ITMO20080092A1 - Macchina per la movimentazione di carichi vari, in particolare container in aree portuali, interportuali, scali ferroviari o simili - Google Patents

Macchina per la movimentazione di carichi vari, in particolare container in aree portuali, interportuali, scali ferroviari o simili Download PDF

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ITMO20080092A1
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Luciano Fantuzzi
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Luciano Fantuzzi
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    • BPERFORMING OPERATIONS; TRANSPORTING
    • B66HOISTING; LIFTING; HAULING
    • B66CCRANES; LOAD-ENGAGING ELEMENTS OR DEVICES FOR CRANES, CAPSTANS, WINCHES, OR TACKLES
    • B66C19/00Cranes comprising trolleys or crabs running on fixed or movable bridges or gantries
    • B66C19/007Cranes comprising trolleys or crabs running on fixed or movable bridges or gantries for containers

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  • Engineering & Computer Science (AREA)
  • Mechanical Engineering (AREA)
  • Ship Loading And Unloading (AREA)
  • Carriers, Traveling Bodies, And Overhead Traveling Cranes (AREA)
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  • Types And Forms Of Lifts (AREA)

Description

“MACCHINA PER LA MOVIMENTAZIONE DI CARICHI VARI, IN PARTICOLARE CONTAINER IN AREE PORTUALI, INTERPORTUALI, SCALI FERROVIARI O SIMILI”.
DESCRIZIONE
La presente invenzione si riferisce ad una macchina per la movimentazione di carichi vari, in particolare container in aree portuali, interportuali, scali ferroviari o simili, studiata e realizzata per soddisfare le sempre crescenti necessità di velocizzare e razionalizzare la movimentazione dei container.
Come è noto, con particolare riferimento alle aree portuali, le fasi di carico e scarico dei container da una nave avvengono in corrispondenza di una banchina attrezzata sulla quale operano gru di grandi dimensioni su rotaia, nel caso di porti maggiori, o gru mobili montate su ruote in gomma, nel caso di porti minori.
In entrambi i casi si opera esclusivamente con due sistemi, o cicli di lavoro, ben precisi di scarico e/o carico.
In particolare, la movimentazione dei container nei porti ha inizio con l'attracco della nave da scaricare e/o caricare alla banchina.
Una volta ormeggiata la nave, inizia la fase di scarico o carico vera e propria: le gru di banchina si posizionano con i loro bracci sopra alla nave, affiancate una all’altra da un minimo di due fino ad un massimo di sei (per le navi più grandi) pronte per la successiva movimentazione dei container da scaricare e/o caricare.
Iniziata la prima fase di lavoro, che consiste quasi sempre nello scarico, le gru iniziano a scaricare i container:
- direttamente sui cosiddetti “trailer” (rimorchi trainati da una motrice, o trattore) per il loro trasferimento ai piazzali di stivaggio, o
- direttamente a terra, se il porto è attrezzato con macchine dei tipo autocaricante e auto-scaricante per il successivo trasporto nei piazzali.
Quest’ultimo sistema, pur permettendo alle gru di banchina di operare con la massima rapidità, potendo scaricare direttamente a terra il container, risulta tuttavia più lento del sistema che utilizza i trailer e la ragione è data dal fatto che nella fase di trasporto del container dalla banchina al piazzale e del loro successivo accatastamento le macchine auto-caricanti risultano più lente sia durante la fase di trasporto che di sollevamento. I trailer, a loro volta, pur essendo più veloci durante la fase di trasporto dei container dalla banchina al piazzale, rallentano sia le gru da banchina in fase di carico, come sopra descritto, che le gru da piazzale in fase di scarico.
Le macchine auto-caricanti ed auto-scaricanti attualmente in circolazione sono di tre tipi, convenzionalmente noti come carrelli elevatori, reachstacker e straddle carrier.
Grazie a queste macchine le gru di banchina depositano i container a terra consentendogli di sfruttare al massimo la propria velocità; una volta messi a terra, tuttavia, le macchine devono agganciare i container con i loro cosiddetti “spreader”, sollevarli di almeno 3-4 metri per consentire agli operatori di vedere il percorso durante la fase di trasporto fino ai piazzale, ed infine accatastarli uno sopra l'altro.
