ITFI20130247A1 - "metodo e macchina per la produzione di un indumento a maglia con corpino e gambali, e relativo prodotto ottenuto" - Google Patents

"metodo e macchina per la produzione di un indumento a maglia con corpino e gambali, e relativo prodotto ottenuto"

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ITFI20130247A1
ITFI20130247A1 IT000247A ITFI20130247A ITFI20130247A1 IT FI20130247 A1 ITFI20130247 A1 IT FI20130247A1 IT 000247 A IT000247 A IT 000247A IT FI20130247 A ITFI20130247 A IT FI20130247A IT FI20130247 A1 ITFI20130247 A1 IT FI20130247A1
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Nerino Grassi
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Description

“METODO E MACCHINA PER LA PRODUZIONE DI UN INDUMENTO A MAGLIA CON CORPINO E GAMBALI, E RELATIVO PRODOTTO OTTENUTO”
DESCRIZIONE
Campo Tecnico
La presente invenzione riguarda perfezionamenti ai metodi per la produzione di indumenti del tipo comprendente due gambali ed un corpino, ad esempio collant, calzemaglie o simili. In particolare, la presente invenzione riguarda metodi per la produzione di indumenti del tipo suddetto senza cuciture con un unico procedimento di tessitura su una macchina da maglieria circolare a singola o doppia frontura.
Stato della Tecnica
Nel settore della produzione dei collant, delle calzemaglie e di articoli tessili similari vi è una continua ricerca di metodi e sistemi per l'automazione del procedimento di tessitura, al fine di ottenere un manufatto o indumento continuo, senza cuciture e tessuto su una macchina circolare in un unico processo di produzione.
Un filone di ricerca parte da un procedimento, messo a punto negli anni '60, che prevede la tessitura, in un unico procedimento su una macchina circolare, di un indumento tubolare partendo da una estremità di un primo gambale fino ad una estremità di un secondo gambale, tramite tessitura a maglia di tre successive porzioni o sezioni tubolari destinate a formare, oltre ai due gambali, anche il corpino dell’indumento. L’indumento tubolare scaricato dalla macchina circolare da maglieria veniva poi tagliato nella zona centrale per formare una imboccatura o apertura attorno alla quale veniva cucito un bordo elastico per formare la vita del corpino. Questo procedimento noto è descritto in dettaglio nella pubblicazione GB-1235361. Allo scopo di aumentare la vestibilità del corpino, quest'ultimo veniva tessuto con maglie più ampie, cosicché la porzione centrale dell’indumento tubolare aveva una sezione leggermente maggiore rispetto alla sezione dei gambali.
Il procedimento descritto in GB-1235361 era particolarmente veloce poiché poteva essere eseguito su una macchina circolare a moto continuo. Tuttavia l'articolo ottenuto con questo procedimento ha avuto scarso successo poiché il corpino, essendo realizzato con un tessuto tubolare avente lo stesso numero di maglie per rango dei gambali tubolari, non offriva sufficiente vestibilità. Più in particolare, l’altezza del corpino risultava troppo limitata e il bordo elastico era troppo vicino alla linea del cavallo.
Sono stati studiati molteplici perfezionamenti a questo metodo per tentare di ovviare alle sue limitazioni ed ai suoi inconvenienti.
In US-2962884 è descritto un procedimento in cui al termine della tessitura di un primo gambale e prima dell'inizio della tessitura del secondo gambale vengono prodotte sulla macchina circolare da maglieria due sacche di tessuto tramite la realizzazione di ranghi di maglia di lunghezze gradualmente decrescenti e successivamente crescenti, con un procedimento di tessitura a moto alternato. Le due sacche tessute a moto alternato formano il corpino dell’indumento, che risulta in questo modo più vestibile rispetto a quello ottenuto con il procedimento in origine descritto in GB-1235361.
Tuttavia, il metodo di US2962884 è particolarmente lento perché buona parte dell’indumento, e più in particolare tutto il corpino, viene realizzato tramite tessitura a moto alternato con una sola caduta, cioè alimentando un solo filo al cilindro degli aghi e quindi formando un unico rango di maglia ad ogni giro del cilindro degli aghi. Nonostante questo inconveniente, a tutt'oggi vengono prodotti collant senza cucitura utilizzando questo metodo. In particolare sono realizzati con questo sistema, che unisce la tessitura a moto continuo dei gambali con la tessitura a moto alternato del corpino, i collant denominati "seamless" prodotti dalla società Wolford, Austria.
US4022035 descrive un metodo per la produzione un collant con un unico processo su una macchina circolare da maglieria con una tecnica analoga a quella di US2962884. In questo ulteriore perfezionamento, viene effettuata una particolare selezione degli aghi nella fase di tessitura a moto alternato della porzione centrale del corpino, per generare direttamente sulla macchina circolare l'apertura dell’indumento. Il procedimento continua ad essere particolarmente lento perché in buona parte effettuato con moto alternato del cilindro degli aghi.
Esiste pertanto la necessità di perfezionare ulteriormente i metodi per la tessitura di collant, calzemaglie od altri articoli analoghi aventi un corpino e due gambali tubolari, tramite un unico processo all'interno di una macchina circolare da maglieria, che superino o riducano gli inconvenienti dei procedimenti da lungo tempo noti e tutt'ora in uso.
Sommario dell’invenzione
Per ottenere con un metodo più efficiente e veloce un indumento con un corpino e due gambali ed avente una elevata vestibilità, viene in sostanza previsto un metodo comprendente le seguenti fasi:
- tessere a moto continuo un primo gambale con una pluralità di alimentazioni;
- tessere a moto alternato una prima sacca di tessuto con una pluralità di alimentazioni, partendo da un rango terminale del primo gambale, detta prima sacca di tessuto formando una prima parte laterale del corpino; - preferibilmente, tessere a moto continuo con una pluralità di alimentazioni una parte centrale del corpino;
- tessere a moto alternato una seconda sacca di tessuto con una pluralità di alimentazioni, partendo dalla parte centrale del corpino fino ad un rango iniziale di un secondo gambale, detta seconda sacca di tessuto formando una seconda parte laterale del corpino;
- tessere a moto continuo con una pluralità di alimentazioni il secondo gambale.
La tessitura dell’intero corpino con una pluralità di cadute consente di ottenere una velocità di produzione elevata. La formazione delle due sacche laterali di tessuto aumenta la vestibilità dell’indumento. L’utilizzo del moto alternato, limitatamente alla formazione delle sacche laterali, consente di ottenere un tessuto particolarmente regolare e piacevole da indossare, mentre utilizzando il moto continuo per la tessitura di una porzione centrale o intermedia del corpino consente di ridurre i tempi di formazione del singolo indumento.
In vantaggiose forme di realizzazione, il numero di cadute o alimentazioni usate per la tessitura delle varie parti dell’indumento è sempre lo stesso. Preferibilmente, soprattutto se vengono usati fili di tipo Z e di tipo S per la formazione dei vari ranghi di maglia, è vantaggioso usare un numero pari di alimentazioni o di cadute.
In alcune forme di realizzazione vengono usate due alimentazioni. Preferibilmente il numero di alimentazioni usate sarà, tuttavia, maggiore, ad esempio quattro od anche sei, se la dimensione diametrale del cilindro degli aghi lo consente. In generale, maggiore è il numero di cadute, maggiore è la velocità di produzione.
In alcune forme di realizzazione la fase di tessere a moto alternato la prima sacca di tessuto comprende le fasi di:
- tessere a moto alternato una prima sequenza di ranghi parziali di maglie, partendo dal primo gambale, riducendo gradualmente il numero di aghi in lavoro, così formando ranghi parziali di maglie di lunghezza gradualmente decrescente fino ad un gruppo di ranghi parziali di lunghezza minima;
- tessere a moto alternato una seconda sequenza di ranghi parziali di maglie, partendo dal gruppo di ranghi parziali di lunghezza minima, aumentando gradualmente il numero di aghi in lavoro, così formando ranghi parziali di maglie, di lunghezza gradualmente crescente;
Ad ogni movimento di rotazione della frontura circolare di aghi in un verso e ad ogni movimento di rotazione della frontura circolare di aghi nel verso opposto viene formata una pluralità di ranghi di maglie in numero corrispondente al numero di alimentazioni. In alcune forme di realizzazione, i gruppi di ranghi formati durante ciascuna corsa angolare in un verso e nel verso opposto del cilindro degli aghi possono avere una lunghezza uguale, benché ciò non sia strettamente necessario.
Nel contesto della presente descrizione e delle allegate rivendicazioni, per lunghezza di un rango di maglie si intende in generale la lunghezza espressa in numero di maglie. Quindi due ranghi di lunghezza uguale sono formati dallo stesso numero di maglie.
Specularmente, la fase di tessere a moto alternato la seconda sacca di tessuto può comprendere le fasi di:
- tessere a moto alternato una terza sequenza di ranghi parziali di maglia, partendo dalla parte centrale del corpino, riducendo gradualmente il numero di aghi in lavoro, così formando ranghi parziali di maglie di lunghezza gradualmente decrescente fino ad un gruppo di ranghi parziali di lunghezza minima;
- tessere a moto alternato una quarta sequenza di ranghi parziali di maglie, partendo dal gruppo di ranghi parziali di lunghezza minima, aumentando gradualmente il numero di aghi in lavoro, così formando ranghi parziali di maglie di lunghezza gradualmente crescente; Ad ogni movimento di rotazione alternata della frontura circolare di aghi in un verso e ad ogni rotazione della frontura circolare di aghi nel verso opposto viene formata una pluralità di ranghi di maglie in numero corrispondente al numero di alimentazioni. Anche in questo caso i ranghi formati ad ogni rotazione o corsa angolare del cilindro possono avere lunghezza uguale oppure diversa tra loro.
Per ottenere un tessuto di migliore aspetto estetico e più resistente alla trazione, la pluralità di ranghi parziali formati con un movimento di rotazione della frontura di aghi in un verso o nel verso opposto (cioè in ciascuna corsa angolare del cilindro degli aghi) durante la formazione a moto alternato della prima sacca di tessuto e della seconda sacca di tessuto sono tra loro sfalsati di un numero di maglie opportuno. Questo consente una migliore distribuzione delle tensioni nella struttura del tessuto a maglia quando l’indumento viene indossato e quindi riduce il rischio di rotture, rispetto ad una situazione in cui tutti i ranghi formati ad ogni oscillazione del cilindro degli aghi terminano nello stesso punto, cioè in corrispondenza della stessa colonna di maglie. In pratica, sfalsando gli estremi dei ranghi parziali consecutivi tessuti in moto alternato, detti estremi si dispongono lungo una fascia di tessuto comprendente una pluralità di colonne di maglia, anziché concentrarsi su due colonne di maglie.
