ITPD20080331A1 - Apparecchiatura per il trasferimento di contenitori - Google Patents

Apparecchiatura per il trasferimento di contenitori

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ITPD20080331A1
ITPD20080331A1 IT000331A ITPD20080331A ITPD20080331A1 IT PD20080331 A1 ITPD20080331 A1 IT PD20080331A1 IT 000331 A IT000331 A IT 000331A IT PD20080331 A ITPD20080331 A IT PD20080331A IT PD20080331 A1 ITPD20080331 A1 IT PD20080331A1
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IT
Italy
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arms
carousel
container
grippers
shaft
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IT000331A
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Inventor
Franco Balzarin
Giuliano Boscaro
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Mbf Spa
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Description

APPARECCHIATURA PER IL TRASFERIMENTO DI CONTENITORI
Campo di applicazione
La presente invenzione concerne una apparecchiatura per il trasferimento di contenitori, in particolare di bottiglie o simili, secondo il preambolo della rivendicazione principale. L’apparecchiatura di cui trattasi à ̈ destinata a essere vantaggiosamente impiegata negli impianti industriali di imbottigliamento di bevande, quali vino o acque minerali, per trasportare i contenitori, di vetro o di plastica, tra differenti macchine operatrici, quali sciacquatici, riempitici o tappatrici, ovvero per trasportare i contenitori all’interno delle stesse macchine.
Stato della tecnica
Come à ̈ noto, gli impianti industriali di imbottigliamento oggi disponibili sul mercato impiegano solitamente più macchine operatrici poste in serie per svolgere le operazioni di sciacquatura, riempimento, tappatura, etichettatura, ecc.
Allo scopo, le suddette macchine operatrici montano perifericamente, su una giostra rotante, una pluralità di teste operatrici alle quali sono associati i contenitori per il tratto che compiono attorno alla giostra per essere sottoposti alle operazioni previste dalla macchina operatrice.
Il trasferimento dei contenitori tra le diverse macchine operatrici, ovvero attorno alle giostre delle stesse macchine operatrici, avviene con mezzi di trasporto quali coclee, ruote ad alveoli motorizzate a forma di stella, pinze di trattenimento e trasportatori a nastro. È particolarmente sentita nel settore la necessità di far funzionare gli impianti di imbottigliamento in maniera versatile con contenitori di diverse forme e dimensioni. Allo scopo, i mezzi di trasporto attualmente vengono adattati per trattenere correttamente i contenitori sostituendo le coclee o le pinze, in particolare per centrare i contenitori correttamente rispetto alle teste delle macchine operatrici. Infatti, se i contenitori variano la loro posizione sulla base di supporto della giostra al variare delle dimensioni, à ̈ evidente che non si troveranno più in linea con le teste operative delle diverse macchine.
Gli adattamenti, che si rendono necessari ogni qual volta si debba cambiare produzione per impiegare contenitori di diversa foggia, comportano ovviamente notevoli perdite di tempo e tempi morti dovuti alla inoperatività dell’impianto che incidono negativamente sul rendimento complessivo di produzione e quindi sui costi.
Allo scopo di ovviare a tali inconvenienti sono stati sviluppati numerosi mezzi di trasporto a pinze in grado di operare con contenitori di diverse dimensioni. Ad esempio, il brevetto EP 0366225 descrive una apparecchiatura per il trasporto di contenitori dotata di una giostra rotante attorno ad un asse centrale di rotazione. Su tale giostra sono perifericamente montate una pluralità di pinze, ciascuna delle quali comprende una coppia di bracci imperniati su un disco di supporto della giostra stessa. Sulla estremità libera di ogni braccio à ̈ prevista una sporgenza per facilitare il trattenimento dei contenitori, mentre sull’estremità collegata al disco centrale à ̈ calettata una ruota dentata impegnata con la ruota dentata dell’altro braccio della pinza. Un’asta verticale à ̈ collegata ad un capo ad uno dei bracci delle pinze e all’altro capo ad un meccanismo a camma. Quest’ultimo comprende una camma di forma tronco-conica che agisce su un inseguitore di camma accoppiato meccanicamente all’asta verticale mediante leverismi e di mezzi elastici. Operativamente, la camma provoca uno spostamento radiale dell’inseguitore in allontanamento o in avvicinamento rispetto all’asse centrale, determinando una rotazione dell’asta verticale, la quale, a sua volta, determina l’apertura o la chiusura dei bracci delle pinze. Tale apparecchiatura di trasporto comprende, inoltre, un dispositivo di controllo per regolare l’angolo di chiusura e di apertura delle pinze al fine di permettere a queste ultime di trattenere contenitori aventi la base di differente diametro. Questo dispositivo di controllo comprende un meccanismo di sollevamento ad ingranaggi che consente di abbassare o di sollevare la camma tronco-conica per mantenere l’inseguitore di camma più o meno vicino all’asse centrale durante l’intera rotazione della giostra allo scopo di ridurre o di aumentare l’angolo di chiusura e di apertura massima delle pinze.
Anche questa soluzione, tuttavia, à ̈ risultata nella pratica non scevra di inconvenienti. Un primo inconveniente à ̈ legato al fatto che le pinze di tale apparecchiatura sono destinate a trasportare solo contenitori a base circolare, ma non sono in grado di trattenere e centrare correttamente contenitori di altre forme comunemente diffuse nel mercato, quali ad esempio bottiglie con base quadrata, rettangolare o triangolare.
Un ulteriore inconveniente deriva dal fatto che sono comunque necessarie operazioni di regolazione per adattare le pinze a trattenere contenitori di diametro diverso. Tali operazioni richiedono l’arresto dell’intero impianto di imbottigliamento con conseguenti tempi morti di produzione e calo di rendimento del processo produttivo.
Inoltre, la regolazione delle pinze, mediante il dispositivo di controllo adottato nell’apparecchiatura di trasporto sopra brevemente descritta, non risolve completamente il problema dello scostamento radiale dei contenitori al variare della loro forma e dimensione con il conseguente rischio di disallineamento dell’imboccatura dei contenitori rispetto alle teste delle macchine operatrici.
Un altro inconveniente à ̈ legato all’elevata complessità costruttiva delle apparecchiature per il trasporto dei contenitori di tipo noto che può facilitare l’insorgere di guasti o di malfunzionamenti.
Presentazione dell'invenzione
Scopo principale della presente invenzione à ̈ pertanto quello di superare gli inconvenienti manifestati dalle soluzioni di tipo noto sopra considerate mettendo a disposizione una apparecchiatura per il trasferimento di contenitori la quale consenta un impiego versatile al variare sia della forma che delle dimensioni dei contenitori senza richiedere di effettuare laboriosi adattamenti.
