ITCO990024A1 - Metodo e attrezzatura per la produzione di articoli di maglieria tubolare forniti di uno o piu' lacci, fiocchi, stringhe o simili e prodotti - Google Patents
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Description
Descrizione
L' introduzione delle macchine da maglieria circolari del tipo "full electronic” con diametri differenziati (piccolo e medio), ha attratto l'interesse dell'industria tessile in quanto la loro versatilità consente di produrre un' ampia gamma di articoli tubolari semifìniti come, per esempio, calze, reggiseni, mutande, abitini, pantaloni, gonne, bodies, costumi, articoli tecnici ed altro ancora. Ma a causa di alcune inerenti limitazioni, non solo tecniche, tra cui la mancanza di lacci, fiocchi, stringhe e simili appendici, gran parte dei citati articoli a maglia richiede sistematicamente laboriose e costose operazioni addizionali di completamento tra cui il taglio e la cucitura, che incidono in modo continuo e permanente sui costi di produzione.
Per quanto è dato di sapere, il brevetto italiano n. 1288310 prevede diverse realizzazioni affini concernenti spalline, passanti o bretelle, ovvero aperture varie per gambe e braccia; ma tali soluzioni presentano difficoltà tecniche e costi addizionali dovuti ai compiessi e costosi meccanismi di presa e trasporto della maglia da una parte all'altra del cilindro. Il presente trovato intende ridurre in misura concreta o eliminare del tutto i suddetti limiti tecnici e produttivi per ottenere automaticamente articoli a maglia tubolare completi di lacci, fiocchi, stringhe e o appendici varie con originali finalità produttive, tecniche, estetiche e o commerciali. Per alcune realizzazioni la presente invenzione riprende gli insegnamenti dei brevetti italiani dello scrivente n.
1295743 - n. 1288310 - n. CO-99-A000009 - n.CO-99-A000018 - n.CO-99-A000023 e infine n. 1255008, quest'ultimo parzialmente illustrato nelle figg. 9- 10- 11 - 12.
In sintesi tale brevetto contempla la produzione di articoli a maglia caratterizzati da zone di tessuto a crescita differenziata causata dalla esclusione di un dato numero di aghi, alternati rispetto agli adiacenti, per esempio 1:1, ovvero 2:1 - 2:2 e simili. Contrariamente alla norma, una parte anche sostanziale di impulsi o comandi usualmente diretti agli aghi, non viene inviata ad una parte di questi, secondo uno schema o programma definito e conforme al disegno originale. Ciò determina la esclusione dal processo di formazione della maglia degli aghi privi di input o comandi; tale esclusione, se totale e a zone definite, produrrebbe fili flottanti, i quali vengono opportunamente manipolati con l'impiego di alcuni aghi AD in lavoro, fig. 10, debitamente spaziati, con il duplice scopo di ridurre la lunghezza dei flottanti e creare interessanti intrecci di maglia ovvero balze tridimensionali Bi, fig. 10. Pertanto il trovato si realizza anche con un tessuto a maglia prodotto solo con una parte degli aghi presenti nelle aree o zone interessate. Per esempio saranno esclusi solo gli aghi pari AP oppure aghi a coppie alternate; ossia a gruppi di tre in lavoro seguiti da uno o più aghi esclusi, e così via. La contemporanea presenza di aghi in lavoro 1 - 3 , alternati ad aghi esclusi, 2 - 4, figg. 11 - 12, per zone definite e o per un tempo anche relativamente lungo, (corrispondente ad un elevato numero di ranghi di maglia), è la premessa sufficiente e necessaria per la produzione di un tessuto a maglia formato dagli aghi in lavoro e relative boccole AD ma interrotto e tuttora intrecciato agli aghi esclusi e boccole AP, allo scopo di produrre una balza di maglia chiusa, a due veli o tessuti Bi, fig. 10, la quale è ripetibile e o variabile in altezza, larghezza e diagonale. Ciò premesso, uno scopo principale della presente invenzione consiste nel fornire un metodo e la relativa apparecchiatura per la produzione di articoli tubolari lavorati a maglia in generale, anche sagomati o conformati, fomiti di almeno un fiocco, laccio, stringa e simili, in tessuto mono o doppiovelo, prodotti automaticamente con il moto continuo e o alternato del cilindro degli aghi, sia con l’ausilio del platorello o altra frontura, sia con la sola selezione di aghi e o platine di maglia.