In alcune forme di realizzazione i ranghi parziali sono sfalsati tra loro di un numero di maglie compreso tra 2 e 15, preferibilmente fra 3 e 10, ancora più preferibilmente fra 3 e 7. In alcune forme di realizzazione lo sfalsamento degli estremi di ranghi parziali consecutivi è costante durante la formazione dei ranghi calati (cioè di lunghezza decrescente) e cresciuti (cioè di lunghezza crescente). Questo, tuttavia, non è strettamente indispensabile. Secondo alcune forme di realizzazione il numero di maglie di cui sono sfalsati ranghi consecutivi nella formazione della sacca di tessuto può essere diverso per ranghi consecutivi e può eventualmente anche variare lungo lo sviluppo della sacca di tessuto. Ad esempio, lo sfalsamento può essere inizialmente di N maglie nella tessitura dei primi ranghi decrescenti e poi diventare M maglie, dove M è diverso da N.
Secondo un ulteriore aspetto, l’invenzione prevede un indumento a maglia comprendente un corpino e due gambali tubolari, in cui il corpino comprende due sacche laterali di tessuto a maglia, ciascuna sacca essendo formata da una prima serie di ranghi parziali costituenti estensione di un tessuto a maglia formante i due gambali tubolari, i ranghi di dette prime serie di ranghi parziali avendo una lunghezza decrescente a partire dal rispettivo gambale fino ad un gruppo di ranghi parziali di lunghezza minima della rispettiva sacca, e da una seconda serie di ranghi parziali aventi una lunghezza crescente a partire dal rispettivo gruppo di ranghi parziali di lunghezza minima fino ad un rispettivo rango completo; ed in cui dette sacche di tessuto sono formate con una pluralità di alimentazioni o cadute ed a moto alternato.
Il moto del cilindro degli aghi (alternato o contino) si riflette in una determinata disposizione dei ranghi di maglia nell’indumento finito, corrispondente alla traiettoria secondo cui si formano le maglie costituenti i ranghi. Nelle porzioni di tessuto formate a moto contino i ranghi si dispongono secondo una linea elicoidale continua, mentre nelle zone di tessuto formate a moto alternato i ranghi si dispongono secondo un andamento a zig-zag. Pertanto, la definizione della struttura delle varie zone di tessuto dell’indumento tramite indicazione del tipo di moto usato nella produzione corrisponde a definire una disposizione dei ranghi di maglia formanti il tessuto.
Vantaggiosamente il corpino comprende anche una porzione centrale, tra le due sacche di tessuto, formata a moto continuo con una pluralità di cadute.
Vantaggiosamente, i ranghi parziali formati dalla pluralità di alimentazioni o cadute e corrispondenti a ciascun movimento alternato di tessitura sono tra loro sfalsati, in modo che le estremità di ranghi parziali sono tra loro distanziati di un numero di maglie pari o superiore a 1 e preferibilmente pari o superiore a 2, ancora più preferibilmente pari o superiore a 3.
Secondo ancora un ulteriore aspetto, l’invenzione riguarda una macchina da maglieria comprendente un cilindro di aghi con una frontura circolare di aghi, un mantello di camme e selettori, una pluralità di alimentazioni di fili, ed un’unità di controllo, in cui detta unità di controllo esegue un programma che attua un metodo di tessitura come sopra descritto.
Caratteristiche e forme di realizzazione sono descritte qui di seguito e ulteriormente definite nelle rivendicazioni allegate, che formano parte integrale della presente descrizione. La sopra riportata breve descrizione individua caratteristiche delle varie forme di realizzazione della presente invenzione in modo che la seguente descrizione dettagliata possa essere meglio compresa e affinché i contribuiti alla tecnica possano essere meglio apprezzati. Vi sono, ovviamente, altre caratteristiche dell’invenzione che verranno descritte più avanti e che verranno esposte nelle rivendicazioni allegate. Con riferimento a ciò, prima di illustrare diverse forme di realizzazione dell’invenzione in dettaglio, si deve comprendere che le varie forme di realizzazione dell’invenzione non sono limitate nella loro applicazione ai dettagli costruttivi ed alle disposizioni di componenti descritti nella descrizione seguente o illustrati nei disegni. L’invenzione può essere attuata in altre forme di realizzazione e attuata e posta in pratica in vari modi. Inoltre si deve comprendere che la fraseologia e la terminologia qui impiegate sono soltanto ai fini descrittivi e non devono essere considerate limitative.
Gli esperti del ramo pertanto comprenderanno che il concetto su cui si basa la descrizione può essere prontamente utilizzato come base per progettare altre strutture, altri metodi e/o altri sistemi per attuare i vari scopi della presente invenzione. E’ importante, quindi, che le rivendicazioni siano considerate come comprensive di quelle costruzioni equivalenti che non escono dallo spirito e dall’ambito della presente invenzione.
Breve Descrizione dei Disegni
L'invenzione verrà meglio compresa seguendo la descrizione e l'unito disegno, il quale mostra pratiche forme di realizzazione non limitative dell'invenzione. Più in particolare, nel disegno:
la Fig.1 mostra una vista frontale schematica di una porzione di un indumento a maglia ottenuto con il metodo qui descritto;
la Fig.2 mostra l’indumento di Fig.1 in una vista prospettica;
la Fig.3 mostra una sezione longitudinale schematica di una macchina circolare da maglieria per la produzione di un indumento secondo il metodo qui descritto;
la Fig.4 mostra un ingrandimento schematico della zona dei ranghi parziali in una delle sacche di tessuto del corpino;
le Figg.5A-5M mostrano una sequenza schematica, in una vista in pianta, del processo di tessitura dei ranghi di lunghezza decrescente in una delle sacche di tessuto del corpino;
la Fig.6A-6F mostrano un ingrandimento schematico simile alla Fig.4, con una sequenza di formazione di ranghi di maglia parziali crescenti nella zona di una sacca di tessuto del corpino;
la Fig.7 mostra schematicamente l’andamento dei ranghi di maglia formati da quattro cadute o alimentazioni di filo nella zona di formazione della sacca di tessuto; la Fig.8 mostra un ingrandimento schematico analogo a quello di Fig.4, in una ulteriore forma di realizzazione;
la Fig.9 mostra, analogamente alla Fig.7, l’andamento dei ranghi di maglia formati da quattro cadute o alimentazioni di filo nella zona di formazione della sacca di tessuto nella forma di realizzazione di Fig.8;
le Figg. 10A-10C mostrano uno sviluppo del mantello delle camme e dei selettori ed il loro funzionamento nella fase di tessitura a moto continuo ed a moto alternato nei due versi di rotazione antiorario ed orario.
Descrizione Dettagliata di Forme di Attuazione dell’Invenzione
La descrizione dettagliata che segue di forme di realizzazione esemplificative si riferisce ai disegni allegati. Gli stessi numeri di riferimento in disegni differenti identificano elementi uguali o simili. Inoltre, i disegni non sono necessariamente in scala. La descrizione dettagliata che segue non limita l’invenzione. Piuttosto, l’ambito dell’invenzione è definito dalle rivendicazioni accluse.
Il riferimento in tutta la descrizione a “una forma di realizzazione” o “la forma di realizzazione” o “alcune forme di realizzazione” significa che una particolare caratteristica, struttura o elemento descritto in relazione ad una forma di realizzazione è compresa in almeno una forma di realizzazione dell’oggetto descritto. Pertanto la frase “in una forma di realizzazione” o “nella forma di realizzazione” o “in alcune forme di realizzazione” in vari punti lungo la descrizione non si riferisce necessariamente alla stessa o alle stesse forme di realizzazione. Inoltre le particolari caratteristiche, strutture od elementi possono essere combinati in qualunque modo idoneo in una o più forme di realizzazione.
In Fig.1 è mostrata schematicamente una vista frontale appiattita di un indumento ottenuto con il procedimento qui di seguito descritto. Lo stesso indumento è mostrato in vista prospettica in Fig.2.
In Fig.3 è schematicamente mostrata una sezione secondo un piano verticale passante per l’asse di rotazione del cilindro degli aghi, di una macchina da maglieria con cui può essere tessuto un indumento con il procedimento qui descritto. La macchina comprende, in modo di per sé noto, un cilindro 101 degli aghi, corredato di una frontura circolare di aghi A ed eventuali jack J posti sotto ciascun ago. Il cilindro 101 ruota di moto continuo o di moto alternato, a seconda delle fasi di tessitura come di seguito descritto, attorno al proprio asse A-A, in modo che gli aghi possono tessere il manufatto tramite fili alimentati da due o più cadute o alimentazioni, non mostrate in questa figura. Il movimento degli aghi è comandato da mantelli di camme 103, da selettori 105 e da eventuali altri organi di comando e controllo degli aghi. Gli organi tessili di azionamento e selezione degli aghi sono preferibilmente stazionari, cioè non ruotano attorno all’asse A-A del cilindro 101 degli aghi. Al cilindro 101 degli aghi può essere associato un platorello 105. In altre forme di realizzazione, in modo di per sé noto, la macchina può comprendere due cilindri sovrapposti di aghi. I particolari delle macchine da maglieria impiegabili nella tessitura di indumenti del tipo qui descritto sono noti agli esperti del ramo e non necessitano di essere descritte in dettaglio. Peraltro, alcune caratteristiche delle camme di comando, adottate per ottimizzare la macchina in funzione del metodo di tessitura oggetto dell’invenzione, verranno descritte più avanti.
In alcune forme di realizzazione l’indumento, complessivamente indicato con 1, comprende un primo gambale tubolare 3 ed un secondo gambale tubolare 5. I due gambali tubolari 3 e 5 si estendono ciascuno da una rispettiva punta od estremità (non mostrata) che può essere aperta o chiusa, fino ad un corpino indicato con 7. I gambali tubolari possono estendersi fino ad estremità formanti rispettivi piedi dell’indumento, ad esempio nel caso di collant o calzamaglie. In altre forme di realizzazione i gambali tubolari 3 e 5 possono avere una lunghezza minore, ed al limite possono comprendere anche pochi ranghi di maglie, così da formare insieme al corpino 7 una sorta di mutanda.
