ITFI980128A1 - Dispositivo per la chiusura della estremita' iniziale di un manufatto tubolare, quale una calza o un calzino, sulla stessa - Google Patents

Dispositivo per la chiusura della estremita' iniziale di un manufatto tubolare, quale una calza o un calzino, sulla stessa Download PDF

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ITFI980128A1
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Paolo Conti
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Golden Lady Spa
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Description

"DISPOSITIVO PER LA CHIUSURA DELLA ESTREMITÀ' INIZIALE DI UN MANUFATTO TUBOLARE, QUALE UNA CALZA OD UN CALZINO, SULLA STESSA MACCHINA CIRCOLARE DA MAGLIERIA CHE LO PRODUCE"
DESCRIZIONE
Alle macchine circolari da maglieria di piccolo diametro per la produzione di calzini e calze, sono applicabili dispositivi che consentono di attuare la chiusura della punta, per lo più prima che venga iniziata la formazione del tessuto tubolare.
In particolare nel Brevetto Italiano (Domanda n° FI96A 87 del 29.04.1996) e nella corrispondente Domanda di Brevetto Internazionale (PCT) n° WO 97/41288 (Domanda n° PCT/IT97/00097 depositata il 28.04.1997) viene descritto un dispositivo per la chiusura della punta di un manufatto tubolare - come una calza o calzino - sulla stessa macchina circolare da maglieria sulla quale deve essere formato il tessuto a maglia tubolare del manufatto, il quale dispositivo comprende un organo atto a spostare verso l'esterno il bordo libero iniziale del tessuto per la punta, formato dagli aghi di una semicirconferenza, e comprende inoltre, in corrispondenza della semicirconferenza opposta, platine scorrevoli ed oscillanti con punte dorsali atte ad impegnare detto bordo libero ed a spostarlo per farlo attraversare dagli aghi di detta semicirconferenza opposta.
L'invenzione riguarda una realizzazione perfezionata del detto dispositivo, per ottenere una operazione di chiusura maggiormente affidabile, una possibilità di aumento della velocità della suddetta operazione, una semplificazione dei congegni che compongono il dispositivo, ed altri scopi e vantaggi, che risulteranno evidenti dalla lettura del testo che segue.
Sostanzialmente, secondo l'invenzione, il detto organo atto a spostare verso l'esterno il bordo libero iniziale del tessuto, presenta un orlo sagomato al quale si impegna scorrevolmente il detto bordo libero iniziale; all'inizio della fase di chiusura della punta detto organo viene sollevato al di sopra del livello delle platine, e viene quindi spostato verso le platine oscillanti, per agevolare la presa del bordo libero del tessuto per la punta da parte delle punte dorsali delle platine a ciò preposte.
Vantaggiosamente detto organo è mobile angolarmente, per essere spostato verso le platine, da una articolazione trovantesi verso la estremità per prima incontrata dal lembo libero del tessuto, che è trascinato dal cilindro degli aghi in rotazione.
In una possibile forma di attuazione il detto organo presenta, sotto il detto orlo sagomato, una bocchetta aspirante orientata verso la circonferenza degli aghi e verso le platine; detta bocchetta può essere delimitata da una griglia a pioli leggermente arretrata rispetto al detto orlo sagomato, per consentire una buona presa del bordo libero iniziale del tessuto della punta. Per una buona funzionalità, è previsto che il bordo libero iniziale della sacca della punta presenti almeno un primo rango formato di filato elastico, che scorre subito sotto al detto orlo sagomato.
Il detto orlo sagomato può presentare vantaggiosamente un profilo che è gradualmente ascendente nel senso del moto del cilindro degli aghi. Addirittura il detto orlo sagomato può presentare un prolungamento gradualmente abbassantesi verso la direzione secondo cui arrivano gli aghi.
Il dispositivo in oggetto può comprendere, a monte del detto organo sollevabile, un piolo combinato ad un attuatore che lo solleva, per cui detto piolo intercetta il detto bordo libero iniziale e lo obbliga a modellarsi verso il basso per essere agevolmente impegnato al detto orlo sagomato.
