ITMO20110118A1 - Gruppo stallonatore per macchine smontagomme - Google Patents

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ITMO20110118A1
ITMO20110118A1 IT000118A ITMO20110118A ITMO20110118A1 IT MO20110118 A1 ITMO20110118 A1 IT MO20110118A1 IT 000118 A IT000118 A IT 000118A IT MO20110118 A ITMO20110118 A IT MO20110118A IT MO20110118 A1 ITMO20110118 A1 IT MO20110118A1
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IT
Italy
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bead
bead breaking
breaking unit
locking
arm
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IT000118A
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Maurizio Bonacini
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Giuliano Group Spa
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Description

“GRUPPO STALLONATORE PER MACCHINE SMONTAGOMME†.
DESCRIZIONE
La presente invenzione si riferisce ad un gruppo staìlonatore per macchine smontagomme.
Le macchine smontagomme sono comunemente utilizzate per il montaggio/smontaggio di pneumatici di ruote per veicoli su/da rispettivi cerchioni.
Com’à ̈ noto, prima di poter rimuovere completamente uno pneumatico dalla sede sul rispettivo cerchione, risulta necessario distaccarne i talloni dai bordi fermatallone presenti sul cerchione stesso.
Questa operazione à ̈ attuata tramite un apposito gruppo staìlonatore, normalmente presente sulla stessa macchina smontagomme.
I gruppi stallonatori di tipo noto comprendono, in genere, un braccio con una prima estremità incernierata al basamento della macchina smontagomme secondo un asse sostanzialmente verticale ed una seconda estremità provvista di un utensile staìlonatore, altrimenti detto paletta.
Sul basamento à ̈ fissato un elemento di appoggio, impiegabile per la corretta sistemazione del cerchione durante l’operazione di stallonatura. Tale elemento di riscontro à ̈ provvisto di una superficie di appoggio verticale, altrimenti detta tampone, che à ̈ realizzata in materiale idoneo, e solitamente godronata o zigrinata in modo tale da incrementare il coefficiente d’attrito con la ruota.
I gruppi stallonatori di tipo noto comprendono, generalmente, un attuatore lineare, del tipo ad esempio di un cilindro attuatore a fluido, per la movimentazione del braccio.
In genere, il cilindro attuatore à ̈ fissato al basamento ed ha lo stelo associato scorrevole al braccio.
Lo stà ̈lo à ̈ provvisto di un elemento di trascinamento che, durante la movimentazione dalla posizione estratta alla posizione retratta, à ̈ atto ad impegnarsi sul braccio per trascinarlo verso il basamento.
Nell’uso, in una posizione di riposo del gruppo stallonatore, lo stelo del cilindro à ̈ normalmente estratto ed il braccio, che à ̈ liberamente ruotabile attorno al suo asse di incernieramento si trova in una posizione ravvicinata rispetto al basamento della macchina smontagomme per azione di una o più molle di richiamo.
Un operatore, una volta posizionata opportunamente la porzione della ruota da stallonare in corrispondenza del tampone, movimenta manualmente il braccio sino a posizionare la paletta a contatto con un tratto del tallone del pneumatico.
Successivamente, l’operatore aziona il cilindro attuatore, portando lo stelo dalla posizione estratta verso la posizione retratta.
In questo modo il braccio à ̈ trascinato dallo stelo e la paletta spinge il tallone del pneumatico, distaccandolo dal bordo del cerchione.
In seguito, lo stelo del cilindro attuatore viene portato nella posizione estrata e l’operatore effettua manualmente l’estrazione della paletta inserita tra pneumatico e cerchione.
Una volta rimossa la ruota, il braccio viene portato nuovamente nella posizione ravvicinata rispeto al basamento della macchina smontagomme per azione della molla di richiamo.
Sono noti, inoltre, gruppi stallonatori in grado di effettuare l’estrazione automatizzata della paleta inserita tra pneumatico e cerchione, successivamente alla stallonatura.
In tali gruppi stallonatori, in particolare, lo stelo dell’attuatore à ̈ provvisto di un elemento di spinta che à ̈ ato ad impegnarsi su di un rispetivo elemento di riscontro sul braccio durante lo spostamento dello stelo stesso dalla posizione retratta alla posizione estratta, in modo da allontanare la paleta dalla ruota.
I gruppi stallonatori noti, tuttavia, presentano alcuni inconvenienti.
In particolare, la corsa della paleta durante la stallonatura, data dal movimento dello stelo dell’attuatore tra la posizione estratta e la posizione retratta, à ̈ sempre la stessa, qualunque sia la tipologia di pneumatico da stallonare.
Pertanto, maggiore à ̈ la larghezza del pneumatico da stallonare, maggiori sono le possibilità di danneggiare il pneumatico stesso a causa della penetrazione eccessiva della paleta tra il tallone ed il cerchio.
Inoltre, successivamente alla stallonatura di un trato del tallone del pneumatico, il braccio viene riportato dalle molle di richiamo in una posizione ravvicinata rispetto al basamento della macchina, con la paletta disposta in prossimità del tampone di appoggio delle ruote.