Il corpino 7 presenta un’apertura 9 circondata da un bordo di finitura, preferibilmente un bordo elastico, indicato con 11. Il bordo elastico 11 è mostrato in Fig.2, mentre in Fig.1 è mostrato un indumento non ancora completo, ed in particolare precedentemente all'applicazione del bordo 11. Esso presenta unicamente un’apertura 13 nella parte superiore del corpino 7, lungo i cui bordi viene successivamente cucito il bordo 11. L’apertura 13 può essere ottenuta per taglio dopo la tessitura dell’indumento 1.
In vantaggiose forme di realizzazione il corpino 7 comprende tre porzioni e più precisamente una porzione centrale 15 e due porzioni laterali 17 e 19. Come verrà chiarito in maggiore dettaglio nel seguito, le porzioni laterali 17 e 19 comprendono ciascuna almeno una rispettiva sacca di tessuto.
Ciascuna sacca di tessuto formante le due porzioni laterali 17, 19 comprende ranghi parziali di maglie aventi lunghezze gradualmente decrescenti e gradualmente crescenti realizzati con un moto alternato del cilindro degli aghi. Viceversa, la porzione centrale 15 del corpino 7 può essere vantaggiosamente ottenuta con moto continuo del cilindro degli aghi, analogamente ai gambali.
In tutte le fasi di tessitura gli aghi del cilindro vengono alimentati con almeno due cadute o alimentazioni, cioè con almeno due fili. In forme di realizzazione preferite, vengono previste quattro cadute o alimentazioni per alimentare alla frontura circolare di aghi A del cilindro 101 quattro fili. Quando la dimensione diametrale del cilindro degli aghi lo permette, il numero di alimentazioni può anche essere superiore a quattro, ad esempio sei alimentazioni o più. In questo modo si ottiene una riduzione del tempo necessario alla produzione di un manufatto e una maggiore qualità del prodotto finito. Infatti, ad ogni rotazione del cilindro 101 degli aghi viene formato un numero di ranghi (completi o parziali) pari al numero di fili in alimentazione.
La presenza delle sacche di tessuto 17, 19 fornisce una migliore vestibilità all’indumento, fa sì che l’elasticità della porzione centrale del corpino non venga limitata e consente l’utilizzo dell’indumento anche da chi indossa taglie relativamente ampie.
In alcune forme di realizzazione l’indumento 1 viene prodotto tramite un’unica operazione di tessitura a maglia su una macchina circolare, ad esempio una macchina circolare monocilindro, eventualmente corredata di platorello.
Il procedimento di tessitura si sviluppa sostanzialmente in una sequenza di fasi al termine delle quali si ottiene un indumento completo di corpino e gambali tubolari. Più in particolare, il processo di tessitura a maglia può essere ad esempio suddiviso in sette fasi consecutive, come verrà chiarito in seguito.
Il procedimento di tessitura può iniziare indifferentemente dal gambale tubolare 3, oppure dal gambale tubolare 5. Per praticità espositiva nel seguito si farà riferimento ad un procedimento che inizia con la tessitura del gambale tubolare 3 e termina con la tessitura del gambale tubolare 5, essendo peraltro inteso che il procedimento può essere invertito e partire dalla tessitura del gambale tubolare 5, per terminare con la tessitura del gambale tubolare 3.
In una prima fase di tessitura sulla macchina circolare da maglieria 101 (Fig.2) viene tessuto il gambale tubolare 3 tramite una normale operazione di tessitura a moto continuo, in cui preferibilmente le camme di comando degli aghi rimangono stazionarie e il cilindro 101 degli aghi ruota di moto continuo attorno al proprio asse A-A. La tessitura del gambale tubolare 3 può avvenire impiegando tutti gli aghi oppure anche con una selezione degli aghi per ottenere particolari effetti di maglia. Fondamentalmente, tuttavia, poiché il gambale ha uno sviluppo tubolare, in generale verranno formati ranghi di maglie che, almeno in parte, si sviluppano per l’intera circonferenza della frontura di aghi.
La tessitura del gambale tubolare 3 può avvenire alimentando la frontura circolare di aghi A con due o più cadute o alimentazioni, cioè con due o più fili. Preferibilmente saranno usate quattro cadute e più in generale un numero pari di cadute, eventualmente anche sei cadute. In questo modo, ad ogni rotazione del cilindro degli aghi si forma un numero di ranghi di maglie uguale al numero di alimentazioni o cadute.
Usando almeno due cadute o alimentazioni è possibile impiegare fili rivestiti o spiralati di tipo Z e di tipo S, cioè ad esempio fili con un’anima elastomerica ricoperta da filamenti di rivestimento avvolti con un avvolgimento in un verso (filo di tipo S) o in verso opposto (fio di tipo Z). Come noto agli esperti del ramo, l’uso di fili Z e S contemporaneamente consente di ottenere un indumento di migliore consistenza, che non tende a torcersi su se stesso.
In alternativa all’impiego di fili di tipo S e Z in combinazione, possono essere usati fili cosiddetti binati, cioè in cui attorno ad un’anima elastomerica sono avvolti fili di copertura con avvolgimenti secondo eliche opposte, così da evitare la tendenza del filo a torcersi. I fili binati hanno, peraltro, un costo superiore rispetto ai fili di tipo Z e di tipo S e quindi la possibilità di usare fili Z e S in alternativa o in sostituzione ai fili binati rappresenta un vantaggio economico rilevante.
La tessitura del gambale tubolare 3 termina con la formazione di un ultimo rango circolare di maglie, indicato con 23. Il rango completo 23 è preferibilmente formato con un numero di maglie pari al numero di aghi di cui dispone la macchina circolare da maglieria, benché ciò non sia indispensabile. Importante è unicamente il fatto che tale rango sia completo, cioè si sviluppi attorno all’intero gambale.
Lungo il gambale tubolare 3 si formano quindi ranghi di maglie aventi sviluppo sostanzialmente orizzontale, indicati con RG3 in Fig.1. Le maglie formanti i ranghi RG3 si dispongono secondo colonne di maglie ad andamento sostanzialmente longitudinale lungo lo sviluppo del gambale tubolare 3, come indicato con CG3 in Fig.2.
Successivamente, viene eseguita sulla macchina circolare da maglieria una seconda fase del procedimento, consistente nella tessitura, con moto alternato del cilindro degli aghi, di una prima serie di ranghi parziali, di lunghezza gradualmente decrescente, per formare una prima porzione 17D della sacca di tessuto 17. La formazione di questa porzione di sacca e delle restanti porzioni delle sacche 17, 19, verrà descritta in maggiore dettaglio nel seguito con riferimento alla Fig.4 e alla sequenza delle Figg.5A-5M.
Analogamente ai gambali, anche la porzione 17D della sacca di tessuto 17 viene tessuta tramite una pluralità i cadute o alimentazioni. Preferibilmente, viene usato un numero di cadute o alimentazioni uguale al numero di cadute o alimentazioni impiegate per la tessitura del primo gambale tubolare 3, quindi almeno due e preferibilmente almeno quattro cadute o più.
La porzione 17D della sacca di tessuto 17 può essere formata dagli stessi fili usati per la tessitura del gambale tubolare 3. In altre forme di realizzazione si può procedere alla sostituzione di alcuni o di tutti i fili, così che la porzione 17D della sacca di tessuto 17 viene formata da un numero di fili uguali a quelli usati per il gambale 3, ma di tipo diverso, ad esempio si possono impiegare fili di titolo diverso o di diversa composizione o struttura. In alcune forme di realizzazione si può anche prevedere di cambiare una o più volte il tipo di filo durante la tessitura della porzione 17D della sacca 17.
Durante la formazione della porzione 17D della sacca di tessuto 17 vengono formati sequenzialmente ranghi parziali di maglie, indicati con R17, la cui lunghezza è gradualmente decrescente, a partire dall’ultimo rango completo 23 formato nella fase di tessitura del gambale 3, fino ad arrivare ad un rango di lunghezza minima indicato con RM17, che termina questa seconda fase del processo di tessitura. Più esattamente, poiché anche la tessitura della sacca di tessuto 17 avviene con una pluralità di alimentazioni e quindi con la formazione di una pluralità di ranghi di maglie ad ogni movimento di rotazione in un verso o nel verso opposto del cilindro 101 degli aghi, la tessitura della porzione 17D della sacca di tessuto 17 termina con la formazione di un numero di ranghi di lunghezza minima RM17 uguale al numero di alimentazioni o cadute utilizzate in questa fase del processo di tessitura, ad esempio quattro alimentazioni.
Il rango o gruppo di ranghi RM17 di lunghezza minima si estende dall'uno all'altro di due punti di estremità indicati con C1 di due contrapposte linee L17.
Come verrà chiarito in maggiore dettaglio nel seguito, i singoli ranghi formati dai fili delle varie cadute o alimentazioni ad ogni pendolazione, cioè ad ogni rotazione in un verso o nell’altro nel moto alternato del cilindro 101 degli aghi sono tra loro sfalsati di una o più maglie, preferibilmente di due o più maglie, ancora più preferibilmente di tre o più maglie, ad esempio da tre e dieci maglie, per gli scopi che appariranno chiari agli esperti del ramo da quanto descritto in maggiore dettaglio nel seguito.
Il primo gruppo di ranghi parziali che viene formato nella fase di tessitura della porzione 17D della sacca di tessuto 17, indicato complessivamente con Rx17 in Fig.1, viene tessuto attivando solo un arco parziale della frontura circolare di aghi A, e quindi avrà un numero di maglie minore rispetto al numero di maglie dei ranghi formanti il gambale. Ad esempio, se la macchina circolare comprende 400 aghi, i ranghi RG3 del gambale 3 (e analogamente del gambale 5) possono essere formati ciascuno da 400 maglie, mentre il primo rango parziale R17 della porzione 17D della sacca di tessuto 17 può comprendere un numero di maglie pari a circa la metà, venendo tessuto da un semi-arco di aghi A del cilindro 101, mentre gli aghi restanti rimangono disattivi. Ad ogni inversione del moto di rotazione alternata del cilindro 101 degli aghi viene ridotta la lunghezza dei ranghi parziali formati dai fili delle varie alimentazioni attive. Ad esempio, ad ogni inversione del moto la lunghezza dei ranghi può diminuire di due maglie, portando fuori lavoro un ago in corrispondenza di ciascuna delle due estremità di ogni rango parziale.
