ITMO20080091A1 - Dispositivo di aggancio e sgancio per la movimentazione di materiali e carichi vari, in particolare per la movimentazione di container in aree portuali, scali ferroviari o simili - Google Patents

Dispositivo di aggancio e sgancio per la movimentazione di materiali e carichi vari, in particolare per la movimentazione di container in aree portuali, scali ferroviari o simili Download PDF

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    • B66CCRANES; LOAD-ENGAGING ELEMENTS OR DEVICES FOR CRANES, CAPSTANS, WINCHES, OR TACKLES
    • B66C1/00Load-engaging elements or devices attached to lifting or lowering gear of cranes or adapted for connection therewith for transmitting lifting forces to articles or groups of articles
    • B66C1/10Load-engaging elements or devices attached to lifting or lowering gear of cranes or adapted for connection therewith for transmitting lifting forces to articles or groups of articles by mechanical means
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Description

“DISPOSITIVO DI AGGANCIO E SGANCIO PER LA MOVIMENTAZIONE DI MATERIALI E CARICHI VARI, IN PARTICOLARE PER LA MOVIMENTAZIONE DI CONTAINER IN AREE PORTUALI, SCALI FERROVIARI O SIMILI”.
DESCRIZIONE
La presente invenzione si riferisce ad un dispositivo di aggancio e sgancio per la movimentazione di materiali e carichi vari, in particolare per la movimentazione di container in aree portuali, scali ferroviari o simili.
E’ noto l’impiego di opportuni contenitori di grandi dimensioni, comunemente noti con il termine “container", il cui scopo principale è quello di trasportare merci aventi la medesima destinazione geografica, cosi da facilitare la movimentazione delle merci nonché lo stivaggio sia a bordo delle navi che nei vari terminal portuali o interportuali.
Come è noto a tutti gli operatori del settore, oggi milioni di container solcano quotidianamente i mari su migliaia di navi ed ogni giorno transitano all’interno delle aree portuali, movimentati più volte con tutte le attrezzature presenti all'interno degli interporti, negli scali ferroviari ed anche all'interno di grandi stabilimenti industriali o in qualsivoglia terminal o deposito.
I container sono comunemente costituiti da un contenitore chiuso a tenuta stagna, le cui misure sia in altezza che in larghezza e lunghezza sono definite da standard internazionali (ISO 104), e sono provvisti su uno dei lati corti di un’apertura a due ante per il carico e lo scarico delle merci. Tutti i container sono dotati in corrispondenza degli otto angoli, sia i quattro angoli inferiori che i quattro angoli superiori, di blocchi d’angolo che al loro centro hanno un foro sagomato ad asola.
Nelle quattro asole dei blocchi d’angolo superiori vengono inseriti opportuni perni per permettere l'aggancio e la movimentazione dei container.
Tali perni sono comunemente noti con il termine twist-lok, presentano alla loro estremità una forma allungata sostanzialmente rettangolare e, una volta inseriti e ruotati di 90°, si dispongono trasversalmente alle asole stesse, agganciando solidale il container con l'attrezzatura preposta alla sua movimentazione.
Le quattro asole inferiori consentono di rendere solidali durante il trasporto più container tra essi sovrapposti mediante interposizione di appositi interblocchi.
Tutti i mezzi preposti alla movimentazione ed al carico/scarico dei container sono provvisti di un attrezzo di presa, comunemente noto con il termine spreader.
Lo spreader è formato da una struttura portante centrale, rettangolare, di larghezza standard e di lunghezza variabile così da risultare adattabile a container di differente lunghezza.
La struttura portante è provvista di due sfili telescopici, alle cui estremità sono fissate solidali due testate che portano i quattro perni di aggancio (i suddetti twist-lok), inseribili nelle rispettive asole dei blocchi d’angolo sulla porzione superiore di ogni container.
Tutte le operazioni di aggancio di un container avvengono posizionando in appoggio lo spreader sul container con inserimento dei suddetti twist-lok nelle rispettive asole dei blocchi d’angolo superiori.
