ITMI961310A1 - Dispositivo frena-filo per macchine tessili - Google Patents

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ITMI961310A1
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brake
braking
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IT96MI001310A
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Marco Covelli
Giorgio Gabogna
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Roj Electrotex Nuova Srl
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Description

Descrizione dell'invenzione avente per titolo:
"DISPOSITIVO FRENA-FILO PER MACCHINE TESSILI"
La presente invenzione si riferisce ad un dispositivo frena--filo secondo il preambolo della rivendicazione 1, per l'uso con macchine tessili.
In un frena-filo, come noto dal Brevetto EP-A-0.326.784 (Loepfe) in aggiunta ai due elementi guida-filo fissi, viene fornito un ponte girevole che sostiene due ulteriori elementi guida--filo, i quali sono allineati con il percorso rettilineo del filato nella posizione di partenza di quattro elementi frenanti a forma di barra. Viene fissata una certa distanza fra l'asse di rotazione degli elementi frenanti ed il percorso rettilineo del filato. Il ponte è girevole attorno ad un ulteriore asse di rotazione essenzialmente parallelo e distante dal percorso rettilineo del filato. Il ponte è sollecitato elasticamente nella sua direzione di rotazione contro gli elementi frenanti per mezzo di magneti repulsivi sistemati entro l'incastellatura. All'attuazione del freno, gli elementi frenanti vengono mossi angolarmente attorno al loro asse di rotazione dalla posizione di partenza in senso laterale attraverso il percorso rettilineo del filato nella posizione di frenatura sull'altro lato del percorso rettilineo del filato. A causa della tensione prodotta nel filato deviato dagli elementi frenanti e dagli elementi guida-filo fissi, il ponte cede, con una certa corsa, alla forza dei magneti di repulsione. Il dispositivo di regolazione permette di variare la posizione dei magneti di repulsione entro la incastellatura, al fine di variare la forza di reazione del ponte e quindi di variare il grado di deviazione e della forza frenante agente sul filato che sta scorrendo.
In un altro frena-filo com'è noto dal Brevetto EP-A--0.527.510 (Picanol) l'asse di rotazione dei due elementi frenanti a forma di barra è orientato perpendicolarmente al percorso rettilineo del filato e lo interseca. Entrambi gli elementi frenanti sono disposti su un disco rotante comandato da un comando di rotazione. La corsa angolare degli elementi frenanti attorno all'asse di rotazione è limitata da chiavette supportate dall'incastellatura. La posizione angolare delle chiavette è regolabile attorno all'asse di rotazione degli elementi frenanti per mezzo di una serie di viti che impegnano un anello di sostegno delle chiavette entro l'incastellatura. La regolazione della posizione angolare delle chiavette implica una variazione della corsa angolare del disco rotante e del comando di rotazione.
Un frena-filo simile noto dal Brevetto US-A-3.406.832 (Rempei), è fornito di due dispositivi di arresto dell'incastellatura distanziati fra loro, i quali si impegnano nel percorso oscillante di una leva che sporge lateralmente dal corpo rotante che supporta gli elementi frenanti. Due cavi fissati ai lati opposti della leva sono collegati con magneti di attrazione che azionano il corpo rotante in entrambe le direzioni di rotazione. I dispositivi di arresto dell'incastellatura riducono perciò la massima corsa angolare del corpo rotante. Una variazione del grado di deviazione nella posizione di frenatura degli elementi frenanti è possibile variando la corsa dei magneti di attrazione.
E' un compito dell'invenzione fornire un frena-filo come descritto nella parte di preambolo della rivendicazione 1 che permetta una facile, ma efficace variazione del grado di deviazione del filato nella posizione di frenatura dell'elemento frenante, con una semplice progettazione strutturale del frena-filo.
Detto compito è realizzato con le caratteristiche che sono contenute nella rivendicazione 1.