Anche queste macchine, analogamente ai trailer, non sono tuttavia più in grado di sopperire alle esigenze odierne dei grandi porti, che richiedono prestazioni sempre più crescenti in termini di rapidità di scarico e carico di una nave.
Ciò è dovuto principaimente all'elevato costo di sosta giornaliero di una nave, variabile da 50.000 dollari, per una nave del tipo “panama”, fino a 150.000 dollari, per le navi di grandi dimensioni del tipo "super post panama” da 8/10.000 TEU.
Per questa ragione i porti che liberano per primi le navi sono quelli destinati ad acquisire sempre più traffico e sempre più nuove compagnie di navigazione.
Di conseguenza, ogni porto è alla costante ricerca di nuovi sistemi che consentano di velocizzare il più possibile le varie operazioni necessarie per liberare la nave.
Affinché ciò possa avvenire, occorre che le grandi gru di banchina non abbiano soste e siano libere di poter scaricare il container direttamente a terra nell’area sottostante, area che dovrà essere liberata essa stessa rapidamente, nell'intervallo di tempo in cui la gru va a prendere i container successivi.
Scopo principale della macchina secondo il trovato, quindi, è l'ottenimento di prestazioni superiori alle macchine attuali, nelle varie manovre di aggancio dei container, trasporto e sgancio.
Altro scopo della macchina secondo il trovato è consentire di soddisfare le richieste attuali e future dei porti, garantendo la massima produttività.
Altro scopo è quello di escogitare una macchina che sia in grado di ridurre notevolmente il peso complessivo, a parità di caratteristiche di sollevamento e trasporto, cercando di sfruttare al massimo ogni suo particolare costruttivo.
Un ulteriore scopo del presente trovato è quello di escogitare una macchina che sia di ingombro e peso contenuti, tali da consentire il trasporto dei container in condizioni di massima sicurezza e ad alta velocità.
Gli scopi sopra esposti sono tutti raggiunti dalla presente macchina per la movimentazione di carichi vari, in particolare container in aree portuali, interportuali, scali ferroviari o simili, comprendente almeno una struttura perimetrale superiore che è associata in corrispondenza di due fiancate laterali ad almeno una coppia di rispettivi montanti laterali verticali, contrapposti tra loro e provvisti di mezzi di movimentazione al suolo, e mezzi di sollevamento atti al sollevamento/abbassamento di almeno un carico disposto nello spazio sottostante detta struttura perimetrale, caratterizzata dal fatto che detti mezzi di sollevamento comprendono almeno una prima ed una seconda traversa sostanzialmente orizzontali e trasversali alla direzione longitudinale di detta struttura perimetrale e distanziate tra loro, ciascuna traversa essendo provvista di rispettivi mezzi di presa di detti carichi ed associata a mezzi elevatori per il sollevamento e/o abbassamento rispetto al suolo.
Ulteriori caratteristiche e vantaggi dei presente trovato risulteranno maggiormente evidenti dalla descrizione di dettaglio di una forma di esecuzione preferita, ma non esclusiva, di una macchina per la movimentazione di carichi vari, in particolare container in aree portuali, interportuali, scali ferroviari o simili, illustrata a titolo indicativo, ma non limitativo, nelle unite tavole di disegni in cui:
la figura 1 è una vista laterale, parzialmente in trasparenza, di una prima forma di realizzazione della macchina secondo il trovato in configurazione operativa;
la figura 2 è una vista dall'alto della macchina di figura 1;
la figura 3 è una vista laterale della macchina di figura 1, in una diversa configurazione operativa;
la figura 4 è una vista dall’alto della macchina di figura 3;
la figura 5 è una vista frontale della macchina di figura 1 , con container a terra;
la figura 6 è una vista laterale, parzialmente in trasparenza, di una seconda forma di realizzazione della macchina secondo il trovato in configurazione operativa;
la figura 7 è una vista dall’alto della macchina di figura 6;
la figura 8 è una vista frontale della macchina di figura 6, con container a terra;
la figura 9 è una vista laterale, parzialmente in trasparenza, di una terza forma dì realizzazione della macchina secondo il trovato in configurazione operativa;
la figura 10 è una vista dall’alto della macchina di figura 9;
la figura 11 è una vista frontale della macchina di figura 9, con container a terra;
la figura 12 è una vista frontale della macchina di figura 9, con container sollevati;
la figura 13 è una vista laterale, parzialmente in trasparenza, della macchina di figura 9, in una diversa configurazione operativa;
la figura 14 è una vista dall’alto della macchina di figura 13;
la figura 15 è una vista frontale della macchina di figura 13, con container a terra;
la figura 16 è una vista frontale della macchina di figura 13, con container sollevati;
la figura 17 è una vista laterale, parzialmente in trasparenza, di una quarta forma di realizzazione della macchina secondo il trovato in configurazione operativa;
la figura 18 è una vista dall’alto della macchina di figura 17;
la figura 19 è una vista frontale della macchina di figura 17, con container a terra;
la figura 20 è una vista frontale della macchina di figura 17, con container sollevati;
la figura 21 è una vista laterale, parzialmente in trasparenza, della macchina di figura 17, in una diversa configurazione operativa;
la figura 22 è una vista dall’alto della macchina di figura 21.