Ulteriore scopo della presente invenzione à ̈ di mettere a disposizione una apparecchiatura per il trasferimento di contenitori che consenta di trattenere i contenitori centrati nelle rispettive sedi sulle giostre al variare della loro forma e dimensione.
Un ulteriore scopo della presente invenzione à ̈ di mettere a disposizione una apparecchiatura per il trasferimento di contenitori economica e semplice da costruire. Un ulteriore scopo della presente invenzione à ̈ di mettere a disposizione una apparecchiatura per il trasferimento di contenitori operativamente del tutto affidabile.
Breve descrizione dei disegni
Le caratteristiche tecniche dell’invenzione, secondo i suddetti scopi, sono chiaramente riscontrabili dal contenuto delle rivendicazioni sottoriportate ed i vantaggi della stessa risulteranno maggiormente evidenti nella descrizione dettagliata che segue, fatta con riferimento ai disegni allegati, che ne rappresentano una forma di realizzazione puramente esemplificativa e non limitativa, in cui:
− la figura 1 mostra una vista prospettica dell’apparecchiatura per il trasferimento di contenitori secondo l’invenzione associata ad un impianto di imbottigliamento alimentato con contenitori di diverse forme;
− la figura 2 mostra una vista in pianta dell’apparecchiatura di figura 1;
− la figura 3 mostra una vista laterale dell’apparecchiatura per il trasferimento di contenitori secondo l’invenzione;
− la figura 4 mostra una vista in sezione secondo un piano mediano verticale dell’apparecchiatura per il trasferimento di contenitori secondo l’invenzione associata ad un impianto di imbottigliamento e con raffigurati due contenitori di diverse dimensioni;
− la figura 5 mostra una vista prospettica di un particolare dell’apparecchiatura secondo l’invenzione relativo ad una prima giostra con alcune parti asportate per meglio evidenziare la disposizione di prime pinze;
− la figura 6 mostra una vista in pianta della prima giostra dell’apparecchiatura illustrata in figura 5;
− la figura 7 mostra una vista in sezione della prima giostra illustrata in figura 6 secondo la traccia VII – VII della figura 6;
− la figura 8 mostra una vista prospettica di un particolare della prima giostra dell’apparecchiatura secondo l’invenzione relativo ad una prima pinza;
− la figura 9 mostra una vista in pianta di un particolare della prima giostra illustrata in figura 5 relativo ad una prima pinza ed ai relativi primi mezzi attuatori per determinarne l’apertura e la chiusura, essendo state asportate alcune parti per meglio evidenziare tale particolare;
− la figura 10 mostra una vista prospettica di un particolare dell’apparecchiatura relativo alla prima giostra in accordo con una seconda forma realizzativa dell’invenzione; − la figura 11 mostra una vista in pianta della prima giostra dell’apparecchiatura illustrata in figura 10;
− la figura 12 mostra una vista in sezione della prima giostra illustrata in figura 11 secondo la traccia XII – XII della stessa figura 11;
− la figura 13 mostra una vista prospettica di un particolare della prima giostra dell’apparecchiatura relativo ad una prima pinza in accordo con la seconda forma realizzativa dell’invenzione;
− la figura 14 mostra una vista prospettica di un particolare dell’apparecchiatura secondo l’invenzione relativo ad una seconda giostra;
− la figura 15 mostra una vista in pianta di un particolare della seconda giostra illustrata in figura 14 relativo ad una seconda pinza ed ai relativi secondi mezzi attuatori per determinarne l’apertura e la chiusura;
− la figura 16 mostra una vista in sezione del particolare dell’apparecchiatura illustrato in figura 15 secondo la traccia XVI – XVI della stessa figura 15;
− la figura 17 mostra una vista prospettica inferiore del particolare dell’apparecchiatura illustrato in figura 15;
− le figure 18a, 18b e 18c mostrano una seconda pinza montata sulla seconda giostra dell’apparecchiatura secondo l’invenzione con i bracci in diverse posizioni operative. − la figura 19 mostra una vista prospettica di un particolare dell’apparecchiatura relativo alla seconda giostra in accordo con una terza forma realizzativa dell’invenzione;
− la figura 20 mostra una vista in sezione della seconda giostra illustrata in figura 19 secondo la traccia XX – XX della stessa figura 19;
− la figura 21 mostra una vista prospettica di un particolare della seconda giostra illustrata in figura 20 relativo alla seconda pinza ed ai relativi secondi mezzi attuatori in accordo con la terza forma realizzativa dell’invenzione;
− la figura 22 mostra una vista in pianta del particolare dell’apparecchiatura illustrato in figura 21;
− la figura 23 mostra una vista in sezione del particolare dell’apparecchiatura illustrato in figura 22 secondo la traccia XXIII – XXIII della stessa figura 22;
− la figura 24 mostra una vista in sezione del particolare dell’apparecchiatura illustrato in figura 22 secondo la traccia XXIV – XXIV della stessa figura 22;
− la figura 25 mostra una vista prospettica di un particolare dell’apparecchiatura relativo ad un elemento di azionamento delle seconde pinze in accordo con la terza forma realizzativa dell’invenzione.
Descrizione dettagliata
Con riferimento agli uniti disegni à ̈ stata indicata nel suo complesso con 1 l’apparecchiatura per il trasferimento di contenitori, in particolare di bottiglie o simili, oggetto della presente invenzione.
Essa à ̈ destinata ad essere vantaggiosamente impiegata in impianti di imbottigliamento industriali per trasferire le bottiglie tra differenti macchine operative ovvero per condurre le stesse attraverso le macchine associandole alle teste operative.
L’apparecchiatura 1 potrà pertanto essere posta in sostituzione di una tradizionale ruota ad alveoli per il trasporto di contenitori ovvero potrà essere montata sulla struttura portante di una macchina operatrice rotativa quale ad esempio una capsulatrice, una riempitrice, una sciacquatrice, una tappatrice, una etichettatrice e altre macchine similari.
Nell’esempio illustrato nelle figure 1 e 2, l’apparecchiatura 1 à ̈ installata in una tradizionale linea di imbottigliamento allo scopo di prelevare i contenitori 2 che avanzano su un nastro trasportatore 3 e poi cederli in uscita ad una macchina operatrice a valle ovvero ad un’altra macchina per il trasporto di contenitori non illustrata. Ovviamente, al posto del nastro trasportatore 3 potranno essere previsti altri mezzi di trasporto quali coclee o stelle ad alveoli. Ad esempio, i mezzi di trasporto possono essere costituiti da una pluralità di rebbi movimentati da una catenaria motorizzata come descritto da pagina 7 riga 6 a pagina 8 riga 1 della domanda di brevetto numero PD2006A000226 che qui si considera allegata per riferimento.
