ITRN20010023A1 - Catenaccio per infissi - Google Patents

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ITRN20010023A1
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    • E05LOCKS; KEYS; WINDOW OR DOOR FITTINGS; SAFES
    • E05CBOLTS OR FASTENING DEVICES FOR WINGS, SPECIALLY FOR DOORS OR WINDOWS
    • E05C1/00Fastening devices with bolts moving rectilinearly
    • E05C1/02Fastening devices with bolts moving rectilinearly without latching action
    • E05C1/06Fastening devices with bolts moving rectilinearly without latching action with operating handle or equivalent member moving otherwise than rigidly with the bolt
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    • EFIXED CONSTRUCTIONS
    • E05LOCKS; KEYS; WINDOW OR DOOR FITTINGS; SAFES
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Description

D E S C R I Z I O N E
del brevetto per invenzione industriale dal titolo: “Catenaccio per infìssi”
La presente invenzione è relativa ad un catenaccio per infissi, provvisti di almeno un telaio fisso e di un organo di chiusura, e validamente installabile sul fianco dell’organo di chiusura per il relativo bloccaggio al telaio fisso.
Nel settore degli infissi apribili ad anta e ribalta il telaio fisso supporta l’anta apribile attraverso un gruppo di accessori, azionabile tramite una maniglia che viene solitamente installata su di un fianco dell’anta stessa. Il gruppo di accessori comprende, inoltre, una coppia di cerniere portate dal telaio fisso da banda opposta alla maniglia per l’apertura ad anta, oltre ad un dispositivo limitatore dell’inclinazione dell’anta nell’apertura a ribalta che comprende, a sua volta, anche una catena cinematica che comanda lo spostamento selettivo di un puntale da e verso una posizione di impegno del lato inferiore del telaio fisso.
In questo settore sono noti dei catenacci comprendenti un’asta o puntale, ed un meccanismo articolato che permette di azionare l’asta stessa da e verso una posizione di impegno di una sede ricavata nel telaio fisso. Il meccanismo articolato comprende una leva che è collegata all’asta attraverso un braccio intermedio, ed è azionabile manualmente. Esempi di tale meccanismo sono reperibili nel modello di utilità n.
219580 e nei brevetti per invenzione industriale n. 1252932 e n. 1258498. Si deve notare che, per facilitare l’uso del meccanismo, e per ridurre gli sforzi da applicare per il rispettivo azionamento, il braccio è infulcrato alla leva in mezzeria, e quindi, quando l’asta si trova nella rispettiva configurazione estratta, l’estremità libera della leva è sovrapposta almeno parzialmente alla testa superiore del braccio.
Si deve notare che il catenaccio descritto nel brevetto n. 1252932 comprende un corpo scatolare che alloggia l’asta ed il meccanismo articolato. L’azionamento del meccanismo articolato a partire dalla configurazione in cui l’asta è estratta, e quindi ad anta bloccata in posizione di chiusura, è reso possibile una volta che la leva di azionamento sia stata sollevata dalla sua posizione abbassata fino al punto in cui è possibile afferrarla manualmente. Per fare ciò è necessario sagomare opportunamente il corpo scatolare, la leva, ed il braccio. Con particolare riferimento al brevetto n. 1252932, il risultato si ottiene attribuendo alla porzione di braccio giacente al disotto dell’estremità libera della leva una conformazione a forcella. A causa di tale conformazione a forcella, il braccio impegna solo lateralmente il vano all’interno del corpo scatolare, e lascia libero il volume sottostante la leva, che è facilmente impegnabile dal citato punteruolo o dalla falange di un dito.
Tale conformazone a forcella è ottenuta nella pratica realizzando il braccio in due pezzi di lamiera stampata, ciascuno dei quali è conformato sostanzialmente a S. Tale modalità esecutiva, se da un lato facilita l’apertura del catenaccio, dall’altro presenta l’inconveniente di complicare la fase costruttiva del catenaccio, sia che il braccio venga composto in sede di montaggio, lasciando di due elementi a S semplicemente affiancati, sia che tali elementi a S vengano fra loro resi solidali attraverso saldatura o altro procedimento di collegamento rigido. D’altro canto, tale soluzione complica la fase di montaggio, e, in particolare, richiede in un tempo eccessivo per del montaggio del braccio stesso, e si riflette in modo negativo sulla economicità della soluzione, che risulta, pertanto, migliorabile.
