ITMO20010219A1 - Apparati e metodo - Google Patents

Apparati e metodo Download PDF

Info

Publication number
ITMO20010219A1
ITMO20010219A1 IT2001MO000219A ITMO20010219A ITMO20010219A1 IT MO20010219 A1 ITMO20010219 A1 IT MO20010219A1 IT 2001MO000219 A IT2001MO000219 A IT 2001MO000219A IT MO20010219 A ITMO20010219 A IT MO20010219A IT MO20010219 A1 ITMO20010219 A1 IT MO20010219A1
Authority
IT
Italy
Prior art keywords
sheet material
containers
operating unit
areas
mold
Prior art date
Application number
IT2001MO000219A
Other languages
English (en)
Original Assignee
Elopak Systems
Priority date (The priority date is an assumption and is not a legal conclusion. Google has not performed a legal analysis and makes no representation as to the accuracy of the date listed.)
Filing date
Publication date
Application filed by Elopak Systems filed Critical Elopak Systems
Priority to IT2001MO000219A priority Critical patent/ITMO20010219A1/it
Publication of ITMO20010219A0 publication Critical patent/ITMO20010219A0/it
Priority to CNA2008100985281A priority patent/CN101323082A/zh
Priority to US10/495,565 priority patent/US20050120680A1/en
Priority to AU2002350889A priority patent/AU2002350889A1/en
Priority to PCT/GB2002/005164 priority patent/WO2003041946A2/en
Priority to EP02785603A priority patent/EP1444087A2/en
Priority to CNB028271629A priority patent/CN100400382C/zh
Priority to CNA2008100985277A priority patent/CN101323379A/zh
Publication of ITMO20010219A1 publication Critical patent/ITMO20010219A1/it

Links

Classifications

    • BPERFORMING OPERATIONS; TRANSPORTING
    • B65CONVEYING; PACKING; STORING; HANDLING THIN OR FILAMENTARY MATERIAL
    • B65BMACHINES, APPARATUS OR DEVICES FOR, OR METHODS OF, PACKAGING ARTICLES OR MATERIALS; UNPACKING
    • B65B47/00Apparatus or devices for forming pockets or receptacles in or from sheets, blanks, or webs, comprising essentially a die into which the material is pressed or a folding die through which the material is moved
    • B65B47/04Apparatus or devices for forming pockets or receptacles in or from sheets, blanks, or webs, comprising essentially a die into which the material is pressed or a folding die through which the material is moved by application of mechanical pressure
    • BPERFORMING OPERATIONS; TRANSPORTING
    • B29WORKING OF PLASTICS; WORKING OF SUBSTANCES IN A PLASTIC STATE IN GENERAL
    • B29CSHAPING OR JOINING OF PLASTICS; SHAPING OF MATERIAL IN A PLASTIC STATE, NOT OTHERWISE PROVIDED FOR; AFTER-TREATMENT OF THE SHAPED PRODUCTS, e.g. REPAIRING
    • B29C49/00Blow-moulding, i.e. blowing a preform or parison to a desired shape within a mould; Apparatus therefor
    • B29C49/02Combined blow-moulding and manufacture of the preform or the parison
    • B29C49/06905Using combined techniques for making the preform
    • B29C49/0691Using combined techniques for making the preform using sheet like material, e.g. sheet blow-moulding from joined sheets
    • BPERFORMING OPERATIONS; TRANSPORTING
    • B29WORKING OF PLASTICS; WORKING OF SUBSTANCES IN A PLASTIC STATE IN GENERAL
    • B29CSHAPING OR JOINING OF PLASTICS; SHAPING OF MATERIAL IN A PLASTIC STATE, NOT OTHERWISE PROVIDED FOR; AFTER-TREATMENT OF THE SHAPED PRODUCTS, e.g. REPAIRING
    • B29C49/00Blow-moulding, i.e. blowing a preform or parison to a desired shape within a mould; Apparatus therefor
    • B29C49/42Component parts, details or accessories; Auxiliary operations
    • B29C49/56Opening, closing or clamping means
    • BPERFORMING OPERATIONS; TRANSPORTING
    • B29WORKING OF PLASTICS; WORKING OF SUBSTANCES IN A PLASTIC STATE IN GENERAL
    • B29CSHAPING OR JOINING OF PLASTICS; SHAPING OF MATERIAL IN A PLASTIC STATE, NOT OTHERWISE PROVIDED FOR; AFTER-TREATMENT OF THE SHAPED PRODUCTS, e.g. REPAIRING
    • B29C51/00Shaping by thermoforming, i.e. shaping sheets or sheet like preforms after heating, e.g. shaping sheets in matched moulds or by deep-drawing; Apparatus therefor
    • B29C51/26Component parts, details or accessories; Auxiliary operations
    • B29C51/30Moulds
    • B29C51/38Opening, closing or clamping means
    • BPERFORMING OPERATIONS; TRANSPORTING
    • B65CONVEYING; PACKING; STORING; HANDLING THIN OR FILAMENTARY MATERIAL
    • B65BMACHINES, APPARATUS OR DEVICES FOR, OR METHODS OF, PACKAGING ARTICLES OR MATERIALS; UNPACKING
    • B65B59/00Arrangements to enable machines to handle articles of different sizes, to produce packages of different sizes, to vary the contents of packages, to handle different types of packaging material, or to give access for cleaning or maintenance purposes
    • B65B59/04Machines constructed with readily-detachable units or assemblies, e.g. to facilitate maintenance
    • BPERFORMING OPERATIONS; TRANSPORTING
    • B65CONVEYING; PACKING; STORING; HANDLING THIN OR FILAMENTARY MATERIAL
    • B65BMACHINES, APPARATUS OR DEVICES FOR, OR METHODS OF, PACKAGING ARTICLES OR MATERIALS; UNPACKING
    • B65B9/00Enclosing successive articles, or quantities of material, e.g. liquids or semiliquids, in flat, folded, or tubular webs of flexible sheet material; Subdividing filled flexible tubes to form packages
    • B65B9/02Enclosing successive articles, or quantities of material between opposed webs
    • B65B9/04Enclosing successive articles, or quantities of material between opposed webs one or both webs being formed with pockets for the reception of the articles, or of the quantities of material
    • B65B9/042Enclosing successive articles, or quantities of material between opposed webs one or both webs being formed with pockets for the reception of the articles, or of the quantities of material for fluent material

Landscapes

  • Engineering & Computer Science (AREA)
  • Mechanical Engineering (AREA)
  • Manufacturing & Machinery (AREA)
  • Containers And Plastic Fillers For Packaging (AREA)
  • Blow-Moulding Or Thermoforming Of Plastics Or The Like (AREA)
  • Lining Or Joining Of Plastics Or The Like (AREA)
  • Diaphragms For Electromechanical Transducers (AREA)
  • Auxiliary Devices For And Details Of Packaging Control (AREA)

