ITMI971764A1

ITMI971764A1 - Procedimento per la sorveglianza del funzionamento di una trasmissione di autoveicolo e autoveicolo per l'applicazione del procedimento

Info

Publication number: ITMI971764A1
Application number: IT97MI001764A
Authority: IT
Inventors: Robert Fisher; Klaus Kupper; Thorsten Herrmann; Gunter Hirt; Franz Kosik; Thomas Grass
Original assignee: Luk Getriebe Systeme Gmbh; Daimler Benz Ag
Priority date: 1996-07-25
Filing date: 1997-07-24
Publication date: 1999-01-24
Also published as: FR2751715A1; KR980010048A; BR9704075A; DE19731842B4; DE19731842A1; IT1293776B1; RU2180716C2; FR2751715B1; GB2315526B; KR100492334B1; GB2315526A; GB9715418D0

Description

SCRIZIONE

La presente invenzione riguarda un procedimento per la sorveglianza del funzionamento di una trasmissione, che è prevista in un autoveicolo azionato da un motore di azionamento, preferibilmente un motore a combustione interna, per variare il rapporto di trasmissione fra l'albero di uscita di questo motore di azionamento e le ruote azionate di questo autoveicolo. A queste trasmissioni appartengono fra l'altro trasmissioni a ingranaggi, in cui viene variato il rapporto di trasmissione in quanto coppie di ingranaggi differenti vengono portate in impegno tra loro rispettivamente con un albero di azionamento 0 un albero di presa di moto, cosiddette trasmissioni automatiche, che presentano di regola uno 0 più gruppi di ruote planetarie e di regola sono accoppiate con un convertitore idrodinamico, ove la variazione del rapporto di trasmissione avviene qui mediante frenatura 0 allentamento di diversi elementi di questa trasmissione automatica, e trasmissioni variabili in modo continuo, come per esempio trasmissioni ad avvolgimento, nelle quali la variazione del numero di giri avviene in quanto per esempio viene modificata la posizione di una ruota conica rispetto all'altra ruota conica. Come trasmissione variabile in modo continuo può essere prevista anche una trasmissione ad avvolgimento a pulegge coniche. In tali trasmissioni un mezzo di avvolgimento è disposto funzionalmente fra due gruppi di pulegge coniche, ove il raggio efficace o il raggio di scorrimento del mezzo di avvolgimento è variabile rispetto a gruppi di pulegge coniche. A tutte queste trasmissioni è comune il fatto che deve venire modificata la posizione di almeno uno degli elementi disposti nella trasmissione, per ottenere una variazione del rapporto di trasmissione. L'invenzione riguarda inoltre un autoveicolo che è previsto per l'applicazione del procedimento.

Il funzionamento corretto della trasmissione dipendente dal fatto che questo elemento della trasmissione a posizione variabile venga portato nella posizione corretta alla variazione del rapporto di trasmissione. Se la posizione corretta non viene raggiunta, risulta un funzionamento errato della trasmissione, che può condurre ad una situazione di marcia inaspettata e probabilmente non senz'altro manipolabile dal guidatore oppure al danneggiamento della trasmissione.

Un tale funzionamento errato di una trasmissione diviene particolarmente critico quando nel veicolo si svolgono processi di comando automatizzati o in larga misura automatizzati, che vengono pregiudicati da un tale funzionamento errato, poiché la possibilità dell'utilizzatore d1 reagire ad un funzionamento errato è qui ulteriormente limitata.

Alla base della presente invenzione vi è il compito di realizzare un procedimento per la sorveglianza di una trasmissione nonché un autoveicolo adatto per 1'esecuzione.del procedimento, che nonostante semplice struttura e svolgimento renda possibile una sorveglianza affidabile di una trasmissione con almeno un elemento della trasmissione a posizione variabile. Questa sorveglianza può venire eseguita per esempio alla messa in funzione o dopo una sosta in officina a causa di una riparazione di un componente della trasmissione, ove in questo caso vengono memorizzati i dati della trasmissione entro una memoria di un microprocessore. Durante un funzionamento della trasmissione questi dati vengono impiegati infine per la rivelazione della marcia inserita o della posizione momentanea della trasmissione.

Inoltre alla base dell'invenzione vi è il compito di realizzare un procedimento, per mezzo del quale vengano determinati i valori di riferimento, che sono impiegabili successivamente nell'ambito della trasmissione o di un veicolo.

Inoltre in modo semplice ed economico deve venire realizzata una trasmissione, nonché un procedimento, che migliorino lo stato della tecnica.

Questo compito viene risolto secondo l'invenzione mediante l'oggetto della rivendicazione 1. E' vantaggioso quando vengono eseguiti almeno alcuni dei seguenti passi di procedimento:

- rilevamento del segnale di uscita del dispositivo sensore mediante il dispositivo di calcolo in una prima posizione di partenza,

-memorizzazione del valore dell'Informazione di posizione, derivata da questo segnale di uscita, per la prima posizione nel dispositivo di memoria,

- azionamento di un elemento di azionamento connesso con questo elemento della trasmissione a posizione variabile, per avvicinare questo elemento della trasmissione a posizione variabile per quanto possibile almeno ad una posizione bersaglio predeterminata,

- rilevamento del segnale di uscita del dispositivo sensore nella posizione modificata mediante questo dispositivo di calcolo e determinazione di un valore di informazione di posizione rappresentativo per questa posizione,

- memorizzazione del valore di informazione di posizione nel dispositivo di memoria,

- giudizio sul valore di informazione di posizione secondo un criterio di giudizio predeterminato mediante il dispositivo di calcolo,

- ripetizione del procedimento o almeno dei singoli passi del procedimento fino a che non è soddisfatto questo criterio di giudizio predeterminato.

La ripetizione può venire eseguita per esempio in modo tale che venga commutata una marcia che corrisponde alla posizione di partenza o che non è la posizione di partenza. Successivamente si può cambiare in una marcia che corrisponde alla posizione bersaglio o in un'altra marcia.

L'autoveicolo secondo l'invenzione è oggetto della rivendicazione 62. Questa riguarda un autoveicolo con un motore di azionamento, una trasmissione, che presenta almeno un elemento della trasmissione a posizione variabile, la cui variazione di posizione provoca una variazione del rapporto di trasmissione, un dispositivo di innesto disposto fra trasmissione e motore di azionamento, un dispositivo sensore, che presenta almeno un sensore,"un dispositivo di calcolo comandato a programma con.almeno una unità di processore, che elabora i segnali di questo dispositivo sensore, un dispositivo di memoria con almeno un componente di memoria, per la memorizzazione di dati, ove questo dispositivo sensore è previsto allo scopo di generare un segnale che varia in funzione della posizione di questo almeno un elemento della trasmissione a posizione variabile, ove la memoria dati è prevista allo scopo di'memorizzare valori di informazione di posizione per posizioni bersaglio predeterminate di questo elemento della trasmissione a posizione variabile, ove questo dispositivo di calcolo è previsto allo scopo di esaminare valori di informazione di posizione, memorizzati in questa memoria dati, secondo un criterio di giudizio predeterminato per la rispettiva posizione bersaglio, e stabilire se la posizione di questo elemento della trasmissione a posizione variabile soddisfa questo criterio di giudizio. In questo caso viene generato un segnale che corrisponde a una posizione di trasmissione di un elemento della trasmissione, ove l'elemento della trasmissione è azionabile manualmente per mezzo di una maniglia, come una leva del cambio, o è azionabile o posizionarle in modo automatizzato per mezzo di un attuatore. Grazie alla sorveglianza dei dati di posizione può venire rivelata la posizione momentanea della trasmissione degli elementi della trasmissione e sostanzialmente in ogni momento può venir sorvegliata la regolazione momentanea della trasmissione.

Il procedimento secondo l'invenzione rende possibile di sorvegliare in modo affidabile la posizione dell'elemento della trasmissione a posizione variabile e quindi il funzionamento della trasmissione.

ÌIn una trasmissione fabbricata secondo uno standard di serie tradizionale, la posizione, che assume un elemento della trasmissione a posizione variabile e che corrisponde ad un determinato funzionamento prestabilito, non è noto con precisione. Questo è dovuto al fatto che le tolleranze dei singoli elementi di una tale trasmissione si possono sommare in modo differente, cosicché il fissaggio di una posizione determinata può essere affetta da un errore a causa delle circostanze costruttive. Sesi accetta questo errore, allora vi è il pericolo che all'azionamento dell'elemento della trasmissione a posizione variabile la posizione desiderata non venga raggiunta, cosa che comporta funzionamenti difettosi.

Nel caso dell'elemento della trasmissione a posizione variabile si tratta preferibilmente di un elemento della trasmissione, che prende parte alla trasmissione di momento torcente della trasmissione. Se l'elemento della trasmissione non si trova nella posizione corretta e desiderata, la trasmissione di momento torcente può essere complessivamente interrotta. Perciò possono verificarsi situazioni di marcia pericolose, poiché il guidatore di regola viene sorpreso da questo stato. Inoltre è problematico il fatto che in questo stato sia un momento torcente dal lato di azionamento che un momento torcente dal lato di presa di moto viene introdotto nella trasmissione, cosicché possono aver luogo movimenti non desiderati, per esempio il movimento di scuotimento di un manicotto di cambio, che possono danneggiare o distruggere l'elemento della trasmissione a posizione variabile e ulteriori componenti della trasmissione.

Se la trasmissione di momento torcente non viene interrotta a causa del funzionamento errato dell'elemento della trasmissione, cosa che per esempio avviene in una trasmissione variabile in modo continuo, allora a causa di un errato posizionamento viene raggiunto però un numero di giri errato, che conduce almeno ad un forte scuotimento nella catena di azionamento, cosa che viene percepita come spiacevole dal guidatore e dall'altro lato può condurre anche nuovamente a situazioni di marcia indesiderate e a danneggiamenti. Grazie all'insegnamento secondo l'invenzione è assicurato che la trasmissione di momento torcente avvenga soltanto quando l'elemento della trasmissione a posizione variabile si trova nella posizione corretta oppure viene riconosciuto che l'elemento della trasmissione si trova nella posizione corretta. Altrimenti questo verrebbe rilevato e indicato e in un tal caso mediante un apparecchio di comando non può venire comandato alcun momento torcente trasmissibile dall'innesto. Con ciò vengono completamente e affidabilmente evitati i rischi precedentemente menzionati. Il rischio che si presenta quando un elemento di posizione variabile non è nella sua posizione predeterminata o non viene portato in quest'ultima, come per esempio un ingranaggio che non è completamente innestato, può manifestarsi con un danneggiamento o provocare quest'ultimo. In caso di un innesto non completo di ingranaggi o dentature, soltanto in una zona parziale della dentatura viene trasmesso il pieno movimento. Perciò possono avvenire danneggiamenti.

Secondo l'invenzione è previsto un dispositivo sensore che genera un segnale che varia in funzione della posizione di questo almeno un elemento della trasmissione a posizione variabile.

Come dispositivo sensore sono in discussione per esempio sensori elettrici,che misurano una variazione di una resistenza elettrica, di una induttanza o di una capacità, ove la variazione di queste grandezze elettriche è in relazione Con la variazione di posizione dell'elemento della trasmissione.Viene impiegato anche un trasduttore che è costituito da almeno due pezzi,ove il primo pezzo del trasduttore è in connessione operativo con l'elemento della trasmissione a posizione variabile e l'altro pezzo del trasduttore è fisso rispetto al componente, rispetto al quale è da regolare la posizione. Questo componente sarà normalmente per esempio il corpo o la scatola della trasmissione o qualcosa di simile, ma può essere anche un secondo pezzo, la cui posizione è essa stessa variabile entro la trasmissione,ma che rispetto ad esso la posizione è da fissare relativamente all'elemento della trasmissione a posizione variabile.

Oltre ai menzionati trasduttori induttivi, capacitivi e resistivi, nel caso dei quali infine una variazione di percorso viene convertita in una variazione del campo elettrico o della resistenza elettrica, sono in discussione anche dispositivi sensori, in cui la variazione di posizione viene misurata tramite una grandezza fisica influenzata dal percorso.Questo può essere per esempio un elemento elastico, che si deforma a causa della variazione dell'elemento della trasmissione e in cui la deformazione viene rilevata tramite un misura di forza o una misura di dilatazione. Un tale dispositivo sensore può contenere per esempio una molla, che si deforma a causa del movimento dell'elemento della trasmissione a posizione variabile, per cui viene generata una forza di reazione della molla, che può venire rilevata per esempio mediante un trasduttore piezoelettrico o un altro dispositivo di misura di forza.

E' inoltre possibile impiegare trasduttori ottici,quindi trasduttori nei quali una variazione di percorso viene rilevata secondo il procedimento di interferenza o simili.

Un'ulteriore possibilità per il rilevamento della variazione di posizione è l'Impiego di un dispositivo sensore che determina eventi digitali, ciò significa che a seconda dell'ambito del movimento viene generato un numero di impulsi dipendente dal percorso, che vengono contati mediante un dispositivo di conteggio corrispondente. Gli impulsi possono venire generati e determinati mediante dispositivi ottici o elettrici o elettro-ottici.

La variazione di posizione dell'elemento della trasmissione può consistere non soltanto in uno spostamento lungo un percorso predeterminato, ciò significa una variazione di percorso monodimensionale, bensì essa può essere anche bidimensionale o tridimensionale. In caso di una variazione di posizione bidimensionale, cioè avente luogo in un piano, vengono impiegati corrispondentemente due dispositivi sensori del tipo precedentemente descritto, ove i sensori per il rilevamento della variazione di movimento in una direzione x o y presunta possono venire combinati in modo adeguato se si parte da un sistema di coordinate cartesiano.

Nel caso di una variazione di posizione spaziale sono necessari corrispondentemente tre segnali di sensore, che possono venire generati da tre trasduttori isolati,ma anche nuovamente combinati.

Oltre alla variazione di posizione monodimensionale, bidimensionale e tridimensionale, l'elemento della trasmissione a posizione variabile rispettivamente un elemento in connessione operativa con questo elemento della trasmissione, può essere realizzato in modo tale che avvenga una rotazione intorno ad un asse di rotazione fisso o anch'esso a posizione variabile. In questo caso-il dispositivo sensore viene configurato in modo tale che venga rilevata la posizione angolare dell'elemento della trasmissione rispettivamente dell'elemento con esso connesso. In questo caso sono in discussione tutti i procedimenti menzionati precedentemente, quindi in particolare 1'impiego di un trasduttore induttivo, capacitivo o resistivo nonché nuovamente un procedimento di conteggiò di impulsi con procedimenti elettrici ed eletto-ottici. Un movimento di rotazione intorno a un asse di rotazione può però venire considerato anche come movimento monodimensionale. Corrispondentemente un movimento di rotazione intorno ad un asse e un movimento assiale lungo l'asse può venire considerato come movimento bidimensionale.

Indipendentemente dalla configurazione del dispositivo sensore, il dispositivo sensore o 11 segnale ricevuto verrà ulteriormente elaborato rispettivamente convertito in modo tale che venga ottenuto un segnale in particolare elettrico, che viene influenzato in qualche modo dalla posizione di questo elemento della trasmissione a posizione variabile. Se questo segnale è un segnale analogico, lo si può convertire preferibilmente in un dispositivo di digitalizzazione in un segnale digitale.

Secondo l'invenzione è inoltre previsto almeno un dispositivo di calcolo. Questo dispositivo di calcolo può essere un dispositivo di calcolo che è disposto nel veicolo, in cui è prevista anche questa trasmissione. In questo caso questo dispositivo di calcolo può essere un dispositivo che esegue esclusivamente la funzione secondo l'invenzione. Il dispositivo di calcolo può essere però anche parte di un dispositivo di calcolo centrale del rispettivo veicole, che esercita anche altre funzioni. Particolarmente vantaggiosamente il dispositivo‘di calcolo è combinato con un dispositivo di calcolo nel veicolo, che esegue compiti di comando nel campo dell'azionamento del veicolo.Questo può essere un dispositivo di calcolo che assume il comando del motore, un dispositivo di calcolo che esegue il comando della trasmissione, oppure un dispositivo di calcolo che esegue il comando di un innesto automatico. Il dispositivo di calcolo può combinare insieme anche tutte le funzioni o più funzioni precedentemente menzionate.

Secondo una forma di esecuzione alternativa dell'invenzione è previsto un dispositivo di calcolo, che è disposto all'esterno del veicolo. Questo dispositivo di calcolo può essere un dispositivo di calcolo nel luogo di produzione del veicolo, oppure può essere un dispositivo di calcolo che è previsto in una officina per la manutenzione del veicolo o della trasmissione corrispondente. L'impianto di calcolo esterno può venire combinato con l'impianto di calcolo interno al veicolo precedentemente illustrato rispettivamente può sorvegliare o coadiuvare la sua funzione.

