ITMI941617A1 - Dispositivo per la piegatura di materiale flessibile - Google Patents

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ITMI941617A1
ITMI941617A1 IT001617A ITMI941617A ITMI941617A1 IT MI941617 A1 ITMI941617 A1 IT MI941617A1 IT 001617 A IT001617 A IT 001617A IT MI941617 A ITMI941617 A IT MI941617A IT MI941617 A1 ITMI941617 A1 IT MI941617A1
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comb
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Angelo Bartesaghi
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Omet Srl
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    • B65CONVEYING; PACKING; STORING; HANDLING THIN OR FILAMENTARY MATERIAL
    • B65HHANDLING THIN OR FILAMENTARY MATERIAL, e.g. SHEETS, WEBS, CABLES
    • B65H45/00Folding thin material
    • B65H45/12Folding articles or webs with application of pressure to define or form crease lines
    • B65H45/16Rotary folders
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    • B65H45/20Zig-zag folders

Description

Descrizione dell invenzione avente per titolo: "DISPOSITIVO PER LA PIEGATURA DI MATERIALE FLESSIBILE”
La presente invenzione riguarda un dispositivo per la piegatura di materiale flessibile sotto forma di nastro continuo o fogli singol'i e, in particolare, un dispositivo del tipo a rulli per la piegatura a zig-zag del citato materiale, ad esempio per realizzare tovaglioli o fazzoletti di carta.
Un simile dispositivo comprende infatti una coppia di rulli paralleli e contrapposti che sono posti in rotazione alla stessa velocità in sensi opposti. Il materiale flessibile, ad esempio carta o simile, viene trascinato tra i due rulli che sono dotati rispettivamente di almeno un elemento a pinza e di almeno un elemento a pettine disposti lungo direttrici parallele agli assi dei rulli. La piegatura viene ottenuta mediante l’azione coordinata dell’elemento a pettine che, sporgendo rispetto alla superficie di un rullo, spinge il foglio di materiale flessibile tra le ganasce aperte dell’elemento a pinza sul rullo contrapposto, la chiusura delle quali impartisce al materiale la piega desiderata. Generalmente le ganasce dell’elemento a pinza sono costituite da una ganascia fissa, realizzata lungo una superficie sostanzialmente radiale del rullo, e da una ganascia mobile azionata, ad esempio, mediante un meccanismo a camma.
Nei dispositivi di piegatura attualmente noti l’elemento a pettine è incernierato con asse parallelo all’asse del rullo e viene spinto verso la posizione di lavoro da una molla. Quest 'ultima cede sotto l’azione di chiusura della ganascia mobile per consentire di liberare il pettine dalla presa dell’elemento a pinza e riporta immediatamente l’elemento a pettine nella sua posizione di lavoro sporgente dal rullo.
Uno dei principali inconvenienti della tecnica nota è dato dalla notevole usura dell’elemento a pettine e dell’elemento a pinza in seguito all’interferenza che si verifica dopo l’uscita del pettine dalla pinza chiusa, dopo la ganascia di valle nel senso di rotazione del rullo. Per evitare l’usura di entrambi i componenti l’elemento a pinza viene generalmente realizzato in metallo mentre l’elemento a pettine viene realizzato in materiale plastico, ad esempio in nylon. Ciò comporta tuttavia una notevole usura dell’elemento a pettine che deve essere sostituito di frequente per garantire il corretto funzionamento del dispositivo di piegatura. L’operazione di sostituzione, piuttosto frequente, richiede naturalmente l’arresto delua macchina con conseguente rallentamento della produzione.
In particolare, nei dispositivi di piegatura a zig-zag i rulli comprendono ciascuno un elemento a pettine cooperante con un rispettivo elemento a pinza sul rullo contrapposto. Pertanto, anche nel caso di usura di un solo elemento a pettine, è preferibile sostituirli entrambi per evitare frequenti arresti della macchina ma ciò comporta inevitabilmente un elevato costo di manutenzione.
