ITTV960032A1

ITTV960032A1 - Struttura di leva, perticolarmente per calzature sportive

Info

Publication number: ITTV960032A1
Application number: IT96TV000032A
Authority: IT
Inventors: Mirco Bergamin
Original assignee: Alpinestars Research Srl
Priority date: 1996-03-08
Filing date: 1996-03-08
Publication date: 1997-09-08
Also published as: US5884370A; ITTV960032A0; IT1288588B1

Description

"STRUTTURA DI LEVA, PARTICOLARMENTE PER CALZATURE SPORTIVE"

DESCRIZIONE

La presente domanda ha per oggetto una struttura di leva, particolarmente per calzature sportive.

Oggigiorno sono note leve le quali sono costituite da un braccio leva il quale risulta, ad un’estremità, trasversalmente fulcrato folle ad un perno, a sua volta girevolmente associato in corrispondenza di una.coppia di ali sporgenti da una base associabile ad un lembo della calzatura.

A tale braccio leva risulta inoltre trasversalmente fulcrata, in prossimità dell'estremità libera e mediante un ulteriore perno, una fascia presentante, all'estremità libera, una dentatura trasversale interagente a salterello con una controdentatura ricavata in corrispondenza di un,elémento di aggancio associato al secondo lembo della calzatura.

Tali leve di tipo noto presentano però degli inconvenienti: nella condizione di braccio leva chiuso il serraggio si consegue posizionando l'asse del primo perno ad una altezza, rispetto alla base, superiore a quella del secondo perno di fulcraggio della fascia dentata, ma tale condizione è facilmente mutabile a causa degli urti accidentali a cui il braccio leva o la fascia dentata risultano sottoposti durante l’utilizzo della calzatura.

Tale problema risulta tanto maggiore in quanto la calzatura sia costituita, ad esempio, da uno stivale utilizzato nella pratica del motocross.

Un ulteriore inconveniente riscontrabile nelle leve di tipo noto consiste nel fatto che un eventuale urto del braccio leva con corpi contundenti che porti ad una sua deformazione ne rende nulla la funzionalità, imponendo all'utilizzatore una sostituzione che non può essere effettuata con semplici utensili, ma richiede l'invio della calzatura alla società produttrice per una sostituzione globale.

Ancora un altro inconveniente consiste nel fatto che anche un eventuale urto in corrispondenza della fascia dentata può portare alla apertura del braccio leva.

Compito principale di quanto forma oggetto della presente domanda è quindi quello di risolvere i problemi tecnici evidenziati eliminando gli inconvenienti.di.cui alla tecnica nota citata e quindi escogitando una leva che risulti strutturalmente semplice, di costi contenuti e che.si mantenga nella·posizione chiusa anche nella eventualità il braccio leva o la fascia dentata risultino soggetti ad urti con corpi contundenti.

Nell'ambito del compito sopra esposto un altro importante scopo è quello di realizzare una leva la cui sostituzione, in caso di rottura, possa essere effettuata, in modo rapido e semplice, anche da parte dello stesso utilizzatore.

Il compito e gli scopi sopra accennati, nonché altri che più chiaramente appariranno in seguito, vengono raggiunti da una struttura di leva, particolarmente per calzature sportive, comprendente una base, associabile ad un primo lembo di detta calzatura, da cui sporgono una coppia di ali trasversalmente alle quali è interposto un primo perno, che si caratterizza per il fatto di essere costituita da un braccio leva presentante, ad una estremità, primi mezzi per la connessione girevole ed amovibile a detto primo perno, e secondi mezzi, interagenti con detta base, di bloccaggio temporaneo di detto braccio leva nella condizione chiusa.