Ancora il dispositivo in oggetto può comprendere un ugello di soffiaggio dell'aria verso il tessuto della punta e verso le punte delle platine, nella zona in cui dette punte vengono sollevate per impegnare il detto bordo iniziale per assicurare la presa del tessuto da parte delle punte delle platine.
L'invenzione verrà meglio compresa seguendo la descrizione e l'unito disegno, il quale mostra una pratica esemplificazione non limitativa del trovato stesso. Nel disegno:
Fig.l mostra una vista complessiva e frazionata in sezione assiale del cilindro degli aghi e componenti ad esso combinati, nonché componenti del dispositivo in oggetto;
Fig.2 è un particolare ingrandito illustrante la parte superiore della Fig.l;
Figg.3 e 4 mostrano una porzione della Fig.2, a sinistra di chi guarda detta figura, con un organo del dispositivo in oggetto - preposto a spostare il bordo iniziale del tessuto della punta - in due posizioni successivamente raggiunte dalla posizione illustrata in Fig.2;
Fig.5 mostra una sezione trasversale presa circa secondo V-V della Fig.l;
Figg.6, 7 ed 8 mostrano viste assiali, prese circa secondo VI-VIII della Fig.l, illustranti le tre posizioni del detto organo corrispondenti a quelle illustrate nelle Figg.2, 3 e 4;
Figg.9, 10, 11, 12, 13 e 14 mostrano isolatamente il detto organo: nella vista secondo IX-IX di Fig.ll parzialmente sezionato; nella vista secondo X-X di Fig.9; nella vista e nelle sezioni secondo XI-XI, ΧΙΙ-ΧΙI, XIII-XIII della Fig.9; e nella sezione secondo XIV-XIV della Fig.13;
Figg.15, 16, 17 mostrano in modo sommario e schematico e nella vista prospettica, in pianta ed in sezione diametrale, condizioni di intervento per indurre il tessuto della punta ad una deviazione iniziale verso l'interno del cilindro degli aghi;
Figg.18 e 19 mostrano in pianta ed in vista prospettica le condizioni di inizio della chiusura della punta;
Figg.20 e 21 mostrano in sezione assiale sommaria e schematica due fasi dell'operazione di chiusura della punta;
Figg.22 e 23 essendo due particolari ingranditi delle zone indicate dalle frecce f22 e f23 di Figg.20 e 21 rispettivamente;
Figg.24, 25, 26, 27 e 28 mostrano in sezioni schematiche successivi assetti degli aghi, delle platine e delle camme per le platine, durante la operazione di chiusura della punta.
Secondo quanto è illustrato nel disegno annesso, genericamente con 1 è indicata la struttura di base della macchina sulla quale è montato in modo ruotante il cilindro 3 degli aghi, nelle cui scanalature longitudinali scorrono gli aghi 5, 5A comandati in modo tradizionale da camme circostanti il cilindro e con la interposizione di opportuni sottoaghi con la disposizione di per sé conosciuta. Con 7 è indicata genericamente la corona circolare che circonda la zona di lavoro degli aghi e che presenta scanalature 7A radiali per lo scorrimento di platine 9 e 10, di due forme differenti» le platine 10 sono di un tipo tradizionale e si trovano lungo la semicirconferenza degli aghi 5, che sono preposti alla formazione del tessuto P della sacca della punta; le platine 9 sono invece di un tipo particolare che oltre ad avere un movimento radiale nelle scanalature 7A, sono dotate anche di un movimento angolare per il sollevamento e l'abbassamento della parte interna delle platine, ed in esse è prevista una punta 9A destinata ad impegnare il bordo libero iniziale B del tessuto P per la punta. Pertanto le platine 9, dopo aver impegnato il detto bordo iniziale B lo portano al di sopra degli aghi 5A (trovantisi nella semicirconferenza opposta a quella degli aghi 5): questi aghi 5A sollevandosi attraversano detto bordo B e creano così il collegamento del il bordo B con il tessuto tubolare da formare con tutti gli aghi 5 e 5A del cilindro. La disposizione delle platine 9 è del tutto analoga a quella delle precedenti privative indicate all'inizio. Nelle Figg.24 a 28 vengono mostrate successive posizioni assunte dalle platine 9 durante il ciclo di chiusura della punta per trasferimento del bordo iniziale B del tessuto P della sacca della punta agli aghi 9, per poi dare inizio alla formazione del manufatto tubolare da formare con tutti gli aghi della macchina in oggetto. Con 14 sono genericamente indicate camme destinate a determinare sia il movimento radiale delle platine 9 sia la oscillazione di dette platine 9 entro rispettivo canale 7A; lo spostamento in senso angolare delle platine 9 viene determinato con superfici di spinta nella direzione dell'asse del cilindro per provocare una oscillazione agendo sulla estremità esterna della platina rispettivamente sulla