ITMO20090241A1 - Elemento strutturato per segnaletica stradale orizzontale e/o laterale. - Google Patents

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ITMO20090241A1
ITMO20090241A1 IT000241A ITMO20090241A ITMO20090241A1 IT MO20090241 A1 ITMO20090241 A1 IT MO20090241A1 IT 000241 A IT000241 A IT 000241A IT MO20090241 A ITMO20090241 A IT MO20090241A IT MO20090241 A1 ITMO20090241 A1 IT MO20090241A1
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Description

DESCRIZIONE
annessa a domanda di brevetto per INVENZIONE INDUSTRIALE avente per titolo: Elemento strutturato per segnaletica stradale orizzontale e/o laterale.
La segnaletica orizzontale che viene comunemente impiegata sulle strade comprende i segni o segnali che vengono disposti sull'asfalto per indicare agli automobilisti i margini di una corsia o di una carreggiata, la presenza di un segnale di stop o di precedenza, una direzione obbligatoria o consigliata di marcia o altro.
Un segnale orizzontale è costituito fondamentalmente da una rappresentazione del segnale tracciata sull'asfalto con una vernice dotata di lievi proprietà retro riflettenti e/o catarifrangenti. Tali vernici presentano una luminosità molto scarsa, in particolare sono assolutamente inadeguate in presenza di nebbia o bagnato anche lieve, oltre ad essere estremamente scivolose. Ulteriore inconveniente dei segnali orizzontali di tipo noto, che costringe a frequenti interventi di verniciatura per il ripristino dei segnali, è quello della scarsa durata delle già precarie caratteristiche di rifrangenza delle vernici utilizzate. Per sopperire almeno in parte alle scadenti proprietà retro riflettenti e catarifrangenti dei segnali stradali realizzati in vernice, sono stati proposti degli inserti di modeste dimensioni che vengono annegati nell'asfalto in modo da sporgere parzialmente al disopra della superficie stradale. Tali inserti presentano almeno una superficie frontale, rivolta verso la direzione di moto dei veicoli, che presenta buone caratteristiche di retro riflettenza. Questi inserti sono però relativamente costosi, al punto che il loro utilizzo è scarsamente diffuso.
Nella pubblicazione W02008/126109, a nome della richiedente, è descritto un elemento strutturato per segnaletica laterale e/o orizzontale che risolve buona parte dei problemi sopra elencati. L'elemento strutturato descritto nella suddetta pubblicazione presenta però un inconveniente non trascurabile. L'elemento strutturato comprende infatti uno strato di supporto costituito da una sottile lamina di alluminio ricotto. Molto frequentemente, dopo un tempo di utilizzo relativamente breve, si è riscontrato che lo strato di supporto si delamina dagli altri componenti dell'elemento strutturato, soprattutto nel caso di segnali orizzontali che sono soggetti al passaggio degli autoveicoli.
Per la segnalazione di strutture disposte ai lati della sede stradale, come i guard-rail, i new jersey, pali e alberi, i sopra citati elementi strutturati vengono sagomati in modo da definire una pluralità di rilievi, tra loro paralleli, che sporgono rispetto alla superficie da segnalare. Tali rilevi comprendono una prima ed una seconda superficie laterale tra loro congiunte da una superficie di sommità. Ciascun elemento strutturato viene associato alla superficie da segnalare in modo che i rilievi siano orientati approssimativamente in verticale sporgendo trasversalmente dalla superficie da segnalare. Almeno una superficie laterale dei rilievi che sporgono trasversalmente dalla superficie da segnalare viene così a trovarsi rivolta verso la direzione di provenienza del veicolo e del fascio luminoso proiettato dai fari in modo che l'angolo di incidenza del fascio luminoso, o di una sua frazione, sulla superficie laterale dei rilievi sia relativamente basso. In mancanza dei rilievi l'angolo di incidenza del fascio luminoso proiettato dai fari sarebbe molto elevato in quanto gli elementi strutturati, soprattutto nel caso dell'applicazione su guard-rail e new jersey, si troverebbero in una posizione pressoché parallela alla direzione del fascio luminoso proiettato dai fari e si avrebbe quindi una scarso riflesso di luce verso il guidatore.
