ITMI20120478A1 - Dispositivo tendifilo dei filati in avvolgimento - Google Patents

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ITMI20120478A1
ITMI20120478A1 IT000478A ITMI20120478A ITMI20120478A1 IT MI20120478 A1 ITMI20120478 A1 IT MI20120478A1 IT 000478 A IT000478 A IT 000478A IT MI20120478 A ITMI20120478 A IT MI20120478A IT MI20120478 A1 ITMI20120478 A1 IT MI20120478A1
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IT
Italy
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thread
wire
yarn
tensioning
Prior art date
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IT000478A
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Inventor
Roberto Badiali
Giovanni Gardin
Paolo Gaspardo
Stefano Malfante
Original Assignee
Savio Macchine Tessili Spa
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    • B65H59/00Adjusting or controlling tension in filamentary material, e.g. for preventing snarling; Applications of tension indicators
    • B65H59/10Adjusting or controlling tension in filamentary material, e.g. for preventing snarling; Applications of tension indicators by devices acting on running material and not associated with supply or take-up devices
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  • Yarns And Mechanical Finishing Of Yarns Or Ropes (AREA)

Description

“DISPOSITIVO TENDIFILO DEI FILATI IN AVVOLGIMENTOâ€
La presente invenzione si riferisce ad un dispositivo per indurre e regolare la tensione, correntemente tensionamento, di un filo in avvolgimento in macchine tessili.
L’esigenza di regolare la tensione del filo in avvolgimento à ̈ comune a molti processi di produzione e finissaggio dei filati nell’industria tessile tuttavia, per rendere maggiormente evidenti sia i problemi tecnici affrontati e risolti con la presente invenzione sia le sue caratteristiche ed i suoi vantaggi rispetto alla tecnica nota, la presente invenzione viene di seguito descritta con riferimento al procedimento di roccatura svolto in una roccatrice nella quale il filo in lavorazione viene dipanato da una spola e riavvolto in una rocca. Come à ̈ noto, la roccatrice à ̈ costituita da una pluralità di unità di roccatura allineate lungo il fronte della macchina e dotate di apparecchiature comuni di controllo e di servizio.
L’unità di roccatura à ̈ illustrata nei suoi componenti essenziali in figura 1, omettendo quelli non direttamente interessati alla soluzione tecnica che costituisce la presente invenzione. La spola di alimentazione 1 viene dipanata prelevandone il filo 2, che si svolge ruotando velocemente formando un balloon 3: tale balloon aumenta la sua dimensione durante il procedere della dipanatura. Tale aumento di dimensione à ̈ dipendente dalla lunghezza del tratto libero del filo 2 dal punto di prelevamento dalla spola al gruppo dipanatore 4, che comprende organi di guida del filo ed un sensore o rilevatore di presenza del filo, e quindi al tendifilo 6, che induce nel filo una tensione regolata.
Lungo il percorso del filo dal basso verso l’alto, dopo il tendifilo 6 à ̈ posto il dispositivo 7 di giunzione dei bandoli, correntemente giuntafili, al quale vengono portati i bandoli del filo interrotto e da giuntare, in occasione delle interruzioni del filo, per sua rottura o per intervento della stribbia 10 che si trova immediatamente a valle del giuntafili 7. A valle della stribbia 10 à ̈ posto un sensore 13 di tensione del filo. Il filo depurato viene raccolto nella rocca 11, che viene azionata in rotazione dal rullo 12, azionato a velocità predeterminata e sostanzialmente costante, sul quale la rocca si appoggia supportata con un braccio portarocche 17. La rocca 11 in rotazione attira il filo 2, svolgendolo ad elevata velocità dalla spola 1 mantenuta ferma su una spina di posizionamento 15.
Il giuntafili 7 à ̈ servito da bocchette di aspirazione che prelevano i bandoli del filo interrotto: una bocchetta 8 dal lato della rocca sovrastante (mostrata nelle sue due posizioni estreme, l’una inferiore a tratto pieno e l’altra superiore a tratteggio) e un’altra bocchetta 9 dal lato della spola che si muove in rotazione secondo la freccia 16. Tali bocchette prelevano i bandoli del filo 2 interrotto e li adducono al giuntafili 7 per ristabilire la continuità del filo 2 in avvolgimento.
