ITPI20110050A1 - Apparecchiatura bi-fluido per il recupero e la rigenerazione di fluidi refrigeranti e relativo metodo di funzionamento - Google Patents

Apparecchiatura bi-fluido per il recupero e la rigenerazione di fluidi refrigeranti e relativo metodo di funzionamento Download PDF

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ITPI20110050A1
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IT
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refrigerant fluid
recovery
air conditioning
regeneration
evaporator
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IT000050A
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Inventor
Sanhaji Rahhali
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Ecotechnics S P A
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    • F25REFRIGERATION OR COOLING; COMBINED HEATING AND REFRIGERATION SYSTEMS; HEAT PUMP SYSTEMS; MANUFACTURE OR STORAGE OF ICE; LIQUEFACTION SOLIDIFICATION OF GASES
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Description

Descrizione dell’invenzione industriale dal titolo: “APPARECCHIATURA BI-FLUIDO PER IL RECUPERO E LA RIGENERAZIONE DI FLUIDI REFRIGERANTI E RELATIVO METODO DI FUNZIONAMENTO†,
DESCRIZIONE
Ambito dell’invenzione
La presente invenzione si riferisce ad una apparecchiatura bi-fluido per il recupero e la rigenerazione di fluidi refrigeranti per impianti di condizionamento e/o climatizzazione, in particolare, ma non esclusivamente, impianti per autoveicoli.
Inoltre, l’invenzione si riferisce ad un metodo di recupero e rigenerazione di differenti fluidi refrigeranti attuato mediante la suddetta apparecchiatura.
Brevi cenni alla tecnica nota
Come noto, gli impianti di condizionamento per auto richiedono sovente manutenzione per verificare i livelli di refrigerante presente all’interno del impianto di condizionamento, denominato comunemente circuito A/C.
Piccole quantità di olio sono aggiunte al refrigerante per consentire di lubrificare il compressore del circuito, per cui anche la quantità di olio in proporzione alla quantità di refrigerante deve essere periodicamente controllata per assicurare un corretto funzionamento.
Inoltre, durante il normale esercizio degli impianti di condizionamento il fluido frigorigeno viene “contaminato†da aria, da incondensabili, da acqua e da particelle solide, che si formano con l’usura e a causa di non predetta tenuta dei componenti dell’impianto.
In particolare, la manutenzione degli impianti di condizionamento e/o climatizzazione prevede un periodico svuotamento dell’impianto con recupero del fluido frigorigeno e un suo trattamento per purificarlo dalle impurità e ripristinare i livelli ottimali.
A tale scopo sono previste apparecchiature di recupero e rigenerazione che comprendono, comunemente, un evaporatore formato da un contenitore avente nella parte superiore una entrata per la miscela fluido frigorigeno/impurità e nella parte inferiore una uscita per allontanare le impurità raccolte sul fondo, un compressore, un condensatore ed un serbatoio di fluido refrigerante nuovo e rigenerato. Il fluido contenuto nel serbatoio viene quindi reintrodotto nell’impianto di condizionamento, ad esempio quello di una autovettura.
Tali apparecchiature sono atte a trattare uno specifico fluido refrigerante con determinate caratteristiche. In particolare, l’olio lubrificante à ̈ specifico per ogni diverso tipo di fluido refrigerante usato.
Nel tempo sono stati sviluppati nuovi fluidi refrigeranti con caratteristiche migliori e con un impatto ambientale minore relativamente al loro trattamento di smaltimento. Anche in tal caso, per ogni fluido refrigerante va usato uno specifico olio lubrificante.
Sono inoltre note apparecchiature di recupero e rigenerazione atte a trattare contemporaneamente fluidi refrigeranti differenti tra loro, allo scopo di poter svolgere, per un tempo di transizione di alcuni anni, impianti di condizionamento di autoveicoli o mezzi che utilizzano fluidi refrigeranti differenti. Infatti, può accadere che un’officina debba trattare contemporaneamente impianti di climatizzazione di auto nuove, che usano un nuovo refrigerante, e auto più vecchie, che ancora usano un vecchio refrigerante. Per evitare che l’officina si debba equipaggiare di due apparecchiature diverse, esistono apparecchiature bi-fluido che permettono di trattare due refrigeranti diversi.
