ITMO20010039A1 - Dispositivo di trascinamento pellicola multiformato, in particolare per proiettore professionale di diapositive e multivisione - Google Patents

Dispositivo di trascinamento pellicola multiformato, in particolare per proiettore professionale di diapositive e multivisione Download PDF

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Description

D E S C R I Z I O N E
annessa a domanda di brevetto per INVENZIONE INDUSTRIALE avente per titolo: DISPOSITIVO DI TRASCINAMENTO PELLICOLA MULTIFORMATO, IN PARTICOLARE PER PROIETTORE PROFESSIONALE DI DIAPOSITIVE E MULTIVISIONE.
RIASSUNTO
Il trovato si inserisce nel campo dei proiettori professionali di diapositive e multivisione. Ad un corpo secondario (3), staccabile da un corpo principale (2) di un proiettore (1), è vincolabile una prima piastra (13) dotata di almeno due rulli folli (15) e di un telaio pressa pellicola (18). Detta prima piastra è intercambiabile con una seconda piastra (20) dotata di un applicatore automatico (21) di contrassegni (33) di riferimento direttamente su una pellicola (6).
DESCRIZIONE DELL’INVENZIONE
Forma oggetto del presente trovato un dispositivo di trascinamento pellicola multiformato, in particolare per proiettore professionale di diapositive e multivisione.
Da tempo è diffuso l’utilizzo di particolari proiettori di immagini su superfici di ampie dimensioni in ambienti destinati allintrattenimento quali, ad esempio, discoteche e teatri. Le superfici sulle quali vengono attuate tali proiezioni non devono essere particolarmente preparate, potendo consistere nelle normali pareti del locale in cui avviene la proiezione e quindi presentanti anche tutte le irregolarità tipiche di una normale parete: ad esempio, rientranze ed aggetti e/o presenza di porte e finestre.
Da qualche tempo tale particolare tipo di proiezioni riguarda anche ambienti esterni quali facciate di monumenti e palazzi. L’effetto che deriva da queste proiezioni è particolarmente coinvolgente e spettacolare, potendo creare atmosfere particolari e suggestive.
Tale tipo di proiezioni trova la sua migliore applicazione nel corso di grandi spettacoli ed eventi multimediali che vedano coinvolti spazi molto ampi in cui figurino monumentali superfici architettoniche; si pensi, ad esempio alla facciata di un castello o di una cattedrale. Quale altro campo di applicazione delle citate proiezioni si può citare quello costituito dalle scenografie teatrali. Tali superfici costituiscono uno schermo di eccezione per le immagini proiettate che però richiedono proiettori di grande potenza luminosa.
La tecnologia ha già studiato e realizzato unità di proiezione via via più perfezionate sotto il profilo della resa d’immagine, della potenza luminosa e, di conseguenza, dellampiezza delle superfici esterne da utilizzare come schermo. Tuttavia nei proiettori fino ad ora realizzati il conseguimento di alte potenza e luminosità crea alcuni inconvenienti di non poco conto uno dei quali è costituito dalle notevoli dimensioni e peso dei proiettori stessi: è evidente il fatto che dimensioni considerevoli e peso elevato, quest’ultimo può arrivare e superare i 100 chilogrammi, possano creare limitazioni nell’uso e nelle applicazioni di tali proiettori di tipo noto.
Altro inconveniente presentato dai proiettori di tipo noto è costituito dal fatto che impiegano pellicole speciali e di grandi dimensioni, fino a 24x24 cm., che sono sia di difficile reperibilità commerciale sia di difficile impressione e sviluppo poiché sono pochi i laboratori adeguatamente attrezzati. Sempre in tema di pellicole, i proiettori multivisione attualmente utilizzati presentano l’inconveniente di doverne utilizzare di tipo non standard e quindi di difficile reperibilità commerciale; inoltre, molto spesso le pellicole speciali possono essere sviluppate solamente da alcuni studi particolarmente equipaggiati.