Il funzionamento dell’unità di roccatura à ̈ controllato da un’unità di governo, non mostrata in figura per semplicità, che comprende, tra le sue funzioni, anche il programma di comando e di controllo del tendifilo 6 sia durante la roccatura in atto che durante gli interventi a roccatura interrotta per gli interventi di servizio.
La densità dell'avvolgimento e della buona forma della rocca à ̈ poi influenzata dalla tensione del filo in avvolgimento. Tale tensione à ̈ determinata sia dalla velocità di roccatura sia dall'azione del dispositivo tendifilo posto sul percorso del filo tra spola 1 e stribbia 10.
Anche se il rullo 12 ruota a velocità costante, per effetto della geometria del sistema di raccolta sulla rocca 11, il filato viene lavorato con significative pulsazioni della velocità di richiamo, specialmente quando il filato viene avvolto in forma conica su un tubetto conico. La causa della pulsazione di velocità della raccolta su rocca conica deriva essenzialmente da diverse circostanze.
Una prima circostanza sta nella zettatura, vale a dire la distribuzione oscillatoria del filato sulla rocca in formazione, realizzata con un mezzo guidafilo con escursione tra i due estremi dell’avvolgimento. Nelle roccatrici il mezzo guidafilo à ̈ generalmente costituito da una scanalatura elicoidale scavata sul cilindro di azionamento 12. Tale escursione allunga ed accorcia periodicamente la lunghezza del tratto di filo che oscilla a partire dall’ultimo vincolo trasversale fino al guidafilo. Essa risulta minima quando il guidafilo depone il filo nella mezzeria della rocca e si trova a mezza corsa, e massima quando il guidafilo deposita il filo alle due basi della rocca ed à ̈ agli estremi della sua corsa. Questa variazione periodica di lunghezza del percorso del filo si traduce quindi in una prima pulsazione della velocità di richiamo del filo: ad ogni istante si richiama dalla spola 1 la lunghezza di filo che corrisponde alla lunghezza di filo avvolta sulla rocca aumentata o diminuita della variazione periodica di lunghezza – positiva e negativa – del percorso del filo tra spola e rocca, tenendo anche conto che il filo 2 si svolge dalla spola ad altezza pulsante, a parte l’eventuale andamento irregolare per il rilascio di spire non svolte. A seconda del livello del punto di distacco del filo dalla spola, varia corrispondentemente la dimensione del balloon 3 e quindi varia la tensione che si genera sul filo per effetto della forza centrifuga, che ha anch’essa un andamento pulsante e crescente col procedere della dipanatura dall’inizio all’esaurimento della spola.
Una seconda circostanza deriva invece dalla conicità della rocca. In generale la conicità dei tubetti non à ̈ molto accentuata, ma alle attuali velocità di avvolgimento le conseguenti pulsazioni di velocità di richiamo non sono affatto trascurabili. Quando il filo viene avvolto nella parte di diametro maggiore - correntemente fondo della rocca - esso viene richiamato ad una velocità più elevata ed à ̈ sottoposto quindi ad una tensione più elevata. Quando invece il filo viene avvolto nella parte di diametro minore - correntemente punta della rocca - avviene la situazione opposta, il filo viene richiamato ad una velocità più bassa e risulta meno teso.
L’andamento delle pulsazioni di velocità e di tensione del filo nel percorso da spola 1 a rocca 11 ha complessivamente una frequenza nell’intervallo dei 10-30 Hz.
Il dispositivo tendifilo 6, che viene interposto sul percorso del filo 2 tra la spola 1 e la rocce 11, ha quindi la funzione di regolare e compensare tali variazioni della velocità di richiamo e della tensione del filo in avvolgimento, nonché di smorzare le eventuali vibrazioni dovute alla dipanatura del filo 2 dalla spola 1. Per questi dispositivi tendifilo, quanto più piccola à ̈ la massa mobile di contrasto alla pulsazione e tanto maggiore risulta la sensibilità della regolazione e del controllo della tensione.
