ITCO20010029A1 - Metodo e apparecchiatura per produrre articoli tridimensionali di maglieria tubolare e prodotti risultanti. - Google Patents

Metodo e apparecchiatura per produrre articoli tridimensionali di maglieria tubolare e prodotti risultanti. Download PDF

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Description

Metodo e apparecchiatura per produrre articoli
tridimensionali di maglieria tubolare e prodotti risultanti.
Descrizione
Una parte dell'attuale produzione di articoli a maglia richiede laboriose e costose operazioni di taglio e cucitura con scarti di tessuto che incidono in modo ragguardevole e permanente sui costi di produzione. Il taglio dei tessuti a maglia comporta inevitabilmente quantità di scarti che seppure variabili in rapporto alle misure e modelli, talvolta superano il 20% del tessuto iniziale: uno spreco permanente che incide in modo rilevante sui costi finali dei prodotti. Nel settore dell'abbigliamento "casuale" come per esempio la nota T-Shirt, 1 in fig. 1, oltre le usuali operazioni di taglio e relativi scarti di tessuto, per completare ogni articolo sono necessarie oltre dieci operazioni di cucito in corrispondenza delle aree indicate con S. In particolare la parte centrale o apertura funzionale AF della citata T-Shirt richiede accurati interventi di manodopera qualificata per completare il bordo girocollo BGC, fig. 1. Quindi a causa di alcune inerenti limitazioni tecniche del ciclo produttivo usuale, una buona parte degli articoli a maglia correnti richiede laboriose e costose operazioni di taglio, assemblaggio, cucitura e o completamento di particolari come orli, bordi, aperture, toppe, imbottiture mirate, guarnizioni e simili. La recente introduzione delle macchine da maglieria circolari con diametri differenziati, come per esempio la nota Santoni SM-8, ha destato l'interesse dell'industria tessile in quanto tali macchine consentono di produrre manufatti tubolari semi-finiti per cui, nel caso di specie, la citata T-Shirt risulta priva di cuciture laterali e già fornita del doppio bordo inferiore (orlo doppio ribattuto) indicato con DB in fig. 1. Allo stato attuale resta comunque insoluto, tra l’altro, il problema del taglio, assemblaggio e cucitura delle maniche e spalle, oltre il completamento di orli e bordi del citato girocollo e aperture varie. Il trovato intende ridurre in misura concreta alcuni dei limiti tecnici e produttivi suddetti e di conseguenza, uno scopo principale della presente invenzione consiste nel fornire un metodo e la relativa apparecchiatura per la produzione di articoli di maglierìa tubolare, intima ed esterna, ottenuti praticamente senza scarto di tessuto con originali finalità economiche, tecnico-funzionali, estetiche e commerciali. Uno scopo addizionale consiste nel fornire un metodo e la relativa apparecchiatura per la produzione di articoli di maglierìa completamente privi di cuciture oppure completati con una sola operazione di cucitura. Uno scopo ulteriore consiste nel fornire un metodo per la produzione di articoli tubolari fomiti di maniche corte o lunghe complete di orli o bordi semplici e doppi, dette maniche lunghe anche imbottate e conformate in modo selettivo. Un altro scopo principale consiste nel fornire un metodo e la relativa apparecchiatura per la produzione di articoli tubolari fomiti di zone con aperture e o imbottiture mirate. Ulteriori scopi risultano dalla descrizione, esempi e disegni allegati, per sé o in combinazione tra di loro, unitamente alle rivendicazioni finali. Le caratteristiche dell'invenzione e i vantaggi che ne derivano risultano con maggior chiarezza dalla seguente descrizione di forme esemplificative di realizzazione e si applica vantaggiosamente alla gran parte delle macchine circolari da maglierìa e calzetterìa. A questi risultati si perviene agevolmente in conformità dell'invenzione, e ai soli fini descrìttivi e non limitativi, gran parte della descrizione concerne una macchina circolare corredata di almeno: una frontura degli aghi o cilindro rotante contro cams stazionarie; una caduta o alimentazione di lavoro completa, quindi fornita di uno o più guidafili mobili; dispositivo per la selezione degli aghi atto a governare gli elementi concorrenti alla formazione della maglia secondo un ciclo di lavoro e o disegno jacquard; un sistema di tiraggio del tessuto; infine detta macchina corredata anche di un platorello fornito di aghi o uncini selezionabili. Per alcune realizzazioni concernenti gli intrecci di maglia rasata e operata mediante punti trattenuti e brìglie, fili flottanti, aperture funzionali o traforati ed altri dettagli tessili, la presente invenzione riprende almeno in parte gli insegnamenti delle domande di brevetto dello scrivente N. CO-2000-A000012; N.CO-2000-A000014; N. CO-2001-A000006 ; N.CO-2001-A000019, unitamente al brevetto italiano N. 1255008. Quest'ultimo in particolare contempla la produzione di balze di maglia tridimensionale prodotte con un numero ridotto di aghi A, preferibilmente alternati come indicato alle figg.18, 19, 20 e 21. Gli aghi pari AP sono temporaneamente esclusi dal processo di formazione della maglia e la contemporanea presenza di aghi disparì AD in lavoro, alternati agli aghi pari AP esclusi, per zone definite e o per un tempo anche relativamente lungo, (corrispondente talvolta ad un elevato numero di ranghi di maglia), è la condizione sufficiente e necessaria per la produzione di una balza interna Bi, ovvero un tubicino di maglia a due veli o tessuti all'interno del tubo di maglia usuale TM. Alla crescita di maglia o balza interna Bi sul rovescio della maglia, peraltro ripetibile e variabile sia in altezza che larghezza e collocabile anche diagonalmente, corrisponde sul diritto della stessa maglia una perfetta sutura causata dall'allungamento delle boccole degli aghi esclusi dalla produzione. Le figure da 17 a 20 illustrano tecnicamente la realizzazione della struttura di maglia Bi citata. La presenza di dette balze Bi, diversamente progettate e collocate, incide nella produzione di alcuni articoli a maglia tubolare della presente invenzione. In una prima realizzazione preferita il trovato inizia con la preparazione di un ciclo di lavoro e o disegno jacquard, ovvero informazioni dirette agli aghi, jacks e o altri elementi concorrenti alla produzione delia maglia, mediante Γ usuale stazione grafica o dispositivi di controllo e memoria ovvero altri mezzi noti atti allo scopo. Quindi il tubo di maglia 1 della figura 2 inizia dal bordo doppio DB1 prodotto in modo usuale sia con i soli aghi che con l’ausilio degli uncini del platorello. La produzione di maglia prosegue per un congruo numero di ranghi fino alla zona centrale ZC destinata ad essere aperta mediante la separazione automatica di ranghi o maglie con funzioni di apertura funzionale AF1 delimitata da due orli o lembi indicati con L1 - L2. Il rilascio o scarico automatico delle boccole B, figg. 24-25-26, da parte degli aghi lungo la linea di apertura OL, fig. 2, è preceduta da zone con intrecci tessili atti a migliorare il grado di indemagliabilità del tessuto, come MI in fig. 4 e da un primo lembo indicato con L1. Questo, secondo esigenze tecnicotessili contingenti, può assumere le caratteristiche di un bordo semplice arrotolato BSA in fig, 4; ovvero un bordo doppio DBA con aghi alternati, fig. 3, prodotto conformemente al brevetto N. 1255008; oppure un bordo doppio ad aghi pieni e l'ausilio di una parte degli uncini o aghi del platorello, indicato come DBU nelle figure 5 e 6. In fig. 5 la separazione di semiranghi di maglia secondo il trovato, ha luogo dopo la produzione del primo doppio bordo DBU1 e prima dell'inizio del secondo doppio bordo DBU2, i quali insieme delimitano l’apertura funzionale AF1. Le figg. 5 e 6 illustrano schematicamente il modo di produzione dei citati doppi bordi: i semi bordi DBU1- DBU2 sono ottenuti con l'ausilio della metà degli uncini del platorello e gli aghi della sottostante metà del cilindro; d’altra parte i semibordi DBU3- DBU4 sono prodotti senza uncini ma solo con gli aghi alternati, i dispari per esempio, producendo semi bordi a due veli, poi sollevati secondo la freccia F. L' operazione di rilascio o scarico delle singole boccole o maglie di una parte degli aghi può realizzarsi in funzione di molteplici esigenze o fattori tecnici o tessili. Nella fattispecie, disponendo la macchina e o il ciclo di lavoro in posizione "zero", è previsto l'annullamento di tutte le cadute o alimentazioni e relativa esclusione dei guidabili. Gli uncini U degli aghi A, figg. 24 e 25, su cui sono immagliate le ultime boccole B scendono sotto il piano di abbattaggio delle platine di maglia PM, fig. 26. Dopo questa fase di approntamento soltanto gli aghi programmati, di regola disposti in gruppo, sono inviati su una carri di salita priva di filo per sollevarsi completamente. La massima elevazione di detti aghi produce due risultati importanti: tutte le linguette L degli aghi si aprono automaticamente posizionandosi ben oltre le ultime boccole B, tuttora immagliate tra gli aghi e le platine di maglia. La successiva fase di discesa degli stessi aghi causa la chiusura automatica delle linguette L e lo scarico progressivo delle boccole B dagli aghi interessati, producendo nel tubo di maglia un' apertura orizzontale continua nel senso dei ranghi. Quindi a questo punto il tubo tessile risulta immagliato solo ad una parte degli aghi del cilindro mentre i restanti aghi disimpegnati e temporaneamente privi di maglia, devono necessariamente ricominciare il processo di produzione.
