ITMI20001901A1 - Sistema di disinnesto per l'azionamento di una frizione ad attrito inun autoveicolo - Google Patents

Sistema di disinnesto per l'azionamento di una frizione ad attrito inun autoveicolo Download PDF

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ITMI20001901A1
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cylinder
radially
plastic material
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Urban Panther
Manfred Kraus
Jean-Francois Heller
Ludwig Winkelmann
Gerhard Meyer
Roland Welter
Ulrich Helfmeier
Peter Giese
Axel Rogner
Manfred Jansen
Wolfgang Fugel
Ernani Almeida
Dieter Adler
Uwe Abraham
Rainer Venz
Volker Lang
Wolfgang Sulger
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Luk Lamellen Und Kupplungfsbau
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Description

DESCRIZIONE
L'invenzione riguarda un sisterna di disinnesto, in particolare per una frizione ad attrito in un autoveicolo, con una pompa idraulica, un cilindro ricevente e un dispositivo di alimentazione di pressione attivo tra questi .
Simili sistemi possono comprendere un cilindro ricevente, che presenta un corpo, che è fabbricato almeno parzialmente in materiale plastico ed è di per sè noto, per esempio dalla pubblicazione brevettuale DE-OS 19742 468. Il fissaggio di simili cilindri riceventi, chiamati disinnestatori centrali, avviene di regola per mezzo di un avvitamento alla scatola del cambio, ove il disinnestatore centrale è disposto intorno all'albero d'ingresso del cambio. L'avvitamento del disinnestatore centrale durante il montaggio della catena di azionamento e dispendioso in termini di tempo e di costo.
Inoltre una guarnizione, per esempio una guarnizione a scanalatura anulare, che chiude a tenuta verso l’esterno la cavità in pressione per il mezzo in pressione alimentato dalla pompa, ed è fissata allo stantuffo anulare, che aziona la frizione, presenta sulla zona di spostamento superfici di tenuta rispetto a pareti cilindriche del disinnestatore centrale, che sono guidate radialmente all’interno su metallo e radialmente all'esterno su materiale plastico. Questa superficie di tenuta guidata su materiale plastico tende per esempio ad una resistenza di attrito aumentata e a processi di disinnesto affetti da rumore.
Inoltre, cilindri riceventi di questo genere, che contengono un manicotto interno rispettivamente un manicotto di guida in acciaio o in un materiale confrontabile, possono venir chiusi a tenuta nel punto di connessione acciaio/materiale plastico. Quindi sono già stati fabbricati cilindri riceventi come disinnestatori centrali, che sono completamente in materiale plastico. Questi corpi hanno lo svantaggio di dover essere fabbricati con il procedimento di stampaggio a iniezione soltanto con utensili molto complicati, per esempio con dispositivi scorrevoli.
E' quindi compito dell'invenzione migliorare un cilindro ricevente, in particolare come disinnestatore centrale, in modo tale che possa venire proposto un cilindro ricevente, che almeno non presenti gli svantaggi menzionati precedentemente. Il compito consiste in particolare nel proporre un cilindro ricevente, che sia fabbricabile economicamente e in modo semplice per mezzo di metodi di fabbricazione per grandi serie, e con mezzi semplici durante il montaggio del veicolo rapidamente possa venire integrato negli spazi prestabiliti, per esempio intorno ad un albero di ingresso del cambio nella campana della frizione. Inoltre il cilindro ricevente deve essere configurato in modo tale che esso richieda poca manutenzione e possibilmente rimanga utilizzabile per tutta la durata dell'autoveicolo con caratteristiche il più possibile costanti. Si deve evitare che perdite, un attrito aumentato dello stantuffo nelle piste per cilindri, usura e/o fatica del materiale pregiudichino la durata di impiego del cilindro ricevente.
L’invenzione risolve il compito in particolare mediante un sistema di disinnesto per l'azionamento di una frizione ad attrito in una catena di azionamento di un autoveicolo nel percorso di forza fra almeno una unità di azionamento, come un motore a combustione interna, e una unità di presa di moto, come per esempio un cambio di velocità a marce, con un albero di ingresso del cambio e una scatola del cambio costituita da componenti della scatola del cambio, costituita da un trasduttore per il rilevamento di un impulso di azionamento avviato dal guidatore direttamente mediante un pedale o mediante un attuatore, un disinnestatore azionante la frizione ad attrito con un corpo o scatola del disinnestatore in materiale plastico, un pezzo di disinnestatore, spostabile assialmente verso il corpo del disinnestatore ad opera dell’impulso di azionamento, e sollecitante, tramite un cuscinetto di disinnesto, un accumulatore di energia, che serra la frizione ad attrito, nonché una connessione per la trasmissione dell'impulso di azionamento dal trasduttore al disinnestatore, ove il disinnestatore è disposto centralmente intorno all'albero di ingresso del cambio ed è disposto, opposto assialmente al cuscinetto di disinnesto, su un componente della scatola del cambio ed è fissato a questo. Vantaggiosamente in questo caso il fissaggio del corpo del disinnestatore avviene per mezzo di un dispositivo di autobloccaggio sul componente della scatola del cambio, ove il sistema di disinnesto può essere un sistema di disinnesto idraulico, che può comprendere un disinnestatore sotto forma di un cilindro ricevente con un pezzo di disinnestatore sotto forma di uno stantuffo anulare nonché un trasduttore sotto forma di una pompa idraulica e una connessione di pompa idraulica e cilindro ricevente sotto forma di una conduttura di collegamento idraulica. Qui il cilindro ricevente può presentare un corpo che è fabbricato in materiale plastico vantaggiosamente per mezzo di procedimenti di stampaggio a iniezione. Questo corpo di materiale plastico, per la formazione del dispositivo di autobloccaggio può presentare mezzi, che formano un accoppiamento di forma con mezzi eseguiti complementarmente, previsti sul componente della scatola del cambio, in quanto essi vengono per esempio bloccati tra loro. In questo caso e particolarmente vantaggioso prevedere questi mezzi, previsti sul corpo di materiale plastico, già durante il processo di stampaggio a iniezione e applicarli senza ulteriore lavorazione. Detto dispositivo di autobloccaggio può essere una connessione a scatto, una connessione ad arresto o una chiusura a baionetta o simili. I due pezzi, o elementi, cioè corpo del disinnestatore e scatola del cambio o un componente della scatola del cambio, possono venire fissati assialmente, per esempio in quanto almeno uno, preferibilmente più nasi a scatto ampliati radialmente, previsti sulla periferia del corpo del disinnestatore, vengono innestati a scatto in un profilo radiale eseguito complementarmente sul componente della scatola del cambio, per esempio una formatura, un segmento scanalato o una.tacca. Un esempio di esecuzione particolarmente vantaggioso prevede a tal scopo sul componente della scatola del cambio uno spallamento assiale, nella cui periferia esterna è eseguito un profilo segmentato sulla periferia o estendentesi lungo la periferia, in cui sono innestati radialmente dall'esterno almeno uno, preferibilmente più nasi a scatto distribuiti lungo la periferia, ove i nasi a scatto possono essere disposti su bracci corrispondentemente orientati assialmente e uno spallamento di forma anulare del corpo del disinnestatore può effettuare almeno un centraggio grossolano del disinnestatore sullo spaliemerito assiale del componente della scatola del cambio. Inoltre può essere di vantaggio proteggere i due pezzi contro una rotazione relativa dell'uno rispetto all'altro, in guanto per esempio uno spallamento radiale in uno dei due pezzi si impegna in una corrispondente scanalatura formata radialmente e orientata assialmente, e forma un accoppiamento di forma.
Un esempio di esecuzione vantaggioso a tal scopo prevede uno spallamento ampliato assialmente a forma di tubo sul componente della scatola del cambio, sulla cui periferia esterna è eseguito - come descritto precedentemente - un profilo formato radialmente, segmentato o circostante, in cui si innestano radialmente dall'esterno i nasi a scatto, previsti corrispondentemente sulla scatola del disinnestatore, per esempio ganci a scatto, ove il corpo del disinnestatore viene centrato almeno grossolanamente tramite un ulteriore spallamento di forma anulare, orientato assialmente, sulla periferia interna dello spallamento di forma anulare del componente della scatola del cambio.
Un ulteriore sistema di disinnesto vantaggioso secondo il concetto inventivo prevede una corpo del disinnestatore che presenta almeno due spallamenti distribuiti sulla periferia, rialzati assialmente, a rao' di spinotto, che presentano ciascuno, rispetto al loro asse centrale, almeno una formatura prevalentemente segmentata o completamente circostante, orientata radialmente e deformabile, ove per la formazione di un dispositivo di autabloccaggio questi spallamenti a mo' di spinotto vengono inseriti a forza in aperture previste complementarmente nel componente della scatola del cambio, e il raggio delle aperture è maggiore del raggio degli spallamenti a mo’ di spinotto ed à minore della estensione radiale del1'almeno una formatura radiale. Questi spallamenti a mo' di spinotto possono presentare più estensioni radiali, ove può essere particolarmente vantaggioso configurare queste formature radiali decrescenti nella direzione dell'estremità libera degli spallamenti a mo' di spinotto. Può essere inoltre vantaggioso utilizzare aperture previste sulla scatola del cambio rispettivamente su un componente della scatola del cambio, per esempio aperture filettate, che possono essere previste per l’avvitamento del disinnestatore, ove sul corpo del disinnestatore possono venire scelte corrispondentemente disposizione e grandezza degli spinotti. In tal modo un disinnestatore può venire connesso rapidamente per esempio mediante impressione o spinta con la scatola del cambio, la connessione è contemporaneamente una sicurezza contro la rotazione del disinnestatore in direzione circonferenziale .
Ulteriori possibilità di esecuzioni vantaggiose di un cilindro ricevente secondo l'invenzione possono prevedere di introdurre nel corpo, fabbricato in linea di principio in materiale plastico, un cosiddetto manicotto di guida, che è disposto direttamente intorno all'albero di ingresso del cambio ed è fissabile alla scatola del cambio con l'ausilio dell'intero disinnestatore, ove il manicotto di guida può presentare una superficie per l'appoggio del manicotto di guida sulla scatola del cambio, inoltre mezzi di fissaggio rispettivamente aperture per questi. Può essere però anche vantaggioso prevedere queste aperture direttamente sul corpo del disinnestatore e a scelta inserire a forza bussole, in queste, per aumentare la resistenza di queste. Queste bussole possono essere introdotte nelle aperture a contatto con la scatola del cambio o a distanza da quest'ultima, inoltre le bussole possono presentare sul lato opposto un bordo, che forma un arresto assiale con il corpo del disinnestatore, cosicché le bussole, all'atto del fissaggio del disinnestatore alla scatola del cambio, non vengono spinte attraverso le aperture dai mezzi di fissaggio, come viti. Un'esecuzione vantaggiosa di un cilindro ricevente in materiale plastico con un manicotto di guida prevede un manicotto di guida, che è disposto radialmente all'interno del corpo di materiale plastico e radialmente all'esterno dell'albero di ingresso del cambio, e presenta un collare ampliato radialmente, rivolto verso la scatola del cambio, con la cui circonferenza esterna il manicotto di guida è connesso con il corpo di materiale plastico in modo tale che uno spallamento rivolto assialmente in direzione del cuscinetto di disinnesto, stampato sulla circonferenza esterna del collare, presenti alla sua estremità libera un bordo ampliato radialmente, che è inserito in una scanalatura configurata in modo complementare, stampata nel corpo di materiale plastico in direzione del cuscinetto di disinnesto, come per esempio un'incisione, e per mezzo di linguette coprenti questo radialmente dall'esterno, che possono essere previste nel corpo di materiale plastico, e assicurato assialmente nella scanalatura e il bordo è portato assialmente a contatto nella scanalatura. Simili forme di esecuzione consentono vantaggiosamente di segmentare un bordo ampliato radialmente in tal modo sulla periferia e di formare, in connessione con linguette distribuite sulla periferia, una chiusura a baionetta. In questo caso le linguette possono essere formate integralmente già durante la fabbricazione del corpo del disinnestatore e il fissaggio del manicotto di guida può venire formato mediante introduzione assiale con rotazione successiva in direzione circonferenziale, oppure le linguette vengono formate soltanto dopo l'inserzione del manicotto di guida nella scanalatura mediante una deformazione di materiale del lato posteriore del corpo del disinnestatore. Per esempio dal corpo del disinnestatore possono venire formate linguette mediante procedimenti di lavorazione di materiale plastico come presellatura a caldo, presellatura a ultrasuoni e simili. Il manicotto di guida può essere connesso in questo caso con il corpo di materiale plastico sotto precarico. Una forma di esecuzione secondo il concetto inventivo prevede di eseguire il manicotto di guida come parete cilindrica radialmente interna e quindi come parete delimitante dalla camera in pressione, ove la parete radialmente esterna viene formata dal corpo di materiale plastico del disinnestatore. A tal scopo nella zona di contatto del manicotto di guida e del corpo di materiale plastico viene prevista una guarnizione, che può essere una guarnizione piatta, una guarnizione di liquido o un anello a 0. In caso di impiego di una guarnizione di liquido, che può contenere componenti come caucciù siliconico e/o resina siliconica, il materiale di tenuta viene colato preferibilmente in una scanalatura a tal scopo prevista nel corpo di materiale plastico, e solidifica dopo l'introduzione del manicotto di guida. Si capisce che la scanalatura può essere prevista anche nel manicotto di guida e il corpo di materiale plastico viene aggiunto corrispondentemente.
