ITMI941411A1 - Dispositivo di chiusura di una calzatura in specie di uno scarpone da sci - Google Patents

Abstract

La presente invenzione si riferisce a un dispositivo di chiusura di una calzatura, segnatamente di uno scarpone da sci. Esso comprende un dispositivo di comando (11) con articolazione a sfera disposta su una placca (16), solidale a uno del risvolti da accostare (12) della calzatura. Sull'altro risvolto (13) è presente una cremagliera (9). Detto dispositivo comprende inoltre una copertura allungata (1), un collegamento non estensibile (10) vincolato al dispositivo di comando (11), la cui estremità (4) opposta alla cremagliera è vincolata alla copertura (1), e un tirante o un archetto (2), la cui estremità reca una barretta di aggancio (17), vincolata alla copertura al di qua della sua estremità libera disposta sul lato della cremagliera.

Description

Descrizione della domanda di brevetto per invenzione industriale avente titolo:

DISPOSITIVO DI CHIUSURA DI UNA CALZATURA, IN SPECIE DI UNO SCARPONE DA SCI

DESCRIZIONE

L’invenzione riquarda un dispositivo di chiusura per una calzatura, seqnatamente di uno scarpone da sci. E’ noto che tali dispositivi sono utilizzati per chiudere due lembi o due risvolti di uno scafo attorno a un gambale contenente il piede dello sciatore.

La presente invenzione si riferisce ai dispositivi di chiusura destinati ad attivare, da un lato, un'articolazione a sfera e, d’altro lato, una cremagliera, che consentono di realizzare una regolazione almeno approssimativa della lunghezza del dispositivo.

Dei dispositivi di questo qenere sono noti, ad esempio, dalla domanda di certificato di utilità francese pubblicata al numero 2 536 968 e dalla domanda di modello di utilità tedesco pubblicata al numero 85 18 183. Essi comprendono una leva articolata a sfera sostenuta 'da una placca solidale a uno dei risvolti dello scafo. Sull’altro risvolto si trova una cremagliera con una pluralità di denti fra i quali si impegna una barretta metallica. La barretta metallica è vincolata alla leva di manovra dell’articolazione a sfera, ad esempio mediante un cavetto morbido oppure un'disposi.tivo formante un’ansa, la cui lunghezza può essere oggetto di una regolazione di precisione. La cremagliera consente una regolazione grossolana della lunghezza del dispositivo di regolazione e il dispositivo di collegamento fra la barretta metallica e la leva permette una regolazione di precisione; il tutto consente una regolazione continua della lunghezza del dispositivo di chiusura entro un’ampia gamma di regolazione.

I dispositivi di guesto tipo danno dei buoni risultati, ma presentano l’inconveniente che la cremagliera con i relativi denti di regolazione è esternamente visibile. Per guesta ragione, oltre al suo aspetto poco estetico, la cremagliera presenta l’inconveniente di essere vulnerabile agli urti e ai colpi in grado di danneggiarla durante la pratica dello sci.

Inoltre, per ottenere un’ampia gamma di regolazione è necessario utilizzare una cremagliera di lunghezza relativamente elevata.

Uno degli scopi della presente invenzione è di proporre un dispositivo di chiusura che eviti tali inconvenienti e che offra una migliore protezione dei denti della cremagliera. Un ulteriore scopo della presente invenzione è di proporre un dispositivo che consenta di ottenere un’ampia gamma di regolazione con una cremagliera di lunghezza relativamente modesta.

Ulteriori scopi e vantaggi dell’invenzione risulteranno evidenti nel corso della descrizione seguente, detta descrizione dovento tuttavia essere intesa a titolo puramente indicativo e non limitativo.

Il dispositivo di chiusura oggetto della presente invenzione è destinato ad accostare i due risvolti di una calzatura, segnatamente di uno scarpone da sci. Detto dispositivo comprende una leva di manovra articolata a sfera disposta su una placca, solidale a uno dei risvolti adiacenti. Sull’altro risvolto esso prevede la presenza di una cremagliera e di una barretta di aggancio, la cui funzione è di impegnarsi in uno dei denti della cremagliera. La barretta è vincolata alla leva di manovra mediante dei mezzi di collegamento non estensibili.

Il dispositivo è caratterizzato dal fatto che i mezzi di collegamento comprendono una copertura di forma allungata, un collegamento non estensibile con la leva di manovra vincolato all’estremità della copertura opposta alla cremagliera e un tirante, la cui estremità reca la barretta di aggancio, vincolata alla copertura al di gua della sua estremità libera disposta dal lato della cremagliera.

Secondo un’altra caratteristica della presente invenzione, il tirante è vincolato alla copertura in modo amovibile e la copertura presenta diverse zone di collegamento con il tirante, suddivise lungo la sua lunghezza e disposte al di gua della sua estremità libera.

