ITMI20000284A1 - Dispositivo di videocontrollo compatto can assi di misura composti y z x - Google Patents

Description

"DISPOSITIVO DI VIDEOCO NT ROLLO COMPATTO CON ASSI DI MISURA COMPOSTI Y, Z, X”

D E S C R I Z I O N E

Fondamenti dell'invenzione

Quest’invenzione si riferisce a dispositivi di videocontrollo aventi un carrello del sistema ottico mobile in modo regolabile lungo gli assi X (orizzontale) e Z (verticale) al di sopra di un piano o tavolo di lavoro trasparente dell’oggetto, che è mobile lungo un asse Y (orizzontale) disposto perpendicolare agli assi X e Z, e al di sotto del quale tavolo un sistema di collimatore del piano inferiore è regolabile lungo un altro asse X contemporaneamente alla regolazione dell'asse X del carrello del sistema ottico. Fino ad oggi i sistemi di videocontrollo tipici del tipo descritto hanno utilizzato un piano o tavolo di lavoro dell’oggetto montato su una base per la regolazione lungo i rispettivi assi X e Y che si estendono perpendicolarmente fra loro, e generalmente al di sotto di esso un sistema ottico di visualizzazione verso il basso sostenuto da una slitta che è montata per ottenere il movimento verticale su un asse Z. Oltre a tale sistemi tipici, i sistemi adatti per eseguire misure molto più grandi sono spesso formati come parte di una disposizione di cavalletto che supporta il sistema ottico e la sua slitta mobile verticalmente. Tipicamente in tale sistema una struttura a ponte ampia è supportata su due cuscinetti lineari ampi che supportano il ponte per il movimento solo in una direzione Y rispetto ad un oggetto stazionario. Sul ponte è montata una slitta lineare che è regolabile sul ponte in una direzione X, e che sostiene la slitta del sistema ottico per la regolazione verticale sul ponte. In questo modo il sistema ottico può essere posizionato su una posizione X, Y desiderata.

Fra i vantaggi della presente invenzione rispetto a tali sistemi della tecnica precedente esiste il fatto che il campo di misura nella direzione verticale Z può essere esteso in modo sostanziale, mentre offre certi vantaggi di precisione. Per esempio essendo l'asse X in una relazione fissa rispetto al piano di misura del sistema ottico ad una qualsiasi altezza Z entro il volume di misura, si fornisce una migliore capacità e si riducono gli effetti dell'imprecisione di beccheggio, di rollio e di imbardata dei meccanismi della slitta lineare associata.

In accordo a questo, un oggetto di quest’invenzione quello di fornire un dispositivo di videocontrollo compatto perfezionato del tipo descritto che utilizza un piano o supporto di lavoro dell’oggetto che si sposta su una slitta lineare solo in una direzione (la direzione Y) mentre la slitta o carrello che è montata/o per il movimento nella direzione X, e che supporta su di sé il sistema ottico, è mobile verticalmente nella direzione Z contemporaneamente al sistema ottico completo.

Un altro oggetto quest’invenzione è quello di fornire un sistema di videocontrollo perfezionato del tipo descritto, nel quale il piano o supporto di lavoro dell'oggetto è montato su una base per il movimento solo in una direzione (la direzione Y), mentre il meccanismo del giogo, che è montato per il movimento verticale sulla base rispetto al supporto di lavoro, ha montato su esso una slitta o un carrello che è mobile in una direzione X sul giogo, e che sostiene un sistema ottico associato che è montato per il movimento con il carrello nelle direzioni X e Z rispetto al supporto di lavoro.

Ancora un altro oggetto di quest’invenzione è quello di fornire un dispositivo di videocontrollo compatto perfezionato del tipo descritto, nel quale un collimatore del piano inferiore è montato al di sotto del supporto di lavoro o piano dell’oggetto trasparente per la regolazione con il sistema ottico nella direzione X, per mantenere in tal modo il collimatore in registro con la testa ottica del sistema ottico.