In accordo con le allegate figure, l’apparecchiatura 1 oggetto della presente invenzione comprende una struttura di supporto dotata di un corpo cilindrico fisso 4 entro il quale à ̈ montato coassialmente, mediante appositi primi cuscinetti, un primo albero 5 di trasmissione del moto. Quest’ultimo si sviluppa lungo un asse verticale Z attorno al quale esso à ̈ portato in rotazione da mezzi motori M schematizzati in figura 4. Una prima giostra 6 à ̈ fissata centralmente al primo albero 5 e porta perifericamente montate in posizione equidistanziata una pluralità di prime pinze 7, il cui numero dipende dal rapporto tra il diametro primitivo della giostra principale della macchina operatrice associata all’apparecchiatura 1 ed il diametro primitivo della prima giostra 6 ovvero, in definitiva, dal numero di teste montate sulla giostra principale della macchina operatrice.
La prima giostra 6 à ̈ ad esempio vantaggiosamente formata da una coppia di piastre 8 contrapposte e parallele, le quali sono fissate al primo albero 5 di trasmissione del moto mediante raccordi meccanici quali chiavette e/o mozzi allo scopo di consentire alla prima giostra 6 di ruotare, solidalmente al primo albero 5, attorno all’asse verticale Z.
Ciascuna prima pinza 7 à ̈ dotata di almeno due primi bracci 9 vincolati alle piastre 8 mediante corrispondenti primi perni 10 con rispettivi primi assi Y, Y’ paralleli tra loro ed all’asse verticale Z. Tali primi bracci 9 sono azionabili da primi mezzi attuatori 12 a ruotare attorno agli assi paralleli Y, Y’ tra una prima posizione di apertura, in cui loro rispettive prime porzioni di trattenimento 13 sono distanziate tra loro per ricevere o rilasciare i contenitori 2, ed una prima posizione di chiusura, in cui le prime porzioni di trattenimento 13 sono ravvicinate per trattenere tra di loro i contenitori 2.
Secondo l’idea alla base della presente invenzione, ciascun primo braccio 9 di ciascuna prima pinza 7 à ̈ provvisto di un’asola 15 allineata con quella di almeno un altro primo braccio 9 della stessa prima pinza 7. Inoltre, à ̈ previsto che ciascun primo braccio 9 di ciascuna prima pinza 7 sia disposto in modo tale che la sua proiezione su un piano di giacitura orizzontale Ï€ risulti incrociata con la proiezione di almeno uno degli altri primi bracci 9 della stessa prima pinza 7 in corrispondenza delle asole 15. I primi bracci 9 di ciascuna prima pinza 7 sono collegati l’uno all’altro tramite un primo elemento di azionamento 14 inserito nelle asole 15. Funzionalmente, l’elemento di azionamento 14 à ̈ movimentato dai primi mezzi attuatori 12 entro la corsa delle asole 15 lungo una direzione radiale R orizzontale e incidente all’asse verticale Z. Il suddetto spostamento del primo elemento di azionamento 14 determina la rotazione dei primi bracci 9 attorno ai primi perni 10 tra la prima posizione di apertura e la prima posizione di chiusura.
Nel dettaglio, con riferimento alle figure 8, 9 e 13, ciascun primo braccio 9 à ̈ dotato di una estremità libera 16, in grado di spostarsi in apertura ed in chiusura per rilasciare e trattenere il contenitore 2, ed una estremità vincolata 17 in corrispondenza della quale il primo braccio 9 à ̈ impegnato alle piastre 8 della prima giostra 6 tramite il primo perno 10. I primi bracci 9 di ciascuna prima pinza 7 cooperano tra loro mediante le rispettive prime porzioni di trattenimento 13 per trattenere il contenitore 2 muovendosi su piani distinti e paralleli al piano di giacitura Ï€.
In particolare, facendo riferimento ad una prima forma realizzativa della presente invenzione, illustrata nelle figure 1 – 9, le prime pinze 7 della prima giostra 6 sono dotate di due primi bracci 9 incrociati a forbice uno sopra all’altro.
Operativamente, quando il primo elemento di azionamento 14 viene movimentato lungo la direzione radiale R dai primi mezzi attuatori 12 in avvicinamento all’asse verticale Z, i primi bracci 9 ruotano in versi opposti e determinano l’apertura della prima pinza 7. Viceversa, quando il primo elemento di azionamento 14 à ̈ movimentato in allontanamento dall’asse verticale Z, i primi bracci 9 determinano la chiusura della prima pinza 7.
Vantaggiosamente, in accordo una seconda forma realizzativa illustrata nelle figure 10 – 13, ciascuna delle prime pinze 7 à ̈ dotata di tre primi bracci 9, due dei quali presentano le loro proiezioni sul piano di giacitura Ï€ sostanzialmente coincidenti ed incrociate con la proiezione dell’altro primo braccio 9. Nel dettaglio, con riferimento alla figura 13, sono previsti due primi bracci 9 vincolati allo stesso primo perno 10 con primo asse Y’. Funzionalmente, durante l’apertura e la chiusura della prima pinza 7, questi due primi bracci 9 ruotano simultaneamente nella stessa direzione attorno allo stesso primo perno 10. Il rimanente primo braccio 9, con proiezione incrociata a quella degli altri due, à ̈ imperniato ad un distinto primo perno 10 con primo asse Y ed à ̈ interposto tra gli altri due lungo la direzione individuata dai primi assi paralleli Y, Y’. Funzionalmente, quest’ultimo primo braccio 9 à ̈ destinato a ruotare intorno al primo asse Y in direzione opposta agli altri due allo scopo di avvicinare o allontanare la sua prima porzione di trattenimento 13 a quella degli altri due primi bracci 9 per determinare la chiusura o l’apertura della prima pinza 7. Ovviamente, tutti e tre i primi bracci 9 della stessa prima pinza 7 sono vincolati tra loro dal primo elemento di azionamento 14 inserito nelle loro asole 15. L’apertura e la chiusura delle prime pinze 7 à ̈ determinata dallo spostamento del primo elemento di azionamento 14 lungo la direzione radiale R secondo lo stesso metodo di funzionamento precedentemente descritto relativo alla prima forma realizzativa.