Scopo della presente invenzione è realizzare un catenaccio per infissi che non presenti gli inconvenienti sopra descritti, che lasci sostanzialmente libero lo spazio sotostante P estremità libera della leva quando Pasta è disposta nella rispetiva posizione estratta, e che semplifichi le operazioni di montaggio, sia robusto ed economicamente vantaggioso.
Secondo la presente invenzione viene realizzato un catenaccio per infissi le cui carateristiche sono definite nella rivendicazione 1 che segue.
L'invenzione verrà ora descrita con riferimento ai disegni annessi, che ne illustrano alcuni esempi di attuazione non limitativi, in cui:
- la figura 1 è una vista prospetica schematica di una prima preferita forma di attuazione di un catenaccio secondo la presente invenzione;
- la figura 2 è una vista prospetica della figura 1 in cui un coperchio di protezione è rappresentato sollevato dal resto della figura 1 ;
- la figura 3 è una vista prospetica, con parti asportate per chiarezza, di una seconda preferita forma di attuazione della presente invenzione; e
- la figura 4 è una vista esplosa, in scala ridota, della figura 1.
Nella figura 1, con 1 è indicato, nel suo complesso, un catenaccio per infissi validamente installabile su di un fianco 10 di un organo di chiusura per porte o per finestre. Per comodità, nel testo che segue si è deciso di descrivere tale organo di chiusura soto forma di un’anta 1 1 visibile solo in parte nelle figure 1 e 3, senza che questo tolga generalità alla descrizione stessa. Pertanto, il catenaccio 1 risulta ato a mantenere l’anta 11 stessa bloccata in posizione di chiusura di un telaio fisso noto e non illustrato di una finestra nota e non illustrata. Con riferimento all’anta 11, si è deciso di non specificare se si trata di un’anta passiva o di un’anta apribile ad anta e/o a ribalta, in quanto la cosa è indifferente al fine di illustrare la atuabilità della presente invenzione.
Con particolare riferimento alla figura 2, il catenaccio 1 è provvisto di un telaio 15 collegabile in modo rigido e selettivamente scioglibile all’anta 11, ad esempio attraverso dei collegamenti filettati 12. Il telaio 15 è provvisto di una sede 14 longitudinale prismatica impegnata in modo liberamente scorrevole da un’asta 16 di bloccaggio. Il telaio 15 può essere realizzato in una sola parte o in due parti (figure 2 e 3), come nella figura 1, senza che questo tolga generalità alla presente descrizione, essendo la scelta di dividere il telaio 15 la sede 14, rispettivamente nelle parti in due parti 15’ e 15” e in due parti 14’ e 14”, finalizzata esclusivamente a limitare la massa complessiva del catenaccio 1, senza per questo modificarne le caratteristiche funzionali del catenaccio 1 stesso.
Per comodità di rappresentazione e per semplificare la redazione del testo che segue, si danno per note le ante e i telai fissi di infissi, e quindi anche le sedi che i telai fissi presentano al disotto dei vertici di ante apribili provvisti di catenacci come il catenaccio 1. Come è noto, tali sedi sono atte ad alloggiare le estremità libere delle aste di bloccaggio simili all’asta 16.
L’asta presenta un’estremità 17 libera inferiore, atta ad impegnare una sede nota e non illustrata ricavata in un telaio fisso noto e non illustrato di una finestra, sotto la spinta di un meccanismo 18 articolato di azionamento. Tale meccanismo 18 comprende una leva 19 che è incernierata al telaio 15 al disopra dell’estremità 20 superiore dell’asta 16 attraverso una cerniera 28 presentante un’asse 29 di fulcro che è trasversale ad un asse 24 longitudinale dell’asta 16. La leva 19 è collegata all’estremità 20 superiore dell’asta 16 stessa tramite l’interposizione di un braccio 21, il quale è incernierato all’asta 16 attraverso una cerniera 22 superiore, un cui asse 23 di fulcro è parallelo all’asse 29. Tale braccio 21 è, inoltre, incernierato alla leva 19 attraverso una seconda cerniera 25, un cui asse 26 di fulcro è parallelo all’asse 23. La cerniera 25 è posta in mezzeria alla leva 19, in modo tale che la leva 19 presenti un’estremità 27 libera impiegabile per l’azionamento manuale della stessa, e quindi per comandare il movimento dell’asta 16 da e verso una posizione estratta, che è visibile nella sola figura 3. Quando l’asta 16 è in questa posizione, che da questo punto in poi verrà indicata semplicemente come posizione estratta, l’estremità 17 è atta ad impegnare una sede nota e non illustrata ricavata al disotto dell’anta 11 in un telaio fisso noto e non illustrato di una finestra nota e non illustrata, che potrà essere realizzata in materiale metallico, plastico o in legno.
