ITTV940118A1 - Piastra direzionale o di assetto degli scarponi per sci. - Google Patents
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Abstract
Tra la superficie superiore dello sci e l'attacco di sicurezza di fissaggio dello scarpone viene interposta una piastra direzionale o di assetto, la cui posizione può essere regolata in modo che il suo asse longitudinale sia coincidente, oppure traslato parallelamente e ruotato di un angolo prefissato e regolabile rispetto all'asse longitudinale dello sci.
Description
La presente invenzione riguarda una piastra direzionale per attrezzatura sciistica e più specificamente una piastra direzionale destinata ad essere interposta tra la superficie superiore dello sci e l’attacco di fissaggio di sicurezza dello scarpone allo sci.
E’ ben noto che lo sciatore, per effettuare le diverse evoluzioni connesse all'esecuzione dell'attività sciistica, impartisce comandi ben precisi allo sci attraverso la catena di collegamento costituita dalla parte inferiore della gamba, il piede, lo scarpone e l'attacco di ancoraggio dello scarpone allo sci.
Questi comandi consistono in mutamenti di direzione dell'asse dello sci cui si accompagnano, specialmente nell'esecuzione di curve, rotazioni dello sci intorno ai suoi assi rispettivamente verticale e longitudinale, in modo da indirizzare lo sci nella nuova direzione ed impegnare il fondo nevoso o ghiacciato con lo spigolo interno od esterno dello sci.
A questi comandi si accompagnano movimenti od atti complementari, come ad esempio lo spostamento del peso dello sciatore, unitamente a flessioni più o meno pronunciate delle gambe ed eventuali torsioni del bacino.
All'esecuzione di questi comandi si accompagnano posizioni particolari specialmente del piede dello sciatore, posizioni che ovviamente sono almeno in parte forzate e non conformi alla disposizione normale di appoggio del piede.
Naturalmente, prolungandosi l'esercizio sportivo, tali posizioni forzate si traducono in affaticamento muscolare ed al limite danno luogo anche a sensazioni dolorose.
Queste conseguenze si aggravano quando i piedi dello sciatore siano affetti da uno dei difetti ben noti che vanno sotto il nome di varismo, valgismo e piattismo.
Nei primi due casi, infatti, il piede appoggia naturalmente soltanto in corrispondenza dello spigolo esterno o interno, mentre nel terzo caso risulta fortemente ridotto se non annullato l 'arco plantare al quale è dovuta anche l 'elasticità di appoggio del piede.
Concomitantemente il ginocchio dello sciatore risulta spostato rispetto all'asse dello sci, compromettendo l'esecuzione dei comandi.
Tale situazione si concreta spesso nel fatto che nella posizione eretta dello sciatore, le punte dei piedi convergono o divergono in avanti, per cui la posizione a sci paralleli e quasi uniti comporta da parte dello sciatore una posizione forzata dei piedi negli scarponi.
Tali difetti inoltre si traducono in una trasmissione meno pronta, precisa ed efficace dei comandi per l'esecuzione delle diverse manovre ed evoluzioni.
Per quanto riguarda l 'aggravamento sopra accennato, esso può essere tale da generare situazioni di dolore pressoché insopportabile, per cui in presenza di questi difetti l 'esercizio dell 'attività sciistica diventa pressoché impossibile, salvo il ricorso a calzature speciali .
Quest ' ultimo accorgimento tuttavia, diventa praticamente irrealizzabile quando si tratta di scarponi da sci , che di per se stessi hanno una struttura difficilmente modificabile.
Scopo principale della presente invenzione è quello di eliminare o ridurre sostanzialmente i problemi ed inconvenienti sopra brevemente menzionati .
Più specificamente:
(a) un primo scopo della presente invenzione è quello di fornire una soluzione atta a compensare difetti dei piedi che comportino una convergenza o divaricazione delle punte dei piedi, riportando il ginocchio sull ' asse dello sci ;
(b ) un secondo scopo della presente invenzione è quello di fornire mezzi per consentire rotazioni più o meno rapide dello sci intorno al suo asse longitudinale, con le evidenti conseguenze per quanto riguarda la maggiore o minore prontezza di impegno degli spigoli con il fondo nevoso o ghiacciato, prontezza che a sua volta si riflette in maniera determinante sull ’esecuzione di curve ed evoluzioni .