In accordo con entrambe le forme realizzative, l’asola 15 si estende con forma allungata lungo lo sviluppo del primo braccio 9 preferibilmente in un tratto iniziale 21 a partire dall’estremità vincolata 17 per mantenere il primo elemento di azionamento 14 vicino ai primi perni 10 dei primi bracci 9 medesimi. Tale disposizione fa sì che uno spostamento relativamente breve del primo elemento di azionamento 14 determini un’ampia rotazione dei primi bracci 9 garantendo pertanto una rapida apertura e chiusura della prima pinza 7 in fase di rilascio e prelievo dei contenitori 2. In particolare, à ̈ molto importante che il contenitore 2 venga sempre rilasciato dalla prima pinza 7 dell’apparecchiatura 1 sulla macchina operatrice perfettamente centrata in corrispondenza del punto di tangenza tra la traiettoria che esso descrive sull’apparecchiatura 1 e la traiettoria percorsa dalle teste della macchina operatrice. Se l’apertura delle pinze non avviene in modo sufficientemente rapido, il contenitore 2, in particolare se di grosse dimensioni, viene posizionato oltre il punto di tangenza risultando quindi disallineato con le teste operatrici. L’apparecchiatura 1, secondo l’invenzione come sopra descritta, à ̈ perciò dotata di prime pinze 7 in grado di aprirsi e chiudersi con estrema rapidità per garantire l’immediato rilascio del contenitore 2 a seguito dello spostamento del primo elemento di azionamento 14 da parte dei primi mezzi attuatori 12. Ovviamente, tale caratteristica risulta particolarmente vantaggiosa anche per il rilascio di un contenitore su un qualsiasi mezzo di trasporto, quali nastri di trasporto, coclee o stelle ad alveoli, ovvero in fase di prelievo del contenitore.
Vantaggiosamente, come illustrato nel dettaglio nelle figure 8, 9 e 13, le prime porzioni di trattenimento 13 di ciascuno dei primi bracci 9 sono dotate di un primo tratto sporgente 18, ricavato in prossimità dell’estremità libera 16 e leggermente rastremato a partire da quest’ultima estremità, e di un secondo tratto sporgente 19 a forma di gradino dotato di una prima superficie piana 75, disposto in una posizione intermedia tra il primo tratto sporgente 18 e l’asola 15. Questi tratti sporgenti 18, 19 delimitano tra loro un tratto intermedio di avvallamento 20, dotato di una seconda superficie piana 76 sostanzialmente parallela alla prima 75. Quando i primi bracci 9 sono in posizione di chiusura tali tratti sporgenti 18, 19 e tale tratto di avvallamento 20 sono suscettibili di ricevere in appoggio i contenitori 2 allo scopo di consentirne il trattenimento al variare delle loro forme e dimensioni.
In particolare, facendo riferimento alle figure 1 e 2, con i primi bracci 9 in posizione di chiusura, il primo tratto sporgente 18 ed il tratto di avvallamento 20 di ogni prima porzione di trattenimento 13 sono destinati a ricevere in battuta le convessità o gli spigoli di contenitori 2 con base di larghezza ridotta e di diverse forme, quali circolari, rettangolari o quadrate. Il secondo tratto sporgente 19 à ̈ suscettibile di ricevere in battuta i contenitori 2 di grandi dimensioni per consentirne il trattenimento, in cooperazione con il primo tratto sporgente 18 o con il tratto di avvallamento 20. Il secondo tratto sporgente 19 à ̈ inoltre destinato a ricevere in battuta gli spigoli di contenitori 2 a base poligonale, in particolare triangolare, rettangolare o quadrata.
Preferibilmente, le prime porzioni di trattenimento 13 dei primi bracci 9 sono rivestite con uno strato in materiale plastico (non illustrato) in grado di adattare perfettamente le prime porzioni di trattenimento 13 alla forma del contenitore 2 che va in appoggio su di esse allo scopo di migliorarne la presa ed evitare qualsiasi rischio di danneggiamento del contenitore 2 medesimo.
In accordo con l’esempio realizzativo illustrato in dettaglio nelle figure 10 – 13, à ̈ previsto un terzo tratto sporgente 77, disposto tra il primo 18 ed il secondo 19 tratto sporgente, per fornire un ulteriore punto di appoggio durante il trattenimento di contenitori di forma e dimensioni particolari.
In accordo con un’ulteriore caratteristica vantaggiosa della presente invenzione, i primi bracci 9 possono essere smontati e separati dalle relative prime pinze 7 per consentire all’impianto di imbottigliamento di funzionare senza l’apparecchiatura 1 per il trasporto di contenitori ed in condizioni operative in cui il passaggio dei contenitori disposti, ad esempio, su nastri trasportatori interferirebbe con i bracci delle pinze. Nel dettaglio, con riferimento alla forma realizzativa dei primi bracci 9 illustrata nelle figure 10 – 13, i suddetti primi bracci 9 sono formati ciascuno da un tratto iniziale 21 e da un tratto finale 81 giuntabili amovibilmente tra loro. Allo scopo, il tratto iniziale 21 à ̈ provvisto di una sede 78 in cui si innesta una porzione di estremità 81’ del tratto finale 81 del primo braccio 9. La sede 78 à ̈ di forma appiattita ed à ̈ definita da pareti 79 orizzontali e parallele. Una volta inserito nella sede 78 con la sua porzione di estremità 81’ interposta tra le due pareti 79, il tratto finale 81 del primo braccio 9 à ̈ fissato al tratto iniziale 21 ad esempio mediante una prima vite 82 inserita in primi fori passanti allineati ricavati sulle pareti 79 della guida 78 e sulla porzione di estremità 81’. Tale soluzione strutturale consente di escludere, in maniera particolarmente rapida ed agevole, le prime pinze 7 dalle operazioni di trasporto dei contenitori. Infatti, per togliere l’ingombro delle prime pinze 7 dalla traiettoria di passaggio dei contenitori 2 à ̈ sufficiente smontare i soli tratti finali 81 dei primi bracci 9 senza dover rimuovere questi ultimi nella loro interezza ovvero senza dover smontare ulteriori componenti dell’intera prima giostra 6 quali i primi perni 10 o le piastre 8.
In accordo con una soluzione vantaggiosa della presente invenzione, i primi mezzi attuatori 12 comprendono una prima camma 22 la quale à ̈ fissata alla struttura di supporto coassialmente al primo albero 5. Alla prima camma 22 à ̈ accoppiato un primo inseguitore di camma 23 montato sul primo elemento di azionamento 14 inserito nell’asola 15 dei primi bracci 9.
Nel dettaglio, la prima camma 22 Ã ̈ fissata al corpo cilindrico fisso 4 ad esempio mediante viti. Con riferimento alla figura 9, essa ha forma di anello avente un profilo perimetrale interno 24 sagomato con un primo settore 25 in sporgenza, che agisce sul primo inseguitore di camma 23 per portare le prime pinze 7 nella prima posizione di apertura, ed un secondo settore 26 rientrante, che agisce sul primo inseguitore di camma 23 per portare le prime pinze 7 nella prima posizione di chiusura.
