IT201800009332A1 - Metodo per la configurazione remota di una macchina per il recupero e la rigenerazione di fluidi refrigeranti per impianti di condizionamento e/o climatizzazione e relativo sistema - Google Patents

Metodo per la configurazione remota di una macchina per il recupero e la rigenerazione di fluidi refrigeranti per impianti di condizionamento e/o climatizzazione e relativo sistema Download PDF

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IT201800009332A1
IT201800009332A1 IT102018000009332A IT201800009332A IT201800009332A1 IT 201800009332 A1 IT201800009332 A1 IT 201800009332A1 IT 102018000009332 A IT102018000009332 A IT 102018000009332A IT 201800009332 A IT201800009332 A IT 201800009332A IT 201800009332 A1 IT201800009332 A1 IT 201800009332A1
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IT
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machine
fluid
refrigerant
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air conditioning
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Application number
IT102018000009332A
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Paolo Pennacchia
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Snap-On Climate Solutions Srl
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    • FMECHANICAL ENGINEERING; LIGHTING; HEATING; WEAPONS; BLASTING
    • F25REFRIGERATION OR COOLING; COMBINED HEATING AND REFRIGERATION SYSTEMS; HEAT PUMP SYSTEMS; MANUFACTURE OR STORAGE OF ICE; LIQUEFACTION SOLIDIFICATION OF GASES
    • F25BREFRIGERATION MACHINES, PLANTS OR SYSTEMS; COMBINED HEATING AND REFRIGERATION SYSTEMS; HEAT PUMP SYSTEMS
    • F25B45/00Arrangements for charging or discharging refrigerant

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  • Engineering & Computer Science (AREA)
  • Physics & Mathematics (AREA)
  • Mechanical Engineering (AREA)
  • Thermal Sciences (AREA)
  • General Engineering & Computer Science (AREA)
  • Air Conditioning Control Device (AREA)
  • Telephonic Communication Services (AREA)
  • Central Air Conditioning (AREA)

Description

Descrizione dell’invenzione industriale dal titolo: “METODO PER LA CONFIGURAZIONE REMOTA DI UNA MACCHINA PER IL RECUPERO E LA RIGENERAZIONE DI FLUIDI REFRIGERANTI PER IMPIANTI DI CONDIZIONAMENTO E/O CLIMATIZZAZIONE E RELATIVO SISTEMA”,
DESCRIZIONE
Ambito dell’invenzione
La presente invenzione si riferisce ad un metodo per la configurazione remota di una macchina per il recupero e la rigenerazione di fluidi refrigeranti per impianti di condizionamento e/o climatizzazione, in particolare, ma non esclusivamente, impianti per autoveicoli.
Inoltre, l’invenzione si riferisce ad un sistema per la configurazione remota della suddetta macchina.
Brevi cenni alla tecnica nota
Come noto, gli impianti di condizionamento per auto richiedono interventi periodici di manutenzione per verificare i livelli di refrigerante presente all’interno dell’impianto di condizionamento, denominato comunemente circuito A/C. Piccole quantità di olio sono aggiunte al refrigerante per consentire di lubrificare il compressore del circuito, per cui anche la quantità di olio in proporzione alla quantità di refrigerante deve essere periodicamente controllata per assicurare un corretto funzionamento.
Inoltre, durante il normale esercizio degli impianti di condizionamento il fluido frigorigeno viene “contaminato” da aria, da incondensabili, da acqua e da particelle solide, che si formano con l’usura e a causa di non predetta tenuta dei componenti dell’impianto.
In particolare, la manutenzione degli impianti di condizionamento e/o climatizzazione prevede un periodico svuotamento dell’impianto con recupero del fluido frigorigeno e un suo trattamento per purificarlo dalle impurità e ripristinare i livelli ottimali.
A tale scopo sono previste apparecchiature di recupero e rigenerazione che comprendono, comunemente, un evaporatore formato da un contenitore avente nella parte superiore una entrata per la miscela fluido frigorigeno/impurità e nella parte inferiore una uscita per allontanare le impurità raccolte sul fondo, un compressore, un condensatore ed un serbatoio di fluido refrigerante nuovo, oppure rigenerato. Il fluido contenuto nel serbatoio viene, quindi, reintrodotto nell’impianto di condizionamento, ad esempio quello di una autovettura.
Tali apparecchiature sono atte a trattare uno specifico fluido refrigerante con determinate caratteristiche. In particolare, l’olio lubrificante è specifico per ogni diverso tipo di fluido refrigerante usato. Nel tempo sono stati sviluppati nuovi fluidi refrigeranti con caratteristiche migliori e con un impatto ambientale minore relativamente al loro trattamento di smaltimento. Anche in tal caso, per ogni fluido refrigerante è necessario impiegare uno specifico olio lubrificante.
Sono, inoltre, note apparecchiature di recupero e rigenerazione atte a trattare contemporaneamente 2 fluidi refrigeranti differenti tra loro, allo scopo di poter svolgere, per un tempo di transizione di alcuni anni, impianti di condizionamento di autoveicoli, o mezzi che utilizzano fluidi refrigeranti differenti. Infatti, può accadere che un’officina debba trattare contemporaneamente impianti di climatizzazione di auto nuove, che usano un nuovo refrigerante, e auto più vecchie, che ancora usano un vecchio refrigerante. Per evitare che l’officina si debba equipaggiare di due apparecchiature diverse, esistono apparecchiature bi-fluido che permettono di trattare due refrigeranti diversi.