Successivamente, l’operatore della macchina adibita alla movimentazione aziona, ad esempio mediante una leva di comando, mezzi attuatori del tipo di cilindri idraulici, i quali consentono la rotazione di 90° dei quattro twist-lok e, di conseguenza, il bloccaggio dello spreader con il container. Una volta movimentato e appoggiato il container, l’operatore agisce nuovamente sulla leva di comando, ruotando nuovamente i quattro twistlok in senso inverso di 90°, per permettere di sganciare e liberare il container e consentire il sollevamento dello spreader e l’estrazione dei twist-lok dalle asole.
Lo spreader è quindi libero ed utilizzabile per altre operazioni di prelievo e movimentazione.
Gli spreader attualmente impiegati per la movimentazione dei container presentano tuttavia alcuni inconvenienti.
L’azionamento dei mezzi attuatori che controllano i perni di bloccaggio, comporta infatti l’esecuzione di manovre manuali da parte dell’operatore che allungano i tempi dell'operazione di aggancio e sgancio del container. Il compito principale del presente trovato è quello di escogitare un dispositivo di aggancio e sgancio per la movimentazione di materiali e carichi vari, in particolare per la movimentazione di container in aree portuali, scali ferroviari o simili che consenta di semplificare tali operazioni.
Altro scopo del presente trovato è quello di escogitare un dispositivo di aggancio e sgancio per ia movimentazione di materiali e carichi vari, in particolare per la movimentazione di container in aree portuali, scali ferroviari o simili, che consenta di superare i menzionati inconvenienti della tecnica nota nel’ambito di una soluzione semplice, razionale, di facile ed efficace impiego e dal costo contenuto, che permetta l’esclusione di tutti i componenti oleodinamici.
Gli scopi sopra esposti sono raggiunti dal presente dispositivo di aggancio e sgancio per la movimentazione di materiali e carichi vari, in particolare per la movimentazione di container in aree portuali, scali ferroviari o simili, comprendente almeno una struttura di supporto associabile ai mezzi di sollevamento/abbassamento di macchine per la movimentazione di carichi, ed almeno un elemento di presa sagomato ed inseribile in almeno una complementare asola sagomata ricavata su di un carico da movimentare, detto elemento di presa essendo associato ruotante a detta struttura di supporto tra una posizione di inserimento/estrazione in/da detta asola, in cui è sostanzialmente allineato a detta asola, ed una posizione di bloccaggio all'interno di detta asola, in cui è disposto sostanzialmente trasversale a detta asola, caratterizzato dal fatto che comprende mezzi automatici di posizionamento di detto elemento di presa tra detta posizione di inserimento/estrazione e detta posizione di aggancio.
Altre caratteristiche e vantaggi del presente trovato risulteranno maggiormente evidenti dalla descrizione di una forma di esecuzione preferita, ma non esclusiva, di un dispositivo di aggancio e sgancio per la movimentazione di materiali e carichi vari, in particolare per la movimentazione di container in aree portuali, scali ferroviari o simili, illustrata a titolo indicativo, ma non limitativo, nelle unite tavole di disegni in cui:
la figura 1 è una vista frontale d’insieme del dispositivo secondo il trovato; la figura 2 è una vista laterale d’insieme del dispositivo secondo il trovato; la figura 3 è una vista in pianta del dispositivo secondo il trovato;
le figure dalla 4 alla 12 sono viste frontali che illustrano il funzionamento del dispositivo secondo il trovato.
In particolare, le figure dalla 4 alla 8 rappresentano le fasi aggancio del dispositivo ad un carico da movimentare, mentre le figure dalla 9 alla 12 illustrano le fasi di sgancio del dispositivo dal carico, successivamente alla sua movimentazione.
Con particolare riferimento a tali figure, si è indicato globalmente con 1 un dispositivo di aggancio e sgancio per la movimentazione di materiali e carichi vari, del tipo impiegabile in particolare su spreader ed altre attrezzature speciali montate su macchine atte alla movimentazione di container in aree portuali, scali ferroviari od in altri siti.
