ITMI20130951A1 - Trascinatore per macchina cucitrice - Google Patents

Trascinatore per macchina cucitrice

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Publication number
ITMI20130951A1
ITMI20130951A1 IT000951A ITMI20130951A ITMI20130951A1 IT MI20130951 A1 ITMI20130951 A1 IT MI20130951A1 IT 000951 A IT000951 A IT 000951A IT MI20130951 A ITMI20130951 A IT MI20130951A IT MI20130951 A1 ITMI20130951 A1 IT MI20130951A1
Authority
IT
Italy
Prior art keywords
condition
feeder
needles
driver
sewing machine
Prior art date
Application number
IT000951A
Other languages
English (en)
Inventor
Gianluigi Tomaselli
Original Assignee
M A I C A S R L
Priority date (The priority date is an assumption and is not a legal conclusion. Google has not performed a legal analysis and makes no representation as to the accuracy of the date listed.)
Filing date
Publication date
Application filed by M A I C A S R L filed Critical M A I C A S R L
Priority to IT000951A priority Critical patent/ITMI20130951A1/it
Publication of ITMI20130951A1 publication Critical patent/ITMI20130951A1/it

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Classifications

    • DTEXTILES; PAPER
    • D05SEWING; EMBROIDERING; TUFTING
    • D05BSEWING
    • D05B27/00Work-feeding means
    • D05B27/10Work-feeding means with rotary circular feed members
    • D05B27/14Work-feeding means with rotary circular feed members rotating discontinuously
    • DTEXTILES; PAPER
    • D05SEWING; EMBROIDERING; TUFTING
    • D05BSEWING
    • D05B27/00Work-feeding means

Description

DESCRIZIONE
Settore tecnico
La presente invenzione riguarda il settore delle macchine cucitrici. Più specificamente, tale invenzione riguarda un trascinatore (puller) per una macchina cucitrice.
Sfondo tecnologico
Le macchine cucitrici (anche note come macchine per cucire o da cucire) sono d’uso comune per cucire materiali di svariati tipi (ad esempio, lembi di tessuto in impianti di confezionamento). A tale scopo, uno o più aghi cooperano con corrispondenti crochet per fare attraversare un materiale da cucire ad uno o più fili cucirini (in genere annodandoli tra loro), i quali formano corrispondenti punti di cucitura in successione.
Le macchine cucitrici sono quasi sempre dotate di un alimentatore (o trasportatore), il quale alimenta il materiale in modo che gli aghi ed i crochet agiscano ogni volta su una parte diversa del materiale nel formare i punti di cucitura. L’alimentatore e gli aghi sono azionati in sincronia da un motore della macchina cucitrice, in modo da alimentare correttamente il materiale durante la sua cucitura. A tale scopo, l’alimentatore ha un funzionamento alternato durante la formazione di ogni punto di cucitura. Ad esempio, l’alimentatore non agisce sul materiale quando gli aghi sono inseriti nello stesso (per cui il materiale à ̈ mantenuto stazionario per consentirne la corretta cucitura); l’alimentatore agisce invece sul materiale solo quando gli aghi sono estratti dallo stesso (per cui il materiale à ̈ libero di avanzare per predisporsi alla realizzazione di un successivo punto di cucitura). Un tipico esempio di alimentatore à ̈ una griffa, la quale comprende una o più piastrine a dentini. Quando gli aghi sono estratti dal materiale, le piastrine a dentini si alzano in modo da premere il materiale dal basso contro un piedino di pressione (disposto sopra di esso), così da afferrarlo; le piastrine a piedini quindi avanzano trasportando con sé il materiale. Quando gli aghi sono inseriti nel materiale, le piastrine a dentini si abbassano in modo da liberarlo; le piastrine a dentini quindi retrocedono per ritornare alla posizione precedente.
Molte macchine cucitrici sono anche dotate di un trascinatore, il quale trascina il materiale in aggiunta all’azione esercitata dall’alimentatore (in generale, dopo la sua cucitura). Ad esempio, il trascinatore comprende una cinghia, la quale à ̈ tesa tra due o più pulegge, di cui una motrice; un tratto della cinghia che si trova in ogni momento in una posizione inferiore à ̈ premuto contro il materiale dall’alto (appoggiato su una piastra di supporto). Anche il trascinatore à ̈ azionato dal motore della macchina cucitrice, in sincronia con gli aghi e l’alimentatore, in modo da avere un funzionamento alternato durante la formazione di ogni punto di cucitura. In particolare, quando gli aghi sono inseriti nel materiale la puleggia motrice mantiene ferma la cinghia (per cui essa non agisce sul materiale); quando gli aghi sono estratti dal materiale la puleggia motrice fa ruotare la cinghia in modo da trascinare il materiale. Il trascinatore può compensare eventuali differenze di velocità tra due lembi del materiale in caso di loro scorrimento reciproco; infatti, il trascinatore agisce direttamente su un lembo superiore così da equalizzare la sua velocità con quella di un lembo inferiore su cui agisce direttamente l’alimentatore. Inoltre, il trascinatore può prevenire la formazione di arricciature nel materiale cucito e può migliorare un’uniformità dei punti di cucitura.
Tuttavia, l’azione dell’alimentatore sul materiale non à ̈ costante. Infatti, essa dipende dal tipo di materiale (il quale può essere più facile o più difficile da afferrare); inoltre, l’azione dell’alimentatore varia con una velocità di funzionamento della macchina cucitrice (in quanto il materiale à ̈ afferrato in misura minore all’aumentare della sua velocità).
Pertanto, il trascinatore à ̈ in genere regolato secondo un valore medio atteso dell’azione dell’alimentatore, in modo che la sincronia delle loro azioni sia accettabile nella maggior parte delle condizioni pratiche. Tuttavia, ciò comporta inevitabili errori di sincronia delle due azioni sul materiale (sempre più marcati all’allontanarsi dal valore medio dell’azione dell’alimentatore), i quali si ripercuotono sulla qualità della cucitura.