Uno scopo ulteriore consiste nel produrre i detti articoli tubolari fomiti di almeno un'appendice di forma sostanzialmente rettangolare, collegata e o immagliata da un solo lato al tubo di maglia.
Uno scopo addizionale consiste nel fornire un metodo e la relativa apparecchiatura per la produzione dei detti articoli tubolari fomiti di almeno un laccio, fiocco, stringa e simili, anche doppi, separati dal tubo di maglia alle estremità, ma ivi collegati e o immagliati in corrispondenza della parte centrale di detto laccio.
Un altro scopo consiste nel fornire un metodo e la relativa apparecchiatura per la produzione dei citati articoli a maglia fomiti di almeno un fiocco, laccio, stringa e simili, prodotti con il moto alternato del cilindro e l'ausilio dei cosiddetti "pickers" e o mediante la sola selezione elettronica degli aghi. Ulteriori scopi risultano dalla descrizione, esempi e disegni allegati, per sè o in combinazione tra di loro, oltre le rivendicazioni finali. Le caratteristiche del trovato e i vantaggi che ne derivano risultano con maggior chiarezza dalla seguente descrizione di forme esemplificative di realizzazione e si applicano vantaggiosamente alla gran parte delle macchine circolari. A questi risultati si perviene agevolmente in conformità dell'invenzione, e ai soli fini descrittivi e non limitativi, gran parte della descrizione concerne una macchina circolare monocilindro del tipo "full electronic". In una forma di esecuzione preferita il trovato si realizza inizialmente con la preparazione di un ciclo di lavoro e o disegno jacquard, ovvero informazioni dirette agli aghi e o jacks e o altri elementi concorrenti direttamente o indirettamente alla produzione della maglia, mediante una usuale stazione grafica e o altri dispositivi di controllo e o memoria ovvero a mezzo di apparecchi elettromeccanici, magnetici, ottici, ed altri mezzi comunque atti allo scopo.
Attualmente gli articoli a maglia tubolare citati in premessa sono prodotti con gli aghi del cilindro in quanto gli uncini del platorello sono di regola impiegati per la formazione del cosiddeto doppio bordo. In conformità della presente invenzione il tubo di maglia MI in fig.l, tuttora all'interno del cilindro degli aghi, viene ceduto temporaneamente e preferibilmente solo in parte, per esempio 180° o metà cilindro, agli uncini U alloggiati nel sovrastante platorello P della fig. 1. Conseguentemente l usuale meccanismo di selezione (non mostrato) dei talloni dei citati uncini U viene modificato al fine di impegnare solo i talloni alti TA, fìgg.l - 2 - 3, corrispondenti, nel caso di specie, alla metà circa del platorello o cilindro. Mediante il caricamento degli uncini U si ottiene il trasferimento di una parte del tubo di maglia già MI, dal cilindro degli aghi sugli stessi uncini U, in posizione BU, fig. 2. A questo punto gli aghi A corrispondenti alla maglia trasferita vengono scaricati o disimpegnati nel modo usuale.
