IT202000003103U1 - Guarnizione per serramenti - Google Patents

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Marco Raffaelli
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Description

GUARNIZIONE PER SERRAMENTI
DESCRIZIONE
La presente innovazione riguarda il settore degli infissi e serramenti, e in particolare ha ad oggetto una nuova configurazione di guarnizione che assicura la tenuta, oltre che il bloccaggio, della giunzione tra il vetro e l?intelaiatura del serramento.
Come ? noto guarnizioni in materiale elastico, ormai universalmente sintetico (PVC ? Gomme termoplastiche TPE ? EPDM e simili) vengono utilizzate nei serramenti alla giunzione tra il vetro e l?intelaiatura al fine di perfezionare il bloccaggio tra le parti e soprattutto assicurare la tenuta contro il passaggio di aria e di umidit?.
Le guarnizioni sono in pratica dei profilati estrusi che vengono tagliati a misura in spezzoni in funzione delle esigenze di montaggio e quindi applicati con modalit? note in modo da ancorarsi al bordo del serramento, a tal fine opportunamente sagomato con gole o binari. La sezione del profilato ? appunto realizzata in modo da prevedere su un lato una sagomatura di ancoraggio sul profilato, e sul lato opposto una distribuzione di alette sovrapposte che deformandosi in flessione contro la lastra in vetro esercitano contro di essa la pressione atta a garantire il fermo meccanico e la tenuta, come richiesto.
Il disturbo estetico che le tradizionali guarnizioni determinano, in particolare con l?una o pi? alette flesse che risultano visibili lungo il bordo del vetro, non ? ovviamente particolarmente gradito, ma ? di norma tollerabile nei serramenti standard. Una recente tendenza nel design dei serramenti, in particolare in quelli alluminio di ultima generazione, ? per? quella di ridurre la superficie della parte metallica del serramento, aumentando e valorizzando sempre pi? la parte vetrata dello stesso. In tal caso l?estetica della soluzione ? sporcata in modo sensibile dalla guarnizione, vanificando proprio il pregio di pulizia estetica che rappresenta l?obiettivo primario e la giustificazione della soluzione in questione.
Considerando questo stato di cose, la presente innovazione fornisce una guarnizione di sezione inedita, che grazie a un?originale disegno fornisce un particolare e sorprendente vantaggio di ordine estetico, rispetto alle soluzioni tradizionali, senza comprometterne le prestazioni funzionali, anzi garantendo un?azione di fermo e di tenuta anche superiori in confronto con le guarnizioni standard. L?impiego della nuova guarnizione secondo la presente innovazione risulter? particolarmente vantaggioso nel contesto di serramenti con telaio a profilo ridotto, ma in generale pu? essere fruttuoso in qualsiasi tipo di serramento.
La guarnizione secondo l?innovazione comprende profilato estruso in materiale elastico estendentesi secondo un asse di elongazione, il profilato prevedendo una sezione, su un piano ortogonale a detto asse di elongazione, comprendente un lato interno conformato per l?ancoraggio con un telaio di un serramento, e un lato esterno atto ad esercitare un?azione di serraggio su una parete vetrata del serramento, i lati interno ed esterno essendo mutuamente contrapposti lungo un asse di larghezza della sezione, la sezione comprendendo inoltre una prima estremit? e una seconda estremit? tra loro contrapposte secondo un asse di altezza sostanzialmente ortogonale a detto asse di larghezza, in cui il profilato prevede sul lato esterno una formazione tubolare che definisce una camera interna e che in sezione, nel senso dell?asse di altezza occupa un?estensione sostanzialmente compresa tra la seconda estremit? e circa met? della distanza tra la seconda estremit? e la prima estremit?.
L?innovazione verr? adesso illustrata in maggior dettaglio con la descrizione di una sua forma realizzativa fatta a titolo esemplificativo e non limitativo con riferimento ai disegni annessi in cui:
- la figura 1 ? una vista in sezione della guarnizione per serramenti secondo l?innovazione;
- la figura 2 ? una vista in sezione di un serramento con la guarnizione di figura 1 in assetto di montaggio;
- la figura 3 ? una vista analoga a quella di figura 2, in cui il serramento ? provvisto invece di una guarnizione secondo la tecnica nota;
- la figura 4 ? una rappresentazione prospettica di una porzione angolare di serramento, vista dalla faccia interna (cio? quella atta ad essere rivolta verso l?interno dell?ambiente su cui si apre l?infisso), in cui a titolo di confronto e per evidenziarne il differente impatto estetico sono stati montati rispettivamente, in una parte del perimetro un segmento di guarnizione secondo la tecnica nota e in un?altra parte un segmento di guarnizione secondo l?invenzione; e
- la figura 5 rappresenta la stessa porzione angolare di serramento della figura 4, vista dalla faccia esterna.