Vantaggiosamente, sono previsti primi mezzi elastici 27, connessi ai primi mezzi attuatori 12, i quali esercitano una spinta radiale permanente sul primo elemento di azionamento 14 allo scopo di premere il primo inseguitore di camma 23 contro profilo della prima camma 22.
Con riferimento agli esempi realizzativi illustrati nelle figure 6 – 13, i primi mezzi attuatori 12 comprendono, per ciascuna prima pinza 7, un primo corpo scatolare 28, il quale à ̈ fissato al di sotto delle piastre 8 della prima giostra 6 che trattengono le prime pinze 7 in corrispondenza delle asole 15 ricavate sui primi bracci 9 e con un suo primo lato 29 adiacente alla piastra 8 inferiore.
Il primo corpo scatolare 28 à ̈ dotato di una prima apertura 30, ricavata sul primo lato 29, ed una seconda apertura 31, ricavata su un secondo lato 32 opposto al primo, entrambe allineate con le asole 15 dei primi bracci 9. Tali aperture 30, 31 sono attraversate dal primo elemento di azionamento 14, il quale à ̈ vantaggiosamente costituito da una prima asta, parallela all’asse verticale Z, la quale sporge con la sua estremità inferiore 33 dalla seconda apertura 31 del primo corpo scatolare 28. Tale estremità inferiore 33 porta girevolmente montato in modo folle il primo inseguitore di camma 23, il quale à ̈ preferibilmente costituito da una rotella o da un cuscinetto. La prima e la seconda apertura 30, 31 presentano una forma allungata allo scopo di consentire lo spostamento radiale del primo elemento di azionamento 14.
Più in dettaglio, i primi mezzi elastici 27 citati in precedenza comprendono una prima molla 34, preferibilmente di tipo a spirale, inserita all’interno del primo corpo scatolare 28 con direzione di estensione radiale rispetto alla prima giostra 6. Essa à ̈ compressa tra un fondo 35 del primo corpo scatolare 28, ed un alloggiamento 36, ricavato in testa ad un tassello 37 inserito scorrevolmente nel primo corpo scatolare 28. Il tassello 37 à ̈ provvisto di un secondo foro passante 150 trasversale allineato con le aperture 30, 31 del primo corpo scatolare 28 e con le asole 15 dei primi bracci 9, il quale secondo passante 150 à ̈ attraversato dal primo elemento di azionamento 14 allo scopo di trasferire a quest’ultimo la spinta radiale esercitata dalla molla 34 e mantenere il primo inseguitore di camma 23 pressato contro il profilo della prima camma 22. In particolare, il tassello 37 à ̈ inserito nel primo corpo scatolare 28 tramite una terza apertura 38 ricavata su un terzo lato 39, ortogonale al primo ed al secondo lato 29, 32 del primo corpo scatolare 28 medesimo. Operativamente, quando la prima giostra 6 porta il primo inseguitore di camma 23 in corrispondenza del primo settore 25 in sporgenza della prima camma 22, il primo inseguitore 23 medesimo à ̈ spinto radialmente in avvicinamento all’asse verticale Z, portando i primi bracci 9 della prima pinza 7 nella prima posizione di apertura. Quando il primo inseguitore di camma 23 giunge in corrispondenza del secondo settore 26 rientrante della prima camma 22, la molla 34 spinge, tramite il tassello 37, il primo elemento di azionamento 14 in allontanamento dall’asse verticale Z portando le prime pinze 7 nella prima posizione di chiusura.
Ovviamente, la prima camma 22 potrà essere dotata di più settori in sporgenza e/o rientranti allo scopo di comandare più volte l’apertura e la chiusura delle prime pinze 7. La posizione dei settori 25 e 26 della prima camma 22 à ̈ studiata per rilasciare e prelevare i contenitori 2 correttamente rispetto alla disposizione delle macchine operatrici e dei trasportatori con cui l’apparecchiatura 1 à ̈ destinata a cooperare.
In accordo con una forma realizzativa particolarmente vantaggiosa della presente invenzione, l’apparecchiatura 1 per il trasferimento di contenitori 2 comprende una seconda giostra 41, coassialmente fissata ad un secondo albero 42, la quale à ̈ sostanzialmente parallela alla prima giostra 6 e disposta distanziata da quest’ultima lungo l’asse verticale Z. Il secondo albero 42 à ̈ coassialmente inserito nel primo albero 5 e girevolmente vincolato ad esso.
In particolare, come si può osservare nelle figure 3 e 4, il secondo albero 42 à ̈ connesso al primo albero 5 tramite una linguetta 43 per la trasmissione del moto di rotazione allo scopo di consentire al secondo albero 42 di ruotare attorno all’asse verticale Z solidalmente al primo albero 5. Vantaggiosamente, la linguetta 43 consente al secondo albero 42 di scorrere assialmente rispetto al primo albero 5 permettendo di regolare la posizione verticale della seconda giostra 41, come sarà spiegato in dettaglio nel seguito.
Sulla seconda giostra 41 sono perifericamente montate in posizione equidistanziata una pluralità di seconde pinze 44 allineate assialmente con le corrispondenti prime pinze 7 della prima giostra 6 al fine di cooperare nel trattenimento di uno stesso contenitore 2. Nel dettaglio, la seconda giostra 41 à ̈ dotata di una coppia di dischi 58 paralleli, orizzontali fissati al secondo albero 42, sui quali sono montate le seconde pinze 44 interposte tra i due dischi 58 medesimi. È previsto, inoltre, un coperchio 59 fisso, parallelo ai dischi 58 e assicurato tramite una staffa di antirotazione 60 ad un’asta di sostegno 61 della struttura di supporto, come illustrato, ad esempio, nella forma realizzativa delle figure 1 e 2.
Ciascuna seconda pinza 44 Ã ̈ dotata di almeno una coppia di secondi bracci 46 vincolati alla seconda giostra 41 tramite corrispondenti secondi perni 47 con secondi assi paralleli. Tali secondi bracci 46 sono azionabili da secondi mezzi attuatori 48 a ruotare attorno ai propri secondi assi paralleli tra almeno una seconda posizione di apertura, in cui rispettive seconde porzioni di trattenimento 49 dei secondi bracci 46 sono distanziate tra loro per ricevere o rilasciare i contenitori 2, ed almeno una seconda posizione di chiusura, in cui le seconde porzioni di trattenimento 49 sono ravvicinate per trattenere tra di loro i contenitori 2.