Pertanto, nel caso in cui la mota debba essere ruotata per la stallonatura di un altro tratto del tallone o nel caso di stallonatura di una nuova mota, l’operatore deve necessariamente tenere allontanato il braccio dalla mota con una mano per poi ruotare e posizionare correttamente la mota con l’altra mano.
Tale operazione, quindi, risulta difficoltosa e complicata per l’operatore, che deve posizionare con precisione la paletta in corrispondenza del tratto del tallone da stallonare.
Il compito principale della presente invenzione à ̈ quello di escogitare un gruppo stallonatore per macchine smontagomme che consenta la stallonatura ottimale di pneumatici di differente tipologia e dimensione. Altro scopo del presente trovato à ̈ quello di escogitare un gruppo stallonatore per macchine smontagomme che consenta di semplificare l’operazione di posizionamento della mota preliminarmente alla stallonatura.
Altro scopo del presente trovato à ̈ quello di escogitare un gruppo stallonatore per macchine smontagomme che consenta di superare i menzionati inconvenienti della tecnica nota nell’ambito di una soluzione semplice, razionale, di facile ed efficace impiego e dal costo contenuto. Gli scopi sopra esposti sono raggiunti dal presente gruppo stallonatore per macchine smontagomme, comprendente almeno un braccio associato motabile ad una struttura di supporto, almeno un utensile stallonatore associato a detto braccio e mezzi di movimentazione associati a detto braccio ed atti a movimentare detto braccio da una posizione di disimpegno, in cui detto utensile stallonatore à ̈ sostanzialmente allontanato rispeto al pneumatico di una ruota da stallonare, ad una posizione di intervento, in cui deto utensile stallonatore à ̈ impegnato su deto pneumatico, caraterizzato dal fato che deto braccio comprende mezzi di regolazione della posizione di deto utensile stallonatore lungo una direzione di awicinamento/allontanamento rispeto a deta ruota, detti mezzi di regolazione essendo atti a regolare la posizione di deto utensile stallonatore quando deto braccio si trova in deta posizione di disimpegno, in funzione delle dimensioni e/o della tipologia di deta ruota.
Altre caratteristiche e vantaggi della presente invenzione risulteranno maggiormente evidenti dalla descrizione di due forme di esecuzione preferite, ma non esclusive, di un gruppo stallonatore per macchine smontagomme, illustrate a titolo indicativo, ma non limitativo, nelle unite tavole di disegni in cui:
la figura 1 Ã ̈ una vista in assonometria di una prima forma di attuazione del gruppo stallonatore secondo il trovato installato su di una generica macchina smontagomme;
le figure da 2 a 7 sono viste dall’alto che illustrano il funzionamento del gruppo stallonatore di figura 1;
la figura 8 Ã ̈ una vista in assonometria di una seconda forma di attuazione del gruppo stallonatore secondo il trovato installato su di una generica macchina smontagomme;
le figure da 9 a 14 sono viste dall’alto che illustrano il funzionamento del gruppo stallonatore di figura 8.
Con particolare riferimento a tali figure, si à ̈ indicato globalmente con 1 un gruppo stallonatore installabile su di una macchina smontagomme A di tipo noto ed impiegabile per il primo distacco del tallone di un pneumatico B dal rispettivo cerchione C di una ruota D, preliminarmente all’ operazione di smontaggio/montaggio del pneumatico stesso.
gruppo stallonatore 1 comprende un braccio 2 associato ruotabile ad una struttura di supporto 3, un utensile stallonatore 4 supportato dal braccio 2 e mezzi di movimentazione 5 associati al braccio 2.
L’utensile stallonatore 4 à ̈ costituito preferibilmente da una cosiddetta paletta.
Come illustrato nelle figure, la struttura di supporto 3 può essere costituita da un sostegno che si estende a sbalzo dalla base E della macchina smontagomme A.
Non si escludono, tuttavia, soluzioni alternative in cui, ad esempio, la struttura di supporto 3 Ã ̈ costituita direttamente dalla base E della macchina smontagomme A o, comunque, da una porzione della macchina smontagomme stessa.
Il braccio 2 ha un’estremità incernierata all’estremità libera del sostegno 3 ed à ̈ motabile attorno ad un asse di rotazione Z verticale.
La base E della macchina smontagomme A Ã ̈ provvista di una piastra di appoggio F verticale destinata ad accogliere in appoggio un lato della mota D da stallonare disposta verticalmente.
I mezzi di movimentazione 5 sono atti a movimentare il braccio 2 da una posizione di disimpegno, in cui la paletta 4 à ̈ sostanzialmente allontanata dalla piastra di appoggio F e, quindi, dal pneumatico B di una mota D da stallonare, ad una posizione di intervento, in cui la paletta 4 à ̈ ravvicinata alla piastra di appoggio F ed à ̈ atta ad impegnarsi su di un tratto del pneumatico B per il distacco del tallone dal bordo del cerchione C.