Description

Descrizione di invenzione industriale
Apparati e metodo
L' invenzione concerne un apparato per la formatura di materiale in foglio per l'ottenimento di contenitori. Lo stato della tecnica comprende macchine termoformatrici di materiale in foglio comprendenti un dispositivo convogliatore disposto per avanzare per passi il materiale in foglio attraverso una unità di saldatura, nella quale una coppia di film, o lembi affacciati di uno stesso film, vengono mutuamente saldati lungo contorni periferici delimitanti preforme di contenitori che devono essere ottenuti. La saldatura periferica realizzata nell'unità di saldatura è interrotta in una porzione contorno periferico in corrispondenza della quale viene individuata un'apertura disposta per consentire l'introduzione di un prodotto con cui i contenitori devono essere formati e/o riempiti.
Gli apparati noti comprendono inoltre, a valle dell'unità di saldatura, una unità di termoformatura nella quale i film vengono riscaldati.
Successivamente,· un fluido in pressione viene iniettato, tramite la suddetta apertura, all'interno di ciascuna preforma per portare i film a contatto con stampi che provvedono a formarli.
A monte dell'unità di saldatura, le macchine note possono comprendere unità di riscaldamento disposte per riscaldare i film per predisporli alle successive fasi di saldatura e formatura.
Sono note inoltre macchine formatrici di materiale in foglio per l'ottenimento di contenitori, contenitori per supposte, realizzati tramite formatura di film di alluminio, comprendenti una unità di formatura, nella quale i film sono deformati plasticamente tramite mezzi formatori meccanici, ad esempio per imbutitura, per ottenere semigusci definenti una metà di contenitore.
Tali macchine comprendono inoltre, a valle dell'unità di formatura, una unità di saldatura nella quale un primo film, nel quale è stata realizzata una prima pluralità di semigusci viene saldato ad un secondo film, nel quale è stata realizzata una seconda pluralità di semigusci.
Il primo film ed il secondo film sono mutuamente saldati lungo un contorno periferico individuante il bordo dei contenitori. La saldatura periferica è interrotta in corrispondenza di un'apertura che consente 1'introduzione di un prodotto, in una successiva unità di riempimento, all'interno dei contenitori formati.
Un difetto delle macchine sopra descritte, consiste nel fatto che l'unità di saldatura, l'unità di formatura e l'unità di riscaldamento, se presente, sono disposte in posizioni prefissate sul telaio della macchina e non possono essere spostate l'una rispetto all'altra.
A ciascuna di dette unità è associato uno stampo idoneo a saldare, o formare, un prefissato numero di contenitori, detto stampo avendo un certo ingombro longitudinale definito dal numero e dalle dimensioni dei contenitori che „è destinato a produrre ad ogni passo di avanzamento del materiale in foglio.
Qualora si renda necessario variare il formato dei contenitori da produrre, può accadere che a parità di ingombro dello stampo, il numero di contenitóri che possono essere ottenuti ad ogni passo di avanzamento sia tale da lasciare porzioni dei film non formate, il che causa una perdita di efficienza della macchina dovuta ad un sensibile spreco di materiale.
Nelle macchine note, inoltre, ciascuno degli stampi è costituito da una coppia di semistampi mobili in reciproco avvicinamento ed allontanamento.
Un primo semistampo montato su di un elemento di supporto fisso solidale ad un telaio della macchina, mentre il secondo semistampo è connesso ad un elemento di supporto mobile che lo porta ad interagire con il primo semistampo per effettuare la saldatura, o la formatura, dei film e lo allontana dal primo semistampo una volta che la suddetta formatura, o saldatura, sia avvenuta.
L'elemento di supporto mobile è azionato a scorrere su barre di guida da un dispositivo di azionamento, ad esempio un cilindro pneumatico, anch'esso fissato al telaio della macchina.
Un altro difetto delle macchine note consiste, pertanto, nel fatto che il telaio della macchina e sottoposto a notevoli sollecitazioni che possono compromettere la resistenza strutturale.
Un ulteriore difetto consiste nel fatto che, nelle macchine note ciascuno dei semistampi è fissato al rispettivo elemento di supporto in modo tale da non poter essere rimosso da esso se non a seguito di lunghe e complicate operazioni di smontaggio. Ciò fa sì che qualora i semistampi debbano essere cambiati, ad esempio nel caso in cui si debba passare dalla produzione di . contenitori di una certa dimensione a contenitori di dimensioni differenti, la macchina deve essere fermata per un periodo di tempo di lunghezza non trascurabile il che penalizza sensibilmente la produttività.
Per i motivi sopra esposti, inoltre, nelle macchine dello stato della tecnica risulta molto complesso effettuare ispezioni e controlli dei semistampi.
I dispositivi convogliatori che effettuano l'avanzamento per passi del materiale in foglio nelle macchine dello stato della tecnica comprendono elementi di presa disposti per afferrare zone di estremità del materiale in foglio, per effettuare il trasferimento.
Gli elementi di presa sono mobili di moto rettilineo alternato nella direzione lungo la quale il materiale in foglio deve essere avanzato.
Tali elementi di presa possono assumere una configurazione aperta di riposo nella quale le ganasce di cui essi sono muniti non interferiscono con il materiale in foglio ed una configurazione chiusa di lavori nella quale le ganasce si serrano sul materiale in foglio.
Gli elementi di presa sono previsti in numero prefissato e non modificabile, inoltre essi possono essere disposti soltanto in zone prefissate dell'apparato, ad esempio a monte dell'unità di saldatura ed a valle dell'unità di formatura in macchine termoformatrici.
Le macchine note, pertanto, presentano l'ulteriore difetto di prevedere elementi di presa non adattabili in numero e posizione alle proprietà del materiale in foglio da lavorare.
In particolare, gli elementi di presa delle macchine secondo lo stato della tecnica potrebbero non essere idonei a supportare adeguatamente un materiale in foglio particolarmente flessibile, o dotato di un'estensione trasversale molto ampia.
Le macchine per la produzione di supposte tramite formatura di film di alluminio comprendono, nell'unità di imbutitura precedentemente descrìtta, mezzi deformatori disposti per ricavare nei film, prima dell'imbutitura per mezzo della quale è realizzata la cavità disposta a ricevere il prodotto costituente la supposta, una pluralità di pieghe trasversali. Tali pieghe sono costituite da materiale in eccesso che viene utilizzato per la formatura delle cavità: in mancanza di tale eccesso di materiale, infatti, i -film di alluminio, non sopportando elevate deformazioni elastiche, potrebbero lacerarsi o danneggiarsi durante l'imbutitura.
Il materiale che costituisce le pieghe, tuttavia, non viene richiamato lungo tutta l'estensione trasversale dei film, ma soltanto nella porzione centrale di esso, ossia in quella zona nella quale vengono ricavate le cavità.
Ne consegue che porzioni di estremità delle pieghe rimangono nel nastro formato dai film saldati, dopo la formatura dei contenitori, tali porzioni di estremità costituendo appendici.
Le suddette appendici, risultando scomode al momento dell'impiego dei contenitori, vengono successivamente schiacciate, in modo da appiattirle, per minimizzarne l'ingombro.
Il nastro nel quale sono ricavati i contenitori viene in seguito sottoposto ad incisione effettuata da un dispositivo di taglio per mezzo del quale si ottengono linee di indebolimento lungo le quali i contenitori possono essere separati l'uno dall'altro. Un difetto ancora ulteriore delle macchine note consiste nel fatto che, quando il nastro viene sottoposto ad incisione, il dispositivo di taglio, interagendo con le appendici, produce una elevata quantità di trucioli di alluminio che risultano potenzialmente pericolosi, in quanto possono ferire un utilizzatore.
Le pieghe sopra menzionate possono avere differenti profondità, tale profondità dipendendo dalla quantità di materiale necessario per realizzare la cavità e quindi dalla dimensione della cavità che deve essere formata.
Per variare la profondità delle pieghe è necessario regolare la corsa dei mezzi deformatori.
Tali mezzi deformatori sono azionati di moto rettilineo alternato tramite dispositivi a camma.
Un altro difetto delle macchine note consiste in una notevole difficoltà di regolazione della corsa dei mezzi deformatori.
Infatti, per variare l'entità della corsa dei mezzi deformatori all'interno di rispettive sedi è necessario sostituire le camme dei suddetti dispositivi a camma con ulteriori camme aventi un differente profilo.
Le macchine note possono comprendere inoltre, a valle dell'unità di riempimento, una unità di trasferimento dei contenitori riempiti. Tale unità di trasferimento, nelle macchine per la produzione di contenitori per supposte, avanza i contenitori formati e riempiti attraverso una unità di raffreddamento nella quale il prodotto che costituisce la supposta passa da uno stato fluido ad uno stato solido.
L'unità di trasferimento comprende una pluralità di pareti di guida che delimitano piste lungo le quali il materiale in foglio, costituente un nastro nel quale sono stati ricavati i contenitori, viene avanzato per mezzo di una catena sulla quale è appoggiato il suddetto nastro.
La catena è posizionata sul fondo delle piste e movimentata da un idoneo dispositivo motore.
Ad un certo numero di maglie che costituiscono la catena sono associati pioli, proiettantisi dalle maglie verso la zona interna delle piste contenenti la catena, tali pioli interagendo con il nastro, in particolare con le summenzionate appendici, se presenti.
Ancora un ulteriore difetto delle macchine note consiste nel fatto che il trascinamento del nastro avviene in modo poco controllabile, essendo dovuto all'interazione di pioli, disposti Sulla catena a distanze prefissate, con appendici parzialmente schiacciate e quindi aventi dimensioni comprese in un ampio intervallo.
L'accoppiamento tra un piolo ed una rispettiva appendice avviene, pertanto, in modo sostanzialmente casuale ciò fa si che il trasferimento del nastro possa essere effettuato unicamente grazie alla grande quantità di pioli e di appendici, il che rende ragionevolmente' probabile che un certo numero di pioli si accoppi con un corrispondente numero di appendici.
Da quanto sopra esposto, appare che non può essere completamente escluso il rischio che il nastro scivoli sulla catena risultando, pertanto, sottoposto a rìschi di rottura.
Le macchine note sono inoltre provviste di una unità di taglio nella quale, una volta che i contenitori sono stati formati, riempiti e sigillati, il nastro da essi costituito 'viene suddiviso in una pluralità di stecche ciascuna comprendente un prefissato numero di contenitori.
Come sopra brevemente descritto, le macchine note comprendono, a monte dell'unità di taglio, una unità di incisione nella quale il nastro viene inciso, nelle regioni interposte tra un contenitore e l'altro, in modo tale da ottenere linee di indebolimento strappando lungo le quali un contenitore può essere separato dai restanti contenitori costituenti la stecca.
Un difetto ulteriore delle macchine note consiste nel fatto che i mezzi separatori, dei quali è provvista l'unità di taglio interagiscono con il nastro in corrispondenza di una delle suddette linee di incisione, realizzando un effetto di "taglio su taglio". Tale operazione produce una elevata quantità di sfridi costituiti da porzioni di piccole dimensioni del materiale in foglio, tali sfridi risultando appuntiti e quindi potenzialmente pericolosi se non adeguatamente eliminati.
L'eliminazione degli sfridi risulta piuttosto complicata e necessita di apparati dedicati, contribuendo a rendere più complessa la fabbricazione e l'impiego delle macchine note.
L'unità di taglio comprende inoltre un dispositivo di prelievo disposto per ricevere le stecche di contenitori, realizzare pile costituite da un prefissato numero di contenitori sovrapposti e consegnare le suddette pile ad un dispositivo di confezionamento disposto più a valle.
Un difetto ancora ulteriore delle macchine dello stato della tecnica consiste nel fatto che, nel caso di contenitori aventi una porzione sostanzialmente troncoconica, come nel caso di contenitori per supposte, le pile sono costituite da stecche i cui contenitori sono disposti "a ventaglio", ossia con le basi maggiori delle porzioni troncoconiche a reciproco contatto. Tale disposizione "a ventaglio" risulta piuttosto scomoda in quanto provoca l'ottenimento di pile di scarsa stabilità e genera un indesiderato aumento di ingombro delle pile medesime. L'unità di incisione comprende mezzi incisori provvisti di un certo numero di coltelli, in particolare il numero di coltelli è uguale al numero di contenitori che devono essere contenuti in ciascuna stecca diminuito di una unità.
Un difetto ancora ulteriore delle macchine note consiste in una scarsa flessibilità dell'unità di incisione.
Infatti, qualora si desideri passare dalla produzione di stecche comprendenti un certo numero di contenitori alla produzione di stecche comprendenti un differente numero di contenitori è necessario sostituire i mezzi incisori con ulteriori mezzi incisori provvisti di un adeguato numero di coltelli. Uno scopo della presente invenzione è di migliorare gli apparati formatori di materiale in foglio per l'ottenimento di contenitori.
In un primo aspetto dell'invenzione, è previsto un apparato, comprendente una pluralità di unità operatrici disposte per formare contenitori, caratterizzato da ciò che almeno una unità operatrice è montata su mezzi di guida in modo tale che sia possibile regolare la posizione longitudinale di detta almeno una unità operatrice rispetto alla(-e) unità operatrice(-i) adiacente(-i).
Preferibilmente, sono previsti mezzi di registrazione disposti per spostare detta almeno una unità operatrice lungo detti mezzi di guida.
In una versione vantaggiosa, detti mezzi di registrazione comprendono una barra filettata che consente una regolazione accurata della posizione di detta almeno una unità operatrice.
Grazie a questo aspetto dell'invenzione, è possibile impiegare in ciascuna unità stampi aventi un'estensione longitudinale tale da contenere un numero esatto di contenitori di una certa dimensione: ciò consente di minimizzare la quantità di materiale impiegata e di ridurre gli scarti di materiale non formato.
La possibilità di avvicinare, o allontanare, le unità consente di posizionare adeguatamente gli stampi in modo tale che non si abbia interferenza tra stampi di unità adiacenti.
L'impiego di guide lungo le quali le unità possono essere traslate consente, inoltre, di effettuare cambi di formato senza pregiudicare l'efficienza della macchina.
In un secondo aspetto dell'invenzione, è previsto un apparato, comprendente almeno una unità operatrice disposta per operativamente interagire con materiale in foglio e formare da esso contenitori, caratterizzato da ciò che detta unità operatrice è provvista di parti di stampo azionate da mezzi attuatori meccanici a traslare in reciproco avvicinamento ed allontanamento per serrarsi su, e rispettivamente liberare, detto materiale in foglio. In una versione vantaggiosa, i mezzi attuatori meccanici comprendono un motore, preferibilmente un motóre brushless, azionante una vite impegnantesì in una chiocciola che comanda la traslazione di dette parti di stampo.
La suddetta chiocciola è solidale ad un piattello al quale è fissata una prima asta che comanda una prima piastra di supporto a cui è fissato una prima parte di stampo, ed una seconda asta che comanda una seconda piastra a cui è fissato una seconda parte di stampo.
La prima parte dì stampo e la seconda parte di stampo sono guidate nel moto di traslazione che le porta ad avvicinarsi e ad allontanarsi reciprocamente da colonne accoppiate a scorrimento ad un telaio dell'apparato stesso.
Grazie a questo aspetto dell'invenzione, è possibile ottenere un apparato per la formatura di materiale provvisto di un telaio che non risulti sostanzialmente sottoposto a sollecitazioni ad esso trasmesse dal dispositivo di movimentazione delle parti di stampo.
In tal caso, infatti, durante le fasi di saldatura e formatura del materiale, la prima parte di stampo si muove verso la seconda parte di stampo ed interagisce con essa in modo tale che non risultino sottoposte a sollecitazione porzioni del telaio dell'apparato, ma soltanto porzioni dei mezzi attuatori meccanici.
Inoltre, i mezzi attuatori meccanici possono serrare le parti di stampo con pressioni elevate sostanzialmente eliminando il rischio di cedimenti strutturali in quanto tali mezzi attuatori meccanici, ed in particolare la vite, le aste e le barre, non sono sottoposti a sollecitazioni flessionali, ma solamente a trazione e compressione.
In un terzo aspetto dell'invenzione, è previsto un apparato, comprendente almeno una unità operatrice disposta per operativamente interagire con materiale in foglio per ottenere da esso contenitori, caratterizzato da ciò, che detta almeno una unità operatrice è provvista di almeno una parte di stampo connessa a rispettivi mezzi di sostegno tramite mezzi di cerniera.
Vantaggiosamente, detti mezzi a cerniera comprendono mezzi a snodo sferico.
Grazie a questo aspetto dell'invenzione, detta almeno una parte di stampo può essere ruotata da una posizione di contatto operativo con il materiale in foglio, ad una posizione di riposo sostanzialmente orizzontale, nella quale è possibile ad un operatore intervenire su detta almeno una parte di stampo per ispezionarla e/o provvedere alla manutenzione, o per sostituirla.