È il caso ad esempio di apparecchiature di recupero e rigenerazione in grado di trattare sia il vecchio R12 che R134a, che ha sostituito l’R12 in quanto più ecocompatibile. Queste due tipologie di fluido refrigerante risultavano differenti tra loro, ma allo stesso tempo non incompatibili, ossia era tollerata una piccola quantità di R12 se erroneamente introdotta in impianti di condizionamento progettati per R134a, dato che i due fluidi avevano simili caratteristiche fisiche e termodinamiche.
Recentemente, come noto, à ̈ stato sviluppato un nuovo fluido refrigerante, denominato R1234yf, che ha caratteristiche chimico-fisiche con un ancor più ridotto impatto ambientale, per cui sta sostituendo progressivamente il molto diffuso refrigerante R134a.
Il fluido R1234yf, tuttavia, ha una completa incompatibilità con il fluido R134a in quanto à ̈ infiammabile. Ragione per cui non à ̈ tollerata la presenza di anche piccole quantità di R1234yf in impianti di vecchia concezione. Inoltre, impianti di nuova concezione adatti a funzionare con R1234yf, differiscono completamente da impianti che adottano R134a, per cui possono presentare malfunzionamenti in caso di presenza anche di piccole quantità di R134a, al pari una impurità.
Risulta quindi, che le note apparecchiature di recupero e rigenerazione, atte a trattare due fluidi refrigeranti differenti, non sono adatte a trattare il nuovo fluido refrigerante R1234yf in combinazione con il R134a in quanto anche una piccola contaminazione tra i due fluidi refrigeranti porta ad un malfunzionamento dell’impianto di condizionamento e delle sue componenti meccaniche.
Infatti, usando una apparecchiatura bi-fluido per trattare in successione i due differenti fluidi refrigeranti, sorge l’inconveniente che, nel commutare tra un fluido refrigerante all’altro, nelle tubazioni del circuito di recupero, nelle valvole, nell’evaporatore, nei componenti meccanici ecc., rimane sempre un residuo del fluido refrigerante precedentemente trattato, con conseguente contaminazione tra questi. Tale contaminazione, oltre causare malfunzionamento dell’impianto di condizionamento nel quale verrebbe introdotto, porterebbe anche a contaminare il nuovo fluido refrigerante R1234yf contenuto nel serbatoio di raccolta, per cui questo diviene inutilizzabile, con una ingente perdita economica, visto gli elevati costi.
D’altra parte, realizzare una macchina bi-fluido che abbia due circuiti e componenti completamente separati equivale a realizzare due macchine distinte, con costi comparabili ad avere due macchine, con scarso interesse economico per le aziende produttrici e per le aziende clienti
Sintesi dell’invenzione
È scopo della presente invenzione fornire una apparecchiatura per il recupero e la rigenerazione dei fluidi refrigeranti per impianti di condizionamento e/o climatizzazione che consenta di effettuare selettivamente operazioni di recupero e rigenerazione di fluidi refrigeranti tra loro incompatibili.
È un altro scopo della presente invenzione fornire una apparecchiatura per il recupero e la rigenerazione dei fluidi refrigeranti per impianti di condizionamento e/o climatizzazione che consenta di evitare la contaminazione tra i due fluidi refrigeranti durante le operazioni in due impianti di condizionamento differenti tra loro, che adottano fluidi refrigeranti diversi.
È un ulteriore scopo della presente invenzione fornire una apparecchiatura per il recupero e la rigenerazione dei fluidi refrigeranti per impianti di condizionamento e/o climatizzazione che presenti un ingombro modesto e costi di realizzazione contenuti.
