ITMO20100077A1 - Elemento strutturato per segnaletica verticale frontale e/o laterale. - Google Patents

Description

DESCRIZIONE

Elemento strutturato per segnaletica verticale frontale e/o laterale.

Per la segnaletica verticale e per la segnalazione di strutture disposte ai lati della sede stradale, come i guard-rail, i new jersey, pali e alberi, sono disponibili degli elementi strutturati che vengono sagomati in modo da definire una pluralità di rilievi, tra loro paralleli, che sporgono rispetto alla superficie da segnalare.

Tali elementi strutturati vengono associati alla superficie da segnalare in modo che i rilievi siano orientati approssimativamente in verticale sporgendo trasversalmente dalla superficie da segnalare. Almeno una superficie laterale dei rilievi che sporgono trasversalmente dalla superficie da segnalare viene così a trovarsi rivolta verso la direzione di provenienza del veicolo e del fascio luminoso proiettato dai fari in modo che l'angolo di incidenza del fascio luminoso, o di una sua frazione, sulla superficie laterale dei rilievi sia relativamente basso. In mancanza dei rilievi l'angolo di incidenza del fascio luminoso proiettato dai fari sarebbe molto elevato in quanto gli elementi strutturati, soprattutto nel caso dell'applicazione su guard-rail e new jersey, si troverebbero in una posizione pressoché parallela alla direzione del fascio luminoso proiettato dai fari e si avrebbe quindi una scarso riflesso di luce verso il guidatore.

Gli elementi strutturati di tipo noto possono essere migliorati in quanto a visibilità durante le ore notturne, in particolare aumentando la distanza dalla quale sono visibili agli automobilisti ed il livello di luminosità emesso.

Scopo della presente invenzione à ̈ dunque di migliorare le caratteristiche degli elementi strutturati per segnaletica laterale attualmente disponibili.

Caratteristiche e vantaggi dell'invenzione appariranno maggiormente dalla descrizione dettagliata fatta qui di seguito con riferimento agli uniti disegni, dati a titolo esemplificativo e non limitativo, in cui:

- la figura 1 mostra una schematica vista in prospettiva di una prima forma di realizzazione dell'elemento strutturato secondo la presente invenzione; - la figura 2 mostra una vista frontale dell'elemento strutturato di figura 1;

- la figura 3 mostra una schematica vista in prospettiva di una seconda forma di realizzazione dell'elemento strutturato secondo la presente invenzione; - la figura 4 mostra una vista frontale dell'elemento strutturato di figura 3;

- la figura 5 mostra una vista prospettica di una particolare forma di realizzazione dell'elemento strutturato secondo la presente invenzione.

Con riferimento alle citate figure, l'elemento strutturato 1 secondo la presente invenzione à ̈ predisposto principalmente, ma non esclusivamente, per segnali verticali. Un primo tipo di segnali verticali sono di tipo frontale, come ad esempio i segnali di stop e precedenza, i segnali di pericolo e di indicazione di cantieri, le tabelle di segnalazione che vengono affisse ai mezzi di trasporto per indicare la presenza di merci pericolose, scarichi sporgenti o altro. Un secondo tipo di segnale verticale à ̈ di tipo laterale, per segnalare la presenza di strutture che si proiettano verso l'alto ai margini del piano stradale. Tali strutture comprendono guard-rail, new jersey, pali o anche alberi che si trovino nelle immediate vicinanze di una strada.

Come visibile nelle figure 1 e 2, per la realizzazione di segnali verticali frontali l'elemento strutturato 1 comprende uno strato di supporto 2, dotato di un asse longitudinale x, che inviluppa complessivamente una superficie di giacitura SG.

Per la realizzazione di segnali verticali laterali,come mostrato nelle figure 3 e 4, lo strato di supporto 2 à ̈ sagomato in modo da definire una pluralità di rilievi 4, tra loro paralleli, che sporgono rispetto alla superficie di giacitura SG.