Secondo l'invenzione viene azionato un elemento di azionamento connesso con un elemento della trasmissione, per portare l'elemento della trasmissione il più possibile o completamente in almeno una posizione predeterminata, la posizione bersaglio. L'elemento di azionamento può essere per esempio una forcella di cambio, una tiranteria di cambio, una leva di cambio connessa con una tiranteria di cambio oppure un elemento azionato mediante pressione di fluido, elemento che è in connessione operativa con l'elemento della trasmissione a posizione variabile.

La posizione desiderata è preferibilmente,ma non esclusivamente, una posizione che si distingue per caratteristiche determinate.Nel caso di un cambio tradizionale questa può essere la posizione in cui è inserita una determinata marcia.Nel caso di una trasmissione automatica questa può essere una posizione che corrisponde alla commutazione di un elemento determinato, in cui inoltre un elemento determinato della trasmissione automatica viene bloccato completamente o allentato completamente. Nel caso di una trasmissione variabile in modo continuo questa può essere la posizione che corrisponde al rapporto di trasmissione massimo o minimo o ad un rapporto di trasmissione intermedio determinato.

Dopo che si è concluso il processo di azionamento, viene rilevato il segnale di uscita del dispositivo sensore e alimentato all'almeno un dispositivo di calcolo, che deriva da ciò un valore di informazione di posizione, che definisce la posizione in un sistema di riferimento monodimensionale, bidimensionale o tridimensionale ed eventualmente anche che tiene conto di un angolo di rotazione.

Il dispositivo di calcolo valuta questo valore d1 informazione di posizione secondo un criterio di giudizio predeterminato.

Il criterio di giudizio'può contenere il confronto di valori di confronto che sono memorizzati in un dispositivo di memoria. Inoltre il criterio di giudizio può essere un procedimento di calcolo che si svolge secondo un programma predeterminato nel dispositivo di calcolo mediante cui viene elaborata e giudicata l'informazione di posizione in un modo predeterminato. Inoltre è possibile che il criterio di giudizio venga ottenuto mediante un procedimento che viene avviato soltanto dopo la conclusione di questo processo di azionamento.

La soluzione secondo l'invenzione ha tutta una serie di vantaggi sostanziali:

Mediante il procedimento secondo 1'invenzione la posizione dell'elemento della trasmissione può venire rilevata affidabilmente indipendentemente da tutte le tolleranze di fabbricazione. Sono perciò esclusi funzionamenti errati della trasmissione, a causa di un posizionamento, che avviene in modo errato d con precisione insufficiente, dell'elemento della trasmissione.

Un vantaggio particolare dell'insegnamento secondo l'invenzione consiste nel fatto che risulta un grande gioco per la disposizione del dispositivo sensore. Poiché l'influenza delle tolleranze di fabbricazione viene eliminata mediante l'Invenzione, il dispositivo sensore può venire disposto anche lontano dall'elemento della trasmissione a posizione variabile. Effettivamente il dispositivo sensore può venire previsto su tutti gli elementi, i quali, senza gioco completamente o in larghissima misura, o tenendo conto del gioco, sono connessi con l'elemento di posizione variabile in modo tale che essi prendono parte al movimento dell'elemento a posizione variabile o in cui un gioco eventualmente manifestantesi sia orientato in modo tale che esso in una posizione definita non abbia sostanzialmente alcuna influenza sulla posizione dell'elemento della trasmissione a posizione variabile. E' senz'altro possibile tener conto di una certa quantità d1 gioco. Così l'invenzione consente di disporre il dispositivo sensore anche all'esterno del corpo della trasmissione vera e propria,a condizione che sia previsto un elemento di azionamento, il quale aziona dall'esterno l'elemento della trasmissione a posizione variabile, che si trova entro il corpo della trasmissione.·.

Nel caso di un cambiò di costruzione tradizionale perciò il dispositivo sensore può venire disposto per esempio sulla tiranteria del cambio o sulla leva del cambio. Perciò il dispositivo sensore può venire tenuto completamente fuori dal corpo della trasmissione e non essere esposto alle condizioni ivi regnanti per quanto riguarda l'atmosfera oleosa, la temperatura e cosi via. Inoltre non devono venir prese misure per condurre fuori dal corpo della trasmissione i segnali elettrici del dispositivo sensore.

Secondo una prima forma di esecuzione del procedimento secondo l'invenzione, il criterio di giudizio è memorizzato sostanzialmente in modo invariabile nel dispositivo di calcolo. Il criterio di giudizio viene derivato allora per esempio dai dati di progettazione della trasmissione e non può più venir modificato per la trasmissione eseguita.

Secondo una forma di esecuzione preferita dell'invenzione, il criterio di giudizio è però variabile. Nel caso di questa esecuzione può venire eseguito‘innanzitutto un modo di apprendimento, in cui l'elemento o gli elementi della trasmissione a posizione variabile vengono portati in almeno alcune o anche tutte le posizioni bersaglio predeterminate e viene esaminato di volta in volta il soddisfacimento del criterio di giudizio. I valori di informazione di posizione, soddisfacenti questo criterio, vengono memorizzati come valori di riferimento di posizione nel dispositivo di memoria. Il procediménto viene poi continuato in un modo di funzionamento normale, in cui il criterio digiudìzio contine un confronto fra i valori di informazione di posizione momentanei e i valori di riferimento di posizione memorizzati. Mediante questo procedimento durante il funzionamento del veicolo può venire controllato:molto rapidamente e affidabilmente il raggiungimento della rispettivaposizione;bersaglio.

L'autoveicolo secondo l'invenzione è munito di una trasmissione, in cui viene impiegato il procedimento di sorveglianza secondo l'invenzione.

Secondo un perfezionamento preferito dell'invenzione, l'autoveicolo è munito di un dispositivo di Innesto comandato automaticamente. Mediante la sorveglianza della variazione di posizione, la frizione può venire chiusa non appena l'elemento della trasmissione di posizione variabile ha raggiunto una posizione predeterminata. Questa posizione predeterminata, che in questo caso è allora la posizione bersaglio, non deve essere necessariamente la posizione, che corrisponde per esempio alla posizione completamente innestata nel caso di una dentatura di cambio. E' perciò possibile chiudere la frizione già in un istante prima che sia concluso il processo vero e proprio della variazione di posizione, cioè, nel caso dell'esempio, il cambio da una marcia in un'altra. In tal modo viene aumentata non soltanto la sicurezza del veicolo per il fatto che vengono evitati funzionamenti errati della trasmissione, d1 un comando della trasmissione eventualmente presente e d1 un comando della frizione eventualmente presente, bensì la sicurezza viene anche ulteriormente aumentata dal fatto che, nel caso di una frizione comandata automaticamente, viene minimizzato l'Intervallo di tempo che è necessario per aprire la frizione durante la variazione di posizione dell'elemento della trasmissione a posizione variabile, o per ridurla nella sua funzione di trasmissione di momento torcente. Perciò, per esempio nel caso di una manovra di sorpasso, la potenza di azionamento dopo un processo di cambio è a disposizione molto prima che nel caso in cui non venisse effettuata una sorveglianza corrispondente.

Ulteriori vantaggi, caratteristiche e possibilità di impiego della presente invenzione risultano dalla seguente descrizione di esempi di esecuzione in relazione ai disegni. In essi:

La figura 1 mostra una rappresentazione schematica di un cambio per illustrare diverse varianti di esecuzione dell'invenzione;

La figura 2 mostra una vista in pianta schematica del manicotto di cambio e la dentatura di cambio della trasmissione secondo la figura 1;

La figura 3 mostra una rappresentazione corrispondente alla figura 2 con una dentatura di cambio completamente innestata;

La figura 4 mostra una rappresentazione secondo la figura 2 in una posizione particolare;

La figura 5 mostra una rappresentazione corrispondente alla figura 2 con una posizione della dentatura di cambio particolare;

La figura 6 mostra una rappresentazione simile alla figura 2 per caratterizzare le dimensioni di lunghezza;

La figura 6a mostra uno schizzo illustrativo per caratterizzare un punto particolare durante il processo di cambio;

La figura 7 mostra una rappresentazione simile alla figura 2 per illustrare un'ulteriore variante di esecuzione;

La figura 8 mostra la rappresentazione schematica di una trasmissione con rapporto di trasmissione continuo;

Le figure 9a, b, c, d mostrano viste schematiche per illustrare diverse esecuzioni del dispositivo sensore;

La figura 10 mostra uno schema a blocchi di un esempio di esecuzione dell'autoveicolo secondo l'invenzione;

La figura 11mostra un diagramma di svolgimento.

L'invenzione viene descritta di seguito con l'aiuto di singoli esempi di esecuzione. Per la limitazione dell'ambito non vengono illustrate singolarmente le varie possibilità di combinazione delle caratteristiche degli esempi di esecuzione fra loro. Si fa però notare che le caratteristiche dei diversi esempi di esecuzione possono venire combinate tra loro. Possibilità di combinazione risultano in particolare anche dalle formulazioni e dai riferimenti delle sottorivendicazioni. L'invenzione viene descritta innanzitutto per un gruppo di esempi di esecuzione, in cui viene impiegato un cambio tradizionale.

Con il concetto cambio sono da intendere qui trasmissioni, nelle quali il numero di giri di ingresso mediante trasmissioni a ingranaggi ingrananti tra loro viene convertito 1n un numero di giri di uscita. In questo caso il rapporto fra numero di giri di ingresso e numero di giri di uscita è variabile a scalini. Ai cambi qui in discussione appartengono trasmissioni a manicotto di cambio ad asse uguale e ad asse disuguale, trasmissioni a ruota scorrevole, cambi con ingranaggi a innesti frontali, cambi a cunei di trazione e simili. Per ragioni di semplice rappresentazione le seguenti esecuzioni si riferiscono a cambi a manicotto, cosa che non deve venire intesa in alcun modo come limitazione dell'impiego dell'invenzione in cambi di velocità.

La figura 1 mostra in rappresentazione schematica un cambio. Una macchina di azionamento non rappresentata, per esempio un motore a ciclo Otto o a ciclo diesel, aziona un albero 1, che è connesso con un volano 2. Entro il volano 2 è disposto un innesto a secco monodisco 3. Il movimento di rotazione dell'Innesto a secco monodisco 3.viene trasmesso nel corpo della trasmissione 5 attraverso un albero di ingresso 4 della trasmissione. L'albero di ingresso 4 della trasmissione è supportato in un corpo 8 della trasmissione mediante cuscinetti a rotolamento 6, 7 tradizionali. Il sistema di trasmissione^di momento torcente può essere eseguito come innesto a secco monodisco, per esempio come innesto a frizione. Inoltre il sistema di trasmissione di momento torcente può essere eseguito come frizione a lamelle, frizione a polvere magnetica o come frizione di superamento di convertitore di un convertitore di momento torcente idrodinamico.

Sull'albero di ingresso 4 della trasmissione è disposto resistente a rotazione un primo ingranaggio 11 a dentatura obliqua nonché un secondo ingranaggio 12 a dentatura obliqua.

L'albero di uscita 15 della trasmissione è supportato anch'esso nel corpo 8 della trasmissione mediante cuscinetti rotolamento 16, 17 tradizionali e presenta un primo ingranaggio 18 nonché un secondo ingranaggio 19, ove questi due ingranaggi sono sempre 1n impegno con gli ingranaggi 11 e 12 rispettivamente associati.

Gli ingranaggi 18 e 19 sono supportati in modo lascamente girevole sull'albero di uscita 15 della trasmissione.

Fra i due ingranaggi si trova un manicotto di cambio 20, che viene azionato mediante una tiranteria di cambio 21. Il manicotto di cambio presenta una dentatura a tacche orientata verso l'albero 15, che è in impegno con una dentatura a tacche 24 corrispondente sull'albero 15. Perciò il manicotto di cambio 20 è sempre connesso resistente a rotazione con l'albero 15, può però venire spostato sull'alberoin direzione longitudinale. Il manicotto di cambio 20 è perciò, nel caso di questa costruzione della trasmissione, un elemento della trasmissione a posizione variabile. Su entrambi gli ingranaggi 18, 19 è disposta una rispettiva dentatura di cambio 22, 23,mediante la quale viene provocata una connessione resistente a rotazione fra il manicotto di cambio 20 e il rispettivo ingranaggio.

Il manicotto di cambio 20 è costituito da un anello 30 sostanzialmente cilindrico, il quale nella vista in pianta secondo le figure da 2 a 5 non è rappresentato completamente e presenta una dentatura a tacche non rappresentata, mediante la quale esso è connesso resistente a rotazione con l'albero 15. Ad entrambi i lati dell'anello 30 cilindrico sono disposti i denti di cambio 31,32,ove la disposizione nel caso dell'esempio di esecuzione avviene in modo siirmetrico. Al posto di questa disposizione simmetrica può venire prevista anche una disposizione asimnetrica.

I denti di cambio 31, 32 nella vista in pianta sono configurati sostanzialmente a forma di rombo e presentano, a partire dall'anello 30 cilindrico, due fianchi 33, 34 posteriori divergenti, cioè la loro distanza aumenta all'aumentare dell'anello 30.

A questi fianchi 33, 34 posteriori si congiungono due fianchi 37, 38 anteriori, che convergono verso la linea di simmetria comune dei fianchi contrapposti, che si incontrano in una punta 39.

I denti 42 degli ingranaggi di cambio 18, 19 sono eseguiti corrispondentemente nella vista in pianta sostanzialmente a forma di rombo e presentano anch'essi fianchi 43 e 44 posteriori divergenti, nonché fianchi 47, 48 convergenti anteriori, che si incontrano in una punta 49.

Obiettivo del processo di cambio in una tale trasmissione è, come mostra la figura 3, portare ilmanicotto di cambio 20 in impegno con la dentatura di cambio 22 o la dentatura di cambio 23 delle ruote di marcia 18, 19. In figura 3 è rappresentato come appare un processo di cambio COmpletemente concluso. Il manicotto di cambio 20 si è allontanato dalla posizione neutra della distanza /1 (figura 2) é i denti 31 del manicotto di cambio si trovano completamente in impegno con 1 denti 43 della dentatura di cambio sulla ruota di marcia. Non appena viene trasmesso il momento torcente, i fianchi dei denti di cambio si appoggiano l'uno contro l'altro, e ingranaggio di marcia,manicotto scorrevole e albero ruotano con lo stesso numero di giri e trasmettono in questo caso il momento torcente.

Al cambio però può manifestarsi anche lo stato che è mostrato in figura 4, cioè infatti la punta 39 del denti 31 allo spostamento giunge esattamente sulla punta 49 dei denti 43. Quando in questa posizione viene chiusa la frizione 3, dal motore di azionamento attraverso l'albero 4, la dentatura 11 e l'albero 24 viene trasmesso un momento torcente. L'albero 15 e il manicotto di cambio 20 sono connessi con le ruote del veicolo. Poiché a causa del mancante impegno del denti non può avere luogo alcuna trasmissione di momento torcente, il motore di azionamento è senza carico e accelera. Perciò le punte dei denti 31, 43 saltellano l'una sull'altra, cosa che conduce ad un danneggiamento del manicotto di cambio e della dentatura di cambio. Se un tale processo di cambio ha luogo per esempio durante una manovra di sorpasso, allora il guidatore durante questa manovra non ha più a disposizione alcuna potenza di azionamento, per cui possono prodursi'situazioni estremamente pericolose.

Un'altra situazione è mostrata in figura 5. Qui infatti il manicotto di cambio è stato spinto di un piccolo tratto dentro la dentatura di cambio.A causa di una imprecisione di lavorazione o a causa di una variazione della superficie, di uno dei denti avvenuta durante il funzionamento, i fianchi anteriori dei denti del manicotto di cambio non possono scorrere lungo i fianchi anteriori del denti della dentatura di cambio. Il manicotto di cambio rimane allora nella posizione mostrata in figura 5. Anche in questo caso, non appena viene chiusa la frizione 3 avviene un movimento di saltellamento del manicotto di cambio e della dentatura di cambio, ove il manicotto di cambio qui, ad opera dello smusso dei fianchi anteriori, viene spinto indietro nella posizione neutra. Anche qui perciò possono manifestarsi non soltanto danneggiamenti della trasmissione bensì anche situazioni di marcia pericolose, poiché in questo caso non può più avvenire alcuna trasmissione di momento torcente.

Vengono quindi descritte numerose modifiche dell'invenzione,mediante le quali può venire impedita una tale situazione.

Generalmente si deve distinguere in questo caso fra due modi di procedere, che sono possibili in tutti i seguenti esempi di esecuzione descritti.

In un primo gruppo di forme di esecuzione, viene determinata la posizione dell'elemento della trasmissione a posizione variabile, cioè, nell'esempio di esecuzione, del manicotto di cambio 20, e quando è raggiunta la posizione corretta viene memorizzato un valore di riferimento di posizione corrispondente nel dispositivo di memoria. Nel caso di processi di cambio successivi, di volta in volta il valore di posizione allora misurato momentaneamente viene confrontato con il valore di riferimento di posizione memorizzato.