Questi ed altri scopi sono realizzati mediante una apparecchiatura per il recupero e la rigenerazione di un fluido refrigerante in un impianto di condizionamento e/o climatizzazione comprendente:
ï€ un primo ed un secondo circuito di recupero e rigenerazione atto a trattare selettivamente un primo o un secondo fluido refrigerante prelevato da detto impianto di condizionamento di aria;
in cui detto primo e secondo circuito di recupero e rigenerazione comprendono ciascuno:
ï€ un condotto di prelievo ed un condotto di mandata atti a collegare detto circuito di recupero e rigenerazione con detto impianto di condizionamento, rispettivamente atti a prelevare un fluido refrigerante usato da detto impianto di condizionamento e reintrodurre un fluido refrigerante rigenerato in detto impianto di condizionamento;
ï€ un compressore atto a comprimere detto fluido refrigerante usato;
ï€ un evaporatore di fluido refrigerante atto a separare impurità da detto fluido refrigerante usato proveniente da detto impianto di condizionamento in modo da ottenere un fluido refrigerante rigenerato,
ï€ un pompa a vuoto associata a detto evaporatore; ï€ un condensatore disposto a valle di detto evaporatore e separatore di impurità atto a condensare detto fluido refrigerante rigenerato; ï€ un serbatoio di raccolta di detto fluido refrigerante rigenerato e di fluido refrigerante nuovo;
ï€ mezzi a programma atti ad attivare selettivamente detto primo e secondo circuito di recupero e rigenerazione in funzione di una scelta di un operatore tra detto primo o secondo fluido refrigerante come fluido refrigerante usato da ricuperare e rigenerare;
in cui detto primo e secondo circuito di recupero e rigenerazione comprendono inoltre mezzi a valvola su detto condotto di prelievo e mezzi di misurazione della pressione disposti a monte di detti mezzi a valvola;
in cui detti mezzi di misurazione della pressione sono azionati da detti mezzi a programma per causare selettivamente l’apertura e la chiusura di detti mezzi a valvola, in modo tale che quando un operatore seleziona mediante detti mezzi a programma il primo o oil secondo fluido refrigerante, detti mezzi di misurazione della pressione sono atti a rilevare una pressione in detto primo o secondo circuito che attesta la corretta o errata scelta dell’operatore del fluido refrigerante e rispettivamente aprire o chiudere detti mezzi a valvola.
Vantaggiosamente, detto primo e secondo circuito di recupero e rigenerazione comprendono in comune detto evaporatore e separatore di impurità e detta pompa a vuoto associata a detto evaporatore, in modo da generare un circuito di recupero e rigenerazione bi-fluido.
In particolare, detta pompa vuoto à ̈ collegata a detto evaporatore mediante un condotto di aspirazione, detto condotto di aspirazione comprendendo un trasduttore di pressione atto a trasmettere un segnale di apertura/chiusura di detti mezzi a valvola nel caso in cui detto trasduttore di pressione misuri una pressione superiore ad una pressione predeterminata in detto evaporatore.
In particolare, nel caso in cui non sia completato il ciclo di recupero e rigenerazione del fluido refrigerante, ad esempio a causa di un blackout, il trasduttore di pressione invierà un segnale di pressione maggiore rispetto ad un valore predeterminato. Tale valore di pressione maggiore sarà causato dal fatto che il compressore avrà avviato o completato la fase di aspirazione dall’evaporatore al fine di eliminare tutte le tracce del fluido refrigerante nel circuito di recupero e rigenerazione. In tal modo, si evita che, nel caso in cui il ciclo di recupero e rigenerazione non sia completato, si possa avviare un nuovo ciclo. Questo consente di evitare un miscelamento tra i due fluidi utilizzati in due distinti cicli di recupero e rigenerazione nel circuito bi-fluido.