Ma allo scopo di evitare smagliature indesiderate, è. prevista una fase di preparazione tessile per cui i pochi ranghi di maglia prodotti tra il citato caricamento degli uncini BU e l'ultimo rango di maglia o sfilatura W, fig. 2, sono caratterizzati da strutture o intrecci di maglia, anche doppio bordo, a rete o del tipo indemagliabile con densità variabili controllate elettronicamente dalle relative cams di maglia motorizzate e controllate via computer (non mostrate), unitamente all' impiego di idonei filati, per esempio elastici e o termoadesivi, ovvero atti a fondere gradatamente interiacciandosi alle boccole o maglie adiacenti. In questa fase o realizzazione, la macchina o il ciclo di lavoro dell'articolo tessile vengono a trovarsi in posizione "zero" con l'annullamento di tutte le cadute o alimentazioni, 1' esclusione dei guidafili GU ed il conseguente arresto temporaneo del ciclo di produzione. Nella fattispecie il tubo di maglia risulta per una metà come M, fig. 3, tuttora immagliato agli aghi Al del cilindro, mentre la seconda metà, come MS in figg. 2-3, si trova temporaneamente trasferita sui corrispondenti uncini BU del platorello P. (In altra realizzazione, la maglia precedente MI di fig. 1 non viene trasferita sugli uncini del platorello BU, fig. 2, ma viene totalmente e adeguatamente scaricata sia per disimpegnare gli aghi successivamente utilizzati per produrre la maglia addizionale che formerà il laccio, sia per ottenere volutamente un' apertura permanente).
A questo punto, conformemente al trovato, soltanto gli aghi programmati, di regola disposti in gruppo e adiacenti, sono selezionati ed inviati su una usuale cam di salita (non mostrata) priva di filo in una sola caduta o alimentazione per sollevarsi completamente. La massima elevazione di questi aghi produce due risultati importanti: tutte le loro linguette L, aprendosi automaticamente si posizionano sopra le ultime boccole B, tuttora immagliate tra gli aghi e le platine di maglia, come gli aghi 1 - 3 in fig. 12.
La successiva fase di discesa di detti aghi è illustrata nelle figure 4 -5 -6.
L’ago A della fig. 4 inizia la discesa e l’ultima boccola B, aderente contro lo stelo dell’ago, inserendosi sotto la linguetta L comincia a chiuderla automaticamente e progressivamente. Proseguendo la discesa degli aghi, le citate linguette L saranno completamente chiuse, fig. 5, con funzioni di ”ponte” per le stesse boccole B che poi si distaccano definitivamente, come in fig. 6. In questa fase anche le platine di maglia PM arretrano progressivamente e radialmente secondo la freccia F, in sincronia con il movimento di discesa degli aghi A. Lo scarico progressivo delle boccole B dagli aghi interessati ha luogo solo dopo il trasporto del tessuto già MI, fig. 1, ed ora MS, fig. 2, dagli aghi del cilindro ai corrispondenti uncini BU del platorello. In questa fase operativa lo scarico totale degli aghi programmati produce nel tubo di maglia un' apertura orizzontale continua nel senso dei ranghi che sarà suturata soltanto con il ritorno della maglia MS mediante la cessione dagli uncini BU agli aghi originali.
In conformità del trovato gli aghi attualmente disimpegnati, temporaneamente privi di maglia, devono necessariamente ricominciare il processo di produzione e sono quindi selezionati e diretti progressivamente su almeno una cam di salita secondo una sequenza predefinita come per esempio 1 :3 (un ago in lavoro e tre esclusi) seguita dalla selezione fissa 1:1, talché, in funzione di variabili tecnico-tessili, tutti gli aghi prima e o soltanto la metà degli aghi disimpegnati, i dispari per esempio dopo, riprendono il nuovo filo, pronto per l'occasione, per un secondo inizio di tessitura a maglia.
Durante detta salita, gli aghi disimpegnati, tuttora con le linguette L chiuse, trovano sul percorso obbligato un dispositivo aprilinguette AL per l apertura forzata delle stesse. La procedura descritta è illustrata schematicamente in fig.7: la linguetta L si trova tuttora contro l'uncino U al cui interno si posiziona automaticamente una punta metallica aprilinguette AL finché la linguetta L viene aperta e ribaltata nel senso della freccia F. La fig. 8 mostra in pianta una parte del cilindro CYL, rotante secondo la freccia F. L' uncino o becco U dell'ago, aderente alla linguetta L, trova sul percorso obbligato di salita l'elemento aprilinguette AL, inserito allo scopo.