superficie intermedia della stessa platina; la oscillazione è determinata attorno ad un appoggio in posizione 9B intermedia della platina 9 nel fondo della scanalatura 7A scavata nella corona 7. In particolare i profili inferiori delle porzioni 14B e 14A delle camme 14 determinano gli spostamenti angolari rispettivamente verso l'alto e verso il basso della porzione interna delle platine 9; profili laterali delle parti di camma 14C e 14B determinano gli spostamenti radiali delle camme 9. Camme analoghe agiscono sulle platine 10 di tipo tradizionale (cioè prive della punta 9A tipica delle platine 9), per il loro spostamento solo radiale. Le platine 10 si trovano in corrispondenza degli aghi 5 della semicirconferenza che è destinata alla formazione del tessuto P della sacca per la punta del manufatto; le platine 9 sono disposte nella semicirconferenza opposta della corona degli aghi, e sono destinate ad impegnare il bordo libero iniziale B del tessuto P della sacca per la punta, dopo la formazione di detta sacca e quando il bordo iniziale B deve essere impegnato agli aghi 5A che corrispondono alle platine 9. Questa funzione è ampiamente descritta nelle domande di Brevetto citate all'inizio e che appartengono alla stessa titolare.
Il dispositivo in oggetto è stato studiato per determinare uno spostamento iniziale del detto bordo B del tessuto P della sacca perché venga impegnato dalle punte 9A delle platine 9, prima che queste punte vengano spostate verso l'esterno e verso l'alto con il movimento combinato delle platine 9 come sopra indicato, affinché il detto bordo iniziale B del tessuto P della sacca per la punta possa essere posizionato fino al di sopra degli aghi 5A che corrispondono alla platine 9, cosicché questi aghi 5A sollevandosi attraversino il detto bordo iniziale B e lo impegnano per iniziare poi la formazione del tessuto tubolare insieme agli aghi 5.
All'interno del cilindro 3 (vedi in specie Figg.l a 8) si estende un condotto 18 per la aspirazione del tessuto in formazione, e quindi per il suo tensionamento; questo condotto 18 superiormente può essere allargato in 18A per ricevere il tessuto da tensìonare, ed inferiormente si raccorda ad un gomito 20 per aspirazione dell'aria destinata al tensionamento del manufatto in formazione. Questo condotto 18 è impegnato ad una ghiera 22 che è fissa alla incastellatura della macchina. Nella parte superiore il condotto 18, 18A presenta una incavatura 18H per far posto ad un organo (50) da descrivere.
All'esterno del condotto 18 di aspirazione viene formata una intercapedine anulare 26 che è definita da un tubo esterno 28 e dal condotto 18. Al tubo esterno 28 è combinata una bocchetta 31 per creare nella intercapedine 26 una aspirazione di aria, che può essere attivata temporaneamente per agevolare l'impegno del bordo libero iniziale B del tessuto P della sacca, quando detto bordo B deve essere trasferito verso l'esterno fino alle punte 9A delle platine 9. All'estremità superiore del tubo 28, opportunamente allargata, è impegnato un anello 32, il cui bordo interno è sostanzialmente a contatto di scorrimento con il condotto 18 di aspirazione per il tensionamento del manufatto; l'intercapedine anulare 26 è pertanto definita dal tubo esterno 28 e dal condotto 18 dell'aspirazione per il tensionamento del tessuto in formazione. Il tubo esterno 28 con l'anello 32 fa parte di un equipaggio mobile verticalmente del quale fanno parte anche la bocchetta 31 ed un anello inferiore 36. Questo equipaggio mobile 28, 32, 31, 36 è guidato - per lo scorrimento verso l'alto e verso il basso - da sistemi a cannocchiale 38 montati su una ghiera 22A, fissa alla incastellatura della macchinai detto equipaggio è superiormente guidato mediante appoggio scorrevole dell'anello 32 all'interno del cilindro 3 degli aghi, con l'interposizione di un manicotto 3X. Con 40 sono indicati attuatori che determinano il sollevamento dell'equipaggio del tubo 28 e dell'anello 32, contro l'azione di molle 38A interne ai sistemi a cannocchiale 38, le quali molle sollecitano detto equipaggio verso il basso. L'anello 32 presenta una fessura 32A (vedi Figg.4, 6, 9, 16) che corrisponde all'intercapedine 26, per cui può essere esercitata una intensa aspirazione attraverso detta fessura 32A per l'aspirazione provocata nell'intercapedine anulare 26 dalla bocchetta di aspirazione 31, quando questa è connessa ad una sorgente di depressione. Questa aspirazione è destinata ad essere attiva - nella fase di trasferimento del bordo iniziale B agli aghi 5A - attraverso un organo (50, 58) ancora da descrivere.