In conformità del trovato tali aghi sono quindi selezionati e nuovamente diretti progressivamente su almeno una cam di salita secondo una sequenza predefinita come per esempio 1:3 - (un ago in lavoro e tre esclusi) ovvero 1:1 e simili, fino alla graduale salita di tutti gli aghi i quali riprendono un nuovo filo. Durante la salita, gli aghi con le linguette L tuttora chiuse, trovano sul percorso obbligato un dispositivo mobile apri-linguette AL per Γ apertura forzata delle stesse. La procedura descrìtta è illustrata schematicamente in fig. 22: la linguetta L è tuttora contro l'uncino U al cui interno si posiziona automaticamente una punta metallica apri-linguette AL finché la linguetta L viene aperta e ribaltata nel senso della freccia F. La fig. 23 mostra in pianta una sezione del cilindro CYL, rotante secondo il senso della freccia F.
L' uncino U dell'ago, contro cui aderisce la linguetta L, trova sul percorso obbligato di salita Γ elemento apri linguette AL, inserito allo scopo. Il procedimento di formazione della maglia riprende con un bordo semplice o doppio, ovvero mono o doppio tessuto in funzione dell'articolo in produzione, previo intervento degli elementi meccanici o pneumatici aventi funzioni di aprì linguette. L 'interruzione totale e programmata del processo di formazione della maglia di una parte degli aghi del cilindro, per zone o aree di maglia definite, seguito dalla ripresa automatica e programmata del processo di formazione della maglia preferìbilmente degli stessi aghi e o aree di maglia definite, produce la separazione controllata e parziale di almeno due ranghi di maglia teoricamente consecutivi, a loro volta caratterizzati dal fatto che il primo rappresenta l'ultimo rango della maglia già prodotta, mentre il secondo rappresenta il primo rango di maglia prodotto preferìbilmente con gli stessi aghi, dopo l'interruzione suddetta. Per gli scopi della presente invenzione, soltanto una parte degli aghi alloggiati nel cilindro è destinata a rilasciare o scaricare le rispettive ultime boccole o maglie.
