ITFI20130139A1 - "metodo per la produzione di un indumento a maglia e indumento cosi prodotto" - Google Patents

"metodo per la produzione di un indumento a maglia e indumento cosi prodotto"

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ITFI20130139A1
ITFI20130139A1 IT000139A ITFI20130139A ITFI20130139A1 IT FI20130139 A1 ITFI20130139 A1 IT FI20130139A1 IT 000139 A IT000139 A IT 000139A IT FI20130139 A ITFI20130139 A IT FI20130139A IT FI20130139 A1 ITFI20130139 A1 IT FI20130139A1
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Paolo Conti
Nerino Grassi
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Nerino Grassi
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    • D04BRAIDING; LACE-MAKING; KNITTING; TRIMMINGS; NON-WOVEN FABRICS
    • D04BKNITTING
    • D04B1/00Weft knitting processes for the production of fabrics or articles not dependent on the use of particular machines; Fabrics or articles defined by such processes
    • D04B1/22Weft knitting processes for the production of fabrics or articles not dependent on the use of particular machines; Fabrics or articles defined by such processes specially adapted for knitting goods of particular configuration
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Description

METODO PER LA PRODUZIONE DI UN INDUMENTO A MAGLIA E
INDUMENTO COSÌ PRODOTTO
Descrizione
Campo Tecnico
La presente invenzione riguarda perfezionamenti ai metodi per la produzione di indumenti del tipo comprendente due gambali ed un corpino, ad esempio collant, calzemaglie o simili. In particolare, la presente invenzione riguarda metodi per la produzione di indumenti del tipo suddetto senza cuciture con un unico procedimento di tessitura su una macchina da maglieria circolare a singola o doppia frontura.
Stato della Tecnica
Nel settore della produzione dei collant, delle calzemaglie e di articoli tessili similari vi à ̈ una continua ricerca di metodi e sistemi per l'automazione del procedimento di tessitura, al fine di ottenere un manufatto o indumento continuo, senza cuciture e tessuto su una macchina circolare in un unico processo di produzione.
Un filone di ricerca parte da un procedimento, messo a punto negli anni '60, che prevede la tessitura, in un unico procedimento su una macchina circolare, di un indumento tubolare partendo da una estremità di un primo gambale fino ad una estremità di un secondo gambale, tramite tessitura a maglia di tre successive porzioni o sezioni tubolari destinate a formare, oltre ai due gambali, anche il corpino dell’indumento. L’indumento tubolare scaricato dalla macchina circolare da maglieria veniva poi tagliato nella zona centrale per formare una imboccatura o apertura attorno alla quale veniva cucito un bordo elastico per formare la vita del corpino. Questo procedimento noto à ̈ descritto in dettaglio nella pubblicazione GB-1235361. Allo scopo di aumentare la vestibilità del corpino, quest'ultimo veniva tessuto con maglie più ampie, cosicché la porzione centrale dell’indumento tubolare aveva una sezione leggermente maggiore rispetto alla sezione dei gambali.
Il procedimento descritto in GB-1235361 era particolarmente veloce poiché poteva essere eseguito su una macchina circolare a moto continuo. Tuttavia l'articolo ottenuto con questo procedimento ha avuto scarso successo poiché il corpino, essendo realizzato con un tessuto tubolare avente lo stesso numero di maglie per rango dei gambali tubolari, non offriva sufficiente vestibilità. Più in particolare, l’altezza del corpino risultava troppo limitata e il bordo elastico era troppo vicino alla linea del cavallo.
Sono stati studiati molteplici perfezionamenti a questo metodo per tentare di ovviare alle sue limitazioni ed ai suoi inconvenienti.
In US-2962884 à ̈ descritto un procedimento in cui al termine della tessitura di un primo gambale e prima dell'inizio della tessitura del secondo gambale vengono prodotte sulla macchina circolare da maglieria due sacche di tessuto tramite la realizzazione di ranghi di maglia di lunghezze gradualmente decrescenti e successivamente crescenti, con un procedimento di tessitura a moto alternato. Oltre alle due sacche, tramite moto alternato del cilindro viene prodotta anche una zona o porzione intermedia. Le due sacche e la porzione intermedia tessute a moto alternato formano il corpino dell’indumento, che risulta in questo modo di altezza marcatamente maggiore rispetto a quello ottenuto con il procedimento in origine descritto in GB-1235361.
Tuttavia, il metodo di US2962884 à ̈ particolarmente lento perché buona parte dell’indumento viene realizzato tramite tessitura a moto alternato. Nonostante questo inconveniente, a tutt'oggi vengono prodotti collant senza cucitura utilizzando questo metodo. In particolare sono realizzati con questo sistema, che unisce la tessitura a moto continuo dei gambali con la tessitura a moto alternato del corpino, i collant denominati "seamless" prodotti dalla società Wolford, Austria.
US-4022035 descrive un metodo per la produzione un collant con un unico processo su una macchina circolare da maglieria con una tecnica analoga a quella di US2962884. In questo ulteriore perfezionamento, viene effettuata una particolare selezione degli aghi nella fase di tessitura a moto alternato della porzione centrale del corpino, per generare direttamente sulla macchina circolare l'apertura dell’indumento. Il procedimento continua ad essere particolarmente lento perché in buona parte effettuato con moto alternato del cilindro degli aghi.
Esiste pertanto la necessità di perfezionare ulteriormente i metodi per la tessitura di collant, calzemaglie od altri articoli analoghi aventi un corpino e due gambali tubolari, tramite un unico processo all'interno di una macchina circolare da maglieria, che superino o riducano gli inconvenienti dei procedimenti da lungo tempo noti e tutt'ora in uso.
Sommario dell’invenzione
Per ottenere con un metodo più efficiente e veloce un indumento avente una elevata vestibilità, viene in sostanza previsto un metodo in cui il corpino dell’indumento viene tessuto con un moto continuo del cilindro degli aghi, formando due sacche di tessuto laterali, cioà ̈ sui fianchi dell’indumento, operando una graduale riduzione e successivamente un graduale incremento del numero di maglie per rango. Poiché il moto del cilindro à ̈ continuo, al termine della formazione di ciascun rango parziale, sia durante la formazione dei calati o decrementi, sia durante la formazione dei cresciuti o incrementi, i fili vengono tagliati. Le estremità dei fili vengono ancorate al tessuto, evitando che l’indumento si smagli, tramite le maglie formate dagli aghi che via via rientrano in lavoro. Formando le sacche di tessuto sui fianchi dell’indumento, ed anche la parte intermedia o centrale del corpino, tramite un moto continuo del cilindro degli aghi, si ottiene un indumento ad elevata vestibilità, grazie alle sacche di tessuto, con tempi di produzione veloci, grazie al moto continuo anziché intermittente.