Un ulteriore inconveniente dei dispositivi di piegatura di tipo noto è dato dal fatto che l’elemento a pettine, una volta liberato dalla presa dell’elemento a pinza, viene riportato immediatamente dalla molla nella sua posizione di lavoro sporgente dal rullo. Questo porta l’estremità sporgente dell’elemento a pettine ad interferire con il foglio piegato in uscita dal dispositivo, con conseguente possibilità di danneggiamento superficiale del nastro e pericolo di eventuali inceppamenti dovuti ad un indesiderato trascinamento del foglio da parte dell’elemento a pettine. Un parziale rimedio a questa eventualità è quello di prevedere un "rastrello" mobile con moto alternato in sincronìa con il dispositivo e con corsa sufficiente a distanziare il foglio piegato uscente dal dispositivo durante il passaggio dell’elemento a pettine. Pur essendosi rivelata efficace, questa realizzazione comporta dei limiti notevoli alla velocità di produzione dovuti alla presenza di parti in moto alternativo, nonché all’elevato numero di parti in movimento, all’aumento delle dimensioni complessive della macchina e alla complicazione dei cinematismi richiesti per sincronizzare i movimenti di tutti gli organi.
Compito della presente invenzione è quello di prevedere un dispositivo per la piegatura di materiale flessibile che risolva gli inconvenienti della tecnica nota.
Nell’ambito di questo compito, uno scopo della presente invenzione è quello di realizzare un dispositivo per la piegatura di materiale flessibile che consenta di ridurre l’usura degli elementi a pettine e degli elementi a pinza. Un altro scopo della presente invenzione è quello di realizzare un dispositivo per la piegatura di materiale flessibile che consenta di evitare danni al materiale piegato o eventuali inceppamenti della macchina in seguito al trascinamento del foglio da parte dell’elemento a pettine .
Un ulteriore scopo della presente invenzione è quello di realizzare un dispositivo per la piegatura di materiale flessibile che consenta di aumentare la velocità di produzione, della macchina piegatrice.
Questi scopi sono raggiunti dalla presente invenzione, che riguarda un dispositivo per la piegatura di materiale flessibile sotto forma di nastro continuo o fogli singoli, del tipo comprendente una coppia di rulli paralleli e contrapposti dotati rispettivamente di almeno un elemento a pinza e di almeno un elemento a pettine disposti lungo direttrici parallele agli assi dei rispettivi rulli, detto materiale flessibile essendo trascinato tra detti rulli, posti in rotazione alla stessa velocità in senso reciprocamente opposto, per effettuarne la piegatura in seguito all’azione congiunta dell’elemento a pettine disposto su un primo di detti rulli e dell’elemento a pinza disposto su un secondo di detti rulli, caratterizzato dal fatto di comprendere mezzi per muovere detto elemento a pettine tra una posizione sostanzialmente retratta rispetto alla superficie di detto primo rullo ed una posizione sporgente atta a consentire la cooperazione di detto elemento a pettine con il corrispondente elemento a pinza su detto secondo rullo-La sincronizzazione dei movimenti dell’elemento a pettine ha il duplice vantaggio di ridurre o annullare l’interferenza tra l’elemento a pettine e l’elemento a pinza, riducendo conseguentemente l’usura degli stessi, e consente di ridurre la corsa del rastrello distanziatore o, al limite, di eliminare completamente il rastrello stesso dal momento che l’interferenza tra l’elemento a pettine ed il foglio uscente dal dispositivo viene ridotta, o al più eliminata, facendo rientrare l’estremità sporgente dell’elemento a pettine.
Questi ed altri vantaggi risulteranno più chiari dalla descrizione che segue, fatta a titolo illustrativo e non limitativo, con riferimento ai disegni allegati, in cui: - la figura 1 è una vista schematica in prospettiva di una possibile realizzazione del dispositivo secondo l’invenzione ;
- la figura 2 è una vista in prospettiva di un particolare di un elemento a pettine utilizzato nel dispositivo di figura 1;
la figura 3 è una vista schematica che mostra in successione le fasi A-D di un’operazione di piegatura con un dispositivo secondo l’invenzione;
la figura 4 è una vista in pianta dei mezzi di azionamento dell ’elemento a pettine in una possibile forma di realizzazione dell’invenzione;
la figura 5 è una vista frontale del meccanismo di azionamento di figura 4;
- la figura 6 è una vista schematica dei cinematismi nelle forme di realizzazione delle figure 4 e 5; e
la figura 7 è una vista schematica dei cinematismi secondo un’altra possibile forma di realizzazione dell ’invenzione .