Qualsiasi variazione della distanza fra l'asse di rotazione e la corsa rettilinea del filato varia il grado di deviazione del filato nella posizione di frenatura dell'elemento frenante. Ciò può essere ottenuto sia muovendo l'asse di rotazione più vicino al percorso rettilineo del filato oppure ulteriormente lontano da esso, oppure muovendo il percorso rettilineo del filato più vicino all'asse di rotazione oppure più lontano da esso, oppure spostando reciprocamente tanto l'asse di rotazione che il percorso rettilineo del filato. Comunque, è conveniente spostare solamente l'asse di rotazione relativamente al percorso rettilineo del filato, poiché di solito il frena-filo viene montato in una predeterminata posizione rispetto al proprio percorso rettilineo del filato (definita da elementi guidatilo fissi dell'incastellatura) allineato a componenti strutturali adiacenti di un sistema di lavorazione dei filati, ad esempio un alimentatore del filato di trama ed un dispositivo di inserzione del filato di trama di una macchina per tessitura.
Nella realizzazione secondo la rivendicazione 2, il dispositivo di regolazione permette di spostare convenientemente l'asse di rotazione in relazione al percorso rettilineo del filato.
Nella realizzazione secondo la rivendicazione 3, si può realizzare una semplice progettazione strutturale, poiché l'ampiezza della corsa angolare dell'elemento frenante fra la sua posizione iniziale e le posizioni di frenatura rimane invariata indipendentemente della distanza selezionata fra l'asse di rotazione ed il percorso rettilineo del filato. Con una stessa corsa angolare dell'elemento frenante, vengono ottenuti differenti gradi di deviazione del filato nella posizione di frenatura degli elementi frenanti, allorquando viene variato il braccio di leva attivo dell'elemento frenante, cioè la distanza fra l'asse di rotazione ed il punto di contatto sul quale l'elemento frenante impegna il filato per la deviazione. Una corsa rotatoria costante permette l'utilizzo di un semplice comando di rotazione. Inoltre, la corsa di attuazione del comando di rotazione può essere fatta corrispondere in modo preciso alla corsa angolare.
Una ulteriore semplificazione di progetto viene ottenuta con la realizzazione della rivendicazione 4, poiché i dispositivi di arresto che definiscono la posizione di partenza e la posizione di frenatura possono essere montati in posizioni fisse. I dispositivi di arresto limitano il moto angolare o dell'elemento frenante oppure del comando i rotazione.
Nella realizzazione della rivendicazione 5, l'elemento frenante si appoggia direttamente ai dispositivi di arresto che permettono un'azione di arresto del frena-filo priva di vibrazioni, supportata in modo efficace dalla elasticità del materiale utilizzato per i dispositivi di arresto.
Una realizzazione di particolare importanza e di grande semplicità strutturale è quella della rivendicazione 6. Al fine di variare il grado di deviazione, l'unità strutturale è disposta nell'incastellatura. Si può ottenere qualsiasi regolazione. Possono essere regolate in modo preciso posizioni opportune dell'unità. La corsa angolare dell'elemento frenante fra la sua posizione iniziale e le posizioni di frenatura può rimanere invariata.
Nella realizzazione della rivendicazione 7, fondamentalmente il grado di deviazione può essere variato cambiando la distanza fra i dispositivi di arresto e l'asse di rotazione. Per contro, la registrabilità dei dispositivi di arresto, per esempio, può essere utilizzata per correggere il grado di deviazione nel caso di solo poche e grossolanamente distribuite posizioni di registrazione dell'asse di rotazione.
Un progetto semplice ed affidabile può essere attuato con la realizzazione della rivendicazione 8. La staffa a forma di U costituisce i due elementi del freno agenti contemporaneamente. Vantaggiosamente, il comando di rotazione o il suo involucro sostengono i dispositivi di arresto. L'unità è fissata all'incastellatura tramite l'involucro del comando di rotazione o un sostegno dell'involucro. Montando l'unità in una sezione a finestra dell'incastellatura si realizza un compattamento delle dimensioni d'ingombro del frena-filo.
Al fine di ottenere una contro-coppia minima della massa dell'elemento frenante sull'albero di comando, la realizzazione della rivendicazione 9 permette di variare la lunghezza della parte sporgente dell'elemento frenante.
La forma dell'elemento frenante secondo la rivendicazione 10, è vantaggiosa, in vista delle minime masse in movimento. Inoltre, la traversa disposta obliquamente che collega fra loro i lati della staffa a forma di U impedisce agganciamenti altrimenti possibili del filato attorno all'elemento frenante, che si potrebbero verificare, per esempio, con filati ad elevata torsione.