Particolarmente vantaggioso può essere prevedere la guarnizione con una superficie di tenuta radialmente all'esterno della camera in pressione del cilindro ricevente e con una conduttura per inviare il mezzo in pressione nella camera in pressione, cosicché questa guarnizione è guidata parzialmente all'esterno della periferia o circonferenza interna del manicotto di guida e successivamente intorno alla conduttura, cosicché la conduttura può venire condotta verso l'esterno a tenuta nella cavità in pressione. A tal scopo la guarnizione, a differenza dello stato della tecnica, non è eseguita circolare, cosa che può condurre ad un aumento del percorso di tenuta e a una progettazione sfavorevole del corpo, bensì viene minimizzata per guanto riguarda la circonferenza necessaria. Da ciò risulta una pista di tenuta, che non è circolare, bensì è guidata con un raggio più grande intorno alla circonferenza interna del manicotto di guida e con un raggio più stretto intorno al raggio dell’apertura di sbocco della conduttura. Può essere inoltre vantaggiosa anche una forma di esecuzione, che prevede una guarnizione ad anello piatto, che è eseguita circolare, ove 1 'estensione radiale dell'anello circolare à prevista in modo tale che l'anello di tenuta piatto possa venire disposto coassialmente rispetto all'asse centrale del manicotto di guida e la circonferenza esterna della guarnizione interseca radialmente l’apertura di sbocco, e all'altezza radiale dell'apertura di sbocco sono previste aperture corrispondenti nella guarnizione piatta o nel corpo, cosicché mezzo in pressione può fluire attraverso la guarnizione piatta in direzione della camera in pressione. Il percorso di tenuta viene formato in modo tale che nella superficie di contatto per l'anello di tenuta piatto sia eseguito un rigonfiamento anulare rialzato assialmente, che è guidato in modo continuo all'esterno della circonferenza interna del manicotto di guida e dell’apertura di sbocco della conduttura, cosicché l'anello di tenuta all'assiemaggio del manicotto di guida come un partner di contatto per l'anello di tenuta piatto e del corpo con il rigonfiamento anulare come ulteriore partner di contatto viene compresso nella zona del rigonfiamento anulare.
Un'esecuzione vantaggiosa del manicotto di guida prevede inoltre un arresto di estremità per lo stantuffo, per esempio per assicurare il trasporto, ove l'estremità libera, opposta al lato del cambio, del manicotto di guida viene bordata radialmente verso l'esterno. Questo bordo cosi formatosi, deformato radialmente verso l’esterno, si estende radialmente in misura maggiore della circonferenza interna dello stantuffo del cilindro ricevente, rispettivamente di un cuscinetto di disinnesto fissato a quest'ultimo. Per la soluzione di questo compito parziale può essere inoltre vantaggioso prevedere nel manicotto di guida almeno una, preferibilmente più linguette distribuite sulla periferia, che si estendono radialmente verso l'esterno, ove queste possono essere formate in modo tale che linguette, formate mediante tagli sostanzialmente eseguiti assialmente, vengono orientate radialmente verso l'esterno dal manicotto di guida, oppure, in un'ulteriore forma di esecuzione, linguette formate mediante tagli eseguiti dapprima assialmente e poi in direzione circonferenziale, vengono orientate anch'esse radialmente, le quali linguette agiscono su una zona circonferenziale maggiore. Per la formazione di arresti di estremità in manicotti di guida in materiale plastico può essere particolarmente vantaggioso se questi, direttamente durante la fabbricazione del manicotto di guida rispettivamente di un corpo di disinnestatore completo, formato in materiale plastico, nell'utensile per il procedimento di stampaggio a iniezione, vengono previsti come nasi a scatto o bordo circostante in un sol pezzo nel manicotto di guida.
Secondo un ulteriore concetto inventivo, un compito parziale dell'invenzione viene risolto per il fatto che è disposto un cilindro ricevente per un sistema di disinnesto azionabile idraulicamente, descritto in dettaglio precedentemente, con almeno un manicotto metallico, sulla parete cilindrica radialmente esterna come superficie di contatto con la guarnizione a scanalatura anulare e/o con lo stantuffo. Un simile manicotto può essere previsto vantaggiosamente in alternativa o aggiuntivamente anche sulla parete cilindrica radialmente interna. Questi manicotti possono apportare al corpo del disinnestatore una stabilità supplementare in particolare nella zona della traiettoria dello stantuffo e un comportamento di attrito chiaramente migliorato per lo stantuffo e/o la guarnizione ad anello scanalato, nonché un comportamento di usura migliorato. In particolare i materiali per la guarnizione ad anello scanalato anulare possono venire predisposti in modo tale che, a differenza di una superficie di marcia di materiale plastico diretta, vengano migliorati i coefficienti di attrito fra manicotto metallico e guarnizione ad anello scanalato e quindi le caratteristiche di scorrimento dello stantuffo. Il manicotto metallico può essere formato perciò in acciaio e/o in altri metalli, rispettivamente leghe, che presentano caratteristiche superficiali lisce e non tendono alla formazione di un rivestimento. In casi particolari può veniré impiegato anche un metallo, che è adatto per la formazione di un rivestimento definito. Per esempio un rivestimento vantaggioso può essere formato da alluminio, magnesio nonché loro leghe e simili, che formano uno strato di ossido e presentano anch'esse caratteristiche di attrito positive. Lo strato di ossido può venire fabbricato in questo caso anche in modo mirato. Inoltre in esempi di esecuzione speciali essere previsti altri metalli, che presentano caratteristiche speciali, per esempio titanio, cromo o un rivestimento di cromo. Inoltre, per la riduzione del coefficiente di attrito, può essere vantaggioso ottimizzare la superficie della pista della guarnizione ad anello scanalato non in un'esecuzione il più possibile lucidata e liscia, bensì prevedere una microstrutturazione, in cui uno strato di scorrimento per la riduzione del coefficiente di attrito viene realizzato fra guarnizione ad anello scanalato e il materiale della pista. Un simile strato di scorrimento può essere formato da grasso e/o modifiche del carbonio come grafite, per esempio grafite avente un grado di compressione particolarmente elevato come Glassy Carbon oppure DLC (Diamond - like -Carbon) .
Inoltre, per la riduzione del coefficiente di attrito per le superfici di marcia può essere particolarmente vantaggioso eseguire particolarmente liscie queste scatole dalla pista di marcia già nel procedimento di fabbricazione del corpo del disinnestatore, per esempio mediante un cosiddetto procedimento Mono-Sandwich, in cui nel procedimento di fabbricazione del corpo del disinnestatore per mezzo di un procedimento di stampaggio a iniezione al materiale dal corpo nella zona richiesta viene miscelato un materiale plastico mediante un secondo estrusore, materiale che è adattato in modo speciale alle caratteristiche richieste nella zona delle superfici di contatto della guarnizione ad anello scanalato, e che aderisce in questo caso al materiale del corpo, ma non si miscela con esso. Simili materiali possono essere per esempio polimeri di idrocarburi fluorurati (PTFE, PFA, PVDF e simili) o possono essere altri materiali plastici rigidi, che formano una superficie liscia, per esempio PEEK, POM, PBT, PES e simili. Inoltre può essere vantaggioso fabbricare corpi di disinnestatore in materiali plastici con una parte di fibre di vetro per aumentare la resistenza ed escludere per mezzo di questo procedimento una parte di vetro in questa zona .
Il manicotto metallico, disposto sulla periferia esterna radiale della camera o cavità in pressione, può presentare vantaggiosamente, sull'estremità opposta al cuscinetto di disinnesto, un bordo radiale, che viene appoggiato al corpo di materiale plastico e sul lato opposto viene fissato assialmente per esempio mediante il manicotto di guida e un pezzo di materiale plastico, che viene connesso con il corpo del disinnestatore. Per la chiusura a tenuta dalla camera in pressione può essere disposta una guarnizione fra il manicotto metallico e il corpo del disinnestatore. Un introduzione alternativa del manicotto metallico sulla periferia esterna della camera in pressione può avvenire in modo tale che il manicotto venga innestato in modo fisso assialmente nel corpo del disinnestatore per mezzo di connessioni ad arresto o a scatto, e venga incollato o saldato.
Secondo un ulteriore concetto inventivo viene proposto un esempio di esecuzione per un cilindro ricevente, che presenta un corpo del disinnestatore in materiale plastico e per guanto riguarda il suo ingombro assiale è minimizzato in modo tale che 1'adduzione di mezza in pressione avvenga attraverso un bocchettone, che è connesso in modo innestabile o in un sol pezzo con il corpo del cilindro ricevente, e supera la distanza verso un'apertura nella campana da frizione, ove l'ingresso del bocchettone nel corpo e 1'apertura di sbocco della conduttura in pressione nella camera in pressione sono distanziati assialmente. Con ciò viene ottenuto che 1'apertura di sbocco possa venire prevista indipendentemente dalla disposizione del bocchettone rispetto al corpo sulla parete non rivolta verso lo stantuffo, e quindi può venire limitato l'ingombro assiale della camera in pressione. La fabbricazione di un simile corpo non è possibile per mezzo di un procedimento di stampaggio a iniezione, poiché la conduttura fra ingresso del bocchettone e apertura di sbocco non forma sottosquadri sformabili. Quindi il corpo viene fabbricato almeno in due pezzi, in quanto viene lasciata libera un’apertura sulla parete posteriore del corpo, attraverso la quale è eseguibile la parte assiale della conduttura con l'apertura di sbocco nella camera in pressione. La parte radiale della conduttura può venire eseguita attraverso 1'apertura di introduzione rispettivamente l'ingresso del bocchettone. L'apertura lasciata libera viene chiusa con un tappo, per esempio incollata, saldata, saldata a ultrasuoni, avvitata, presellata o bloccata. Inoltre fra il corpo e il tappo può essere prevista una guarnizione.
Un ulteriore concetto inventivo prevede, in cilindri riceventi per un dispositivo di azionamento idraulico della frizione, un sensore di spostamento o di percorso, che sorveglia il percorso dello stantuffo e trasmette un segnale di sensore ad una unità di comando per la valutazione della posizione dello stantuffo. Questo sensore di percorso può essere un trasduttore di percorso induttivo, un sensore di Hall o simili. E' particolarmente vantaggioso stampare a iniezione il sensore di percorso direttamente nel cilindro di materiale plastico e stampare a iniezione corrispondenti alimentazioni, come conduttori, in un bocchettone connesso in un sol pezzo con il corpo di materiale plastico del cilindro ricevente. In questo caso i conduttori possono sboccare direttamente in una bussola o spina stampata a iniezione, cosicché un conduttore di collegamento può venire formato direttamente in modo innestabile, per esempio anche collegato con una conduttura di collegamento per il mezzo in pressione.
Ulteriori esecuzioni vantaggiose per quanto riguarda la riduzione del coefficiente di attrito fra la guarnizione ad anello scanalato sullo stantuffo del cilindro ricevente e le superfici di scorrimento di un corpo del cilindro ricevente di materiale plastico, possono prevedere, oltre al procedimento mono-sandwich già menzionato, che l'intero materiale plastico per il corpo contenga almeno un componente per la riduzione dell'attrito radente dello stantuffo rispettivamente della guarnizione ad anello scanalato sul cilindro, cioè sulle pareti del cilindro. Su questo caso si è visto che lubrificanti come grafite e/o un idrocarburo polifluorurato come PTFE possono venire miscelati particolarmente bene al materiale plastico. Per esempio il materiale plastico può contenere lubrificanti nel campo dal 5 al 10%, cioè percento in peso, preferibilmente dall'8 al 15%. Una miscela di materiale particolarmente vantaggiosa per la preparazione del materiale plastico può presentare la seguente composizione:
- dal 35 al 75% di termoplastica o di duroplastica
dal 20 al 45% di parte di fibre come per esempio fibre di vetro
- dal 5 al 20% di lubrificanti.
