ITMI20010566A1 - Gruppo goffratore e relativo sistema di movimentazione - Google Patents

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ITMI20010566A1
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support plate
tracks
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Angelo Bartesaghi
Amerigo Manzini
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Fin Omet S R L
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Description

Descrizione del brevetto avente per titolo:
“GRUPPO GOFFRATORE E RELATIVO SISTEMA DI MOVIMENTAZIONE’
DESCRIZIONE
La presente invenzione si riferisce ad un gruppo goffratore e relativo sistema di movimentazione, per macchine per il trattamento di materiali in foglio e in particolare per la produzione di tovaglioli di carta.
La descrizione che seguirà verrà fornita usando come esempio i tovaglioli di carta, ma deve essere inteso che con ciò non si vuole limitare in alcun modo l’applicazione dell’invenzione ai soli tovaglioli di carta.
Una macchina per la produzione di tovaglioli di carta di tipo noto comprende un gruppo svolgitore che supporta una bobina di nastro di carta che viene rinviato verso un gruppo goffratore che si incarica della goffratura del nastro. A valle del gruppo goffratore è previsto un gruppo di piegatura e taglio che si incarica della piegatura e del taglio del nastro in modo da ottenere tovaglioli di carta che vengono disposti in pile per l’impacchettamento.
Un gruppo goffratore comprende un modulo goffratore o una pluralità di moduli. Ciascun modulo comprendente una coppia di cilindri goffratori controrotanti per la goffratura del materiale in foglio che passa nella gola formata tra essi.
Generalmente, nelle macchine per la produzione di tovaglioli di carta, un modulo goffratore viene disposto orizzontalmente a monte o sotto una piastra di piega facente parte del gruppo di piega. Vale a dire, gli assi dei cilindri goffratori sono sostanzialmente paralleli e disposti su un piano orizzontale.
Tale gruppo goffratore costituito da un unico modulo comporta degli inconvenienti per il cambio produzione. Infatti, in questo caso, i cilindri goffratori debbono essere estratti dal modulo e sostituiti con altri cilindri goffratori. Per eseguire tale operazione bisogna ribaltare il sistema di pressione che agisce sui cilindri, traslare orizzontalmente i cilindri per estrarli dal modulo, inserire i nuovi cilindri e regolare il sistema di pressione sui nuovi cilindri. Appare evidente che tali operazioni risultano essere scomode, laboriose e richiedono lunghi fermi macchina.
Sono noti gruppi goffratori che prevedono moduli sostitutivi o aggiuntivi, disposti verticalmente, e in linea, a monte della piastra di piegatura. Vale a dire ciascun modulo verticale prevede una coppia di cilindri goffratori con assi disposti sostanzialmente in un piano verticale.
Anche questi moduli verticali presentano degli inconvenienti in fase di cambio produzione. Infatti i cilindri goffratori vengono estratti dall’alto del modulo e sostituiti con altri cilindri montati sempre dall’alto del modulo. Inoltre dopo la sostituzione dei cilindri, in ogni modulo bisogna regolare il comando di trasmissione moto e il sistema di messa in pressione dei cilindri. Inoltre la disposizione in verticale dei moduli aggiuntivi provoca un aumento d’ingombro sulla macchina.
Sono noti gruppi goffratori che al posto dei moduli verticali, prevedono i così detti castelli verticali. I castelli verticali sono moduli compatti che comprendono una coppia di rulli goffratori montati inamovibilmente entro di essi. In questo caso per il cambio produzione, bisogna sollevare il castello verticale e spostarlo lateralmente per lasciare lo spazio per il collocamento di un nuovo castello verticale. Tale operazione risulta essere alquanto scomoda e complessa a causa dell’elevato peso dell’ intero castello e richiede l’utilizzo di mezzi ausiliari di sollevamento, quali paranchi o simili. Inoltre i castelli verticali non possono essere disposti sotto la piastra di piega.