In sostanza, quindi, i ranghi parziali della porzione 17D che vengono tessuti in successione invertendo ciclicamente il verso di rotazione del cilindro 101 degli aghi avranno una lunghezza via via decrescente, cioè un numero via via ridotto di maglie, in quanto vengono tessuti portando fuori lavoro un numero sempre maggiore di aghi fino ad arrivare alla formazione della pluralità di ranghi parziali di lunghezza minima RM17.
Inoltre, i ranghi di maglie formati in un singolo movimento di pendolazione in un verso (ad esempio orario o antiorario) dai vari fili delle diverse cadute o alimentazioni, avranno preferibilmente lo stesso numero di maglie, cioè la stessa lunghezza. Tuttavia, i ranghi formati ad ogni pendolazione od oscillazione del cilindro 101 degli aghi sono sfalsati tra loro, cioè le maglie di estremità dei singoli ranghi di uguale lunghezza non sono tra loro allineate su una singola colonna, bensì sfalsate di un determinato numero di maglie.
Le estremità dei ranghi parziali che si susseguono lungo la porzione 17D della sacca di tessuto 17 si dispongono secondo le due contrapposte linee di delimitazione L17 che si sviluppano (l’una sul fronte e l’altra sul retro dell’indumento), con un andamento inclinato, dal rango 23 fino ai ranghi RM17 di lunghezza minima. Si deve comprendere che, benché non visibile nel disegno, nella zona della sacca 17 vi sono in realtà due linee L17 sostanzialmente speculari, l'una frontale e l'altra tergale. Tali due contrapposte linee L17 sono costituite dall’allineamento delle estremità dei ranghi parziali che vengono formati in questa fase del processo di tessitura.
Terminata la formazione di questa porzione 17D della sacca di tessuto 17, inizia la successiva fase di tessitura di una seconda porzione, indicata con 17C, della sacca 17. La tessitura della porzione 17C della sacca di tessuto 17 avviene ancora con un moto alternato del cilindro degli aghi e con un graduale aumento, cioè una graduale crescita della lunghezza dei ranghi che si susseguono nella tessitura di questa porzione 17C della sacca di tessuto 17. Anche la porzione 17C della sacca di tessuto17 viene formata alimentando, al cilindro 101 degli aghi che ruota di moto alternato, fili provenienti da una pluralità di cadute, preferibilmente un numero di cadute uguale a quelle usate per la tessitura del gambale 3 e della porzione 17D della sacca di tessuto 17.
Pertanto, come già descritto con riferimento alla formazione dei ranghi di lunghezza decrescente che formano la porzione 17D della sacca 17, durante la formazione della porzione 17C della sacca di tessuto 17, ad ogni movimento di rotazione in un verso o nel verso opposto del cilindro 101 degli aghi si formano in realtà gruppi di ranghi, ciascuno comprendente un numero di ranghi pari al numero di cadute. Nella forma di realizzazione illustrata, i ranghi di ciascun gruppo hanno la stessa lunghezza, cioè sono formati dallo stesso numero di maglie. Questa condizione, attualmente preferita, non è tuttavia obbligatoria. In altre forme di realizzazione si può prevedere anche che i ranghi di ciascun gruppo abbiano lunghezze tra loro diverse.
Inoltre, i ranghi di ciascun gruppo, benché aventi la stessa lunghezza, sono tra loro sfalsati, analogamente ai ranghi dei gruppi formati nella tessitura della porzione 17D. Il numero di maglie e quindi la lunghezza dei ranghi parziali aumenta gradualmente da un gruppo di ranghi al gruppo successivo, partendo dalla lunghezza minima dei ranghi RM17.
I vari ranghi parziali formati durante la terza fase del procedimento di tessitura per la formazione della porzione 17C della sacca di tessuto 17 si uniscono con le proprie estremità ai ranghi parziali di lunghezza decrescente che formano la porzione 17D. La giunzione tra ranghi parziali decrescenti e ranghi parziali crescenti avviene lungo la linea L17 nel modo che risulterà più chiaro dalla descrizione che segue delle Figg. 4, 5A-5M, 6A-6F.
La tessitura della porzione 17C della sacca 17 continua con graduale allungamento dei singoli ranghi parziali, ancora indicati con R17, fino alla formazione dell'ultimo rango parziale, o più esattamente dell’ultimo gruppo di ranghi parziali della porzione 17C, indicati con Ry17.
A questo punto inizia la quarta fase del processo di tessitura, che viene effettuata con moto continuo del cilindro 101 degli aghi e riparte dal primo rango completo indicato con 25. Il rango 25 ha uno sviluppo anulare ed è formato preferibilmente con un numero di maglie pari al numero complessivo di aghi della macchina. La quarta fase prevede la tessitura della porzione centrale 15 del corpino 7 con un moto continuo del cilindro 101 degli aghi, i quali formano una sequenza di ranghi completi a sviluppo anulare sostanzialmente paralleli al rango 25, e indicati con 25X. La tessitura della porzione centrale 15 del corpino 7 termina con la formazione di un ultimo rango completo 27.
Come visibile in particolare nella Fig.2, nella porzione 17C della sacca 17 e nella porzione centrale 15 del corpino 7 le maglie del tessuto formato si dispongono secondo colonne sostanzialmente parallele al bordo 11 definente l'apertura attraverso cui l'indumento 1 viene indossato. Corrispondentemente i ranghi di maglia hanno andamenti sostanzialmente ortogonali all'andamento delle colonne, come indicato in Fig. 1.
La successiva, quinta fase di tessitura prevede la formazione di due porzioni 19D e 19C della sacca di tessuto 19, con un procedimento sostanzialmente speculare rispetto a quello di formazione della sacca di tessuto 17. Anche durante la tessitura della sacca di tessuto 19 si usa una pluralità di cadute o alimentazioni, preferibilmente uguale al numero di cadute o alimentazioni usate nelle precedenti quattro fasi del processo di tessitura. Ad ogni pendolazione, cioè rotazione in un verso o nel verso opposto, del cilindro 101 degli aghi si forma un numero di ranghi uguale al numero di alimentazioni e di lunghezza uguale. I ranghi, preferibilmente di lunghezza uguale fra loro, formati ad ogni rotazione o pendolazione in un verso o nel verso opposto sono tra loro sfalsati. La lunghezza dei ranghi si riduce ad ogni inversione del moto, preferibilmente di due maglie.
Più in particolare, la quinta fase del processo di tessitura comprende la formazione, tramite moto alternato del cilindro 101 degli aghi, di una serie di ranghi parziali di lunghezza gradualmente decrescente a partire dal rango 27 che completa la porzione centrale 15 del corpino 7. Il primo gruppo di ranghi parziali è indicato con Rx19. Analogamente ai ranghi Ry17, i ranghi parziali Rx19 possono presentare un numero di maglie circa pari alla metà del numero di aghi del cilindro 101. I ranghi successivi ai ranghi parziali Ry19, indicati con R19, hanno lunghezza via via decrescente.
I ranghi parziali che formano la porzione 19D della sacca di tessuto 19 hanno estremità che si dispongono lungo due linee L19, una sola delle quali è visibile nel disegno e l’altra è speculare a questa. Le linee L19 sono sostanzialmente simmetriche alle linee L17.
La quinta fase del processo di tessitura termina con la formazione di un gruppo di ranghi parziali di lunghezza minima, indicati con RM19, che si estendono dall'uno all'altro di due punti di estremità indicati con C2 delle due contrapposte linee L19.
Terminata questa quinta fase di tessitura, viene avviata la sesta fase del processo di tessitura dell’indumento, consistente nella formazione della seconda porzione 19C della sacca 19. In questa sesta fase vengono realizzati ranghi parziali di maglie, di lunghezza via via crescente e ancora indicati con R19, partendo dai ranghi di lunghezza minima RM19 fino ad arrivare ad un ultimo gruppo di ranghi parziali di lunghezza massima Ry19. I ranghi formati con ogni movimento di rotazione o pendolazione in un verso o nell’altro sono in numero uguale al numero di cadute o alimentazioni e preferibilmente di lunghezza uguale tra loro, ma sfalsati l’uno rispetto all’altro, come già descritto per la tessitura della porzione 17C.
La successiva, settima e ultima fase del processo di tessitura inizia con la formazione di un rango completo 29, a sviluppo anulare e formato preferibilmente da un numero di maglie pari al numero degli aghi disponibili sulla macchina. La tessitura continua con la formazione di ranghi continui RG5 dal rango iniziale 29, che costituisce l’inizio del gambale tubolare 5, fino all'ultimo rango della sua estremità (non mostrata). Il processo di tessitura a partire dal rango 29 viene eseguito con moto continuo degli aghi e con un numero di cadute che è preferibilmente uguale al numero di cadute utilizzate nella produzione delle precedenti porzioni del manufatto, ad esempio quattro cadute.
In modo simmetrico a quanto descritto con riferimento alla sacca 17 ed al gambale tubolare 3, lungo la porzione 19D della sacca 19 le colonne di maglie CC si dispongono sostanzialmente parallele al bordo 11, mentre lungo la porzione 19C e lungo il gambale 5 le colonne si dispongono secondo lo sviluppo longitudinale del gambale tubolare 5, come mostrato schematicamente da linee CG5.
Una descrizione più dettagliata del procedimento di formazione a moto alternato delle sacche di tessuto 17, 19 verrà ora fornita con riferimento alla Fig.4 ed alla sequenza delle Figg.5A-5M. Si precisa che quanto di seguito descritto fa riferimento ad un caso particolare in cui la macchina utilizza quattro cadute, cioè quattro alimentazioni, per la formazione dell'indumento 1. Questo è il numero attualmente preferito di cadute per la tessitura dell'indumento 1. Gli esperti del ramo comprenderanno da questa descrizione esemplificativa come può essere ottenuto un indumento con un numero di cadute diverso.
Nel seguito si farà riferimento alla fase di tessitura della sacca 17, che (come sopra sommariamente descritto), inizia con la formazione di una porzione 17D di ranghi gradualmente decrescenti, cioè con una zona di decremento della lunghezza dei ranghi, seguita dalla tessitura della zona 17C con graduale incremento della lunghezza dei ranghi parziali. Dalla descrizione di queste due fasi del procedimento di tessitura è facile comprendere il modo in cui, in maniera del tutto speculare, viene tessuta la sacca 19.
Nel seguito verrà descritto un procedimento in cui la lunghezza dei ranghi parziali decresce in modo uniforme e lineare, cioè ad ogni oscillazione o pendolazione del cilindro 101 degli aghi si ha una riduzione uguale della lunghezza dei ranghi, detta lunghezza dovendosi intendere come numero di maglie che formano il singolo rango. Gli esperti del ramo comprenderanno che questa modalità operativa è preferita, ma che il metodo qui descritto può essere attuato anche in maniera diversa, ad esempio riducendo la lunghezza dei ranghi parziali di un numero di maglie diverse in cicli, cioè oscillazioni successive nella fase di tessitura della sacca di tessuto.