Inoltre, ogni lotto di lavorazione (in cui à ̈ modificato il tipo di materiale e/o i punti di cucitura) richiede una nuova regolazione del trascinatore, seguita da una fase di verifica della sua efficacia. Tali operazioni di regolazione e verifica sono estremamente lente, ed hanno un effetto deleterio sulla resa dalla macchina cucitrice (soprattutto in moderne produzioni, in cui i lotti di materiale sono molto piccoli ed altamente variabili).
Sommario
Un sommario semplificato della presente invenzione à ̈ qui presentato al fine di fornire una comprensione di base della stessa; tuttavia, il solo scopo di questo sommario à ̈ di introdurre alcuni concetti dell’invenzione in forma semplificata come preludio alla sua seguente descrizione più dettagliata, e non à ̈ da interpretare come un’identificazione dei suoi elementi chiave né come una delimitazione del suo ambito.
In termini generali, la presente invenzione à ̈ basata sull’idea di realizzare un trascinatore che si auto-regola.
In particolare, uno o più aspetti della presente invenzione sono indicati nelle rivendicazioni indipendenti e caratteristiche vantaggiose della stessa sono indicate nelle rivendicazioni dipendenti, con il testo di tutte le rivendicazioni che à ̈ incorporato nella presente alla lettera per riferimento (con qualsiasi caratteristica vantaggiosa fornita con riferimento ad uno specifico aspetto che si applica mutatis mutandis ad ogni altro aspetto).
Più specificamente, un aspetto fornisce una macchina cucitrice con un trascinatore comprendente un elemento di trascinamento che à ̈ movimentato quando uno o più aghi sono sia estratti sia inseriti in un materiale da cucire, in cui il trascinatore à ̈ configurato in modo che un’interferenza dell’elemento di alimentazione con detto materiale impedisca il movimento dell’elemento di trascinamento quando gli aghi sono inseriti e consenta il movimento dell’elemento di trascinamento quando gli aghi sono estratti.
Un altro aspetto fornisce un trascinatore per una macchina cucitrice, in cui un elemento di trascinamento à ̈ movimentato continuamente.
Un altro aspetto fornisce un corrispondente metodo di cucitura.
Breve descrizione delle figure
La soluzione della presente invenzione, come pure ulteriori caratteristiche ed i relativi vantaggi, sarà meglio compresa con riferimento alla seguente descrizione dettagliata, data puramente a titolo indicativo e non limitativo, da leggersi congiuntamente alle figure allegate (in cui, per semplicità, elementi corrispondenti sono indicati con riferimenti uguali o simili e la loro spiegazione non à ̈ ripetuta, ed il nome di ogni entità à ̈ in generale usato per indicare sia il suo tipo sia suoi attributi – come valore, contenuto e rappresentazione). In particolare:
FIG.1 mostra una rappresentazione illustrativa di una macchina cucitrice in cui la soluzione in accordo con una forma di realizzazione della presente invenzione può essere applicata,
FIG.2A-FIG.2C mostrano una rappresentazione schematica in sezione di un esempio di implementazione della soluzione in accordo con una forma di realizzazione della presente invenzione, e
FIG.3 mostra una rappresentazione schematica in sezione di un ulteriore esempio di implementazione della soluzione in accordo con una forma di realizzazione della presente invenzione.
Descrizione dettagliata
Con riferimento in particolare alla FIG.1, essa mostra una rappresentazione illustrativa di una macchina cucitrice 100 in cui la soluzione in accordo con una forma di realizzazione della presente invenzione può essere applicata.
La macchina cucitrice 100 à ̈ di tipo industriale (ad esempio, per impianti di confezionamento quali camicerie). La macchina cucitrice 100 à ̈ utilizzata per cucire un generico materiale, non mostrato nella figura (ad esempio, due lembi di tessuto di una camicia). A tale scopo, uno o più fili cucirini, non mostrati nella figura, attraversano il materiale da una parte all’altra a breve distanza per formare corrispondenti punti di cucitura. La macchina cucitrice 100 può realizzare vari tipi di punti di cucitura; ad esempio, i punti di cucitura possono essere di tipo a spola (lockstitch), in cui due fili cucirini disposti da parti opposte del materiale sono annodati tra loro in corrispondenza di ogni punto.
La macchina cucitrice 100 comprende una base 105, la quale alloggia un motore elettrico che aziona tutti i suoi meccanismi (non visibili nella figura). Un montante 110 fuoriesce verso l’alto dalla base 105. Il montante 110 sostiene un braccio 115, il quale termina ad una sua estremità libera con una testa di cucitura 120. La testa di cucitura 120 à ̈ disposta sopra una piastra 125 di un supporto 130 per appoggiare il materiale da cucire. La piastra di supporto 125 à ̈ dotata di un alimentatore 135, il quale alimenta il materiale durante la sua cucitura (lungo una corrispondente direzione di alimentazione, da davanti a dietro nella figura). Nell’esempio in questione, la macchina cucitrice 100 ha una struttura a braccio rovesciato (reverse feed off the arm), detta anche a base cilindrica rovesciata, in cui il supporto 130 à ̈ formato da un braccio che si estende a sbalzo dalla base 105 lungo la direzione di alimentazione, in modo da essere perpendicolare ad un utilizzatore della macchina cucitrice seduto di fronte alla testa di cucitura 120 (a sinistra nella figura); tale struttura à ̈ particolarmente utile per cucire strutture tubolari (come maniche di camicie o pantaloni). La macchina cucitrice 100 comprende anche un trascinatore 140, il quale trascina il materiale (ad esempio, in allontanamento dalla testa di cucitura 120 dopo la sua cucitura); il trascinatore 140 à ̈ montato sull’estremità libera del braccio 115, a valle della testa di cucitura 120 lungo la direzione di alimentazione (dietro nella figura).