Scopo della presente invenzione è di eliminare gli inconvenienti della tecnica nota fornendo un gruppo goffratore ed un relativo sistema di movimentazione che siano pratici, versatili, poco ingombranti e di semplice realizzazione.
Altro scopo della presente invenzione è di fornire un tale gruppo goffratore ed un relativo sistema di movimentazione che siano in grado di ridurre al minimo i tempi morti di fermo macchina durante il cambio produzione.
Questi scopi sono raggiunti in accordo all’invenzione con le caratteristiche elencate nell’annessa rivendicazione indipendente 1.
Realizzazioni vantaggiose dell’invenzione appaiono dalle rivendicazioni dipendenti.
Il gruppo goffratore secondo l’invenzione comprende almeno un modulo goffratore che comprende due cilindri goffratori controrotanti. Tale modulo goffratore nella posizione di lavoro deve essere posizionato in linea con una piastra di piegatura per la piegatura del nastro goffrato proveniente dal modulo goffratore.
La peculiarità dell’invenzione è data dal fatto che il modulo goffratore è montato traslabile su una piastra di supporto. In questo modo l’utilizzatore, durante il cambio produzione, può spostare il modulo goffratore dalla posizione di lavoro e sostituirlo con un nuovo modulo goffratore che viene fatto traslare sulla piastra di supporto.
Preferibilmente il gruppo goffratore secondo l’invenzione prevede un sistema a carosello costituito da una pluralità di moduli goffratori, preferibilmente montati traslabili sulla piastra di supporto. In questo modo il primo modulo goffratore è nella posizione di lavoro, il secondo modulo goffratore è in una posizione di attesa pronto per la sostituzione del primo modulo in posizione di lavoro e il terzo modulo è in una posizione di riserva, pronto per la sostituzione del secondo modulo.
Appaiono evidenti i vantaggi del gruppo goffratore secondo l’invenzione. Infatti tale sistema di movimentazione consente un veloce e agevole cambio di produzione, senza la necessita di estrarre i cilindri goffratori dai moduli o di spostare i moduli con l’utilizzo di paranchi o altri macchinari.
Ulteriori caratteristiche dell’invenzione appariranno più chiare dalla descrizione dettagliata che segue, riferita ad una sua forma puramente esemplificativa e quindi non limitativa di realizzazione, illustrata nei disegni annessi in cui:
la Fig. 1 è una vista in assonometria mostrante un gruppo goffratore secondo l’invenzione;
la Fig. 2 è una vista in prospettiva mostrante una piastra di supporto del gruppo goffratore secondo l’invenzione;
la Fig. 3 è una vista assonometria dal disotto di un modulo del gruppo goffratore secondo l’invenzione;
la Fig. 3 a è una vista schematica in pianta dal di sotto di un modulo goffratore;
la Fig. 4 è una vista parziale in sezione, mostrante l’accoppiamento tra un modulo e la piastra di supporto del gruppo goffratore secondo l’invenzione;
la Fig. 5 è una vista parziale in prospettiva, presa frontalmente (lato d’ingresso del nastro), mostrante un modulo del gruppo goffratore nella posizione di lavoro e in cui è stato asportato il guscio esterno del modulo;
la Fig. 6 è una vista in prospettiva, interrotta, presa dal retro (lato d’uscita del nastro), mostrante il modulo di Fig. 5 nella posizione di lavoro.
Con l’ausilio delle Figure viene descritto il gruppo di goffratura e il relativo sistema di movimentazione secondo l’invenzione.
In Fig. 1 è mostrato il gruppo di goffratura secondo l’invenzione indicato complessivamente con il numero di riferimento 100. Il gruppo di goffratura 100 comprende tre moduli di goffratura 1, Γ e 1”. Il modulo 1 è in una posizione di lavoro, il modulo 1 ’ è in una posizione di attesa per la sostituzione del modulo 1 e il modulo 1” è in una posizione di riserva.
