione di prelevamento rivolta verso la testa di prelevamento 15 dalle ganasce 115 ed inferiore alla
distanza della faccia opposta, con riferimento ad una associata prestabilita posizione verticale di lettura stessa. posizione lettura della testa di prelevamento può essere qualsiasi posizione compresa fra quella di massimo allontanamento dalla bobina 11 nella posizione di prelevamento e quella di prontezza di prelevamento, cioè di massimo avvicinamento.
Oltre alle ganasce di afferramento delle bobine, i sensori 50 possono essere previsti anche sulle ganasce d'afferramento della pinza afferra nuclei.
Una centralina di controllo 51 comanda i motori o gli attuatori del magazzino 11 del carrello orizzontale 12 e di quello verticale 14 della testa di prelevamento con le ganasce di afferramento delle bobine 2 e le ganasce di afferramento dei nuclei 102. Inoltre la centralina comanda gli attuatori di azionamento delle dette ganasce e nel caso i sensori 50 siano previsti sulle ganasce della pinza afferra-nuclei anche i motori e gli attuatori dei trasferitori 5.
In entrata, la centralina 51 riceve i segnali dei sensori 50. L'elaborazione dei segnali dei sensori 50 ha luogo in modo tale, per cui i motori e gli attuatori di spostamento, cioè di traslazione orizzontale e verticale della testa di prelevamento 15 e di spostamento della bobina 2 o della pila di bobine 2 nel piano orizzontale sul magazzino 11, nonché eventualmente quelli di traslazione e movimentazione dei trasferitori 5, vengono attivati, nel senso di ottenere un segnale di presenza da tutti i sensori 50 che leggono la bobina 2 od il nucleo 102. In questa condizione la bobina 2 e/o il nucleo 102 e la testa di prelevamento 15 risultano perfettamente allineati assialmente, nell'ambito delle tolleranze ammesse. La direzione è ovviamente indicata dal o dai sensori 50 che non rilevano la presenza dell'associata parte di bobina o di nucleo .
I criteri di spostamento possono essere qualsivoglia e possono essere gestiti in modo da ottimizzare la movimentazione.
Grazie al fatto che il piano verticale definito dal percorso dell'asse verticale V della testa di prelevamento 15 ed indicato in fig. 1 dall'asse 0 s'interseca con il percorso R nel piano orizzontale della bobina 2 o del nucleo sul piano del magazzino 11 o sul trasferitore 5 è possibile compensare qualsivoglia disposiziione errata della bobina 2 o del nucleo sui detti mezzi di sopporto che comporti in disallineamento della bobina 2 e/o dei nuclei 102 quando sono nella stazione di prelevamento.
Vantaggiosamente il percorso R di alimentazione A della bobina 2 o delle pile di bobine 2 è anulare, preferibilmente circolare, nel piano orizzontale.
In questo modo programmando opportunamente la centralina di controllo 51, è possibile generare criteri geometrici di movimentazione della bobina 2 e/o del nucleo 102 e della testa di prelevamento 15 che minimizzino la procedura di centratura.
L'utilizzo di un percorso circolare R consente inoltre di prevedere un magazzino porta-bobine 11 di tipo rotante che porta almeno due pile di bobine. Le pile di bobine sono distribuite angolarmente con i loro assi su un medesimo percorso circolare ideale con riferimento all'asse di rotazione del magazzino 11. Nel caso di due sole bobine 2 o di due sole pile di bobine 2, queste sono ovviamente diametralmente opposte fra loro.
Quando tutti i sensori 50 rilevano la presenza del corrispondente tratto periferico della bobina 2 o del nucleo 102, allora si è in condizione di perfetta centratura e la centralina 51 da luogo alle procedure di prelevamento.
Secondo un perfezionamento, la lettura ha luogo in condizione di chiusura delle ganasce 115 e/o 515 della testa di prelevamento 15. In questo modo è possibile ovviare ad errori dovuti alle tolleranze del diametro delle bobine 2 e/o dei nuclei 102.
In questo caso, la centralina è programmata in modo tale da arrestare la testa di prelevamento 15 nella posizione di lettura della centratura e da comandare le ganasce 115 di afferramento della bobina 2 o quelle di afferramento dei nuclei 102 in posizione di chiusura. Quindi vengono eseguite le procedure di lettura e di centratura e quando la centratura è terminata, le ganasce vengono aperte e la testa di prele-vamento 15 viene portata in posizione di afferramento della bobina 2 o del nucleo 102.