Quando la differenza fra il valore di posizione momentaneo e il valore di riferimento di posizione è al di sotto di un valore limite predeterminato, si suppone che sia inserita la marcia, e viene emesso il segnale corrispondènte. Quando la differenza è invecé maggiore di questo valore limite, si suppone che sia presente uno dei casi descritti in figura 4 oppure 5 e che quindi non sia stato eseguito con successo il processo di cambio.

Quésto gruppo di forme di esecuzione impiega perciò un processo di apprendimento. Prima della messa in funzione del veicolo vengono rilevati i valori di posizione di riferimento corrispondenti e vengono memorizzati nel dispositivo di memoria. Questi valori vengono utilizzati allora come valori di riferimento, per poter stabilire sempre durante il funzionamento del veicolo se l'elemento della trasmissione a posizione variabile si trova nella posizione corretta. Un nuovo processo di apprendimento ha luogo preferibilmente soltanto quando lavori sulla trasmissione lo rendono necessario. Inoltre può venire anche previsto che nell'ambito di cicli di manutenzione regolari, per esempio ogni 50.000 Km, venga eseguito nell'officina un nuovo ciclo di apprendimento.

Il processo di apprendimento o il processo di confronto fra i valori memorizzati e i valori realmente presenti può venire eseguito per esempio anche durante una messa in funzione.A questo proposito i valori realmente presenti possono venire determinati per la corrispondente posizione di marcia,della trasmissione, ove.il sistema stabilisce se è inserita una marcia omeno. Questa determinazione può avvenire mediante considerazioni di tolleranza.

In questo gruppo di forme di.esecuzione dell'Invenzione, il dispositivo di calcolo nel veicolo viene impiegato per confrontare la posizione di riferimento con la posizione momentanea. Il comando del processo di riconoscimento di posizione stesso può avvenire però anche mediante un dispositivo di calcolo, che è disposto all'esterno del veicolo. Questo è importante in particolare quando l'intero processo, come verrà descritto ancora di seguito, viene eseguito in modo automatizzato, cioè senza forza di azionamento manuale.

In un secondo gruppo di forme di esecuzione dell'invenzione, che può contenere come varianti anch'esso la maggior parte degli esempi di esecuzione seguenti, viene controllato ogni volta il criterio di giudizio. In questo caso non viene memorizzata quindi alcuna posizione di riferimento, bensì ad ogni processo di cambio viene esaminato se è soddisfatto il rispettivo criterio di giudizio.

Nel caso della prima variante di esecuzione si parte dal presupposto che il manicotto di cambio all'inizio del procedimento si trovi in una posizione neutra. Questa posizione neutra può essere definita per esempio mediante un arresto degli elementi della trasmissione.Analogamente il manicotto di cambio può essere in una posizione qualsiasi corrispondente a questa posizione entro una pista di cambio. La posizione di partenza viene identificata dal modo di nucleo. Ciò significa che può venire stabilito se come posizione di partenza era presente una.marcia o una zona neutra al l ' inizio del procedimento.

La posizione neutra può venire appresa per esempio prima di un altro processo e il valore appreso della posizione neutra può venire introdotto o memorizzato in una memoria. In questo caso è particolarmente vantaggioso se nel caso del processo di apprendimento è arrestata la posizione neutra.

Questo può avvenire per esempio per il fatto che per esempio la leva del cambio è fissata mediante un arresto nella posizione neutra. Analogamente può essere inserita anche un'altra marcia nella trasmissione e la leva di cambio può essere fissata per esempio prima della messa in funzione. Come fissaggio serve per esempio uno spinotto, che assicura una posizione fissa della leva di cambio o di un altro pezzo della trasmissione rispetto ad un componente fisso, come la carrozzeria.

In altro passo di procedimento, mediante il dispositivo sensore un valore corrispondente a questa posizione viene fissato come valore di posizione di partenza e viene memorizzato. In caso di corrispondente progettazione o predisposizione del dispositivo di calcolo questa può essere per esempio la posizione zero. Il manicotto di cambio 20 viene portato allora con l'albero di cambio 21 nella posizione che corrisponde alla rappresentazione in figura 3. In questo caso il manicotto di cambio dalla posizione neutra, che è caratterizzata in figura 3 con la linea a tratti e punti e la rappresentazione tratteggiata dell'anello cilindrico del manicotto di cambio 20, deve percorrere il percorso 1χ.

La misura d1 lunghezza Ιχ corrisponde nella predisposizione costruttiva al dimensionamento nominale Inenn della trasmissione. A motivo delle tolleranze di fabbricazione e di montaggio questa misura Inenn calcolata teoricamente, che risulta dalla predisposizione costruttiva di manicotto di cambio e dentatura di cambio, verrà raggiunta esattamente soltanto in pochi casi.

La determinazione del criterio di valutazione viene illustrata quindi con riferimento alla figura 6.

Per portare in Impegno i denti di manicotto di cambio e ingranaggio di cambio in modo tale che la zona di transizione dal fianco 33 di volta in volta posteriore al fianco 37 anteriore, rispettivamente quella dal fianco 43 posteriore al fianco 47 anteriore siano sovrapposte, come rappresentato in figura 6a, il manicotto di cambio deve venire spostato del percorso 1

Nel caso di una trasmissione eseguita effettivamente, nella determinazione del percorso minimo si deve tener conto di tutte le tolleranze della trasmissione eseguita di volta in volta individualmente rispetto al movimento del manicotto di cambio mediante la leva del cambio.

Il percorso di spostamento minimo si calcola, senza tener conto del gioco, come

In esso significano:

Il min il percorso di spostamento calcolato minimo necessario nel caso della trasmissione momentanea, per giungere nel caso d1 tutte le possibili combinazioni di tolleranze dei componenti consentite, dalla posizione neutra nella posizione 1,

li nenn il percorso d1 spostamento calcolato secondo la predisposizione costruttiva tenendo conto delle misure nominali,

i una variabile di marcia per l'indicazione dei componenti influenzanti il percorso di spostamento

n il numero di elementi della trasmissione affetti da tolleranza, che prendono parte allo spostamento o influenzano la larghezza dello spostamento

Δ ti la differenza fra la misura nominale, alla base della predisposizione costruttiva, del componente i e il valore minimo tollerato della dimensione di questo componente nella direzione efficace della lunghezza 1 dello spostamento tenendo conto del segno.

Tenendo conto del gioco, l'equazione (1) si amplia corrispondentemente.

Per spostare il manicotto di cambio nella posizione 2 completamente innestata è da percorrere un percorso di spostamento 12. La posizione 2 è perciò lo stato in cui o la punta 39.del manicotto di cambio 20 urta contro l'anello della dentatura di cambio 18 oppure la punta 49 di uno dei denti 43 della dentatura di cambio urta contro l'anello 30 del manicotto di cambio 20 o contro un altro arresto.

Nel caso di una trasmissione eseguita, 12 può assumere un valore massimo secondo la seguente formula:

In esso significano:

12 max il percorso d1 spostamento calcolato massimo possibile nel caso della trasmissione momentanea, per giungere dalla posizione neutra nella posizione 2,

12 nenn il percorso di spostamento calcolato secondo la predisposizione costruttiva tenendo conto delle misure nominali,

1 una variabile di marcia per 1<1>indicazione dei componenti influenzanti il percorso di spostamento

n il numero di elementi della trasmissione affetti da tolleranza, che prendono parte allo spostamento o che influenzano la larghezza dello spostamento

Δΐi la differenza fra la misura nominale, alla base della predisposizione costruttiva, del componente i e il valore minimo tollerato della dimensione di questo componente in direzione efficace della lunghezza 1 del percorso tenendo conto del segno.

Nello stesso modo si può calcolare quanto può essere piccolo il percorso di spostamento,per raggiungere un urto reciproco di punta e anello, quando tutte le tolleranze si sommano in modo corrispondente. In questo caso si ha:

In esso signi ficano:

12 min ^ percorso di spostamento calcolato minimo possibile nel caso della trasmissione momentanea, per giungere dalla posizione neutra nella posizione 2,

12 nenn ^ percorso di spostamento calcolato secondo la predisposizione costruttiva tenendo conto delle misure nominali,

n il numero degli elementi della trasmissione affetti da tolleranza, che prendono parte allo spostamento o influenzano la larghezza dello spostamento

la differenza fra la misura nominale, alla base della predisposizione costruttiva, del componente i e il valore massimo tollerato della dimensione di questo componente in direzione efficace della lunghezza 1 dello spostamento tenendo conto del segno.

Da ciò si può derivare che il manicotto di cambio ha raggiunto la posizione finale quando il percorso di spostamento è maggiore o uguale a 12.min <e minore 0 u>9<uale >12.max·

Durante l'esecuzione del procedimento di riconoscimento di posizione, il dispositivo di calcolo rileva innanzitutto il valore di partenza del sensore in una posizione, come la posizione neutra (posizione 0). Analogamente si può partire da un'altra posizione qualsiasi. Allora la leva del cambio viene azionata in modo tradizionale e viene rilevato il segnale di uscita risultante del sensore (posizione 2). Dalla differenza fra le due posizioni il dispositivo di calcolo calcola il percorso di spostamento lmeSs misurato. Quando il percorso di spostamento lmess misurato è maggiore di 12 min si può ritenere che sia raggiunta la posizione finale del processo di cambio e che l'elemento della trasmissione a posizione variabile sia nella posizione finale. Questo punto viene memorizzato come valore di riferimento per la posizione 2, e allora mediante il dispositivo di calcolo viene determinata la lunghezza Δ1:

In essa significano:

Δ1 la differenza fra la posizione 2 e la posizione 1 nel caso della trasmissione momentanea

Alnenn i percorso di spostamento calcolato fra posizione 2 e posizione 1 secondo la predisposizione costruttiva tenendo conto delle misure nominal1,

la differenza fra la misura nominale alla base della predisposizione costruttiva del componente i e il valore minimo tollerato della dimensione di questo componente in direzione efficace della lunghezza 1 dello spostamento tenendo conto del segno.

Il valore di sensore appartenente a Δ1 viene memorizzato nella memoria come valore di riferimento.

Durante il funzionamento non è necessario attendere fino a quando la dentatura di cambio ha raggiunto la posizione finale, definita da 12- La frizione, per accelerare il processo di cambio, invece può venire chiusa già quando la dentatura di cambio ha raggiunto la posizione mostrata in figura 6a, rispettiy,ament| è stata spostata oltre questa posizione di un percorso predeterminato. Non appena viene raggiunto questo punto, la frizione può venire chiusa.

Poiché sulla base dell'insegnamento secondo l'invenzione si può partire dal fatto che il punto lmax è stato raggiunto con precisione nelle condizionimenzionate, la lunghezza Δ1 può venir stabilita con molta precisione, poiché questa è dipendente soltanto ancora dalle tolleranze della lunghezza dei denti di cambio. Perciò in tal modo viene raggiunto un punto preciso, in cui si può partire da un'esecuzióne funzionalmente corretta del processo di cambio, cosicché la frizione può venire chiusa già in un istante precedente.

Se nella determinazione del valore del sensore per la posizione 1 ci si affidasse soltanto ad un calcolo, allora si dovrebbe tener conto di tutte le tolleranze dei componenti interessati, e si dovrebbe definire un punto per il re-innesto della frizione, che è molto più vicino al percorso di spostamento massimo, che nel caso della soluzione secondo l'invenzione.

Nel caso della prima variante di esecuzione si è partiti dal fatto che lo spostamento avviene a partire da una posizione neutra nota.

Nel caso della seconda variante di esecuzione si parte dal fatto che la posizione neutra non è nota, che però sono previste dentature di cambio poste una accanto all'altra, come caratterizzato anche nella figura 1.

Nel caso di questa variante di esecuzione, il manicotto di cambio viene portato in impegno innanzitutto con la dentatura di cambio 22 dell'ingranaggio 18 e quindi con la dentatura di cambio 23 dell'ingranaggio 19.

In questo caso i segnali di uscita di sensore vengono rilevati in due posizioni, cioè nella posizione dell'impegno con la dentatura di cambio 22 (posizione 1) e dell'impegno con la dentatura di cambio 23 (posizione 2). Dalla differenza fra le due posizioni risulta un percorso di spostamento 12· come è rappresentato in figura 7. Questo percorso di spostamento 1 viene valutato per stabilire se esso è maggiore di un valore minimo, ove in questo caso si ha:

In essa significano:

12 min i percorso di spostamento fra la posizione 1 e la posizione 2 nel caso della trasmissione momentanea

Δ12 nenn il percorso di spostamento fra la posizione 1 e la posizione 2 nel caso della predisposizione costruttiva tenendo conto delle misure nominaii,

n il numero degli elementi della trasmissione affetti da tolleranza, che prendono parte allo spostamento

ΔΐΊ· la differenza fra la misura nominale, alla base della predisposizione costruttiva, del componente i e il valore massimo tollerato della dimensione di questo componente in direzione efficace della lunghezza 1 dello spostamento tenendo conto del segno.

Quando il percorso di spostamento 1 è maggiore 0 uguale a questo percorso di spostamento minimo calcolato, si parte dal fatto che la prima e la seconda posizione;-erano le rispettive posizioni finali. Quando il percorso di spostamento è minore, si parte dal fatto che ha avuto luogo un contatto punta-punta o un contatto dei fianchi anteriori tra loro. In questo caso viene ripetuta la misura, ove si provvede affinché gli ingranaggi della trasmissione possano ruotare l'uno rispetto all'altro. La misura viene ripetuta fin quando non è stato raggiunto il corrispondente valore per 12.

Mediante questo procedimento i punti finali del movimento del manicotto di cambio rispetto alle due dentature di camb sono noti come valori di riferimento di posizione. A partire da questi punti finali allora, nello stesso modo come nel caso della prima variante di esecuzione, viene definito di volta in volta un punto di impegno, che presenta una distanza STILLA 1 Ύ7 dalle rispettive posizioni finali e definisce la posizione, a partire dalla quale può venire chiusa la frizione. Questa posizione, rispettivamente i valori di sensore associati, vengono memorizzati preferibilmente anch'essi come valori di posizione di riferimento nella memoria.

Nel caso della terza variante di esecuzione, il percorso di spostamento durante il processo di apprendimento non viene confrontato con un valore calcolato. Invece viene eseguita una pluralità di procedimenti di cambio, ove si provvede affinché gli ingranaggi possano ruotare indipendentemente uno dall'altro fra le operazioni di cambio. Le posizioni finali misurate di volta in volta con il dispositivo sensore durante i singoli processi di cambio vengono memorizzate. A partire dai singoli valori di misura per le posizioni finali vengono determinati i valori massimi.Quando è stato eseguito un numero sufficientemente elevato di processi di cambio, si può partire dal fatto che almeno nel caso di un processo di cambio è stata raggiunta la posizione massima, cioè la posizione con manicotto di cambio completamente innestato. I valori massimi possono perciò venire visti come posizioni dell'impegno completo e venire memorizzati corrispondentemente.

Nel caso di questo procedimento si presuppone che venga eseguita una misura di percorso o di angolo continua su un componente, che è connesso cinematicamente con il manicotto di scorrimento di un cambio o con un ingranaggio di cambio. Viene inserita innanzitutto una marcia e memorizzato il valore di sensore. Successivamente viene inserita o cambiata un'altra marcia. In questo caso le dentature, in cui devono impegnarsi le dentature di cambio mosse, devono essere accoppiate tra loro cinematicamente, cioè in modo tale che entrambe le ruote di cambio agiscano su ingranaggi dell'albero di ingresso della trasmissione. Grazie ai passi differenti delle dentature di cambio è molto probabile che all'atto del cambio i manico’Vi di scorrimento e/o la ruota di scorrimento e le dentature di cambio opposte ruotino leggermente l'una rispetto all'altra. Questa rotazione assicura che non più presente una posizione sfavorevole, probabilmente presente, precedentemente delle dentature della coppia di marcia (qui per esempio posizione punta-punta). Allora viene inserita nuovamente la prima marcia e il valore di sensore allora presente viene confrontato con un primo valore di sensore. Se valori maggiori vengono interpretati come "dentatura ulteriormente risparmiata", allora risultano le seguenti possibilità e le relative valutazioni.

1) Il primo valore di sensore è maggiore del secondo valore di sensore più e (Valore di sensorel>(Valore di sensore2+e)).

Questa costellazione dei valori di sensore può significare che nel caso del primo processo di cambio o inserzione di marcia era inserita la marcia e nel caso del secondo processo di cambio era presente per esempio uno stato "punta-punta": In questo caso il primo valore di sensore caratterizza la marcia inserita.

2) Il primo valore di sensore è minore del secondo valore di sensore meno e (Valore di sensore l-(Valore di sensore 2-e)).

Questa combinazione di valori di sensore può venire interpretata nel senso che nel caso del secondo processo di cambio è inserita la marcia e nel caso del primo processo di cambio la marcia non era presente o era nello stato "punta-punta". In questo caso il secondo valore di sensore viene impiegato come valore valido per la marcia inserita.