Vantaggiosamente detti mezzi a programma consentono per ciascuno dei due fluidi refrigeranti la possibilità di attivare una delle funzioni scelte tra:
ï€ il recupero del refrigerante dall’impianto di condizionamento di aria,
ï€ la realizzazione del vuoto nell’impianto di condizionamento di aria,
ï€ l’iniezione di un fluido lubrificante,
ï€ l’ iniezione di un fluido tracciante;
il riempimento del refrigerante rigenerato nell’impianto di condizionamento
Secondo un altro aspetto dell’invenzione, un metodo per il recupero e la rigenerazione di un fluido refrigerante in un impianto di condizionamento e/o climatizzazione comprende le fasi di:
ï€ predisporre un primo ed un secondo circuito di recupero e rigenerazione atto a trattare selettivamente un primo o un secondo fluido refrigerante prelevato da detto impianto di condizionamento di aria;
in cui detto primo e secondo circuito di recupero e rigenerazione comprendono ciascuno:
ï€ un condotto di prelievo ed un condotto di mandata atti a collegare detto circuito di recupero e rigenerazione con detto impianto di condizionamento, rispettivamente atti a prelevare un fluido refrigerante usato da detto impianto di condizionamento e reintrodurre un fluido refrigerante rigenerato in detto impianto di condizionamento;
ï€ un compressore atto a comprimere detto fluido refrigerante usato;
ï€ un evaporatore di fluido refrigerante atto a separare impurità da detto fluido refrigerante usato proveniente da detto impianto di condizionamento in modo da ottenere un fluido refrigerante rigenerato,
ï€ un pompa a vuoto associata a detto evaporatore; ï€ un condensatore disposto a valle di detto evaporatore e separatore di impurità atto a condensare detto fluido refrigerante rigenerato; ï€ un serbatoio di raccolta di detto fluido refrigerante rigenerato e di fluido refrigerante nuovo;
ï€ attivare selettivamente detto primo e secondo circuito di recupero e rigenerazione in funzione di una scelta di un operatore tra detto primo o secondo fluido refrigerante come fluido refrigerante usato da ricuperare e rigenerare;
ï€ in cui detto metodo prevede la predisposizione di mezzi a valvola su detto condotto di prelievo e
ï€ la misurazione della pressione presente a monte di detti mezzi a valvola;
in cui detta misurazione della pressione à ̈ azionata per causare selettivamente l’apertura e la chiusura di detti mezzi a valvola, in modo tale che quando un operatore seleziona il primo o il secondo fluido refrigerante, la pressione à ̈ misurata in detto primo o secondo circuito per attestare la corretta o errata scelta dell’operatore del fluido refrigerante e rispettivamente aprire o chiudere detti mezzi a valvola
Vantaggiosamente, Ã ̈ prevista un ulteriore fase di controllo associata a detta pompa vuoto e detto evaporatore, detta fase di controllo comprende una fase di misurazione della pressione e di invio di un segnale di apertura/chiusura di detti mezzi a valvola nel caso in cui detta misurazione della pressione misuri una pressione superiore ad una pressione predeterminata in detto evaporatore.
Breve descrizione dei disegni
Ulteriori caratteristiche e i vantaggi della presente invenzione risulteranno più chiaramente con la descrizione che segue di una sua forma realizzativa, fatta a titolo esemplificativo e non limitativo, con riferimento ai disegni annessi, in cui:
ï€ la figura 1 mostra una vista schematica di una apparecchiatura bi-fluido, secondo l’invenzione, per il recupero e la rigenerazione di fluidi refrigeranti differenti tra loro, applicata ad un impianto di condizionamento, ad esempio di una autovettura;
ï€ la figura 2 mostra una vista schematica della apparecchiatura bi-fluido di figura 1 per il recupero e la rigenerazione di fluidi refrigeranti differenti tra loro;
ï€ la figura 3 mostra un diagramma a blocchi che evidenzia il flusso logico seguito dai mezza a programma per l’attivazione e la scelta del fluido refrigerante;
ï€ la figura 4 mostra una vista schematica di una fase di recupero e rigenerazione del primo fluido refrigerante effettuare con l’apparecchiatura bifluido, secondo l’invenzione;
ï€ la figura 5 mostra schematicamente una fase di recupero e rigenerazione del secondo fluido refrigerante.
