ITFI960013A1 - Metodo e macchina circolare a doppio cilindro per formare calzini a coste od altro - Google Patents

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Abstract

Un calzino od altro manufatto tubolare con una estremità chiusa e con tessuto a coste - cioè a diritto e rovescio - è formato in una macchina circolare a doppio cilindro (1, 3), in cui la chiusura della punta è attuata al termine della formazione del tessuto tubolare, con un congegno (41, 51, 53, 49) che trasferisce le maglie di una semicirconferenza alle maglie della semicirconferenza opposta.(Fig. 3).

Description

"METODO E MACCHINA CIRCOLARE A DOPPIO CILINDRO PER FORMARE CALZINI A COSTE OD ALTRO"
DESCRIZIONE
L'invenzione ha lo scopo di produrre un calzino od altro manufatto tubolare con maglie a coste e con una estremit? chiusa direttamente alla macchina che produce il manufatto. Questi manufatti tubolari sono realizzati in genere con macchine cosiddette a doppio cilindro, cio? con due cilindri coassiali e contrapposti e con aghi simmetrici e trasferibili, che possono alternativamente essere impegnati dai cosiddetti "sliders" dell'uno e dell'altro cilindro, in modo da formare un tessuto "a coste", cio? con maglie diritte e rovescie almeno lungo un polsino od altro. Con l'invenzione, la stessa macchina pu? realizzare la chiusura di un estremo del manufatto, ad esempio la punta di una calza o calzino, evitando il ricorso ad operazioni successive alla tessitura tubolare.
Un primo oggetto dell'invenzione ? un metodo per la formazione di un manufatto tubolare con una estremit? chiusa e con tessuto a coste (diritto e rovescio) almeno nel bordo o polsino alla estremit? opposta a quella chiusa, in una macchina circolare a due fronture di aghi ed in specie a doppio cilindro. La chiusura della punta ? attuata al termine della formazione del tessuto tubolare, con trasferimento ed impegno del tessuto formato dagli aghi di una semicirconferenza agli aghi della semicirconferenza opposta.
Vantaggiosamente il manufatto in formazione ? tensionato verso l'alto attorno ad un condotto di trasporto pneumatico temporaneamente inattivo, ed ? introflesso e quindi rovesciato in detto condotto di trasporto pneumatico al termine della chiusura della punta.
In una possibile forma di attuazione, il finale del tessuto da trasferire ed impegnare agli aghi della semicirconferenza opposta, ? formato con presenza di un filato elastico, che assesta diametralmente - rispetto al cilindro degli aghi - il tessuto da trasferire quando abbandonato dagli aghi della prima di dette semicirconferenze; il tessuto da trasferire viene poi progressivamente accostato ed impegnato agli aghi della semicirconferenza opposta.
Un altro oggetto dell?invenzione ? una macchina circolare da maglieria del tipo a doppio cilindro, con aghi trasferibili da un cilindro all'altro e con "sliders" azionabili scorrevolmente in ciascun cilindro per il comando degli aghi. Secondo l'invenzione, la macchina comprende mezzi per trasferire - al termine della formazione del manufatto tubolare - il tessuto finale formato da una semicirconferenza di aghi agli aghi della semicirconferenza opposta, e mezzi per comandare gli aghi di detta semicirconferenza opposta per impegnare il tessuto ad essi trasferito.
Vantaggiosamente la macchina in oggetto comprende: un guidafilo supplementare per un filo elastico, azionato per alimentare detto filo elastico almeno agli aghi della semicirconferenza di aghi formanti il tessuto da trasferire, le cui maglie finali possono cos? essere formate anche con filato elastico; mezzi - stazionari rispetto ai cilindri ruotanti - per accostare progressivamente le dette maglie finali agli aghi della semicirconferenza opposta; e spintori atti a sospingere ulteriormente il tessuto gi? trasferito, in senso contrifugo fino ad intercettare la traiettoria degli aghi della semicirconferenza opposta tempestivamente attivati per attraversare la zona finale di detto - tessuto trasferito.