In linea generale, nella tecnica nota si impiegano due tipi di tendifilo: i tendifilo a dischi contrapposti a comprimere e frenare il filo, senza modificarne il percorso, e i tendifilo con deflettori del cammino del filo, che frenano il filo modificandone il percorso a renderlo più o meno tortuoso. Ad esempio, il brevetto EP 734.990 B1 a nome della richiedente descrive un tendifilo a piattelli ad azionamento magnetico, mentre EP 1.975.105 A2 a nome Murata descrive un tendifilo con una pluralità di coppie di piattelli con pressione a molla. I tendifilo a piattelli sono in grado di controllare efficacemente le tensioni sopra i 0.2-0.3 N, mentre per le tensioni inferiori a questo valore i tendifilo a piattello risultano imprecisi e poco affidabili.
Nei tendifilo a deflessione del percorso del filo, la struttura del tendifilo à ̈ costituita da una pluralità di deviatori disposti a pettine o a rastrello sfalsato a compenetrarsi tra loro; tali deviatori si accostano e si scostano solidalmente tra loro a comando, aumentando o diminuendo la tortuosità del percorso e la resistenza degli attriti indotti sul filo. Ad esempio, i brevetti US 5,499,772 e US 5,738,295 descrivono dispositivi tendifilo che comandano la regolazione con l’eccitazione di un solenoide, mentre il brevetto IT 1.276.819 descrive il loro comando con dispositivo pneumatico. Questi dispositivi tendifilo richiedono notevoli masse mobili e, conseguentemente, sono in grado di regolare la tensione impressa al filo ma non sono in grado di seguire e smorzare le pulsazioni di velocità e di tensione alle frequenze sopra citate. Normalmente questo tipo di dispositivo à ̈ in grado di seguire l’evoluzione della dipanatura della spola 1 misurando la tensione media del filo che arriva alla rocca, ad esempio con il sensore 13, e regolando la tensione addizionale indotta dal tendifilo ad ottenere una tensione media complessiva predeterminata. In alternativa, la tensione addizionale può venire variata mano a mano che la spola si esaurisce, in un modo stabilito a priori.
La presente invenzione à ̈ diretta ad un nuovo dispositivo guidafilo al servizio della roccatrice, e delle macchine di avvolgimento in genere, che supera gli inconvenienti fin qui descritti dei dispositivi tendifilo secondo la tecnica nota. La presente invenzione, nella sua accezione più generale di dispositivo tendifilo per l’avvolgimento di filati, ed in particolare per le unità di roccatura che compongono la roccatrice à ̈ definita nella prima rivendicazione. Le sue varianti o realizzazioni preferite vengono definite nelle rivendicazioni dipendenti da 2 a 8.
Le caratteristiche ed i vantaggi del dispositivo tendifilo secondo la presente invenzione risultano più evidenti dalla descrizione di una sua tipica realizzazione, esemplificativa ma non limitativa, illustrata nelle figure da 1 a 3.
Nella figura 1 si illustra schematicamente la vista laterale di una unità di roccatura ed à ̈ illustrativa del problema tecnico. Nelle figure 2A-B si illustra lo schema del dispositivo tendifilo secondo la presente invenzione inserito in una stazione di roccatura. La figura 2A mostra una vista frontale del dispositivo mentre la figura 2B mostra la sua sezione secondo A-A. La figura 2C mostra il dispositivo in vista assonometrica con maggiori particolari.
Il dispositivo secondo la presente invenzione consiste essenzialmente in un tendifilo a deflessione del percorso del filo, con un tensionatore a pettine avente una pluralità di elementi deviatori stazionari ed una pluralità di elementi deviatori spostabili, in cui i detti elementi deviatori sono disposti affacciati tra loro in modo sfalsato e contrapposto a formare un percorso tortuoso per il filo 2 che lo percorre, in cui gli elementi deviatori spostabili sono posti a bordo di un equipaggio mobile dotato di un azionamento per modificare la tortuosità del percorso del filo (2) e a variarne la tensione indotta.
Nella soluzione tecnica mostrata nelle figure 2A-C, il dispositivo tendifilo comprende una struttura di supporto 21 che viene fissata al telaio dell’unità di roccatura. Sulla parte interna destra del supporto 21 viene disposta una pluralità di elementi deviatori fissi 22 sporgenti verso l’interno e distribuiti secondo la verticale di risalita del filo 2. Detti deviatori fissi 22 sono dotati di una parte terminale 23 con un invito concavo di guida del filo 2, preferibilmente realizzata con materiale a basso attrito e resistente all’usura. All’interno dell’invito può essere posto un rullino folle 24 per diminuire lo strisciamento del filo 2.