Il dispositivo 1 comprende una struttura di supporto 2 associabile in particolare agli spreader montati sui vari mezzi di sollevamento/abbassamento e trasporto, quali macchine preposte alla movimentazione di container come gru da banchina, gru da piazzale, carrelli elevatori, straddle carrier, gru mobili od altro.
Il dispositivo 1 comprende un elemento di presa 3, costituito da un perno la cui porzione terminate è sagomata a forma rettangolare allungata ed è inseribile in una complementare asola A sagomata, costituita da una delle asole allungate ricavate sui blocchi d’angolo di container o di altri carichi o materiali da movimentare con analogo sistema, illustrati schematicamente nelle figure con il riferimento C.
Il perno 3 è associato ruotante alla struttura di supporto 2 tra una posizione di inserimento/estrazione in/da detta asola A, in cui è disposto sostanzialmente parallelo all’asola stessa (figure 1, 4, 10, 11 e 12), ed una posizione di aggancio all’interno dell’asola A, in cui è disposto sostanzialmente trasversale all’asola stessa (figure 2, 6, 7 e 8).
Particolarmente, il dispositivo 1 comprende un albero 4 posto in posizione verticale, ruotante assialmente nel suo alloggiamento, solidale alla struttura di supporto 2 e provvisto di una estremità sporgente inferiormente alla quale è fissato solidale il perno 3 sagomato rettangolare da inserire nell’asola A del blocco d’angolo del container C.
Vantaggiosamente, il dispositivo 1 comprende mezzi automatici di posizionamento del perno 3, realizzati da un meccanismo costituito da elementi che rendono automatica la rotazione del perno 3 tra le suddette posizione di inserimento/estrazione e posizione di aggancio.
I mezzi automatici di posizionamento comprendono almeno un elemento di spinta, indicato nelle suddette figure con il riferimento 5, associato scorrevole alla struttura di supporto 2 ed atto ad impegnarsi su di una porzione del carico C durante l'inserimento del perno 3 all’interno dell’asola A. In pratica, l’elemento di spinta 5 è predisposto per ricevere una spinta dal basso verso l’alto nel momento in cui lo spreader viene appoggiato sul blocco d’angolo del container C.
I mezzi automatici di posizionamento comprendono, inoltre, mezzi di trasformazione del moto di scorrimento dell’elemento di spinta 5 nel moto di rotazione del perno 3 tra le suddette configurazioni di inserimento/estrazione e di bloccaggio, indicati genericamente nelle figure con il riferimento.
In particolare, l’elemento di spinta 5 scorre tra una posizione folle, in cui sporge dalla struttura di supporto 2 (figure 1, 4, 9 e 12), ed una posizione di spinta, in cui è totalmente retratto all’interno della struttura di supporto 2 (figure 6 e 10).
II passaggio dell'elemento di spinta 5 dalla posizione folle a quella di spinta porta, grazie alla presenza dei mezzi di trasformazione del moto, ai posizionamento del perno 3 dalla posizione di inserimento/estrazione alla posizione dì aggancio e viceversa.
La presenza di mezzi elastici 6, del tipo di molle di spinta, consente il costante ritorno dell'elemento di spinta 5 dalla posizione di spinta alla posizione folle.
L’elemento di spinta 5, in particolare, è costituito da una coppia di perni 5a e 5b inseriti assialmente scorrevoli in opportuni fori passanti sulla struttura di supporto 2.
Tali perni 5a e 5b sono tra essi resi solidali attraverso un'asta saldata di collegamento, anche essa alloggiata nella struttura di supporto 2, che costituisce una superficie di contatto atta a creare la spinta sul suddetto container C, dopo che il perno 3 si è inserito nell’asola A del blocco d’angolo del container C.
I mezzi di trasformazione del moto sono costituiti da un sistema di leve interposto tra l’elemento di spinta 5 ed il suddetto albero 4.