Pi? particolarmente la macchina pu? comprendere, all'interno di uno dei cilindri, un equipaggio - stazionario rispetto ai cilindri ruotanti - corredato di una piastra sagomata, che con la rotazione dei cilindri sospinge progressivamente il tessuto da trasferire fino alla semicirconferenza degli aghi che devono impegnare detto tessuto da trasferire, e corredato inoltre di due spintori radiali e di mezzi per il loro comando alternativo, per progressivamente spostare centrifugamente il tessuto da trasferire e per farlo impegnare dagli aghi dell'altra semicirconferenza, ancora carichi delle maglie da essi stessi formate.
Per il trasferimento possono essere anche adottate altre soluzioni note.
In una vantaggiosa realizzazione, la macchina comprende un condotto pneumatico di trasporto coassiale ad uno dei cilindri per l'allontanamento pneumatico del manufatto, e comprende un secondo condotto pneumatico di tensionamento avente sezione anulare e disposto attorno al detto condotto di trasporto; sono ancora previsti mezzi per determinare l'attivazione di mezzi aspiranti connessi a detto secondo condotto pneumatico per il tensionamento del manufatto in formazione, e mezzi per interrompere l'aspirazione dal secondo condotto pneumatico ed attivare l'aspirazione nel condotto pneumatico di trasporto, per il rovesciamento cio? l'introflessione e l'allontanamento del manufatto completato .
Il trovato verr? meglio compreso seguendo la descrizione e l'unito disegno, il quale mostra una pratica esemplificazione non limitativa del trovato stesso. Nel disegno: le
Figg. 1, 2 e 3 mostrano in una sezione verticale schematica, parzializzata, ed in differenti dimensioni, una macchina circolare a doppio cilindro con organi supplementari inerenti all'invenzione, in tre fasi del posizionamento degli organi supplementari; le
Figg. 4, 5 e 6 mostrano l'assetto del tessuto in formazione, in una sezione dimostrativa trasversale, nelle differenti fasi di cui alle Figg. 1, 2 e 3; la Fig. 7 mostra un particolare ingrandito di un congegno attuatore per organi supplementari indicati dalla freccia fVII di Fig.1 ; la
Fig. 8 mostra un particolare indicato dalla freccia fVIII della Fig. 3, ingrandito fortemente, schematizzato e parzialmente sezionato; le
Figg. 9 a 15 mostrano isolatamente il manufatto in formazione ed alcuni degli organi della macchina, in varie successive fasi del ciclo di formazione e chiusura della punta di un manufatto; la
Fig. 16 mostra una parte dello sviluppo di un mantello di camme per il comando dei cosiddetti "sliders" dei cilindri contrapposti della macchina; e la
Fig. 17 mostra un particolare prospettico molto schematico, per illustrare l'accoppiamento dei lembi di tessuto per la formazione della punta chiusa.
Nel disegno, con particolare riferimento alle Pigg. 1 a 3, la macchina circolare a doppio cilindro ? illustrata in modo schematico. In particolare con 1 ? indicato il cilindro inferiore, con 3 il cilindro superiore, con 5 - in alcune di queste figure ed in altre figure del disegno - sono sommariamente indicati gli "sliders" del cilindro inferiore, con 7 gli "sliders" del cilindro superiore, con 9 gli aghi simmetrici a doppio becco che sono suscettibili di essere agganciati e manovrati alternativamente dagli sliders 5 e da quelli 7, per la formazione del tessuto con maglie diritte e rovescie cio? del tessuto a coste, che ? caratteristico della produzione delle macchine circolari a doppio cilindro. Della tradizionale macchina a doppio cilindro vengono inoltre illustrati ulteriori organi di per s? noti.