Negli elementi strutturati di tipo noto i rilievi sporgenti sono tra loro uguali, nel senso che l'inclinazione delle superfici laterali di ciascun rilevo coincide sostanzialmente con l'inclinazione delle superfici laterali di tutti gli altri rilievi. La conseguenza di questa caratteristica è che il campo di variazione dell'angolo di incidenza ottimale del fascio luminoso proiettato dai fari rispetto all'elemento strutturato è molto ristretto. Quando un veicolo è in moto su un tratto di strada rettilineo fiancheggiato a sinistra da un guard-rail, il fascio luminoso proiettato dai fari del veicolo illumina una porzione di determinata estensione del guard-rail. All'interno di questa porzione solo pochi rilievi, che si trovano ad una certa distanza davanti al veicolo, sono investiti da raggi luminosi che incidono sulle superfici laterali dei rilievi stessi secondo un angolo relativamente piccolo. Di conseguenza solo una piccola frazione del fascio luminoso viene efficacemente riflessa verso il guidatore. Gli altri rilievi soprattutto quelli che si trovano in posizione più laterale rispetto al veicolo, sono investiti da raggi luminosi maggiormente inclinati e quindi non riflettono efficacemente i raggi luminosi verso il guidatore. La traiettoria della strada risulta quindi scarsamente tracciata agli occhi del guidatore in quanto solo pochi rilievi retro riflettono efficacemente la luce incidente che proviene dai fari del veicolo.
Scopo della presente invenzione è di illustrare un elemento strutturato per segnaletica orizzontale e/o laterale che consenta la realizzazione di segnali orizzontali e/o laterali ben visibili ed efficaci, anche in condizioni di scarsa visibilità (pioggia e/o nebbia, oscurità), che siano inoltre economici e facilmente associabili alla superficie stradale e che offrano maggiore resistenza e durata rispetto ai dispositivi di tipo noto ed alle vernici normalmente utilizzate per la realizzazione dei segnali orizzontali.
Ulteriori caratteristiche e vantaggi dell'invenzione appariranno maggiormente dalla descrizione dettagliata fatta qui di seguito con riferimento agli uniti disegni, dati a titolo esemplificativo e non limitativo, in cui: - la figura 1 mostra una schematica vista in prospettiva di un elemento strutturato secondo la presente invenzione;
- la figura 2 mostra una vista frontale dell'elemento strutturato di figura 1;
- la figura 3 mostra un esempio di utilizzazione dell'elemento strutturato secondo la presente invenzione per realizzare le strisce di delimitazione delle corsie di marcia in una strada a senso unico;
- la figura 4 mostra un esempio di utilizzazione dell'elemento strutturato secondo la presente invenzione per realizzare le strisce di delimitazione delle corsie di marcia in una strada a doppio senso di marcia;
- la figura 5 mostra schematicamente una vista prospettica dell'elemento strutturato per segnaletica laterale secondo la presente invenzione;
- la figura 6 mostra schematicamente una vista in elevazione verticale dell'elemento strutturato per segnaletica verticale di figura 5 in cui è stato rimosso il particolare indicato con 10 in figura 5.
Con riferimento alle citate figure, l'elemento strutturato 1 secondo la presente invenzione può essere utilizzato sia per segnaletica orizzontale, sia per segnaletica laterale, ovvero per segnalare la presenza di strutture che si proiettano verso l'alto ai margini del piano stradale. Tali strutture comprendono guardrail, new jersey, pali o anche alberi che si trovino nelle immediate vicinanze di una strada.
L'elemento strutturato 1 comprende uno strato di supporto 2, dotato di un asse longitudinale x, che inviluppa complessivamente una superficie di giacitura SG. Uno strato retro riflettente 3 è associato allo strato di supporto 2.
Preferibilmente lo strato retro-riflettente 3 è di tipo con struttura a microprismi. Il collegamento dello strato retro-riflettente 3 allo strato di supporto 2 è ottenibile mediante un procedimento di incollaggio per mezzo di una resina poliuretanica senza solventi, di tipo autopolimerizzante. Lo strato retroriflettente 3 viene dapprima cosparso, sulla superficie posteriore, di uno strato di resina poliuretanica senza solventi sul quale viene successivamente steso uno strato di primer. Sullo strato di primer viene quindi applicato lo strato di supporto 2. Quando la resina poliuretanica completa la polimerizzazione lo strato di supporto 2 è saldamente vincolato allo strato retro-riflettente 3. Nella preferita forma di realizzazione del prodotto, lo strato di supporto 2 è in forma reticolare. Un esempio di strato di supporto 2 che si è rivelato particolarmente idoneo per la presente invenzione è rappresentato da una rete elettrosaldata in allumino. I vantaggi legati all'impiego di uno strato di supporto in forma reticolare risulteranno evidenti nel seguito della descrizione.
