ITPD20120119A1 - Pinza per il trattenimento di bottiglie, e macchina operatrice dotata di una pluralita' di dette pinze - Google Patents

Pinza per il trattenimento di bottiglie, e macchina operatrice dotata di una pluralita' di dette pinze Download PDF

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ITPD20120119A1
ITPD20120119A1 IT000119A ITPD20120119A ITPD20120119A1 IT PD20120119 A1 ITPD20120119 A1 IT PD20120119A1 IT 000119 A IT000119 A IT 000119A IT PD20120119 A ITPD20120119 A IT PD20120119A IT PD20120119 A1 ITPD20120119 A1 IT PD20120119A1
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IT
Italy
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arms
support body
slider
gripper
bottle
Prior art date
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IT000119A
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Inventor
Pietro Gianello
Giovanni Mazzon
Enrico Rambaldi
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Gruppo Bertolaso Spa
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    • B08CLEANING
    • B08BCLEANING IN GENERAL; PREVENTION OF FOULING IN GENERAL
    • B08B9/00Cleaning hollow articles by methods or apparatus specially adapted thereto 
    • B08B9/08Cleaning containers, e.g. tanks
    • B08B9/20Cleaning containers, e.g. tanks by using apparatus into or on to which containers, e.g. bottles, jars, cans are brought
    • B08B9/42Cleaning containers, e.g. tanks by using apparatus into or on to which containers, e.g. bottles, jars, cans are brought the apparatus being characterised by means for conveying or carrying containers therethrough
    • B08B9/426Grippers for bottles
    • BPERFORMING OPERATIONS; TRANSPORTING
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    • B65GTRANSPORT OR STORAGE DEVICES, e.g. CONVEYORS FOR LOADING OR TIPPING, SHOP CONVEYOR SYSTEMS OR PNEUMATIC TUBE CONVEYORS
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Description

PINZA PER IL TRATTENIMENTO DI BOTTIGLIE, E MACCHINA OPERATRICE DOTATA DI UNA PLURALITÀ DI DETTE PINZE
DESCRIZIONE
Campo di applicazione
La presente invenzione si riferisce ad una pinza per il trattenimento di bottiglie, e ad una macchina operatrice dotata di una pluralità di dette pinze, secondo il preambolo delle relative rivendicazioni indipendenti.
La pinza e la macchina operatrice di cui trattasi si inseriscono nel settore degli impianti di imbottigliamento industriali.
In particolare, la pinza in oggetto à ̈ destinata ad essere impiegata su una macchina operatrice a giostra rotante, per trattenere le bottiglie durante la loro corsa operativa attorno all’albero di rotazione della giostra rotante.
La macchina operatrice in oggetto, dotata di una pluralità delle suddette pinze, à ̈ preferibilmente impiegabile all’interno di linee di imbottigliamento, ed à ̈ utilizzata in particolare per sottoporre le bottiglie ad un trattamento di sciacquatura mediante l’iniezione all’interno delle bottiglie medesime di uno o più fluidi di sanificazione.
Stato della tecnica
Sono note nel settore industriale degli impianti di imbottigliamento macchine operatrici a giostra rotante, le quali sono impiegate nelle linee di imbottigliamento per sottoporre le bottiglie ad uno specifico trattamento (come ad esempio macchine sciacquatrici, macchine riempitrici, ecc.), ovvero per trasportare le bottiglie da una macchina operatrice a monte ad una macchina operatrice a valle della linea. In particolare, le macchine sciacquatrici di tipo noto sono provviste tradizionalmente di un telaio di sostegno fisso su cui à ̈ girevolmente montata una giostra rotante, la quale supporta perifericamente una pluralità di pinze atte ad afferrare le bottiglie da sciacquare e a disporle capovolte al di sopra di corrispondenti ugelli attraverso cui un fluido di sanificazione à ̈ iniettato all’interno delle bottiglie medesime.
Più in dettaglio, ciascuna pinza à ̈ dotata convenzionalmente di una coppia di bracci mobili tra una posizione aperta, in cui rispettive porzioni di trattenimento dei bracci sono tra loro distanziate per ricevere o rilasciare la bottiglia, ed una posizione chiusa, in cui le porzioni di trattenimento dei bracci sono ravvicinate per trattenere tra di loro la bottiglia in corrispondenza del collo di quest’ultima.
Ciascuna pinza, inoltre, à ̈ montata su una corrispondente forcella di ribaltamento, la quale à ̈ girevolmente vincolata alla giostra, ed à ̈ suscettibile di ruotare di 180° attorno ad un asse di rotazione orizzontale per ribaltare la bottiglia trattenuta dai bracci della pinza.
Come detto in precedenza, la macchina sciacquatrice comprende una pluralità di ugelli dotati ciascuno di una apertura di erogazione rivolta verso l’alto, e collegati mediante corrispondenti tubi di raccordo ad un collettore centrale collegato a sua volta ad un circuito di alimentazione del fluido di sanificazione.
Operativamente, ciascuna pinza afferra una bottiglia in corrispondenza di una stazione di ingresso della macchina sciacquatrice, e la capovolge, mediante la rotazione della corrispondente forcella di ribaltamento, per disporre tale bottiglia con la sua bocca allineata sopra al corrispondente ugello.
Quindi, tramite il suddetto ugello, il fluido di sanificazione viene iniettato all’interno della bottiglia per sciacquare la superficie interna di quest’ultima. Il fluido di sanificazione quindi esce per gravità dalla bocca della bottiglia capovolta e viene raccolto in una vasca disposta sotto all’ugello e collegata ad un circuito di drenaggio della macchina sciacquatrice.
Successivamente, la bottiglia à ̈ riportata in posizione eretta ed à ̈ rilasciata dalla pinza in corrispondenza di una stazione di uscita della macchina sciacquatrice, per essere convogliata alla macchina riempitrice posta a valle nella linea di imbottigliamento.
Nelle macchine sciacquatrici di tipo noto, quale ad esempio quella descritta nel brevetto IT 1333259, i bracci delle pinze per il trattenimento delle bottiglie sono dotati ciascuno di un tampone di presa di materiale plastico destinato a cooperare con il tampone dell’altro braccio per trattenere la bottiglia agendo in battuta sulla superficie esterna del collo della bottiglia medesima.
Più in dettaglio, ciascun tampone à ̈ sagomato con una rientranza semicircolare in corrispondenza della quale il tampone va in battuta sul collo della bottiglia. Tale rientranza à ̈ sagomata con un diametro sostanzialmente uguale al diametro del collo della bottiglia in modo tale da poter seguire il più possibile la forma della superficie esterna del collo della bottiglia per favorirne il corretto trattenimento.