Descrizione di una forma realizzativa preferita Con riferimento alla figura 1, una apparecchiatura 100 per il recupero e la rigenerazione di un fluido refrigerante in un impianto di condizionamento e/o climatizzazione 200. L’apparecchiatura 100 comprende un primo ed un secondo circuito di recupero e rigenerazione 10, 20 atto a trattare selettivamente un primo ed un secondo fluido refrigerante, in particolare il R134a ed il R1234yf, come mostrato anche nelle figure 4 e 5, utilizzati in differenti circuiti di condizionamento che impiegano rispettivamente il primo e secondo fluido refrigerante.
In particolare, il primo 10 e secondo 20 circuito di recupero e rigenerazione comprendono ciascuno un condotto di prelievo o bassa pressione (BP) 11, 21 ed un condotto di mandata o alta pressione (AP) 12, 22 atti a collegare il circuito di recupero e rigenerazione con il impianto di condizionamento 200. I condotti di prelievo 11/21 e 12/22 sono atti a collegarsi con i rispettivi condotti 51 e 52 per prelevare un fluido refrigerante usato dal impianto di condizionamento 200 e reintrodurre il fluido refrigerante rigenerato nello stesso.
Costruttivamente, come mostrato in figura 2, il primo 10 e secondo 20 circuito di recupero comprendono un compressore 13, 23 atto a comprimere il fluido refrigerante usato, un evaporatore e separatore di impurità 31 del fluido refrigerante usato proveniente dal impianto di condizionamento 200, in modo da ottenere un fluido refrigerante rigenerato. Inoltre, il primo 10 e secondo 20 circuito di recupero comprendono una pompa a vuoto 41 associata all’evaporatore 31 e un condensatore 14, 24 disposto a valle dell’evaporatore e separatore di impurità 31 atto a condensare il fluido refrigerante rigenerato. Inoltre, à ̈ previsto un serbatoio di raccolta 18, 28 del fluido refrigerante rigenerato e di fluido refrigerante nuovo.
Come mostrato in figura 1, in una forma realizzativa preferita, il primo 10 e secondo 20 circuito di recupero e rigenerazione comprendono in comune l’evaporatore e separatore di impurità 31 e la pompa a vuoto 41 associata all’evaporatore 31, in modo da ottenere un circuito di recupero e rigenerazione bi-fluido più compatto e semplice da utilizzare.
Inoltre, come mostrato schematicamente in figura 3, l’apparecchiatura 100 comprende mezzi a programma 150 atti ad attivare selettivamente, il primo 10 e secondo 20 circuito di recupero e rigenerazione in funzione del collegamento con il condotto di prelievo 11/21 e il condotto di mandata 12/22 prescelto e del fluido refrigerante adottato nell’impianto di condizionamento da sottoporre a manutenzione. In particolare, i mezzi a programma 150 consentono per ciascuno dei due fluidi refrigeranti la possibilità di attivare una delle funzioni scelte tra il recupero del refrigerante dall’impianto, la realizzazione del vuoto nell’impianto, l’iniezione di olio, l’eventuale iniezione di fluido tracciante ed il riempimento del refrigerante rigenerato nell’impianto di condizionamento.
In particolare, il primo 10 e secondo 20 circuito di recupero e rigenerazione comprende inoltre mezzi a valvola 15, 25 disposti sul condotto di prelievo 11/21 e mezzi di misurazione della pressione 16, 26 disposti a monte dei mezzi a valvola 15, 25. In dettaglio, come mostrato in figura 1, i mezzi a valvola 15, 25 sono disposti su un rispettivo ramo 17, 27 che consente il passaggio del fluido refrigerante dal impianto di condizionamento 200 (Fig. 1) al circuito di recupero e rigenerazione.