I tre moduli sono supportati su una piastra di supporto 2. Il modulo 1 si trova sotto una piastra di piegatura 3 facente parte del gruppo di piegatura. La piastra di piegatura 3 è supportata sopra il modulo 1 mediante una coppia di spalle 11 supportata da un basamento 12 disposto alla stessa altezza della piastra di supporto 2.
Nelle Figure a titolo esemplificativo la posizione di lavoro del modulo 1 è mostrata al di sotto della piastra di piegatura 3. tuttavia la posizione di lavoro del modulo 1 può essere prevista anche a monte della piastra di piegatura 3; l’importante è che il modulo di lavoro 1 sia in linea con la piastra di piegatura 3. Il nastro di carta proveniente da una bobina di grosse dimensioni entra nel modulo goffratore 1, viene goffrato, esce dal modulo goffratore 1 e viene rinviato verso la piastra di piegatura 3.
Lateralmente al modulo 1, sullo stesso piano della piastra di supporto 2, è previsto un carrello comprendente uno scivolo 30 supportato su ruote piroettanti, per l’eventuale espulsione e trasporto del modulo 1 durante il cambio di produzione.
Come mostrato in Fig. 5, il modulo goffratore 1 comprende un rullo di rinvio 4 disposto all’ingresso del nastro e due cilindri goffratori 5 e 6 aventi le superfici esterne sostanzialmente a contatto in modo da formare una gola 7 di passaggio del nastro.
Il rullo di rinvio 4 e i cilindri goffratori 5 e 6 hanno assi sostanzialmente paralleli alla piastra di supporto 2.
I due cilindri goffratori 5 e 6 prendono il moto da una puleggia 8 disposta su una parete laterale del modulo 1. La puleggia 8 è messa in rotazione da una cinghia 9 azionata da un motore 10 disposto sul basamento 12 lateralmente ad una spalla 11 del gruppo di piegatura. Nel modulo 1 sarà previsto un meccanismo che inverte il moto impartito dalla puleggia 8, in modo che i due cilindri goffratori 5 e 6 possano ruotare in senso opposto.
Come mostrato in Fig. 6, dietro il modulo 1, sul basamento 12 del gruppo di piegatura, sono posizionati due attuatori lineari 13. Ciascun attuatore lineare 13 comprende una coppia cilindro-pistone ed è azionato idraulicamente o pneumaticamente. Gli steli 14 degli attuatori 13 agiscono rispettivamente su due barre 15 disposte nella parte superiore del modulo 1 per regolare la pressione del cilindro goffratore 6 sopra il cilindro goffratore 5 durante la fase di goffratura. In particolare ciascuno stelo 14 degli attuatori lineari 13 termina in una forcella 16 che impegna l’estremità della rispettiva barra 15.
Come mostrato in Fig. 3, in prossimità dei quattro angoli della base 17 del modulo 1 sono presenti quattro sedi 18 entro le quali sono montate girevoli rispettive sfere 19. Le sfere 19, essendo libere di ruotare entro le loro sedi 18, fungono da ruote per il modulo 1 e consentono qualsiasi tipo di spostamento.
Per l’esattezza le sedi 18 con le rispettive sfere 19 sono montate a coppie sfalsate. Vale a dire sul lato anteriore del modulo 1 (lato d’ingresso del nastro) le sfere 19 sono in prossimità dei due angoli d’estremità della base 17. Invece sul posteriore del modulo 1 (lato d’uscita del nastro) le sfere 19 sono leggermente distanziate dagli angoli della base 17. Quindi l’interasse tra la coppia di sfere del lato posteriore è inferiore all’interasse tra la coppia di sfere del lato anteriore.
Sul perimetro esterno della base 17 sono previsti dei piedini 20 disposti ortogonalmente alla base 17 e sporgenti da essa di un’altezza inferiore a quella delle sfere 19.