In un quarto aspetto dell'invenzione è previsto un àpparato, comprendente mezzi di convogliamento disposti per alimentare materiale in foglio lungo una direzione di avanzamento, almeno una unità operatrice disposta per formare contenitori da detto materiale in foglio, caratterizzato dal fatto che detti mezzi di convogliamento comprendono mezzi a telaio mobili ai quali sono associati mezzi di presa di detto materiale in foglio.
In una versione vantaggiosa i mezzi a telaio sono azionati di moto rettilineo alternato e risultano scorrevoli su guide fissate ad un telaio dell'apparato.
In un'altra versione vantaggiosa, i mezzi a telaio si estendono attraverso detta almeno una unità operatrice.
Poiché detta almeno una unità operatrice è provvista di mezzi a stampo fissati a mezzi a portastampo disposti per traslarli in reciproco avvicinamento ed allontanamento, i mezzi a telaio possono essere disposti tra parti affacciate dei mezzi a portastampo nelle zone di essi non interessate dai mezzi a stampo.
In un'ulteriore versione vantaggiosa, i mezzi di presa comprendono una pluralità di singole unità di presa, ciascuna unità vantaggiosamente comprendendo mezzi a ganascia azionati pneumaticamente.
Pertanto, è possibile collocare le singole unità di presa in posizioni opportune lungo i mezzi a telaio, in particolare nelle zone del materiale in foglio che rimangono non deformate nella formatura dei contenitori. In questo modo, quando l'apparato viene allestito per passare dalla formatura di un certo tipo di contenitori, alla formatura di contenitori di diversa forma e/o capacità, i mezzi di presa possono essere disposti nelle zone del materiale in foglio che non dovranno essere deformate semplicemente spostandoli lungo i mezzi a telaio nelle posizioni più opportune.
E' inoltre possibile disporre i mezzi di presa in una qualsiasi posizione, così da supportare adeguatamente materiali in foglio di varie tipologie e dimensioni. Inoltre, è possibile selezionare il numero di mezzi di presa da associare ai mezzi a telaio a seconda delle proprietà del materiale in foglio utilizzato. Ciò consente di sostanzialmente evitare che il suddetto materiale in foglio si disponga in modo da definire superfici curve, pregiudicando l'esito positivo delle operazioni di saldatura e/o formatura. In un quinto aspetto dell'invenzione, è previsto un apparato, comprendente mezzi trasportatori a catena disposti per trasportare materiale in foglio agendo su zone prossime al bordo di esso tramite mezzi intercettori, caratterizzato da ciò, che detti mezzi intercettori comprendono mezzi a pinza.
In una versione vantaggiosa, i mezzi a pinza sono fissati a maglie dei suddetti mezzi a catena.
In un'altra versione vantaggiosa, i mezzi a pinza comprendono una coppia di ganasce mutuamente incernierate ed oscillanti attorno ad un asse tra una posizione di riposo nella quale i mezzi a pinza sono aperti e non interagiscono con il materiale in<“ >foglio ed una posizione operativa nella quale i mezzi a pinza si chiudono per afferrare il materiale in foglio.
In un'ulteriore versione vantaggiosa, una prima ganascia di detta coppia di ganasce può essere dotata di un foro disposto per ricevere un'estremità appuntita di un grano filettato avvitato sulla seconda ganascia di detta coppia di ganasce.
Grazie a questo aspetto dell'invenzione, è possibile ridurre, o addirittura eliminare, i rischi di danneggiamenti e rotture del materiale in foglio durante il trasporto.
I mezzi a pinza, infatti, serrano il materiale in foglio durante l'intera durata del trasferimento, impedendo che esso possa slittare rispetto ai sottostanti mezzi a catena.
In un sesto aspetto dell'invenzione, è previsto un apparato, comprendente almeno una unità operatrice disposta per formare contenitori da materiale in foglio, detta almeno . una unità operatrice comprendendo mezzi deformatori disposti per realizzare in detto materiale in foglio pieghe estendentisi trasversalmente, caratterizzato dal fatto che comprende inoltre una unità di tranciatura disposta per asportare da detto materiale in foglio appendici di detto materiale in foglio derivanti da dette pieghe dopo la formatura di detti contenitori. In una versione preferita, detta unità di tranciatura comprende mezzi a stampo di tranciatura.
Grazie a questo aspetto dell''invenzione, è possibile ottenere un apparato in cui le appendici costituite da materiale formante le pieghe che non viene utilizzato per dare luogo a cavità dei suddetti contenitori viene asportato prima del riempimento dei contenitori formati.
In corrispondenza delle appendici che sono state asportate, si ottengono nel materiale in foglio zone promotrici di separazione preferenziale che facilitano la separazione di un contenitore dai rimanenti contenitori ricavati in una medesima parte di materiale in foglio.
Con l'apparato secondo l'invenzione è possibile inoltre ottenere contenitori che non producano sfridi di forma appuntita al momento dell'apertura dei contenitori medesimi.
In un settimo aspetto dell'invenzione, è previsto un apparato, comprendente mezzi per ricevere materiale in foglio provvisto di contenitori ricavati da zone deformate di detto materiale in foglio ed uniti tra loro da zone non deformate di detto materiale in foglio, mezzi induttori di indicazione di separazione disposti per indicare in dette zone non deformate linee di intesa separazione di uno di detti contenitori dai restanti contenitori, caratterizzato dal fatto che detti mezzi induttori di indicazione di separazione sono conformati in modo tale da agire selettivamente su alcune di dette zone e da non agire sulle zone rimanenti.
In una versione preferita, detti mezzi induttori di indicazione di separazione comprendono mezzi di indebolimento di detto materiale in foglio.
In un'altra versione preferita, detti mezzi induttori di indicazione di separazione comprendono mezzi di incisione.
In un'ulteriore versione preferita, i mezzi di incisione comprendono mezzi a coltello la cui posizione può essere regolata in modo tale che essi risultino mobili tra una posizione di riposo in cui essi non interferiscono con il materiale in foglio ed una posizione operativa in cui interferiscono con il materiale in foglio per inciderlo o perforarlo.
In una versione preferita ancora ulteriore, i mezzi a coltello comprendono coltelli fissi associati a coltelli mobili, ciascuno dei coltelli mobili collaborando con un rispettivo coltello fisso per realizzare nel materiale in foglio linee di incisione.
In una ancora ulteriore versione preferita, i mezzi di incisione comprendono inoltre, a valle dei suddetti mezzi a coltello, mezzi separatori disposti per tagliare il materiale in foglio nelle suddette alcune zone per separare da esso parti di materiale in foglio comprendenti un prefissato numero di contenitori.
Grazie a questo aspetto dell'invenzione, è possibile ottenere un apparato nel quale il materiale in foglio comprendente i contenitori viene tagliato in zone di esso nelle quali non siano state preventivamente realizzate linee di incisione.
Con l'apparato secondo l'invenzione, pertanto, è possibile ottenere parti di materiale in foglio comprendenti un prefissato numero di contenitori realizzate separando una porzione di materiale in foglio dalla restante porzione di materiale in foglio per mezzo di un taglio che non si sovrapponga, nemmeno parzialmente, a incisioni, o perforazioni, realizzate indiscriminatamente in tutte le zone del materiale in foglio interposte tra due contenitori adiacenti .
L'apparato secondo l'invenzione consente, pertanto, di limitare, o addirittura eliminare, la produzione di sfridi tipica degli apparati dello stato della tecnica.
E' inoltre possibile ottenere un apparato che consenta di passare facilmente dalla produzione di parti di materiale in foglio comprendenti un certo numero di contenitori alla produzione di parti di materiale in foglio comprendenti un diverso numero di contenitori. Ciò è possibile in quanto l'apparato secondo l'invenzione consente di scegliere il numero di coltelli mobili che operano ad ogni passo del ciclo di lavoro.
In un ottavo aspetto dell'invenzione, è previsto un metodo, comprendente provvedere un materiale in foglio provvisto di contenitori ricavati da zone deformate di detto materiale in foglio ed uniti tra loro da zone non deformate di detto materiale in foglio, indicare in dette zone non deformate linee di intesa separazione di uno di detti contenitori dai restanti contenitori, caratterizzato dal fatto che detto indicare comprende agire selettivamente su alcune di dette zone e non agire sulle zone rimanenti .
In una versione preferita, detto agire selettivamente comprende indebolire detto materiale in foglio.
In un'altra versione preferita, detto agire selettivamente ^comprende incidere detto materiale in foglio per realizzare nelle suddette alcune zone linee di incisione.
In un'ulteriore versione preferita, detto agire selettivamente comprende perforare detto materiale in foglio per realizzare nelle suddette alcune zone linee di perforazione.
In un'ulteriore versione preferita, detto ottenere comprende azionare mezzi di incisione disposti per interagire con il materiale in foglio.
In una versione preferita ancora ulteriore, contemporaneamente a detto realizzare è previsto tagliare detto materiale in foglio in dette alcune zone per separare dal materiale in foglio parti di materiale in foglio comprendenti un prefissato numero di contenitori.
Grazie a questo aspetto dell'invenzione, è possibile ottenere un metodo per produrre parti di materiale in foglio comprendenti un prefissato numero di contenitori, tra i contenitori di ciascuna parte essendo previste linee di incisione idonee a consentire il distacco di uno dei contenitori dai rimanenti contenitori, che consenta di sostanzialmente eliminare gli sfridi formati da particelle di materiale in foglio.
Grazie a questo aspetto dell'invenzione è inoltre possibile ottenere un metodo che consenta di passare con facilità dalla produzione di parti di materiale in foglio comprèndenti un certo numero di contenitori alla produzione di parti di materiale in foglio comprendenti un diverso numero di contenitori.
In un nono aspetto dell'invenzione, è previsto un nastro, ottenuto da un materiale in foglio formato in modo tale da ricavare in esso una pluralità di contenitori, comprendente linee di intesa separazione individuate in zone interposte tra contenitori adiacenti di detto nastro, per favorire la separazione di uno di detti contenitori dai restanti contenitori, caratterizzato dal fatto che dette linee dì intesa separazione sono ottenute soltanto in alcune di dette zone.
In una versione preferita, le linee, di intesa separazione comprendono linee di incisione.
In un'altra versione preferita, le linee di intesa separazione comprendono linee di perforazione.
In un'ulteriore versione preferita, nel suddetto nastro si susseguono con regolarità gruppi formati da un prefissato numero di zone provviste di linee di incisione, i quali risultano separati da una sola zona priva di linee di incisione.
Grazie a questo aspetto dell'invenzione è possibile ottenere un nastro provvisto di zone non incise interposte tra due contenitori adiacenti, tra due zone non incise consecutive essendo interposto uno stesso numero di contenitori.
Ciò consente di ricavare dal nastro parti di materiale in foglio contenenti un prefissato numero di contenitori semplicemente realizzando un taglio in ciascuna delle zone non incise.
In tal modo si evita l'effetto "taglio su taglio" tipico degli apparati noti, riducendo sensibilmente, se non totalmente eliminando, gli sfridi costituiti da particelle di materiale in foglio.
In un decimo aspetto dell'invenzione, è previsto un apparato, comprendente almeno una unità operatrice disposta per formare contenitori da materiale in foglio, mezzi di taglio disposti per separare da detto materiale in foglio parti di detto materiale in foglio comprendenti un prefissato numero di detti contenitori, caratterizzato dal fatto che comprende inoltre mezzi di prelievo disposti per prelevare dette parti per costituire pile comprendenti una prestabilita quantità di dette parti.
In una versione vantaggiosa, i mezzi di prelievo comprendono mezzi di rotazione disposti per ruotare le suddette parti attorno ad un rispettivo asse mediano longitudinale.
Grazie a questo aspetto dell'invenzione, è possibile ottenere un apparato che consenta di realizzare pile di parti di materiale in foglio comprendenti ciascuna un prefissato numero di contenitori nelle quali l'orientazione dei contenitori di ciascuna parte possa essere variata.
Ciò consente, nel caso di contenitori aventi una porzione troncoconica, di realizzare pile dotate di elevata stabilità ed ingombro limitato, in quanto una zona di un contenitore, appartenete ad una parte di materiale in foglio, avente un'estensione radiale maggiore, viene posta a contatto con una zona di un altro contenitore, appartenete ad un'ulteriore parte di materiale in foglio, avente estensione radiale minore.
In particolare, interponendo tra due parti di materiale in foglio comprendenti contenitori orientati secondo uno stesso verso una parte di materiale in foglio comprendente contenitori orientati nel verso opposto è possibile eliminare l'effetto "ventaglio" che si ha con le pile di contenitori realizzate con apparati secondo lo stato della tecnica.
In un undicesimo aspetto dell'invenzione, è previsto un apparato, comprendente almeno una unità operatrice disposta 'per formare contenitori da materiale in foglio, detta almeno una unità operatrice comprendendo mezzi deformatori disposti per realizzare in detto materiale in foglio pieghe estendentisi trasversalmente, caratterizzato dal fatto che comprende inoltre mezzi di azionamento atti ad azionare detti mezzi deformatori indipendentemente l'uno dall'altro.
In una versione vantaggiosa, i mezzi di azionamento comprendono mezzi ad attuatore pneumatico.
In un'altra versione vantaggiosa, l'apparato comprende inoltre mezzi di riscontro disposti per regolare la corsa operativa dei mezzi deformatori. Grazie a questo aspetto dell'invenzione, è possibile ottenere un apparato nel quale risulti particolarmente semplice passare dalla realizzazione di pieghe aventi una certa profondità alla realizzazione di pieghe aventi profondità diversa. A tal fine è sufficiente variare la posizione dei mezzi di riscontro dei suddetti mezzi deformatori. Ciò consente di rendere idoneo l'apparato a lavorare materiali ,in foglio aventi proprietà differenti, in particolare una differente deformabilità, senza dover sottoporre l'apparato stesso a complesse operazioni di messa a punto.
Ciò consente inoltre, di variare le dimensioni dei contenitori che si desidera produrre e modificare conseguentemente la profondità delle pieghe realizzate nel materiale in foglio.
L'invenzione potrà essere meglio compresa ed attuata con riferimento agli allegati disegni, che ne illustrano alcune forme esemplificative e non limitative di attuazione, in cui:
Figura 1 è una vista in pianta parziale e schematica di un apparato secondo l'invenzione;
Figura 2 è uh particolare ingrandito ed interrotto di Figura 1 evidenziante un dispositivo di svolgimento di film da formare, una stazione di formatura dei film per l'ottenimento di contenitori ed una stazione di riempimento dei contenitori formati;
Figura 3 è una vista frontale di un nastro, formato da una coppia di film mutuamente saldati, nel quale è stata formata una pluralità di contenitori;
Figura 4 è una sezione lungo un piano IV-IV di Figura 3;
Figura 5, Figura 6, Figura 7 e Figura 8 sono sezioni schematiche prese lungo un piano orizzontale di una prima unità equipaggiata con uno stampo di imbutitura per l'ottenimento di contenitori da un film di alluminio, che mostrano la prima unità in quattro successive fasi delle operazioni di deformazione plastica del film;
Figura 8A è una vista frontale di una piastra preminastro nella prima unità;
Figura 9 è un particolare ingrandito ed interrotto di Figura 1 evidenziante una stazione di raffreddamento del contenuto dei contenitori formati e riempiti ed una stazione di sigillatura delle aperture di riempimento dei contenitori stessi;
Figura 10 è un particolare come quello di Figura 2, ma evidenziante la stazione di formatura in una differente configurazione nella quale essa è particolarmente idonea per l'ottenimento di contenitori tramite formatura di film di alluminio; Figura 11 è una vista frontale di un film di alluminio all'uscita dell'unità di imbutitura della stazione di formatura di Figura 10;
Figura 12 è una sezione presa lungo un piano XII-XII di Figura 11; <'>
Figura 13 è una vista laterale interrotta in elevazione dell'apparato di Figura 2, evidenziante il dispositivo di svolgimento dei film, la stazione di formatura e la stazione di riempimento;
Figura 14 è Una vista laterale di un dispositivo di taglio, impilamento e perforazione del nastro nel quale sono ricavati i contenitori formati, riempiti e sigillati;
Figura 15 è una vista laterale in elevazione da destra di Figura 1, evidenziante il dispositivo di svolgimento dei<'>film;
Figura 16 è una sezione presa lungo un piano XVI-XVI di Figura 2 evidenziante una prima unità della stazione di formatura;
Figura 16A è una sezione trasversale verticale schematica di uno stampo di saldatura previsto nella prima unità;
Figura .17 è una vista frontale della prima unità della stazione di formatura di Figura 16;