In figura 1 è rappresentato schematicamente un dispositivo per la piegatura di materiale flessibile alimentato sotto forma di un nastro continuo 1 che viene trascinato tra una coppia di rulli 2 e 3 paralleli e contrapposti. Ciascun rullo è dotato di un elemento a pettine 4 e di un elemento a pinza 5 disposti lungo direttrici parallele agli assi di rotazione dei rulli 2 e 3.
I rulli 2, 3 sono dotati di scanalature circonferenz iali 6 per consentire l’alloggiamento di uno o più rastrelli 7 che si muovono tra una posizione sostanzialmente interna rispetto al profilo del rullo ed una posizione esterna rispetto al citato profilo. Un analogo profilo scanalato viene realizzato negli elementi a pinza 5 e negli elementi a pettine 4 (fig. 2). Ogni rullo presenta inoltre delle porzioni superficiali 9 zigrinate, disposte preferibilmente in prossimità della sede di alloggiamento dell’elemento a pettine 4, che agevolano il trascinamento del foglio 1 tra i rulli 2 e 3 in corrispondenza delle fasi (si vedano ad esempio le fasi A e D in figura 3) in cui il foglio 1 non è trattenuto da uno degli elementi a pinza 5.
In figura 3 vengono illustrate schematicamente le fasi successive di un’operazione di piegatura durante la produzione di un foglio continuo 1 piegato a zig-zag. In particolare, nella prima illustrazione in alto a destra, indicata come fase A, il rastrello 7 associato al rullo 3 si trova in posizione sporgente rispetto al profilo del rullo durante il passaggio dell’elemento a pettine 4 rivolto verso la porzione 1' del materiale già piegato. In questo caso tuttavia l’elemento a pettine 4 è in fase di rientro, o è già totalmente rientrato, per cui sarebbe comunque scongiurato il pericolo di trascinamento della porzione di foglio 1’ da parte dell’elemento a pettine 4 sul rullo 3.
Prevedendo il rientro dell’elemento a pettine 4 la presenza dei rastrelli 7 può anche essere evitata con conseguente riduzione dell’ingombro della macchina ed eliminazione dei meccanismi necessari a movimentare i rastrelli 7. Inoltre i rulli 2 e 3, così come gli elementi a pettine 4 e gli elementi a pinza 5, possono essere realizzati senza le scanalature 6 che alloggiano i rastrelli 7, semplificando conseguentemente i problemi di realizzazione ed assemblaggio dei rulli stessi.
Nel caso in cui si desideri comunque mantenere i rastrelli 7 a scopo puramente precauzionale , è possibile ridurne notevolmente l’escursione a 1-2 mm, rispetto alle macchine di tipo noto in cui l’escursione arriva a circa 1 cm, consentendo così di aumentare la velocità di produzione della macchina piegatrice.
Nella fase B di figura 3 l’elemento a pettine 4 del rullo 2 viene spostato verso l’esterno, fino ad una posizione sporgente dal profilo del rullo 2, per spingere il foglio 1 nell’elemento a pinza 5 sul rullo 3 e realizzare così la piega trasversale.
Nella fase C di figura 3 l’elemento a pinza 5 del rullo 3 è chiuso e trattiene il foglio per un certo angolo di rotazione prima di rilasciarlo, mentre l’elemento a pettine 4 del rullo 2 sta rientrando verso l’interno. Anche in questo caso il rastrello 7 associato al rullo 2 viene spostato verso l’esterno a scopo precauzionale per impedire l’interferenza con la porzione 1” del foglio in uscita dal dispositivo di piegatura.
Nella fase D l’elemento a pinza 5 del rullo 3 è stato aperto per rilasciare il foglio e consentirne il deposito sul resto del materiale già piegato, mentre l’elemento a pettine 4 del rullo 2 sta rientrando o è già completamente rientrato rispetto al profilo del rullo.
