ITMI20010425A1 - Dispositivo di raccolta di filati su rocche coniche con compensazionedelle fluttuazioni delle velocita' di richiamo del filatoio - Google Patents

Description

DESCRIZIONE dell'invenzione industriale

La presente invenzione si riferisce alla raccolta del filato prodotto o lavorato da macchine tessili per avvolgimento su rocche. Nella pratica industriale è generalmente adottata la tecnica di raccolta dei filati azionando in rotazione un tubetto, portato folle dai mandrini di un braccio portarocche e richiamando il filato proveniente da un organo cedente ad avvolgersi su di esso. La rocca si forma così tirando ed avvolgendo il filato sulla sua superficie, essendo trascinata a sua volta in rotazione con un rullo sottostante di azionamento; su di esso la rocca viene tenuta in appoggio ed avvolge il filato a velocità lineare sostanzialmente costante, indipendentemente dalla dimensione assunta dalla rocca al procedere dell'avvolgimento, e solamente in dipendenza della velocità di rotazione di detto rullo di azionamento. Il filato viene così avvolto a spire sulla rocca in rotazione e distribuito con moto di va-e-vieni sulla sua superficie da un dispositivo guidafilo.

Per una buona parte dei successivi impieghi del filato raccolto in rocca nelle lavorazioni a valle, vi è la necessità che la rocca abbia una forma conica, tipicamente quando si richiede di svolgere assialmente il filato dalla rocca fissa, posta su cantre o supporti analoghi.

La presente invenzione si riferisce più in particolare all'avvolgimento a valle su rocche coniche dei filati prodotti, lavorati, ceduti o comunque disponibili da macchine tessili poste a monte con velocità costante.

Un tipico esempio di tali macchine tessili che producono filato a velocità lineare costante è costituito dai filatoi a rotore, correntemente denominati filatoi "open end", mentre nella formazione della rocca conica la velocità di raccolta ha un andamento pulsante.

Per illustrare compiutamente le questioni coinvolte con le rocche coniche e le soluzioni tecniche proposte con la presente invenzione si fa quindi riferimento, nella descrizione che segue, alla raccolta dei filati "open end" su rocche coniche, a titolo esemplificativo ma non limitativo.

La causa della pulsazione di velocità della raccolta su rocca conica deriva essenzialmente da due circostanze. La prima circostanza sta nella distribuzione oscillatoria del filato sulla rocca in formazione con un mezzo guidafilo con escursione tra i due estremi dell'avvolgimento. Tale escursione allunga ed accorcia periodicamente la lunghezza del tratto di filo che oscilla a partire dall'ultimo vincolo trasversale fino al guidafilo. Essa risulta minima quando il guidafilo depone il filo nella mezzeria della rocca e si trova a mezza corsa, e massima quando il guidafilo deposita il filo alle due basi della rocca ed è agli estremi della sua corsa. Questa variazione periodica di lunghezza del percorso del filo si traduce quindi in una prima pulsazione della velocità di richiamo del filo: ad ogni istante occorrerebbe far pervenire dal basso una lunghezza di filo che corrisponde alla lunghezza di filo avvolta sulla rocca aumentata o diminuita della variazione periodica di lunghezza - positiva e negativa - del percorso che congiunge l'organo cedente del filo a velocità costante e l'organo di raccolta a velocità pulsante.

Questa prima circostanza è comune con l'avvolgimento su rocche cilindriche rette. La seconda circostanza deriva invece dalla conicità della rocca. Anche se la velocità media di raccolta viene mantenuta uguale alla velocità di arrivo del filo dal filatoio "open end", si riscontra una seconda pulsazione della velocità. In generale la semi-conicità dei tubetti ( o inclinazione) non è molto accentuata, in genere contenuta al disotto dei 5° ma, alle attuali velocità di avvolgimento su rocca, le conseguenti pulsazioni di velocità di richiamo non sono affatto trascurabili. Quando il filo viene avvolto nella parte di diametro maggiore - correntemente fondo della rocca - esso viene richiamato ad una velocità più elevata e maggiore di quella con cui il filo proviene a velocità costante dal filatoio cedente ed è sottoposto quindi ad una tensione più elevata; quando invece il filo viene avvolto nella parte di diametro minore - correntemente punta della rocca - avviene la situazione opposta, il filo risulta lasco poiché viene richiamato ad una velocità più bassa e inferiore alla velocità costante del filo in arrivo dal filatoio.