Ciascuno di tali rilievi 4 Ã ̈ orientato secondo una direzione inclinata rispetto all'asse longitudinale x. Preferibilmente la direzione di orientamento dei rilievi 4 Ã ̈ perpendicolare rispetto all'asse longitudinale x.

Ciascun rilievo 4 presenta in sezione trasversale un profilo trapezoidale, aperto in corrispondenza della base maggiore, che à ̈ provvisto di due superfici laterali 4a,4b le quali si estendono dalla superficie di giacitura SG convergendo tra loro e sono congiunte da una superficie di sommità 4c. Tali superfici laterali sono dunque disposte trasversalmente rispetto alla superficie di giacitura SG, in modo che almeno una di esse, ad esempio una prima 4a di tali superfici laterali, sia rivolta verso la direzione di provenienza del veicolo.

Una pluralità di dispositivi luminosi 41 sono associati allo strato di supporto 2. Nella forma di realizzazione per segnali verticali laterali (figure 3 e 4), i dispositivi luminosi 41 sono associati ai rilievi 4, preferibilmente su almeno alcune delle superfici laterali 4a,4b dei rilievi stessi.

Preferibilmente i dispositivi luminosi sono collocati sulle superfici laterali dei rilievi 4 che sono rivolte verso la direzione di avanzamento dei veicoli. È possibile prevedere, come richiesto da alcune normative, che, rispetto ad una direzione di avanzamento, i dispositivi luminosi disposti sul lato destro della strada proiettino luci di colore diverso rispetto ai dispositivi collocati sul lato sinistro della strada.

In una preferita forma di realizzazione, i dispositivi luminosi 41 comprendono uno o più led parzialmente inseriti in apposite aperture passanti praticate sullo strato di supporto 2. I dispositivi luminosi 41 possono connessi ad un alimentatore 42 il quale, nella versione dell'elemento strutturato mostrato nelle figure 3 e 4, può convenientemente essere alloggiato all'interno del rilievo 4. L'alimentazione dei dispositivi luminosi 41 può avvenire, in combinazione o in alternativa all'alimentatore 42, per mezzo di accumulatori alimentati da almeno un alimentatore fotovoltaico 43. Nella forma di realizzazione per segnali laterali delle figure 3 e 4, l'alimentatore fotovoltaico può essere collocato ad esempio negli spazi tra il rilievi 4.

L'accensione dei dispositivi luminosi 41 può essere gestita ad opera di un circuito elettronico. Preferibilmente l'accensione dei dispositivi luminosi 41 avviene ad intermittenza prestabilita, ad esempio ad intervalli compresi tra 0,8 ed 1 secondo. Il circuito elettronico può inoltre comprendere un interruttore crepuscolare che consente l'accensione dei dispositivi luminosi 41 solo quando la luminosità ambientale scende al disotto di un livello prestabilito. L'interruttore crepuscolare svolge la propria azione anche quando rileva la luce proiettata dai fari di un autoveicolo, comandando lo spegnimento dei dispositivi luminosi 41 con un ritardo prefissato. Ciò consente che, in condizioni di traffico scorrevole, i led rimangano accesi durante il transito dei veicoli nonostante l'interruttore crepuscolare sia investito dalla luce proiettata dai fari. In condizioni di traffico bloccato, in cui presumibilmente l'interruttore crepuscolare viene illuminato in modo continuo dalla luce proveniente dai fari, i led si spengono dopo un certo intervallo di tempo, ad esempio di 20 secondi circa, consentendo di risparmiare energia per l'alimentazione dei dispositivi luminosi 41.

L’elemento strutturato secondo la presente invenzione comprende inoltre uno strato esterno 3 retroriflettente e trasparente il quale à ̈ associato allo strato di supporto 2 in modo da ricoprire i dispositivi luminosi 41. Lo strato esterno 3 presenta, dal lato rivolto verso i dispositivi luminosi 41, una superficie strutturata che presenta impressa una distribuzione di microprismi 30 di sezione triangolare. Preferibilmente lo strato esterno 3 comprende inoltre uno strato coprente 31 che ricopre i microprismi 30.