All'interno del cilindro superiore 3 ? montato un condotto pneumatico di trasporto 31 che consente - nel modo appresso indicato - l'allontanamento del manufatto terminato; questo condotto si prolunga dall'alto fino quasi alla zona di lavoro degli aghi fra i due cilindri contrapposti. Un secondo condotto pneumatico di tensionamento ? predisposto nello spazio 33 attorno al condotto 31 (Figg. 1 a 3), ha sezione anulare sviluppata attorno al condotto 31 ed ? raccordato ad un condotto di aspirazione 33A, destinato ad essere attivato per il tensionamento pneumatico del manufatto in formazione, in eventuale aggiunta ad altri mezzi di tensionamento di tipo meccanico non illustrati. Mezzi di aspirazione specifici possono essere previsti per il condotto pneumatico di trasporto 31 ed altri per il secondo condotto pneumatico di tensionamento 33, 33A, per un azionamento alternativo; come variante pu? essere previsto un unico gruppo aspirante da commutare sull'uno o l'altro dei due condotti 31 e 33, 33A, per gli scopi appresso indicati .
Con la macchina circolare a doppio cilindro sommariamente illustrata e descritta e funzionante in modo tradizionale, e con il sistema di tensionamento pneumatico rappresentato dal secondo condotto di tensionamento pneumatico 33 od in modo equivalente, pu? essere formato un manufatto tubolare con maglie diritte e rovescie e cio? con maglie a costa almeno per una parte del manufatto stesso, come un manufatto di calza o calzino. Questo manufatto ? genericamente indicato con M ed esso comprende (secondo quanto ? illustrato) un cosiddetto polsino P, la parte principale M del tessuto tubolare, una sacca laterale T per il tallone, una sacca SP per la punta. Dopo la formazione, nella, macchina tradizionale il manufatto viene abbandonato dagli aghi ed allontanato ad esempio pneumaticamente per essere poi ripreso per la chiusura della punta.
La macchina secondo l?invenzione ? perfezionata per attuare la chiusura della punta direttamente sulla macchina stessa, nel modo appresso descritto.
Si noti che la formazione del manufatto M con le sacche T del tallone e SP della punta viene attuata con aspirazione verso l'alto nello spazio 33 del condotto di tensionamento, essendo esterna la superficie R del rovescio e interna la superficie D del diritto. Con L ? indicato il lembo finale che si presenta in posizione diametralmente opposta a quella di formazione delle sacche T del tallone e SP della punta. Il manufatto in formazione viene a trovarsi richiamato verso l'alto nell'interno del cilindro superiore 3 ed attorno al condotto 31, essendo tensionato dalla corrente d'aria effettuata per aspirazione attraverso il condotto 33A, 33.
Quando ? stata terminata la sacca SP della punta, tutti gli aghi 9 si trovano generalmente agganciati agli sliders 5 del cilindro inferiore 1, come ? indicato nella Fig. 1. In queste condizioni del manufatto si deve operare per la chiusura della punta nel modo appresso indicato e con un congegno che ? accolto all'interno del cilindro inferiore 1, detto congegno operando in combinazione con l'azionamento degli aghi 9 della macchina e con i rispettivi sistemi di comando degli sliders 5 e 7, con il mantello delle camme che ? sommariamente illustrato nella Fig. 16. Delle camme di questo mantello, che sono camme sostanzialmente tradizionali, vengono indicate particolarmente - perch? servono per la spiegazione successiva - la camma 35 di sollevamento dei talloni degli sliders per l'avviamento ad un canale 37, attraverso il quale i talloni degli sliders 7 del cilindro superiore 3 vengono sollevati dalla camma di maglia 39. Questa disposizione ? atta ad ottenere un selezionamento di manovra soltanto di una parte degli aghi ed in particolare di quelli della semicirconferenza degli aghi destinata a formare il lembo L, il quale deve essere scaricato dagli aghi per essere trasferito ed accoppiato alla parte diametralmente opposta del manufatto, in corrispondenza della quale sono state formate le sacche T ed SP.