Il funzionamento della macchina cucitrice 100 à ̈ controllato da un pedale di comando collegato alla base 105 (non mostrato nella figura), il quale à ̈ azionato da un operatore che lo schiaccia con un piede. La macchina cucitrice 100 à ̈ anche dotata di vari altri dispositivi di comando (ad esempio, interruttori e selettori), i quali sono utilizzati per accendere/spegnere la macchina cucitrice 100 e per configurare il suo funzionamento (ad esempio, scegliendo il tipo di punto, la sua lunghezza).
Con riferimento ora alle FIG.2A-FIG.2C, esse mostrano una rappresentazione schematica in sezione di un esempio di implementazione della soluzione in accordo con una forma di realizzazione della presente invenzione.
Partendo dalla FIG.2A, il materiale da cucire (indicato con il riferimento 205) Ã ̈ disposto attorno al supporto 130, con una sua porzione attualmente da cucire appoggiata sulla piastra di supporto 125.
La testa di cucitura 120 comprende uno o più piedini di pressione (presser foot), o semplicemente piedini, 210 (uno solo mostrato nella figura), ciascuno dei quali preme il materiale 205 contro la piastra di supporto 125. La testa di cucitura 120 comprende inoltre una barra porta aghi 215, su cui sono montati uno o più aghi 220 (uno solo mostrato nella figura). Ogni ago 220 à ̈ fissato con un suo codolo alla barra porta aghi 215, ed à ̈ disposto in verticale con una sua punta rivolta verso il basso sopra un’asola del piedino 210 ed un corrispondente foro passante della piastra di supporto 125 (non visibile nella figura). L’ago 220 à ̈ dotato di una cruna appena sopra la punta, in cui à ̈ infilata un’estremità libera di un filo cucirino fornito da un corrispondente rocchetto (non mostrati nella figura). La barra porta aghi 215 (e quindi ogni ago 220) si muove con moto alternato in verticale tra una posizione di fine corsa superiore ed una posizione di fine corsa inferiore. Nella posizione di fine corsa superiore, la punta dell’ago 220 si trova appena sopra il piedino 210, in modo che l’ago 220 sia estratto dal materiale 205; nella posizione di fine corsa inferiore, l’ago 220 à ̈ inserito nell’asola del piedino 210, nel materiale 205 e nel foro della piastra di supporto 125 con la sua punta che raggiunge un crochet 225 disposto all’interno del supporto 130. Il crochet 225 à ̈ montato su una navetta 230, la quale alloggia una spola 235 su cui à ̈ avvolto un altro filo cucirino (non mostrato nella figura). La navetta 230 (e quindi il crochet 225 e la spola 235) si muove di moto rotatorio, in modo da concatenare il filo cucirino che fuoriesce dalla spola 235 con il filo cucirino trasportato dall’ago 220.
L’alimentatore 135 à ̈ una griffa (drop-feeder). Tale alimentatore 135 comprende un meccanismo a camma 240 su cui sono montate una o più piastrine a dentini (feed-dog) 245 (una sola mostrata nella figura); le piastrine a dentini 245 sono disposte lungo la direzione di alimentazione del materiale 205 (da destra a sinistra nella figura), ad esempio, con due piastrine a dentini (più lunghe) a lato e due piastrine a dentini (più corte) davanti e dietro il foro della piastra di supporto 125 per ogni ago 220. Ogni piastrina a dentini 245 comprende un allineamento di dentini (ad esempio, 5-20), rivolti verso l’alto in avanti lungo la direzione di alimentazione. La piastrina a dentini 245 à ̈ disposta in corrispondenza di una rispettiva feritoia 250 che à ̈ aperta nella piastra di supporto 125; la feritoia 250 si estende anche essa lungo la direzione di alimentazione, ma con una lunghezza superiore a quella della piastrina a dentini 245 (ad esempio, di 1-5 cm). Il meccanismo a camma 240 (e quindi ogni piastrina a dentini 245) si muove con moto a quattro fasi, in modo che la piastrina a dentini 245 in corrispondenza di una posizione bassa indietro rispetto alla feritoia 250 lungo la direzione di alimentazione (ad esempio, al suo inizio) à ̈ alzata in verticale sino ad una posizione alta indietro in cui sporge sopra la piastra di supporto 125, à ̈ fatta avanzare in orizzontale sino a raggiungere una posizione alta avanti (al massimo sino alla fine della feritoia 250), à ̈ abbassata in verticale sino a raggiungere una posizione bassa avanti in cui rientra sotto la piastra di supporto 125, ed à ̈ fatta retrocedere in orizzontale sino a ritornare alla posizione bassa indietro. La corsa del meccanismo a camma 240 in orizzontale à ̈ regolabile (sino ad un valore massimo definito dalla differenza di lunghezza tra ogni feritoia 250 e la corrispondente piastrina a dentini 245) in modo da definire la lunghezza dei punti di cucitura (ad esempio, 1-5 cm).
Un motore 250 alloggiato nella base 105, ad esempio, un motore mono-fase alimentato a 220V, aziona (tramite corrispondenti organi di trasmissione, non mostrati nella figura) la barra porta aghi 220, la navetta 230 ed il meccanismo a camma 245 in sincronia. Il motore 250 ha una velocità di rotazione regolabile agendo sul pedale di comando (ad esempio, sino ad una velocità di rotazione massima di 1.000-10.000 giri al minuto); ogni giro del motore 250 definisce un ciclo di lavorazione della macchina cucitrice 100, durante il quale ogni coppia ago 215 e crochet 225 realizza un corrispondente punto di cucitura.
Il trascinatore 140 comprende una cinghia di trascinamento (o semplicemente cinghia) 255; ad esempio, la cinghia 255 à ̈ di tipo dentato, formata da un anello chiuso (ad esempio, in nylon con annegati cavi in kevlar) da cui sporgono una serie di denti verso l’interno. La cinghia 255 à ̈ montata su due o più pulegge (quattro nell’esempio mostrato nella figura, indicate con 260a, 260b, 260c e 260d). Una delle pulegge (ad esempio, la puleggia 260a) à ̈ una puleggia motrice per far ruotare la cinghia 255 in accordo con la direzione di avanzamento (ossia, in senso orario nella figura), mentre le altre pulegge (ossia, le pulegge 260b-260d) sono pulegge folli che sono usate per mantenere tesa la cinghia 255. La cinghia 255 agisce sul materiale 205 cucito (a valle della testa di cucitura 120); in particolare, un tratto della cinghia 255 che si trova in ogni momento in una posizione inferiore (in corrispondenza della puleggia folle 260c) preme il materiale 205.
