ITMI970076A1 - Pinza di afferraggio di contenitori quali in particolare bottiglie - Google Patents

Description

DESCRIZIONE dell'invenzione industriale

La presente invenzione si riferisce ad una pinza di afferraggio di contenitori, quali in particolare bottiglie o simili.

Nell'industria del confezionamento, più in particolare in quella dell'imbottigliamento o di contenitori similari, è necessario effettuare una serie di operazioni prima di procedere alla immissione del prodotto in esso.

Tipicamente si devono prevedere una operazione di lavaggio, una di sciacquatura, ed infine una di sterilizzazione del contenitore da usare. Per tali operazioni i contenitori, quali le bottiglie, vengono manipolati da un apposito trasportatore che li afferra, li capovolge e li posiziona in prossimità di stazioni dedicate a tutte quelle operazioni in precedenza segnalate.

Questo trasportatore, ad esempio sotto forma di giostra, prevede a tal fine una pluralità di elementi di afferraggio che agiscono sul contenitore. In particolare per le bottiglie gli elementi di afferraggio vanno a posizionarsi sul collo delle stesse o su una parte a sezione ridotta e devono potere anche essere spostabili. Infatti questi elementi di afferraggio devono potersi disporre sia in una posizione con contenitore rivolto verso l'alto (afferraggio, lavaggio e deposizione) sia con contenitore verso il basso (risciacquo e sterilizzazione) . Gli elementi di afferraggio usati sono simili a pinze che prevedono una coppia di bracci o ganasce azionabili tramite appositi mezzi in apertura e chiusura.

I bracci di queste pinze note vengono azionati da appositi leverismi che interagiscono su camme e che sono determinati ad assumere una preselezionata posizione da elementi elastici interposti.

Gli elementi elastici usualmente sono preposti alla stabile chiusura dei bracci di tali pinze sul collo del contenitore; conseguentemente si deve sopportare uno sforzo, per la loro apertura e per il mantenimento saldo in tale posizione, di rilevante valore che porta sovente a rottura oppure a cattivo funzionamento.

Ulteriormente, alcune di queste pinze di afferraggio sono dotate di tamponi collocati nella zona di contatto diretto con il contenitore al fine di minimizzare o rendere nullo il pericolo di rottura dello stesso. Questi tamponi presentano però l'inconveniente di dovere essere sostituiti in funzione della misura del contenitore o della zona ove avviene 1'afferraggio dello stesso.

Scopo della presente invenzione è quello di realizzare una pinza di afferraggio di contenitori, in particolare bottiglie, che risolva i suddetti inconvenienti e sia di sicuro e semplice azionamento.

Ulteriore scopo è quello di realizzare una pinza di afferraggio di contenitori, in particolare bottiglie, che inoltre sia adattabile a varie misure di contenitori o bottiglie senza necessità di sostituire i tamponi in esso presenti.

Questi scopi secondo la presente invenzione vengono raggiunti realizzando una pinza di afferraggio di contenitori, quali in particolare bottiglie, posizionabile su una parte mobile di una macchina di manipolazione di bottiglie o contenitori similari, comprendente una struttura portante entro la quale sono posti una coppia di bracci azionabili ad oscillare tra una posizione di riposo, richiusi ed affacciati tra loro a trattenere detto contenitore, ed una posizione aperta in cui sono allontanati liberando detto contenitore, caratterizzata dal fatto che detta struttura portante comprende una mensola ad U che supporta un blocchetto ruotabile rispetto a detta mensola, detti bracci essendo imperniati a detto blocchetto e recando imperniate ad una loro estremità, opposta a quella di afferraggio, una coppia di biellette per la rotazione dei bracci, una di dette biellette estendendosi in una leva a squadra che è impegnabile con una camma fissa rispetto a detta parte mobile di una macchina di manipolazione e posta in una regione localizzata, dette biellette alle loro altre"estremità essendo imperniate ad un perno scorrevole entro una sede di detto blocchetto con interposizione di un elemento elastico che a riposo mantiene detti bracci in posizione di chiusura.

