ITMI971978A1 - Dispositivo per mescolare e/o raffinare masse di cioccolato - Google Patents

Dispositivo per mescolare e/o raffinare masse di cioccolato Download PDF

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ITMI971978A1
ITMI971978A1 IT001978A ITMI971978A ITMI971978A1 IT MI971978 A1 ITMI971978 A1 IT MI971978A1 IT 001978 A IT001978 A IT 001978A IT MI971978 A ITMI971978 A IT MI971978A IT MI971978 A1 ITMI971978 A1 IT MI971978A1
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IT001978A
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Kurt Muntener
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Frisse Richard Maschf
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Description

di questo asse longitudinale un attrezzo di pulitura (14) può essere introdotto nel canale (12, 12a). Attrezzi mescolatori (11, 11'; 11a, 11") ed attrezzi di taglio e/oppure di raschiamento (9, 9a) possono essere disposti nell'immediata vicinanza, in modo tale che la massa di cioccolato viene addotta da uno degli attrezzi (9, 9a, 11, 11'; 11a; 11") all'altro. (Figura 2)
Descrizione del trovato
Per mescolare e/oppure raffinare masse di cioccolato in generale si utilizzano conche, le quali sono caratterizzate da attrezzi di taglio e/oppure di raschiamento sporgenti prevalentemente radialmente in corrispondenza di un rotore disposto in un trogolo parzialmente cilindrico. Il dispendio in corrispondenza di tali conche è considerevole, il che rende corrispondentemente costoso il prodotto finale. Questo dispendio comprende in primo luogo i costi di investimento e d'altro canto anche i costi del loro funzionamento, infatti la rispettiva massa di cioccolato rimane per molto tempo in una tale conca con permanente immissione di energia meccanica.
Non sono pertanto mancati tentativi di ottenere una riduzione del tempo di lavorazione in conca e/oppure di sostituire la lavorazione in conca con altri procedimenti o almeno di semplificarla. L'aumento della immissione energetica tuttavia non è possibile illimitatamente, poiché l'energia meccanica immessa si trasforma in energia termica riscaldando la massa. Qui però esistono limiti di temperatura che non possono essere superati. D'altro canto finora le conche erano circondate con un mantello esterno di condizionamento termico rispettivamente di raffreddamento (all'inizio del funzionamento la conca di questo mantello spesso in un primo momento deve essere prima riscaldata per ammorbidire il cioccolato), il quale provvedeva per una dispersione termica, il che però da ultimo incontrava anche limiti.
Pertanto l'invenzione si pone il compito di realizzare, in maniera economicamente conveniente, il mescolamento e/oppure il raffinamento di masse di cioccolato, in quanto viene aumentata la corrente energetica fatta passare attraverso il prodotto da lavorare. Sotto un primo punto di vista ciò si ottiene mediante un dispositivo conforme alla definizione introduttiva della rivendicazione 1, in cui viene aumentata la dispersione energetica.
Poiché oltre al dispositivo di condizionamento termico, situato radialmente esternamente, del recipiente a conca è previsto anche almeno un ulteriore dispositivo di condizionamento termico, viene aumentata la dispersione termica e in tal modo viene resa possibile anche una maggiore immissione energetica nell'unità di tempo.
Al riguardo la disposizione di un ulteriore dispositivo di condizionamento termico comporta senz'altro anche nuovi problemi, che possono essere risolti ad esempio secondo la rivendicazione 2, soprattutto nella sua esecuzione preferita. Infatti finora per il condizionamento termico di un trogolo a conca si sono trovate condizioni relativamente semplici, in quanto gli attrezzi di taglio e/oppure di raschiamento strisciano sempre di nuovo sulla parete cilindrica condizionata termicamente e impedivano quindi una formazione di uno strato di deposito di cioccolato indurito. Infatti il cioccolato è un conduttore di calore estremamente cattivo.
Un'altra forma di realizzazione vantaggiosa viene definita nella rivendicazione 5 che può essere impiegata vantaggiosamente insieme all'accorgimento secondo la rivendicazione 3 oppure anche indipendentemente da questo. Un'ulteriore possibilità è descritta dalla rivendicazione 6, laddove questo condizionamento termico dell'aria comporta anche il vantaggio supplementare dell'intimo contatto con veicolante dell'ossigeno rispettivamente dello scarico di indesiderate sostanze aromatiche rispettivamente gustative eventualmente residue.
Conformemente ad un altro aspetto della presente invenzione, specialmente nel caso di elevata immissione energetica, va tenuto conto di una maggiore quantità di spruzzi di massa di cioccolato dal trogolo, ovvero vasca.
Per rimediare a ciò sono previste le caratteristiche della rivendicazione 9. Al riguardo il canale vantaggiosamente può essere previsto per addurre la massa di cioccolato da lavorare e/oppure per addurre o scaricare l'aria di condizionamento termico precedentemente menzionata.
Si è ora trovato che risulta possibile una migliore immissione energetica mediante le caratteristiche della rivendicazione 13. Infatti in tal modo si ottiene una cooperazione sinergica dei diversi tipi di attrezzi, in guanto gli attrezzi mescolatori fungono da dispositivo per addurre massa di cioccolato verso gli attrezzi di taglio e/oppure di raschiamento. Con una tale esecuzione si assicura un'elevata stabilità e resistenza del rotore se si realizzano le caratteristiche della rivendicazione 15. Infatti il rotore a causa dell'elevata immissione energetica è anche soggetto ad elevate sollecitazioni. Alternativamente oppure aggiuntivamente a ciò si possono però prevedere anche le caratteristiche della rivendicazione 16.
È possibile ottenere una lavorazione più intensa, come è risultato, anche mediante le caratteristiche della rivendicazione 19. D'altro canto si può ottenere un'impostazione dell'intensità di lavorazione conformemente ad un ulteriore aspetto della presente invenzione mediante gli accorgimenti secondo la rivendicazione 20.
Mentre conformemente all'attuale stato della tecnica la lavorazione della massa di cioccolato avveniva sostanzialmente per mezzo di attrezzi di lavorazione estendetisi radialmente rispetto all'asse longitudinale del trogolo, secondo l'invenzione per immettere energia supplementare è possibile utilizzare anche il corpo del rotore stesso, se l'esecuzione ha luogo nel senso della rivendicazione 21. Un'ulteriore possibilità per intensificare la lavorazione è fornita dall'esecuzione secondo la rivendicazione 24.
Ulteriori dettagli dell'invenzione risultano in base alla seguente descrizione di esempi di realizzazione rappresentati schematicamente nel disegno. In particolare: la figura 1 mostra una vista prospettica di un dispositivo secondo l'invenzione,
la figura 2 mostra una sezione secondo la linea II-II della figura 1,
la figura 3 mostra una sezione nel piano III-III della figura 1,
la figura 4 mostra un dettaglio ingrandito di un dettaglio dalla figura 3,
la figura 5 mostra una forma di realizzazione alternativa, rispetto alla quale
la figura 6 mostra una variante in una sezione corrispondente alla linea VI-VI della figura 5,
le figure 7, 8 mostrano un'alternativa rispetto alla disposizione di attrezzi, mostrata nelle figure 5 e 6, in prospettiva ed in vista laterale,
la figura 9 mostra un'ulteriore forma di realizzazione in una rappresentazione simile alla figura 6, rispetto alla quale
la figura 10 mostra una sezione secondo la linea X-X della figura 9,
la figura 11 mostra un altro esempio di realizzazione in una sezione longitudinale corrispondente alle figure 6 e 9, e
le figure 12 e 13 mostrano un dispositivo di regolazione per un attrezzo di raschiamento rispettivamente taglio in due sezioni parziali, fra di loro ortogonali, attraverso un rotore.