I mezzi di movimentazione 5 sono costituiti preferibilmente da un attuatore lineare, del tipo di un cilindro attuatore a fluido.
Nella preferita forma di attuazione illustrata nelle figure, il cilindro 6 dell’attuatore lineare 5 à ̈ fissato all’interno di un apposito alloggiamento ricavato nella base E.
Lo stelo 7 dell’ attuatore lineare 5 si estende orizzontalmente dalla base E. Vantaggiosamente, il gruppo stallonatore 1 comprende mezzi di regolazione della posizione dell’utensile stallonatore 4, indicati complessivamente nelle figure con il riferimento 9.
In particolare, i mezzi di regolazione 9 sono atti a regolare la posizione della paletta 4 lungo una direzione di avvicinamento/allontanamento rispetto alla ruota D, in funzione delle dimensioni e/o della tipologia della ruota.
In pratica, indipendentemente dalla larghezza del pneumatico B à ̈ possibile posizionare la paletta 4 in corrispondenza del tratto del pneumatico B da stallonare, quando il braccio 2 si trova nella posizione di disimpegno e preliminarmente all’operazione di stallonatura.
Quindi, à ̈ possibile effettuare il posizionamento ottimale mediante i mezzi di regolazione 9 e lo spostamento della paletta 4 per la stallonatura à ̈ effettuata successivamente dall’ attuatore lineare 5.
In tal modo, Ã ̈ possibile modificare la corsa effettuata dalla paletta 4 durante la stallonatura, variando in particolare la posizione iniziale e la posizione finale della paletta 4 in funzione delle dimensioni del pneumatico B da stallonare, evitando quindi darmi al pneumatico dovuti ad un eccessivo inserimento della paletta 4 tra il tallone del pneumatico B ed il bordo del cerchione C.
Una volta effettuata la stallonatura, la paletta 4 toma nella posizione di disimpegno iniziale, con la paletta 4 in prossimità del tallone del pneumatico B, semplificando di conseguenza le successive operazioni di rotazione della ruota D per la stallonatura di un altro tratto del tallone e semplificando, anche, il posizionamento di un’altra mota delle medesime dimensioni.
Con particolare ma non esclusivo riferimento ad una prima forma di attuazione del gruppo stallonatore 1, illustrata nelle figure dalla 1 alla 7, il braccio 2 comprende un elemento di supporto 10 della paletta 4, supportato dal sostegno 3 e mobile tra una posizione di apertura massima ed una posizione di apertura minima lungo la direzione di avvicinamento/allontanamento alla/dalla ruota D.
In particolare, con la locuzione “posizione di apertura massima†si intende la posizione di massima distanza della paletta 4 rispetto alla piastra di appoggio F destinata ad accogliere in appoggio una mota D.
Analogamente, con la locuzione “posizione di apertura minima†si intende la posizione di minima distanza della paletta 4 rispetto alla piastra di appoggio F destinata ad accogliere in appoggio una mota D.
In particolare, l’elemento di supporto 10 à ̈ associato motabile al sostegno 3 attorno all’asse di rotazione Z.
L’elemento di supporto 10 à ̈ motabile manualmente rispetto al sostegno 3 ed, utilmente, à ̈ provvisto di un’impugnatura 11 di presa.
Non si esclude, tuttavia, la possibilità di movimentare l’elemento di supporto 10 in modo automatizzato.
L’elemento di supporto 10 comprende una coppia di piastre 10a distanziate tra loro ed associate solidali tra loro mediante un elemento di rinforzo 13. Le piastre 10a sono entrambe incernierate al sostegno 3 attorno all’asse di rotazione Z.
L’elemento di supporto 10, inoltre, à ̈ associato scorrevole allo stelo 7 dell’attuatore lineare 5.
In particolare, i mezzi di regolazione 9 comprendono un elemento di guida 18 dello stelo 7, disposto tra le piastre 10a ed incernierato motabile alle piastre 10a in corrispondenza del perno di incernieramento 8.
L’elemento di guida 18 à ̈ provvisto di un foro passante all’intemo del quale à ̈ inserito scorrevole a misura lo stelo 7 dell’attuatore lineare 5.
I mezzi di regolazione 9, inoltre, comprendono mezzi di bloccaggio/sbloccaggio dello stelo 7 rispetto all’elemento di guida 18 e, quindi, rispetto all’elemento di supporto 10, indicati complessivamente nelle figure con il riferimento 12.
Utilmente, i mezzi di bloccaggio/sbloccaggio 12 comprendono due elementi frenanti 19 atti a bloccare lo scorrimento dello stelo 7 rispetto all’elemento di supporto 10.
Ciascuno degli elementi frenanti 19 à ̈ disposto tra le piastre 10a ed à ̈ provvisto di un foro 20 di passaggio di un tratto dello stelo 7.