Inoltre, allo scopo di risparmiare lavoro, costi, inquinamento ambientale e/o manipolazione, può essere vantaggioso applicare un eventuale rivestimento per la riduzione del coefficiente di attrito soltanto parzialmente su una o su entrambe le pareti cilindriche della camera in pressione, ove il rivestimento può essere una nichelatura dello strato di materiale plastico o la formazione di uno strato di cromo e simili. Un procedimento di fabbricazione vantaggioso per un rivestimento può avvenire in modo tale che più corpi di cilindro ricevente vengano disposti l’uno sull'altro a tenuta, cosicché si forma un volume di rivestimento, in cui sono liberate per il rivestimento soltanto le superfici di cilindro. In questo volume viene introdotta la soluzione di rivestimento, e può avvenire un rivestimento chimico o elettrolitico delle superfici di cilindro.
L'invenzione viene illustrata più in dettaglio con l'aiuto delle figure da 1 a 30.
In questo caso:
la figura 1 mostra una disposizione di frizione con un disinnestatore centrale,
la figura 2 mostra un dettaglio di figura 1,
le figure 3 e 4 mostrano vantaggiosi esempi di esecuzione per un fissaggio del disinnestatore centrale alla scatola del cambio,
la figura 5 mostra un esempio di esecuzione di un disinnestatore centrale con un manicotto di guida di acciaio,
la figura 6 mostra un dettaglio di figura 5,
la figura 7 mostra un disinnestatore centrale con un manicotto di guida.in acciaio e la sua connessione vantaggiosa con il disinnestatore, le figure 7a e 7b mostrano un dettaglio di un manicotto di guida di figura 7,
la figura 8 mostra guide eseguite vantaggiosamente per uno stantuffo di disinnestatore,
la figura 9 mostra una connessione vantaggiosa del manicotto di guida con il corpo del disinnestatore centrale,
la figura 10 mostra un corpo di disinnestatore centrale con rivestimento
le figure da 11 a 13a mostrano vantaggiose possibilità di esecuzione di uno stantuffo di disinnestatore,
la figura 14 mostra un esempio di esecuzione di un corpo di disinnestatore in materiale plastico,
la figura 15 mostra un dettaglio di figura 14,
la figura 16 mostra un esempio di esecuzione di un disinnestatore centrale con sensore di percorso,
le figure da 17 a 19 mostrano vantaggiosi adattatori di collegamento fra conduttura in pressione e cilindro ricevente,
le figure da 20 a 24 mostrano vantaggiosi esempi di esecuzione per una valvola di aerazione,
la figura 25 mostra un esempio di esecuzione di un disinnestatore centrale,
la figura 26 mostra un dettaglio del disinnestatore centrale di figura 25
la figura 27 mostra un esempio di esecuzione di un disinnestatore centrale,
la figura 28 mostra un dettaglio del disinnestatore centrale di figura 27,
la figura 29 mostra un esempio di esecuzione di un disinnestatore centrale e
la figura 30 mostra un dettaglio del disinnestatore centrale di figura 29.
La figura 1 mostra un esempio di esecuzione di un sistema di disinnesto 1 idraulico con una disposizione di frizione la in una campana della frizione 2 con una frizione 3 e un disinnestatore 5, che sollecita questa frizione tramite un cuscinetto di disinnesto 5a e la molla a tazza 4, il quale disinnestatore è eseguito qui come disinnestatore centrale idraulico. Il disinnestatore 5 è collegato con una pompa idraulica 70 attraverso una conduttura di collegamento 71, che viene azionata dal guidatore mediante un pedale della frizione 72, che può venire sostituito anche da un attuatore, per esempio un attuatore idraulico, elettrico, pneumatico o una combinazione di questi, per la formazione di una frizione automatizzata. Si capisce che per la disposizione possono essere vantaggiosi ulteriori disinnestatori centrali e simili, azionati per esempio meccanicamente. Il disinnestatore 5 è alloggiato per mezzo di uno spallamento 6 assiale in un'apertura 7 della scatola del cambio 9, ed à disposto intorno all'albero di ingresso del cambio 8. Per la formazione di un accoppiamento di forma con la scatola del cambio 9, sul corpo 12 del disinnestatore 5 sono previsti mezzi 11 per la formazione di un dispositivo di autobloccaggio, che si impegnano in aperture 12 previste corrispondentemente nella scatola del cambio 9.
A tale proposito la figura 2 mostra un dettaglio Y con un esempio di esecuzione di un dispositivo di autobloccaggio 11, che è formato da linguette 13 sporgenti radialmente dal corpo di materiale plastico 10 del disinnestatore. Vantaggiosamente da due a otto, preferibilmente da due a tre linguette 13 distribuite sulla periferia, formano il dispositivo di autobloccaggio il, ove le linguette sono orientate radialmente verso l'interno e vengono innestate a scatto nelle aperture 12 della scatola del cambio 9, ove le aperture sono praticate corrispondentemente alla disposizione delle linguette 13 su uno spallamento 7a assiale della scatola del cambio 9. L *accoppiamento di forma ha luogo grazie ad un innesto a scatto assiale delle linguette 13 nelle aperture 12. Si capisce che possono essere vantaggiosi altri dispositivi di autobloccaggio, adattati corrispondentemente alla progettazione di scatola del cambio e disinnestatore, fra il corpo e il disinnestatore, fra il corpo e il disinnestatore.
La figura 3 mostra a tal scopo un ulteriore esempio di esecuzione di un disinnestatore 105, il cui corpo 110 è fabbricato anch'esso in materiale plastico, ove lo spallamento 106 eseguito assialmente è formato sostanzialmente dal manicotto di guida 114, che può essere fabbricato per esempio per mezzo di un procedimento di imbutitura e che forma perciò un accoppiamento di forma in direzione radiale con l'apertura 107 della scatola del cambio 109. Per assicurare rispettivamente fissare assialmente il disinnestatore alla scatola del cambio 109 e disposto un dispositivo di autobloccaggio 111, che viene formato da ganci a scatto 113, distribuiti sulla periferia, impegnantisi ad accoppiamento di forma in aperture 112 previste sulla periferia esterna di una flangia 109a della scatola del cambio 109.
La figura 4 mostra in una rappresentazione schematica un ulteriore esempio esecutivo di un dispositivo di autobloccaggio 211. Qui sul corpo 210 del disinnestatore centrale 205 sono previsti perni o spine 213 orientati assialmente, che dispongono di numerosi spallamenti o lamelle 213a ampliati radialmente e orientati radialmente, cosicché spingendo i perni 211 nelle aperture 212, orientate assialmente, della scatola del cambio 209 viene formato un accoppiamento di forma, ove le lamelle 213a si appoggiano alla parete dell'apertura 212 e vengono compresse tra il corpo 213b e le pareti 212a delle aperture 212 e per mezzo di un accoppiamento ad attrito fissano il disinnestatore 205 sulla scatola del cambio 209. Λ questo scopo può essere vantaggioso che le lamelle 213a descrescano, per quanto riguarda il loro diametro, in direzione dell'estremità libera dei perni 213.
La figura 5 mostra una sezione parziale di un disinnestatore centrale 305 con un corpo 310, preferibilmente in materiale plastico, e un manicotto di guida 314, preferibilmente in metallo, per esempio fabbricato come pezzo inbutito. Il manicotto di guida 314 presenta alla sua estremità rivolta verso il cambio un ampliamento 315 radiale, a forma di tazza, che è formato sulla sua circonferenza esterna assialmente in direzione del lato motore e con -questa formatura 316 assiale si impegna assialmente in una scanalatura 317 del corpo 310 del disinnestatore. Per la formazione di una connessione ad accoppiamento assiale fra il corpo 310 e il manicotto di guida 314, lo spallamento 316 assiale è applicato di nuovo radialmente alla sua estremità libera, ove questo spallamento 318 è fissato nella scanalatura 317 del corpo 310 per mezzo di una chiusura a baionetta. La figura 6 mostra al riguardo un dettaglio Z di figura 5 con il corpo 310, lo spallamento 315 radiale del manicotto di guida 314 nonché lo spallamento 316 assiale con lo spallaraento 318 radiale. Lo spallamento 318 radiale è eseguito qui a forma di segmento lungo la circonferenza e viene introdotto assialmente, a mo' di una chiusura a baionetta, nella scanalatura 317, e viene ruotato fino all'arresto contro i segmenti di arresto 318a. Il fissaggio assiale avviene mediante ganasce di ritenuta 320 ampliate radialmente verso l'interno, che possono venire stampate a iniezione già durante la fabbricazione del corpo 310, oppure possono venire formate successivamente per mezzo di procedimenti di deformazione del materiale plastico come presellatura a caldo, presellatura a ultrasuoni o simili. Il manicotto di guida 314 può essere serrato con il corpo 310, oppure può venire connesso con il corpo 310 senza serraggio per l'ottenimento di un centraggio dei due pezzi 310, 314 l'uno rispetto all’altro. L’anello di tenuta 319 chiude a tenuta il manicotto di guida rispetto al corpo 310.
Inoltre o in alternativa, per le disposizioni mostrate vi sono ulteriori possibilità di fissaggio fra il corpo 310 e il manicotto di guida 314 della figura 5. Per esempio il manicotto di guida 314 può venire spinato assialmente con il corpo 310, per esempio con chiodi, rivetti intagliati radialmente e/o rivetti ciechi. Inoltre i due pezzi possono venire avvitati assialmente, per esempio mediante viti autofilettanti, per mezzo delle-quali per esempio il manicotto di guida 314 viene avvitato nella zona dello spallamento 315 con il corpo 310. Inoltre o in alternativa, nella zona dello spallamento 316 può venire effettuato un avvitamento radiale o un collegamento con spine. Inoltre può essere vantaggioso effettuare un fissaggio tangenziale, per esempio per mezzo di un manicotto di serraggio. In aggiunta o in alternativa può essere anche vantaggioso inserire nella zona della scanalatura 317 inserti come armatura e/o come mezzi di fissaggio per la connessione ad accoppiamento di forma fra il manicotto di guida 314 e il corpo 310. Può essere particolarmente vantaggiosa in questa zona una saldatura a ultrasuoni, ove nella zona 316 vengono formati un anello di arresto rispettivamente punti di arresto distribuiti sulla circonferenza, o punti di saldatura mediante una saldatura a ultrasuoni o una presellatura a caldo. Qui viene a mancare la formazione di una chiusura a baionetta, cioà lo spallamento 316 con lo spallamento 318 radiale viene introdotto assialmente nella scanalatura 317. Successivamente si effettua una presellatura a ultrasuoni o una presellatura a caldo 320 per il fissaggio assiale del manicotto di guida 314 mediante questa presellatura 320.