Il principale inconveniente della macchina sciacquatrice descritta nel brevetto IT 1333259 consiste nel fatto che le suddette pinze non consentono di trattenere in maniera sufficientemente salda le diverse tipologie di bottiglie, e richiedono quindi di sostituire i tamponi con altri di altezza maggiorata per trattenere in maniera sufficientemente salda le bottiglie. Ciò comporta la necessità di interrompere il funzionamento della macchina sciacquatrice per sostituire manualmente i tamponi dei bracci di tutte le pinze, con conseguenti lunghi tempi morti di produzione. Inoltre, i sistemi di trattenimento di tipo noto non sono in grado di trattenere con un’unica pinza in maniera salda le bottiglie di elevate dimensioni, con il rischio della loro caduta dalla pinza durante il loro capovolgimento.
Allo scopo di risolvere alcuni dei suddetti inconvenienti, sono state introdotte nel mercato macchine sciacquatrici le quali sono provviste, in corrispondenza di ciascuna pinza, di un corpo di appoggio fissato alla forcella di ribaltamento ed atto ad andare in appoggio sul corpo ingrossato della bottiglia trattenuta dai bracci della corrispondente pinza per accompagnare la bottiglia durante il suo capovolgimento. Quest’ultima soluzione di tipo noto, tuttavia, presenta l’inconveniente di dover regolare la posizione del corpo di appoggio in funzione del diametro del corpo ingrossato della bottiglia, con la necessità anche in questo caso di interrompere la linea di produzione per eseguire le operazioni di regolazione.
Sono altresì note, come detto in precedenza, macchine a giostra rotante impiegate per il trasferimento delle bottiglie tra le differenti macchine operatrici della linea di imbottigliamento, e chiamate nel gergo del settore con il termine di “stelle di trasporto†. Queste ultime comprendono una pluralità di pinze dotate ciascuna di due coppie di bracci sovrapposte, una inferiore ed una superiore, suscettibili entrambe di afferrare la bottiglia in corrispondenza del corpo ingrossato di quest’ultima. Le stelle di trasporto sono disposte in corrispondenza della stazione di ingresso e della stazione di uscita di ciascuna macchina operatrice, per trasferire rispettivamente le bottiglie da trattare da un primo un nastro trasportatore (a monte) alla stazione di ingresso della macchina operatrice, e per trasferire le bottiglie trattate dalla stazione di uscita della macchina operatrice ad un secondo nastro trasportatore (a valle).
In particolare, la coppia di bracci inferiore di ciascuna pinza delle suddette stelle di trasporto à ̈ predisposta per afferrare il corpo ingrossato della bottiglia il più vicino possibile al fondo di quest’ultima in modo tale che, quando la pinza afferra la bottiglia in arrivo sul primo nastro trasportatore e la trascina via da quest’ultimo, la bottiglia non si inclini a causa dell’attrito esercitato dal primo nastro trasportatore sul fondo della bottiglia e che tende a trascinare quest’ultima in direzione diversa da quella della traiettoria compiuta dalla giostra rotante della stella di trasporto. Le pinze utilizzate nelle suddette stelle di trasporto non risolvono in alcun modo il problema del saldo trattenimento delle bottiglie in corrispondenza del loro collo, in quanto tali pinze sono necessariamente predisposte per trattenere il corpo ingrossato delle bottiglie con entrambe le loro coppie di bracci.
In particolare, tali pinze di tipo noto non sono in grado di afferrare in maniera salda bottiglie aventi il corpo ingrossato di forma non cilindrica (ad esempio ovale, quadrata, ecc.) o dotate di manico (quali i fiasconi, ecc.).
Inoltre, le pinze delle stelle di trasporto del tipo sopra descritto non sono in alcun modo impiegabili nelle macchine sciacquatrici, in quanto presentano dimensioni ed ingombri eccessivi che non ne consentirebbero l’installazione sulla forcella di ribaltamento delle macchine sciacquatrici medesime.
Presentazione dell’invenzione
In questa situazione, il problema alla base della presente invenzione à ̈ quello di ovviare agli inconvenienti manifestati dalla tecnica fino ad oggi nota, mettendo a disposizione una pinza per il trattenimento di bottiglie operativamente del tutto efficiente ed affidabile, ed in particolare in grado di trattenere in maniera salda bottiglie di diverso formato e di grandi dimensioni.
Ulteriore scopo della presente invenzione à ̈ quello di mettere a disposizione una pinza per il trattenimento di bottiglie la quale consenta di essere impiegata in modo versatile al variare del formato delle bottiglie senza la necessità di effettuare laboriose regolazioni o sostituzioni di parti della pinza medesima.
Ulteriore scopo della presente invenzione à ̈ quello di mettere a disposizione una pinza per il trattenimento di bottiglie compatta ed al contempo strutturalmente semplice ed economica da produrre.
Ulteriore scopo della presente invenzione à ̈ quello di mettere a disposizione una pinza per il trattenimento di bottiglie ed una macchina operatrice a giostra rotante che consentano di trattenere le bottiglie centrate nelle rispettive sedi sulla giostra al variare dei loro formati.
Ulteriore scopo della presente invenzione à ̈ quello di mettere a disposizione una pinza per il trattenimento di bottiglie ed una macchina operatrice rotativa che consentano di eseguire un cambio del formato delle bottiglie da trattare senza interrompere la linea di produzione.
Breve descrizione dei disegni
Le caratteristiche tecniche dell’invenzione, secondo i suddetti scopi, sono chiaramente riscontrabili dal contenuto delle rivendicazioni sottoriportate ed i vantaggi della stessa risulteranno maggiormente evidenti nella descrizione dettagliata che segue, fatta con riferimento ai disegni allegati, che ne rappresentano una forma di realizzazione puramente esemplificativa e non limitativa, in cui: ï€ la figura 1 mostra una vista in sezione diametrale della macchina operatrice oggetto della presente invenzione, con alcune parti asportate per meglio evidenziare le pinze per il trattenimento delle bottiglie;
ï€ la figura 2 mostra una vista laterale della pinza per il trattenimento di bottiglie oggetto della presente invenzione;
ï€ la figura 3 mostra una vista in pianta dall’alto della pinza illustrata in figura 2; ï€ la figura 4 mostra una prima vista in sezione della pinza illustrata in figura 3, secondo la traccia IV – IV della figura 3 medesima;
ï€ la figura 5 mostra una seconda vista in sezione della pinza illustrata in figura 3, secondo la traccia V – V della figura 3 medesima;
ï€ la figura 6 mostra una terza vista in sezione della pinza illustrata in figura 3, secondo la traccia VI – VI della figura 3 medesima.
Descrizione dettagliata di un esempio di realizzazione preferita Con riferimento agli uniti disegni à ̈ stato indicato nel suo complesso con 1 un esempio realizzativo della pinza per il trattenimento di bottiglie oggetto della presente invenzione.