Con particolare riferimento a tali figure, si è indicato globalmente con 1 una macchina per la movimentazione di carichi vari, in particolare container in aree portuali, interportuali, scali ferroviari o simili.
Nella prima forma di realizzazione la macchina 1 è composta da una struttura perimetrale superiore 2 unita solidalmente ad una struttura longitudinale 3 costituita da due tratti 3a e 3b.
Le fiancate laterali e longitudinali della struttura perimetrale 2 sono costituite da una coppia di travi 4, sostanzialmente parallele ai tratti della struttura longitudinale 3.
I tratti della struttura longitudinale 3 sono resi solidali alle due fiancate trasversali 5 della struttura 2 e supportano rispettive testate 6, anteriore e posteriore.
Le testate 6 comprendono rispettive traverse di estremità 7a che costituiscono parte dei mezzi di sollevamento per il sollevamento e/o abbassamento di un carico (container) C sottostante alla struttura perimetrale 2 e che sono provviste di rispettivi mezzi di presa 8a, in particolare per l'aggancio di container da 40-45 piedi.
Le fiancate longitudinali della struttura perimetrale 2 supportano centralmente una coppia di supporti a mensola intermedi 7b, disposti sostanzialmente paralleli tra loro ed alle traverse di estremità 7a e provvisti, anch’essi, di mezzi di presa 8b per il sollevamento e/o abbassamento di carichi C, in particolare container da 20 piedi.
Le travi longitudinali 4 sono associate a coppie di rispettivi montanti verticali laterali 9, contrapposti tra loro e provvisti di mezzi di movimentazione al suolo 10, del tipo di ruote o simili.
Vantaggiosamente, alla base dei montanti 9 sono montati rispettivi bilancieri orizzontali 11 cui sono associati snodi di movimentazione che permettono alla macchina 1 di muoversi in tutte le direzioni, su un suolo anche accidentato o sconnesso.
Più precisamente, i mezzi di movimentazione 10 sono costituiti da coppie di ruote 12 montate sui rispettivi bilancieri orizzontali 11 dei due montanti laterali 9.
Le ruote sono gommate, azionate da motori idraulici e tutte sterzanti, allineate tra loro lungo direzioni sostanzialmente parallele alla direzione longitudinale della struttura perimetrale 2.
Utilmente, per rendere più confortevole ed agevole la guida, la macchina 1 è dotata di una cabina di guida 13 con sedile ergonomicamente adattabile al peso ed alla statura dell’operatore.
La cabina è posta nella parte superiore della macchina, sopraelevata, rotante di 180° ed in posizione tale da consentire all’operatore un agevole controllo di tutte le manovre.
Con particolare riferimento ai mezzi di sollevamento, essi comprendono sia le due traverse 7a, fissate solidali alla struttura perimetrale 2 in corrispondenza delle testate 6 anteriore e posteriore, che la coppia di supporti intermedi a mensola 7b, solidali alle travi 4 che costituiscono le fiancate laterali della struttura perimetrale 2 e rivolti verso l'interno della struttura stessa.
I montanti laterali verticali 9 sono associati a rispettivi mezzi elevatori del tipo ad azionamento fluidodinamico 14.
Tali mezzi elevatori sono atti a sollevare e/o abbassare l’intera struttura perimetrale 2 che supporta solidali i tratti della struttura longitudinale 3 portanti le traverse di estremità 7a ed i supporti a mensola intermedi 7b, così da consentire il sollevamento e/o abbassamento dei container C agganciati dai rispettivi mezzi di presa 8a, 8b.
