ITPN20110011A1 - Modulo costruttivo autoportante adatto per la costruzione di solai in cemento armato. - Google Patents

Modulo costruttivo autoportante adatto per la costruzione di solai in cemento armato. Download PDF

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Description

Titolo: MODULO COSTRUTTIVO AUTOPORTANTE ADATTO PER LA COSTRUZIONE DI SOLAI IN CEMENTO ARMATO.
In un suo aspetto generale, la presente invenzione si riferisce ad un modulo costruttivo autoportante adatto per la costruzione di solai in cemento armato, che può essere formato da una pluralità di pannelli in materiale plastico o in cartone, che vengono uniti tra loro tramite mezzi di collegamento a formare un solaio, sul quale viene poi gettata una colata di calcestruzzo a formare l’effettivo piano di cemento armato.
Ai fini della presente invenzione per solaio si intende quella struttura che viene utilizzata per creare il soffitto dei locali che sono posizionati sotto essa per creare il pavimento dei locali che sono posizionati sopra di essa.
I solai possono essere realizzati in materiali di vario tipo, legno, ferro, cemento armato ecc…
Come noto, nel campo delle costruzioni edilizie, si utilizzano moduli costruttivi in materia plastica espansa, preferibilmente in polistirolo espanso, in forma di lastre o profilati di forme e dimensioni opportune, aventi la funzione di isolante termico. E’ altrettanto noto che per impartire adeguate caratteristiche di autoportanza a tali moduli costruttivi à ̈ necessario incorporare o inserire nella massa di materia plastica uno o più profilati di rinforzo metallici, oppure in legno, materiale plastico o altro materiale comunque rigido, opportunamente sagomati.
Un solaio di tale tipo à ̈ descritto nella domanda di brevetto Italiana PN2008A000092 che descrive un modulo costruttivo autoportante comprendente una piastra sostanzialmente parallelepipeda, avente una superficie inferiore sostanzialmente liscia e nel quale à ̈ definita lungo almeno una delle due direzioni longitudinale o trasversale della piastra stessa almeno una cavità o incavo in cui à ̈ inserito almeno un elemento di rinforzo longitudinale. In tali incavi sono inseriti mezzi di vincolo per una controsoffittatura o per simili elementi.
In generale, gli elementi di rinforzo longitudinali sono inseriti in feritoie longitudinali realizzate di adatta dimensione. Questo però implica spesso che le operazioni di inserimento di tali rinforzi siano difficoltose, a causa dell’attrito tra le pareti della feritoia ed il rinforzo stesso. Oppure se le feritoie sono tropo larghe il rinforzo può muoversi e non raggiungere il suo scopo di irrobustimento.
La presente invenzione si propone di ovviare ai sopraccitati inconvenienti, nel contempo migliorando anche le caratteristiche di robustezza o autoportanza di una struttura formata da una pluralità di moduli, in cui ciascun modulo prevede la presenza di feritoie longitudinali in cui sono inseriti profilati che attraversano longitudinalmente ogni modulo e si inseriscono in ogni modulo successivo per tutta la lunghezza della struttura formata.
Le feritoie presentano larghezza variabile in modo da favorire l’inserimento in moduli allineati tra loro dell’elemento di rinforzo longitudinale e, nel contempo, garantire il trattenimento di tali rinforzi all’interno del modulo. In particolare in ingresso nel modulo ogni feritoia presenta larghezza maggiore dello spessore del rinforzo in modo da favorirne l’ingresso, mentre nelle sue porzioni intermedie e/o anche in prossimità dell’uscita presenta larghezza sostanzialmente corrispondente allo spessore del rinforzo, in modo da fare presa su esso, vincolandolo all’interno del modulo.
In questo modo i profilati risultano sufficientemente vincolati ai pannelli,determinando l’irrobustimento equilibrato della struttura stessa e neòl cpontempo evitando spostamenti dei pannelli rispetto ai profilati..
Un aspetto della presente invenzione riguarda un modulo costruttivo autoportante avente le caratteristiche della allegata rivendicazione 1.
