ITRE960067A1 - Attuatore per valvola attuatore per valvola - Google Patents

Description

DESCRIZIONE

del Brevetto per Invenzione Industriale dal titolo: "ATTUATORE PER VALVOLA",

La presente invenzione si riferisce, in generale, ad un dispositivo attuatore per una valvola di tipo girevole, ad esempio consistente in una valvola a farfalla dove l'organo valvolare è costituito da un disco che può generalmente ruotare di un quarto di giro tra una posizione aperta e una posizione chiusa.

Più in particolare essa si riferisce a perfezionamenti apportati agli attuatori per valvole girevoli ove l'organo valvolare viene spostato tra una posizione aperta e una posizione chiusa mediante un motore elettrico reversibile Un attuatore per valvole girevoli del tipo cui si riferisce la . presente invenzione comprende una carcassa che è destinata ad essere montata sulla valvola, un sistema di comando comprendente una ruota elicoidale che è girevolmente montata entro la carcassa e che è atta ad essere amovibilmente collegata allo stelo della valvola, e ciò quando la carcassa è montata sulla valvola, allo scopo di impartire una rotazione a quest'ultima, un motore elettrico reversibile impostato entro la carcassa e dotato di un albero di uscita del moto, un albero con vite senza fine che è girevolmente montato entro la carcassa con possiblità di scorrimento assiale limitato in entrambe le direzioni, nonché mezzi preposti a collegare l'albero del motore all'albero della vite senza fine onde porre in rotazione quest 'ultima, e preposti a collegare l'albero della vite senza fine alla ruota elicoidale onde far ruotare quest 'ultima, e quindi anche lo stelo valvolare, secondo direzioni contrapposte, allo scopo di chiudere e aprire la valvola in risposta al funzionamento del motore nei due sensi contrapposti.

Nella maggior parte degli attuatori di questo genere, il motore elettrico è atto ad essere disattivato allorché il sistema di comando è assoggettato ad un eccessivo momento torcente, o coppia, per esempio quando l'organo valvolare incontra un ostacolo o ostruzione. Per questo motivo è stato proposto di montare sull'albero un verme atto a ruotare con esso ed una camma prevista sullo stesso albero in prossimità del verme onde contattare dei sensori associati ad interruttori facenti capo al motore, e ciò allo scopo di disattivare il detto motore quando il sistema di comando incontra una resistenza eccessiva.

Più in particolare, il verme e la camma sono posti in posizioni neutre tra molle compresse che avvolgono l'albero, cosicché quando una di esse viene ulteriormente compressa in risposta ad una maggiore resistenza alla rotazione incontrata dalla ruota elicoidale, viene permesso ad una superficie della camma di scorrere longitudinalmente per contattare un sensore che aziona un interruttore preposto ad arrestare il motore.

Preferibilmente l'albero del motore e l'albero della vite senza fine sono collegati tramite un ingranaggio o ruota dentata solidale all'albero della vite senza fine ed un ingranaggio a denti diritti solidale all'albero del motore il quale è atto a mantenere l'ingranamento con detta ruota dentata nonostante il movimento di scorrimento alternativo, dell'albero della vite senza fine. Inoltre quest'ultimo è girevolmente e scorrevolmente montato su supporti contrapposti impostati su rispettive pareti della carcassa, e i mezzi elastici compressi sono compresi tra dette pareti e le corrispondenti estremità del gruppo.

Nelle soluzioni note il detto movimento della vite senza fine, e quindi della camma di torsione, allo scopo di azionare i sensori o interruttori, ha richiesto la previsione di complessi meccanismi da interporre tra detti, elementi e l'albero. Inoltre la camma e i sensori si sono dimostrati complessi sotto il profilo costruttivo e difficoltosi da installare, nonché difficili da registrare o modificare allo scopo di adattarli a differenti valori limite di torsione. Oltre a ciò i meccanismi di qu genere per la detta disattivazione del motore non venivano resi disponibili quali equipaggiamenti facoltativi, per esempio l'attuatore veniva fornito dotato o no del meccanismo di limtazione della torsione. Ancora, l'accesso a siffatti meccanismi noti per questioni di regolazione si è dimostrato difficoltoso e lungo.

Uno scopo del presente trovato è quello di rendere disponibile un attuatore presentante un dispositivo limitatore della torsione di questo tipo, dove la ruota elicoidale e la vite senza fine risultano facilmente e rapidamente collegabili e installatili, dove come 'risulterà evidente dalla descrizione che segue, le stesse presentano una forma costruttiva tale da cooperare con un sistema manuale di esclusione o sovrapposizione comprendente un volantino che è selettivamente impegnabile con l'albero onde azionare la valvola all'atto della disattivazione del motore. Un altro scopo del trovato è quello di rendere disponibile un simile attuatore dove almeno i sensori o interruttori sono facilmente installabili quale equipaggiamento facoltativo, facilmente accessibili per la sostituzione o riparazione, di costruzione semplice e poco costosa, e facilmente regolabili per disattivare il motore ad un desiderato livello o valore di torsione.

I gruppi manuali di sovrapposizione per gli attuatori noti di questo genere presentavano una forma costruttiva complessa e costosa, ed in certi casi richiedevano l'interposizione, tra il volantino e l'albero della vite senza fine, di un complesso meccanismo preposto ad impedire la rotazione del volantino mentre il motore era attivato. Pertanto uno scopo ulteriore del presente trovato è quello di rendere disponibile un gruppo manuale di sovrapposizione il quale prevede una particolare disposizione onde essere atto ad impegnarsi, ovviamente con possibilità di disimpegno, con l'albero della vite senza fine del sistema di comando quale che sia la posizione di rotazione di quest'ultimo, e ciò allo scopo di automaticamente disattivare il motore quando il gruppo manuale di sovrapposizione viene spostato verso la posizione di impegno con l'albero della vite senza fine.

E' stato altresì proposto di automaticamente attivare e disattivare il motore elettrico di un simile attuatore mediante interruttori di fine corsa che vengono contattati da camme rotanti in risposta alla rotazione dello stelo valvolare tra le posizioni chiusa e aperta.

Spesso è necessario regolare le posizioni operative delle camme allo scopo di selezionare le posizioni aperta e chiusa della valvola. Il brevetto No. 5305781, ceduto alla cessionaria della presente domanda, mostra una disposizione di camme rotanti atte a ruotare con lo stelo valvolare onde impegnarsi con degli interruttori per segnalare la posizione della valvola a un punto distante.

Le camme possono essere regolate in diverse posizioni angolari tramite manopole prontamente accessibili per l'azionamento manuale, le quali sono impostate ad una estremità delle camme. Un altro scopo del trovato è quello di adeguare una siffatta disposizione di camme in modo che essa possa essere utilizzata per regolare le posizioni di apertura e chiusura della valvola in corrispondenza delle quali il motore deve essere disattivato, e, più in particolare, in modo da avere un attuatore il quale consente l'accesso alle camme per operazioni di regolazione semplicemente mediante la rimozione di un coperchio destinato ad essere impostato sulla base della carcassa dell 'attuatore.

Nei noti attuatori di questo tipo, è stato proposto di rilevare la posizione del disco o altro corpo valvolare per mezzo di un potenziometro in guisa che un segnale rappresentativo della posizione può essere elettricamente trasmesso ad un punto distante dalla valvola. A tale scopo i denti di un pignone rotante con una porzione esterna dell'albero del potenziometro ove è fissato l'organo di contatto, sono impegnati con un ingranaggio di comando il quale è montato entro la carcassa dell'attuatore in modo da ruotare in risposta alla rotazione della valvola tra le posizioni chiusa e aperta.

Poiché un potenziometro ha un campo utile di rotazione di solo circa 270° del proprio albero, le dentature sono dimensionate in modo da far ruotare l'albero del potenziometro secondo il detto campo in risposta a solamente un quarto di giro o altra ampiezza del movimento di apertura e chiusura della valvola.

