ITRM950612A1 - Struttura di antenna e dispositivo per radio comunicazioni che la incorpora - Google Patents

Abstract

Un dispositivo (50) per comunicazioni radio presenta un alloggiamento avente un primo elemento di alloggiamento (51) ed un secondo elemento di alloggiamento (53). Il primo elemento di alloggiamento (51) è mobile fra una posizione estesa ed una posizione chiusa. Il dispositivo per comunicazioni radio presenta almeno due antenne (112, 113). Un commutatore (121) è previsto per operare la commutazione fra una prima antenna (112) ed una seconda antenna (113) in risposta alla posizione del primo elemento di alloggiamento (51). Preferibilmente, la prima antenna (112) è disposta nel primo elemento (51) dell'alloggiamento e la seconda antenna (113) è disposta nel secondo elemento (53) dell'alloggiamento ovvero in un alloggiamento (57) della batteria.

Description

DESCRIZIONE

a corredo di una domanda di Brevetto d'invenzione, avente per titolo:

"Struttura di antenna e disposiitvo per radio comunicazioni che la incorpora"

La presente invenzione si riferisce in linea generale alle antenne e, più particolarmente, ad una struttura di antenna che comprende almeno due antenne che sono commutate dentro e fuori della struttura di antenna .

Precedenti dell'Invenzione

Un sistema per comunicazioni è caratterizzato come minimo da un trasmettitore e da un ricevitore in^ tercollegati per mezzo di un canale per comunicazioni. Un segnale di comunicazione viene trasmesso dal trasmettitore attraverso il canale di trasmissione per essere ricevuto dal trasmettitore. Un sistema oer comunicazioni radio è un sistema per comunicazioni in cui il canale di trasmissione è caratterizzato da un canale di radio frequenze definito da un intervallo di frequenze dello spettro delle frequenze elettromagnetiche. Un trasmettitore che opera In un sistema Der comunicazioni radio deve convertire il segnale delle comunicazioni in una forma conveniente per la trasmissione attraverso il canale a radio frequenza.

La conversione del segnale di comunicazioni In una forma conveniente per la trasmissione attraverso il canale di radio frequenza viene effettuata con un procedimento a cui viene fatto riferimento come modulazione. In un tale procedimento, il segnale di comunicazione viene impresso su un'onda elettromagnetica. L'onda elettromagnetica viene comunemente riferita co me "segnale portante". Il segnale risultante, una vo_l_ ta che sia stato modulato dal segnale di comunicazione, viene comunemente riferito come segnale portante modulato. Il trasmettitore comprende una circuiteria che opera per svolgere un tale procedimento di modula_ zione.

Poiché il segnale portante modulato può essere trasmesso attraverso lo spazio libero per lunghe distanze, i sistemi per comunicazioni radio sono largamente utilizzati per realizzare le comunicazioni fra un trasmettitore ed un ricevitore collocato a distanza.

Il ricevitore del sistema per comunicazione ra dio che riceve il segnale portante modulato contiene una circuiteria analoga alla circuiteria del trasmettitore ma operante in maniera inversa ad essa e tale circuito opera per svolgere un procedimento a cui vie ne fatto riferimento come demodulazione.

Numerosi segnali portanti modulati possono essere simultaneamente trasmessi attraverso diversi canali di radio frequenza dello spettro delle frequenze elettromagnetiche. Gli organismi normativi hanno suddiviso porzioni dello spettro delle frequenze elettro magnetiche in bande di frequenza ed hanno regolato la trasmissione dei segnali portanti modulati attraverso varie bande di frequenza. (Le bande di frequenza sono ulteriormente suddivise in canali e tali canali forma no i canali delle radio frequenze di un sistema per comunicazioni radio).

Un sistema per comunicazioni radio a due vie è un sistema per comunicazioni radio simile al sistema per comunicazioni radio precedentemente descritto ma che permette sia la trasmissione sia la ricezione di un segnale portante modulato da una certa posizione e la ricezione in tale posizione di un segnale portante modulato. Ciascuna posizione o postazione di un tale sistema per comunicazioni radio a due vie contiene sia un trasmettitore sia un ricevitore. Il trasmettitore ed il ricevitore collocati in una singola postazione tipicamente caratterizzano una unità a cui viene fatto riferimento come ricetrasmettitore radio oopure, più semplicemente, un ricetrasmettitore.