In pratica, secondo vantaggiose forme di realizzazione, viene previsto un metodo per la produzione di un manufatto o indumento a maglia comprendente due gambali ed un corpino su una macchina da maglieria circolare con almeno una frontura circolare di aghi, il quale metodo comprende le seguenti fasi:
− tessere a moto continuo un primo gambale tubolare;
− tessere a moto continuo, una prima sacca di tessuto partendo da un rango terminale del primo gambale, la prima sacca formando una prima parte laterale del corpino;
− tessere a moto continuo una parte centrale del corpino;
− tessere a moto continuo una seconda sacca di tessuto partendo dalla parte centrale del corpino fino ad un rango iniziale di un secondo gambale tubolare;
− tessere a moto continuo il secondo gambale tubolare dal rango iniziale.
In vantaggiose forme di realizzazione, tutte le fasi di tessitura vengono eseguite con lo stesso numero di cadute, cioà ̈ con lo stesso numero di fili in lavoro. Preferibilmente il numero di cadute à ̈ maggiore di due, così da ottenere un procedimento di tessitura più rapido, grazie al fatto che ad ogni rotazione del cilindro degli aghi viene formato un numero di ranghi pari al numero di cadute. In vantaggiose forme di realizzazione il numero di cadute à ̈ pari, ad esempio due cadute. In alcune forme di realizzazione, velocità di produzione più elevate si possono ottenere con quattro cadute.
Vantaggiosamente, possono essere impiegati fili cosiddetti S e Z, ad esempio due fili S e due fili Z in disposizione preferibilmente alternata.
Secondo un altro aspetto, viene previsto un indumento o manufatto a maglia comprendente un corpino e due gambali tubolari, in cui il corpino comprende una parte centrale e due sacche laterali di tessuto a maglia. Ciascuna sacca à ̈ formata da una prima serie di ranghi parziali costituenti estensione di un tessuto a maglia formante i due gambali tubolari. I ranghi di queste prime serie di ranghi parziali hanno una lunghezza decrescente a partire da un rango finale completo del rispettivo gambale tubolare sino ad un rango parziale di lunghezza minima della rispettiva sacca, e da una seconda serie di ranghi parziali costituenti estensione del tessuto formante la parte centrale del corpino ed aventi una lunghezza crescente a partire dal rispettivo rango parziale di lunghezza minima fino ad un rispettivo rango completo della parte centrale del corpino. Vantaggiosamente, i ranghi parziali delle sacche di tessuto sono formate da fili tagliati in corrispondenza delle estremità di ciascun rango parziale di maglie. Questo si ottiene per effetto della tessitura a moto continuo dei ranghi parziali, dove al completamento di ciascun rango parziale il rispettivo filo viene tagliato per consentire al cilindro della macchina da maglieria di continuare il suo moto di rotazione senza doversi fermare ed invertire il moto, come accade nei sistemi della tecnica corrente. Vantaggiosamente la parte centrale del corpino à ̈ formata anch’essa a moto continuo, e sarà quindi costituita da ranghi anulari di maglie.
Ulteriori possibili caratteristiche e forme di realizzazione sono descritte nel seguito, con riferimento a forme realizzative dell’invenzione, e nelle allegate rivendicazioni, che formano parte integrante della presente descrizione.
Breve Descrizione dei Disegni
L'invenzione verrà meglio compresa seguendo la descrizione e l'unito disegno, il quale mostra pratiche forme di realizzazione non limitative dell'invenzione. Più in particolare, nel disegno: la
Fig.1 mostra una vista frontale schematica di una porzione di un indumento a maglia ottenuto con il metodo secondo l'invenzione; la
Fig.2 mostra l’indumento di Fig.1 in una vista prospettica; le
Figg.3A, 3B-7A, 7B mostrano la zona di formazione dei ranghi calati e cresciuti lungo una delle due sacche di tessuto che formano le zone laterali del corpino ed il relativo comando degli aghi; le
Figg.8, 9 e 10 mostrano lo schema di passaggio degli aghi nelle zone di estremità dei ranghi parziali formanti le due sacche di tessuto; e la
Fig.11 mostra una sezione longitudinale schematica di una macchina da maglieria con cui può essere realizzato il metodo qui descritto.
Descrizione Dettagliata di Forme di Attuazione dell’Invenzione
La descrizione dettagliata che segue di forme di realizzazione esemplificative si riferisce ai disegni allegati. Gli stessi numeri di riferimento in disegni differenti identificano elementi uguali o simili. Inoltre, i disegni non sono necessariamente in scala. La descrizione dettagliata che segue non limita l’invenzione. Piuttosto, l’ambito dell’invenzione à ̈ definito dalle rivendicazioni accluse.
Il riferimento in tutta la descrizione a “una forma di realizzazione†o “la forma di realizzazione†o “alcune forme di realizzazione†significa che una particolare caratteristica, struttura o elemento descritto in relazione ad una forma di realizzazione à ̈ compresa in almeno una forma di realizzazione dell’oggetto descritto. Pertanto la frase “in una forma di realizzazione†o “nella forma di realizzazione†o “in alcune forme di realizzazione†in vari punti lungo la descrizione non si riferisce necessariamente alla stessa o alle stesse forme di realizzazione. Inoltre le particolari caratteristiche, strutture od elementi possono essere combinati in qualunque modo idoneo in una o più forme di realizzazione.
In Fig.1 à ̈ mostrata schematicamente una vista frontale appiattita di un indumento ottenuto con il procedimento qui di seguito descritto. Lo stesso indumento à ̈ mostrato in vista prospettica in Fig.2.
In Fig.11 à ̈ schematicamente mostrata una macchina da maglieria con cui può essere tessuto un indumento con il procedimento qui descritto. La macchina comprende, in modo di per sé noto, un cilindro 101, corredato di una frontura di aghi A ed eventuali jack J posti al di sotto di ciascun ago. Il cilindro 101 ruota di moto continuo attorno al proprio asse A-A in modo che gli aghi possono tessere il manufatto tramite fili alimentati da una o più cadute, non mostrate. Il movimento degli aghi à ̈ comandato da mantelli di camme 103, da selettor 105 ed eventuali altri organi di comando e controllo degli aghi. Gli organi tessili di azionamento e selezione degli aghi sono preferibilmente stazionari, cioà ̈ non ruotano attorno all’asse A-A del cilindro degli aghi 101. Al cilindro degli aghi 101 può essere associato un platorello 105. In altre forme di realizzazione, in modo di per sé noto, la macchina può comprendere due cilindri sovrapposti di aghi. I dettagli delle macchine da maglieria impiegabili nella tessitura di indumenti del tipo qui descritto sono noti agli esperti del ramo e non necessitano di essere descritte in dettaglio. Il metodo oggetto dell’invenzione, viceversa, à ̈ innovativo rispetto a quanto viene attualmente eseguito nelle macchine da maglieria circolari per la produzione di indumenti con corpino e due gambali. Nel seguito verranno illustrate in dettaglio le fasi di tessitura di questo nuovo metodo.