Tuttavia l'impegno reciproco tra l'ingranaggio di comando e l'albero del potenziometro richiede una accurata regolazione allo .scopo di assicurare risultati precisi e allo scopo di evitare danneggiamenti quando l'organo di contatto viene spostato oltre la propria corsa utile in un senso o nell'altro. In precedenza ciò richiedeva che 1'utilizzatore avesse accesso al potenziometro entro la carcassa dell 'attuatore onde regolare le viti di registrazione che bloccavano l 'ingranaggio di comando nella desiderata posizione angolare relativamente all'albero del potenziometro .

Uno scopo della presente invenzione è quello di rendere disponibile un siffatto indicatore della posizione della valvola il quale sia agevole da regolare senza correre il rischio di danneggiare il potenziometro, e nel quale inoltre la desiderata posizione dei denti del pignone associato all'albero del potenziometro venga automaticamente determinata all'atto dell'assemblaggio senza la necessità di viti di registro o altri simili mezzi.

E' altresì preferibile rendere disponibile un siffatto attuatore il quale presenti mezzi per indicare visivamente la posizione della valvola, in particolare quando essa si trova nelle proprie posizioni chiusa e aperta, i quali mezzi sono posti in corrispondenza o in prossimità della valvola. In precedenza sono stati proposti indicatori ove un cilindro interno era atto a ruotare in risposta al movimento dello stelo valvolare, aveva delle indicazioni "chiuso'' e "'aperto'' poste lungo la propria circonferenza che erano rappresentative della posizione della valvola, ed era ricevuto in un cilindro esterno dotato di finestre trasparenti sistemate in modo da permettere di individuare gli indici dalla maggior parte dei punti situati attorno alla valvola. Tuttavia nei noti attuatori detti indicatori erano difficili da installare e togliere per operazioni di sostituzione o riparazione.

Secondo il trovato la ruota elicoidale collegabile allo stelo valvolare onde far oscillare la valvola tra le posizioni aperta e chiusa è dotata di spallature situate alle estremità contrapposte di una corona parziale di denti atti ad impegnarsi con il verme o vite senza fine, e sulla carcassa sono previsti degli arresti passanti che sono disposti in modo da essere contattati da dette spallature onde evitare che la ruota compia rotazioni eccessive in entrambe la direzioni.

Più in particolare detti arresti sono immaschiati sulla carcassa in guisa che i medesimi possono essere registrati agendo dall'esterno della stessa carcassa onde disporre le loro superfici attive in posizioni dove vengono in contatto con le spallature in corrispondenza di posizioni angolari diverse della ruota.

Quelle parti dell 'attuatore che raramente necessitano di essere riparate o regolate, come il motore, la ruota elicoidale, l'albero per verme, lo stesso verme e la camma, sono impostate entro la base della carcassa al di sotto della piastra per gli interruttori. Al contrario quelle parti che più frequentemente richiedono operazioni di regolazione o riparazione, come, ad esempio, il potenziometro, la chiavette o tastatori della torsione limite, e diversi interruttori, sono impostate al di sopra della piastra per gli interruttori, e pertanto risultano accessibil mediante semplice allontanamento del coperchio. Inoltre, dal momento che il volantino e le rispettive parti del gruppo manuale di sovrapposizione sono prontamente e facilmente montate entro una sede o cavità ricavata su una parete esterna della carcassa, il detto gruppo può costituire, similmente alle chiavette di rilevamento della torsione, una parte o sezione facoltativa.

Nelle tavole disegni allegate, dove nel loro complesso vengono impiegati gli stessi riferimenti numerici per indicare i medesimi elementi:

La FIG. 1 è una vista di un attuatore secondo il trovato il quale è associato ad una valvola a farfalla allo scopo di ruotare il disco di quest'ultima tra le posizioni aperta e chiusa .

La FIG. 2 è una vista dell'attuatore e della valvola di cui a FIG. 1 che è ottenuta guardando quest'ultima da destra. La FIG. 3 è una vista dall'alto e in scala ingrandita dell 'attuatore, ottenuta secondo la direzione 3-3 di cui a FIG. 1 e con il coperchio rimosso dalla base della carcassa, dove il volantino è in posizione arretrata per impegnare in sistema manuale di comando.

La FIG. 4 è una vista dall'alto del tutto simile a quella di FIG. 3, dove però la parete interna (piastra degli interruttori) è rimossa dalla estremità superiore aperta della base della carcassa.

La FIG. 4A è una vista in sezione e in scala maggiore del gruppo di sovrapposizione manuale, ottenuta secondo il piano di traccia 4A-4A di cui a FIG. 7.

La FIG. 5 è una vista in sezione e in scala maggiore dell'attuatore, la quale è ottenuta secondo la direzione 5-5 di cui a FIG. 6.

La FIG. 5A è una vista in sezione e in scala maggiore che è ottenuta secondo la direzione 5A-5A di cui a FIG.. 5B, e che mostra il potenziometro e l'ingranaggio di comando per l'azionamento della ruota dentata posta sull'albero del potenziometro stesso.

La FIG. 5B è una vista in sezione ottenuta secondo la direzione 5B-5B di cui a FIG. 5A, e mostra il potenziometro e l'ingranaggio di comando, nonché le camme atte ad impegnarsi con gli interruttori di fine corsa onde arrestare il motore in ognuna delle posizioni aperta e chiusa della valvola .

La FIG. 6 mostra l'attuatore in sezione e in scala ingrandita, secondo la direzione 6-6 di cui a FIG. 5.

La FIG. 7 è una vista parziale dell'attuatore ottenuta secondo la direzione 7-7 di cui a FIG. 4, dove la vite senza fine e la camma di sovrapposizione sono in posizione neutra come in FIG. 5, quando cioè la valvola funziona in assenza di un momento torcente eccessivo, e dove i mezzi di sovrapposizione sono impegnati.

La FIG. 8 è una vista simile a FIG. 7, dove però è previsto un momento eccessivo, ad esempio dovuto ad una ostruzione della sede valvolare, il quale comporta lo spostamento verso destra della vite e della camma con contestuali rotazione di uno dei diti tastatori e disattivazione del motore,e dove i mezzi di sovrapposizione sono impegnati.

La FIG. 9 è una vista in scala maggiore ottenuta secondo la direzione 9-9 di cui a FIG. 11, la quale mostra il meccanismo di rilevamento della torsione con i diti posti prospicienti alle rispettive superfici della camma prevista sulla vite.

La FIG. 10 è una vista simile a FIG.· 9 dove la camma è spostata a destra assieme alla vite, con conseguente impegno e spostamento del dito del tastatore di sinistra come in FIG. 8, e contestuale arresto del motore.

La FIG. 11 è una vista dal basso del dispositivo rilevatore della torsione la quale è ottenuta secondo la direzione 11-11 di cui a FIG. 9.

La FIG. 12 è uno schema della circuitazione elettrica dell 'attuatore che mostra le sue connessioni ai diversi interruttori, nonché la spazzola e il contatto del potenziometro .

La FIG. 12A è un'altra rappresentazione schematica della spazzola e del contatto, dove la spazzola è spostata in un'altra posizione in risposta alla rotazione della corona dentata che è vincolata all'albero girevole atto a ruotare con lo stelo della valvola.

Facendo ora riferimento ai particolari costruttivi di cui alle citate figure si nota che l'attuatore, indicato nel suo complesso con il riferimento numerico 100, nelle FIGG. 1 e 2 è montato su una valvola a farfalla che è richiamata nel suo complesso con 101. Come è ben illustrato, la valvola a farfalla comprende un corpo 102 avente una apertura passante 103 allineata con un tubo 104 o altro condotto di flusso, ed un disco 105 che è montato in modo da ruotare di un quarto di giro -90°- rispetto al corpo valvolare tra una posizione aperta (FIG. 1) e una chiusa.

Uno stelo 106 per la rotazione del disco è collegato a questo ultimo con la propria estremità inferiore e si estende verso l'alto attraverso un cannotto 102A del corpo della valvola per collecrarsi, in corrispondenza della propria estremità esterna, con un meccanismo di comando posto entro l'attuatore e preposto a far ruotare lo stelo della valvola e il disco.

Una flangia 107 prevista sul cannotto del corpo valvolare è collegata alla faccia inferiore della base ili della carcassa 110 dell'attuatore tramite bulloni o altri mezzi convenienti, ed un coperchio 112 è amovibilmente fissato sulla estremità superiore aperta di detta base.