Con riferimento alla figura 1, le prime pinze 7 sono vantaggiosamente destinate ad afferrare i contenitori 2 in corrispondenza del loro corpo allargato 73, mentre le seconde pinze 44 sono destinate a trattenere i contenitori 2 sempre in corrispondenza del collo 74 al fine di garantire il centraggio della bocca dei contenitori 2 con le teste delle macchine operatrici ovvero di posizionare correttamente i contenitori 2 in altri mezzi di trasporto disposti più a valle.
Vantaggiosamente, l’apparecchiatura 1 oggetto della presente invenzione comprendere mezzi di regolazione 50 atti a movimentare scorrevolmente il secondo albero 42 lungo l’asse verticale Z per variare la posizione verticale della seconda giostra 41 rispetto alla prima 6.
In accordo con la soluzione realizzativa illustrata in figura 4, i mezzi di regolazione 50 comprendono un motoriduttore 51 fissato alla struttura di supporto dell’apparecchiatura 1. Il motoriduttore 51 à ̈ collegato ad un’asta filettata di trasmissione 52 impegnata in una boccola controfilettata 80 la quale porta solidalmente fissata una base mobile 53 connessa tramite secondi cuscinetti all’estremità inferiore del secondo albero 42 su cui à ̈ montata la seconda giostra 41.
In figura 4 sono rappresentate due differenti condizioni operative dell’apparecchiatura 1, in cui la seconda giostra 41 à ̈ posta a due altezze diverse lungo l’asse verticale Z per consentire alle seconde pinze 44 di trattenere per il collo 74 contenitori 2 di due diverse dimensioni.
Funzionalmente, per adattare l’apparecchiatura 1 ad operare con contenitori 2 di differente altezza, à ̈ sufficiente azionare il motoriduttore 51 e così far sollevare o abbassare la base mobile 53 che sposta verticalmtente il secondo albero 42 facendolo scorrere assialmente all’interno del primo albero 5 e determinando così il conseguente sollevamento o abbassamento della seconda giostra 41.
Vantaggiosamente, ciascun secondo braccio 46 di ciascuna seconda pinza 44 Ã ̈ provvisto di una sede 55 posta in vicinanza del rispettivo secondo perno 47 in cui si impegna un secondo elemento di azionamento 54 movimentabile radialmente dai secondi mezzi attuatori 48 per portare in rotazione i secondi bracci 46.
In accordo con la forma realizzativa particolare illustrata nelle figure 15, 16 e 17, ogni secondo braccio 46 à ̈ dotato di un elemento piastriforme sagomato 63 fissato ad esso in corrispondenza del secondo perno 47 e sul quale à ̈ ricavata la sede 55, preferibilmente di forma sostanzialmente semicircolare. I due elementi piastriformi sagomati 65 dei due secondi bracci 46 di una stessa seconda pinza 44 sono disposti su due distinti piani, paralleli al piano di giacitura orizzontale Ï€. Essi sono parzialmente sovrapposti con le loro rientranze 55 contraffacciate sulle quali si impegna il secondo elemento di azionamento 54. Utilmente, i secondi mezzi attuatori 48 comprendono una seconda camma 56 solidalmente connessa alla struttura di supporto, disposta coassialmente al secondo albero 42 ed avente accoppiato un secondo inseguitore di camma 57 montato sul secondo elemento di azionamento 54. Nel dettaglio, tale seconda camma 56 à ̈ fissata al coperchio 59 della seconda giostra 41. Ovviamente, il profilo della seconda camma 56 à ̈ sagomato allo scopo di comandare l’apertura e la chiusura di ogni seconda pinza 44 in maniera perfettamente sincronizzata con la corrispondente prima pinza 7 con cui coopera per trattenere il medesimo contenitore 2.
Preferibilmente, sono previsti secondi mezzi elastici atti ad esercitare una spinta radiale sul secondo elemento di azionamento 54 premendo il secondo inseguitore di camma 57 contro il profilo di detta seconda camma 56.
Facendo riferimento sempre alla forma realizzativa illustrata nelle figure 15, 16 e 17, i secondi mezzi attuatori 48 comprendono un secondo corpo scatolare 64 dotato su due suoi lati contrapposti di quarte aperture 65 contraffacciate, allineate verticalmente e di forma radialmente allungata, all’interno delle quali à ̈ destinato a traslare il secondo elemento di azionamento 54. Quest’ultimo à ̈ collegato al secondo inseguitore di camma 57 tramite una spina orizzontale 66 in grado di scorrere all’interno del secondo corpo scatolare 64 solidalmente allo stesso secondo elemento di azionamento 54. Più in dettaglio, il secondo elemento di azionamento 54 à ̈ ottenuto con una seconda vite la quale à ̈ impegnata in un primo foro filettato ricavato trasversalmente nella spina 66. Il secondo inseguitore di camma 57 à ̈ costituito da un rullo o cuscinetto montato folle su un terzo perno 83 avvitato rigidamente in un secondo foro filettato previsto all’estremità interna 84 della spina 66. I secondi mezzi elastici comprendono una seconda molla 67, preferibilmente di tipo a spirale, compressa tra una prima spalla 68, ricavata sul secondo corpo scatolare 64, ed una seconda spalla 69, ricavata perifericamnte sulla spina 66, per mantenere il secondo inseguitore di camma 57 pressato contro il bordo esterno della seconda camma 56.
In accordo con una forma realizzativa particolarmente vantaggiosa illustrata nelle figure 19 – 25, i secondi bracci 46 delle seconde pinze 44 sono inseriti direttamente all’interno di una rientranza 85 ricavata nel secondo corpo scatolare 64 e vincolati ad esso tramite i secondi perni 47. Vantaggiosamente, il secondo elemento di azionamento 54 à ̈ costituito da corpo allungato, realizzato preferibilmente in acciaio temprato, a sezione circolare e scorrevole radialmente all’interno del secondo corpo scatolare 64. Come illustrato in dettaglio nelle figure 23 e 25, tale secondo elemento di azionamento 54 à ̈ dotato, in corrispondenza di una sua estremità esterna 86, di una testa 87 a forma di fungo destinata ad impegnarsi in sedi 55 degli elementi piastriformi sagomati 63 dei secondi bracci 46. Il suddetto secondo elemento di azionamento allungato 54 assume la forma allungata grazie ad un gambo 88 il quale à ̈ opportunamente raccordato con una parte sostanzialmente tronco-conica 88’ alla testa 87 per evitare che gli elementi piastriformi sagomati 63 dei secondi bracci 46 interferiscano con il secondo elemento di azionamento 54 durante le operazioni di apertura e di chiusura delle seconde pinze 44. Inoltre, in accordo con tale particolare soluzione, gli elementi piastriformi sagomati 63 si muovono su uno stesso piano orizzontale e sono opportunamente distanziati per non ostacolare l’uno il movimento dell’altro. La seconda molla 67 dei secondi mezzi elastici agisce sul secondo elemento di azionamento 54. Allo scopo, tale seconda molla 67 à ̈ interposta tra la prima spalla 68, ricavata sul secondo corpo scatolare 64, e la seconda spalla 69, ricavata perifericamente sul secondo elemento di azionamento 54. La seconda molla 67 così montata preme il secondo inseguitore di camma 57 contro il profilo della seconda camma 56 trasmettendo la spinta attraverso il terzo perno 83.