L'elemento strutturato 1 comprende inoltre una pluralità di rilievi 4, tra loro paralleli, che sporgono rispetto superficie di giacitura SG dalla parte in cui si trova lo strato retro riflettente 3. Ciascuno di tali rilievi è orientato secondo una direzione y inclinata rispetto all'asse longitudinale x. Preferibilmente la direzione di orientamento y è prependicolare rispetto all'asse longitudinale x e l'angolo α formato dall'asse longitudinale x e dalla direzione di orientamento y dei rilievi è approssimativamente pari a 90°.
Ciascun rilievo 4 presenta in sezione trasversale un profilo trapezoidale, aperto in corrispondenza della base maggiore, che è provvisto di due superfici laterali 4a,4b le quali si estendono dalla superficie di giacitura SG convergendo tra loro e sono congiunte da una superficie di sommità 4c. Una porzione di base PB della superficie di giacitura SG chiude idealmente il profilo trapezoidale. Tali superfici laterali, insieme con le porzioni di strato retro riflettente ad esse associate, sono dunque disposte trasversalmente rispetto alla superficie di giacitura SG, in modo che almeno una di esse, ad esempio una prima 4a di tali superfici laterali, sia rivolta verso la direzione di provenienza del veicolo.
Con riferimento ad una sezione trasversale dell'elemento strutturato 1, ciascun rilievo presenta preferibilmente un'altezza pari all'incirca a 6mm. La larghezza massima (ovvero la distanza massima che separa le superfici laterali 4a,4b) è di circa 10mm, mentre le proiezioni delle superfici laterali 4a,4b sulle porzioni di base PB sono di circa 3mm.
Preferibilmente i rilievi 4 sono alternati a rilievi minori 41 ad essi paralleli. Tali rilievi minori sono quindi orientati secondo direzioni y parallele alle direzioni di orientamento dei rilievi 4.
Ciascuno dei rilievi minori 41, analogamente ai rilievi 4, presenta in sezione trasversale un profilo trapezoidale, aperto in corrispondenza della base maggiore, che è provvisto di due superfici laterali 41a,41b le quali si estendono dalla superficie di giacitura SG convergendo tra loro e sono congiunte da una superficie di sommità 41c. Una porzione di base PB della superficie di giacitura SG chiude idealmente il profilo trapezoidale. Tali superfici laterali, insieme con le porzioni di strato retro riflettente ad esse associate, sono dunque disposte trasversalmente rispetto alla superficie di giacitura SG in modo che almeno una di esse, ad esempio una prima 41a di tali superfici laterali, sia rivolta verso la direzione di provenienza del veicolo. Ciascun rilievo presenta preferibilmente un'altezza pari all'incirca a 3mm. La larghezza massima (ovvero la distanza massima che separa le superfici laterali 41a,41b) è di circa 5mm.
Da un punto di vista costruttivo, l'elemento strutturato 1 comprende uno strato di riempimento 5 associato allo strato di supporto 2 dalla parte opposta rispetto allo strato retro riflettente 3. Tale strato di riempimento 5 colma gli incavi 6 presenti nello strato di supporto 2 dalla parte opposta dei rilievi 4. Lo strato di riempimento 5 stabilizza ed incrementa la resistenza dei rilievi 4 rispetto alle sollecitazioni di schiacciamento cui sono soggetti per effetto del passaggio degli autoveicoli.
In una preferita forma di realizzazione dell'elemento strutturato, lo strato di riempimento 5 è realizzato in resina poliuretanica. La realizzazione dello strato di supporto 2 in forma reticolare rende estremamente saldo l'ancoraggio dello strato di riempimento 5 allo strato di supporto 2 stesso ed allo strato retroriflettente 3. Lo strato di riempimento è infatti a contatto sia dello strato di supporto 2 sia, nelle zone lasciate scoperte dalla struttura reticolare dello strato di supporto 2, dello strato di primer applicato allo strato retroriflettente 3. L'ancoraggio della resina poliuretanica che forma lo strato di riempimento 5 al primer applicato allo strato retroriflettente 3 è estremamente solido e durevole. Un altro importante vantaggio offerto dalla presenza dello strato di supporto 2 in forma di rete è che la sagoma reticolare dello strato di supporto 2 viene impressa almeno in parte anche sullo strato retro-riflettente 3 interrompendone la regolarità. In questo modo le proprietà ottiche di riflessione e di rifrazione dello strato retro-riflettente 3 vengono notevolmente incrementate.