La pinza 1 di cui trattasi à ̈ in particolare destinata ad essere impiegata in una macchina operatrice 100 a giostra rotante, come descritto in dettaglio nel seguito, la quale macchina 100 costituisce anch’essa oggetto della presente invenzione. Nel seguito verrà descritta una forma realizzativa preferenziale della presente invenzione in cui la macchina operatrice 100 à ̈ relativa ad una macchina sciacquatrice, intendendosi tuttavia che le soluzioni tecniche oggetto della presente invenzione sono vantaggiosamente applicabili anche ad altri tipi di macchine operatrici, come ad esempio, stelle di trasporto, macchine soffiatrici, macchine riempitrici, ecc.
La macchina operatrice 100 à ̈ tradizionalmente inserita all’interno di un impianto di imbottigliamento a monte di una macchina riempitrice, per sottoporre le bottiglie 2 ad un trattamento di sciacquatura al fine di garantire un’adeguata sanificazione delle bottiglie 2 che saranno riempite nella macchina riempitrice a valle. Le bottiglie 2 vengono trasferite da una macchina all’altra mediante linee di trasporto, come ad esempio nastri trasportatori, stelle di trasporto, coclee, ecc.
Più in dettaglio, la macchina operatrice 100 in oggetto à ̈ dotata di una stazione di ingresso, in corrispondenza della quale riceve (mediante una prima stella di trasporto) le bottiglie 2 da sciacquare portate da una primo nastro trasportatore a monte, e di una stazione di uscita, in corrispondenza della quale rilascia (mediante una seconda stella di trasporto) le bottiglie 2 sciacquate ad un secondo nastro trasportatore a valle, atto a convogliare tali bottiglie 2 sciacquate alla macchina riempitrice a valle.
Le bottiglie 2, sono dotate, in modo di per sé noto, di un corpo allargato 2’ terminante inferiormente con una base di appoggio, e dal quale si sviluppa superiormente un collo 2’’ assottigliato e dotato in corrispondenza di una sua estremità superiore di una bocca 2’’’ per il passaggio di un liquido alimentare contenuto nella bottiglia 2 medesima.
Con riferimento alla forma realizzativa illustrata in figura 1, la macchina operatrice 100 comprende un telaio di sostegno 101, appoggiato al terreno, sul quale à ̈ girevolmente montata una giostra rotante 102, atta a ruotare attorno ad un proprio albero centrale di rotazione 103 verticale.
La macchina operatrice 100, inoltre, comprende una pluralità delle suddette pinze 1, oggetto della presente invenzione, disposte perifericamente sulla giostra rotante 102. Vantaggiosamente, ciascuna di tali pinze 1 à ̈ montata su una corrispondente forcella di ribaltamento 104 della macchina operatrice 100, la quale forcella 104 à ̈ girevolmente vincolata alla giostra rotante 102 ed à ̈ suscettibile di ruotare attorno ad un proprio asse di ribaltamento X orizzontale, per capovolgere la bottiglia 2 trattenuta dalla corrispondente pinza 1.
Più in dettaglio, con riferimento alla forma realizzativa illustrata nelle allegate figure, ciascuna forcella di ribaltamento 104 à ̈ incernierata ad una staffa di collegamento 105 fissata alla giostra rotante 102. La forcella di ribaltamento 104 à ̈ azionabile a ruotare di 180° attorno al proprio asse di ribaltamento X da una camma tubolare disposta fissa attorno all’albero di rotazione 103 della giostra rotante 102, per spostare la bottiglia 2 trattenuta dalla corrispondente pinza 1 tra una posizione eretta, in cui la bottiglia 2 à ̈ suscettibile di essere afferrata o rilasciata dalla pinza 1 (in corrispondenza rispettivamente della stazione di ingresso e della stazione di uscita della macchina operatrice 100), ed una posizione capovolta, in cui la bottiglia 2 à ̈ trattenuta dalla pinza 1 con la bocca 2’’’ allineata all’apertura di erogazione di un corrispondente ugello 106 della macchina operatrice 100. In particolare, ciascun ugello 106 della macchina operatrice 100 à ̈ collegato, mediante un corrispondente tubo di raccordo 107, ad circuito di alimentazione di un fluido di sanificazione, ed à ̈ suscettibile di iniettare tale fluido di sanificazione all’interno della bottiglia 2 trattenuta dalla pinza 1 in posizione capovolta per lavare la superficie interna della bottiglia 2 medesima.
Secondo l’invenzione, la pinza 1 comprende un corpo di supporto 3 destinato ad essere montato sulla giostra rotante 102 della macchina operatrice 100, ed una prima coppia 4 di primi bracci 5, i quali sono imperniati sul corpo di supporto 3, preferibilmente mediante rispettivi primi perni 6 aventi corrispondenti primi assi di rotazione Y’ tra loro paralleli, e sono dotati di rispettive prime porzioni di trattenimento 5’ destinate ad agire in presa sul collo 2’’ della bottiglia 2 da afferrare. Inoltre, la pinza 1 comprende una seconda coppia 7 di secondi bracci 8, i quali sono imperniati sul corpo di supporto 3, preferibilmente mediante secondi perni 9 aventi corrispondenti secondi assi di rotazione Y’’ paralleli ai primi assi di rotazione Y’ dei primi perni 6 dei primi bracci 5, e sono dotati di rispettive seconde porzioni di trattenimento 8’ destinate ad agire in presa sul collo 2’’ della bottiglia 2.
Più in dettaglio, la prima coppia 4 di primi bracci 5 e la seconda coppia 7 di secondi bracci 8 sono azionabili a ruotare sul corpo di supporto 3 su piani di rotazione α’, α’’ paralleli e disposti preferibilmente ortogonali agli assi di rotazione Y’, Y’’ dei perni 6, 9. La prima e la seconda coppia 4, 7 di bracci sono disposte tra loro distanziate lungo una direzione ortogonale ai suddetti piani di rotazione α’, α’’, e sono preferibilmente posizionate separate l’una dall’altra di una determinata distanza inferiore alla lunghezza del collo dei formati di bottiglie comunemente diffusi sul mercato.
In questo modo, vantaggiosamente, la prima coppia 4 di primi bracci 5 e la seconda coppia 7 di secondi bracci 8 sono suscettibili di trattenere il collo 2’’ della bottiglia 2, in corrispondenza di due tratti del collo 2’’ tra loro distanziati. Conseguentemente, il momento esercitato dal peso della bottiglia 2 sul collo 2’’ di quest’ultima durante il ribaltamento, à ̈ esercitato in maniera distribuita sulle porzioni di trattenimento 5’, 8’ delle due coppie 4, 7 di bracci e quindi in modo migliorato rispetto alle pinze attualmente note che dispongono di un’unica coppia di bracci.