Secondo un’altra caratteristica, la copertura e il tirante presentano una curvatura identica a guella della sagoma dei risvolti della calzatura destinati ad essere accostati. La presente invenzione risulterà più chiara con riferimento alla descrizione che segue nonché alle figure allegate che sono parte integrante della stessa.

La Figura 1 è una vista generale laterale del dispositivo di chiusura, secondo un’esecuzione non limitativa di esecuzione della presente invenzione;

la Figura 2 è una vista laterale della copertura e dei relativi mezzi di collegamento al resto del dispositivo; la Figura 3 è una vista dall’alto del dispositivo di cui alla Figura 2;

la Figura 4 è una vista in sezione CC del dispositivo di cui alla Figura 3;

la Figura 5 illustra una variante di esecuzione della presente invenzione.

Nella forma di esecuzione dell’invenzione illustrata alla Figura 1, il dispositivo di chiusura è destinato ad accostare i due risvolti di una calzatura, indicati con i riferimenti 12 e 13.

Il dispositivo comprende un dispositivo di comando con articolazione a sfera 11. Un tale dispositivo è noto e comprende una leva di manovra 14, vincolata da una barretta 15 a una placca .16, a sua volta solidale al risvolto 12 della calzatura con gualsiasi mezzo adeguato, ad esempio con dei ribattini.

All’altro risvolto 13 è solidale, tramite gualsiasi mezzo adeguato, ad esempio dei ribattini, una cremagliera 19, in modo da essere disposta sostanzialmente di fronte alla placca .16. Una barretta di aggancio 17 è destinata a impegnarsi in uno del diversi denti della cremagliera.

Il dispositivo di chiusura comprende una copertura 1, di forma generalmente allungata. Nella figura 1 la copertura, vista in sezione, presenta una forma generale a "U", la cui larghezza è notevolmente superiore alla larghezza della cremagliera, mentre, in direzione della lunghezza, la forma della copertura è curva e segue la sagoma dei risvolti della calzatura a livello del dispositivo di chiusura. La copertura 1 è vincolata al dispositivo di comando 11 con un collegamento non estensibile 10. Il col.legamento non estensibile può essere di gualsiasi tipo appropriato, ad esempio un cavetto protetto da una guaina a soffietto in materiale elastomerico. Il collegamento non estensibile 10 è vincolato all’estremità della copertura 1 opposta alla cremagliera. Ad esempio, la copertura 1 presenta un perno trasversale 4, provvisto di un foro filettato, nella direzione longitudinale definita dalla copertura. Per guanto riguarda il collegamento 10, esso termina con un asse filettato avvitato nel perno 4. Si ottiene in tal modo una regolazione micrometrica della lunghezza del dispositivo di chiusura.

Nell’esempio illustrato in figura, la barretta di aggancio 17 rappresenta l’estremità di un archetto 2, i cui bracci laterali 18 seguono la copertura 1. Alla loro estremità, i bracci laterali sono ripiegati verso l’interno con dei segrnenti 7, impegnati nei fori 3 dei guali è provvista la copertura lungo i propri bordi laterali. L’insieme dei fori 3 è disposto al di gua dell’estremità libera della copertura. L’archetto è realizzato in gualsiasi materiale appropriato, segnatarnente in filo d’acciaio per disporre di una determinata rigidità e la sua curvatura è sostanzialmente uguale a guella dell’archetto.

Nell’esempio illustrato, l’archetto 2 può essere vincolato alla copertura 1 in tre posizioni, schematicamente indicate con a’, b’ e c’. I diversi fori 3a, b, c, consentono guindi una regolazione approssimativa della lunghezza del dispositivo di chiusura.

I bordi laterali dell’ansa 1 presentano vantaggiosamente un gola longilinea 6, lungo la guale si trovano i fori 3a, b, c. Le gole sono curve e riflettono la curvatura della copertura 1. I bracci laterali dell’archetto 2 si impegnano elasticamente in dette gole allorché l’archetto è orientato secondo la continuità della copertura 1. In tal modo, la copertura e .l’archetto restano solidali durante le normali manovre del dispositivo di chiusura. Tuttavia, esercitando uno sforzo particolare, è possibile d.isassare L’archetto 2 rispetto alla copertura 1, ad esempio secondo la posizione di cui al riferimento 2’ sulla Figura 2.

L’archetto 2 presenta vantaggiosamente una lunghezza pressoché uguale alla lunghezza della cremagliera 9 e, dal lato della sua estremità libera, la copertura ricopre almeno parzialmente i denti della cremagliera 9, come illustrato dalla Figura 1.

Va osservato che, in tal modo, il dispositivo di comando 11 e la copertura 1 costituiscono guasi un prolungamento uno dell’altra e formano un insieme profilato che segue la sagoma dei risvolti della calzatura e protegge gli organi solidali ai risvolti della calzatura.