Nelle figure 4 e 5 è mostrato un dispositivo di piegatura in una · possibile forma di realizzazione secondo l’invenzione. In figura 4 sono illustrati in modo dettagliato i mezzi di azionamento dell’elemento a pettine 4 del rullo 3 nella posizione in cui viene effettuata la piegatura di un foglio (non illustrato) in cooperazione con l’elemento a pinza 5 sul rullo 2.
I mezzi per muovere l’elemento a pettine 4 comprendono una camma 10 che risulta fissa rispetto al rullo rotante 3. La camma 10 è solidale ad un albero esterno 11 coassiale all’asse dell’albero 12 di azionamento in rotazione del rullo 3..
Il profilo della camma 10 viene seguito da un elemento di punteria 13, ad esempio un rullino seguicamma, che è imperniato all’estremità di una leva 14 sulla quale agisce, all’estremità opposta, una molla 15 atta a mantenere l’elemento di punteria 13 a contatto del profilo della camma 10.
Come risulta più chiaramente dalla vista in figura 5, la leva 14 è montata su un perno 16 in una posizione compresa tra il perno 17 dell’elemento di punteria 13 ed il perno di supporto 18 della molla 15.
Al disotto della leva 14 è presente un disco 19, alloggiato in una apposita sede nel rullo 3, per supportare il perno 16.
Nella cavità 20 sottostante al disco 19 è alloggiato l’elemento a pettine 4 che è vincolato al perno 16 mediante degli elementi di fissaggio 21, In figura 5 è stato rappresentato per semplicità un solo elemento di fissaggio 21 ma è sottinteso che di questi devono esserne previsti più di uno, distanziati l’uno dall’altro lungo tutta la lunghezza dell’elemento a pettine 4.
Nella forma di realizzazione mostrata in figura 4 e 5 l’asse del perno 16 attorno a cui ruota la leva 14 è parallelo al piano di giacitura dell’elemento a pettine 4, ma leggermente distanziato da esso, per impartire un movimento di rotazione all’elemento a pettine 4.
Una rappresentazione schematica del cinematismo appena descritto è mostrata in figura 6 secondo un osservatore solidale al rullo rotante 3. In questo caso l’osservatore vede ruotare la camma 10 nel verso indicato dalla freccia R mentre risulta fisso l’albero 12 che aziona in rotazione il rullo 3 (non rappresentato in figura 6). L’elemento di punteria 13 segue il profilo della camma 10 provocando l’oscillazione della leva 14 ruota attorno al proprio centro di istantanea rotazione 22, coincidente con la proiezione dell’asse del perno 16, e quindi il movimento di rotazione dell’elemento a pettine 4, vincolato in corrispondenza del punto 23, nella direzione delle frecce I ed O, vale a dire rispettivamente verso l’interno e verso l'esterno del rullo 3.
In questo caso l’elemento di punteria 13 e la molla 15 sono collegati rispettivamente ad estremità opposte della leva 14, con il centro di rotazione 22 della leva 14 ed il punto di fissaggio 23 dell’elemento compresi fra le citate estremità. E’ tuttavia sottinteso che altre disposizioni con leve di altro genere sono comprese nell’ambito dell ’invenzione .
II movimento dell’elemento a pettine 4 tra una posizione sporgente ed una posizione ritratta rispetto al profilo del rullo consente vantaggiosamente di ridurre l'interazione tra l’elemento a pettine 4 e l’elemento a pinza 5 Viene così ridotta l’usura degli elementi reciprocamente cooperanti, in particolare l’usura dell’elemento a pettine 4, limitando conseguentemente gli arresti della produzione necessari alla sua sostituzione. Un ulteriore vantaggio del dispositivo secondo l'invenzione dato dal fatto che l’utilizzo di un rastrello 7 non è più strettamente necessario poiché l’interferenza con il foglio uscente dal dispositivo di piegatura viene evitata facendo rientrare l’elemento a pettine 4 all’interno rispetto al profilo dei rulli. In questo caso vengono quindi eliminati i meccanismi di azionamento sincronizzato del rastrello 7 con conseguente possibilità di semplificazione della macchina piegatrice e riduzione delle sue dimensioni. Nel caso in cui si desideri mantenere a scopo precauzionale il rastrello 7 è comunque possibile ridurne notevolmente la corsa consentendo un aumento della velocità di funzionamento della macchina piegatrice.