Sulla parte interna sinistra del supporto 21 viene disposto l’equipaggio mobile 26 del tendifilo che supporta una pluralità di deviatori mobili 27 sporgenti verso l’interno e distribuiti secondo la verticale di risalita del filo 2 a muoversi orizzontalmente ad entrare negli intervalli verticali tra i deviatori fissi 22, a deviare il filo 2 e a modificare la tortuosità del suo percorso.
L’equipaggio mobile 26 viene movimentato in orizzontale con una piastra 29 mossa, ad avanzare verso destra o ad arretrare verso sinistra, da un attuatore 30 comandato dall’unità di governo dell’unità di roccatura.
L’attuatore 30 può essere realizzato con modalità note dalla tecnica che prevede ad esempio attuatori pneumatici o attuatori a solenoide, come nelle anteriorità già citate. Tuttavia, una realizzazione preferita della presente invenzione prevede l’uso di un motore passo-passo, che determina il grado di tortuosità del percorso ma non induce direttamente tensione nel filo. Nella realizzazione esemplificativa delle figure 2 tale attuatore 30 consiste in un motore passo-passo 31 comandato in frequenza da detta unità di governo a realizzare una rotazione controllata, combinato con un convertitore di moto 32. Nell’attuatore 30, la rotazione controllata del motore 31 viene convertito in spostamento lineare orizzontale con un convertitore 32, ad esempio con una cremagliera oppure con un sistema vite/madrevite, che fa muovere l’equipaggio mobile 26 avanti e indietro rispetto ai deviatori fissi 22, muovendo la sua piastra 29 rispetto ad una o più guide 33 fissate al supporto 21. Nella figura 2B, l’elemento 32 mostra un ingranaggio del motore che si ingrana con una cremagliera integrale con la piastra 29 e la muove avanti e indietro.
L’equipaggio mobile 26 viene alternativamente spostato in orizzontale in due posizioni 0 od 1. Il motore passo-passo 31 lavora solamente durante tali spostamenti.
La prima posizione 0 à ̈ quella dell’equipaggio mobile 26 completamente arretrato e senza deviazione del filo dal percorso diritto, per lasciare completamente libero il percorso del filo quando la roccatura non à ̈ in atto, ad esempio quando si effettua la giunzione del filo. Durante tale operazione la bocchetta 9 dal lato della spola, che si muove in rotazione secondo la freccia 16, reinserisce il bandolo del filo interrotto dentro il tendifilo 6.
La seconda posizione à ̈ mostrata nella figura 2A ed à ̈ quella dell’equipaggio mobile 26 avanzato in posizione di lavoro a creare tortuosità nel percorso del filo quando la roccatura à ̈ in atto.
L’equipaggio mobile 26 supporta nella sua parte sinistra due o più barre di guida 34, montate su una piastra mobile 29 e distribuite secondo la verticale ad entrare tra gli intervalli dei deviatori fissi 22. Sull’estremità destra delle coppie di barre di guida 34 sono disposti elementi scorrevoli 38, dotati di cavità cilindriche al loro interno coerenti con le barre 34. Gli elementi scorrevoli 38 sono infilati sull’esterno delle barre 34 e sono contrastati da piccole molle 39 che si appoggiano a sinistra sulla piastra 29. Gli elementi scorrevoli 38 terminano con i deviatori mobili 27 e possono muoversi avanti e indietro per effetto della tensione del filo 2 deviato e del contrasto delle molle 39 in opposizione.
Lo scorrimento avanti e indietro degli elementi scorrevoli 38 à ̈ guidato con cavità 40, praticate nella piastra 29, nelle quali scorrono le sporgenze 41 degli elementi 38, di dimensione coerente con le cavità 40, così che i deviatori mobili 27 non possano ruotare, ma possano solamente scorrere.
Anche i deviatori mobili 27 terminali degli elementi 38 prevedono una parte terminale con un invito concavo di guida del filo 2, preferibilmente realizzata con materiale resistente all’usura e a basso attrito, ad esempio ceramica. Anche all’interno dell’invito concavo di sinistra può essere posto un rullino folle per diminuire lo strisciamento del filo 2.