Aperte le linguette degli aghi nel modo appena descritto, eseguibile con le dovute variazioni anche con il moto alternato (in altre realizzazioni la linguetta è aperta mediante un adeguato soffio di aria compressa proveniente dall’alto, ovvero per mezzo di una sottile lamina atta ad inserirsi tra l’uncino e la linguetta), il procedimento di formazione della maglia riprende. Questo secondo ciclo di tessitura riprendo coti bordo semplice o doppio DB, indicato anche con MI-2 in fig. 3, formando i citati fiocchi o lacci e simili. (In altra realizzazione, i detti lacci e simili sono prodotti durante il primo ciclo di tessitura, all'inizio dell'articolo a maglia). Tali lacci, variabili in ampiezza, altezza e forma, sono caratterizzati dal fatto che risultano sostanzialmente collegati al tubo di maglia ad una sola estremità o lato, e detto collegamento, alternativo alla usuale immagliatura, si può realizzare mediante una pluralità di fili flottanti 7, in fig. 13.
Per quanto riguarda la cosiddetta sfilatura, termine noto agli esperti del settore, il trovato prevede altresì l'uso mirato del moto alternato con la tecnica delle aumentazioni e o riduzioni, ovvero lo spostamento o trasferimento laterale del filo rispetto al numero gradualmente variabile degli aghi impegnati allo scopo. Infine, dopo la produzione e il distacco dei lacci oggetto del trovato, ha luogo la cosiddetta "cessione" della maglia MS, figg. 2 -3, già sugli uncini BU, agli aghi A del cilindro, sia per suturare due parti di maglia prodotte in tempi diversi, sia per riprendere il ciclo di lavorazione.
La fig. 13 illustra schematicamente una diversa realizzazione del trovato.
Attraverso la vista 1 del cilindro CYL, corredato di aghi N, si nota l'ultimo rango MP del tubo di maglia TM all interno del cilindro. La produzione del laccio di maglia M, successiva rispetto all'ultimo rango MP, è realizzata preferibilmente con il moto alternato del cilindro ed un limitato numero di aghi, corrispondenti a F3.
Tale seconda lavorazione può variare sensibilmente (Fig. 14, A -B -C -D) rispetto alla maglia precedente: per la natura e colore dei filati; per nuovi intrecci tessili; per la densità di maglia; mono e o doppio velo con i soli aghi dispari, ovvero doppio bordo con l'ausilio addizionale degli uncini ( o aghi) del platorello. Infine per il numero di aghi impegnati, peraltro soggetti alle note aumentazioni e o riduzioni, analogamente alla lavorazione del tallone e punta delle calze; con la selezione mirata di jacks e o aghi. Per quanto riguarda la sfilatura del laccio M in oggetto, questa può essere del tipo tradizionale, per la quale valgono le procedure già descrìtte in precedenza e illustrate in fig. 2, W; ovvero può risultare notevolmente ridotta o assente come nella ipotesi in cui il detto laccio a maglia M sia prodotto con la tecnica della aumentazione e o riduzione programmata degli aghi in lavoro. Dopo la sfilatura o distacco, anche parziale, F4, fig.
15, il laccio di maglia M assume la posizione MI, fig. 15, restando immagliato alla sola estremità MF. Oppure è collegato alle boccole adiacenti con soli fili flottanti alternativi alla maglia, già indicati con 7 in fig. 13. Ricade altresì nell'ambito del trovato il laccio di maglia M in fig. 16 prodotto con la tecnica del moto alternato solo dagli aghi della zona F3, progressivamente ridotti come indicato con le frecce F.
In altra realizzazione preferita mostrata schematicamente in fig. 17, i lacci simmetrici di maglia MI sono inizialmente prodotti solo con gli aghi del cilindro F3, mentre le due sfilature W sono limitate alle aree laterali indicate con F2.