Un altro vantaggio di quest'invenzione è che essa include un carrello del sistema ottico che è regolabile orizzontalmente in una direzione X su un giogo che a sua volta è regolabile verticalmente in una direzione Z, per ottenere in tal modo il movimento preciso Z del sistema ottico.

Ancora un altro oggetto di quest’invenzione è quello di fornire un dispositivo di controllo del tipo descritto, nel quale un carrello del sistema ottico, che è nella direzione X, è collegato tramite un cavo con un collimatore del piano inferiore per trasmettere il movimento del carrello del sistema ottico al collimatore del piano inferiore.

SOMMARIO DELL'INVENZIONE

Una slitta di supporto di lavoro trasparente è montata su una base per la regolazione orizzontale su essa in una direzione Y. Un giogo è supportato per il movimento verticale in una direzione Z su una coppia di colonne cilindriche che si estendono verso l’alto dalla superficie superiore della base. Un carrello che è montato sulla faccia del giogo per ottenere la regolazione orizzontale in una direzione X sostiene un sistema di lenti avente nella sua estremità inferiore un meccanismo di lenti di obiettivo che è rivolto verso il supporto di lavoro trasparente, e che ha nella sua estremità superiore una telecamera per ricevere un’immagine dal meccanismo delle lenti di obiettivo. Un braccio di supporto del collimatore del piano inferiore è montato nella base al di sotto del supporto di lavoro trasparente per la regolazione orizzontale nella direzione X. L’estremità anteriore del braccio si estende al di sotto del supporto di lavoro trasparente e presenta una sorgente di luce collimata, che è in registro con il meccanismo delle lenti di obiettivo ed è disposta per illuminare il lato inferiore di un pezzo montato sul supporto di lavoro trasparente. Un sistema di cavi collega il carrello de! sistema ottico al braccio del collimatore del piano inferiore di modo che il carrello e il braccio possano spostarsi contemporaneamente nella direzione X, in tal modo mantenendo la sorgente di luce collimata sempre in registro con le lenti di obiettivo del sistema ottico.

BREVE DESCRIZIONE DEI DISEGNI:

I disegni allegati illustrano:

- La Figura 1 è una vista prospettica di un dispositivo di videocontrol lo compatto realizzato in accordo con una forma di realizzazione di questa invenzione, e che illustra schematicamente con le linee intersecantisi X, Y e Z le direzioni rispettivamente differenti nelle quali sono regolabili i tre differenti componenti del dispositivo;

- La Figura 2 è una vista di prospetto anteriore di questo dispositivo, ma con una sua porzione illustrata in sezione;

- La Figura 3 è una vista di prospetto posteriore di questo dispositivo in una scala leggermente inferiore, e che illustra un modo nel quale il componente del collimatore del piano inferiore del dispositivo può essere collegato tramite un meccanismo di cavi a un carrello di controbi lanciai ura che è montato con un carrello del sistema di lenti per la regolazione nella direzione Z tramite un giogo regolabile verticalmente, e per la regolazione nella direzione X rispetto al giogo; e

- La figura 4 è una vista di prospetto posteriore simile alla Figura 3, ma che illustra una forma modificata del meccanismo dei cavi illustrato in Figura 3.

DESCRIZIONE DETTAGLIATA DELLE FORME DI REALIZZAZIONE PREFERITE.