Preferibilmente, con riferimento alla forma realizzativa illustrata nelle allegate figure, i due bracci di ciascuna coppia 4, 7 di bracci 5, 8 sono posizionati tra loro simmetricamente rispetto ad un piano mediano β della pinza 1, il quale à ̈ disposto verticalmente ed à ̈ ortogonale ai suddetti piani di rotazione α’, α’’ dei bracci 5, 8 medesimi.
Vantaggiosamente, il corpo di supporto 3 della pinza 1 à ̈ interposto tra la prima coppia 4 di primi bracci 5 e la seconda coppia 7 di secondi bracci 8 lungo la suddetta direzione ortogonale ai piani di rotazione α’, α’’. Più in dettaglio, in accordo con la forma realizzativa illustrata nelle allegate figure, il corpo di supporto 3 à ̈ dotato di una prima faccia 10 sulla quale sono imperniati i primi bracci 5, e di una seconda faccia 11 rivolta in verso opposto alla prima 10 e sulla quale sono imperniati i secondi bracci 8.
Inoltre, in particolare, il corpo di supporto 3 à ̈ dotato di una faccia anteriore 12, rivolta verso le porzioni di trattenimento 5’, 8’ dei bracci 5, 8, e di una faccia posteriore 13, rivolta in verso opposto alla faccia anteriore 12 e preferibilmente parallela a quest’ultima.
Vantaggiosamente, il corpo di supporto 3 di ciascuna pinza 1 Ã ̈ rigidamente fissato alla corrispondente forcella di ribaltamento 104 della macchina operatrice 100, con la propria prima faccia 10 (sulla quale sono imperniati i primi bracci 5) rivolta verso la forcella di ribaltamento 104 medesima.
Vantaggiosamente, con riferimento alla forma realizzativa illustrata in figura 5 e 6, il corpo di supporto 3 della pinza 1 à ̈ rigidamente connesso alla corrispondente forcella di ribaltamento 104 mediante i primi perni 6 dei primi bracci 5. Allo scopo, ciascuno di tali primi perni 6, à ̈ inserito in maniera passante attraverso un corrispondente primo foro di imperniatura 14 del rispettivo primo braccio 5, ed à ̈ fissato, ad una sua prima parte terminale 15, al corpo di supporto 3 e, ad una sua opposta seconda parte terminale 16, alla forcella di ribaltamento 104.
In accordo con la forma realizzativa illustrata nelle allegate figure, ciascun primo perno 6 à ̈ ottenuto vantaggiosamente con una prima vite di fissaggio 6’, la quale à ̈ inserita in un primo foro passante 17 ricavato sulla forcella di ribaltamento 104 ed allineato al corrispondente primo foro di imperniatura 14 del primo braccio 5, ed à ̈ avvitata in un corrispondente primo foro filettato 18 ricavato sulla prima faccia 10 del corpo di supporto 3 ed allineato ai suddetti primo foro passante 17 e di imperniatura 14.
Preferibilmente, i secondi perni 9 dei secondi bracci 8 (imperniati sulla seconda faccia 11 del corpo di supporto 3) sono ottenuti mediante seconde viti di fissaggio 9’, ciascuna delle quali à ̈ inserita in un corrispondente secondo foro di imperniatura 19 del secondo braccio 8, à ̈ avvitata su un secondo foro filettato 20 ricavato sulla seconda faccia 11 del corpo di supporto 3, e va in battuta con la sua testa 9’’ sul secondo braccio 8 per trattenerlo imperniato sulla seconda faccia 11 medesima. In accordo con la forma realizzativa illustrata in figura 5 e 6, ciascun braccio 5, 8 à ̈ dotato all’interno del proprio foro di imperniatura 14, 19 di una boccola di rotazione 21’, 21’’ disposta attorno al corrispondente perno 6, 9 per consentire la rotazione del braccio 5, 8 attorno a quest’ultimo con basso attrito.
Secondo l’invenzione, la pinza 1 comprende mezzi di trasmissione 50, 51 impegnati ai primi bracci 5 e ai secondi bracci 8. Tali mezzi di trasmissione 50, 51 sono atti a spostare i primi bracci 5 tra una prima posizione aperta, in cui le prime porzioni di trattenimento 5’ dei primi bracci 5 sono tra loro distanziate per ricevere o rilasciare la bottiglia 2, ed una prima posizione chiusa, in cui le prime porzioni di trattenimento 5’ dei primi bracci 5 sono tra loro ravvicinate trattenendo in presa il collo 2’’ della bottiglia 2 medesima. I mezzi di trasmissione 50, 51, inoltre, sono atti a spostare i secondi bracci 8 tra una seconda posizione aperta, in cui le seconde porzioni di trattenimento 8’ dei secondi bracci 8 sono tra loro distanziate per ricevere o rilasciare la bottiglia 2, ed una seconda posizione chiusa, in cui le seconde porzioni di trattenimento 8’ dei secondi bracci 8 sono tra loro ravvicinate trattenendo in presa il collo 2’’ della bottiglia 2.
La pinza 1 Ã ̈ provvista, inoltre, di mezzi di azionamento 24, 25 agenti sui mezzi di trasmissione 50, 51 per azionarli rispettivamente a spostare i primi bracci 5 tra la loro prima posizione chiusa e la loro prima posizione aperta, e a spostare i secondi bracci 8 tra la loro seconda posizione chiusa e la loro seconda posizione aperta. Vantaggiosamente, i suddetti mezzi di trasmissione 50, 51 comprendono primi mezzi di trasmissione 50 impegnati ai primi bracci 5, e secondi mezzi di trasmissione 51 impegnati ai secondi bracci 8.
Inoltre, i mezzi di azionamento 24, 25 comprendono primi mezzi di azionamento 24 agenti sui primi mezzi di trasmissione 50 per azionare l’apertura e la chiusura dei primi bracci 5, e secondi mezzi di azionamento 25 agenti sui secondi mezzi di trasmissione 51 per azionare l’apertura e la chiusura dei secondi bracci 8.
Preferibilmente, in accordo con la forma realizzativa particolare illustrata nelle allegata figure, i primi mezzi di trasmissione 50 comprendono un primo corsoio 22 scorrevolmente montato sul corpo di supporto 3, impegnato ai primi bracci 5 della pinza 1 ed azionabile dai primi mezzi di azionamento 24 a spostare i primi bracci 5 tra la loro prima posizione aperta e la loro prima posizione chiusa. Inoltre, i secondi mezzi di trasmissione 51 comprendono un secondo corsoio 23 scorrevolmente montato sul corpo di supporto 3, impegnato ai secondi bracci 8 della pinza 1 ed azionabile dai secondi mezzi di azionamento 25 a spostare i secondi bracci 8 tra la loro seconda posizione aperta e la loro seconda posizione chiusa.