In particolare, il sistema di leve comprende una coppia di bilancieri 7a, 7b incernierati alla struttura di supporto 2 in corrispondenza di un fulcro 8. I perni 5a e 5b dell’elemento di spinta 5 nella loro estremità superiore sono provvisti di appositi dadi di bloccaggio 9 atti ad impegnarsi su rispettive estremità dei bilancieri 7a, 7b. Una ghiera di bloccaggio trattiene le molle 6 atte a riportare l’elemento di spinta 5 nella posizione folle.
II sistema di leve comprende una leva 10, provvista di una prima estremità incernierata alla struttura di supporto 2, in corrispondenza del fulcro 8, e di una seconda estremità associata all’albero 4.
In particolare, una flangia asolata 11 sostanzialmente piastriforme si estende dalla seconda estremità dell’albero 4, ortogonale ad essa, ed un appendice 12 della leva 10 è inserita all’interno di un'asola sulla flangia asolata 11.
Un'asta 13 oscillante è incernierata all’estremità superiore della leva 10, all’interno di un opportuno alloggiamento, ed è provvista di un'estremità libera. L’asta 13 è oscillante tra due posizioni estreme e la sua estremità libera si incastra rispettivamente in corrispondenza di opportune sedi definite sui bilancieri 7a, 7b.
In particolare, durante il passaggio dell’elemento di spinta 5 dalla posizione folle alla posizione di spinta, con conseguente rotazione dei bilancieri 7a, 7b, l’estremità libera dell’asta 13 è atta ad impegnarsi in corrispondenza di una delle sedi.
Questo comporta la spinta sulla leva 10 mediante l’asta 13 e, di conseguenza, la spinta della leva 10 trasformata in spinta orizzontale genera la rotazione della flangia asolata 11 dell'albero 4, il quale ruotando di 90° porta il perno 3 dalla posizione di inserimento/estrazione alla posizione di aggancio o viceversa.
Durante il ritorno dell’elemento di spinta 5 dalla posizione di spinta alla posizione folle, le sedi dei due bilancieri 7a, 7b si allontanano tra loro, permettendo così all’estremità libera dell’asta 13 di svincolarsi dalla sede di uno dei bilancieri 7a, 7b per posizionarsi in corrispondenza della sede dell’altro dei bilancieri 7a, 7b.
Come illustrato nelle figure 1 e 2, il dispositivo 1 comprende un primo ancoraggio 14, incernierato alla struttura di supporto 2 in corrispondenza di un fulcro 15, inferiore al fulcro 8.
In particolare, la leva 10 è provvista nella sua parte superiore di un supporto 18, al quale è collegato un secondo ancoraggio 16 incernierato in corrispondenza di un fulcro 17.
Le due estremità del primo e del secondo ancoraggio 14 e 16 sono tra esse associate per interposizione di una coppia di molle 19 pretensionate, le quali hanno la funzione di posizionare ai punti estremi la leva 10.
Il dispositivo 1 frutto del trovato è stato concepito per operare con un sistema totalmente meccanico e automatico per l’aggancio/sgancio dei container o carichi diversi, eliminando di fatto tutti gli accessori idraulici. In pratica, quattro dispositivi 1 sono disposti ai quatto angoli di uno spreader. Una volta posizionato lo spreader su di un container C, con inserimento dei perni 3 all’interno di rispettive asole A, la pressione sull'elemento di spinta 5 è trasformata in una rotazione di 90° di ciascun perno 3, permettendo di fatto di agganciare il container C, di sollevarlo e di movimentarlo.
Una volta posizionato in appoggio il container C i perni 3 sono già posizionati paralleli alle asole A e, quindi lo spreader può essere sollevato ed impiegato per la movimentazione di una altro container C.
Il funzionamento del dispositivo secondo il trovato è illustrato nel dettaglio nelle figure dalla 4 alla a12.
In particolare, la figura 4 illustra il dispositivo 1 in posizione di contatto ed in fase di discesa, dove l'elemento di spinta 5 inizia la salita e porta, di conseguenza, alia rotazione del perno 3.
La figura 5 illustra il dispositivo 1 con l’elemento di spinta 5 a metà corsa ed il perno 3 ruotato di 45°.