Conformemente alla figura 1 un recipiente cilindrico 1 è montato su uno zoccolo 31. L'intero recipiente 1 può essere anche sistemato in una cassa 37 di sezione trasversale rettangolare (figura 2). Un'incastellatura 32 disposta accanto al recipiente 1 garantisce l'accesso alle parti superiori del dispositivo. Al di sotto dell'incastellatura 32 nel modo rilevabile dalla figura 2 si possono sistemare un motore di azionamento 39 nonché tubi di installazione. Il recipiente 1 possiede un vano di introduzione 12, tramite il quale massa di cioccolato tramite un'apertura 13 laterale, non visibile in figura 1 e tuttavia mostrato in figura 3, da un trasportatore a nastro 33 con l'ausilio di un dispositivo raschiatore di per sé noto, qui non visibile, è introducibile nel recipiente 1 per la lavorazione in conca. Un ulteriore vano 12a può essere previsto all'altra estremità del recipiente 1 per l'aerazione, rispettivamente disaerazione. I dettagli dei vani 12, 12a vengono trattati in base alla figura 2; qui si menziona unicamente il fatto che i vani 12, 12a vanno chiusi con l'ausilio di corsoi azionabili fluidicamente, laddove nella figura 1 è visibile un gruppo cilindrico 36. Inoltre è previsto un passaggio girevole 29 per immettere un fluido di condizionamento termico, ossia di raffreddamento e/oppure di riscaldamento, ad un'estremità di un albero cavo 4, azionato all'altra estremità dal motore 39 (figura 2) per un rotore, che è disposto all'interno del recipiente 1 a conca ed è equipaggiato con attrezzi. Oltre al rotore menzionato anche almeno un dispositivo di taglio e/oppure di trasporto, orientato almeno approssimativamente radialmente all'asse longitudinale del recipiente 1, con motore 38 indicato tratteggiato in figura 1, serve a lavorare il prodotto immesso nel recipiente 1, come è divenuto noto dal US-A-5.419.635. Il recipiente 1 in corrispondenza del proprio contorno è dotato di un mantello interno 2 di condizionamento termico, indicato tratteggiato, per formare un vano 3 di condizionamento termico presentante in corrispondenza di un lato dello zoccolo 31 un collegamento tubolare 35 ad esempio un organo di deflusso. L'organo di afflusso è indicato come tubo 35a in figura 3.
La figura 2 illustra soprattutto la struttura interna del rotore nel recipiente 1 nonché la particolare esecuzione del vano 12a, laddove si può prevedere un similare dispositivo di pulitura, descritto in base al vano 12a, eventualmente anche per il vano 12 che è indicato unicamente a tratto e punto in figura 2.
Come mostra la figura 2 l'albero cavo 4 è accoppiato con un corpo rotorico 6. come è indicato a tratto e punto il corpo retorico 6 possiede un nucleo interno 19 circondato da un mantello esterno 6a. Fra nucleo 19 e mantello esterno 6a è previsto uno spazio anulare 18 servente all'adduzione di un refrigerante. L'adduzione avviene in particolare tramite il passaggio girevole 29 (figura 1) e l'albero cavo raccordato 4, la cui cavità è collegata con questo canale 18 di condizionamento termico.
La figura 3 illustra come l'albero cavo 4 tramite almeno un canale radiale 20 (oppure uno spazio estendentesi in direzione radiale) tramite un'apertura 20a è collegato con il canale 18 di condizionamento termico. Al riguardo l'agente di condizionamento termico può essere aria che — come viene proposto nella domanda di brevetto tedesco 19544 415.9 — tramite le aperture ugellari 69 unicamente indicate in figura 3 viene rilasciata in corrispondenza della massa di cioccolato che si trova all'interno del recipiente 1. Per quanto riguarda l'esecuzione degli ugelli 69 in dettaglio si rimanda alla citata domanda di brevetto tedesco, il cui contenuto varrà qui come riferimento pubblicato. In tal modo si ottiene un effetto doppio, e precisamente in primo luogo un più intenso condizionamento termico — ottenuto aggiuntivamente al noto condizionamento termico tramite il vano di condizionamento termico 3 e la parete interna 2 del recipiente 1, che viene sfiorata da attrezzi di raschiamento e di taglio 9 a forma di lista — , laddove il condizionamento termico risulta tanto più efficace in quanto il fluido di condizionamento termico si porta direttamente in contatto con la massa di cioccolato e non prima tramite una parete; d'altro canto anche in modo estremamente vantaggioso si migliora l'aerazione generalmente desiderata della massa di cioccolato, il che ne migliora il gusto e l'aroma. È evidente che al posto degli ugelli 69 e dell'adduzione di aria come fluido di riscaldamento e/oppure di raffreddamento (ossia fluido di condizionamento termico) è possibile immettere anche acqua tramite il passaggio girevole (29), laddove sono possibili e pensabili tutte le esecuzioni adottate per raffreddare cilindri di laminatoi per metalli, frantoi a cilindri di macinatura eccetera. È pensabile anche l'impiego di refrigeranti vaporizzabili.
Inoltre dalla figura 3 è rilevabile che ad ogni estremità dell'albero 4 si può prevedere un passaggio girevole 29, rispettivamente 29a, o per far entrare il refrigerante in corrispondenza di un lato e farlo uscire in corrispondenza dell'altro lato, come avverrà nell'esempio di realizzazione mostrato oppure — utilizzando un albero cavo con una cavità centrale per l'afflusso (oppure il deflusso) e con un tubo, suddividente uno spazio anulare, nella cavità, tramite il quale spazio anulare quindi si muove la corrente opposta di agente di condizionamento termico. In quest'ultimo modo l'albero cavo nel centro può possedere una parete divisoria, cosicché da entrambi i lati è possibile immettere e di nuovo scaricare correnti di agente di condizionamento termico fino alla metà della lunghezza dell'albero 4, come è noto da mulini ad agitatori.
Tuttavia l'impiego di un tale condizionamento termico per masse di cioccolato e masse similari non è esente da problemi, per cui lo si è evitato nell'attuale stato della tec nica: mentre infatti il condizionamento termico adottato convenzionalmente tramite lo spazio esterno 2 di condiziona mento termico per il raffreddamento della parete interna 3 porta in verità alla parziale solidificazione della massa di cioccolato in corrispondenza di questa parete 2, ma la massa viene sempre di nuovo spalmata rispettivamente raschiata dagli attrezzi 9, normalmente non sono previsti corrispondenti attrezzi per cooperare con il corpo rotorico 6. La figura 2 illustra come è possibile disporre tali attrezzi.