In alcune forme di realizzazione l’indumento, complessivamente indicato con 1, comprende un primo gambale tubolare 3 ed un secondo gambale tubolare 5. I due gambali tubolari 3 e 5 si estendono ciascuno da una rispettiva punta od estremità (non mostrata) che può essere aperta o chiusa, fino ad un corpino superiore indicato con 7. I gambali tubolari possono estendersi fino ad estremità formanti rispettivi piedi dell’indumento, ad esempio nel caso di collant o calzamaglie. In altre forme di realizzazione i gambali tubolari 3 e 5 possono avere una lunghezza minore, ed al limite possono comprendere anche pochi ranghi di maglie, così da formare insieme al corpino 7 una sorta di mutanda.
Il corpino 7 presenta un’apertura 9 circondata da un bordo di finitura, preferibilmente un bordo elastico, indicato con 11. Il bordo elastico 11 à ̈ mostrato in Fig.2, mentre in Fig.1 à ̈ mostrato un indumento non ancora completo, ed in particolare precedentemente all'applicazione del bordo 11. Esso presenta unicamente un’apertura 13 nella parte superiore del corpino 7, lungo i cui bordi viene successivamente cucito il bordo 11.
In vantaggiose forme di realizzazione il corpino 7 comprende tre porzioni e più precisamente una porzione centrale 15 e due porzioni laterali 17 e 19. Come verrà chiarito in maggiore dettaglio nel seguito, le porzioni laterali 17 e 19 comprendono ciascuna almeno una rispettiva sacca di tessuto. Ciascuna sacca di tessuto comprende ranghi parziali di maglie aventi lunghezze gradualmente decrescenti e crescenti realizzati con un moto continuo del cilindro degli aghi, così come anche la porzione centrale 15 del corpino viene ottenuta con moto continuo del cilindro degli aghi, anziché a moto intermittente, con conseguente produttività molto superiore rispetto ai metodi attualmente impiegati. Si riesce, quindi a tessere in tempi brevi un indumento che presenta sui fianchi sacche di tessuto che aumentano la vestibilità dell’indumento medesimo. La presenza delle sacche di tessuto, fa sì che l’elasticità della porzione centrale del corpino non venga limitata e l’indumento possa essere così utilizzato anche da chi indossa taglie relativamente ampie.
In alcune forme di realizzazione l’indumento 1 viene prodotto tramite un’unica operazione di tessitura a maglia su una macchina circolare, ad esempio una macchina circolare monocilindro, eventualmente corredata di platorello. Non si esclude la possibilità di usare anche una macchina a doppio cilindro.
Il procedimento di tessitura si sviluppa sostanzialmente in una sequenza di fasi al termine delle quali si ottiene un indumento completo di corpino e gambali tubolari. Più in particolare, il processo di tessitura a maglia può essere ad esempio suddiviso in sette fasi consecutive, come verrà chiarito in seguito.
Il procedimento di tessitura può iniziare indifferentemente dal gambale tubolare 3, oppure dal gambale tubolare 5. Per praticità espositiva nel seguito si farà riferimento ad un procedimento che inizia con la tessitura del gambale tubolare 3 e termina con la tessitura del gambale tubolare 5, essendo peraltro inteso che il procedimento può essere invertito e partire dalla tessitura del gambale tubolare 5, per terminare con la tessitura del gambale tubolare 3.
In una prima fase di tessitura sulla macchina circolare da maglieria (non mostrata) di tipo di per sé conosciuto, viene tessuto il gambale tubolare 3 tramite una normale operazione di tessitura a moto continuo, in cui preferibilmente le camme di comando degli aghi rimangono stazionarie e il cilindro che supporta gli aghi ruota di moto continuo attorno al proprio asse. La tessitura del gambale tubolare 3 può avvenire impiegando tutti gli aghi oppure anche selezionando gli aghi per ottenere particolari effetti di maglia. Fondamentalmente, tuttavia, poiché il gambale ha uno sviluppo tubolare, in generale verranno formati ranghi di maglie che, almeno in parte, si sviluppano per l’intera circonferenza della frontura di aghi.
La tessitura del gambale tubolare 3 può avvenire alimentando la frontura di aghi con una o più cadute. Preferibilmente saranno usate almeno due cadute e più in generale un numero pari di cadute. In questo modo, se vengono usati fili rivestiti o spiralati, à ̈ possibile utilizzare un numero uguale di fili di tipo Z e di tipo S, cioà ̈ ad esempio fili con un’anima elastomerico ricoperta da filamenti di rivestimento avvolti con un avvolgimento orario o antiorario. Come noto agli esperti del ramo, l’uso di fili Z e S contemporaneamente consente di ottenere un indumento di migliore consistenza, che non tende ad torcersi su sé stesso. Inoltre, impiegando più di una caduta si ottiene una produzione più veloce, poiché in generale ad ogni rotazione completa del cilindro degli aghi si forma un numero di ranghi di maglia pari al numero di cadute in lavoro. In forme di realizzazione preferite, vengono usate quattro cadute, così che ad ogni rotazione del cilindro si formano quattro ranghi consecutivi di maglie.
La tessitura del gambale tubolare 3 termina con la formazione di un ultimo rango circolare, cioà ̈ un ultimo rango circolare di maglie, indicato con 23. Il rango completo 23 à ̈ preferibilmente formato con un numero di maglie pari al numero di aghi di cui dispone la macchina circolare da maglieria, benché ciò non sia indispensabile. Importante à ̈ unicamente il fatto che tale rango à ̈ chiuso su se stesso.
Lungo il gambale tubolare 3 si formano quindi ranghi di maglie aventi sviluppo orizzontale, indicati con RG3 in Fig.1. Le maglie formanti i ranghi RG3 si dispongono secondo colonne di maglie ad andamento sostanzialmente longitudinale lungo lo sviluppo del gambale tubolare 3, come indicato con CG3 in Fig.2.
Successivamente, viene eseguita sulla macchina circolare da maglieria una seconda fase del procedimento, consistente nella tessitura, sempre con moto continuo del cilindro degli aghi, di una prima serie di ranghi parziali, di lunghezza gradualmente decrescente, per formare una prima porzione 17D della sacca di tessuto 17. La formazione a moto continuo di questa porzione di sacca e delle restanti porzioni delle sacche 17, 19, verrà descritta in maggiore dettaglio nel seguito con riferimento alle Figg.3A-9.
Durante la formazione della porzione 17D della sacca di tessuto 17 vengono tessuti sequenzialmente ranghi parziali di maglie, la cui lunghezza à ̈ gradualmente decrescente a partire dal rango completo 23 fino ad arrivare ad un rango di minima lunghezza indicato con RM17, che termina questa seconda fase del processo di tessitura. Il rango RM17 si estende dall'uno all'altro di due punti di estremità indicati con C1 di due contrapposte linee L17. In realtà, poiché la tessitura viene eseguita con una pluralità di cadute, preferibilmente vi sarà un numero di ranghi parziali di lunghezza minima RM17 superiore a uno e pari al numero di cadute impiegate, ad esempio quattro.