Con riferimento ora ai disegni con i numeri di riferimento, 10 indica complessivamente la base del dispositivo di videocontrollo compatto realizzato in accordo con una forma di realizzazione di quest’invenzione. La base 10, che è generalmente di configurazione rettangolare, ha una superficie anteriore piatta 11 e una superficie superiore piatta 12 estendentesi ortogonalmente alla superficie anteriore 11. La superficie superiore 12 presenta, formata centralmente su essa, una cavità 13 sagomata di forma rettangolare e relativamente profonda che si estende fra le estremità anteriore e posteriore della base 10, e che ha le pareti laterali parallele distanziate opposte 14 e 15. Come illustrato in Figura 1 , è previsto un tavolo di supporto di lavoro di forma rettangolare 16 montato nella cavità 13 per la sua regolazione longitudinale nella direzione Y. Come illustrato più chiaramente in Figura 2 i lati opposti del tavolo 16 sono supportati da due serie di cuscinetti a sfere lineari 17 nelle pareti laterali opposte 14 e 15 della cavità 13. Come la base 10, il tavolo 16 ha nella sua superficie superiore una cavità rettangolare ampia 18 (Figura 2), l'estremità superiore della quale è chiusa da una piastra di supporto di lavoro 19 rettangolare e trasparente che è fissata lungo i suoi bordi nelle cavità dì registro formate nelle superfici interne della cavità 18. Sono previsti due supporti a barra cilindrica 21 fissati nelle loro estremità inferiori nella base 10 adiacenti alla sua estremità posteriore, e sporgenti verticalmente verso l'alto dalla superficie superiore 12 della base in relazione distanziata parallela fra loro. Come illustrato in Figura 1 , è previsto un giogo rigido 24 che ha generalmente sezione trasversale rettangolare, montato adiacente alle sue estremità opposte sui supporti 21 per la sua regolazione verticale tramite una coppia di viti di azionamento convenzionali 22 nella direzione Z. Le viti 22, che sono collegate nelle loro estremità inferiori agli alberi di una coppia di motori 23 (Figura 2) che sono montati nella base 10 adiacenti alle sue estremità opposte, sono collegate girevolmente ai fori filettati internamente formati nel giogo 24 e adiacenti alle sue estremità opposte. I motori 23, che possono es-sere controllati da un mezzo convenzionale qualsiasi che non fa parte di quest'invenzione, spostano contemporaneamente il giogo di spostamento 24 selettivamente in direzioni opposte sull'asse Z.

Nella sua faccia o superficie anteriore, ossia la superficie che è rivolta verso l'estremità anteriore della base 10, il giogo 24 presenta una cavità rettangolare allungata 25, che si estende fra le estremità opposte del giogo stesso, e che sostiene scorrevolmente in essa una slitta o carrello di forma rettangolare 26 che è supportata/o sul giogo 24 per il movimento di scorrimento rispetto ad esso nella direzione X. Fissata alla faccia del carrello 26 per il movimento con esso nella direzione X è prevista una carcassa 27 per un sistema di ingrandimento ottico convenzionale. Montata sull'estremità superiore della carcassa 27 per il movimento con essa è prevista una telecamera convenzionale 28, che è prevista per ricevere dal sistema ottico le immagini del pezzo (non illustrato) appoggiato sulla piastra trasparente 19. Per questo scopo un obiettivo 29, che sporge dall'estremità inferiore della carcassa 27, ha nel suo interno un meccanismo di lenti di obiettivo usuale, che è previsto per essere regolato in registro con un pezzo che è appoggiato sulla piastra 19 per il controllo tramite il sistema ottico e per la registrazione tramite la telecamera 28.

Il carrello 26 è attraversato da un foro lungo 31 che si estende nella direzione X fra le estremità opposte del carrello.