Un semplice progetto strutturale dell'incastellatura ed una facile regolazione del grado di deviazione sono ottenuti nella realizzazione della rivendicazione 11.
Nella realizzazione della rivendicazione 12 sono possibili diverse posizioni predeterminate dell'unità nell'incastellatura, che rappresentano differenti gradi di deviazione del filato.
Una variazione del grado di deviazione viene convenientemente conseguita con la realizzazione della rivendicazione 13. La vite di regolazione permette una graduale variazione fine della posizione dell'unità nell'incastellatura. I dispositivi di bloccaggio rimuovibili assicurano fermamente l'unità all'incastellatura nella posizione di regolazione selezionata.
In vista di una frenatura efficace del filato con molte posizioni di deviazione, la realizzazione della rivendicazione 14 risulta vantaggiosa. Il terzo elemento guida-filo è allineato agli altri due elementi guida-filo fissi.
Una dimensione d'ingombro compatta del frena-filo con una progettazione dal peso ridotto si può ottenere con la realizzazione della rivendicazione 15. Gli elementi guida-filo ed i loro componenti di supporto non interferiscono con il movimento dell’elemento frenante.
La variante progettuale secondo la rivendicazione 16 risulta vantaggiosa al fine di prevenire arresti del filato.
Le realizzazioni dell'invenzione vengono ora descritte con riferimento ai disegni allegati. Nei disegni:
fig. 1: una vista schematica in prospettiva di un frena--filo,
figg. 2 e 3: viste frontali di una realizzazione sintetica in due differenti posizioni di lavoro,
fig. 4: una vista laterale del frena-filo delle figg. 2 e 3, e
fig. S: una vista dall'alto del frena-filo delle figg. da 2 a 4.
Com'è noto, i frena-filo vengono frequentemente utilizzati nei sistemi di lavorazione dei filati, al fine di generare una tensione nel filato oppure di controllare la tensione del filato oppure di rallentare la corsa del filato. Un esempio di sistema di lavorazione del filato è costituito da un telaio di tessitura cui sono associati dispositivi di alimentazione dei fili di trama. Il filato, estratto da un dispositivo di alimentazione da un mezzo di inserzione della macchina di tessitura deve, in determinate situazioni, essere frenato a seconda del ciclo di tessitura, cioè durante ciascuna inserzione ed in modo controllato, con un effetto frenante variabile. I cosiddetti freni a deviazione hanno dimostrato la loro capacità di permettere efficacemente una tale frenatura controllata del filato. Quando si devia dal suo percorso un filato che scorre linearmente, la forza di frenatura per il filato dipende dalle forze di attrito e dagli angoli di deviazione nei punti di deviazione creati intenzionalmente rispetto agli elementi di guida del filato dall'elemento frenante del frena-filo. L'angolo di deviazione influenza l'effetto frenante secondo una funzione esponenziale. Quindi le variazioni dell'angolo di deviazione (o grado di deviazione) costituiscono una misura efficace per variare in modo preciso la forza frenante entro un'ampio campo.
In certi momenti durante ogni inserzione, qualsiasi effetto frenante o presenza di attrito sul filato risultano dannosi ed indesiderabili .
A causa di queste esigenze e della breve durata di ciascuna inserzione nelle moderne macchine per tessitura, ad esempio inferiori al secondo, risulta essenziale adottare dei frena-filo controllati estremamente affidabili e a risposta rapida. L'influenza dominante dell'angolo di deviazione sull'effetto frenante è un paramento utile per variare l’effetto frenante (ad esempio per differenti qualità di filato e diverse condizioni di velocità).
Le realizzazioni di frena-filo descritte sono freni a deviazione in cui il grado di deviazione del filato può essere variato a richiesta. L'elemento frenante previsto viene portato nella sua posizione di frenatura con una forza di comando più elevata della controforza del filato e viene mantenuto nella posizione di frenatura per tutto il tempo necessario per frenare. Comunque, i detti freni possono essere controllati variando la forza di azionamento degli elementi frenanti in modo tale che lo stesso filato sia in grado almeno parzialmente di fare ritornare l'elemento frenante dalla sua posizione di frenatura nella direzione della posizione iniziale.