Tale soluzione costruttiva permette di integrare in un unico assieme indipendente 160 illustrato in figura 21 i seguenti componenti meccanici: i secondi bracci 46 delle seconde pinze 44; il secondo elemento di azionamento 54; i secondi mezzi elastici; il secondo corpo scatolare 64; il secondo inseguitore di camma 57 dei secondi mezzi attuatori 48. Ciò semplifica ulteriormente le operazioni di montaggio e smontaggio delle seconde pinze 44 sia in fase di assemblaggio dell’apparecchiatura 1 sia durante le operazioni di manutenzione della stessa. In particolare, con riferimento alla figura 19, la seconda giostra 41 comprende un unico disco 58 sul quale sono montate le seconde pinze 44. Tale disco 58 à ̈ dotato di una pluralità di aperture sagomate 89 in numero pari a quello delle seconde pinze 44 la cui funzione à ̈ chiarita qui di seguito. Nel dettaglio, per montare ciascun assieme 160 portante una seconda pinza 44 à ̈ sufficiente far passare con uno spostamento verticale il secondo inseguitore di camma 57 attraverso una prima sezione allargata 90 dell’apertura sagomata 89 e successivamente spostare orizzontalmente l’assieme 160 per impegnare una seconda sezione 91 dell’apertura sagomata 89, di larghezza inferiore al diametro dell’inseguitore di camma 57, con un tratto del terzo perno 83 posto al di sotto del secondo inseguitore di camma 57. L’assieme 160 à ̈ fissato al disco 58 della seconda giostra 41 e mantenuto in posizione tramite terze viti 92 inserite in corrispondenti terzi fori passanti ricavati sul disco 58 medesimo. Durante il funzionamento dell’apparecchiatura 1 per il trasporto di contenitori, lo spostamento del secondo inseguitore di camma 57 à ̈ tale da limitare lo scorrimento del terzo perno 83 all’interno della seconda sezione 91 delle aperture sagomate 89.
Vantaggiosamente, in accordo con tutte le forme realizzative della seconda giostra 41, le seconde porzioni di trattenimento 49 dei secondi bracci 46 definiscono profili concavi contraffacciati destinati a ricevere in appoggio il collo 74 del contenitore 2 in almeno due punti di appoggio. Tali profili concavi contraffacciati sono sagomati come inviluppo dei punti di tangenza con il collo 74 dei contenitori 2 al variare del diametro del loro collo 74, quando, ovviamente, le seconde pinze 44 sono nella seconda posizione di chiusura.
Poiché il collo di un contenitore, indipendentemente dalla forma della base, presenta sempre una sezione circolare, le seconde porzioni di trattenimento 49 delle seconde pinze 44 sono sagomate per trattenere colli di forma sostanzialmente cilindrica o tronco-conica di diametro variabile in accordo con i principali formati dei contenitori disponibili in commercio.
Nel dettaglio, con riferimento alle figure 18a, 18b e 18c, quando i secondi bracci 46 sono nella seconda posizione di chiusura, il loro profilo concavo risulta disposto a cavallo della convessità del collo 74 del contenitore 2 andando in battuta della superficie esterna del collo 74 medesimo in distinte posizioni poste l’una prima e l’altra dopo la convessità tramite rispettivamente un primo tratto di presa 70 ed un secondo tratto di presa 71 delle seconde porzioni di trattenimento 49 dei secondi bracci 46. I due tratti di presa 70, 71 di queste ultime sono separati tra loro da una rientranza 72 come si può apprezzare in figura 18b.
Utilmente, le seconde porzioni di trattenimento 49 sono rivestite in materiale plastico o dotate di componenti in gomma al fine di migliorarne l’aderenza con il collo 74 dei contenitori 2.
Nell’esempio illustrato in figura 18b, la seconda pinza 44 à ̈ disposta con i suoi secondi bracci 46 chiusi per trattenere il collo 74 di un contenitore 2 di diametro relativamente elevato (ad esempio 40 millimetri). Il contenitore à ̈ trattenuto tra le seconde porzioni di trattenimento 49 andando in battuta su due distinti punti di appoggio di queste ultime, in particolare un primo punto di appoggio cade sul primo tratto di presa 70, mentre un secondo punto di appoggio cade sul secondo tratto di presa 71. Tali tratti risultano entro margini ragionevoli sempre tangenti ai colli 74 dei contenitori 2 pur al variare delle loro dimensioni in modo da esercitare su tali colli 74 forze sempre dirette verso uno stesso centro O e quindi in modo da posizionare i contenitori 2 con la bocca dei loro colli 74 sempre allineata con tale centro O (corrispondente ad esempio alla posizione della testa di una macchina operatrice).
Nell’esempio di figura 18c, la seconda pinza 44 à ̈ disposta a trattenimento di un contenitore 2 con il collo 74 particolarmente stretto (ad esempio del diametro di 20 millimetri). In questa situazione limite, il collo 74 del contenitore 2 va in appoggio con un suo tratto perimetrale convesso sulla depressione 72, la quale segue parzialmente tale tratto perimetrale garantendone un buon trattenimento ed un corretto centraggio.
L’invenzione così descritta raggiunge pertanto gli scopi prefissati.
Ovviamente essa potrà assumere, nella sua realizzazione pratica, anche forme e configurazioni diverse da quella sopra illustrata senza che, per questo, si esca dal presente ambito di protezione. Inoltre, tutti i particolari potranno essere sostituiti da elementi tecnicamente equivalenti e le forme, le dimensioni ed i materiali impiegati potranno essere qualsiasi a seconda delle esigenze.