La base della carcassa è costituita da un pezzo di fusione dal cui fondo si eleva una formella 113 sulla quale è montata la ruota 114 elicoidale del meccanismo di comando dell 'attuatore. A sua volta la ruota elicoidale è dotata di un manicotto 114A che si estende verso il basso a partire dalla propria faccia inferiore, e che è fissata in posizione rispetto alla formella per ricevere l'estremità superiore dello stelo valvolare.

Le estremità dello stelo e del manicotto presentano' superfici coniugate non circolari le quali consentono alla ruota elicoidale di far ruotare lo stelo valvolare nei due sensi contrapposti. La ruota elicoidale è mantenuta nella posizione abbassata di appoggio tramite una rondella 114B che è trattenuta da un anello spaccato posto ad avvolgere l'estremità inferiore del manicotto.

La ruota elicoidale, e quindi anche lo stelo valvolare, sono atti a ruotare in sensi opposti in risposta al comando di un motore M elettrico reversibile il quale è collegato alla ruota elicoidale con interposizione di una vite senza fine 115 montata su un rispettivo albero 116 per verme, quest'ultimo montato sulla carcassa in modo da ruotare e da spostarsi longitudinalmente in avanti e all'indietro secondo una direzione posta trasversalmente all'asse di rotazione della ruota elicoidale.

Pertanto il detto albero è montato e supportato con le proprie estremità contrapposte tramite sostegni 118 e 119 a cuscinetto che sono ricevuti entro rispettive aperture le quali sono ricavate su pareti salienti distanziate che si derivano dalla faccia soperiore della base della carcassa. Il verme o vite senza fine è vincolata all'albero mediante uno spinotto 117 che è posto trasversalmente ad essi.

Una ruota 120 a denti cilindrici è amovibilmente fissata alla estremità dell'albero 116 onde impegnarsi con una ruota motrice 121 comandata dall'albero di uscita del motore, vedi la FIG. 4, cosicché il funzionamento del motore in un senso farà a sua volta ruotare l'albero del verme, lo stesso verme e la ruota elicoidale, e quindi lo stelo valvolare, in una. determinata direzione, mentre il funzionamento dello stesso motore elettrico nel senso contrapposto farà a sua volta ruotare lo stelo valvolare nella direzione contrapposta, con il che la valvola viene selettivamente spostata tra le posizioni aperta e chiusa rispettivamente.

Come verrà descritto qui appresso, la vite senza fine e l'albero su cui essa è montata sono liberi di spostarsi longitudinalmente di una quantità limitata, e, a tale scopo, vedi ancora la FIG. 4, la ruota 121 motrice è. sufficientemente larga da rimanere ingranata con la ruota 120 a denti cilindrici dell'albero per verme durante i detti spostamenti .

Un sistema di sovrapposizione manuale per l'attuatore è impostato sulla base della carcassa in corrispondenza della estremità destra dell'albero 116, e comprende un volantino 125 esterno il quale è montato sulla estremità esterna di un perno 126 la cui estremità interna è a sua volta ricevuta, in modo da poter scorrere longitudinalmente, entro una sede o cavità 127 che è ricavata sulla estremità destra della base della carcassa, detto scorrimento avvenendo tra una posizione interna (FIG. 5) in cui il sistema di sovrapposizione è disinnestato, ed una posizione esterna (FIGG. 7 e 8) dove il detto sistema è innestato.

Più in particolare l'estremità destra dell'albero con verme e l'estremità interna del perno sono costituite in modo tale che, come verrà descritto più avanti, il detto albero è libero di muoversi longitudinalmente di una certa quantità, senza impegnarsi col sistema di sovrapposizione, durante il funzionamento dell'attuatore su comando del motore elettrico.

Come è ben illustrato nelle FIGG. 5, 7 e 8, il sistema manuale di sovrapposizione comprende un manicotto 130 che è amovibilmente trattenuto mediante un anello 131 spaccato entro la sede 127 prevista alla estremità destra della base della carcassa, e che avvolge una bussola 132 prevista sulla estremità interna del perno, e fissata a questo ultimo tramite uno spinotto 133 trasversale.

In alternativa la bussola può essere realizzata in un sol pezzo con il perno. Più in particolare, la bussola è dimensionata in modo da accogliere l'estremità destra dell'albero con verme, e il manicotto trova appoggio contro una spallatura di una piastra 138 che è prevista entro la sede onde mantenere in posizione il sostegno 119 a cuscinetto attraverso cui passa l'albero con verme.

Il volantino 125 è mantenuto nelle proprie posizioni rispettivamente di impegno e disimpegno mediante dei dispositivi 135 di ritegno a sfere le quali sono elasticamente spinte entro scanalature circonferenziali 136 e 137 longitudinalmente distanziate che sono ricavate sulla superficie interna del manicotto. Degli anelli di tenuta sono posti sulle facce interna ed esterna della estremità esterna del manicotto onde impedire il passaggio di impurità all'interno dell'attuatore.

Come è ben illustrato nella FIG. 4A, la superficie interna della bussola è dotata di una serie di scanalature 140 longitudinali con sezione trasversale arcuata che sono ricavate sulla sua estremità sinistra, e sulla estremità destra dell'albero con verme è previsto uno spinotto 141 trasversale le cui estremità sporgenti contrapposte sono atte ad essere scorrevolmente accolte entro due scanalature diametralmente contrapposte della bussola.

Quando il volantino è spostato all'esterno come è illustrato nelle FIGG. 7 e 8, le estremità dello spinotto sono accolte entro una coppia di dette scanalature in modo da rendere disponibile una connessione per il comando in rotazione tra il volantino e l'albero del verme onde poter, in tale configurazione, azionare a mano il detto albero, quindi far ruotare lo stelo valvolare. Tuttavia, all'atto dello spostamento verso l'interno del volantino e del perno spinotto di trascinamento perde l'impegno con le scanalature come è mostrato in FIG. 5, onde liberare l'albero 116 dalla messa in rotazione tramite il volantino.

Il sistema di sovrapposizione manuale comprende altresì mezzi per la disenergizzazione automatica del motore elettrico prima che il sistema di sovrapposizione raggiunga la propria posizione di impegno. A tale scopo un interruttore 145 è montato al di sopra della base della carcassa dell 'attuatore, in una posizione tale da essere attuato onde disattivare il motore quando l'albero 132 viene spostato all'esterno mediante il volantino, nella posizione di cui alle FIGG. 7 e 8.

In seguito, vale a dire dopo il ritorno dell'albero di sovrapposizione nella propria posizione rientrata in cui è disimpegnato dall'albero del verme o vite senza fine, la bussola 132 ritornerà a contattare l'interruttore in guisa, da disporlo in posizione onde nuovamente disattivare il motore nella eventualità che l'operatore decida di inserire la sovrapposizione manuale. L'interruttore è posto su una staffa che a sua volta è impostata su una parete 147 interna della carcassa, la quale parete è fissata con viti o altro mezzo equivalente nella parte superiore aperta della base della carcassa dove chiude una parte incassata di detta base .

Come è stato detto anche in precedenza, la detta parete funge da piastra per gli interruttori, in combinazione con altre pareti adiacenti della base della carcassa racchiude un sottostante scomparto preposto al ricevimento di quelle parti componenti che normalmente non richiedono l'intervento dell 'opratore, ed in combinazione con il coperchio 112 definisce un sovrastante scomparto che contiene quelle parti che possono richiedere di essere regolate o riparate, il cui accesso può ottenersi mediante semplice rimozione del detto coperchio 112.

Lo stesso interruttore è atto ad essere azionato da una asta 148 che è accolta entro fori reciprocamente allineati previsti sulla parete interna e sulla base della carcassa, nonché sul manicotto 130, e ciò allo scopo di disporre la propria estremità inferiore in modo da impegnarsi con l'albero 132 di sovrapposizione. In buona sostanza l'asta viene mantenuta sollevata dall'albero o perno di sovrapposizione quando quest'ultimo si trova in posizione disimpegnata, e ciò allo scopo di chiudere l'interruttore per energizzare il motore.