Il frena-filo B secondo fig. 1, comprende un'incastellatura 1 (o in generale un supporto fisso per montarvi il freno) che sostiene gli elementi guida-filo fissi 2 e 3 i quali definiscono comunemente per il filato C un percorso rettilineo lungo il quale un filato Y in condizioni non-frenate si estende attraverso il frena-filo B. Gli elementi guida-filo 2 e 3 comprendono occhielli conseguenza.
La corsa angolare 10 dell'elemento frenante E è limitata da due separati dispositivi di arresto 4, 5 che impegnano l'elemento frenante E nella sua posizione iniziale e nella sua posizione di frenatura, rispettivamente. Nella realizzazione mostrata in fig.
1, entrambi i dispositivi di arresto 4, 5 sono montati sul comando di rotazione D. Comunque, i dispositivi di arresto 4, 5 potrebbero invece, essere montati sull'incastellatura 1.
Nella realizzazione mostrata in fig. 1 il comando di rotazione D, i dispositivi di arresto 4, 5 e l'elemento frenante E definiscono una unità strutturale U che risulta mobile nell'incastellatura 1 rispetto al percorso rettilineo del filato C nella direzione della doppia freccia 9, al fine di variare la distanza L. Per esempio, il comando di rotazione è collocato in una zona a finestra 6 dell'incastellatura 1 e può essere spostata tramite il dispositivo di regolazione A nella direzione della doppia freccia 9. Si può ottenere ciò per mezzo di un qualsiasi mezzo di supporto che permetta di disporre in modo selettivo l'unità U in posizioni differenti rispetto all'incastellatura 1 e dal percorso rettilineo del filato C. Nella realizzazione mostrata in fig. 1 almeno una vite di regolazione 7 che penetra nell'incastellatura 1 e si impegna in una flangia 8 del comando di rotazione D permette di spostare l'unità U verso l'alto o verso il basso e di assicurarla fermamente all'incastelaltura in ogni posizione prescelta. Dato che i dispositivi di arresto 4, 5 vengono mossi assieme al comando anulari per filati. Sulla incastellatura 1 viene montato un comando di rotazione D avente un asse X di rotazione essenzialmente paralello al percorso rettilineo del filato C e distante L dal percorso rettilineo del filato C. Il comando di rotazione D serve a muovere angolarmente almeno un elemento frenante E fra una posizione iniziale (in fig. 1 in linea continua) ed almeno una posizione di frenatura E1 (in fig. 1 in linee a tratti). L'elemento frenante E in fig. 1 è a forma di barra e si estende dall'asse X oltre l'altezza del percorso rettilineo del filato C. Nella posizione iniziale l'elemento frenante E è collocato a lato del percorso rettilineo del filato C. Nella posizione di frenatura E1 l'elemento frenante E si muove secondo una corsa angolare 10 fino all'altro lato del percorso rettilineo del filato C, cosicché il filato Y viene impegnato e deviato (in questa realizzazione) tre volte, e cioè in corrispondenza dell'elemento di guida fisso 2, attorno all'elemento frenante E ed in corrispondenza all'altro elemento guida-filo fisso posto a valle 3. Il grado di deviazione è indicato da F e determina l'effetto frenante del frena-filo B. La distanza fra l'asse X ed il percorso rettilineo del filato C è indicato da L e può essere variato per mezzo del dispositivo di regolazione A incorporato strutturalmente nel frena-filo B. Con una variazione di L (e per una data corsa angolare 10 dell'elemento frenante attorno all'asse X) il grado F di deviazione viene automaticamente variato, poiché il braccio attivo a leva del punto di contatto col filato dell'elemento frenante E viene variato di di rotazione D nell'unità U, la corsa in rotazione 10 dell'elemento frenante E rimane invariata indipendentemente della posizione iniziale dell'unità U nell'ambito del campo di regolazione.