Il problema tecnico che essenzialmente si presenta per la raccolta del filato con avvolgimento su rocche coniche deriva dalla somma delle pulsazioni di velocità di richiamo del filo e dalle tensioni che esse inducono nel filo in assenza di rimedi efficaci. Alla pulsazione periodica di richiamo del filo dovuta alla variazione della coordinata trasversale del punto istantaneo di avvolgimento, si deve aggiungere la pulsazione periodica di velocità dovuta alla conicità più o meno accentuata della rocca in formazione. L'andamento della somma delle due pulsazioni riferito alla coordinata trasversale della corsa di zettatura risulta non lineare, ma presenta un andamento con derivata positiva e crescente nella direzione del diametro maggiore della rocca in avvolgimento. Tale andamento viene schematicamente illustrato in figura 1. In breve, il problema basilare consiste nel dover accoppiare un sistema per la produzione di filato consegnato intrinsecamente ad una velocità lineare costante con un sistema di raccolta che invece intrinsecamente lo raccoglie ad una velocità lineare pulsante con notevole frequenza attorno ad un valore medio che corrisponde alla velocità di consegna. Si deve inoltre tenere presente l'esigenza che, la tensione del filo in avvolgimento deve essere regolata con molta precisione durante tutta la durata dell'avvolgimento, in funzione della densità e della consistenza che sono richieste per l'uso successivo della rocca; per rocche di qualità elevata la precisione richiesta è dell'ordine del grammo/peso.

Nella tecnica nota sono state proposte numerose soluzioni tecniche dei problemi connessi a tale tipo di avvolgimento. In linea generale vengono utilizzati rulli di trascinamento in rotazione della rocca con una fascia anulare a maggior coefficiente di attrito per determinare il punto di trascinamento sulla generatrice della rocca conica e quindi il rapporto di trasmissione tra rullo e rocca conica.

Dai brevetti USA 4,002,306 e 4,113,193 si ha l'insegnamento di inserire sul percorso del filo in raccolta una linea di elementi deviatori, alternatamente distanziabili tra loro in senso trasversale per azione di molle in tensione, che inducono nel filo un andamento a tortuosità tanto più elevata, quanto minore è la tensione del filo. Tale sistema permette di creare una riserva di lunghezza del filo quando esso è poco teso e di restituirla quando aumenta la tensione del filo. Nei brevetti USA 4,133,493 e 4,312,482 si propone un analogo sistema per creare un percorso a tortuosità variabile in funzione della tensione del filo.

Tali soluzioni tecniche richiedono tensioni del filato relativamente notevoli per seguire la frequenza delle pulsazioni nel corso dell'avvolgimento e comportano un comando meccanico complesso. Esse non consentono di produrre rocche soffici e richiedono di limitare la velocità di raccolta del filato, per le masse non trascurabili in moto alternativo.

Sono state altresì proposte soluzioni tecniche basate sulla variazione del rapporto di trasmissione tra rullo di trascinamento e rocca trascinata, spostando il punto di trascinamento sulla generatrice della rocca conica alternatamente verso il fondo e la punta della rocca conica in funzione dei valori di tensione riscontrate nel filato richiamato, ad esempio come descritto nel brevetto EP 285.204 a nome della stessa richiedente. I dispositivi della tecnica nota risultano complicati, costosi e con limitazioni nelle loro applicazioni.

Scopo della presente invenzione è quello di realizzare un dispositivo di raccolta su rocche coniche di filati prodotti o ceduti a velocità lineare costante da macchine tessili poste a monte che superi gli inconvenienti dei dispositivi della tecnica nota.