Diversamente, i primi ed i secondi mezzi di trasmissione potranno comprendere ciascuno una coppia di leve tra loro imperniate ad una estremità, ed imperniate ad un corrispondente braccio della pinza alla loro altra estremità. Una barra di movimentazione, azionabile dai mezzi di azionamento, à ̈ fissata ad una delle leve agenti sulla pinza per movimentare le suddette leve in modo tale da aprire e chiudere la corrispondente coppia di bracci della pinza.
In accordo con una ulteriore diversa forma realizzativa, i primi ed i secondi mezzi di trasmissione comprendono ciascuno due porzioni dentate meccanicamente impegnate tra loro e fissate ciascuna ad un corrispondente braccio della pinza. Una leva di movimentazione, azionabile dai mezzi di azionamento, à ̈ fissata ad uno dei bracci per far ruotare quest’ultimo ed azionare contemporaneamente la rotazione anche dell’altro braccio mediante le suddette porzioni dentate.
Ovviamente, i mezzi di trasmissione della pinza potranno essere ottenuti anche con altri elementi meccanici di trasmissione diversi da quelli sopra descritti, ed atti a trasmettere il moto dei mezzi di azionamento ai bracci di ciascuna pinza.
Vantaggiosamente, in accordo con la forma realizzativa illustrata nelle allegate figure, il primo corsoio 22 ed il secondo corsoio 23 sono azionabili, rispettivamente dai primi e dai secondi mezzi di azionamento 24 e 25, a spostarsi tra una rispettiva prima posizione operativa, in cui portano rispettivamente i primi bracci 5 nella loro prima posizione chiusa ed i secondi bracci 8 nella loro seconda posizione chiusa, ed una rispettiva seconda posizione operativa, in cui portano rispettivamente i primi bracci 5 nella loro prima posizione aperta ed i secondi bracci 8 nella loro seconda posizione aperta.
Preferibilmente, ciascun corsoio 22, 23 à ̈ azionabile a spostarsi tra le sue due posizioni operative scorrendo sul corpo di supporto 3 lungo una corrispondente direzione di scorrimento Z’, Z’’ parallela al piano mediano β della pinza 1 ed ai piani di rotazione α’, α’’ dei bracci 5, 8.
In accordo con la forma realizzativa illustrata nelle allegate figure 2 – 5, ciascun corsoio 22, 23 à ̈ azionabile a spostarsi in allontanamento dai corrispondenti bracci 5, 8 in corrispondenza della sua prima posizione operativa (in cui porta i corrispondenti bracci 5, 8 nella posizione chiusa), ed à ̈ azionabile a spostarsi in avvicinamento ai corrispondenti bracci 5, 8 in corrispondenza della sua seconda posizione operativa (in cui porta i corrispondenti bracci 5, 8 nella posizione aperta). Vantaggiosamente, con riferimento alla forma realizzativa illustrata in figura 3 e 5, il primo ed il secondo corsoio 22, 23 della pinza 1 sono scorrevolmente vincolati al corpo di supporto 3 mediante almeno una corrispondente prima e seconda asta di guida 26, 27 fissate al corpo di supporto 3 e sviluppantisi parallelamente alle direzioni di scorrimento Z’, Z’’ dei corsoi 22, 23. Più in dettaglio, ciascuna prima e seconda asta di guida 26, 27 à ̈ inserita in un corrispondente primo e secondo foro di guida 28, 29 ricavati rispettivamente nel primo e nel secondo corsoio 22, 23, ed à ̈ fissata rigidamente sulla faccia posteriore 13 del corpo di supporto 3.
Inoltre, la prima e la seconda asta di guida 26, 27 sono dotate rispettivamente di una prima e di una seconda porzione di fine corsa 30, 31 suscettibili di ricevere in battuta rispettivamente il primo ed il secondo corsoio 22, 23 portato nella prima posizione operativa rispettivamente dai primi e dai secondi mezzi di azionamento 24, 25.
Sempre con riferimento alla forma realizzativa illustrata in figura 3 e 5, à ̈ prevista una coppia di prime aste di guida 26 per guidare il primo corsoio 22 ed una coppia di seconde aste di guida 27 per guidare il secondo corsoio 23, con le aste di ciascuna coppia posizionate su lati opposti rispetto al piano mediano β della pinza 1.
Preferibilmente, le aste di guida 26, 27 sono ottenute con corrispondenti viti di guida 26’, 27’ , le quali sono inserite con il loro gambo nei corrispondenti fori di guida 28, 29 del corrispondente corsoio 22, 23, sono avvitate in corrispondenti terzi e quarti fori filettati 32, 33 ricavati sulla faccia posteriore 13 del corpo di supporto 3, e definiscono con la loro testa la porzione di fine corsa 30, 31 della corrispondente asta di guida 26, 27.
Vantaggiosamente, i primi mezzi di azionamento 24 comprendendo una prima molla 34 compressa tra il corpo di supporto 3 ed il primo corsoio 22 ed atta a richiamare quest’ultimo verso la rispettiva prima posizione operativa per chiudere i primi bracci 5 della pinza 1. I secondi mezzi di azionamento 25 comprendono una seconda molla 35 compressa tra il corpo di supporto 3 ed il secondo corsoio 23 ed atta a richiamare quest’ultimo verso la rispettiva prima posizione operativa per chiudere i secondi bracci 8 della pinza 1.
Con riferimento alla forma realizzativa illustrata in figura 4, le molle 34, 35, preferibilmente del tipo elicoidale, sono disposte parallelamente alla direzione di scorrimento Z’, Z’’ del corrispondente corsoio 22, 23 e sono dotate ciascuna di una prima parte di estremità 34’, 35’ agente in battuta sul corpo di supporto 3, e di una seconda parte di estremità 34’’, 35’’ agente in battuta sul corrispondente corsoio 22, 23.
Preferibilmente, il corpo di supporto 3 della pinza 1 Ã ̈ provvisto di una prima e di una seconda sede 36, 37, nelle quali sono parzialmente alloggiate rispettivamente la prima e la seconda molla 34 e 35 agenti rispettivamente sul primo e sul secondo corsoio 22 e 23.
In particolare, tali prima e seconda sede 36, 37 del corpo di supporto 3 si sviluppano prevalentemente secondo le direzioni di scorrimento Z’, Z’’ dei corsoi 22, 23, e sono preferibilmente disposte centralmente rispetto al corpo di supporto 3 in corrispondenza del piano mediano β della pinza 1.
Ciascuna prima e seconda sede 36, 37 à ̈ dotata rispettivamente di una prima e di una seconda apertura 36’, 37’ ricavata sulla faccia posteriore 13 del corpo di supporto 3 per consentire l’ingresso di ciascuna molla 34, 35 nella corrispondente sede 36, 37, ed à ̈ dotata rispettivamente di una prima e di una seconda parete di fondo 36’’, 37’’ su cui agiscono in riscontro la prima parte di estremità 34’, 35’ rispettivamente della prima e della seconda molla 34, 35.