Le figg. 2 a 5 rappresentano una realizzazione compatta di un frena-filo B comprendente una incastellatura 1 generalmente a forma di U per fissare il frena-filo B su di un componente strutturale di supporto 21, che, per esempio, sostiene l'elemento guida-filo a monte 2 del frena-filo B. L'incastellatura 1 è fissata saldamente sul componente 21 grazie all'azione bloccante delle viti di serraggio 31 (fig. 5). L'incastellatura 1 porta un supporto 11 a forma di U che sostiene l'elemento guida-filo a valle 3 (un occhiello in ceramica a forma anulare per filati) tramite una parte di coperchio 12 che circonda completamente l'occhiello per filati e possiede connessioni arrotondate o lisce con il supporto 11. Fra gli elementi guida-filo 2 e 3 e allineato con essi viene previsto un terzo elemento guida-filo 22 supportato da un montante 32 del supporto 11.
L'incastellatura 1 comporta due lati dell'incastellatura essenzialmente paralleli 14, i quali definiscono una sezione a finestra 16 che accoglie il comando di rotazione D tramite il suo involucro 13, il quale almeno parzialmente è a contorno rettangolare e si inserisce fra i lati 14 che definiscono una guida scorrevole 15 per il comando di rotazione D. I dispositivi di arresto 4, 5 costituiti da coppie di blocchi di gomma o di elastomero 17, sono fissati all'involucro 13 del comando di rotazione D tramite colonnine di montaggio 18. Un albero di comando 19 del comando di rotazione D coassiale all'asse X di rotazione dell'elemento frenante E supporta un manicotto di bloccaggio 20 dotato di viti di serraggio 23 per montare l'elemento frenante E collegato con il comando di rotazione B. L'elemento frenante E, nelle realizzazioni delle figg· 2 a 5, è una staffa 24 generalmente a forma di U, per esempio di filo d'acciaio, avente lati paralleli 25, 26 ed una traversa di interconnessione 27. I lati 25 e 26 sono di lunghezze differenti, cosicché la traversa 27 si estende obliquamente rispetto al percorso rettilineo del filato C. Nella realizzazione mostrata, il lato 25 è più lungo del lato 26. La sporgenza dell'elemento frenante E dal manicotto di bloccaggio 20 è regolabile, se necessario, per mezzo delle viti di serraggio 23.
Almeno uno dei lati dell'incastellatura 14 è fornito di una pluralità di fori 28 per una vite dì serraggio 29 che si impegna nell'involucro 13 del comando di rotazione D. Svitando la vite di serraggio 29 dall'involucro 13 (dal foro cieco 30 dell'involucro 13) spostando il comando di rotazione D dalla sua posizione più bassa nella fig. 2 verso l'alto nella sezione a finestra 16 in una posizione elevata come in fig. 3 ed inserendo la vite di bloccaggio 29 in un altro dei fori 28, la distanza L viene cambiata in LI al fine di ottenere un grado ridotto di deviazione. Invece di avere dei fori 28 nel lato 14, i detti fori potrebbero essere ricavati anche nell'involucro 13. Si potrebbe anche prevedere più di due differenti posizioni di regolazione. E' anche possibile utilizzare una fenditura che si estenda longitudinalmente per regolare con continuità la posizione del comando di rotazione D. In alternativa o in aggiunta una vite di regolazione 33 potrebbe essere disposta in almeno uno dei lati 14 (fig. 2) al fine di semplificare la regolazione della posizione del comando di rotazione rispetto all'incastellatura 1 (regolazione continua). Inoltre, i lati 14 dell'incastellatura potrebbero essere provvisti di scanalature interne di guida estendentisi longitudinalmente per corrispondenti flange dell'involucro 13, al fine di migliorare la guida del comando di rotazione D nell'incastellatura 1.
Il comando di rotazione D, per esempio, può essere un motore passo-passo, un magnete rotante oppure un solenoide. Se - com'è mostrato - la corsa angolare 10 rimane invariata, il magnete rotante o il motore passo passo possono essere predisposti esattamente per la corsa angolare 10. Nel caso che il comando di rotazione D funzioni in un'unica direzione, si possono prevedere mezzi a molla per fare ritornare l'elemento frenante E nella direzione in cui il comando di rotazione non funziona. Detti mezzi a molla o possono collaborare direttamente con l'elemento frenante E oppure potrebbero essere montati all'interno del comando di rotazione D, sempre per richiamare l'albero di comando 19. Vantaggiosamente, il comando di rotazione (particolarmente un magnete rotante) viene adattato per un funzionamento bi-direzionale e può essere controllato in entrambe le direzioni. Allora non è necessaria nessuna molla di ritorno.