La leva 16 è incernierata alla porzione 15’ superiore del telaio 15 attraverso una cerniera 28, la quale presenta un asse 29 parallelo agli assi 26 e 23. La porzione 15’ è attraversata da banda opposta dell’estremità 20 rispetto all’asse 29 da una sede 30 che prolunga la sede 14 al disopra dell’asse 29. Tale sede 30 è atta ad alloggiare l’estremità 27 della leva 19, in modo tale che la leva 19 stessa possa essere ruotata liberamente di 180° tra una posizione di copertura della estremità 20 dell’asta 16 (visibile in figura 3) che si verifica quando l’asta 16 stessa è posta nella rispettiva posizione estratta di figura 3, ed una posizione ritratta, nota e non illustrata, che si determina ruotando l’asta 19 della figura 2 in senso orario, fino a portare la leva 19 stessa sostanzialmente parallela all’asse 24 dell’asta 16. Si noti che la porzione 14’ superiore della sede 14 termina al disotto dell’asse 29 con due risalti 32, che sono disposti ad una distanza dall’asse 29 stesso che approssima la somma della lunghezza L del braccio 21 e dell’interasse I tra gli assi 29 e 26 della leva 19. Il telaio 15 presenta, inoltre, una zona ribassata disposta tra i risalti 32 e l’asse 29, delimitata superiormente da una superficie 33
Con particolare riferimento alla figura 4, il braccio 21 comprende una singola asta 35 che presenta un corpo 36 centrale delimitato da delle rispettive estremità longitudinali 37 superiore e 38 inferiore. Il corpo 36 centrale è sostanzialmente piatto, di spessore sottile, ed è disposto al disotto dell’asse 29 della cerniera 28, e quindi a sostanziale contatto con la superficie 33, quando la l’asta 16 è disposta nella rispettiva posizione estratta. Almeno una delle estremità longitudinali 37 e 38, e nel caso in questione entrambe, presenta spessore sostanzialmente identico allo spessore del corpo 36 centrale, ed è ruotata di 90° rispetto al corpo 36 stesso. Ciascuna estremità 37 e 38, infine, è collegata al corpo 36 centrale attraverso una porzione 39 di raccordo (figura 4) ottenibile per piegatura o stampaggio.
Il catenaccio 1 comprende un organo di copertura o coperchio 50 scatolato, il quale è atto a delimitare lateralmente e superiormente un vano 51 all’intemo del quale è contenuto il meccanismo 18, l’asta 16, ed il telaio 15. In particolare, il coperchio 50 è conformato prismaticamente sulla base di una sezione profilata sostanzialmente a C, ed è provvisto di un’apertura 52 che presenta estensione longitudinale maggiore della estensione longitudinale della leva 19, in modo da lasciare l’estremità 27 accessibile dal basso attraverso una porzione 53 inferiore dell’apertura 52 stessa. Il coperchio 50, inoltre, è delimitato esternamente da una superficie 54 che è tagliata dall’apertura 52, e che presenta sezione trasversale conformata sostanzialmente a C.
Si noti che, quando in uso l’asta 16 è in posizione estratta, la porzione 53 è affacciata alla superficie 33, e il corpo 36 centrale è disposto tra la superficie 33 e l’apertura 52.