Altro inconveniente presentato dai proiettori professionali di diapositive e multivisione di tipo noto è costituito da un possibile non perfetto posizionamento della pellicola a causa di slittamenti e scostamenti della velocità di rotazione dei rulli di trascinamento rispetto alla pellicola stessa; attualmente, i tentativi per ovviare all’ appena citato inconveniente ne generano un altro costituito dalla applicazione di bande perforate o simili sui bordi delle pellicole operazione, questa, che presenta alti costi per la necessità di impiego di personale particolarmente qualificato. Il citato non perfetto posizionamento della pellicola risulta essere particolarmente grave nel caso in cui, per particolari esigenze artistiche, sia richiesto l’uso di una pluralità di proiettori contemporaneamente funzionanti, ed in alcuni casi di multivisione si può arrivare anche all’uso di un centinaio di proiettori: in tali casi la sovrapposizione e/o contemporaneità delle immagini risulta compromessa con decadimento o annullamento degli effetti visivi desiderati. Inoltre, nei citati casi di utilizzo contemporaneo di una pluralità di proiettori, le dimensioni ed il peso degli stessi diventano fattori di notevole importanza.
Altro inconveniente nei proiettori di tipo noto è costituito dal raffreddamento della pellicola e questo è un problema piuttosto rilevante dato che le temperature sulla pellicola possono anche superare i 200 gradi C. Nelle realizzazioni di tipo noto il problema del raffreddamento della pellicola viene risolto sia mediante Γ utilizzo di pellicole di grandi dimensioni con conseguente aumento delle dimensioni e del peso dei proiettori sia mediante il non pieno sfruttamento della potenzialità luminosa della lampada di proiezione sia mediante una marcata distanza tra la citata lampada sia mediante l’utilizzo di più filtri anti calore con il risultato, in tutti i casi citati, di compromettere la luminosità delle immagini proiettate.
Scopo del presente trovato è quello di risolvere gli inconvenienti citati. In particolare, un primo scopo è quello di permettere la realizzazione di un proiettore multivisione dotato di alta potenza luminosa pur presentando elevate compattezza e leggerezza e dotato della possibilità di utilizzare pellicole di tipo standard, ad esempio multiformato 6x7 e 6x6 con rulli 120 0 220 oppure 24x36 con un semplice adattatore.
Altri scopi del presente trovato sono di permettere la realizzazione di un proiettore dotato di un sistema di caricamento della pellicola veloce ed affidabile e dotato anche di un efficace raffreddamento forzato della pellicola stessa.
Ulteriore scopo del presente trovato è costituito dal permettere l’installazione di un sistema di sincronizzazione attiva nel posizionamento dei fotogrammi con un errore massimo di /- 0,05 mm. su 100 fotogrammi nel formato 6x7.
Il dispositivo di trascinamento pellicola oggetto del presente trovato, in particolare per proiettore multivisione, costituente corpo secondario di detto proiettore, è caratterizzato dal fatto che al citato corpo secondario, separabile da un corpo principale del proiettore e dotato, almeno, di una ottica di proiezione e di mezzi atti alla movimentazione e raffreddamento di una pellicola, è vincolabile una prima piastra, e che detta prima piastra è intercambiabile con una seconda piastra supportante un dispositivo applicatore di contrassegni alla citata pellicola.
Questa ed altre caratteristiche risulteranno meglio evidenziate dalla descrizione seguente di una preferita forma di realizzazione illustrata, a puro titolo esemplificativo e non limitativo, nella unita tavola di disegno, in cui:
- la figura 1 illustra una vista assonometrica di un proiettore comprensivo di corpo principale e corpo secondario;
- la figura 2 illustra una prima piastra;
- la figura 3 illustra il corpo secondario a cui è parzialmente vincolata la prima piastra mostrata nella figura 2;
- la figura 4 illustra una seconda piastra;
- la figura 5 illustra il corpo secondario a cui è vincolata la seconda piastra illustrata nella figura 4.