Le caratteristiche ed i vantaggi di una pinza di afferraggio di contenitori, in particolare bottiglie secondo la presente invenzione risulteranno maggiormente evidenti dalla descrizione seguente, esemplificativa e non limitativa, riferita ai disegni schematici allegati nei quali:

la figura 1 è una vista in pianta dall'alto di una parte della giostra, parzialmente sezionata, recante una pluralità di pinze di afferraggio di contenitori, in particolare bottiglie secondo la presente invenzione,

la figura 2 è una prima vista in alzata laterale ingrandita di una pinza chiusa su un contenitore, in parte sezionata in alcuni suoi elementi,

la figura 3 è una seconda vista in alzata laterale ingrandita della pinza chiusa su un contenitore di figura 2, in parte sezionata in alcuni suoi elementi,

la figura 4 è una vista in pianta dall'alto che mostra ingrandita ed in parte sezionata una pinza aperta, e

la figura 5 è una vista in pianta dall'alto della stessa pinza di figura 4, quando viene capovolta e chiusa.

Con riferimento alla figura 1, viene mostrata una pluralità di pinze di afferraggio o presa, indicate complessivamente con 11, per contenitori, in particolare bottiglie 12 in figura 3, realizzate secondo l'invenzione. Le pinze di afferraggio 11 sono disposte a bordo di una giostra, solo parzialmente indicata in 13, per una macchina di manipolazione delle bottiglie o di contenitori similari.

Una tale giostra 13 ruota tramite una motorizzazione (non mostrata). In tal modo la giostra 13 porta, una dopo l'altra, le pinze 11, o parti di esse, in impegno con una camma 14 che ne determina l'azionamento in apertura così da afferrare il collo della bottiglia 12 ovvero rilasciarlo dopo che è stata trattata secondo quanto predeterminato.

In particolare si rileva dalle figure come ogni singola pinza 11 comprenda essenzialmente una struttura portante entro la quale sono posti una coppia di bracci 16, azionabili ad oscillare tra una posizione di riposo, richiusi ed affacciati tra loro, ed una posizione aperta in cui sono allontanati.

La struttura comprende una mensola ad U 15 che, in una sua zona intermedia, è fissabile alla giostra 13 tramite bulloni 17 e tra le cui estremità aperte viene posto un blocchetto 18. Questo blocchetto 18 è ruotabile in sue estremità opposte a sezione cilindrica minore 19 rispetto alla citata mensola ad U 15. Ciò è possibile grazie al fatto che le estremità cilindriche 19 si inseriscono entro manicotti 20 che vengono inserirsi entro fori 21 delle estremità libere della mensola 15; inoltre le parti sono fissabili tra loro tramite un bullone 22 che passa liberamente entro un foro del manicotto 20, pur consentendo la rotazione del blocchetto 18.

Questa rotazione viene usata per capovolgere la bottiglia 12, ove necessario, ruotandola di 180° tramite la rotazione di un tale blocchetto 18 all'interno della mensola di supporto 15. Un apposito alberino 23, fissato al blocchetto 18 e sporgente da esso, collabora con un'asta continua 24, fissata ad una estensione 27 della struttura della macchina, che funge da guida per tale movimento di rotazione del blocchetto 18. Una tale asta continua 24 circonda la giostra e, seguendo un certo andamento sinusoidale, determina lo spostamento dell'alberino 23. Quest'ultimo viene mantenuto in impegno sull'asta 24 grazie ad una sua porzione terminale a forca 25, trattenuta in posizione di continuo contatto, grazie alla collaborazione di una molla 26.

I bracci 16 sono oscillabili grazie al fatto che sono imperniati tramite coppie di bulloni di imperniamento 28 collocati da parti opposte del blocchetto ruotabile 18 e che si inseriscono solo parzialmente in esso in fori accecati,(non mostrati). Ciascun braccio 16 presenta quindi una forma scatolare con sezione trasversale ad U ed orecchie centrali 44 per la collocazione dei citati bulloni 28. Una prima estremità dei bracci 16 reca sagomature 29 che si estendono verso il braccio affacciato e sono atte a ricevere tamponi (non mostrati). In tal modo si possono usare tamponi, anche di dimensioni differenti, così da rendere la pinza adattabile a bottiglie o contenitori 12 di dimensione varia della zona di afferraggio. Inoltre in una porzione intermedia dei bracci 16, tra le orecchie centrali 44, sono ricavate asolature laterali 42 entro le quali passano i manicotti 20 e le estremità a sezione cilindrica 19 che supportano ruotabilmente il blocchetto 18. Tali asolature 42 consentono la apertura dei bracci che altrimenti resterebbero bloccati, non appena ruotati.