In Fig. 3a è stata schematizzata la base 17 con le quattro sfere 19-1, 19-2, 19-3, 19-4. La base 17 è disposta in un piano cartesiano in cui l’asse X è parallelo ai lati anteriore a e posteriore b della base 17 e l’asse Y è parallelo ai due lati laterali della base 17. In particolare la coppia di sfere 19-1 e 19-2 è disposta sul lato anteriore a e la coppia di sfere 19-3 e 19-4 è disposta sul lato posteriore b.
Sono state indicate con:
xl2 la retta parallela all’asse X passante per i centri delle sfere 19-1 e 19-2; x34 la retta parallela all’asse X passante per i centri delle sfere 19-3 e 19-4; yl, y2, y3, y4 le rette parallele all’asse Y passanti rispettivamente per i centri delle sfere 19-1, 19-2, 19-3, 19-4.
Affinché la base 17 possa traslare nella direzione dell’asse X, le sfere 19 debbono impegnarsi in un binario che prevede due piste in corrispondenza delle rette xl2 e x34. L’interasse tra le rette xl2 e x34 è indicato con d2.
Affinché la base 17 possa traslare nella direzione dell’asse Y, le sfere 19 debbono impegnarsi in un doppio binario che prevede due coppie di piste, una prima coppia in corrispondenza delle rette yl e y3 e una seconda coppia in corrispondenza delle rette y4 e y2. In particolare l’interasse tra la prima coppia di rette yl e y3 è indicato con di ed è uguale all’interasse tra la seconda coppia di rette y4 e y2. L’interasse tra le rette y3 y4 è indicato con d3.
Con riferimento a Fig. 2, sulla piastra di supporto 2 vengono ricavati binari costituiti da piste entro le quali possono rotolare le sfere 19. In particolare sono formati due binari longitudinali nella direzione dell’asse X e due doppi binari trasversali nella direzione dell’asse Y. Per doppio binario si intende un binario con due doppie rotaie.
Nella direzione dell’asse X il primo binario longitudinale è formato dalla coppia di piste Pxl e Px2 e il secondo binario longitudinale è formato dalla coppia di piste Px3 e Px4 che fuoriescono ad un’estremità laterale dalla piastra 2, in corrispondenza del carrello 30. L’interasse tra le piste Pxl e Px2 è uguale all’interasse tra le piste Px3 e Px4 ed è uguale a d2.
Nella direzione dell’asse Y il primo doppio binario trasversale è formato dalle piste Pyl, Py2, Py3, Py4 e il secondo doppio binario trasversale è formato dalle piste Py5, Py6, Py7, Py8. Gli interassi tra le piste (Pyl-Py2), (Py3-Py4), (Py5-Py6) e (Py7-Py8) sono uguali tra loro e uguali a di. L’interasse tra le piste (Py2-Py3) è uguale all’interasse tra le piste (Py6-Py7) ed è uguale a d3.
In particolare le piste Pyl, Py4, Py5, Py8 sono delimitate tra le piste Pxl e Px3. Le piste Py2, Py3, Py6, Py7 sono delimitate tra le piste Px2 e Px4.
Le piste Pyl e Py4 terminano in rispettive sedi incassate SI e S4 disposte tra le piste Pxl e Px2. Le piste Py2 e Py3 terminano in rispettive sedi incassate S2 e S3 disposte al di là del binario Pxl, all’estremità posteriore della piastra 2.
Quando il modulo 1 è nella posizione di lavoro, mostrata in Fig. 1, le sfere 19-1 e 19-2 del lato anteriore sono rispettivamente nelle sedi SI e S4 e le sfere 19-3 e 19-4 sono rispettivamente nelle sedi S2 e S3. In questa situazione, come mostrato in Fig. 4, le sfere 19 rimangono sollevate rispetto al fondo delle sedi SI -S3 e i piedini 20 sono a contato con la piastra di supporto 2, supportando il modulo 1 ed evitando eventuali scorrimenti del modulo 1 durante il ciclo di lavoro. Inoltre il modulo 1 è fissato mediante viti alle spalle 11, per assicurare la sua stabilità.