Il dispositivo secondo l'invenzione viene definito, nei suoi componenti essenziali, nella prima rivendicazione mentre le sue varianti e realizzazioni preferenziali vengono specificate e definite nelle rivendicazioni dipendenti.

Per illustrare con maggiore evidenza le caratteristiche ed i vantaggi della presente invenzione, essa viene descritta con riferimento ad alcune sue tipiche realizzazioni riportate nelle figure da 1 a 5 a titolo esemplificativo e non limitativo.

Dette figure si riferiscono ad una realizzazione del dispositivo secondo l'invenzione a raccogliere il filo prodotto in un filatoio "open end", del quale viene mostrato solamente il sistema del rullo di estrazione del filato, per illustrare le caratteristiche ed i benefici derivanti dalla presente invenzione. Nella figura 1 viene indicativamente illustrato l'andamento delle velocità pulsanti di richiamo da parte della rocca conica in ogni punto dell'escursione trasversale del guidafilo, per dare evidenza del problema affrontato. La figura 2 mostra una tipica realizzazione del dispositivo di raccolta del filato "open end" vista di fronte. Nella figura 3 viene illustrata la stessa realizzazione del dispositivo di raccolta del filato "open end" in vista laterale. Nella figura 4 viene illustrato con maggiori particolari il compensatore che crea la riserva di filo che consente di compensare le pulsazioni di velocità di richiamo, con la predisposizione per le regolazioni per adattarsi a produrre rocche diversificate. Nella figura 5 viene illustrata una realizzazione alternativa e preferita del dispositivo di avvolgimento secondo l'invenzione.

Nelle figure 2 e 3, rispettivamente in vista frontale e laterale, viene illustrato il dispositivo di raccolta del filato nel percorso da monte a valle, dall'uscita del filatoio "open end", alla rocca conica avvolta.

Il filato "open end" 1 proviene dal basso e viene ceduto al dispositivo di raccolta soprastante da una coppia 2 di rulli di estrazione. Di tale coppia di rulli generalmente uno è un rullo motorizzato e azionato a velocità costante e l'altro è un controrullo folle. Essi pinzano tra loro il filato "open end" e lo cedono a velocità predeterminata e costante, estraendolo dal rotore di filatura. Nel caso che dal dispositivo soprastante il filato 1 venga richiamato ad una velocità lineare istantanea superiore a quella dei rulli 2, è evidente che si verificano comunque degli inconvenienti; se mancano rimedi per tale discordanza di velocità e per compensare l'aumento del richiamo da parte della rocca, si verifica la rottura del filo quando tale richiamo eccede l'allungamento consentito dall'elasticità propria del filo.

Dai rulli 2 il filato 1 risale verso l'alto, passa per un rullino di rinvio 3, e prosegue il suo percorso passando per il sensore 4 della presenza del filo, inserito sotto di una piastra 5 che lo sostiene, e in corrispondenza della sua fenditura di invito a V.

Dal vertice 10 della fenditura a V il filo 1 perviene al guidafilo 11 che lo distribuisce sulla rocca con il moto di zettatura. Il percorso del filato in avvolgimento viene mantenuto in un piano sostanzialmente rettilineo e verticale nell'intervallo che intercorre tra i rulli di estrazione 2 e dal vertice 10 dell'invito a V della piastra 5. A partire sostanzialmente dal punto definito dal vertice 10, il filato 1 inizia a ricevere il moto di zetto e oscilla trasversalmente tra i due estremi dello zetto per effetto del movimento del guidafilo 11 a valle.

Nel punto di impegno con il guidafilo 11 e sulla linea 12 del suo avvolgimento sulla rocca 13 il filo 1 è animato da una velocità pulsante di richiamo che corrisponde all'andamento indicativamente mostrato in figura 1.