Quando il magazzino 11 porta pile di bobine, è possibile che la centralina di controllo 51 tenga conto del numero delle bobine 2 di ciascuna pila. In questo caso, impostando il parametro relativo alla dimensione assiale delle bobine nella centralina, è possibile adattare di volta in volta la posizione verticale di lettura della testa di prelevamento 15, portando sempre la stessa ad una distanza tale dalla bobina 2 superiore della pila, per cui il raggio d'azione dei sensori termina ad un livello intermedio fra le due facce della detta bobina superiore 2 della pila. Ciò è ottenibile sia sollevando il piano di sopporto del agazzino porta-bobine 11, sia più comodamente per la etta costruzione adattando la posizione verticale di lettura della testa di prelevamento. La centralina 51 sarà dotata ad esempio di un contatore e di un adatto programma di elaborazione in cui è impostabile la dimensione assiale delle bobine e che tiene conto del numero di bobine prelevate da ciascuna pila, nonché dell'indicativo della pila stessa. La testa prelevatrice 15 verrà quindi di volta in volta avvicinata in misura corrispondente all numero di bobine 2 prelevate dalla corrispondente pila per quanto riguarda la posizione verticale di lettura della centratura, ogni volta che la corrispondente pila si presenterà nella posizione di prelevamento di una bobina, cioè nella stazione di prelevamento.
In alternativa, utilizzando il sensore di presenza 17 delle bobine piene 2, la posizione di lettura della testa di prelevamento 15 può essere determinata dalla misurazione diretta da parte della testa di prelevamento 15 del livello della faccia rivolta verso di essa della bobina 2 superiore della pila di bobine nella stazione di prelevamento. Questa opzione può essere utilizzata nel caso si dovessero utilizzare pile di bobine che non sono omogenee relativamente alla dimensione assiale nell'ambito di una stessa pila.
Quando le bobine sono omogenee relativamente alla dimensione in altezza è possibile utilizzare i sensori 50 per sostituire anche gli anelli sensori 17 e 19.
Ovviamente, in luogo dei sensori 50 del tipo a fotocellula è possibile prevedere altri tipi di sensori ciò anche in dipendenza della tipologia del materiale trattato.
I sensori possono anche essere disposti in posizioni diverse e ciò anche in dipendenza della loro tipologia oppure è possibile prevedere in combinazione diversi tipi di sensori in diverse posizioni.
Gli spostamenti di allineamento o centratura re-ciproca della bobina e/o del nucleo con la tsta di prelevamento possono avere luogo in ambedue le direzioni come indicato dalle frecce FI ed F2 in fig. 1 e possono inoltre essere costituiti da passi di spostamento di ampiezza prestabilita. E' anche possibile che i passi vengano invece calcolati grazie ad esempio ad ulteriori informazioni sulla posizione della bobina e/o del nucleo e/o della testa di prelevamento.
Per quanto riguarda il od i magazzini portabobine 11 del tipo rotante, nell'esempio illustrato, questi sono costituiti da tavoli a piano rotante intorno ad un asse verticale. Essi portano più pile di bobine piene 2, venendo ciascuna delle pile portata in posizione di prelevamento, coassialmente coincidente con la testa di prelevamento 15, con una prestabilita rotazione 111 del piano del tavolo. Questa è comandata da un motore 211 mediante adatta trasmissione (non illustrata) ed in modo sincronizzato con i mezzi di alimentazione, ovvero con la testa di prelevamento 15.
Vantaggiosamente, il piano girevole 111 del magazzino a guisa di tavolo rotante è atto ad alloggiare od è costituito da un cosiddetto pallet, facilitando notevolmente le operazioni di carico dei magazzini 11. In particolare il pallet presenta dimensioni diverse da quelle a norma CEE e sostanzialmente ridotte di un terzo, ovvero di 1200 rara di lunghezza e 800 mm di larghezza. Ciascun pallet in questo modo può alloggiare sfalsate sostanzialmente diagonalmente due bobine di diametro di 600 mm, come quelle usualmente utilizzate nelle macchine impacchettatrici di sigarette, o simili.