Fissata in una cavità del carrello 26 realizzata intermedia fra le sue estremità è prevista una madrevite di azionamento 32 avente un foro filettato internamente disposto coassialmente al foro del carrello 31 . Una vite di azionamento 33 del carrello, che si estende coassialmente e girevolmente attraverso il foro 31 del carrello, è avvitata per ottenere il movimento di azionamento in mezzaria delle sue estremità con il foro nella madrevite di azionamento 32. La vite 33 è collegata in un’estremità con l'albero di uscita di un motore 34 che è fissato al fondo della cavità 25 del giogo 24 adiacente ad una sua estremità, ed è supportata girevolmente nella sua estremità opposta in un cuscineto 35, che è anche fissato nella cavità 25 adiacente alla sua estremità opposta. Quando il motore 34 viene alimentato la vite di comando 33 aziona il carrello 24 selettivamente nelle direzioni opposte entro la cavità 25, e sempre nella direzione X. Contemporaneamente a tale movimento, la carcassa 27 e la sua telecamera 28 associata e l’obiettivo 29 delle lenti similarmente ven- -gono spostati come un gruppo unico nella direzione X con il carrello 26. Per determinare la posizione esatta del carrello 26 e della carcassa 27 del sistema ottico associato possono essere utilizzati dispositivi di rilevamento di posizione convenzionali. Nella forma di realizzazione illustrata il carrello 26 ha montato in una sua cavità un sensore elettrico di posizione 37, che è in registro con una scala ampia 38 che è montata nel fondo della cavità 25 per estendersi longitudinalmente ad essa nella direzione X. In un modo simile ciascuna barra verticale 21 e 22 ha montata su essa una scala lunga 41 che è in registro con uno di due sensori elettrici 42 che sono montati nel giogo 24 adiacente alle sue estremità opposte per fornire indicazioni precise della posizione del giogo 24 nella direzione Z rispetto alla camera di supporto del pezzo. Come illustrato in Figura 1 , le sezioni frangiate del tavolo 16 nei loro lati opposti si sovrappongono scorrevolmente alla superficie superiore 12 della base 10 e sostengono i sensori elettrici 44, che sono in registro con e sono scorrevoli sulle superfici superiori delle scale lineari lunghe 45, che sono fissate alla superficie superiore 12 della base 10 adiacente ai lati opposti della cavità 13. In questo modo le posizioni rispettive del carrello 26 nella direzione X, del tavolo 26 nella direzione Y, e del giogo 24 nella direzione Z possono essere determinate accuratamente tramite i segnali prodotti dai sensori 37, 42 e 44.

E' previsto un braccio di supporto allungato 53 del collimatore montato nella cavità 13 della base 10 per il movimento nella direzione X al di sotto della piastra di supporto di lavoro 19. Il braccio 53, che generalmente ha una sezione trasversale rettangolare, è supportato scorrevolmente adiacente alla sua estremità posteriore o sinistra, come illustrato in Figura 1, su una coppia di barre di guida cilindriche parallele distanziate 51 e 52, che sono fissate nelle loro estremità opposte alle pareti laterali opposte 14 e 15 in una cavità 13 della base 10. Le barre 51 e 52, che si estendono parallele fra loro nella direzione X, si estendono scorrevolmente attraverso una coppia di cavità di registro formate nel braccio 53 in posizione mediana fra le sue estremità per estendersi parallele fra . loro fra i lati opposti del braccio. Il braccio 53 è pertanto scorrevole nella direzione X sulle barre 51 e 52, e in un piano che è distanziato al di sotto del e parallelo al piano di supporto di lavoro trasparente 19.

Sulla sua estremità anteriore il braccio 53 ha nella sua superficie superiore un’apertura 54 che, come notato nel seguito, è posizionata in registro con il meccanismo delle lenti di obiettivo sostenute dall’obiettivo 29 nell’estremità inferiore della carcassa della telecamera 27. Montata nel braccio 53 al di sotto dell'apertura 54 è prevista una sorgente di luce convenzionale che è azionabile in un modo convenzionale per trasmettere la luce collimata verso l’alto attraverso l'apertura 54 e contro il fondo di un qualsiasi pezzo che deve essere montato sopra l’apertura sulla piastra trasparente 19.