E’, quindi, evidente come sia l'intera struttura della macchina 1 ad alzarsi ed abbassarsi per consentire la movimentazione dei container C.
Tale soluzione, vantaggiosamente, consente di ridurre notevolmente il peso e gli ingombri della macchina 1, semplificando l’intera struttura e mantenendo inalterati tutti i vantaggi del trovato.
I supporti a mensola 7b sono, a loro volta, associati a mezzi di registrazione 15 dell’altezza dal suolo che sono atti a posizionarli tra due configurazioni:
- una configurazione di riposo, in cui sono posti alla stessa quota delle travi longitudinali 4 della struttura 2 per consentire la presa ed il sollevamento/abbassamento e trasporto di un container C da 40 piedi da parte delle traverse 7a;
- una configurazione di lavoro, in cui sono posti ad una quota in altezza leggermente inferiore rispetto alle travi 4 della struttura 2 ed atti a cooperare con le traverse di estremità 7a per la presa ed il sollevamento/abbassamento e trasporto contemporanei di due container C da 20 piedi.
I mezzi di registrazione 15 sono del tipo ad azionamento fluidodinamico, ma non si escludono alternative forme di attuazione.
Utilmente, i tratti 3a e 3b della struttura longitudinale 3 sono associati a rispettivi mezzi di regolazione 16 della loro lunghezza che sono atti a consentire la regolazione della distanza tra le rispettive testate 7a, così da consentire sia la presa di container C di 40 piedi (figure 1 e 2) che di 45 piedi (figure 3 e 4).
I mezzi di regolazione 16, ad esempio, possono essere di tipo telescopico, i tratti 3a e 3b essendo costituiti da almeno due elementi sostanzialmente coassiali scorrevoli l’uno nell’altro e con interposti mezzi attuatori 17 di tipo fluidodinamico o simili.
Non si escludono, tuttavia, alternative forme di attuazione di tali mezzi di regolazione 16.
Nella seconda forma di realizzazione della macchina secondo il trovato rappresentata nelle figure da 6 a 8, la struttura perimetrale 2 è doppia e supporta in posizione sostanzialmente centrale una doppia coppia di supporti intermedi 7b solidali tra loro e sostenuti da un'unica traversa centrale 18 atta a garantire una maggiore robustezza e stabilità alla macchina.
Le strutture longitudinali 3 sono due, parallele ed affiancate tra loro, e costituite, anch’esse, da rispettive coppie di tratti 3a e 3b alle cui estremità sono supportate solidali le traverse di estremità 7a, a loro volta interagenti tra loro a due a due ed, eventualmente, con i rispettivi supporti intermedi 7b per il sollevamento/abbassamento dei container C.
Utilmente, tale seconda forma di attuazione della macchina, pur risultando di ingombro e peso maggiore rispetto alla prima forma di attuazione, consente di movimentare contemporaneamente due container di 40-45 piedi o, alternativamente, quattro container C di 20 piedi, con evidenti benefici in termini di tempo e velocità di carico/scarico e trasporto.
Anche la seconda forma di realizzazione della macchina secondo il trovato presenta i tratti 3a e 3b delle due strutture longitudinali 3 associati a rispettivi mezzi di regolazione 16 della loro lunghezza che sono atti a consentire la regolazione delia distanza tra le rispettive testate 7a, così da consentire sia la presa di container C di 40 piedi che di 45 piedi (figure 6 e 7).
In entrambe le forme di realizzazione raffigurate della macchina 1 secondo il trovato, all’interno delle travi longitudinali 4 sono ricavati uno o più serbatoi per il contenimento sia dei fluidi di alimentazione del motore per il funzionamento dell’intera macchina 1, che dei fluidi di alimentazione dell'intero impianto idraulico che di qualunque altro fluido necessario alla macchina 1 per l’attivazione di ulteriori dispositivi primari o ausiliari.
Tale accorgimento consente di sfruttare convenientemente gli spazi disponibili a bordo della macchina 1, contribuendo a minimizzarne ulteriormente gli ingombri.