La figura 7 mostra un disinnestatore centrale 405 con un corpo 410 di materiale plastico e un manicotto di guida 414 di metallo, nonché uno stantuffo 425 spostabile assialmente, che chiude a tenuta la cavità in pressione 427 radialmente verso l’esterno mediante la guarnizione ad anello scanalato 426, fissata radialmente su questa e affetta da gioco assiale. La guarnizione ad anello scanalato chiude a tenuta la cavità in pressione 427 nella zona di spostamento assiale dello stantuffo, come stantuffo anulare 425 - nella metà inferiore di figura 7 è mostrato uno stantuffo in posizione estratta e nella metà superiore nella posizione retratta -rispetto alla superficie di tenuta 428 radialmente esterna e rispetto alla superficie di tenuta 429 radialmente interna, formata dal manicotto di guida 414. Vantaggiosamente il disinnestatore centrale 405 nella zona della superficie di tenuta 428 radialmente esterna presenta un manicotto di tenuta 430, che preferibilmente è in metallo, per esempio alluminio o lamiera di acciaio, cosicché in questa zona radialmente esterna viene ottenuta una qualità di tenuta paragonabile a quella che si ha nella zona radialmente interna della superficie di tenuta 429. In particolare, rispetto a superfici di tenuta di materiale plastico senza questo manicotto metallico 430, si può osservare un comportamento di tenuta chiaramente migliore, per esempio poiché possono venire evitati in larga misura micropori nel materiale plastico nonché un effetto di adesione del''materiale plastico rispetto alla guarnizione ad anello scanalato 426, inoltre può mancare la sorveglianza della superficie di tenuta nonché la chiusura costosa dei micropori rispettivamente un indurimento accelerato della superficie di materiale plastico. Il manicotto di tenuta 430 è chiuso a tenuta rispetto alla cavità in pressione 427 per mezzo dell'anello di tenuta 431, nella zona della guarnizione 431 il manicotto di tenuta 430 presenta uno spallamento 432a radiale, con cui esso è fissato assialmente fra uno spallamento 426 radiale del manicotto di guida e una zona 433a radiale del corpo 410. Per l'alloggiamento e il centraggio del disinnestatore 405, il manicotto di guida 416 presenta uno spallamento 427a assiale. Sull'estremità libera, assialmente opposta del manicotto di guida 414 è previsto su questo un arresto di estremità 450 per lo stantuffo 425 o in ulteriori esempi di esecuzione - non rappresentati - è previsto un cuscinetto di disinnesto 451 connesso con lo stantuffo 425, per delimitare il percorso assiale dello stantuffo 425, prericaricato assialmente mediante il cuscinetto di disinnesto 451 con il corpo 410 per mezzo della molla a tazza 452 e in particolare in uno stato non montato nel dispositivo di frizione, per esempio durante il trasporto, quando lo stantuffo 425 non viene limitato assialmente dall 'accumulatore di energia, che sollecita la frizione (vedere figura 1, posizione 4). Vantaggiosamente questo arresto di estremità 450 è eseguito in un sol pezzo nel manicotto di guida 414. Nel caso di manicotti di guida 414 in metallo, questo arresto di estremità può essere bordato o flangiato radialmente verso l'esterno, oppure, come illustrato nelle figure 7a e 7b, può essere formato anche da linguette 452a, 450b orientate radialmente verso l'esterno da linguette dal manicotto di guida 414. Le linguette 452a mostraste in figura 7a sono orientate in fuori in direzione circonferenziale dal materiale del manicotto di guida 414, le linguette 452b della figura 7b in direzione assiale, ove può essere vantaggioso formare sull'estremità libera delle linguette 450b uno spallamento 452c radiale. Questo spallamento è sfalsato assialmente rispetto all'estremità libera del manicotto di guida 414, cosicché può essere vantaggioso, allo scopo di minimizzare assialmente l'ingombro del manicotto di guida, accorciare quest'ultimo corrispondentemente all'ingombro assiale delle linguette 452b. Inoltre può essere vantaggioso, nel caso di manicotti di guida in materiale plastico, che possono essere in un sol pezzo con il corpo del disinnestatore, formare simili arresti di estremità durante la fabbricazione. Nel caso di disinnestatori centrali con simili arresti di estremità - per esempio in caso di manutenzione - cuscinetto di disinnesto e stantuffo possono venire smontati dal manicotto di guida, senza che venga distrutto uno di questi pezzi. Si capisce che gli arresti di estremità descritti possono essere di vantaggio per tutti i disinnestatori centrali.
La figura 8 mostra in uno schizzo un'ulteriore forma di esecuzione del manicotto di tenuta 430 senza spallamento formato radialmente. Il manicotto di tenuta 430 si estende sostanzialmente lungo l'intera zona di spostamento assiale della guarnizione ad anello scanalato 426 e vantaggiosamente può essere introdotto radialmente nel corpo di materiale plastico 410 oppure può venire innestato a scatto per mezzo di un dispositivo di autobloccaggio, che qui non è rappresentato più in dettaglio. Può essere particolarmente vantaggioso introdurre questo manicotto di tenuta 430 già durante il processo di fabbricazione del pezzo di materiale plastico 410, per esempio esso può venire iniettato insieme in un procedimento di stampaggio a iniezione del corpo 410. Per la chiusura a tenuta il manicotto di tenuta 430 può essere incollato rispetto al pezzo di materiale plastico o può contenere elementi di tenuta fra i due pezzi 430, 410.
Il corpo 410 rappresentato rappresenta inoltre, nell'esempio di esecuzione mostrato in figura 8, un corpo completamente di materiale plastico, cioè anche il manicotto di guida in metallo - per esempio in figura 7, posizione 414 - può mancare e può essere fabbricato in un sol pezzo in materiale plastico, per esempio stampato a iniezione. Per il miglioramento di questa superficie di tenuta può essere previsto un manicotto di tenuta 432 simile nella fabbricazione e nell'esecuzione, che nella zona radialmente interna del corpo 410 può formare una superficie di tenuta 429 per lo stantuffo 425 rispettivamente la guarnizione ad anello scanalato 426.
La figura 9 mostra inoltre un corpo di materiale plastico 410 per un disinnestatore centrale, in cui il manicotto di guida 414 è appoggiato, per mezzo di uno spallamento 416 radiale, ad una spalla 41Òa del corpo 410, e per mezzo di un coperchio o anello di chiusura 433 è assicurato assialmente. La chiusura a tenuta della cavità in pressione 427 nella zona della connessione fra manicotto di guida 414 e corpo 410 avviene tramite un anello di tenuta 434, che chiude a tenuta assialmente la spalla 416 radiale del manicotto di guida 414 e una zona radiale della spalla 410a. il coperchio 433 è connesso assialmente in modo fisso con il corpo 410 ed è adattato radialmente, ove possono venire impiegati procedimenti di per sè noti per la connessione dei due pezzi 433 e 410, come per esempio saldatura a ultrasuoni, presellatura a ultrasuoni, presellatura a caldo, incollaggio, connessione ad accoppiamento per attrito e/o simili. Grazie alle esecuzioni del corpo 410 mostrate in figura 8 e figura 9 viene evitato in particolare un serraggio, per esempio un serraggio assiale del manicotto di guida con la scatola del cambio, per cui può venire ottenuto uno scarico del corpo 410 del cilindro ricevente e quindi può venire realizzata una robustezza maggiore nel funzionamento. Inoltre può essere di vantaggio trattare rispettivamente bonificare le superfici dei manicotti 430 e 432 (figura 8) per esempio per il miglioramento delle caratteristiche tribologiche di questi. L'impiego di manicotti di acciaio come manicotti di tenuta 430 e/o 432 può aumentare inoltre la rigidità della struttura complessiva del corpo 410. Può essere particolarmente vantaggioso connettere già in modo fisso in figura 9 il manicotto di guida 414 mediante un dispositivo di autobloccaggio con il corpo di materiale plastico, e fissare la piastra 433 con gioco contro l'arresto 416, ove la piastra viene appoggiata alla scatola del cambio, per cui in particolare può venire evitato un appoggio indiretto o diretto del manicotto di guida alla scatola del cambio. Per l'ulteriore smorzamento dell’appoggio della piastra 433 alla scatola del cambio, che non è rappresentata più in dettaglio, può servire l'anello di tenuta 435. Radialmente all'interno del coperchio 433 può essere innestato a scatto un anello di tenuta ondulato 436 per l'albero di ingresso del cambio o può essere disposto come anello di materiale plastico.
La figura 10 mostra un corpo 510 per un disinnestatore centrale, che è fabbricato vantaggiosamente in materiale plastico e forma con un manicotto di guida - qui non rappresentato più in dettaglio - una cavità, in pressione anulare (vedere per esempio la figura 7), che è delimitata radialmente all'esterno dalla superficie di tenuta 528 anulare. Questa superficie di tenuta forma con una guarnizione ad anello scanalato, come è rappresentata per esempio in figura 7 con 426, la chiusura a tenuta della cavità in pressione anulare radialmente all'esterno. Per il miglioramento delle caratteristiche di tenuta, nello stato della tecnica, per esempio nella pubblicazione brevettuale DE-OS 4331 728, viene proposto uno strato superficiale di metallo, per esempio una nichelatura secondo il procedimento autocatalitico (nichelatura chimica). Questo procedimento di rivestimento nell’esempio di esecuzione mostrato in figura 10 è eseguito vantaggiosamente in modo tale che un rivestimento 540 sia limitato sostanzialmente al percorso di spostamento assiale della guarnizione ad anello scanalato. Una limitazione del rivestimento ha in particolare il vantaggio che viene risparmiato corrispondente materiale di rivestimento e perciò diviene più economica la fabbricazione e/o la nichelatura viene limitata ad una superficie effettivamente utilizzabile. Questo è vantaggioso in particolare poiché per esempio rivestimenti in nichel nonché altri rivestimenti metallici a contatto con la pelle possono essere rilevanti per la salute rispettivamente dannosi per la salute, cosicché per questa ragione, cioè per evitare un contatto con la pelle, la superficie da rivestire viene limitata alla zona di spostamento della guarnizione ad anello scanalato . Si capisce che possono venire lavorati in ugual modo anche altri rivestimenti come per esempio fosfatazioni allo zinco.
Un procedimento per il rivestimento di parti del corpo 510 nella zona di spostamento della guarnizione ad anello scanalato può essere eseguito in modo tale che una pluralità di corpi di disinnestatore 510 vengano accatastati assialmente l'uno sull'altro, ove interspazi fom entisi nelle zone 540a, 540b vengono compensati mediante anelli intermedi, che fissano assialmente l'uno all'altro contemporaneamente i corpi 510 e li chiudono a tenuta l'uno rispetto all'altro, cosicché all’accatastamento dei corpi 510 con gli anelli di tenuta l'uno sull’altro si forma una cavità perpendicolare, cilindrica, che può venire riempita con il liquido di rivestimento.
Le figure da 11 a 13a mostrano esempi di esecuzione di uno stantuffo anulare 427a-d configurato vantaggiosamente, in sezione parziale, che per esempio nella figura 7 è rappresentato come stantuffo 425. Simili stantuffi sono solitamente fabbricati in materiali plastici rinforzati con fibre, per esempio con il procedimento di stampaggio a iniezione, e si incastrano molto facilmente con superfici di tenuta, come per esempio in figura 7 la superficie di tenuta 438, quando queste non sono armate con manicotti metallici . Per il miglioramento delle caratteristiche di scorrimento su superfici di tenuta in materiale plastico del corpo, come è rappresentato in figura 7 con 410, il materiale plastico può essere munito già prima del procedimento di stampaggio a iniezione, di lubrificanti, come per esempio PDFE e/o grafite, cosicché questi materiali nel processo di stampaggio a iniezione sono presenti nella composizione del materiale grezzo. In questo caso può essere vantaggioso raggiungere quantità di lubrificanti di almeno il 10%, ove la usuale quantità di fibre di per esempio 33 - 45% può venire eventualmente ridotta o può venire sostituita da quantità di fibre minerali. Il materiale di base può essere una termoplastica, per esempio PA, PPA, PPS, PBT o simili o una duroplastica, per esempio una resina fenolica. Particolarmente vantaggiosi possono essere materiali plastici, il cui coefficiente di dilatazione presenta una scarsa dipendenza dalla temperatura, per esempio la loro temperatura di transizione vetrosa è TQ > 100°C.
Inoltre in alternativa lo stantuffo può presentare una configurazione di forma corrispondente, cosi per esempio lo stantuffo 427 della figura 12 può essere profilato su almeno uno dei suoi bordi di estremità 450a, 450b, cioè i bordi dello stantuffo possono presentare un arrotondamento e uno smusso. Inoltre, come mostrato in figura 13, uno stantuffo 427c può contenere almeno da un lato scanalature di scarico e/o tacche di scarico 450d, che sono eseguite perifericamente o segmentate perifericamente e vantaggiosamente grazie ad una elasticità radiale alle estremità dello stantuffo possono provocare un incastro ridotto.
La figura 11 mostra uno stantuffo 427a in sezione parziale con tasche o nicchie di lubrificante 450e, le quali - previste nello stantuffo 427a distribuite sulla circonferenza - possono costituire un serbatoio di grasso, con cui viene lubrificato lo stantuffo 427a rispetto alle superiici di tenuta - preferibilmente in materiale plastico. Per ragioni di fabbricazione queste nicchie di lubrificante 450a possono essere eseguite nello stantuffo 427a in modo continuo radialmente verso l’esterno come aperture, ove queste aperture possono essere munite di un corpo a mo' di spugna per meglio fissare il grasso lubrificante. Inoltre le nicchie di lubrificante 450e possono venire chiuse radialmente all'esterno dopo l'introduzione del grasso.