Più in particolare, i mezzi di misurazione della pressione 16, 26 sono associati ai mezzi a programma 150, come mostrato in figura 3, e sono atti a consentire l’apertura e la chiusura dei mezzi a valvola 15, 25 in modo tale che, quando un operatore seleziona mediante i mezzi a programma 150 il fluido prescelto, come dallo schema di figura 3, i mezzi di misurazione della pressione 16, 26 sono atti a rilevare una pressione nel corrispondente primo 10 o secondo 20 circuito che attesta la corretta o errata scelta dell’operatore del fluido refrigerante desiderato. In altre parole, l’operatore dopo aver collegato il condotto di prelievo 11/21 ed il condotto di mandata 12/22 al impianto di condizionamento, attraverso i mezzi a programma 150 seleziona il fluido refrigerante e quindi attiva il corrispettivo circuito di recupero e rigenerazione. Nel caso in cui l’operatore sbagli la selezione del fluido refrigerante utilizzato nell’impianto di condizionamento, attraverso il pressostato 16, 26 e la corrispettiva valvola 15/25 viene negata l’introduzione del fluido e l’avvio della fase di recupero e rigenerazione. Questo previene un errore che porta a una contaminazione tra i due fluidi che causerebbe un danno al impianto di condizionamento, oltre ad uno perdita del fluido refrigerante contenuto nel relativo serbatoio di raccolta 18/28.
In particolare, la pompa vuoto 41 à ̈ collegata all’evaporatore 31 mediante un condotto di aspirazione 42, sul quale à ̈ predisposto un trasduttore di pressione 43 atto a trasmettere un segnale di apertura/chiusura dei mezzi a valvola 15, 25 nel caso in cui il trasduttore di pressione rilavi una pressione maggiore ad una pressione predeterminata nell’evaporatore 31. In particolare, nel caso in cui non sia completato il ciclo di recupero e rigenerazione del fluido refrigerante, ad esempio a causa di un blackout, il trasduttore di pressione 43 invierà un segnale di pressione che attesta una pressione maggiore rispetto ad un valore predeterminato. Tale valore di pressione maggiore sarà causato dal fatto che uno dei compressori 13 o 23 non avrà avviato o completato la fase di aspirazione dall’evaporatore 31 al fine di eliminare tutte le tracce del fluido refrigerante nel circuito di recupero e rigenerazione 10, 20. In tal modo, si evita che, nel caso in cui il ciclo di recupero e rigenerazione non sia completato, si possa avviare un nuovo ciclo. Questo consente di evitare un miscelamento tra i due fluidi utilizzati in due distinti cicli di recupero e rigenerazione nel circuito bi-fluido. In altre parole, il trasduttore di pressione 43 permette, in caso di interruzione del ciclo di recupero e rigenerazione del fluido refrigerante, di attestare che il ciclo non à ̈ stato completato e che quindi non à ̈ possibile avviare un nuovo ciclo se prima non viene terminato quello incompleto. Questo à ̈ un ulteriore controllo che evita possibili miscelamenti e contaminazioni tra i due fluidi refrigeranti R134a e R1234yf.
La figura 4 mostra in dettaglio l’operazione di recupero del primo fluido refrigerante aspirato attraverso il condotto di bassa pressione 11. Attraverso la selezione dell’operatore sui mezzi a programma 150 viene attivato il controllo che verifica la corretta selezione del fluido refrigerante. Se questa risulta corretta viene avviata la procedura di rigenerazione che come noto prevede il passaggio, dall’evaporatore in cui il fluido refrigerante viene surriscaldato. Successivamente, il fluido passa attraverso il compressore 13 e poi passa attraverso un condensatore 14 per essere raccolto nel serbatoio 18. Dal serbatoio 18, il fluido viene reimmesso nell’impianto attraverso il condotto 12 previa la reintroduzione di una determinata quantità di fluido lubrificante.
A tal punto viene avviata una fase di vuoto mediante la pompa a vuoto in comune 41 che esegue sostanzialmente un lavaggio dei dispositivi in modo da poter intercambiare tra i due fluidi refrigeranti senza che vi sia una contaminazione.