Il modulo Γ è nella posizione di attesa in cui le sfere 19 si trovano rispettivamente nei punti Al, A2, A3, A4, che sono rispettivamente i punti di finecorsa in cui il primo binario longitudinale (Pxl, Px2), incontra il secondo doppio binario trasversale (Py5, Py6, Py7, Py8).
Il modulo 1” è nella posizione di riserva in cui le sfere 19 si trovano rispettivamente nei punti RI, R2, R3, R4, che sono rispettivamente i punti di finecorsa in cui il secondo binario longitudinale (Px3, Px4), incontra il secondo doppio binario trasversale (Py5, Py6, Py7, Py8).
In seguito viene descritto il funzionamento del sistema di movimentazione del gruppo goffratore secondo l’invenzione.
Quando si vuole effettuare un cambio produzione, viene arrestata la motorizzazione 10 del gruppo goffratore e viene sganciata la cinghia 9 dalla puleggia 8 del modulo 1 che si trova nella posizione di lavoro. Quindi vengono sganciati gli steli 14 degli attuatoli 13 dalle barre 15 che regolano la pressione dei cilindri goffratoli del modulo 1 ed infine vengono svitate le viti che vincolano il modulo 1 alle spalle 11.
A questo punto il modulo 1 è libero e può essere espulso dalla piastra 2 sul carrello 30 o può essere mantenuto come modulo di riserva.
Nel caso in cui si vuole espellere il modulo 1 vengono effettuate le seguenti operazioni.
Manualmente si fa arretrare il modulo 1 nella direzione Y sul primo doppio binario trasversale finché le sfere 19 si disimpegnano dalle sedi SI - S4, quindi si spinge il modulo 1 nella direzione Fyl. Quando le sfere 19-3 e 19-4 sono in corrispondenza della pista Px3 e conseguentemente le sfere 19-1 e 19-2 sono in corrispondenza della pista Px4, il modulo 1 viene spostato in direzione della freccia Fx2 (Fig. 1) in modo da essere espulso verso il carrello 30.
Quindi il modulo di sostituzione Γ viene spinto nel senso della freccia Fxl sul primo binario longitudinale formato dalle piste Pxl e Px2 finché le sue sfere 19 arrivano al punto di finecorsa in corrispondenza dell’incrocio tra il primo binario longitudinale (Pxl, Px2) e il primo doppio binario trasversale (Pyl, Py2, Py3, Py4). A questo punto il modulo 1 ’ viene spinto nel senso opposto alla freccia Fyl, finché le quattro sfere 19 vanno nelle quattro sedi SI - S4.
Quindi tramite viti si blocca il modulo Γ alle spalle 11, poi si monta la cinghia 9 alla puleggia 8 e infine si agganciano gli steli 14 degli attuatori 13 alla barre 15 del sistema di messa in pressione dei cilindri goffratori. A questo punto può essere avviata la macchina per riiniziare il ciclo di lavoro.
Se desiderato il modulo di riserva 1” può essere spostato nel verso della freccia Fy2, sul secondo doppio binario trasversale formato dalle piste Py5, Py6, Py7, Py8, per occupare la posizione di attesa precedentemente occupata dal modulo Γ.
Alternativamente si può portare in posizione di lavoro direttamente il modulo 1”.
In seguito viene descritto il caso in cui il modulo 1 non deve essere espulso, ma deve essere messo nella posizione di riserva. In questo caso il modulo 1 viene fatto arretrare sul primo doppio binario trasversale nel senso della freccia Fyl fino al punto di fine corsa. Quindi il modulo 1 ’ che è nella posizione di attesa, viene spinto nel senso della freccia Fxl sul primo binario longitudinale formato dalle piste Px3 e Px4 finché le sue sfere 19 arrivano al punto di finecorsa in corrispondenza del primo doppio binario trasversale formato dalle piste Pyl, Py2, Py3, Py4. Alla fine il modulo Γ viene spinto nel senso opposto alla freccia Fyl finché le sfere 19 vanno nelle sedi SI - S4, in modo che il modulo Γ si trovi nella posizione di lavoro.