Con riferimento alla figura 4, la leva 19 presenta un alloggiamento 61 per almeno l’estremità 37 superiore del braccio 21, e ciascuna delle estremità 37 e 38 longitudinali presenta un primo ed un secondo foro 62 e 63 di alloggiamento, ciascuno dei quali è atto ad alloggiare un perno 64 delle cerniere 22 e 25. I fori 62 e 63 sono ricavati al disopra del corpo 36 centrale di una lunghezza sufficiente a permettere alla leva 19, quando in uso l’asta 16 è nella rispettiva posizione estratta, di contenere all’interno del rispettivo alloggiamento 61 l’estremità 37, e di presentare una rispettiva superficie 66 esterna disposta sostanzialmente a filo della superficie 54.
L’uso del catenaccio 1 è facilmente comprensibile da quanto sopra descritto, e non richiede ulteriori spiegazioni. Tuttavia, sempre con riferimento alla figura 3, può convenire precisare che quando l’asta 16 è nella rispettiva posizione estratta, l’estremità 27 della leva 19 è accessibile dal basso impegnando la porzione 53 dell’apertura 52 con una falange di un dito o con un punteruolo, per imporre una rotazione oraria alla leva 19 nelle figure 2 e 3, finalizzata a commutare il catenaccio 1 dalla posizione di asta 16 estratta alla posizione di asta 16 ritratta sopra citata. Per completezza, si precisa che questa posizione ritratta, nota e non illustrata, si raggiunge a seguito di una rotazione di 180° della leva 19 in senso orario nella figura 2, il cui risultato è di traslare l’asta 16 all’interno della sede 14 lungo l’asse 24 tramite il braccio 21. Al termine della rotazione, l’estremità 17 dell’asta 16 risulta contenuta all’interno della parte 15” inferiore del telaio 15, e l’asta 16, il braccio 21 e la leva 19 risultano allineati fra loro lungo l’asse 24.
A questo punto, è facile comprendere che la scelta di sagomare il braccio 21 secondo quanto sopra descritto, permette di realizzare dei catenacci il cui meccanismo articolato è decisamente molto semplice, presenta un numero minimo di organi meccanici di semplice realizzazione e montaggio, i quali sono sagomati in modo tale da lasciare il vano 51 accessibile in modo completo, e quindi senza intralciare l’ingresso della falange di un utente attraverso la porzione 53 inferiore dell’apertura 52, per eseguire la commutazione dell’asta 16 stesso dalla posizione estratta alla posizione ritratta.
In particolare, la scelta di realizzare il braccio attraverso un’asta piatta con le estremità forate ripiegate di 90°, permette di minimizzare lo spessore del catenaccio 1, di impiegare un quantitativo minimo di materiale, e quindi di incrementare la robustezza del manufatto nel suo complesso, e la sua profittabilità economica, risolvendo il problema tecnico originariamente proposto.
Risulta infine chiaro che al catenaccio per infissi qui descritto ed illustrato possono essere apportate modifiche e varianti senza per questo uscire dall'ambito protettivo della presente invenzione.
Ad esempio, con riferimento alla figura 3, il coperchio 50 del catenaccio 1 è stato sostituito da un coperchio 70, il quale risulta diverso dal coperchio 50 stesso per poter eseguire il montaggio su ante di finestre realizzate per assemblaggio di profilati 71 ottenuti per estrusione, uno dei quali è visibile nella figura 3. Tale profilato 71, che definisce il fianco 72 dell’anta 11, è provvisto di nervature 73 longitudinali, ed il coperchio 70 presenta delle incamerature 74 longitudinali, ed atte ad accoppiare con le nervature 73, in modo tale che il catenaccio 1 sia installabile attraverso un accoppiamento prismatico. Il bloccaggio in posizione del catenaccio 1 così modificato attraverso un collegamento scioglibile, ad esempio, ma non limitatamente attraverso un collegamento filettato, ed in particolare attraverso un grano 75. Si noti che le incamerature 74 longitudinali sono illustrate con linea tratteggiata nella figura 3 in quanto sostanzialmente nascoste dalle nervature73.