Con riferimento alle figure, con 1 si è indicato un proiettore multivisione composto da un corpo principale 2 e da un corpo secondario 3 reciprocamente separabili. Tale corpo secondario, che costituisce il dispositivo di trascinamento pellicola oggetto del presente trovato, supporta una ottica di proiezione 4, ima pulsantiera di comando 5 ed elementi elettrici e meccanici atti al movimento di una pellicola 6 tesa tra due bobine 7 di awolgimento/riawolgimento. Il corpo secondario 3 è dotato di presa di corrente 32 propria. Tra i detti elementi elettrici e meccanici si indicano due motoriduttori 8 ciascuno dedicato alle citate due bobine della pellicola, una motorizzazione passo passo 9 collegata ad un rullo motore 10 ed una motorizzazione 11 per un ventilatore 12 a flusso radiale. Nel corpo secondario 3 è posizionata una prima piastra 13 che, quando è completamente vincolata al citato corpo secondario 3, è parallela alla direzione dello scorrimento della pellicola 6 ed ortogonale ad un asse di proiezione A-A. Detta prima piastra presenta una apertura 14 che si trova centrata con l’asse di proiezione A-A. Detta apertura presenta dimensioni non inferiori a quelli dei fotogrammi impressi sulla pellicola 6. Sulla superficie della prima piastra 13 rivolta verso Tintemo del corpo secondario 3 sono vincolati due rulli folh 15 l’asse di rotazione dei quali è ortogonale al movimento della pellicola e sono posti, ciascuno, in sostanziale corrispondenza dei bordi verticali della apertura 14. Ciascuno di detti rulli folli è vincolato ad un supporto 16 che è a sua volta vincolato, in modo elastico, alla prima piastra 13. Ciascuno dei due rulli folli 15, quando la citata prima piastra è vincolata al corpo secondario 3, corrisponde ed è a contatto con due rulli 17 e 10 vincolati al corpo secondario 3; il rullo 17 è folle mentre il 10 è già stato definito rullo motore. Sulla superficie della prima piastra 13 rivolta verso Γ interno del corpo secondario 3 è vincolato, elasticamente, anche un telaio pressa pellicola 18 conformato a cornice racchiudente una apertura 19 avente dimensioni non inferiori a quelle dei fotogrammi impressi sulla pellicola 6. I bordi del citato telaio pressa pellicola che risultano rivolti verso la citata pellicola quando la prima piastra 13 è vincolata al corpo secondario 3 sono dotati di una pluralità di inserti 30 in materiale anti aderente, ad esempio PTFE; inoltre, il bordo inferiore è anche dotato di una pluralità di incisioni 31 orientate come gli assi di rotazione dei rulli folli 15. fi ventilatore 12 a flusso radiale è solidalmente vincolato al corpo secondario 3 ed è posizionato inferiormente alla pellicola 6 con la bocca di uscita del flusso d’aria sostanzialmente centrata rispetto allo spessore della pellicola stessa.
Una seconda piastra 20, identica per forma e dimensioni alla prima piastra 13, è intercambiabile con quest ’ultima sul corpo secondario 3. Detta seconda piastra è identica alla prima anche per quanto riguarda i rulli folli 15 ed i relativi supporti 16 dotati di vincolo elastico, ad esempio clips a molla. La seconda piastra 20 reca un dispositivo applicatore 21 di contrassegni 33 che è costituito da una mensola 29 che sorregge una bobina folle 22 attorno alla quale è avvolta una striscia 23 che funge da supporto ad una pluralità dei citati contrassegni. Questi, del tipo etichetta, presentano dimensioni di circa 3x10 mm. Un sensore all’infrarosso 34 è conformato a forcella allo scopo di abbracciare il bordo della pellicola 6 lungo il quale sono applicati i contrassegni 33. La citata striscia, nel suo svolgimento al di fuori della citata bobina folle, è inserita prima in una stazione di applicazione 24 e di seguito in elementi di presa 25 costituiti da tre elementi sostanzialmente cilindrici reciprocamente cooperanti. L’asse di rotazione di uno di tali elementi di presa è collegato con elementi di movimentazione 26 che sono cooperanti con uno dei rulli folli 15 detti elementi di movimentazione essendo costituiti, nel dispositivo illustrato, da una coppia di pulegge. Alla mensola 29 sono vincolati anche i citati elementi di presa e di movimentazione. La seconda piastra 20 reca, sulla sua superficie rivolta airintemo del corpo secondario 3, un elemento pressore 27 costituito da un telaio che, a differenza del telaio pressa pellicola 18, è cieco non presentando alcuna apertura; l’elemento pressore 27 è vincolato alla seconda piastra 20 in modo elastico, similmente al vincolo del telaio pressa pellicola 18 alla prima piastra 13. La stazione di applicazione 24 è vincolata all’elemento pressore 27. Sia la prima piastra 13 che la seconda piastra 20 sono dotate di identici elementi di fissaggio 28 al corpo secondario 3.