Preferibilmente l’andamento dei cresciuti e dei calati, cioè dei ranghi di lunghezza crescente e decrescente, sarà speculare nelle due sacche 17, 19, ma non necessariamente la sequenza deve essere uguale per la parte anteriore e per la parte posteriore dell’indumento. Questo significa, che ranghi successivi di lunghezze tra loro diverse possono venire aumentati o ridotti di lunghezza in maniera diversa sulle due parti (frontale e tergale) del tessuto. Nella descrizione che segue si ipotizza che la lunghezza dei ranghi di maglia venga ridotta, ad ogni inversione del moto, di una maglia a ciascun estremo.
La Fig.4 mostra una vista schematica ingrandita e semplificata del tessuto che si forma nella zona della sacca 17. In maniera del tutto speculare viene formata la sacca 19. Si deve comprendere che la rappresentazione grafica di Fig.4 è limitata ad un certo numero di ranghi e che nella realtà il numero di ranghi parziali che formano le sacche di tessuto 17 e 19 è molto maggiore rispetto a quanto rappresentato in Fig.4. Inoltre, in Fig. 4 è mostrata solo la zona dei ranghi parziali decrescenti e crescenti, mentre è omessa (salvo che per un numero molto limitato di ranghi) la parte di tessuto formata in moto continuo prima e dopo la tessitura della sacca di tessuto. Per motivi di rappresentazione, inoltre, la Fig.4 mostra in realtà solo le estremità dei ranghi parziali, i quali sono interrotti e la loro zona centrale è omessa.
In Fig. 4 con il riferimento “Ai” sono indicati gli aghi, dove “i” indica il numero sequenziale dell’ago nella frontura circolare di aghi della macchina. Nell’esempio illustrato sono previsti quattrocento aghi numerati da A1 ad A400. Con lo stesso riferimento Ai è indicata anche la maglia formata dall’ago i-mo. I riferimenti F1, F2, F3, F4 indicano quattro fili alimentati da quattro distinte alimentazioni o cadute di cui è corredata la macchina. Con F è indicato il verso di rotazione del cilindro 101 degli aghi A.
Le Figg. 5A-5M rappresentano viste schematiche in pianta della frontura circolare degli aghi A, con indicazione di quattro alimentazioni o cadute, rappresentate dai rispettivi guidafili indicati con G1, G2, G3 e G4, che alimentano i fili F1, F2, F3 ed F4, rispettivamente. I riferimenti G1-G4 verranno utilizzati nel seguito anche per indicare le rispettive cadute. Con F è ancora indicato il verso di rotazione della frontura circolare, cioè del cilindro 101 degli aghi A. Con S1A, S2A, S3A, S4A sono indicati selettori per la selezione degli aghi associati alle quattro cadute G1-G4, rispettivamente, quando il cilindro 101 degli aghi ruota in verso antiorario. Con S1O, S2O, S3O e S4O sono indicati i selettori per le cadute G1-G4, rispettivamente, quando il cilindro 101 degli aghi ruota in verso orario. Nelle varie Figg. 5A-5M sono mostrati di volta in volta solo i selettori attivi nelle rispettive fasi illustrate nelle varie figure.
Con iniziale riferimento alla Fig. 4, con RG3 sono indicati gli ultimi ranghi circolari completi che vengono tessuti dal cilindro 101 della macchina 1 con moto continuo del cilindro 101 degli aghi. Nella forma di realizzazione illustrata si è esemplificativamente ipotizzato che il moto continuo sia in verso antiorario. In Fig. 5A è mostrata schematicamente questa fase terminale di tessitura a moto continuo del gambale 3.
Tutti gli aghi A1-A400 della macchina sono attivi e formano, con i fili F1-F4, gli ultimi quattro ranghi completi indicati con RG3 in Fig.4.
La Fig.5B, in combinazione con la Fig.4, mostra la fase in cui termina la tessitura del primo rango parziale formato dal filo F1, indicato con RxF1 in Fig.4, della porzione 17D della sacca di tessuto 17. Il cilindro 101 degli aghi sta ruotando in verso antiorario (freccia F). Il selettore S1A, posto a monte dell’alimentazione G1, ha portato fuori lavoro gli aghi successivi all’ago A200. Quest’ultimo forma l’ultima maglia del rango RxF1, mentre gli aghi A201 e successivi, non selezionati dal selettore S1A, passano davanti all’alimentazione G1 senza formare maglia.
Con riferimento alla Fig. 5C, in combinazione con la Fig.4, la rotazione in senso antiorario del cilindro 101 continua così che gli aghi A200 e successivi passano davanti al selettore S2A ed alla seconda alimentazione G2. L’ultimo ago selezionato dal selettore S2A è l’ago in posizione A197, che forma l’ultima maglia del successivo rango parziale indicato con RxF2 con il filo F2 della seconda caduta G2. Gli aghi successivi all’ago A197 non sono selezionati e quindi non formano maglia con il filo F2. L’estremità del rango parziale RxF2 è sfasato di tre maglie rispetto all’estremità del rango RxF1 precedentemente formato con il filo F1.
Con riferimento alla Fig. 5D in combinazione con la Fig.4, la rotazione del cilindro 101 degli aghi continua in verso antiorario portando gli aghi A200-A197 davanti al selettore S3A associato alla terza caduta G3 e poi davanti a quest’ultima. Il selettore S3A seleziona come ultimo ago l’ago A194, mentre lascia inattivi gli aghi successivi A195, A196…. Di conseguenza, il filo F3 alimentato dalla terza caduta G3 termina di formare maglia in corrispondenza dell’ago A194, così che il rango parziale formato dal filo F3, indicato con RxF3 in Fig.4, si presenta sfalsato di tre maglie rispetto al precedente rango RxF2 formato dal filo F2 e di sei maglie rispetto al rango RxF1 formato dal filo F1.
Con riferimento alla Fig.5E, in combinazione con la Fig.4, la rotazione in verso antiorario del cilindro 101 degli aghi continua fino a portare gli aghi A200. A199 .. davanti al selettore S4A e successivamente davanti alla quarta caduta G4. Il selettore S4A seleziona, come ultimo ago, l’ago A191, lasciando bassi gli aghi successivi. Di conseguenza, il filo F4 della quarta alimentazione forma un primo rango parziale RxF4 che termina sfalsato di tre maglie rispetto al rango RxF3, di sei maglie rispetto al rango RxF2 e di nove maglie rispetto al rango RxF1.
In Fig.5F è mostrata la posizione angolare in cui si ha l’inversione del moto del cilindro 101 degli aghi (vedasi doppia freccia F). Questa inversione avviene dopo che gli aghi A200, A197, A194 ed A191 che trattengono le maglie terminali dei ranghi parziali RxF1, RxF2, RxF3 ed RxF4 hanno oltrepassato abbondantemente (di circa trenta gradi) la posizione del selettore S4A.
A conclusione del moto continuo in verso antiorario del cilindro 101 degli aghi, quindi, sono stati formati quattro ranghi parziali che terminano con rispettive ultime maglie formate dagli aghi A200 (per il filo F1 della prima caduta), A197 (per il filo F2 della seconda caduta), A194 (per il filo F3 della terza caduta) e A191 (per il filo F4 della quarta caduta). Queste estremità sfalsate dei quattro ranghi RxF1-RxF4 si trovano lungo la linea L17 (Figg. 2, 3). Lo sfalsamento di tre aghi e quindi di tre maglie tra le estremità di questi ranghi parziali è puramente esemplificativo. Si deve comprendere che tra la fine di un rango parziale e la fine del rango parziale successivo possono essere previste più di tre maglie, ad esempio anche da 5 a nove maglie.
Con riferimento alla Fig.5G, in combinazione con la Fig.4, viene ora illustrata la fase successiva del processo di formazione della sacca di tessuto 17, quando il cilindro 101 degli aghi ha invertito il movimento di rotazione e inizia a ruotare in verso orario (freccia F di Fig.5G). Il selettore S4O associato alla quarta caduta G4 seleziona come primo ago l’ago A190 ed i successivi nel verso di rotazione (quindi gli aghi A189, A188, …), mentre lascia inattivi gli aghi A191, A192….. etc. In questo modo inizia la formazione del rango successivo tramite il filo F4. In Fig.4 tale rango è indicato con RF4.
Con riferimento alla Fig. 5H, in combinazione con la Fig.4, continuando la rotazione in verso orario del cilindro 101 degli aghi, il selettore S3O inizia a selezionare gli aghi che formano il rango di maglie con il filo F3 della terza caduta G3. Il primo ago selezionato è l’ago A193. Gli aghi precedenti (A194, A195….) rimangono inattivi, mentre gli aghi successivi A192, A191, A190 formano le maglie successive del rango in formazione tramite il filo F3, indicato con RF3 in Fig.4.
Con riferimento alla Fig.5I, in combinazione con la Fig.4, continuando la rotazione in verso orario del cilindro 101 degli aghi, il selettore S2O associato alla seconda caduta G2, e posto a monte di essa rispetto al verso di rotazione orario, seleziona come primo ago l’ago A196, lasciando inattivi gli aghi precedenti (A197, A198, A199…) e selezionando gli aghi successivi (A195, A194…), così da iniziare la formazione del rango RF2 con il filo F2 della seconda caduta. Allo stesso tempo il selettore S4O associato alla quarta caduta G4 seleziona l’ultimo ago (A2) per terminare la formazione del rango parziale RF4 con il filo F4 della quarta caduta. Gli aghi successivi (A1, A400…) passano davanti alla quarta caduta senza formare maglia. Il rango parziale RF4 si estende quindi dalla maglia formata dall’ago A197 sino alla maglia formata dall’ago A2.
Con riferimento alla Fig.5J, in combinazione con la Fig.4, continuando la rotazione del cilindro 101 degli aghi in verso orario, il selettore S1O associato alla prima caduta G1 e a monte di essa rispetto al verso di rotazione orario seleziona gli aghi che formeranno maglia con il filo F1 della prima caduta generando il rango parziale RF1. Il primo ago selezionato è l’ago A199, mentre gli aghi precedenti (A200, A201…) rimangono inattivi. Sempre con riferimento alla Fig.5J, si osserva che il selettore S3O associato alla terza caduta abbassa gli aghi successivi all’ago A5, così che il rango parziale RF3 formato dal filo F3 della terza caduta termina con la maglia formata dall’ago A5 e risulta dunque formato dalle maglie generate dagli aghi A193, A192, A191…. A5.