Preferibilmente lo strato di riempimento 5 comprende polvere di corindone che ha la funzione di aumentare la resistenza e la rugosità dello strato di riempimento stesso. La presenza della polvere di corindone, che come detto aumenta la rugosità dello strato di riempimento 5, determina un notevole innalzamento del coefficiente di attrito tra l'elemento strutturato 1 e la superficie della strada. In questo modo l'elemento strutturato 1, una volta che è stato vincolato alla superficie della strada, mantiene stabilmente la propria posizione. Il collegamento tra l'elemento 1 e la superficie della strada può essere effettuato per incollaggio oppure mediante rivetti o in altro modo. La presenza della polvere di corindone offre un ulteriore importante vantaggio: nel caso in cui l'elemento strutturato si usuri o si danneggi, ed in particolare nel caso in cui lo strato riflettente e lo strato di supporto si lacerino scoprendo lo strato di riempimento 5, si ha comunque la certezza che i pneumatici dei veicoli abbiano un'ottima aderenza per effetto della rugosità dello strato di riempimento. L'aderenza dei pneumatici sullo strato retro-riflettente 3 è incrementata notevolmente per mezzo di uno strato di vernice antislittamento, comprendente gomma, sabbia o corindone, disposto sullo strato retro-riflettente 3, in particolare sulle superfici di sommità dei rilievi. Vantaggiosamente la resina poliuretanica può essere pigmentata in modo che, in caso di lacerazioni dello strato di supporto 2 e dello strato riflettente 3, si esponga comunque una parte colorata, preferibilmente dello stesso colore dello strato retroriflettente.
Per aumentare la visibilità dell'elemento strutturato, i rilievi 4 possono essere dotati di dispositivi luminosi 31, preferibilmente led, disposti su almeno alcune delle superfici laterali 4a,4b dei rilievi stessi.
Preferibilmente i dispositivi luminosi sono collocati sulle superfici laterali dei rilievi 4 che sono rivolte verso la direzione di avanzamento dei veicoli. È possibile prevedere, come richiesto da alcune normative, che, rispetto ad una direzione di avanzamento, i dispositivi luminosi disposti sul lato destro della strada proiettino luci di colore diverso rispetto ai dispositivi collocati sul lato sinistro della strada.
In una preferita forma di realizzazione, i dispositivi luminosi 31 comprendono uno o più led parzialmente inseriti in apposite aperture passanti praticate sulle superfici laterali dei rilievi 4. Tali led 31 sono connessi ad un alimentatore (non visibile nelle figure da 1 a 4) che può convenientemente essere alloggiato all'interno del rilievo 4, inglobato nello strato di riempimento 5.
Vantaggiosamente l'alimentazione dei led può avvenire per mezzo di accumulatori alimentati da almeno un pannello fotovoltaico 33. Il pannello fotovoltaico può essere collocato negli spazi tra il rilievi 4 ed i rilievi minori 41, in particolare se l'elemento strutturato è utilizzato per segnaletica orizzontale, oppure al posto dei rilievi minori 41 se l'elemento strutturato è utilizzato per segnaletica laterale. L'accensione dei led può essere gestita ad opera di un circuito elettronico. Preferibilmente l'accensione dei led avviene ad intermittenza prestabilita, ad esempio ad intervalli compresi tra 0,8 ed 1 secondo. Il circuito elettronico può inoltre comprendere un interruttore crepuscolare che consente l'accensione dei led solo quando la luminosità ambientale scende al disotto di un livello prestabilito. L'interruttore crepuscolare svolge la propria azione anche quando rileva la luce proiettata dai fari di un autoveicolo, comandando lo spegnimento dei led con un ritardo prefissato. Ciò consente che, in condizioni di traffico scorrevole, i led rimangano accesi durante il transito dei veicoli nonostante l'interruttore crepuscolare sia investito dalla luce proiettata dai fari. In condizioni di traffico bloccato, in cui presumibilmente l'interruttore crepuscolare viene illuminato in modo continuo dalla luce proveniente dai fari, i led si spengono dopo un certo intervallo di tempo, ad esempio di 20 secondi circa, consentendo di risparmiare energia per l'alimentazione dei led. In ogni caso, anche con i led spenti, la visibilità dell'elemento strutturato rimane altissima grazie alla presenza dello strato retro riflettente 3.
La realizzazione dell'elemento strutturato secondo la presente invenzione può essere realizzata attuando il procedimento seguente.
Lo strato retroriflettente 3 viene dapprima cosparso, sulla superficie posteriore, di uno strato di resina poliuretanica senza solventi sul quale viene successivamente steso uno strato di primer. Sullo strato di primer viene quindi applicato lo strato di supporto 2. Quando la resina poliuretanica completa la polimerizzazione lo strato di supporto 2 è saldamente vincolato allo strato retro-riflettente 3.