Si descrive ora il funzionamento del dispositivo oggetto del presente trovato seguendo i riferimenti indicati nelle figure.
Quando si voglia effettuare una proiezione, si separa il corpo secondario 3 dal corpo principale 2 per effettuare il montaggio della pellicola 6 e si svincola la prima piastra 13 dal citato corpo secondario sfruttando i mezzi di fissaggio 28. Invece di svincolare completamente la detta prima piastra dal detto corpo secondario, si può svincolarla anche solo parzialmente ribaltandola lateralmente come illustrato nella figura 3. In tal modo l’inserzione della pellicola è particolarmente agevole avvenendo come il montaggio di un normale rullo fotografico, secondo la direzione dell’asse di proiezione A-A. Una volta installata la pellicola si applica nuovamente al corpo secondario 3 la citata pellicola. Operando in tal modo, il tratto della pellicola stessa tesa tra le due bobine 7 risulta imprigionata tra i due rulli folli 15 ed i corrispondenti rulli 17, folle, e 10, motore; grazie al vincolo elastico di cui sono dotati i supporti 16 dei rulli folli 15, questi ultimi operano una pressione sempre costante sui corrispondenti rulli 17 e 10 garantendo sempre una pressione costante sulla citata pellicola. Il telaio pressa pellicola 18 aderisce alla superficie posteriore della pellicola 6 e, grazie al suo vincolo cedevole elasticamente rispetto alla prima piastra 13 contribuisce fattivamente al mantenimento perfettamente piano della pellicola stessa in corrispondenza dell’asse di proiezione A-A. Si può quindi vincolare nuovamente il corpo secondario 3 al corpo principale 2 e, agendo sulla pulsantiera di comando 5, si fa scorrere la pellicola 6 scegliendo tutte le posizioni o i fotogrammi desiderati memorizzandoli mediante la logica elettronica di gestione di cui è dotato il corpo secondario 3 del proiettore multivisione 1, tale memorizzazione potendo interessare anche oltre 100 posizioni. A questo punto si può dare avvio alla proiezione e, ad ogni comando dato dalla pulsantiera di comando 5, od anche da un computer remoto, il dispositivo di trascinamento oggetto del presente trovato posizionerà esattamente la pellicola 6 sul punto precedentemente memorizzato.