Descriviamo brevemente il funzionamento del dispositivo di figure 2A-C. Come detto, il dispositivo à ̈ suscettibile di due posizioni: una posizione 0, nella quale il motore 31 fa arretrare la piastra 29 al suo fine corsa di sinistra lasciando libero il percorso del filo, ed una posizione 1 di lavoro, nella quale il motore 31 fa avanzare la piastra verso destra e contro il filo 2, così che i deviatori mobili 27 cooperino con i deviatori fissi 22 a indurre nel filo 2 un percorso tortuoso, come mostrato in figura 2A. In funzione del grado di avanzamento della posizione 1 il percorso del filo 2 à ̈ più o meno tortuoso e la tensione media indotta nel filo à ̈ sostanzialmente costante. Il grado di avanzamento della piastra 29 comandato con il motore 31 costituisce la prima taratura più grossolana e induce quindi una tensione media in analogia con quella generata con i dispositivi tendifilo secondo la tecnica nota.
Come già detto, dall’inizio alla fine della spola cresce la dimensione del balloon 3 in rotazione e la sua tensione varia con la sua forza centrifuga: dall’inizio alla fine della dipanatura della spola 2 la tensione del filo 1 che proviene dalla spola cresce significativamente. In modo vantaggioso, nel corso della dipanatura di una spola 1, il grado di avanzamento della piastra 29 può venire variato ad intervalli discreti secondo il grado di esaurimento della spola. Nel percorso del filo illustrato con riferimento alla figura 1 la tensione media del filo viene rilevata con il sensore 13. In conseguenza a tale rilevamento, quando la tensione media indotta nel filo viene rilevata in crescita e oltre un valore predeterminato, la posizione di lavoro 1 della piastra mobile 29 può essere vantaggiosamente variata ad intervalli discreti a ridurre la tortuosità del percorso del filo 2 e a riportare la tensione media del filo entro i limiti prestabiliti.
Una caratteristica peculiare della presente invenzione risiede nella seconda taratura, più fine e più sensibile, che viene realizzata con i deviatori che si muovono scorrendo indipendentemente tra loro rispetto alla piastra 29.
Nelle figure 2A-C il riscontro elastico con le mollette 39 in opposizione ai deviatori terminali 27 – per lo smorzamento delle pulsazioni di tensione - à ̈ posizionato sull’equipaggio mobile 26 del dispositivo, portato in lavoro nella posizione 1 con il motore 31.
L’idea di soluzione tecnica secondo la presente invenzione può essere realizzata in modo equivalente con la struttura mostrata nella figura 3, nella quale invece il riscontro elastico con le mollette 49 – per lo smorzamento delle pulsazioni di tensione - à ̈ posizionato sulla parte fissa di destra del dispositivo, mentre l’equipaggio mobile 26 del dispositivo portato in lavoro mantiene in posizione fissa i deviatori 47.
A tale scopo, sulla struttura 21 di destra sono disposti elementi scorrevoli 51, con cavità cilindriche al loro interno, coerenti con barre di guida 52. Gli elementi scorrevoli 51 sono infilati sull’esterno delle barre 52 e sono contrastati da piccole molle 49 che si appoggiano a destra sulla struttura 21. Gli elementi scorrevoli 51 terminano con i deviatori mobili 54 e possono muoversi avanti e indietro per effetto della tensione del filo 2 deviato e del contrasto delle molle 49 in opposizione.
Lo scorrimento avanti e indietro degli elementi scorrevoli 51 à ̈ guidato con cavità 56, praticate nella struttura 21, nelle quali scorrono coerenti sporgenze 57 degli elementi 51 così che i deviatori mobili 54 non possano ruotare ma possano solamente scorrere. Analogamente ai deviatori fissi 22 delle figure 2 anche i deviatori mobili 54 sono dotati di una parte terminale con un invito concavo di guida del filo 2, preferibilmente realizzata con materiale a basso attrito e resistente all’usura. All’interno di detto invito può essere posto un rullino folle per diminuire lo strisciamento del filo 2.