Il guidafilo 11 è calettato su una barra orizzontale 14, preferibilmente comune a tutti i guidafili delle unità allineate sul fronte del filatoio open end, animata da moto di va-e-vieni di ampiezza corrispondente allo zetto desiderato tra le posizioni estreme corrispondenti alla larghezza della rocca, mostrate con le linee a tratteggio 1' e 1" che corrispondono rispettivamente alla posizione del filo in avvolgimento sulla punta della rocca e sul fondo della rocca 13. Come già descritto nelle premesse, il percorso che va dal vertice 10, ovvero dal sensore 4 del filo, al guidatilo 11, ovvero al punto di avvolgimento sulla rocca 13 varia continuamente ed ha la massima lunghezza nelle posizioni estreme 1' e 1 della corsa, mentre assume la minima lunghezza negli istanti in cui si avvolge il filo sulla sua mezzeria. La differenza tra i percorsi minimo e massimo è significativa e può arrivare anche al 10-15%.

Il diagramma di figura 1 ha carattere indicativo per illustrare gli andamenti delle velocità di richiamo mostrati in ordinata rispetto alla coordinata trasversale del guidafilo 11 mostrata in ascissa; esso mostra l'andamento I della lunghezza del tratto di filo oscillante tra le posizioni estreme 1' e 1", che corrisponde all'andamento conseguente della velocità di richiamo, riferita alla coordinata trasversale x. Si noti che tale variazione di velocità è dovuta solo al moto trasversale del guidafilo e che ha un andamento secondo una curva con concavità verso l'alto e con il minimo nella mezzeria m della corsa.

Nello stesso diagramma si mostra anche l'andamento II della velocità di richiamo del filo tra le posizioni estreme 1' e 1", sempre riferita alla coordinata trasversale e dovuta alla conicità della rocca. Essa ha un andamento sostanzialmente rettilineo e crescente.

La somma III dei due andamenti I e II rappresenta la velocità complessiva Vr del richiamo esercitato dalla rocca conica 13 alimentata con il guidafilo 11; essa risulta avere un andamento crescente, con derivata crescente. La velocità costante con cui il filatoio open-end a monte fornisce il filo è rappresentata da Vf e corrisponde al valore medio della velocità pulsante di richiamo Vr tra il valore minimo V' e il massimo V".

La rocca 13 è ottenuta per avvolgimento del filato 1 sul tubetto 15 portato da un braccio portarocche, del quale sono indicate a punto e linea rispettivamente la posizione iniziale 16 a tubetto vuoto e la posizione 17 corrispondente alla dimensione della rocca 13 mostrata nel disegno. Con l'avvolgimento mostrato in figura, il braccio portarocche si è sollevato rispetto al suo rullo 18 di azionamento distanziandosi progressivamente e compiendo una rotazione a.

Il rullo 18 è calettato sull'albero 19 rotante comune a tutte le unità allineate sul fronte del filatoio open end, ed è dotato di una fascia 20 di trascinamento con rilievo sporgente che serve a determinare il rapporto di trasmissione del moto tra rocca e cilindro.

Uno dei componenti peculiari del dispositivo di raccolta secondo l'invenzione è costituito dal compensatore 30 che provvede ad accumulare la riserva del filo quando la velocità di richiamo Vr è inferiore alla velocità Vf di arrivo del filo dal filatoio e a rilasciarla quando si inverte tale rapporto di velocità. Il compensatore 30 viene inserito nel percorso oscillante del filo 1 tra il sensore 4 del filo e il guidafilo 11, e preferibilmente immediatamente prima del detto guidafilo.

Esso assolve la sua funzione inducendo nel filo 1, in arrivo dal basso, percorsi di lunghezza differente e regolata in funzione della posizione istantanea del guidafilo 11 nella sua escursione trasversale. La deviazione provvede ad aumentare sempre più la lunghezza del cammino indotta sul filo 1 in concomitanza del suo moto verso la punta della rocca, mentre la deviazione provvede a diminuire sempre più la lunghezza del cammino indotta sul filo 1 in concomitanza del suo moto verso il fondo della rocca. Tenendo conto delle caratteristiche delle rocche coniche richieste per la raccolta del filo dagli attuali filatoi openend, la quantità di riserva che deve essere accumulata e rilasciata ad ogni corsa di va-e-vieni richiesta per ogni pulsazione è nell'ordine dei 40-80 mm.