In aggiunta ai normali guidafili per la formazione del manufatto, viene aggiunto un guidafilo 37 particolare per un filo elastico che deve essere utilizzato per attuare la chiusura della punta alla estremit? opposta a quella del polsino P.
Il congegno che deve cooperare alla formazione della chiusura della punta, e che ? accolto all'interno del cilindro 1, comprende un equipaggio genericamente indicato con 41, il quale ? guidato scorrevolmente e parallelamente all'asse dei cilindri 1 e 3 e pu? essere spostato in sollevamento da un attuatore 43 contro l'azione di una molla antagonista 45 od in altro modo adatto; detto equipaggio ? stazionario rispetto alla rotazione dei cilindri- Su detto equipaggio 41 ? previsto un attuatore 49, il quale agisce su di un organo 51 suscettibile di oscillare attorno ad un perno 52 per azione del detto attuatore 49 e contro l'azione di mezzi elastici antagonisti. L'estremit? superiore 51A dell'organo 51 ? sviluppata arcuata, come si vede in particolare nella Fig. 8, dove l'organo 51 ? nella parte superiore illustrato "in trasparenza" per la visibilit? degli organi ad esso interni; il bordo terminale 51B di detto organo 51 presenta una sagomatura con due fessure triangolari contrapposte. All'interno della parte superiore arcuata 51A dell'organo 51 (mobile angolarmente attorno all'articolazione 52) si estende una guaina di guida a tubo flessibile indicata con 53, la quale si sviluppa fino nella zona di una coppia di attuatori 55A e 55B (vedi in particolare Figg. 1 a 3 e Fig. 7), destinati a comandare - contro l'azione di mezzi antagonisti - due steli flessibili 57 e 59 accolti scorrevol-mente in guaine 61 e 63 che sono accolte nella guaina a tubo flessibile 53; i due steli flessibili 57, 59 alla loro estremit? - accolta nell'estremo 51A dell'organo 51 - presentano espansioni 65, 67 che definiscono battute 65B e 67B, oltre le quali si sviluppano punte od aculei 65A, 67A rispettivamente, sporgenti circa radialmente rispetto ai cilindri; queste espansioni 65, 67 costituiscono due spintori. All'equipaggio 41 ? solidale anche una piastra metallica 69 sagomata che ? in pianta illustrata particolarmente nelle Figg. 5 e 6; questa piastra 69 si sviluppa simmetricamente rispetto all'equipaggio 41 e presenta due profili sagomati di estremit? 69A per gli scopi appresso indicati. I due attuatori 55A, 55B che agiscono sugli steli flessibili 57 e 59, e quindi sulle due punte od aculei 65A e 67A, sono atti ad azionare detti steli e quindi detti aculei in modo alternato per cui uno di questi aculei viene spinto in fuori e l'altro richiamato in dentro e viceversa con alternanza, sempre per gli scopi appresso indicati. L'attuatore 49 agisce sull'organo 51 in modo da determinarne lo spostamento dall'assetto delle Figg. 1 e 2 all'assetto della Fig. 3, in cui l'estremit? 51A dell'organo 51 con la guaina 53 gli steli flessibili 57, 59 e gli aculei 65A e 67A si sposta da una posizione interna ad una posizione pi? sporgente verso la zona di lavoro degli aghi 9. L'attuatore 43 determina tempe-stivamente - ed in anticipo rispetto allo spostamento in senso centrifugo dell'estremit? 51A dell'organo 51 -il sollevamento dell'equipaggio 41 dalla posizione della Fig. 1 alla posizione della Fig. 2, dopo di che avviene lo spostamento centrifugo dell'estremit? 51A dell'organo 51 come si vede dal confronto tra la Fig. 2 e la Fig. 3. Si ricorda che l?equipaggio 41 con quanto ad esso connesso non partecipa alla rotazione dei cilindri .