Un sistema per comunicazioni radio a due vie che permette la trasmissione e la ricezione alternate dei segnali portanti modulati viene riferito come sistema simplex. Un sistema per comunicazioni radio a due vie che permette la simultanea trasmissione e ricezione dei segnali per comunicazioni viene riferito come sistema duplex.

Un sistema per comunicazioni cellulari è un ti_ DO di sistema per comunicazioni radio a due vie in cui la comunicazione viene permessa con un ricetrasmettitore radio collocato in una qualsiasi posizione nel_ l'ambito di un'area geografica racchiusa dal sistema per comunicazioni cellulari.

Un sistema per comunicazioni cellulari viene creato collocando una pluralità di ricetrasmettitori radio in postazione fissa, a cui viene fatto riferimento come stazioni di base o siti di base, in posizioni distanziate attraverso una intera area geografi ca. Le stazioni di base sono collegate ad una convenzionale rete telefonica cablata. A ciascuna stazione di base della pluralità delle stazioni di base è asso ciata una porzione dell'area geografica racchiusa dal l'intero sistema per comunicazioni cellulari. A tali porzioni viene fatto riferimento come cellule. Ciascu na della pluralità di cellule è definita da una delle stazioni di base della pluralità delle stazioni di ba se e la pluralità delle cellule nel loro insieme defi_ niscono l'area di copertura del sistema di comunicazioni cellulari.

Un ricetrasmettitore radio a cui viene fatto riferimento in un sistema per comunicazioni cellulari come radiotelefono cellulare oppure, più semplicemente, un telefono cellulare, posizionato in una qualsia si posizione all'interno dell'area di copertura del sistema per comunicazioni cellulari, è in grado di co municare con un utente della convenzionale rete telefonica cablata o di terra per mezzo di una stazione di base. I segnali portanti modulati generati dal radiotelefono vengono trasmessi ad una stazione di base ed i segnali portanti modulati generati dalla stazione di base vengono trasmessi al radiotelefono, per ef fettuare cosi fra di essi una comunicazione a due vie. (Un segnale ricevuto da una stazione di base viene quindi trasmesso ad una posizione desiderata di una convenzionale rete telefonica cablata per mezzo delle convenzionali tecniche telefoniche. Inoltre, i segnali generati in una posizione della rete cablata vengo no trasmessi ad una stazione di base per mezzo delle convenzionali tecniche telefoniche, per essere succes sivamente trasmessi al radiotelefono dalla stazione di base).

L'incremento dell'uso dei sistemi per comunica zioni cellulari ha avuto come conseguenza, in certe circostanze, la piena utilizzazione di ogni canale di trasmissione disponibile nella banda delle frequenze assegnate alla comunicazione radiotelefonica cellulare. In conseguenza di ciò, varie idee sono state proposte per utilizzare in maniera più efficiente la bari da di frequenza assegnata alle comunicazioni radiotelefoniche. Grazie ad una più efficiente utilizzazione della banda di frequenze assegnata alle comunicazioni radiotelefoniche, la capacità di trasmissione di un esistente sistema per comunicazioni cellulari può essere aumentata.

La capacità di trasmissione del sistema per cc> municazioni cellulari può essere aumentata riducendo al minimo lo spettro di modulazione del segnale modulato trasmesso da un trasmettitore, per permettere co si di trasmettere simultaneamente un maggior numero di segnali modulati. Inoltre, riducendo al minimo il tempo richiesto per trasmettere un segnale modulato, si possono sequenzialmente trasmettere un maggior numero di segnali modulati.