Claims (11)

  1. RIVENDICAZIONI 1. Apparecchiatura (1) per il trasferimento di contenitori comprendente: − una struttura di supporto (4, 61); − almeno un primo albero (5) di trasmissione del moto girevolmente supportato da detta struttura di supporto (4, 61), sviluppantesi lungo un asse verticale (Z) e suscettibile di ruotare attorno a detto asse verticale (Z); − una prima giostra (6) centralmente fissata a detto primo albero (5) per ruotare attorno a detto asse verticale (Z); − una pluralità di prime pinze (7) montate perifericamente su detta prima giostra (6), ciascuna dotata di almeno due primi bracci (9) azionabili da primi mezzi attuatori (12) a ruotare attorno a distinti primi perni (10) con primi assi paralleli (Y, Y’) tra almeno una prima posizione di apertura, in cui rispettive prime porzioni di trattenimento (13) di detti primi bracci (9) sono distanziate tra loro per ricevere o rilasciare un contenitore (2), ed almeno una prima posizione di chiusura, in cui dette prime porzioni di trattenimento (13) sono ravvicinate per trattenere tra di loro detto contenitore (2); caratterizzata dal fatto che: − ciascun primo braccio (9) di ciascuna di dette prime pinze (7) à ̈ provvisto di un’asola (15) allineata con quella di almeno un altro primo braccio (9) della stessa prima pinza (7); − ciascun primo braccio (9) di ciascuna prima pinza (7) avendo proiezione, su un piano di giacitura orizzontale (Ï€), incrociata con la proiezione di almeno detto un altro primo braccio (9) della stessa prima pinza (7) in corrispondenza di dette asole (15) allineate; − detti primi bracci (9) essendo collegati l’uno all’altro tramite un primo elemento di azionamento (14) il quale à ̈ inserito in dette asole (15) allineate ed à ̈ movimentabile da detti primi mezzi attuatori (12) all’interno di dette asole (15) allineate per far ruotare detti primi bracci (9) attorno a detti primi perni (10) tra detta prima posizione di apertura e detta prima posizione di chiusura.
  2. 2. Apparecchiatura (1) per il trasferimento di contenitori secondo la rivendicazione 1, caratterizzata dal fatto che le prime porzioni di trattenimento (13) di detti primi bracci (9) sono dotate di: − almeno un primo tratto sporgente (18) ricavato in prossimità di una estremità libera (16) di detti primi bracci (9), − almeno un secondo tratto sporgente (19) ricavato tra detto primo tratto sporgente (18) e detta asola (15), − detti primo (18) e secondo (19) tratti sporgenti delimitando tra loro almeno un tratto di avvallamento (20), in particolare piano; detti primo (18) e secondo (19) tratti sporgenti e detto tratto di avvallamento (20) essendo suscettibili di ricevere in appoggio detto contenitore (2) quando detti primi bracci (9) sono in detta prima posizione di chiusura.
  3. 3. Apparecchiatura (1) per il trasferimento di contenitori secondo la rivendicazione 1, caratterizzata dal fatto che ciascuna di dette prime pinze (7) à ̈ dotata di tre primi bracci (9); due di detti primi bracci (9) avendo proiezioni su detto piano di giacitura (Ï€) sostanzialmente coincidenti tra loro ed incrociate con la proiezione dell’altro primo braccio (9).
  4. 4. Apparecchiatura (1) per il trasferimento di contenitori secondo la rivendicazione 1, caratterizzata dal fatto che detti primi mezzi attuatori (12) comprendono una prima camma (22) fissata a detta struttura di supporto (4, 61), coassiale a detto primo albero (5), alla quale à ̈ accoppiato un primo inseguitore di camma (23) montato su detto primo elemento di azionamento (14).
  5. 5. Apparecchiatura (1) per il trasferimento di contenitori secondo la rivendicazione 4, caratterizzata dal fatto di comprendere primi mezzi elastici (27) atti ad esercitare una spinta radiale su detto elemento di azionamento (14) premendo detto primo inseguitore di camma (23) contro il profilo di detta prima camma (22).
  6. 6. Apparecchiatura (1) per il trasferimento di contenitori secondo la rivendicazione 1, caratterizzata dal fatto di comprendere: − un secondo albero (42) coassialmente inserito in detto primo albero (5) e girevolmente vincolato ad esso; − una seconda giostra (41) centralmente fissata a detto secondo albero (42) e sostanzialmente parallela a detta prima giostra (6); − una pluralità di seconde pinze (44) montate perifericamente su detta seconda giostra (41), ciascuna dotata di almeno una coppia di secondi bracci (46) azionabili da secondi mezzi attuatori (48) a ruotare attorno a distinti secondi perni (47) con secondi assi paralleli tra almeno una seconda posizione di apertura, in cui rispettive seconde porzioni di trattenimento (49) di detti secondi bracci (46) sono distanziate tra loro per ricevere o rilasciare detto contenitore (2), ed almeno una seconda posizione di chiusura, in cui dette seconde porzioni di trattenimento (49) sono ravvicinate per trattenere tra di loro detto contenitore (2).
  7. 7. Apparecchiatura (1) per il trasferimento di contenitori secondo la rivendicazione 6, caratterizzata dal fatto di comprendere mezzi di regolazione (50) atti a movimentare scorrevolmente detto secondo albero (42) lungo detto asse verticale (Z) per variare la posizione verticale di detta seconda giostra (41).
  8. 8. Apparecchiatura (1) per il trasferimento di contenitori secondo la rivendicazione 6, caratterizzata dal fatto che ciascun secondo braccio (46) di ciascuna di dette seconde pinze (44) Ã ̈ provvisto di una sede (55) posta in vicinanza del rispettivo secondo perno (47) in cui si impegna un secondo elemento di azionamento (54) movimentabile radialmente da detti secondi mezzi attuatori (48) per portare in rotazione detti secondi bracci (46).
  9. 9. Apparecchiatura (1) per il trasferimento di contenitori secondo la rivendicazione 6, caratterizzata dal fatto che detti secondi mezzi attuatori (48) comprendono una seconda camma (56) fissata a detta struttura di supporto (4, 61), coassiale a detto secondo albero (42), alla quale à ̈ accoppiato un secondo inseguitore di camma (57) montato su detto secondo elemento di azionamento (54).
  10. 10. Apparecchiatura per il trasferimento di contenitori secondo la rivendicazione 9, caratterizzata dal fatto di comprendere secondi mezzi elastici atti ad esercitare una spinta radiale su detto secondo elemento di azionamento (54) premendo detto secondo inseguitore di camma (57) contro il profilo di detta seconda camma (56).
  11. 11. Apparecchiatura (1) per il trasferimento di contenitori secondo la rivendicazione 6 caratterizzata dal fatto che le seconde porzioni di trattenimento (49) di detti secondi bracci (46) definiscono profili concavi contraffacciati destinati a ricevere in appoggio il collo (74) di detto contenitore (2) in almeno due punti di appoggio; detti profili concavi contraffacciati essendo sagomati come inviluppo dei punti di tangenza di dette seconde porzioni di trattenimento (49) con il collo (74) di detto contenitore (2) al variare del diametro di detto collo (74), quando dette seconde pinze (44) sono in detta seconda posizione di chiusura.
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