Al fine di ottenere la sicurezza e la precisione assoluti della citata pellicola, e tanto più nel caso di utilizzo contemporaneo di più proiettori 1, prima della proiezione si opera nel seguente modo, dopo aver montato la pellicola 6 nel corpo secondario 3 come descritto in precedenza. Dopo aver svincolato il corpo principale 2 dal corpo secondario 3, si toglie da quest’ultimo la prima piastra 13, si installa la pellicola 6 nel citato corpo secondario e, al posto della detta prima piastra si vincola al corpo secondario stesso la seconda piastra 20, sempre sfruttando gli elementi di fissaggio 28. Agendo sulla pulsantiera di comando 5, la pellicola 6 si metterà in movimento ed i contrassegni 33 contenuti sulla striscia 23 verranno applicati rapidamente ed automaticamente dal dispositivo applicatore 21 su tutta lajunghezza della citata pellicola in ragione di circa un contrassegno per ogni fotogramma. 11 detto dispositivo applicatore applica i citati contrassegni sul bordino nero di 3 mm del fotogramma senza quindi interferire in alcun modo con la proiezione e senza indebolire la pellicola 6. Il movimento rotatorio del rullo motore 10 viene trasmesso, per contatto, al corrispondente rullo folle 15 e da questo, tramite gli elementi di movimentazione 26 e gli elementi di presa 25, alla striscia 23 che si srotola dalla bobina folle 22. Passando nella stazione di applicazione 24, si ottiene la desiderata applicazione dei contrassegni 33 sulla pellicola 6. E’ da notare che l’applicazione dei citati contrassegni può non seguire una regola precisa, generando anche spaziature piuttosto differenti tra un contrassegno e l’altro, senza che ciò provochi inconvenienti: infatti la logica elettronica di gestione contenuta nel corpo secondario 3 provederà automaticamente a garantire sincronismo in fase di proiezione. I contrassegni 33 applicati sulla pellicola 6 sono rilevati dal sensore ad infrarosso 34; detto sensore è atto a funzionare ad oscuramento cioè ciascun contrassegno oscura il fascio infrarosso, mentre la pellicola 6 è trasparente a detto fascio. La lettura, da parte di un apposito sensore, non illustrato, di un singolo contrassegno posizionato sul bordo della pellicola opposto a quello di applicazione della pluralità dei contrassegni detti in precedenza, fornisce il riferimento per l’inizio del rullo e della sincronizzazione della pellicola 6, garantendo il ripristino del registro delle posizioni anche dopo lo spegnimento del proiettore ed anche dopo una eventuale interruzione di alimentazione elettrica. La applicazione dei contrassegni 33 può avvenire anche con il corpo secondario 3 svincolato dal corpo principale 2 poiché il citato corpo secondario è dotato di presa di corrente 32 propria. Una volta eseguita l’applicazione dei detti contrassegni sulla pellicola 6, si smonta la seconda piastra 20 dal corpo secondario 3 ed al posto della stessa si installa la prima piastra 13 ed il proiettore 1 è pronto per essere utilizzato.
La unica motorizzazione passo passo 9 è la motorizzazione principale e determina la velocità e la precisione dello spostamento della pellicola 6, mentre i due motoriduttori 8 costituiscono motorizzazioni ausiliarie e controllano il riavvolgimento e lo sbobinamento delle bobine
7.
Un primo vantaggio offerto dal dispositivo oggetto del presente trovato consiste nella sicurezza che lo scorrimento della pellicola 6 è esente da scostamenti di posizione anche al centesimo fotogramma. Il sincronismo così ottenuto compensa non solo il fisiologico slittamento reciproco pellicola/rulli ma anche gli slittamenti dovuti ad eventuali problemi meccanici, all’usura, allo sporco ed all’invecchiamento della pellicola; il sistema di sincronizzazione attiva di cui è dotato il presente trovato permette un posizionamento dei fotogrammi con un errore massimo di /- 0,05 mm. su 100 fotogrammi nel formato 6x7.
Altro vantaggio è costituito dall’ottimale raffreddamento della pellicola i cui due lati vengono contemporaneamente avvolti dal flusso d’aria uscente dal ventilatore 12 posizionato molto vicino ed inferiormente alla pellicola, in posizione sostanzialmente centrata con lo spessore della stessa. Ne consegue l’utilizzo di una lampada di maggior potenza luminosa a parità della dimensione del fotogramma e, di conseguenza, del proiettore.
Detto vantaggio ne genera altri quali la maggior potenza e dimensione utile di proiezione, la maggior luminosità dell’immagine proiettata e minori rischi di deterioramento della pellicola dovuta al calore pur con un proiettore estremamente compatto e maneggevole.