Lo strato esterno 3 svolge la funzione di ricoprire e proteggere i dispositivi luminosi 41, consentendo comunque, grazie alla propria trasparenza, che essi siano ben visibili dall'esterno. La struttura a microprismi dello strato esterno 3 offre inoltre ottime caratteristiche di retroriflettenza, per cui, anche in mancanza di illuminazione proveniente dai dispositivi luminosi 41, l'elemento strutturato à ̈ comunque ben visibile anche da distanze considerevoli, non appena viene investito da un fascio di luce.

Un strato intermedio 23 Ã ̈ preferibilmente interposto tra lo strato di supporto 2 e lo strato esterno 3 per mantenere lo strato esterno 3 discosto rispetto ai dispositivi luminosi 41. Come visibile nelle figure, lo strato intermedio 23 presenta delle interruzioni in corrispondenza della posizione dei dispositivi luminosi 41, interruzioni che definiscono spazi liberi in cui i dispositivi luminosi sono alloggiati e protetti.

Nella forma di realizzazione mostrata nelle figure 3 e 4, uno strato di riempimento 5 può essere associato allo strato di supporto 2 dalla parte opposta rispetto allo strato esterno 3. Tale strato di riempimento 5 colma gli incavi definiti dai rilievi 4 ed ingloba al proprio interno l'alimentatore 42 e tutti i componenti e le connessioni relativi all'alimentazione ed alla gestione dei dispositivi luminosi 41. Lo strato di riempimento 5 stabilizza ed incrementa la resistenza dei rilievi 4 e protegge tutti i componenti elettrici e/o elettronici dagli agenti atmosferici. In una preferita forma di realizzazione dell'elemento strutturato, lo strato di riempimento 5 à ̈ realizzato in resina poliuretanica. Per favorire l'adesione dello strato di riempimento 5 à ̈ possibile disporre uno strato di primer sulla superficie dello strato di supporto 2.

Preferibilmente lo strato di supporto 2 à ̈ costituito da uno strato continuo di alluminio ricotto. Questo materiale offre una resistenza relativamente elevata in combinazione con una malleabilità elevata.

Lo strato di supporto 2 Ã ̈ stato rappresentato in una configurazione piana in cui la superficie di giacitura SG Ã ̈ parimenti piana. In ogni caso le caratteristiche tecniche dell'elemento strutturato 1 non cambiano se la superficie di giacitura SG, ad esempio, Ã ̈ curva.

Per incrementare la resistenza dell'elemento strutturato lo strato di supporto 2 à ̈ ripiegato longitudinalmente lungo i propri bordi per definire due falde 2a,2b, illustrate in figura 5, che si sovrappongono almeno in parte allo strato esterno 3. Ciò incrementa inoltre la stabilità e la durata del collegamento tra lo strato retro esterno 3 e lo strato di supporto 2. Come ulteriore rinforzo per l'elemento strutturato à ̈ possibile disporre, in corrispondenza delle porzioni di estremità dell'elemento strutturato stesso, due elementi di rinforzo 2c,2d, sagomati con una sezione a C, che premono l'uno verso l'altro lo strato di supporto 2 e lo strato retro esterno 3, così da evitare eventuali distacchi tra i due strati in corrispondenza delle porzioni di estremità dell'elemento strutturato. I due elementi di rinforzo 2c,2d potrebbero anche essere costituiti da due falde di estremità dello strato di supporto 2 ripiegate su loro stesse per sovrapporsi allo strato retro esterno 3. Tali elementi di rinforzo 2c,2d possono essere provvisti di fori per il collegamento ad una superficie di supporto.