Gli elementi frenanti 19 sono mobili per azione di due attuatoli 21 tra una posizione di scorrimento, illustrata in figura 3, in cui il foro 20 di ciascuno degli elementi frenanti 19 Ã ̈ accoppiato con lo stelo 7 con gioco, in modo da consentirne Io scorrimento al suo interno, ed una posizione di bloccaggio, illustrata in figura 5, in cui il foro 20 di ciascuno degli elementi frenanti 19 Ã ̈ sostanzialmente inclinato rispetto allo stelo 7 e le pareti del foro 20 sono impegnate sullo stelo 7, in modo da bloccarne lo scorrimento.
Gli attuatori 21 sono associati solidali all’elemento di guida 18.
Utilmente, gli attuatori 21 sono normalmente impegnati sugli elementi frenanti 19, così da inclinarli per il bloccaggio dello stelo 7.
Gli attuatori 21, una volta attivati, si allontanano dagli elementi frenanti 19, che si portano nella posizione di scorrimento per azione di molle di richiamo 24.
Utilmente, gli attuatori 21 sono attivabili mediante un pulsante 22 disposto in prossimità dell’ impugnatura 1 1.
Non si escludono, tuttavia, differenti forme di realizzazione del braccio 2, dei mezzi di regolazione 10 e dei mezzi di bloccaggio/sbloccaggio 12.
In una possibile alternativa forma di realizzazione, ad esempio, l’elemento di supporto 10 può essere fissato allo stelo 7 dell' attuatore lineare 5 in posizioni predefinite.
In particolare, tali posizioni possono essere definite da una pluralità fori passanti realizzati in più punti sulle piastre 10a e/o sullo stelo 7 ed il bloccaggio può essere effettuato mediante l’inserimento di un apposito perno all 'interno di tali fori.
Utilmente, tale soluzione potrebbe essere prevista anche per il gruppo stallonatore 1 illustrato nelle figure da 1 a 7 e potrebbe essere impiegata in caso di guasto dei mezzi di regolazione 9.
Vantaggiosamente, il gruppo stallonatore 1 può prevedere mezzi di variazione della corsa del braccio 2 tra la posizione di disimpegno e la posizione di intervento, indicati nelle figure con il riferimento 23.
I mezzi di variazione 23 della corsa del braccio 2 possono essere costituiti, ad esempio, da un’apposita ghiera filettata montata sullo stelo 7 dell’attuatore lineare 5. In tal caso, la posizione della ghiera può essere regolata lungo lo stelo 7 e la ghiera definisce un riscontro di fine corsa per 10 stelo stesso.
II funzionamento del gruppo stallonatore 1 secondo la prima forma di realizzazione illustrata nelle figure dalla 1 alla 7 Ã ̈ descritto di seguito.
11 gruppo stallonatore 1 si trova inizialmente in una configurazione analoga a quella illustrata nelle figure 1 e 2, con la paletta 4 allontanata dalla piastra di appoggio F e con l’elemento di supporto 10 in prossimità della posizione di massima apertura rispetto al braccio 2.
Un operatore posiziona una ruota D da stallonare in appoggio alla piastra di appoggio F (figura 2).
Successivamente, l’operatore preme il pulsante 22 in prossimità dell’impugnatura 11, azionando gli attuatori 21 che si retraggono.
Gli elementi frenanti 19, quindi, si portano in una posizione ortogonale rispetto allo stelo 7 per azione di apposite molle di richiamo 24. In tale posizione lo stelo 7 à ̈ accoppiato con gioco con i fori 20 sugli elementi frenanti 19 e, pertanto, lo stelo 7 à ̈ libero di scorrere all’interno dei fori 20 (figura 3).
Questo consente la libera rotazione dell’elemento di supporto 10.
Successivamente, l’operatore, agendo sull’impugnatura 11, porta la paletta 4 in prossimità del tratto del pneumatico B da stallonare (figura 4).
Durante tale spostamento, le piastre IOa dell’elemento di supporto 10 ruotano rispetto allo stelo 7, che invece à ̈ fermo.
Agendo sul pulsante 22, l’operatore aziona gli attuatoli 21, che premono sugli elementi frenanti 19 portandoli nella posizione di bloccaggio dello stelo 7, in cui le pareti del foro 20 sono impegnate sullo stelo stesso (figura 5).
In tale configurazione l’elemento di supporto 10, e quindi le piastre IOa, à ̈ solidale allo stelo 7.
Successivamente, mediante un apposito comando, costituito ad esempio da una delle pedaliere della macchina smontagomme A, l’operatore aziona l’attuatore lineare 5, che retrae lo stelo 7 facendo ruotare il braccio 2 dalla posizione di disimpegno alla posizione di intervento (figura 6).
In tale posizione di intervento la paletta 4 Ã ̈ inserita tra il pneumatico B ed il cerchio C ed il tallone del pneumatico B Ã ̈ allontanato dal bordo del cerchio C.
Successivamente, l’attuatore lineare 5 riporta il braccio 2 nella posizione di disimpegno e, quindi, estrae la paletta 4 (figura 7).