Ulteriore vantaggio del dispositivo oggetto del presente trovato è costituito dalla possibilità di applicare automaticamente ed in pochi secondi, contrassegni 33 atti alla sincronizzazione dei fotogrammi, con spaziatura tra gli stessi contrassegni assolutamente variabile, in quanto rilevabili dalla logica di gestione elettronica contenuta nel corpo secondario 3; tale applicazione essendo ottenuta utilizzando la seconda piastra 20 intercambiabile con la prima piastra 13. La presenza sulla pellicola 6 dei detti contrassegni, garantisce, durante la proiezione, assoluta precisione nella movimentazione della citata pellicola indipendentemente da fattori di qualsiasi natura capaci di provocare alterazioni nel regolare svolgimento della pellicola stessa.

Claims (18)

  1. RIVENDICAZIONI 1. Dispositivo di trascinamento pellicola, in particolare per proiettore multivisione (1), costituente corpo secondario (3) di detto proiettore, caratterizzato dal fatto che al citato corpo secondario, separabile da un corpo principale (2) del proiettore (1) e dotato, almeno, di una ottica di proiezione (4) e di mezzi atti alla movimentazione e raffreddamento di una pellicola (6), è vincolabile una prima piastra (13), e che detta prima piastra è intercambiabile con una seconda piastra (20) supportante un dispositivo applicatore (21) di contrassegni (33) alla citata pellicola.
  2. 2. Dispositivo secondo la rivendicazione 1, caratterizzato dal fatto che i mezzi atti alla movimentazione della pellicola (6) sono costituiti, almeno, da motoriduttori (8) ai quali sono collegate bobine (7), da una motorizzazione passo passo (9) alla quale è collegato un rullo motore (10), da un rullo folle (17) parallelamente posizionato al citato rullo motore, da una pulsantiera di comando (5), da una logica elettronica di gestione di tutto il riflettore (1); nel corpo secondario (3) essendo alloggiato anche un ventilatore (12); i motoriduttori (8) essendo atti a controllare il riavvolgimento e lo sbobinamento della citata pellicola; la motorizzazione passo passo (9) essendo atta a determinare la velocità e la precisione di spostamento della pellicola stessa.
  3. 3. Dispositivo secondo le rivendicazioni 1 e 2, caratterizzato dal fatto che la prima piastra (13) è vincolabile al corpo secondario (3) in posizione parallela al tratto della pellicola (6) svolto tra le due bobine (7) ed ortogonale ad un asse di proiezione A-A in modo da costituire, quando detta prima piastra è vincolata al detto corpo secondario, parete dello stesso opposta all’ottica di proiezione (4) ed in modo da risultare affacciata ad una lampada di proiezione inserita nel corpo principale (2) quando il corpo secondario (3) è vincolato al detto corpo principale; detta prima piastra essendo atta, quando vincolata al corpo secondario (3), a tenere premuta la pellicola (6) tra due rulli folli (15) ed i corrispondenti rulli (10) e (17) del corpo secondario (3) ed essendo atta, quando svincolata dal citato corpo secondario, a facilitare il montaggio e smontaggio della pellicola (6) dallo stesso secondo una direzione sostanzialmente corrispondente all’asse di proiezione A-A.
  4. 4. Dispositivo secondo le rivendicazioni 1 e 3, caratterizzato dal fatto che lo svincolo della prima piastra (13) dal corpo secondario (3) può essere totale od anche solo parziale; in quest’ultimo caso ottenendo un semplice ribaltamento della citata prima piastra rispetto al detto corpo secondario; detto svincolo essendo atto sia alla sostituzione e manutenzione del corpo secondario (3) sia alla sostituzione della pellicola (6).
  5. 5. Dispositivo secondo le rivendicazioni 1, e 3, caratterizzato dal fatto che la prima piastra (13) presenta una apertura (14) che, quando la detta prima piastra è vincolata al corpo secondario (3), si trova centrata rispetto all’asse di proiezione A-A ed è di dimensioni non inferiori a quelle dei fotogrammi impressi sulla pellicola (6); sulla superficie di detta prima piastra rivolta verso l’intemo del corpo secondario (3) sono vincolati gli almeno due rulli folli (15) ed un telaio pressa pellicola (18).