La figura 13 mostra un esempio di esecuzione di uno stantuffo 427c con scanalature anulari, praticate assialmente radialmente all'esterno della sua circonferenza interna, che provvedono ad aumentare l'elasticità dei bordi interni 450e, 450f e quindi a ridurre la tendenza all'incastro dello stantuffo 427c. Si capisce che per l'ottenimento di questo effetto la figura 13 non è da considerare in scala, bensì le scanalature 450c, 450 possono avere una distanza minore di un millimetro dalla circonferenza interna dello stantuffo 427c.
La figura 13a mostra uno stantuffo 427d, che può essere particolarmente vantaggioso per quanto riguarda la scelta del suo materiale. Lo stantuffo 427d è fabbricato nel cosiddetto procedimento a mono-sandwich, cioè il nucleo 427d‘ dello stantuffo 427d è fabbricato in materiale dimensionalmente stabile di elevata resistenza, per esempio una termoplastica o duroplastica, eventualmente rinforzata,.per esempio con un’aggiunta di fibre di vetro. Le zone di bordo 427d', 427d" sulla circonferenza interna rispettivamente esterna dello stantuffo 427d sono formate da un materiale con un buon coefficiente di attrito e/o una buona finitura superficiale, per esempio un polimero di idrocarburi fluorurati, come PTFE, PFA, PVDF, materiali plastici non rinforzati eventualmente con aggiunta di lubrificanti come grafite, PTFE e simili, cosicché nella zona del contatto dello stantuffo 427d con le superfici del corpo del disinnestatore può venire migliorato il coefficiente di attrito per attrito radente e attrito statico. Simili stantuffi 427a vengono fabbricati in macchine di stampaggio a iniezione speciali, nelle quali attraverso un secondo estrusore viene alimentato il secondo componente del materiale plastico. Si capisce che in tal modo possono venire fabbricati e impiegati anche corpi di disinnestatore in materiale plastico eventualmente con manicotto di guida integrato, come per esempio i corpi 410, 510, 610 delle figure 7, 10, 14, ove le superfici di scorrimento per la guarnizione ad anello scanalato possono essere formate corrispondentemente da componenti di materiale plastico riducenti il coefficiente di attrito e il corpo restante in materiale plastico corrispondentemente più stabile dimensionalmente.
La figura 14 mostra un disinnestatore centrale 605 con un corpo 610, un bocchettone 610a connesso in un sol pezzo con quest’ultimo, preferibilmente in materiale plastico e fabbricato con procedimento di stampaggio a iniezione. La forma del corpo 610 è complicata da fabbricare per mezzo di questo procedimento, cosicché-può essere vantaggioso configurare il corpo almeno in due pezzi, per poter eseguire con un utensile di stampaggio a iniezione configurato corrispondentemente i canali necessari in diversi piani, per esempio il canale di alimentazione 649 e la conduttura 648, estendentesi ad angolo rispetto a questo, verso la cavità in pressione 627. A tal scopo il corpo 610 può venire suddiviso, ove almeno due pezzi stampati a iniezione vengono fabbricati e poi connessi l'uno con l'altro. Un esempio di esecuzione - non rappresentato più in dettaglio - può essere una divisione del manicotto di guida 614 dal corpo 610, ove una divisione può avvenire vantaggiosamente nella zona C, cosicché la conduttura 648 è rappresentabile semplicemente per mezzo di un tratto di nucleo nell'utensile di stampaggio a iniezione. La connessione di manicotto di guida 614 e corpo 610 può avvenire per mezzo di noti procedimenti di saldatura, di incollaggio e di presellatura per materiali plastici.
In figura 14 è mostrato un ulteriore esempio di esecuzione, in cui manicotto di guida 614 e corpo 610 vengono stampati a iniezione in un sol pezzo con una parete 610b delimitante la camera in pressione 627 nella direzione opposta allo stantuffo 625, ove nella zona della conduttura 648 e di questa parete 610b è praticata soltanto un'apertura 651a, attraverso la quale durante la fabbricazione del corpo 610 un tratto di nucleo dell'utensile di stampaggio a iniezione realizza la conduttura 648, e l'apertura 651a che resta libera viene chiusa per mezzo di un secondo pezzo sotto forma di un tappo 651, mostrato nel dettaglio X, a tal scopo rappresentato, della figura 14.
In figura 15 il dettaglio X è rappresentato più in dettaglio come particolare della figura 14. Diviene chiaro che il corpo 610, che forma in un sol pezzo anche il manicotto 614, sbocca nella zona della conduttura 649 in una conduttura 648 orientata assialmente, che è condotta intorno alla superficie di tenuta 628 esterna e forma quindi la connessione con la camera in pressione 627. Questa progettazione come corpo 610 in un sol pezzo non è realizzabile per mezzo di un procedimento di stampaggio a iniezione. Pertanto un'apertura 651a, che segue al prolungamento assiale della conduttura 648 (vedere la figura 14), viene praticata nel corpo 610, la quale apertura, dopo la fabbricazione del corpo 610, viene chiusa a tenuta per mezzo del tappo 651, per esempio per mezzo di saldatura a ultrasuoni, incollaggio, presellatura, presellatura a caldo e simili. Può essere anche previsto che fra tappo 651 e corpo 610 venga inserito un ulteriore mezzo di tenuta, per esempio un anello di tenuta. Il prolungamento della conduttura 648 per il mezzo in pressione avviene radialmente verso l'interno nella camera in pressione 627.
Come nuovamente e visibile dalla figura 14, una simile guida delle condutture 649, 648 nella cavità in pressione 627 è in particolare vantaggioso poiché la zona di spostamento utile dello stantuffo 627 con la guarnizione ad anello scanalato 626 connessa ad accoppiamento di forma viene prolungata assialmente, cosicché risulta un ingombro minore dell'intero disinnestatore centrale. Considerato differentemente, la conduttura 649 è disposta assialmente fra l'estensione assiale dello stantuffo 627 con la guarnizione ad anello scanalato 626. La guida parzialmente assiale della conduttura 648 intorno alla superficie di tenuta 628 radialmente esterna (vedere anche la figura 15) porta pertanto ad un ingombro assialmente minore e quindi ad un accorciamento dell'intera catena di azionamento, che può venire eseguita perciò più economicamente e con dimensioni di ingombro più favorevoli.
Un'ulteriore vantaggiosa caratteristica di esecuzione, che può essere vantaggiosa per tutti i cilindri riceventi con un manicotto di guida in materiale plastico, è un arresto di estremità 650 assiale per lo stantuffo 625, che può servire come bordo ampliato radialmente verso l'esterno o come naso a scatto elastico, orientato in direzione radiale, direttamente nel corpo 610, per esempio eseguito in un sol pezzo con il corpo durante la fabbricazione per mezzo di un procedimento di stampaggio a iniezione, e che può servire come sicurezza durante il trasporto. Vantaggiosi possono essere inoltre più.nasi a scatto 650 distribuiti sulla periferia, che possono venire spinti in giù per lo smontaggio del disinnestatore 605, per esempio dello stantuffo 625, del cuscinetto di disinnesto 605a e/o della guarnizione ad anello scanalato 626, affinchè sia possibile uno smontaggio senza distruzione.
La figura 16 mostra schematicamente un disinnestatore 705, in particolare per frizioni automatizzate e/o cambi di velocità automatizzati, ove per la rivelazione del percorso di disinnesto della frizione un sensore 704 è integrato nel disinnestatore centrale 705. Il sensore 704 può essere stampato a iniezione direttamente nel corpo 710 del disinnestatore 705, per esempio nella zona del manicotto di guida 714 -come mostrato in figura 16 - o nella zona della superficie di tenuta 728 radialmente esterna. Inoltre può essere vantaggioso munire il sensore 704 radialmente verso l'interno di un manicotto metallico, e fissare corrispondentemente un manicotto di guida metallico sulla circonferenza interna del disinnestatore 705, per esempio innestarlo a scatto, incollarlo o simili, ove il sensore è chiuso a tenuta rispetto alla camera in pressione 727 e forma una parete metallica per una migliore tenuta in connessione con la guarnizione ad anello scanalato 726. I conduttori 704a verso il sensore sono preferibilmente anch’essi stampati a iniezione nel corpo 710 e sboccano nella zona del collegamento di mezzo in pressione 710 in una spina 704b, che è disposta rispettivamente stampata a iniezione preferibilmente fra i collegamento di mezzo in pressione 710a e il collegamento di aereazione non mostrato, posto alla stessa altezza.
Il modo di funzionamento del sensore può essere previsto in modo tale che il sensore 704 sia formato da una bobina elettrica, che rileva un movimento assiale dello stantuffo 725 mediante variazione di una grandezza elettrica, per esempio del campo elettrico o magnetico. Lo stantuffo, con interposizione di un cuscinetto di disinnesto 711, disinnesta e innesta la frizione - non rappresentata più in dettaglio. Un procedimento di valutazione vantaggioso può essere un procedimento a correnti parassite, un procedimento per la misura dell'induttanza rispettivamente della sua variazione in funzione del movimento dello stantuffo e/o simili.
Le figure da 17 a 19 mostrano modelli di esecuzione vantaggiosi di un adattatore per collegare i raccordi in pressione di cilindri riceventi, per esempio disinnestatori centrali con-le condutture in pressione della pompa idraulica. Simili adattatori vengono impiegati in particolare quando la geometria dei passaggi attraverso la scatola della frizione con aperture corrispondenti esistenti deve venire adattata alla geometria della pompa idraulica e delle condutture in pressione che sboccano al di fuori della campana della frizione. Secondo lo stato della tecnica a tal scopo vengono proposti adattatori piegati ad angolo, che sono di fabbricazione corrispondentemente costosa e devono venire formati parzialmente da corpi fucinati . Di regola è necessaria una lavorazione su due assi. Gli adattatori 850a, 850b, 850c sono costruiti in modo lineare e consentono quindi una fabbricazione semplificata e una lavorazione su soltanto un asse. Inoltre può venire ridotto il peso degli adattatori.
In figura 17 è mostrato un esempio di esecuzione di un adattatore 850a, che è formato da un corpo 852a, il quale per mezzo di una filettatura 851α viene avvitato con la conduttura 810a, che a sua volta è connessa a tenuta con il cilindro ricevente e può essere adattata per guanto riguarda la sua configurazione al percorso fra cilindro ricevente e le aperture nella campana della frizione, e all'esterno presente preferibilmente, per 1'avvitamento, un profilo esagonale. La chiusura a tenuta fra adattatore 850a e conduttura 810a avviene per mezzo di un bordo di tenuta 853a, ove entrambi i pezzi 810a e 852a sono formati preferibilmente in metallo e chiudono a tenuta mediante una deformazione plastica sul bordo 853a. Mediante apertura dell’avvitamento 851a si apre una fessura anulare e mezzo in pressione in eccesso o consumato può uscire attraverso l'apertura 850a, cosicché il sistema può avvenire disaerato .anche qui. Il collegamento di conduttura in pressione 854a, che trasmette mezzo in pressione e per mezzo di questo le pressioni della pompa idraulica, viene inserito nell'adattatore 850a e viene chiuso a tenuta per mezzo di un anello di tenuta 855a in corrispondenza di una superficie di tenuta dell'adattatore 850a, il fissaggio assiale avviene per mezzo di una graffa di ritenuta 856a, che viene innestata in una scanalatura configurata corrispondentemente del collegamento in pressione 81Oa.
La figura 18 mostra una variante dell'adattatore 850a, ove la conduttura 810b del cilindro ricevente à connessa in un sol pezzo con la conduttura di mezzo in pressione 854b, e l'adattatore 850b svolge la funzione di un dado a risvolti, che mediante l'anello di tenuta 855b e il bordo di tenuta 853b chiude a tenuta il foro di disaerazione 85Bb.
La figura 19 mostra un adattatore 850c, che è formato preferibilmente in materiale plastico, e in cui al posto di un bordo di tenuta sono previsti due anelli di tenuta 853c, 855c, disposti ciascuno sulle condutture 810c del cilindro ricevente e dell'alimentazione di mezzo in pressione 854c e che chiudono a tenuta rispetto all’adattatore 850c. Sull'adattatore 850c, fabbricato preferibilmente per mezzo di un procedimento di stampaggio a iniezione, pub essere prevista una conduttura di scarico 858c.