In tale posizione la paletta 4 si trova già in prossimità del pneumatico, in una posizione ottimale per effettuare la stallonatura di un altro tratto del pneumatico B della medesima ruota D o per effettuare la stallonatura di un’altra ruota D con un pneumatico B delle stesse dimensioni.
L’operazione può essere ripetuta in modo analogo per pneumatici di differenti dimensioni e tipologia.
Con particolare ma non esclusivo riferimento ad una alternativa seconda forma di attuazione del gruppo stallonatore 1, illustrata nelle figure dalla 8 alla 14, il braccio 2 comprende un elemento di collegamento 2a associato ruotabile al sostegno 3, al quale à ̈ incernierata l’estremità dello stelo 7 dell’attuatore lineare 5.
In particolare, lo stelo 7 dell’attuatore lineare 5 si estende orizzontalmente dalla base E ed ha l’estremità incernierata al braccio 2 mediante un perno di incemieramento 8.
I mezzi di regolazione 9 comprendono un elemento di supporto 10 della paletta 4, supportato dal sostegno 3 e mobile rispetto all’elemento di collegamento 2a tra una posizione di apertura massima ed una posizione di apertura minima lungo la direzione di avvicinamento/allontanamento alla/dalla ruota D.
In particolare, con la locuzione “posizione di apertura massima†si intende la posizione di massima distanza della paletta 4 rispetto alla piastra di appoggio F destinata ad accogliere in appoggio una mota D.
Analogamente, con la locuzione “posizione di apertura minima†si intende la posizione di minima distanza della paletta 4 rispetto alla piastra di appoggio F destinata ad accogliere in appoggio una mota D.
Sempre con riferimento alla seconda forma di realizzazione del gruppo stallonatore 1 illustrata nelle figure dalla 8 alla 14, l’elemento di supporto 10 à ̈ associato ruotabile al sostegno 3 e l’asse di rotazione dell’elemento di supporto 10 coincide con l’asse di rotazione dell’elemento di collegamento 2a rispetto al sostegno 3.
L’elemento di supporto 10 à ̈ ruotabile manualmente rispetto all’elemento di collegamento 2a ed, utilmente, à ̈ provvisto di un’impugnatura 11 di presa. Non si esclude, tuttavia, la possibilità di movimentare l’elemento di supporto 10 in modo automatizzato.
I mezzi di regolazione 9 comprendono, inoltre, mezzi di bloccaggio/sbloccaggio dell’elemento di supporto 10 rispetto all’ elemento di collegamento 2a, indicati complessivamente nelle figure con il riferimento 12.
Sempre con riferimento alla seconda forma di realizzazione del gruppo stallonatore 1, l’elemento di collegamento 2a comprende una coppia di prime piastre 2a solidali e distanziate tra loro.
Le prime piastre 2a sono entrambe incernierate al sostegno 3 attorno all’asse di rotazione Z e ad esse à ̈ incernierata l’estremità dello stelo 7 dell’attuatore lineare 5, in corrispondenza del perno di incemieramento 8. L’elemento di supporto 10 comprende una coppia di seconde piastre 10a distanziate tra loro ed associate solidali tra loro mediante un elemento di rinforzo 13.
Le seconde piastre 10a sono disposte, rispettivamente, inferiormente e superiormente alle prime piastre 2a e sono entrambe incernierate al sostegno 3 attorno all’asse di rotazione Z.
I mezzi di bloccaggio/sbloccaggio 12 comprendono una coppia di prime asole 14 rettilinee ricavate, rispettivamente, su ciascuna delle prime piastre 2a del braccio 2 ed una coppia di seconde asole 15 curvilinee ricavate, rispettivamente, su ciascuna delle seconde piastre 10a dell’elemento di supporto 10.
Le prime asole 14 e le seconde asole 15 sono parzialmente sovrapposte e si estendono lungo direzioni sostanzialmente trasversali tra loro.
Un perno di bloccaggio 16 attraversa ciascuna delle prime asole 14 e delle seconde asole 15 ed à ̈ impegnato scorrevole all’interno di esse.
I mezzi di bloccaggio/sbloccaggio 12 comprendono mezzi di fermo del perno di bloccaggio 16 rispetto alle prime asole 14.
II fermo del perno di bloccaggio 16 all’ interno delle prime asole 14, in pratica, rende solidale l’elemento di supporto 10 all’ elemento di collegamento 2a.
Quando, invece, il perno di bloccaggio 16 à ̈ libero di scorrere all’ interno delle prime asole 14, l’elemento di supporto 10 à ̈ libero di muoversi rispetto all’elemento di collegamento 2a.
I mezzi di fermo comprendono un’asta 17 fissata, ad un’estremità, al perno di bloccaggio 16 ed associata assialmente scorrevole alle prime piastre 2a. In particolare, l’asta 17 à ̈ inserita scorrevole a misura aU’intemo di un foro passante ricavato su di un elemento di guida 18 fissato alle prime piastre 2a.