Le caratteristiche ed i vantaggi del modulo costruttivo autoportante secondo la presente invenzione saranno evidenziati dalla descrizione seguente, esemplificativa e non limitativa, fatta con riferimento alla figure allegate in cui:
la figura 1 illustra due moduli costruttivi vincolati l’uno all’altro secondo una prima forma di realizzazione della presente invenzione;
le figure 2a e 2b illustrano rispettivamente due viste frontali anteriore e posteriore dei moduli di figura 1;
la figura 3a illustra una vista laterale dei moduli di figura 1;
la figura 3b illustra una vista laterale ed in parziale sezione dei moduli di figura 1;
la figura 3c illustra una sezione longitudinale dei moduli di figura 1, presa lungo il piano B-B indicato in figura 2a;
la figura 3d illustra un particolare ingrandito di figura 3b
la figura 4 illustra una vista dall’alto dei moduli di figura 1;
le figure 5a e 5b illustrano rispettivamente in vista prospettica ed in una vista laterale un elemento di vincolo dei moduli di figura 1;
la figura 6 illustra i moduli di figura 1 i che presentano elementi di aumento dello spessore posizionati superiormente.
la figura 7a illustra in vista frontale un modulo secondo una seconda forma di realizzazione della presente invenzione,
la figura 7b à ̈ un particolare ingrandito della figura 7a;
la figura 8a illustra in vista frontale un modulo secondo una seconda forma di realizzazione della presente invenzione,
• la figura 8b à ̈ un particolare ingrandito della figura 8a.
Con riferimento alle citate figure il modulo costruttivo autoportante secondo la presente invenzione comprende un corpo o piastra 2 sostanzialmente parallelepipedo, ad esempio realizzato in materiale plastico espanso, tipo polistirene espanso, avente una superficie inferiore sostanzialmente piana e nel quale à ̈ definita almeno una scanalatura 3, preferibilmente ricavata sulla superficie superiore e lungo almeno una delle due direzioni longitudinale o trasversale della piastra stessa. Preferibilmente, il modulo costruttivo à ̈ altresì munito sulle superfici posteriore ed anteriore 4 e 5 della piastra di protuberanze 41 e sedi 51, aventi forma coniugata tra loro, in modo da poter associare più piastre l’una all’altra, così da formare una struttura di solaio completa. In una forma di realizzazione alternativa tali protuberanza e sedi possono non essere presenti e le piastre vengono semplicemente appoggiate l’una all’altra.
Il modulo costruttivo comprende ulteriormente almeno un elemento di rinforzo longitudinale o trasversale 6, che viene inserito in feritoie longitudinali 7 che si estendono per tutta la lunghezza del corpo.
Le feritoie presentano larghezza variabile nel senso della lunghezza, in modo da favorire l’inserimento in moduli allineati tra loro dell’elemento di rinforzo longitudinale e, nel contempo, garantire il trattenimento di tali rinforzi all’interno del modulo. In particolare, in ingresso nel modulo ogni feritoia presenta larghezza maggiore dello spessore del rinforzo, in modo da favorirne l’ingresso, mentre nelle sue porzioni intermedie e/o anche in prossimità dell’uscita presenta larghezza sostanzialmente corrispondente allo spessore del rinforzo, in modo da fare presa su esso, vincolandolo all’interno del modulo.
Nella forma di realizzazione, illustrata nelle figure 1-6, tali feritoie presentano una delle due aperture longitudinali di dimensione superiore all’altra, in modo da favorire l’inserimento (dall’apertura più grande) dell’elemento di rinforzo longitudinale nei moduli vincolati tra loro. Infatti, la forma delle feritoie consente durante le operazioni di inserimento del rinforzo longitudinale di minimizzare lo sforzo dovuto all’attrito con le pareti della feritoia. Inoltre, gli effetti di eventuali piccoli disallineamenti all’imbocco del rinforzo possono essere evitati. In particolare, tali feritoie presentano una apertura anteriore 71 di ingresso per l’elemento di rinforzo avente dimensioni maggiori rispetto ad una posteriore 72 di uscita per il rinforzo stesso.
Preferibilmente, la feritoia presenta al suo interno forma troncoconica.
Nella forma di realizzazione illustrata nelle figure 7a e 7b all’interno delle feritoie sono previsti denti longitudinali di tenuta 73, che hanno lo scopo di diminuire la larghezza della feritoia stessa in alcuni punti. Tali denti, sono estesi preferibilmente per tutta la lunghezza della feritoia, che può non essere in questo caso troncoconica, e garantiscono il mantenimento stabile del rinforzo.