È il caso ad esempio di apparecchiature di recupero e rigenerazione in grado di trattare sia il vecchio R12 che R134a, che ha sostituito l’R12 in quanto più ecocompatibile. Queste due tipologie di fluido refrigerante risultavano differenti tra loro, ma allo stesso tempo non incompatibili, ossia era tollerata una piccola quantità di R12 se erroneamente introdotta in impianti di condizionamento progettati per R134a, dato che i due fluidi avevano simili caratteristiche fisiche e termodinamiche.
Recentemente, come noto, è stato sviluppato un nuovo fluido refrigerante, denominato R1234yf, che ha caratteristiche chimico-fisiche con un ancor più ridotto impatto ambientale, per cui sta sostituendo progressivamente il molto diffuso refrigerante R134a.
Il fluido R1234yf, tuttavia, ha una completa incompatibilità con il fluido R134a in quanto è infiammabile. Ragione per cui non è tollerata la presenza neanche di piccole quantità di R1234yf in impianti di vecchia concezione. Inoltre, impianti di nuova concezione adatti a funzionare con R1234yf, differiscono completamente da impianti che adottano R134a, per cui possono presentare malfunzionamenti in caso di presenza anche di piccole quantità di R134a, al pari una impurità.
Risulta quindi, che le note apparecchiature di recupero e rigenerazione, atte a trattare due fluidi refrigeranti differenti, non sono adatte a trattare il nuovo fluido refrigerante R1234yf in combinazione con il R134a in quanto anche una piccola contaminazione tra i due fluidi refrigeranti porta ad un malfunzionamento dell’impianto di condizionamento e delle sue componenti meccaniche. Infatti, impiegando una macchina bi-fluido per trattare in successione i due differenti fluidi refrigeranti, sorge l’inconveniente che, nel commutare tra un fluido refrigerante all’altro, nelle tubazioni del circuito di recupero, nelle valvole, nell’evaporatore, nei componenti meccanici ecc., rimane sempre un residuo del fluido refrigerante precedentemente trattato, con conseguente contaminazione tra questi. Tale contaminazione, oltre causare malfunzionamento dell’impianto di condizionamento nel quale verrebbe introdotto, porterebbe anche a contaminare il nuovo fluido refrigerante R1234yf contenuto nel serbatoio di raccolta, per cui questo diviene inutilizzabile, con una ingente perdita economica, visto gli elevati costi.
D’altra parte, realizzare una macchina bi-fluido che abbia due circuiti e componenti completamente separati equivale a realizzare due macchine distinte, con costi comparabili ad avere due macchine, con scarso interesse economico per le aziende produttrici e per le aziende clienti.
Pertanto, negli ultimi anni i produttori ed i distributori di questo tipo di macchina tendono a configurare la stessa in modo che sia in grado di trattare un solo fluido refrigerante e non un altro.
Tuttavia, la configurazione di una macchina da parte del produttore, o del distributore, in modo tale che la stessa sia in grado di trattare un solo fluido refrigerante, viene effettuata attraverso una serie di interventi sulla macchina sia da un punto di vista del software che gestisce la stessa, sia da un punto di vista meccanico, per assicurare che sia in grado di connettersi fisicamente all’impianto da trattare, che si riflettono inevitabilmente in un aggravio di oneri parte del produttore, o del distributore incaricato e, pertanto, di costi per il cliente finale, oltre a comportare inevitabilmente tempi più lunghi per la consegna.
Inoltre, in caso di malintesi tra il cliente finale ed il produttore, o il distributore, è possibile che all’utente finale sia recapitata una macchina configurata per un fluido refrigerante, invece che per quello che desiderava l’utente. Per rimediare a questo tipo di errore occorre pertanto un ulteriore intervento da parte di operatori specializzati con ulteriori costi e perdita di tempo.
Sintesi dell’invenzione
È scopo della presente invenzione fornire un metodo per configurare una macchina per il recupero e la rigenerazione dei fluidi refrigeranti per impianti di condizionamento e/o climatizzazione che consenta di superare i suddetti inconvenienti dello stato dell’arte.
È anche scopo della presente invenzione fornire un siffatto metodo per configurare una macchina per il recupero e la rigenerazione dei fluidi refrigeranti per impianti di condizionamento e/o climatizzazione che consenta, in particolare, di configurare la macchina sotto la guida del produttore, o del distributore, ma in maniera autonoma e che sia al tempo stesso veloce ed assolutamente sicura.
È un ulteriore scopo della presente invenzione fornire un sistema per configurare una macchina per il recupero e la rigenerazione dei fluidi refrigeranti per
impianti di condizionamento e/o climatizzazione che
consenta di avere analoghi vantaggi rispetto alle
soluzioni dello stato dell’arte.