Le estremità dei ranghi parziali che si susseguono lungo la porzione 17D della sacca di tessuto 17 si dispongono secondo le due contrapposte linee di delimitazione L17 che si sviluppano (l’una sul fronte e l’altra sul retro dell’indumento), con un andamento inclinato, dal rango 23 fino al rango RM17. Si deve comprendere che, benché non visibile nel disegno, nella zona della sacca 17 vi sono in realtà due linee L17 sostanzialmente speculari, l'una frontale e l'altra tergale. Tali due contrapposte linee L17 sono costituite dall’allineamento delle estremità dei ranghi parziali che vengono formati in questa fase del processo di tessitura. Ciascun rango parziale termina con un filo tagliato. Pertanto lungo le linee L17 si dispongono le estremità interrotte dei fili che formano i ranghi parziali della porzione 17D della sacca di tessuto 17. Il taglio dei fili alle estremità di ciascun rango parziale formato si rende necessario a causa del fatto che la tessitura della sacca 17 avviene con un moto continuo, anziché alternato, del cilindro degli aghi.
Anche la porzione 17D della sacca di tessuto 17 può essere tessuta tramite una pluralità i cadute. Preferibilmente, viene usato un numero di cadute pari al numero di cadute impiegate per la tessitura del primo gambale tubolare 3, preferibilmente quindi quattro cadute. La porzione 17D della sacca di tessuto può essere formata dagli stessi fili usati per la tessitura del gambale tubolare 3, oppure da fili diversi, ad esempio fili di titolo diverso o di diversa composizione o struttura. In alcune forme di realizzazione si può anche prevedere di cambiare il tipo di filo in una fase intermedia durante la tessitura della porzione 17D della sacca 17.
In generale, durante la tessitura della porzione 17D della sacca di tessuto 17 vengono prodotti gruppi di ranghi di maglie di lunghezza uguale, detta lunghezza decrescendo passando da un gruppo di ranghi al gruppo successivo. Ciascun gruppo di ranghi contiene preferibilmente un numero di ranghi pari al numero di cadute con cui vengono alimentati gli aghi della macchina da maglieria.
Terminata la formazione di questa porzione 17D della sacca di tessuto 17, inizia la successiva fase di tessitura di una seconda porzione, indicata con 17C, della sacca 17. La tessitura della porzione 17C della sacca di tessuto 17 avviene ancora con un moto continuo del cilindro degli aghi e con un graduale aumento, cioà ̈ una graduale crescita della lunghezza dei ranghi che si susseguono nella tessitura di questa porzione 17C della sacca di tessuto 17. Anche la porzione 17C della sacca di tessuto17 può essere formata alimentando, al cilindro che ruota di moto continuo, fili provenienti da una pluralità di cadute, preferibilmente da quattro cadute. Pertanto, come già descritto con riferimento alla formazione dei ranghi di lunghezza decrescente che formano la porzione 17D della sacca 17, durante la formazione della porzione 17C della sacca di tessuto 17 si possono formare in realtà gruppi di ranghi, ciascuno comprendente un numero di ranghi pari al numero di cadute, in cui i ranghi di ciascun gruppo hanno la stessa lunghezza, cioà ̈ sono formati dallo stesso numero di maglie, mentre tale numero aumenta gradualmente da un gruppo al gruppo successivo di ranghi.
I vari ranghi parziali formati durante la terza fase del procedimento di tessitura per la formazione della porzione 17C della sacca di tessuto 17 si uniscono con le proprie estremità ai ranghi parziali di lunghezza decrescente che formano la porzione 17D. La giunzione tra ranghi parziali decrescenti e ranghi parziali crescenti avviene lungo la linea L17 nel modo che verrà descritto in maggiore dettaglio con riferimento alle figure successive.
La tessitura della porzione 17C della sacca 17 continua con graduale allungamento dei singoli ranghi fino alla formazione dell'ultimo rango della porzione 17C, indicato con 25 e costituente un rango completo, cioà ̈ di sviluppo anulare e formato preferibilmente con un numero di maglie pari al numero complessivo di aghi della macchina. La formazione del rango 25 conclude la terza fase della tessitura dell’indumento 1. In realtà, poiché la tessitura viene eseguita preferibilmente con una pluralità di cadute, la tessitura della porzione 17C della sacca di tessuto 17 si completa con la formazione, in una singola rotazione del cilindro degli aghi, di un numero di ranghi completi pari al numero di cadute impiegate.
La fase successiva del processo di formazione dell’indumento prevede la formazione della porzione centrale 15 del corpino 7. Questa porzione centrale viene tessuta continuando il moto continuo del cilindro degli aghi, i quali formano una sequenza di ranghi completi a sviluppo anulare sostanzialmente paralleli al rango 25. La tessitura della porzione centrale 15 del corpino 7 termina con la formazione di un ultimo rango completo 27.
Come visibile in particolare nella Fig.2, nella porzione 17C della sacca 17 e nella porzione centrale 15 del corpino 7 le maglie del tessuto formato si dispongono secondo colonne sostanzialmente parallele al bordo 11 definente l'apertura attraverso cui l'indumento 1 viene indossato. Corrispondentemente i ranghi di maglia hanno andamenti sostanzialmente ortogonali all'andamento delle colonne.
La successiva fase di tessitura prevede la formazione, con un procedimento sostanzialmente speculare rispetto a quello di formazione della sacca di tessuto 17, di due porzioni 19D e 19C della sacca di tessuto 19.
Più in particolare, la quinta fase del processo di tessitura comprende la formazione, tramite moto continuo del cilindro degli aghi, di una serie di ranghi parziali di lunghezza gradualmente decrescente a partire dal rango 27 che completa la porzione centrale 15 del corpino 7. I ranghi parziali che formano la porzione 19D della sacca di tessuto 19 hanno estremità che si dispongono lungo due linee L19, una sola delle quali à ̈ visibile nel disegno e l’altra à ̈ speculare a questa. Le linee L19 sono equivalenti alle linee L17.
Lungo le linee L19 vengono bloccate le estremità dei fili che formano i ranghi parziali definenti la porzione 19D della sacca 19 e che vengono tagliati durante la formazione di questi ranghi parziali, per consentire il movimento di rotazione continuo del cilindro degli aghi.
La quinta fase del processo di tessitura termina con la formazione di un rango parziale di lunghezza minima, indicato con RM19, il quale si estende dall'uno all'altro di due punti di estremità indicati con C2 delle due contrapposte linee L19.