Ad una seconda estremità dei bracci 16 vengono imperniate in 30 prime estremità di biellette 31 che, all'altra loro estremità, sono articolate tra loro in un imperniamento 32. Una di queste biellette 31 si estende in una leva a squadra 33 che reca una rotella 34 folle, atta ad interagire con la camma 14, in precedenza citata, fissa e posta in una regione localizzata della macchina di manipolazione. Nella disposizione vantaggiosa illustrata la leva a squadra 33 risulta in posizione di riposo della pinza allineata ai bracci 16, mentre le biellette 31 sono perpendicolari ad essi. Inoltre la leva a squadra 33 è posta con orientamento attorno a 90° rispetto alle biellette 31.

La leva a squadra 33 porta inoltre una appendice di fine corsa 35 che determina la fine della sua rotazione andando a battuta sulla parte esterna della mensola 15. Questa appendice di fine corsa 35 prevede anche una certa regolabilità di posizione grazie alla presenza di una vite 36 che sposta la battuta.

L' imperniamento 32 è posto centralmente rispetto ai lati della mensola ad U 15 é ad esso è vincolata anche la estremità di un perno 37 che si inserisce in una bussola 38 inserita in una sede 39 ricavata nel blocchetto 18. Tra una flangia 40, solidale alla testa del perno 37, ed una sede 45 di una molla, aperta verso l'esterno e coassiale alla sede 39 della bussola 38, interagisce anche una molla 41. Questa molla 41 usualmente tende a spingere il perno 37 fuori, almeno parzialmente, dalla sua sede 45, ovvero in allontanamento dalla sede 39 o dalla bussola 38. In tal modo determina la chiusura dei bracci 16 della pinza dì afferraggio della presente invenzione.

Si deve subito sottolineare che una pinza secondo la presente invenzione presenta una apertura simmetrica, pur essendo comandata da una leva a squadra 33 che agisce direttamente su una sola bielletta 31. L'azionamento avviene grazie alla interazione della rotella 34 con la camma fissa 14 che promuove la rotazione della leva a squadra 33.

Questa determina la rotazione verso l'interno della mensola ad U 15 della rispettiva bielletta 31 con apertura del rispettivo braccio 16. Del tutto contemporaneamente però l'imperniamento centrale 32 trascina anche in rotazione la seconda bielletta 31, concorrente in tale imperniamento, che a sua volta fa ruotare anche il secondo braccio 16. La presenza del perno 37 serve a correlare perfettamente tale movimento contemporaneo dei bracci 16 che ruotano attorno alle coppie di bulloni 28, che fungono da perni di rotazione. La massima apertura dei due bracci viene determinata dalla flangia 40 del perno 37, che rientrando nella sua sede 39, va a battuta sulla bussola 38.

Sia la sede 45 della molla 41, coassiale a quella della bussola 38, che altri elementi della pinza sono aperti verso l'esterno per permettere una loro sanificazione. In generale comunque non vi è elemento della pinza della invenzione che non sia raggiungibile durante l'operazione di sanificazione.

Si nota quindi che il movimento di apertura della pinza viene determinato da un elemento esterno, la camma, che agisce su un meccanismo di apertura che è totalmente interno ed integrato nella parte mobile della pinza. Infatti si deve ricordare che il blocchetto 18 è ruotabile attorno ai manicotti 20 ed alle estremità a sezione cilindrica 19 che lo supportano. Questo al fine di poter svolgere anche il compito di capovolgere la bottiglia e permettere il suo risciacquo e/o la sua igienìzzazione tramite, ad esempio, un apposito ugello 43 previsto nella macchina .

La disposizione di una sola leva a squadra 33, che, interagendo con la camma 14, provoca l'apertura dell'intera pinza, determina la scomposizione degli sforzi che insistono sulla pinza. Si avranno infatti sforzi sia normali all'asse del perno 37 che tangenziali con conseguenti minori usure delle parti interagenti tra loro.

Inoltre, proprio questa particolare disposizione dispari della leva a squadra 33 di azionamento permette il montaggio della pinza sia come pinza destra che sinistra senza problema alcuno.

La geometria utilizzata per la disposizione delle varie parti rende la pinza secondo la presente invenzione molto compatta ed adatta per macchine aventi un limitato ingombro. Soprattutto questo limitato ingombro delle pinze porta alla possibilità di costruire macchine aventi un passo molto ridotto tra una pinza e l'altra.