Avendo sommariamente descritto i componenti della macchina e dei congegni aggiunti, si descrive ora il modo di funzionamento della macchina per ottenere la lavorazione del manufatto fino a terminare la formazione del manufatto con la chiusura della punta.
La calza od altro manufatto M viene prodotto nel modo tradizionale sulla macchina a doppio cilindro partendo dal polsino P fino al completamento con la sacca del tallone T e con la sacca della punta SP. Il manufatto M si imbocca attorno al condotto 31 per la regolare crescita della parte P iniziale del manufatto, e poi esso viene aspirato nel cilindro superiore 33 in modo da avere il suo lato rovescio H all'esterno ed il lato diritto D all'interno; il manufatto terminato risulta - a parte la lunghezza, ridotta per esigenze di disegno - come ? visibile in Fig. 1, sviluppato intorno al condotto 31 ed entro lo spazio 33 formante il condotto di tensionamento a sezione anulare. L'aspirazione nel condotto 33 (unita eventualmente a mezzi meccanici non mostrati) serve ad imporre al manufatto in formazione il tensionamento che ? necessario nelle macchine che producono maglia a costa. Il condotto 31 in questa fase ? inattivo. Quando la sacca della punta SP ? finita, tutti gli aghi 9 si trovano normalmente agganciati agli sliders 7 del cilindro inferiore 3 (Fig. 1).
Secondo l'invenzione, a questo punto vengono formati alcuni ranghi parziali RE (Figg. 5 e 6) di maglia con filo elastico FE alimentato con il guidatilo 37; questi ranghi parziali RE vengono formati solo nel collo del piede e prodotti con moto alternato del cilindro, da parte opposta del tessuto della sacca SP. Si procede quindi a trasferire tutti gli aghi 9 al cilindro superiore 3, compiendo almeno un giro completo dei cilindri. In questa fase, solo gli aghi della semicirconferenza corrispondente al collo del piede (ai quali ? stato in precedenza alimentato il filato elastico FE) vengono alzati dalla camma 35 (Fig. 16) ed inviati nel canale 37 per essere fatti salire sulla camma di maglia 39. Nella alimentazione corrispondente alla suddetta camma di maglia 39 non viene fornito filo, cosicch? gli aghi 9 in questione - della semicirconferenza opposta alla sacca SP della punta - dopo avere scaricato le loro boccole, rimangono vuoti ed il tessuto del lembo terminale L ad essi corrispondente viene abbandonato formando un lembo libero (Fig. 2). In queste condizioni il tessuto L di cui sopra che corrisponde a quello del mezzo cilindro opposto alla sacca SP, viene a disporsi - visto in pianta - come in Fig. 5. Infatti tale tessuto L, che comprende i ranghi parziali RE di filo elastico, appena abbandonato dagli aghi si dispone secondo una corda diametrale, poich? esso - essendo stato tessuto con filo elastico negli ultimi ranghi - tende ad accorciarsi .
Con l'operazione successiva viene fatto sollevare l'equipaggio 41 con il gruppo composto dagli organi 49, 51, 53, 55, 55A, 69, fino al livello' mostrato in Fig. 2, con la piastra 69 al di sopra del tessuto impegnato dagli aghi 9 trasferiti al cilindro superiore 3, e quindi al di sopra del lembo L, terminato con i ranghi elastici RE.
La piastra metallica sagomata 69 - avente in pianta la forma mostrata in Figg. 5 e 6 - ha la funzione di spingere verso l'esterno - con il proprio bordo 69A -il tessuto terminale L abbandonato dagli aghi (che all'inizio si trova secondo la corda come indicato con RE in Fig. 5) avvicinandolo gradualmente agli aghi della semicirconferenza opposta a quella dalla quale detto tessuto L proviene, quando i cilindri 1 e 3 ruotano secondo fi (Figg. 5 e 6) rispetto alla detta piastra 69. L'effetto prodotto ? quello visibile in Fig. 6 ed in Fig. 9, dove ? mostrato il cilindro ruotato di 90? rispetto alla Fig. 5 secondo il verso della freccia fi ed il bordo 69A che ha accostato parte del rango RE del tessuto libero L contro la corona degli aghi.