Nell'esempio mostrato nelle figure 2 e 3 tale compensatore fisso 30 consiste in un corpo a barra o a piastra, avente un profilo superiore 31 di deviazione e contatto con il filo 1. Il compensatore fisso viene posizionato rispetto alla stazione di avvolgimento in modo che detto profilo 31 abbia un orientamento sghembo rispetto alla linea di avvolgimento 12 a sua volta parallela alla traiettoria del guidafilo 11. Nell'esempio delle figure 2 e 3, il profilo 31 è realizzato come giacente nel piano verticale ed è inclinato con pendenza opposta a quella del cono della rocca 13; esso quindi risulta non complanare rispetto alla generatrice 12 della rocca 13 sulla quale si ha la deposizione del filo. Tale profilo superiore 31 viene preferibilmente realizzato con forma arrotondata, materiali e finitura tale da consentire un agevole scorrimento del filo 1 guidato trasversalmente dal guidafilo 11 e richiamato dalla rotazione della rocca conica, sempre con andamento pulsante della velocità. Come mostrato nella figure 2 e 3, durante il suo avvolgimento il filo 1 ha un movimento di va-e-vieni tra le posizioni estreme 1' e 1". Come illustrato con riferimento alla figura 2, andando verso la punta fino alla posizione estrema 1', il filo è richiamato a velocità minore dalla parte piccola della rocca e risale verso sinistra lungo il profilo sghembo 31 del compensatore 30, che induce nel filo stesso un percorso più deviato e più lungo fino a 1', come mostrato nella vista laterale di figura 3. Quando il filo ritorna verso destra fino all'altra posizione estrema 1", aumenta la velocità del richiamo della rocca ed il filo discende lungo il profilo sghembo 31 del compensatore 30, che induce nel filo stesso un percorso meno deviato e più breve fino a 1", come mostrato nella vista laterale di figura 3. La differenza di lunghezza tra i due percorsi estremi 1' e 1" realizza la riserva di filo che il compensatore fisso 30 è in grado di accumulare e rilasciare per la compensazione delle pulsazioni delle velocità di richiamo del filo con la rocca conica. L'entità della riserva di filo così disponibile dipende da quanto il profilo 31 risulta sghembo ovvero non complanare rispetto alla linea 12 ovvero alla traiettoria del guidafilo 11 che le è molto prossimo. La non-complanarità può essere realizzata non solo mettendo i due estremi utili del profilo a due livelli differenti dello stesso piano verticale come mostrato nell'esempio delle figure 2 e 3. Essi possono essere sfalsati nel piano orizzontale ovvero, come mostrato nel particolare ingrandito di figura 3, sfalsandoli come coordinate sia in verticale che in orizzontale, e specificamente ponendo dalla parte della rocca più piccola l'estremo del profilo 31 più in alto e più lontano dalla linea 12, e dalla parte della rocca più grossa ponendo l'estremo del profilo 31 più in basso e più vicino alla linea 12. Il profilo 31 può essere realizzato con andamento geometrico rettilineo, curvo, o secondo linee spezzate, per realizzare con sufficiente approssimazione un andamento predeterminato della lunghezza del percorso del filo tra guidafilo 11 e il vertice 10, corrispondente alla quantità di riserva di filo accumulato rispetto alla coordinata trasversale istantanea del filo in avvolgimento.

Nella pratica applicazione, l'andamento punto per punto del profilo 31 può essere definito nel suo sviluppo spaziale rispetto al punto di avvolgimento in conformità alla necessità di riserva punto per punto secondo l'andamento III della figura 1. In tale caso occorre costruire la curva reale dell'andamento III di figura 1, riferito alle condizioni richieste per uno specifico avvolgimento: dimensioni e forma della rocca, angoli di avvolgimento, velocità di arrivo del filo, geometria del dispositivo di avvolgimento, e così via. In tal modo, per quello specifico avvolgimento, la riserva istantanea di filato viene fatta corrispondere ai rapporti istantanei tra le velocità Vr di richiamo dalla rocca 13 e Vf di arrivo dal filatoio. Il profilo 31 viene mostrato nella figura 2 con andamento curvo, ma nella pratica reale esso può essere approssimato con un segmento rettilineo o una linea spezzata che corrispondano sufficientemente al suo andamento e diano comunque luogo alla riserva di filo richiesta.