Di conseguenza i lacci MI risultano immagliati soltanto nella zona centrale di maglia MF corrispondente agli aghi F. Tale zona MF può essere naturalmente ampliata fino a includere tutti gli aghi F3 ottenendo quindi un nuovo risultato a causa della esclusione delle dette sfilature W. In fig. 18 sono mostrate alcune configurazioni o collocazioni delle appendici e o lacci vari prodotti in conformità della presente invenzione: attorno al generico tubo di maglia TM visto in pianta, sono immagliati il laccio 2; il più lungo laccio Za; il laccio doppio 2b e infine la pattina o appendice ampia e rettangolare 2c. La fig. 19 mostra una tipica struttura di maglia jersey caratterizzata dal fatto che le boccole virtuali 5 e 6 del rango D risultano spostate sugli aghi adiacenti 2 -3 - 4 del rango di maglia E. In proposito il trovato utilizza le usuali tecniche con l'impiego o l'ausilio. di "pickers", di punzoni, aghi e o platine ovvero altri organi mobili atti allo scopo, disposti ed operanti talvolta su una seconda frontura. La fig. 20 illustra schematicamente alcune fasi del ciclo di produzione di una delle realizzazioni preferite del trovato. I lacci LI e L2 sono prodotti con il moto alternato del cilindro FI - F2, prima dell'articolo tessile o tubo di maglia TM il quale risulta chiaramente separato dai detti lacci, tranne che per le due estremità anteriori.
La porzione di maglia superiore 1 è prodotta con il moto alternato MA e la porzione 2 con il moto continuo MC. La parte inferiore della finestra o apertura frontale è formata da due cimose regolari K, seguite da bordi irregolari uniti dai fili flottanti FF.
Alcune ipotesi di tale realizzazione sono illustrate in fig: 21 : l'articolo a maglia 1, fornito di lacci 3 è piegato secondo le frecce F, una soluzione idonea per molteplici funzioni come un collétto, un polsino ed altro ancora.
La fig. 22 mostra una realizzazione più semplice del trovato: dopo il completamento dei lacci 3, la produzione dell'articolo a maglia 1 prosegue con il moto continuo del cilindro unitamente all'esclusione di un gruppo di aghi nell'area frontale parzialmente e volutamente ricoperta di fili flottanti FF, peraltro soggetti ad essere ulteriormente manipolati conformemente agli insegnamenti delle figure da 9 a 12.
Rientra altresì nell'ambito del trovato il doppio bordo sagomato DB dell'articolo a maglia 1 della fig. 23, caratterizzato dal fatto che in corrispondenza della parte centrale anteriore e posteriore (o altrove, se il caso) indicata con F, detto doppio bordo DB presenta un sostanziale dislivello o abbassamento rispetto all'altezza regolare Z, ottenuto mediante: il ridotto numero di aghi in lavoro; la ridotta densità di maglia per mezzo delle relative cams mobili via computer; ovvero e preferibilmente, secondo gli insegnamenti del brevetto citato in premessa n. 1255008 e parzialmente illustrato nelle figg. da 9 a 12. 1 lacci 3 della fig. 23 sono inseriti otticamente in due cerchi J prodotti mediante la selezione degli aghi, mentre con H è indicato il foro (o asola) ottenuto mediante la tecnica di scaricare e riprendere la maglia di alcuni aghi, ovvero la tecnica già descritta e rappresentata nelle figure da 4 a 8.
Infine con T viene indicata la sottile linea tessile, variabile in ampiezza, causata dalla cessione della maglia dagli uncini del platorello agli aghi del cilindro.
Le figure da 24 a 30 illustrano sommariamente alcuni articoli a maglia forniti di fiocchi, lacci e simili realizzati secondo gli insegnamenti del trovato.
In particolare le figure 24 e 25 mostrano la banda tubolare 1 con funzione di "brassiere" 0 supporto-reggiseno con i lacci 3 e la linea di maglia TP derivante anch'essa dalla cessione della maglia, dagli uncini del platorello agii aghi.