Figura 18 è un particolare, ingrandito ed interrotto, di una variante della parte inferiore della prima unità;
Figura 19 è una vista laterale schematica della stazione di formatura in una prima configurazione; Figura 20 è una vista come quella di Figura 19, evidenziante la stazione di formatura in una seconda configurazione per la produzione di contenitori di maggiore formato;
Figura 21 è un particolare, ingrandito interrotto e parzialmente sezionato, di una variante della parte inferiore di una unità nella stazione di formatura; Figura 22 è una sezione presa lungo un piano XXII-XXII di Figura 2 evidenziante la stazione di riempimento dei contenitori formati;
Figura 23.è una sezione presa lungo un piano XXIII-XXIII di Figura 9 evidenziante la stazione di raffreddamento;
Figura 24 è una sezione presa lungo un piano XXIV-XXIV di Figura 3 evidenziante la stazione di sigillatura delle aperture di riempimento dei contenitori;
Figura 25 è una sezione presa lungo il piano XXV-XXV di Figura 13 evidenziante un rullo di trascinamento del nastro di contenitori formati, riempiti e sigillati;
Figura 26 è un particolare ingrandito ed interrotto di Figura 23;
Figura 27 è una vista laterale di mezzi a pinza disposti per trasferire il nastro attraverso la stazione di raffreddamento;
Figura 28 è una vista in pianta dei mezzi a pinza di Figura 27 rappresentati in una posizione di apertura; Figura 29 è una vista in pianta dei mezzi a pinza di Figura 27 rappresentati in una posizione di chiusura; Figura 30 è una vista in pianta esplosa dei mezzi a pinza di Figura 27;
Figura 31 è una vista come quella di Figura 28 raffigurante i mezzi a pinza associati a mezzi pressori disposti per portare i mezzi a pinza dalla posizione di apertura alla posizione di chiusura;
Figura 32 è una vista come quella di Figura 29 raffigurante i mezzi a pinza associati a mezzi divaricatori disposti per portare i mezzi a pinza dalla posizione di chiusura alla posizione di apertura;
Figura 33 è una sezione schematica presa lungo un piano verticale della stazione di raffreddamento raffigurante una zona di ingresso del nastro nella stazione di raffreddamento stessa;
Figura 34 è una sezione schematica presa lungo un piano verticale della stazione di raffreddamento raffigurante una zona di uscita del nastro dalla stazione di raffreddamento stessa;
Figura 35 è una sezione presa lungo un piano orizzontale di un dispositivo di movimentazione del nastro attraverso la stazione di saldatura delle aperture di riempimento dei contenitori;
Figura 36 è una vista frontale di una stecca di contenitori all'uscita dal dispositivo di taglio, impilamento e perforazione di Figura 14;
Figura 37 è una sezione schematica presa lungo un piano verticale di un dispositivo tranciante di cui è provvisto il dispositivo di taglio, impilamento e perforazione di Figura 14;
Figura 38 è una vista laterale schematica di mezzi di guida disposti per ricevere una stecca dì contenitori;
Figura 39 è una vista in pianta di Figura 38;
Figura 40 è una vista laterale di tre stecche di contenitore impilate in una prima modalità;
Figura 41 è una vista laterale di tre stecche di contenitore impilate in una seconda modalità; Figura 42 è una sezione deviata ed ingrandita presa lungo il piano XLII-XLII di Figura 8A, relativa alla piastra preminastro montata nella prima unità;
Figura 43 è una sezione deviata ed ingrandita presa lungo il piano XLIII-XLIII di Figura 8A, relativa alla piastra preminastro montata nella prima unità; Figura 44 è una sezione presa lungo il piano XLIV-XLIV di Figura 16A;
Figura 45 è una vista frontale di uno dei semistampi di saldatura di cui alle Figure 16A o 44;
Figura 46 è una sezione verticale schematica di uno stampo di riscaldamento del materiale in foglio previsto nella seconda unità;
Figura 47 è una sezione verticale schematica di uno stampo di formatura del materiale in foglio previsto nella terza unità;
Figura 48 è una sezione verticale schematica di un dispositivo di tranciatura previsto nella quarta unità;
Figura 49 è una vista frontale di un nastro di contenitori formati riempiti e sigillati provvisto di linee trasversali di separazione preferenziale di un contenitore dagli altri;
Figura 50 è una vista in pianta schematica di un apparato secondo l'invenzione in un ulteriore variante.
Con riferimento alla Figura 1, è mostrato un apparato I per la formatura di contenitori 3 disposti per ricevere un prodotto fluido destinato a formare supposte per uso medico.
Come mostrato in Figura 15, l'apparato comprende un dispositivo di svolgimento 19 comprendente una prima bobina 21 dalla quale viene svolto un primo film 5 ed una seconda bobina 23 dalla quale viene svolto un secondo film 7. La prima bobina 21 e la seconda bobina 23 sono associate, rispettivamente, ad un primo dispositivo indirizzatore 25 e ad un secondo dispositivo indirizzatore 27, ciascuno provvisto di una pluralità di rulli di rinvio disposti per tendere il primo film 5 ed il secondo film 7 per consentirne un corretto svolgimento da rispettive bobine.
II primo dispositivo indirizzatore 25 ed il secondo dispositivo indirizzatore 27 comprendono inoltre un primo elemento deviatore 29 ed un secondo elemento deviatore 31 disposti per ruotare di circa 90° il primo film 5 ed il secondo film 7, rispettivamente, per portarli da una giacitura sostanzialmente orizzontale ad una giacitura sostanzialmente verticale all'uscita dal dispositivo di svolgimento 19.
Con riferimento alle Figure 2, 3 e 4, l'apparato 1 comprende una stazione di formatura 9 disposta a valle del dispositivo di svolgimento 19 nella quale dal primo film 5 e dal secondo film 7, mutuamente affacciati per costituire un nastro continuo 43, vengono ricavati i contenitori 3, tali contenitori 3 comprendendo una coppia di gusci 51a, 51b, ciascuno dei quali ricavato rispettivamente da uno dei film 5, 7, saldati lungo un bordo periferico 47.
L'apparato 1 comprende inoltre un dispositivo di trasferimento 129 disposto per avanzare per passi il primo film 5 ed il secondo film 7 attraverso la stazione di formatura 9.
Il dispositivo di trasferimento 129, come mostrato in Figura 13, comprende una pluralità di pinze 131 provviste di ganasce azionate pneumaticamente e disposte per afferrare il nastro 43 in una regione superiore di estremità 43a ed in una regione inferiore di estremità 43b.
Il dispositivo di trasferimento 129 comprende un telaio 133 di supporto al quale sono fissate le pinze 131.
Il telaio di supporto 133 comprende una coppia di correnti 133a interconnessi alle estremità da montanti, non raffigurati in dettaglio, in modo da formate un intelaiatura, di forma sostanzialmente rettangolare, giacente in un piano verticale.
Il telaio 133 è solidale ad un carrello 135 che viene azionato di moto rettilineo alternato su di una guida 137 tramite mezzi di azionamento a camma 139 provvisti di un motore 140.
Le pinze 131, pertanto, possono essere collocate in sezioni longitudinalmente consecutive del nastro 43, il numero delle pinze 131 potendo variare in base alle caratteristiche del materiale che costituisce il primo film 5 ed il secondo film 7 ed alle dimensioni trasversali di questi ultimi.
In particolare, le pinze 131 possono essere posizionate in sezioni intermedie della stazione di formatura 9, ad esempio tra le parti affacciate di ciascuna unità di cui essa è provvista, il che non è consentito nelle macchine dello stato della tecnica nelle quali i mezzi di presa e trascinamento sono previsti soltanto a monte e a valle della stazione di formatura.
L'apparato 1 comprende, a valle della stazione di formatura 9, una stazione di riempimento 11, nella quale un prodotto allo stato fluido, o semi-fluido, viene introdotto nei contenitori 3 attraverso un'apertura superiore 49 individuata da una porzione di film non interessata dalla saldatura estendentesi lungo il bordo periferico 47.
A valle della stazione di riempimento 11, l'apparato 1 è provvisto inoltre di una stazione di raffreddamento 13 nella quale il prodotto introdotto nei contenitori 3 viene refrigerato. Tale stazione di raffreddamento è prevista, in particolare, nel caso in cui l'apparato 1 venga impiegato per la produzione di supposte, o simili: in tal caso il raffreddamento consente al prodotto fluido di assumere una consistenza solida una volta che esso sia stato introdotto nei contenitori 3.
L'apparato 1 comprende, a valle della stazione di raffreddamento 13, una stazione di saldatura 15 nella quale le aperture 49, attraverso le quali il prodotto è stato introdotto nei contenitori 3, vengono sigillate.
Come mostrato in Figura 14, a valle della stazione di saldatura 15, l'apparato può prevedere una stazione di tranciatura 17 nella quale stecche, o spezzoni, comprendenti un prefissato numero di contenitori 3 vengono separate dalla restante parte del nastro 43.
Nella stazione di tranciatura 17, può avere luogo anche una perforazione delle porzioni di stecca interposte tra contenitori 3 adiacenti, per favorire la separazione di questi ultimi l'uno dall'altro al momento dell'impiego. Nella stazione di tranciatura 17 può avvenire inoltre 1'impilamento delle stecche tranciate per predisporle al successivo confezionamento, ad esempio all'interno di scatole. Con riferimento alle Figure 2 e 10 sono mostrate due configurazioni della stazione di formatura 9, in ciascuna delle quali le unità operatrici dì cui la stazione di formatura 9 è provvista, sono disposte per interagire con il primo film 5 e con il secondo film 7 per ricavare da essi i contenitori 3.
Nella prima configurazione, mostrata nella Figura 2, la stazione di formatura 9 è disposta per la formatura di un primo film 5 ed un secondo film 7 realizzati in materia plastica.
A monte della stazione di formatura 9, è collocato un dispositivo deflettore 33 che porta il primo film 5 a contatto con il secondo film 7 per formare il nastro 43.
La stazione di formatura 9 comprende una prima unità 35 provvista di stampi idonei a saldare il primo film 5 ed il secondo film 7 lungo il bordo periferico 43 dei contenitori 3 da ottenere, i suddetti stampi essendo conformati in modo tale da lasciare un tratto di bordo periferico non saldato in modo da definire l'apertura 49 per l'iniezione dell'aria.
La stazione di formatura 9 comprende, a valle della prima unità 35, una seconda unità 37 nella quale avviene il pre-riscaldamento del primo film 5 e del secondo film 7, per predisporli alla, formatura per iniezione di aria che avviene in una terza unità 39, prevista a valle della seconda unità 37.
La stazione di formatura 9 comprende infine, a valle della terza unità 39 una quarta unità 41 nella quale dal nastro 43 vengono asportate porzioni 45 in modo da creare indebolimenti che consentano μη facile distacco di un contenitore 3 dalla stecca comprendente i restanti contenitori 3, al momento dell'impiego.
Con riferimento alle Figure 16A, 44 e 45, è mostrato uno stampo di saldatura 333 associabile alla prima stazione 35 dell'apparato 1.
Lo stampo di saldatura 333 comprende una coppia di semistampi 333a e 333b mobili in reciproco avvicinamento ed allontanamento, come mostrato dalle frecce F2.
Ciascun semistampo 333a, 333b comprende una piastra 334 dalla quale di proietta una pluralità di risalti 335 aventi la forma del bordo periferico dei contenitori 3 da formare.
Quando il primo semistampo 333a ed il secóndo semistampo 333b vengono avvicinati, il risalti 335 ad essi associati serrano il primo film 5 ed il secondo film 7 realizzando su questi ultimi una saldatura 336 definente il perimetro dei contenitori 3 che devono essere formati.
Come mostrato in Figura 45, i risalti 335 sono interrotti in una zona 337 in corrispondenza della quale si ottiene un'apertura attraverso la quale, nella successiva terza unità 37, un getto di fluido in pressione viene introdotto tra il primo film 5 ed il secondo film 7 per l'ottenimento dei contenitori 3.
Con riferimento alla Figura 46, è mostrato uno stampo di riscaldamento 337 con il quale è equipaggiata la seconda stazione 37.
Lo stampo di riscaldamento 337 comprendo un primo semistampo 337a ed un secondo semistampo 337b mobili in reciproco avvicinamento ed allontanamento, come indicato dalle frecce F13.
Il primo semistampo 337a ed il secondo semistampi 337b comprendono ciascuno una superficie attiva 338, sostanzialmente liscia, disposta per riscaldare il primo film 5 ed il secondo film 7, mutuamente connessi tramite saldature 336, per predisporli alla successiva formatura.
Con riferimento alla Figura 47, è mostrato uno stampo di formatura 339 associabile alla terza stazione 39 dell'apparato 1.
Lo stampo di formatura 339 comprende un primo semistampo 339a ed un secondo semistampo 339b mutuamente avvicinabili ed allontanabili come indicato dalle frecce F14.
Il primo semistampo 339a ed il secondo semistampo 339b comprendono ciascuno un'ulteriore piastra 340 provvista di una cavità 341 conformata in modo da definite una metà dei contenitori 3 che devono essere prodotti.
In ciascuna piastra 340 sono ricavate sedi disposte per ricevere elementi riscaldanti disposti per riscaldare il primo film 5 ed il secondo film 7.
Lo stampo di formatura 339 comprende inoltre un dispositivo iniettore 342 disposto per insufflare tra il primo film 5 ed il secondo film 7 per portarli ad interagire con la rispettiva cavità 341.
Il dispositivo iniettore comprende un corpo 343 comprendente una coppia di facce 344 definenti un cuneo e, pertanto, idonee ad inserirsi tra il primo ed il secondo film.
Nel corpo 343 è ricavato un condotto 345 disposto per alimentare con un fluido in pressione ugelli 346, ciascuno degli ugelli 346 essendo atto ad esser associato ad una rispettiva apertura dei contenitori da formare.
Nella seconda configurazione, mostrata nella Figure 10, la stazione di formatura 9 è disposta per la formatura di un primo film 5 ed un secondo film 7 costituiti da un foglio di alluminio associato ad almeno un foglio di materia plastica, ad esempio polietilene.
La stazione di formatura 9 comprende una prima unità 35a provvista di stampi 301 (Figura 42) idonei deformare detto primo film 5 e detto secondo film 7 per imbutitura in modo tale da ricavare in ciascuno di essi un guscio 51a, 51b definente una metà di contenitore 3.
In questa configurazione, la prima unità 35a è distanziata dalla seconda unità 37a, prevista a valle di essa, per consentire l'inserzione tra il primo film 5 ed il secondo film 7 di una coppia gruppi di punzoni di imbutitura ciascuno dei suddetti punzoni cooperante con una relativa matrice per deformare il primo film 5 ed il secondo film 7 ed ottenere da essi i gusci 51a, 51b (Figure da 5 a 8). Come mostrato nelle Figure da 5 a 8, ciascuna matrice 55 comprende una pluralità di cavità principali 57 adiacenti, disposte per deformare uno dei suddetti film, nel caso raffigurato il primo film 5, per ottenere i gusci 51a, 51b, ed una pluralità di cavità secondarie 59 disposte in modo tale che ciascuna cavità secondaria 59 risulti interposta tra una coppia di cavità principali 57 adiacenti.
A ciascuna cavità principale 57 è associato un punzone 53. Alla matrice è inoltre associato un dispositivo preminastro 61, connesso tramite molle 63 ad un corpo dello stampo 301, come sarà descritto in maggiore dettaglio nel seguito, disposto per mantenere posizionato il primo film 5 durante le operazioni di imbutitura.
Alla matrice 55 è inoltre associata una pluralità di mezzi deformatori 65, ciascuno cooperante con una rispettiva cavità secondaria 59, disposti per ottenere nel primo film 5 una pluralità di pieghe 67, tali pieghe 67 consentendo una corretta formazione dei gusci 51a, 51b, come verrà descritto nel seguito.
I mezzi deformatori 65 interagiscono con il primo film 5 non in modo contemporaneo, ma secondo un ordine prestabilito, in particolare nel caso in cui il primo film 5 avanzi nella direzione indicata dalla freccia F il ' primo dei mezzi pressori 65 ad interagire con esso è quello disposto più a valle all'interno della prima unità 35a e successivamente, in sequenza, i mezzi pressori 65 posti via via più a monte, rispetto alla direzione di avanzamento F.
In tal modo, i mezzi pressori 65 richiamano all'interno delle rispettive cavità secondarie 59 prefissate estensioni del film 5 senza danneggiare il materiale con il quale esso è costituito.
La formatura dei gusci 51a, 51b effettuata dai punzoni 53 potrebbe causare lacerazione o indebolimento del primo film 5 in quanto esso risulterebbe sottoposto a deformazioni superiori a quelle consentite dal limite elastico dell'alluminio. Per ovviare a questo inconveniente si realizzano nel primo film 5, con le modalità sopra descritte, le pieghe 67, in modo tale che il materiale che le costituisce, quando i punzoni 53 vengono introdotti nelle cavità principale 57, venga richiamato verso queste ultime e contribuisca a formare i gusci 51a, 51b
Come mostrato in Figura 11, al termine della fase di formatura per imbutitura si ottiene un nastro 43 nel quale è realizzata una pluralità di gusci 51a, 51b. Nelle porzioni di tale nastro 43 interposte tra due gusci 51a, 51b adiacenti possono essere individuate una prima zona centrale 69 che risulta sostanzialmente .piana in quanto il materiale che costituiva la piega 67 è stato utilizzato per la formatura dei gusci 51a, 51b, ed una seconda ed una terza zone di estremità 7la, 71b, interessate da parti rimanenti 67a, 67b, della piega 67, le quali, essendo disposte in una zona periferica del nastro 43 non sono state richiamate durante la fase di imbutitura.
I mezzi deformatori 65 sono azionati a traslare da una posizione sollevata di riposo nella quale non interagiscono con il primo film 5 ad un posizione abbassata operativa nella quale penetrano all'interno delle cavità secondarie 59, tramite mezzi attuatori che saranno descritti più dettagliatamente nel seguito.