Uno stelo 46 (vedi Figg.1 a 4, 5 a 8) è montato sull'anello inferiore 36 e sull'anello superiore 32 per poter ruotare di un limitato angolo; questo stelo 46 è comandato all'estremità inferiore mediante un braccio 48 ad esso solidale e che è suscettibile di essere sospinto alla propria estremità libera da due contrapposti attuatori tangenziali 49, che sono portati dall'anello 36; lo stelo 46, dopo aver attraversato l'anello superiore 32, impegna rotativamente con la propria estremità a quadrello un organo 50, che è particolarmente illustrato nelle Figg. 9 a 14; questo organo 50 è destinato a spostare verso l'esterno il bordo libero B iniziale del tessuto P per la punta; l'organo 50 è suscettibile di scorrere sull'anello 32, nel proprio movimento angolare operato dallo stelo 46, 46A sull'anello 32. L'organo 50 presenta una piastrina di base 52 sagomata leggermente arcuata e la quale - alla propria estremità rivolta dalla parte da dove arrivano gli aghi 5, 5A con la rotazione del cilindro 3 secondo f3 - è impegnata all'estremità superiore 46A dello stelo 46; la piastrina di base 52 presenta una fessura 54, la quale può arrivare a corrispondere alla fessura 32A dell'anello 32, quando l'organo 50 viene spostato angolarmente in una posizione sporgente verso l'esterno, nel modo e per gli scopi appresso descritti. L'organo 50 presenta lungo la fessura 54 una parete 56 che forma un condotto 57 schiacciato, sviluppantesi verso l'alto fino a formare un gomito 57A per terminare sotto forma di una bocchetta aspirante laterale 58, che è orientata sostanzialmente verso l'esterno cioè in senso centrifugo rispetto alla estremità superiore del cilindro degli aghi 3; l'orientamento della bocchetta 58 si mantiene nell'una e nell'altra delle posizioni angolari limitatamente differenziate in cui l'organo 50 viene portato dallo stelo 46 comandato angolarmente dagli attuatori 49. La bocchetta 58 è delimitata da un bordo inferiore 60 che è limitatamente sporgente rispetto alla parete 56 e gradualmente sempre più sporgente e sempre più sollevantesi nel senso della freccia f3, fino ad una curva di raccordo 62 che si prolunga con un bordo superiore 64 leggermente più sporgente del bordo 60 e con un andamento leggermente inclinato circa come quello 60 ma in modo meno accentuato; il bordo superiore 64 si può sviluppare oltre la bocchetta 58 con un prolungamento 64A che si spinge verso il basso ed incontro alla direzione indicata con la freccia f3 secondo cui arrivano gli aghi 5, 5A del cilindro 3 ruotante. La bocchetta 58 presenta una serie di pioli 66 verticali, che formano una grigliatura lungo il bordo inferiore 60; da questa grigliatura 66 il bordo superiore 64 sporge leggermente e progressivamente nel senso della freccia f3.