Vantaggiosamente, con riferimento alla forma realizzativa illustrata in figura 4, il primo ed il secondo corsoio 22, 23 sono dotati rispettivamente di una prima e di una seconda porzione cava 38, 39, sagomate preferibilmente a gradino, e destinate ad alloggiare rispettivamente la porzione della prima e della seconda molla 34, 35 che fuoriesce rispettivamente dalla prima e della seconda sede 36, 37 del corpo di supporto 3.
Più in dettaglio, la prima e la seconda porzione cava 38, 39 sono dotate rispettivamente di una prima e di una seconda parete di base 38’, 39’ contraffacciate alla faccia posteriore 13 del corpo di supporto 3 e sulle quali agisce la seconda parte di estremità 34’’, 35’’ rispettivamente della prima e della seconda molla 34, 35 per spingere rispettivamente il primo ed il secondo corsoio 22, 23 in allontanamento dai bracci 5, 8 della pinza 1 verso la prima posizione operativa (in cui i corsoi 22, 23 portano i corrispondenti bracci 5, 8 in posizione chiusa).
Inoltre, preferibilmente, la prima e la seconda porzione cava 38, 39 sono dotate rispettivamente di una prima e di una seconda parete laterale 38’’, 39’’, le quali si sviluppano in sporgenza rispettivamente dalla prima e dalla seconda parete di base 38’, 39’ disponendosi di fronte rispettivamente alla prima ed alla seconda faccia 10, 11 del corpo di supporto 3.
Preferibilmente, il primo corsoio 22 ed il secondo corsoio 23 sono dotati rispettivamente di un primo ed un secondo perno di guida 40, 41 sviluppantisi ortogonalmente rispettivamente dalla prima parete di base 38’della prima porzione cava 38 e dalla seconda parete di base 39’ della seconda porzione cava 39, ed inseriti coassialmente rispettivamente nella prima e nella seconda molla 34, 35 del tipo a spirale.
Vantaggiosamente, i primi ed i secondi mezzi di azionamento 24, 25 comprendono rispettivamente un primo ed un secondo inseguitore di camma 42, 43, montati rispettivamente sul primo e sul secondo corsoio 22, 23, e suscettibili di essere scorrevolmente impegnati ad una camma fissa (non illustrata) della macchina operatrice 100 per spostare rispettivamente il primo e il secondo corsoio 22, 23 nella seconda posizione operativa, vincendo la forza esercitata rispettivamente dalla prima e dalla seconda molla 34, 35, al fine di portare i primi ed i secondi bracci 5, 8 rispettivamente nella prima e nella seconda posizione aperta.
In accordo con la forma realizzativa illustrata nelle allegate figure, il primo ed il secondo inseguitore di camma 42, 43 comprendono rispettivamente una prima ed una seconda rotella girevolmente vincolate in modo folle rispettivamente al primo ed al secondo corsoio 22, 23 dalla pinza 1.
Preferibilmente, la camma fissa della macchina operatrice 100 à ̈ posizionata in corrispondenza della stazione di ingresso e di uscita della macchina operatrice 100 medesima, ed à ̈ atta ad agire sugli inseguitori di camma 42, 43 dei corsoi 22, 23 per spingere questi ultimi nella loro seconda posizione operativa, in modo tale da comandare l’apertura dei bracci 5, 8 della pinza 1 per ricevere una bottiglia 2 proveniente dal primo nastro di trasporto, in corrispondenza della stazione di ingresso, e per rilasciare la bottiglia 2 al secondo nastro di trasporto, in corrispondenza della stazione di uscita.
Vantaggiosamente, ciascun primo e secondo braccio 5, 8 della pinza 1 à ̈ dotato rispettivamente di una prima e di una seconda porzione di azionamento 5’’, 8’’ impegnata rispettivamente al primo ed al secondo corsoio 22, 23, e disposta in corrispondenza dell’estremità opposta a quella rispettivamente della prima e della seconda porzione di trattenimento 5’, 8’ del corrispondente primo e secondo braccio 5, 8.
Con riferimento alla forma realizzativa illustrata nelle figure 3 e 5, ciascun braccio 5, 8 à ̈ sagomato sostanzialmente a forma di S, con la corrispondente porzione di trattenimento 5’, 8’ e la corrispondente porzione di azionamento 5’’, 8’’ disposte su lati opposti rispetto al piano mediano β della pinza 1 e collegate tra loro da una corrispondente porzione di collegamento 5’’, 8’’ trasversale, in corrispondenza della quale il braccio 5, 8 à ̈ sovrapposto all’altro braccio della medesima coppia 4, 7. Vantaggiosamente, il primo ed il secondo corsoio 22, 23 sono dotati rispettivamente di due prime e seconde piste di guida 44, 45, entro le quali sono scorrevolmente impegnati corrispondenti primi e secondi pattini 46, 47 montati rispettivamente sulle prime e sulle seconde porzioni di azionamento 5’’, 8’’ rispettivamente dei primi e dei secondi bracci 5, 8.
In particolare, ciascun pattino 46, 47 comprende un nottolino, realizzato preferibilmente in materiale plastico, girevolmente vincolato in maniera folle alla porzione di azionamento 5’’, 8’’ del corrispondente braccio 5, 8 della pinza 1. Con riferimento alla forma realizzativa illustrata in figura 3, le due prime piste di guida 44 del primo corsoio 22 (ed analogamente le due seconde piste di guida 45 del secondo corsoio 23) sono disposte su lati opposti rispetto al piano mediano β della pinza 1, e si sviluppano preferibilmente in maniera simmetrica l’una con l’altra rispetto a tale piano mediano β.
In particolare, le due prime piste di guida 44 del primo corsoio 22 (ed analogamente le due seconde piste di guida 45 del secondo corsoio 23) si sviluppano, allontanandosi l’una dall’altra, da un loro primo tratto di guida 48, ravvicinato al corrispondente braccio, ad un loro secondo tratto di guida 49, distanziato dal corrispondente braccio.
Preferibilmente, in accordo con la forma realizzativa illustrata nelle allegate figure, le piste 44, 45 di ciascun corsoio 22, 23 sono ottenute mediante incavi ricavati sulla parete laterale 38’’, 39’’ della porzione cava 38, 39 del corrispondente corsoio 22, 23, e sviluppantisi preferibilmente da un bordo 38’’’, 39’’’ di tale parete laterale 38’’, 39’’ rivolto verso i bracci 5, 8 della pinza 1.