Naturalmente, l'invenzione non è limitata alle forme esecutive testé descritte ed illustrate ma può essere ampiamente variata e modificata, soprattutto costruttivamente, senza abbandonare il principio informatore sopra esposto ed a seguito rivendicato.

Claims (2)

  1. RIVENDICAZIONI 1. Gruppo alimentatore di bobine di materiale, in particolare di bobine di nastro di materiale d'incarto e nelle macchine impacchettatrici di sigarette, comprendente un magazzino porta bobine (11) su cui è caricata almeno una bobina (2) ed un dispositivo prelevatore/trasferitore (15) delle bobine a dispositivi portabobina (5) di una macchina utilizzatrice, essendo il dispositivo prelevatore (15) e/o il magazzino portabobine (11) con l'almeno unica bobina (2) di materiale disposti in posizione relativa prestabilita di prelevamento della bobina (2) dal detto magazzino portabobine (11) da parte del detto dispositivo prelevatore (15), ed essendo il detto dispositivo prelevatore (15) e/o il detto magazzino porta-bobine (11) spostabili relativamente fra loro (r, o) per portare la bobina (2) in una posizione di prontezza di afferramento da parte del dispositivo afferratore (15), caratterizzato dal fatto che sono previsti mezzi (211) per spostare la bobina (2) in una stazione di prelevamento secondo prima direzione trasversale all'asse della stessa (13, 14) per lo spostamento della bobina nella stazione di prelevamento verso il dispositivo prelevatore e/o per lo spostamento del dispositivo prelevatore verso la bobina nella stazione di prelevamento secondo un percorso perpendicolare alla prima direzione di spostamento della bobina {2) nella stazione di prelevamento in particolare parallelo all'asse della bobina stessa, mentre sono previsti ulteriormente mezzi (50, 51) per regolare la centratura della bobina (2) nella stazione di prelevamento rispetto al dispositivo prelevatore (15), in particolare agli organi af ferratori (115, 515) previsti sullo stesso, i quali mezzi di centratura (50, 51) comandano l'attivazione e l'arresto dei mezzi (211) di spostamento della bobina (2)sul magazzino porta-bobina (11).
  2. 2. Gruppo secondo la rivendicazione 1, caratterizzato dal fatto che i detti mezzi di centratura sono costituiti da almeno due coppie di sensori (50) per il rilevamento di almeno due punti o due zone diametralmente opposti del perimetro esterno e/o interno della bobina (2). 3.Gruppo secondo la rivendicazione 2, caratterizzato dal fatto che i detti mezzi di centratura sono coStituiti da tre sensori (50) distribuiti angolarmente equidistanziati ed in modo tale da rilevare il diametro interno e/o il diametro esterno della bobina (2). 4. Gruppo secondo una o più delle precedenti rivendicazioni, caratterizzato dal fatto che è prevista una centralina di comando (51) dei mezzi (211) di spo-stamento della bobina nella stazione di prelevamento che elabora i segnali dei sensori (50) e comanda i mezzi (211) di spostamento della bobina (2) a seconda dei segnali ricevuti dai sensori (50). 6. Gruppo secondo una o più delle precedenti ri-vendicazioni, caratterizzato dal fatto che i sensori (50) sono costituiti da fotocellule con un raggio di azione massimo tale che il livello massima di lettura è intermedia rispetto allo spessore della bobina (2), rispettivamente in posizione di prontezza per il prelevamento, venendo pertanto generato un segnale dai sensori (50) solamente quando la bobina, cioè il bordo periferico esterno do interno della stessa entra nel campo d'azione della fotocellula (50). 7. Gruppo secondo una o più delle precedenti rivendicazioni, caratterizzato dal fatto che il dispositivo prelevatore (15) presenta almeno due, preferibilmente più ganasce radiali (115) destinate a sovrapporsi ad almeno due punti o zone diametralmente opposte od a più punti o zone angolarmente distribuite lungo il perimetro esterno della bobina (2), al lato periferico di mantello della stessa, le quali ganasce (115) sono spostabili radialmente rispetto ad un asse comune e parallelo all'asse della bobina (2) stessa da una posizione d'afferramento radialmente rientrata ad una posizione di non afferramento radialmente spostata in fuori, mentre su almeno due ganasce (115), preferibilmente su tutte le ganasce (115) è montato un rispettivo sensore (50). 