3) Negli altri casi, in entrambi i casi era inserita la marcia ed entrambi i valori di sensore caratterizzano la marcia inserita.

Nei casi precedenti e Indica una differenza da fissare, che corrisponde alla variazione del segnale di sensore al di sopra della lunghezza di percorrenza (meno un eventuale gioco e tolleranza dimensionale). Il terzo caso può comprendere in misura improbabilmente ridotta anche stati duplici “punta-punta", in cui entrambe le volte non è inserita una marcia. Inoltre è anche possibile inserire una marcia anche più spesso di due volte e/o inserire in mezzo diverse marce.

Una sequenza di cambio possibile per il controllo di tutte le marce può essere predisposta per esempio come segue:

In questo caso ciascuna marcia viene inserita almeno due volte. Analogamente può venire eseguito un cambio delle piste.

Inoltre sono pensabili combinazioni a piacere della sequenza delle marce, in cui ciascuna marcia viene inserita almeno due volte.

Un'ulteriore possibilità, fra l'inserzione a più canali di una marcia per il controllo della posizione di riposo, per ruotare le ruote della trasmissione e/o delle dentature di cambio, è di inserire, con motore in funzione, fra 1 due processi di cambio una marcia neutra e chiudere almeno parzialmente o lasciar slittare la frizione. Grazie alla rotazione del motore un albero della trasmissione o gli ingranaggi della trasmissione vengono ruotati.Analogamente può essere opportuno muovere l'albero di uscita della trasmissione, per esempio mediante una rotazione delle ruote di azionamento. Questo può avvenire manualmente o a macchina, come automaticamente.

Analogamente possono venire impiegati sensori discreti, che vengono adattati una volta al momento della messa in funzione.

Alla base di questo procedimento vi è la riflessione che l'impegno punta-punta o un contatto soltanto nella zona anteriore dei fianchi è un evento relativamente improbabile. Quando il posizionamento dell'elemento della trasmissione viene ripetuto molto spesso e si provvede affinché le condizioni di impegno varino, allora è molto improbabile che si ripetano questi eventi. Inoltre, dopo che è stato eseguito un numero predeterminato di processi di cambio, si può anche partire dal fatto che le posizioni finali possibili sono state raggiunte. A partire dalle posizioni finali misurate anche qui possono venire determinate le posizioni, al cui raggiungimento può venire chiusa la frizione. Il numero predeterminato è preferibilmente almeno 2.

Nel·caso della quarta variante di esecuzione viene sorvegliato il momento torcente che viene introdotto nella trasmissione.

A tal scopo, quando la trasmissione è montata nel veicolo in questo istante, viene impiegato preferibilmente il motore disposto nel veicolo. Il motore viene fatto funzionare a vuoto, cioè a frizione aperta e con il manicotto di cambio nella posizione neutra.Allora la tiranteria di cambio 21 viene azionata e viene inserita la marcia. Non appena la marcia è inserita, la frizione viene chiusa.Questo avviene preferibilmente comandato a percorso, cioè la frizione può venire spostata non soltanto fra la posizione completamente aperta e completamente chiusa, bensì sono raggiungibili anche posizioni intermedie. Simili comandi della frizione sono realizzati per esempio in caso di sistemi di innesto automatici.

Quando la marcia è inserita e la frizione ha superato il cosiddetto punto di presa, alle ruote di azionamento viene trasmesso un momento torcente. Questo aumento di momento torcente viene rivelato in modo adeguato e viene quindi stabilito che la marcia è inserita correttamente. Se la marcia non è inserita non vi è alcun aumento di momento torcente.

L'aumento di momento torcente può venire rilevato mediante il comando del motore o mediante un trasduttore adeguato sull'albero di uscita del motore o nella zona della frizione. Per Impedire un danneggiamento dell'azionamento, non appena è stato rilevato l'aumento di momento torcente, la frizione viene nuovamente aperta.

I segnali di uscita del dispositivo sensore rilevati nell'Istante dell'aumento di momento torcente vengono memorizzati come valori di posizione di riferimento nel dispositivo dimemoria e durante il funzionamento i valori di posizione di sensore momentaneamente misurati vengono allora confrontati di volta in Volta con questi valori di riferimento.

La quinta variante di esecuzione funziona in modo simile alla quarta variante di esecuzione. Mentre lì però viene stabilito un aumento del momento torcente, nel caso della quinta variante di esecuzione come criterio di giudizio viene stabilita una diminuzione dei numero di giri. Anche qui viene impiegato preferibilmente il motore di azionamento previsto nel veicolo per azionare gli ingranaggi del cambio attraverso la frizione 3 e l'albero di ingresso della trasmissione. Il manicotto di cambio viene azionato dall'albero del cambio e provoca l'impegno fra i denti di manicotto di cambio e dentatura di cambio. La frizione viene chiusa preferibilmente comandata a percorso e viene stabilito quando in conseguenza della chiusura della frizione diminuisce il numero di giri delmotore.

Nel caso della quarta e della quinta variante di esecuzione, vi è il pericolo che in caso di inserzione non sufficiente della marcia si manifesti un movimento di scuotimento. Per poter eliminare quest'ultimo il più rapidamente possibile, preferibilmente soltanto per il processo del primo riconoscimento di posizione, può essere previsto un trasduttore di vibrazioni o un sensore di posizione sulla trasmissione o nelle sue vicinanze, che rileva le vibrazioni nella trasmissione direttamente o le onde sonore comandate dalla trasmissione e avvia una conclusione della prova mediante ritorno dell'albero di cambio nella posizione neutra o mediante apertura della frizione, non appena vengono riconosciute le vibrazioni di scuotimento o il rumore di scuotimento. Il sensore di posizione può rilevare anch'esso vibrazioni, che possono venire elaborate come segnali da una unità di'comando.

Variazioni delle varianti di esecuzione precedentemente descritte. Nel caso della quarta e della quinta variante di esecuzione descritte precedentemente, si è partiti dal fatto che la trasmissione è montata nel veicolo e viene azionata dal motore di azionamento montato nel veicolo. Un corrispondente modo di procedere è possibile anche nel caso delle varianti di esecuzione dalla prima alla terza.

L'esecuzione con la trasmissione montata nel veicolo ha il vantaggio che può venire impiegato un dispositivo sensore che fissa la posizione dell’elemento di azionamento rispetto al veicolo e non direttamente rispetto alla trasmissione. Il dispositivo sensore può venire disposto anche per esempio direttamente sulla leva del cambio azionata dall'utilizzatore.

E' però analogamente possibile impiegare le varianti di esecuzione precedentemente menzionate prima del montaggio della trasmissione nel veicolo. In questo caso il dispositivo sensore può rilevare da sè però la posizione dell'elemento di azionamento, quindi per esempio della leva del cambio, rispetto al corpo della trasmissione. Preferibilmente in questo caso si procederà in modo tale che sia previsto un componente di memoria specifico della trasmissione, che è previsto per esempio nel corpo della trasmissione o che viene integrato in un dispositivo di lettura corrispondente, allora previsto nel veicolo, o i cui dati vengono trasmessi in un dispositivo di memoria disposto nel veicolo, e in cui vengono memorizzati i valori di riferimento di posizione corrispondenti. E'allora possibile eseguire i processi di apprendimento delle varianti di esecuzione descritte su un banco di prova dopo la fabbricazione della trasmissione e prima del montaggio della trasmissione nel veicolo e montare soltanto allora la trasmissione nel-veicolo. Questo ha il vantaggio che il dispendio per il montaggio del veicolo può venire ridotto. Inoltre nel caso di questa modifica è possibile sostituire una trasmissione in officina senza eseguire nuovamente il processo di apprendimento. In caso di un'ulteriore modifica, che è di vantaggio in particolare nel caso della quarta e della quinta variante di esecuzione, il processo di apprendimento viene eseguito a trasmissione montata,ma viene consentito un movimento di rotazione delle ruote di azionamento. In questo esempio di esecuzione, il veicolo si trova quindi per esempio su un banco prova a rulli. In questo caso può avvenire sia un'esecuzione attiva che passiva del processo di apprendimento.

Nel caso dell'esecuzione attiva del processo di apprendimento, il motore disposto nel veicolo viene azionato per azionare la trasmissione. A frizione innestata, mediante la trasmissione vengono azionate le ruote di azionamento. Il numero di giri delle ruote di azionamento viene rilevato in modo adeguato. Questo può avvenire per esempio mediante sensori del numero di giri di ruote disposti nel veicolo, che sono necessari senz'altro nel caso di un veicolo equipaggiato con una regolazione antislittamento. Quando il veicolo è poggiato su rulli, il numero di giri può venire però rilevato anche direttamente mediante i rulli.

In particolare nel caso dell'ultima variante, in cui il veicolo poggia su rulli, è anche possibile frenare i rulli, cosicché mediante le ruote di azionamento viene applicato un momento torcente ai rulli, che viene rilevato allora in modo adeguato.

Nel caso di questa modifica inoltre durante il processo di cambio può venire stabilito quale numero d1 giri ed eventualmente anche quale momento torcente viene applicato mediante il motore. Quando contemporaneamente viene rilevato anche il numero di giri dal motore di azionamento, anche il rapporto di trasmissione rispettivo può venire determinato, cosicché dai risultati di misura non soltanto si può determinare se l'elemento della trasmissione di posizione variabile si trova in una posizione predeterminata, bensì può anche venire determinato quale rapporto di trasmissione è stato raggiunto in questa posizione.

Oltre che il metodo attivo può venire impiegato anche un metodo passivo, in cui il motore del veicolo è fermo. In questo caso ilmovimento di rotazione viene applicato mediante le ruote di azionamento alla trasmissione e nello stesso modo, come nel caso delle precedentemente descritte varianti di esecuzione quarta e quinta, viene stabilito quando avviene una diminuzione del numero di giri rispettivamente un aumento del momento torcente trasmesso dall'azionamento esterno.

Le forme di esecuzione precedentemente descritte e le varianti di esecuzione sono state descritte tutte con riferimento all'impiego in cambi di velocità.

Un impiego corrispondente è possibile anche in caso di trasmissioni a trasmissione continua.

La figura 8 mostra una parte di una trasmissione continua, come viene impiegata anche in autoveicoli. La trasmissione rappresentata è una trasmissione ad avvolgimento, della quale per ragioni di visibilità ne è rappresentata però soltanto una parte. La trasmissione ad avvolgimento presenta una prima coppia di pulegge con due dischi 101, 102, che sono disposti coassialmente uno rispetto all'altro, nonché una seconda coppia di pulegge con dischi 111 e 112.

Le due coppie di pulegge sono collegate tra loro mediante mezzi di avvolgimento 105, che possono essere una cinghia costituita da materiale plastico o simile materiale, un nastro metallico, una catena corrispondente o simili.

I mezzi di avvolgimento sono in sezione trasversale all'incirca trapezoidali,ove i bordi laterali 016, 107 scorrono su bordi 108, 109 smussati, corrispondentemente configurati della coppia di pulegge superiori rispettivamente 115, 116 della coppia di pulegge inferiori.

Quando viene modificata la distanza delle coppie di pulegge 101, 102, 108 e 109, varia la posizione del mezzo di avvolgimento 105 e quindi anche il raggio efficace per la trasmissione di momento torcente.

La variazione di distanza viene provocata in quanto per esempio il disco 101 viene tenuto fermo e il disco 102 viene mosso mediante un dispositivo adeguato,meccanico o idraulico, in direzione della freccia 120.

In questa forma di esecuzione il disco 102 è l'elemento della trasmissione a posizione variabile. Questo elemento della trasmissione a posizione variabile è connesso con un elemento di azionamento, che è connesso dal canto suo con un dispositivo sensore che rileva la posizione dell'elemento di azionamento.

Per il fissaggio della posizione dell'elemento della trasmissione 102 a posizione variabile viene impiegata preferibilmente la prima e la seconda variante di esecuzione, impiegata precedentemente per il cambio di velocità.

Nel'caso della prima variante di esecuzione, l'elemento di azionamento può venire portato in·una posizione neutra predeterminata o in un'altra posizione, e da questa posizione può avvicinarsi preferibilmente alle due posizioni estreme, ove la posizione 1 definisce la posizione con il rapporto di trasmissione minimo e la posizione 2 la posizione con il rapporto di' trasmissione massimo. Queste posizioni vengono memorizzate nella memoria come valori di riferimento di posizione. I valori intermedi possono venire determinati allora in quanto il disco viene spostato della misura corrispondente dalla posizione neutra, ove la differenza di percorso fra la posizione neutra e le rispettive posizioni estreme serve come grandezza di riferimento.

In alternativa a ciò può venire impiegata anche la seconda variante di esecuzione, secondo la quale l'elemento della trasmissione di posizione variabile viene spostato innanzitutto nella posizione 1 e quindi nella posizione 2 e i valori d1 sensore vengono allora memorizzati rispettivamente come valori di riferimento. Una delle due posizioni viene impiegata come posizione di partenza e il percorso di spostamento desiderato viene definito rispetto al percorso complessivo fra queste due posizioni e sommato al valore di riferimento di posizione scelto come punto di riferimento.

Nel caso di questa configurazione è inoltre possibile rilevare anziché le posizioni estreme o oltre a queste, posizioni intermedie, ove in questo caso preferibilmente serve analogamente il motore di azionamento del veicolo per azionare la trasmissione. Il numero di giri di partenza della trasmissione viene rilevato allora mediante un trasduttore di numero di giri adeguato, nuovamente per esempio attraverso sensori ABS o attraverso un"dispositivo di misura del numero di giri, che viene portato in connessione con l'albero di uscita della trasmissione o con una ruota azionata dalla trasmissione. I valori del rapporto di trasmissione misurati vengono allora memorizzati nel dispositivo di memoria rispetto ai valori rilevati contemporaneamente dal dispositivo sensore, cosicché può venire fissata la relazione fra rapporto di trasmissione e dispositivo sensore per la trasmissione eseguita al momento.

Anziché la trasmissione continua qui rappresentata con una trasmissione ad avvolgimento possono venire impiegate anche altre forme costruttive di trasmissioni continue, come per esempio trasmissioni toroidali, trasmissioni a elementi conici e simili. Inoltre è possibile che la trasmissione sia combinata con una trasmissione a ingranaggi con alberi paralleli o con gruppi di ruote planetarie.

L'invenzione è stata descritta precedentemente rispetto ad un cambio di velocità tradizionale e rispetto ad una trasmissione continua. L'invenzione può venire impiegata anche in cambi automatici, semiautomatici o cambi che funzionano con gruppi di ruote planetarie. In una trasmissione automatica tipica, come viene impiegata in autoveicoli, di regola sono previsti due gruppi di ruote planetarie, in cui sono previsti una ruota centrale interna, cioè una ruota planetaria eseguita solitamente come pignone, un supporto planetario con due o tre satelliti nonché una ruota centrale esterna, solitamente eseguita come dentatura cava. La variazione del rapporto di trasmissione avviene in quanto viene bloccata o liberata la rotazione dei diversi elementi.

La frenatura e l'allentamento dei singoli elementi avviene per esempio mediante dispositivi di frenatura corrispondenti, che da una prima posizione, in cui essi non ostacolano il movimento dell'elemento, vengono spostati in una seconda posizione, in cui essi bloccano il movimento dell'elemento. Per azionare i dispositivi di frenatura sono previsti dispositivi di azionamento, che vengono azionati per esempio idraulicamente.

Anche qui, secondo l insegnamento dell'invenzione, è previsto un dispositivo sensore, che rileva il movimento del rispettivo elemento di azionamento. In questo caso in linea di principio si possono impiegare tutte le varianti di esecuzione precedentemente descritte, cioè il movimento da una posizione neutra, il movimento da una posizione estrema all'altra posizione estrema, il procedimento statistico, nonché anche la variante in cui viene determinata una variazione del momento torcente rispettivamente del numero di giri.

Le due ultime varianti in particolare non sono però importanti esclusivamente quando i gruppi di ruote planetarie, come è normale in simili trasmissioni odierne, sono muniti di un convertitore idrodinamico, ma anche quando sono muniti di una frizione meccanica, preferibilmente una frizione a secco monodisco, ove allora trova impiego preferibilmente una frizione azionata automaticamente.

Il dispositivo sensore impiegato secondo l'invenzione, a seconda del tipo di trasmissione, può venire configurato molto differentemente.

Come già riportato, come dispositivo sensore sono in discussione tutte le forme di trasduttori di percorso noti, quindi in particolare trasduttori induttivi, capacitivi, a impulsi di passo e ottici. Poiché nel caso di una trasmissione di autoveicolo di regola viene impiegato un numero elevato dimarce, il più delle volte sei marce inclusa la marcia indietro, o più, il dispositivo sensore deve rilevare il movimento solitamente in più direzioni.