D'altro canto, quando al bussola è spostata a destra per effetto dello scorrimento del volantino in posizione di impegno, la stessa asta è elasticamente spinta verso il basso per aprire il detto interruttore. La rispettiva estremità del perno o ^albero di sovrapposizione è opportunamente smussata per facilitare il suo accoppiamento con l'estremità interna dell'asta.

Come si può comprendere dal confronto tra le FIGG. 7 e 8, la spina 141 mantiene l'impegno con una coppia di scanalature nonostante il limitato movimento logitudinale dell'albero con verme rispetto alla carcassa, quindi anche relativamente all'albero di sovrapposizione montato sulla stessa carcassa, e ciò in risposta alla presenza di un valore eccessivo di momento torcente come risulterà evidente dalla descrizione che segue.

L'albero con verme è altresì avvolto da una camma 150 la quale, come è ben illustrato, è integralmente ottenuta sulla estremità destra del verme o vite senza fine, benché essi possano essere ovviamente separati o distinti, in guisa che detta camma, similmente al verme, risulta solidale al detto albero. L'albero con verme è altresì avvolto da due serie di molle 151 compresse tipo Bellville, una della quali è compresa tra l'estremità sinistra del verme e la parete della base della carcassa ove è previsto il cuscinetto 118 di sinistra, mentre l'altra è compresa tra l'estremità destra della camma e il cuscinetto 119 di destra che si trova sulla parete contrapposta della base della carcassa dell 'attuatore.

Come detto in precedenza, durante il funzionamento normale dell'attuatore dette molle risultano compresse onde mantenere il verme e la camma, quindi anche l'albero cui gli stessi sono fissati, in una posizione o configurazione "'neutra'' dove le due serie di molle sono serrate allo stesso modo. Tuttavia, nella eventualità che la valvola venga assoggettata ad una torsione eccessiva, come ad esempio avviene quando lungo il condotto c'è un ostacolo, la corrispondente resistenza alla rotazione viene trasmessa attraverso il verme e la camma onde far sì che le molle, vengano ulteriormente impacchettate, per esempio le molle di destra come nel caso di cui a FIG. 8 quando si ha una resistenza nel movimento di apertura della valvola. Al contrario vengono ulteriormente impacchettate le molle di sinistra quando si ha una resistenza alla chiusura della valvola .

All'atto dell'assemblaggio della valvola, dove il sistema manuale di sovrapposizione è estratto dalla cavità presente nella base della carcassa, il verme e la camma, unitamente, alle due serie di molle, vengono assialmente allineati con i cuscinetti contrapposti previsti sulla carcassa onde permettere all'albero 116 (che è sprovvisto della ruota 120 associata alla sua estremità sinistra) di essere inserito attraverso la cavità , il cuscinetto destro, il verme, la camma, le molle e il cuscinetto sinistro. Quindi, attraverso l'installazione del sistema manuale di sovrapposizione, la piastra 138 di appoggio prevista a sinistra della bussola e del manicotto 130 applicherà sul cuscinetto 119 destro una forza che comporta il serraggio delle molle, e con ciò, una volta bloccato il manicotto entro la cavità, la camma e il verme vengono disposti in posizione neutra.

Ovviamente tutto ciò viene effettuato prima di disporre la ruota elicoidale in impegno con il verme, e, altrettanto ovviamente, prima della eventuale installazione, dal di sopra della piastra interna della carcassa e nelle posizioni illustrate nelle FIGG. 5, 7 e 8, dei sensori (di cui si dirà più avanti) di limitazione della torsione. Naturalmente anche la ruota 120 a dentatura cilindrica sarà collegata alla rispettiva estremità dell'albero con verme in modo da risultare impegnata con l'ingranaggio del motore.

Come detto in precedenza, i mezzi atti a disenergizzare il motore, quindi preposti ad evitare la rottura del disco valvolare ostacolato in risposta ad un momento torcente di valore prefissato, comprendono (vedi le FIGG. da 9 a 11) delle superfici 155A, 155B inclinate di camma che sono ricavate attorno alla camma, ed una coppia di chiavette o tastatori 160A, 160B che sono impostati su una staffa B fissata alla parete interna della carcassa.

Pertanto un dito di un tastatore o chiavetta è posizionato in modo da essere contattato da una superficie della camma, nel caso di una torsione eccessiva durante il movimento dello stelo valvolare secondo una direzione operativa, e l'altro dito è posizionato in modo da essere contattato dall'altra superficie della camma in presenza di una torsione eccessiva durante il movimento dello stelo nella direzione operativa contraria. Più in particolare sulla medesima staffa sono altresì impostati due interruttori 161A, 161B i quali sono posizionati in modo da essere contattati dai rispettivi tastatori per disattivare il motore quando il dito di uno di detti tastatori viene fatto oscillare di una determinata quantità a causa del suo contatto con la rispettiva superficie della camma.

In buona sostanza la staffa B sovrasta una apertura 162 ricavata sulla parete interna della base della carcassa in guisa da permettere ai diti dei tastatori di prolungarsi verso il basso onde occupare rispettive posizioni operative che sono comprese tra le superfici a camma della detta camma come è ben illustrato nelle FIGG. da 9 a 11. Più in particolare ogni singolo tastatore o chiavetta è articolato alla staffa tramite un perno 163 passante le cui estremità contrapposte sono supportate da pareti 164 affacciate di detta staffa.

Gli interruttori sono vincolati alla staffa mediante perni 165 passanti che sono singolarmente supportati dalle pareti affacciate della staffa, e ciascun interruttore presenta un bottone o pulsante 166 che è atto ad essere contattato da uno di detti tastatori quando questi ultimi vengono fatti oscillare di una quantità prefissata dalle rispettive superiici della camma.

In buona sostanza, vedi meglio la FIG. 11, i tastatori e gli interruttori sono reciprocamente distanziati e disposti lateralmente, e si trovano in prossimità delle rispettive pareti laterali della staffa. Dei bracci 167A, 167B di leva sono articolati attorno agli assi dei tastatori, in posizioni intermedie comprese tra i tastatori e gli interruttori, in guisa che una estremità libera degli stessi· si viene a trovare al di sotto del rispettivo bottone di interruttore, come è mostrato in FIG. 9, quando il braccio è libero, cosicché il rispettivo dito viene semplicemente mantenuto in posizione per essere contattato da una superficie della camma.

In buona sostanza, quando un tastatore viene oscillato a causa del contatto di una superficie della camma contro il rispettivo dito, l'estremità libera del braccio di leva viene spostata in alto per spingere il pulsante dell'interruttore, e quindi attivare quest'ultimo quando il tastatore è stato fatto oscillare di una quantità prefissata per effetto del movimento longitudinale della superficie della camma assieme all'albero con verme, con il che il motore viene disenergizzato.

Come è ben illustrato, i detti bracci di leva sono reciprocamente allineati onde minimizzare la larghezza della staffa. E' altresì mostrato che l'estremità di ogni singolo braccio di leva è posta prospiciente ad una vite 168 immaschiata sulla rispettiva chiavetta o tastatore, cosicché detta vite può essere regolata per selezionare la forza con cui viene attivato l'interruttore contattato dal braccio di leva .

Come è stato precedentemente descritto, una delle nuove caratteristiche della presente invenzione risiede nella possibilità per l 'utilizzatore dell 'attuatore di avere questo ultimo corredato o no del sopra descritto meccanismo per la disattivazione del motore in presenza di una torsione eccessiva. Pertanto se 1'attuatore deve essere utilizzato con associato il detto meccanismo, è semplicemente richiesto di montare la staffa nella posizione illustrata, e di amovibilmente fissare la stessa mediante viti alla parete interna, e ciò in modo che i diti discendenti dei tastatori attraversino l'apertura della parete interna per disporsi prospicienti alle rispettive superfici della camma.

Se detta caratteristica di limitazione della torsione non deve essere usata, i detti verme e camma combinati verranno sostituiti con un semplice verme, e non verrà installata la staffa con i rispettivi diti di rilevamento.

Potrà invece essere usato un semplice piatto per chiudere l'apertura della piastra degli interruttori. Come è ben illustrato, anche il sostegno per l'interruttore 145 di blocco del meccanismo manuale di sovrapposizione è montato sulla flangia di detta staffa.