8. Gruppo secondo una o più delle precedenti rivendicazioni, caratterizzata dal fatto che la centralina di controllo (51) comanda lo spostamento assiale di avvicinamento e di allontanamento del dispositivo prelevatore (15) dalla bobina (2) stessa e l'apertura e la chiusura delle ganasce (115), essendo prevista una fase di chiusura delle ganasce (115) stesse nella posizione di allontanamento del dispositivo prelevatore (15) od in una posizione intermedia di avvicinamento verso la bobina (2) durante la discesa e la contestuale attivazione e lettura dei segnali emessi dai sensori (50) quando le ganasce sono nella posizione di chiusura, mentre contestualmente ed in dipendenza dei segnali emessi dai sensori (50), la centralina (51) stessa comanda i mezzi (211) di spostamento della bobina (2) nella stazione di prelevamento per la perfetta centratura rispetto al dispositivo prelevatore (15). 9. Gruppo secondo una o più delle precedenti rivendicazioni, caratterizzato dal fatto che il dispositivo prelevatore (15) è spostabile (9) esecondo una ulteriore direzione (o) trasversale a quella di avvicinamento e di allontanamento (V) verso e dalla bobina (2), la quale direzione (o) s'interseca con il percorso (R) di spostamento della bobina (2) stessa nella stazione di prelevamento, essendo previsti mezzi (9) di guida e di spostamento del dispositivo prelevatore (15) nella detta direzione (o) ed essendo i mezzi (9) di spostamento comandati anch'essi dalla centralina di controllo (51) in base ai segnali emessi dai sensori (50). 10. Gruppo secondo una o più delle precedenti rivendicazioni, caratterizzato dal fatto che il percorso (R ) di spostamento della bobina (2) nella stazione di prelevamento è un percorso circolare. 11. Gruppo secondo una o più delle precedenti rivendicazioni, caratterizzato dal fatto che - il magazzino porta-bobine (11) presenta un piano orizzontale (111) di sopporto di almeno una bobina (2) e che è girevole intorno ad un asse verticale esterno alla bobina (2) stessa e parallelo all'asse della bobina (2); - mentre il dispositivo prelevatore (15) è spostabile secondo due direzioni fra loro perpendicolari e rettilinee (V, o) di cui una (V) di avvicinamento ed allontanamento assiale dalla bobina (2) da prelevare e parallelo all'asse della bobina (2) stessa, mentre l'altra (o) è un percorso rettilineo orizzontale che è orientato in modo tale per cui l'asse paralle-lo al detto percorso ed intersecante con l'asse verticale comune delle ganasce radiali di afferramento è una secante al percorso circolare (R ) che esegue l'asse della bobina (2) durante la rotazione della bobina (2) sul magazzino porta-bobine (11) girevole; essendo la corretta posizione relativa di allineamento di prelevamento del dispositivo prelevatore (15) con la bobina (2) previsti nel punto d'intersezione del percorso circolare (R ) ideale dell'asse della bobina (2) e del percorso rettilineo orizzontale (o) dell'asse verticale (V) comune delle ganasce d'afferramento (115, 515); e venendo gli sfalsamenti di posizionamento della bobina (2) nella detta corretta posizione di prelevamento rilevati mediante sensori (50) sulle ganasce di afferramento (115) del dispositivo prelevatore (15) i cui segnali vengono elaborati dalla centralina di controllo (51) che comanda i mezzi di spostamento (9, 13, 14) del dispositivo prelevatone (15) e del magazzino porta-bobine (11), nel senso di definire la posizione di prelevamento corretta con la posizione relativa della bobina (2) sul magazzino porta-bobine (11) e del dispositivo prelevatone (15) quella in cui ciascun sensore (50) rileva la presenza della bobina (2) nel suo campo di azione. 12. Gruppo secondo una o più delle precedenti rivendicazioni, caratterizzato dal fatto che il magazzino porta bobine (11) porta almeno una pila di bobine (2) sostanzialmente coassiali. 