Questi ed altri scopi vengono conseguiti con la presente invenzione che consiste in una piastra direzionale o di assetto, avente larghezza eguale o minore rispetto alla larghezza dello sci nella parte di montaggio degli attacchi di ancoraggio dello scarpone, caratterizzata dal fatto di comprendere primi e secondi mezzi di fissaggio rispettivamente alla superificie superiore dello sci ed alla superficie inferiore dell'attacco di sicurezza di ancoraggio dello scarpone, detti primi mezzi di fissaggio essendo conformati in modo da consentire una rotazione in un piano orizzontale dell'asse della piastra rispetto all'asse longitudinale dello sci di un angolo regolabile e prefissabile e/o una traslazione, sempre in un piano orizzontale, della piastra rispetto alla superficie sottostante dello sci mantenendo l'asse della piastra parallelo a quello dello sci, dette rotazione e traslazione potendo essere tra di loro combinate.
Come si potrà apprezzare dalla descrizione che segue, fatta in relazione ai disegni allegati, nel caso della rotazione della piastra di assetto o direzionale rispetto allo sci sottostante, in modo che l'asse della piastra formi un angolo con l'asse longitudinale dello sci, l'angolo viene scelto in modo da consentire al piede di posizionarsi con le punte rivolte verso l'interno, ossia convergenti, o verso l'esterno, ossia divergenti, mentre gli sci rimangono sostanzialmente paralleli si compensano i piedi che naturalmente assumono tali posizioni (per cui si eliminano le posizioni troppo forzate che generano affaticamento o dolore muscolare) riportando al tempo stesso il ginocchio in allineamento verticale con l'asse dello sci.
A sua volta la traslazione dalla piastra di assetto o direzionale rispetto al piano dello sci sottostante, per cui l'asse della piastra rimane parallelo a quello dello sci, consente a parità di sforzo esercitato all'atto dell’esecuzione di una curva di ottenere una risposta più rapida dello sci, naturalmente in corrispondenza dello spigolo verso il quale è stata traslata la piastra di assetto, oppure a parità di tempo di risposta, l'ottenimento della risposta stessa con uno sforzo minore del piede.
E' evidente che in tutti questi casi l'esercizio dell'attività sciistica diventa più confortevole e più agevole.
Nel caso poi di attività agonistica o comunque di attività sciistica su percorsi molto impegnativi, la scelta o regolazione della posizione della piastra di assetto secondo l'invenzione consente di conseguire risultati migliori in termini di prestazioni atletiche.
Nei disegni, che costituiscono un esempio di realizzazione della presente invenzione, privo di qualsiasi titolo limitativo:
la figura 1 mostra schematicamente in pianta una porzione di sci con applicata la piastra di assetto o direzionale secondo l'invenzione;
le figure 2 e 3 mostrano la stessa porzione di sci della figura 1 con la piastra direzionale in due diverse condizioni di regolazione;
la figura 4 mosta in vista laterale uno sci sul quale è montata la piastra direzionale, alla quale è a sua volta fissato l'attacco di fissaggio dello scarpone, quest'ultimo essendo a sua volta montato rimuovibilmente all'attacco; le figure 5, 7 ed 8 sono viste dell'insieme di figura 4, rispettivamente in pianta dall'alto (fig.5) e dalle estremità anteriore secondo la freccia VII (fig.7) e posteriore secondo la freccia Vili (fig.8) di figura 5; la figura 6 è una vista in pianta della sola piastra direzionale nella condizione di figura 5;
le figure 9, 10, 11 e 12 sono viste simili alle figure 5, 6, 7 ed 8 dell'insieme di figura 4 con la piastra direzionale totalmente traslata verso destra rispetto all'asse longitudinale dello sci;
le figure 13 e 14 sono viste analoghe alle figure 9 ed 11 ma con la piastra direzionale totalmente traslata verso sinistra rispetto all'asse longitudinale dello sci;
le figure 15, 16, 17 e 18 sono viste analoghe alle figure 5, 6, 7 ed 8 dell'insieme di figura 4 con la piastra direzionale ruotata di un angolo prefissato verso sinistra rispetto all'asse longitudinale dello sci, e
le figure 19 e 20 sono viste analoghe alle figure 15 e 17 con la piastra direzionale ruotata questa volta verso destra di un angolo prefissato.