Preferibilmente il dispositivo sensore nel caso di una trasmissione cambiata manualmente viene disposto nella zona della leva del cambio o della tiranteria di cambio, cioè della connessione fra la leva del cambio e la trasmissione. La figura 9a mostra la tiranteria di un tipo determinato di un cambio tradizionale, in cui la leva del cambio 200 può eseguire un movimento traslatorio in direzione della freccia doppia 201 e un movimento in direzione della freccia doppia 202. Per determinare le posizioni di riferimento di una tale leva del cambio è necessario prevedere un sensore di percorso che rileva il movimento in direzione della freccia 201 e un sensore di angolo di rotazione, che rileva il movimento in direzione della freccia 202. Simili sensori di percorso e di angolo di rotazione sono noti dallo stato della tecnica e non devono essere quindi illustrati in dettaglio qui.

Quando il cambio della trasmissione richiede un movimento della tiranteria di cambio in due o tre piani, vengono previsti corrispondentemente due o tre sensori per il rilevamento delmovimento nella rispettiva direzione. In questo caso per ragioni di semplicità,quando non si oppone la configurazione costruttiva, le componenti di movimento vengono rilevate in un sistema di coordinate cartesiane, e dalle grandezze misurate viene determinato·i1 movimento di spostamento nel piano o nello spazio.

La figura 9b mostra in vista laterale e la figura 9c in vista in pianta il rilevamento del movimento di una leva del cambio tradizionale in un pianò bidimensionale.

La leva del cambio-210 viene guidata attraverso l'apertura di un dispositivo sensore 211.

Questo dispositivo sensore presenta un telaio 212 perpendicolare con due fianchi longitudinali 213 e 214 disposti paralleli fra di loro nonché due corti fianchi 215 e 216 disposti perpendicolarmente ai primi. Parallelamente rispetto ai fianchi 213, 214 lunghi longitudinali è disposto un elemento di spostamento 220, che è configurato in modo tale da muoversi sempre parallelamente rispetto ai fianchi 213 e 214. Perpendicolarmente a ciò è previsto un elemento di spostamento 221, che è configurato corrispondentemente in modo tale da muoversi sempre parallelamente rispetto ai corti fianchi 215, 216.

In uno dei fianchi 213, 214 e in uno dei fianchi 215, 216 è previsto un dispositivo dimisura di lunghezza, per esempio un dispositivo di rilevamento di passi o simili, che rileva la posizione dell'elemento di spostamento 221 rispetto al fianco 213. In modo corrispondente il fianco 215, 216 è equipaggiato con un dispositivo di riconoscimento di posizione per l'elemento di spostamento 220.

Quando la leva del cambio 210 viene spostata entro questo dispositivo sensore 211, gli elementi di spostamento 220 e 221 si muovono corrispondentemente. La variazione di posizione degli elementi di spostamento viene rilevata, cosicché in ogni istante dalla posizione di questi due elementi di spostamento può venire determinata la posizione della leva del cambio. Con un simile dispositivo sensore è possibile rilevare esattamente 1n un piano lo spostamento di un elemento di azionamento o di una parte di un elemento di azionamento. Per esempio alla messa in funzione del sistema elettronico di gestione'della frizione, come la frizione automatizzata, può essere opportuno che venga rilevata una forza, come la forza massima, nel caso di un processo di cambio di marcia, e con l’aiuto di questa forza vengano definiti e fissati i valori di soglia, che vengono impiegati durante il funzionamento del veicolo come soglie di disinnesto, in corrispondenza dei quali viene disinnestata la frizione ad un azionamento della leva del cambio. Se alla messa in funzione l'azionamento della leva del cambio avviene troppo rapidamente, in caso di una velocità di temporizzazione fissata per il rilevamento dei sensori può manifestarsi uno stato, in cui la forza massima cade in un intervallo di tempo, in cui non viene rilevato alcun valore di sensore. Per evitare questo, può venire rilevata la durata del processo di cambio e nel caso si scenda al di sotto di una durata di tempo predeterminata del processo di cambio può venire generato un segnale, affinché il processo di cambio venga eseguito nuovamente e più lentamente, per rivelare nuovamente il valore della forza massima durante il processo di cambio.

Analogamente può essere vantaggioso che il valore determinato della forza massima, che viene valutato come troppo ridotto, poiché il processo di cambio era troppo rapido, venga aumentato di un valore fisso. Questo valore allora così corretto può venire adattato al valore effettivo nel funzionamento successivo mediante un adattamento della forza di azionamento durante il processo di cambio.

La figura 9d mostra un ulteriore esempio di esecuzione di un dispositivo sensore, che è adatto per rilevare la posizione di un azionamento. Nel caso dell'esempio di esecuzione mostrato, viene rilevata la posizione della leva del cambio 240, che si muove entro un glifo 241. Il glifo mostrato corrisponde allo schema H normale per cambi, ove accanto alla H, che definisce le marce 1,2,3,4, a sinistra, vista nella rappresentazione della figura 9d, è prevista un'apertura di glifo per la marcia indietro, in cui può venire guidata la leva del cambio preferibilmente soltanto vincendo una certa resistenza, nonché a destra una corrispondente apertura di glifo, che definisce la posizione della leva del cambio per la quinta marcia.

Lungo la traiettoria di movimento della leva del cambio è previsto un sensore di misura 245, il quale nell'esempio di esecuzione secondo la figura 9d è previsto ad entrambi i lati delle singole aperture di glifo. Quando la leva del cambio viene spostata nel glifo,allora questo movimento viene rilevato dal sensore di misura 245, dalla qual cosa si può determinare allora la posizione momentanea della leva del cambio. Come sensore di misura è in discussione qui per esempio un rilevatore di passo, mediante il quale viene determinata la posizione della leva del cambio rispetto ad una posizione zero predeterminata.

Il trasduttore mostrato in figura 9d ha il sostanziale vantaggio che è qui sufficiente un'indicazione monodimensionale per determinare la posizione della leva del.cambio, anche se la tiranteria di cambio stessa esegue qui un movimento traslatorio e un movimento di rotazione, per il cui rilevamento sarebbe necessario effettivamente un trasduttore bidimensionale.

Precedentemente è stata descritta una serie di forme di esecuzione e varianti-di esecuzione, che possono venire utilizzate per il riconoscimento della posizione di un elemento a posizione variabile in una trasmissione. Inoltre sono statimenzionati dettagli di dispositivi sensori, con cui viene rilevato il movimento corrispondente dell'elemento della trasmissione a posizione variabile.

Di seguito vengono descritte possibilità differenti di azionamento dell'elemento di azionamento rispettivamente dello avviamento delmovimento dell'elemento di azionamento.

Secondo una prima alternativa, l'azionamento viene eseguito manualmente. Questa alternativa è particolarmente adatta quando la trasmissione è già montata nel veicolo.

Una forza di azionamento assume allora la posizione del guidatore e commuta la trasmissione secondo la variante di esecuzione predefinita nelle rispettive marce.Nel caso della prima e della seconda variante di esecuzione la forza di azionamento commuta di regola le marce in una sequenza predeterminata. Preferibilmente la forza di azionamento viene indicata mediante un'indicazione acustica o ottica, o mediante un visualizzatore alfanumerico o di simboli, se è stata riconosciuta la posizione di volta in volta desiderata.

Se il veicolo dispone di un visualizzatore, che è previsto per l'indicazione di testi, alla forza di azionamento mediante questo visualizzatore possono venire trasmesse indicazioni come è da eseguire in dettaglio il processo di apprendimento per le posizioni della trasmissione. Preferibilmente l'intero svolgimento viene comandato allora a dialogo, in cui nel visualizzatore viene determinato rispettivamente il successivo passo che deve avvenire.

Un modo di procedere corrispondente è possibile anche nel caso della terza, quarta e quinta variante di esecuzione. Anche qui alla forza di azionamento possono venire impartite istruzioni corrispondenti, per esempio mediante un foglio di lavoro o mediante un visualizzatore.

Se viene scelta una forma di esecuzione, in cui viene co-impiegato un dispositivo di calcolo esterno, che comanda il processo di apprendimento da solo o insieme ad un dispositivo di calcolo disposto nel veicolo, possono venire inviati anche segnali acustici, per esempio mediante un altoparlante, alla forza di azionamento. In questo caso preferibilmente nel calcolatore esterno vengono depositati segnali audio corrispondenti codificati digitalmente, che, riprodotti analogamente mediante un altoparlante, inviano le istruzioni corrispondenti.

Secondo una seconda alternativa l'intero processo di apprendimento viene eseguito automaticamente. Questa alternativa è adatta per eseguire il processo di apprendimento in caso di una trasmissione, che non è installata in un veicolo. Preferibilmente la trasmissione viene disposta allora in un banco di prova, il quale, a seconda della variante di esecuzione scelta, è collegato con un dispositivo di azionamento e/o un dispositivo di presa di moto, cioè un dispositivo di frenatura. L'elemento di azionamento viene azionato mediante un dispositivo di manipolazione comandato da un calcolatore corrispondente e, a seconda della variante di esecuzione, vengono avvicinate le posizioni differenti da riconoscere. I rispettivi valori di riferimento,come descritto precedentemente, vengono rilevati e memorizzati in modo tale da essere a disposizione lì dopo il montaggio della trasmissione in un veicolo.

L'esecuzione automatica del processo di apprendimento può avvenire però anche quando la trasmissione è già montata nel rispettivo veicolo.

In questo caso, nel caso di una trasmissione da azionare con una leva del cambio, la leva del cambio viene spostata mediante un dispositivo di manipolazione corrispondente nelle posizioni desiderate. Anche nel caso di questa esecuzione sono possibili tutte le varianti di esecuzione menzionate.

Nel caso delle forme di esecuzione e varianti di esecuzione rappresentate, per quanto riguarda l'illustrazione della trasmissione, si è partiti dal fatto che la trasmissione, nel caso di utilizzo normale del veicolo, viene commutata dal guidatore per mezzo di una leva del cambio.

L'invenzione può pure venire impiegata anche con le forme di esecuzione e varianti di esecuzione rappresentate nel caso di un cambio, in cui il cambio delle marce avviene mediante un dispositivo ausiliario azionato elettricamente, idraulicamente o simili. Nel caso di una tale trasmissione il comando per il cambio di marcia viene emesso infatti dall'utilizzatore, per esempio mediante l'azionamento di corrispondenti tasti nello sterzo o nelle vicinanze dello sterzo sul cruscotto e cosi via, il processo di cambio vero e proprio viene eseguito però in modo tale che l'elemento della trasmissione a posizione variabile venga portato mediante un dispositivo ausiliario a variare la posizione.

Anche in questo caso possono venire impiegati tutti gli esempi di esecuzione descritti dell'invenzione. Poiché una leva del cambio non è prevista, il dispositivo sensore non può rilevare la posizione di una leva del cambio. In questo caso il dispositivo sensore viene disposto in modo tale da rilevare la posizione di uno degli elementi, che prende parte alla variazione di posizione dell'elemento della trasmissione a posizione variabile. Questo può essere per esempio lo stantuffo di un cilindro attuatore, la posizione dell'asse di stantuffo del cilindro, la posizione di una tiranteria di cambio, o la posizione di un altro elemento, che prende parte alla trasmissione di movimento o è influenzato da questa.

L'invenzione può venire impiegata inoltre senza variazione anche per cambi che vengono commutati completamente automaticamente. Simili cambi sono trasmissioni, in cui non soltanto la variazione di posizione dell'elemento della trasmissione a posizione variabile avviene mediante un dispositivo di azionamento comandato corrispondentemente, bensì in cui anche il comando di cambio stesso viene derivato sulla base della situazione di marcia data e dei dati di funzionamento.

Con l'aiuto della figura 10 viene descritto quindi un esempio di esecuzione preferito dell'invenzione, che realizza una delle numerose possibilità di combinazione, risultanti dalla precedente descrizione, delle singole forme di esecuzione dell'Invenzione.

La figura 10 rappresenta in uno schema a blocchi elementi sostanziali di un autoveicolo.

L'autoveicolo viene azionato da un motore a combustione interna, preferibilmente un motore a ciclo Otto o a ciclo diesel 300. Il numero di giri di uscita del motore viene trasmesso attraverso un albero 301 ad un dispositivo di innesto 302. Questo dispositivo di innesto è integrato nel volano del motore 300 e contiene una frizione a secco monodisco non rappresentata.

La frizione viene innestata e disinnestata mediante una leva di disinnesto 305, ove la leva di disinnesto 305 viene azionata mediante un dispositivo di azionamento della frizione 306. Il dispositivo di azionamento della frizione presenta un primo cilindro idraulico (non rappresentato) che serve come pompa idraulica e che definisce una posizione di innesto predeterminata della frizione, nonché un cilindro ricevente, che riceve la pressione del liquido idraulico del primo cilindro idraulico,per cui viene provocato un corrispondente movimento dello stantuffo in direzione della freccia doppia 308 e quindi anche della leva di disinnesto. Il dispositivo di azionamento della frizione 306 è comandabile così precisamente che la frizione può trasmettere valori di momento torcente predeterminati senza slittamento e in caso di superamento di questo valore di momento torcente predeterminato viene provocato uno slittamento.

L'albero di uscita 310 della frizione è connesso con una trasmissione 311. Questa trasmissione è un cambio tradizionale, che presenta cinque marce avanti, una posizione neutra e una marcia indietro. Il cambio presenta alberi di trasmissione paralleli fra di loro, su cui sono disposte dentature, analogamente a come mostrato in figura 1, che stanno in impegno fra di loro e che vengono allentate o bloccate mediante manicotti di cambio (non rappresentati) rispetto al rispettivo albero di trasmissione.

La trasmissione viene cambiata mediante una tiranteria d1 cambio 314, che viene azionata manualmente dall'utilizzatore per mezzo di una leva del cambio 316. La leva del cambio è spostabile in una direzione parallela al piano del disegno, come indicato con la freccia doppia 318, e in una direzione perpendicolare rispetto al piano del disegno, come indicato con la freccia doppia 319.

Il movimento della tiranteria di cambio viene rilevato mediante un dispositivo sensore 320. Questo dispositivo sensore 320 può essere disposto anche direttamente sulla leva del cambio stessa. La leva del cambio e la tiranteria di cambio nonché la trasmissione stessa corrispondono alla costruzione impiegata tradizionalmente oggi in autoveicoli e non devono venire descritti perciò in dettaglio.

La trasmissione 311 presenta un albero di uscita della trasmissione 312, che è connesso in modo adeguato mediante uno o più differenziali con la ruota di azionamento o le ruote di azionamento dell'autoveicolo.

Il motore 300 viene comandato mediante un dispositivo di comando del motore 330, che rileva grandezze di funzionamento del motore del veicolo e secondo un programma predeterminato determina la quantità di combustibile alimentata per unità di tempo o ad ogni processo di iniezione,e (nel caso di un motore a ciclo Otto) determina il punto di accensione ottimale nonché, se presenti, regolazioni di valvola ottimali ecc.

Il dispositivo di comando 330 del motore è comandato da un programma, che è memorizzato in una memoria 331,in cui vengono memorizzati anche dati.

Per il rilevamento delle grandezze di funzionamento del veicolo può venire impiegata una pluralità di sensori, in particolare una sonda lambda, sensori di temperatura per il rilevamento della temperatura dall'aria aspirata, della temperatura ambiente, della temperatura dell'acqua di raffreddamento, della temperatura dell'olio e del gas di scarico. Sensori di pressione per il rilevamento della pressione nel canale di aspirazione, della pressione dell'olio, della pressione in dispositivi idraulici di frenatura e di altro tipo del veicolo, sensori per il rilevamento di numeri d1 giri, come il numero di giri del motore, il numero di giri di uscita dalla trasmissione, i numeri di giri di ruote e così via, nonché sensori che possono rilevare forze e/o accelerazioni, per esempio sensori per il rilevamento dell'accelerazione trasversale del veicolo, dell'accelerazione longitudinale, o della forza che è agente nelle sospensioni.

Il dispositivo di azionamento 306 della frizione è collegato con un dispositivo di comando 335 della frizione comandato a programma, che è comandato mediante un programma che è memorizzato nella memoria 336, oppure ove in questa memoria vengono memorizzati anche i dati.

Il dispositivo di comando della frizione è collegato con un dispositivo di emissione di comandi di cambio 340, che viene comandato da un programma, che è depositato nella memoria 341, in cui vengono memorizzati anche i dati necessari.

E' inoltre previsto un dispositivo di rilevamento del desiderio di cambio,che viene comandato da un programma, che è memorizzato nella memoria 346, in cui vengono memorizzati anche dati ed è previsto un dispositivo di calcolo 350, che viene comandato da un programma che è depositato nella memoria 351, in cui vengono memorizzati anche dati di funzionamento, in particolare i valori di informazione di posizione.

Tutti i dispositivi di comando e d1 calcolo sono collegati insieme per mezzo di conduttori di dati (non rappresentati).

Il dispositivo sensore 320 è collegato con il dispositivo di rilevamento del desiderio di cambio 345 e con il dispositivo di calcolo 350.