La rotazione in verso orario del cilindro 101 degli aghi continua, come mostrato nella successiva Fig.5K. In questa figura si osserva che il selettore S2O associato alla seconda caduta G2 ha selezionato l’ago A8come ultimo ago per la formazione dell’ultima maglia del rango RF2, mentre tiene fuori lavoro gli aghi A7, A6 e seguenti. Il rango parziale RF2 formato dal filo F2 è quindi costituito dalle maglie formate dagli aghi A8, A9, A10 …. A195. Il selettore S4O non seleziona alcun ago. La rotazione in senso orario del cilindro 101 degli aghi continua fino al completamento della formazione del rango parziale RF1, come mostrato in Fig.5L, in combinazione con la Fig.4. L’ultimo ago selezionato dal selettore S1O per la formazione del rango parziale RF1 è l’ago A11. Gli aghi successivi, A10, A9, A8… rimangono bassi e non formano maglia. Il rango parziale RF1 (Fig.4) è quindi costituito dalle maglie formate dagli aghi A199, A198, A197, … A11.
La rotazione del cilindro 101 degli aghi in verso orario continua fino alla posizione mostrata in Fig.5M, cioè fino a che gli ultimi aghi selezionati dal selettore S1O sono passati oltre il successivo selettore S1A. In questo modo, quando il moto di rotazione del cilindro 101 degli aghi si inverte nuovamente, il selettore S1A può correttamente effettuare la selezione degli aghi per la formazione dei ranghi parziali successivi.
Il risultato di questo procedimento è chiaramente illustrato in Fig.4. Gli ultimi ranghi RxF1, RxF2, RxF3, RxF4 parziali, formati nell’ultima rotazione in verso antiorario a moto continuo del cilindro degli aghi, terminano in punti tra loro sfalsati, cioè l’ultima maglia formata in ciascuno di questi ranghi è sfalsata rispetto alle ultime maglie dei ranghi parziali adiacenti. Il rango RxF1 formato dal filo F1 della prima caduta o alimentazione G1 termina con la maglia formata dall’ago A200. Il rango RxF2 formato dal filo F2 della seconda caduta o alimentazione G2 termina con la maglia formata dall’ago A197. Il rango RxF3 formato dal filo F3 della terza caduta o alimentazione G3 termina con la maglia formata dall’ago A194, Infine, il rango RxF4 formato dal filo F4 della quarta caduta o alimentazione G4 termina con la maglia formata dall’ago A191. Le maglie terminali di ciascun rango sono quindi sfalsate (in questo esempio di realizzazione) di tre maglie l’una rispetto all’altra. La formazione della prima serie di ranghi parziali avviene riducendo la lunghezza di ciascun rango di due maglie, una a ciascuna estremità del rispettivo rango. Ad esempio il filo F1 della prima caduta che ha formato l’ultima maglia con l’ago A200, ricomincia a tessere il rango successivo RF1 con l’ago A199. Inoltre, i ranghi parziali RF4, RF3, RF2, RF1 iniziano in punti tra loro sfalsati di tre maglie e terminano analogamente sfalsati tra loro dello stesso numero di maglie, così che ciascuno di essi è formato da un uguale numero di maglie:
• il rango RF4 è costituito dalle maglie formate dagli aghi A190 fino a A2; • il rango RF3 è costituito dalle maglie formate dagli aghi A193 fino a A5; • il rango RF2 è costituito dalle maglie formate dagli aghi A196 fino a A8; • il rango RF1 è costituito dalle maglie formate dagli aghi A199 fino a A11.
Tuttavia, le maglie terminali dei vari ranghi parziali formati dalle diverse cadute in una corsa angolare, cioè in un movimento di oscillazione o pendolazione del moto rotatorio alternato del cilindro 101 degli aghi, non sono allineate sulla stessa colonna di maglie, bensì sfalsati.
Quando il moto di tessitura ricomincia in verso antiorario, a partire dalla posizione di Fig.5M, la prima caduta G1 inizia a formare maglia con l’ago adiacente a quello che ha formato l’ultima maglia del rango parziale RF1 e quindi la prima maglia del successivo rango formato dal filo F1 è la maglia formata dall’ago A12. Il rango in questione è indicato con RF1’ in Fig.4. Tale rango si sviluppa fino alla maglia formata dall’ago A198 e risulta quindi calato di due maglie (è cioè di due maglie più corto) rispetto al precedente rango parziale RF1 formato con il filo F1 della prima caduta G1.
Analogamente, il filo F2 della seconda caduta inizia a formare maglia dall’ago A9, adiacente all’ago A8 che ha formato l’ultima maglia nel movimento precedente in verso orario e termina la formazione del rango parziale RF2’ con la maglia formata dall’ago A195, risultando di due maglie più corto rispetto al rango RF2 precedentemente formato con la stessa caduta. I due ranghi RF1’, RF2’ risultano anche tra loro sfalsati di tre maglie (il rango RF1’ inizia all’ago A12 e termina all’ago A198, mentre il rango RF2’ inizia all’ago A9 e termina all’ago A195.
Come si osserva in Fig.4, il procedimento di tessitura continua con la tessitura di quaterne di ranghi parziali di lunghezza decrescente, realizzati in modo tale che i quattro ranghi formati in corrispondenza di ciascuna oscillazione o pendolazione del cilindro 101 degli aghi siano tra loro sfalsati di tre maglie.
Nella forma di realizzazione descritta la selezione degli aghi è tale per cui i ranghi formati dalle quattro cadute sono tra loro sfalsati di tre maglie in modo ordinato, cioè ad esempio gli estremi iniziali dei ranghi RF1-RF4 sono sfalsati di tre in tre partendo dal rango formato dalla prima caduta (filo F1) fino al rango formato dalla quarta caduta (filo F4). All’estremo opposto, lo sfalsamento dell’inizio dei ranghi RF1’- RF4’ è nella sequenza inversa, partendo dalla prima maglia formata dal filo F4 fino alla prima maglia formata dal filo F1. Tuttavia, questo non è indispensabile, ed in alcuni casi le sequenze possono essere modificate, come risulterà chiaro nel seguito.
Il risultato del processo di tessitura descritto è che lungo le linee L17 della sacca di tessuto 17 gli estremi dei ranghi parziali R17 (che nel dettaglio della Fig.4 sono i singoli ranghi RF1-RF4, RF1’-RF4’ e seguenti) non sono coincidenti, bensì si distribuiscono su una fascia di maglie, ottenendo un tessuto più uniforme, e con una minore concentrazione di sforzi di trazione sui singoli fili.
Terminata la tessitura dei ranghi parziali decrescenti che formano la porzione 17D della sacca di tessuto 17, il processo prosegue formando ranghi parziali di maglie di lunghezza via via crescente, come visibile in Fig.4, per la formazione della porzione di tessuto 17C. Il procedimento è sostanzialmente speculare a quello descritto per la formazione dei ranghi parziali di lunghezza decrescente. I ranghi parziali di lunghezza crescente formati dalle quattro cadute per ogni movimento angolare in un verso o nell’altro del cilindro 101 degli aghi sono anch’essi sfalsati di tre maglie come descritto in precedenza per la formazione della porzione di tessuto 17D. Ciascun rango formato dal filo di una determinata caduta cresce, rispetto al rango precedente formato dalla stessa caduta, di due maglie. La lunghezza dei ranghi parziali formanti la porzione 17C di tessuto cresce fino alla lunghezza pari a 190 maglie. I quattro ranghi aventi una lunghezza di 190 maglie sono quelli corrispondenti alla linea 25 di Fig.1.
La sequenza delle Figg. 6A-6F mostrano, per maggiore chiarezza, sei successive fasi di formazione dei ranghi parziali di lunghezza crescente. In ciascuna fase vengono tessuti quattro ranghi con i fili F1-F4 delle quattro alimentazioni G1-G4.
Più in particolare la Fig.6A mostra la formazione dell’ultima serie di quattro ranghi decrescenti formati dai fili F4, F3, F2, F1. In questo esempio l’ultimo movimento eseguito dal cilindro degli aghi è in verso orario.
In Fig.6B è mostrato il termine del successivo movimento alternato in verso antiorario, con formazione della prima serie di quattro ranghi (formati dai fili F1, F2, F3, F4 in sequenza) della porzione di tessuto 17C con ranghi di lunghezza crescente.
In Fig.6C è mostrata la fine del successivo movimento alternato in verso orario, con formazione di una nuova serie di ranghi con i fili F4, F3, F2, F1, ciascuno dei quali è di due maglie più lungo rispetto ai ranghi formati al ciclo precedente. Le successive Figg.6D-6F mostrano la continuazione di questo processo.
Si deve comprendere che nell’esempio schematico delle Figg.4, 5A-5M, 6A-6F è mostrato un numero ridotto di ranghi di lunghezza decrescente e crescente, in quanto il rango più corto è di 195-15=180 maglie. Tuttavia, nella realtà il numero di ranghi di lunghezza decrescente sarà maggiore, in quanto mentre i ranghi parziali di maggiore lunghezza saranno formati ad esempio da 200 maglie, i ranghi di lunghezza minima (ranghi RM17 in Fig.3) avranno ad esempio una lunghezza di compresa tra 40 e 120 maglie, preferibilmente fra 70 e 90 maglie, ad esempio attorno a 80 maglie. Si deve comprendere, peraltro, che questi numeri sono indicativi e non limitativi.
Una volta terminata la formazione degli ultimi ranghi parziali lungo la linea 25, riprende la rotazione in verso antiorario del cilindro 101 degli aghi, per la formazione della porzione centrale 15 del corpino 7 con moto continuo degli aghi. La Fig.4 mostra schematicamente i ranghi calati e cresciuti che formano la sacca di tessuto 17, tra gli ultimi ranghi continui del gambale 3 e i primi ranghi continui della porzione centrale 15 del corpino 7.
La Fig.7 mostra schematicamente l’andamento dei ranghi formati dai fili F1-F4 con la procedura sopra descritta. I ranghi formati dai quattro fili sono indicati con quattro diversi tipi di linea.