Riferendosi anzitutto alla figura 1 è mostrata la piastra direzionale secondo la presente invenzione, indicata genericamente con il riferimento 22, montata sulla faccia o superficie superiore 24 di uno sci 26, mostrato solo parzialmente e per il quale la lettera A indica la parte anteriore mentre la lettera P indica la parte posteriore. Di conseguenza la punta dello sci 26 si trova dalla parte A e la coda dalla parte P.
La piastra 22, come si potrà rilevare dalle successive illustrazioni, è di forma sostanzialmente parallelepipeda, (eventualmente con spigoli arrotondati per motivi aerodinamici e di sicurezza), e presenta tre gruppi di asole, rispettivamente indicati con i riferimenti 28 (A e B), 30 e 32 (A e B), nei quali trovano sede scorrevolmente perni rispettivamente 34 (A e B), 36 e 38 (A e B), solidali alla faccia superiore 24 dello sci 26.
E' evidente che la cooperazione tra perni ed asole consente spostamenti di rotazione ed/oppure traslazione della piastra 22 rispetto alla superificie sottostante dello sci, purché la dimensione trasversale delle asole sia leggermente superiore al diametro dei perni, con le conseguenze che si potranno apprezzare con riferimento alle altre rappresentazioni grafiche.
Si deve naturalmente precisare che la rappresentazione fornita delle asole e dei perni ha unicamente scopo illustrativo ed esemplificativo, fermo restando che sono possibili e prevedibili altre soluzioni meccanicamente e concettualmente equivalenti.
In particolare la rotazione della piastra 22, esemplificata nella figura 2, comporta in pratica lo spostamento dell'estremità anteriore della piastra 22 in modo che i perni 34A e 34B si vengano a trovare all'estremità di destra (riferita allo sci considerato dalla coda P verso la punta A) delle rispettive asole 28A e 28B, così come il perno 36 rispetto all'asola 30.
La rotazione della piastra 22 avviene in realtà intorno al centro od asse verticale individuato nelle figure 1-3 dal riferimento 40, per cui per quanto riguarda i perni 30A e 38B, questi vengono a trovarsi in corrispondenza dell'estremità di sinistra delle rispettive asole 32A e 32B. Naturalmente la rotazione della piastra 22 rispetto alla faccia superiore dello sci può anche avvenire in direzione opposta, e l'ampiezza dell'angolo di rotazione dipende ovviamente dall'estensione delle asole 28, 30 e 32, delle quali quella di minore estensione esplica una funzione controllante.
In figura 3 è rappresentato il caso della traslazione della piastra 22 rispetto alla faccia superiore 24 dello sci 26; le posizioni rispettive dei perni rispetto alle asole mostrano chiaramente gli spostamenti relativi che avvengono in questo caso.
Prendendo ora in considerazione la figura 4, la piastra direzionale 22, associata alla faccia superiore 24 dello sci 26, è mostrata nel suo montaggio in conbinazione con l'attacco di sicurezza 42 e lo scarpone 44.
Ovviamente l'attacco di sicurezza (che come si ricorda consente l'agganciamento e lo sganciamento rapido dello scarpone allo sci) è rigidamente solidale alla piastra direzionale 22, per cui l'asse longitudinale dello scarpone coincide perfettamente con quello della piastra 22 e di conseguenza la posizione relativa degli assi longitudinali rispettivamente dello sci e della piastra coincide con quella dello scarpone 44 rispetto allo stesso sci.
Naturalmente il montaggio dell'attacco di sicurezza 42 alla piastra 22 verrà fatto in modo convenzionale (ad esempio mediante viti) avendo tuttavia cura di evitare che esso possa interessare anche il corpo dello sci, in modo da evitare vincoli indesiderati tra attacco di sicurezza e quindi scarpone da un lato e sci dall'altro.
Nelle figure 5-8 è rappresentata la condizione normale, in cui l'asse longitudinale 46 dello sci coincide con l'asse longitudinale 48 della piastra 22.
In particolare dalle figure 7 ed 8 si può apprezzare che la piastra 22 è interposta tra la faccia superiore dello sci e l'attacco di sicurezza: a questo riguardo si deve rilevare che lo spessore della piastra 22 deve essere quanto più contenuto possibile, in modo da evitare che lo scarpone risulti eccessivamente rialzato rispetto al piano dello sci 26.