Con riferimento alle Figure 8A, 42 e 43 sono mostrati in maggiore dettaglio uno stampo 301 ed il dispositivo preminastro 61 ad esso associato.
Lo stampo 301 comprende una matrice 55 costituita da una prima piastra 302 scorrevole su barre di guida 303 connesse ad un corpo 304 dello stampo 301.
Nella matrice 55 è ricavata una pluralità di cavità principali 57.
Lo stampo 301 comprende inoltre una pluralità di punzoni 53 solidali al corpo 304.
Tra la matrice 55 ed i punzoni 54 è previsto il dispositivo preminastro 61, il quale comprende una seconda piastra 306 accoppiata a scorrimento alle barre di guida 303 e mantenuta ad una certa distanza dal corpo 304 da molle 63.
La seconda piastra 306 è provvista di prime feritoie 307 disposte per consentire il passaggio attraverso di esse dei punzoni 53, per permetter la deformazione plàstica del primo film 5.
La seconda piastra 306 è provvista inoltre di seconde feritoie 308, ciascuna delle suddette seconde feritoie 308 essendo interposta tra due prime feritoie 307 adiacenti. Le seconde feritoie 308 sono conformate in modo tale da poter essere attraversate dai mezzi deformatori 65, durante .lo spostamento che li porta ad impegnarsi in rispettive cavità secondarie 59 per realizzare le pieghe 67.
Durante il funzionamento, la prima piastra 302 viene traslata di un tratto XI verso il corpo 304 in modo tale che il primo film 5, sostenuto da idonei elementi di supporto 309 solidali al dispositivo preminastro 61, venga serrato tra la prima piastra 302 e la seconda piastra 306.
La prima piastra 302 è provvista di sedi 310 disposte per ricevere gli elementi di supporto 309 quando la prima piastra 302 viene portata a contatto con la seconda piastra 306.
Successivamente, l'insieme costituito dalla prima piastra 302, dal dispositivo preminastro 61 e dal primo film 5 tra essi interposto viene traslato di un ulteriore tratto X2 in modo tale che i punzoni 53 penetrino ciascuno all'interno della rispettiva cavità principale 57 per effettuare l'imbutitura del materiale in foglio.
La seconda piastra 306 è dotata di vani 311 ai quali sono accoppiati a scorrimento, tramite rotelle 312, i mezzi deformatori 65.
I mezzi pressori sono azionati a scorrere all'interno dei mezzi a vano 331, in modo tale da fuoriuscire parzialmente da questi ultimi, da mezzi attuatori 300 comprendenti mezzi a cilindro pneumatico 313 alimentati con aria in pressione tramite un condotto 314.
In tal modo, ciascuno dei mezzi deformatori 65 può essere azionato indipendentemente dagli altri, il che consente di azionare i mezzi deformatori 65 secondo una prestabilita sequenza, come sopra descritto, ciascuno al momento desiderato.
Ciascuno degli elementi di supporto 309 è dotato di un codolo 315 che occupa un porzione di un rispettivo vano 311 per costituire un arresto per i pistoni 316 dei mezzi a cilindro pneumatico 313.
Grazie alla presenza dei codoli 315, è possibile variare con facilità e precisione la corsa dei mezzi deformatori 65 all'interno delle cavità secondarie 59 per ottenere pieghe 67 aventi una prefissata profondità e quindi realizzate con una predeterminata quantità di materiale.
Ciò consente di ottenere gusci 5la, 51b perfettamente formati a partire film costituiti da fogli di alluminio aventi differenti deformabilità elastiche: in particolare in caso di fogli di alluminio a deformabilità maggiore è possibile realizzare pieghe 67 di profondità contenuta, mentre in caso di fogli di alluminio a deformabilità minore è necessario realizzare pieghe 67 di maggiore profondità.
Tale regolazione non era facilmente ottenibile con gli apparati dello stato della tecnica in quanto, in tali apparati, i mezzi deformatori erano azionati meccanicamente tramite dispositivi a camma, pertanto, per variare l'entità della corsa dei mezzi deformatori all'interno delle rispettive sedi era necessario sostituire le camme con ulteriori camme aventi un differente profilo.
L'impiego di mezzi deformatori 65 controllati pneumaticamente, consente inoltre, nel caso in cui si renda necessario passare dalla produzione di contenitori 3 di prefissata dimensione alla produzione di contenitori 3 di dimensione differente, di variare con facilità e rapidità la profondità delle pieghe 67 in funzione del formato dei contenitori 3 da produrre.
La stazione di formatura 9 comprende inoltre una seconda unità 37a che, nella configurazione mostrata nella Figura 10, risulta inattiva e, a valle di quest'ultima, una terza unità 39a nella quale il primo film 5 viene saldato al secondo film 7 lungo un bordo periferico 47 dei contenitori 3, in modo da lasciare un tratto di detto bordo 47 non saldato per definire un'apertura 49 di riempimento in ciascun contenitore 3.
Tra la prima unità 35a e la seconda unità 37a è posizionato un dispositivo deflettore 33 che porta il primo film 5, nel quale sono stati ricavati i gusci 51a, a contatto con il secondo film 7, nel quale sono stati ricavati i gusci 51b, per formare il nastro 43. La stazione di formatura 9 comprende, a valle della terza unità 39a, una quarta unità 41a nella quale dal nastro 43 vengono asportate porzioni 45 che comprendono le parti rimanenti 67a, 67b, delle pieghe 67. L'asportazione delle porzioni 45, inoltre, come già descritto nel caso della formatura di film realizzati in materia plastica, permette di creare indebolimenti che consentano un facile distacco di un contenitore 3 dai restanti contenitori 3, al momento dell'impiego.
Con riferimento alla Figura 48, è mostrato uno stampo di tranciatura 347 con il quale è equipaggiata la quarta unità 41a.
Lo stampo di tranciatura 347 comprende un primo semistampo 347a ed un secondo semistampo 347b mobili in reciproco avvicinamento ed allontanamento, come mostrato dalle frecce F15.
Il primo semistampo 347a comprende un corpo di supporto 348 al quale è solidale una coppia di elementi trancianti 349 ciascuno dei quali risulta idoneo ad essere ricevuto all'interno di una rispettiva sede 350 ricavata nel secondo semistampo 347b.
Il secondo semistampo 347b comprende una matrice 351 internamente alla quale è provvisto un condotto di evacuazione 372 disposto per prelevare dalle sedi 350 le porzioni 45 di materiale in foglio che è stato asportato.
Il secondo semistampo 347b è inoltre provvisto di una pluralità di cavità 352 disposte per ricevere i contenitori 3 durante le operazioni di tranciatura. Come mostrato nella Figure da 16 a 21, ciascuna unità 35, 37, 39, 41 comprende un motore 73, vantaggiosamente un motore brushless, azionante una vite 75 alla quale è associata una chiocciola 77 connessa ad un piattello 79.
Ad opposte estremità 79a, 79b del piattello 79 sono incernierata, rispettivamente, una prima estremità 81a di una prima asta 81 ed una prima estremità 83a di una seconda asta 83.
Una seconda estremità 81b della prima asta 81 è connessa ad una piastra mobile 85 connessa, tramite colonne 87 ad una prima piastra portastampo 91 alla quale è fissato un primo semistampo 93.
Le colonne 87 sono accoppiate a scorrimento ad elementi di supporto 93, 95 connessi ad un telaio dell'apparato 1.
Una seconda estremità 83b della seconda asta 83 è connessa ad una seconda piastra portastampo 93 alla quale è fissato un secondo semistampo 99.
La seconda piastra portastampo è accoppiata a scorrimento alle colonne 87 che ne guidano la traslazione in mutuo avvicinamento alla, o allontanamento dalla, prima piastra portastampo 91. Quando il motore 73 aziona a rotazione la vite 75, il piattello 79 si sposta, in direzione della freccia FI, dalla sua posizione di punto morto superiore, rappresentata nelle Figure 16, 19, 20 e 21, tale posizione corrispondendo al massimo allontanamento reciproco del primo semistampo 93 dal secondo semistampo 99.
In tal caso, la seconda asta 83 spinge la seconda piastra portastampo 97 traslandola in direzione della freccia F4.
Contemporaneamente, la prima asta 81 spinge la piastra mobile 85 nella direzione della freccia F3. La piastra mobile 85, a sua volta, tira la prima piastra portastampo 91 causandone lo spostamento secondo la direzione della freccia F5.
In tal modo, la prima piastra portastampo 91 e la seconda piastra portastampo 97 si muovono l'una verso l'altra per portare i primi mezzi a semistampo 93 ad interagire con i secondi mezzi a semistampo 99.
Ciascuna unità 35, 37, 39, 41 è provvista inoltre, in una zona inferiore 101 di essa di un'appendice 103 nella quale è ricavato un foro 105.
Come mostrato in Figura 17, nel foro 105 risulta passante una barra filettata 107 solidale al telaio dell'apparato 1.
Le summenzionate unità 35, 37, 39, 41 sono mobili nella direzione indicata dalle frecce F7 come mostrato nelle Figure 2 e 10, scorrendo su una coppia di guide 109, 111 solidali al telaio dell'apparato 1. In tal modo le unità 35, 37, 39, 41 possono essere reciprocamente allontanate o avvicinate in funzione del formato longitudinale dei primi semistampi 93 e dei secondi semistampi 99.
All'appendice 103 è associato un primo dado 115 disposto per interagire con una prima faccia 113 dell'appendice 103 ed un secondo dado 115 disposto per interagire con una seconda faccia dell'appendice 103.
Ciascuna unità 35, 37, 39, 41 può essere posizionata longitudinalmente sulle guide 109, 111 con estrema facilità semplicemente allentando il primo dado 113 ed il secondo dado 115, traslando l'unità 35, 37, 39, 41 nella posizione desiderata e successivamente serrando nuovamente il primo dado 113 ed il secondo dado 115 rispettivamente contro le facce 103a e 103b. In una versione dell'apparato 1 rappresentata nelle Figure 19 e 20, la barra filettata 107 può comprendere quattro tratti 317, 318, 319, 320, aventi passi della filettatura differenti.
In particolare il secondo tratto 318, il terzo tratto 319 ed il quarto tratto 320 possono avere un passo rispettivamente doppio, triplo e quadruplo rispetto al passo del primo tratto 317. In tal modo, azionando a rotazione la barra filetta 107 per mezzo di un volantino 325 è possibile traslare contemporaneamente le unità 35, 37, 39, 41 mantenendole sostanzialmente equidistanti.
In particolare, è possibile passare da una configurazione Bl, mostrata in Figura 19, nella quale le unità 35, 37, 39, 41 sono separate di una distanza HI e sono equipaggiate con stampi 321, 322, 323, 324 aventi un ingombro longitudinale ZI, ad una configurazione B2, mostrata in Figura 20, nella quale le unità 35, 37, 39, 41 vengono allontanate risultando separate di una distanza H2, in modo tale che ad esse possano essere associati ulteriori stampi 321a, 322a, 323a, 324a, aventi un ingombro longitudinale Z2, maggiore dell'ingombro longitudinale ZI degli stampi 321, 322, 323, 324.
Come mostrato in Figura 21, ciascuna appendice 103 può essere associata ad una ghiera 117 accoppiata ad un tratto della barra filettata 107.
La. ghiera 117 comprende un corpo 326 provvisto di uno spallamento 327 agisce da riscontro per l'appendice 103.
Il corpo 326 comprende una prima estremità 328 avente una sezione esagonale 378 che la rende idonea ad accoppiarsi con una chiave disposta per comandare la traslazione della ghiera 117 lungo la barra filettata 107.
Il corpo 326 comprende un'ulteriore estremità provvista di una superficie esterna sulla quale è ricavata una filettatura 329 sulla quale può essere avvitato un dado 330 di bloccaggio dell'appendice contro lo spallamento 327.
Tra il dado 330 e l'appendice 103 è prevista una rondella 333 che permette di ottenere un certo gioco che consente la rotazione della ghiera 117 rispetto all'appendice 103 durante la regolazione della posizione delle unità 35, 37, 39, 41 lungo la barra filettata 107.
L'appendice 103 comprende, nella sua parte inferiore, un foro filettato 331 al quale è associabile una vite di pressione 332 che serve a fissare l'appendice 103 alla ghiera 117, una volta terminata la suddetta regolazione.
Avvitando o svitando leggermente la ghiera 117 è possibile, pertanto, effettuare un posizionamento fine delle unità 35, 37, 39, 41 per correggere errori dovuti all'eventuale sfasamento tra i tratti 317, 318, 319, 320 a passo differente.
Come mostrato in Figura 16, le barre 87 comprendono una coppia di barre inferiori 87b aventi un'estremità 119 alla quale è associato una prima parte 119a di uno snodo 119 avente una seconda parte 119b fissata alla prima piastra portastampo 91.
Le barre 87 comprendono inoltre una coppia di barre superiori 87a provviste di un'estremità filettata 123 passante attraverso un rispettivo foro 125 ricavato nella prima piastra portastampo 91 ed atto ad accoppiarsi con un dado di fissaggio 127.
Dopo aver rimosso il dado 127 dall'estremità filettata 125, è possibile ruotare la prima piastra portastampo 91 attorno ad un asse X, nella direzione indicata dalla freccia R rendendo facilmente accessibili il primo semistampo 93 ed il secondo semistampo 99.
A valle della stazione di formatura 9 è prevista una stazione di riempimento 141 dei contenitori 3 formati .
Come mostrato in Figura 22, la stazione di riempimento comprende un serbatoio 143 disposto per contenere un prodotto fluido da introdurre all'interno dei contenitori 3 attraverso le aperture 49 per mezzo di ugelli dosatori 145.
Il trasferimento dei contenitori 3 attraverso la stazione di riempimento 141 viene effettuato per mezzo di un rullo 147 mostrato in Figura 13, che risulta provvisto, come mostrato in Figura 25, di scanalature 148 conformate in modo da ricevere uno dei gusci 51a, 51b che costituiscono i contenitori 3 e di porzioni non scanalate 151 sulle quali si avvolgono le zone non deformate del nastro 43.
Il rullo 147 è solidale ad una puleggia 149 alla quale è accoppiata una cinghia dentata 151 tesa tra la puleggia 149 ed un ulteriore puleggia 153.
Alla cinghia 151 e associata una pinza 155 solidale ad una slitta 157 mobile su guide 159.
Durante una corsa di andata della slitta 157, la pinza 155 viene posizionata in una configurazione chiusa, nella quale afferra e trascina la cinghia 151. In seguito, durante la corsa di ritorno della slitta 157, la pinza 155 viene mantenuta in una configurazione aperta, nella quale essa non interferisce con la cinghia 151.
La slitta 157 è azionata di moto rettilineo alternato, tramite una leva non raffigurata, dallo stesso motore 140 che comanda i mezzi di azionamento a camma 139.
In tal modo, la rotazione del rullo 147 è perfettamente in fase con l'avanzamento del nastro 43 attraverso le stazioni di formatura 9 e di riempimento 141.
A valle della stazione di riempimento 141 è prevista una stazione di raffreddamento 161 nella quale il materiale fluido con il quale sono stati riempiti i contenitori 3 assume una consistenza sostanzialmente solida.
Come mostrato nelle Figure 23 e 26, la stazione di raffreddamento 161 comprende tre dispostivi di raffreddamento: un primo dispositivo di raffreddamento 161a, un secondo dispositivo di raffreddamento 161b ed un terzo dispositivo di raffreddamento 161c ciascuno dei quali comprendente una carcassa 163 nella quale sono ricavate pareti di separazione 165 che delimitano scanalature di guida 167 disposte per ricevere il nastro 43. Le scanalature 167 definiscono un percorso a doppia spirale per il nastro 43 in modo tale che scanalature 167 adiacenti vengono percorse dai contenitori procedendo in direzioni opposte.
Il nastro 43 impiega un tempo considerevolmente lungo a percorrere la traiettoria tortuosa individuata dalle pareti 165 all'interno della stazione di raffreddamento 161: ciò consente al prodotto con cui sono riempiti i contenitori 3 di completare la transizione dallo stato fluido allo stato solido, prima che i contenitori 3 fuoriescano dalla stazione di raffreddamento 161.
Sul fondo delle scanalature 167 è disposta una catena 169 azionata a rotazione da una ruota dentata motrice 171 e rinviata da una ruota dentata condotta 173.
Superiormente alla carcassa 163 è disposto un coperchio 175 idoneo a delimitare un vano refrigerato 177 isolato dall'ambiente esterno.
Ciascun dispositivo di raffreddamento 161a, 161b, 161c comprende un ventilatore 179 disposto per aspirare aria dal vano 177 ed indirizzarla ad un gruppo scambiatore di calore 181, dopo averla indotta a passare attraverso un filtro di purificazione 183. Come mostrato nelle Figure da 27 a 34, a maglie 187 della catena 169 sono associati mezzi a pinza 185 disposti per afferrare il nastro 43 durante il trasporto, detti mezzi a pinza 185 essendo distanziati l'uno dall'altro di un prefissato numero di maglie.
I mezzi a pinza 185 comprendono una coppia di ganasce 185a, 185b mutuamente incernierate ed oscillanti attorno ad un asse Y tra una posizione di riposo, mostrata in Figura 28, nella quale i mezzi a pinza 185 sono aperti e non interagiscono con il nastro 43 ed una posizione operativa, mostrata in Figura 29, nella quale i mezzi a pinza 185 si chiudono per afferrare il nastro 43.
Come mostrato in Figura 30, una prima ganascia 185a di detta coppia di ganasce può essere dotata di un foro 189 disposto per ricevere un'estremità appuntita 193 di un grano filettato 191 avvitato sulla seconda ganascia 185b di detta coppia di ganasce.
Nella posizione operativa, quando i mezzi a pinza 185 si serrano, l'estremità appuntita 193 penetra nel foro 189 dopo aver perforato un lembo inferiore del nastro 43.
Come mostrato in modo schematico in Figura 33, nella zona di ingresso 195 di ciascuno dei dispositivi di raffreddamento 161a, 161b, 161c la catena 169 scorre su di un piano inclinato ascendente 197 e si trova pertanto ad una quota verticale inferiore rispetto ai contenitori 3.