Il condotto 28 con l'anello 32, sul quale è montato l'organo 50 ora descritto con il suo sistema di movimento angolare costituito dallo stelo 46 comandato dai sistemi 48, 49, costituisce un equipaggio che consente di spostare verso l'alto e verso il basso l'organo 50 e la sua bocchetta aspirante 58 delimitata dai bordi 60, 62, 64; il comando del detto equipaggio per i suoi spostamenti verticali è ottenuto attraverso gli attuatori 40 in sincronia con i movimenti angolari operati dagli attuatori 49 sullo stelo 46 e quindi sull'organo 50 stesso formante la bocchetta aspirante 58 delimitata dai bordi 60, 62, 64. Attraverso questi comandi di spostamento verticale e di movimento angolare intorno all'asse dello stelo 46, l'organo 50 e quindi la bocchetta aspirante 58 possono assumere tre posizioni caratteristiche:
- una prima posizione mostrata in Fig.2 e 6 in cui l'organo 50 è abbassato e limitatamente spostato angolarmente verso l'esterno cioè contro il cilindro, per non disturbare la formazione del manufatto che è aspirato attraverso il condotto 18, 18A;
- una seconda posizione (vedi Figg.3 e 7) in cui l'organo 50 è leggermente spostato in senso centripeto con il movimento angolare attorno all'asse dello stelo 46, per consentire il sollevamento dell'organo 50 stesso senza interferenze con i componenti del cilindro;
una terza posizione sollevata, mostrata nelle Figg.4 e 8, in cui l'organo 50 e quindi la bocchetta 58 da esso formata sono spostati verso l'alto ed angolarmente verso l'esterno, appena al di sopra della posizione in cui si trovano le punte 9A delle platine 9 prima del loro spostamento verso l'esterno.
La prima posizione abbassata è assunta quando la macchina compie la formazione del tessuto P della sacca e la formazione successiva del tessuto tubolare; la seconda posizione, parzialmente rientrata, viene assunta dall'organo 50 durante lo spostamento verso l'alto; la terza posizione è quella operativa, che l'organo 50 e la bocchetta 58 devono assumere quando viene effettuata l'operazione di cessione del bordo libero iniziale B del tessuto P della sacca alle punte 9A delle platine 9, e da queste agli aghi 5A (dell'arco opposto a quello degli aghi 5 che hanno formato il detto tessuto P della sacca), i quali aghi 5A poi si sollevano attraversando il detto bordo libero iniziale B e per prendere il filo per dare inizio - insieme agli aghi 5 - alla formazione del tessuto tubolare.
Quando deve essere formato il tessuto della sacca e poi durante la formazione del tessuto tubolare, viene determinata la aspirazione attraverso il gomito 20 ed il condotto 18, che si apre ad imbuto in 18A verso l'alto, per richiamare sia il tessuto in formazione da parte degli aghi 5 della semicirconferenza che deve formare il tessuto P della sacca, sia il tessuto tubolare che deve essere formato da tutti gli aghi 5 e 5A, dopo che è stata effettuata la chiusura della punta.
Quando si deve effettuare l'operazione di trasferimento del bordo libero iniziale B del tessuto P della sacca per l'impegno alle punte 9A delle platine 9 della semicirconferenza opposta a quella degli aghi 5. che hanno formato il tessuto della sacca P, viene cessata l'aspirazione attraverso il condotto 18, 18A di tensionamento e viene attivata la depressione e quindi l'aspirazione attraverso la intercapedine anulare 26 secondo la freccia f26j questa aspirazione viene attivata quando si operano gli spostamenti dell'organo 50 e quindi della bocchetta 58 per il sollevamento dalla posizione mostrata nelle Figg.2 e 6 alla posizione sollevata che è mostrata nelle Figg.4 e 8. Lo scopo di questa commutazione dell'aspirazione viene spiegato in seguito.