A questo punto interviene l'azione del complesso portato dall'equipaggio 41 subito al di sotto della piastra 69, il quale complesso comprende l'organo a tubo flessibile 53 contenente a sua volta i due elementi flessibili 57, 59 aventi le estremit? appuntite 65A, 67A e che possono uscire su comando dalla bocca 51B dell'estremo 51A dell'organo 51, su comando dei pistoncini degli attuatori 55?, 55B (Figg. 3 e 7).
L'estremo 51A dell'organo tubolare 51 viene spostato dalla sua posizione pi? interna di Fig. 2 a quella di Fig. 3 pi? ravvicinata alla corona degli aghi 9, proprio quando il cilindro si trova nella posizione di Fig. 6.
Inizia ora l'azione alternata degli elementi 65, 67, i quali sono foggiati alle loro estremit? (Fig. 8) con le punte od aculei 65A, 67A. Questi aculei penetrano nel tessuto del lembo L, che appoggia contro le battute 65B, 67B, per essere fatto avanzare centrifugamente verso ed oltre il fronte di lavoro degli aghi della semicirconferenza di aghi che hanno tessuto la sacca della punta SP. Gli elementi 65, 65A e 67, 67A sono disposti in coppia e lavorano avanzando ed arretrando (su comando degli attuatori 55A, 55B) in modo alternato, per far s? che uno di essi mantenga sempre il tessuto nella posizione avanzata verso l'esterno della circonferenza degli aghi (Fig. 10). Il compito degli organi 65, 65B, 65A e 67, 67B, 67A ? infatti quello di impegnare progressivamente il tessuto del lembo libero L con i ranghi elastici RE, incominciando dall'estremo LI (Fig. 6), per portarlo all'esterno degli aghi 9 della zona della sacca SP. Tali aghi fino a questo punto si trovano tutti agganciati agli sliders 7 del cilindro superiore 3 ed in posizione alta, come mostrato in Figg. 3 e 9.
Man mano che il tessuto L del bordo elastico RE viene portato verso l'esterno, gli aghi 9 vengono progressivamente fatti abbassare in prossimit? delle punte 65A e 67A come in Figg. 11, 12, perforando il tessuto L e trattenendolo sui loro steli, dove gi? si trovano le boccole del lato del tessuto dove si trovano le sacche T e SP (Figg. 9, IO, 11). Gli aghi 9 proseguono la loro discesa fino ad essere agganciati agli sliders 5 del cilindro inferiore 1 (Fig. 12). Nella detta fase di discesa, gli aghi 9 vengono alimentati con un filo FL di legatura (Fig. 12) formando cos? con l'abbattimento dei due lembi uniti un rango di maglia che li collega (Fig. 13). L'operazione di chiusura prosegue a moto alternato con alcuni ulteriori ranghi parziali di maglia aventi caratteristiche indemagliabili, in modo da creare un labbretto LB (Fig. 13). I ranghi di maglia per la chiusura e per il labbretto LB sono fatti con moto alternato dei cilindri e prodotti solo sulla met? degli aghi che hanno formato le sacche T e SP e che portano i due lembi di tessuto prima uniti. Successivamente si toglie il filo di alimentazione dalla caduta che ha prodotto il labbretto LB, per cui il manufatto M della calza risulta gi? con punta chiusa e viene a trovarsi libero ed investito all'esterno del tubo 31 che fino a questo momento ? rimasto inattivo, cio? senza aspirazione.