Come mostrato in Figura 32, i mezzi a pinza 185, al termine del piano inclinato ascendente 197, vengono ricevuti in scanalature 167 delimitate da pareti 165 separate da una distanza di, in modo tale che i mezzi a pinza possano assumere una configurazione aperta. Per assicurare che la prima ganascia 185a e la seconda ganascia 185b siano adeguatamente distanti l'una dall'altra, per consentire al nastro 43 di essere ricevuto tra esse, sono previsti mezzi deviatori 207 disposti per interagire con porzioni di estremità 208 della prima ganascia 185a e della seconda ganascia 185b.
A valle dei mezzi deviatori 207, il nastro 43 è depositato sulla catena 169 in modo da procedere nella direzione indicata con la freccia F6 nella Figura 32.
In prossimità della zona in cui il materiale in foglio nel quale sono stati ottenuti i contenitori 3 è collocato in appoggio sulla catena 169, è prevista una coppia di rulli 199, mostrati in Figura 31, disposti per premere la prima ganascia 185a verso la seconda ganascia 185b per portarle ad interagire con il nastro 43.
In corrispondenza dei rulli 199, ed a valle di essi, le pareti 165 che definiscono le scanalature 167 sono separate da una distanza d2, inferiore alla distanza di, per ricevere e mantenere i mezzi a pinza 185 in una configurazione chiusa.
Una volta che l'estremità appuntita 193 è penetrata nel foro 189, i mezzi a pinza 185 rimangono nella posizione operativa trattenuti dall'estremità appuntita 193 che si è conficcata nel nastro 43.
Tra i mezzi a pinza 185 e le pareti 165 è previsto ha un certo gioco 201, il che evita indesiderati strisciamenti tra le ganasce 185a e 185b e le pareti 165.
Come mostrato in modo schematico in Figura 34, nella zona di uscita 203 di ciascuno dei dispositivi di raffreddamento 161a, 161b, 161c la catena 169 scorre su di un piano inclinato discendente 205 in modo tale da consentire al nastro 43 di disimpegnarsi dai mezzi a pinza 185.
Per consentire tale disimpegno, nella zona che precede il piano inclinato discendente 205, sono previste scanalature 167 di ampiezza opportunamente ampia per consentire alla prima ganascia 185a ed alla seconda ganascia 185b di allontanarsi reciprocamente. A valle della stazione di raffreddamento 161 è prevista una stazione di sigillatura 209 nella quale vengono chiuse le aperture 49 e vengono inoltre effettuate operazioni di zigrinatura del nastro 43 e di punzonatura di quest'ultimo per imprimere su di esso un codice comprendente informazioni relative al prodotto confezionato, quali, ad esempio, la data di scadenza.
Come mostrato in Figura 11, la stazione di sigillatura 209 comprende una unità di preriscaldamento 211, disposta per riscaldare il materiale che costituisce il primo film 5 ed il secondo film 7 per predisporli alla saldatura. L'unità di preriscaldamento 211 è provvista di un primo stampo 213, di un secondo stampo 215 e di un terzo stampo 217 attraverso i quali i contenitori 3 già formati e riempiti vengono avanzati per passi successivi, il primo stampo 213, il secondo stampo 215 ed il terzo stampo 217 provvedendo, in tal modo, ad effettuare un riscaldamento graduale del primo film 5 e del secondo film 7.
A valle dell'unità di preriscaldamento 211 è prevista una unità dì saldatura 219 che provvede a saldare il primo film 5 al secondo film 7 in corrispondenza dell'apertura 49, causando la chiusura del contenitore.
A valle dell'unità di saldatura 219, è prevista un unità di zigrinatura e punzonatura 221, nella quale il nastro 43 viene deformato plasticamente in modo da ottenere sulla superficie esterna di esso una zigrinatura ed un codice riportante notizie relative al prodotto confezionato.
Come mostrato in Figura 24, l'unità di preriscaldamento 211 ha una struttura simile a quella delle unità 35, 37, 39, 41 della stazione di formatura 9 precedentemente descritte.
L'unità di preriscaldamento 211 comprende, infatti, come evidenziato in Figura 24, primi mezzi a piastra portastampo 223 ai quali sono solidali primi mezzi a semistampo 215a, 217a, 219a, e secondi mezzi a piastra portastampo 225 ai quali sono solidali secondi mezzi a semistampo 215a, 217a, 219a.
I primi mezzi a piastra portastampo 223 sono connessi a mezzi a piastra mobile 227 tramite mezzi a colonna di guida 229 accoppiati a scorrimento ad un telaio 228 dell'unità di preriscaldamento 211. Ai mezzi a piastra mobile 227 sono collegati, tramite primi mezzi a cilindro pneumatico 231, primi mezzi a blocco di riscontro 233 ai quali sono girevolmente supportati primi mezzi a rotella 235 disposti per interagire con primi mezzi a camma 237, come sarà descritto più dettagliatamente nel seguito.
Analogamente, i secondi mezzi a piastra portastampo 225 sono connessi, tramite secondi mezzi a cilindro pneumatico 239, secondi mezzi a blocco di riscontro 241 ai quali sono girevolmente supportati secondi mezzi a rotella 243 disposti per interagire con secondi mezzi a camma 245.
I primi mezzi a camma 237 ed i secondi mezzi a camma 245 sono posti in rotazione da uno stesso motore, non raffigurato, e presentano profili simmetrici ed opposti. Durante l'azionamento del suddetto motore, pertanto, causano il reciproco avvicinamento e allontanamento dei primi mezzi a piastra portastampo 223 e dei secondi mezzi a piastra portastampo 225.
L'impiego di primi mezzi a cilindro pneumatico 231 e di secondi mezzi a cilindro pneumatico 239 consente, se necessario, di ottenere uno smorzamento della forza di serraggio e di prevenire carichi eccessivi sui primi mezzi a semistampo 215a, 217a, 219a, e sui secondi mezzi a semistampo 215a, 217a, 219a.
L'unità di saldatura 219 e l'unità di zigrinatura e punzonatura 221 hanno struttura e modalità di funzionamento analoghe a quelle dell'unità di preriscaldamento 211 sopra descritta.
Come mostrato nella Figure 3 e schematicamente nella Figura 35, il nastro 43 è avanzato ,attraverso la stazione di saldatura 209 per mezzo di un dispositivo di trascinamento 247 comprendente primi mezzi a rullo 249, disposti a monte dell'unità di preriscaldamento 211 e secondi mezzi a rullo 251 disposti a valle dell'unità di zigrinatura e codifica 221. I primi mezzi a rullo 249 ed i secondi mezzi a rullo sono provvisti di vani 253 disposti per accoppiarsi ai gusci 51a, 51b che costituiscono i contenitori 3.
I primi mezzi a rullo 249 ed i secondi mezzi a rullo 251 sono azionati, rispettivamente tramite primi mezzi a cinghia 255 e secondi mezzi a cinghia 257 entrambi azionati da mezzi a puleggia motorizzata 159.
Con riferimento alle Figure 14, 36 e 37, l'apparato 1 comprende, a valle della stazione di saldatura 209, una stazione di tranciatura 261 nella quale il nastro 43 viene tranciato per ottenere da esso stecche 263 comprendenti ciascuna un prefissato numero di contenitori 3.
Nella stazione di tranciatura 261, inoltre, le stecche 263 vengono incise in modo tale da ottenere, in ciascuna delle regioni 265 interposte tra due contenitori 3.. adiacenti, perforazioni 267 che favoriscono il distacco di un contenitore 3 dalla stecca 263 al momento dell'impiego.
A monte della stazione di tranciatura 261 è disposto un dispositivo di rotazione, non raffigurato, che riceve il nastro 43 contenuto in una giacitura sostanzialmente verticale all'uscita della stazione di saldatura 209 e lo ruota di un angolo di circa 90° per portarlo ad occupare una giacitura sostanzialmente orizzontale.
La stazione di tranciatura 261 comprende un dispositivo tranciante 269 provvisto di coltelli inferiori 271a, 2721b, 271c, 271d, 271e connessi ad una base di supporto fissa 273 del dispositivo tranciante 269.
Il dispositivo tranciante 269 comprende inoltre coltelli superiori 275a, 275b, 275c, 275d, ciascuno dei quali fissato ad un elemento di supporto 277 inserito in una rispettiva sede 279, le sedi 279 essendo ricavate in una traversa mobile 281 del dispositivo tranciante 269.
Il dispositivo tranciente 269 comprende inoltre un ulteriore coltello superiore 275e disposto a valle dei summenzionati coltelli superiori 275a, 275b, 275c, 275d.
L'ulteriore coltello superiore 275e è fissato alla traversa mobile 281 in modo tale da risultare solidale ad essa.
La posizione dell'ulteriore coltello superiore 275e rispetto alla traversa mobile 281 è, pertanto, fissa e non registrabile a differenza delle posizioni dei coltelli superiori 275a, 275b, 275c, 275d.
Ad ogni elemento di supporto 277 è associata una vite di regolazione 281 agendo sulla quale l'elemento di supporto 277 ad essa associato può essere fatto traslare all'interno della rispettiva sede 279 nella direzione indicata dalla freccia F9: ciò consente di regolare la posizione di ciascun elemento di supporto 277 indipendentemente da quella degli altri elementi di supporto 277.
Il dispositivo tranciante 269 comprende inoltre mezzi attuatori 283, comprendenti un eccentrico 285 azionato da un rispettivo motore, disposti per azionare di moto rettilineo alternato, la traversa mobile 281 per movimentare i coltelli superiori 275a, 275b, 275c, 275d, 275e nella direzione della freccia F10.
Il dispositivo tranciante 269 consente di effettuare l'incisione del nastro 43 per realizzare le linee di perforazione 267 e, contemporaneamente, il taglio del nastro 43 per ottenere le stecche 263.
Nel dispositivo tranciante di Figura 37 il primo coltello inferiore 271a, il secondo coltello inferiore 271b, il terzo coltello inferiore 271c e quarto coltello inferiore 27ld ed i rispettivi primo coltello superiore 275a, secondo coltello superiore 275b, terzo coltello superiore 275c e quarto coltello superiore 275d provvedono ad effettuare l'incisione del nastro, mentre il quinto coltello inferiore 271e ed il quinto coltello superiore 27 5e operano il taglio di separazione.
Nel caso in cui si desideri produrre stecche 263 comprendenti quattro contenitori, il primo coltello superiore 275a viene spostato, agendo sulla vite di regolazione 281, in allontanamento dal rispettivo primo coltello inferiore 271a in modo tale che, quando la traversa mobile 281 viene avvicinata alla base 273 non si abbia incisione del nastro 43 in corrispondenza del primo coltello inferiore 27la e del primo coltello superiore 275a.
Ciò fa si che al successivo passo di avanzamento del nastro 43 giunga in corrispondenza del quinto coltello inferiore 271a e del quinto coltello superiore 275a una regione 265 del nastro 43 interposta tra due contenitori 3 adiacenti che non risulti interessata da una preventiva incisione, consentendo di eliminare l'indesiderato effetto di "taglio su taglio" ossia di un taglio effettuato in corrispondenza di una linea di perforazione 267 precedentemente ottenuta nel nastro 43.
Ciò consente di evitare la produzione di sfridi, che, nella macchine dello stato della tecnica, in particolare nel caso di formatura di film di alluminio, sono particolarmente difficili da asportare a causa delle esigue dimensioni e dell'elevato numero di particelle di scarto prodotte. Nelle macchine dello stato della tecnica si provvede, infatti, ad incidere, in una stazione di incisione, tutte le zone interposte tra contenitori adiacenti e successivamente, a valle di tale stazione di incisione, a separare dal nastro una stecca di contenitori, tale separazione avvenendo per mezzo di un taglio che si sovrappone ad una delle incisioni precedentemente realizzate.
La possibilità di spostare verticalmente i coltelli superiori 275a, 275b, 275c, 275d, 275e consente, nel caso in cui si vogliano realizzare stecche 263 comprendenti un minore numero di contenitori 3, di rendere inoperativo il corrispondente numero di coltelli superiori: in tal modo l'apparato 1 risulta molto versatile in quanto consente un rapido cambio di formato delle stecche 163 che devono essere prodotte .
Ovviamente il numero di coltelli inferiori e superiori con cui equipaggiare il dispositivo tranciante 269 potrà essere differente, e vantaggiosamente maggiore, rispetto al numero di coltelli inferiori e superiori mostrati in Figura 37. Con riferimento alla Figura 50, è mostrata una variante dell'apparato 1, nella quale all'unità di zigrinatura e codifica 221 è associato un dispositivo tranciante 269a analogo quello precedentemente descritto.
L'unità di zigrinatura e codifica 221 comprende una coppia di semistampi ad uno dei quali è associata una pluralità di coltelli fissi, mentre all'altro è associata una pluralità di coltelli regolabili la cui posizione può essere registrata con le modalità sopra descritte.
I summenzionati coltelli fissi e coltelli regolabili sono conformati in modo tale da incidere il nastro 43 per realizzare le linee di perforazione 267.
A valle dell'unità di zigrinatura e codifica 221 sono provvisti mezzi di taglio disposti per separare dal nastro 43 stecche 163 formate da un prefissato numero di coltelli.
Come mostrato in Figura 49, il dispositivo tranciante 269a consente di ottenere un nastro 43 nel quale è realizzata una pluralità di contenitori 3, raggruppati in modo da individuare stecche 163 che dovranno essere da esso separate.
In regioni 362 interposte tra due contenitori 3 adiacenti e destinati ad appartenere ad una stessa stecca 163 sono realizzate linee di perforazione 267. Al contrario, nessuna linea di perforazione 267 è ottenuta in regioni 353 interposte tra contenitori 3 destinati ad appartenere a stecche 163 diverse, in quanto, in tali zone, i mezzi di taglio provvederanno a separare la stecca 163 dalla restante parte del nastro 43.
Le stecche 163, una volta separate dal nastro 43, vengono raccolte in contenitori 354 disposti a valle dei mazzi di taglio, e vengono avviati ad in dispositivo di confezionamento.
In apparati per il confezionamento di supposte, risulta, pertanto, possibile formare, riempire e sigillare i contenitori contenenti le supposte in un ambiente sterile. Le stecche di contenitori vengono separate dal nastro trovandosi ancora nell'ambiente sterile, dal quale possono essere successivamente prelevate, ad esempio da parte di operatori.
Il confezionamento delle stecche può quindi avvenire in locali non sterili, consentendo di limitare fortemente i costi di esercizio.
Inoltre, il prevedere il dispositivo tranciante 269a associato all'unità di zigrinatura e codifica 221 consente di limitare il costo dell'apparato, il quale può non prevedere un dispositivo tranciante 37 dedicato.
Come mostrato nelle Figure 14, 38, 39, a valle del dispositivo tranciante 269, la stazione di tranciatura 261 comprende un dispositivo di prelievo 287 disposto per ricevere le stecche 263 precedentemente -ottenute dal nastro 43.
Il dispositivo di prelievo 287 comprende una coppia di guide 289 conformate a C e disposte per ricevere una stecca 263.
Le guide 289 sono mobili, come indicato dalle frecce F17 ed F18 tra una posizione di serraggio A, raffigurata con linea continua in Figura 38, nella quale trattengono una stecca 263 ed una posizione di rilascio B, raffigurata con linea tratteggiata in Figura 38, nella quale consegnano la stecca 263 ad un cassetto di raccolta 291 sottostante. Il dispositivo di prelievo comprende inoltre mezzi attuatori elettromagnetici 293 disposti per trasferire le guide 289 dalla posizione di serraggio A alla posizione di rilascio B, e viceversa.
Le guide 289 sono solidali ad una ruota 295 azionata a rotazione da un rispettivo motore 297: in tal modo, è possibile depositare nel cassetto 291 stecche 263 ruotate di 180° l'una rispetto all'altra.
Ciò consente, nel caso di contenitori 3 aventi una porzione sostanzialmente troncoconica, come ad esempio i contenitori per supposte, di ridurre lo spazio occupato da un gruppo di stecche 263 sovrapposte eliminando l'effetto "ventaglio" mostrato in Figura 40.
Come mostrato in Figura 41, nel funzionamento le guide 289 possono prelevare una prima stecca 263a e depositarla nel cassetto 291 senza essere sottoposte a rotazione. Successivamente le guide 289 possono prelevare una seconda stecca 263 e depositarla nel cassetto 291 dopo essere state ruotate di 180° dalla ruota 295. Ancora successivamente, le guide 289 possono ricevere una terza stecca 263c e posizionarle nel cassetto 291 senza avere subito una preventiva rotazione. Procedendo in questo modo è .possibile formare pile comprendenti un prefissato numero di stecche 263 sovrapposte.
La ruota 293, pertanto, fa compiere alle guide 289 una rotazione di 180° ogni due passi di avanzamento del nastro 43 attraverso la stazione di tranciatura 261.
L'apparato 1 può, inoltre, risultare particolarmente idoneo per la formatura di bottiglie o flaconi a partire da film di materia plastica.
In tal caso, come mostrato nelle Figure 42 e 43 la stazione di formatura 9 comprende:
una prima unità 35 nella quale il primo film 5 ed il secondo film 7 sono sottoposti ad un preriscaldamento e ad una saldatura lungo un bordo periferico 47a per individuare preforme 299 dei contenitori 3a che devono essere formati;
una seconda unità 37 nella quale il cordone di saldatura corrispondente al bordo periferico 47a delle preforme 299 viene raffreddato per essere sottoposto a consolidamento. Nella stazione 37 avviene anche la fustellatura delle preforme 301 lungo il bordo periferico 47a; tale fustellatura non interessa l'intera estensione del bordo periferico 47a: porzioni 301 di esso, infatti, rimangono fissate al nastro 43 per consentire il trasferimento delle preforme 299 e successivamente dei contenitori formati.
una terza unità 39 nella quale il primo film 5 ed il secondo film 7 vengono riscaldati per essere predisposti alla successiva formatura;
una quarta unità 41 nella quale nelle preforme 299 viene iniettata aria in pressione per ricavare da esse i contenitori 3a.
In particolare, l'apparato può essere utilizzato per la produzione di contenitori 3a del tipo descritto nella domanda di brevetto europeo EP 0719630.