Convertendo un segnale per comunicazioni in forma discreta prima della sua trasmissione, Der formare così un codice digitale, il risultante segnale modulato presenta tipicamente uno spettro di modulazione più piccolo in confronto con un segnale modulato corrispondente caratterizzato da un segnale di comunicazione che non è stato convertito in forma discr^ ta. Inoltre, quando il segnale per comunicazioni viene convertito in forma discreta prima della sua modulazione, il risultante segnale modulato può essere trasmesso in brevi treni o pacchetti e più di un segnale modulato possono essere trasmessi sequenzia lmen te attraverso un singolo canale di trasmissione.

Un trasmettitore che converte il segnale di co municazioni in forma discreta converte il segnale di comunicazione in un codice digitale il quale viene rno dulato e quindi trasmesso attraverso il canale delle comunicazioni .

Mentre, in linea ideale, il segnale ricevuto dal ricevitore è identico al segnale trasmesso dal trasmettitore, il segnale nella pratica ricevuto dal ricevitore non è costituito da un segnale singolo, ma piuttosto dalla somma dei segnali trasmessi ad esso attraverso diversi percorsi. Mentre uno o più percorsi di minima distanza intercollegano il trasmettitore ed il ricevitore, una molteplicità di altri percorsi di propagazione dei segnali intercollegano anche il trasmettitore ed il ricevitore. Per esempio, il segnale trasmesso dal trasmettitore può essere riflesso da oggetti artificiali o naturali prima di essere ricevu to dal ricevitore ed i segnali trasmessi attraverso tali percorsi sono ricevuti nel ricevitore ritardati nel tempo rispetto ai segnali trasmessi attraverso percorsi di minima distanza. A causa di tale moltepli cita del percorsi di trasmissione, un canale di comunicazione effettivo spesso viene riferito come canale con percorsi di propagazione multipli ed il segnale ricevuto dal ricevitore è quindi una somma della pluralità dei segnali trasmessi ad esso lungo la molteplicità dei percorsi di trasmissione. Poiché i segnali trasmessi lungo percorsi di trasmissione diversi da quelli di minima distanza arrivano nel ricevitore con un ritardo di tempo relativamente al segnale trasmesso lungo il percorso di trasmissione di distaci za minima, i segnali che arrivano in ritardo interferiscono con i segnali precedentemente arrivati. Quando il segnale trasmesso dal trasmettitore è caratterizzato dal codice digitale modulato, a tale Interferenza viene fatto riferimento come interferenza inter simboli. Quando tale interferenza intersimboli è significativa, il segnale praticamente trasmesso dal trasmettitore non può essere rigenerato dal ricevitore.

Sono stati costruiti dei ricevitori che presentano due o più antenne distanziate una dall'altra per ricevere i segnali trasmessi ad essi. I segnali ricevuti sull'una o sull'altra delle due o più antenne distanziate vengono utilizzati da una circuiteria del ricevitore per rigenerare il segnale effettivamente trasmesso dal trasmettitore. Le antenne sono posizionate con orientamenti’relativi (Der esempio in una configurazione a due antenne in un orientamento mutua, mente ortogonale) in modo tale che, quando un segnale ricevuto su una delle antenne comprende una significa, tiva interferenza oppure è debole, un segnale ricevuto su un'altra delle antenne comprende tipicamente una interferenza di minore entità oppure presenta una maggiore intensità. Quando due o più antenne sono con figurate in tale maniera, alle antenne viene fatto ri_ ferimento come antenne operanti in diversità (oppure antenne di diversità) e ad un ricevitore che comprende tali antenne configurate in diversità viene fatto riferimento come ricevitore in diversità. Inoltre, i ricetrasmettitori comprendenti tali antenne vengono riferiti come ricetrasmettitori in diversità.

Poiché la maggior parte dell'area superficiale di una radio portatile è normalmente ostruita dalla mano dell'utente, una posizione logica per un'antenna integrata è quella della porzione estesa dell'alloggiamento del radiotelefono. Questo alloggiamento este so può essere realizzato facendo ruotare una ribaltina verso l'esterno, facendo ruotare una porzione dell'alloggiamento del radiotelefono oppure facendo scor^ rere una porzione dell'alloggiamento del radiotelefono da una prima posizione ad una seconda posizione. Un tale apparecchio radio portatile presenta modi validi di funzionamento quando l’elemento di alloggiamento si trova nella prima posizione, come anche nella seconda posizione.