Dato che l'asse principale del comando di rotazione D è parallelo al percorso rettilineo del filato C e dato che le estensioni assiali dei dispositivi di arresto 4, 5, il manicotto di serraggio 20 e gli elementi guida-filo fissi 2, 22 e 3 si corrispondono, si ottiene un ingombro compatto del frena-filo B. Il frena-filo B può essere montato in qualsiasi posizione, cioè, con l'elemento frenante E rivolto verso l'alto (come mostrato), o pendente verso il basso dall'albero 19. Al fine di escludere il più possibile la influenza della gravità, l'elemento frenante E dovrebbe essere sistemato in modo che le sue posizioni iniziale e frenante siano essenzialmente simmetriche rispetto ad un piano verticale contenente l'albero di comando 19 ed il percorso rettilineo del filato C. La regolabilità della sporgenza dell'elemento frenante E è una caratteristica facoltativa del frena-filo B, che può anche essere omessa.

Claims (16)

  1. RIVENDICAZIONI 1) Frena-filo (B) comprendente una incastellatura fissa (1), elementi guida-filo fissi e distanziati fra loro (2, 3, 22) che comunemente definiscono un percorso rettilineo del filato (C) attraverso il frena-filo (B), un comando di rotazione (D), almeno un elemento frenante (E) che si estende dal comando di rotazione (D) oltre il detto percorso rettilineo del filato (C), essendo il detto elemento frenante comandabile dal detto comando di rotazione (D) secondo un moto angolare attorno un asse (X) di rotazione distante ed essenzialmente parallelo al detto percorso rettilineo del filato (C) fra una posizione iniziale (E) su di un lato del percorso rettilineo del filato (C) ed almeno una posizione di frenatura (El) dal lato opposto del detto percorso rettilineo del filato (C), ed un dispositivo di regolazione (A) per variare il grado (F) di deviazione del filato (Y) nella posizione di frenatura (El) dell'elemento frenante, caratterizzato da ciò che la distanza (L) fra l'asse (X) di rotazione dell'elemento frenante (E) ed il percorso rettilineo del filato (C) è variabile.
  2. 2) Frena-filo come nella rivendicazione 1), caratterizzato dal fatto che l'asse di rotazione (X) è mobile per mezzo del dispositivo di regolazione (A) rispetto al percorso rettilineo del filato (C).
  3. 3) Frena-filo come nelle rivendicazioni 1) o 2), caratterizzato dal fatto che la corsa angolare (10) dell'elemento frenante (E) attorno all'asse (X) è di ampiezza invariabile, indipendentemente da qualsiasi variazione della detta distanza (L).
  4. 4) Frena-filo come in almeno una delle rivendicazioni 1) a 3), caratterizzato dal fatto che almeno la detta posizione frenante (E) è determinata da un dispositivo di arresto (4), e che preferibilmente la posizione iniziale (E) dell'elemento frenante è determinata inoltre da un altro dispositivo di arresto (5).
  5. 5) Frena-filo come in almeno una delle rivendicazioni 1) a 4), caratterizzato dal fatto che entrambi i dispositivi di arresto (4, 5), sono predisposti sul percorso di moto dell'elemento frenante (E) e sono definiti da blocchi elastici elastomerici o di gomma (17).
  6. 6) Frena-filo come in almeno una delle rivendicazioni 1) a 5), caratterizzato dal fatto che il comando di rotazione (D), l'elemento frenante (E) ed i dispositivi di arresto (4, 5) definiscono insieme una separata unità strutturale (U) del frena-filo (B), e che la detta unità (U) è montata in modo spostabile sulla incastellatura (1) secondo una direzione di spostamento orientata essenzialmente in senso laterale rispetto al percorso rettilineo del filato (C).
  7. 7) Frena-filo come in almeno una delle rivendicazioni 1) a 6), caratterizzato dal fatto che i dispositivi di arresto (4, 5) sono regolabili in relazione alla rispettiva distanza dall'asse (X) di rotazione.