All'interno del cilindro degli aghi viene previsto un piolo 70 (Figg.l, 2 e 5 a 8) sviluppato come uno stelo parallelo all'asse del cilindro degli aghi e suscettibile di spostamenti longitudinali secondo la doppia freccia f70 ad opera di un attuatore 72 tempestivamente comandato e che aziona il piolo 70 attraverso una staffa 74. Questo piolo 70 può defilarsi al di sotto del bordo superiore allargato ad imbuto 18A del condotto 18, e viene sollevato quando questo piolo 70 deve agire nel modo appresso indicato sul bordo libero iniziale B del tessuto P della sacca per favorirne la deviazione verso il basso; il piolo 70 viene poi riabbassato quando deve essere effettuata la operazione di trasferimento del detto bordo iniziale B del tessuto P della sacca fino al caricamento di detto bordo sulle punte 9A delle platine 9, per effetto dell'azione da descrivere dell'organo 50 sul detto bordo libero iniziale B. Il sollevamento del piolo 70 viene determinato non appena è stato in!iziato il tessuto P per la sacca della punta del manufatto, e viene abbassato dopo una parziale formazione di tale tessuto P per la sacca e quando il detto bordo libero B è stato già indotto ad un abbassamento; questo abbassamento operato dal piolo 70 è necessario o quanto meno opportuno per assicurare la funzione di impegno del detto bordo libero iniziale B da parte dell'organo 50 ed in particolare del bordo superiore 64, 64A di detto organo 50, come verrà precisato in seguito.
Come si vede schematicamente nelle Figg.15 a 23, si determina con gli aghi 5 di una prima semicirconferenza il tessuto P per la sacca della punta, del quale con B è indicato il bordo libero iniziale; questo bordo libero iniziale B è vantaggiosamente formato con almeno uno o due ranghi di filo elastico, che tendono a determinare un tensionamento del detto bordo iniziale libero B. Non :appena ha avuto Inizio la formazione del tessuto ,P, viene sollevato il piolo 70, il quale dopo una; iniziale formazione del tessuto P della punta (come mostrato in Figg.15, 16), prende contatto con il bordo iniziale B ed opera progressivamente un invito all'abbassamento del bordo B stesso, per gli scopi appresso indicati; dopo una parziale formazione del detto tessuto P della sacca della punta, il piolo 70 può essere riabbassato, perché la tensione del bordo iniziale B elasticizzato è sufficiente a mantenere l'orientamento verso il basso del detto bordo B, come indicato nella Fig.17.
Quando è terminata la formazione del tessuto P della sacca della punta, occorre provvedere a trasferire il bordo iniziale B alle punte 9A delle platine 9, che si trovano nella semicirconferenza degli aghi 5A opposta alla semicirconferenza degli aghi 5 che hanno formato il detto tessuto P della sacca della punta; per questo scopo deve intervenire l'organo 50 con la bocchetta 58. Pertanto il detto organo 50 viene trasferito dalla posizione abbassata e defilata della Fig.2 attraverso la posizione intermedia della Fig.3 fino alla posizione sollevata e spostata verso l'esterno come mostrato in Fig.4. Ciò avviene effettuando il sollevamento del tubo 28 e quindi dell'anello 32 e dell'organo 50 con gli attuatori 40 e sincronicamente effettuando con lo stelo 46 un limitato preliminare spostamento angolare verso l'interno dell'organo 50 (assetto della Fig.3), quindi il sollevamento dell'organo 50 poi il suo spostamento angolare verso l'esterno come mostrato in Figg.4 e 8; i movimenti angolari dell'organo 50 sono tempestivamente imposti dagli attuatori 49 che agiscono sul braccio 48 solidale allo stelo 46 destinato alla manovra angolare dell'organo 50 e quindi della bocchetta 5. Contemporaneamente a questa operazione di sollevamento e posizionamento angolare dell'organo 50, viene determinata la commutazione della aspirazione dal tubo interno 18 alla intercapedine anulare 26 delimitata dal tubo 28 e dal tubo 18; con ciò si crea una aspirazione secondo la freccia F26; inoltre per il posizionamento angolare verso l'esterno dell'organo 50 nell'assetto della Fig.4, si stabilisce un allineamento fra la fessura 32A dell'anello 32 e la fessura 54 del condotto schiacciato 57, 57A dell'organo 50, per cui si ottiene un effetto aspirante da parte della bocchetta 58. Quando è stata raggiunta la posizione sollevata e spostata verso l'esterno della bocchetta 58, il bordo iniziale B e la zona ad esso contigua del tessuto P, abbassati dall'azione