Come è ben illustrato in FIG. 4, dei denti di ingranamento sono previsti solamente su quella porzione della ruota elicoidale 114 che durante il funzionamento dell'attuatore viene interessata dal verme previsto sull'albero con vite senza fine. Delle spallature 170, 171 sono ricavate su porzioni angolarmente distanziate della restante parte circonferenziale della ruota elicoidale, dove dette porzioni sono poste in corrispondenza delle estremità contrapposte della porzione dentata in guisa da essere contattate dalle estremità interne di viti, o meglio grani 172 e 173, che sono immaschiati in fori filettati passanti ricavati in una zona laterale del basamento della carcassa dell'attuatore. Come si vede in FIG. 4, detti grani sono mantenuti in posizione da dadi che consentono all'utente dell'attuatore di regolare la posizione delle estremità interne dei grani, quindi le posizioni in cui la ruota elicoidale, ed anche lo stelo della valvola, verranno ad esempio arrestati in situazioni di emergenza, nelle quali altrimenti l'attuatore sarebbe libero di continuare a far ruotare lo stelo valvolare oltre le desiderate posizioni aperta e chiusa.

Come detto in precedenza, gli interruttori sono posti entro l'attuatore in corrispondenza di posizioni dove possono essere contattati in modo da disattivare il motore in risposta alla rotazione dello stelo valvolare, e quindi del corpo valvolare, in una delle proprie posizioni operative. Più in particolare, e come è ben illustrato nelle FIGG. 3 e 5, degli interruttori di fine corsa rispettivamente superiore 175 e inferiore 176 sono montati distanziati in direzione verticale sulla parete interna della base della carcassa, ed ai medesimi sono associati dei sensori che sono disposti prospicienti ad anelli a camma rispettivamente superiore 177 ed inferiore 178, questi ultimi essendo similmente distanziati in direzione verticale ed essendo posti ad avvolgere, in modo da ruotare con esso, un albero 180 superiore che è atto a ruotare assieme alla ruota 114 del meccanismo di comando, quindi in risposta diretta alla rotazione dello stelo valvolare.

Come è mostrato nella FIG. 5B, detto albero con camme attraversa a misura una bussola 181 associata alla parete interna 147 in guisa da amovibilmente collegarsi, in corrispondenza della propria estremità inferiore, alla ruota elicoidale. A tale scopo la faccia superiore di detta ruota presenta una scanalatura 182 che è atta a ricevere a misura una linguetta 183 prevista sulla estremità inferiore dell'albero a camme, cosicché l'albero e le camme anulari montate su di esso possono essere tolte o sostituite operando in corrispondenza del comparto superiore della carcassa, quindi senza rimuovere la parete interna.

Come è ben illustrato, ogni singola camma anulare presenta una superficie a camma 177A, 178A che è ricavata sulla sua zona periferica che è prospiciente al rispettivo interruttore di fine corsa. Visto che la valvola è atta a ruotare di un quarto di giro, dette camme hanno le loro porzioni in rilievo che sono angolarmente distanziate di circa 90°.

Assumendo che la camma 177 anulare superiore costituisca la camma di valvola chiusa, come è anche mostrato in FIG. 5, il suo punto sporgente attiverà l'interruttore 175 di fine corsa superiore quando la valvola viene portata nella posizione aperta in risposta alla rotazione della ruota elicoidale assieme allo stelo valvolare secondo il rispettivo senso di rotazione. In seguito, all'atto del movimento di ritorno della valvola nella propria posizione chiusa, il punto sporgente della camma 178 anulare inferiore si sposterà di approssimativamente 90° in guisa da azionare l'interruttore 176 inferiore onde disenergizzare il motore quando la valvola raggiunge la posizione chiusa in risposta alla rotazione della ruota elicoidale assieme allo stelo valvolare secondo il senso contrapposto di rotazione. Come è indicato nello schema circuitale allegato, gli interruttori possono essere chiusi per riattivare il motore, e quindi far ritornare la valvola in posizione aperta o chiusa, e ciò mediante comandi ad interruttore azionabili agendo dall’esterno dell’attuatore.

Come detto in precedenza, detto gruppo per l'azionamento degli interruttori di fine corsa è costruttivamente simile a quello mostrato nel sopra menzionato brevetto No. 5305781 ove camme anulari simili vengono impiegate per fornire una indicazione a distanza della posizione attuale della, valvola. Pertanto, come nel brevetto anteriore citato viene reso disponibile un unico meccanismo per regolare in modo indipendente la posizione angolare di ogni singola camma anulare, e ciò attraverso la semplice rimozione del coperchio dalla base della carcassa.

In buona sostanza le camme anulari sono supportate in modo da ruotare assieme all'albero 180, e presentano delle dentature 190A, 190B interne che sono impegnate con pignoni calettati su rispettivi perni o steli 191A, 191B i quali si. prolungano verso l'alto dove presentano delle manopole 192A, 192B poste alla estremità superiore del gruppo, dove dette manopole rendono disponibili dei mezzi con cui possono essere manualmente registrati i detti anelli.

Detti perni, o steli, passano anche attraverso delle piastre 193A, 193B che sono fissate all'albero mediante spine 194A, 194B trasversalmente alle quali sono disposti i perni. Più precisamente dette piastre sono disposte sopra e sotto ognuna delle camme anulari, con i pignoni che sono accolti.

entro recessi previsti su piastre distanziatrici interposte tra le dette piastre.

Come descritto in precedenza, la posizione della valvola è atta ad essere controllata a distanza mediante mezzi comprendenti un potenziometro che è impostato sulla parete 147 interna della base della carcassa mediante una staffa 201 amovibile, ed un ingranaggio 202 di potenziometro che è atto a ruotare con l'estremità inferiore esterna dell'albero 203 del potenziometro che viene comandato da un ingranaggio 204 prospiciente di comando atto a ruotare in risposta al movimento dello stelo valvolare.

Più in particolare, e conformemente ad un altro nuovo aspetto del trovato, l'ingranaggio 204 di comando è impostato sullo stesso albero 180 che porta le camme anulari, e ciò tramite una piastra che è ricevuta a misura entro lo stesso ingranaggio, e che è fissata al detto albero tramite una spina 207. Una dentatura prevista all'interno dell'ingranaggio 204 è impegnata con un pignone 208 montato sulla estremità inferiore di un perno 209 il quale, similmente ai perni per la regolazione delle cammme anulari, è compreso tra una monopola 210 superiore ed il pignone, questo ultimo atto a ruotare entro un recesso previsto su una piastra distanziatrice che è posta al di sopra della piastra 205 di montaggio e al di sotto della piastra distanziatrice per la camma anulare 178 inferiore.

Grazie a ciò l'ingranaggio o corona dentata può essere ruotata in entrambe le direzioni agendo da un punto prontamente accessibile situato sopra la parete interna della base della carcassa, in guisa da così permettere di correggere qualunque imprecisione di regolazione del potenziometro senza che sia richiesto di raggiungere e azionare viti di registrazione e simili come avveniva secondo la tecnica nota.

La carcassa del potenziometro, che è convenientemente orientata rispetto alla staffa grazie ad una linguetta laterale accoppiata con una sede coniugata della staffa, può essere di forma convenzionale e presenta, come è schematicamente illustrato in FIG. 12, un contatto 220 sopra il quale si trova una spazzola 221 che è impostata sull'albero 203 del potenziometro in guisa da muoversi onde variare il segnale di uscita del potenziometro, e quindi segnalare a distanza la posizione della valvola.

A questo scopo l'estremità dell'albero del potenziometro presenta una spianatura 222 laterale (v. FIG. 5A) che è atta ad accoppiarsi a misura entro una sede dell'ingranaggio del potenziometro che ruota assieme all'albero in guisa da permettere alla spazzola 221 di esattamente correlare il contatto alla posizione operativa della valvola.

Come detto in precedenza, e come è ben noto nel settore specifico, un potenziometro presenta un campo di utilizzo di solamente circa 270°. Pertanto, in risposta alla rotazione di 90° della valvola tra le posizioni chiusa e aperta, la spazzola oscillerà di approssimativamente 270°. Cioè viene ovviamente ottenuto attraverso una conveniente scelta del rapporto tra i denti della corona dentata e i denti del pignone previsto sull'albero del potenziometro.