Con riferimento a dette figure, e in particolare per il momento alle figure 1 e 2, la guarnizione secondo l?innovazione ? realizzato sotto forma di profilato estruso in uno qualsiasi dei materiali gi? comunemente utilizzati per questo genere di guarnizioni e ben noti all?esperto del ramo. Il profilato ? identificato e rappresentato dalla sua sezione trasversale, cio? la sezione su un piano ortogonale a un asse baricentrico di elongazione X, asse uscente dal foglio del disegno e che corrisponde all?asse di estrusione.
Sulla sezione trasversale si individuano due lati opposti, e segnatamente un lato interno, o di ancoraggio, genericamente indicato con 1, e un lato esterno, o di serraggio, genericamente indicato con 2. La conformazione del lato di serraggio 2 ? quella specificamente oggetto della presente innovazione; per quanto riguarda il lato di ancoraggio 1, basti qui notare che esso presenta una conformazione di tipo noto, ad esempio con una sede 11 a coda di rondine e un dorso curvo 12, atta ad impegnarsi con un?apposita gola messa a disposizione, altrettanto tradizionalmente, dal profilo di un telaio T del serramento S, come mostrato in figura 2.
Venendo appunto al lato esterno 2, o di serraggio, e sempre con riferimento anche alla figura 2, questo ? atto ad entrare in pressione sulla faccia interna di una lastra in vetro V del serramento S, in questo caso una lastra di vetro a camera (cosiddetto ?doppio vetro?). Si consideri un asse di altezza Z della sezione del profilato, individuabile da un piano di mezzeria che contiene l?asse di elongazione X e si estende parallelamente ai lati interno ed esterno; in pratica, l?asse di altezza Z corre tra una prima estremit? 21e una seconda estremit? 22, o estremit? di testa, della sezione secondo una direzione sostanzialmente ortogonale alla direzione esterno-interno, quest?ultima essendo indicabile tramite un terzo asse Y o asse di larghezza.
In corrispondenza della prima estremit? 21, all?apice del citato dorso curvo 12, un?aletta 23 aggetta sul lato esterno, secondo la direzione appena identificata con l?asse di larghezza. L?aspetto di particolare significato dell?invenzione risiede nel fatto che, contrariamente alle soluzioni tradizionali, all?aletta 23 non si sovrappongono, scendendo verso la seconda estremit? 22, altre alette simili, ma una singola formazione tubolare 24, che definisce una camera interna 24a e che vista in sezione occupa, sul lato esterno e nel senso dell?asse di altezza Z, un?estensione sostanzialmente compresa tra la seconda estremit? 22 e circa met? della distanza tra quest?ultima e la prima estremit? 21.
Secondo l?asse di larghezza Y, la formazione tubolare 24, definita da pareti di spessore comparabile a quello dell?aletta 23, si estende sostanzialmente della stessa misura rispetto all?aletta stessa. Il punto di massima estensione ? preferibilmente e vantaggiosamente determinato tuttavia da un labbro 25 che si protende alla base 24b della formazione tubolare, cio? in corrispondenza dell?estremit? di testa 21. Quest?ultima ? in definitiva per buona parte determinata proprio dalla base 24b della formazione tubolare, che sempre preferibilmente ha un andamento convesso di una certa curvatura.
La nuova forma con la formazione tubolare e la relativa camera proprio adiacentemente all?estremit? di testa 21 fa s? che la guarnizione secondo l?innovazione lavori con una pressione superiore contro il vetro aumentando cos? la sigillatura ed il bloccaggio dello stesso. Nel contempo il lavoro di spinta dei suddetti elemento contro il vetro V si realizza efficacemente senza determinare alcuna sostanziale deformazione della guarnizione stessa, e pi? precisamente della zona dell?estremit? di testa, secondo la direzione di altezza Z. Questo aspetto ? facilmente comprensibile dall?esame della figura e, nella quale si nota che la modesta deformazione appena citata, considerata la posizione di montaggio, fa s? che la guarnizione rimanga relativamente compatta e quasi a filo del profilo di telaio T, non andando ad espandersi e a rendersi visibile sulla superficie del vetro. Esaminando invece la figura 3, che si riferisce al montaggio di una guarnizione di tipo noto, si pu? comprendere come in quel caso le alette supplementari previste centralmente e all?estremit? di testa, e segnatamente quella estrema, vadano a deformarsi sensibilmente, eccedendo l?ingombro del profilo metallico ed esponendosi marcatamente sulla superficie del vetro.