Claims (1)

  1. RIVENDICAZIONI 1. Apparato, comprendente una pluralità di unità operatrici disposte per formare contenitori, caratterizzato da ciò che almeno una unità operatrice è montata su mezzi di guida in modo tale che sia possibile regolare la posizione longitudinale di detta almeno una unità operatrice rispetto alla(-e) unità operatrice (—i) adiacente(-i). Apparato secondo la rivendicazione 1, e comprendente inoltre mezzi di registrazione disposti per spostare detta almeno una unità operatrice lungo detti mezzi di guida. Apparato secondo la rivendicazione 2, in cui detti mezzi di registrazione comprendono mezzi a barra filettata disposti per consentire una regolazione accurata della posizione di detta almeno una unità operatrice rispetto a detti mezzi di guida. Apparato, comprendente almeno una unità operatrice disposta per operativamente interagire con materiale in foglio e formare da esso contenitori, caratterizzato da ciò che detta unità operatrice è provvista di parti di stampo azionate da mezzi attuatori meccanici a traslare in reciproco avvicinamento ed allontanamento per serrarsi su, e rispettivamente liberare, detto materiale in foglio. 5. Apparato secondo la rivendicazione 4, in cui detti mezzi attuatori meccanici comprendono mezzi motori azionanti mezzi a vite impegnantisi in rispettivi mezzi a chiocciola che comandano la traslazione di dette parti di stampo. 6. Apparato secondo la rivendicazione 5, in cui detti mezzi motori comprendono un motore brushless. 7. Apparato secondo la rivendicazione 5, oppure 6, in cui detti mezzi a chiocciola sono solidali a mezzi a piattello ai quali sono fissati primi mezzi ad asta che comandano primi mezzi a piastra di supporto a cui è fissata una prima parte di stampo di dette parti di stampo, e secondi mezzi ad asta che comandano secondi mezzi a piastra a cui è fissata una seconda parte di stampo di dette parti di stampo. 8. Apparato secondo la rivendicazione 7, in cui detta prima parte di stampo e detta seconda parte di stampo sono guidate nella traslazione che li porta ad avvicinarsi e ad allontanarsi reciprocamente da mezzi a colonna accoppiati a scorrimento a mezzi a telaio di detto apparato. 9. Apparato, comprendente almeno una unità operatrice disposta per operativamente interagire con materiale in foglio per ottenere da esso contenitori, caratterizzato da ciò, che detta almeno una unità operatrice è provvista di almeno una parte di stampo connessa a rispettivi mezzi di sostegno tramite mezzi di cerniera. Apparata secondo la rivendicazione 9, in cui detti mezzi di cerniera comprendono mezzi a snodo sferico. Apparato, comprendente mezzi di convogliamento disposti per alimentare materiale in foglio lungo una direzione di avanzamento, almeno una unità operatrice disposta per formare contenitori da detto materiale in foglio, caratterizzato dal fatto che detti mezzi di convogliamento comprendono mezzi a telaio mobili ai quali sono associati mezzi di presa di detto-materiale in foglio. 12. Apparato secondo la rivendicazione 11, in cui detti mezzi a telaio si estendono attraverso detta almeno una unità operatrice. 13. Apparato secondo la rivendicazione 11, oppure 12, e comprendente inoltre mezzi motori disposti per azionare detti mezzi a telaio di moto rettilineo alternato. 14. Apparato secondo una delle rivendicazioni da 11, a 13, e comprendente inoltre mezzi di guida, fissati ad un corpo di detto apparato, sui quali sono scorrevoli detti mezzi a telaio. 15. Apparato secondo una delle rivendicazioni da 11 a 14, in cui detti mezzi di presa comprendono una pluralità di singole unità di presa. 16. Apparato secondo la rivendicazione 15, in cui ciascuna unità di presa comprende mezzi a ganascia azionati pneumaticamente. 17. Apparato secondo una delle rivendicazioni da Il a 16, in cui detti mezzi a mezzi di presa sono conformati in modo tale da risultare idonei ad essere spostati lungo detti mezzi a telaio per essere collocati in prefissate posizioni. Apparato, comprendente mezzi trasportatori a catena disposti per trasportare materiale in foglio agendo su zone prossime al bordo di esso tramite mezzi intercettori caratterizzato da ciò, che detti mezzi intercettori comprendono mezzi a pinza. 19. Apparato secondo la rivendicazione 18, in cui detti mezzi a pinza sono fissati a maglie di detti mezzi trasportatori a catena. 20. Apparato secondo la rivendicazione 18, oppure 19, in cui detti mezzi a pinza comprendono una coppia di ganasce mutuamente incernierate ed oscillanti attorno ad un asse tra una posizione di riposo nella quale detti mezzi a pinza sono aperti e non interagiscono con detto materiale in foglio ed una posizione operativa nella quale detti mezzi a pinza si chiudono per serrare detto materiale in foglio. 21. Apparato secondo la rivendicazione 20, in cui una prima ganascia di detta coppia di ganasce è dotata di un foro disposto per ricevere un'estremità appuntita di mezzi di bloccaggio associati ad una seconda ganascia di detta coppia di ganasce. 22. Apparato secondo la rivendicazione 21, in cui detti mezzi di bloccaggio comprendono un grano filettato avvitato a detta seconda ganascia. 23. Apparato secondo una delle rivendicazioni da 20 a 22, e comprendente inoltre mezzi pressori disposti per interagire con detta coppia di ganasce per portare detti mezzi a pinza da detta posizione di riposo a detta posizione operativa 24. Apparato secondo la rivendicazione 23, in cui detti mezzi pressori comprendono mezzi a rullo. 25. Apparato secondo una delle rivendicazioni da 18 a 24, in cui detti mezzi trasportatori a catena avanzano detti mezzi a pinza all'interno di mezzi a scanalatura di guida. 26. Apparato secondo la rivendicazione 25, in cui tra detti mezzi a pinza e detti mezzi a scanalatura di guida è previsto un certo gioco. 27. Apparato, comprendente almeno una unità operatrice disposta per formare contenitori da materiale in foglio, detta almeno una unità operatrice comprendendo mezzi deformatori disposti per realizzare in detto materiale in foglio pieghe estendentisi trasversalmente, caratterizzato dal fatto che comprende inoltre una unità di tranciatura disposta per asportare da detto materiale in foglio appendici di detto materiale in foglio derivanti da dette pieghe dopo la formatura di detti contenitori. 28. Apparato secondo la rivendicazione 27, in cui, detta unità di tranciatura comprende mezzi a stampo di tranciatura. 29. Apparato, comprendente mezzi per ricevere materiale in foglio provvisto di contenitori ricavati da zone deformate di detto materiale in foglio ed uniti tra loro da zone non deformate di detto materiale in foglio, mezzi induttori di indicazione di separazione disposti per indicare in dette zone non deformate linee di intesa separazione di uno di detti contenitori dai restanti contenitori, caratterizzato dal fatto che detti mezzi induttori di indicazione di separazione sono conformati in modo tale da agire selettivamente su alcune di dette zone e da non agire sulle zone rimanenti. 30. Apparato secondo la rivendicazione 29, in cui detti mezzi induttori di indicazione di separazione comprendono mezzi di indebolimento di detto materiale in foglio. 31 Apparato secondo la rivendicazione 29, oppure 30, in cui detti mezzi induttori di indicazione di separazione comprendono mezzi di incisione. 32. Apparato secondo la rivendicazione 31, in cui detti mezzi di incisione comprendono mezzi a coltello la cui posizione può essere regolata in modo tale che detti mezzi a coltello risultino mobili tra una posizione di riposo in cui detti mezzi a coltello non interferiscono con detto materiale in foglio ed una posizione operativa in cui detti mezzi a coltello interferiscono con detto materiale in foglio. 33 Apparato secondo la rivendicazione 32, in cui detti mezzi a coltello comprendono coltelli fissi associati a coltelli mobili, ciascuno di detti coltelli mobili collabofando con un rispettivo coltello fisso per realizzare dette linee di intesa separazione in detto materiale in foglio. 34. Apparato secondo la rivendicazione 32, oppure 33, in cui detti mezzi di incisione comprendono inoltre, a valle di detti mezzi a coltello, mezzi separatori disposti per tagliare detto materiale in foglio in dette alcune zone per separare da detto materiale in foglio parti di materiale in foglio comprendenti un prestabilito numero di detti contenitori. 35. Metodo, comprendente provvedere un materiale in foglio provvisto di contenitori ricavati da zone deformate di detto materiale in foglio ed uniti tra loro da zone non deformate di detto materiale in foglio, indicare in dette zone non deformate linee di intesa separazione di uno di detti contenitori dai restanti contenitori, caratterizzato dal fatto che detto indicare comprende agire selettivamente su alcune di dette zone e non agire sulle zone rimanenti . 36. Metodo secondo la rivendicazione 35, in cui detto agire selettivamente comprende indebolire detto materiale in foglio. 37. Metodo secondo la rivendicazione 35, oppure 36, in cui detto agire selettivamente comprende incidere detto materiale in foglio per realizzare in dette alcune zone dette linee di intesa separazione. 38. Metodo secondo la rivendicazione 37, in cui detto incidere comprende azionare mezzi di incisione disposti per interagire con detto materiale in foglio. 39. Apparato secondo la rivendicazione 38, e comprendente inoltre posizionare detti mezzi di incisione in modo tale che mezzi a coltello di cui detti mezzi di incisione sono provvisti detti mezzi a coltello risultino mobili tra una posizione di riposo in cui detti mezzi a coltello non interferiscono con detto materiale in foglio ed una posizione operativa in cui detti mezzi a coltello interferiscono con detto materiale in foglio. 40. Metodo secondo una delle rivendicazioni da 35 a 39, in cui contemporaneamente a detto agire selettivamente è previsto tagliare detto materiale in foglio in dette alcune zone per separare da detto materiale in foglio parti di materiale in foglio comprendenti prefissato numero di detti contenitori. 41. Nastro, ottenuto da un materiale in foglio formato in modo tale da ricavare in esso una pluralità di contenitori, comprendente linee di intesa separazione individuate in zone interposte tra contenitori adiacenti di detto nastro, per favorire la separazione di uno di detti contenitori dai restanti contenitori, caratterizzato dal fatto che dette linee di intesa separazione sono ottenute soltanto in alcune di dette zone. 42. Nastro secondo la rivendicazione 41, in cui dette linee di intesa separazione comprendono linee di incisione. 43. Nastro secondo la rivendicazione 41, in cui dette linee di intesa separazione comprendono linee di perforazione. 44. Nastro secondo una delle rivendicazioni da 41 a 43, in cui in detto nastro si susseguono con regolarità gruppi formati da un prefissato numero di zone provviste di linee di intesa separazione, i quali risultano separati da una sola zona priva di linee di intesa separazione. 45. Apparato, comprendente almeno una unità operatrice disposta per formare contenitori da materiale in foglio, mezzi di taglio disposti per separare da detto materiale in foglio parti di detto materiale in foglio comprendenti un prefissato numero di detti contenitori, caratterizzato dal fatto che comprende inoltre mezzi di prelievo disposti per prelevare dette parti per costituire pile comprendenti una prestabilita quantità di dette parti. 46. Apparato secondo la rivendicazione 45, in cui detti mezzi di prelievo comprendono mezzi di rotazione disposti per ruotare dette parti attorno ad un rispettivo asse mediano longitudinale. 47. Apparato, comprendente almeno una unità operatri-ce disposta per formare contenitori da materiale in foglio, detta almeno una unità operatrice comprendendo mezzi deformatori disposti per realizzare in detto materiale in foglio pieghe estendentisi trasversalmente, caratterizzato dal fatto che comprende inoltre mezzi di azionamento atti ad azionare detti mezzi deformatori indipendentemente l'uno dall'altro. 48. Apparato secondo la rivendicazione 47, in cui detti mezzi di azionamento comprendono mezzi ad attuatore pneumatico. 49. Apparato secondo la rivendicazione 47, oppure 48, e comprendente inoltre mezzi di riscontro disposti per regolare la corsa operativa di detti mezzi deformatori
IT2001MO000219A 2001-11-15 2001-11-15 Apparati e metodo ITMO20010219A1 (it)