Le figure 3 e 4 riproducono con alcune varianti e ingrandita, la zona centrale ZC della figura 2. Con AF1 si indica l'apertura funzionale prodotta; L1 e L2 sono i lembi di maglia adiacenti tale apertura, variamente fomiti di bordo semplice o bordo a doppio velo. Con MI è indicata la maglia del tipo “indemagliabile’’. Il tubo di maglia TM della fig. 5 mostra tra l’altro ben quattro sfilature tra iniziali e finali indicate con W1-W2-W3-W4, progettate per ragioni di simmetria tessile. Dopo aver prodotto l’apertura funzionale in corrispondenza della linea OL, il tubo di maglia TM della fig. 2 prosegue con la produzione speculare del lembo L2 e di una congrua quantità di ranghi di maglia fino al doppio bordo DB2. Completato con la linea di taglio LT ottenuta mediante selezione degli aghi, il tubo di maglia TM è destinato a diventare la parte superiore indicata anche con A, di una novella T-Shirt (o altro indumento) variamente illustrata alle figg. 7-8-9-11-13-14-27. La fig. 7 mostra due distinti tubi di maglia A e B assemblati mediante una sola cucitura in corrispondenza della linea mediana S. In conformità del trovato la produzione dei citati tubi A e B inizia dal lato indicato con le frecce F . Il tubo A è fornito di un bordo a festone BF o a dente di topo DT, (termini noti per gli esperti del ramo) entrambi prodotti con intrecci tessili cosiddetti a scarto d’ ago MSA, ovvero con maglia operata MO. Nel primo caso si tratta di una selezione fissa di aghi in lavoro alternati ad altri aghi esclusi dal processo di formazione della maglia e sostituiti da una pluralità di fili flottanti o briglie BR in fig. 21. Nel secondo caso, per maglia operata MO si intende la presenza di boccole o maglie usuali variamente alternate e intrecciate alle dette briglie BR in combinazione con i noti “punti trattenuti” PT. In corrispondenza del girocollo l’apertura funzionale AF1 risulta fornita indifferentemente di un bordo semplice arrotolato BSA o di bordo doppio DB.
(Le figure 10 e 12 mostrano, con alcune varianti e ingrandita la parte di maglia corrispondente all’apertura funzionale AF1). La descrizione tecnica precedente si applica in parte anche al tubo di maglia B di fig, 7, il cui bordo inferiore può essere del tipo BSA-DB - BF-DT. La maglia 1 della fig. 9 si differenzia dalla precedente in fig. 7 per il fatto che la zona di maglia a scarto d’ ago MSA ovvero la maglia operata MO sono limitate alla spalla destra. Inoltre, la semplice presenza di ranghi colorati RC ottenuti disponendo sulla macchina tessile idonee bobine di filo tinto produce interessanti effetti estetici e commerciali. Con Y sono indicate le variazioni di densità di maglia atte a sagomare in modo appropriato il torso dalle maniche, di regola più strette. L’indumento 1 illustrato in fig. 11 mostra varie aperture fomite di bordi semplici arrotolati BSA e l’apertura funzionale AF1. Con F sono indicate le direzioni in cui si apre la maglia dopo il taglio del tessuto prodotto lungo la linea guida LT nel senso delle colonne o coste, analogamente alla T-Shirt 1 in fig. 8, fornita di maniche corte con sfilature interne W1-W2 e linea di taglio LT. Il manufatto 1 della fig. 13 è fortemente caratterizzato dalla presenza delle citate balze Bi, le quali, opportunamente disposte, producono diversi risultati, come per esempio conformare e sagomare tutto l’indumento o solo una sua parte; sottolineare il giro spalla GS; creare effetti di disegno jacquard tridimensionale generale o particolare; produrre imbottiture generali oppure imbottiture mirate anteriori FRONT, e posteriori BACK, prodotte con balze Bi. Da notare che il piccolo motivo di jacquard colore sul bordo inferiore (123) rappresenta un segno di riconoscimento produttivo ed eventuale certificazione con una numerazione alfanumerica progressiva, posto all'interno IN del bordo stesso, o al suo esterno OUT. La maglia 1 della fig. 14 si differenzia dalla precedente 1 in fig. 13 per il fatto che la parte inferiore del tubo di maglia B inizia con un bordo caratterizzato da fili flottanti FF alternati alla maglia usuale, ovvero detto bordo risulta sostanzialmente formato da maglia a scarto d’ago MSA, una