Una difficoltà nella progettazione delle anten ne viene incontrata quando l'antenna nella seconda po sizione si trova in stretta prossimità ai componenti elettrici della radio portatile e l'antenna nella pri ma posizione è maggiormente distanziata dai componenti interni della radio. Tipicamente, un'antenna deve essere sintonizzata in modo da adattarsi all'impedenza del ricetrasmettitore per offrire le massime prestazioni dell'antenna. L'adattamento di un'antenna di pende fortemente dalla posizione dell'antenna durante il suo funzionamento. In questo caso, l'antenna presenta due posizioni fisiche. Se l'antenna viene sinto nizzata quando si trova nella prima posizione, allora, quando l'antenna viene commutata alla seconda oosizio ne, in prossimità dei componenti elettrici del ricetrasmettitore , l'antenna esce di sintonia. Un'antenna che non sia in sintonia presenta uno scarso adattamento dell'impedenza all'amplificatore di potenza e quin dì soffre di una sostanziale perdita di prestazioni. Perciò, è necessario sviluppare una struttura di antenna la quale funzioni efficientemente quando l'elemento mobile dell'alloggiamento contenente un'antenna integrata si trova nella prima posizione e nella seconda posizione.

Breve descrizione dei Disegni

La presente invenzione sarà meglio compresa quando letta alla luce dei disegni allegati, in cui:

la Figura 1 è una illustrazione di un radiotelefono in posizione estesa in conformità con una preferita forma di realizzazione della presente invenzio ne;

la Figura 2 è una illustrazione di un radiotelefono in una posizione chiusa in conformità con una preferita forma di realizzazione della presente inven zione;

la Figura 3 rappresenta una illustrazione di una vista in verticale posteriore dì un radiotelefono in posizione estesa in conformità con una alternativa preferita forma di realizzazione della presente inven zione ;

la Figura 4 è una illustrazione di una vista in verticale posteriore di un radiotelefono in posizione estesa in conformità con una alternativa preferita forma di realizzazione della presente invenzione;

la Figura 5 rappresenta uno schema a blocchi di un ricetrasmettitore in conformità con una prima preferita forma di realizzazione della presente invera zione; e

la Figura 6 rappresenta uno schema a blocchi di un ricetrasmettitore in conformità con una alterna tiva preferita forma di realizzazione della presente invenzione .

Descrizione delle preferite forme di realizzazione Con riferimento ad una illustrazione della Figura 1, della Figura 2, della Figura 3 e della Figura 4, un dispositivo per comunicazioni radio oppure, più specificamente, un radiotelefono portatile, a cui vie ne fatto riferimento con il numero di riferimento generico di 50, è rappresentato come una preferita forma di realizzazione della presente invenzione. In que sto caso, il radiotelefono portatile 50 presenta un alloggiamento costituito da un primo elemento di al1oggiamento 51 e da un secondo elemento di alloggiamento 53 e da un alloggiamento di batteria 57.

Il primo elemento 51 dell'alloggiamento è mobile fra una prima posizione, ovvero una posizione este sa, come illustrata nella Figura 1, ed una seconda po sizione, ovvero una posizione chiusa, come illustrata nella Figura 2. Inoltre, una prima antenna 55 è disco sta nel primo elemento 51 dell'alloggiamento. Nella preferita forma di realizzazione, la prima antenna 55 è un'antenna del tipo a dipolo ad una semionda, tutta via, è sottinteso che una qualsiasi altra antenna ugualmente sufficiente, comorendente anche il tipo a telaio, il tipo a "patch" oppure antenna a monopolo potrebbe essere sostituita all'antenna a dipolo 55 ad una semionda.