  6. 6. Dispositivo secondo le rivendicazioni 1, 2, 3 e 5, caratterizzato dal fatto che gli almeno due rulli folli (15) presentano i rispettivi assi di rotazione reciprocamente paralleli e posizionati ortogonalmente alla direzione di scorrimento della pellicola (6); i rulli folli (15) sono vincolati alla prima piastra (13) in una posizione tale da poter cooperare, quando detta prima piastra è vincolata al corpo secondario (3), con i corrispondenti rulli (10, 17); i rulli folli (15) presentano relativi supporti (16) vincolati alla prima piastra (13) in modo elasticamente cedevole, detta cedevolezza elastica essendo atta a garantire costanza di pressione tra i citati rulli folli (15) ed i rulli (10, 17), detta pressione essendo atta a garantire il regolare svolgimento della pellicola (6) tra i rulli folli (15) ed i rulli (10, 17); tutti i rulli (15, 17, 10) presentano la superficie rivestita di materiale ad attrito, ad esempio materiale gommoso.
  7. 7. Dispositivo secondo le rivendicazioni 1 e 5, caratterizzato dal fatto che il telaio pressa pellicola (18) è sostanzialmente costituito da una cornice racchiudente una apertura (19), centrata rispetto all’asse di proiezione A-A ed avente dimensioni non inferiori a quelle dei fotogrammi impressi sulla pellicola (6); detto telaio pressa pellicola essendo preferibilmente realizzato in lamina di acciaio inossidabile, lucidato sulla superficie di contatto con la citata pellicola, di spessore di circa 0,5 millimetri; il citato spessore essendo atto a conferire una prima cedevolezza elastica al telaio pressa pellicola (18); il citato telaio essendo vincolato alla prima piastra (13) mediante supporti elastici atti a conferire al detto telaio pressa pellicola una seconda cedevolezza anch’essa di tipo elastico.
  8. 8. Dispositivo secondo le rivendicazioni 1, 5 e 7, caratterizzato dal fatto che i bordi della cornice costituente il telaio pressa pellicola (18) presentano la loro superficie rivolta verso l’interno del corpo secondario (3) dotata di una pluralità di inserti (30) di materiale anti aderente, ad esempio PTFE; detti inserti, unitamente alla lucidatura della superficie metallica alla quale sono applicati, essendo atti a favorire lo scorrimento della pellicola (6) sui bordi del citato telaio pressa pellicola.
  9. 9. Dispositivo secondo le rivendicazioni 1, 2, 5, 7, e 8, caratterizzato dal fatto che il bordo inferiore del telaio pressa pellicola (18) è dotato di una pluralità di incisioni (31) orientate come gli assi di rotazione dei rulli folli (15); unitamente all’esiguo spessore del telaio pressa pellicola (18), dette incisioni essendo atte a facilitare il passaggio dell’aria di raffreddamento della pellicola (6) proveniente dal ventilatore (12); il ridotto spessore del telaio pressa pellicola (18) essendo atto anche ad opporre la minima resistenza al flusso d’aria raffreddante proveniente dal citato ventilatore.
  10. 10. Dispositivo secondo le rivendicazioni 1, 2 e 9, caratterizzato dal fatto che il ventilatore (12) è del tipo a flusso radiale ed è posizionato, all’interno del corpo secondario (3), inferiormente alla pellicola stessa e con la bocca di uscita dell’aria sostanzialmente centrata rispetto allo spessore della pellicola (6); detto posizionamento del citato ventilatore essendo atto a far sì che il flusso dell’aria di raffreddamento lambisca contemporaneamente entrambe le superfici della citata pellicola nel tratto della stessa in corrispondenza dell’asse A-A di proiezione.
  11. 11. Dispositivo secondo le rivendicazioni 1, e 4, caratterizzato dal fatto che la prima piastra (13) è dotata di elementi di fissaggio (28) atti a permettere sia il semplice ribaltamento della stessa rispetto al piano di scorrimento della pellicola (6) sia lo svincolo completo della citata prima piastra dal corpo secondario (3).