Per mantenere l'estremità del braccio 53 che emette la luce in registro con la carcassa 27 della telecamera è necessario che il carrello 26 della telecamera si sposti all'unisono nella direzione X. Per questo scopo la faccia posteriore della cavità 25 ha nella sua superficie una cavità lunga 56, nella quale è montata scorrevolmente una faccia posteriore del carrello di controbilanciamento 57, che è scorrevole nella direzione X fra le estremità opposte del giogo 24. Per questo scopo il carrello 26 è fissato in una sua estremità (l'estremità sinistra di Figura 1 e l'estremità destra di Figura 3) ad un’estremità di un cavo 61, l'estremità opposta del quale cavo è fissata ad un’estremità (l'estremità sinistra di Figura 1 e l'estremità destra di Figura 3) del carrello posteriore 57. In posizione intermedia fra le sue estremità il cavo 61 è avvolto a due pulegge 62 e 63 circolari e distanziate che sono montate per la rotazione su un piano comune attorno ad assi verticali distanziati che sono disposti adiacenti alle estremità sinistre delle cavità 25 e 56 del giogo 24, come illustrato in Figura 1. Nella sua estremità opposta, o nell'estremità destra di Figura 1 e nell’estremità sinistra di Figura 3, il carrello anteriore 26 è fissato ad un'estremità dell’altro cavo 65, l'estremità opposta del quale è collegata al carrello posteriore 57 nella sua estremità remota rispetto all'estremità alla quale è collegato il cavo 61, vale a dire rispetto all’estremità destra del carrello 57, come illustrato in Figura 1 , e alla sua estremità sinistra, come illustrato in Figura 3. In posizione intermedia fra le sue estremità il cavo 65, come il cavo 61 , viene avvolto attorno a due pulegge 66 e 67 distanziate, che sono montate sul giogo 24 adiacenti alle estremità destre in Figura 1 delle cavità 25 e 56 per girare in un piano orizzontale comune.

Oltre ad essere collegato al carrello anteriore 26, è con riferimento ora alla Figura 3, il carrello posteriore 57 ha montato girevolmente sulla sua faccia posteriore un rullo 71 che ruota attorno a un asse Y, e che ha associato ad esso, in un modo convenzionale, una molla di recupero, lo scopo della quale verrà indicato successivamente. Il rullo 71 è collegato al braccio 53 del collimatore tramite un altro cavo 72, che è avvolto in posizione intermedia fra le sue estremità attorno al rullo 71 e che si estende nelle sue estremità opposte, e in direzioni opposte rispetto ai lati diametralmente opposti del rullo, attorno ad una coppia di pulegge 73 e 74 rispettivamente, che sono montate nella cavità 56 del giogo 24 per ruotare attorno agli assi Y paralleli e distanziati. Un'estremità del cavo 72 si estende dalla puleggia 73 verticalmente verso il basso ove essa passa attorno ad un’altra puleggia 75, che è montata nella base 10, e quindi è disposta orizzontalmente verso un punto in cui essa è collegata ad un lato del braccio 53 fra le barre di guida 51 e 52. L'altra estremità del cavo 72, dopo essere passata attorno alla puleggia 74, passa verticalmente verso il basso e attorno ad un'altra puleggia 76, che è montata per girare nella base 10 adiacente al suo lato remoto rispetto al lato contenente la puleggia 75. Dopo essere passata attorno alla puleggia 76 l'estremità associata del cavo 72 è collegata al lato del braccio 53 opposto al e in registro con il punto al quale è stata collegata l’estremità opposta del cavo.

Come risultato dei collegamenti del cavo sopra citati, quando il carrello anteriore 26 viene spostato in una direzione X, per esempio verso la destra in Figura 3, il cavo 61 provoca io spostamento del carrello posteriore 57 verso la sinistra in Figura 3. Il rullo 71 viene bloccato per non ruotare tramite la sua molla di riavvolgimento associata, di modo che, quando il carrello 57 si sposta verso la sinistra in Figura 3, la sezione del cavo 72 che è avvolta alle pulegge 73 e 75 provoca l’estrazione del braccio 53 verso la destra in Figura 3, in tal modo mantenendo la sorgente di luce nel braccio 53 in registro verticale con il meccanismo delle lenti dell’obiettivo 29. Naturalmente quando il carrello anteriore 26 viene spostato verso sinistra in Figura 3, il carrello 57 si sposterà nella direzione opposta e il cavo 72, tramite le pulegge 74 e 76, sposterà anche il braccio 53 per muoverlo verso la sinistra in Figura 3.