Terminata questa quinta fase di tessitura, viene avviata la sesta fase del processo di tessitura dell’indumento, consistente nella formazione della seconda porzione 19C della sacca 19. In questa sesta fase vengono realizzati ranghi parziali di maglie, di lunghezza via via crescente, partendo dal rango di lunghezza minima RM19 fino ad arrivare ad un rango completo 29, a sviluppo anulare e formato preferibilmente da un numero di maglie pari al numero degli aghi disponibili sulla macchina. Questo rango 29 costituisce l'ultimo rango di tessuto della sacca 19 ed il primo rango del gambale tubolare 5.
Infatti, a partire da questo momento inizia la settima ed ultima fase di tessitura dell'indumento 1, con formazione di ranghi continui RG5 dal rango iniziale 29 del gambale tubolare 5 fino all'ultimo rango della sua estremità (non mostrata).
In modo simmetrico a quanto descritto con riferimento alla sacca 17 ed al gambale tubolare 3, lungo la porzione 19D della sacca 19 le colonne di maglie CC si dispongono sostanzialmente parallele al bordo 11, mentre lungo la porzione 19C e lungo il gambale 5 le colonne si dispongono secondo lo sviluppo longitudinale del gambale tubolare 5, come mostrato schematicamente da linee CG5.
Una descrizione più dettagliata del procedimento di formazione a moto continuo delle sacche di tessuto 17, 19 verrà ora fornita con riferimento alla sequenza delle Figg.3A, 3B - 7A, 7B. Si precisa che quanto di seguito descritto fa riferimento ad un caso particolare in cui la macchina utilizzata per la formazione dell'indumento 1 presenta quattro cadute. Questo rappresenta il numero attualmente preferito di caduta per la tessitura dell'indumento 1. Gli esperti del ramo possono comprendere da questa descrizione esemplificativa come può essere ottenuto un indumento con un numero di cadute diverso.
Nel seguito, con riferimento alle Figg.3A-7A e 3B-7B si farà riferimento alla fase di tessitura della sacca 17, che (come sopra sommariamente descritto), inizia con la formazione di una porzione 17D di ranghi gradualmente decrescenti, cioà ̈ con una zona di decremento della lunghezza dei ranghi, seguita dalla tessitura della zona 17C con graduale incremento della lunghezza dei ranghi parziali. Dalla descrizione di queste due fasi del procedimento di tessitura à ̈ facile comprendere il modo in cui, in maniera del tutto speculare, viene tessuta la sacca 19.
Nel seguito verrà descritto un procedimento in cui la lunghezza dei ranghi parziali decresce in modo uniforme e lineare, cioà ̈ ad ogni rotazione del cilindro degli aghi si ha una riduzione uguale della lunghezza dei ranghi, detta lunghezza dovendosi intendere come numero di maglie che formano il singolo rango. Gli esperti del ramo comprenderanno che questa modalità operativa à ̈ solo una delle molteplici possibiltà offerte dal metodo qui descritto. Infatti, la sequenza di calati e cresciuti, cioà ̈ di ranghi di lunghezza gradualmente decrescente e crescente può essere diversa da quella descritta. Preferibilmente l’andamento dei cresciuti e dei calati sarà speculare nelle due sacche 17, 19, ma non necessariamente la sequenza deve essere uguale per la parte anteriore e per la parte posteriore dell’indumento. Questo significa, che ranghi successivi di lunghezze tra loro diverse possono venire calati o cresciuti di lunghezza in maniera diversa sulle due parti (frontale e tergale) del tessuto.
Inoltre, non necessariamente in ciascuna sacca deve essere prevista una singola serie di ranghi di lunghezza decrescente ed una singola corrispondente serie di ranghi di lunghezza crescente. Al contrario, nella tessitura delle sacche 17 e 19 può essere previsto di eseguire ranghi crescenti e decrescenti in sequenze multiple. Ciò che conta à ̈ solo che ciascuna sacca di tessuto inizia e finisce con rispettivi ranghi circolari, e presenta almeno una sequenza di ranghi decrescenti ed una corrispondente sequenza di ranghi crescenti.
Le Figg.3A-7A illustrano le zone di estremità del tessuto a maglia in corrispondenza delle due linee L17 contrapposte che si formano nella fase di tessitura della porzione 17D della sacca di tessuto 17. Il procedimento di seguito descritto viene ripetuto anche nella formazione della sacca di tessuto 19.
Lungo la zona illustrata in Figg3A-7A si dispongono le estremità dei ranghi di maglia. Nelle Figg.3A-7A à ̈ stata rimossa la zona centrale del tessuto, come indicato dall’interruzione centrale I, così da mostrare le due zone di estremità dei ranghi parziali. Le Figg. 3B-7B mostrano schematicamente il comando che viene fornito agli aghi per ottenere il tessuto rappresentato nelle Figg. 3A-7A. Secondo un formalismo noto, in queste figure sono indicate, con le lettere S, T e B, le posizioni che gli aghi della frontura circolare assumono nelle successive rotazioni del cilindro degli aghi. La lettera S indica che il rispettivo ago viene portato in posizione scaricata, cioà ̈ scarica la maglia formata e si dispone per impegnare il filo alla rotazione successiva. La lettera T indica che il corrispondente ago viene portato in una posizione in cui trattiene il filo impegnato e cessa di formare maglia, mentre la lettera B indica che il corrispondente ago à ̈ stato portato in posizione bassa, non impegna il filo e non forma maglia.
In Fig.3A à ̈ illustrato l'ultimo rango completo 23 che definisce il termine della prima fase di tessitura per la formazione del primo gambale tubolare 3. Il rango di maglie 23 à ̈ formato con l'intervento di tutti gli aghi A di cui dispone il cilindro degli aghi della macchina. Si deve comprendere che in Fig.3A, così come nelle restanti figure, il tessuto à ̈ illustrato disteso in piano e le estremità interrotte delle maglie rappresentate sul lato destro di ciascuna figura si devono intendere unite alle corrispondenti estremità delle maglie sul lato sinistro.
La tessitura dell'ultimo rango 23 e dei ranghi precedenti, complessivamente indicati con 3 in Fig.3A-7A, avviene in modo tradizione con rotazione continua del cilindro degli aghi.
Con riferimento alla Fig.3A, la rotazione del cilindro successiva a quella che ha formato l'ultimo rango 23 produce un numero di ranghi parziali pari al numero di cadute della macchina, quattro nell'esempio illustrato. Questi quattro ranghi hanno una lunghezza inferiore (cioà ̈ sono formati da un numero inferiore di maglie) rispetto alla lunghezza del rango 23. Con F1, F2, F3 ed F4 sono indicati i quattro fili delle quattro cadute che formano i primi quattro ranghi parziali suddetti. Poiché il movimento di rotazione del cilindro degli aghi à ̈ continuo, i fili F1 - F4 vengono tagliati all'inizio ed alla fine dei rispettivi quattro ranghi di maglia da essi formati. Alle estremità dei quattro ranghi formati dai fili F1-F4, le estremità di tali fili vengono pertanto trattenute da gruppi di aghi di estremità che vengono a tale scopo opportunamente selezionati e movimentati.