Questi ed altri scopi sono realizzati dal metodo,
secondo l’invenzione, per configurare, da parte di un
utente finale, una macchina per il recupero e la
rigenerazione di un fluido refrigerante in un impianto di
condizionamento di aria, in modo tale che detta macchina
sia idonea unicamente al trattamento di un determinato
fluido refrigerante tra una pluralità di possibili fluidi
refrigeranti, detta configurazione comprendendo le fasi
di:
- consegna a detto utente finale di detta macchina
per il recupero e la rigenerazione di un fluido
refrigerante in un impianto di condizionamento di
aria, detta macchina essendo provvista di una unità di
elaborazione locale ed essendo associata ad un
predeterminato “codice di attivazione” fornito a detto
utente finale;
- consegna a detto utente finale di un predeterminato
kit di accessori di base scelto da detto utente finale
tra una pluralità di possibili kit di accessori,
ciascun kit di detta pluralità essendo atto a
configurare meccanicamente detta macchina in modo tale
che sia in grado di trattare unicamente detto
determinato fluido refrigerante, detto predeterminato kit di accessori di base essendo associato ad un
predeterminato “codice kit” fornito a detto utente
finale;
- comunicazione da parte dell’utente finale ad una
unità di controllo remota di detto “codice di
attivazione” e di detto “codice kit”, detta
comunicazione avvenendo tramite un dispositivo
elettronico connesso con detta unità di controllo
remota;
- verifica di detto codice di attivazione e di detto
codice kit da parte di detta unità di controllo
remota;
- generazione ed invio da parte di detta unità di
controllo remota a detto utente finale di un “codice
di sblocco” in caso detta verifica abbia esito
positivo;
- comunicazione di detto “codice di sblocco” a detta
unità di elaborazione locale di detta macchina da
parte di detto utente finale;
- finalizzazione di detta macchina da parte di detta
unità di elaborazione locale attraverso
l’installazione di un predeterminato software
selezionato tra una pluralità di software, ciascuno
dei quali corrispondente ad un determinato fluido
refrigerante, detto predeterminato software essendo
atto ad impostare predeterminati valori di una
predeterminata pluralità di parametri di esercizio della macchina corrispondente a detto predeterminato
fluido refrigerante e ricavata, in particolare, da una
libreria di dati, detta finalizzazione terminando con
l’attivazione di detta macchina, vantaggiosamente in
maniera definitiva.
Altre caratteristiche tecniche dell’invenzione e
relative forme realizzative sono definite nelle
rivendicazioni dipendenti.
In particolare, può essere, inoltre, previsto un
dispositivo elettronico configurato per connettersi
attraverso una comunicazione via internet a detta unità di
controllo remota, detta fase di comunicazione di detto
“codice di attivazione” e di detto “codice kit” a detta
unità di controllo remota da parte di detto utente finale
avvenendo attraverso detto dispositivo elettronico.
Vantaggiosamente, la suddetta unità di elaborazione
locale comprende un display di interfaccia, ed almeno una
delle seguenti fasi viene eseguita all’interno di una
interfaccia grafica visualizzata su detto display di
interfaccia:
- visualizzazione di detto codice di attivazione
associato a detta macchina per fornire detto codice di
attivazione a detto utente finale;
- digitazione di detto “codice di sblocco” da parte
di detto utente finale per avviare detta fase di
finalizzazione.
Vantaggiosamente, la suddetta pluralità di fluidi refrigeranti tra i quali è scelto detto determinato fluido
refrigerante comprende, ad esempio:
- fluido R134a;
- fluido R1234yf;
- fluido R744;
- fluido R513a.
In una forma realizzativa del trovato, il suddetto kit
di accessori di base è contenuto all’interno di un
imballaggio sul quale è indicato il suddetto “codice kit”
in modo da essere visibile a detto utente finale.
In particolare, la suddetta macchina può essere
alloggiata all’interno di un imballaggio principale ed il
suddetto kit di accessori di base può essere alloggiato
all’interno di un imballaggio secondario. Più in
particolare, il suddetto imballaggio principale ed il
suddetto imballaggio secondario sono configurati per
passare in maniera reversibile da una posizione di mutuo
impegno ad una posizione di disimpegno.
Vantaggiosamente, la suddetta pluralità di parametri
di esercizio della macchina impostati al termine di detta
fase di finalizzazione dall’unità di elaborazione locale
comprende almeno uno tra:
- temperatura di esercizio;
- pressione di esercizio, in particolare la pressione
massima ammissibile (PS);
- taratura di sicurezza delle valvole;
- tempo di durata di un ciclo di lavoro;
o una loro combinazione.
In particolare, la pressione massima ammissibile (PS)
e la taratura di sicurezza delle valvole può essere
impostata come descritto di seguito:
- nel caso il fluido sia R134a: PS: 25 bar, e
taratura di sicurezza: 20 bar;
- nel caso di fluido R1234yf: PS: 25 bar, e taratura
di sicurezza: 20 bar;
- nel caso di fluido R744: PS: 250 bar, e taratura di
sicurezza: 170 bar;
- nel caso di fluido R513a: PS: 25 bar, e taratura di
sicurezza: 20 bar.
Vantaggiosamente, la temperatura di esercizio può
essere impostata tra 10°C e 50°C per ciascun fluido
refrigerante.
In particolare, il tempo di durata di un ciclo di
lavoro può essere compreso tra 30 min. e 90 min. in base
ai dati impostati e alla quantità di fluido contenuto
nell’impianto A/C.
Inoltre, può essere prevista una fase di registrazione
nell’unità di controllo remota della macchina finalizzata
insieme con l’indicazione del fluido refrigerante
determinato e dell’utente finale.
Preferibilmente, la suddetta macchina comprende:
- un circuito di recupero e rigenerazione atto a
trattare un fluido refrigerante proveniente da detto
impianto di condizionamento di aria, detto circuito di recupero e rigenerazione comprendendo:
- un primo condotto di passaggio del fluido
refrigerante da/verso detta macchina, detto primo
condotto di passaggio avendo una porzione di
estremità configurata per essere collegata ad un
attacco di alta pressione di detto impianto A/C; - un secondo condotto di passaggio del fluido
refrigerante da/verso detta macchina, detto secondo
condotto di passaggio avendo una porzione di
estremità configurata per essere collegata ad un
attacco di bassa pressione di detto impianto A/C; - un compressore atto a comprimere detto fluido
refrigerante usato;
- un evaporatore di fluido refrigerante atto a
separare impurità da detto fluido refrigerante
usato proveniente da detto impianto di
condizionamento in modo da ottenere un fluido
refrigerante rigenerato;
- un pompa a vuoto associata a detto evaporatore; - un condensatore disposto a valle di detto
evaporatore e atto a condensare detto fluido
refrigerante rigenerato;
- un serbatoio di raccolta di detto fluido
refrigerante rigenerato e di fluido refrigerante
nuovo.