Nella condizione mostrata nella figura, ogni ago 215 Ã ̈ nella posizione di fine corsa superiore (estratto dal materiale 205 con la sua punta sopra il piedino 210) ed ogni piastrina a dentini 245 Ã ̈ nella posizione alta avanti.
Passando alla FIG.2B, durante ogni ciclo operativo della macchina cucitrice 100, la barra porta aghi 215 si abbassa in modo che ogni ago 220 attraversi l’asola del piedino 210. Quando la punta dell’ago 220 raggiunge il materiale 205, essa lo fora (ad esempio, spostando l’ordito e la trama per creare lo spazio necessario senza danneggiarne il tessuto). L’ago 220 penetra nel materiale 205, trasportando con sé il filo cucirino; l’ago 220 attraversa quindi il foro della piastra di supporto 125, sino a quando raggiunge la posizione di fine corsa inferiore (inserito nel materiale 205 con la sua punta in corrispondenza del crochet 225).
Allo stesso tempo, il meccanismo a camma 240 si abbassa, in modo che le piastrine a dentini 245 rientrino sotto la piastra di supporto 125 sino a raggiungere la posizione bassa avanti; il meccanismo a camma 240 quindi retrocede, in modo che le piastrine a dentini 245 si muovano verso la posizione bassa indietro. In questo modo, mentre gli aghi 220 sono inseriti nel materiale 205, le piastrine a dentini 245 sono separate dallo stesso; pertanto, l’alimentatore 135 à ̈ in una condizione passiva (in cui non agisce sul materiale 205 che rimane stazionario sotto la testa di cucitura 120).
Passando alla FIG.2C, la rotazione di ogni navetta 230 fa passare un gancio del crochet 225 vicino alla punta del corrispondente ago 220, in modo che esso afferri un’ansa del filo cucirino formata tra un punto di cucitura precedente e la cruna dell’ago 220. Il crochet 225 trasporta quindi il filo cucirino dell’ago 220 in modo da concatenarlo con il filo cucirino della spola 235. Contestualmente, la barra porta aghi 215 si alza, in modo che ogni ago 220 attraversi il foro della piastra di supporto 125 e fuoriesca dal materiale 205, trasportando con sé il filo cucirino che rimane concatenato con il filo cucirino della spola 235 sotto il materiale 205; l’ago 220 attraversa quindi l’asola del piedino 210, sino a ritornare alla posizione di fine corsa superiore.
Allo stesso tempo, il meccanismo a camma 240 si alza, in modo che le piastrine a dentini 245 sporgano sopra la piastra di supporto 125 sino a raggiungere la posizione alta indietro; in tale condizione, il materiale 205 à ̈ pressato tra il piedino 210 e le piastrine a dentini 245, in modo che i loro dentini afferrino una parte inferiore del materiale 205. Il meccanismo a camma 240 quindi avanza, in modo che le piastrine a dentini 245 si muovano verso la posizione alta avanti; in questo modo, l’alimentatore 135 à ̈ in una condizione attiva in cui agisce sul materiale 205, con le piastrine a dentini 245 che lo trasportano con sé. Di conseguenza, il materiale 205 avanza di una distanza uguale alla corsa in orizzontale del meccanismo a camma 240; ciò tende ogni coppia di fili cucirini concatenati tra loro, in modo da serrare un corrispondente nodo che penetra nel materiale 205 con ciò definendo un punto di cucitura. La macchina cucitrice 100 ritorna quindi alla condizione della FIG.2A per realizzare un nuovo punto di cucitura (su una successiva porzione del materiale 205), il quale à ̈ separato dal punto di cucitura appena realizzato da una distanza sostanzialmente uguale alla corsa in orizzontale del meccanismo a camma 240 (la quale definisce così la lunghezza dei punti di cucitura).
Durante ogni ciclo di funzionamento della macchina cucitrice 100, il trascinatore 140 trascina il materiale 205 (già cucito) quando l’alimentatore 135 à ̈ nella condizione attiva (in aggiunta all’azione da esso esercitata sullo stesso).
Nella soluzione in accordo con una forma di realizzazione dell’invenzione, la cinghia 255 à ̈ fatta ruotare continuamente durante ogni intero ciclo operativo della macchina cucitrice (quando essa à ̈ in funzionamento), ossia, la puleggia motrice 260a à ̈ azionata continuamente in tale condizione. In questo modo, la cinghia 255 sarebbe sempre in rotazione se libera. Tuttavia, il trascinatore 140 à ̈ configurato in modo che un’interferenza della cinghia 255 con il materiale 205 impedisca la rotazione della cinghia 255 quando gli aghi 220 sono inseriti nel materiale 205 (e l’alimentatore 135 à ̈ nella condizione passiva). Ciò significa che una forza resistente esercitata dal materiale 205 (mantenuto stazionario dagli aghi 220 in esso inseriti) sulla cinghia 255 à ̈ superiore ad una forza motrice esercitata dalla puleggia motrice 260a sulla cinghia 255 (per cui la cinghia 255 e quindi anche la puleggia motrice 260a si fermano). Al contrario, quando gli aghi 205 sono estratti dal materiale 205 esso à ̈ libero di avanzare lungo la direzione di alimentazione (ed à ̈ trasportato in tale direzione dall’alimentatore 135 nella condizione attiva); di conseguenza, la cinghia 255 può ruotare trascinando con sé il materiale 205.
In tale modo, il trascinatore si auto-adatta all’azione dell’alimentatore, in modo da essere automaticamente in sincronia con esso. Ciò migliora la qualità della cucitura nelle più svariate condizioni pratiche.