Si sottolinea, inoltre, che la macchina 1 è dimensionata in modo che la distanza della struttura perimetrale 2 dal suolo è sostanzialmente poco più alta dell’altezza standardizzata del container da movimentare, per consentire di staccare da terra i container stessi.
In pratica, per effettuare il trasporto, l’altezza della struttura 2 è tale per cui le traverse di estremità 7a ed i supporti intermedi 7b in posizione completamente sollevata sono disposti di poco al di sopra dei container C appoggiati al suolo.
La distanza tra i montanti contrapposti 9 di supporto delle ruote 12 è sostanzialmente maggiore della larghezza standardizzata dei container da movimentare, in particolare per permettere un facile inserimento della macchina 1 a cavallo del container da agganciare, sollevare e trasportare. Ciò consente di lasciare un apposito spazio di manovra tra i bilancieri 11 delle ruote 12 ed i container C, permettendo alle ruote stesse di sterzare correttamente in tutte le condizioni di impiego.
Si evince, conseguentemente, che la macchina secondo il trovato risulta particolarmente compatta e di ingombri limitati sia in altezza che in larghezza e può essere impiegata in modo agevole, pratico e in condizioni di grande efficienza e sicurezza, senza il rischio di ribaltamento in curve affrontate ad alta velocità.
Non si escludono, tuttavia, alternative forme di attuazione del presente trovato in cui l’altezza delle strutture 2 e 3 rispetto al suolo sia maggiorata rispetto a quanto illustrato nelle figure.
La macchina, infatti, può essere dimensionata in modo tale da poter caricare i container sul rimorchio di un camion, per la consegna diretta al cliente, ferme restando tutte le prestazioni di movimentazione, sia in fase di carico che di scarico di una nave.
A tale proposito, non si esclude nemmeno che la macchina possa essere costruita, su richiesta, con una struttura superiore 2 in grado di sollevare i container fino ad un’altezza tale da poter accatastare i container uno sull’altro o sopra un’altra fila di container, semplicemente allungando i montanti verticali 9, mantenendoli fissi, o rendendoli telescopici.
Nelle prime due forme di realizzazione descritte e raffigurate la macchina secondo il trovato non necessita dello spreader perché utilizza per il sollevamento la stessa struttura perimetrale portante le varie traverse. Per tutte le macchine note lo spreader non è un accessorio, bensì è indispensabile, con enormi svantaggi dovuti a! peso morto (zavorra di 10-12 ton da trasportare) ed al ciondolamento dello stesso e del container trasportato.
La macchina secondo il trovato, se richiesto, può anch’essa supportare uno o più spreader, consentendo comunque di mantenere una struttura complessivamente compatta e di ingombro e peso ragionevolmente contenuto, peculiarità principali del trovato.
A titolo esemplificativo, ma non limitativo, le figure da 9 a 16 illustrano una terza forma di realizzazione della macchina secondo il trovato, analoga alle precedenti nelle principali caratteristiche, in cui la struttura perimetrale doppia 2 e le strutture longitudinali 3 supportano almeno una coppia di spreader 19 di tipo noto per la presa ed il trasporto dei container C.
Gli spreader 19 sono supportati in modo tale da consentire la presa di container C di altezza variabile e di lunghezza pari a 40-45 piedi (figure 9, 10, 11 e 12) o 20 piedi (figure 13, 14, 15 e 16).
Il sollevamento/abbassamento dell’intera struttura perimetrale 2 e delle strutture longitudinali 3 è determinato dal loro scorrimento lungo i rispettivi montanti 9.
In una quarta possibile forma di realizzazione della macchina secondo il trovato, così come rappresentata nelle figure da 17 a 22, gli spreader 19 sono supportati dalla doppia struttura perimetrale 2 e dalle due strutture longitudinali 3 in modo tale da risultare tra loro indipendenti nei rispettivi spostamenti in altezza rispetto al suolo sottostante.
In questo caso, la struttura della macchina 1 è fissa e gli spreader sono associati a rispettivi mezzi di azionamento 20, indipendenti tra loro, per il loro sollevamento/abbassamento rispetto alla struttura portante e la presa dei container C.
Anch’essi, come nella versione precedentemente descritta ed illustrata, sono in grado di movimentare container di varia lunghezza (da 20 sino a 40-45 piedi) ed altezza variabile.
Si è in pratica constatato come il trovato descritto raggiunga gli scopi proposti.