Naturalmente nella figura 6 sono mostrati, per chiarezza di descrizione, anche i perni cooperanti con le asole, anche se tali perni sono in realtà solidali alla superficie superiore dello sci sottostante.
Non sono invece illustrati i mezzi che consentono di bloccare reciprocamente i perni rispetto alle asole, una volta identificata la loro posizione relativa desiderata, mezzi che possono consistere in chiavistelli ruotabili con i perni tra due posizioni rispettivamente di impegno e disimpegno con corrispondenti cave ricavate nei fianchi adiacenti delle asole.
Riferendosi ora alle figure 9-12, è mostrata la situazione nella quale la piastra direzionale 22 è traslata verso destra rispetto allo sci 26, con la configurazione di perni ed asole rappresentata in figura 10.
Dalla figura 9 si apprezza prontamente il fatto che i due assi longitudinali 46 per lo sci e 48 per la piastra 22 e quindi per lo scarpone 44, sono ora distanziati di una distanza "d" che è quella massima consentita dall'asola 30, mantenendosi tuttavia perfettamente paralleli.
Nelle figure 11 e 12 è mostrato anche come lo stesso spostamento di entità "d" si abbia tra gli assi verticali 46A e 48A rispettivamente ortogonali agli assi longitudinali 46 e 48 dello sci e della piastra direzionale.
Se lo sci 26 rappresentato in figura 9 è lo sci sinistro dello sciatore è evidente che la rotazione dello sci intorno al suo asse longitudinale, determinata dal comando di inclinazione dello scarpone verso l'interno dello sci, porta lo spigolo dello sci ad interagire con il manto nevoso o ghiacciato sottostante con una rotazione inferiore rispetto a quella normalmente necessaria per ottenere lo stesso angolo di incidenza.
In alternativa, a parità di comando di inclinazione e quindi di rotazione dello sci rispetto al suo asse longitudinale, l'incidenza dello spigolo dello sci rispetto alla superficie nevosa è molto più rilevante e quindi la manovra od evoluzione (come ad esempio l'esecuzione di una curva o svolta) avviene in un tempo molto più breve.
In altri termini l'esecuzione di una curva avviene in un tempo ed entro una distanza di corsa nettamente abbreviati rispetto alla stessa manovra effettuata con la piastra direzionale e quindi lo scarpone nella condizione di figura 5.
Nelle figure 13 e 14 è mostrata la stessa situazione rappresentata nelle figure 9 ed 11, salvo che la piastra direzionale 22 è in questo caso traslata verso sinistra della stessa distanza "d" e quindi valgono le stesse considerazioni già fatte per le figure precedenti.
Rimane soltanto da osservare che l'adozione delle piastre direzionali secondo la presente invenzione comporta l'identificazione della coppia di sci in uno sci destro ed uno sinistro.
Venendo ora a considerare le figure 15-18, è illustrato il caso nel quale la piastra direzionale 22 viene ruotata rispetto all'asse longitudinale dello sci, per cui tra l'asse longitudinale 46 dello sci e l'asse longitudinale 48 della piastra viene formato un angolo alfa di valore prefissato.
Nella figura 15 si vede chiaramente che lo sci in questo caso è quello destro, per cui lo scarpone 44 si disponde con la punta orientata verso l'interno, mentre lo sci mantiene l'asse longitudinale nella condizione normale. Ciò significa che accoppiando lo sci destro di figura 15 con lo sci sinistro di figura 19, si ottiene una situazione nella quale i due sci hanno assi longitudinali paralleli,mentre i due scarponi hanno le punte rivolte verso l'interno di un angolo prestabilito e variabile a volontà (ovviamente entro i limiti di pochi gradi che sono sufficienti a consentire la compensazione dei normali difetti dei piedi).
Naturalmente in casi particolari è anche possibile ruotare la piastra direzionale in senso opposto rispetto all'asse longitudinale dello sci, volendo ad esempio compensare difetti diversi oppure consentire evoluzioni speciali.
L'invenzione è stata descritta in relazione a forme di realizzazione preferite, restando inteso che modifiche e varianti concettualmente e meccanicamente equivalenti sono possibili e prevedibili, senza uscire dal suo ambito.