Nell'esempio illustrato, i ranghi parziali formati dai fili indicati con F1-F4 in Fig.3A presentano sei maglie in meno rispetto all'ultimo rango completo 23. I fili F1-F4 terminano alle estremità dei rispettivi ranghi parziali in corrispondenza di rispettivi gruppi di tre aghi indicati con A1, A2 e A3 per entrambe le estremità della quaterna di ranghi parziali formata dai fili F1-F4. In altre forme di realizzazione, la riduzione della lunghezza dei ranghi può avvenire con una variazione diversa del numero di aghi, ad esempio, lasciando fuori lavoro quattro aghi a ciascuna estremità dei ranghi parziali, anziché tre aghi. La scelta di scalature, cioà ̈ riduzioni del numero di aghi in lavoro, di 3+3 ad ogni passo à ̈ particolarmente vantaggiosa poiché da un lato consente di ottenere una ritenzione efficace delle estremità tagliate dei fili e dall’altra consente una riduzione sufficientemente graduale della lunghezza dei ranghi, così da formare sacche di tessuto 17, 19 abbastanza ampie.
In alcune forme di realizzazione gli aghi A1, A2 e A3 su ciascuna estremità dei quattro ranghi parziali formati dai fili F1-F4 possono trovarsi in posizione trattenuta, come mostrato per gli aghi A1 e A3 in Fig.3A. Gli aghi A1, A3 in pratica sono portati in una posizione tale per cui essi trattengono le maglie (indicate con M23) da essi formate nel rango 23 e trattengono i fili F1-F4 alimentati al giro successivo del cilindro degli aghi, senza formare maglia. Questa posizione degli aghi A1, A3 à ̈ denominata “trattenuta†. In alcune forme di realizzazione anche gli aghi A2 possono essere portati in posizione trattenuta, come gli aghi A1, A3.
Nell’esempio illustrato in Fig.3A, tuttavia, gli aghi intermedi A2 di ciascuna terna di aghi A1, A2, A3 alle estremità dei ranghi parziali formati dai fili F1-F4 si trovano in posizione bassa. Essi trattengono la maglia M23 formata al giro precedente ed appartenente al rango 23, ma non trattengono i fili F1-F4 alimentati al successivo giro, durante il quale i fili F1-F4 formano i primi quattro ranghi parziali. Pertanto in corrispondenza degli aghi A2 si formano quattro fili flottati.
Nello schema di Fig.3B sono indicati i comandi per i rispettivi aghi dove con la lettera S Ã ̈ indicato il comando di trasferimento dell'ago in posizione scaricata, per la formazione della rispettiva maglia, con T il comando di trasferimento del rispettivo ago in posizione trattenuta e con B il comando dell'ago in posizione bassa.
Tornando alla Fig.3A, la successiva rotazione completa del cilindro degli aghi porta alla formazione di una nuova ulteriore quaterna di ranghi parziali, tramite fili designati F5, F6, F7 e F8. In realtà i fili F5-F8 provengono dalle stesse cadute da cui provengono i fili F1-F4 e quindi sono in pratica costituiti da spezzoni diversi dello stesso filo, cioà ̈ il filo F5 costituisce un ulteriore spezzone dello stesso filo F1 e così via.
I quattro ranghi formati dai fili F5-F8 hanno una lunghezza minore rispetto ai quattro ranghi formati dai fili F1-F4, poiché una terna di aghi A4-A6 à ̈ stata portata fuori lavoro in corrispondenza di ciascuna delle due estremità dei quattro ranghi suddetti. Gli aghi A4 e A6 si trovano in posizione trattenuta, mentre gli aghi A5 si trovano in posizione bassa, in maniera analoga a quanto già descritto per le terne di aghi A1-A3 e per gli stessi motivi.
Al giro successivo, vengono portati fuori lavoro le terne di aghi A7, A8 e A9 alle estremità opposte della successiva serie di quattro ranghi parziali. Gli aghi A7, A9 si trovano in posizione trattenuta, gli aghi A8 si trovano in posizione bassa. Ciascun ago A7-A9 trattiene l’ultima maglia da esso formata al giro precedente.
Questo procedimento di formazione di ranghi di lunghezza via via decrescente continua fino alla formazione del rango di lunghezza minima RM17, schematicamente rappresentato in Fig.3A. Si deve comprendere che nella realtà il numero di ranghi parziali decrescenti à ̈ molto maggiore rispetto a quello illustrato schematicamente in Fig.3A, al solo fine di spiegare il procedimento di formazione delle sacche 17 e 19.
In definitiva, partendo dalla formazione dell'ultimo rango completo 23, tramite rotazione continua del cilindro degli aghi e graduale esclusione dal lavoro di gruppi di aghi, si formano ranghi parziali di lunghezza via via decrescente con fili provenienti dalle cadute della macchina che sono interrotti, cioà ̈ tagliati, in corrispondenza delle estremità di ciascun rango parziale di maglie e trattenuti tramite una opportuna selezione degli aghi di estremità in corrispondenza di ciascuna quaterna di ranghi gradualmente decrescenti.
Mentre la rotazione continua del cilindro degli aghi prosegue, per formare i vari ranghi di lunghezza decrescente, gli aghi A1-A3, A4-A6, A7-A9 che vengono gradualmente portati in posizione trattenuta o in posizione bassa, rimangono in questa posizione fino al termine della tessitura della porzione 17D della sacca di tessuto 17 e riprenderanno il lavoro gradualmente, formando la porzione 17C della sacca di tessuto 17 nel modo che verrà chiarito con riferimento alle successive Fig.4A-7A.
In alcune forme di realizzazione, terminata la tessitura della porzione 17D della sacca 17 con formazione dell'ultimo rango di lunghezza minima RM17, può essere effettuata una rotazione ulteriore del cilindro degli aghi, durante la quale il filo di una caduta forma un rango completo circolare di maglie, mentre i fili delle restanti tre cadute possono tessere una terna di ranghi parziali di lunghezza pari agli ultimi quattro ranghi formati nella rotazione precedente, cioà ̈ di lunghezza pari al rango RM17.
Questa fase opzionale à ̈ meglio illustrata in Fig.4A. In questa figura con F1, F2, F3 ed F4 sono nuovamente designati i quattro fili delle quattro cadute che formano maglia durante la prima rotazione del cilindro degli aghi che segue la rotazione che ha formato i ranghi RM17 di lunghezza minima. Questa rotazione costituisce in pratica una fase intermedia di conclusione della fase di tessitura della porzione di tessuto 17D e di inizio della fase di tessitura della porzione di tessuto 17C. Durante tale rotazione gli aghi della macchina vengono controllati in modo tale che il filo F1 genera un rango completo di maglie, mentre i fili F2-F4 formano ranghi parziali di lunghezza pari alla lunghezza dei ranghi RM17.