Inoltre, in questo modo à ̈ possibile evitare la regolazione del trascinatore ad ogni lotto di lavorazione (in cui à ̈ modificato il tipo di materiale e/o i punti di cucitura), e quindi anche la successiva fase di verifica della sua efficacia. Ciò velocizza l’uso della macchina cucitrice, con un effetto positivo sulla sua resa (soprattutto in moderne produzioni, in cui i lotti di materiale sono molto piccoli ed altamente variabili).
Nella specifica forma di realizzazione mostrata nella figura, il trascinatore 140 à ̈ dotato di un motore 265 (ad esempio, un motore mono-fase alimentato a 24V). Il motore 265 à ̈ indipendente dal motore 250; il motore 265 à ̈ fatto funzionare ad una velocità di rotazione costante (la quale definisce una velocità di rotazione della puleggia motrice 206a e quindi della cinghia 255), la quale à ̈ superiore alla velocità di rotazione massima del motore 250 (la quale definisce la velocità di azionamento in sincronia degli aghi 220 e dell’alimentatore 140); ad esempio, la velocità di rotazione del motore 250 à ̈ uguale a 1-1,5 volte, preferibilmente uguale a 1,1-1,3 volte, ad ancora più preferibilmente uguale a 1,15-1,25 volte (come uguale a 1,2 volte) la velocità di rotazione massima del motore 250. Di conseguenza, la velocità del motore 265 sarà sempre superiore alla velocità effettiva del motore 250 (variabile tramite il pedale di comando). Anche in questo caso, il trascinatore 140 si auto-adatta alla velocità dell’alimentatore 135. Infatti, quando l’alimentatore 135 à ̈ nella condizione attiva, il materiale 205 avanza più lentamente della rotazione della cinghia 255; tuttavia, l’interferenza della cinghia 255 con il materiale 205 trattenuto dall’alimentatore 135 rallenta la rotazione della cinghia 255 (sino ad equalizzarla con la velocità dell’alimentatore 135). Ciò consente di semplificare la struttura del trascinatore, con una conseguenze riduzione del suo costo.
Preferibilmente, il motore 265 à ̈ sempre acceso (in modo da azionare la puleggia motrice 206a e quindi la cinghia 255) quando il trascinatore 140 à ̈ in una condizione operativa (ossia, abbassato contro il supporto 130), indipendentemente dall’effettivo funzionamento della macchina cucitrice (ad esempio, spegnendolo solo quando il trascinatore 140 à ̈ sollevato). In questo modo, il trascinatore 140 mantiene sempre in trazione il materiale 205 ed i fili cucirini (con ciò riducendo i rischi di loro sfilamenti), ed esso à ̈ pronto ad agire immediatamente sul materiale 205 non appena la macchina cucitrice 100 à ̈ azionata (premendo il pedale di comando).
Il trascinatore 140 può essere configurato per ottenere il risultato desiderato agendo su uno o più parametri. Ad esempio, la pressione esercitata dalla cinghia sul materiale 205 (tramite una forza di pressione esercitata sul trascinatore 140) può essere selezionata tra 10<4>e 10<5>Pa (ad esempio, applicando una forza di pressione di 5-50 N). In ogni caso, la potenza del motore 265 (ossia, quella di azionamento della puleggia motrice 260a e quindi della cinghia 255) à ̈ sostanzialmente inferiore alla potenza del motore 250 (ossia, quella di azionamento dell’alimentatore 135). Ad esempio, la potenza del motore 265 à ̈ inferiore alla potenza del motore 250 moltiplicata per un fattore di riduzione uguale a 10<-2>, preferibilmente uguale a 7·10<-3>, ed ancora più preferibilmente uguale a 5·10<-3>; più specificamente, la potenza del motore 265 può essere compresa tra 7·10<-3>-10<-2>volte, preferibilmente tra 5·10<-3>-7·10<-3>volte, ed ancora più preferibilmente tra 10<-3>-5·10<-3>volte la potenza del motore 250. Considerando tipici valori della potenza del motore 250 (ad esempio, 0,5-2 kW), la potenza del motore 265 può essere inferiore a 10 W, preferibilmente inferiore a 7 W, ed ancora più preferibilmente inferiore a 5W; più specificamente, la potenza del motore 254 può essere compresa tra 7-10 W, preferibilmente tra 5-7 W, ed ancora più preferibilmente tra 1-5 W (come uguale a 2-3 W). Ciò consente di ottenere il risultato desiderato in modo semplice ed economico.
Nella forma di realizzazione mostrata nella figura, la cinghia 255 à ̈ disposta in corrispondenza dell’alimentatore 140. A tale scopo, ad esempio, il piedino 210 comprende solamente una porzione anteriore, la quale si estende in senso contrario alla direzione di alimentazione (verso destra nella figura) per premere il materiale 205 contro una corrispondente porzione anteriore dell’alimentatore 135 a monte degli aghi 220. Di conseguenza, la porzione posteriore dell’alimentatore 135 à ̈ libera, in modo da consentire il posizionamento di almeno parte della cinghia 255 su almeno parte di essa (distale dagli aghi 220). Pertanto, la cinghia 255 preme il materiale 205 contro l’alimentatore 135 (ossia, contro le piastrine a dentini 245 quando sollevate sopra la piastra di supporto 125).
In tale struttura, l’alimentatore 135 ed il trascinatore 140 agiscono su una stessa porzione del materiale 205 (dal basso e dall’alto, rispettivamente); ciò consente di concentrare l’azione esercitata dall’alimentatore 135 e l’azione esercitata dal trascinatore 140 sul materiale 205.
Con riferimento ora alla FIG.3, essa mostra una rappresentazione schematica in sezione di un ulteriore esempio di implementazione della soluzione in accordo con una forma di realizzazione della presente invenzione.
In questo caso, la cinghia 255 à ̈ disposta a valle dell’alimentatore 140 (ad esempio, ad una distanza di 1-10 cm). In questo modo, il piedino (differenziato con il riferimento 310, può comprendere (in aggiunta alla porzione anteriore sopra descritta), anche una porzione posteriore che si estende nello stesso senso della direzione di alimentazione (verso sinistra nella figura) per premere il materiale 205 contro una corrispondente porzione posteriore dell’alimentatore 135.