La struttura di un sistema di disinnesto con gli adattatori secondo l'invenzione si configura vantaggiosamente come segue: il cilindro ricevente è costituito da materiale plastico o pressofusione di alluminio o simili, è eseguito preferibilmente come disinnestatore centrale senza collegamenti di condutture, ma con una bussola per condutture, che alloggia a tenuta e in modo fissato le condutture 810a, 810b, 81Oc o simili esempi di esecuzione. Le condutture vengono avvicinate alle aperture, o fatte passare attraverso le aperture, che possono venire utilizzate anche per sistemi di disinnesto alternativi senza ripassatura, mediante,scelta corrispondente della loro geometria. L'adattatore 850a, 850b, 850c viene disposto nella zona del passaggio e viene connesso con la conduttura in pressione 854a, 854b, 854c, che conduce alla pompa idraulica. Se il dispositivo di disinnesto non presenta alcuna conduttura di disaerazione separata, esso può venire disaerato attraverso gli adattatori 850a, 850b, 850c.
Le figure da 20 a 24 mostrano diversi esempi di esecuzione di un dispositivo di disaerazione per un cilindro ricevente, dispositivo che viene connesso direttamente con il cilindro ricevente. Le figure 20a, 21a, 22a, 23a, 247a mostrano il dispositivo di disaerazione rispettivamente in posizione di disaerazione, le figure 20b, 21b, 22b, 23b, 24b i rispettivi dispositivi di disaerazione nella posizione di lavoro, in cui il relativo dispositivo di disinnesto è in funzione e non e possibile alcuna disaera— zione .
La figura 20 mostra un dispositivo di disaerazione 901 con un corpo 903 preferibilmente in materiale plastico con un collegamento 902 al cilindro ricevente, una mandata 904 e uno scarico 905. In un foro a gradini 906 del corpo 903, vincendo l'effetto dell'accumulatore di energia efficace assialmente, come una molla di compressione elicoidale 908, lo stantuffo di comando 907 è guidato in modo spostabile assialmente, e presenta uno spigolo di comando 909. Lo stantuffo di comando 907 presenta un anello di guida 910 ampliato radialmente, con il cui ausilio esso viene guidato nella parte 906a radialmente ampliata del foro a scalini 906. Nella parte 906b radialmente ristretta del foro a gradini 906 è guidato lo stantuffo 907, mantenendo una fessura anulare 907, attraverso la quale può fluire il mezzo in pressione, e in posizione di lavoro (vedere la figura 20b) è chiuso a tenuta rispetto al corpo 903 per mezzo della guarnizione 912. In posizione di disaerazione il mezzo in pressione fluisce lungo la fessura anulare 911 oltre lo spigolo di comando 909 verso lo scarico 905. Come arresto assiale dello stantuffo 907 in posizione di disaerazione può servire un pezzo distanziatore 913, in cui un ulteriore anello di tenuta 914, può essere applicato a tenuta fra pezzo distanziatore e stantuffo 907. Durante la disaerazione lo stantuffo 907 nella posizione di disaerazione non è fissato e deve venire spinto.
in posizione di lavoro (vedere la figura 20a) lo stantuffo 907 viene serrato e fissato assialmente dall'accumulatore di energia 908 contro almeno un gancio di arresto 915 formato dallo stantuffo 907, che si aggancia in aperture 916 del corpo 903.
Le figure 21a, 22a mostrano un dispositivo di disaerazione 1001, il quale è identico al dispositivo di disaerazione 901 della figura 20a eccetto il meccanismo di arresto dello stantuffo 1007. Lo stantuffo 1007 presenta qui due tacche 1017, 1018, in cui dipendentemente dalla rispettiva regolazione viene innestata una grappa di ritenuta 1019, in posizione di disaerazione lo stantuffo 1007 viene innestato nella tacca 1018, in posizione di lavoro nella tacca 1017. Una spinta permanente dello stantuffo 1007 durante la disaerazione può mancare.
Le figure 22a, 22b mostrano un esempio di esecuzione di un dispositivo di disaerazione 1001’, che è identico al dispositivo di disaerazione 1001, ove però si è rinunciato ad una sollecitazione dello stantuffo 1007' da parte di un accumulatore di energia assiale (vedere 908 della figura 20a) .
Le figure 23a, 23b mostrano un esempio di esecuzione di un dispositivo di disaerazione 1101 con la differenza, rispetto all'esempio di esecuzione mostrato nelle figure 22a, 22b, che lo stantuffo 1107 presenta un foro cavo 1107a, attraverso il quale viene disaerato.
Le figure 24a, 24b mostrano una variante di un dispositivo di disaerazione 1201 per un cilindro ricevente, che non presenta alcuna conduttura di disaerazione separata. Qui lo stantuffo di comando 1207 viene formato dalla conduttura in pressione 1120 della pompa idraulica, il prolungamento assiale e il suo fissaggio nelle due posizioni avviene come descritto precedentemente con una grappa di ritenuta 1219. La disaerazione avviene per mezzo di pressione idrostatica, ove si deve badare a portare la conduttura nel punto più alto della cavità in pressione nel cilindro ricevente.
La figura 25 mostra in vista un corpo di materiale plastico 1310 per un disinnestatore centrale come cilindro assorbitore in un sistema di disinnesto idraulico. La figura 26 mostra un disinnestatore centrale 1305 corrispondente a ciò, equipaggiato completamente, in sezione parziale lungo la linea di sezione A-A della figura 25. Il corpo di materiale plastico 1310 viene equipaggiato, analogamente all'esempio di esecuzione 105 della figura 3, con un manicotto di guida 1314, che viene connesso in modo simile con il corpo di materiale plastico 1310. Differente da ciò e in particolare la forma della chiusura a tenuta fra corpo di materiale plastico 1310 e manicotto di guida 1314, che può essere vantaggiosa per ciascun cilindro ricevente con un manicotto di guida corrispondente. La chiusura a tenuta avviene per mezzo di un anello di tenuta piatto 1350, che si trova assialmente fra una superficie di appoggio 1353, configurata sostanzialmente a forma di anello, prevista nel corpo di materiale plastico 1310, e un appoggio 1352 sostanzialmente piano del manicotto di guida 1314. La superficie di appoggio 1353 è disposta coassialmente intorno all'asse centrale del manicotto di guida. La guarnizione 1350 inserita in questa superficie di appoggio si congiunge sostanzialmente con la parete di cilindro 1328 radialmente esterna della camera in pressione 1327, alloggiente lo stantuffo 1325 con la guarnizione ad anello scanalato 1326 fissata adesso, e copre un’apertura di sbocco 1348, che si trova radialmente all'esterno della camera in pressione 1327, della conduttura di mezzo in pressione 1349, attraverso la quale può venire anche aereato il disinnestatore 1305. La connessione fra apertura di sbocco 1348 e camera in pressione 1327 viene formata mediante almeno una, preferibilmente più scanalature 1356, praticate assialmente fra la superficie di appoggio 1353 e la guarnizione 1350. Il tratto di tenuta per la chiusura a tenuta della camera in pressione 1327 nonché della conduttura 1349 verso l'esterno viene formato da un rigonfiamento 1351 chiuso e rialzato assialmente, che à previsto nella superficie di appoggio 1353 del corpo 1310 e segue con raggio strettissimo la circonferenza interna del corpo 1310 rispettivamente la superficie di appoggio e, ampliato radialmente soltanto nella zona dell’apertura di sbocco 1348, è condotto intorno a quest'ultima. In tal modo la pressione agente sulla guarnizione 1350 della camera in pressione è sostanzialmente minore, cosicché la chiusura a tenuta fra manicotto di guida 1314 e corpo 1310 è meno affetta da problemi. Un'ulteriore caratteristica di esecuzione vantaggiosa, che può essere vantaggiosa per tutti i cilindri riceventi con manicotto di guida eseguito separatamente, è la disposizione del manicotto di guida 1314 in modo tale che questo sia spostabile radialmente rispetto al corpo 1310. A tal scopo nella zona fra le superfici di appoggio 1310c, 1314c radiali del corpo rispettivamente del manicotto di guida può essere previsto un gioco 131Od.
Un ulteriore esempio di esecuzione per la chiusura a tenuta fra corpo del disinnestatore e manicotto di guida lo mostra la figura 27 con una vista di un corpo di disinnestatore 1418 e la figura 28 con una sezione parziale di un disinnestatore 1405 completo lungo la linea di sezione B-B della figura 27. Qui struttura e funzione sono identiche a quelle dell'esempio di esecuzione 1305, rispettivamente al corpo 1310 delle figura 25 e 26, tranne la chiusura a tenuta fra il manicotto di guida 1414 e il corpo di materiale plastico 1410 con formazione di lina camera in pressione 1427. Nel corpo 1410, per la chiusura a tenuta una scanalatura 1451 praticata assialmente è condotta radialmente vicino alla circonferenza interna 1410a del corpo 1410 con mantenimento di una nervatura di tenuta 1451a, che è ampliata radialmente per l'integrazione dell'apertura di sbocco 1448 della conduttura 1449 ed è condotta intorno a quest'ultima. In questa scanalatura 1451 viene inserito un anello di tenuta di per sè noto, come un anello a O 1450, che chiude a tenuta i due pezzi l'uno rispetto all'altro in caso di appoggio assiale di manicotto di guida 1414 e corpo 1410. Inoltre può essere vantaggioso prevedere per la scanalatura 1451 un'incisione radialmente più larga, di quanto necessario per l'estensione radiale dell'anello a O 1450 e contemporaneamente sull'intera periferia, in un punto mirato o in punti a forma di segmenti distribuiti sulla periferia, togliere assialmente la nervatura 1451a, per cui fra manicotto di guida 1414 e corpo 1410 viene formata una fessura 1451b definita, attraverso cui il mezzo in pressione può venire scambiato con la conduttura 1449. Vantaggiosamente la dimensione della fessura è scelta in modo tale che la compressione della guarnizione 1450 a causa del serraggio del manicotto di guida 1414 con il corpo 1410 e quindi una variazione della fessura 1451b sia di importanza secondaria. Il fissaggio e il centraggio del manicotto di guida 1414 avvengono su uno spallamento 1410b assiale del corpo 1410. A tal scopo il manicotto di guida è deformato assialmente, sulla circonferenza esterna del bordo 1416 radiale, in direzione della conduttura 1449, ed è bloccato, rivettato, avvitato con lo spallamento 141Ob per esempio per mezzo di un dispositivo di autobloccaggio 1411, o è connesso in modo non girevole e fisso assialmente per mezzo di una chiusura a baionetta.
Le figure 29 e 32 mostrano in vista un ulteriore esempio di esecuzione di un disinnestatore come un cilindro ricevente 1505 (figura 29) con vista degli sbocchi 1552, 1553 di bocchettoni 1510a connessi in un sol pezzo con il corpo 1510 o innestabili, guidati in condutture 1549a, 1549b per il mezzo in pressione, rispettivamente come sezione parziale (figura 30) lungo la linea di sezione C-C della figura 29. Il disinnestatore centrale 1505 presenta qui una conduttura in pressione 1549α e una conduttura di disaerazione 1549b per la disaerazione rispettivamente l’alimentazione con pressione dello stantuffo 1525 del cilindro ricevente 1505, che viene spostato assialmente nella camera in pressione 1527, formata dal manicotto di guida 1514 e dal corpo 1510, e chiude tenuta verso l'esterno per mezzo di una guarnizione ad anello scanalato 1526, fissato allo stantuffo 1525, la camera in pressione 1527. Le condutture 1549a, 1549b sboccano attraverso le aperture di sbocco 1552, 1553 in una camera 1551 comune, che è connessa.con la camera in pressione 1527 disposta radialmente all'interno di quella. Le due aperture di sbocco 1552, 1553 sono separate l'una dall'altra per mezzo di una barriere 1550, per cui viene soppresso sostanzialmente uno scambio diretto di mezzo in pressione fra le aperture di sbocco 1552, 1553 e pertanto durante un processo di disaerazione con vite di sfiato 1554 aperta il mezzo in pressione viene lavato via dalla conduttura in pressione 1549 attraverso la camera in pressione 1527 e attraverso la conduttura di disaerazione 1549 ed eventualmente bolle di aria presenti nel cilindro ricevente e/o mezzo in pressione vecchio vengono eliminati efficacemente. La barriera 1550 in questo caso, per esempio per l'equipaggiaraento successivo di cilindri ricavanti esistenti, può essere formata per esempio da un materiale elastico come gomma, EPDM, un pezzo in materiale plastico o metallico, adattato alla camera 1551, o simili, che può venire introdotto a tenuta fra le aperture di sbocco 1552, 1553 o può essere previsto, già durante la fabbricazione del corpo per esempio può venire applicato con un procedimento di stampaggio a iniezione. La barriere 1550 può essere eseguita anche in modo tale che essa faccia passare, per esempio attraverso un pannello forato, mezzo in pressione, a elevata pressione, per esempio durante il processo di disinnesto, per escludere effetti di isteresi e simili, ed è a tenuta sostanzialmente a tenuta a ridotta pressione. Il flusso di mezzo in pressione dalla camera 1551 nella camera in pressione 1527 può venire ottimizzato in quanto nel manicotto di guida viene praticato un profilo assiale 1555 orientato radialmente. Questo profilo assiale 1555 può essere formato da rispettivamente una scanalatura associata di volta in volta a una delle condutture 1549a, 1549b, o prevedere ulteriori scanalature distribuite sulla circonferenza. Si capisce che il profilo assiale per tutti i cilindri riceventi con manicotto di guida nella zona di queste condutture che conducono in una camera in pressione, può essere di vantaggio per risparmiare in particolare spazio di ingombro assiale, migliorare l’alimentazione di mezzo in pressione ecc.