Per il buon funzionamento del dispositivo secondo l’invenzione - nello smorzamento delle vibrazioni nel corso dello svolgimento del filo dalla spola e dell’avvolgimento del filo sulla rocca - à ̈ essenziale che i deviatori 27,54 posti sugli elementi scorrevoli 38,51 siano indipendenti tra loro e liberi di scorrere rispetto alle loro guide 34,52 a contrastare e smorzare, con le loro mollette 39,49, le variazioni di tensione del filo provenienti sia dall’alto che dal basso; detti deviatori possono essere disposti sia sull’estremità degli elementi deviatori spostabili 27 secondo la realizzazione delle figure 2 A-C, sia sull’estremità degli elementi mobili stazionari 54 secondo la realizzazione di figura 3. Essi potrebbero anche essere disposti da entrambi le parti.
Con riferimento alle figure 2A-C, si può notare che i due riscontri mobili 27, rispettivamente indicati con la lettera A e B, sono indipendenti tra loro ed arretrano più o meno, rispetto alla loro piastra mobile 29 di supporto, in funzione della tensione del filo che si appoggia nella loro cavità terminale.
Tali riscontri mobili indipendenti, indicati nelle figure 2A-C con il riferimento 27 e nella figura 3 con il riferimento 54, assolvono la funzione di smorzare le vibrazioni e le pulsazioni di tensione provenienti sia dal basso per lo svolgimento del filo dalla spola con balloon di dimensione variabile, sia dall’alto per l’avvolgimento sulla rocca a velocità lineare pulsante. Nella figura 2A si mostra esemplificativamente che l’elemento 27 superiore mostrato con A à ̈ più arretrato verso sinistra rispetto all’elemento 27 inferiore mostrato con B: questo indica che dal basso verso l’alto la tensione cresce. In tale esempio, le mollette superiori 39 riescono infatti a spostare verso destra l’elemento 27 con uno spostamento minore rispetto a quello ottenuto dalle mollette 39 inferiori, perché superiormente à ̈ maggiore il contrasto dovuto alla tensione del filo 2.
La caratteristica dei riscontri mobili 27,54 indipendenti tra loro à ̈ essenziale al buon funzionamento del dispositivo secondo l’invenzione, essenzialmente per quanto riguarda lo smorzamento delle vibrazioni che non à ̈ consentito ai dispositivi secondo la tecnica nota.
Il dispositivo secondo l’invenzione assolve infatti ad una pluralità di funzioni integrate tra loro e consegue notevoli vantaggi rispetto ai dispositivi tendifilo secondo la tecnica nota; tra di essi, sono da notare più precisamente che tale dispositivo:
- separa i punti di contatto del filo con il tendifilo nei suoi due tratti da spola a tendifilo e da tendifilo a rocca. Con il suo elemento superiore 27,54 mostrato con A il dispositivo smorza e compensa le vibrazioni di tensione provenienti dalla parte superiore evitando, o almeno limitando, le cadute del filo dalle due estremità della rocca 11 in formazione. Con il suo elemento inferiore 27,54 mostrato con B il dispositivo smorza e compensa le vibrazioni di tensione provenienti dalla parte inferiore dovute alla variazione pulsante del balloon 3, per l’escursione su-e-giù del punto di prelievo dall’avvolgimento sulla spola 1,
- opera sul filo con deviatori suscettibili di movimento indipendente l’uno rispetto all’altro e dipendente dalla tensione del filo che si appoggia su ciascun deviatore,
- impiega un equipaggio mobile con piccole masse di interferenza per ottenere un dispositivo più sensibile e più pronto nello smorzamento. Nel caso della realizzazione delle figure 2, la parte mobile à ̈ costituita solamente dagli elementi scorrevoli 38 ed i loro terminali 27 in ceramica. Nel caso della realizzazione della figura 3, la parte mobile à ̈ costituita solamente dagli elementi scorrevoli 51 ed i loro terminali 54 in ceramica. Questi gruppi mobili hanno una bassissima inerzia e reagiscono rapidamente alle pulsazioni,
- regola la tensione media del filo 2 variando la posizione 1 di lavoro della piastra 29.
- durante la lavorazione del filo, lavora solamente con le mollette 29,49 a reagire alle pulsazioni di tensione che provengono dalla spola e dalla rocca, a parte gli eventuali interventi di regolazione ad intervalli discreti, nei quali il motore passo-passo 31 interviene a spostare la piastra 29.