Il secondo elemento 53 dell'alloggiamento contiene una sostanziale porzione della circuiteria del radiotelefono. Una seconda antenna ed una terza anten na possono essere disposte nel secondo elemento 53 dell'alloggiamento. La seconda antenna ρυδ essere implementata in molte maniere diverse, le seguenti delle quali rappresentano una possibilità. In primo luogo, la seconda antenna può essere del tipo descritto nella domanda di brevetto statunitense 07/995.113, de oositata il 22 Dicembre 1992. In secondo luogo, come illustrato nella Figura 3, la seconda antenna può essere un'antenna a pannello o "patch" 59 integrata nel_ l'alloggiamento 57 della batteria e collegata alla circuiteria radio del radiotelefono attraverso una li nea di trasmissione 61. In terzo luogo, la seconda an tenna può essere un'antenna a pannello 59 integrata nel secondo elemento 53 dell'alloggiamento, come illustrato nella Figura 4.

Nella preferita forma dì realizzazione, la ter za antenna è un'antenna a stilo retrattile 63, come illustrato nelle Figure 1-4. Tuttavia, una qualsiasi altra sufficiente antenna PUÒ essere sostituita al oo sto dell'antenna summenzionata, con inclusione di una antenna ad elica disposta nel secondo elemento dello alloggiamento oppure di un'antenna a stilo non retrat_ ti1e.

Con riferimento allo schema a blocchi della Fi gura 5, è rappresentato un ricetrasmettitore, a cui viene fatto riferimento in generale con il numero di riferimento 100, secondo una preferita forma di realizzazione della presente invenzione. Il ricetrasmettitore 100 può essere fatto funzionare sia per riceve re sia per trasmettere segnali modulati. Il ricetrasmettitore 100 comprende tre antenne, in questo caso le antenne 106, 112 e 113. L'antenna 106 è configli rata in diversità, con l'antenna 112 oppure con l’antenna 113.

Quando riceve un segnale modulato trasmesso al ricetrasmettitore 100, l'antenna 106 opera per riceve re tale segnale trasmesso e oer convertire tale segn£ le trasmesso in un segnale elettrico sulla linea 118. L'antenna 112 e l'antenna 113 operano similmente per ricevere tale segnale trasmesso e oer convertire i S£ gnali trasmessi in segnali elettrici sulle linee 119 e 120.

Le linee 119 e 120 sono collegate al commutato re 121, in questo caso rappresentato come un commutatore ad una via a doppio polo. Il commutatore 121 può naturalmente essere incorporato in un dispositivo elettronico, oer esempio un circuito multiplexer o mul_ tiplatore. In dipendenza dalla posizione di commutazione del commutatore 121, alla linea 122 viene colle gata la linea 119 oppure la linea 120, per alimentare cosi il segnale generato sulla linea 119 oppure il se gnale generato sulla linea 120 al commutatore 130.

Le linee 118 e 122 sono collegate al commutato re 130, in questo caso rappresentato come un commutatore ad una via bipolare. Il commutatore 130, naturai mente, PUÒ essere realizzato per mezzo di un dispositivo elettronico, per esempio un circuito multiplatore. In dipendenza dalla posizione di commutazione del commutatore 130, alla linea 136 viene collegata la li nea 118 oppure la linea 122, per alimentare cosi alla circuiteria 166 del ricevitore il segnale generato sulla linea 118 oppure il segnale generato sulla linea 122. La circuiteria di ricezione 166 opera tipica mente per convertire verso il basso in frequenza il segnale applicato ad essa, per demodulare il segnale convertito verso il basso, per decodificare tale segnale demodulato e per alimentare il segnale decodifi cato per mezzo della linea 172 ad un trasduttore, in questo caso l'altoparlante 178.

Una porzione di trasmissione del ricetrasmetti tore 100 è ulteriormente rappresentata nella figura e comprende un trasduttore, in questo caso il microfono 182, il quale genera un segnale elettrico sulla linea 186 per alimentarlo alla circuiteria di trasmissione 190. La circuiteria di trasmissione 190 opera in maniera analoga ma inversa rispetto alla circuiteria di ricezione 166 ed opera per generare sulla linea 196 un segnale modulato che viene applicato all’antenna 106, all'antenna 112 oppure all'antenna 113, per mezzo del commutatore 130 e del commutatore 121 per permettere la trasmissione di un segnale modulato.