Il contenuto delle domande DE 19849 850.0 e DE 19816 255 formano parte integrante della presente domanda.
Le rivendicazioni brevettuali depositate con la domanda sono proposte di formulazione senza pregiudizio per l'ottenimento di ulteriore protezione brevettuale. La richiedente si riserva di rivendicare ancora ulteriori combinazioni di caratteristiche, rese note finora soltanto nella descrizione e/o nei disegni.
Riferimenti impiegati in sottorivendicazioni rimandano all'ulteriore esecuzione dell'oggetto della rivendicazione principale mediante le caratteristiche della rispettiva sottorivendicazione; essi non sono da intendere come una rinuncia all'ottenimento di una protezione oggettiva autonoma per le combinazioni di caratteristiche delle sottorivendicazioni contenenti i riferimenti.
Poiché gli oggetti delle sottorivendicazioni per quanto riguarda lo stato della tecnica alla data di priorità possono formare invenzioni proprie e indipendenti, la richiedente si riserva di renderle oggetto di rivendicazioni indipendenti o di illustrazioni .parziali. Esse possono contenere inoltre anche invenzioni autonome, che presentano una configurazione indipendente dagli oggetti delle precedenti sottorivendicazioni.
Gli esempi di esecuzione non sono da intendere come limitazione dell'invenzione. Invece nell'ambito della presente descrizione sono possibili numerose variazioni o modifiche , in particolare tali varianti, elementi o combinazioni e/o materiali, che sono rilevabili dall'esperto per quanto riguarda la soluzione del compito per esempio mediante combinazione o modifica di singole caratteristiche rispettivamente elementi o passi di procedimento, descritti nella descrizione generale e nelle forme di esecuzione nonché nelle rivendicazioni e contenuti nei disegni, e mediante caratteristiche combinabili conducono ad un nuovo oggetto o a nuovi passi di procedimento rispettivamente sequenze di passi di procedimento, anche per quanto riguarda procedimenti di fabbricazione, di prova di lavoro.

Claims (54)

  1. RIVENDICAZIONI 1. Sistema di disinnesto per l’azionamento di una frizione ad attrito in una catena di azionamento di un autoveicolo nel percorso di forza fra almeno una unità di azionamento, come motore termico, e una unità di presa di moto come cambio di velocità a marce, con un albero di ingresso del cambio e una scatola del cambio costituita da componenti della scatola del cambio, costituito da un trasduttore per la registrazione di un impulso di azionamento, avviato da un guidatore direttamente mediante un pedale o mediante un attuatore, da un disinnestatore azionante la frizione ad attrito con un corpo di disinnestatore in materiale plastico, da un pezzo di disinnestatore, spostabile assialmente verso il corpo del■disinnestatore mediante l'impulso di azionamento e sollecitante tramite un cuscinetto di disinnesto un accumulatore di energia che serra la frizione ad attrito, nonché da una connessione per la trasmissione degli impulsi di azionamento dal trasduttore al disinnestatore, ove il disinnestatore ò disposto centralmente intorno all'albero di ingresso del cambio ed è disposto assialmente opposto al cuscinetto di disinnesto su un componente della scatola del cambio ed è fissato a questo.
  2. 2 . Sistema di disinnesto in particolare secondo la rivendicazione 1, caratterizzato dal fatto che il corpo del disinnestatore e fissato al componente della scatola del cambio per mezzo di un dispositivo di autobloccaggio.
  3. 3. Sistema di disinnesto in particolare secondo la rivendicazione 1 e/o 2, caratterizzato dal fatto che il sistema di disinnesto e un sistema di disinnesto idraulico con un disinnestatore sotto forma di un cilindro ricevente con un pezzo di disinnestatore sotto forma di uno stantuffo anulare, un trasduttore sotto forma di una pompa idraulica e un collegamento sotto forma di una conduttura di collegamento idraulica.
  4. 4 . Sistema di disinnesto in particolare secondo la rivendicazione 2 e/o 3, caratterizzato dal fatto che sul componente della scatola del cambio e sul corpo del disinnestatore per la formazione del dispositivo di autobloccaggio sono previsti mezzi complementari l'uno all'altro, formanti insieme un accoppiamento di forma, ove il mezzo previsto sul corpo del disinnestatore è praticato nel corpo del disinnestatore, fabbricato in materiale plastico preferibilmente per mezzo di un procedimento di stampaggio a iniezione.
  5. 5. Sistema di disinnesto in particolare secondo la rivendicazione 4, caratterizzato dal fatto che il mezzo previsto sul disinnestatore è formato integralmente con procedimento di stampaggio a iniezione e viene impiegato senza ulteriore lavorazione.
  6. 6 . Sistema di disinnesto in particolare secondo una delle rivendicazioni da 2 a 5, caratterizzato dal fatto che il dispositivo di autobloccaggio è una connessione a scatto.
  7. 7. Sistema di disinnesto in particolare secondo la rivendicazione 6, caratterizzato dal fatto che almeno un naso a scatto ampliato radialmente previsto sul corpo del disinnestatore viene fissato assialmente in un profilo radiale, eseguito complementarmente, sul componente della scatola del cambio.
  8. 8. Sistema di disinnesto in particolare secondo la rivendicazione 7 caratterizzato dal fatto che una pluralità di nasi a scatto distribuiti sulla periferia e profili radiali, previsti corrispondentemente sul componente della scatola del cambio, che sono disposti in modo segmentato sulla periferia o tutto intorno, formano il dispositivo di autobloccaggio.
  9. 9 . Sistema di disinnesto in particolare secondo una delle rivendicazioni da 1 a 8, caratterizzato dal fatto che nella parte di scatola del cambio e previsto uno spallamento assiale con un profilo segmentato sulla periferia, praticato radialmente verso l'interno, o una scanalatura di forma anulare praticata radialmente, in cui, per il fissaggio del corpo del disinnestatore al componente della scatola del cambio, viene innestato radialmente dall'esterno almeno un naso a scatto, applicato su uno spallamento ampliato assialmente sul corpo del disinnestatore, spallamento che copre lo spallamento assiale del componente della scatola del cambio almeno parzialmente assialmente e radialmente all'interno.
  10. 10. Sistema di disinnesto in particolare secondo una delle rivendicazioni da 1 a 8, caratterizzato dal fatto che sulla parte di scatola del cambio è previsto uno spallamento di forma tubolare ampliato assialmente con un profilo segmentato sulla periferia, praticato sulla periferia esterna dello spallamento, o è prevista una scanalatura anulare ‘eseguita radialmente, in cui almeno un naso a scatto orientato assialmente viene innestato da radialmente all'esterno sul corpo del disinnestatore per il fissaggio del corpo del disinnestatore al componente della scatola del cambio.
  11. 11. Sistema di disinnesto in particolare secondo la rivendicazione 10, caratterizzato dal fatto che uno spallamento orientato assialmente del disinnestatore nello stato fissato del disinnestatore interseca radialmente all'interno lo spallamento di forma tubolare del componente della scatola del cambio.
  12. 12. Sistema di disinnesto in particolare secondo la rivendicazione 11, caratterizzato dal fatto che per mezzo dello spallamento orientata assialmente il disinnestatore viene centrato sulla circonferenza interna dello spallamento di forma tubolare.
  13. 13. Sistema di disinnesto in particolare secondo una delle rivendicazioni .da 1 a 5, caratterizzato dal fatto che sul lato, rivolto verso il componente della scatola del cambio, del corpo del disinnestatore sono previsti almeno due spallamenti a mo‘ di spinotto rialzati assialmente, distribuiti sulla periferia, i quali presentano ciascuno rispetto al loro asse centrale almeno una formatura prevalentemente segmentata o compietamente circostante, orientata radialmente e deformabile, ove per la formazione di un dispositivo di autobloccaggio gli spallamenti a mo’ di spinotto vengono inseriti a forza in aperture previste in modo complementare nel componente della scatola del cambio, e il raggio delle aperture è maggiore del raggio degli spallamenti a mo'di spinotto ed è minore dell'estensione radiale dell'almeno una formatura radiale.
  14. 14. Sistema di disinnesto secondo la rivendicazione 13, caratterizzato dal fatto che 1'estensione radiale delle formature radiali diminuisce in direzione dell’estremità libera degli spallamenti a mo' di spinotto.
  15. 15. Sistema di disinnesto azionabile idraulicamente in particolare secondo una delle rivendicazioni da 3 a 14, caratterizzato dal fatto che con il corpo di materiale plastico del cilindro ricevente è connesso un manicotto di guida, che è fissato alla scatola del cambio ed è disposto radialmente all'interno del corpo di materiale plastico intorno all'albero di ingresso del cambio, e presenta un collare ampliato radialmente, rivolto verso la scatola del cambio, con la cui circonferenza esterna il manicotto di guida è connesso con il corpo di materiale plastico in modo tale che ad una estremità libera di uno spallamento rivolto assialmente in direzione del cuscinetto di disinnesto, formato integralmente sulla circonferenza esterna del collare, presenta un bordo ampliato radialmente, che è inserito in una scanalatura eseguita in modo complementare, formata nel corpo di materiale plastico in direzione del cuscinetto di disinnesto, come un'incisione, e per mezzo di linguette del corpo di materiale plastico, coprenti radialmente questa dall’esterno, e assicurato assialmente nella scanalatura.
  16. 16. Sistema di disinnesto in particolare secondo la rivendicazione 15, caratterizzato dal fatto che il bordo ampliato radialmente è segmentato sulla periferia e forma con le linguette distribuite sulla circonferenza una chiusura a baionetta.
  17. 17. Sistema di disinnesto in particolare secondo una delle rivendicazioni 15 e/o 16, caratterizzato dal fatto che il bordo ampliato radialmente viene inserito innanzitutto nella scanalatura e le linguette vengono formate dal corpo di materiale plastico per mezzo di un procedimento di lavorazione di materiale plastico.
  18. 18. Sistema di disinnesto in particolare secondo la rivendicazione 17, caratterizzato dal fatto che il procedimento di lavorazione di materiale plastico è una presellatura a caldo e/o una presellatura a ultrasuoni.
  19. 19. Sistema di disinnesto in particolare secondo una delle rivendicazioni da 15 a 18, caratterizzato dal fatto che il manicotto di guida e il corpo di materiale plastico sono connessi insieme sotto precarico.
  20. 20. Sistema di disinnesto in particolare secondo una delle rivendicazioni da 15 a 19, caratterizzato dal fatto che il manicotto di guida e il corpo di materiale plastico formano la camera in pressione del cilindro ricevente.
  21. 21. Sistema di disinnesto in particolare secondo una delle rivendicazioni da 15 a 20, caratterizzato dal fatto che il manicotto di guida e il corpo di materiale plastico sono chiusi a tenuta l'uno rispetto all'altro per mezzo di almeno una guarnizione.
  22. 22 . Sistema di disinnesto in particolare secondo una delle rivendicazioni da 15 a 21, caratterizzato dal fatto che la guarnizione è un anello a O, una guarnizione piatta o una guarnizione di liquido e scorrevole.
  23. 23. Sistema di disinnesto in particolare secondo la rivendicazione 22, caratterizzato dal fatto che la guarnizione scorrevole viene colata in una scanalatura prevista nel corpo di materiale plastico e si solidifica successivamente .