Priority Applications (8)

Application Number Priority Date Filing Date Title
IT2001MO000219A ITMO20010219A1 (it) 2001-11-15 2001-11-15 Apparati e metodo
CNA2008100985281A CN101323082A (zh) 2001-11-15 2002-11-15 用于制造容器板材成型的设备
US10/495,565 US20050120680A1 (en) 2001-11-15 2002-11-15 Apparatus and method
AU2002350889A AU2002350889A1 (en) 2001-11-15 2002-11-15 Apparatus and method for deforming of sheet material
PCT/GB2002/005164 WO2003041946A2 (en) 2001-11-15 2002-11-15 Apparatus and method for deforming of sheet material
EP02785603A EP1444087A2 (en) 2001-11-15 2002-11-15 Apparatus and method for deforming of sheet material
CNB028271629A CN100400382C (zh) 2001-11-15 2002-11-15 用于制造容器板材成型的设备
CNA2008100985277A CN101323379A (zh) 2001-11-15 2002-11-15 用于制造容器板材成型的设备

Applications Claiming Priority (1)

Application Number Priority Date Filing Date Title
IT2001MO000219A ITMO20010219A1 (it) 2001-11-15 2001-11-15 Apparati e metodo

Publications (2)

Publication Number Publication Date
ITMO20010219A0 ITMO20010219A0 (it) 2001-11-15
ITMO20010219A1 true ITMO20010219A1 (it) 2003-05-15

Family

ID=11450905

Family Applications (1)

Application Number Title Priority Date Filing Date
IT2001MO000219A ITMO20010219A1 (it) 2001-11-15 2001-11-15 Apparati e metodo

Country Status (6)

Country Link
US (1) US20050120680A1 (it)
EP (1) EP1444087A2 (it)
CN (3) CN101323379A (it)
AU (1) AU2002350889A1 (it)
IT (1) ITMO20010219A1 (it)
WO (1) WO2003041946A2 (it)

Families Citing this family (7)

* Cited by examiner, † Cited by third party
Publication number Priority date Publication date Assignee Title
ITMO20060349A1 (it) * 2006-10-30 2008-04-30 Sarong Spa Apparato e metodo di centratura stampa
CN103264260B (zh) * 2013-05-21 2015-05-20 宁波先锋电器制造有限公司 一种电热油汀封盖点焊件的加工工艺及模具
ES2550369B1 (es) * 2014-05-05 2016-07-21 Mespack, Sl Dispositivo automático de cambio de formato para máquina horizontal automática formadora y llenadora de envases flexibles
DE102014106427A1 (de) * 2014-05-08 2015-11-12 Technische Universität Dresden Verfahren und Vorrichtung zur Herstellung von Formteilen aus einer Faserwerkstoffbahn
IT201700044274A1 (it) * 2017-04-21 2018-10-21 Comas Srl Macchina e processo per il riempimento di contenitori in materiale termoplastico.
WO2019115766A2 (de) * 2017-12-14 2019-06-20 Stampac Gmbh Werkzeugsystem für eine verpackungsvorrichtung sowie verfahren und formeinheit zum formen von folienformteilen
DE102018214666A1 (de) * 2018-08-29 2020-03-05 Multivac Sepp Haggenmüller Se & Co. Kg Verfahren zum Verpacken von Produkten und Tiefziehverpackungsmaschine

Family Cites Families (15)

* Cited by examiner, † Cited by third party
Publication number Priority date Publication date Assignee Title
US3245197A (en) * 1962-08-20 1966-04-12 Ivers Lee Co Method and machine for making a package from flexible sheet material
DE1244642B (de) * 1963-11-11 1967-07-13 Hassia Verpackungsmaschinen G Vorrichtung zum Praegen, Fuellen, Versiegeln und Vereinzeln von Kunststoffbehaeltern
DE2254738A1 (de) * 1972-11-09 1974-05-22 Applic Plastique Mec Elec Maschine zur automatischen herstellung von wahlweise leeren oder gefuellten verpackungen aus thermoplastischem folienmaterial
DE2440372A1 (de) * 1974-08-23 1976-03-04 Josef Finnah Maschine zum bearbeiten von bahnenfoermigen werkstuecken
DE3513388A1 (de) * 1985-04-15 1986-10-16 Bernd Dipl.-Ing. 7517 Waldbronn Schenk Vorrichtung zur herstellung von kunststoff-formteilen insbesondere von kunststoff-hohlkoerpern
IT1243064B (it) * 1990-10-02 1994-05-23 Sarong Spa Apparecchiatura per la formatura di alveoli in nastri senza soluzione di continuita', in particolare per il confezionamento di prodotti iniettabili come supposte, ovuli o simili
US5478229A (en) * 1993-01-29 1995-12-26 The Japan Steel Works, Ltd. Apparatus for forming hollow article
IT1262305B (it) * 1993-02-23 1996-06-19 Procedimento e impianto per confezionare prodotti fluidi o semifluidi entro contenitori in resina sintetica termoformabile.
IT1273854B (it) * 1994-12-16 1997-07-11 Ima Spa Sistema per l'alimetazione di articoli negli alveoli di un nastro alveolato
IT1269286B (it) * 1994-12-23 1997-03-26 Marco Accorsi Procedimento per la produzione di contenitori del tipo flaconi o simili, con film in materiale sintetico termoformabile, e apparecchiatura per la sua esecuzione
US6214282B1 (en) * 1995-08-23 2001-04-10 The Japan Steel Works, Ltd. Simultaneous filling blow molding method and apparatus
IT1285733B1 (it) * 1996-06-06 1998-06-18 Ima Spa Metodo e dispositivo per l'applicazione, mediante termosaldatura, di un nastro di copertura di materiale termoplastico ad un nastro
IT1287480B1 (it) * 1996-09-24 1998-08-06 Unifill Int Ag Apparato per il riscaldamento di una coppia di fogli di materiale termoformabile
JPH1142701A (ja) * 1997-07-28 1999-02-16 Japan Steel Works Ltd:The 中空成形機の型締装置
DE19804143A1 (de) * 1998-02-03 1999-08-05 Fischer W Mueller Blasformtech Schließvorrichtung für Formen zum Herstellen von Gegenständen aus thermoplastischem Kunststoff

Also Published As

Publication number Publication date
US20050120680A1 (en) 2005-06-09
CN1615242A (zh) 2005-05-11
CN101323379A (zh) 2008-12-17
WO2003041946A2 (en) 2003-05-22
AU2002350889A1 (en) 2003-05-26
WO2003041946A3 (en) 2003-12-18
CN100400382C (zh) 2008-07-09
ITMO20010219A0 (it) 2001-11-15
CN101323082A (zh) 2008-12-17
EP1444087A2 (en) 2004-08-11

Similar Documents

Publication Publication Date Title
RU2661837C2 (ru) Машина для упаковки в модифицированной газовой среде, скин-упаковки или вакуумной упаковки и способ указанных упаковок
AT409107B (de) Verfahren und vorrichtung zur warmformung und stapelung von hohlen gegenständen mit boden aus einem kunststoffband
DE2327286C2 (de) Verpackungsvorrichtung
EP2539125B1 (de) Verfahren zum wechsel des ober- und unterwerkzeugs einer verpackungsmaschine
US9828129B2 (en) Deep-drawing packaging machine with sealing station
US4725213A (en) Closure device for an injection moulding apparatus
ITBO980244A1 (it) Macchina automatica per la produzione, per il controllo, per il riempi mento e per la tappatura di flaconi di materia termoplastica.
EP1717150A1 (de) Verfahren und Vorrichtung zum Herstellen von befüllten und dicht versiegelten Kunststoff-Tiefziehbehältern
US20100011718A1 (en) Packaging machine having an adjustable pneumatic/hydraulic drive
ITMO20010219A1 (it) Apparati e metodo
US8021142B2 (en) Thermoforming apparatus and method
ITBS20080085A1 (it) Pressa e metodo particolarmente per la formatura a pressione di contenitori in carta
EP2800699B1 (de) Verpackungsmaschine mit einer schneidstation
EP2985234B1 (de) Tiefziehverpackungsmaschine mit bewegbarem Formeinsatz
JP5941652B2 (ja) 横型製袋充填包装機におけるピロー包装体の耳折り装置
EP1456004B1 (en) Machine for forming containers
EP2570351B1 (de) Tiefziehverpackungsmaschine zum Herstellen von Standpackungen mit geformtem Hinterschnitt
CN108778646B (zh) 用于对适于制作容器的材料进行加工的机器及方法
EP0217057B1 (de) Verfahren und Vorrichtung zur Herstellung einer Flüssigkeitspackung
ITMO20060036A1 (it) Apparati e metodi per termoformare contenitori
CN100379651C (zh) 用于由薄片包装材料制成的管生产密封包装的成形设备
ITMI20082011A1 (it) Apparato per la formatura di pannellature
EP3380405A1 (de) Reduzierung des kammervolumens bei ziehtiefenanpassung in der form- und siegelstation mittels einer aufblasbaren dichtung
JP2005515096A (ja) 容器ストリップの製造方法
US3677454A (en) Apparatus for trimming blown plastic articles