La sacca di tessuto 19 viene realizzata con la stessa procedura descritta con riferimento alle Figg. 4, 5A-5M, 6A-6F, partendo dal gruppo di ranghi 27. Prima vengono formati i ranghi parziali decrescenti a partire dai ranghi Rx19 fino ai ranghi RM19, con formazione della porzione di tessuto 19D. I ranghi parziali formati in questa fase con moto alternato del cilindro 101 degli aghi hanno una lunghezza gradualmente decrescente da un massimo di 190 maglie fino alla lunghezza minima dei ranghi RM19. Come nel caso della sacca di tessuto 17, nel formare la porzione di tessuto 19D ad ogni inversione del moto i ranghi formati si riducono di due maglie rispetto ai ranghi formati nel movimento angolare precedente. I quattro ranghi di maglie formati ad ogni movimento in verso orario ed in verso antiorario dai fili delle quattro cadute sono sfalsati tra loro, nell’esempio di tre maglie.
La porzione di tessuto 19C inizia a formarsi, in maniera analoga alla porzione 17C, con un aumento graduale della lunghezza dei ranghi dalla lunghezza minima dei ranghi RM19, fino alla lunghezza massima di 190 maglie degli ultimi quattro ranghi parziali formati dai fili delle quattro cadute nell’ultima rotazione parziale del moto alternato. Successivamente, la lavorazione riprende con moto continuo in verso an tiorario per formare il tessuto tubolare del secondo gambale 5.
Con riferimento alle Figg.4, 5A-5M, 6A-6F, 7 è stato descritto un procedimento di tessitura delle sacche di tessuto 17 e 19 in cui la sequenza dei ranghi di ciascun gruppo di ranghi formati dai fili F1-F4 delle varie cadute o alimentazioni dei cui è corredata la macchina si ripete in ciascun movimento di oscillazione in un verso in maniera simmetrica alla sequenza dei ranghi generati nel movimento di oscillazione precedente in verso opposto. Ad esempio, con riferimento alla Fig.4, i ranghi RxF1-RxF4 sono formati dalla seguente sequenza fili: F1, F2, F3, F4. Il gruppo di quattro ranghi successivi RF4-RF1 è formato dalla sequenza F4, F3, F2, F1. Il gruppo di ranghi ancora successivi sarà formato dalla sequenza F1, F2, F3, F4, e così via.
Questa particolare inversione della sequenza, tuttavia, benché preferita in quanto dà luogo ad un movimento più semplice dei fili, non è strettamente necessaria. Ad esempio, la Fig.8 mostra ranghi formati dai fili F1-F4 delle quattro alimentazioni G1-G4 che si susseguono con la seguente sequenza: F1, F2, F3, F4 per l’ultima serie di ranghi a moto continuo, successivamente F3 F2 F1 F4 F1 F2 F3 F4 F3 F2 F1 F4 F1 F2 F3 F4…etc. Questa sequenza è particolarmente utile se si utilizzano fili di tipo Z e fili di tipo S, cioè fili elastomerici rivestiti con un filo esterno avvolto elicoidalmente attorno all’anima elastomerica in verso orario o antiorario. I fili F1 ed F3 ad esempio possono essere fili di tipo Z, mentre i fili F2 ed F4 possono essere di tipo S. Si osserva che con la sequenza sopra definita i fili S e Z si alternano: ad ogni rango realizzato con un filo S segue un rango formato con filo Z e viceversa.
Comunque, i ranghi parziali di lunghezza decrescente e di lunghezza crescente sono sempre sfalsati tra loro come nell’esempio di realizzazione illustrato in Fig.4.
La Fig.9 mostra, analogamente alla Fig.7, l’andamento dei ranghi formati dai quattro fili F1, F2, F3,F4 nella forma di realizzazione della Fig.8.
Le Figg. 10A, 10B e 10C mostrano, in uno sviluppo in piano, una possibile configurazione del mantello delle camme della macchina da maglieria con i rispettivi selettori per la selezione degli aghi, impiegabile per l’esecuzione del metodo di tessitura sin qui descritto. Sulla sinistra sono mostrati schematicamente due o tre aghi, qui indicati con A, nelle varie posizioni assunte durante la tessitura. Con T sono indicati i talloni degli aghi A. Con TA e TT sono indicate rispettivamente la traiettoria degli uncini degli aghi A e la traiettoria dei talloni degli aghi A. Con G1, G2, G3 e G4 sono indicati i guidafili delle quattro cadute per i quattro fili F1, F2, F3, F4. Con S1A, S2A, S3A, S4A sono indicati i selettori degli aghi associati alle cadute o alimentazioni G1, G2, G3, G4, che vengono usati nella fase di tessitura a moto alternato e attivi nelle fasi di rotazione del cilindro 101 degli aghi in verso antiorario. Viceversa, con S1O, S2O S3O S4O sono indicati i selettori associati alle medesime cadute o alimentazioni G1-G4 ed usati nelle fasi di rotazione in verso orario, il tutto come descritto con riferimento alle Figg.5A – 5M.
Con C1 e C2 sono indicate rispettivamente le camme di sollevamento e di abbassamento degli aghi. Una coppia di camme C1, C2 è associata a ciascuna alimentazione G1-G4. Con C3 sono indicate camme ausiliarie di abbassamento degli aghi, che sono attive solo nelle fasi di tessitura a moto alternato, come verrà chiarito in seguito. Durante la tessitura a moto continuo le camme ausiliarie C3 rimangono retratte all’interno del mantello, così da non agire sui talloni degli aghi A. Nelle Figg.10B e 10C sono indicati anche i jack J nelle due posizioni che essi assumono selettivamente, a seconda che il rispettivo ago sia selezionato oppure rimanga inattivo. Con J1 e J2 sono indicati i due talloni superiore e inferiore dei jack e con TJ1 e TJ2 le rispettive traiettorie di movimento dei talloni J1 e J2. Con TJ è indicata la traiettoria delle teste dei jack. Nella parte inferiore delle Figg. 10B e 10C sono mostrate camme C4 di abbassamento dei jack J e con C5 le camme di sollevamento dei jack J, associate alle varie alimentazioni o cadute G1 – G4 ed ai rispettivi selettori.
In Fig.10A è schematicamente rappresentato il funzionamento durante la rotazione a moto continuo, in verso antiorario, ad esempio durante la formazione dei gambali 3, 5 o della parte centrale 15 del corpino 7. Il moto del cilindro 101 degli aghi è rappresentato dalla freccia F. Tutti gli aghi sono in lavoro e seguono tutti la stessa traiettoria TA. La rappresentazione della figura mostra gli organi di tessitura, cioè il mantello della macchina, in una vista dall’interno del cilindro 101 degli aghi.
In Figg.10B e 10C è mostrato il movimento degli aghi nella fase di tessitura dei ranghi parziali a moto alternato. Più in particolare, in Fig.10B è mostrato il movimento degli aghi durante la rotazione del cilindro 101 degli aghi in verso antiorario, mentre in Fig.10C è mostrato il movimento degli aghi durante la rotazione del cilindro 101 degli aghi in verso orario. Con T0 è indicata la traiettoria dei talloni deghi aghi che non vengono selezionati, cioè degli aghi che rimangono inattivi, mentre con TT è indicata la traiettoria degli aghi selezionati. Le camme ausiliarie C3 sono attive e provocano un abbassamento parziale di ciascuno degli aghi selezionati da una quota di massimo sollevamento (indicata con Q1) ad una quota intermedia (indicata con Q2) prima della presa del rispettivo filo proveniente dalla caduta a cui è associata ciascuna camma ausiliaria C3. In Fig.10B, ad esempio, è mostrato il movimento di abbassamento parziale dalla quota Q1 alla quota Q2 operato dalla camma ausiliaria C3 a monte della caduta G2. Come si osserva nella parte sinistra di Fig.10B, la quota Q2 è tale per cui l’ago che si trova a tale altezza si porta con la propria linguetta L all’altezza del piano di formazione maglia PM delle platine P. L’abbassamento di ciascun ago selezionato alla quota Q2 garantisce la corretta presa del filo della rispettiva caduta ed evita il rischio che il filo vada sotto il livello della linguetta dell’ago. Questo rischio si può verificare nella fase di tessitura a moto alternato a causa della traiettoria dei fili, mentre non si verifica durante la tessitura a moto continuo, durante la quale, quindi, non viene prevista la quota intermedia di parziale abbassamento degli aghi.
In Fig.10C, con lo stesso criterio e usando gli stessi numeri di riferimento di Fig.10B, sono riportate le traiettorie degli aghi e dei jack selezionati e non selezionati (disattivi), nel movimento in senso orario del cilindro 101 degli aghi durante la tessitura in moto alternato.
Come risulta dalla descrizione del mantello delle camme e dal processo di tessitura delle sacche di tessuto, con specifico riferimento alle Figg. 4, 6A-6F, nella fase di tessitura a moto alternato delle due sacche di tessuto tutti gli aghi vengono scaricati, cioè anche durante la fase di riduzione e aumento della lunghezza dei ranghi formanti la sacca, ciascuna maglia formata viene scaricata dal rispettivo ago, così che il tessuto ottenuto è privo di maglie trattenute.
Nel procedimento sopra descritto si ipotizza di realizzare un manufatto o indumento, con un corpino e due gambali, che esce dalla macchina circolare da maglieria completamente chiuso, cioè privo di apertura per indossare l'indumento, ed eventualmente dotato solo di aperture in corrispondenza delle estremità terminali dei gambali. L’apertura per indossare l’indumento, in corrispondenza della vita, viene realizzata dopo che l'indumento è stato scaricato dalla macchina eseguendo un taglio lungo la linea 13 ed applicando un bordo elastico 11, il tutto secondo modalità note dalla tecnica corrente.
Benché nella forma di realizzazione sin qui illustrata il corpino venga formato con due sole sacche laterali di tessuto formate a moto alternato, in altre forme di realizzazione si può ipotizzare la formazione di un numero maggiore di sacche di tessuto, ad esempio due sacche di tessuto su ciascun lato del corpino.