La figura 6 illustra il dispositivo 1 a contatto con blocco d’angolo del carico C, dove l’elemento di spinta 5 è a fine corsa ed il perno 3 è ruotato di 90° in posizione di aggancio.
La figura 7 illustra il dispositivo 1 in fase di sollevamento con l’elemento di spinta 5 a metà corsa ma con il perno 3 nella posizione di aggancio.
La figura 8 illustra il dispositivo 1 in fase di sollevamento con il perno 3 all’interno dell’asola A, ruotato di 90° in posizione di aggancio che solleva il carico C.
La figura 9 illustra il dispositivo 1 in fase di discesa con l'elemento di spinta a metà corsa ed il perno 3 ruotato di 45°.
La figura 10 rappresenta il dispositivo 1 completamente a contatto con il blocco d’angolo del carico C ed il perno 3 ruotato di 90° in posizione di estrazione, parallelo all’asola A e libero di uscire dalla scatola C.
La figura 11 rappresenta il dispositivo 1 in fase di salita con l’elemento di spinta 5 in posizione intermedia ma con il perno 3 che rimane parallelo all’asola A.
La figura 12 illustra il dispositivo 1 in fase di salita con l’elemento di spinta 5 a fine corsa ed il perno 3 allineato all’asola A per il successivo allontanamento dal carico C.
Si è in pratica constatato come il trovato descritto raggiunga gli scopi proposti, e in particolare si sottolinea il fatto che la presenza dei mezzi automatici di posizionamento del perno consente di semplificare le operazioni di aggancio e sgancio di un container rendendo tale operazione estremamente rapida, semplice e sicura.
i pratica, il trovato è stato studiato e realizzato per agganciare e sganciare automaticamente i container con tutti gli spreader e su tutte le macchine preposte alla movimentazione dei container.
Il trovato così concepito è suscettibile di numerose modifiche e varianti tutte rientranti nell’ambito del concetto inventivo.
Inoltre tutti i dettagli sono sostituibili da altri elementi tecnicamente equivalenti.
In pratica i materiali impiegati, nonché le forme e le dimensioni contingenti, potranno essere qualsiasi a seconda delle esigenze senza per questo uscire dall’ambito di protezione delle seguenti rivendicazioni.

Claims (21)

  1. RIVENDICAZIONI 1) Dispositivo di aggancio e sgancio per la movimentazione di materiali e carichi vari, in particolare per la movimentazione di container in aree portuali, scali ferroviari o simili, comprendente almeno una struttura di supporto associabile ai mezzi di sollevamento/abbassamento di macchine per la movimentazione di carichi, ed almeno un elemento di presa sagomato ed inseribile in almeno una complementare asola sagomata ricavata su di un carico da movimentare, detto elemento di presa essendo associato ruotante a detta struttura di supporto tra una posizione di inserimento/estrazione in/da detta asola, in cui è sostanzialmente allineato a detta asola, ed una posizione di bloccaggio all'Interno di detta asola, in cui è disposto sostanzialmente trasversale a detta asola, caratterizzato dal fatto che comprende mezzi automatici di posizionamento di detto elemento di presa tra detta posizione di inserimento/estrazione e detta posizione di aggancio.
  2. 2) Dispositivo secondo la rivendicazione 1, caratterizzato dal fatto che detti mezzi automatici di posizionamento comprendono almeno un elemento di spinta, associato scorrevole a detta struttura di supporto ed atto ad impegnarsi su di almeno una porzione di detto carico.
  3. 3) Dispositivo secondo una o più delle rivendicazioni precedenti, caratterizzato dai fatto che detti mezzi automatici di posizionamento comprendono mezzi di trasformazione del moto di scorrimento di detto elemento di spinta nel moto di rotazione di detto elemento di presa tra detta posizione di inserimento/estrazione e detta posizione di aggancio.
  4. 4) Dispositivo secondo una o più delle rivendicazioni precedenti, caratterizzato dal fatto che detto elemento di spinta è scorrevole tra una posizione folle, in cui è almeno parzialmente sporgente da detta struttura di supporto, ed una posizione di spinta, in cui è sostanzialmente retratto all'interno di detta struttura di supporto.