Secondo un ulteriore nuovo aspetto dell'invenzione, la spianatura F della dentatura parziale ricavata sull'albero, del potenziometro è situata in un punto intermedio tra i denti atti ad impegnarsi con la corona dentata durante la rotazione della spazzola conformemente al campo attivo del potenziometro. Come conseguenza la detta dentatura parziale non può far ruotare il potenziometro oltre il proprio campo di azione, per il fatto che i denti si disimpegneranno da quelli della corona dentata. Ciò naturalmente si verifica per la rotazione della dentatura parziale durante la fase sia di apertura che di chiusura della valvola. Come già. detto ciò elimina la possibiltà di un segnale errato emesso dall 'attuatore della valvola.

I mezzi per segnalare la posizione della valvola nel punto in cui essa si trova, o nelle sue vicinanze, comprendono un cilindro interno che ha indici "'aperto'' e "chiuso'' lungo la propria superficie cilindrica, e la propria sommità di forma conica, e che è amovibilmente montato alla sommità dell'albero 180 cui sono associate le su nominate camme anulari. Un cilindro 231 esterno è montato sulla faccia superiore del coperchio della carcassa, in un punto dove avvolge il cilindro interno onde permettere di vedere gli indici previsti su questo ultimo.

A tale scopo, e come è illustrato, detto cilindro esterno è dotato di finestre che sono distribuite in senso circonferenziale, ed anche sulla estremità conica, in modo tale da consentire a chi guarda di rilevare la posizione operativa della valvola come individuata dalla posizione degli indici in risposta alla rotazione dell'albero come mostrato nelle FIGG. 5 e 6.

Più in particolare, il cilindro interno è provvisto di un stelo 232 inferiore che ha degli intagli trasversali atti ad accoppiarsi con modanature coniugate trasversali ricavate alla sommità dell'albero 180 cui sono associate le camme anulari e la corona dentata atta a far ruotare il detto albero con l'albero di comando, quindi con lo stelo valvolare. Grazie a ciò l'estremità inferiore del cilindro interno può essere semplicemente abbassata operando attraverso una apertura 233 in guisa da impegnare l'estremità superiore di detto albero che pone direttamente in relazione gli indici "'aperto'' e ""chiuso'' con le rispettive posizioni della valvola.

Naturalmente possono essere adottate altre indicazioni ancora per segnalare le dette posizioni chiusa e aperta. Le porzioni conica superiore e cilindrica inferiore del cilindro esterno si adattano esattamente alle corrispondenti porzioni del cilindro interno quando il detto cilindro esterno viene amovibilmente montato sul coperchio delle carcassa, dove le dette finestre risultano prospicienti a detti indici.

A tale scopo l'estremità inferiore del cilindro esterno è dotata di linguette 240 elastiche o organi di ritegno che sono atti ad accoppiarsi con una rispettiva apertura del coperchio onde permettere alle loro estremità 241 inferiori di impegnarsi a scatto al di sotto del coperchio quando le stesse oltrepassano la detta apertura del coperchio. Più in particolare il cilindro esterno presenta una flangia 242 che è atta a trovare appoggio contro la faccia superiore del coperchio quando i detti organi di ritegno sono in posizione di aggancio.

La detta flangia è corredata di una guarnizione elastica 243 che è dimensionata in modo tale da sporgere normalmente dalla propria sede inferiore di contenimento. Pertanto essa non serve solo a rendere disponibile una tenuta o almeno una barriera per lo sporco tra il cilindro esterno e il coperchio, ma sevre anche a mantenere elsticamente spinto verso l'alto il cilindro esterno in guisa da così mantenere strettamente impegnati i detti organi di ritegno contro la faccia inferiore del coperchio.

Come è ben illustrato in FIG. 3, la base della carcassa presenta una seconda parete 244 interna che è disposta al di sopra della zona del comparto inferiore della base che non è sovrastata dalla prima parete interna. Detta seconda parete similmente a detta prima parete è atta a essere vincolata sulla bocca della base. Su di essa è prevista una serie o batteria di interruttori ed ha la funzione, assieme all'altra parete interna, di reciprocamente separare i comparti inferiore e superiore della carcassa, ed inoltre è tipicamente destinata a separare alcuni dei componenti più affidabili o resistenti dell'attuatore, ivi compresi il motore e la relativa circuitazione.

Quando è in posizione la parete 147 ricopre altre parti che non richiedono una sostituzione frequente, come l'albero per verme, la vite senza fine e la camma, nonché le molle tipo Bellville infilate su detto albero, la ruota elicoidale e gli arresti. D'altro canto le parti dell 1attuatore che possono necessitare di regolazioni sono a tale scopo accessibili operando al di sopra delle pareti interne previa asportazione del coperchio dalla base della carcassa. Ovviamente dette parti comprendono le manopole associate alle estremità superiori degli steli facenti capo alla camme anulari, nonché all'ingranaggio di comando per la regolazione del potenziometro, il dispositivo di rilevamento della torsione, lo stesso potenziometro, ed anche gli interruttori di sicurezza e quelli di fine corsa.

Lo schema circuitale di cui a FIG. 12 è una vista schematica che mostra la dentatura parziale dell'albero del. potenziometro e l'ingranaggio di comando per regolare il potenziometro, così come gli interruttori di prossimità sensibili alla camme di apertura e chiusura, e gli interruttori sensibili ai tastatori della torsione.

La FIG. 12A mostra la dentatura parziale dell'albero del potenziometro la quale è spostata rispetto alla posizione di cui a FIG. 12. Sono altresì rappresentate le connessioni elettriche per il collegamento del potenziometro ad un indicatore di posizione distante dalla carcassa.

Claims (24)