E’ opportuno notare che il dispositivo sopra descritto presenta tre possibili regolazioni della sua lunghezza: una fra l’archetto 2 e la cremagliera 9, secondo i diversi denti della cremagliera, l’altra nel collegamento fra la copertura 1 e l’archetto secondo i diversi Fori dei bordi laterali dell’archetto 2 e la terza nel vincolo fra il collegamento 10 e il perno 4. Le due prime regolazioni sono complementari e consentono di ridurre vantaggiosamente la lunghezza della cremagliera 9, detta riduzione essendo compensata dalle diverse posizioni che l’archetto 2 può assumere lungo la copertura 1.

La copertura e l’archetto formano una specie di insieme telescopico, la cui curvatura è costante e segue la sagoma dei risvolti della calzatura.

Si ottiene guindi un’ampia gamma di regolazione in lunghezza con una cremagliera di lunghezza relativamente ridotta. La Figura 5 illustra una variante di esecuzione, secondo la guale la barretta di aggancio 18 è vincolata alla copertura 1 da un tirante centrale 20 e una staffa 21, le cui estremità sono ripiegate verso l’esterno per impegnarsi nei fori 3a, b, c, della copertura.

In guesto caso, le gole di ritenzione si trovano sui lati interni dei bordi laterali della copertura .1.

Ovviamente la presente descrizione viene indicata esclusivamente a titolo indicativo e sarebbe possibile adottare altre forme di'realizzazione dell’invenzione senza scostarsi dall’ambito della stessa.

Claims (9)

1. RIVENDICAZIONI 1. Dispositivo di chiusura di una calzatura, segnatamente uno scarpone da sci, destinato a trattenere accostati due risvolti della calzatura, comprendente una leva di manovra con articolazione a sfera (11) disposta su una placca (16) vincolata a uno (12) dei risvolti da accostare, comprendente sull’altro risvolto (13) una cremagliera (9), in uno dei denti della guale viene ad impegnarsi una barretta di aggancio (17,19), detta barretta essendo vincolata alla leva di manovra con dei mezzi di collegamento non estensibili, caratterizzato dal fatto che i mezzi di collegamento comprendono una copertura allungata (1), un collegamento non estensibile (10) di vincolo alla leva di manovra, collegato all’estremità (4) della copertura opposta alla cremagliera, e un tirante (18,20), la cui estremità reca la barretta di aggancio vincolata alla copertura al di gua della sua estremità libera disposta sul lato della cremagliera, in modo che la copertura ricopra almeno parzialmente la lunghezza del tirante.
2. 2. Dispositivo secondo la rivendicazione 1, caratterizzato dal fatto che il tirante (18,20) è vincolato alla copertura (1) in modo amovibile e che la copertura presenta diverse zone (3a,b,c) di collegamento con il tirante, suddivise lungo la sua lunghezza e disposte al di gua della sua estremità libera. Zi.
3. Dispositivo secondo la rivendicazione 1, caratterizzato dal fatto che la copertura (1) e il tirante (18,20) presentano, oltre a dei mezzi di vincolo, dei mezzi (6) di ritenzione reciproca in posizione di prolungamento una dell’altro.
4. 4. Dispositivo secondo la rivendicazione 1, caratterizzato dal fatto che la copertura e l’archetto sono ricurvi e la loro curvatura corrisponde alla sagoma dei risvolti da accostare.
5. 5. Dispositivo secondo una delle rivendicazioni da 1 a 4, caratterizzato dal fatto che la barretta di aggancio (17) costituisce l’estremità di un archetto (2), i cui due bracci laterali (18) formano il tirante.
6. 6. Dispositivo secondo la rivendicazione 5, caratterizzato dal fatto che le estremità dei bracci dell’archetto sono ripiegate verso l’interno e che i bordi laterali della copertura presentano dei fori (3), destinati ad accogliere le estremità ripiegate.
7. 7. Dispositivo secondo la rivendicazione 5, caratterizzato dal fatto che i bordi laterali della copertura presentano una gola longilinea nella guale si impegnano elasticamente i bracci laterali dell’archetto allorché la copertura (1) e l’archetto sono in posizione di prolunaamento una dell’altro.
8. 8. Dispositivo secondo la rivendicazione 1, caratterizzato dal fatto che la copertura (1), vista in sezione, forma a U e che si accavalla e ricopre almeno parzialmente la lunghezza della cremagliera (9) allorché la barretta (17) è posizionata fra due denti della cremagliera.
9. 9. Dispositivo secondo una delle rivendicazioni da 1 a 4·, caratterizzato dal fatto che la barretta,di.aggancio (19) è vincolata alla copertura (1) mediante un tirante centrale (20) prolungato da una staffa (21).