Operativamente, quando gli inseguitori di camma 42, 43, a seguito dell’azione di spinta della camma fissa della macchina operatrice 100, portano il corrispondente corsoio 22, 23 nella seconda posizione operativa per aprire i corrispondenti bracci 5, 8 della pinza 1, i pattini 46, 47 delle porzioni di azionamento 5’’, 8’’ dei bracci 5, 8 scorrono all’interno delle corrispondenti piste di guida 44, 45 del corrispondente corsoio 22, 23, spostandosi dal primo tratto di guida 48 della pista di guida 44, 45 verso il secondo tratto di guida 49, determinando in questo modo l’apertura delle porzioni di azionamento 5’’, 8’’ dei bracci 5, 8, e conseguentemente l’allontanamento delle porzioni di trattenimento 5’, 8’ dei bracci 5, 8 per portare questi ultimi nella posizione aperta.
Viceversa, quando gli inseguitori di camma 42, 43 sono disimpegnati dalla camma fissa della macchina operatrice 100, le molle 34, 35 richiamano il corrispondente corsoio 22, 23 nella prima posizione operativa, determinando lo scorrimento dei pattini 46, 47 delle porzioni di azionamento 5’’, 8’’ dei bracci 5, 8 dal secondo tratto di guida 49 al primo tratto di guida 48 delle corrispondenti piste di guida 44, 45 determinando a loro volta l’avvicinamento delle porzioni di azionamento 5’’, 8’’ e quindi l’avvicinamento delle porzioni di trattenimento 5’, 8’ dei bracci 5, 8 per portare questi ultimi nella posizione chiusa.
Più in dettaglio, i primi ed i secondi bracci 5, 8, sottoposti all’azione di richiamo rispettivamente della prima e della seconda molla 34, 35, si chiudono fino ad andare in appoggio con le loro porzioni di trattenimento 5’, 8’ sulla superficie esterna del collo 2’’ della bottiglia 2 da trattenere.
Secondo un’importante caratteristica della pinza 1 in oggetto, la prima e la seconda posizione chiusa rispettivamente dei primi e dei secondi bracci 5, 8 sono tra loro indipendenti, in quanto la movimentazione dei bracci 5, 8 di ciascuna coppia 4, 7 à ̈ azionata da distinti mezzi di movimentazione 24, 25 mediante vantaggiosamente le azioni di richiamo rispettivamente delle distinte prima e seconda molla 34, 35. In questo modo, l’apertura angolare di ciascuna coppia 4, 7 di bracci 5, 8 in posizione chiusa à ̈ determinata dall’arresto della rotazione in chiusura dei bracci 5, 8 in appoggio sulla superficie esterna del collo 2’’ della bottiglia 2, e dipende pertanto dalla larghezza del collo 2’’della bottiglia 2 in corrispondenza del tratto del collo 2’’ in cui quest’ultimo à ̈ trattenuto dai bracci 5, 8.
L’apertura angolare della prima coppia 4 di primi bracci 5 nella prima posizione chiusa sarà pertanto differente dall’apertura angolare della seconda coppia 7 di secondi bracci 8 nella seconda posizione chiusa, qualora il collo 2’’ della bottiglia 2 presenti larghezze differenti in corrispondenza dei tratti in cui à ̈ trattenuto dalle due copie di bracci 4, 7 della pinza 1.
L’invenzione così concepita raggiunge pertanto gli scopi prefissi.
In particolare, la configurazione di due coppie 4, 7 di bracci 5, 8 suscettibili di agire sul collo 2’’ della bottiglia 2 in due tratti distanziati del collo 2’’ medesimo, con posizioni chiuse indipendenti, consente di trattenere in maniera salda bottiglie di grandi dimensioni e di diverse tipologie, in particolare senza richiedere adattamenti o sostituzioni di componenti della pinza 1.
Inoltre, tale configurazione della pinza 1 consente di trattenere la bottiglia 2 centrata rispetto al piano mediamo β della pinza 1 medesima, ed in particolare consente di trattenere la bottiglia 2 in posizione capovolta con la bocca 2’’’ allineata con l’apertura di erogazione dell’ugello 106 della macchina operatrice 100.
Inoltre, la predisposizione del corpo di supporto 3 della pinza 1 come elemento di imperniatura dei bracci 5, 8 e come supporto di scorrimento dei corsoi 22, 23, ed in particolare anche come riscontro delle molle 34 e 35, consente di realizzare una pinza compatta ed al contempo costruttivamente semplice ed economica da produrre.

Claims (11)

  1. RIVENDICAZIONI 1. Pinza (1) per il trattenimento di bottiglie, in particolare per macchina operatrice a giostra rotante, caratterizzata dal fatto di comprendere: ï€ un corpo di supporto (3) destinato ad essere montato sulla giostra rotante (102) di una macchina operatrice (100); ï€ una prima coppia (4) di primi bracci (5), i quali sono imperniati su detto corpo di supporto (3), e sono dotati di rispettive prime porzioni di trattenimento (5’) destinate ad agire in presa sul collo (2’’) di una bottiglia (2); ï€ almeno una seconda coppia (7) di secondi bracci (8), i quali sono imperniati su detto corpo di supporto (3), sono dotati di rispettive seconde porzioni di trattenimento (8’) destinate ad agire in presa sul collo (2’’) di detta bottiglia (2); detta prima coppia (4) di primi bracci (5) e detta seconda coppia (7) di secondi bracci (8) ruotando su detto corpo di supporto (3) su piani di rotazione (α’, α’’) paralleli ed essendo tra loro distanziate lungo una direzione ortogonale a detti piani di rotazione (α’, α’’); ï€ mezzi di trasmissione (50, 51) impegnati a detti primi bracci (5) e a detti secondi bracci (8), atti a spostare detti primi bracci (5) tra una prima posizione aperta, in cui le prime porzioni di trattenimento (5’) di detti primi bracci (5) sono tra loro distanziate per ricevere o rilasciare detta bottiglia (2), ed una prima posizione chiusa, in cui le prime porzioni di trattenimento (5’) di detti primi bracci (5) sono tra loro ravvicinate trattenendo in presa il collo (2’’) di detta bottiglia (2); ed atti a spostare detti secondi bracci (8) tra una seconda posizione aperta, in cui le seconde porzioni di trattenimento (8’) di detti secondi bracci (8) sono tra loro distanziate per ricevere o rilasciare detta bottiglia (2), ed una seconda posizione chiusa, in cui le seconde porzioni di trattenimento (8’) di detti secondi bracci (8) sono tra loro ravvicinate trattenendo in presa il collo (2’’) di detta bottiglia (2); ï€ mezzi di azionamento (24, 25) agenti su detti mezzi di trasmissione (50, 51) per azionarli a spostare rispettivamente detti primi bracci (5) tra detta prima posizione chiusa e detta prima posizione aperta, e detti secondi bracci (8) tra detta seconda posizione chiusa e detta seconda posizione aperta.