Il funzionamento di questo esempio di esecuzione è come segue:

A montaggio avvenuto del veicolo rispettivamente dell'unità di azionamento nel veicolo, il dispositivo di calcolo 350 viene commutato innanzitutto in un modo di apprendimento. Sul visualizzatore del veicolo alla forza di azionamento viene data l'indicazione di cambiare la trasmissione, cioè inserire le singole marce in una sequenza determinata, predeterminata da un visualizzatore alfanumerico. In ciascuna marcia il dispositivo di calcolo 350 esamina sulla base dei segnali emessi dal dispositivo sensore con l'aiuto di un criterio di giudizio memorizzato su questa marcia nella memoria 351 se la marcia è stata inserita correttamente.Se questo è vero, la posizione rilevata viene memorizzata come valore di posizione di riferimento nella memoria 351. Anziché il valore di posizione di riferimento può venire memorizzato anche direttamente un valore limite determinato, derivato da questo valore, il cui superamento indica l'inserzione della marcia fino ad un punto in cui può venire innestata la frizione.

Quando il modo di apprendimento è concluso, il dispositivo di calcolo 350 viene commutato in un modo di funzionamento normale. Questo modo di funzionamento normale funziona come segue:

Non appena il guidatore vuole cambiare la marcia, egli aziona la leva del cambio 316. Il movimento della leva varia il segnale di uscita del sensore 320. Il dispositivo di rilevamento dell'intenzione di cambio 345 sorveglia questo segnale di uscita e sulla base della variazione stabilisce che è presente un desiderio di cambio. Esso autorizza allora, con un corrispondente segnale di comando, il dispositivo di emissione di comandi 340 ad impartire un comando corrispondente al dispositivo di comando della frizione.

Il dispositivo di comando della frizione passa un segnale di comando al dispositivo di azionamento della frizione 306, che fa sì che la frizione venga disinnestata.

Grazie all'ulteriore movimento avvenuto nel frattempo della leva del cambio 316, l'elemento della trasmissione a posizione variabile, cioè il manicotto di cambio decisivo per una nuova marcia, si è spostato nella dentatura di cambio della rispettiva ruota del cambio. Questa variazione di posizione viene controllata dal dispositivo di calcolo 350 sulla base del segnale di uscita del dispositivo sensore 320.

Non appena è stato soddisfatto il criterio di giudizio, ora valido, che dipende dal valore di posizione di riferimento determinato nel modo di apprendimento per questo stadio di marcia, il dispositivo di calcolo emette un segnale al dispositivo di comando della frizione, che emette successivamente un segnale di comanda, mediante il quale viene nuovamente innestata la frizione. Preferibilmente il dispositivo di comando della frizione tiene conto in questo caso di dati di funzionamento del dispositivo di comando del motore, in particolare il momento torcente momentaneamente da trasmettere, e sposta la frizione in direzione di innesto in modo tale che questo momento torcente possa venire trasmesso in modo sicuro. Secondo 1 dati del dispositivo di comando 330 del motore, se va trasmesso per esempio in momento torcente di 75 Nm, la frizione viene chiusa fino ad un valore in cui possono venire trasmessi 85 Nm. In alternativa la frizione può venire chiusa anche completamente. La chiusura soltanto parziale ha però il vantaggio che è minore il percorso per il nuovo disinnesto al successivo cambio.

Il dispositivo di emissione di comandi 340 controlla inoltre sulla base di dati del motore e altre grandezze di funzionamento del veicolo, in particolare anche la posizione del pedale del freno, che viene rilevata mediante un sensore della pressione di frenatura o della posizione del pedale del freno (non rappresentato), se il dispositivo di innesto 302 è da disinnestare. Questo è il caso per esempio quando il numero di giri del motore scende al di sotto di un valore limite predeterminato. Anche in questo caso il dispositivo di emissione di comandi emette un segnale di comando al dispositivo di comando della frizione per aprire la frizione.

Per facilitare ravviamento e la manovra durante il parcheggio il cambio può avvenire in modo tale che venga ulteriormente trasmesso un ridotto momento torcente, cosicché avviene uno slittamento fra motore e trasmissione, che conduce all'avanzamento lento del veicolo.

L'esempio di esecuzione secondo la figura 10 può venire modificato in modo tale che sia previsto un dispositivo di comando della trasmissione 360, che è comandato da un programma, che è memorizzato nella memoria 361, in cui vengono memorizzati anche 1 dati necessari. Il dispositivo di comando della trasmissione 360 è collegato con un dispositivo di azionamento della trasmissione 370.

In questo esempio di esecuzione la leva del cambio 316 viene a mancare, o la leva del cambio 316 viene utilizzata soltanto come leva di selezione supplementare. Il sensore 320 è disposto 1n questo caso fra dispositivo di azionamento della trasmissione 370 e trasmissione 311.

Il dispositivo di comando della trasmissione 360, sulla base dei dati di funzionamento, presenti nel comando del motore 330, e di altre grandezze di funzionamento, rilevate dai sensori menzionati, determinano la necessità di una variazione del rapporto di trasmissione della trasmissione 311. Non appena la trasmissione deve venire cambiata, viene emesso un corrispondente comando al dispositivo di azionamento della trasmissione 370. Contemporaneamente viene emesso un segnale di comando al dispositivo di emissione di comando 340 o direttamente al dispositivo di comando della frizione 335, che fa sì che la frizione venga aperta mediante il dispositivo di azionamento della frizione 306. Non appena il dispositivo di calcolo 350, sulla base di segnali di uscita del dispositivo sensore 320, riconosce che il processo di cambio è concluso sufficientemente, viene emesso un nuovo segnale di comando al dispositivo di emissione di comando 341 o al dispositivo di comando della frizione 335, che causa la chiusura della frizione mediante il dispositivo di azionamento della frizione 306. Anche qui la frizione viene preferibilmente chiusa anche quando non è assicurata la trasmissione di un determinato momento torcente dipendente dalle grandezze di funzionamento.

Al posto del dispositivo di comando della trasmissione 360 o in alternativa a questo, in una ulteriore modifica dell1esempio di esecuzione secondo la figura 10, 11 dispositivo di azionamento della trasmissione può essere collegato con un dispositivo di commutazione 372.

Questo dispositivo di commutazione può comprendere per esempio tasti, che provocano un cambio verso l'alto o verso il basso della rispettiva marcia. Il processo di cambio stesso avviene nello stesso modo come precedentemente descritto, con impiego di un dispositivo di comando della trasmissione. IL dispositivo di commutazione 372 può venire fissato per esempio sullo sterzo dell'autoveicolo e provoca allora un cambio della trasmissione 311 con azionamento automatico della frizione.

Il vantaggio sostanziale degli esempi di esecuzione menzionati rispetto alla figura 10 è il fatto che per il cambio viene impiegata una trasmissione sostanzialmente tradizionale, che non presenta alcun convertitore idrodinamlco. Perciò viene evitata la perdita di potenza e l'inerzia di un convertitore idrodinamico e viene chiaramente ridotto il consumo del veicolo.

Senza tener conto di ciò, l'invenzione può venire impiegata con i suoi diversi esempi di esecuzione anche in caso di un autoveicolo che presenta una trasmissione con un convertitore idrodinamico collegato a monte come frizione o oltre ad una frizione.

Le funzioni del dispositivo di comando del motore, del dispositivo di comando della frizione, del dispositivo di emissione di comandi, del dispositivo di rilevamento dell'intenzione di cambio nonché del dispositivo di calcolo ed eventualmente del dispositivo di comando della trasmissione, possono venire riunite in uno o più dispositivi di comando. In modo corrispondente anche le funzioni della memoria dati possono venire riunite in una o più memorie dati.

Inoltre può essere opportuno se i giochi nel cambio interno, cioè in componenti nella zona della trasmissione, che vengono azionati o impiegati nel processo di cambio, sono adattabili per tutta la durata utile e vengono eventualmente adattati. Se per esempio a causa di fenomeni di usura vengono ingranditi i gi'ochi, posizioni di riposo del cambio interno e/o del cambio esterno possono spostarsi, a marcia inserita, sulla trasmissione e/o sulla leva del cambio. Il cambio esterno in questo caso è la zona della meccanica di cambio che è all'esterno della trasmissione. Ciò può essere per esempio una tiranteria, una connessione a tirante Bowden, una connessione a mezzi in pressione o qualcosa di simile e/o una leva del cambio.

La posizione di riposo del cambio esterno a marcia commutata sulla trasmissione e sulla leva del cambio può venire adattata durante il funzionamento mediante l'adattamento delle posizione misurate.

Può essere vantaggioso che venga eseguito un tale adattamento quando è soddisfatta almeno una delle seguenti condizioni:

- una marcia è riconosciuta come inserita,

- il veicolo è nello stato di marcia.

- la velocità di un movimento della leva del cambio è minore di un valore limite predeterminabile,

- una forza sulla leva del cambio, per esempio rivelata per mezzo di un percorso differenziale con una elasticità predeterminabile, è minore di un valore limite predeterminabile,

- la marcia è cambiata in un istante predeterminato,

- il segno del momento del motore è variato almeno una volta,

- la temperatura del motore, dell'acqua di raffreddamento e/o dell'olio del motore è maggiore di un valore limite predeterminabile,

- non è efficace alcuna strategia sostitutiva.

L'unità di comando-avvia un adattamento quando è soddisfatta per esempio una delle precedenti condizioni. La posizione di riposo sulla leva del cambio può venire eseguita separatamente o con adattamento ai mezzi di regolazione dal lato della trasmissione, come nel cambio interno. Questo adattamento trascinato può avvenire per mezzo della trasmissione del cambio esterno, come per esempio rapporto di trasmissione di leva.

L'adattamento può venire eseguito come segue, ove in figura 11 è rappresentato uno schema di svolgimento 400. Il valore momentaneo della posizione di riposo, che è memorizzato nell'unità di comando e con cui lavora l'unità di comando, viene adattato ad un valore misurato una o più volte per la marcia inserita.Tutti o alcuni valori della posizione di riposo vengono rilevati in un intervallo di tempo predeterminabile e da questi valori viene determinato un valore calcolato, come per esempio mediato, per la posizione di riposo. Successivamente il valore calcolato può venire confrontato con il valore momentaneo in questo istante e in 401 può venire formata una differenza per determinare la crescita o la riduzione del gioco. La crescita teorica, che viene assunta nell'unità di comando, viene limitata da un valore predeterminabile. Successivamente viene spianata la dipendenza temporale della variazione mediante un filtro in 402. In questo esempio d1 esecuzione come filtro è previsto un elemento PT1, ove può venire impiegato anche un altro filtro. In 403 successivamente viene controllato il nuovo valore per il mantenimento di un valore di soglia massimo e di uno minimo, e se il valore 404 cade nel campo di tolleranza dei valori di soglia, esso viene memorizzato e impiegato nell'ulteriore comando.

Inoltre può venire'impiegato un procedimento descritto precedentemente o un dispositivo precedentemente descritto anche per il riconoscimento delle posizioni delle piste. Le piste di cambio-delia trasmissione sono in questo caso le piste in cui si muove un elemento di cambio, come per esempio la leva del cambio, per inserire le marce. Di regola in trasmissioni veicolari vi sono almeno due piste di cambio, spesso addirittura tre, quattro o più piste.

Le posizioni geometriche delle piste sono predeterminate sulla base della geometria della trasmissione del glifo di cambio o della disposizione delle forcelle di cambio o delle leve di cambio entro la trasmissione. Alla messa in funzione, per la determinazione delle posizioni delle piste può essere vantaggioso che venga inserita almeno una marcia, venga rivelata la posizione di marcia e/o la posizione della pista associata e venga memorizzata nell'unità di comando. Perciò può venire fissata una posizione assoluta di una pista di cambio e altre posizioni, come per esempio delle piste restanti, possono venire calcolate o determinate rispetto alla posizione di pista rivelata o alle posizioni di pista rivelate. Tenendo conto delle tolleranze di fabbricazione della trasmissione, e conoscendo una posizione di pista e la rispettiva distanza delle altre piste rispetto alla posizione di pista nota della prima pista, può venire riconosciuta un'inserzione di una pista errata, poiché le posizioni delle singole piste di cambio non dovrebbero intersecarsi.

Durante la messa in funzione, conoscendo la posizione assoluta d1 una posizione di pista o posizione di marcia e la posizione relativa a tal scopo prevista delle altre piste o posizioni di pista, può venire riconosciuto quando un utilizzatore ha cambiato in una pista/posizione di marcia non prescritta e mediante un'indicazione gli si può chiedere di cambiare nella rispettiva pista/posizione di marcia. L'utilizzatore può quindi venire invitato a correggere la sua azione. Questo invito può avvenire finche i dati di sensore non riconoscono la pista o la posizione di marcia corretta.

Da una posizione assoluta di una pista, conoscendo la geometria della trasmissione per esempio per mezzo di un'equazione diretta, possono venire calcolate le posizioni di pista restanti. Se l'associazione non è univoca, con l'impiego di due posizioni di pista misurate possono venire determinate le posizioni di pista restanti per mezzo per esemplo di un'equazione diretta. In questo caso viene presupposta una relazione lineare tra le posizioni di pista geometriche e il segnale. Se la relazione fra le posizioni di pista e i dati di sensore non è lineare, può venire assunta anche una funzione non lineare per il calcolo delle posizioni di pista. In questo caso può essere vantaggioso che vengano avvicinate le piste più lontane e venga determinata la loro posizione per calcolare da questi dati le posizioni di pista situata 1n mezzo.

Le posizioni di pista possono venire sfruttate anche per la calibratura di sensori, come sensori di percorso incrementali, ove la posizione di pista scelta viene posta ad un valore assoluto e il valore di sensore corrispondente viene corretto portandolo a questo valore assoluto, quando si manifestano deviazioni fra questi valori.

Inoltre è possibile apprendere le piste mediante inserzione di tutte le marce.

La messa in funzione avviene per esempio mediante istruzioni tramite un indicatore o visualizzatore. L'utilizzatore viene guidato mediante indicatore ed esegue i passi predeterminati del procedimento di messa in funzione,ove i singoli passi possono venire predeterminati dall1indicatore, ο i passi sono fissi e all'utilizzatore viene comunicato dall'indicatore l'istante di esecuzione. Inoltre l'indicatore può indicare anche i dati di sensore dei sensori della trasmissione e/o dei sensori della leva del cambio, e mettere a disposizione dell'utilizzatore un'indicazione se i dati rivelati e memorizzati sono in un campo di valori predeterminabile oppure se essi si trovano all'esterno di un campo di valori predeterminabile e la messa in funzione deve venire eseguita almeno parzialmente nuovamente.

Le rivendicazioni brevettuali depositate con la domanda sono proposte di formulazione senza pregiudizio per l'ottenimento di ulteriore protezione brevettuale. La richiedente si riserva di rivendicare ancora ulteriori caratteristiche, rese note finora soltanto nella descrizione e/o nei disegni.

Riferimenti impiegati in sottorivendicazioni rimandano all'ulteriore esecuzione dell'oggetto della rivendicazione principale mediante le caratteristiche della rispettiva sottorivendicazione; essi non sono da intendere come una rinuncia all'ottenimento di una protezione oggettiva autonoma per le caratteristiche delle sottorivendicazioni contenenti i riferimenti.

Gli oggetti di queste sottorivendicazioni formano però anche invenzioni autonome, che presentano una configurazione indipendente dagli oggetti delle precedenti sottorivendicazioni.

L'invenzione inoltre non è limitata agli esempi di esecuzione della descrizione. Invece nell'ambito dell'invenzione sono possibili numerose variazioni e modifiche, in particolare varianti, elementi e combinazioni e/o materiali, che sono inventivi per esempio mediante combinazione o modifica di singole caratteristiche rispettivamente elementi o passi di procedimento, descritti nella descrizione generale e nelle forme di esecuzione nonché nelle rivendicazioni e contenute nei disegni, e mediante caratteristiche combinabili conducono ad un nuovo oggetto o a nuovi passi di procedimento rispettivamente sequenze di passi di procedimento, anche per quanto riguarda procedimenti di fabbricazione, di prova e di lavoro.