L’asta 17 à ̈ assialmente scorrevole lungo una direzione sostanzialmente coassiale all’asse longitudinale delle prime asole 14 rettilinee.
I mezzi di fermo comprendono un elemento frenante 19 atto a bloccare lo scorrimento dell’asta rispetto al braccio 2.
L’elemento frenante 19 à ̈ disposto tra le prime piastre 2a ed à ̈ provvisto di un foro 20 di passaggio di un tratto dell’asta 17.
L’elemento frenante 19 à ̈ mobile per azione di un attuatore 21 tra una posizione di scorrimento, illustrata in figura 10, in cui il foro 20 dell’elemento frenante 19 à ̈ accoppiato con l’asta 17 con gioco, in modo da consentirne lo scorrimento al suo interno, ed una posizione di bloccaggio, illustrata in figura 12, in cui il foro 20 à ̈ sostanzialmente inclinato rispetto all’asta 17 e le pareti del foro 20 sono impegnate sull’asta 17, in modo da bloccarne lo scorrimento.
Utilmente, Patinatore 21 à ̈ normalmente impegnato sull’elemento frenante 19, così da inclinarlo per il bloccaggio dell’asta 17.
L’attuatore 21, una volta attivato, si allontana dall’elemento frenante 19, che si porta nella posizione di scorrimento per azione di molle di richiamo non illustrate nelle figure.
Utilmente, l’attuatore 21 à ̈ attivabile mediante un pulsante 22 disposto in prossimità dell’impugnatura 11.
Non si escludono, tuttavia, differenti forme di realizzazione del braccio 2 e dei mezzi di regolazione 10.
In una possibile alternativa forma di realizzazione, ad esempio, l’elemento di supporto 10 può essere fissato all’elemento di collegamento 2a in posizioni predefinite.
In particolare, tali posizioni possono essere definite da una pluralità fori passanti realizzati in più punti sulle prime piastre 2a e/o sulle seconde piastre 10a ed il bloccaggio può essere effettuato mediante l inserimento di un apposito perno all 'interno di tali fori.
Utilmente, tale soluzione potrebbe essere prevista anche per il gruppo stallonatore 1 illustrato nelle figure dalla 8 alla 14 e potrebbe essere impiegata in caso di guasto dei mezzi di regolazione 9.
Vantaggiosamente, il gruppo stallonatore 1 può prevedere mezzi di variazione della corsa del braccio 2 tra la posizione di disimpegno e la posizione di intervento.
Tali mezzi di variazione possono essere costituiti, ad esempio, da un’apposita ghiera filettata montata sullo stelo 7 dell’attuatore lineare 5. In tal caso, la posizione della ghiera può essere regolata lungo lo stelo 7 e la ghiera definisce un riscontro di fine corsa per lo stelo stesso.
Il funzionamento del gruppo stallonatore 1 secondo la seconda forma di realizzazione illustrata nelle figure dalla 8 alla 14 à ̈ descritto di seguito. Il gruppo stallonatore 1 si trova inizialmente in una configurazione analoga a quella illustrata nelle figure 1 e 2, con la paletta 4 allontanata dalla piastra di appoggio F e con l’elemento di supporto 10 in prossimità della posizione di massima apertura rispetto al braccio 2.
Un operatore posiziona una ruota D da stallonare in appoggio alla piastra di appoggio F (figura 9).
Successivamente, l’operatore preme il pulsante 22 in prossimità dell’impugnatura 11, azionando l’attuatore 21 che si retrae.
L’elemento frenate 19, quindi, si porta in una posizione ortogonale rispetto all’asta 17 per azione di apposite molle di richiamo. In tale posizione l’asta 17 à ̈ accoppiata con gioco con il foro 20 sull’elemento frenante 19 e, pertanto, l’asta 17 à ̈ libera di scorrere all’interno del foro 20 (figura 10). Questo consente il libero movimento del perno di bloccaggio 16 all’interno delle prime asole 14.
Successivamente, l’operatore, agendo sull’impugnatura 11, porta la paletta 4 in prossimità del tratto del pneumatico B da stallonare (figura 11).
Durante tale spostamento, le seconde piastre IOa dell’elemento di supporto 10 ruotano rispetto alle prime piastre 2a del braccio 2, che invece sono ferme.
Tale movimento delle seconde piastre IOa rispetto alle prime piastre 2a à ̈ consentito dallo spostamento del perno 16 all’ interno delle prime asole 14 e dalla particolare conformazione e disposizione delle prime e seconde asole 14 e 15.
Agendo sul pulsante 22, l’operatore aziona l’attuatore 21, che preme sull’ elemento frenante 19 portandolo nella posizione di bloccaggio dell’asta 17, in cui le pareti del foro 20 sono impegnate sull’asta stessa (figura 12).
In tale configurazione l’elemento di supporto 10, e quindi le seconde piastre IOa, à ̈ solidale al braccio 2, e quindi alle prime piastre 2a.