Secondo un altro aspetto del presente trovato, un
sistema per configurare una macchina per il recupero e la rigenerazione di un fluido refrigerante in un impianto di
condizionamento di aria, in modo tale che la macchina sia
idonea al trattamento di un solo determinato fluido
refrigerante tra una pluralità di possibili fluidi
refrigeranti, comprende:
- una macchina per il recupero e la rigenerazione di
un fluido refrigerante in un impianto (200) di
condizionamento di aria, detta macchina essendo
provvista di una unità di elaborazione locale ed
essendo associata ad un predeterminato “codice di
attivazione” fornito a detto utente finale;
- un kit di accessori di base atto a configurare
meccanicamente detta macchina in modo tale che sia in
grado di trattare unicamente un predeterminato fluido
refrigerante tra una pluralità di possibili fluidi
refrigeranti, detto kit di accessori di base essendo
associato ad un predeterminato “codice kit” fornito a
detto utente finale;
- una unità di controllo remota configurata per
comunicare con un dispositivo elettronico in modo da
ricevere da parte di detto utente finale detto “codice
di attivazione” e detto “codice kit”, detta unità di
controllo remota essendo configurata, inoltre, per
verificare detto “codice di attivazione” e “detto
codice kit”, generare un corrispondente “codice di
sblocco” ed inviare lo stesso all’utente finale, in
caso detta verifica abbia esito positivo;
- una unità di elaborazione locale configurata per ricevere detto “codice di sblocco” da detto utente finale e per avviare, successivamente, una fase di finalizzazione di detta macchina attraverso l’installazione di un predeterminato software selezionato tra una pluralità di software, ciascuno dei quali corrispondente ad un predeterminato fluido refrigerante, detto predeterminato software essendo atto ad impostare predeterminati valori di una predeterminata pluralità di parametri di esercizio della macchina corrispondente a detto determinato fluido refrigerante e ricavata, in particolare, da una libreria di dati, detta finalizzazione terminando con l’attivazione di detta macchina, vantaggiosamente in maniera definitiva.
Breve descrizione dei disegni
Ulteriori caratteristiche e i vantaggi della presente invenzione risulteranno più chiaramente con la descrizione che segue di una sua forma realizzativa, fatta a titolo esemplificativo e non limitativo, con riferimento ai disegni annessi, in cui:
- la figura 1A mostra in uno schema a blocchi le principali fasi del metodo, secondo l’invenzione, per configurare una macchina per il recupero e la rigenerazione di un fluido refrigerante in un impianto di condizionamento di aria;
- la figura 1B mostra in uno schema a blocchi le
principali fasi di una variante del metodo di figura
1A;
- la figura 2A mostra schematicamente la fase di
finalizzazione della macchina con la quale si conclude
la configurazione della stessa;
- la figura 2B mostra schematicamente una fase di
finalizzazione della macchina con la quale si conclude
la configurazione della stessa alternativa a quella di
figura 2A;
- la figura 3 mostra un possibile schema idraulico di
una macchina per il recupero e la rigenerazione di un
fluido refrigerante in un impianto di condizionamento
di aria per la quale può essere adottato il metodo di
configurazione, secondo l’invenzione;
- le figure 4A e 4B mostrano schematicamente in una
vista prospettica in elevazione laterale gli
imballaggi della macchina e del kit di accessori base,
rispettivamente in una configurazione di reciproco
impegno, ed in una configurazione di disimpegno.
Descrizione di una forma realizzativa preferita
In figura 1A sono illustrate le fasi principali del
metodo secondo l’invenzione per configurare, da parte di
un utente finale, una macchina 100 per il recupero e la
rigenerazione di un fluido refrigerante, in particolare un
gas refrigerante, in un impianto di condizionamento di aria 200, in particolare di un autoveicolo. In particolare, la macchina 100, insieme ad un predeterminato “codice di attivazione” 101 ad essa associato, e ad un kit di accessori base 150, anche questo associato ad un rispettivo “codice kit” 151, vengono forniti all’utente finale, il quale avvia la sequenza di fasi schematicamente illustrata nel diagramma a blocchi di figura 1A, illustrata di seguito, per configurare la macchina 100 stessa.
Più precisamente, la suddetta configurazione prevede le fasi di comunicazione da parte dell’utente finale ad una unità di controllo remota 350 del “codice di attivazione” 101 e del “codice kit” 151. In una possibile forma realizzativa, il codice di attivazione 101 può essere fornito all’utente finale quando questi avvia la macchina 100, tramite un apposito display di visualizzazione 120 del quale la stessa è equipaggiata, oppure può essere fornito insieme al manuale di istruzioni della macchina, o ancora stampigliato sull’imballaggio principale 102 all’interno del quale la macchina 100 viene recapitata all’utente finale 250, o direttamente sulla macchina 100 stessa, ad esempio riportato su una apposita targhetta. Analogamente, il codice kit 151 può essere fornito all’utente finale 250 stampigliando lo stesso sull’imballaggio 152 all’interno del quale il kit di accessori 150 può essere recapitato all’utente finale, oppure indicato su una targhetta vincolata all’imballaggio secondario 152, sul quale è preferibilmente indicato anche il tipo di fluido refrigerante al quale è destinato. In una ulteriore forma realizzativa prevista, il “codice kit” 151 può essere indicato in un libretto di istruzioni disposto all’interno dell’imballaggio secondario 152.