Preferibilmente, il supporto 130 comprende anche una struttura rotante folle, ad esempio, un rullo folle 370; il rullo folle 370 sporge all’altezza della piastra di supporto 125 attraverso una corrispondente feritoia 375, sotto il tratto inferiore della cinghia 255. Pertanto, la cinghia 255 preme il materiale 205 contro il rullo folle 370 (il quale non oppone alcuna resistenza alla sua rotazione).
In tale struttura, l’alimentatore 135 ed il trascinatore 140 agiscono su porzioni diverse del materiale 205 (dal basso contro il piedino 310 e dall’alto contro il rullo folle 375, rispettivamente); ciò consente di distribuire l’azione esercitata dall’alimentatore 135 e l’azione esercitata dal trascinatore 140 lungo il materiale 205.
Naturalmente, al fine di soddisfare esigenze contingenti e specifiche, un tecnico del ramo potrà apportare alla soluzione sopra descritta numerose modifiche e varianti logiche e/o fisiche. Più specificamente, sebbene tale soluzione sia stata descritta con un certo livello di dettaglio con riferimento ad una o più sue forme di realizzazione, à ̈ chiaro che varie omissioni, sostituzioni e cambiamenti nella forma e nei dettagli così come altre forme di realizzazione sono possibili. In particolare, diverse forme di realizzazione della presente invenzione possono essere messe in pratica anche senza gli specifici dettagli (come i valori numerici) esposti nella precedente descrizione per fornire una loro più completa comprensione; al contrario, caratteristiche ben note possono essere state omesse o semplificate al fine di non oscurare la descrizione con particolari non necessari. Inoltre, à ̈ espressamente inteso che specifici elementi e/o passi di metodo descritti in relazione ad ogni forma di realizzazione della presente invenzione possono essere incorporati in qualsiasi altra forma di realizzazione come una normale scelta di progetto. In ogni caso, qualificatori ordinali o altro sono usati meramente come etichette per distinguere elementi con lo stesso nome ma non connotano per se stessi alcuna priorità, precedenza o ordine. Inoltre, i termini includere, comprendere, avere, contenere e comportare (e qualsiasi loro forma) dovrebbero essere intesi con un significato aperto e non esauriente (ossia, non limitato agli elementi recitati), i termini basato su, dipendente da, in accordo con, secondo, funzione di (e qualsiasi loro forma) dovrebbero essere intesi con un rapporto non esclusivo (ossia, con eventuali ulteriori variabili coinvolte) ed il termine uno/una dovrebbe essere inteso come uno o più elementi (a meno di espressa indicazione contraria).
Ad esempio, una forma di realizzazione fornisce una macchina cucitrice. La macchina cucitrice comprende un insieme di uno o più aghi per cucire un materiale. Mezzi sono previsti per azionare gli aghi alternativamente tra una condizione inserita (in cui sono inseriti in detto materiale) ed una condizione estratta (in cui sono estratti da detto materiale). Un alimentatore à ̈ previsto per alimentare detto materiale. Mezzi sono previsti per azionare l’alimentatore alternativamente tra una condizione passiva (in cui non agisce su detto materiale almeno quando gli aghi sono nella condizione inserita) ed una condizione attiva (in cui agisce su detto materiale almeno in parte quando gli aghi sono nella condizione estratta). Un trascinatore à ̈ previsto per trascinare detto materiale almeno quando l’alimentatore à ̈ nella condizione attiva. Il trascinatore comprende un elemento di trascinamento per agire su detto materiale. Mezzi sono previsti per movimentare l’elemento di trascinamento quando gli aghi sono sia nella condizione estratta sia nella condizione inserita. Il trascinatore à ̈ configurato in modo che un’interferenza dell’elemento di alimentazione con detto materiale impedisca il movimento dell’elemento di trascinamento quando gli aghi sono nella condizione inserita e consenta il movimento dell’elemento di trascinamento quando gli aghi sono nella condizione estratta.
Comunque, la macchina cucitrice può essere di qualsiasi tipo (ad esempio, a base piana, a braccio (non-rovesciato, ossia, parallelo al braccio della testa di cucitura), a colonna), può essere adatta a qualsiasi tipo di applicazione (ad esempio, domestica) e può avere una qualsiasi struttura (ad esempio, controllata da una leva che à ̈ comandata dall’operatore spostando lateralmente un ginocchio). Il materiale da cucire può essere di qualsiasi tipo (ad esempio, stoffa, panno, cuoio), e può comprendere un numero qualsiasi di pezzi (due o più da unire tra loro o anche uno solo per realizzare una finitura o una decorazione). Gli aghi possono essere in qualsiasi numero e di qualsiasi tipo (ad esempio, con una scanalatura longitudinale per facilitare il passaggio del filo cucirino nel materiale); inoltre, essi possono cucire il materiale in qualsiasi modo, ad esempio, con punti a catenella (chain-stich), ciechi (blind-stitch), a zigzag. L’alimentatore può essere di qualsiasi tipo (vedi sotto). I mezzi per azionare gli aghi possono essere implementati in qualsiasi modo (ad esempio, tramite barre porta aghi separate). L’alimentatore può essere di qualsiasi tipo (vedi sotto). I mezzi per azionare l’alimentatore possono essere implementati in qualsiasi modo (ad esempio, con un carrello); in ogni caso, l’alimentatore può essere azionato nella condizione passiva anche leggermente prima e leggermente dopo l’inserimento degli aghi nel materiale (in modo da essere azionato nella condizione attiva per un intervallo di tempo leggermente minore a quello in cui gli aghi sono estratti dal materiale). Il trascinatore ed il suo elemento di trascinamento possono avere una qualsiasi struttura; ad esempio, il trascinatore può essere basculante o fisso, e l’elemento di trascinamento può essere implementato con un numero qualsiasi di cinghie in altro materiale (ad esempio, gomma) o di altro tipo (ad esempio, piatte o trapezoidali), o anche con altri componenti (ad esempio, a catena). I mezzi per movimentare l’elemento di trascinamento possono essere implementati in qualsiasi modo (ad esempio, sempre attivi o solo quando la macchina cucitrice à ̈ effettivamente in funzionamento), ed il trascinatore può essere configurato in qualsiasi modo per ottenere il risultato desiderato (vedi sotto).