Come si osserva in Fig.4A, i fili di tre cadute (i fili F2, F3 ed F4) formano tre ranghi parziali di lunghezza uguale ai quattro ranghi precedenti, cioà ̈ formati nella precedente rotazione del cilindro, mentre uno dei quattro fili, nell'esempio illustrato il filo F1, viene alimentato a tutti gli aghi della frontura circolare, comprese le terne di aghi A7-A9, A4-A6, A1-A3 su ciascuna delle due estremità dei ranghi parziali precedentemente formati. Il filo F1 viene immagliato da questi aghi precedentemente tenuti fuori lavoro (in posizione bassa o trattenuta), formando una sequenza di maglie MI formanti un rango completo. Queste maglie MI vanno ad immagliarsi con le maglie di estremità trattenute dalle singole terne di aghi che sono state via via portate fuori lavoro nella precedente fase di tessitura della porzione 17D della sacca 17. Ad esempio, gli aghi A7 ed A9 delle due terne di aghi che si trovano alle estremità dei quattro ranghi parziali formati al giro precedente del cilindro hanno formato una rispettiva maglia MI immagliata con le quattro maglie formate dalle quattro cadute nella precedente rotazione. L'ago A2 ha formato una maglia MI con il filo F1 che si à ̈ immagliato con la maglia formata dallo stesso ago due giri prima rispetto all'ultimo giro eseguito dal cilindro degli aghi e così via. Le maglie M23 trattenute dagli aghi A1, A2, A3 si immagliano anch’esse con il filo F1 tramite cui anche gli aghi A1-A3 formano rispettive maglie MI. Poiché nell’esempio illustrato gli aghi intermedi di ciascuna terna (es. aghi A2, A5 ed A8) stati fermati in posizione bassa e non in posizione trattenuta, in corrispondenza di essi si generano fili flottati Ff.
La Fig.4B rappresenta schematicamente con la simbologia S, T, B i comandi di sollevamento ed abbassamento degli aghi coinvolti in questa operazione.
In alcune forme di realizzazione la fase appena descritta, di formazione di un rango completo, può essere omessa. In altre forme di realizzazione si può prevedere di formare più di un rango completo di maglie nel modo illustrato con riferimento alla Fig.4A, ad esempio eseguendo più di un giro del cilindro di aghi, oppure formando un rango completo con due fili (cioà ̈ due alimentazioni), anziché con una sola.
In Fig.5A à ̈ mostrato il successivo passaggio in cui, al termine di un nuovo giro del cilindro degli aghi, si sono formati i primi quattro ranghi di maglie di lunghezza crescente. Più in particolare le quattro cadute formano una nuova quaterna di ranghi parziali, che in questo esempio hanno una lunghezza superiore di sei maglie rispetto alla lunghezza dei ranghi formati al giro precedente dai fili F2-F4. Il filo F1 della prima caduta viene impegnato dagli aghi A9, A8 ed A7 che immagliano il filo F1 con le maglie precedentemente trattenute da tali aghi. Poiché gli aghi A9 e A7 sono in posizione trattenuta, essi immagliano il filo F1 con quattro fili trattenuti nella rotazione precedente. L’ago A8, che si trovava in posizione bassa, immaglia il filo F1 con una sola maglia. In questo modo il filo F1 si lega alle maglie di estremità formate dai ranghi parziali precedentemente formati. In modo analogo formano maglia i fili F2-F4 delle restanti quattro cadute. Prevedere un ago in posizione bassa, anziché trattenuta, in ciascuna terna di aghi fuori lavoro alle estremità dei ranghi parziali consente di ottenere un tessuto a maglia più sottile in corrispondenza delle linee L17 e L19.
Le successive Figg.6A e 7A mostrano come, tramite successive rotazioni del cilindro degli aghi, si formano di volta in volta quaterne di ranghi parziali, ciascuna quaterna essendo formata da quattro fili F1-F4 delle quattro cadute di cui à ̈ corredata la macchina, di lunghezza gradualmente crescente. In entrambe le figure sono numerati con F1-F4 gli aghi delle quattro cadute che formano l’ultima quaterna di ranghi parziali nella rotazione rappresentata in ciascuna figura.
Il procedimento continua fino ad ottenere un rango completo 25, costituente il rango finale della porzione 17C della sacca di tessuto 17. Ad ogni rotazione successiva i ranghi che si formano si legano, per mezzo di un filo di una delle quattro cadute, alle maglie trattenute dalle due terne di aghi di estremità della quaterna di ranghi precedenti. A ciascuna delle figure 5A-7A corrisponde una omologa figura 5B-7B che mostra schematicamente i comandi forniti agli aghi che vengono riportati in lavoro, utilizzando la simbologia precedentemente descritta: S-ago scaricato, T-ago trattenuto, B-ago basso.
Dalla sequenza delle Figg.3A-7A si comprende come tramite la formazione di una serie di ranghi parziali di lunghezza via via decrescente e una successiva serie di ranghi parziali di lunghezza via via crescente, con interruzione dei fili alimentati dalle varie cadute della macchina alle estremità di ogni rango e con collegamento delle estremità dei ranghi crescenti con le estremità dei ranghi decrescenti temporaneamente trattenute dagli aghi bassi e dagli aghi trattenuti all'estremità di ciascun rango parziale si ottiene la sacca 17 con le due porzioni 17D di ranghi decrescenti e 17C di ranghi crescenti.
In modo speculare si ottiene la sacca di tessuto 19 partendo dalla porzione 19D di ranghi decrescenti e facendo a ciò seguire la formazione della porzione 19C a ranghi crescenti. Fra la formazione della sacca 17 e la formazione della sacca 19 viene generata la porzione centrale tubolare 15 del corpino, anche questa tramite moto continuo del cilindro degli aghi.
Nella forma di realizzazione descritta con riferimento alle Figg. 3A-7A; 3B-7B nella formazione dei ranghi parziali a sviluppo decrescente e crescente, sia nella formazione della sacca di tessuto 17, sia nella formazione della sacca di tessuto 19, il numero di aghi che di volta in volta viene tolto dalla lavorazione, realizzando così le scalature o decrementi e successivamente gli incrementi à ̈ pari a sei, tre aghi per ciascun estremo dei rispettivi ranghi. Cioà ̈, ad ogni passo (giro del cilindro degli aghi) di riduzione o di aumento del numero di maglie tessute per rango, si portano fuori lavoro, oppure si portano in lavoro, a ciascuna estremità del rango una terna di aghi. Questo da un lato garantisce la tenuta delle maglie dei ranghi parziali e dall’altro consente di formare ampie sacche di tessuto laterali.