Al riguardo raschiatori 9 9", orientati in senso opposto a differenti sensi di rotazione del corpo rotorico 6, sono previsti su elementi portanti 40, 41 che sporgono dalla parte interna 2, cosicché può aver luogo un raschiamento della massa solidificata di cioccolato anche invertendo il senso di rotazione del corpo rotorico 6. Nel caso dell'elemento portante 41 a questo si può conferire anche una funzione supplementare, in quanto la sua metà collegata con la parete 2 può essere eseguita come sensore termico 42. Tali elementi portanti tuttavia comportano il fatto che fra le liste degli attrezzi esterni 9 rimango rispettivamente intercapedini 43 per il passaggio degli elementi portanti 40--42. Un'altra esecuzione del raschiatore 109 è parimenti rilevabile dalla figura 2. Al riguardo sull'elemento portan te 40 è previsto un attrezzo orientabile 109, che è eseguito con due bordi raschiatori orientati in sensi opposti e che pertanto si orienta automaticamente sulla superficie del corpo rotorico 6 ed è inoltre adatto per entrambi i sensi di rotazione del corpo rotorico 6.
Per un'ulteriore possibilità di condizionamento termico lo spazio 3 di condizionamento termico tramite un'apertura 44 è collegato con uno spazio di condizionamento termico 3a lato-parete frontale, che però eventualmente può possedere anche un distinto organo di adduzione per un fluido di condizionamento termico. Anche qui si avrà il problema che uno strato di massa di cioccolato, solidificantesi e depositantesi in corrispondenza della parete frontale, peggiorerebbe con il tempo rapidamente e decisivamente la convezione termica nell'interno del recipiente 1. Pertanto in corrispondenza dell'albero 4 è previsto un ulteriore attrezzo di taglio 209 a due taglienti, di sezione trasversale circa trapezoidale e che con i suoi due taglienti fra di loro contrapposti poggia sulla parete frontale 45 e inoltre comporta un effetto di vellutazione dovuto alla sollecitazione di taglio reologica, prodotta nella massa, fra singoli strati di massa.
Naturalmente una adduzione di un ulteriore materiale nella forma di aria di condizionamento termico all'interno del recipiente l di lavorazione in conca comporta un aumento del volume immesso, il che va corrispondentemente compensato. Ciò può avvenire ora tramite il vano 12a, la cui esecuzione risulta al meglio visibile dalle figure 2 e 4. Si menziona però il fatto che anche il vano 12a può essere utilizzato per immettere prodotto da lavorare quando — analogamente all'esecuzione del vano 12 — esso viene dotato di un'apertura di introduzione laterale 13. Nel caso in questione tuttavia il vano 12a è raccordato ad un canale di aspirazione 46 con una soffiante di aspirazione 47 collegata con esso. Il vano I2a ad esempio è quadrangolare oppure, come in questo esempio, cilindrico e guida il movimento di uno spintore di chiusura 14 tramite un dispositivo di azionamento ad albero, oppure un cilindro idraulico 15 nella rappresentata posizione a tratto e punto. Ciò presenta due vantaggi. In primo luogo la superficie inferiore 16 dello spintore 14 può essere orientata sull'asse del recipiente 1, in modo tale che nella posizione abbassata dello spintore 14 essa è allineata con la parete interna 2 del recipiente 1..In tal modo gli attrezzi raschiatori 4 provocano una pulitura di questa superficie, mentre lo spintore 14 stesso con il suo movimento a saliscendi pulisce 1'inter no del vano 12a. Lo stesso dispositivo può essere previsto sul vano 12 come è indicato mediante un dispositivo di azionamento 15a dello spintore. Se desiderato i vani 12, 12a possono essere anche chiusi completamente mediante corsoi di chiusura per mezzo dei cilindri 36, 36a rilevabili dalla figura 4 oppure (per limitare la corrente d'aria nel vano 12a) anche soltanto parzialmente.
Dopo la lavorazione della massa di cioccolato questa viene svuotata nella parte inferiore del recipiente 1 tramite un non rappresentato dispositivo di uscita, che è eseguito ad esempio analogamente al vano 12 con lo spintore 16 in corrispondenza del lato inferiore, laddove gli attrezzi raschiatori 9 impediscono ampiamente che massa di cioccolato rimanga attaccata alla parete interna 2. Analogamente al bocchettone tubolare 35 si può anche prevedere un tubo di deflusso per la massa di cioccolato finita.
Tornando all'esecuzione degli attrezzi 9 la figura 2 indica chiaramente che il corpo rotorico 6 può essere eseguito con attrezzi 9, 9a, di differente esecuzione, in corrispondenza dei suoi bracci 8, 8'. Quando infatti gli attrezzi 9, 9a disposti obliquamente ad una tangente alla parete interna 2 (vedere figura 12) sono orientati alternativamente con un bordo raschiatore — con riferimento ad un senso di rotazione orario — in avanti, come nel caso degli attrezzi 9, e una volta all'indietro, come nel caso degli attrezzi 9a, allora per ogni senso di rotazione del rotore 6 è assicurato che viene raschiato via uno strato di cioccolato solidificato, formantesi sulla parete 2, e così rimane completamente conservato l'effetto di raffreddamento (o di riscaldamento) . Si è previsto soltanto un unico senso di rotazione allora gli attrezzi 9a, che agiscono nel senso di una sollecitazione di taglio reologica, ossia di uno spostamento reciproco di singoli strati della massa, se desiderato possono essere disposti ad una distanza dalla parete interna 2, maggiore di quella degli attrezzi raschiatori 9. Eventualmente però si può anche impostare in un modo analogo la distanza, ad esempio mediante un albero, come viene in seguito descritto in base alle figure 12, 13 lo spostamento del rispettivo attrezzo 9a rispetto alla tangente alla parete interna 2. Infatti è parimenti possibile che gli attrezzi di taglio e gli attrezzi raschiatori 9, rispettivamente 9a possiedano differenti angolazioni rispetto alla parete 2 del trogolo, tanto più che anzi essi espletano anche differenti compiti.
Un'ulteriore particolarità dell'esecuzione degli attrezzi sta nel fatto che alette mescolatrici 11, 11' sono disposte nell'immediata vicinanza degli attrezzi di taglio 9a e degli attrezzi raschiatori 9, in modo tale che la massa di cioccolato può essere addotta da uno degli attrezzi all'altro. Ciò verrà illustrato dettagliatamente in seguito anche in base alla figura 5 e tuttavia si osservi qui che nel caso dell'elemento portante 8' (vedere figura 3) sono disposti due attrezzi, e precisamente (11, 11'), dei quali l'attrezzo il è eseguito a forma di falce e in modo da formare tre angoli, come viene proposto nella domanda di brevetto tedesco 19539 983.8, il cui contenuto varrà qui come riferimento pubblicato. Per effetto della stretta vicinanza spaziale dei due attrezzi con differenti compiti la massa, liberata dal raschiatore 9 oppure dall'attrezzo di taglio 9a, viene immediatamente afferrata dall'attrezzo mescolatore 11, rispettivamente 11' e ad essa viene conferita una componente di movimento assiale e/oppure radiale (nel caso degli attrezzi 11' eseguiti a forma di falce e attorcigliati) per migliorare il mescolamento a fondo. È possibile inoltre migliorare il mescolamento a fondo in quanto gli attrezzi di taglio e/oppure di raschiamento 9, rispettivamente 9a sulla lunghezza del trogolo cilindrico del recipiente 1, invece di estendersi a forma di lista sull'intera lunghezza, sono suddivisi in singole sezioni e almeno una parte di queste sezioni per l'ottenimento di un effetto di mescolamento -- guardando in direzione periferica — possiede superfici laterali trasversali all'asse del trogolo, in modo del tutto simile a quanto avviene anche per gli attrezzi mescolatori 11, 11'. Con una tale esecuzione suddivisa degli attrezzi 9, rispettivamente 9a è tuttavia vantaggioso quando sul contorno le singole sezioni degli attrezzi di taglio e/oppure di raschiamento 9, 9a sono disposti intervallati, per assicurare una lavorazione della massa di cioccolato sull'intera lunghezza del recipiente 1 ed evitare zone morte, nelle quali può accumularsi massa di cioccolato non lavorata.