Nella forma di realizzazione illustrata nelle figure 8a e 8b all’interno delle feritoie sono previsti denti verticali di tenuta 74, che hanno lo scopo di diminuire la larghezza della feritoia. Preferibilmente, tali denti sono verticalmente estesi per tutta l’altezza della feritoia. Tale elemento di rinforzo à ̈ preferibilmente realizzato in un materiale rigido, metallico o di legno o plastico. Ancor più preferibilmente esso à ̈ realizzato tramite un profilato metallico.
L’elemento di rinforzo à ̈ vantaggiosamente conformato in sezione a “Z†, C, T, I, Ωche sono sagome che determina una forte resistenza alle sollecitazioni longitudinali che può subire la struttura.
Preferibilmente , la feritoia presenta in sezione sostanzialmente la stessa sagoma dell’elemento di rinforzo.
Tali feritoie sono preferibilmente e non esclusivamente ricavate in corrispondenza delle protuberanze 41 e delle sedi 51. In questo modo, à ̈ più semplice ottenere la corrispondenza tra le aperture di ingresso e di uscita in moduli adiacenti, facilitando ulteriormente l’inserimento dell’elemento di rinforzo tra tali due moduli.
Secondo la presente invenzione, in almeno una scanalatura 3 della piastra, preferibilmente in ciascuna di esse, il modulo comprende elementi di vincolo 8 per una controsoffittatura o per simili elementi (ad esempio elementi metallici che a loro volta si vincolano a pannelli di una controsoffittatura.
Tali elementi di vincolo, visibili in dettaglio nelle figure 5a e 5b, possono essere annegati nella scanalatura in fase di realizzazione della piastra 2, oppure inseriti in un alloggiamento 31 ricavato sul bordo della scanalatura stessa, come illustrato nella forma di realizzazione illustrata.
Tali elementi di vincolo essenzialmente sono realizzati tramite una lama, ad esempio metallica, comprendente almeno una porzione a “C†81 ed una piastrina verticale 82 che si estende da uno dei rami orizzontali di tale “C†.
La porzione a C e la piastrina sono preferibilmente realizzate in corpo unico, ad esempio tramite piegatura di una barretta metallica. La porzione a C Ã ̈ atta ad accogliere al suo interno il bordo della scanalatura 2 inferiore nel citato alloggiamento 31.
La piastrina superiore presenta fori 83 e rimane libera all’interno della scanalatura 3 e quando sulla struttura di soffitto viene versato il calcestruzzo essa crea un legame stabile tra le piastre 2 ed il calcestruzzo stesso nella scanalatura 3.
Inoltre sulla base di tale porzione a “C†à ̈ presente un forellino 84 atto ad esempio al vincolo stesso dell’elemento con la piastra. In tale foro possono essere vantaggiosamente inserite viti autofilettanti. La struttura di solaio viene formata utilizzando più piastre 2 disposte in serie tra loro unite per mezzo delle citate protuberanze e sedi 41 e 51 ed in seguito tenute insieme anche tramite l’inserimento degli elementi di rinforzo.
Su una delle due superfici frontali di un modulo à ̈ ricavato almeno un incavo 21, ad esempio conformato a parallelepipedo e sull’altra si estende una corrispondente sagoma 22, atta ad essere inserita nell’incavo di un adiacente modulo, che insieme alle protuberanze 41 inserite nelle sedi 51 determinano la formazione di mezzi di guida per la corretta giunzione di due moduli.
Tali moduli sono adattabili in altezza in modo da poter soddisfare diverse esigenze. Infatti, ad ogni modulo può essere associato un adattatore di altezza 10 avente dimensioni analoghe a quelle del modulo e che ne riproduce la superficie superiore. In particolare, sulla sua superficie superiore à ̈ presente una guida 11 a coda di rondine, corrispondente ad un guida longitudinale 23 a coda di rondine presente sulla superficie superiore di ogni modulo. Inoltre, sulla superficie inferiore dell’adattatore à ̈ presente un elemento sporgente 12 longitudinale avente sezione adatta per infilarsi nella guida 23 del modulo o in una guida 11 di un altro adattatore. In questo modo, l’adattatore viene vincolato al modulo e, a seconda delle esigenze, uno o più adattatori possono essere posizionati in pila su ogni modulo, in modo da poter variare a piacere lo spessore complessivo della struttura. In alternativa, tali adattatori in assenza delle guide possono essere vincolati in altro modo al modulo, ad esempio incollati.