L'elaboratore 198 inoltre forma parte del rice trasmettitore 100 ed opera per controllare il funzionamento della circuiteria di ricezione e di trasmissione 166 e 190, come anche per controllare la posizione di commutazione del commutatore 130 e del commu tatore 121.

L'elaboratore 198 contiene appropriati algoritmi di controllo incorporati per determinare da qua le antenna, l'antenna 106, l'antenna 112 o l'antenna 113, un segnale ricevuto deve essere applicato alla circuiteria di ricezione 166. Nella preferita forma di realizzazione della presente invenzione, l'antenna 112, la quale è analoga alla prima antenna 55 della Figura 1, è disposta nel primo elemento 51 dell'allog giamento che è mobile fra una Dosizione estesa o spie gata ed una posizione chiusa. Un sensore 199 viene usato per determinare la posizione corrente del primo elemento dell'alloggiamento e per informare l'elabora, tore 198 di tale posizione. Ih risposta alla posizione corrente, l'elaboratore 198 genera sulla linea 126 un segnale di controllo per controllare lo stato del commutatore 121. Preferibilmente, il commutatore 121 collega l'antenna 112 alla lìnea 122 quando il primo elemento 51 dell'alloggiamento si trova nella posizio ne distesa. Similmente, il commutatore collega l'antenna 113, che è analoga alla seconda antenna precedentemente discussa, quando il primo elemento 51 dell'alloggiamento si trova nella posizione chiusa. Perciò, in questo modo, viene fornita un'antenna scelta per il commutatore 130.

Come discusso nella sezione introduttiva, quan do il primo elemento 51 delΓ alloggiamento si trova nella posizione chiusa, la prima antenna 112 viene in fluenzata da un grande corpo conduttore creato dalla circuiteria radio disposta nel secondo elemento 53 dell'alloggiamento, facendo così in modo che la prima antenna 112 venga portata fuori di sintonia. Allo sco po di fornire una struttura di antenna che funzioni efficientemente quando il primo elemento 51 dell'alloggiamento contenente un'antenna integrata si trova nella prima posizione e nella seconda posizione, la seconda antenna 113 fornisce un'antenna appropriatamente sintonizzata quando il primo elemento 51 dello alloggiamento si trova nella posizione chiusa.

Nella preferita forma di realizzazione della presente invenzione, un tale algoritmo di controllo opera per fare in modo che il commutatore 130 venga posizionato in modo tale da permettere il campionamen to attraverso la circuiteria di ricezione 166 dei segnali ricevuti attraverso l'antenna 106 e l'antenna scelta dalle antenne 112 e 113. In risposta ad un tale campionamento, viene effettuata una determinazione relativa a quale delle antenne debba essere collegata alla circuiteria di ricezione 156. La linea 118 e la linea 122 sono comunemente riferite come ramo in diversità 1 e ramo in diversità 2.

La Figura 6 rappresenta uno schema a blocchi, concernente anche un ricetrasmettitore in diversità, in questo caso riferito nel suo assieme con il numero di riferimento 200. Il ricetrasmettitore in diversità 200 comprende una circuiteria che permette sia la trasmissione sia la ricezione dei segnali modulati. Il ricetrasmettitore in diversità 200 comprende anche tre antenne, le antenne 206, 212 e 213.

Quando si riceve un segnale modulato trasmesso al ricetrasmettitore in diversità 200, l'antenna 206 opera oer ricevere tale segnale trasmesso e per convertire tale segnale trasmesso in un segnale elettrico sulla linea 218. La linea 218 viene collegata al circuito demodulatore 222. Il circuito demodulatore 222 opera per demodulare il segnale applicato ad esso e per generare un segnale demodulato indicativo di es so sulla linea 226.

Similmente, quando il ricetrasmettitore 200 opera per ricevere un segnale modulato, le antenne 212 e 213 operano oer ricevere tali segnali trasmessi e per convertire tali segnali trasmessi in un segnale elettrico sulle linee 219 e 220, rispettivamente. Le linee 219 e 220 sono collegate al commutatore 221, in questo caso rappresentato come un commutatore bipolare a due vie. Il commutatore 221, naturalmente, può essere incorporato in un dispositivo elettronico, per esempio un circuito multiplatore. In dipendenza dalla posizione di commutazione del commutatore 221, alla linea 227 viene collegata la linea 219 oppure la linea 220.'La linea 227 viene collegata al circuito demodulatore 22S che opera per demodulare e per generare un segnale demodulato sulla linea 232.