Come illustrato nella figura 4, il compensatore fisso 30 dotato di un profilo 31 di deviazione del filo può venire adattato con buona approssimazione a diverse richieste di modalità di avvolgimento, in base ai parametri evidenziati più sopra. Esso viene realizzato con una barra 30 dotata di posizionamento orientabile nello spazio in modo da aggiustare il grado di noncomplanarità del profilo 31 rispetto alla linea di avvolgimento 12 ovvero alla traiettoria del guidafilo 11 con spostamenti di uno od entrambi dei suoi estremi, variandone le coordinate in verticale e/o in orizzontale .

La figura 4A mostra centralmente una vista frontale, mentre la figura 4B si mostra in vista laterale una regolazione modulata solo nel piano verticale e la figura 4C mostra una regolazione modulata secondo le coordinate verticale e orizzontale della posizione spaziale del profilo 31.

Per tale regolazione dell'orientamento spaziale del profilo 31, si provvede a collegare la barra 30 con uno snodo sferico 50, vincolato a sua volta ad un elemento 51 della struttura fissa della macchina. Lo snodo sferico 50 consiste in un corpo cavo fisso 52 a femmina sferica dotato di una apertura frontale 53. All'interno della cavità del corpo 52 è inserito un corpo sferico 54 a maschio di forma coerente e in grado di muoversi angolarmente rispetto ad essa, con il limite alle sue rotazioni rappresentato dall'apertura 53. Il maschio 54 porta un breve stelo 55 passante con notevole tolleranza entro detta apertura frontale 53 ed è solidale con la barra 30 del compensatore fisso. La maggiore dimensione dell'apertura 53 rispetto alla dimensione trasversale dello stelo 55 consente significative rotazioni della barra 30 sia rispetto all'asse orizzontale parallelo al fronte della macchina che rispetto all'asse orizzontale perpendicolare al fronte della macchina, orientando così spazialmente il profilo 31.

Nel complesso delle viste mostrate nelle figure 4, in figura frontale il profilo 31 viene mostrato inclinato verso destra, dalla parte del fondo della rocca conica. Nelle due viste laterali si propongono invece le due possibilità considerate, che invece in vista frontale non appaiono sostanzialmente diverse.

Nella vista di figura 4B viene mostrato l'effetto della regolazione con lo snodo sferico 50 per orientare il profilo 31 solo nel piano verticale, con i due cammini 1' e 1" del filo che differiscono tra loro sostanzialmente solo nell'ultimo tratto.

Nella vista di figura 4C viene mostrato l'effetto della regolazione con lo snodo sferico per orientare il profilo 31 differenziando i suoi due estremi anche per quanto riguarda la distanza orizzontale dalla linea di avvolgimento 12. Con tale regolazione i due cammini 1' e 1" del filo differiscono tra loro sostanzialmente per tutto il percorso del filo.

Nel corpo cavo fisso 52 sono inseriti mezzi di blocco e di sblocco del maschio sferico 54, come ad esempio la vite a pressione 58, che può essere allentata per modificare l'assetto spaziale del profilo 31 e quindi bloccato di nuovo in posizione. Un'alternativa allo snodo sferico per la regolazione spaziale del compensatore fisso 30 è costituita da due snodi cilindrici in serie, ad esempio con assi ortogonali tra loro e posti nel piano orizzontale, analogamente dotati di mezzi di blocco e di sblocco.

Il compensatore fisso 30 del dispositivo secondo l'invenzione è in grado di esercitare la sua funzione di compensazione, creando e cedendo prontamente la sua riserva di filo, e di adattarsi anche a richieste di diverse modalità di raccolta del filato con regolazioni della sua posizione spaziale rispetto alle altre parti, senza comprendere parti in movimento che possono essere causa di inconvenienti e ritardi.