1 fiocchi 3 della fig. 25, debitamente allacciati o annodati, producono un interessante effetto estetico e funzionale unitamente alla contemporanea riduzione della superficie tessile anteriore, secondo le frecce F. Un risultato analogo è ottenuto con la mutanda della figura 26, caratterizzata dalla presenza di almeno un foro H, già descritto.
Anche in questa realizzazione pratica della fig. 27, i lacci 3, uniti o annodati causano anche l'abbassamento di una parte del bordo elastico DB anteriore secondo la freccia F. Le figure 28 e 29 mostrano una vista laterale e frontale della calza 1 e 1A, fornita di lacci liberi 3 e 4, e annodati 3A e 4A, con diverse finalità estetiche e funzionali. Infine la fig. 30 mostra V abito 1 corredato di una allacciatura sui fianchi 3, sul bordo inferiore 3 A, riproducibili secondo il trovato anche sulle maniche tubolari S1- S2. I dettagli di esecuzione possono variare in modo equivalente nella forma, dimensioni e o collocazione, oltre che per la natura dei materiali tecnici e o tessili impiegati, restando comunque nell'ambito degli scopi del presente brevetto.
Breve descrizione delle figure
La figura 1 mostra in sezione gli aghi abbassati A e sollevati A'; le platine di maglia PM con relativo coperchio platine CP; i guidafili GU ed il filo Y. Sul platorello P sono alloggiati gli uncini U in posizione arretrata e U2, in posizione avanzata, fomiti di due o più altezze di tallone per le varie selezioni meccaniche o corredati di selezione elettronica (non mostrata). La maglia MI è normalmente immagliata agli aghi A.
In fig. 2 le boccole di maglia già MI risultano trasferite sugli uncini sovrastanti BU con alcuni ranghi di maglia finali o sfilatura VV Nel caso di specie la maglia già MI assume la posizione superiore MS. La fig. 3 illustra parzialmente rinsieme delle diverse posizioni della maglia durante una realizzazione del trovato. In alto, il platorello è fornito di uncini con talloni alti TA (e bassi TB) atti a trattenere temporaneamente la maglia MS nella posizione indicata con BU. Nel frattempo, sui corrispondenti aghi A, è iniziato il secondo ciclo di tessitura per la maglia MI-2, ovvero il doppio bordo DB prodotto con la selezione fissa degli aghi, i dispari per esempio.
La restante metà del cilindro, con gli aghi Al continua a produrre maglia M come sempre. Con AJ e AJ 1 sono indicati speciali ugelli per l' aria compressa atta ad aprire le linguette degli aghi e o per sospingere la maglia all'interno del cilindro.
Le figure 4 - 5 e 6 sono viste laterali di aghi A e platine PM durante lo scarico delle ultime boccole B di maglia, mentre le figure 7 e 8 si riferiscono al dispositivo meccanico aprilinguette. Le figure da 9 a 12 raffigurano tecnicamente la selezione degli aghi per la produzione delle balze di maglia tridimensionali Bi.
La fig. 13 mostra in prospettiva il cilindro CYL, il tubo di maglia TM, separato dal successivo laccio di maglia M, tuttora sugli aghi con Γ estremità 7 caratterizzata da una pluralità di fili flottanti, facoltativamente alternativi alla maglia.
In fig. 15 detto laccio M dopo la separazione dagli aghi, assume la posizione MI.
La fig. 16 mostra il singolo laccio di maglia M prodotto con le riduzioni di maglia mentre la fig. 17 raffigura due lacci staccati MI con sfilature tradizionali W.
La fig. 18 móstra in pianta il tubo di maglia TM a cui sono collegati i lacci 2 -2a- 2b e l'appendice 2c. La fig. 19 illustra in particolare lo spostamento laterale dei filo dalle boccole 5 e 6 del rango C alle boccole adiacenti del rango D, causato dall'assenza dei relativi aghi. Le figure da 20 a 23 illustrano varie realizzazioni e posizioni dei lacci e fiocchi di maglia oggetto del trovato. Infine, le figure da 24 a 30 raffigurano articoli tubolari come un reggiseno, una mutande, una calza ed infine un abito caratterizzati dalla presenza di fiocchi o lacci indicati con 3 - 3A - 4 - 4A.