Per facilitare l'applicazione ed il fissaggio dell'elemento strutturato ad una superficie, in particolare ad una superficie irregolare come può essere quella di un albero, uno strato sagomato 10, preferibilmente in alluminio ricotto, può essere associato allo strato di supporto 2 al disotto dei rilievi 4 in modo da disporsi sulla superficie di giacitura SG. Lo strato sagomato 10 può essere associato allo strato di supporto per mezzo di uno strato di adesivo auto-polimerizzante o di elementi di collegamento meccanico (ad esempio viti o rivetti). La presenza dello strato sagomato à ̈ utile per fissare l'elemento strutturato ad una superficie irregolare in quanto aumenta la superficie di appoggio dell'elemento strutturato. Lo strato sagomato 10 può inoltre essere provvisto di appendici laterali che si proiettano verso l'alto e chiudono lateralmente i rilievi 4, al fine di proteggere tutti i componenti elettrici/elettronici che alimentano e controllano i dispositivi luminosi 41. Su una parte laterale dello strato sagomato 10, quella che viene rivolta verso l'alto quando l'elemento strutturato corrispondenza delle porzioni di estremità dell'elemento strutturato. I due elementi di rinforzo 2c,2d potrebbero anche essere costituiti da due falde di estremità dello strato di supporto 2 ripiegate su loro stesse per sovrapporsi allo strato retro esterno 3. Tali elementi di rinforzo 2c,2d possono essere provvisti di fori per il collegamento ad una superficie di supporto.

Per facilitare l'applicazione ed il fissaggio dell'elemento strutturato ad una superficie, in particolare ad una superficie irregolare come può essere quella di un albero, uno strato sagomato 10, preferìbilmente in alluminio ricotto, può essere associato allo strato di supporto 2 al disotto dei rilievi 4 in modo da disporsi sulla superficie di giacitura SG. Lo strato sagomato 10 può essere associato allo strato di supporto per mezzo di uno strato di adesivo auto-polimerizzante o di elementi di collegamento meccanico (ad esempio viti o rivetti). La presenza dello strato sagomato à ̈ utile per fissare l'elemento strutturato ad una superficie irregolare in quanto aumenta la superficie di appoggio dell'elemento strutturato. Lo strato sagomato 10 può inoltre essere provvisto di appendici laterali che si proiettano verso l'alto e chiudono lateralmente i rilievi 4, al fine di proteggere tutti i componenti elettrici/elettronici che alimentano e controllano i dispositivi luminosi 41. Su una parte laterale dello strato sagomato 10, quella che viene rivolta verso l'alto quando l'elemento strutturato à ̈ in posizione verticale in condizioni di esercizio, può essere collocato un alimentatore fotovoltaico 42 per l'alimentazione dei dispositivi luminosi 41.

Lo strato piano 10 à ̈ particolarmente indicato per l'applicazione dell'elemento strutturato al tronco di un albero. A tal fine due o più elementi elastici possono essere fissati a bordi opposti dello strato piano 10. Elementi flessibili , come cavi o fasce o simili, possono essere avvolti attorno al tronco dell'albero e fissati agli elementi elastici in modo da associare l'elemento strutturato al tronco stesso. La presenza degli elementi elastici consente di assorbire la crescita naturale del tronco senza causare il distacco dell'elemento strutturato e senza causare la deformazione dello strato di supporto 2. La tensione provocata dalla crescita dall'albero viene infatti assorbita dallo strato piano 10.

L'elemento strutturato secondo la presente invenzione raggiunge tutti gli scopi prefissi. Esso consente la realizzazione di segnaletica laterale molto visibile, anche in condizioni di scarsa luminosità, ed economica, anche dal punto di vista dell'applicazione alle strutture da segnalare. L'elemento strutturato à ̈ inoltre particolarmente resistente e duraturo.