Ad esempio i mezzi di ancoraggio della piastra direzionale allo sci e di rotazione e/o traslazione della piastra rispetto allo sci possono essere realizzati con configurazioni differenti rispetto a quella illustrata a perni ed asole.
Inoltre è anche possibile e prevedibile un abbinamento di una rotazione della piastra con una sua traslazione, sempre in funzione dell'effetto tecnico desiderato e/o della correzione ricercata.
Claims (9)
- RIVENDICAZIONI 1. Piastra direzionale o di assetto per il posizionamento dello scarpone rispetto allo sci, caratterizzata dal fatto di comprendere primi e secondi mezzi di fissaggio rispettivamente alla superficie superiore dello sci ed alla superficie inferiore dell'attacco di sicurezza di ancoraggio dello scarpone, detti primi mezzi di fissaggio essendo conformati in modo da consentire uno spostamento relativo, in un piano parallelo alla superficie superiore di detto sci, di detta piastra rispetto a detto sci.
- 2. Piastra direzionale o di assetto secondo la rivendicazione 1, caratterizzata dal fatto che detti primi mezzi di fissaggio consistono in due coppie di asole praticate nel corpo della piastra e posizionate alle due estremità della piastra in posizioni sostanzialmente simmetriche rispetto all'asse longitudinale della piastra stessa ed in perni solidali alla superficie superiore dello sci e cooperanti con dette asole, ed in una terza asola praticata nel corpo della piastra simmetricamente a cavallo del suo asse longitudinale cooperante con un rispettivo perno solidale a detta superficie superiore dello sci, mezzi essendo previsti per bloccare e sbloccare detti perni rispetto a dette asole.
- 3. Piastra direzionale o di assetto secondo la rivendicazione 1, caratterizzata dal fatto di avere larghezza eguale o minore rispetto alla larghezza dello sci nella parte di montaggio degli attacchi di ancoraggio dello scarpone.
- 4. Piastra direzionale o di assetto secondo la rivendicazione 1, caratterizzata dal fatto che detto spostamento relativo consiste in una rotazione della piastra rispetto alla superficie superiore dello sci in modo che tra asse longitudinale della piastra ed asse longitudinale dello sci venga formato un angolo di grandezza desiderata e regolabile.
- 5. Piastra direzionale o di assetto secondo le rivendicazioni 2 e 4, caratterizzata dal fatto che detta rotazione viene effettuata intorno ad un asse ortogonale al piano di detta piastra e passante per l'asse longitudinale sia della piastra che dello sci, l'intersezione tra detto asse ortogonale e piano di detta piastra essendo posizionata in un punto situato tra detta terza asola e detta coppia di asole situate all'estremità posteriore di detta piastra.
- 6. Piastra direzionale o di assetto secondo la rivendicazione 4, caratterizzata dal fatto che l'ampiezza massima di detta rotazione è controllata dall'estensione di dette asole.
- 7. Piastra direzionale o di assetto secondo la rivendicazione 1, caratterizzata dal fatto che detto spostamento relativo consiste in una traslazione controllata e regolabile della piastra rispetto alla superficie superiore dello sci in modo che l'asse longitudinale di detta piastra si mantenga parallelo all'asse longitudinale di detto sci, la traslazione massima di detta piastre essendo controllata dall'estensione di dette asole.
- 8. Piastra direzionale o di assetto secondo la rivendicazione 1 , caratterizzata dal fatto che detto spostamente relativo consiste nella combinazione di una rotazione della piastra rispetto alla superficie superiore dello sci in modo che tra asse longitudinale della piastra ed asse longitudinale dello sci venga formato un angolo di grandezza desiderata e regolabile e di una traslazione controllata e regolabile della piastra rispetto alla superficie superiore dello sci.
- 9. Piastra direzionale o di assetto secondo 1 rivendicazione 2, caratterizzata dal fatto che dette asole hanno dimensione trasversale leggermente superiore al diametro di detti perni, in modo da consentire la rotazione di detta piastra rispetto a detto sci.
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Legal Events
Date | Code | Title | Description |
---|---|---|---|
0001 | Granted | ||
TA | Fee payment date (situation as of event date), data collected since 19931001 |
Effective date: 19971029 |