Successivamente, mediante un apposito comando, costituito ad esempio da una delle pedaliere della macchina smontagomme A, l’operatore aziona l’attuatore lineare 5, che retrae lo stelo 7 facendo ruotare il braccio 2 dalla posizione di disimpegno alla posizione di intervento (figura 13).
In tale posizione di intervento la paletta 4 Ã ̈ inserita tra il pneumatico B ed il cerchio C ed il tallone del pneumatico B Ã ̈ allontanato dal bordo del cerchio C.
Successivamente, l’attuatore lineare 5 riportali braccio 2 nella posizione di disimpegno e, quindi, estrae la paletta 4 (figura 14).
In tale posizione la paletta 4 si trova già in prossimità del pneumatico, in una posizione ottimale per effettuare la stallonatura di un altro tratto del pneumatico B della medesima ruota D o per effettuare la stallonatura di un’altra ruota D con un pneumatico B delle stesse dimensioni.
L’operazione può essere ripetuta in modo analogo per pneumatici di differenti dimensioni e tipologia.
Si à ̈ in pratica constatato come il trovato descritto raggiunga gli scopi proposti.
In particolare si sottolinea il fatto che il gruppo stallonatore secondo il trovato consente la stallonatura ottimale di pneumatici di differente tipologia e dimensione.
In particolare, i mezzi di regolazione della posizione della paletta consentono di posizionare la paletta in prossimità del tratto del pneumatico da stallonare preliminarmente all’operazione di stallonatura.
Questo consente di regolare la posizione iniziale della paletta per pneumatici di differente larghezza mantenendo, quindi, la medesima corsa della paletta durante la stallonatura anche per pneumatici di differenti dimensioni.
Pertanto, questo consente di evitare il danneggi amento del pneumatico dovuto ad un eccessivo inserimento della paletta tra cerchione e pneumatico.
La presenza dei mezzi di regolazione della posizione iniziale della paletta, inoltre, consente di semplificare l’operazione di posizionamento della ruota preliminarmente alla stallonatura.
Infatti, una volta posizionata correttamente la paletta, risulta semplice per l’operatore individuare la corretta posizione della ruota prima della stallonatura.
La presenza dei mezzi di regolazione della posizione iniziale della paletta, inoltre, permette di definire la corsa in uscita dello stelo dell’attuatore in funzione della larghezza del pneumatico.
Questo consente di evitare, come avviene nello stato dell’arte, una corsa in uscita dello stelo oltre la larghezza del pneumatico che risulta eccessiva, inutile ed onerosa in termini di tempo.

Claims (18)

  1. RIVENDICAZIONI 1) Gruppo stallonatore (1) per macchine smontagomme (A), comprendente almeno un braccio (2) associato ruotabile ad ima struttura di supporto (3), almeno un utensile stallonatore (4) associato a detto braccio (2) e mezzi di movimentazione (5) associati a detto braccio (2) ed atti a movimentare detto braccio (2) da una posizione di disimpegno, in cui detto utensile stallonatore (4) Ã ̈ sostanzialmente allontanato rispetto al pneumatico (B) di una ruota (D) da stallonare, ad una posizione di intervento, in cui detto utensile stallonatore (4) Ã ̈ impegnato su detto pneumatico (B), caratterizzato dal fatto che detto braccio (2) comprende mezzi di regolazione (9) della posizione di detto utensile stallonatore (4) lungo una direzione di avvicinamento/allontanamento rispetto a detta ruota (D), detti mezzi di regolazione (9) essendo atti a regolare la posizione di detto utensile stallonatore (4) quando detto braccio (2) si trova in detta posizione di disimpegno, in funzione delle dimensioni e/o della tipologia di detta ruota (D).
  2. 2) Gruppo stallonatore (1) secondo la rivendicazione 1, caratterizzato dal fatto che detti mezzi di regolazione (9) comprendono almeno un elemento di supporto (10) di detto utensile stallonatore (4), associato a detta struttura di supporto (3) e mobile rispetto a detti mezzi di movimentazione (5).
  3. 3) Gruppo stallonatore (1) secondo la rivendicazione 2, caratterizzato dal fatto che detti mezzi di regolazione (9) comprendono mezzi di bloccaggio/sbloccaggio (12) di detto elemento di supporto (10) rispetto a detti mezzi di movimentazione (5).
  4. 4) Gruppo stallonatore (1) secondo la rivendicazione 2 o 3, caratterizzato dal fato che deto elemento di supporto (10) Ã ̈ associato ruotabile a deta struttura di supporto (3).
  5. 5) Gruppo stallonatore (1) secondo una o più delle rivendicazioni precedenti, caraterizzato dal fato che detti mezzi di movimentazione (5) comprendono almeno un elemento mobile (7) associato scorrevole a detto elemento di supporto (10) e che detti mezzi di bloccaggio/sbloccaggio (12) comprendono mezzi di fermo di deto elemento di supporto (10) rispeto a deto elemento mobile (7).