Il modulo 1” viene spinto nel senso della frecce Fy2 per occupare la posizione di attesa precedentemente occupata dal modulo Γ ed il modulo 1 viene spinto nel senso opposto alla freccia Fx2, sul secondo binario longitudinale per arrivare al punto di fine corsa nella posizione precedentemente occupata dal modulo 1”.
Naturalmente la sostituzione dei moduli può avvenire anche con una movimentazione degli stessi in senso anti-orario anziché orario, come precedentemente descritto.
È da notare che il gruppo goffratore 100 secondo l’invenzione, può essere utilizzato anche nel caso in cui la piastra di piegatura 3 è montata incernierata ad una spalla 11. In questo caso la piastra di piegatura, ruotando attorno all’asse della cerniera, si sposta da una posizione di lavoro sopra il modulo goffratore 1 ad una posizione di sosta fuori dall’ ingombro del modulo goffratore 1.
Quando la piastra di piegatura 3 si trova nella posizione di sosta, si possono sostituire i cilindri goffratori 5 e 6 del modulo goffratore 1 agendo dal di sopra del modulo, oppure il modulo 1 può essere direttamente sollevato e spostato.
Alla presente forma di realizzazione dell’invenzione possono essere apportate numerose variazioni e modifiche di dettaglio, alla portata di un tecnico del ramo, rientranti comunque entro l’ambito dell’invenzione espresso dalle rivendicazioni annesse.

Claims (16)

  1. RIVENDICAZIONI 1. Gruppo goffratore (100) comprendente almeno un modulo goffratore (1, 1 1”) che comprende due cilindri goffratori (5, 6) controrotanti per la goffratura di materiale in foglio, particolarmente per la produzione di tovaglioli di carta e simili, caratterizzato dal fatto che detto almeno un modulo goffratore (1) è montato traslabile su una piastra di supporto (2) per poter essere spostato da una posizione di lavoro ad una posizione di riposo.
  2. 2. Gruppo goffratore secondo la rivendicazione 1, caratterizzato dal fatto che detta posizione di lavoro corrisponde ad una posizione in cui detto modulo goffratore (1) si trova in linea con una piastra di piegatura (3) per la piegatura del materiale in foglio uscente dal modulo goffratore.
  3. 3. Gruppo goffratore secondo la rivendicazione 2, caratterizzato dal fatto che detta posizione di lavoro corrisponde ad una posizione in cui detto modulo goffratore (1) si trova al di sotto di detta piastra di piegatura (3). 4. Gruppo goffratore secondo una qualsiasi delle rivendicazioni precedenti, caratterizzato dal fatto di comprendere almeno un modulo goffratore di sostituzione (Γ) montato scorrevole su detta piastra di supporto (2) e disposto in una posizione di sostituzione per poter sostituire detto modulo di lavoro (1) disposto in detta posizione di lavoro.
  4. 4. Gruppo goffratore secondo la rivendicazione 4, caratterizzato dal fatto che comprende almeno un modulo goffratore di riserva (1”) montato scorrevole su detta piastra di supporto (2) e disposto in una posizione di riserva, per poter sostituire detto modulo di sostituzione (Γ) disposto nella posizione di sostituzione.
  5. 5. Gruppo goffratore secondo una qualsiasi delle rivendicazioni precedenti, caratterizzato dal fatto che almeno uno di detti moduli goffratori comprende nella sua base inferiore (17) sedi (18) entro le quali sono montate girevoli rispettive sfere (19) atte a consentire la traslazione del modulo sopra detta piastra di supporto (2).
  6. 6. Gruppo goffratore secondo la rivendicazione 6, caratterizzato dal fatto che detta base (17) del modulo è sostanzialmente rettangolare e comprende quattro sfere (19) disposte in coppie sfalsate in prossimità dei quattro angoli di detta base (17).