Quando il labbretto LB finale ? completamente libero, per mezzo di un deviatore sul condotto di aspirazione - od in altro modo - viene fatta cessare l'aspirazione nel condotto 33, 33A e viene attuata la aspirazione nel condotto 31, secondo la freccia fR di Fig, 14. L'effetto di ci? ? quello di aspirare la calza dal lato della punta chiusa, la quale infilandosi nel tubo 31 determina il raddrizzamento del manufatto, per presentare il lato diritto D all'esterno ed il lato rovescio R all'interno, mentre il labbretto LB di sfilatura viene a risultare all'interno del manufatto della calza, con notevole vantaggio estetico del manufatto stesso. L'inizio dell'operazione di raddrizzamento della calza ? mostrato in Fig. 14 dove si vede che la punta della calza ? appena entrata nel tubo 31, mentre la Fig. 15 mostra la calza completamente raddrizzata dentro al tubo 31, nella fase di allontanamento dalla macchina .
Risulta da quanto descritto che in una macchina da calze a doppio cilindro si arriva a chiudere l?estremit? terminale del manufatto tubolare M, che pu? essere prodotto con una sacca SP per la punta, ottenuta con moto alternato del cilindro. La calza dopo prodotta viene rovesciata completamente per mezzo dell'aspirazione nel condotto 31 del cilindro superiore al fine di avere l?indumento con il diritto D all'esterno ed il labbretto di chiusura LB all'interno, il tutto con l'operazione di allontanamento pneumatico. La chiusura della punta viene fatta partendo dall'indumento finito ancora aperto e ancora montato sugli aghi, dopo avere prodotto alcuni ranghi con filato elastico sul mezzo cilindro corrispondente al collo del piede, per poi trasferire tutti gli aghi nel cilindro superiore, per fare poi scaricare le boccole di maglia dagli aghi della met? cilindro corrispondente al collo del piede. Il dispositivo meccanico posto all'interno del cilindro inferiore non ruotante col cilindro medesimo e corredato di opportuni attuatori ? atto ad interessare il lembo di tessuto a maglia L del mezzo cilindro prima abbandonato, in modo da farlo progressivamente avvicinare - con la piastra 69 od altro - alla circonferenza degli aghi del lato opposto. Altri organi di detto dispositivo meccanico interno del cilindro inferiore sono atti ad agganciare detto lembo L nella parte gi? avvicinata agli aghi per portare gradualmente il tessuto di detto lembo L fino poco all'esterno della circonferenza degli aghi; questa operazione avviene in prossimit? del punto di trasferimento degli aghi, per cui ? possibile trasferire i medesimi dal cilindro superiore a quello inferiore, facendoli passare attraverso il tessuto del lembo L portato all'esterno dai mezzi di cui sopra. Gli aghi 9 trasferiti in basso porteranno cos? le boccole che gi? avevano, pi? la periferia del lembo L di tessuto da essi perforato. Si produce poi il labbretto terminale LB di tessuto indemagliabile sulla met? cilindro che porta le due parti della calza, prima di scaricare tutto l'indumento dagli aghi.
L'inversione del flusso di aspirazione dal tubo esterno 32 al tubo interno 31 provoca il raddrizzamento della calza e la sua espulsione attraverso il tubo 31, portando il labbretto di sfilatura LB all'interno di essa .
E' inteso che il disegno non mostra che una esemplificazione data solo quale dimostrazione pratica del trovato, potendo esso trovato variare nelle forme e disposizioni senza peraltro uscire dall'ambito del concetto che informa il trovato stesso. In particolare il lembo L corrispondente al collo del piede - che viene abbandonato dagli aghi - pu? essere trasferito fino agli aghi dell'altra met? del cilindro, anche usando i mezzi differenti da quelli del complesso contenuto nel cilindro inferiore 1, con congegni noti, ad esempio come quelli descritti in precedenti privative indicate per le macchine monocilindro, fra cui le domande di brevetto della stessa titolare N. FI 94 A 88 del 17.05.1994 e PCT/IT/00072 (W095/31595) e N. FI 94 A 125 del 16.06.1994 e PCT/IT/9500099 del 07.06.1995 (WO95/34702) .