Come schematicamente illustrato in figura 1B, la comunicazione del codice di attivazione e del codice kit all’unità di controllo remota 350, in particolare un server proprietario, può essere effettuata dall’utente finale 250 connettendosi tramite un dispositivo elettronico, ad esempio uno smartphone 255, oppure un tablet, o anche un pc, o un qualsiasi altro dispositivo in grado di connettersi alla rete internet, ed accedendo ad una predeterminata pagina web. È, inoltre, possibile prevedere una fase di registrazione dei dati identificativi che l’utente finale 250 deve compilare nell’apposito format disponibile in questa pagina web nell’unità di controllo remota 350. Automaticamente e ai fini della data di decorrenza della garanzia della macchina 100, l’unità di controllo remota 350 memorizza i dati dell’utente finale, la data di attivazione, il tipo di fluido refrigerante configurato e la matricola della macchina 100.
Successivamente, l’unità di controllo remota 350 elabora i suddetti codici 101 e 151 ed avvia una procedura di verifica al termine della quale, in caso di esito positivo, genera un codice di sblocco 351 che viene comunicato all’utente finale 250, ad esempio visualizzandolo sulla suddetta pagina web stessa (figura 1B), oppure tramite l’invio di un messaggio ad un recapito email, o ad un numero di telefono, precedentemente fornito dall’utente finale 250 al sistema. Successivamente, l’utente finale 250 comunica il suddetto “codice di sblocco” 352 all’unità di elaborazione locale 130 della macchina 100, ad esempio digitando lo stesso direttamente sul display di interfaccia 120, qualora questo sia di tipo touchscreen, oppure tramite un’apposita tastierina 125. L’unità di elaborazione locale 130, una volta verificata la correttezza del codice di sblocco, avvia una fase di finalizzazione 140 della macchina 100.
In particolare come mostrato schematicamente nella figura 2A, la fase di finalizzazione 140 può prevedere l’installazione di un predeterminato software selezionato tra una pluralità di software, ad esempio tra 4 diversi software 141-144, ciascuno dei quali corrispondente ad un predeterminato fluido refrigerante, ad esempio il software 141 può essere associato al fluido refrigerante R134a, il software 142 può essere associato al fluido refrigerante R1234yf, il software 143 può essere associato al fluido refrigerante R744, ed il software 144 può essere associato al fluido refrigerante R513a. Nell’esempio di figura 2A, il codice di sblocco comunicato dall’utente finale 250 all’unità di elaborazione locale 130 della macchina 100 corrisponde al software 3, 143, il quale, pertanto, viene installato nel microcontrollore della macchina 100 per
concludere la configurazione della stessa. Ad esempio, i
diversi software 141-144 possono essere previsti già
preinstallati nell’unità di elaborazione locale 130 della
macchina 100 e la fase di finalizzazione 140 può avere la
funzione di “sbloccare”, o completare l’installazione,
solo del software, nell’esempio di figura 2A il software
143, corrispondente alla combinazione del codice di
attivazione 101 e del codice kit 151 comunicati all’unità
di controllo remota 350 nella relativa fase.
In particolare, l’installazione di un software,
piuttosto di un altro può consistere nell’impostazione di
una serie di parametri di esercizio della macchina 100
corrispondenti al predeterminato fluido refrigerante che
la macchina 100 è destinata a trattare. I suddetti
parametri di esercizio possono, ad esempio, essere
ricavati da una libreria di dati. Ad esempio i parametri
impostati possono essere: temperatura di esercizio,
pressione di esercizio, in particolare la pressione
massima ammissibile (PS), la taratura di sicurezza delle
valvole, il tempo di durata di un ciclo di lavoro.
In particolare, la pressione massima ammissibile (PS)
e la taratura di sicurezza delle valvole del circuito
possono essere impostate come descritto di seguito:
- nel caso il fluido sia R134a: 25 bar, con una
taratura di sicurezza di 20 bar;
- nel caso di fluido R1234yf: 25 bar con una taratura di sicurezza di 20 bar;
- nel caso di fluido R744: 250 bar con una taratura
di sicurezza: 170 bar;
- nel caso di fluido R513a: 25 bar con una taratura
di sicurezza di 20 bar.
Vantaggiosamente, la temperatura di esercizio può
essere impostata tra 10°C e 50°C per ciascun fluido
refrigerante. In particolare, il tempo di durata di un
ciclo di lavoro può essere compreso tra 30 min. e 90 min.
in base ai dati impostati e alla quantità di fluido
contenuto nell’impianto A/C.
Nella variante di figura 2B, è prevista la possibilità
che l’unità di controllo remota 350, una volta verificata
la correttezza della combinazione codice di attivazione
101/codice kit 151, sia atta ad inviare via internet oltre
al codice di sblocco 352 anche il software 143
corrispondente alla suddetta combinazione. L’invio via
internet può essere fatto al dispositivo elettronico 255
dell’utente finale 250. È anche prevista la possibilità
che il dispositivo elettronico 255 e l’unità di
elaborazione locale 130 siano in grado di comunicare tra
loro, ad esempio tramite comunicazione wireless, quale
Bluetooth, o Wi-Fi, in modo che il software 143, ad
esempio la suddetta libreria di dati, venga trasmesso dal
dispositivo elettronico 255 alla macchina 100 ed
installato nell’unità di elaborazione locale 130. In una
ulteriore variante la macchina 100 può essere provvista di modulo per la comunicazione via internet, ad esempio di un modulo per la comunicazione WI-FI, e che l’unità di controllo remota 350 sia in grado di trasmettere via internet il software 143 direttamente all’unità di elaborazione locale 130.