  7. 7. Gruppo goffratore secondo la rivendicazione 7, caratterizzato dal fatto che l’interasse tra la coppia di sfere disposte sul lato della base (17) rivolto verso la parte anteriore del modulo in cui entra il materiale in foglio è maggiore rispetto all’interasse della coppia di sfere disposte sul lato della base (17) rivolto verso la parte posteriore del modulo in cui esce il materiale in foglio.
  8. 8. Gruppo goffratore secondo una qualsiasi delle rivendicazioni da 6 a 8, caratterizzato dal fatto che nel perimetro di detta base (17) del modulo sono previsti dei piedini (20) sporgenti verso il basso, aventi un’altezza inferiore rispetto all’altezza delle sfere (19).
  9. 9. Gruppo goffratore secondo una qualsiasi delle rivendicazioni da 7 a 9, caratterizzato dal fatto che su detta piastra di supporto (2) sono ricavate una pluralità di piste atte a consentire il rotolamento di dette sfere (19).
  10. 10. Gruppo goffratore secondo la rivendicazione 10, caratterizzato dal fatto che su detta piastra di supporto sono ricavati due binari longitudinali ciascuno ottenuto mediante una rispettiva coppia di piste (Pxl, Px2) e (Px3, Px4) e due doppi binari trasversali ciascuno ottenuto rispettivamente mediante due doppie coppie di piste (Pyl, Py2, Py3, Py4) e (Py5, Py6, Py7, Py8).
  11. 11. Gruppo goffratore secondo una qualsiasi delle rivendicazioni da 9 a 11, caraterizzato dal fato che deta piastra di supporto (2) prevede delle sedi incassate (SI, S2, S3, S4) per accogliere dete sfere (19) quando il modulo goffratore (1) si trova in deta posizione di lavoro, in modo che deti piedini (20) possano poggiare su deta piastra di supporto (2) e le sfere (19) si possano mantenere sollevate entro dete sedi incassate.
  12. 12. Gruppo goffratore secondo la rivendicazione 12, caraterizzato dal fato che dete sedi incassate (SI, S2, S3, S4) si trovano all’estremità delle piste (Pyl, Py2, Py3, Py4) di deto primo doppio binario trasversale.
  13. 13. Gruppo goffratore secondo una qualsiasi delle rivendicazioni precedenti, caraterizzato dal fato che comprende un carrello (30) disposto su un lato di deta piastra di supporto (2) per l’espulsione di un modulo goffratore da deta piastra di supporto.
  14. 14. Gruppo goffratore secondo una qualsiasi delle rivendicazioni precedenti, caraterizzato dal fato che almeno uno di deti moduli goffratori comprende una puleggia (8) disposta lateralmente per movimentare deti cilindri goffratori (5, 6), deta puleggia essendo messa in rotazione da una cinghia (9) azionata da un motore (10) disposto su una spalla (1 1) di supporto di deta piastra di piegatura (3).
  15. 15. Gruppo goffratore secondo una qualsiasi delle rivendicazioni precedenti, caraterizzato dal fato di comprendere un sistema di messa in pressione dei cilindri goffratori (5, 6) deto sistema di messa in pressione comprendendo una coppia di attuatori lineari (13) disposti su un basamento (12) che supporta deta spalla (11), gli steli (14) di deti attuatori lineari agendo su barre (15) di deto modulo goffratore (1) per metere in pressione deti cilindri goffratori (5, 6).
  16. 16. Gruppo goffratore secondo una qualsiasi delle rivendicazioni precedenti, caratterizzato dal fatto che detta piastra di piegatura (3) è imperniata ad una spalla di supporto (1 1) in modo che detta piastra di piegatura (3) possa essere spostata da una posizione di lavoro in linea con detto modulo goffratore (1) ad una posizione di sosta fuori dall’ingombro di detto modulo goffratore (1).
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