Claims (8)

  1. RIVENDICAZIONI 1. Metodo per la formazione di un manufatto tubolare con una estremit? chiusa e con tessuto a coste (diritto e rovescio) almeno nel bordo o polsino alla estremit? opposta a quella da chiudere, in una macchina circolare a due fronture di aghi ed in specie a doppio cilindro, in cui la chiusura della punta ? attuata al termine della formazione del tessuto tubolare, con trasferimento ed impegno del tessuto formato dagli aghi di una semicirconferenza agli aghi della semicirconferenza opposta .
  2. 2. Metodo come da rivendicazione 1, in cui il manufatto in formazione ? tensionato verso l'alto attorno ad un condotto di trasporto pneumatico temporaneamente inattivo, ed ? introflesso e quindi rovesciato in detto condotto di trasporto pneumatico al termine della chiusura della punta.
  3. 3. Metodo come da rivendicazione 1 o 2, in cui il finale del tessuto da trasferire ed impegnare agli aghi della semicirconferenza opposta ? formato con presenza di un filato elastico, che assesta diametralmente - rispetto al cilindro degli aghi - il tessuto da trasferire, ed in cui il detto tessuto da trasferire viene progressivamente accostato ed impegnato agli aghi della semicirconferenza opposta.
  4. 4. Macchina circolare da maglieria a doppio cilindro, con aghi trasferibili da un cilindro all'altro e con "sliders" azionabili scorrevolmente in ciascun cilindro per il comando degli aghi, caratterizzata dal fatto di comprendere mezzi per trasferire - al termine della formazione del manufatto tubolare - il tessuto finale (L) formato da una semicirconferenza di aghi agli aghi della semicirconferenza opposta, e mezzi per comandare gli aghi di detta semicirconferenza opposta per impegnare detto tessuto finale ad essi trasferito.
  5. 5. Macchina come da rivendicazione 4, caratterizzata dal fatto di comprendere: un guidatilo supplementare (37) per un filo elastico, azionato per alimentare detto filo elastico almeno agli aghi della semicirconferenza di aghi formanti il tessuto (L) da trasferire, per la formazione delle maglie finali di esso; mezzi (69) - stazionari rispetto ai cilindri ruotanti - per accostare le dette maglie finali progressivamente agli aghi della semicirconferenza opposta; e spintori (65; 67) atti a sospingere ulteriormente il tessuto trasferito in senso centrifugo fino ad intercettare la traiettoria degli aghi (9) della detta semicirconferen-za opposta.
  6. 6. Macchina come da rivendicazione 5, caratterizzata dal fatto di comprendere, all'interno di uno dei cilindri (1), un equipaggio (41) - stazionario rispetto al cilindro - corredato di una piastra sagomata (69) che, con la rotazione dei cilindri, sospinge progressivamente il tessuto (L) da trasferire alla semicirconferenza degli aghi che devono impegnare detto tessuto da trasferire, e corredato inoltre di due spintori radiali (65; 67) e di mezzi per il loro comando alternativo, per progressivamente spostare centrifugamente il tessuto da trasferire e per farlo impegnare dagli aghi dell?altra semicirconferenza.
  7. 7. Macchina come da una almeno delle rivendicazioni 4 e seguenti, comprendente un condotto pneumatico di trasporto (31) coassiale ad uno dei cilindri per l'allontanamento pneumatico del manufatto, caratterizzata dal fatto di comprendere: un secondo condotto pneumatico di tensionamento (33) avente sezione anulare e disposto attorno al detto condotto di trasporto (31); mezzi per determinare l'attivazione di mezzi aspiranti connessi a detto secondo condotto pneumatico (33) per il tensionamento del manufatto in formazione; e mezzi per interrompere l'aspirazione dal secondo condotto pneumatico (33) ed attivare l'aspirazione nel condotto pneumatico di trasporto (31) per il rovesciamento e l'allontanamento del manufatto completato.
  8. 8. Procedimento e macchina come descritti ed illustrati .
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