Al termine della procedura di configurazione prevista dal presente trovato, la macchina 100, inizialmente “neutra”, in quanto potenzialmente in grado di trattare un qualunque fluido refrigerante tra quelli comunemente utilizzati nei suddetti impianti di condizionamento di aria 200, risulta idonea unicamente al trattamento di un determinato fluido refrigerante. Il presente trovato ha, infatti, come scopo principale, quello di consentire all’utilizzatore finale di configurare la macchina rendendola, come sopra anticipato, idonea al trattamento di un solo fluido refrigerante. In questo modo, si evita, in particolare rispetto alle soluzioni attualmente adottate, che sia il produttore, o comunque il distributore, a dover fornire all’utente finale la macchina 100 già configurata per il trattamento di uno specifico fluido refrigerante sia da un punto di vista software, che da un punto di vista meccanico, ossia già provvista dell’apposito kit di accessori di base, comprendente in particolare tubi di servizio, raccordi rapidi di connessione all’impianto A/C 200 dell’autoveicolo, oltre ad una serie di raccordi per finalità accessorie, quali raccordi per la bombola esterna, raccordi per il lavaggio dei tubi, e raccordi per tubi di servizio. In questo modo, pertanto, da un lato si solleva il produttore, o il distributore dalla responsabilità di finalizzare la macchina 100, con conseguente riduzione dei costi e riduzione dei tempi per la consegna, e dall’altro si evita la possibilità che una macchina 100 richiesta dall’utente finale per il trattamento di uno specifico fluido refrigerante sia, invece, erroneamente configurata per un fluido refrigerante diverso con conseguente riduzione del rischio di commettere errori.
Come schematicamente illustrato nelle figure 4A e 4B, l’imballaggio principale 102 all’interno del quale è contenuta la macchina 100 quando viene recapitata all’utente finale, e l’imballaggio secondario 152 all’interno del quale è contenuto il suddetto kit di accessori di base 150, sono configurati per passare in maniera reversibile da una posizione di mutuo impegno (figura 4A) ad una posizione di disimpegno (figura 4B).
Ad esempio, l’imballaggio principale 102 può essere provvisto di un vano 103 accessibile, ad esempio, dal lato 102a, e preferibilmente avente una geometria complementare a quella dell’imballaggio secondario 152 in modo tale che, nella suddetta configurazione di impegno, l’imballaggio secondario 152 non sporga dal volume definito dall’imballaggio principale 102.
Preferibilmente, come schematicamente illustrato in figura 3, la suddetta macchina 100 comprende, essenzialmente, un circuito 10 di recupero e rigenerazione atto a trattare un fluido refrigerante prelevato da un impianto 200 di condizionamento di aria. Quest’ultimo, come schematicamente illustrato in figura 3, prevede normalmente un evaporatore 210, un compressore 220 ed un condensatore 230. Il circuito di recupero e rigenerazione 10 della macchina 100 prevede un primo condotto 11 di passaggio del fluido refrigerante da/verso la macchina 100. Il primo condotto di passaggio 11 presenta, vantaggiosamente, una porzione di estremità 11’ configurata per essere collegata ad un attacco 211 di alta pressione dell’impianto A/C 200. La macchina 100 prevede, inoltre, un secondo condotto di passaggio 12 di fluido refrigerante da/verso la macchina 100. Analogamente al primo condotto 11, il secondo condotto di passaggio 12 presenta una porzione di estremità 12’ configurata per essere collegata ad un attacco di bassa pressione del suddetto impianto A/C 200.
In aggiunta, il percorso di recupero e depurazione 10 comprende un elemento distributore 15 posto alla confluenza del primo e del secondo condotto di passaggio 11, 12 e un condotto di confluenza 16 posto a valle dell’elemento distributore 15. A valle del condotto di confluenza 16 è presente un percorso di depurazione o rigenerazione 20 del fluido refrigerante alimentato dal condotto di confluenza 16 atto a fornire all’elemento distributore 15 un fluido refrigerante depurato in modo che il fluido refrigerante depurato possa essere reimmesso nell’impianto A/C 200 attraverso il primo ed il secondo condotto di passaggio 11 e 12.
In particolare, il circuito di rigenerazione 20 comprende, essenzialmente, un compressore 40 atto a comprimere il fluido refrigerante usato, un separatore di olio 42, un evaporatore e separatore di impurità 30 del fluido refrigerante usato proveniente dal circuito di condizionamento 200, in modo da ottenere il fluido refrigerante depurato, ed una pompa a vuoto 35 associata all’evaporatore 30. Inoltre, il circuito di rigenerazione 20 prevede un condensatore 60, ad esempio provvisto di un ventilatore elettrico 61 e disposto a valle dell’evaporatore e separatore di impurità 30. Il condensatore 60 è atto a condensare il fluido refrigerante rigenerato. È poi previsto un serbatoio di raccolta 70 del fluido refrigerante rigenerato, oppure di fluido refrigerante nuovo.
A valle del serbatoio di raccolta 70 è prevista una serie di contenitori di immissione, ad esempio 2 contenitori 80a e 80b, ciascuno dei quali associato ad una rispettiva valvola 82a e 82b, ed atto a contenere il fluido refrigerante depurato prima che lo stesso venga reimmesso nel circuito di condizionamento 200.