In una forma di realizzazione, l’alimentatore comprende una griffa.
Comunque, la griffa può avere un’altra struttura (ad esempio, con un numero qualsiasi di piastrine a dentini, disposte in qualsiasi posizione), anche di tipo differenziale con piastrine a dentini indipendenti (disposte davanti e dietro gli aghi lungo la direzione di alimentazione); in ogni caso, l’alimentatore può essere di altro tipo, ad esempio, a piedino mobile (walking foot).
In una forma di realizzazione, il trascinatore à ̈ configurato in modo che almeno parte dell’elemento di trascinamento prema detto materiale contro almeno parte della griffa a valle degli aghi lungo una direzione di alimentazione di detto materiale.
Comunque, una porzione qualsiasi dell’elemento di trascinamento (sino allo stesso nella sua interezza) può premere il materiale contro una porzione qualsiasi della griffa (sino a tutta la sua porzione posteriore).
In una forma di realizzazione, la macchina cucitrice ulteriormente comprende una struttura rotante folle per appoggiare detto materiale a valle dell’alimentatore lungo una direzione di alimentazione di detto materiale; il trascinatore à ̈ configurato in modo che almeno parte dell’elemento di trascinamento prema detto materiale contro la struttura rotante folle.
Comunque, il trascinatore può essere disposto ad una qualsiasi distanza dagli aghi, ed una porzione qualsiasi dell’elemento di trascinamento (sino allo stesso nella sua interezza) può premere il materiale contro la struttura rotante folle. Inoltre, tale struttura rotante folle può essere implementata con elementi di qualsiasi tipo ed in qualsiasi numero (ad esempio, una o più rotelle montate parallele su uno o più alberi), o può anche essere del tutto omessa (ad esempio, con l’elemento di trascinamento che preme il materiale direttamente sulla piastra di supporto).
Più in generale, il trascinatore può essere configurato in qualsiasi altro modo (ad esempio, combinando le due strutture sopra menzionate), e può essere disposto in qualsiasi posizione (anche a monte degli aghi).
In una forma di realizzazione, i mezzi per azionare l’alimentatore sono adatti ad azionare l’alimentatore ad un prima velocità, ed i mezzi per movimentare l’elemento di trascinamento sono adatti a movimentare l’elemento di trascinamento ad una seconda velocità superiore alla prima velocità.
Comunque, le velocità di azionamento dell’alimentatore e del trascinatore possono avere altri valori; in ogni caso, la possibilità di sincronizzare la velocità del trascinatore con quella dell’alimentatore non à ̈ esclusa in linea di principio.
In una forma di realizzazione, i mezzi per azionare l’alimentatore hanno una prima potenza ed i mezzi per movimentare l’elemento di trascinamento hanno una seconda potenza inferiore ad un centesimo della prima potenza.
Comunque, le potenze possono avere altri valori (sia relativi sia assoluti). In una forma di realizzazione, i mezzi per azionare l’alimentatore comprendono un primo motore ed i mezzi per movimentare l’elemento di trascinamento comprendono un secondo motore (indipendente dal primo motore).
Comunque, i motori possono essere di qualsiasi tipo; in ogni caso, la possibilità di sincronizzare il motore del trascinatore con il motore dell’alimentatore, o al limite di azionare anche il trascinatore con lo stesso motore dell’alimentatore, non à ̈ esclusa in linea di principio.
Un’altra forma di realizzazione fornisce un trascinatore per trascinare un materiale che à ̈ cucito in una macchina cucitrice. Il trascinatore comprende un elemento di trascinamento per agire su detto materiale. Il trascinatore ulteriormente comprende mezzi per movimentare l’elemento di trascinamento continuamente in una condizione operativa del trascinatore.
Comunque, il trascinatore può avere una struttura qualsiasi (vedi sopra). In ogni caso, à ̈ enfatizzato che il trascinatore può essere realizzato e messo in commercio anche come prodotto a sé stante (ad esempio, come accessorio o kit di modifica), per essere utilizzato in macchine cucitrici già esistenti.
In una forma di realizzazione, i mezzi per azionare l’alimentatore hanno una potenza inferiore a 10 W.
Comunque, la potenza può avere altri valori.
In generale, considerazioni analoghe si applicano se la macchina cucitrice ed il trascinatore ciascuno ha una diversa struttura o comprende componenti equivalenti (ad esempio, in diversi materiali), o ha altre caratteristiche di funzionamento. In ogni caso, qualsiasi suo componente può essere separato in più elementi, o due o più componenti possono essere combinati in un singolo elemento; inoltre, ogni componente può essere replicato per supportare l’esecuzione delle corrispondenti operazioni in parallelo. Inoltre, a meno di indicazione contraria, qualsiasi interazione tra diversi componenti generalmente non necessita di essere continua, e può essere sia diretta sia indiretta tramite uno o più intermediari.
Un’altra forma di realizzazione fornisce un metodo di cucitura per cucire un materiale in una macchina cucitrice. Il metodo comprende i seguenti passi. Un materiale à ̈ cucito tramite un insieme di uno o più aghi, i quali sono azionati alternativamente tra una condizione inserita in cui sono inseriti in detto materiale ed una condizione estratta in cui sono estratti da detto materiale. Detto materiale à ̈ alimentato tramite un alimentatore, il quale à ̈ azionato alternativamente tra una condizione passiva (in cui non agisce su detto materiale almeno quando gli aghi sono nella condizione inserita) ed una condizione attiva (in cui agisce su detto materiale almeno in parte quando gli aghi sono nella condizione estratta). Detto materiale à ̈ trascinato almeno quando l’alimentatore à ̈ nella condizione attiva tramite un trascinatore, il quale ha un elemento di trascinamento che agisce su detto materiale. L’elemento di trascinamento à ̈ movimentato quando gli aghi sono sia nella condizione estratta sia nella condizione inserita; il trascinatore à ̈ configurato in modo che un’interferenza dell’elemento di alimentazione con detto materiale impedisca il movimento dell’elemento di trascinamento quando gli aghi sono nella condizione inserita e consenta il movimento dell’elemento di trascinamento quando gli aghi sono nella condizione estratta.