A tale proposito si sottolinea il fatto che la macchina secondo il trovato è concepita per risolvere tutte le problematiche esistenti nell’ambito della movimentazione dei container nelle aree portuali, interportuali, negli scali ferroviari o simili.
In particolare, tale macchina consente di velocizzare e razionalizzare la movimentazione dei container nell'intera area portuale, interportuale, scalo ferroviario o simile, evitando gli intasamenti dovuti alla presenza di più container a terra.
Un ulteriore punto di forza innovativo del trovato è rappresentato dalla peculiarità della macchina di non necessitare obbligatoriamente dello spreader, da utilizzare eventualmente come accessorio aggiuntivo ma non indispensabile, come invece accade per qualsiasi macchina oggi in circolazione che operi nella movimentazione di container (straddle-carrier, reach-stacker o carrelli elevatori) che, obbligatoriamente, devono essere accessoriati con uno spreader per poter effettuare la movimentazione dei container.
Altro scopo raggiunto del trovato è ottenere una struttura unica e rigida, così da garantire la massima stabilità durante il trasporto dei container, velocità di trasporto molto elevate, addirittura superiori agli stessi trailer, e ridurre, se non eliminare, i rischi di ribaltamento sia in condizioni di carico che di scarico.
Il trovato così concepito è suscettibile di numerose modifiche e varianti tutte rientranti nell'ambito del concetto inventivo.
Inoltre tutti i dettagli sono sostituibili da altri elementi tecnicamente equivalenti.
In pratica i materiali impiegati, nonché le forme e le dimensioni contingenti, potranno essere qualsiasi a seconda delle esigenze senza per questo uscire daH’ambito di protezione delle seguenti rivendicazioni.

Claims (30)

  1. RIVENDICAZIONI 1) Macchina per la movimentazione di carichi vari, in particolare container in aree portuali, interportuali, scali ferroviari o simili, comprendente almeno una struttura perimetrale superiore che è associata in corrispondenza di due fiancate laterali ad almeno una coppia di rispettivi montanti laterali verticali, contrapposti tra loro e provvisti di mezzi di movimentazione al suolo, e mezzi di sollevamento atti al sollevamento/abbassamento di almeno un carico disposto nello spazio sottostante detta struttura perimetrale, caratterizzata dal fatto che detti mezzi di sollevamento comprendono almeno una prima ed una seconda traversa sostanzialmente orizzontali e trasversali alla direzione longitudinale di detta struttura perimetrale e distanziate tra loro, ciascuna traversa essendo provvista di rispettivi mezzi di presa di detti carichi ed associata a mezzi elevatori per il sollevamento e/o abbassamento rispetto al suolo.
  2. 2) Macchina secondo una o più delle rivendicazioni precedenti, caratterizzata dal fatto che detta struttura perimetrale è associata ad una struttura longitudinale comprendente almeno due tratti sostanzialmente paralleli a dette fiancate laterali e sporgenti da detta struttura perimetrale ed atta a formare con essa un’unica struttura solidale e portante, sostanzialmente orizzontale.
  3. 3) Macchina secondo una o più delle rivendicazioni precedenti caratterizzata dal fatto che detta prima traversa è e montata in prossimità di detto primo tratto della struttura longitudinale.
  4. 4) Macchina secondo una o più delle rivendicazioni precedenti, caratterizzata dal fatto che detta seconda traversa è montata in prossimità di detto secondo tratto della struttura longitudinale.
  5. 5) Macchina secondo una o più delle rivendicazioni precedenti, caratterizzata dal fatto che detti mezzi di sollevamento comprendono almeno una coppia di supporti intermedi sostanzialmente orizzontali che sono associati a detta struttura perimetrale, sono provvisti di rispettivi detti mezzi di presa dei carichi ed atti a cooperare con dette traverse per il sollevamento e/o abbassamento di almeno un carico di dimensioni differenti rispetto al carico sollevabile e/o abbassabile da dette traverse.
  6. 6) Macchina secondo una o più delle rivendicazioni precedenti, caratterizzata dal fatto che detti mezzi elevatori sono per il sollevamento e/o abbassamento di detta struttura perimetrale.
  7. 7) Macchina secondo una o più delle rivendicazioni precedenti, caratterizzata dal fatto che la distanza di detta struttura perimetrale dal suolo è sostanzialmente maggiore dell'altezza standard di un carico da movimentare.