Conformemente alla figura 5 è di nuovo previsto un recipien te cilindrico 1, che conformemente alla rappresentazione schematica possiede un mantello interno 2 per formare un'in tercapedine di raffreddamento 3. Coassialmente al recipiente cilindrico 1 sono supportati in modo non rappresentato e di per se noto due alberi, che sono eseguiti rispettivamente come alberi cavi 4, rispettivamente 5.
La cavità dell'albero interno 4 serve a convogliare, tramite il passaggio girevole 29, qui non rappresentato, acqua di raffreddamento all'interno di un rotore interno 6 di impastamento che (come mostrato tratteggiato in figura 5) è eseguito con un mantello di raffreddamento 7 per raffreddarne la superficie. Invece l'albero cavo 5 è montato sull'albero 4. Mentre però, come è rilevabile dalle frecce dei sensi di rotazione DI, D2 della figura 5, un albero ruota in un senso, ad esempio in senso antiorario, l'altro albero ruota nel senso di rotazione opposto. Conseguentemente in corrispondenza della massa di cioccolato immessa all'interno del recipiente stazionario 1, si ottiene un effetto di taglio fra la superficie esterna del rotore 6, che impasta in seguito alla sua superficie periferica scostantesi da una forma cilindrica, e gli attrezzi raschiatori 9 fissati all'albero cavo 5 tramite bracci 8. Mentre la forma mostrata della sezione trasversale del rotore di impastamento è relativamente semplice, sarebbe in via di principio senz'altro pensabile utilizzare una forma elicoidale, come quella usuale per impastare gomma in mescolatori interni.
Mentre gli attrezzi raschiatori 9 con il senso di rotazione rappresentato DI raschiano il cioccolato dalla parete inter na 2 del recipiente 1 e contemporaneamente il rotore 6, rotante in senso opposto, esercita una forza antagonista, cosicché la massa di cioccolato non viene trascinata in grumi dagli attrezzi 9, e si può anche invertire il senso di rotazione dei due rotori 6 e 8, 9. In questo caso con la rotazione del rotore 8, 9 nel senso della freccia D2 si forma un'intercapedine di restringimento fra la superficie degli attrezzi, rivolta verso la parete 2 del recipiente, e la parete stessa 2 del recipiente. Ciò provoca un effetto di spalmatura, rispettivamente un'azione di taglio reologica, ossia un'azione di taglio fra singoli strati del cioccolato, necessaria per raffinare il cioccolato.
Si menziona anche il fatto che il rotore interno 6 è eseguito in verità preferibilmente come rotore di impastamento, ma la sua funzione principale sta in primo luogo nella produzione di una forza antagonista rispetto alla massa di cioccolato mossa dagli attrezzi 9. Se invece il rotore interno 6 viene eseguito come rotore di impastamento, allora nell'esempio di realizzazione della figura 5 questo possiede la sezione trasversale di un quadrangolo arrotondato. Naturalmente sono possibili anche altre conformazioni, anzi sarebbe anche pensabile eseguire cilindricamente il rotore interno 6 e dotarlo di corrispondenti attrezzi impastatori. Tali attrezzi impastatori 10 sono rilevabili dalle figure 5 e 6, ma nell'esecuzione mostrata essi servono anche ad uno scopo supplementare. Infatti essi sono disposti elicoidalmente e obliquamente rispetto all'asse longitudinale del recipiente e nei rotori e pertanto con la rotazione del rotore interno 6 in un senso provocano un trasporto del cioccolato nel senso della freccia FI della figura 6. Di conseguenza la massa nel recipiente 1 viene mescolata a fondo in direzione longitudinale del recipiente. Contemporaneamente gli attrezzi 9 in corrispondenza del loro lato inferiore possono presentare corrispondenti alette trasportatrici 11 distribuite in direzione assiale sui lati interni radiali degli attrezzi 9. Nella forma di realizzazione secondo la figura 5 queste alette 11 sono dimensionate relativamente corte, tuttavia è preferita una forma di realizzazione come quella rilevabile dalla figura 6, dove le alette Ila si estendono sull'intero contorno del rotore 8, 9. Queste alette 11, rispettivamente Ila provocano un trasporto della massa di cioccolato nel senso della freccia F2 rilevabile dalla figura 2, ossia in senso opposto a quello di trasporto degli attrezzi 10 portati dal rotore interno 6. Mentre in figura 6 è mostrata una parete di un'aletta Ila, ulteriori spire sono indicate solo schematicamente. Per effetto delle alette che circondano il contorno 8, 9 si ottengono due effetti, e precisamente in primo luogo un miglioramento dell'effetto di trasporto nel senso della freccia F2 e un irrigidimento degli attrezzi 9 rispettivamente del rotore 8, 9 in direzione periferica. Infatti quando il rotore 8, 9 — con riferimento alla figura 2 — riceve il suo azionamento dal lato sinistro, allora gli attrezzi 9 verranno sottoposti ad una sollecitazione di svergolamento. Si potrebbe ovviare a questa anche per il fatto che il rotore 8, 9 viene azionato anche dal lato destro, il che comporta tuttavia un dispendio supplementare. Di per sé per gli alberi 4, 5 sarebbero necessari due distinti dispositivi di azionamento, tanto più che di regola si verificherà che i rotori 6 e 8, 9 presenteranno differenti numeri di giri. In generale l'esecuzione sarà tale che il rotore esterno 8, 9 ruota più lentamente del rotore interno 6. Tuttavia non è assolutamente necessario prevedere due motori per entrambi i dispositivi di azionamento, ma anzi un unico motore potrebbe azionare entrambi gli alberi 4, 5 tramite un corrispondente accoppiamento di trasmissione. È addirittura pensabile che entrambi gli alberi 4, 5 siano accoppiati fra di loro tramite un differenziale.