  12. 12. Dispositivo secondo le rivendicazioni 1, 2, 3, 4, 6 e 11, caratterizzato dal fatto che la seconda piastra (20) presenta forme e dimensioni identiche a quelle della prima piastra (13) ed è dotata di identici rulli folli (15) e identici elementi di fissaggio (28); il dispositivo applicatore (21) di contrassegni (33) è atto alla applicazione, sulla pellicola (6), di una pluralità dei citati contrassegni, detta applicazione essendo possibile solamente quando la seconda piastra (20) è vincolata al corpo secondario (3) al posto della prima piastra (13); detti contrassegni essendo atti a costituire elementi di traguardo finalizzati al ripristino del sincronismo dei fotogrammi nel caso in cui i motoriduttori (8), la motorizzazione (9) e/o i rulli (15, 17, 10) producano scostamenti nello scorrimento della pellicola (6); la sincronizzazione ottenibile permette un posizionamento dei fotogrammi con un errore massimo di /- 0,05 mm. su 100 fotogrammi nel formato 6x7.
  13. 13. Dispositivo secondo le rivendicazioni 1, 2, 3 e 12, caratterizzato dal fatto che il dispositivo applicatore (21) è costituito, almeno, da una mensola (29) alla quale sono vincolati sia una bobina folle (22) contenente una striscia (23) fungente da supporto ad una pluralità dei contrassegni (33) sia una pluralità di elementi di presa (25) atti alla presa ed alla movimentazione della striscia (23) sia elementi di movimentazione (26) atti alla movimentazione dei citati elementi di presa; detti elementi di movimentazione sono collegati ad almeno uno dei rulli folli (15), detto collegamento essendo atto, quando la seconda piastra (20) è vincolata al corpo secondario (3), a trasmettere il movimento del rullo motore (10) alla striscia (23) eliminando la necessità di una motorizzazione dedicata.
  14. 14. Dispositivo secondo le rivendicazioni 1, 5 e 7, caratterizzato dal fatto che sulla seconda piastra (20), al posto del telaio pressa pellicola (18), è vincolato un elemento pressore (27) della pellicola (6) privo di qualsiasi apertura; detto elemento pressore essendo vincolato alla seconda piastra (20) in modo elasticamente cedevole; detto elemento pressore presenta la sua superficie destinata al contatto con la citata pellicola ricoperta da una lamina di materiale anti attrito, ad esempio PTFE.
  15. 15. Dispositivo secondo le rivendicazioni 1, 2 e 12, caratterizzato dal fatto che la spaziatura con la quale i contrassegni (33) sono applicati sulla pellicola (6) può essere qualsiasi, la regolarizzazione del sincronismo di scorrimento della citata pellicola essendo garantita dalla logica elettronica di gestione presente nel corpo secondario (3); detta logica elettronica essendo atta a compensare anche la eventuale perdita di un contrassegno.
  16. 16. Dispositivo secondo le rivendicazioni 1, 12 e 15, caratterizzato dal fatto che i contrassegni (33) applicati sulla pellicola (6) sono atti ad essere rilevati da un sensore ad infrarosso (34) conformato a forcella; detto sensore essendo atto a funzionare ad oscuramento cioè ciascun contrassegno (33) oscura il fascio infrarosso, mentre la pellicola (6) è trasparente a detto fascio.
  17. 17. Dispositivo secondo le rivendicazioni 1 e 2 caratterizzato dal fatto che la applicazione dei contrassegni (33) sulla pellicola (6) può essere realizzata anche con il corpo secondario (3) svincolato dal corpo principale (2), detto corpo secondario essendo dotato di logica elettronica di gestione e di una presa di corrente (32).
  18. 18. Dispositivo secondo le rivendicazioni precedenti, caratterizzato dal fatto che possono essere utilizzate pellicole commerciali, ad esempio del tipo multiformato 6x7 e 6x6 con rulli 120 o 220 oppure 24x36 mediante lutilizzo di un semplice adattatore, prive di piste perforate
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