del piolo 70 e dall'effetto dell'elasticità del detto bordo B, incontrano il tratto iniziale del bordo superiore 64 ed in particolare della parte iniziale abbassata 64A - quando presente - del detto bordo 64 superiore della bocchetta 58; cosi il detto bordò iniziale B si "aggancia" al bordo 64 come mostrato in particolare schematicamente nella Fig.22, ed il detto bordo B viene trascinato dal bordo 64 fino al di sopra delle punte 9A delle platine 9. A questo punto le platine 9 vengono sollevate per cui le punte 9A impegnano il bordo iniziale B del tessuto P e lo trascinano come mostrato dal confronto, delle Figg.22, 26 fino al di sopra della circonferenza degli aghi, come si vede in particolare .dalla sequenza delle Figg.24 a 28. Le platine 9 sollevandosi e spostandosi radialmente verso l'esterno portano il bordo B verso l'esterno fino al di'sopra degli aghi 5A, per cui detti aghi 5A sollevandosi tempestivamente alla fine del bordo 64, perforano ed attraversano il bordo B e lo impegnano per poi agganciarlo al filo che tali aghi sollevati prendono per iniziare la formazione del tessuto tubolare insieme agli aghi 5 che hanno in precedenza formato il tessuto P della sacca della punta. Le platine 9 dopo essere state sollevate ed estratte vengono abbassate e fatte rientrare come si vede dalla detta sequenza delle Figg.24 a 28; così tali platine 9 possono operare - come le platine 10 prive delle punte 9A - sul tessuto tubolare in formazione. Il tessuto tubolare viene richiamato dall'aspirazione attraverso il condotto 12; le punte 9A risultano infatti abbassate al di sotto del bordo ,superiore del cilindro 3, nel quale sboccano le scanalature 7A della corona 7. ove alloggiano scorrevolmente le platine.
Per assicurare la presa del bordo B da parte delle punte 9A delle platine 9, quando queste platine vengono sollevate nella loro parte interna, può essere previsto di effettuare un getto d'aria dall'alto verso il basso mediante un ugello 80 (vedi Figg.19, 23) che viene fatto intervenire opportunamente con un posizionamento di abbassamento e con una alimentazione di aria compressa per effettuare una spinta di ritegno del bordo B del tessuto P, perché così venga sicuramente effettuata la penetrazione delle punte 9A delle platine 9 sollevantisi per l'operazione di aggancio e trasferimento del bordo fino al di sopra della circonferenza degli aghi 5A abbassati.
Non appena effettuata l'operazione di aggancio del bordo iniziale B del tessuto P della sacca e quando si effettua o si è effettuato il trasferimento del bordo B agli aghi 5A l'organo 50 viene abbassato con uno spostamento inverso a quello descritto per il sollevamento per il raggiungimento della sua posizione attiva; contemporaneamente viene anche cessata l'aspirazione attraverso la hocchetta 58 e ripristinata la aspirazione attraverso il condotto 18 che determina il tensionàmento del tessuto tubolare che inizia la propria formazione.
Il dispositivo è corredato delle camme 14 (Figg.24 a 28) il cui funzionamento è già descritto, per le manovre delle platine 9 nella semicirconferenza opposta a quella in cui viene effettuata la formazione del tessuto P della punta; per il resto i comandi delle platine e degli aghi ‘è analogo a quello tradizionale per le macchine esistenti, a parte ovviamente la sincronizzazione fra gli spostamenti delle platine 9 e quella degli aghi 5A che con esse devono cooperare quando viene effettuato il sollevamento e l'allontanamento delle platine 9, mentre queste ultime seguono gli stessi movimenti tradizionali durante la formazione del tessuto tubolare.
In taluni casi, in dipendenza anche (dalle caratteristiche del filato e del tessuto che deve costituire il manufatto, può essere anche esclusa la azione della aspirazione attraverso l'intercapedine anulare 26 e la bocchetta 58 formata dall'organo 50, il quale può allora essere semplificato per presentare solo il bordo 64 ed eventualmente 64A, essendo sempre previsti i movimenti di sollevamento ed abbassamento e di spostamento angolare di detto organo 50 come già descritto per la soluzione precedente.
La disposizione dei comandi e degli attuatori può essere modificata ovviamente a seconda delle disponibilità di spazio nelle varie macchine e per la disponibilità di tipi di energia e dei tipi di comandi che sono da adottare per la realizzazione dei vari movimenti, con criteri di per sé logici e intuitivi.