13. Gruppo secondo una o più delle precedenti rivendicazioni , caratterizzato dal fatto che il magazzino porta bobine (11) porta più bobine (2) affiancate o più pile di bobine (2) affiancate che sono disposte con i loro assi centrali sostanzialmente equidistanziati dall'asse del percorso circolare (R ) di spostadelle stesse nella stazione di prelevamento. Procedimento di alimentazione di bobine ca- r atterizzato dal fatto che presenta i seguenti passi: l'alimentazione di una bobina lungo un percorso prestabilito in una stazione di prelevamento da parte di un dispositivo prelevatore, il quale percorso s'interseca con un percorso di spostamento del dispositivo prelevatone relativamente ad una posizione di allineamento assiale del dispositivo prelevatone e della bobina nella stazione di prelevamento; il rilevamento della corretta posizione di allineamento del dispositivo prelevatone con la bobina mediante sensori disposti in modo da rilevare la presenza del bordo periferico esterno e/o del bordo periferico interno della bobina nella stazione di prelevamento nel loro campo d'azione; lo sfalsamento relativo della bobina e/o del prelevatone lungo i due percorsi intersecanti fra loro fintanto che ciascun sensore non rileva nel proprio campo d'azione la presenza della corrispondente zona del bordo periferico esterno e/o interno della bobina nella stazione di prelevamento. 15. Procedimento secondo la rivendicazione 14, caratterizzato dal fatto che vengono rilevati almeno due punti diametralmente opposti del perimetro esterno della bobina in una stazione di prelevamento, venendo la zona di rilevamento spostata radialmente,in dentro in una posizione di diametro esterno minimo possibile della bobina. 16. Procedimento secondo le rivendicazioni 14 o 15, caratterizzato dal fatto che viene definita la direzione di spostamento della bobina e/o quella di spostamento della testa di prelevamento e la priorità dello spostamento della bobina rispetto a quella di spostamento della testa di prelevamento in base alle differenze fra la posizione relativa effettiva fra la bobina e la testa di prelevamento e quella ideale geometricamente definita che vengono elaborate dai segnali forniti dai sensori. 17 Gruppo secondo una o più delle precedenti rivendicazioni, caratterizzato dal fatto che viene utilizzato per il corretto allineamento fra mezzi di prelevamento e/o afferramento dei nuclei vuoti.. 18. Gruppo secondo una o più delle precedenti rivendicazioni, caratterizzato dal fatto che viene utilizzato per il corretto posizionamento o la corretta centratura fra i mezzi di prelevamento della bobina ed il mandrino di svolgimento. 19. Procedimento secondo una o più delle rivendicazioni 14 a 16 caratterizzato dal fatto che viene utilizzato per il corretto allineamento fra mezzi di prelevamento e/o afferramento dei nuclei vuoti. 20. Procedimento secondo una o più delle precedenti ivendicazioni 14 a 19, caratterizzato dal fatto c he - la bobina viene spostata a piccoli passi in di rezione del sensore che non ha rilevato la presenza nel proprio campo d'azione della corrispondente parte periferica di bobina; - La lettura viene ripetuta ed i segnali dei sensori vengono nuovamente analizzati; - A seconda della risposta dei sensori viene verificata l'opportunità di eseguire come passo successivo anche od in alternativa un passo di spostamento della testa di prelevamento. 21. Procedimento secondo una o più delle precedenti rivendicazioni, caratterizzato dal fatto che prevede una ripetizione di passi intercalati fra loro consistenti nella lettura dei segnali emessi dai sensori, in uno o più passi di spostamento della bobina e/o della testa di prelevamento, nell'analisi .dei risultati ottenuti con lo spostamento mediante nuova lettura dei segnali forniti dai sensori, nell'elaborazione dell'eventuale ulteriore successivo spostamento della bobina e/o della testa di prelevanento, nonché la direzione o l'ampiezza del passo. 22. Procedimento secondo una o p:iù delle precerivendicazioni, caratterizzato dal fatto che i passi di spostamento possono essere prestabiliti oppure calcolati in base ai segnali forniti dai sensori. 23. Procedimento secondo la rivendicazione 22, caratterizzato dal fatto che prevedere il rilevamento di ulteriori misure di posizione della bobina e/o della testa di prelevamento rispetto alla corretta posizione di allineamento delle dette due parti. 24. Procedimento secondo una o più delle rivendicazioni 14 a 23 caratterizzato dal fatto che viene utilizzato per il corretto posizionamento o la corretta centratura fra i mezzi di prelevamento della bobina ed il mandrino di svolgimento.
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