ITMI970526U1 - Guarnizione per serramenti conformata in modo da migliorare la tenuta e il posizionamento - Google Patents

Description

Descrizione di uh modello d’utilità a nome:

DESCRIZIONE

La presente innovazione riguarda le guarnizioni per serramenti, cioè quelle guarnizioni che vengono inserite tra anta aprlblle e telaio di un serramento per impedire che tra i due vi siano Infiltrazioni d’acqua, oltre ad Interrompere vie preferenziali di trasmissione termica ed acustica costituite dalle fessure esistenti tra anta e telaio. Più In particolare l’innovazione riguarda quelle guarnizioni in cui una porzione della loro sezione trasversale viene inserita forzata in una scanalatura prevista solitamente nell’anta ‘ (o anche nel telalo) per ancorare la guarnizione, la parte restante della sezione trasversale della guarnizione fuoriuscendo da tale scanalatura e presentando due pareti parallele o inclinate tra loro di cui una addossata ad un plano (che chiameremo plano di battuta) previsto nell’anta stessa (o nel telaio) e contro II quale, quando si chiude il serramento, la guarnizione viene schiacciata da un piano di riscontro previsto nel telaio (o nell’anta). Le suddette due pareti parallele o Inclinate sono collegate tra loro da almeno due tratti.

Sono note guarnizioni di questo tipo aventi sezione trasversale di varie forme, ottenute per estrusione e costituite da un materiale termoplastico elasticamente deformabile e piuttosto morbido.

Sono pure note guarnizioni del tipo' suddetto in cui quella delle due sopra citate pareti (che è anche la più estesa) che resta addossata al suddetto piano di battuta è sempre di materiale elasticamente deformabile, ma decisamente più rigido di quello (morbido) fino ad allora utilizzato per formare le guarnizioni di questo tipo. In questo caso la guarnizione viene ottenuta mediante convenzionali metodi per coestrudere (attraverso una trafila di adatta configurazione) in un unico profilato due diverse materie plastiche.

Si è tuttavia potuto verificare che la suddetta parete maggiore della sezione trasversale della guarnizione può non risultare ben aderente al relativo piano di battuta quando l’anta è aperta, per cui può capitare che chiudendo l’anta la guarnizione venga schiacciata tra piano di battuta e piano di riscontro in modo anomalo, ciò potendo compromettere la tenuta del serramento.

E’ pertanto uno scopo della presente innovazione quello di realizzare una guarnizione di tenuta per serramenti che non presenti i suddetti inconvenlenti.

Tale scopo viene raggiunto grazie alla guarnizione secondo la presente innovazione, caratterizzata dal fatto che la 'porzione di ancoraggio della guarnizione è conformata in modo che, anche ad anta aperta, l’estremità della parete addossata al piano di battuta che è opposta alla porzione d’ancoraggio è mantenuta premuta contro Il plano di battuta. In tal modo la guarnizione, anche ad anta aperta, resta nella sua corretta posizione, evitando cosi la possibilità di deformazioni o posizionamenti anomali della stessa e assicurando di conseguenza una perfetta tenuta del serramento.

PreferìbiImente, per ottenere tale effetto, il tratto, che fa parte della porzione di ancoraggio, della parete addossata al piano di battuta, è conformata a gobba sporgente verso il piano di battuta.

L’innovazione risulterà più chiaramente comprensibile dalla seguente descrizione di due sue forme di realizzazione. In tale descrizione si farà riferimento al disegno allegato, in cui:

la flg. 1 è una sezione trasversale, notevolmente Ingrandita rispetto alle dimensioni reali, di una prima forma di realizzazione della guarnizione;

la fig. 2 Illustra la stessa guarnizione, leggermente ingrandita rispetto alle dimensioni reali, disposta In posizione su un relativo telaio di un serramento; e

la flg. 3 è simile alla fig. 1, ma Illustra una variante della guarnlzione.

Dalla fig. 1 si vede che la guarnizione per serramenti 10 comprende due pareti 12 e 14 inclinate tra'loro, di cui la prima (12) di estensione decisamente maggiore delia seconda (14). Le due pareti 12 e 14 sono collegate tra loro da due tratti 16 e 18 che presentano una conformazione ad angolo, I vertici del due angoli risultando rivolti uno verso l’altro. Poiché 11 tratto 18 ha un minor sviluppo, per facilitarne la deformazione è previsto un piccolo incavo 19.

Come si vede dalla fig. 1, l'assieme delle due pareti 12 e 14 e dei due tratti 16 e 18 forma una specie di profilo chiuso a soffietto che si estende longitudinalmente (perpendicolarmente al plano del foglio) alla guarnizione 10, il soffietto venendo schiacciato quando l’anta viene chiusa.

In corrispondenza dell’estremità della parete maggiore 12 opposta a quella da cui si diparte il tratto 16 è previsto un terzo tratto 20 che si estende, a mo’ di mensola, sostanzialmente perpendicolarmente alla parete 12. Da quest’ultlma si estende pure verso l’esterno, paraileiamente al terzo tratto 20, un quarto tratto 22 avente la stessa sporgenza del terzo tratto 20.

Un quinto tratto 28 si estende pure dalla parete maggiore 12 con una certa Inclinazione, In modo da formare, assieme alla parte del tratto 18 più vicina alla parete 12, una V.