Il circuito di rigenerazione 20 può comprendere anche un contenitore di fluido tracciante 90 associato ad una rispettiva valvola 92. Il circuito comprende, inoltre, una serie di valvole ad esempio 22 valvole 51a-51z per il controllo dei flussi di fluido nel circuito. In particolare, la suddetta fase di finalizzazione può terminare con l’attivazione della macchina 100 in maniera definitiva. Vantaggiosamente, la finalizzazione della macchina 100 è atta ad impostare, ad esempio, la taratura di sicurezza di tutte, o una parte delle valvole 51a-51z, 82a, 82b e 92 del circuito della macchina 100 sopra descritte in funzione del tipo di configurazione scelta, ossia del tipo di fluido refrigerante che la macchina 100 deve trattare.
Preferibilmente, la configurazione della macchina 100 dal punto di vista del software, come sopra descritta, può essere avviata una volta che il kit di accessori di base 150 è stato installato nella stessa, in particolare dall’utente finale, ovvero una volta terminata la fase di configurazione meccanica della macchina 100.
È opportuno precisare che con il termine “finalizzazione” si intende, in particolare, la configurazione della macchina 100, o almeno la parte finale della stessa, da un punto di vista software.
La descrizione di cui sopra di una forma realizzativa specifica è in grado di mostrare l'invenzione dal punto di vista concettuale in modo che altri, utilizzando la tecnica nota, potranno modificare e/o adattare in varie applicazioni tale forma realizzativa specifica senza ulteriori ricerche e senza allontanarsi dal concetto inventivo, e, quindi, si intende che tali adattamenti e modifiche saranno considerabili come equivalenti della forma realizzativa specifica. I mezzi e i materiali per realizzare le varie funzioni descritte potranno essere di varia natura senza per questo uscire dall’ambito dell'invenzione. Si intende che le espressioni o la terminologia utilizzate hanno scopo puramente descrittivo e per questo non limitativo.

Claims (10)

  1. RIVENDICAZIONI 1. Un metodo per configurare in modo remoto, da parte di un utente finale (250), una macchina (100) per il recupero e la rigenerazione di un fluido refrigerante in un impianto (200) di condizionamento di aria, in modo tale che detta macchina (100) sia idonea unicamente al trattamento di un determinato fluido refrigerante tra una pluralità di possibili fluidi refrigeranti, detta configurazione comprendendo le fasi di: - consegna a detto utente finale di detta macchina (100) per il recupero e la rigenerazione di un fluido refrigerante in un impianto di condizionamento di aria (200), detta macchina (100) essendo provvista di una unità di elaborazione locale (130) ed essendo associata ad un predeterminato “codice di attivazione” (101) fornito a detto utente finale; - consegna a detto utente finale di un predeterminato kit di accessori di base (150) scelto da detto utente finale (250) tra una pluralità di possibili kit di accessori, ciascun kit (150) di detta pluralità essendo atto a configurare meccanicamente detta macchina (100) in modo tale che sia in grado di trattare unicamente detto determinato fluido refrigerante, detto determinato kit di accessori di base (150) essendo associato ad un predeterminato “codice kit” (151) fornito a detto utente finale; - comunicazione da parte di detto utente finale ad una unità di controllo remota (350) di detto “codice di attivazione” (101) e di detto “codice kit” (151), detta comunicazione avvenendo tramite un dispositivo elettronico (255) connesso con detta unità di controllo remota (350); - verifica di detto codice di attivazione (101) e di detto codice kit (151) da parte di detta unità di controllo remota (350); - generazione ed invio da detta unità controllo remota (350) a detto utente finale di un “codice di sblocco” (352) in caso detta verifica abbia esito positivo; - comunicazione di detto “codice di sblocco” (352) a detta unità di elaborazione locale (130) di detta macchina (100) da parte di detto utente finale; - finalizzazione di detta macchina (100) da parte di detta unità di elaborazione locale (130) attraverso l’installazione di un predeterminato software (141- 144) selezionato tra una pluralità di software, ciascuno dei quali corrispondente ad un determinato fluido refrigerante, detto predeterminato software essendo atto ad impostare predeterminati valori di una predeterminata pluralità di parametri di esercizio di detta macchina (100) corrispondente a detto predeterminato fluido refrigerante e ricavata, in particolare, da una libreria di dati, detta finalizzazione terminando con l’attivazione di detta macchina (100) in maniera definitiva.
  2. 2. Metodo per configurare una macchina (100) per il recupero e la rigenerazione di un fluido refrigerante in un impianto (200) di condizionamento di aria, secondo la rivendicazione 1, in cui detto dispositivo elettronico (255) e detta unità di controllo remota (350) sono configurati per connettersi via internet.
  3. 3. Metodo per configurare una macchina (100) per il recupero e la rigenerazione di un fluido refrigerante in un impianto (200) di condizionamento di aria, secondo la rivendicazione 1, in cui detta unità di elaborazione locale (130) comprende un display di interfaccia, ed in cui almeno una delle seguenti fasi viene eseguita all’interno di una interfaccia grafica visualizzata su detto display di interfaccia: - visualizzazione di detto codice di attivazione (101) associato a detta macchina (100) per fornire detto codice di attivazione (101) a detto utente finale; - digitazione di detto “codice di sblocco” (352) da parte di detto utente finale per avviare detta fase di finalizzazione.
  4. 4. Metodo per configurare una macchina (100) per il recupero e la rigenerazione di un fluido refrigerante in un impianto (200) di condizionamento di aria, secondo una delle rivendicazioni precedenti, in cui detta pluralità di fluidi refrigeranti tra i quali è scelto detto determinato fluido refrigerante comprende: - fluido R134a; - fluido R1234yf; - fluido R744; - fluido R513a.