Successivamente alla catalisi dello strato di resina che connette lo strato di supporto 2 e lo strato retroriflettente 3 è possibile imprimere i rilievi 4,41 sullo strato di supporto 2, ad esempio facendo scorrere lo strato di supporto con attaccato lo strato retroriflettente in mezzo ad una coppia di cilindri. Un primo di questi cilindri reca in positivo la sagoma sporgente dei rilievi, l'altro reca una serie di rientranze che riproducono in negativo la sagoma dei rilievi. I due cilindri rotolano senza strisciare l'uno rispetto all'altro e sono disposti con un interasse tale per cui, nella zona di minima distanza tra le superfici dei due rulli in cui transitano lo strato di supporto 2 e lo strato retro riflettente 3, ciascun rilievo in positivo si dispone almeno parzialmente all'interno di una corrispondente rientranza.
Ultimata la realizzazione dei rilievi 4,41, viene steso lo strato di riempimento 5, già descritto in precedenza, al quale viene aggiunto il corindone in polvere. Lo strato di riempimento è dunque a contatto sia dello strato di supporto 2, sia, nelle zone lasciate scoperte dallo strato di supporto 2, dello strato di primer disposto sullo strato retroriflettente. In questo modo l'ancoraggio dello strato di riempimento 5 allo strato retroriflettente 3 è estremamente saldo e durevole nel tempo.
Sullo strato di riempimento 5 può quindi essere steso uno strato di tessuto che affonda almeno parzialmente all'interno dello strato di riempimento 5. Altro corindone in polvere può successivamente essere disperso nello strato di riempimento 5. Lo strato di tessuto ha la funzione di incrementare la resistenza e la stabilità dello strato di riempimento 5 e di incrementare la saldezza dell'ancoraggio dello strato di riempimento 5 allo strato di supporto 2.
Per la realizzazione di un segnale orizzontale, ad esempio di una striscia laterale che delimita una carreggiata o una corsia di marcia come rappresentato nelle figure 3 e 4, un elemento strutturato 1 è sagomato in forma di una striscia con asse longitudinale x ed è associato alla superficie della strada in posizione laterale rispetto alla carreggiata o corsia di marcia con l'asse longitudinale x orientato in direzione parallela alla direzione di sviluppo della strada.
Le figure 5 e 6 mostrano l'elemento strutturato 1 secondo la presente invenzione in una forma particolarmente idonea per la segnaletica laterale. L'elemento strutturato 1 comprende uno strato di supporto 2 che inviluppa complessivamente una superficie di giacitura SG ed è sagomato in modo da definire una pluralità di rilievi 4 che si sviluppano parallelamente tra loro e sporgono rispetto alla superficie di giacitura SG. Tali rilievi, che in sezione trasversale presentano un contorno approssimativamente trapezoidale, comprendono una prima 4a ed una seconda 4b superficie laterale tra loro congiunte da una superficie di sommità 4c. Porzioni di base PB della superficie di giacitura SG, comprese tra le due superfici laterali, chiudono idealmente il contorno trapezoidale dei rilievi, definendone la base maggiore. Per ciascun rilievo è possibile inoltre definire un piano medio PM passante per le mezzerie delle porzioni di base. Preferibilmente la prima e la seconda superficie laterale di ciascun rilievo sono inclinate e disposte simmetricamente rispetto al piano medio del rilievo stesso.
L'elemento strutturato secondo l'invenzione può essere provvisto di rilievi minori 41 interposti tra i rilievi 4. Tali rilievi minori presentano in particolare un'altezza inferiore rispetto ai rilievi 4 e sono simmetrici rispetto ai propri piani medi PM. L'altezza dei rilievi minori è preferibilmente di circa 6mm, mentre l'altezza dei rilievi 4 è di circa 10mm.
Preferibilmente lo strato di supporto 2 è costituito da uno strato continuo di alluminio ricotto. Questo materiale offre una resistenza relativamente elevata in combinazione con una malleabilità elevata.
Lo strato di supporto 2 è stato rappresentato in una configurazione piana in cui la superficie di giacitura SG è parimenti piana. In ogni caso le caratteristiche tecniche dell'elemento strutturato 1 non cambiano se la superficie di giacitura SG, ad esempio, è curva.