La presenza sui bracci della pinza di sagomature consente il montaggio di tamponi di vario tipo con possibilità di manipolare bottiglie con zona di afferraggio di diverso diametro.

Claims (11)

1. RIVENDICAZIONI 1. Pinza di afferraggio di contenitori, quali in particolare bottiglie, posizionabile su una parte mobile (13) di una macchina di manipolazione di bottiglie o contenitori similari (12), comprendente una struttura portante (15, 18) entro la quale sono posti una coppia di bracci (16) azionabili ad oscillare tra una posizione di riposo, richiusi ed affacciati tra loro a trattenere detto contenitore, ed una posizione aperta in cui sono allontanati liberando detto contenitore, caratterizzata dal fatto che detta struttura portante comprende una mensola ad U (15) che supporta un blocchetto (18) ruotabile rispetto a detta mensola, detti bracci (16) essendo imperniati a detto blocchetto (18) e recando imperniate ad una loro estremità, opposta a quella di afferraggio, una coppia di biellette (31) per la rotazione dei bracci, una di dette biellette estendendosi in una leva a squadra (33) che è impegnabile con una camma (14) fissa rispetto a detta parte mobile (13) di una macchina di manipolazione e posta in una regione localizzata, dette biellette (31) alle loro altre estremità essendo imperniate ad un perno (37) scorrevole entro una sede (39) di detto blocchetto (18) con interposizione di un elemento elastico (41) che a riposo mantiene detti bracci in posizione di chiusura.
2. 2 . Pinza di afferraggio secondo la rivendicazione 1, caratterizzata dal fatto che detta leva a squadra (33) risulta, in posizione di riposo di detta pinza, allineata a detti bracci (16), mentre dette biellette (31) sono perpendicolari ad essi.
3. 3. Pinza di afferraggio secondo la rivendicazione 1, caratterizzata dal fatto che detta leva a squadra (33) è posta con orientamento attorno a 90° rispetto a detta bielletta (31) dalla quale si estende.
4. 4. Pinza di afferraggio secondo la rivendicazione 1, caratterizzata dal fatto che da detta leva a squadra (33) si estende una appendice di fine corsa (35) che determina la posizione di chiusura di detti bracci (16).
5. 5. Pinza di afferraggio secondo la rivendicazione 1, caratterizzata dal fatto che detto elemento elastico (41) è una molla che interagisce tra una flangia (40), solidale ad una testa di detto perno (37), ed una sede (45), aperta verso l'esterno e coassiale a detta sede (39) ove scorre detto perno (37) in una bussola (38).
6. 6. Pinza di afferraggio secondo la rivendicazione 1, caratterizzata dal fatto che detto blocchetto (18) è ruotabile rispetto a detta mensola (15) tramite sue estremità cilindriche (19) opposte che si inseriscono entro manicotti (20) che sono inseriti entro fori (21) delle estremità libere di detta mensola (15), dette parti (19, 20, 21) essendo fissabili tra loro tramite un bullone (22) che passa liberamente entro un foro centrale di detto manicotto (20) e consente la rotazione di detto blocchetto.
7. 7. Pinza di afferraggio secondo la rivendicazione 1, caratterizzata dal fatto che detti bracci (16) sono imperniati a detto blocchetto (18) tramite coppie di bulloni di imperniamento (28) che si inseriscono solo parzialmente in esso da parti opposte.
8. 8. Pinza di afferraggio secondo la rivendicazione 1, caratterizzata dal fatto che ciascuno di detti bracci (16) presenta una forma scatolare con sezione trasversale ad U ed orecchie centrali (44) per la collocazione di detti bulloni di imperniamento (28).
9. 9. Pinza di afferraggio secondo la rivendicazione 1, caratterizzata dal fatto che da detto blocchetto (18) si estende un alberino (23) che sporge e collabora con un'asta continua (24) sagomata e fissata ad una parte fissa della macchina che funge da guida per un movimento di rotazione di 180° di detto blocchetto {18).
10. 10. Pinza di afferraggio secondo la rivendicazione 1, caratterizzata dal fatto che detto perno (37) è scorrevole in una bussola (38) disposta in detta sede (39) di detto blocchetto (18).
11. 11. Pinza di afferraggio di contenitori, quali in particolare bottiglie, sostanzialmente come descritta in precedenza e come illustrata nei disegni allegati.