Le forme di realizzazione qui sopra descritte ed illustrate nei disegni sono state discusse in dettaglio come esempi di attuazione dell’invenzione. Gli esperti del ramo comprenderanno che sono possibili molte modifiche, varianti, aggiunte ed omissioni, senza discostarsi dai principi, dai concetti e dagli insegnamenti della presente invenzione così come definita nelle allegate rivendicazioni. Pertanto l’ambito dell’invenzione deve essere determinato unicamente sulla scorta della più ampia interpretazione delle rivendicazioni allegate, comprendendo in esso tali modifiche, varianti, aggiunte ed omissioni. I termini “comprendere” e suoi derivati non escludono la presenza di ulteriori elementi o fasi oltre a quelli specificamente indicati in una determinata rivendicazione. Il termine “un” o “una” che precede un elemento, mezzo o caratteristica di una rivendicazione non esclude la presenza di una pluralità di tali elementi, mezzi o caratteristiche. Quando una rivendicazione di dispositivo elenca una pluralità di “mezzi”, alcuni o tutti tali “mezzi” possono essere attuati da un unico componente, organo o struttura. L’enunciazione di determinati elementi, caratteristiche o mezzi in rivendicazioni dipendenti distinte non esclude la possibilità di combinare tra loro detti elementi, caratteristiche o mezzi. Quando una rivendicazione di metodo elenca una sequenza di fasi, la sequenza in cui tali fasi sono elencate non è vincolante, e può essere modificata, se la particolare sequenza non viene indicata come vincolante. L'eventuale presenza di numeri di riferimento nelle rivendicazioni accluse ha lo scopo di facilitare la lettura delle rivendicazioni con riferimento alla descrizione ed al disegno, e non limita l'ambito della protezione rappresentata dalle rivendicazioni.

Claims (25)

  1. “METODO E MACCHINA PER LA PRODUZIONE DI UN INDUMENTO A MAGLIA CON CORPINO E GAMBALI, E RELATIVO PRODOTTO OTTENUTO” Rivendicazioni 1. Un metodo per la produzione di un indumento a maglia, comprendente due gambali ed un corpino, su una macchina da maglieria circolare con almeno una frontura circolare di aghi, detto metodo comprendendo le seguenti fasi: - tessere a moto continuo un primo gambale con una pluralità di alimentazioni; - tessere a moto alternato una prima sacca di tessuto con una pluralità di alimentazioni, partendo da un rango terminale del primo gambale, detta prima sacca di tessuto formando una prima parte laterale del corpino; - tessere a moto alternato una seconda sacca di tessuto con una pluralità di alimentazioni fino ad un rango iniziale di un secondo gambale, detta seconda sacca di tessuto formando una seconda parte laterale del corpino; - tessere a moto continuo con una pluralità di alimentazioni il secondo gambale.
  2. 2. Metodo come da rivendicazione 1, in cui dopo la tessitura a moto alternato della prima sacca di tessuto e prima della tessitura a moto alternato della seconda sacca di tessuto, viene formata una parte centrale di corpino, tra le due sacche, tessuta a moto continuo con una pluralità di alimentazioni.
  3. 3. Metodo come da rivendicazione 2, in cui la prima sacca di tessuto, la seconda sacca di tessuto, il primo gambale, il secondo gambale e la parte centrale del corpino vengono tessuti ciascuno con uno stesso numero di alimentazioni.
  4. 4. Metodo come da rivendicazione 2 o 3, in cui la prima sacca di tessuto, la seconda sacca di tessuto, la parte centrale del corpino, il primo gambale e il secondo gambale vengono tessuti ciascuno con un numero pari di alimentazioni.
  5. 5. Metodo come da rivendicazione 2, 3 o 4, in cui la prima sacca di tessuto, la seconda sacca di tessuto, la parte centrale del corpino, il primo gambale e il secondo gambale vengono tessuti ciascuno con almeno due alimentazioni, e preferibilmente con almeno quattro alimentazioni.
  6. 6. Metodo come da rivendicazione 5, in cui nella formazione del primo gambale, del secondo gambale, della prima sacca di tessuto, della seconda sacca di tessuto e della porzione centrale del corpino vengono usati almeno un filo Z ed almeno un filo S.
  7. 7. Metodo come da una o più delle rivendicazioni 2a 6, in cui la parte centrale del corpino viene formata con una struttura tubolare comprendente una pluralità di ranghi completi di maglie.
  8. 8. Metodo come da una o più delle rivendicazioni 2 a 7, in cui detta fase di tessere a moto continuo una parte centrale del corpino viene eseguita utilizzando l’intera frontura circolare di aghi, tessendo una porzione tubolare di tessuto.
  9. 9. Metodo come da una o più delle rivendicazioni precedenti, in cui la fase di tessere a moto alternato la prima sacca di tessuto comprende le fasi di: - tessere a moto alternato una prima sequenza di ranghi parziali di maglie, partendo dal primo gambale, riducendo gradualmente il numero di aghi in lavoro, così formando ranghi parziali di maglie di lunghezza gradualmente decrescente fino ad un gruppo di ranghi parziali di lunghezza minima; - tessere a moto alternato una seconda sequenza di ranghi parziali di maglie, partendo dal gruppo di ranghi parziali di lunghezza minima, aumentando gradualmente il numero di aghi in lavoro, così formando ranghi parziali di maglie, di lunghezza gradualmente crescente; ed in cui ad ogni movimento di rotazione della frontura circolare di aghi in un verso e ad ogni movimento di rotazione della frontura circolare di aghi nel verso opposto viene formata una pluralità di ranghi di maglie in numero corrispondente al numero di alimentazioni.
  10. 10. Metodo come da una o più delle rivendicazioni precedenti, in cui la fase di tessere a moto alternato la seconda sacca di tessuto comprende le fasi di: - tessere a moto alternato una terza sequenza di ranghi parziali di maglia riducendo gradualmente il numero di aghi in lavoro, così formando ranghi parziali di maglie di lunghezza gradualmente decrescente fino ad un gruppo di ranghi parziali di lunghezza minima; - tessere a moto alternato una quarta sequenza di ranghi parziali di maglie, partendo dal gruppo di ranghi parziali di lunghezza minima, aumentando gradualmente il numero di aghi in lavoro, così formando ranghi parziali di maglie di lunghezza gradualmente crescente; ed in cui ad ogni movimento di rotazione della frontura circolare di aghi in un verso e ad ogni rotazione della frontura circolare di aghi nel verso opposto viene formata una pluralità di ranghi di maglie in numero corrispondente al numero di alimentazioni.
  11. 11. Metodo come da rivendicazione 9 o 10, in cui i fili di tutte le alimentazioni formano, in un movimento di rotazione in un verso o nel verso opposto della frontura di aghi nel moto alternato, uno stesso numero di maglie, così che in ciascun movimento di rotazione alternato durante la formazione della prima sacca di tessuto e della seconda sacca di tessuto vengono formati ranghi parziali in numero uguale al numero di alimentazioni e di lunghezza tra loro uguale.
  12. 12. Metodo come da rivendicazione 9, 10 o 11, in cui la pluralità di ranghi parziali formati con un movimento di rotazione della frontura di aghi in un verso o nel verso opposto durante la formazione a moto alternato della prima sacca di tessuto e della seconda sacca di tessuto sono tra loro sfalsati di un numero di maglie.
  13. 13. Metodo come da rivendicazione 12, in cui detti ranghi parziali sono sfalsati tra loro di un numero di maglie compreso tra 2 e 15, preferibilmente fra 3 e 10, ancora più preferibilmente fra 3 e 7.
  14. 14. Metodo come da una o più delle rivendicazioni precedenti, comprendente la fase di chiudere le estremità dei gambali.
  15. 15. Metodo come da una o più delle rivendicazioni precedenti, in cui durante la fase di tessitura a moto alternato della prima sacca di tessuto e della seconda sacca di tessuto vengono formati ranghi di lunghezza gradualmente decrescente e gradualmente crescente comandando gli aghi in modo che tutti gli aghi che formano maglia vengono scaricati.
  16. 16. Un indumento a maglia comprendente un corpino e due gambali tubolari, in cui il corpino comprende due sacche laterali di tessuto a maglia, ciascuna sacca essendo formata da una prima serie di ranghi parziali costituenti estensione di un tessuto a maglia formante i due gambali tubolari, i ranghi di dette prime serie di ranghi parziali avendo una lunghezza decrescente a partire dal rispettivo gambale fino ad un gruppo di ranghi parziali di lunghezza minima della rispettiva sacca, e da una seconda serie di ranghi parziali aventi una lunghezza crescente a partire dal rispettivo gruppo di ranghi parziali di lunghezza minima fino ad un rispettivo rango completo; ed in cui dette sacche di tessuto sono formate con una pluralità di alimentazioni o cadute ed a moto alternato.
  17. 17. Indumento come da rivendicazione 16, in cui il corpino comprende inoltre una porzione centrale, tra le due sacche di tessuto, formata a moto continuo con una pluralità di cadute.
  18. 18. Indumento come da rivendicazione 16 o 17, in cui ciascuna sacca di tessuto è formata da almeno due alimentazioni o cadute e preferibilmente da almeno quattro alimentazioni o cadute.
  19. 19. Indumento come da rivendicazione 16, 17 o 18, in cui i due gambali comprendono un tessuto tubolare formato a moto continuo con una pluralità di alimentazioni o cadute.
  20. 20. Indumento come da una o più delle rivendicazioni 16 a 19, in cui le sacche di tessuto, i gambali e l’eventuale parte centrale del corpino sono formati tutti con un uguale numero di alimentazioni o cadute.
  21. 21. Indumento come da una o più delle rivendicazioni 16 a 20, in cui i ranghi parziali formati dalla pluralità di alimentazioni o cadute e corrispondenti a ciascun movimento alternato di tessitura sono tra loro sfalsati, in modo che le estremità di ranghi parziali sono tra loro distanziati di un numero di maglie compreso fra 2 e 15, preferibilmente fra 3 e 10, ancora più preferibilmente fra 3 e 7.
  22. 22. Indumento come da una o più delle rivendicazioni 16 a 21, in cui i ranghi parziali sono suddivisi in gruppi di ranghi parziali, ciascuno comprendente un numero di ranghi pari al numero di alimentazioni utilizzate per la tessitura ed in cui i ranghi parziali di ciascun gruppo di ranghi parziali hanno la stessa lunghezza, cioè lo stesso numero di maglie.
  23. 23. Indumento come da una o più delle rivendicazioni 14 a 21, in cui tutte le maglie che formano le sacche di tessuto del corpino sono maglie scaricate.
  24. 24. Indumento come da una o più delle rivendicazioni 14 a 23, comprendente ranghi formati da fili di tipo S e da fili di tipo Z.
  25. 25. Una macchina da maglieria comprendente un cilindro di aghi con una frontura circolare di aghi, un mantello di camme e selettori, una pluralità di alimentazioni di fili, ed un’unità di controllo, in cui detta unità di controllo esegue un programma che attua un metodo di tessitura come da una o più delle rivendicazioni 1 a 15.
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