La porzione di sezione trasversale della guarnizione 10 formata dai due tratti 20 e 22, assieme alla relativa parte della parete 12 conformata a gobba 21, costituisce quella che abbiamo chiamato porzione d’ancoraggio della guarnizione 10. Come infatti si vede dalla fig. 2, tale porzione d’ancoraggio è destinata a venire Inserita un poco forzata In una scanalatura 24 ricavata In un telaio 26 di un serramento (che nel caso specifico è in legno, ma potrebbe essere di un qualsiasi altro adatto materiale). Di conseguenza la parete 12 risulta adiacente ad un plano di battuta 30 ricavato nel telaio 26 e, proprio grazie alla gobba 21, la porzione d’estremità della parete 12 opposta alla gobba 21 risulta premuta contro il plano di battuta 30, per cui la guarnizione 10 non può allontanarsi dal piano di battuta 30 anche quando l’anta risulta aperta. In tal modo si evitano allontanamenti della guarnizione dal piano di battuta, che possono portare a deformazioni non corrette delia stessa quando viene chiusa l’anta e che a lungo andare possono pregiudicare la tenuta del serramento.

Come pure si vede dalla fig. 2, il tratto inclinato 28 fa da tenuta contro un plano 32 pure previsto nel telaio 26 e orientato perpendicolarmente rispetto al piano di battuta 30.

Dalla fig. 1 si vede che buona parte delia parete 12 è realizzata in un materiale diverso da quello del resto della guarnizione, e In particolare in un materiale che è sempre elasticamente deformabile, ma sostanzialmente più rigido di quello del resto della guarnizione.

Dalla fig. 1 si vede pure che l’estremità della parete maggiore 12 In corrispondenza del tratto 16 è di materiale morbido e presenta un labbro sporgente 13 che permette di ottenere una migliore tenuta (si vede in fig. 2 che il labbro 13 risulta schiacciato contro il piano di battuta 30 grazie alla presenza della gobba 21). Sempre a scopo di migliorare la tenuta, è prevista la conformazione ad angolo acuto dello spigolo sporgente 15 (di materiale morbido) tra tratto 16 e parete minore 14, un incavo interno 17 facilitando la 'deformazione voluta del tratto 16.

E’ noto che se ia guarnizione 10 presenta una porzione più rigida (la parte della parete 12 a tratteggio più fitto, realizzata di materiale elasticamente deformabile ma sostanzialmente più rigido di quello del resto delia guarnizione), si possono ottenere per coestrusione guarnizioni con tolleranze dimensionali più ridotte rispetto a quelle delle guarnizioni di materiale morbido, ottenendosi un prodotto di caratteristiche più costanti.

Materiali termoplastici adatti sia per formare le parti più flessibile che la parte più rigida della guarnizione sono costituiti ad esempio da gomme termoplastiche o polivinilcloruro, essendo questi materiali disponibili in diversa rigidezza.

La guarnizione 40 Illustrata in fig. 3 si differenzia dalla 10 solo per la diversa conformazione della sua porzione destinata ad essere schiacciata tra anta e telaio del serramento. In flg. 3 elementi uguali o simili a quelli della guarnizione 10 di flg. 1 sono stati Indicati con gli stessi numeri di riferimento aumentati di 30. La parete di estensione minore 44 è collegata alla relativa parete maggiore 42 sempre attraverso due tratti, rispettivamente 46 e 48 (che però potrebbero anche essere più di due) di cui II primo è sostanzialmente rettilineo e il secondo ha una conformazione ad S. Anche la guarnizione 40 è dotata di una gobba 51 che ha la stessa funzione della gobba 21 della guarnizione 10 delle flgg. 1 e 2.

E’ il caso di far notare che la presente Innovazione potrà essere applicata anche alle guarnizioni del tipo descritto nella contemporanea domanda di modello d’utilità dal titolo "Guarnizioni per serramenti a deformabilità controllata", dello stesso titolare della presente domanda, nelle quali guarnizioni entrambe le pareti della guarnizione sono costituite In tutto o In parte da materiale elasticamente deformabile ma sostanzialmente più rigido di quello del resto della guarnizione.

Claims (5)

1. RIVENDICAZIONI 1. Guarnizione per serramenti, del tipo in cui una porzione della loro sezione trasversale viene inserita forzata In una scanalatura prevista solitamente nell’anta (o anche nel telalo) per ancorare la guarnizione, la parte restante della sezione trasversale della guarnizione' fuoriuscendo da tale scanalatura e presentando due pareti parallele o Inclinate tra loro di cui una addossata ad un piano (che chiameremo piano di battuta) previsto nell’anta stessa (o nel telalo) e contro il quale, quando si chiude il serramento, la guarnizione 'viene schiacciata da un piano di riscontro previsto nel telaio (o nell’anta), caratterizzata dal fatto che la porzione di ancoraggio della guarnizione è conformata In modo che, anche ad anta aperta, l estremità della parete addossata al piano di battuta che è opposta alla porzione d’ancoraggio è mantenuta premuta contro il piano di battuta.
2. 2. Guarnizione secondo la rivendicazione 1, In cui il tratto, che fa parte delia porzione di ancoraggio, della parete addossata al piano di battura è conformato a gobba sporgente verso II piano di battuta.
3. 3. Guarnizione secondo la rivendicazione 2, in cui la parete addossata al plano di battuta è formata in parte da un primo materiale, sostanzialmente morbido, ed in parte da un secondo materiale, più rigido del primo.
4. 4. Guarnizione secondo !a rivendicazione 3, in cui dalla parte realizzata in materia plastica più rigida della parete addossata al piano di battuta si dipartono propaggini anch’esse realizzate di materia plastica sostanzialmente rigida e facenti parte dei tratti.
5. 5. Guarnizione secondo la rivendicazione 1, in cui l’estremità opposta alla porzione d’ancoraggio presenta un labbro flessibile destinato ad essere premuto contro il piano di battuta.