E' inteso che il disegno non mostra che una esemplificazione data solo quale dimostrazione pratica del trovato, potendo esso trovato variare nelle forme e disposizioni senza peraltro uscire dall'ambito del concetto che informa il trovato stesso. L'eventuale presenza di numeri di riferimento nelle rivendicazioni accluse ha lo scopo di facilitare la lettura delle rivendicazioni con riferimento alla descrizione ed al disegno, e non limita l'ambito della protezione rappresentata dalle rivendicazioni.

Claims (9)

  1. RIVENDICAZIONI 1) Un dispositivo per la chiusura della punta di un manufatto tubolare -come una calza o calzino - sulla stessa macchina circolare da maglieria sulla quale deve essere formato il tessuto a maglia tubolare del manufatto, comprendente un organo atto a spostare verso l'esterno il bordo libero iniziale del tessuto per la punta (P), formato dagli aghi di una semicirconferenza, ed in corrispondenza della semicirconferenza opposta platine (9) scorrevoli ed oscillanti con punte dorsali atte ad impegnare detto bordo libero (B) ed a spostarlo per farlo attraversare dagli aghi di detta semicirconferenza opposta, caratterizzato dal fatto: che detto organo (50) presenta un orlo sagomato (64) al quale si impegna scorrevolmente il detto bordo libero (B) iniziale; che all'inizio della fase di chiusura della punta detto organo (50) viene sollevato al di sopra del livello delle platine (9), e viene quindi spostato verso le platine (9) oscillanti, per agevolare la presa del bordo libero (B) del tessuto per la punta (P) da parte delle dette punte dorsali (9A) di dette platine (9).
  2. 2) Dispositivo come da rivendicazione 1, caratterizzato dal fatto che detto organo (50) è mobile angolarmente, per essere spostato verso le platine, da una articolazione (46, 46A) trovantesi verso la estremità per prima incontrata dal lembo libero del tessuto.
  3. 3) Dispositivo come da rivendicazione 1 o 2, caratterizzato dal fatto che detto organo (50) presenta, sotto il detto orlo sagomato (64), una bocchetta aspirante (58) orientata verso la circonferenza degli aghi e verso le platine (9, 10), detta bocchetta (58) essendo delimitata da una griglia a pioli (66) leggermente arretrata rispetto al detto orlo sagomato (64).
  4. 4) Dispositivo come da una almeno delle rivendicazioni precedenti, caratterizzato dal fatto che detto orlo sagomato (64) presenta un profi!lo che è gradualmente ascendente nel senso del moto del cilindro degli aghi.
  5. 5) Dispositivo come da una almeno delle rivendicazioni precedenti, caratterizzato dal fatto che detto orlo sagomato (64) presenta un prolungamento (64A) gradualmente abbassantesi verso la direzione (f3) secondo cui arrivano gli aghi (5, 5A).
  6. 6) Dispositivo come da una almeno delle rivendicazioni precedenti, caratterizzato dal fatto che il bordo libero (B) iniziale della sacca della punta (P) presenta almeno un primo rango formato di filato elastico, che scorre subito sotto al detto orlo sagomato (64).
  7. 7) Dispositivo come da una almeno delle rivendicazioni precedenti, caratterizzato dal fatto di comprendere a monte del detto organo (50)' sollevabile, un piolo (70), combinato ad un attuàtore (72) che lo solleva, per cui detto piolo (70) intercetta il detto bordo libero iniziale (B) e lo obbliga a modellarsi verso il basso per essere agevolmente impegnato dal detto orlo sagomato (64).
  8. 8) Dispositivo come da una almeno delle rivendicazioni precedenti, caratterizzato dal fatto di comprendere un ugello (80) di soffiaggio dell'aria verso il tessuto (P) della punta e verso le punte (9A) delle platine (9), nella zona in cui dette punte (9A) vengono sollevate per impegnare il detto bordo iniziale (B).
  9. 9) Dispositivo per la chiusura della estremità iniziale di un manufatto tubolare, quale una calza od un calzino sulla stessa macchina circolare da maglieria che lo produce; il tutto come sopra descritto e rappresentato per esemplificazione nell ' annesso disegno .
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