tecnica tessile già descritta. Infine le maniche sono conformate e corredate di imbottiture ben definite prodotte con le citate balze Bi disposte attorno ai gomiti, BACK e FRONT. Sul Pantalone 1 delle figure 15 e 16 sono riprodotte alcune delle caratteristiche tecniche concernenti i citati bordi BSA, ovvero con maglia a scarto d’ago MSA e le imbottiture generali e mirate vanamente disposte, prodotte mediante le citate balze Bi. Più in generale è opportuno sottolineare il fatto che le suddette balze tridimensionali genericamente indicate con Bi sono ottenibili automaticamente anche su altri articoli a maglia tubolare come calze, calzini, calzemaglie, scaldamuscoli, tute, panta-collant e simili, variamente disposte. Altri articoli a maglia prodotti in conformità del trovato sono illustrati con le figure numerate da 27 a 31, fortemente caratterizzati da aperture varie, funzionali ed estetiche. La maglia 1 in figura 27 è corredata di ben cinque aperture numerate progressivamente da AF1 a AF5, prodotte automaticamente mediante la tecnica già descritta per la separazione parziale di ranghi di maglia. Anche in questa realizzazione le citate aperture AF sono fomite di bordi semplici arrotolati BSA oppure doppi bordi formati da aghi o uncini DBA-U. ( Con MS è indicata l’ipotesi di una manica staccata). Il Pantalone 1 della figura 28 mostra le aperture AF6- AF7, analoghe alle precedenti, prodotte automaticamente in corrispondenza dei ginocchi. (Con SM è indicata l'ipotesi di un articoloscalsa muscoli) . Beninteso tali aperture sono ottenibili anche con macchine di diametro ridotto come le circolari per calze, sciarpe, berretti e affini, fig. 32. Di conseguenza le aperture suddette genericamente indicate con AF e variamente disposte, si riferiscono anche ad altri articoli a maglia tubolare come calze, calzini, calzemaglie, scaldamuscoli, tute, pantacollant e simili, fig. 32. Le figure 29-30-31 mostrano l'evoluzione di un tubo di maglia iniziale TM che assume la forma e la funzione dell’ abitino 1 in fig. 31 conformato anatomicamente e prodotto automaticamente senza scarti e senza operazioni di taglia-cuci. Il citato tubo di maglia TM è prodotto con un bordo doppio DB superiore, fornito di sfilatura W con funzioni di orlatura o guarnizione esterna tipo minigonna, anche ondulata mediante i noti intrecci di maglia operata MO ovvero “picot” o dente di topo BF - DT. La produzione prosegue con una serie ripetuta di balze Bi su una sola metà del cilindro degli aghi allo scopo di conformare il tubo di maglia. Dopo un congruo numero di ranghi viene prodotta la prima apertura AF8 seguita, a tempo debito, da una seconda apertura AF9. In sintesi sul citato tubo di maglia sono presenti numerose balze tridimensionali Bi, variamente disposte, atte a conformare e sagomare l’indumento. In particolare la zona corrispondente al seno è ulteriormente conformata mediante idonea densità di maglia, indicata con Y in fig. 30. In pratica si ottiene una sorta di cupolina a maglia più larga adeguata alla conformazione anatomica femminile. Gli orli o bordi delle aperture AF8 - AF9 sono ovviamente modificabili e quindi completati con bordi semplici arrotolati BSA o doppi DBA-U, descritti in precedenza e illustrati alle figure 29 e 30. In figura 31 è mostrato l'indumento finito 1, un abitino completo che può essere modificato secondo variabili tecnico produttive per assumere quindi la forma di un costume da bagno, una tuta da ginnastica ed altro ancora. La presente descrizione, necessariamente limitata, prospetta agli esperti del settore ampi margini di innovazione comunque ricadenti negli scopi del trovato.
Breve descrizione delle figure
La fig.1 mostra Γ usuale T-Shirt 1 formata da almeno 4 parti assemblate con oltre 10 cuciture. Le figg. 2-5-6 mostrano la progressiva realizzazione pratica per l'apertura parziale e programmata di ranghi di maglia in conformità del trovato. Le figure 3 e 4 mostrano ingrandita la parte di maglia corrispondente all’apertura funzionale AF1. Le figg. 7- 8- 9- 11 illustrano alcune realizzazioni del trovato: un indumento formato da due tubi di maglia assemblati a forma di T con la sola cucitura centrale S.