  2. 2. Pinza (1) secondo la rivendicazione 1, caratterizzata dal fatto che detto corpo di supporto (3) à ̈ interposto tra detta prima coppia (4) di primi bracci (5) e detta seconda coppia (7) di secondi bracci (8) lungo detta direzione ortogonale a detti piani di rotazione (α’, α’’).
  3. 3. Pinza (1) secondo la rivendicazione 1 o 2, caratterizzata dal fatto che: ï€ detti mezzi di trasmissione (50, 51) comprendono primi mezzi di trasmissione (50) impegnati a detti primi bracci (5) e secondi mezzi di trasmissione (51) impegnati a detti secondi bracci (8); ï€ detti mezzi di azionamento (24, 25) comprendono primi mezzi di azionamento (24) agenti su detti primi mezzi di trasmissione (50), e secondi mezzi di azionamento (25) agenti su detti secondi mezzi di trasmissione (51).
  4. 4. Pinza (1) secondo la rivendicazione 3, caratterizzata dal fatto che: ï€ detti primi mezzi di trasmissione (50) comprendono almeno un primo corsoio (22) scorrevolmente montato su detto corpo di supporto (3), impegnato a detti primi bracci (5) ed azionabile da detti primi mezzi di azionamento (24) a spostare detti primi bracci (5) tra detta prima posizione aperta e detta prima posizione chiusa; ï€ detti secondi mezzi di trasmissione (51) comprendono almeno un secondo corsoio (23) scorrevolmente montato su detto corpo di supporto (3), impegnato a detti secondi bracci (8) ed azionabile da detti secondi mezzi di azionamento (25) a spostare detti secondi bracci (8) tra detta seconda posizione aperta e detta seconda posizione chiusa.
  5. 5. Pinza (1) secondo la rivendicazione 4, caratterizzata dal fatto che detto primo corsoio (22) e detto secondo corsoio (23) sono mobili tra una rispettiva prima posizione operativa, in cui portano rispettivamente detti primi bracci (5) in detta prima posizione chiusa e detti secondi bracci (8) in detta seconda posizione chiusa, ed una rispettiva seconda posizione operativa, in cui portano rispettivamente detti primi bracci (5) in detta prima posizione aperta e detti secondi bracci (8) in detta seconda posizione aperta; detti primi mezzi di azionamento (24) comprendendo almeno una prima molla (34) compressa tra detto corpo di supporto (3) e detto primo corsoio (22) per richiamare detto primo corsoio (22) verso la rispettiva prima posizione operativa, e detti secondi mezzi di azionamento (25) comprendono almeno una seconda molla (35) compressa tra detto corpo di supporto (3) e detto secondo corsoio (23) per richiamare detto secondo corsoio (23) verso la rispettiva prima posizione operativa.
  6. 6. Pinza (1) secondo la rivendicazione 5, caratterizzata dal fatto che detto corpo di supporto (3) à ̈ provvisto di una prima e di una seconda sede (36, 37) dotate rispettivamente di una prima e di una seconda parete di fondo (36’, 37’), nelle quali prima e seconda sede (36, 37) sono parzialmente alloggiate rispettivamente detta prima e detta seconda molla (34, 35) agenti con una loro rispettiva prima porzione di estremità (34’, 35’) in riscontro rispettivamente su detta prima e su detta seconda parete di fondo (36’, 37’).
  7. 7. Pinza (1) secondo la rivendicazione 5 o 6, caratterizzata dal fatto che detti primi e secondi mezzi di azionamento (24, 25) comprendono rispettivamente un primo ed un secondo inseguitore di camma (42, 43), montati rispettivamente sul primo e sul secondo corsoio (22, 23), e suscettibili di essere scorrevolmente impegnati ad una camma fissa di detta macchina operatrice (100) per spostare rispettivamente detto primo e detto secondo corsoio (22, 23) in detta seconda posizione operativa, vincendo la forza esercitata rispettivamente da detta prima e da detta seconda molla (34, 35).
  8. 8. Pinza (1) secondo una qualsiasi delle rivendicazioni precedenti dalla 4 alla 7, caratterizzata dal fatto che ciascun detto primo e secondo corsoio (22, 23) Ã ̈ scorrevolmente vincolato a detto corpo di supporto (3) mediante almeno una corrispondente prima e seconda asta di guida (26, 27), le quali sono fissate a detto corpo di supporto (3), sono inserite in un corrispondente primo e secondo foro di guida (28, 29) rispettivamente di detto primo e secondo corsoio (22, 23), e sono dotate rispettivamente di una prima e di una seconda porzione di fine corsa (30, 31) suscettibili di ricevere in battuta rispettivamente detto primo e detto secondo corsoio (22, 23) nella rispettiva prima posizione operativa.
  9. 9. Pinza (1) secondo una qualsiasi delle rivendicazioni precedenti dalla 4 alla 8, caratterizzata dal fatto che ciascun detto primo e secondo braccio (5, 8) à ̈ dotato rispettivamente di una prima e di una seconda porzione di azionamento (5’’, 8’’) impegnata rispettivamente a detto primo e a detto secondo corsoio (22, 23), e disposta in corrispondenza dell’estremità opposta a quella rispettivamente di detta prima e di seconda porzione di trattenimento (5’, 8’); ciascun detto primo e secondo corsoio (22, 23) essendo dotato rispettivamente di due prime e di due seconde piste di guida (44, 45) entro le quali sono scorrevolmente impegnati corrispondenti primi e secondi pattini (46, 47) montati rispettivamente su dette prime e su seconde porzioni di azionamento (5’’, 8’’).
  10. 10. Macchina operatrice (100), la quale comprende: ï€ un telaio di sostegno (101); ï€ una giostra rotante (102) girevolmente montata su detto telaio di sostegno (101); ï€ una pluralità di forcelle di ribaltamento (104), le quali sono disposte perifericamente su detta giostra rotante (102) e sono incernierate a quest’ultima per ruotare attorno ad un asse di ribaltamento (X) sostanzialmente orizzontale; ï€ una pluralità di pinze (1) secondo una qualsiasi delle rivendicazioni precedenti; il corpo di supporto (3) di ciascuna di dette pinze (1) essendo rigidamente fissato ad una corrispondente di dette forcelle di ribaltamento (104).
  11. 11. Macchina operatrice (100) secondo la rivendicazione 10, caratterizzata dal fatto che i primi bracci (5) di ciascuna detta pinza (1) sono imperniati sul corpo di supporto (3) mediante rispettivi primi perni (6), i quali sono fissati, ad una loro prima parte terminale (15), a detto corpo di supporto (3) e, ad una loro seconda parte terminale (16), a detta corrispondente forcella di ribaltamento (104) per fissare rigidamente detto corpo di supporto (3) a detta forcella di ribaltamento (104).
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