Claims (1)

  1. R I V E N D I C A Z I O N I 1 - Catenaccio (1) per infissi, il catenaccio comprendendo un telaio fissabile lateralmente ad un’anta (11) di infisso, e provvisto di una sede (14) di scorrimento per un’asta (16) di chiusura, e di un meccanismo (18) articolato atto ad azionar detta asta (16) da e verso una rispettiva posizione estratta, e di chiusura della detta anta (11); detto meccanismo (18) articolato comprendendo, a sua volta, una leva (19) di azionamento incernierata al telaio (15) al disopra della detta asta (16) e collegata alla detta asta (16) tramite l’interposizione di un braccio (21); le dette leva (19) ed asta (16) essendo accoppiate al detto braccio (21) attraverso rispettive prima e seconda coppie rotoidali (25, 22), parallele fra loro, trasversali alla detta asta (16), ed associate al detto braccio (21) in posizione di estremità; la detta prima coppia rotoidale (25) essendo associata alla detta leva (19) in posizione intermedia, in modo tale che la detta leva (19) presenta una terza estremità (27) libera impiegabile per il rispettivo azionamento manuale; un organo (50, 70) di copertura essendo previsto per delimitare lateralmente e superiormente un vano (51) contenente il detto meccanismo e la detta asta (16); il detto organo (50, 70) di copertura essendo provvisto di un’apertura (52) che presenta estensione longitudinale maggiore della estensione longitudinale della detta leva (19), in modo da lasciare accessibile la detta terza estremità (27) dal basso; caratterizzato dal fatto che il detto braccio (21) comprende un’asta (16) presentante un corpo centrale (36) delimitato da una prima e una seconda estremità longitudinali (37, 38) orientate in modo determinato; il detto corpo centrale (36) essendo sostanzialmente piatto, di spessore sottile, e disposto al disotto di assi (26, 23) delle dette prima e seconda coppie rotoidali (25, 22), in modo tale che, in uso, il detto corpo centrale (36) è atto a risultare disposto a sostanziale contatto con la detta sede (14) di scorrimento in posizione di affaccio alla detta apertura (52), per delimitare inferiormente la porzione di detto vano (51) al disotto della detta leva (19) quando la leva (19) stessa è nella rispettiva posizione di chiusura, e anche per lasciare liberamente accessibile la detta terza estremità (27) dall’interno del detto organo (50, 70) di chiusura. Catenaccio secondo la rivendicazione 1, caratterizzato dal fatto che il detto braccio (21 ) comprende esclusivamente la detta asta (16). 3.- Catenaccio secondo almeno una delle rivendicazioni 1 o 2, caratterizzato dal fatto che almeno una delle dette prima e seconda estremità longitudinali (37, 38) presenta spessore sostanzialmente identico al corpo centrale (36), è ruotata di 90° rispetto al corpo centrale (36) stesso, ed è collegata a quest’ultimo attraverso una porzione di raccordo (39) ottenibile per piegatura o stampaggio. 4.- Catenaccio secondo la rivendicazione 3, caratterizzato dal fatto che la detta leva (19) presenta un alloggiamento (61) per almeno una delle dette prima e seconda estremità longitudinali (37, 38) del detto braccio (21); le dette prima e seconda estremità longitudinali (37, 38) presentando dei rispettivi fori (62, 63) di alloggiamento ciascuno essendo atto ad alloggiare un perno (64, 64) delle dette prima e seconda coppie rotoidali (25, 22); i detti fori (62, 63) essendo ricavati al disopra del detto corpo centrale (36) di una lunghezza sufficiente a permettere, in uso, alla detta leva (19), quando la detta asta (16) è disposta nella rispettiva posizione estratta, di contenere all’interno del rispettivo alloggiamento (61) la detta prima estremità longitudinale (37), e, contestualmente, di presentare una rispettiva prima superficie (66) esterna disposta sostanzialmente a filo di una seconda superficie (54) esterna del detto organo (50, 70) di copertura. 5.- Catenaccio secondo una qualsiasi delle rivendicazioni precedenti, caratterizzato dal fatto che sono previsti degli organi filettati (12)(75) per fissare il detto telaio (15) alla detta anta (11). 6.- Catenaccio secondo una qualsiasi delle rivendicazioni precedenti, caratterizzato dal fatto che il detto organo (70) di copertura presenta delle incamerature (74) longitudinali sagomate in modo coniugato a delle nervature (73) presentate dalla detta anta (11) su dei rispettivi fianchi (72), ed atte a permettere l’installazione del detto telaio (15) sulla detta anta (11) secondo un accoppiamento prismatico, bloccabile in posizione attraverso un collegamento scioglibile (75). 7.- Catenaccio per infissi, cosi come descritto ed illustrato con riferimento alle figure allegate.
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