Durante il funzionamento del dispositivo rappresentato nelle figure 5 e 6 il recipiente 1 in un primo momento viene riempito una volta tramite un vano di introduzione 12. Il vano di introduzione 12 è eseguito ad esempio quadrangolare ed è collegato con un analogo tubo di adduzione 13 (oppure cilindrico). Tramite il tubo di adduzione 13 viene alimentata la massa da lavorare e raffinare, dopo di che uno spintore di chiusura 14 tramite un dispositivo di azionamento 15 ad albero viene abbassato nella posizione rappresentata tratteggia. Ciò presenta due vantaggi. In primo luogo la superficie inferiore 16 dello spintore 16 può essere orientata sull'asse del recipiente 1, in modo tale che nella posizione abbassata dello spintore 14 essa sia allineata con la parete interna 2 del recipiente 1. Conseguentemente gli attrezzi raschiatori 9 provocano una pulitura di questa superficie, mentre lo spintore 14 stesso con il suo movimento a saliscendi pulisce l'interno del vano 12. Ciò non di meno si menziona il fatto che sullo spintore 14 si può prevedere un organo di adduzione per aria, come anche sulla parete del recipiente 1 si possono prevedere ugelli di adduzione dell'aria, laddove l'aria può essere impiegata non soltanto per aerare la massa di cioccolato ma anche per condizionare termicamente la massa di cioccolato. Un tale condizionamento termico è più efficiente di quello tramite la parete del recipiente, in quanto anzi il fluido termovettore attraversa la massa stessa e pertanto si porta intensamente a contatto con la massa. Dopo la lavorazione della massa di cioccolato questa viene svuotata tramite un non rappresentato dispositivo di uscita, ricavato ad esempio analogamente al vano 12 con lo spintore 14 in corrispondenza del lato inferiore, laddove gli attrezzi raschiatori 9 impediscono ampiamente che massa di cioccolato rimanga attaccata alla parete interna 2.
È pertanto rilevabile che in seguito al doppio condizionamento termico, e precisamente in primo luogo tramite l'intercapedine 3 di condizionamento termico del recipiente 1 e in secondo luogo tramite il rotore interno 6 condizionato termicamente (anche gli attrezzi 10 eventualmente possono essere cavi e attraversati da agente di condizionamento termico) ha luogo un raffreddamento (o immissione di calore) talmente intenso che è possibile disperdere una grande quantità di calore, il che rende possibile di nuovo una lavorazione assai intensa tramite energia meccanica immessa mediante gli alberi 4, 5.
Al riguardo l'adduzione di refrigerante nell'albero cavo 4 può avvenire corrispondentemente alla freccia W1 (a sinistra in figura 2), e lo scarico può avvenire nel senso della freccia W2 (a destra in figura 2) in corrispondenza dell'altro lato del rotore interno 6. Però sarebbe parimenti pensabile, come è noto ad esempio per mulini ad agitatori, prevedere sullo stesso lato l'ammissione e lo scarico di agente di condizionamento termico, ad esempio per acqua calda oppure acqua fredda. Parimenti sarebbe possibile impiegare refrigeranti vaporizzabili, come è già stato proposto parimenti per mulini ad agitatori.
Un'alternativa agli attrezzi 9, 11 delle figure 5, 6 è rappresentata nelle figure 7, 8. In precedenza già in base alla figura 2 si è fatto riferimento ai vantaggi di una stret ta vicinanza degli attrezzi di taglio o di raschiamento 9, 9a con un attrezzo mescolatore 11 rispettivamente 11'. Nelle figure 7, 8 ad un attrezzo di taglio 9a è ora anteposto un attrezzo a pettine 11" presentante opportunamente una su perficie anteriore curva 111. Come è rilevabile specialmente dalla figura 8 in base alle frecce del flusso della massa di cioccolato, questa con la rotazione del braccio 8 in senso orario viene deviata contro la parete interna del tro golo a conca, per cui in queste zone viene aumentato l'effetto di taglio. Poiché però la superficie 111 è dotata di rientranze a pettine 48 (figura 7), una parte della massa le attraversa (freccia inferiore in figura 8), cosicché viene qui migliorato l'effetto di mescolamento. In questo senso pertanto ha luogo un'integrazione reciproca delle funzioni di entrambe le modalità di attrezzo 9a e 11”. Questa reciproca integrazione può avvenire anche in maniera inversa, cosicché l'attrezzo raschiatore 9 (vedere figura 2) raschia massa di cioccolato dalla parete interna 2 e la porta così contro l'attrezzo mescolatore 11, 11' oppure 11", che distribuisce quindi la massa addotta in direzione assiale del recipiente 1 e del rotore 6 provocando un mescolamento a fondo.
È possibile anche aumentare con accorgimenti supplementari il lavoro da immettere, come viene illustrato in seguito in base all'esempio di realizzazione delle figure 9 e 10. Al riguardo è rilevabile che il recipiente 1 è eseguito sostai zialmente uguale a quello delle figure 5 e 6. Anche gli attrezzi 9, fissati ai bracci 8 rispettivamente all'albero cavo 5, corrispondono alla precedente forma di realizzazione. Inoltre però sull'albero cavo 5 sono montati anche attrezzi raschiatori o di taglio 9a relativamente corti, che cooperano preferibilmente con attrezzi statori 17 orientati radialmente verso l'interno. La figura 10 illustra una distribuzione esemplificativa di tali attrezzi statori 17 nel la zona inferiore del recipiente 1. Fra gli attrezzi 9a, 17 si otterrà un'azione di taglio assai accentuata.
Però la figura 10 illustra il fatto che la sezione trasversale del rotore interno 106 in questa forma di realizzazione è eseguita ad esempio corrispondentemente ad un triangolo arrotondato, laddove all'interno di questo triangolo si ottiene un canale interno 18 di condizionamento termico estendentesi sul contorno, fra il mantello esterno triangolare ed un nucleo cilindrico 19. In particolare il canale 18 di condizionamento termico segue il contorno del nucleo 19, tuttavia si preferisce se, corrispondentemente al contorno esterno del rotore 106 esso è eseguito di sezione trasversale parimenti triangolare. L'adduzione dell'agente di condizionamento termico (in generale acqua) addotto tramite l'albero cavo 4, verso il canale periferico 18 avviene, similmente a come è noto nel caso dei cilindri, tramite canali radiali 20 (figura 9). Con un'esecuzione di tale tipo del raffreddamento, rispettivamente del condizionamento termico, sarà opportuno dotare il nucleo 19, in corrispondenza del suo lato esterno, di pareti di andamento elicoidale (vedere 34 in figura 11), per provocare una guida forzata dell'agente di condizionamento termico tutt'intorno al contorno del rotore interno 106. Alternativamente — come è già stato parimenti proposto per cilindri raffreddati — si possono prevedere canali di condizionamento termico, che si estendono parallelamente alle generatrici del rotore interno 6 e sono distribuiti sul suo contorno. In corrispondenza del lato esterno del rotore interno 106 conformemente alla figura 9 sono previsti due differenti tipi di attrezzi, che possono essere disposti nel modo rappresentato o dei quali rispettivamente si prevede soltanto un tipo oppure l'altro di attrezzi.
Questi attrezzi in primo luogo sono lastre a settori 21 (vedere figura 10) dotate di appendici angolate 22. In tal caso le lastre 21 sporgenti radialmente cooperano agendo di taglio con gli attrezzi statori 17, mentre le angolature 22 cooperano con la parete interna 2 del recipiente con un effetto di spalmatura. Corrispondentemente le appendici 22 similmente agli attrezzi 9 possono essere eseguite convergenti rispetto alla parete 2 del recipiente.