Ulteriori caratteristiche e vantaggi del trovato risulteranno maggiormente dalla descrizione dettagliata di una particolare, ma non esclusiva, forma di realizzazione, illustrata a titolo indicativo e non limitativo, nelle allegate tavole di disegni in cui:

la fig. 1 illustra, in una vista laterale, la struttura di leva senza l'elemento di aggancio;

la fig. 2 illustra la struttura di leva in una vista dall'alto;

la fig. 3 è una sezione operata secondo un piano medio longitudinale al braccio leva di cui alla fig. 1 nella condizione di braccio leva chiuso;

la fig. 4 illustra, in una vista laterale, il braccio leva disaccoppiato dal primo perno;

la fig. 5 illustra, in una vista analoga alla precedente, il braccio leva accoppiato girevolmente al primo perno;

la fig. 6 illustra, in una vista analoga alla fig. 3, la condizione in cui in fase di chiusura del braccio leva si ha l'attivazione dei secondi mezzi;

la fig. 7 illustra, in una vista analoga alla precedente, il braccio leva in una condizione prossima a quella di chiusura; la fig. 8 illustra, in due particolari, i primi e i secondi denti ricavati sulla fascia nonché la prima e la seconda controdentatura ricavate sull’elemento di aggancio.

Con riferimento alle figure precedentemente citate si è indicata con il numero 1 una struttura di leva, particolarmente per il serraggio di un primo lembo 2 e di un secondo lembo 3 di una calzatura sportiva quale, ad esempio, uno stivale da motociclismo o da motocross.

Al primo lembo 2 è associabile, ad esempio mediante cucitura, una base 4 da cui sporgono una coppia di ali 5a, 5b, tra loro trasversalmente raccordate da un primo perno 6.

La struttura di leva 1 risulta essere costituita da un braccio leva 7 presentante, ad una prima estremità 8, primi mezzi per la connessione girevole e amovibile al primo perno 6, detti mezzi essendo costituiti da una prima sede 9 ricavata trasversalmente alla prima estremità 8 ed associabile a scatto in corrispondenza del primo perno 6.

Tale prima sede 9 è ricavata in corrispondenza della superficie del braccio leva 7 non affacciata alla base 4.

Da parte opposta alla prima sede 9, il braccio leva 7 presenta secondi mezzi per il suo bloccaggio temporaneo nella condizione chiusa, detti secondi mezzi essendo costituiti da almeno una appendice 10, sporgente dalla superficie affacciata alla base 4, presentante una conformazione leggermente arcuata con estremità libera 11 rivolta in direzione della seconda estremità 12 , impugnabile dall’utilizzatore, del braccio leva 7.

Tale appendice 10 risulta elasticamente deformabile e presenta dimensioni tali da interagire con la sottostante base 4 in fase di chiusura del braccio leva 6 cosi da deformarsi elasticamente da un lato per consentire la fase di chiusura e dall'altro in modo da sospingere, una volta ultimata tale chiusura, la seconda estremità 12 del braccio leva 7 a rimanere a ridosso della sottostante base 4.

Rispetto ad una sezione longitudinale del braccio leva 7 si ha infatti che l'asse trasversale ideale di deformazione dell'appendice 10, indicato con il numero 20 in fig. 3, risulta posto ad una distanza superiore, rispetto alla seconda estremità 12 del braccio leva 7, di quella dell'asse trasversale del primo perno 6 così da creare un momento che forza il braccio leva 7 a ridosso della base 4.

In una zona intermedia tra la prima e la seconda estremità.

il braccio leva 7 risulta trasversalmente fulcrato, mediante un secondo perno 13, in corrispondenza delle alette 14a, 14b di una fascia 15 la quale risulta associabile in corrispondenza di un predisposto elemento di aggancio 16 associabile, mediante ad esempio cucitura, al secondo lembo 3.

L'elemento di aggancio 16 risulta internamente cavo a consentire l'inserimento nello stesso della estremità libera della fascia 15, quest'ultima presentando, in corrispondenza della superficie affacciata al secondo lembo 3, primi denti 17, disposti trasversalmente per quota parte della larghezza della fascia stessa ed interagenti a salterello con una predisposta controsagomata prima controdentatura 18 ricavata in corrispondenza del sottostante elemento di aggancio 16.

Vantaggiosamente la prima controdentatura 18 è costituita da un numero limitato di denti.