  8. 8) Frena-filo come in almeno una delle rivendicazioni 1) a 7), caratterizzato dal fatto che il comando di rotazione (D) consiste di un magnete rotante (M) avente un involucro (13) ed un albero di comando (19), l'asse (X) di rotazione del quale è essenzialmente parallelo al percorso rettilineo del filato (C), che l'elemento frenante (E) è generalmente una staffa a forma di U (24), le estremità dei cui lati sono fissate all'albero di comando (19) cosicché la staffa ad U è collocata oltre il percorso rettilineo del filato (C), che l'involucro (13) sostiene i dispositivi di arresto (4, 5) e che l'involucro (13) oppure un sostegno dell'involucro è accolto in modo scorrevole in una sezione a finestra (16) della incastellatura (1), la cui estensione è più grande nella direzione dello spostamento della dimensione dell'involucro (13).
  9. 9) Frena-filo come in almeno una delle rivendicazioni 1) a 8), caratterizzato dal fatto che l'elemento frenante (E) o entrambi i lati (25, 26) della staffa a forma di U (24) che definiscono rispettivamente l'elemento frenante (E), si estendono attraverso un manicotto di bloccaggio rimuovibile (20) previsto sull'albero di comando (19), e che il manicotto di bloccaggio (20) comporta almeno un mezzo di bloccaggio (23) per regolare in modo selettivo la sporgenza dell'elemento frenante.
  10. 10) Frena-filo come nella rivendicazione 8), caratterizzato dal fatto che la staffa a forma di U (24) è disposta parallela al percorso rettilineo del filato (C), che il lato a monte (25) -nella direzione di passaggio del filato - è più lungo del lato a valle (26) con entrambe le estremità libere dei lati che hanno la stessa distanza dal percorso rettilineo del filato (C), che nella parte a gomito della staffa a forma di U (24) una traversa diritta (27) interconnette entrambi i lati (25, 26), e che la traversa (27) si estende obliquamente dal lato più lungo a monte (25) fino al lato più corto a valle (26).
  11. 11) Frena-filo come nella rivendicazione 8), caratterizzato dal fatto che la sezione a finestra (16) è definita da due lati distanziati fra loro (14) nell'incastellatura (1) che definiscono insieme una guida a slitta (15) per l'involucro (13), che l’involucro (13) ha una porzione periferica esterna rettangolare inserita scorrevolmente fra i lati dell'incastellatura (14), e che almeno un lato (14) è provvisto di mezzi (28, 29) per serrare e posizionare l'involucro (13).
  12. 12) Frena-filo come nella rivendicazione 11), caratterizzato dal fatto che almeno un lato (14) dell'incastellatura presenta diversi fori (28) per mezzi di bloccaggio (29) che si impegnano nell'involucro (13).
  13. 13) Frena-filo come nella rivendicazione 11), caratterizzata dal fatto che l'involucro (13) è fissabile all'incastellatura (1) in diverse posizioni scelte per spostamento per esempio tramite un mezzo di bloccaggio rimuovibile (29), e che una vite di regolazione (33) serve a spostare con continuità l'involucro (13) fra dette posizioni.
  14. 14) Frena-filo come in almeno una delle rivendicazioni 1) a 13), caratterizzato dal fatto che un terzo elemento guida-filo fisso (22) è allineato con gli altri elementi guida-filo (2, 3), e che il terzo elemento guida-filo (22) è disposto fra i lati (25, 26) della staffa a forma di U (24) che definisce l'elemento frenante (E).
  15. 15) Frena-filo come in almeno una delle rivendicazioni 1) a 14), caratterizzato nel fatto che l'elemento guida-filo fisso a valle (3) è sostenuto in un supporto a forma di U (11) fissato all'incastellatura (1), e che il detto terzo elemento guida-filo fisso (22) è sostenuto su di una colonnina (32) che si estende verso l’interno dal supporto a forma di U (11).
  16. 16) Frena-filo come nella rivendicazione 15), caratterizzato dal fatto che almeno l'elemento guida-filo a valle (3) è un occhiello anulare per filati, e che il supporto a forma di U (11) sostiene l'occhiello per filati tramite una parte di coperchio arrotondata (12) che circonda completamente l'occhiello per filati ed ha giunzioni arrotondate con l'involucro a forma di U (11).
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