La Figura 4, che è una vista posteriore complessivamente simile alla Figura 3, illustra una forma modificata dell'invenzione nella quale il carrello posteriore 57 è fissato al carrello anteriore 26 per il movimento con esso nella direzione X per mezzo di una barra o mensola rigida 81.

In un’estremità la barra 81 è fissata alla parte posteriore del carrello 26 e si estende all'indietro rispetto ad esso attraverso una fessura lunga 82 formata nel giogo 24, ed è fissata nella sua estremità opposta contro la superficie posteriore del giogo 57. Come illustrato in Figura 4, la mensola 81 pertanto fissa i carrelli 26 e 57 in registro fra di loro, ed è longitudinalmente scorrevole nella fessura 82 che si estende nella direzione X nel giogo 24 in posizione intermedia fra le sue estremità. Come nella precedente forma di realizzazione, il rullo 71 circolare contrastato da molla è montato per girare intorno ad un asse Y sulla faccia posteriore del carrello 57. Inoltre, come nella forma di realizzazione precedente, un cavo 71 viene avvolto in posizione intermedia fra le sue estremità attorno al rullo 71, ed ha le sue estremità opposte che si estendono in direzioni opposte dai lati diametralmente opposti del rullo.

In questa forma di realizzazione le estremità opposte del cavo 72 si estendono attorno ad una prima coppia di pulegge di inversione distanziate 83 e 84, che sono montate nella cavità 56 per ruotare attorno agli assi Y distanziati delle estremità opposte del carrello 57. Dalla puleggia 83 l'estremità associata del cavo 72 si estende orizzontalmente in una direzione X verso l'estremità opposta della cavità 56 ed è fatta passare su un'altra puleggia 85 che è montata girevolmente nella cavità 56 coassialmente ad un asse Y. Dalla puleggia 85 il cavo 72 passa verticalmente verso il basso e attorno ad un'altra puleggia 86 montata sull’asse Y che è montata girevolmente nella base 10, dopo la quale il cavo passa in una direzione X nella cavità 13, nella quale la sua estremità di terminazione è fissata su un lato del braccio 53.

L'altra estremità del cavo 72, dopo essere passata attorno alla puleggia di inversione 84 si estende nella direzione X verso l'estremità opposta della cavità 56, nella quale essa passa attorno ad un’altra puleggia 87 montata sull'asse Y, e quindi verticalmente verso il basso verso una sesta puleggia 88, che è montata nella base 10 per girare attorno ad un asse Y. Dalla puleggia 88 l'estremità associata del cavo 72 passa nella direzione X nella cavità 13, in cui essa è fissata al lato del braccio 53 opposta alla e in registro con l'altra estremità del cavo.

Con questa costruzione, quando i carrelli anteriore e posteriore 26 e 57 si spostano contemporaneamente per esempio verso la sinistra in figura 4, la puleggia d’inversione 84 fornisce un gioco per l'estremità associata del cavo 72, mentre la puleggia d’inversione 83 provoca l'estrazione dell'estremità associata del cavo 72 nella stessa direzione dei carrelli 26 e 57, in tal modo provocando l'arresto dell'estremità di emissione di luce del braccio 53 in registro con l’obiettivo delle lenti 29. Questa costruzione elimina la necessità di impiegare i cavi 61 e 65 descritti in connessio — ne con la forma di realizzazione precedente. Inoltre, in connessione con le due forme di realizzazione, se il giogo 24 viene spostato verticalmente sulle colonne 21, il rullo contrastato da molla 71 permette l'estensione della lunghezza operativa complessiva del cavo 72 quando il giogo viene sollevato, e al contrario, quando il giogo 24 si sposta verso il basso sulle colonne 21, la molla di riavvolgimento associata con il rullo 71 provoca la rotazione del rullo in una direzione (per esempio in senso antiorario nelle Figure 3 e 4) per mantenere la corretta tensione nel cavo 72 in ogni momento.