Ancor pi? chiaro ? il vantaggioso effetto estetico risultante se si esaminano le figure 4 e 5, nelle quali, rispettivamente dal lato interno ed esterno dell?infisso si comprendono i diversi impatti visivi generati dalla guarnizione secondo l?innovazione, indicata dalle frecce N (Nuova), e da quella nota indicata dalle frecce S (Standard). La formazione tubolare fa s? che l?azione di serraggio si scarichi in modo sostanzialmente diretto e concentrato secondo l?asse di larghezza X, evitando come detto deformazioni e dispersioni in altre direzioni e praticamente eliminando quasi totalmente l?impatto visivo sulla superficie vetrata. La nuova forma della guarnizione dunque determina contestualmente un pregio estetico, saldezza e sicurezza del montaggio, facilitando anche l?applicazione nella fase di montaggio del vetro (qui non dettagliata in quanto svolta secondo tecniche ben note all?esperto del ramo), sempre grazie al fatto che la formazione tubolare 24 determina deformazioni meno pronunciate rispetto alle molteplici alette delle guarnizioni note.
La guarnizione secondo l?innovazione pu? coprire, con adeguate variazioni dimensionali, vari spessori di sigillatura, indicativamente tra 10 e 2 mm. Come detto essa risulta particolarmente efficace con serramenti a profilo ridotto, ma il suo utilizzo pu? estendersi alle altre tipologie di serramenti, sempre con un vantaggio apprezzabile.
L?innovazione non ? limitata alla forma realizzativa sopra descritta ed illustrata, ma ne comprende qualsiasi ulteriore variante di esecuzione.

Claims (8)

RIVENDICAZIONI
1. Una guarnizione per serramenti comprendente un profilato estruso in materiale elastico estendentesi secondo un asse di elongazione (X), il profilato prevedendo una sezione, su un piano ortogonale a detto asse di elongazione, comprendente un lato interno (1) conformato per l?ancoraggio con un telaio di un serramento, e un lato esterno (2) atto ad esercitare un?azione di serraggio su una parete vetrata del serramento, i lati interno ed esterno (1, 2) essendo mutuamente contrapposti lungo un asse di larghezza (Y) della sezione, la sezione comprendendo inoltre una prima estremit? (21) e una seconda estremit? (22) tra loro contrapposte secondo un asse di altezza (Z) sostanzialmente ortogonale a detto asse di larghezza (Y), in cui il profilato prevede su detto lato esterno (2) una formazione tubolare (24), che definisce una camera interna (24a) e che in sezione, nel senso di detto asse di altezza (Z) occupa un?estensione sostanzialmente compresa tra detta seconda estremit? (22) e circa met? della distanza tra detta seconda estremit? (22) e detta prima estremit? (21).
2. La guarnizione secondo la rivendicazione 1, in cui il profilato comprende inoltre un?aletta (23) aggettante sul lato esterno, detta aletta (23) e detta formazione tubolare (24) estendendosi sostanzialmente per la stessa misura secondo detto asse di larghezza (Y).
3. La guarnizione secondo la rivendicazione 2, in cui detta formazione tubolare (24) ? definita da pareti di spessore sostanzialmente uguale a quello di detta aletta (23).
4. La guarnizione secondo una qualsiasi delle rivendicazioni precedenti, in cui il punto di massima estensione di detta formazione tubolare (24) ? determinato da un labbro (25) che si protende secondo detto asse di larghezza (Y) in corrispondenza di una base (24b) della formazione stessa, che materializza detta prima estremit? (21) della sezione.
5. La guarnizione secondo una qualsiasi delle rivendicazioni precedenti, in cui detta prima estremit? (21) della sezione ha un andamento convesso di una certa curvatura.
6. La guarnizione secondo una qualsiasi delle rivendicazioni precedenti, in cui detto lato interno (1) prevede una sede (11) a coda di rondine e un dorso curvo (12).
7. Un serramento per infissi comprendente almeno un segmento di guarnizione secondo una qualsiasi delle rivendicazioni precedenti.
8. Un kit di montaggio per serramenti di infissi comprendente almeno un segmento di guarnizione secondo una qualsiasi delle rivendicazioni da 1 a 7.
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