Al posto degli attrezzi 21, 22 (oppure aggiuntivamente ad essi) possono cooperare con gli attrezzi statori 17 anche alette 23 sporgenti radialmente, come di per sé noto per apparecchi di liquefazione. In tal caso le alette 23, similmente agli attrezzi 10 della figura 9, all'occorrenza possono esercitare anche un effetto di trasporto. Un ulteriore accorgimento per aumentare il lavoro di taglio può consistere nel fatto che almeno il rotore interno 106, ma eventualmente anche il rotore 8, 9, vengono azionati per mezzo di un dispositivo di azionamento oscillante di tipo di per sé noto a compiere un movimento ad andirivieni nel senso della freccia O. Ciò può avvenire ad esempio in quanto una camma od un eccentrico 49 viene disposta fra due flange 50, 51 su un albero 4a di un motore 39a, accoppiato direttamente con l'albero 4 o prolungante questo, e viene azionata da un motore di spostamento M provvedendo così con la rotazione dell'albero 4 per questo movimento ad andirivieni nel senso della freccia O. Tali meccanismi di trasmissione sono di per sé noti nella tecnica, ad esempio in incannatoi per bobine incrociate nell'industria tessile oppure in laminatoi per metalli. Al riguardo nell'ambito dell'invenzione è possibile sia far scorrere assialmente un unico rotore 6 rispetto al recipiente 1, sia anche prevedere due rotori 4, 5 scorrevoli reciprocamente.
Con il movimento nel senso della freccia O si sposta anche una scatola di trasmissione 52, unicamente accennata, con una ruota intermedia, che è eseguita come ruota conica e trasmette la rotazione della flangia 51, dotata di una dentatura conica ingranante, su una ruota conica 53 accoppiata con l'albero 5.
Si menziona qui il fatto che al posto di uno spostamento assiale periodico tramite la camma 49 può essere vantaggiosa anche una semplice regolazione di aggiustaggio, ad esempio tramite un volantino invece che tramite il motore M, per impostare la distanza fra gli attrezzi 17, 22 e 23. Si comprende inoltre che la trasmissione mostrata costituisce soltanto un esempio possibile e sono pensabili differenti modifiche. Ad esempio il motore 39a corrisponde al motore 39 delle figure 2 e 3 e come questo potrebbe essere accoppiato con l'albero 4 tramite una trasmissione. Non è nemmeno assolutamente necessario il motore M, quando si prevede un accoppiamento di trasmissione fra la camma 49 e l'albero 4 oppure 4a. Infine è anche pensabile eseguire la scatola di trasmissione girevole, come parte di un differenziale, attorno all'asse degli alberi 4 e 5 ed eventualmente frenabile per scopi di comando.
Nell'ambito dell'invenzione il recipiente stazionario non dovrà essere nemmeno eseguito necessariamente cilindrico. La figura 11 illustra un recipiente conico, nel quale azionato dall'albero cavo 5 ruota un rotore 8, 9 corrispondentemente eseguito. Le parti rimanenti sono già state illustrate in base agli esempi di realizzazione precedentemente trattati. In questo caso fra i bracci 8, che possono essere previsti ad esempio in numero relativamente grande attorno all'albero cavo 5 ed essere fissati a questo, e il rotore interno in un'intercapedine si si ottiene un ulteriore effetto di taglio. Questo effetto di taglio in questa intercapedine può essere variato parimenti come nell'intercapedine s2 fra gli attrezzi 9 e la parete interna 2 del recipiente 101, in quanto il rotore 8, 9 con il proprio albero cavo 5 è prolungato verso destra (con riferimento alla figura 11) ed è ivi accoppiato con un pistone 24 in un cilindro 25. Nella figura 11 è mostrato il collegamento come collegamento diretto, cosicché il pistone 24 ruoterebbe insieme all'albero 5, tuttavia questo collegamento può essere interrotto in modo che ruota soltanto l'albero 5 e tuttavia il pistone 24 non ruota, in quanto è previsto un collegamento girevole, ma ad accoppiamento assiale, fra l'asta di pistone e l'albero 5. Il cilindro 25 possiede un dispositivo di comando 26 per immettere un fluido in corrispondenza dell'uno oppure dell'altro lato del pistone 24, cosicché è variabile l'intercapedine s2 e quindi anche l'intercapedine si, laddove da parte sua il comando fluidico 26 riceve le sue istruzioni da un comando elettronico 27. I dispositivi di comando 26, 27 se desiderato possono essere fatti funzionare come semplice dispositivo di impostazione (preferibilmente), ma anche in modo da compiere un movimento assiale periodico dell'albero 5.
Nel caso di un tale spostamento assiale è vantaggioso quando l'albero cavo esterno 5 tramite aperture 28 è collegato con l'interno dell'albero cavo 4, cosicché agente di condizionamento termico affluente nel senso della freccia W1 può uscire tramite le aperture 28 e passare nel passaggio girevole 29, dal quale l'agente di condizionamento termico tramite un bocchettone di uscita 30 viene scaricato nel senso della freccia W2. Analogamente a ciò anche l'intercapedine 3 di condizionamento termico possiede un'entrata W3, unicamente indicata schematicamente, per l'agente di condizionamento termico, nonché un'uscita in W4 per l'agente di condizionamento termico.
Una buona parte della potenza di lavorazione immessa nella massa di cioccolato viene portata dagli attrezzi di taglio e raschiatori 9, 9a, principalmente mediante gli attrezzi di taglio. Il grado di taglio e la quantità della massa di cioccolato, immessa nell'intercapedine di taglio, sempre più restringentesi, degli attrezzi 9, 9a (a seconda del senso di rotazione) dipende naturalmente non da ultimo dall'angolo che la superficie dell'attrezzo, rivolta verso la parete interna 2, forma con la tangente alla parete in comune, ad esempio tramite una sporgenza 57a e presenta alla propria zona terminale radialmente esterna una filettatura 58 avvitata in una boccola filettata interna 59 fissata nel braccio 8". All'estremità più esterna dell'albero 57b è previsto un organo di accoppiamento, ad esempio nella forma di un piattello 61, guidato fra due sporgenze 60, relativo all'attrezzo 9a.
Quando ora, come rappresentato, l'attrezzo di taglio 9a è supportato orientabile attorno ad un asse di orientamento 62 accoppiato fisso con l'elemento portante 8", allora una rotazione su un volantino 63 all'esterno del recipiente 1 a conca provoca anche una rotazione delle ruote coniche 55, 56, gli alberi 57, 57b e tramite le parti filettate 58, 59 uno spostamento assiale dell'albero 57b. Poiché l'accoppiamento tramite le parti 60, 61 è articolato, in tal caso l'attrezzo 9a può orientarsi attorno all'asse di orientamen to 62, laddove viene variato l'angolo orche forma la superficie 9b dell'attrezzo 9a rivolta verso la parete interna 2.