Una realizzazione preferita del dispositivo secondo la presente invenzione viene illustrata con riferimento alla figura 5. Secondo questa realizzazione preferenziale, al compensatore fisso 30 che svolge la parte prevalente di compensazione delle pulsazioni di richiamo viene associato un compensatore mobile 40 che coopera con il compensatore fisso 30 e provvede a creare una riserva aggiuntiva di filo deviando anch'esso il filo 1 dal suo cammino.

Tale compensatore mobile 40 viene preferibilmente posizionato all'inizio del percorso del filo tra i rulli di estrazione 2 e il rullo di rinvio 3. Nella realizzazione esemplificativamente mostrata nella figura 5, tale compensatore mobile consiste essenzialmente in un rinvio mobile 41, a gancio, occhiello o rullino deviatore, posto all'estremità di una leva 42 oscillante imperniata sulla struttura con un perno 43. Il rinvio mobile 41 impegna il filo 1 ed è dotato di mezzi di tiro 44, ad esempio una molla 44 tarabile, che tendono a spostare all'interno il filo 1, creando un'ansa 45 nel suo percorso verso l'alto. L'azione di deviazione del filo da parte della molla 44 è contrastata dalla tensione del filo stesso e quindi l'ansa 45 ha un andamento pulsante in ragione delle pulsazioni di velocità e di tensione di richiamo dall'alto del filo. Le variazioni di lunghezza del percorso del filo per effetto della pulsazione dell'ansa 45 risultano quindi come una ulteriore riserva di filo che si accumula e si restituisce con le pulsazioni del richiamo dalla rocca.

La realizzazione alternativa illustrata nella figura 5 presenta notevoli vantaggi. Essa consente non solo di aumentare sostanzialmente la quantità complessiva di filo che costituisce la riserva, ma anche di realizzare un dispositivo facilmente adattabile a tutto 10 spettro delle possibili richieste di avvolgimento reale su un filatoio "open end", che con la sola regolazione dell'orientamento spaziale della barra con 11 profilo 31 del compensatore fisso risulterebbe difficoltoso seguire fedelmente sempre con la stessa barra. La realizzazione con doppio compensatore consente pertanto di adottare barre di compensatore a profilo più semplice, ad esempio con andamento rettilineo, in quanto il compensatore mobile provvede ad elevare il grado di fedeltà della corrispondenza istantanea della riserva all'andamento della pulsazione del richiamo. Essa inoltre è in grado di compensare anche le eventuali irregolarità della velocità di arrivo del filo da raccogliere.

La realizzazione alternativa illustrata nella figura 5 risulta inoltre vantaggiosa specialmente quando si deve raccogliere il filo a velocità più elevata e aumenta la frequenza delle escursioni del guidafilo 11 e delle oscillazioni del compensatore mobile 40. Il compensatore mobile 40 ha essenzialmente la funzione di rendere più fedele l'andamento della riserva del filo rispetto all'andamento del richiamo pulsante della rocca conica in avvolgimento e pertanto ha brevi corse di oscillazione.

Una oscillazione di piccola ampiezza della leva 42 comporta piccole quantità di moto, una bassa velocità media e piccole forze d'inerzia del sistema complessivo. Il sistema dei due compensatori 30 e 40 combinati segue fedelmente le pulsazioni della velocità di richiamo e accumula e rilascia la sua riserva di filo fedelmente e con ritardi trascurabili.