Claims

RIVENDICAZIONI 1. Procedimento per la sorveglianza del funzionamento di una trasmissione di autoveicolo, che presenta almeno un elemento della trasmissione a posizione variabile, la cui variazione di posizione provoca una variazione del rapporto di trasmissione, con l'impiego di un dispositivo sensore, che presenta almeno un sensore, che genera un segnale, che varia in funzione della posizione di questo almeno un elemento della trasmissione a posizione variabile, un dispositivo di calcolo comandato a programma con almeno una unità di processore, che elabori i segnali di questo dispositivo sensore, e un dispositivo di memoria con almeno un componente di memoria, per la memorizzazione di dati, che contengono informazioni, che si riferiscono ad almeno una posizione di questo elemento della trasmissione di posizione variabile, con 1 seguenti passi di procedimento: rilevamento del segnale di uscita del dispositivo sensore mediante il dispositivo di calcolo in una prima posizione di partenza, memorizzazione del valore di informazione di posizione, derivato da questo segnale di uscita, per la prima posizione nel dispositivo di memoria, azionamento di un elemento di azionamento connesso con questo elemento delVa trasmissione a posizione variabile, per avvicinare il più possibile almeno ad una posizióne bersaglio predeterminata questo elemento della trasmissione a posizione variabile, rilevamento del segnale di uscita del dispositivo sensore nella posizione variata mediante questo dispositivo di calcolo e determinazione di un valore di informazione di posizione rappresentativo di questa posizione, memorizzazione del valore di informazione di posizione nel dispositivo di memoria, giudizio sul valore di informazione di posizione secondo un criterio di.giudizio predeterminato mediante un dispositivo di calcolo, ripetizione del processo o almeno di singoli passi del procedimento fino a che non è soddisfatto questo criterio di giudizio predeterminato.
2. Procedimento secondo la rivendicazione 1, caratterizzato dal fatto che questa variazione di posizione contiene uno spostamento sostanzialmente traslatorio dell'elemento della trasmissione a posizione variabile lungo un percorso d1 spostamento predeterminato.
3. Procedimento secondo la rivendicazione 2, caratterizzato dal fatto che il percorso di spostamento è sostanzialmente lineare.
4. Procedimento secondo la rivendicazione 2, caratterizzato dal fatto che la direzione di spostamento varia durante lo spostamento.
5. Procedimento secondo una delle rivendicazioni 2, 3 oppure 4, caratterizzato dal fatto che questo criterio di giudizio contiene un confronto del percorso di spostamento, percorso durante lo spostamento, con un valore limite predeterminato, e dal fatto che questo criterio di giudizio è soddisfatto per quanto riguarda il percorso di spostamento quando il percorso'di spostamento misurato è maggiore di questo valore limite predeterminato.
6. Procedimento secondo una delle rivendicazioni da 2 a 5, caratterizzato dal fatto che questo criterio di giudizio contiene un confronto del percorso di spostamento percorso durante lo spostamento con un valore limite predeterminato e dal fatto che questo criterio di giudizio è soddisfatto per quanto riguarda il percorso di spostamento quando il percorso di spostamento misurato è minore di questo valore limite predeterminato.
7. Procedimento secondo almeno una delle rivendicazioni da 1 a 6, caratterizzato dal fatto che questa variazione di posizione contiene una rotazione dell'elemento della trasmissione a posizione variabile.
8. Procedimento secondo la rivendicazione 7, caratterizzato dal fatto che questo criterio di giudizio contiene un confronto dell'angolo di rotazione variato durante il movimento di rotazione con un valore limite predeterminato,e dal fatto che questo criterio di giudizio è soddisfatto per quanto riguarda l'angolo di rotazione quando l'angolo di rotazione è maggiore di un valore limite predeterminato.
9. Procedimento secondo la rivendicazione 7 oppure 8, caratterizzato dal fatto che questo criterio d1 giudizio contiene un confronto dell'angolo di rotazione variato durante il movimento di rotazione con un valore limite predeterminato, e dal fatto che questo criterio di giudizio è soddisfatto per quanto riguarda l'angolo di rotazione quando l'angolo di rotazioneè minore di un valore limite predeterminato.
10. Procedimento secondo almeno una delle precedenti rivendicazioni, caratterizzato dal fatto che il dispositivo di calcolo riceve dati di un secondo dispositivo sensore, che rileva grandezze di funzionamento, che sono in relazione con questa trasmissione, e dal fatto che il soddisfacimento di questo criterio di giudizio è dipendente dai dati di funzionamento di questo secondo dispositivo sensore.
11. Procedimento secondo la rivendicazione 10, caratterizzato dal fatto che il criterio di giudizio è soddisfatto per quanto riguarda almeno una grandezza di funzionamento quando la grandezza di funzionamento determinata sulla base del segnale di uscita del secondo dispositivo sensore è maggiore di un valore limite predeterminato.
12. Procedimento secondo la rivendicazione 10 oppure 11, caratterizzato dal fatto che il criterio di giudizio è soddisfatto per quanto riguarda almeno una grandezza di funzionamento quando la grandezza di funzionamento determinata sulla base del segnale di uscita del secondo dispositivo sensore è minore di un valore limite predeterminato.
13. Procedimento secondo la rivendicazione 10, caratterizzato dal fatto che il criterio di giudizio è soddisfatto per quanto riguarda almeno una grandezza di funzionamento quando la variazione di questa grandezza di funzionamento entro un intervallo di tempo predeterminato è maggiore o minore di un valore limite predeterminato.
14. Procedimento secondo almeno una delle rivendicazioni da 10 a 13, caratterizzato dal fatto questa almeno una grandezza di funzionamento viene derivata dai dati di funzionamento di un comando del motore, che comanda un motore di azionamento connesso con la trasmissione.
15. Procedimento secondo almeno una delle rivendicazioni da 10 a 14, caratterizzato dal fatto questa grandezza di funzionamento è il momento torcente introdotto nella trasmissione.
16. Procedimento secondo almeno una delle rivendicazioni da 10 a 15, caratterizzato dal fatto che questa grandezza di funzionamento è il momento torcente emesso dalla trasmissione.
17. Procedimento secondo almeno una delle rivendicazioni da 10 a 16, caratterizzato dal fatto che questa grandezza di funzionamento è il numero di giri di ingresso della trasmissione.
18. Procedimento secondo almeno una delle rivendicazioni da 10 a 17, caratterizzato dal fatto che questa grandezza di funzionamento è almeno un numero di giri di uscita della trasmissione.
19. Procedimento secondo almeno una delle rivendicazioni da 10 a 18, caratterizzato dal fatto che questa grandezza di funzionamento è il rapporto di trasmissione di questa trasmissione. Z0.
Procedimento secondo almeno una delle rivendicazioni da 10 a 19, caratterizzato dal fatto che questo primo dispositivo sensore presenta almeno un sensore, che è selezionato da un gruppo di sensori, che sono previsti per la misura di un percorso, di un angolo di rotazione, di una forza, di una pressione,di un tempo.
21. Procedimento secondo la rivendicazione 20, caratterizzato dal fatto che questo sensore converte una grandezza fisica in un segnale elettrico analogico.
22. Procedimento secondo la rivendicazione 20, caratterizzato dal fatto che questo sensore rileva un determinato evento ed emette un impulso quando si è manifestato questo evento.
23. Procedimento secondo la rivendicazione 22, caratterizzato dal fatto che a questo sensore rilevante uh evento è collegato in cascata un dispositivo di conteggio.
24. Procedimento secondo almeno una delle rivendicazioni da 1 a 23, caratterizzato dal fatto che il criterio di giudizio, corrispondente a ciascuna posizione bersaglio, è variabile in questo dispositivo di memoria.
25. Procedimento secondo la rivendicazione 24, caratterizzato dal fatto che i passi di procedimento secondo la rivendicazione 1 vengono ripetuti per ciascuna posizione bersaglio fin quando non è soddisfatto un primo criterio di giudizio predeterminato nel dispositivo di memoria, e dal fatto che dopo aver soddisfatto questo primo criterio di giudizio, i valori di posizione determinati per questa posizione bersaglio vengono memorizzati in questo dispositivo di memoria come valori di riferimento di posizione, e dal fatto che allora a ciascuna successiva variazione di posizione viene controllato il raggiungimento di questa posizione bersaglio sulla base di un secondo criterio di giudizio, che contine un confronto con questi valori di riferimento di posizione memorizzati.
26. Procedimento secondo la rivendicazione 25, caratterizzato dal fatto che questo secondo criterio di giudizio viene memorizzato in questo dispositivo di memoria come un criterio di giudizio sostanzialmente invariabile.
27. Procedimento secondo almeno una delle rivendicazioni da 1 a 24, caratterizzato dal fatto che questo criterio di giudizio viene derivato sulla base di un procedimento statistico.
28. Procedimento secondo la rivendicazione 27, caratterizzato dal fatto che questo elemento della trasmissione a posizione variabile viene avvicinato più volte alla rispettiva posizione bersaglio, e dal fatto che da questa analisi statistica vengono determinati i valori riferimento di posizione per questa posizione bersaglio, che vengono memorizzati come base per un nuovo criterio di giudizio in questo dispositivo di memoria.
29. Procedimento secondo almeno una delle rivendicazioni da 24 a 28, caratterizzato dal fatto che questa trasmissione viene sottoposta ad almeno un'modo di apprendimento, in cui questi valori di riferimento di posizione vengono rilevati e memorizzati nel dispositivo di memoria, e dal fatto che la trasmissione viene fatta funzionare allora in un modo di funzionamento normale, in cui viene determinata la sorveglianza del raggiungimento di una posizione bersaglio, in cui questi valori di riferimento di posizione servono come base di questo criterio di giudizio.
30. Procedimento secondo la rivendicazione 28, caratterizzato dal fatto che questo dispositivo di calcolo è comandabile in modo tale che avvenga'una commutazione da questo modo di funzionamento normale in questo modo di apprendimento.
31. Procedimento secondo almeno una delle rivendicazioni da 24 a 30, caratterizzato dal fatto che viene eseguito questo modo di apprendimento quando la trasmissione è montata nel veicolo.
32. Procedimento secondo la rivendicazione 31, caratterizzato dal fatto che almeno una unità di processore di questo dispositivo di calcolo è montata nel veicolo.
33. Procedimento secondo la rivendicazione 31 oppure 32, caratterizzato dal fatto che almeno una unità di processore di questo dispositivo di calcolo non è.montata in questo veicolo.
34. Procedimento secondo almeno una delle rivendicazioni da 31 a 33, caratterizzato dal fatto che questo dispositivo di calcolo è collegato con almeno un dispositivo di emissione, che è selezionato da un gruppo di dispositivi di emissione, che comprende un terminale, un visualizzatore alfanumerico, un visualizzatore grafico, un visualizzatore misto, una stampante e un altoparlante, e che invia istruzioni ad una forza di azionamento.
35. Procedimento secondo almeno una delle rivendicazioni da 24 a 34, caratterizzato dal fatto che il motore di azionamento dell'autoveicolo viene impiegato durante il modo di apprendimento, per introdurre un momento torcente nella trasmissione.
36. Procedimento secondo le rivendicazioni da 10 a 34 e la rivendicazione 35, caratterizzato dal fatto che questo motore e questa trasmissione vengono connessi per mezzo di un dispositivo di innesto, e dal fatto che almeno una di queste grandezze di funzionamento viene rilevata durante un processo di chiusura della frizione e se ne tiene conto per quanto riguarda il soddisfacimento del criterio di giudizio.
37. Procedimento secondo la rivendicazione 36, caratterizzato dal fatto che la trasmissione durante l'innesto è in connessione fissa con le ruote di azionamento del veicolo, ove l'autoveicolo è sostenuto in modo tale che queste ruote di azionamento possano eseguire un movimento di rotazione.
38. Procedimento secondo la rivendicazione 36, caratterizzato dal fatto che la trasmissione durante l'innesto è in connessione fissa con le ruote di azionamento del veicolo e dal fatto che a queste ruote di azionamento è impedito un movimento di rotazione.
39. Procedimento secondo almeno una delle rivendicazioni da 10 a 23 e da 24 a 37, caratterizzato dal fatto che le ruote sono connesse non girevolmente con questa trasmissione e dal fatto che le ruote vengono azionate per mezzo di un dispositivo di azionamento esterno.
40. Procedimento secondo la rivendicazione 35, caratterizzato dal fatto che questo motore di azionamento e questa trasmissione formano una unità di montaggio e dal fatto che questo modo di apprendimento viene eseguito prima che questa unità di montaggio venga montata in un autoveicolo.
41. Procedimento secondo la rivendicazione 35, caratterizzato dal fatto che questo modo di apprendimento viene eseguito quando questa trasmissione non è montata in un veicolo.
42. Procedimento secondo almeno una delle rivendicazioni da 1 a 41, caratterizzato dal fatto che almeno una parte di questo dispositivo dimemoria è disposta entro o sulla trasmissione.
43. Procedimento secondo la rivendicazione 42, caratterizzato dal fatto che questo dispositivo di memoria, quando la trasmissione è montata, è collegato con un dispositivo, disposto nel veicolo, per lo scambio di dati.
44. Procedimento secondo almeno una delle rivendicazioni da 38 a 41, caratterizzato dal fatto che questo dispositivo di memoria viene impiegato soltanto;durante questo modo di apprendimento e dal fatto che i dati memorizzati almontaggio della trasmissione vengono trasmessi in un dispositivo di memoria disposto nel veicolo.
45. Procedimento secondo almeno una delle rivendicazioni da 30 a 44, caratterizzato dal fatto che l'azionamento di questo elemento di azionamento avviene per mezzo di un dispositivo di manipolazione comandato a programma.
46. Procedimento secondo almeno una delle rivendicazioni da 1 a 23, caratterizzato dal fatto che 11 criterio di giudizio valido per la rispettiva posizione bersaglio è sostanzialmente invariabile.
47. Procedimento secondo la rivendicazione 46, caratterizzato dal fatto che questo criterio di giudizio è sostanzialmente invariabile e non è influenzabile da un modo di apprendimento.
48. Procedimento secondo almeno una delle rivendicazioni da 1 a 47, caratterizzato dal fatto che la trasmissione presenta un dispositivo di cambio e la variazione di posizione dell'elemento della trasmissione a posizione variabile viene provocata mediante azionamento di questo dispositivo di cambio.
49. Procedimento secondo la rivendicazione 47 oppure 48, caratterizzato dal fatto che questo dispositivo di cambio presenta almeno un dispositivo di conversione di energia, in cui energia elettrica alimentata viene convertita in energia cinetica.
50. Procedimento secondo la rivendicazione 47 oppure 48, caratterizzato dal fatto che questo dispositivo di cambio presenta almeno un dispositivo di conversione di energia, in cui energia alimentata con un fluido sotto pressione viene convertita in energia cinetica.
51. Dispositivo secondo la rivendicazione 48, caratterizzato dal fatto che questo dispositivo di cambio è azionabile manualmente dall'utilizzatore.
52..Dispositivo sedondo le rivendicazioni da 48 a 51, caratterizzato dal fatto che l'azionamento di questo elemento di azionamento avviene per mezzo di una leva del cambio, e dal fatto che questo dispositivo sensore rileva il movimento di questa leva del cambio.
53. Procedimento secondo almeno una delle rivendicazioni da 46 a 50, caratterizzato dal fatto che è previsto un dispositivo di innesto fra motore di azionamento e trasmissione, che può assumere almeno due stati di funzionamento, cioè un primo stato d1 funzionamento, in cui la connessione fra motore e trasmissione è interrotta, nonché un secondo stato di funzionamento, 1n cui un momento torcente viene trasmesso da questo motore a questa trasmissione, dal fatto che è previsto un dispositivo di azionamento della frizione, mediante il quale questa frizione è trasferibile da questo primo stato di funzionamento in questo secondo stato di funzionamento,e dal fatto che questo dispositivo di calcolo comanda questo dispositivo di azionamento della frizione 1n modo tale che il dispositivo di azionamento della frizione venga trasferito nel secondo stato di funzionamento soltanto quando è soddisfatto questo criterio di giudizio.
54. Procedimento secondo almeno una delle rivendicazioni da 48 a 50 e 52 oppure 53, caratterizzato dal fatto che questo dispositivo di calcolo rileva grandezze di funzionamento del veicolo ed emette un comando di azionamento a questo dispositivo di cambio, quando è soddisfatto un criterio di cambio predeterminato.
55. Procedimento secondo almeno una delle rivendicazioni da 1 a 54, caratterizzato dal fatto che questa trasmissione presenta almeno quattro ingranaggi e dal fatto che questo elemento della trasmissione a posizione variabile viene spostato mediante questo elemento di azionamento da una prima posizione, in cui almeno uno di questi ingranaggi è fisso rispetto ad un albero di trasmissione, in una seconda posizione, in cui questo ingranaggio è allentato rispetto a questo albero di trasmissione e può ruotare rispetto a quest'ultimo.
56. Procedimento secondo la rivendicazione 55, caratterizzato dal fatto che questo elemento della trasmissione a posizione variabile è un manicotto di cambio, che è fissato in modo resistente a rotazione,ma spostabile su un albero della trasmissione, e il quale nello stato innestato è connesso con questo ingranaggio ad accoppiamento di forma o ad accoppiamento di forza.