Allo stesso modo, avviene, come mostrato nella figura 5, il recupero e la rigenerazione del secondo fluido refrigerante.
La descrizione di cui sopra di una forma realizzativa specifica à ̈ in grado di mostrare l'invenzione dal punto di vista concettuale in modo che altri, utilizzando la tecnica nota, potranno modificare e/o adattare in varie applicazioni tale forma realizzativa specifica senza ulteriori ricerche e senza allontanarsi dal concetto inventivo, e, quindi, si intende che tali adattamenti e modifiche saranno considerabili come equivalenti della forma realizzativa specifica. I mezzi e i materiali per realizzare le varie funzioni descritte potranno essere di varia natura senza per questo uscire dall’ambito dell'invenzione. Si intende che le espressioni o la terminologia utilizzate hanno scopo puramente descrittivo e per questo non limitativo.

Claims (6)

  1. RIVENDICAZIONI 1. Una apparecchiatura (100) per il recupero e la rigenerazione di un fluido refrigerante in un impianto (200) di condizionamento di aria comprendente: ï€ un primo ed un secondo circuito (10,20) di recupero e rigenerazione atto a trattare selettivamente un primo o un secondo fluido refrigerante prelevato da detto impianto (200) di condizionamento di aria; in cui detto primo e secondo circuito di recupero (10,20) e rigenerazione comprendono ciascuno: ï€ un condotto di prelievo (11,21) ed un condotto di mandata (12,22) atti a collegare detto circuito di recupero e rigenerazione con detto impianto (200) di condizionamento, rispettivamente atti a prelevare un fluido refrigerante usato da detto impianto (200) di condizionamento e reintrodurre un fluido refrigerante rigenerato in detto impianto (200) di condizionamento; ï€ un compressore (13,23) atto a comprimere detto fluido refrigerante usato; ï€ un evaporatore (31) di fluido refrigerante atto a separare impurità da detto fluido refrigerante usato proveniente da detto impianto (200) di condizionamento in modo da ottenere un fluido refrigerante rigenerato, ï€ un pompa a vuoto (41) associata a detto evaporatore (31); ï€ un condensatore (14,24) disposto a valle di detto evaporatore (31) e separatore di impurità atto a condensare detto fluido refrigerante rigenerato; ï€ un serbatoio di raccolta (18,28) di detto fluido refrigerante rigenerato e di fluido refrigerante nuovo; ï€ mezzi a programma (150) atti ad attivare selettivamente detto primo e secondo circuito di recupero (10,20) e rigenerazione in funzione di una scelta di un operatore tra detto primo o secondo fluido refrigerante come fluido refrigerante usato da ricuperare e rigenerare; caratterizzata dal fatto che detto primo e secondo circuito di recupero (10,20) e rigenerazione comprendono inoltre mezzi a valvola (15,25) su detto condotto di prelievo (11,21) e mezzi di misurazione della pressione (16,26) disposti a monte di detti mezzi a valvola (15,25); in cui detti mezzi di misurazione della pressione (16,26) sono azionati da detti mezzi a programma (150) per causare selettivamente l’apertura e la chiusura di detti mezzi a valvola (15,25), in modo tale che quando un operatore seleziona mediante detti mezzi a programma (150) il primo o il secondo fluido refrigerante, detti mezzi di misurazione della pressione (16,26) sono atti a rilevare una pressione in detto primo o secondo circuito (10,20) che attesta la corretta o errata scelta dell’operatore del fluido refrigerante e rispettivamente aprire o chiudere detti mezzi a valvola (15,25).
  2. 2. Una apparecchiatura (100), secondo la rivendicazione 1, in cui detto primo e secondo circuito di recupero (10,20) e rigenerazione comprendono in comune detto evaporatore (31) e separatore di impurità e detta pompa a vuoto (41) associata a detto evaporatore (31), in modo da generare un circuito di recupero e rigenerazione bi-fluido.