Da quanto sopra sarà evidente che la presente invenzione fornisce un dispositivo di controllo estremamente accurato e compatto che utilizza nel braccio 53 un illuminatore del piano inferiore che rimane sempre in registro con il meccanismo delle lenti di obiettivo nell'obiettivo 21 indipendentemente dalla regolazione della telecamera associata 28 nella direzione X o Z, e indipendentemente anche dal movimento del pezzo associato che verrà controllato con il movimento del tavolo 16 e del suo supporto di lavoro trasparente 19 nella direzione Y. Inoltre i sensori elettrici di posizione 37, 42 e 44, in associazione con le loro scale correlate, forniscono indicazioni istantanee e molto accurate delle posizioni rispettive dei componenti che sono regolati nelle direzioni X, Z e Y rispettivamente.

Mentre quest’invenzione è stata illustrata e descritta in dettaglio in connessione solo con sue certe forme di realizzazione, sarà evidente che essa può subire ancora altre modifiche. Per esempio, una sonda di contatto convenzionale potrebbe essere montata sul giogo 24 adiacente al o al posto del sistema ottico di telecamera, e per la regolazione anche nella direzione X sul giogo. Inoltre, naturalmente, due cavi separati potrebbero essere avvolti sul rullo 71 , o su due di tali rulli, per eseguire la stessa funzione del cavo 72. Inoltre sarà anche evidente che questa domanda è intesa per coprire una qualsiasi di tali modifiche che possono ricadere entro lo scopo accessibile ad una persona esperta della tecnica, o entro lo scopo delle rivendicazioni allegate.

Claims (11)