  24. 24. Sistema di disinnesto in particolare secondo la rivendicazione 22 e/o 23, caratterizzato dal fatto che la guarnizione di liquido contiene almeno un componente di caucciù siliconico o di resina siliconica.
  25. 25. Sistema di disinnesto in particolare secondo una delle rivendicazioni da 21 a 23, caratterizzato dal fatto che la guarnizione chiude a tenuta una superficie di tenuta radialmente all'esterno di una camera in pressione del cilindro ricevente e di uno sbocco di almeno una conduttura per il mezzo in pressione nella camera in pressione, ove la superficie di tenuta è minimizzata per quanto riguarda la sua circonferenza.
  26. 26. Sistema di disinnesto in particolare secondo la rivendicazione 25, caratterizzato dal fatto che la guarnizione è una guarnizione piatta con una superficie di tenuta di forma anulare, che copre la conduttura, ove nel corpo di materiale plastico è previsto rialzato assialmente un contorno di tenuta circondante radialmente la camera in pressione e la conduttura, il quale, con interposizione della guarnizione piatta, forma con lo spallamento assiale del manicotto di guida una sede di tenuta.
  27. 27. Sistema di disinnesto in particolare secondo una delle rivendicazioni da 15 a 26, caratterizzato dal fatto che il manicotto di guida alla sua estremità aperta, rivolta verso la frizione, presenta un arresto di estremità in un sol pezzo con il manicotto di guida, per lo stantuffo.
  28. 28. Sistema di disinnesto in particolare secondo la rivendicazione 27, caratterizzato dal fatto che l'arresto di estremità serve come sicurezza per il trasporto.
  29. 29. Sistema di disinnesto in particolare secondo una delle rivendicazioni 27 e/o 28, caratterizzato dal fatto che l'arresto di estremità è formato da un bordo deformato radialmente verso l'esterno.
  30. 30 . Sistema di disinnesto in particolare secondo una delle rivendicazioni 27 e/o 29, caratterizzato dal fatto che l'arresto di estremità è formato da almeno una linguetta, orientata dal manicotto di guida radialmente verso l'esterno.
  31. 31. Sistema di disinnesto in particolare secondo una delle rivendicazioni 27 e/o 29, caratterizzato dal fatto che l'arresto di estremità è formato da almeno una linguetta orientata radialmente verso l'esterno ed estendentesi in direzione circonferenziale.
  32. 32 . Sistema di disinnesto in particolare secondo una delle rivendicazioni da 27 a 31, caratterizzato dal fatto che il manicotto di guida è formato da materiale plastico, e l'arresto di estremità è formato come almeno un naso a scatto o un bordo in un sol pezzo dal manicotto di guida o dal corpo con manicotto di guida.
  33. 33. Sistema di disinnesto azionabile idraulicamente per una frizione ad attrito di un autoveicolo, costituito almeno da una pompa idraulica, un dispositivo di alimentazione di mezzo in pressione fra pompa idraulica e un cilindro ricevente, ove il cilindro ricevente è eseguito come unità a stantuffo e cilindro, in cui uno stantuffo eseguito a forma di anello è alloggiato in una cavità in pressione del cilindro alimentabile da una pompa idraulica con compressione, ed à chiuso a tenuta per mezzo di una guarnizione ad anello scanalato rispettivamente una parete di cilindro radialmente esterna e radialmente interna, prevista nella zona di spostamento della guarnizione ad anello scanalato, caratterizzato dal fatto che almeno sulla parete di cilindro radialmente esterna come superficie di contatto con la guarnizione ad anello scanalato, è disposto un manicotto metallico.
  34. 34. Sistema di disinnesto in particolare secondo la rivendicazione 33, caratterizzato dal fatto che sulla parete di cilindro radialmente esterna e radialmente interna è previsto un manicotto metallico.
  35. 35. Sistema di disinnesto in particolare secondo la rivendicazione 33 e/o 34, caratterizzato dal fatto che il manicotto è in alluminio, acciaio titanio o loro leghe.
  36. 36. Sistema di disinnesto in particolare secondo una delle rivendicazioni da 33 a 35, caratterizzato dal fatto che almeno un manicotto è rivestito con uno strato riducente il coefficiente di attrito fra guarnizione ad anello scanalato e manicotto.
  37. 37 Sistema di disinnesto in particolare secondo la rivendicazione 36, caratterizzato dal fatto che lo strato è uno strato di grasso o di nobilitazione di metallo.
  38. 38. Sistema di disinnesto in particolare secondo una delle rivendicazioni da 33 a 37, caratterizzato dal fatto che il manicotto metallico per mezzo di un bordo ampliato radialmente sul lato non rivolto verso lo stantuffo, delimita la cavità in pressione, ove il bordo è appoggiato ad uno spallamento ampliato radialmente verso l'interno del corpo di materiale plastico, è chiuso a tenuta contro quest'ultimo tramite una superficie di tenuta, e il manicotto metallico, viene fissato assialmente per mezzo di un pezzo di materiale plastico sovrapponentesi radialmente dall'esterno al manicotto metallico dal lato non rivolto verso la superficie di tenuta, il quale pezzo di materiale plastico, dopo l'introduzione del manicotto, viene fissato su una sporgenza assiale.
  39. 39. Sistema di disinnesto in particolare secondo la rivendicazione 38, caratterizzato dal fatto che il pezzo di materiale plastico viene saldato, incollato con il corpo di materiale plastico o viene fissato per mezzo di una connessione ad arresto in una zona di contatto circostante radialmente .
  40. 40. Sistema di disinnesto azionabile idraulicamente per una frizione ad attrito di un autoveicolo, costituito almeno da una pompa idraulica, un dispositivo di alimentazione di mezzo in pressione fra pompe idrauliche e un cilindro ricevente, ove il cilindro ricevente è eseguito come unità a stantuffo e cilindro, in cui uno stantuffo eseguito a forma di anello è alloggiato in una cavità in pressione del cilindro alimentata con pressione dalla pompa idraulica, e il cilindro è costituito sostanzialmente da materiale plastico, caratterizzato dal fatto che nel cilindro di materiale plastico è previsto almeno uno spallamento per l'alimentazione di mezzo in pressione dal dispositivo di alimentazione di mezzo in pressione nella cavità in pressione, ove per la chiusura a tenuta della cavità in pressione verso l'esterno il cilindro di materiale plastico è almeno in due pezzi.
  41. 41 . Sistema di disinnesto in particolare secondo la rivendicazione 40, caratterizzato dal fatto che lo spallamento è formato da un bocchettone per almeno una conduttura di mezzo in pressione fra un'apertura in una campana della frizione alloggiente una frizione, azionata dal cilindro ricevente, e il cilindro ricevente, e un corpo alloggiente lo stantuffo, con un corpo di materiale plastico, che è connettibile in modo fisso con il corpo e ove bocchettone e corpo sono formati da materiale plastico.
  42. 42. Sistema di disinnesto in particolare secondo la rivendicazione 40 e/o 41, caratterizzato dal fatto che un bocchettone formato dal corpo di materiale plastico o toglibile e una conduttura del mezzo in pressione sono distanziati l'uno dall'altro assialmente nella camera, ove la conduttura nella zona della parete, delimitante sostanzialmente assialmente la camera in pressione, della camera in pressione, sbocca nella camera in pressione.
  43. 43. Sistema di disinnesto in particolare secondo la rivendicazione 42, caratterizzato dal fatto che il corpo di materiale plastico è fabbricato per mezzo di un procedimento di stampaggio a iniezione, e per la realizzazione di una connessione estendentesi sostanzialmente assialmente fra uno sbocco del bocchettone e la conduttura verso la camera in pressione, e prevista un'apertura nel corpo di materiale plastico.
  44. 44. Sistema di disinnesto in particolare secondo la rivendicazione 43, caratterizzato dal fatto che l'apertura viene chiusa a tenuta con un tappo.
  45. 45. Sistema di disinnesto in particolare secondo la rivendicazione 44, caratterizzata dal fatto che il tappo è saldato, incollato o, con interposizione di un anello di tenuta, è bloccato, avvitato o presellato con il corpo di materiale plastico.
  46. 46. Sistema di disinnesto azionabile idraulicamente per una frizione ad attrito di un autoveicolo, costituito almeno da una pompa idraulica, un dispositivo di alimentazione di mezzo in pressione fra pompa idraulica e un cilindro ricevente, ove un cilindro ricevente è eseguito come unità a stantuffo e cilindro, in cui uno stantuffo eseguito a forma di anello è alloggiato in una cavità in pressione del cilindro corrispondenté, alimentatile con pressione dalla pompa idraulica, e il cilindro è costituito sostanzialmente da materiale plastico, caratterizzato dal fatto che nel cilindro di materiale plastico è disposto un sensore di percorso per la rivelazione del percorso dello stantuffo.
  47. 47. Sistema di disinnesto in particolare secondo la rivendicazione 46, caratterizzato dal fatto che il sensore di percorso è stampato a iniezione nel cilindro di materiale plastico.
  48. 48 . Sistema di disinnesto in particolare secondo una delle rivendicazioni 46 e/o 47, caratterizzato dal fatto che 1'almeno una conduttura verso il sensore di percorso à guidata in un bocchettone, contenente condutture in pressione, del cilindro di materiale plastico.
  49. 49. Sistema di disinnesto azionabile idraulicamente per una frizione ad attrito di un autoveicolo, almeno costituito da una pompa idraulica, un dispositivo di alimentazione di mezzo in pressione fra pompa idraulica e un cilindro ricevente, ove il cilindro ricevente è eseguito come unità a stantuffo e cilindro, in cui uno stantuffo eseguito a forma di anello è alloggiato in una cavità in pressione del cilindro corrispondente, alimentabile con pressione dalla pompa idraulica, e il cilindro e costituito sostanzialmente da materiale plastico, caratterizzato dal fatto che il materiale previsto per la fabbricazione del cilindro in materiale plastico contiene almeno un componente per la riduzione dell'attrito radente dello stantuffo sul cilindro.
  50. 50 . Sistema di disinnesto in particolare secondo la rivendicazione 49, caratterizzato dal fatto che il lubrificante è grafite e/o un idrocarburo polifluorurato come PTFE.
  51. 51. Sistema di disinnesto in particolare secondo una delle rivendicazioni 49 e/o 50, caratterizzato dal fatto che il lubrificante è presente nel materiale in una quantità dal 5 al 20%, preferibilmente dall'8 al 15%.
  52. 52. Sistema di disinnesto in particolare secondo una delle rivendicazioni da 49 a 51, caratterizzato dal fatto che la composizione del materiale è prevista come segue: - dal 35 al 75% di termoplastica o di duroplastica - dal 20 al 45% di fibre - dal 5 al 20% di mezzo lubrificante di scorrimento
  53. 53 . Sitema di disinnesto azionabile idraulicamente per una frizione ad attrito di un autoveicolo, almeno costituito da una pompa idraulica, un dispositivo di alimentazione di mezzo in pressione fra pompa idraulica e un cilindro ricevente, ove il cilindro ricevente è eseguito come unità a stantuffo e cilindro, in cui uno stantuffo eseguito a forma di anello è alloggiato in una cavità in pressione del cilindro corrispondente, aumentabile con pressione dalla pompa idraulica, e per mezzo di una guarnizione ad anello scanalato è chiuso a tenuta rispetto ad una parete di cilindro radialmente esterna e radialmente interna, previste ciascuna nella zona di spostamento della guarnizione ad anello scanalato, caratterizzato dal fatto che il cilindro è rivestito metallicamente parzialmente su almeno una parete del cilindro.
  54. 54. Sistema di disinnesto azionabile idraulicamente per una frizione ad attrito di un autoveicolo, costituito almeno da una pompa idraulica, un dispositivo di alimentazione di mezzo in pressione fra pompa idraulica e un cilindro ricevente, ove il cilindro ricevente è eseguito come unità a stantuffo e cilindro, in cui uno stantuffo eseguito a forma di anello è alloggiato in una cavità in pressione del cilindro corrispondente, aumentabile con pressione dalla pompa idraulica, e per mezzo di una guarnizione ad anello scanalato è chiuso a tenuta rispetto ad una parete di cilindro radialmente esterna e radialmente interna, prevista ciascuna nella zona di spostamento della guarnizione ad anello scanalato, ove la parete di cilindro radialmente interna è formata da un manicotto metallico, ed è connessa con il cilindro restante, caratterizzato dal fatto che il manicotto metallico e connesso con il cilindro in modo spostabile radialmente rispetto a quest'ultimo
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