  5. 5) Dispositivo secondo una o più delle rivendicazioni precedenti, caratterizzato dal fatto che detti mezzi automatici di posizionamento comprendono mezzi elastici di ritorno di detto elemento di spinta in detta posizione folle.
  6. 6) Dispositivo secondo una o più delle rivendicazioni precedenti, caratterizzato dal fatto che detti mezzi elastici comprendono almeno una molla di spinta.
  7. 7) Dispositivo secondo una o più delle rivendicazioni precedenti, caratterizzato dai fatto che detto elemento di spinta comprende almeno una superficie di contatto disposta in prossimità di detto elemento di presa.
  8. 8) Dispositivo secondo una o più delle rivendicazioni precedenti, caratterizzata dal fatto che detta superficie di contatto è sostanzialmente piana.
  9. 9) Dispositivo secondo una o più delle rivendicazioni precedenti, caratterizzato dal fatto che detto elemento di spinta comprende almeno un perno inserito assialmente scorrevole in un rispettivo foro passante su detta struttura portante.
  10. 10) Dispositivo secondo una o più di dette rivendicazioni, caratterizzato dal fatto che detto elemento di spinta comprende una coppia di detti perni tra essi distanziati inseriti assialmente scorrevoli in rispettivi fori passanti su detta struttura portante.
  11. 11) Dispositivo secondo una o più delle rivendicazioni precedenti, caratterizzato dal fatto che detti perni sono tra essi resi solidali da un’asta saldata di collegamento a detta struttura di supporto e provvista di detta superficie di contatto.
  12. 12) Dispositivo secondo una o più delle rivendicazioni precedenti, caratterizzato dal fatto che comprende almeno un albero associato ruotante assialmente a detta struttura di supporto e provvisto di almeno una prima estremità sporgente alla quale è fissato solidale detto elemento di presa.
  13. 13) Dispositivo secondo una o più delle rivendicazioni precedenti, caratterizzato dal fatto che detti mezzi di trasformazione del moto comprendono almeno un sistema di leve interposto tra detto elemento di spinta e detto albero.
  14. 14) Dispositivo secondo una o più delle rivendicazioni precedenti, caratterizzato dal fatto che detto sistema di leve comprende almeno una coppia di bilancieri incernierati a detta struttura di supporto.
  15. 15) Dispositivo secondo una o più delle rivendicazioni precedenti, caratterizzato dal fatto che detto elemento di spinta è provvisto di almeno una porzione estremale opposta a detta superficie di contatto atta ad impegnarsi su di almeno uno di detti bilancieri.
  16. 16) Dispositivo secondo una o più delle rivendicazioni precedenti, caratterizzato dal fatto che detti perni dell'elemento di spinta sono provvisti di porzioni estremali atte ad impegnarsi su rispettive estremità di detti bilancieri.
  17. 17) Dispositivo secondo una o più delle rivendicazioni precedenti, caratterizzato dal fatto che detto sistema di leve comprende almeno una leva, provvista di una prima estremità incernierata a detta struttura di supporto e di una seconda estremità opposta associata a detto albero.
  18. 18) Dispositivo secondo una o più delle rivendicazioni precedenti, caratterizzato dal fatto che detto sistema di leve comprende almeno un’asta provvista di un’estremità incernierata a detta leva e di un'estremità libera atta ad impegnarsi su di almeno uno di detti bilancieri.
  19. 19) Dispositivo secondo una o più delle rivendicazioni precedenti, caratterizzato dai fatto che detto elemento di presa comprende almeno un perno di conformazione sostanzialmente allungata.
  20. 20) Dispositivo secondo una o più delle rivendicazioni precedenti, caratterizzato dal fatto che detta asola è del tipo di un’asola allungata o simili.
  21. 21) Dispositivo secondo una o più delle rivendicazioni precedenti, caratterizzato dal fatto che detta asola è posta su di un blocco d’angolo di un container o simili.
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