1. R I V E N D I C A Z l 0 N I 1. Un dispositivo di videocontrollo avente un telaio, un tavolo di supporto di lavoro montato su detto telaio per la regolazione in movimento alternativo su esso in orizzontale in una direzione Y, e un elemento di giogo montato su detto telaio per la regolazione verticale su esso al di sopra di detto tavolo in una direzione Z, che si estende ortogonalmente a detta direzione Y, il perfezionamento comprendendo: un carrello di sistema ottico montato su detto elemento di giogo per la regolazione verticale con esso, e per la regolazione in movimento alternativo rispetto ad esso in una direzione X che si estende ortogonalmente a ciascuna di dette direzioni Y e Z, e un sistema ottico di telecamera montato su detto carrello per il movimento con esso nelle direzioni X e Z, detto sistema avendo adiacente ad una sua estremità un meccanismo delle lenti di obiettivo disposto per essere in registro con un pezzo disposto per il controllo su detto tavolo, e avente adiacente alla sua estremità opposta una telecamera per la ricezione di immagini di un pezzo da detto meccanismo di lenti.
2. 2. Dispositivo di videocontrollo come definito nella rivendicazione 1 , nel quale detto tavolo di supporto del pezzo è trasparente, e un meccanismo di illuminazione del piano inferiore è montato su detto telaio al di sotto di detto tavolo e serve per dirigere la luce verso l'alto attraverso detto tavolo.
3. 3. Dispositivo di videocontrollo come definito nella rivendicazione 2, nel quale detto meccanismo di illuminazione del piano inferiore produce una luce collimata ed è montato per la regolazione in movimento alternativo nella direzione X su detto telaio.
4. 4. Dispositivo di videocontrollo come definito nella rivendicazione 2, nel quale detto meccanismo d’illuminazione si estende sotto detto tavolo e ha su di esso una sorgente di luce in registro con detto meccanismo di lenti di obiettivo ed è azionabile per dirigere la luce collimata nella direzione di detto meccanismo di lenti, e dei mezzi collegano detto carrello a detto meccanismo di illuminazione e sono azionabili per provocare lo spostamento di detto meccanismo d’illuminazione contemporaneamente a detto carrello solo in detta direzione X, per mantenere in tal modo detta sorgente di luce in registro con detto meccanismo di lenti.
5. 5. Dispositivo di videocontrol lo come definito in uria qualsiasi delle rivendicazioni 1-4, comprendente: un ulteriore carrello montato su detto elemento di giogo per il movimento con esso nella direzione Z, e per il movimento rispetto ad esso nella direzione X, e mezzi che collegano detto ulteriore carrello a detto carrello del sistema ottico e azionabili per spostare detto ulteriore carrello in detta direzione X all'unisono con ma oppostamente al movimento di detto carrello del sistema ottico in detta direzione X.
6. 6. Dispositivo di videocontrol lo come definito in una qualsiasi delle rivendicazioni 1-4, comprendente: mezzi di azionamento collegati a detto carrello del sistema ottico e azionabili per spostare selettivamente detto carrello in detta direzione X in una posizione di riposo su detto elemento di giogo, e mezzi di rilevamento elettrici interposti fra detto carrello e detto elemento di giogo e azionabili per indicare la posizione esatta di detto carrello su detto elemento di giogo.
7. 7. Dispositivo di videocontrollo come definito in una qualsiasi delle rivendicazioni 1-5, comprendente: una coppia di supporti a barra paralleli distanziati che sporgono verso l'alto nella direzione Z da detto telaio, adiacenti ad una loro estremità, detto elemento di giogo essendo montato adiacente alle sue estremità opposte su detti supporti a barre per il movimento relativo rispetto ad essi nella direzione Z, e mezzi di rilevamento elettrici interposti fra detti supporti a barra e detto elemento di giogo e azionabili per indicare la posizione esatta di detto elemento di giogo nella direzione Z su detti supporti a barra.
8. 8. Dispositivo di videocontrollo come definito nella rivendicazione 7, nel quale detti mezzi di rilevamento elettrici comprendono: una scala lunga fissata su ciascuno di detti supporti a barra per estendersi longitudinalmente ad essi, e una coppia di sensori elettrici di posizione montati su detto elemento di giogo adiacente alle sue estremità opposte in registro con dette scale, detti sensori essendo azionabili tramite il movimento di detto elemento di giogo nella direzione Z per generare segnali elettrici che indicano la posizione dell’elemento di giogo nella direzione Z rispetto a detto tavolo e ad un qualsiasi pezzo supportato su esso.
9. 9. Dispositivo di videocontrollo come definito nella rivendicazione 4, nel quale detti mezzi comprendono: un rullo caricato da molla montato su detto elemento di giogo per il movimento alternativo rispetto ad esso nella direzione X, e per la rotazione attorno ad un asse estendentesi nella direzione Y, ed avente una molla di riavvolgimento che contrasta detta rotazione del rullo, un cavo avvolto in posizione intermedia fra le sue estremità attorno a detto rullo e collegato nelle sue estremità opposte rispettivamente con i lati opposti di detto meccanismo collimatore, e mezzi che collegano detto rullo a detto carrello per il suo movimento nella direzione X durante il movimento di detto carrello nella direzione X, detto cavo essendo azionabile per spostare detto meccanismo collimatore nella direzione X contemporaneamente a detto carrello quando detto rullo viene spostato nella direzione X.
10. 10. Dispositivo di videocontrollo come definito nella rivendicazione 9, nel quale detto cavo è azionabile per fare in modo che detto rullo sia fatto girare in risposta al movimento di detto elemento di giogo nella direzione Z.
11. 11. Dispositivo di videocontrollo come definito in una qualsiasi delle rivendicazioni 1-10, comprendente mezzi di azionamento collegati a detto elemento di giogo e azionabili per regolare detto elemento nella direzione Z su detto telaio indipendentemente dal movimento di detto carrello nella direzione X su detto elemento di giogo.