  5. 5. Metodo per configurare una macchina (100) per il recupero e la rigenerazione di un fluido refrigerante in un impianto (200) di condizionamento di aria, secondo una delle rivendicazioni precedenti, in cui detto kit di accessori di base (150) è contenuto all’interno di un imballaggio (152) sul quale è indicato detto “codice kit” (151) in modo da essere visibile a detto utente finale.
  6. 6. Metodo per configurare una macchina (100) per il recupero e la rigenerazione di un fluido refrigerante in un impianto (200) di condizionamento di aria, secondo una delle rivendicazioni precedenti, in cui detta macchina (100) è alloggiata all’interno di un imballaggio principale (102) e detto kit di accessori di base (150) è alloggiato all’interno di un imballaggio secondario (152), detto imballaggio principale (102) e detto imballaggio secondario (152) essendo configurati per passare in maniera reversibile da una posizione di mutuo impegno ad una posizione di disimpegno.
  7. 7. Metodo per configurare una macchina (100) per il recupero e la rigenerazione di un fluido refrigerante in un impianto (200) di condizionamento di aria, secondo una delle rivendicazioni precedenti, in cui detta pluralità di parametri di esercizio di detta macchina (100) impostati al termine di detta fase di finalizzazione comprende almeno uno tra: - temperatura di esercizio; - pressione di esercizio, in particolare la pressione massima ammissibile (PS); - taratura di sicurezza delle valvole (51a-51z, 82a,82b,92); - tempo di durata di un ciclo di lavoro; o una loro combinazione.
  8. 8. Metodo per configurare una macchina (100) per il recupero e la rigenerazione di un fluido refrigerante in un impianto (200) di condizionamento di aria, secondo una delle rivendicazioni precedenti, in cui è inoltre prevista una fase di registrazione in detta unità di controllo remota (350) di detta macchina (100) con associazione di detto fluido refrigerante determinato e di detto utente finale.
  9. 9. Metodo per configurare una macchina (100) per il recupero e la rigenerazione di un fluido refrigerante in un impianto (200) di condizionamento di aria, secondo una delle rivendicazioni precedenti, in cui detta macchina comprende: - un circuito (10,20) di recupero e rigenerazione atto a trattare un fluido refrigerante proveniente da detto impianto (200) di condizionamento di aria, detto circuito di recupero e rigenerazione comprendendo: - un primo condotto di passaggio (11) di detto fluido refrigerante da/verso detta macchina (100), detto primo condotto di passaggio (11) avendo una porzione di estremità (11’) configurata per essere collegata ad un attacco di alta pressione di detto impianto A/C (200); - un secondo condotto di passaggio (12) di fluido refrigerante da/verso detta macchina (100), detto secondo condotto di passaggio (12) avendo una porzione di estremità (12’) configurata per essere collegata ad un attacco di bassa pressione di detto impianto A/C (200); - un compressore (40) atto a comprimere detto fluido refrigerante usato; - un evaporatore (30) di fluido refrigerante atto a separare impurità da detto fluido refrigerante usato proveniente da detto impianto (200) di condizionamento in modo da ottenere un fluido refrigerante rigenerato; - un pompa a vuoto (35) associata a detto evaporatore (30); - un condensatore (60) disposto a valle di detto evaporatore (30) e atto a condensare detto fluido refrigerante rigenerato; - un serbatoio di raccolta (70) di detto fluido refrigerante rigenerato e di fluido refrigerante nuovo.
  10. 10. Sistema per configurare una macchina (100) per il recupero e la rigenerazione di un fluido refrigerante in un impianto (200) di condizionamento di aria, in modo tale che detta macchina (100) sia idonea al trattamento di un solo determinato fluido refrigerante tra una pluralità di possibili fluidi refrigeranti, detto sistema comprendendo: - una macchina per il recupero e la rigenerazione di un fluido refrigerante in un impianto (200) di condizionamento di aria, detta macchina essendo provvista di una unità di elaborazione locale ed essendo associata ad un predeterminato “codice di attivazione” fornito a detto utente finale; - un kit di accessori di base atto a configurare meccanicamente detta macchina in modo tale che sia in grado di trattare unicamente un predeterminato fluido refrigerante tra una pluralità di possibili fluidi refrigeranti, detto kit di accessori di base essendo associato ad un predeterminato “codice kit” fornito a detto utente finale; - una unità di controllo remota (350) configurata per comunicare con un dispositivo elettronico (255) in modo tale da ricevere da parte dell’utente finale detto “codice di attivazione” (101) e detto “codice kit” (151), detta unità di controllo remota (350) essendo configurata, inoltre, per verificare detto “codice di attivazione” (101) e detto “codice kit” (151), generare un corrispondente “codice di sblocco” (352) ed inviare lo stesso a detto utente finale in caso detta verifica abbia esito positivo; - una unità di elaborazione locale (130) configurata per ricevere detto “codice di sblocco” (352) da detto utente finale e per avviare, successivamente, una fase di finalizzazione di detta macchina (100) attraverso l’installazione di un predeterminato software selezionato tra una pluralità di software, ciascuno dei quali corrispondente ad un predeterminato fluido refrigerante, detto predeterminato software essendo atto ad impostare predeterminati valori di una predeterminata pluralità di parametri di esercizio di detta macchina (100) corrispondente a detto determinato fluido refrigerante e ricavata, in particolare, da una libreria di dati, detta finalizzazione terminando con l’attivazione di detta macchina in maniera definitiva.
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