La peculiare conformazione dell'indumento consente variazioni tessili atte a modificare ogni inìzio bordo anche con effetti di orlatura a dente di topo, oppure con aperture girocollo asimmetriche come per esempio, maglia a scarto d’ago. Le figg. 10 e 12 mostrano ingrandita l’apertura funzionale AF1 avente lembi o bordi asimmetrici e diversi. Le figure da 13 a 16 mostrano l’indumento 1 caratterizzato da conformazioni e imbottiture generali o mirate prodotte con le balze Bi. Le figure da 17 a 21 comprese illustrano alcuni aspetti tecnico-tessili propri della tecnologia della maglia per la produzione delle citate balze di maglia tridimensionale Bi. La fig. 20 in particolare rappresenta in modo piuttosto realistico la detta balza Bi, prodotta all'interno del tubo di maglia TM, formata dai soli aghi dispari AD, mentre gli aghi pari AP, temporaneamente inattivi, trattengono le rispettive ultime boccole. La fig. 21 mostra, tra l’altro, la briglia BR alternativa all'ago inattivo 2. Le figure 22 e 23 mostrano in sezione ed in pianta la procedura per l’apertura forzata delle linguette L per mezzo dell’elemento apri linguette meccanico AL inserito negli uncini U degli aghi. Le figg. 24-25-26 mostrano in sezione il progressivo rilascio delle boccole B dal singolo ago causato dalla particolare combinazione degli aghi A , linguette L e platine di maglia PM.
Alla tav. 5 sono raffigurate diverse realizzazioni di articoli a maglia sostanzialmente caratterizzati dalla presenza di balze Bi unitamente ad aperture estetiche e funzionali genericamente indicate con AF. In particolare la fig. 29 mostra il tubo di maglia iniziale TM, di lunghezza variabile, modificato come segue: mediante sagomature strutturali causate dalle balze a maglia tridimensionale Bi variamente ed efficacemente disposte; dalla presenza delle aperture AF8 - AF9 e dalle diverse densità di maglia mirate, indicate con Y in fig. 30. La sfilatura W delle figure 29 e 31 assume la forma e le funzioni di orlo o guarnizione anche ondulata mediante filati idonei e appropriate selezioni di aghi a festone o dente di topo. Per inciso detta sfilatura W a tessuto monovelo può essere agevolmente sostituita con un usuale doppio bordo a due veli DB. L’indumento 1 in fig. 31 assume diverse configurazioni finali in conformità di variabili tecnico-tessili e a causa della natura e titolo dei filati impiegati. Con riferimento alle aperture indicate con AF nel corso della descrizione è opportuno sottolineare che le stesse non sono limitate alle sole macchine a diametro differenziato o “body size” bensì anche a macchine circolari a grande e piccolo diametro tra cui quelle da calzetterìa maschile e femminile. In generale il trovato propone e realizza una serie di interventi atti a modificare efficacemente la forma e la vestibilità degli articoli a maglia prodotti con vantaggi di vana natura: economici, funzionali, estetici e commerciali. Infine gli indumenti illustrati e descrìtti possono essere progettati e confezionati per essere indossati, se il caso, sia al diritto che al “rovescio’’.

Claims (1)

  1. Rivendicazioni 1- Metodo per la produzione di articoli tubolari lavorati a maglia, anche composti, con effetti tridimensionali e o conformati, caratterizzato dal fatto che detti articoli sono fomiti di almeno un’ apertura AF ottenuta senza le operazioni di taglio e cucitura, detta apertura completa di bordi semplici o doppi, prodotta automaticamente mediante l'interruzione totale e programmata del processo di formazione della maglia di una parte degli aghi del cilindro, per zone e o aree di maglia definite, seguita dalla ripresa automatica e programmata del processo di formazione della maglia preferìbilmente degli stessi aghi o zone e o aree di maglia definite, al fine di produrre la separazione per zone programmate di semiranghi di maglia teoricamente consecutivi caratterizzati dal fatto che l'uno rappresenta l'ultimo semirango della maglia già prodotta mentre l'altro rappresenta il primo semirango di maglia prodotto dopo l'interruzione suddetta. 2- Metodo secondo 1 ed altre rivendicazioni caratterizzato dalla presenza di una balza interna di tessuto tridimensionale Bi prodotta dalla selezione fissa di aghi come i dispari, oppure aghi a coppie alternate; ossia a gruppi di tre in lavoro seguiti da uno o più aghi esclusi, e quindi dalla contemporanea presenza e o funzione di aghi in lavoro alternati ad aghi tuttora esclusi, per zone definite e o per un tempo anche relativamente lungo, allo scopo di produrre una o più balze di maglia tridimensionale Bi prodotta all'interno del tubo di maglia TM, ripetibile e variabile in profondità, altezza, larghezza e posizione, anche in diagonale. 