Claims (1)
- Rivendicazioni 1- Metodo per la produzione di articoli a maglia tubolare, anche sagomati, fomiti di uno o più fiocchi, lacci, stringhe e o appendici varie, formati da ranghi di maglia parziali e supplementari, sostanzialmente separati dal tubo di maglia, ivi immagliati o collegati ad un lato o estremità anche di soli fili flottanti alternativi; detto metodo atto a coordinare l'appropriata selezione degli aghi, conformemente al disegno jacquard e o al ciclo operativo della macchina tessile, anche con l'ausilio degli uncini o aghi del platorello o altra frontura per consentire ripetutamente, per zone di tessuto o gruppi di aghi definiti, la totale cessazione della produzione di maglia, seguita dalla produzione di nuovi ranghi di maglia o viceversa, solo dopo aver prodotto, preferibilmente con il moto alternato del cilindro, e scaricato, i citati ranghi di maglia parziali e supplementari. 2- Metodo secondo la rivendicazione 1 caratterizzato dal fatto di comprendere almeno una fase di trasferimento totale o parziale della maglia presente, dagli aghi del cilindro agli uncini o aghi del platorello o altra frontura, seguito da uno o più ranghi di maglia o sfilatura; da una fase di distacco totale delle maglie o boccole di almeno una parte degli aghi del cilindro e apertura automatica delle relative linguette; seconda ripresa temporanea del processo di formazione della maglia di una parte degli aghi del cilindro con movimento anche alternato; una fase di distacco totale o parziale della maglia così prodotta e ulteriore apertura automatica delle linguette dei relativi aghi; terza ripresa del processo di formazione della maglia di una parte almeno degli aghi del cilindro, prima della cessione e o ritorno della parte del tubo di maglia dagli uncini o aghi del platorello o altra frontura, sugli aghi del cilindro. 3- Metodo secondo 1 -2 ed altre rivendicazioni caratterizzato dal fatto di comprendere previa idonea sfilatura, una fase di parziale scarico o distacco delle boccole di una parte del tubo di maglia e apertura automatica delle relative linguette; seconda ripresa temporanea del processo di formazione della maglia di una parte degli aghi del cilindro con movimento anche alternato associato ad eventuali riduzioni e o aumentazioni; una eventuale fase di scarico parziale della maglia cosi prodotta e ulterióre apertura automatica delle linguette dei relativi aghi; terza ripresa del processo di formazione della maglia preferibilmente con tutti gli aghi del cilindro. 4- Metodo secondo la rivendicazione 1-2-3 caratterizzato dal fatto di comprendere almeno un primo inizio di tessitura a ranghi parziali e alternati di maglia, anche in doppio bordo, per la produzione dei lacci e simili; il distacco parziale della maglia prodotta dai realativi aghi e apertura delle linguette di questi; un secondo inizio di tessitura onde immagliare almeno un' estremità dei detti lacci al tubo di maglia o articolo tessile. 5- Metodo secondo 1 - 4 ed ahre rivendicazioni caratterizzato dal fatto che i detti lacci o fiocchi, singoli o doppi, sono preferibilmente formati da una pluralità di ranghi successivi e parziali, ovvero variabili in ampiezza, ma inferiori a 360°. 6- Metodo secondo la rivendicazione 5 caratterizzato dal fatto che gli articoli a maglia sono prodotti con macchine corredate di aghi a pistone, i quali riprendono il processo di formazione della maglia anche senza aprilinguette. 