Le linee 226 e 232 sono collegate agli ingressi del decodificatore 236 il quale onera per decodifi care il segnale applicato ad esso. I demodulatori 222 e 228 ed il decodificatore 236 caratterizzano insieme la circuiteria del ricevitore analogo al circuito 166 di ricezione del ricetrasmettitore 100 della Figura 5. Tale circuiteria di ricezione viene indicata nella figura con il numero di riferimento 226 che include gli elementi contenuti nel blocco, rappresentato in tratteggio.

Un segnale decodificato generato dal decodificatore 236 viene generato sulla linea 272 e viene applicato ad un trasduttore, in questo caso l'altoparlante 278.

La porzione di trasmissione del ricetrasmettitore in diversità 200 comprende un trasduttore, in questo caso il microfono 282, che genera sulla linea 286 un segnale elettrico che viene applicato alla cir cuiteria di trasmissione 290. La circuiteria di trasmissione 290 opera in maniera analoga al funziona, mento della circuiteria di ricezione 266, ma in senso opposto ad essa, ed opera per generare sulle linee 292 e 296 alternativamente segnali modulati che sono applicati alle antenne 206 e 212 o 213, in diDendenza dalla posizione del commutatore 221.

La circuiteria di elaborazione 298 inoltre for ma una porzione del ricetrasmettitore in diversità 200. La circuiteria di elaborazione comprende appropriati algoritmi di controllo per controllare il funzionamento delle porzioni componenti della circuiteria di ricezione 266 e della circuiteria di trasmissione 290. Tali algoritmi di controllo in essi incorporati comprendono algoritmi per controllare il funzionamento dei demodulatori 222 e 228. I demodulatori 222 e 228 operano alternativamente per generare segna li demodulati, per esempio i segnali demodulati generati da uno soltanto dei demodulatori ed applicati al decodificatore 236 attraverso la linea 226. Il funzio namento dell'uno o dell'altro dei demodulatori 222 e 228 è determinante per individuare se i segnali ricevuti dall'antenna 206 oppure quelli ricevuti dall'antenna 212 siano applicati al decodificatore 236.

Il Drocedimento di selezione da quale antenna un segnale ricevuto venga utilizzato per generare il segnale decodificato sulla linea 272 è analogo al prò cedimento di selezione con cui la circuiteria di elaborazione 198 del ricetrasmettitore 100 esegue la selezione delle antenne e tale procedimento non sarà nuovamente descritto. Un elaboratore 298 opera il fun zionamento del demodulatore 222 o del demodulatore 228, i segnali di controllo generati dalla circuiteria di elaborazione 298 controllano la selezione delle antenne 206, 212 o 213 in maniera analoga ai segna li di controllo generati dall'elaboratore 198 per con trollare la posizione di commutazione del commutatore 130 del ricetrasmettitore 100. I demodulatori 222 e 228 sono anche comunemente riferiti come rami in diversità.

Nella preferita forma di realizzazione della presente invenzione, l'antenna 212, che è analoga alla prima antenna 55 della Figura .1, è disposta nel primo elemento di alloggiamento 51 che è mobile fra la posizione estesa o spiegata e la posizione chiusa o ripiegata. Un sensore 299 viene usato per determina re la posizione corrente del primo elemento dell'alloggiamento e per informare l'elaboratore 298 di quel_ la posizione. In risposta alla posizione corrente, lo elaboratore 298 genera un segnale di controllo sulla linea 229 per controllare lo stato del commutatore 221. Preferibilmente, il commutatore 221 collega la antenna 212 all'antenna 227 quando il primo elemento 51 dell'alloggiamento si trova nella posizione estesa. Analogamente, il commutatore 221 collega l'antenna 213, che è analoga all'antenna precedentemente discussa, quando il primo elemento 51 dell'alloggiamento si trova nella posizione chiusa. Perciò, si col lega un'antenna selezionata al demodulatore 228 oppure al trasmettitore 290.