  6. 6) Gruppo stallonatore (1) secondo la rivendicazione 5, caraterizzato dal fato che detti mezzi di fermo comprendono almeno un elemento frenante (19) associato a deto elemento di supporto (10) ed ato a frenare lo scorrimento di deto elemento mobile (7) rispetto a deto elemento di supporto (10).
  7. 7) Gruppo stallonatore (1) secondo la rivendicazione 6, caraterizzato dal fato che deto elemento frenante (19) comprende almeno un foro (20) di passaggio di un trato di detto elemento mobile (7), detto elemento frenante (19) essendo mobile tra una posizione di scorrimento, in cui deto foro (20) Ã ̈ accoppiato a deto elemento mobile (7) con gioco, ed una posizione di bloccaggio, in cui deto foro (20) Ã ̈ sostanzialmente inclinato rispeto a deto elemento mobile (7) e le pareti di detto foro (20) sono impegnate su detto elemento mobile (7).
  8. 8) Gruppo stallonatore (1) secondo la rivendicazione 7, caraterizzato dal fato che deti mezzi di bloccaggio/sbloccaggio (12) comprendono almeno un attuatore (21) di movimentazione di deto elemento frenante (19) tra detta posizione di scorrimento e deta posizione di bloccaggio.
  9. 9) Gruppo stallonatore (1) secondo una o più delle rivendicazioni dalla 1 alla 4, caratterizzato dal fatto che detto braccio (2) comprende almeno un elemento di collegamento (2a) associato ruotabile a detta struttura di supporto (3) ed associato a detti mezzi di movimentazione (5), detti mezzi di bloccaggio/sbloccaggio (12) essendo atti a bloccare/sbloccare il movimento di detto elemento di supporto (10) rispetto a detto elemento di collegamento (2a).
  10. 10) Gruppo stallonatore (1) secondo una o più delle rivendicazioni precedenti, caratterizzato dal fatto che detti mezzi di bloccaggio/sbloccaggio (12) comprendono: - almeno una prima asola (14) ricavata su detto elemento di collegamento (2a); - almeno una seconda asola (15) ricavata su detto elemento di supporto (10); - almeno un perno di bloccaggio (16) impegnato scorrevole all’interno di detta prima asola ( 14) e di detta seconda asola (15); - mezzi di fermo (17, 18, 19, 20, 21) di detto perno di bloccaggio (16) rispetto ad almeno una tra detta prima asola (14) e detta seconda asola (15).
  11. 11) Gruppo stallonatore (1) secondo la rivendicazione 10, caratterizzato dal fatto che detta prima asola (14) e detta seconda asola (15) sono parzialmente sovrapposte e si estendono lungo direzioni sostanzialmente trasversali tra loro.
  12. 12) Gruppo stallonatore (1) secondo una o più delle rivendicazioni precedenti, caratterizzato dal fatto che detti mezzi di fermo (17, 18, 19, 20, 21) comprendono almeno un’asta (17) o simili associata solidale a detto perno di bloccaggio (16) ed associata assialmente scorrevole ad almeno uno tra detto elemento di collegamento (2a) e detto elemento di supporto (10).
  13. 13) Gruppo stallonatore (1) secondo la rivendicazione 12, caratterizzato dal fatto che detti mezzi di fermo (17, 18, 19, 20, 21) comprendono almeno un elemento frenante (19) associato ad almeno uno tra detto elemento di collegamento (2a) e detto elemento di supporto (10) atto a frenare lo scorrimento di detta asta (17).
  14. 14) Gruppo stallonatore (1) secondo la rivendicazione 13, caratterizzato dal fatto che detto elemento frenante (19) comprende almeno un foro (20) di passaggio di un tratto di detta asta (17), detto elemento frenante (19) essendo mobile tra una posizione di scorrimento, in cui detto foro (20) Ã ̈ accoppiato a detta asta (17) con gioco, ed una posizione di bloccaggio, in cui detto foro (20) Ã ̈ sostanzialmente inclinato rispetto a detta asta (17) e le pareti di detto foro (20) sono impegnate su detta asta (17).
  15. 15) Gruppo stallonatore (1) secondo la rivendicazione 14, caratterizzato dal fatto che detti mezzi di fermo (17, 18, 19, 20, 21) comprendono almeno un attuatore (21) di movimentazione di detto elemento frenante (19) tra detta posizione di scorrimento e detta posizione di bloccaggio.
  16. 16) Gruppo stallonatore (1) secondo una o più delle rivendicazioni precedenti, caratterizzato dal fatto che detto elemento di collegamento (2a) comprende almeno ima prima piastra (2a) provvista di detta prima asola (14).
  17. 17) Gruppo stallonatore (1) secondo una o più delle rivendicazioni precedenti, caratterizzato dal fatto che detto elemento di supporto (10) comprende almeno una seconda piastra (IOa) provvista di detta seconda asola (15).
  18. 18) Gruppo stallonatore (1) secondo una o più delle rivendicazioni precedenti, caratterizzato dal fatto che comprende mezzi di variazione della corsa di detto braccio (2) tra detta posizione di disimpegno e detta posizione di intervento.
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