Claims (8)

  1. RIVENDICAZIONI 1. Dispositivo per indurre e regolare la tensione, correntemente per il tensionamento, di un filo (2) in avvolgimento in macchine tessili comprendente un tensionatore a pettine avente una pluralità di elementi deviatori stazionari (23,47) ed una pluralità di elementi deviatori spostabili (27,54), detti elementi deviatori essendo disposti affacciati tra loro in modo sfalsato e contrapposto a formare un percorso tortuoso per il filo (2) che percorre il dispositivo, gli elementi deviatori spostabili (27,54) essendo posti a bordo di un equipaggio mobile (26) con un attuatore di azionamento (30) a modificare la tortuosità del percorso del filo (2) tra detti elementi deviatori, l’equipaggio mobile (30) essendo alternativamente posto in una posizione di riposo (0) a lasciare libero il percorso del filo (2) od in una posizione di lavoro (1) in cui l’equipaggio mobile (26) à ̈ avanzato contro il filo (2) in lavorazione a creare tortuosità nel percorso del filo (2), caratterizzato dal fatto che almeno una delle pluralità di elementi deviatori (27,54; 22,47) à ̈ posta su una pluralità di elementi (38,51), scorrevoli rispetto a barre di guida (34,52) e contrastati da molle (39,49), che si possono muovere avanti e indietro per effetto della tensione del filo (2) deviato e del contrasto delle molle (39,49) in opposizione, ciascun elemento scorrevole (38,51) essendo suscettibile di movimento indipendente rispetto agli altri.
  2. 2. Dispositivo per il tensionamento di un filo (2) in avvolgimento in macchine tessili secondo la rivendicazione 1, caratterizzato dal fatto che la pluralità degli elementi deviatori mobili (27) à ̈ disposta su un equipaggio mobile (26) del tendifilo ed à ̈ dotata degli elementi (38) scorrevoli rispetto alle loro barre di guida (34), mentre la pluralità degli elementi contrapposti (22) stazionari à ̈ fissa.
  3. 3. Dispositivo per il tensionamento di un filo (2) in avvolgimento in macchine tessili secondo la rivendicazione 1, caratterizzato dal fatto che la pluralità degli elementi deviatori mobili (27) à ̈ disposta su un equipaggio mobile (26) del tendifilo, che portato in lavoro mantiene gli elementi deviatori (47) in posizione fissa, mentre la pluralità degli elementi deviatori contrapposti (54) stazionari à ̈ dotata degli elementi (51) scorrevoli sulle loro barre (52).
  4. 4. Dispositivo per il tensionamento di un filo (2) in avvolgimento in macchine tessili secondo la rivendicazione 1, caratterizzato dal fatto che l’attuatore di azionamento (30) consiste in un motore passo-passo (31), combinato con un convertitore di moto (32) con il quale la rotazione controllata del motore (31) viene convertita in spostamento lineare orizzontale, che fa muovere l’equipaggio mobile (26) avanti e indietro rispetto al percorso del filo (2).
  5. 5. Dispositivo per il tensionamento di un filo (2) in avvolgimento in macchine tessili secondo la rivendicazione 2, caratterizzato dal fatto che l’equipaggio mobile (26) con le due o più barre di guida (34) à ̈ montato su una piastra mobile (29) sulla quale sono praticate cavità (40) di guida per lo scorrimento avanti e indietro degli elementi scorrevoli (38) che impegnano in esse coerenti sporgenze (41).
  6. 6. Dispositivo per il tensionamento di un filo (2) in avvolgimento in macchine tessili secondo la rivendicazione 3, caratterizzato dal fatto che nella struttura (21) sono praticate cavità (56) di guida dello scorrimento avanti e indietro degli elementi scorrevoli (51) dotati di sporgenze (57) coerenti con le dette cavità (56).
  7. 7. Dispositivo per il tensionamento di un filo (2) in avvolgimento in macchine tessili secondo la rivendicazione 1, caratterizzato dal fatto che gli elementi deviatori (27,54; 22,47) sono dotati di una parte terminale con un invito concavo di guida del filo (2) e realizzata con materiale a basso attrito e resistente all’usura.
  8. 8. Dispositivo per il tensionamento di un filo (2) in avvolgimento in macchine tessili secondo la rivendicazione 7, caratterizzato dal fatto che all’interno dell’invito concavo à ̈ posto un rullino folle (24).
IT000478A 2012-03-27 2012-03-27 Dispositivo tendifilo dei filati in avvolgimento ITMI20120478A1 (it)

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