7- Metodo secondo 6 ed altre rivendicazioni caratterizzato dal fatto che lo scarico delle boccole di una parte degli aghi ha luogo solo progressivamente in almeno una caduta o alimentazione priva di filo. 8- Metodo secondo 7 ed altre rivendicazioni caratterizzato dal fatto che il processo di formazione maglia degli aghi già esclusi è preceduto dall' intervento di dispositivi aprilinguette e riprende solo progressivamente con aghi selezionati sempre in ordine alternato, in almeno una caduta o alimentazione fornita di filo. 9- Metodo secondo 8 ed altre rivendicazioni caratterizzato dal fatto che lo scarico o sfilatura delle boccole di una parte degli aghi è anticipato da uno o più ranghi di maglia, formata anche da punti trattenuti e o briglie, variabili elettronicamente mediante le relative cams motorizzate, preferibilmente con l'inserimento di almeno un filo addizionale anche elastomero e o termoadesivo. 10- Metodo secondo 9 caratterizzato dal fatto che lo scarico delle boccole di una parte degli aghi ha luogo mediante l'abbassamento totale degli stessi aghi senza il nuovo filo, sotto il piano di abbattaggio delle platine, in sincronia con l'allontanamento radiale delle stesse, 11- Metodo secondo 10 ed altre rivendicazioni caratterizzato dal fatto che sono presenti uno o più soffi di aria compressa comandati a tempo, per dirigere adeguatamente la maglia all'interno del cilindro e o aprire le linguette degli aghi. 12- Macchina circolare da maglieria e calzetterìa in generale, secondo 1 ed altre rivendicazioni, caratterizzata da e comprendente almeno: una frontura degli aghi e o cilindro rotante, anche alternativamente, contro cams stazionarie o viceversa; una caduta o alimentazione di lavoro completa fornita di uno o più guidafili mobili; la selezione degli aghi, uncini ed altre parti mobili preferibilmente elettronica atta a governare gli elementi concorrenti alla formazione della maglia secondo un ciclo di lavoro e o disegno jacquard; le cams di formazione maglia regolabili anche individualmente mediante l'ausilio del computer; un dispositivo aprilinguette degli aghi a comando; ugelli per aria compressa atta a sospingere adeguatamente la maglia nel cilindro; detta macchina corredata di una seconda frontura o di un platorello fornito di aghi o uncini con talloni selezionabili a più altezze, oltre l'usuale dispositivo pneumatico di aspirazione e taglio dei fili. 13- Macchina circolare secondo 12 ed altre rivendicazioni, caratterizzata dal fatto che è equipaggiata con almeno due fronture corredate di aghi e o uncini o altri mezzi mobili, atti a trasferire una pluralità di boccole tra le fronture per la produzione di articoli a maglia, fomiti anche di fiochhi, lacci, stringhe e simili. 14- Articoli a maglia secondo le precedenti rivendicazioni caratterizzati dal fatto che essi sono prodotti trasferendo temporaneamente almeno una parte del tubo di maglia agli uncini del platorello; una parte degli aghi scarica le ultime maglie e dopo l'apertura delle linguette riprende la formazione di maglia formante almeno un fiocco, laccio e simili, successivamente scaricata previa idonea sfilatura; detta parte di aghi riprende la formazione di maglia dopo l’apertura delle linguette e prima che abbia luogo sugli stessi aghi la cessione definitiva o ritorno della parte del tubo di maglia precedentemente trasferita agli uncini del platorello. 15- Articoli a maglia secondo le precedenti rivendicazioni, descritti e o prodotti in conformità del trovato e o desumibili dai disegni. 16- Articoli a maglia tubolare fomiti di uno o più lacci o fiocchi anche doppi e o annodati. 17- Articoli a maglia tubolare secondo 1-16 come reggiseni o mutande caratterizzati dalla marcata riduzione della superficie tessile anteriore causata dalla presenza di lacci o fiocchi anche annodati (figg. 25 - 27). 18- Articoli a maglia tubolare secondo 17 come reggiseni, mutande, calze e simili caratterizzati da polsini, cinture, bande elastiche e simili con ì bordi ondulati ovvero con altezze differenziate (fig. 23 DB).
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