  3. 3. Una apparecchiatura (100), secondo la rivendicazione 1, in cui detta pompa a vuoto (41) Ã ̈ collegata a detto evaporatore (31) mediante un condotto di aspirazione (42), detto condotto di aspirazione (42) comprendendo un trasduttore di pressione (43) atto a trasmettere un segnale di apertura/chiusura di detti mezzi a valvola (15,25) nel caso in cui detto trasduttore di pressione (43) misuri una pressione superiore ad una pressione predeterminata in detto evaporatore (31).
  4. 4. Una apparecchiatura (100), secondo la rivendicazione 1, in cui detti mezzi a programma (150) consentono per ciascuno dei due fluidi refrigeranti la possibilità di attivare una delle funzioni scelte tra: ï€ il recupero del refrigerante dall’impianto (200) di condizionamento di aria, ï€ la realizzazione del vuoto nell’impianto (200) di condizionamento di aria, ï€ l’iniezione di un fluido lubrificante, ï€ l’ iniezione di un fluido tracciante; ï€ il riempimento del refrigerante rigenerato nell’impianto (200) di condizionamento.
  5. 5. Un metodo per il recupero e la rigenerazione di un fluido refrigerante in un impianto (200) di condizionamento e/o climatizzazione comprende le fasi di: ï€ predisporre un primo ed un secondo circuito (10,20) di recupero e rigenerazione atto a trattare selettivamente un primo o un secondo fluido refrigerante prelevato da detto impianto (200) di condizionamento di aria; in cui detto primo e secondo circuito di recupero (10,20) e rigenerazione comprendono ciascuno: ï€ un condotto di prelievo (11,21) ed un condotto di mandata (12,22) atti a collegare detto circuito di recupero e rigenerazione con detto impianto (200) di condizionamento, rispettivamente atti a prelevare un fluido refrigerante usato da detto impianto (200) di condizionamento e reintrodurre un fluido refrigerante rigenerato in detto impianto (200) di condizionamento; ï€ un compressore (13,23) atto a comprimere detto fluido refrigerante usato; ï€ un evaporatore (31) di fluido refrigerante atto a separare impurità da detto fluido refrigerante usato proveniente da detto impianto (200) di condizionamento in modo da ottenere un fluido refrigerante rigenerato, ï€ un pompa a vuoto (41) associata a detto evaporatore (31); ï€ un condensatore (14,24) disposto a valle di detto evaporatore (31) e separatore di impurità atto a condensare detto fluido refrigerante rigenerato; ï€ un serbatoio di raccolta (18,28) di detto fluido refrigerante rigenerato e di fluido refrigerante nuovo; ï€ attivare selettivamente detto primo e secondo circuito di recupero (10,20) e rigenerazione in funzione di una scelta di un operatore tra detto primo o secondo fluido refrigerante come fluido refrigerante usato da ricuperare e rigenerare; ï€ in cui detto metodo prevede la predisposizione di mezzi a valvola (15,25) su detto condotto di prelievo (11,21) e ï€ la misurazione della pressione presente a monte di detti mezzi a valvola (15,25); in cui detta misurazione della pressione à ̈ azionata per causare selettivamente l’apertura e la chiusura di detti mezzi a valvola (15,25), in modo tale che quando un operatore seleziona il primo o il secondo fluido refrigerante, la pressione à ̈ misurata in detto primo o secondo circuito (10,20) per attestare la corretta o errata scelta dell’operatore del fluido refrigerante e rispettivamente aprire o chiudere detti mezzi a valvola (15,25).
  6. 6. Un metodo, secondo la rivendicazione 5, in cui à ̈ prevista un ulteriore fase di controllo associata a detta pompa a vuoto (41) e detto evaporatore (31), detta fase di controllo comprende una fase di misurazione della pressione e di invio di un segnale di apertura/chiusura di detti mezzi a valvola (15,25) nel caso in cui detta misurazione della pressione misuri una pressione superiore ad una pressione predeterminata in detto evaporatore (31).
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