Comunque, considerazioni analoghe si applicano se la stessa soluzione à ̈ implementata con un metodo equivalente (usando passi simili con le stesse funzioni di più passi o loro porzioni, rimovendo alcuni passi non essenziali, o aggiungendo ulteriori passi opzionali); inoltre, i passi possono essere eseguiti in ordine diverso, in parallelo o sovrapposti (almeno in parte).

Claims (10)

  1. RIVENDICAZIONI 1. Una macchina cucitrice (100) comprendente un insieme di uno o più aghi (220) per cucire un materiale, mezzi (250,215) per azionare gli aghi alternativamente tra una condizione inserita in cui sono inseriti in detto materiale ed una condizione estratta in cui sono estratti da detto materiale, un alimentatore (135) per alimentare detto materiale, mezzi (250,240) per azionare l’alimentatore alternativamente tra una condizione passiva, in cui non agisce su detto materiale almeno quando gli aghi sono nella condizione inserita, ed una condizione attiva, in cui agisce su detto materiale almeno in parte quando gli aghi sono nella condizione estratta, ed un trascinatore (140) per trascinare detto materiale almeno quando l’alimentatore à ̈ nella condizione attiva, il trascinatore comprendendo un elemento di trascinamento (255) per agire su detto materiale, caratterizzato da mezzi (265,260a) per movimentare l’elemento di trascinamento quando gli aghi sono sia nella condizione estratta sia nella condizione inserita, il trascinatore essendo configurato in modo che un’interferenza dell’elemento di alimentazione con detto materiale impedisca il movimento dell’elemento di trascinamento quando gli aghi sono nella condizione inserita e consenta il movimento dell’elemento di trascinamento quando gli aghi sono nella condizione estratta.
  2. 2. La macchina cucitrice (100) secondo la rivendicazione 1, in cui l’alimentatore (135) comprende una griffa (245).
  3. 3. La macchina cucitrice (100) secondo la rivendicazione 2, in cui il trascinatore (140) à ̈ configurato in modo che almeno parte dell’elemento di trascinamento (255) prema detto materiale (205) contro almeno parte della griffa (245) a valle degli aghi (220) lungo una direzione di alimentazione di detto materiale (205).
  4. 4. La macchina cucitrice (100) secondo la rivendicazione 1 o 2, in cui la machina cucitrice ulteriormente comprende una struttura rotante folle (370) per appoggiare detto materiale (205) a valle dell’alimentatore (135) lungo una direzione di alimentazione di detto materiale (205), il trascinatore (140) essendo configurato in modo che almeno parte dell’elemento di trascinamento (255) prema detto materiale contro la struttura rotante folle.
  5. 5. La macchina cucitrice (100) secondo una qualsiasi delle rivendicazioni da 1 a 4, in cui i mezzi per azionare l’alimentatore (250,240) sono adatti ad azionare l’alimentatore ad un prima velocità, ed i mezzi per movimentare l’elemento di trascinamento (265,260a) sono adatti a movimentare l’elemento di trascinamento ad una seconda velocità superiore alla prima velocità.
  6. 6. La macchina cucitrice (100) secondo una qualsiasi delle rivendicazioni da 1 a 5, in cui i mezzi per azionare l’alimentatore (250,240) hanno una prima potenza ed i mezzi per movimentare l’elemento di trascinamento (265,260a) hanno una seconda potenza inferiore ad un centesimo della prima potenza.
  7. 7. La macchina cucitrice (100) secondo una qualsiasi delle rivendicazioni da 1 a 6, in cui i mezzi per azionare l’alimentatore (250,240) comprendono un primo motore (250) ed i mezzi per movimentare l’elemento di trascinamento (265,260a) comprendono un secondo motore (265) indipendente dal primo motore.
  8. 8. Un trascinatore (140) per trascinare un materiale (205) che à ̈ cucito in una macchina cucitrice (100), il trascinatore comprendendo un elemento di trascinamento (255) per agire su detto materiale, caratterizzato dal fatto che il trascinatore ulteriormente comprende mezzi (265,260a) per movimentare l’elemento di trascinamento continuamente in una condizione operativa del trascinatore.
  9. 9. Il trascinatore (140) secondo la rivendicazione 8, in cui i mezzi per azionare l’alimentatore (265,260a) hanno una potenza inferiore a 10 W.
  10. 10. Un metodo di cucitura per cucire un materiale (205) in una macchina cucitrice (100), il metodo comprendendo: cucire un materiale tramite un insieme di uno o più aghi (220) che sono azionati alternativamente tra una condizione inserita in cui sono inseriti in detto materiale ed una condizione estratta in cui sono estratti da detto materiale, alimentare detto materiale tramite un alimentatore (135) che à ̈ azionato alternativamente tra una condizione passiva, in cui non agisce su detto materiale almeno quando gli aghi sono nella condizione inserita, ed una condizione attiva, in cui agisce su detto materiale almeno in parte quando gli aghi sono nella condizione estratta, e trascinare detto materiale almeno quando l’alimentatore à ̈ nella condizione attiva tramite un trascinatore (140) avente un elemento di trascinamento (255) che agisce su detto materiale, caratterizzato da movimentare l’elemento di trascinamento quando gli aghi sono sia nella condizione estratta sia nella condizione inserita, il trascinatore essendo configurato in modo che un’interferenza dell’elemento di alimentazione con detto materiale impedisca il movimento dell’elemento di trascinamento quando gli aghi sono nella condizione inserita e consenta il movimento dell’elemento di trascinamento quando gli aghi sono nella condizione estratta.
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