Attigui ai primi denti 17 sono presenti, sulla fascia 15, secondi denti 19, rivolti da parte opposta rispetto ai primi denti 17, i quali risultano interagire con una controsagomata seconda controdentatura 20 ricavata sull'elemento di aggancio 16 a fianco della prima controdentatura 18.

I primi denti 17 e la prima controdentatura 18 interagiscono tra di loro per conseguire una tenuta a trazione della condizione di braccio leva chiuso nel mentre i secondi denti 19 e la seconda controdentatura 20 costituiscono un mezzo per conseguire un antiritorno nella condizione di braccio leva aperto o chiuso.

Nella condizione di braccio leva chiuso infatti, come illustrato nelle figg. 1 e 3, un eventuale urto accidentale in corrispondenza del braccio leva non porta all'apertura del medesimo, potendosi dimensionare l'appendice 10 in modo tale che si opponga a tale apertura sino ad un predeterminato valore limite.

Contemporaneamente un eventuale urto sulla fascia 15 in direzione dell'elemento di aggancio 16 non viene trasmesso al braccio leva Ί ma viene contrastato dalla seconda controdentatura 20.

Inoltre, in caso di urti non vi è un recupero dei primi o dei secondi denti rispetto all ' elemento di aggancio 16 : ciò permette di non ridurre il volume che viene serrato dalla struttura di leva.

Si è cosi constatato come il trovato abbia raggiunto il compito e gli scopi prefissati essendosi conseguita una struttura di leva esente da aperture accidental i sia per urti in corrispondenza del braccio leva che per urti in corrispondenza della fascia dentata.

L'interconnessione inoltre tra.il braccio leva e il primo perno 6 associato tramite la coppia di ali 5a e 5b al primo lembo 2 permette da un lato di conseguire una ottimale apertura dei lembi della calzatura e dall'altro,di poter sostituire in modo rapido ed agevole il braccio leva qualora il medesimo dovesse essere soggetto a rotture accidentali essendo sufficiente estrarre la fascia nel cambiarla con un altra presentante un braccio leva nuova.

La struttura di leva inoltre risulta sempre in presa anche in caso 1'utilizzatore allenti il braccio leva ad esempio per camminare.

Naturalmente il braccio leva potrà essere realizzato ad esempio in metallo o in materia plastica a seconda del grado di rigidezza che si vuole conseguire.

Il ritrovato, realizzabile in materia plastica, presenta inoltre un peso ridotto, il braccio leva potendo essere realizzato con dimensioni contenute sia per evitare maggiormente gli urti accidentali sia per consentire, ad esempio se posizionata la struttura di leva in corrispondenza della zona di piegamento e della tibia-piede, di aumentare il piegamento stesso in avanti.

Naturalmente il trovato è suscettibile di numeroso modifiche e varianti, tutte rientranti nell'ambito del medesimo concetto inventivo.

Naturalmente anche le dimensioni nonché i materiali costituenti i singoli componenti la struttura potranno essere i più pertinenti a seconda delle specifiche esigenze.