3- Metodo ed attrezzatura secondo 1 ed altre rivendicazioni per produrre articoli a maglia formati da almeno due tubi di maglia TM assemblati a forma di T mediante una sola cucitura in corrispondenza del torso. 4- Metodo secondo 1 ed altre rivendicazioni per la produzione di manufatti fomiti di almeno un’ apertura AF avente bordi anche diversi tra loro, e anche asimmetrici. 5- Metodo secondo 1 ed altre rivendicazioni per manufatti caratterizzati dalla presenza di almeno una balza Bi atta a definire, conformare e sagomare il giro spalla completo e o la zona in corrispondenza delle ascelle e o attaccatura delle maniche. 6- Metodo secondo 1 ed altre rivendicazioni per produrre articoli lavorati a maglia aventi una o più aree caratterizzate dalla presenza di una pluralità di balze Bi atte a produrre imbottiture mirate, anche esterne, per un maggiore conforto e protezione. 7- Metodo secondo 1 ed altre rivendicazioni per produrre indumenti maglia tubolare fomiti di una o più aperture funzionali ed estetiche AF poste preferibilmente in corrispondenza di: spalle, schiena, gomiti, ginocchi, talloni ed altre parti anatomiche. 8- Articoli a maglia tubolare secondo 1 ed altre rivendicazioni caratterizzati da conformazioni anatomiche, sagomature ed effetti estetici e funzionali prodotti dalla idonea presenza, efficacia e o collocazione di balze Bi. 9- Articoli a maglia tubolare secondo 1 ed altre rivendicazioni caratterizzati da almeno un’ apertura AF e da conformazioni e o sagomature anatomiche prodotte anche dalla regolazione e o densità selettiva delle cams di formazione della maglia, regolate automaticamente secondo un ciclo di lavoro predefinito. 10- Articoli tubolari secondo 1 ed altre rivendicazioni caratterizzati da zone fomite di una pluralità di balze Bi con funzioni di imbottitura interna o esterna. 11- Articoli tubolari secondo 1 ed altre rivendicazioni caratterizzati da almeno un bordo iniziale e o finale, semplice o doppio, anche elastico, seguito da un congruo numero di ranghi di maglia in relazione alla lunghezza e conformazione di tali articoli, fomiti di balze Bi, con odi, bordi e o lembi prodotti con intrecci tessili a scarto d’ago, o fili flottanti e o con effetti a dente di topo o a festone. 12- Metodo ed apparecchiatura secondo 1 ed altre rivendicazioni per la produzione di calze e affini caratterizzate da una o più aperture AF, fornita di bordi semplici o doppi, prodotta in corrispondenza di ginocchi, talloni, ed altre parti anatomiche, fig. 32. 13- Articoli tubolari secondo 1 ed altre rivendicazioni caratterizzati dal fatto che gli indumenti illustrati, descritti e rivendicati sono progettati e confezionati per essere indossati, se il caso, sia al diritto che al “rovescio” 14- Articoli a maglia secondo 1 ed altre rivendicazioni formati da almeno due tubi di maglia prodotti senza scarti e assemblati a forma di T con una sola operazione di cucitura in corrispondenza del torso. 15- Articoli a maglia secondo 1 ed altre rivendicazioni fomiti di almeno 2 sfilature W simmetriche, ovvero una sfilatura W esterna con funzioni di orlo o guarnizione, anche ondulata mediante idonei filati e selezioni di aghi a festone, picot o dente di topo. 16- Articoli a maglia secondo 15 forniti di sfilatura W esterna a tessuto monovelo oppure di un bordo a due veli in corrispondenza del petto, DB in fig.31. 17- Articoli a maglia tubolare come calze, calzini, calzemaglie, scaldamuscoli, tute, panta collant, maniche staccate e simili secondo 1 ed altre rivendicazioni forniti di aperture indicate con AF e variamente disposte, fig. 32. 18- Macchina circolare per produrre articoli lavorati a maglia secondo 1 ed altre rivendicazioni caratterizzata da e comprendente almeno: una frontura degli aghi o cilindro rotante contro cams stazionarie, con aghi e altre parti mobili concorrenti alla formazione della maglia; una caduta o alimentazione di lavoro completa fornita di uno o più guidafili; sistema di selezione degli aghi; un platorello o seconda frontura con uncini o aghi, con dispositivo rasatili e un sistema di tiraggio del tessuto o calza.
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