Uno strato retro-riflettente 3 è associato alla superficie dello strato di supporto 2 dal lato da cui sporgono i rilievi 4, con la superficie retroriflettente rivolta ovviamente verso l'esterno. Preferibilmente lo strato retro-riflettente 3 è di tipo con struttura a microprismi. Il collegamento dello strato retro-riflettente 3 allo strato di supporto 2 è ottenibile mediante un procedimento di incollaggio per mezzo di una resina poliuretanica senza solventi, di tipo autopolimerizzante. Lo strato di supporto 2 viene dapprima cosparso di uno strato di primer sul quale viene successivamente steso uno strato di resina poliuretanica senza solventi. Sullo strato di resina poliuretanica senza solventi viene quindi applicato lo strato retro-riflettente 3.
Quando la resina poliuretanica completa la polimerizzazione lo strato di supporto 2 è saldamente vincolato allo strato retro-riflettente 3. A questo punto è possibile imprimere i rilievi sullo strato di supporto 2 mediante una deformazione plastica. Tale deformazione può essere ottenuta facendo scorrere lo strato di supporto con attaccato lo strato retroriflettente in mezzo ad una coppia di cilindri. Un primo di questi cilindri reca in positivo la sagoma sporgente dei rilievi, l'altro reca una serie di rientranze che riproducono in negativo la sagoma dei rilievi. I due cilindri rotolano senza strisciare l'uno rispetto all'altro e sono disposti con un intersasse tale per cui, nella zona di minima distanza tra le superfici dei due rulli in cui transitano lo strato di supporto 2 e lo strato retro riflettente 3, ciascun rilievo in positivo si dispone almeno parzialmente all'interno di una corrispondente rientranza.
Almeno alcune delle superfici laterali 4a,4b dei rilievi 4 sono provviste di dispositivi luminosi 31,32. Tali dispositivi luminosi 31,32 incrementano notevolmente la visibilità dell'elemento strutturato, in guanto emettono una radiazione luminosa che non dipende dall'angolo di incidenza dei raggi luminosi proiettati dai fari delle autovetture.
Preferibilmente i dispositivi luminosi sono collocati sulle superfici laterali dei rilievi 4 che sono rivolte verso la direzione di avanzamento dei veicoli. In una strada a doppio senso di marcia, è possibile prevedere, come richiesto da alcune normative, che, rispetto ad una direzione di avanzamento, i dispositivi luminosi disposti sul lato destro della strada proiettino luci di colore diverso rispetto ai dispositivi collocati sul lato sinistro della strada.
Come nel caso dell'elemento strutturato rappresentato nelle figure 1 e 2, i dispositivi luminosi 31,32 comprendono preferibilmente uno o più led 31 parzialmente inseriti in apposite aperture passanti praticate sulle superfici laterali dei rilievi 4. Tali led 31 sono connessi ad un alimentatore 32 che può convenientemente essere alloggiato all'interno del rilievo 4. Come già descritto in relazione all'elemento strutturato raffigurato nelle figure 1 e 2, l'alimentatore 32 è costituito, ad esempio, da un accumulatore alimentato da almeno un elemento fotovoltaico 33. Anche in questo caso, l'elemento o gli elementi fotovoltaici 33 possono essere disposti nelle zone comprese tra i rilievi minori 41 ed i rilievi 4, oppure possono essere disposti in luogo dei rilievi minori.
Per incrementare la resistenza dell'elemento strutturato lo strato di supporto 2 è ripiegato longitudinalmente lungo i propri bordi per definire due falde 2a,2b, illustrate in figura 1, che si sovrappongono almeno in parte allo strato retro riflettente 3. Ciò incrementa inoltre la stabilità e la durata del collegamento tra lo strato retro riflettente 3 e lo strato di supporto 2 in quanto si prevengono possibili distacchi dello strato retro riflettente 3 lungo i propri bordi. Come ulteriore rinforzo per l'elemento strutturato è possibile disporre, in corrispondenza delle porzioni di estremità dell'elemento strutturato stesso, due elementi di rinforzo 2c,2d, sagomati con una sezione a C, che premono l'uno verso l'altro lo strato di supporto 2 e lo strato retro riflettente 3, così da evitare eventuali distacchi tra i due strati in corrispondenza delle porzioni di estremità dell'elemento strutturato. I due elementi di rinforzo 2c,2d potrebbero anche essere costituiti da due falde di estremità dello strato di supporto 2 ripiegate su loro stesse sovrapponendosi allo strato retro riflettente 3. Tali elementi di rinforzo 2c,2d possono essere provvisti di fori per il collegamento ad una superficie di supporto.