Claims (15)

1. RIVENDICAZIONI 1) Elemento strutturato per segnaletica laterale, comprendente: uno strato dì supporto (2), dotato di un asse longitudinale (x), che inviluppa complessivamente una superficie di giacitura (SG); una pluralità di dispositivi luminosi (41) associati allo strato di supporto (2); caratterizzato dal fatto dì comprendere uno strato esterno (3) retrorìflettente e trasparente associato allo strato di supporto (2) in modo da ricoprire i dispositivi luminosi (41).
2. 2) Elemento strutturato secondo la rivendicazione 1, in cui detto strato esterno (3) presenta, dal lato rivolto verso i dispositivi luminosi (41), una superficie strutturata che presenta impressa una distribuzione di microprismi (30).
3. 3) Elemento strutturato secondo la rivendicazione 2, in cui detto strato esterno (3) comprende uno strato coprente (31) che ricopre detti microprismi (30).
4. 4) Elemento strutturato secondo una delle rivendicazioni precedenti, in cui detti dispositivi luminosi (41) sono connessi ad un alimentatore (42).
5. 5) Elemento strutturato secondo una delle rivendicazioni precedenti, in cui detti dispositivi luminosi (41) sono alimentati per mezzo di almeno un alimentatore fotovoltaico (43).
6. 6) Elemento strutturato secondo una delle rivendicazioni precedenti, in cui lo strato di supporto (2) à ̈ strutturato in modo da definire una pluralità di rilievi (4), tra loro paralleli, che sporgono rispetto alla superficie di giacitura (SG).
7. 7) Elemento strutturato secondo le rivendicazioni 4 e 6, in cui: detti dispositivi luminosi (41) sono associati a superfici laterali (4a,4b) dei rilievi (4); detto alimentatore (42) Ã ̈ alloggiato all'interno di uno dei rilievi (4).
8. 8) Elemento strutturato secondo le rivendicazioni 5 e 6, detti dispositivi luminosi (41) sono associati a superfici laterali (4a,4b) dei rilievi (4); detto alimentatore fotovoltaico (43) Ã ̈ disposto in una zona compresa tra due rilievi (4).
9. 9) Elemento strutturato secondo una delle rivendicazioni precedenti, in cui l'accensione dei dispositivi luminosi (41) Ã ̈ gestita ad opera di un circuito elettronico secondo uno ciclo temporale ad intermittenza.
10. 10) Elemento strutturato secondo la rivendicazione 8, in cui il circuito elettronico comprende un interruttore crepuscolare che consente l'accensione dei dispositivi luminosi (41) solo quando la luminosità ambientale scende al disotto di un livello prestabilito e, quando rileva la luce proiettata dai fari di un autoveicolo, comanda lo spegnimento dei led con un ritardo prefissato.
11. 11) Elemento strutturato secondo una delle rivendicazioni precedenti, in cui detti dispositivi luminosi (41) sono LED.
12. 12) Elemento secondo almeno una delle rivendicazioni da 6 a 12, in cui uno strato di riempimento (5) Ã ̈ associato allo strato di supporto (2) per colmare i rilievi (4) dalla parte opposta rispetto ai dispositivi luminosi (41).
13. 13) Elemento strutturato secondo almeno una delle rivendicazioni da 2 a 12, in cui detto strato di supporto (2) Ã ̈ ripiegato longitudinalmente lungo i propri bordi per definire due falde (2a,2b) che si sovrappongono almeno in parte allo strato esterno (3).
14. 14) Elemento strutturato secondo almeno una delle rivendicazioni da 2 a 13, in cui, in corrispondenza delle porzioni di estremità dell'elemento strutturato stesso, sono disposti due elementi di rinforzo (2c,2d) che premono l'uno verso l'altro lo strato dì supporto (2) e lo strato esterno (3).
15. 15) Elemento strutturato secondo almeno una delle rivendicazioni da 2 a 14, in cui uno strato sagomato (10) Ã ̈ associato allo strato di supporto (2) al disotto dei rilievi (4) in modo da disporsi sulla superficie di giacitura (SG), detto strato sagomato (10) essendo provvisto di appendici laterali che si proiettano verso l'alto e chiudono lateralmente i rilievi (4).