1. -RIVENDICAZIONI- 1. Attuatore per valvole girevoli, caratterizzato per il fatto di comprendere una carcassa (100) che è destinata ad essere montata su una rispettiva valvola (101); una ruota elicoidale (114) che è girevolmente montata entro detta carcassa, e che è destinata ad essere collegata allo stelo valvolare, quando la carcassa è associata alla valvola, onde porre in rotazione lo stesso; un motore (M) elettrico reversibile posto entro la carcassa e dotato di un albero di uscita; un albero per verme che è impostato entro la detta carcassa in guisa da poter ruotare e scorrere assialmente di una quantità limitata; mezzi atti a collegare il motore all'albero (116) per verme onde far ruotare questo ultimo secondo sensi di rotazione contrapposti in risposta al funzionamento nei due sensi del motore; un gruppo che comprende una vite senza fine (115) ed una camma (150), e che è montato sull'albero per verme in guisa da ruotare e scorrere assialmente con esso, e dove detto albero per verme è accoppiato con detta vite senza fine onde porre in rotazione la ruota elicoidale, quindi anche lo stelo valvolare; mezzi elastici (151) compressi che sono posti ad avvolgere l'albero per verme, e che sono compresi tra la carcassa ed ogni singola estremità di detto gruppo; nonché mezzi che sono associati alla carcassa, e che sono atti ad essere contattati dalla camma quando uno di detti mezzi elastici viene compresso, in guisa da permettere all'albero per verme e alla camma di spostarsi longitudinalmente di una quantità prefissata in risposta ad un predeterminato valore di momento torcente determinato da un ostacolo al movimento rotatorio dello stelo valvolare.
2. 2. Attuatore secondo la rivendicazione 1, caratterizzato per il fatto che detti mezzi di collegamento comprendono un ingranaggio (121) a denti diritti che è calettato sull'albero di uscita del motore, ed un ingranaggio coniugato (120) che è calettato sull'albero per verme, e che è atto a rimanere impegnato nonostante il movimento longitudinale limitato di detto albero per verme.
3. 3. Attuatore secondo la rivendicazione 1, caratterizzato per il fatto che detto albero (116) per verme è supportato da cuscinetti (118, 119) associati a rispettive pareti distanziate della carcassa, e per il fatto che detti mezzi elastici sono interposti tra dette pareti e le estremità opposte di detto gruppo.
4. 4. Attuatore secondo la rivendicazione 1, caratterizzato per il fatto di presentare un gruppo manuale di sovrapposizione il quale comprende un volantino (125) dotato di uno stelo (126) che è girevolmente montato sulla carcassa in allineamento con l'albero per verme onde ruotare con e rispetto ad esso, e che è atto a spostarsi tra una prima e una seconda posizione longitudinale,· mezzi atti a collegare detto stelo a detto albero per verme in guisa da far ruotare questo ultimo quando lo stelo si trova in detta prima posizione, e atti a scollegare il detto stelo da detto albero quando lo stelo si trova in detta seconda posizione; nonché mezzi che sono automaticamente sensibili allo scorrimento dello stelo in detta prima posizione per disattivare il motore.
5. 5. Attuatore secondo la rivendicazione 4, caratterizzato per il fatto che detta carcassa presenta una cavità (127) interna aperta ad una estremità, per il fatto che il detto gruppo manuale di sovrapposizione comprende un manicotto (130) che accoglie il detto stelo e che è amovibilmente vincolato entro detta cavità, e per il fatto che detti mezzi elastici risultano compressi a seguito del posizionamento di detto manicotto entro detta cavita.
6. 6. Attuatore per valvole girevoli, caratterizzato per il fatto di comprendere una carcassa (100) che è destinata ad essere montata su una rispettiva valvola; un motore elettrico reversibile (M) che è posto entro detta carcassa; mezzi comprendenti un albero girevole che è posto a collegare il motore allo stelo della valvola quando la carcassa è associata alla valvola, in guisa da far ruotare il detto stelo nei sensi contrapposti di rotazione in risposta al funzionamento di detto motore; nonché un sistema manuale di sovrapposizione comprendente un volantino (125) esterno dotato di uno stelo (126) che è montato entro una cavità (127) della carcassa in guisa da ruotare e spostarsi entro di essa tra una prima ed una seconda posizione longitudinale,· una bussola (132) che è prevista sulla estremità interna dello stelo, e che è dotata di scanalature (140) longitudinali; almeno una sporgenza (141) che è prevista sulla rispettiva estremità del detto albero, che è atta ad accoppiarsi con una di dette scanalature quando il volantino e lo stelo si trovano in detta prima posizione, e che è atta a disaccoppiarsi da detta scanalatura quando detti volantino e stelo si trovano in detta seconda posizione, in guisa da permettere al detto albero di ruotare rispetto allo stelo; nonché mezzi atti ad amovibilmente ritenere detto stelo in ognuna di dette posizioni operative.
7. 7. Attuatore secondo la rivendicazione 6, caratterizzato per il fatto di comprendere uno spinotto (141) che è posto trasversalmente ad una estremità dell'albero girevole onde rendere disponibile una coppia di sporgenze atte ad essere ricevute in rispettive scanalature (140).
8. 8. Attuatore secondo la rivendicazione 6, caratterizzato per il fatto di prevedere mezzi per la disattivazione del motore i quali comprendono un interruttore posto entro la carcassa, nonché una asta (14) che è funzionalmente montata entro la detta carcassa per disporre la propria estremità interna lungo il percorso seguito dalla bussola (130) quando questa ultima si trova in una delle sue posizioni operative, onde disattivare il motore attraverso l'interruttore, e che è atta a disimpegnarsi dalla stessa bussola quando questa ultima si trova nell'altra posizione operativa, onde permettere l'attivazione del motore.
9. 9. Attuatore secondo la rivendicazione 8, caratterizzato per il fatto di comprendere un manicotto (130) il quale è amovibilmente montato entro la cavità della carcassa, e nel quale è scorrevomente e girevolmente montata la detta bussola (132), dove detto manicotto presenta un foro atto ad accogliere la detta asta, e dove detta asta è atta ad essere smontata assieme all'interruttore (145) onde permettere al manicotto di essere inserito e tolto nella e dalla cavità della carcassa.
10. 10. Attuatore secondo la rivendicazione 6, caratterizzato per il fatto che i detti mezzi preposti ad amovibilmente ritenere lo stelo (126) comprendono delle scanalature (136, 137) longitudinalmente distanziate che sono ricavate sulla carcassa, e degli organi (135) di ritegno che sono associati alla bussola, e che sono elasticamente spinti verso l'esterno in guisa da amovibilmente impegnarsi con una di dette scanalature quando lo stelo si trova in una delle sue posizioni operative.
11. 11. Attuatore per valvole girevoli, caratterizzato per il fatto di comprendere una carcassa atta ad essere montata sulla valvola; un motre elettrico reversibile che è posto entro la carcassa; una ruota elicoidale che è girevolmente montata entro la carcassa, e che è atta ad essere collegata allo stelo della valvola quando la carcassa è associata alla valvola; un albero per verme che è montato entro la carcassa in modo da ruotare e spostarsi longitudinalmente; una vite senza fine che è montata su detto albero in modo da impegnarsi con la ruota elicoidale onde far ruotare detto stelo nei due sensi contrapposti per chiudere e aprire la valvola in risposta al funzionamento nei due sensi contrapposti del motore; una camma che è montata sull'albero per verme onde spostarsi longitudinalmente con esso, e che presenta una coppia di superfici a camma le quali sono assialmente distanziate,· mezzi elastici che sono atti a costantemente spingere l'albero per verme, quindi anche la camma, in una posizione neutra; una coppia di chiavette o tastatori che sono singolarmente articolati alla carcassa, e che presentano un dito atto ad occupare una posizione posta prospiciente ad una di dette superfici; nonché una coppia di interruttori che sono associati alla carcassa in modo da essere contattati da uno dei tastatori onde disattivare il motore quando il tastatore viene spostato dalla rispettiva superficie di camma all'atto del movimento longitudinale dell'albero nelle direzioni contrapposte, e ciò in risposta ad un valore di momento torcente sufficiente a superare una forza resistente predeterminata resa disponibile dai mezzi, elastici, con conseguente spostamento della propria camma verso un punto situato a lato della sua posizione neutra.
12. 12. Attuatore secondo la rivendicazione .11, caratterizzato per il fatto che ogni singolo tastatore è dotato di un braccio atto a contattare un rispettivo interruttore, per il fatto che detti tastatori sono assialmente allineati, e per il fatto che detti interruttori e detti bracci sono disposti sui lati contrapposti di detti tastatori.
13. 13. Attuatore secondo la rivendicazione 12, caratterizzato per il fatto di comprendere mezzi atti e regolare la posizione operativa di ogni singolo tastatore o chiavetta, quindi il valore di momento torcente in corrispondenza del quale viene disattivato il motore.
14. 14. Attuatore secondo la rivendicazione il, caratterizzato per il fatto che detta carcassa comprende una base; un coperchio che è amovibilmente fissato sulla estremità superiore aperta della carcassa,· nonché una parete interna che è amovibilmente vincolata alla base della carcassa onde realizzare uno scomparto per il ricevimento dell'albero per verme e della camma; e dove detti tastatori e detti interruttori sono impostati su una staffa che è amovibilmente fissata a detta parete per sostenere i detti diti in modo che gli stessi si prolungano attraverso un foro ricavato sulla parete onde occupare una posizione atta al loro impegno con detta camma.