Per facilitare l'applicazione ed il fissaggio dell'elemento strutturato ad una superficie, in particolare ad una superficie irregolare come può essere quella di un albero, uno strato sagomato 10, preferibilmente in alluminio ricotto, può essere associato allo strato di supporto 2 al disotto dei rilievi 3 in modo da disporsi sulla superficie di giacitura SG. Lo strato sagomato 10 può essere associato allo strato di supporto per mezzo di uno strato di adesivo autopolimerizzante o di elementi di collegamento meccanico (ad esempio viti o rivetti). La presenza dello strato sagomato è utile per fissare l'elemento strutturato ad una superficie irregolare in quanto aumenta la superficie di appoggio dell'elemento strutturato. Lo strato sagomato 10 può inoltre essere provvisto di appendici laterali che si proiettano verso l'alto e chiudono lateralmente i rilievi 4, al fine di proteggere gli alimentatori 32 dei led 31. Su una parte laterale dello strato sagomato 10, quella che viene rivolta verso l'alto quando l'elemento strutturato è in posizione verticale in condizioni di esercizio, può essere collocato un pannello fotovoltaico 33 per l'alimentazione dei led 31.
Lo strato piano 10 è particolarmente indicato per l'applicazione dell'elemento strutturato al tronco di un albero. A tal fine due o più elementi elastici possono essere fissati a bordi opposti dello strato piano 10. Elementi flessibili , come cavi o fasce o simili, possono essere avvolti attorno al tronco dell'albero e fissati agli elementi elastici in modo da associare l'elemento strutturato al tronco stesso. La presenza degli elementi elastici consente di assorbire la crescita naturale del tronco senza causare il distacco dell'elemento strutturato e senza causare la deformazione dello strato di supporto 2. La tensione provocata dalla crescita dall'albero viene infatti assorbita dallo strato piano 10.
L'elemento strutturato secondo la presente invenzione raggiunge tutti gli scopi prefissi. Esso consente la realizzazione di segnaletica orizzontale e/o laterale molto visibile, anche in condizioni di scarsa luminosità, ed economica, anche dal punto di vista dell'applicazione sulla superficie stradale. L'elemento strutturato è inoltre molto più resistente e duraturo rispetto agli elementi strutturati di tipo noto ed alle vernici che si impiegano comunemente per la realizzazione della segnaletica orizzontale.

Claims (14)

  1. RIVENDICAZIONI 1) Elemento strutturato per segnaletica orizzontale e/o laterale, comprendente: uno strato di supporto (2), dotato di un asse longitudinale (x), che inviluppa complessivamente una superficie di giacitura (SG); uno strato retro riflettente (3), associato allo strato di supporto (2); una pluralità di rilievi (4), tra loro paralleli, che sporgono rispetto superficie di giacitura (SG) dalla parte in cui si trova lo strato retro riflettente (3), ciascun rilievo (4) essendo orientato secondo una direzione (y) inclinata rispetto all'asse longitudinale (x); caratterizzato dal fatto che lo strato di supporto (2) presenta una struttura reticolare.
  2. 2) Elemento secondo la rivendicazione 1, in cui lo strato di supporto (2) comprende una rete.
  3. 3) Elemento secondo almeno una delle rivendicazioni precedenti, in cui uno strato di riempimento (5) è associato allo strato di supporto (2) ed allo strato retro riflettente (3), detto strato di riempimento (5) essendo predisposto per colmare degli incavi (6) presenti nello strato di supporto (2) dalla parte opposta dei rilievi (4).
  4. 4) Elemento secondo la rivendicazione 3, in cui detto strato di riempimento (5) è realizzato in resina poliuretanica.
  5. 5) Elemento secondo la rivendicazione 4, in cui polvere di corindone è dispersa in detto strato di riempimento (5) realizzato in resina poliuretanica.
  6. 6) Elemento secondo una delle rivendicazioni precedenti, in cui ciascun rilievo (4) presenta in sezione trasversale un profilo trapezoidale, aperto in corrispondenza della base maggiore, che è provvisto di due superfici laterali (4a,4b) le quali si estendono dalla superficie di giacitura (SG) convergendo tra loro e sono congiunte da una superficie di sommità (4c).
  7. 7) Elemento secondo la rivendicazione 6, in cui detti rilievi (4) sono alternati a rilievi minori (41) paralleli a detti rilievi (4), detti rilievi minori (41) essendo sporgenti rispetto alla superficie di giacitura (SG) dalla parte in cui si trova lo strato retro riflettente (3) ed essendo orientati secondo direzioni diagonali (y) parallele alle direzioni di orientamento dei rilievi (4).
  8. 8) Elemento secondo una delle rivendicazioni precedenti, in cui i rilievi (4) sono dotati di dispositivi luminosi (31,32), disposti su almeno alcune delle superfici laterali (4a,4b) dei rilievi stessi, che comprendono uno o più led (31) parzialmente inseriti in apposite aperture passanti praticate sulle superfici laterali dei rilievi (4).