Claims

RIVENDICAZIONI 1) Struttura di leva, particolarmente per calzature sportive, comprendente una base, associabile ad un primo lembo di detta calzatura, da cui sporgono una coppia di ali trasversalmente alle quali è interposto un primo perno, che si caratterizza per il fatto di essere costituita da un braccio leva presentante ad una estremità primi mezzi per la connessione girevole ed amovibile a detto primo perno, e secondi mezzi, interagenti con detta base, di bloccaggio temporaneo di detto braccio leva nella condizione chiusa.
2) Struttura come alla rivendicazione 1 che si caratterizza per il fatto che a detto braccio leva è associata una fascia presentante primi e secondi denti interagenti rispettivamente con una prima ed una seconda controdentatura ricavate in corrispondenza di un elemento di aggancio cavo associato al secondo lembo di detta calzatura.
3) Struttura come alla rivendicazione 2 che si caratterizza per il fatto che detti primi lembi interagenti con detta prima controdentatura sono atti a fare tenuta contro Luna forza di trazione imposta con detto braccio leva"nella condizione chiusa.
4) Struttura come alla rivendicazione 2 che si caratterizza per il fatto che detti secondi denti interagenti con detta . seconda controdentatura sono atti ad impedire lo scorrimento di detta fascia dentata nella condizione di braccio leva aperto e/o chiuso e/o disaccoppiato da detto primo perno.
5) Struttura come ad una o più delle rivendicazioni precedenti che si caratterizza per il fatto che detti primi mezzi sono costituiti da una prima sede, ricavata trasversalmente ad una prima estremità di detto braccio leva, detta prima sede essendo associabile a scatto in corrispondenza di detto primo perno.
6) Struttura come alle rivendicazioni 1 e 5 che si caratterizza per il fatto che detta prima sede è ricavata in corrispondenza della superficie di detto braccio leva non affacciata a detta base.
7) Struttura come alle rivendicazioni 1 e 6 che si caratterizza per il fatto che da parte opposta a detta prima sede detto braccio leva presenta secondi mezzi per il suo bloccaggio temporaneo nella condizione chiusa, detti secondi mezzi essendo costituiti da almeno una appendice, sporgente dalla superficie affacciata a detta base, presentante una conformazione leggermente arcuata con estremità libera rivolta in direzione della seconda estremità di detto braccio leva impugnabile dall'utilizzatore.
8) Struttura come alle rivendicazioni 1 e 7 che si caratterizza per il fatto che detta almeno una appendice é elasticamente deformabile e presenta dimensioni tali da interagire con detta, sottostante, base in fase di chiusura di detto braccio leva cosi da deformarsi elasticamente sia durante la fase di chiusura sia per sospingere, una volta ultimata tale chiusura, detta seconda estremità di detto braccio leva a rimanere a ridosso di detta, sottostante, base.
9) Struttura come alle rivendicazioni 1 e 8 che si caratterizza per il fatto che, rispetto ad una sezione longitudinale a detto braccio leva, l'asse trasversale ideale di deformazione di detta appendice é posto ad una distanza superiore, rispetto a detta seconda estremità di detto braccio leva, di quella dell'asse trasversale di detto primo perno cosi da creare un momento che forza detto braccio leva a ridosso di detta base.
10) Struttura come alle rivendicazioni 1 e 9 comprendente, in una zona intermedia tra dette prima e seconda estremità di detto braccio leva, un secondo perno di fulcraggio per detta fascia in corrispondenza di predisposte alette, detta fascia es associabile in corrispondenza di un predisposto elemento di aggancio associabile, mediante ad esempio cucitura, a detto secondo lembo, che si caratterizza per il fatto che detto elemen to di aggancio é internamente cavo a consentire l’inserimento nello stesso della estremità libera di detta fascia, quest'ultima presentando, in corrispondenza della superficie affacciata a detto secondo lembo, primi denti, disposti trasversalmente per quota parte della larghezza di detta a fascia stessa ed interagenti a salterello con una predisposta controsagomata prima controdentatura ricavata in corrispondenza di detto, sottostante, elemento di aggancio.
11) Struttura come alle rivendicazioni 1 e 10 che si caratterizza per il fatto che vantaggiosamente detta prima controdentatura è costituita da un numero limitato di denti.
12) Struttura come ad una o più delle rivendicazioni precedenti che si caratterizza per il tatto che attigui a detti primi denti sono presenti, su detta fascia, secondi denti, rivolti da parte opposta rispetto a detti primi denti, i quali risultano interagire con una controsagomata seconda controdentatura ricavata su detto elemento di aggancio a fianco di detta prima controdentatura.
13) Struttura come alle rivendicazioni 1 e 12 che si caratterizza per il fatto che detti primi denti e prima controdentatura interagiscono tra di loro per conseguire una tenuta a trazione nella condizione di braccio leva chiuso nel mentre detti secondi denti e seconda controdentatura costituiscono un mezzo per conseguire un anti-ritorno nella condizione di braccio leva aperto o chiuso.
14) Struttura come ad una o più delle rivendicazioni precedenti che si caratterizza per quanto descritto ed illustrato nelle allegate tavole di disegni.