Analogamente a ciò si può quindi procedere quando non si intende ottenere una variazione dell'angolo a ma una variazione della distanza s3 rispetto alla parete interna 2. In questo caso al posto del collegamento 60, 61 è previsto un fissaggio assialmente rigido e consentente tuttavia una rotazione dell'albero 57b, e si è omesso interna. Una tale tangente nel caso delle conche può essere sempre tirata in guanto il relativo trogolo o reparto trogolo in tutte le esecuzioni in sezione trasversale forma almeno una circonferenza parziale (ad esempio quando al posto di un recipiente cilindrico interno 1 sono disposti parallelamente fra di loro in modo tipico per le conche due oppure più reparti a trogolo). Già in precedenza si è richiamata l'attenzione sul fatto che in una combinazione con la superficie 111 (figure 7, 8) viene introdotta più massa e pertanto viene intensificata l'azione di taglio. Al posto di una superficie rigida 111 però si può anche regolare l'angolo di accostamento dell'attrezzo stesso di taglio, al pari come la sua distanza dalla parete interna 2, come verrà illustrato in seguito in base alle figure 12 e 13. Conformemente alle figure 12 e 13 l'albero 4 della conca è supportato in un albero di regolazione 54 e questo a sua volta in una parete frontale la del recipiente 1 della conca. L'albero di regolazione 54 è accoppiato ad esempio con una ruota conica 55 ingranante con un'ulteriore ruota conica 56. Questa ulteriore ruota conica 56 è montata su un albero 57, che si estende radialmente all'asse longitudinale dell'albero 4 ed è supportato all'interno di un braccio 8" dell'attrezzo. In tal caso sull'albero radiale 57 è montato un albero 57b, che è scorrevole longitudinalmente, è accoppiato con esso per la rotazione l'asse di orientamento 62, cosicché l'attrezzo con il prolungamento o l'accorciamento dei due alberi 57, 57b si muove in direzione radiale sulla parete interna del trogolo oppure in allontanamento da questa. Però si comprende che se desiderato possono essere correlati entrambi gli accorgimenti, e precisamente un'orientabilità con una impostazione assiale della distanza, laddove la trasmissione mostrata naturalmente costituisce soltanto un esempio delle molte possibilità.
È evidente che nell'ambito della presente invenzione si possono combinare singole caratteristiche di un esempio di realizzazione con quelle di un altro esempio di realizzazione, come pure con caratteristiche dell'attuale stato della tecnica. Inoltre è comprensibile che una parte delle esecuzioni di dettagli, mostrate e nuove rispetto all'attuale stato della tecnica, contribuiscono in verità particolarmente al migliore rapporto qui cercato fra energia addotta ed energia dissipata (tramite il raffreddamento), ma che esse, come ad esempio la regolabilità, illustrata in base alle figure 12 e 13, dell'attrezzo, dell'esecuzione degli attrezzi con attrezzo di taglio e di mescolamento in prossimità spaziale (figure 2-8) o della scorrevolezza del rotore rispetto allo statore (recipiente) conformemente alle figure 9-11, hanno importanza inventiva autonoma, indipendentemente dalle caratteristiche delle seguenti rivendicazioni principali.

Claims (28)

  1. Rivendicazioni 1. Dispositivo per mescolare e/oppure raffinare masse di cioccolato, con pareti almeno in parte cilindriche (2), formanti un recipiente a conca con un mantello di condizionamento termico di un dispositivo di condizionamento termico (2, 3, 102) e con almeno una parte (6) supportata coassialmente ad esse, laddove le pareti menzionate (2), in seguito ad un dispositivo di azionamento (39) per un movimento relativo delle pareti (2) e della parte coassiale (6), sono sfiorabili da attrezzi di taglio e/oppure di raschiamento (9, 9a), caratterizzato dal fatto che oltre al dispositivo di condizionamento termico (2, 3, 102) , situato radialmente esternamente, del recipiente (1) a conca è previsto ancora almeno un ulteriore dispositivo di condizionamento termico (3a, 18, 20, 69).
  2. 2. Dispositivo secondo la rivendicazione 1, caratterizzato dal fatto che oltre al dispositivo di condizionamento termico (2,·3, 102), situato radialmente esternamente, del recipiente a conca (1) anche almeno un'ulteriore parete (6a, 45) è dotata dell'ulteriore dispositivo di condizionamento termico (3a, 18), e che preferibilmente questa parete (6a), 45) ha associato almeno un attrezzo di taglio e/bppure raschiatole (9', 9", 109; 209), che in seguito ad un dispositivo di azionamento (39) per un movimento relativo si muove rispetto a questa parete (6a, 45).
  3. 3. Dispositivo secondo la rivendicazione 2, caratterizzato dal fatto che come ulteriore parete con associato attrezzo di taglio e/oppure raschiatore (209) è prevista almeno una parete frontale (45) del recipiente (1).
  4. 4. Dispositivo secondo la rivendicazione 2 oppure 3, caratterizzato dal fatto che come ulteriore parete è prevista almeno la parete periferica (6a) della parte (6) supportata coassialmente.
  5. 5. Dispositivo secondo una delle rivendicazioni precedenti, caratterizzato dal fatto che almeno una parte girevole (6) è dotata di un dispositivo di raffreddamento (18, 20).
  6. 6. Dispositivo secondo una delle rivendicazioni precedenti, caratterizzato dal fatto che 1'ulteriore dispositivo di condizionamento termico comprende un dispositivo di introduzione dell'aria (4, 18, 20, 69), che è montato sul recipiente (1) e serve ad introdurre aria di condizionamento termico nella massa di cioccolato.
  7. 7. Dispositivo secondo la rivendicazione 6, caratterizzato dal fatto che sulla superficie del recipiente (1) è previsto un dispositivo aspiratore (12a, 47) per l'aria di condizionamento termico.
  8. 8. Dispositivo secondo una delle rivendicazioni precedenti, caratterizzato dal fatto che all'interno del recipiente (1) sono previsti inserti statici radiali, come, elementi portanti (40-42) per attrezzi raschiatori (9, 9a) e/oppure sonde termometriche (42) disposte radialmente.
  9. 9. Dispositivo per mescolare e/oppure raffinare masse di cioccolato con pareti (2) almeno in parte cilindriche, formanti un recipiente a conca (1), e con almeno una parte (6) supportata coassialmente ad esse, laddove le pareti menzionate (2), in seguito ad un dispositivo di azionamento (39) per un movimento relativo delle pareti (2) e della parte coassiale (6), possono essere sfiorate da attrezzi di taglio e/oppure raschiatori (9, 9a), specialmente secondo una delle rivendicazioni precedenti, caratterizzato dal fatto che un canale (12, 12a), che è sostanzialmente esposto all'aria e si estende lungo il suo asse longitudinale è collegato con il recipiente (1) a conca, e che nel prolungamento di questo asse longitudinale è possibile introdurre un attrezzo di pulitura (14) nel canale (12, 12a).
  10. 10. Dispositivo secondo la rivendicazione 9, caratterizzato dal fatto che l'attrezzo di pulitura (14) è eseguito a guisa di spintore con una sezione trasversale corrispondente essenzialmente alla sezione trasversale del canale (12, 12a).
  11. 11. Dispositivo secondo la rivendicazione 9 oppure 10, caratterizzato dal fatto che al canale si raccorda un canale trasversale e l'attrezzo di pulitura in una posizione di riposo è sistemato in un bocchettone estendentesi in direzione dell'asse longitudinale.
  12. 12. Dispositivo secondo una delle rivendicazioni da 9 fino a 11, caratterizzato dal fatto che la superficie dell'attrezzo di pulitura (14) rivolta verso l'interno del recipiente (1) è adattata alla sua parete interna cilindrica (2) e in una posizione dell'attrezzo di pulitura (14) è allineata con questa.