Un altra possibile forma di realizzazione della presente invenzione è mostrata schematicamente in figura 7, sempre secondo un osservatore solidale al rullo rotante 3. In questo caso sono previsti un elemento di punteria 25 ed una molla 26 collegati mediante un’asta o un perno 27 all’elemento a pettine 4 e sostanzialmente allineati al piano di giacitura di questo per impartirgli un moto traslatorio nella direzione indicata dalla doppia freccia T, vale a dire in direzione sostanzialmente radiale rispetto al rullo 3.

Claims (9)

  1. RIVENDICAZIONI 1. Dispositivo per la piegatura di materiale flessìbile sotto forma di nastro continuo o fogli singoli, del tipo comprendente una coppia di rulli paralleli e contrapposti dotati rispettivamente di almeno un elemento a pinza e di almeno un elemento a pettine disposti lungo direttrici parallele agli assi dei rispettivi rulli, detto materiale flessibile essendo trascinato tra detti rulli, posti in rotazione alla stessa velocità in senso reciprocamente opposto, per effettuarne la piegatura in seguito all’azione congiunta dell’elemento a pettine disposto su un primo di detti rulli e dell’elemento a pinza disposto su un secondo di detti rulli, caratterizzato dal fatto di comprendere mezzi per muovere detto elemento a pettine tra una posizione sostanzialmente retratta rispetto alla superficie di detto primo rullo ed una posizione sporgente atta a consentire la cooperazione di detto elemento a pettine con il corrispondente elemento a pinza su detto secondo rullo.
  2. 2. Dispositivo secondo la rivendicazione 1, caratterizzato dal fatto che detti mezzi per muovere l’elemento a pettine comprendono almeno una camma coassiale all’asse di detto primo rullo e fissa rispetto ad esso, almeno un elemento di punteria atto a seguire il profilo di detta camma, nonché almeno una molla atta a mantenere detto elemento di punteria a contatto del profilo di detta camma.
  3. 3. Dispositivo secondo la rivendicazione 2, caratterizzato dal fatto che detti mezzi per muovere l’elemento a pettine comprendono una leva alla quale sono collegati detto elemento di punteria e detta molla, detta leva essendo ulteriormente collegata a detto elemento a pettine ed imperniata con asse parallelo e distanziato rispetto al piano di giacitura di questo per impartire un movimento di rotazione a detto elemento a pettine.
  4. 4. Dispositivo secondo la rivendicazione 3, caratterizzato dal fatto che detto elemento di punteria e detta molla sono collegati rispettivamente ad estremità opposte di detta leva, il centro di rotazione di detta leva ed il punto di fissaggio di detto elemento a pettine essendo compresi fra dette estremità.
  5. 5. Dispositivo secondo la rivendicazione 2, caratterizzato dal fatto che detto elemento di punteria e detta molla sono sostanzialmente allineati al piano di giacitura di detto elemento a pettine per impartire a questo un moto traslatorio in direzione radiale rispetto a detto primo rullo .
  6. 6. Dispositivo secondo una qualsiasi delle rivendicazioni precedenti caratterizzato dal fatto che detto primo e detto secondo rullo comprendono ciascuno almeno un elemento a pinza ed almeno un elemento a pettine disposti in posizioni diametralmente opposte per ottenere la piegatura a zig-zag di detto materiale flessibile.
  7. 7. Dispositivo secondo una qualsiasi delle rivendicazioni precedenti, caratterizzato dal fatto che detti rulli comprendono una pluralità di scanalature circonferenziali atte ad alloggiare una pluralità dì rastrelli mobili tra una posizione sostanzialmente interna ed una posizione sporgente rispetto al profilo del rullo.
  8. 8. Dispositivo secondo la rivendicazione 7, caratterizzato dal fatto che l’escursione massima di detti rastrelli è minore o uguale a 2 millimetri.
  9. 9. Dispositivo secondo una qualsiasi delle rivendicazioni da 1 a 6, caratterizzato dal fatto che detti rulli hanno superficie con direttrici continue, rettilinee e parallele all’asse di rotazione dei rulli, e dal fatto che detto o detti elementi a pettine e detto o detti elementi a pinza hanno profili di estremità continui.
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