57. Procedimento secondo la rivendicazione .53, caratterizzato dal fatto che questa trasmissione presenta almeno due alberi della trasmissione paralleli fra di loro, e dal fatto che questo manicotto di cambio è mobile da una prima posizione, in cui esso fissa un primo ingranaggio rispetto all'albero della trasmissione, in una seconda posizione, in cui esso fissa un secondo ingranaggio rispetto a questo albero della trasmissione.
58. Procedimento secondo la rivendicazione 57, caratterizzato dal fatto che la prima posizione corrisponde a questa prima posizione di esecuzione e la seconda posizione corrisponde a questa posizione bersaglio,e dal fatto che questo criterio di giudizio tiene conto del percorso di spostamento fra questa prima posizione e questa seconda posizione.
59. Procedimento secondo almeno una delle rivendicazioni 54 oppure 58, caratterizzato dal fatto che l'elemento di azionamento è una tiranteria di cambio, che è connessa con questo manicotto d1 cambio, e dal fatto che questo dispositivo sensore rileva il movimento di questa tiranteria di cambio.
60. Procedimento secondo la rivendicazione 55, caratterizzato dal fatto che questa trasmissione presenta almeno un gruppo di ruote planetarie, e dal fatto che quésto elemento della trasmissione a posizione variabile è mobile da una prima posizione, nella quale ad almeno un ingranaggio di questo gruppo di ingranaggi viene impedito un movimento di rotazione, in una seconda posizione, in cui questo almeno un ingranaggio di questo gruppo di ingranaggi può eseguire un movimento di rotazione.
61. Procedimento secondo almeno una delle rivendicazioni da 1 a 60, caratterizzato dal fatto che il rapporto fra il numero di giri di ingresso e il numero di giri di uscita di questa trasmissione è variabile in modo continuo, e dal fatto che questo elemento della trasmissione a posizione variabile è un elemento che provoca la variazione del rapporto di trasmissione di questa trasmissione.
62. Autoveicolo con un motore di azionamento, una trasmissione, che presenta almeno un elemento della trasmissione a posizione variabile, la cui variazione di posizione provoca una variazione del rapporto di trasmissione, un dispositivo di innesto, disposto fra trasmissione e motore di azionamento, di un dispositivo sensore, che presenta almeno un sensore, un dispositivo di calcolo comandato a programma con almeno un dispositivo a processore, che elabora i segnali d1 questo dispositivo sensore, un dispositivo di memoria con almeno un componente di memoria, per la memorizzazione di dati, caratterizzato dal fatto che questo dispositivo sensore è previsto allo scopo di generare un segnale, il quale varia in funzione della posizione di questo almeno un elemento della trasmissione a posizione variabile, dal fatto che la memoria dati è prevista allo scopo di memorizzare valori di informazione di posizione per posizioni bersaglio predeterminate di questo elemento della trasmissione a posizione variabile, dal fatto che questo dispositivo di calcolo è previsto allo scopo di controllare valori di informazione di posizione memorizzati in questa memoria dati secondo un criterio di giudizio predeterminato per la rispettiva posizione bersaglio e stabilire se la posizione di questo elemento della trasmissione a posizione variabile soddisfa questo criterio di giudizio.
63. Autoveicolo secondo la rivendicazione 62,caratterizzato dal fatto che questo dispositivo di calcolo è previsto allo scopo di controllare dopo ciascuna variazione di posizione di questo elemento della trasmissione la posizione bersaglio raggiunta, ed emettere un segnale di comando che provoca una ripetizione di questo processo di azionamento, quando la posizione raggiunta di questo elemento della trasmissione a posizione variabile non soddisfa questo criterio di giudizio.
64. Autoveicolo secondo la rivendicazione 62 oppure 63, caratterizzato dal fatto che questo dispositivo di calcolo è commutabile in un modo di apprendimento, in cui per ciascuna posizione bersaglio vengono memorizzati valori di informazione di posizione come valori di riferimento di posizione, quando le posizioni di volta in volta raggiunte soddisfano questo criterio di giudizio.
65. Autoveicolo secondo la rivendicazione 64, caratterizzato dal fatto che per ciascuna posizione bersaglio è previsto un primo criterio di giudizio, il quale viene impiegato in un modo di funzionamento normale, che viene impiegato nel modo di apprendimento, nonché un secondo criterio di giudizio, ove questo secondo criterio di giudizio contiene un confronto della posizione raggiunta con le posizioni di riferimento determinate nel modo di apprendimento.
66. Autoveicolo secondo almeno una delle rivendicazioni da 62 a 65, caratterizzato dal fatto che questa trasmissione presenta almeno due ingranaggi in impegno tra loro, e dal fatto che questo elemento della trasmissione a posizione variabile è previsto per venire trasferito da una prima posizione, in cui è stabilito il movimento di rotazione di almeno un ingranaggio rispetto ad un componente della trasmissione, in una seconda posizione, in cui questo ingranaggio può ruotare liberamente rispetto a questo componente della trasmissione.
67. Autoveicolo secondo la rivendicazione 66, caratterizzato dal fatto che questo componente è un albero della trasmissione.
68. Autoveicolo secondo la rivendicazione 66 oppure 67, caratterizzato dal fatto che questa trasmissione presenta almeno due alberi della trasmissione paralleli, nonché una pluralità di dentature disposte su questi alberi della trasmissione, che sono in impegno tra loro, e dal fatto che inoltre è previsto un dispositivo di cambio, mediante il quale almeno un elemento della trasmissione a posizione variabile è trasferibile in una posizione bersaglio predeterminata, in cui il movimento di rotazione di almeno uno di questi ingranaggi è libero rispetto all'albero della trasmissione, su cui è disposto l'ingranaggio, e contemporaneamente il movimento di'rotazione di almeno un altro ingranaggio rispetto all'albero della trasmissione, su cui’è disposto questo ingranaggio, è bloccato, e dal fatto che mediante una variazione del fissaggio di questi ingranaggi rispetto al rispettivo albero della trasmissione di almeno tre diversi rapporti di trasmissione della trasmissione in una prima direzione è attuabile il raggiungimento di una posizione di trasmissione neutra, in cui la trasmissione non trasmette alcun movimento di rotazione, ed è attuabile il raggiungimento di una posizione di trasmissione, in cui la trasmissione trasmette un movimento di rotazione in una seconda direzione di rotazione.
69. Procedimento secondo almeno una delle rivendicazioni da 64 a 68, caratterizzato dal fatto che il criterio di giudizio, che è alla base del modo di apprendimento, tiene conto del percorso di spostamento di un elemento della trasmissione a posizione variabile dalla posizione neutra nella posizione di volta in volta associata ad un certo rapporto di trasmissione.
70. Autoveicolo secondo almeno una delle rivendicazioni da 64 a 68, caratterizzato dal fatto che questo elemento della trasmissione a posizione variabile è un manicotto di cambio, il quale è fissato resistente a rotazione rispetto ad una albero della trasmissione e il quale da una prima posizione, che corrisponde ad un primo rapporto di trasmissione, è spostabile in una seconda posizione, che corrisponde ad un secondo rapporto di trasmissione, ove questo criterio di giudizio alla base del modo di apprendimento tiene conto del percorso di spostamento fra questa prima e questa seconda posizione.
71. Autoveicolo secondo almeno una delle rivendicazioni da 65 a 68, caratterizzato dal fatto che questo primo criterio di giudizio tiene conto di un'analisi statistica di un numero predeterminato di valori di informazione di posizione, che sono stati determinati per ciascuna delle posizioni bersaglio predeterminate.
72. Autoveicolo secondo almeno una delle rivendicazioni da 62 a 71, caratterizzato dal fatto che questo dispositivo di innesto può assumere almeno due stati di funzionamento, cioè un primo stato di funzionamento, in cui motore e trasmissione sono separati l'uno dall'altro, e un secondo stato di funzionamento, in cui motore e trasmissione sono connessi tra loro per la trasmissione di momento torcente.
73.Autoveicolo secondo la rivendicazione 72, caratterizzato dal fatto che questa frizione può assumere uno stato di funzionamento in cui motore e trasmissione sono connessi tra loro resistenti a rotazione.
74.Autoveicolo secondo la rivendicazione 72 oppure 73,caratterizzato dal fatto che questo dispositivo di innesto può assumere una pluralità di stati di funzionamento, ove uno stato di funzionamento fa sì che il motore e la trasmissióne siano sostanzialmente separati l'uno dall'altra o che venga trasmesso soltanto un ridotto momento torcente,e ove questi altri stati di funzionamento fanno sì che mediante questo innesto sia trasmissibile un momento torcente in un'altezza predeterminata.
75. Autoveicolo secondo la rivendicazione 74,caratterizzato dal fatto che questo dispositive di innesto presenta un primo dispositivo, che alimenta e scarica un momento torcente, nonché un secondo dispositivo, che alimenta e scarica un momento torcente, e dal fatto che è previsto un mezzo, il quale connette tra loro questo primo dispositivo, che alimenta e scarica il momento torcente e questo secondo dispositivo, che alimenta e scarica il momento torcente, per la trasmissione di momento torcente.
76. Autoveicolo secondo la rivendicazione 75, caratterizzato dal fatto che questo mezzo di trasmissione di momento torcente è un fluido.
77. Autoveicolo secondo almeno una delle rivendicazioni da 62 a 76, caratterizzato dal fatto che è previsto un dispositivo di azionamento della frizione, che provoca una variazione degli stati di funzionamento.
78.Autoveicolo secondo almeno una delle rivendicazioni da 62 a 77, caratterizzato dal fatto che questo dispositivo di innesto contiene una frizione a secco monodisco.
79.Autoveicolo secondo le rivendicazioni 77 e 78, caratterizzato dal fatto che questo dispositivo di azionamento della frizione aziona un dispositivo di disinnesto di questa frizione a secco monodisco.
80. Autoveicolo secondo almeno una delle rivendicazioni da 77 a 79, caratterizzato dal fatto che questo dispositivo di azionamento della frizione presenta almeno un cilindro idraulico, ove in questo cilindro idraulico è disposto in modo spostabile almeno uno stantuffo.
81. Autoveicolo secondo la rivendicazione 80, caratterizzato dal fatto che il dispositivo di azionamento della frizione presenta due cilindri idraulici, ove questo primo cilindro idraulico è una pompa idraulica, che genera una pressione di fluido, e questo secondo cilindro idraulico è un cilindro ricevente, il cui stantuffo viene spostato in conseguenza di questa pressione di fluido, ove questo stantuffo è in collegamento operativo con questo dispositivo di innesto.
82. Autoveicolo secondo almeno una delle rivendicazioni da 79 a 81, caratterizzato dal fatto che questo stantuffo spostabile aziona questo dispositivo di.disinnesto.'
83. Autoveicolo secondo almeno una delle rivendicazioni da 62 a 82, caratterizzato dal fatto che è previsto un dispositivo di comando della frizione comandato a programma, che emette segnali di comando per il comando di questo dispositivo di innesto.
84. Autoveicolo secóndo la rivendicazione 83, caratterizzato dal fatto che il dispositivo di calcolo comandato a programma e questo dispositivo di comando della frizione formano un dispositivo di calcolo comune.
85.Autoveicolo secondo la rivendicazione 83 oppure 84, caratterizzato dal fatto che questo dispositivo di comando della frizione è connesso con un dispositivo di emissione di comandi, mediante il quale questo dispositivo di comando della frizione riceve segnali di comando che influenzano il comando di questo dispositivo di innesto.
86. Autoveicolo secondo la rivendicazione 85, caratterizzato dal fatto che questo dispositivo di emissione di comandi è integrato in questo dispositivo di calcolo.
87. Autoveicolo secondo le rivendicazioni 85 oppure 86, caratterizzato dal fatto che questo dispositivo di emissione di comandi emette un primo segnale di comando al dispositivo di comando della frizione quando deve venir variata la posizione di un elemento della trasmissione a posizione variabile, ove questo primo segnale di comando fa sì che la trasmissione di momento torcente fra motore e trasmissione venga ridotta rispettivamente interrotta, e dal fatto che questo dispositivo di emissione di comandi emette un secondo segnale di comando quando il valore di informazione di posizione,determinato durante o dopo la variazione di posizione di questo elemento della trasmissione a posizione variabile, soddisfa questo criterio di giudizio, ove questo secondo segnale di comando fa sì che questo dispositivo di innesta assuma uno stato di funzionamento predeterminato.
88. Autoveicolo secondo almeno una delle rivendicazioni da 85 a 87, caratterizzato dal fatto che questo dispositivo di emissione di comandi è collegato con un dispositivo di rilevamento del desiderio di cambio, il quale rileva quando è da avviare una variazione di posizione di questo elemento della trasmissione a posizione variabile.
89.Autoveicolo secondo la rivendicazione 88, caratterizzato dal fatto che questo dispositivo di rilevamento dell'intenzione di cambio riconosce quando l 'utilizzatore aziona una leva di azionamento della trasmissione.
90.Autoveicolo secondo almeno una delle rivendicazioni da 62 a 89, caratterizzato dal fatto che questa trasmissione è una trasmissione cambiabile manualmente.
91. Autoveicolo secondo le rivendicazioni 89 e 90,caratterizzato dal fatto che questo dispositivo di rilevamento del desiderio di cambio riceve il segnale di un dispositivo sensore e in caso di una variazione di questo segnale di sensore invita questo dispositivo di emissione di comandi ad emettere questo primo comando.
92. Autoveicolo secondo almeno una delle rivendicazioni da 62 a 89. caratterizzato dal fatto che questa trasmissione è una trasmissione che cambia automaticamente.
93. Autoveicolo secondo la rivendicazione 92, caratterizzato dal fatto che è previsto un dispositivo di comando della trasmissione, che emette segnali di comando, che provocano un processo di cambio di questa trasmissione cambiata automaticamente.
94. Autoveicolo secondo almeno una delle rivendicazioni da 62 a 93, caratterizzato dal fatto che è previsto almeno un secondo dispositivo sensore per il rilevamento di grandezze di funzionamento di questo autoveicolo.
95. Autoveicolo secondo la rivendicazione 94,caratterizzato dal fatto che questo secondo dispositivo sensore presenta almeno un sensore, che è selezionato da un gruppo di sensori,che contiene: sensori per il rilevamento di una posizione del pedale del freno, sensori per il rilevamento della pressione di frenatura in uno i più punti dell'impianto frenante, sensori per il rilevamento della velocità dell'aria di aspirazione, sensori per il rilevamento di una posizione della valvola a farfalla, sensori per il rilevamento della posizione del pedale del gas, un sensore per la determinazione della quantità di combustibile alimentato per unità di tempo o durante un processo di iniezione, sensori per il rilevamento del numero di giri del motore, sensori per il rilevamento del numero di giri della trasmissione, sensori per il rilevamento del numero di giri di ruote, sensori per il rilevamento di accelerazioni in direzione longitudinale del veicolo, sensori per il rilevamento di accelerazioni in direzione trasversale del veicolo, sensori per il rilevamento della pressione in punti predeterminati in un sistema idraulico, sensori per il rilevamento della temperatura dell'olio, sensori per il rilevamento della temperatura di raffreddamento, sensori per il rilevamento della temperatura esterna, sensori per il rilevamento della pressione ambientale, sensori per il rilevamento della potenza elettrica erogata all'utenza di corrente, come impianto di climatizzazione, riscaldamento del lunotto, ecc.
96.Autoveicolo secondo le rivendicazioni 93, 94 oppure 95, caratterizzato dal fatto che questo dispositivo di comando della trasmissione determina sulla base di un programma predeterminato in quale istante e in quale posizione è da variare la posizione momentanea di questo elemento della trasmissione a posizione variabile.
97. Autoveicolo secondo la rivendicazione 92, caratterizzato dal fatto che è previsto un dispositivo di selezione, da azionare da parte dell'utilizzatore, mediante il quale viene avviato il cambio di questa trasmissione automatica.
98. Autoveicolo secondo la rivendicazione 97, caratterizzato dal fatto che questo dispositivo d1 cambio contiene un dispositivo di cambio a passi, che fa sì che la trasmissione venga commutata nel rapporto di trasmissione di volta in volta successivo.
99. Autoveicolo secondo almeno una delle rivendicazioni da 62 a 98, caratterizzato dal fatto che questo dispositivo di rilevamento dell'intenzione di cambio è integrato nel dispositivo di calcolo.
100'.Autoveicolo secondo almeno una delle rivendicazioni da 62 a 98, caratterizzato dal fatto che questo dispositivo di comando della trasmissione è integrato in questo dispositivo di calcolo.
101.Autoveicolo secondo almeno una delle rivendicazioni da 62 a 100, caratterizzato dal fatto che questa trasmissione contiene almeno una sezione di trasmissione, che rende possibile una variazione continua del rapporto di trasmissione di due componenti della trasmissione associati uno all'altro, ove questo almeno un elemento della trasmissione a posizione variabile modifica il rapporto di trasmissione di questa sezione di trasmissione.
102.Autoveicolo secondo la rivendicazione 101, caratterizzato dal fatto che questo criterio di giudizio contiene il controllo di un rapporto di trasmissione predeterminato della trasmissione.
103.Autoveicolo secondo la rivendicazione 101 o la rivendicazione 102, caratterizzato dal fatto che questi valori di riferimento di posizione corrispondono rispettivamente ad un rapporto di numero di giri predeterminato.