15. 15. Attuatore per valvole girevoli, caratterizzato per il fatto di comprendere una carcassa che è destinata ad essere montata sulla valvola, e che è provvista di una apertura (233) ricavata su una parete esterna della stessa,· nonché mezzi che sono impostati entro la detta carcassa onde far ruotare lo stelo della valvola tra le posizioni aperta e chiusa della stessa, e che comprendono un albero avente una estremità montata prospiciente alla detta apertura della carcassa, e atto a ruotare in risposta alla rotazione di detto stelo,· un cilindro esterno che è dotato di alette (232) di ritegno atte ad essere elasticamente inserite entro detta apertura, e provviste di mezzi atti ad impegnarsi con la faccia esterna di detta parete esterna quando le dette alette sono impegnate con la superficie interna della parete che avvolge la detta apertura,· nonché un cilindro interno che è posto entro il cilindro esterno, e che è amovibilmente impegnato con detta una estremità dell'albero onde ruotare con esso,· e dove detto cilindro esterno è dotato di finestre mentre il cilindro interno è provvisto di indici visibili attraverso dette finestre, e preposti ad indicare le posizioni aperta e chiusa della valvola.
16. 16. Attuatore secondo la rivendicazione 15, caratterizzato per il fatto che detti mezzi atti ad impegnarsi con la faccia esterna di detta parete esterna comprendono una flangia (242) avvolgente prevista sul cilindro, ed una guarnizione (243) di materiale elastico che sporge in guisa da realizzare una tenuta contro detta faccia esterna di detta parete esterna della carcassa, ed in guisa da mantenere le dette alette (232) strettamente serrate contro la faccia interna di detta parete.
17. 17. Attuatore per valvole girevoli, caratterizzato per il fatto di comprendere una carcassa destinata ad essere montata su una valvola rispettiva; mezzi posti entro la carcassa onde far ruotare lo stelo valvolare tra le posizioni aperta e chiusa; un albero girevole su comando di detto stelo e dotato di un ingranaggio di comando; nonché mezzi atti ad indicare la posizione operativa dello stelo valvolare i quali comprendono un potenziometro (200) dotato di un albero preposto alla rotazione di un contatto lungo una spazzola anulare e per tutto il suo campo utile; nonché un ingranaggio per potenziometro che è simmetricamente montato attorno ad una porzione di detto albero per potenziometro onde ruotare con esso, e che è dotato di denti atti ad impegnarsi con con detto ingranaggio di comando in guisa da porre in rotazione il contatto in risposta alla rotazione di detto albero; e dove la restante porzione periferica di detto ingranaggio per potenziometro è sprovvista di denti in guisa che lo stesso non può essere fatto ruotare da detto ingranaggio di comando oltre il campo utile del potenziometro.
18. 18. Attuatore secondo la rivendicazione 17, caratterizzato per il fatto che il detto albero del potenziometro presenta una forma non circolare atta ad accoppiarsi a misura su un foro coniugato dell'ingranaggio del potenziometro in guisa da bloccare gli stessi in senso rotazionale.
19. 19. Attuatore secondo la rivendicazione 18, caratterizzato per il fatto di comprendere mezzi preposti alla regolazione della posizione angolare dell'ingranaggio del potenziometro attorno al proprio albero.
20. 20. Attuatore per valvole girevoli, caratterizzato per il fatto di comprendere una carcassa dotata di una base atta ad essere montata su una rispettiva valvola; un motore elettrico reversibile che è impostato entro detta base; mezzi per far ruotare lo stelo valvolare tra le posizioni aperta e chiusa in risposta al funzionamento del motore nelle due direzioni contrapposte; nonché mezzi atti ad avviare ed arrestare il detto motore in corrispondenza di dette posizioni aperta e chiusa, e comprendenti un albero (180) girevole assieme allo stelo; una prima (193A) ed una seconda (193B) piastra che sono amovibilmente e coassialmente montate sul detto albero in posizioni assialmente distanziate; un primo anello (177) che è posto ad avvolgere a misura detta prima piastra onde ruotare con e rispetto ad essa, e che presenta una dentatura interna; un secondo anello (178) che è posto ad avvolgere a misura detta seconda piastra onde ruotare con e rispetto ad essa, e che presenta una dentatura interna; dove ogni singolo anello è dotato di una superficie a camma che è posta eccentricamente rispetto al suo asse di rotazione; dove un primo (175) ed un secondo (176) interruttore sono impostati entro la carcassa in modo da essere attivati e disattivati dalle rispettive superfici a camma (177A, 178A) di detti primo e secondo anello, e ciò durante la rotazione di detto albero allo scopo di arrestare il motore in corrispondenza delle posizioni aperta e chiusa della valvola; dove un primo ed un secondo stelo sono associati a dette piastre in guisa da poter ruotare attorno ad assi paralleli all'asse di rotazione di detto albero; dove sul detto primo stelo è calettato un pignone ingranante con la dentatura interna di detto primo anello; dove detto secondo stelo porta calettato un secondo pignone ingranante con la dentatura interna di detto secondo anello; e dove all'esterno di una di dette piastre sono previsti dei mezzi ad azionamento manuale che sono associati alle rispettive estremità di detti steli un guisa da permettere la registrazione della posizione angolare delle superfici a camma degli anelli.
21. 21. Attuatore secondo la rivendicazione 20, caratterizzato per il fatto che detto albero presenta una coppia di fori passanti, per il fatto che dette piastre sono dotate di fori passanti corrispondenti ai fori previsti sull'albero, e per il fatto che in detti fori sono accolte spine per il fissaggio delle piastre all'albero.
22. 22. Attuatore secondo la rivendicazione 20, caratterizzato per il fatto di prevedere mezzi preposti ad indicare posizione operativa della valvola i quali comprendono una terza piastra (205) che è calettata al detto albero, che è coassiale con esso, e che è assialmente distanziata rispetto, ad ognuna di dette prima e seconda piastra; un terzo anello che è posto ad avvolgere a misura detta terza piastra in guisa da poter ruotare con e rispetto ad essa, e che presenta una dentatura interna; un potenziometro (200) che è montato entro la carcassa, ed il cui albero è dotato di una dentatura (202) circonferenziale ingranante con una dentatura (204) coniugata associata a detto terzo anello in guisa che un contatto (221) fissato all'albero viene fatto scorrere lungo una spazzola (220) anulare per un tratto corrispondente alla posizione della valvola; un terzo stelo (209) che è montato su dette piastre onde ruotare secondo un asse parallelo all'asse di rotazione di detto albero; un pignone (208) calettato su detto terzo stelo ed ingranante con la dentatura interna di detto terzo anello dentato; nonché mezzi (210) ad azionamento manuale che sono calettati su detto terzo stelo e all'esterno della prima piastra in guisa da permettere la regolazione della posizione del contatto rispetto alla spazzola.
23. 23. Attuatore per valvole girevoli, caratterizzato per il fatto di comprendere una carcassa destinata ad essere vincolata ad una rispettiva valvola; un motore elettrico reversibile impostato entro la carcassa; un verme o vite senza fine che è accolta entro la carcassa in modo da ruotare nei due sensi contrapposti in risposta al funzionamento nelle direzioni opposte del detto motore; una ruota elicoidale che è posta entro la carcassa in modo da essere collegata allo stelo della valvola, che presenta una dentatura ingranante con il verme cosicché la valvola ruota tra le posizioni aperta e chiusa, e che è provvista di spallature situate da una parte e dall'altra di detta dentatura; degli arresti che sono supportati dalla carcassa e che si estendono entro la stessa onde disporre rispettive superfici in posizioni tali da essere contattate da dette spallature per impedire che la ruota elicoidale ruoti in entrambe le direzioni oltre il proprio campo operativo ; nonché mezzi tramite i quali detti arresti possono essere azionati agendo dall'esterno della carcassa onde posizionarli in modo che vengano contattati da dette spallature in corrispondenza di diverse posizioni angolari della ruota elicoidale.
24. 24. Attuatore per valvole girevoli, caratterizzato per il fatto di presentare una carcassa che comprende una base atta ad essere montata sulla valvola; una parete interna atta ad essere disposta al di sopra di una estremità aperta della base; un coperchio che è amovibilmente fissato sulla base onde rendere disponibile l'accesso alla parte di carcassa situata sopra detta parete interna; un motore elettrico reversibile ed un gruppo di comando che sono impostati entro la base della carcassa al di sotto di detta parete interna onde collegare il motore allo stelo della valvola; mezzi comprendenti un potenziometro i quali sono preposti ad indicare la posizione della valvola; mezzi atti a regolare il campo operativo del potenziometro; mezzi atti a disattivare il motore quando lo stelo valvolare raggiunge le posizioni aperta e chiusa; nonché mezzi atti a regolare le posizioni in cui il motore viene disattivato in risposta ad un valore eccessivo di momento torcente resistente; e dove ognuno di detti potenziometro, mezzi per la disattivazione del motore, e mezzi di regolazione sono impostati sulla faccia superiore della parete interna onde essere accessibili per rimozione del coperchio.