  9. 9) Elemento secondo la rivendicazione 8, in cui detti dispositivi luminosi sono alimentati per mezzo di almeno un elemento fotovoltaico (33) disposto in una zona compresa tra due rilievi (4).
  10. 10) Elemento secondo una delle rivendicazioni 8 o 9, in cui l'accensione dei led (31) è gestita ad opera di un circuito elettronico secondo uno ciclo temporale ad intermittenza.
  11. 11) Elemento secondo la rivendicazione 10, in cui il circuito elettronico comprende un interruttore crepuscolare che consente l'accensione dei led solo quando la luminosità ambientale scende al disotto di un livello prestabilito e, quando rileva la luce proiettata dai fari di un autoveicolo, comanda lo spegnimento dei led con un ritardo prefissato.
  12. 12) Striscia laterale di delimitazione di una carreggiata o di una corsia di marcia, comprendente almeno un elemento strutturato secondo una delle rivendicazioni precedenti, in cui detto elemento (1) è sagomato in forma di una striscia dotata di asse longitudinale (x) la quale è associata alla superficie della strada in posizione laterale rispetto alla carreggiata o corsia di marcia.
  13. 13) Elemento strutturato per segnaletica laterale, comprendente: uno strato di supporto (2), che inviluppa complessivamente una superficie di giacitura (SG) ed è sagomato in modo da definire una pluralità di rilievi (4) tra loro paralleli che sporgono rispetto alla superficie di giacitura (SG) e comprendono una prima (4a) ed una seconda (4b) superficie laterale; uno strato retro-riflettente (3), associato alla superficie dello strato di supporto (2) dal lato da cui sporgono detti rilievi; caratterizzato dal fatto che almeno alcune delle superfici laterali (4a,4b) dei rilievi (4) sono provviste di dispositivi luminosi (31,32).
  14. 14) Elemento strutturato secondo la rivendicazione 13, in cui i dispositivi luminosi (31,32) comprendono uno o più led (31) parzialmente inseriti in apposite aperture passanti praticate sulle superfici laterali dei rilievi (4) 15) Elemento strutturato secondo la rivendicazione 14, in cui detti led (31) sono connessi ad un alimentatore (32) che può convenientemente essere alloggiato all'interno del rilievo (4). 16) Elemento strutturato secondo una delle rivendicazioni da 13 a 15, in cui detti dispositivi luminosi (31,32) sono collegati ad un elemento fotovoltaico (33), predisposto per l'alimentazione elettrica dei dispositivi luminosi (31,32) stessi, che può essere collocato in una zona compresa tra due rilievi (4). 17) Elemento strutturato secondo una delle rivendicazioni da 13 a 16, in cui l'accensione dei led (31) è gestita ad opera di un circuito elettronico secondo uno ciclo temporale ad intermittenza. 18) Elemento secondo la rivendicazione 17, in cui il circuito elettronico comprende un interruttore crepuscolare che consente l'accensione dei led solo quando la luminosità ambientale scende al disotto di un livello prestabilito e, quando rileva la luce proiettata dai fari di un autoveicolo, comanda lo spegnimento dei led con un ritardo prefissato. 19) Elemento strutturato secondo almeno una delle rivendicazioni da 13 a 18, in cui rilievi minori (41) sono interposti tra i rilievi (4), detti rilievi minori essendo dotati di un'altezza inferiore rispetto ai rilievi (4). 20) Elemento strutturato secondo almeno una delle rivendicazioni da 13 a 19, in cui detto strato di supporto (2) è ripiegato longitudinalmente lungo i propri bordi per definire due falde (2a,2b) che si sovrappongono almeno in parte allo strato retro riflettente (7). 21) Elemento strutturato secondo almeno una delle rivendicazioni da 13 a 20, in cui, in corrispondenza delle porzioni di estremità dell'elemento strutturato stesso, sono disposti due elementi di rinforzo (2c,2d) che premono l'uno verso l'altro lo strato di supporto (2) e lo strato retro riflettente (7). 22) Elemento strutturato secondo almeno una delle rivendicazioni da 13 a 21, in cui uno strato sagomato (10) è associato allo strato di supporto (2) al disotto dei rilievi (3) in modo da disporsi sulla superficie di giacitura (SG), detto strato sagomato (10) essendo provvisto di appendici laterali che sì proiettano verso l'alto e chiudono lateralmente i rilievi (4), al fine di proteggere gli alimentatori (32) dei led (31).
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