Sebbene la presente invenzione sia stata descritta con riferimento alle preferite forme di re_a lizzazione rappresentate nelle varie figure, deve essere sottinteso che altre simili forme di realizzazio ne possono essere usate e modificazioni ed aggiunte possono essere apportate alle descritte forme di realizzazione per svolgere la stessa funzione della presente Invenzione, senza uscire dal suo ambito. Pertan to, la presente invenzione non dovrebbe essere limita ta ad una qualsiasi singola forma di realizzazione, ma piuttosto il suo respiro ed il suo ambito dovrebbe ro essere valutati in conformità con le espressioni delle allegate rivendicazioni.

Claims (6)

1. RIVENDICAZIONI 1. Struttura di antenna per un apparecchio radio avente una circuiteria radio (50) operante in un sistema per comunicazioni radio, la radio (50) avendo un primo elemento di alloggiamento mobile (51) ed un secondo elemento di alloggiamento (53), in cui detto primo elemento di alloggiamento mobile (51) può essere spostato fra una posizione estesa o spiegata ed una posizione chiusa o ripiegata ed una sostanziale porzione della circuiteria radio è disposta all'inter no di detto secondo elemento di alloggiamento, detta struttura di antenna essendo caratterizzata da: una prima antenna (55) disposta in detto primo elemento di alloggiamento mobile (51) ed operante quando detto primo elemento di alloggiamento mobile (51) si trova in detta posizione estesa; una seconda antenna (59) disposta in detto secondo elemento di alloggiamento (53) ed operante quan do detto primo elemento di alloggiamento mobile (51) si trova ind etta posizione chiusa; e un commutatore (121) che risponde alla posizio ne di detto primo elemento di alloggiamento mobile (51) per commutare fra detta prima antenna (55) e det ta seconda antenna (59).
2. 2. Struttura di antenna secondo la rivendicazione 1, ulteriormente caratterizzata da una terza an^ tenna (63) che si estende da detto secondo elemento di alloggiamento (53), la terza antenna (63) operando come una antenna in diversità con una antenna scelta dal gruppo comprendente la prima antenna (55) e la se; conda antenna (59).
3. 3. Struttura di antenna secondo la rivendicazione 1, in cuid etta prima antenna (55) è una antenna a dipolo ad una semionda e detta seconda antenna (59) è una antenna a pannello o "patch".
4. 4. Struttura di antenna secondo la rivendicazione 1, in cui detto Drimo elemento di alloggiamento mobile (51) è un elemento a ribaltina e viene ribalta to dalla Dosizione chiusa alla Dosìzione estesa o spiegata.
5. 5. DisDositivo Der comunicazioni radio (50) comDrendente un primo elemento di alloggiamento (51) ed un secondo elemento di alloggiamento (53) ed una circuiteria radio, detto primo elemento di alloggiamento (51) è mobile fra una prima posizione ed una se conda posizione ed una sostanziale porzione della cir cuiteria radio disposta nel secondo elemento di allog giamento (53), il dispositivo per comunicazioni radio essendo caratterizzato da: un ricetrasmettitore (100) avente un primo ramo in diversità ed un secondo ramo in diversità; una prima antenna (55) disposta dentro il primo elemento di alloggiamento; una seconda antenna (59) avente almeno una prj_ ma porzione disposta entro il secondo elemento di al-1oggiamento ; una terza antenna (63) che si estende da detto secondo elemento di alloggiamento ed è collegata al primo ramo in diversità; e un dispositivo di commutazione (121) che risponde alla posizione del primo elemento di alloggiamento (51) per collegare la prima antenna (55) e la seconda antenna (59) al secondo ramo in diversità.
6. 6. Dispositivo per comunicazioni radio secondo la rivendicazione 5, in cui detto primo elemento di alloggiamento mobile (51) è un elemento a ribaltina e viene fatto ribaltare fra la prima posizione e la seconda posizione.