Claims (12)

1. RIVENDICAZIONI 1. Dispositivo di raccolta di filati per produrre rocche coniche con controllo di tensione e velocità del filo avente un percorso del filo (1) che va dall'alimentazione del filo con mezzi di cessione (2) a monte fino alla sua raccolta su rocca conica (13) con velocità pulsante comprendente un compensatore delle pulsazioni di richiamo del filo dalla rocca conica, caratterizzato dal fatto che il compensatore è un compensatore fisso (30) consistente in un corpo a barra, avente un profilo superiore (31) di contatto con il filo (1) e posizionato rispetto alla stazione di avvolgimento ponendo il suo profilo (31) con un orientamento sghembo o non complanare rispetto alla linea di avvolgimento del filo (12) ovvero alla traiettoria del guidafilo (11); e che il compensatore fisso (30) è disposto tra il punto (10) in cui il filo (1) inizia a ricevere il moto di zetto dal guidafilo (11) e il guidafilo stesso.
2. 2. Dispositivo di raccolta di filati secondo la rivendicazione 1, caratterizzato dal fatto che la noncomplanarità del profilo (31) con la linea di avvolgimento (12) viene realizzata ponendo i due estremi utili del profilo (31) a due livelli differenti dello stesso piano verticale.
3. 3. Dispositivo di raccolta di filati secondo la rivendicazione 1, caratterizzato dal fatto che la noncomplanarità del profilo (31) con la linea di avvolgimento (12) viene realizzata ponendo i due estremi utili del profilo (31) sfalsati nel piano orizzontale.
4. 4. Dispositivo di raccolta di filati secondo la rivendicazione 1, caratterizzato dal fatto che la noncomplanarità del profilo (31) con la linea di avvolgimento (12) viene realizzata ponendo i due estremi utili del profilo (31) sfalsati come coordinate sia in verticale che in orizzontale.
5. 5. Dispositivo di raccolta di filati secondo la rivendicazione 4, caratterizzato dal fatto di comprendere mezzi (50) di regolazione della non-complanarità del profilo (31) con la linea di avvolgimento (12).
6. 6. Dispositivo di raccolta di filati secondo la rivendicazione 5, caratterizzato dal fatto che i mezzi di regolazione della non-complanarità del profilo (31) con la linea di avvolgimento (12) comprendono il collegamento della barra (30) alla struttura fissa della macchina con uno snodo sferico (50) nel quale sono inseriti mezzi di blocco e di sblocco (58).
7. 7. Dispositivo di raccolta di filati secondo la rivendicazione 5, caratterizzato dal fatto che i mezzi di regolazione della non-complanarità del profilo (31) con la linea di avvolgimento (12) comprendono il collegamento della barra (30) alla struttura fissa della macchina con due snodi cilindrici in serie e dotati di mezzi di blocco e di sblocco.
8. 8 . Dispositivo di raccolta di filati secondo la rivendicazione 1, caratterizzato dal fatto che il profilo (31) è con andamento geometrico rettilineo, curvo, o secondo linee spezzate, per realizzare con sufficiente approssimazione un andamento predeterminato della lunghezza del percorso del filo tra guidafilo (11) e il vertice (10), corrispondente alla quantità di riserva di filo accumulato rispetto alla coordinata trasversale istantanea del filo in avvolgimento.
9. 9. Dispositivo di raccolta di filati secondo la rivendicazione 1, caratterizzato dal fatto che al compensatore fisso (30) è associato un compensatore mobile (40) per creare una riserva aggiuntiva di filo deviando anch'esso il filo (1) dal suo cammino.
10. 10. Dispositivo di raccolta di filati secondo la rivendicazione 9, caratterizzato dal fatto che il compensatore mobile (40) viene posizionato all'inizio del percorso del filo tra i rulli di estrazione (2) e il rullo di rinvio (3).
11. 11. Dispositivo di raccolta di filati secondo la rivendicazione 9, caratterizzato dal fatto che il compensatore mobile (40) mobile consiste essenzialmente in un rinvio mobile (41) che impegna il filo (1) ed è dotato di mezzi di tiro (44) che tendono a spostare all'interno il filo (1) in contrasto con la tensione del filo stesso, creando un'ansa (45) nel suo percorso verso l'alto.
12. 12. Dispositivo di raccolta di filati secondo la rivendicazione 11, caratterizzato dal fatto che il compensatore mobile (40) mobile è costituito da una leva (42), incernierata alla struttura con un perno (43) e dotata all'estremità non incernierata con il rinvio (41) del filo (1).