  8. 8) Macchina secondo una o più delle rivendicazioni precedenti, caratterizzata dal fatto che la distanza tra detti montanti laterali contrapposti è leggermente maggiore della larghezza standard di un carico da movimentare.
  9. 9) Macchina secondo una o più delle rivendicazioni precedenti, caratterizzata dal fatto che comprende almeno una cabina di guida e di comando per un operatore.
  10. 10) Macchina secondo una o più delle rivendicazioni precedenti, caratterizzata dal fatto che detta cabina è posta superiormente a detta struttura perimetrale.
  11. 11) Macchina secondo una o più delle rivendicazioni precedenti, caratterizzata dal fatto che detti mezzi di movimentazione a! suolo comprendono una pluralità di ruote.
  12. 12) Macchina secondo una o più delle rivendicazioni precedenti, caratterizzata dal fatto che detti mezzi di movimentazione al suolo comprendono serie di ruote associate a rispettivi detti montanti laterali, le ruote di ciascuna serie essendo allineate lungo una direzione sostanzialmente parallela alla direzione longitudinale di detta struttura perimetrale.
  13. 13) Macchina secondo una o più delle rivendicazioni precedenti, caratterizzata dal fatto che tra dette ruote e detti montanti sono interposti rispettivi bilancieri.
  14. 14) Macchina secondo una o più delle rivendicazioni precedenti, caratterizzata dal fatto che dette serie ruote sono costituite da coppie di ruote.
  15. 15) Macchina secondo una o più delle rivendicazioni precedenti, caratterizzata dal fatto che dette ruote sono gommate.
  16. 16) Macchina secondo una o più delle rivendicazioni precedenti, caratterizzata dal fatto che almeno una di dette ruote è motorizzata.
  17. 17) Macchina secondo una o più delle rivendicazioni precedenti, caratterizzata dal fatto che almeno una di dette ruote è sterzanti.
  18. 18) Macchina secondo una o più delle rivendicazioni precedenti, caratterizzata dal fatto che comprende almeno un serbatoio di un fluido di alimentazione del motore e/o dell’intero impianto idraulico.
  19. 19) Macchina secondo una o più delle rivendicazioni precedenti, caratterizzata dal fatto che detto serbatoio è ricavato all’interno di almeno una di dette fiancate laterali.
  20. 20) Macchina secondo una o più delle rivendicazioni precedenti, caratterizzata dal fatto che detta struttura perimetrale è doppia.
  21. 21) Macchina secondo una o più delle rivendicazioni precedenti, caratterizzata dal fatto che comprende due di dette strutture longitudinali tra loro affiancate.
  22. 22) Macchina secondo una o più delle rivendicazioni precedenti, caratterizzata dal fatto che almeno uno di detti tratti della struttura longitudinale comprende mezzi di regolazione della lunghezza.
  23. 23) Macchina secondo una o più delle rivendicazioni precedenti, caratterizzata dal fatto che detti mezzi di regolazione sono di tipo telescopico.
  24. 24) Macchina secondo una o più delle rivendicazioni precedenti, caratterizzata dal fatto che almeno uno di detti tratti della struttura longitudinale comprende almeno due elementi scorrevoli l’uno internamente all’altro, con interposti mezzi attuatori.
  25. 25) Macchina secondo una o più delle rivendicazioni precedenti, caratterizzata dal fatto che detti mezzi attuatori sono di tipo fluidodinamico.
  26. 26) Macchina secondo una o più delle rivendicazioni precedenti, caratterizzata dal fatto che comprende almeno uno spreader per la presa di detti carichi.
  27. 27) Macchina secondo una o più delle rivendicazioni precedenti, caratterizzata dal fatto che detto spreader è supportato da detta struttura longitudinale.
  28. 28) Macchina secondo una o più delle rivendicazioni precedenti, caratterizzata dal fatto che comprende due di detti spreader.
  29. 29) Macchina secondo una o più delle rivendicazioni precedenti, caratterizzata dal fatto che detti spreader sono indipendenti tra loro.
  30. 30) Macchina secondo una o più delle rivendicazioni precedenti, caratterizzata dai fatto che detto spreader è associato a propri mezzi di azionamento per il sollevamento/abbassamento e presa di detti carichi.
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