  13. 13. Dispositivo per mescolare e/oppure raffinare masse di cioccolato, con pareti (2) che formano un recipiente (1) a conca e almeno in parte sono cilindriche rispetto ad un asse del trogolo, e con almeno una parte (6) supportata coassialmente ad esse, laddove le parete menzionate (2) in seguito ad un dispositivo di azionamento (39) per un movimento relativo delle pareti (2) e della parte coassiale (6), con contemporaneo mescolamento a fondo con l'ausilio di attrezzi mescolatori (11, 11'; 11"), sono sfiorabili da attrezzi di taglio e/oppure raschiatori (9, 9a), specialmente secondo una delle rivendicazioni precedenti, caratterizzato dal fatto che gli attrezzi mescolatori (11, 11'; Ila, 11") da un lato e gli attrezzi di taglio e/oppure raschiatori (9, 9a) all'altro lato sono disposti nell'immediata vicinanza, in modo tale che la massa di cioccolato può essere addotta da uno degli attrezzi (9, 9a, 11, 11'; Ila, 11") all'altro.
  14. 14. Dispositivo secondo la rivendicazione 13, caratteriazato dal fatto che gli attrezzi mescolatori (11, 11'; Ila, 11") sono disposti a guisa di alette, specialmente rivolti trasversalmente rispetto all'asse del trogolo, radialmente verso l'interno degli attrezzi di taglio e/oppure raschiatori (9, 9a), preferibilmente sono fissati sul lato interno radiale di questi.
  15. 15. Dispositivo secondo la rivendicazione 13 oppure 14, caratteriazato dal fatto che la parte girevole (6), portante gli attrezzi di taglio, rispettivamente di vellutazione (9a) presenta attrezzi mescolatori (Ila), che sono accoppiati con questa e si estendono elicoidalmente sul contorno (figura 6).
  16. 16. Dispositivo secondo una delle rivendicazioni da 13 fino a 15, caratterizzato dal fatto che gli attrezzi di taglio e/oppure raschiatori (9, 9a) sulla lunghezza del trogolo (1) sono suddivisi in singole sezioni e almeno una parte di queste sezioni per l'ottenimento di un effetto di mescolamento — guardando in direzione periferica — possiedono superfici laterali rivolte trasversalmente all'asse del trogolo.
  17. 17. Dispositivo secondo la rivendicazione 16, caratterizzato dal fatto che sul contorno le singole sezione degli attrezzi di taglio e/oppure raschiatori (9, 9a) sono disposte intervallate.
  18. 18. Dispositivo secondo una delle rivendicazioni precedenti, caratterizzato dal fatto che i due rotori (4-6) coassiali, azionati in sensi contrari, sono previsti con attrezzi mescolatori (11) trasportanti in direzione opposta.
  19. 19. Dispositivo per mescolare e/oppure raffinare masse di cioccolato, con pareti (2) del trogolo almeno in parti cilindriche formanti un recipiente a conca (1), e con almeno una parte (6) supportata coassialmente a queste, laddove le pareti menzionate (2) in seguito ad un dispositivo di azionamento (39) per un movimento relativo delle pareti (2) e della parte coassiale (6) possono essere sfiorate da attrezzi di taglio e/oppure raschiatori (9, 9a), in particolare secondo una delle rivendicazioni precedenti, caratterizzato dal fatto che in direzione periferica della parte, azionata rispettivamente in modo da compiere una rotazione, o a) una parte degli attrezzi di taglio e/oppure raschiatori (9, 9a) è eseguita come attrezzo di taglio (9) con un bordo di taglio, rivolto verso la parete (2) del trogolo e in anticipo nel corso della rotazione, oppure un'altra parte è eseguita come attrezzo di taglio (9a) con bordo susseguente rivolto verso la parete (2) del trogolo (figura 2), e/oppure b) gli attrezzi di taglio e/oppure raschiatore (9, 9a) possiedono differenti distanze dalla parete (2) del trogolo, rispettivamente differenti angolazioni rispetto alla parete (2) del trogolo.
  20. 20. Dispositivo per mescolare e/oppure raffinare masse di cioccolato, con pareti (2) del trogolo, almeno in parte cilindriche, formanti un recipiente (1) a conca, e con almeno una parte (6), supportata coassialmente a queste, laddove le pareti menzionate (2) in seguito ad un dispositivo di azionamento (39) per un movimento relativo delle pareti (2) e della parte coassiale (6) possono essere sfiorate da attrezzi di taglio e/oppure raschiatori (9, 9a), circa a forma di liste, con una superficie di taglio (9a) rivolta verso la parete (2) del trogolo sotto un angolo, specialmente secondo una delle rivendicazioni precedenti, caratterizzato dal fatto che è previsto un dispositivo di regolazione (54-63), con l'ausilio del quale è possibile impostare l'angolo e/oppure la distanza della superficie di taglio (9b) rispetto alla superficie interna della parete (2) del trogolo (figure 12, 13).
  21. 21. Dispositivo per mescolare e/oppure raffinare masse di cioccolato, con pareti (2), formanti un recipiente (2) a simmetria di rotazione, e con una parte (6) supportata coassialmente a queste, laddove è previsto almeno un dispositivo di azionamento (39) per produrre un movimento relativo fra due parti (1, 4-6) del dispositivo, di cui almeno una delle parti (4, 6) è dotata di attrezzi (9) che esercitano un'azione di taglio reologica, specialmente secondo una delle rivendicazioni precedenti, caratterizzato dal fatto che almeno una delle due parti (6), esercitanti reciprocamente un movimento relativo, è eseguita come rotore impastatore (figure 5, 6; 9, 10).
  22. 22. Dispositivo secondo la rivendicazione 21, caratterizzato dal fatto che il rotore impastatore (6) possiede una forma della sezione trasversale che si scosta da una sezione trasversale cilindrica.
  23. 23. Dispositivo secondo la rivendicazione 22, caratterizzato dal fatto che il rotore impastatore (6) possiede una sezione trasversale sostanzialmente poligonale.
  24. 24. Dispositivo per mescolare e/oppure raffinare masse di cioccolato, con pareti (2) formanti un recipiente (1) a simmetria di rotazione, e con una parte (6) supportata coassialmente a queste, laddove sono previsti almeno due dispositivi di azionamento (39, M) per produrre un movimento relativo fra due parti (1, 6) del dispositivo, di cui almeno una delle parti (6) è dotata di attrezzi (9a, 22) esercitanti un'azione di taglio reologica, specialmente secondo una delle rivendicazioni precedenti, caratterizzato dal fatto che almeno una parte girevole (6) e almeno un'altra parte (1) sono dotate di attrezzi (17, 23) che si impegnano assialmente l'uno nell'altro ed esercitano un'azione di taglio in direzione assiale, e preferibilmente almeno uno delle parti (1, 6) è scorrevole assialmente rispetto all'altra (figure 9-11).
  25. 25. Dispositivo secondo la rivendicazione 24, caratterizzato dal fatto che per uno spostamento assiale periodico durante il funzionamento del dispositivo è previsto un dispositivo di azionamento assiale (M) (figura 9).
  26. 26. Dispositivo secondo la rivendicazione 24 oppure 25, caratterizzato dal fatto che per uno spostamento relativo assiale di impostazione delle parti è previsto un dispositivo di impostazione (24-27), ad esempio un dispositivo di impostazione fluidicodinamico, in particolare idraulico (figura 11).
  27. 27. Dispositivo secondo una delle rivendicazioni precedenti, caratterizzato dal fatto che il recipiente (1) a conca è eseguito in sostanza completamente cilindrico.
  28. 28. Dispositivo secondo una delle rivendicazioni precedenti, caratterizzato dal fatto che il recipiente (1) a simmetria di rotazione è eseguito conicamente.
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