Claims (15)

  1. RIVENDICAZIONI 1. Modulo costruttivo autoportante adatto per la costruzione di solai in cemento armato comprendente • un corpo o piastra (2) sostanzialmente parallelepipeda nel quale lungo almeno una direzione longitudinale della piastra stessa à ̈ definita almeno una scanalatura (3) per tutta la sua lunghezza, • tali piastre hanno forma coniugata tra loro, in modo da poter associare più piastre l’una all’altra, così da formare una struttura di solaio completa formata da una pluralità di tali moduli, caratterizzato dal fatto di comprendere almeno un elemento di rinforzo longitudinale (6), che viene inserito in feritoie longitudinali (7) che si estendono per tutta la lunghezza del corpo, tali feritoie presentando larghezza variabile in modo da favorire l’inserimento in moduli allineati tra loro dell’elemento di rinforzo longitudinale e, nel contempo, garantire il trattenimento di tali rinforzi all’interno del modulo.
  2. 2. Modulo secondo la rivendicazione 1, in cui in ingresso nel modulo ogni feritoia presenta larghezza maggiore dello spessore del rinforzo, in modo da favorirne l’ingresso, mentre nelle sue porzioni intermedie e/o anche in prossimità dell’uscita presenta larghezza sostanzialmente corrispondente allo spessore del rinforzo.
  3. 3. Modulo secondo la rivendicazione 1, in cui tali feritoie presentano una apertura anteriore (71) d ingresso per l’elemento di rinforzo (6) avente dimensioni maggiori rispetto ad una posteriore (72) di uscita.
  4. 4. Modulo secondo la rivendicazione 3, in cui la feritoia presenta al suo interno forma troncoconica.
  5. 5. Modulo secondo la rivendicazione 1, in cui all’interno delle feritoie (7) sono previsti denti longitudinali di tenuta (73), che hanno lo scopo di diminuire la larghezza della feritoia stessa in alcuni punti.
  6. 6. Modulo secondo la rivendicazione 1, in cui all’interno delle feritoie (7) denti verticali di tenuta (74), che hanno lo scopo di diminuire la larghezza della feritoia in alcuni punti.
  7. 7. Modulo secondo la rivendicazione 1, in cui sulle superfici posteriore (4) ed anteriore (5) della piastra sono provviste protuberanze (41) e sedi (51), aventi forma coniugata tra loro, in modo da facilitare l’allineamento di più piastre l’una all’altra.
  8. 8. Modulo secondo la rivendicazione 7, in cui tali feritoie sono preferibilmente ricavate in corrispondenza delle protuberanze e delle sedi.
  9. 9. Modulo secondo la rivendicazione 1, in cui in almeno una scanalatura (3) della piastra, il modulo comprende elementi di vincolo (8) per una controsoffittatura o per simili elementi.
  10. 10. Modulo secondo la rivendicazione 9, in cui tali elementi di vincolo essenzialmente sono realizzati tramite una lama comprendente almeno una porzione a “C†(81) atta ad accogliere al suo interno il bordo della scanalatura ed una piastrina verticale (82) che si estende da uno dei rami orizzontali di tale “C†.
  11. 11. Modulo secondo la rivendicazione 10, in cui la piastrina presenta fori (83) e rimane libera all’interno della scanalatura (3) e quando sulla struttura di soffitto viene versato il calcestruzzo essa crea un legame stabile tra le piastre (2) ed il calcestruzzo stesso nella scanalatura.
  12. 12. Modulo secondo la rivendicazione 10, in cui sulla base di tale porzione a “C†à ̈ presente un forellino (84) atto al vincolo stesso dell’elemento con la piastra.
  13. 13. Modulo secondo la rivendicazione 1, in cui l’elemento di rinforzo à ̈ conformato in sezione a “Z†, C, T, I, Ω e la feritoia presenta in sezione sostanzialmente la stessa sagoma.
  14. 14. Modulo secondo la rivendicazione 1, in cui ad ogni modulo può essere associato un adattatore di altezza (10) avente dimensioni analoghe a quelle del modulo e che ne riproduce la superficie superiore.
  15. 15. Modulo secondo la rivendicazione 14, in cui sulla sua superficie superiore dell’adattatore à ̈ presente una guida (11) a coda di rondine, corrispondente ad un guida longitudinale (23) a coda di rondine presente sulla superficie superiore di ogni modulo, sulla superficie inferiore dell’adattatore à ̈ presente un elemento sporgente (12) longitudinale avente sezione adatta per infilarsi nella guida (23) del modulo o in una guida (11) di un altro adattatore.
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