Infatti, poiché il moto di tessitura à ̈ un moto di rotazione continua, all’inizio ed alla fine della formazione di ciascun rango parziale il rispettivo filo deve essere tagliato, come mostrato nelle Figg.3A-7A. Gli estremi di ciascun filo devono essere pertanto trattenuti per evitare che l’indumento si smagli. Questo à ̈ ottenuto tramite la tenuta o ancoraggio effettuato dalle maglie che, nella successiva fase di ripresa del lavoro, verranno formate dai tre aghi all’estremità di ciascun rango parziale. Ad esempio, le estremità dei fili indicati con FA, FB, FC, FDin Fig.4A vengono impegnate dalle maglie formate con il filo F1 dagli aghi A7, A8, A9 ad entrambe le estremità dei ranghi parziali.
Il numero di tre aghi e rispettive tre maglie da essi formate à ̈ sufficiente a fissare le estremità dei fili tagliati. Un numero superiore di aghi portati fuori lavoro o in lavoro ad ogni rotazione non darebbe vantaggi significativi in termini di tenuta dei fili tagliati, ma comporterebbe una riduzione (ed un successivo incremento) più rapida della lunghezza dei ranghi parziali, con formazione di sacche di dimensioni minori e quindi meno efficaci dal punto di vista dell’aumento della vestibilità dell’indumento.
Nella forma di attuazione illustrata, in ciascuna terna di aghi che viene portata temporaneamente fuori lavoro nella realizzazione dei decrementi l’ago centrale viene portato in posizione bassa (vedasi ad es. ago A2, ago A5, ago A8), mentre i due aghi adiacenti (vedasi aghi A1, A3, oppure aghi A4, A6, oppure aghi A7, A9) vengono portati in posizione trattenuta. Come già osservato, in questo modo si formano tratti di fili flottati (Ff) in corrispondenza degli aghi intermedi di ciascuna terna. Questo permette da un lato di ancorare in modo efficace le estremità dei fili tagliati, poiché queste sono ancorate da tre maglie ad ogni estremità. Dall’altra viene alleggerita la struttura del tessuto, poiché gli aghi intermedi non fanno maglia con al quaterna di fili.
Le Figg.8, 9 e 10 mostrano uno sviluppo in piano dei mantelli delle camme della macchina, con le quattro cadute di cui la macchina à ̈ corredata e con l'indicazione della traiettoria seguita dagli aghi a livello scaricato, trattenuto e basso rispettivamente.
Più in particolare in Fig.8 à ̈ mostrata la traiettoria dei uncini U e dei talloni T degli aghi che vengono scaricati, cioà ̈ che formano maglia. Con J à ̈ indicata la traiettoria dei talloni dei jack (non mostrati).
La Fig.9 mostra analogamente la traiettoria degli uncini U e dei talloni T nonché dei jack J degli aghi trattenuti, cioà ̈ degli aghi che alle estremità opposte dei ranghi parziali trattengono i fili tagliati dopo la formazione di ciascun rango parziale. La Fig.10 mostra la traiettoria degli uncini U, dei talloni T e dei jack J degli aghi che vengono portati a livello basso a ciascuna estremità dei ranghi parziali formanti le sacche di tessuto.
La descrizione che precede delle Figg.3 a 10 à ̈ relativa ad una macchina a quattro cadute, che consente di ottenere tempi di produzione particolarmente ridotti. Tuttavia, questo numero di cadute, attualmente preferito, deve intendersi come esemplificativo e non limitativo, poiché lo stesso metodo sin qui descritto può essere realizzato anche con un numero diverso (maggiore o minore) di cadute.
Le forme di realizzazione qui sopra descritte ed illustrate nei disegni sono state discusse in dettaglio come esempi di attuazione dell’invenzione. Gli esperti del ramo comprenderanno che sono possibili molte modifiche, varianti, aggiunte ed omissioni, senza discostarsi dai principi, dai concetti e dagli insegnamenti della presente invenzione così come definita nelle allegate rivendicazioni. Pertanto l’ambito dell’invenzione deve essere determinato unicamente sulla scorta della più ampia interpretazione delle rivendicazioni allegate, comprendendo in esso tali modifiche, varianti, aggiunte ed omissioni. I termini “comprendere†e suoi derivati non escludono la presenza di ulteriori elementi o fasi oltre a quelli specificamente indicati in una determinata rivendicazione. Il termine “un†o “una†che precede un elemento, mezzo o caratteristica di una rivendicazione non esclude la presenza di una pluralità di tali elementi, mezzi o caratteristiche. Quando una rivendicazione di dispositivo elenca una pluralità di “mezzi†, alcuni o tutti tali “mezzi†possono essere attuati da un unico componente, organo o struttura. L’enunciazione di determinati elementi, caratteristiche o mezzi in rivendicazioni dipendenti distinte non esclude la possibilità di combinare tra loro detti elementi, caratteristiche o mezzi. Quando una rivendicazione di metodo elenca una sequenza di fasi, la sequenza in cui tali fasi sono elencate non à ̈ vincolante, e può essere modificata, se la particolare sequenza non viene indicata come vincolante. L'eventuale presenza di numeri di riferimento nelle rivendicazioni accluse ha lo scopo di facilitare la lettura delle rivendicazioni con riferimento alla descrizione ed al disegno, e non limita l'ambito della protezione rappresentata dalle rivendicazioni.

Claims (24)

  1. METODO PER LA PRODUZIONE DI UN INDUMENTO A MAGLIA E INDUMENTO COSÌ PRODOTTO Rivendicazioni 1. Un metodo per la produzione di un indumento a maglia comprendente due gambali ed un corpino su una macchina da maglieria circolare con almeno una frontura circolare di aghi, detto metodo comprendendo le seguenti fasi: tessere a moto continuo un primo gambale; tessere a moto continuo una prima sacca di tessuto partendo da un rango terminale del primo gambale, detta prima sacca formando una prima parte laterale di detto corpino; tessere a moto continuo una parte centrale di detto corpino; tessere a moto continuo una seconda sacca di tessuto partendo dalla parte centrale del corpino fino ad un rango iniziale di un secondo gambale; tessere a moto continuo detto secondo gambale dal rango iniziale.
  2. 2. Metodo come da rivendicazione 1, in cui tutte le fasi di tessitura vengono eseguite con un numero pari di cadute.
  3. 3. Metodo come da rivendicazione 2, in cui tutte le fasi di tessitura vengono eseguite con almeno un filo S ed almeno un filo Z.
  4. 4. Metodo come da rivendicazione 1, 2 o 3, in cui tutte le fasi di tessitura vengono eseguite con almeno due cadute e preferibilmente con almeno quattro cadute.
  5. 5. Metodo come da una o più delle rivendicazioni precedenti, in cui detta parte centrale del corpino ha una struttura tubolare formata da una pluralità di ranghi circolari di maglie.
  6. 6. Metodo come da una o più delle rivendicazioni precedenti, in cui la fase di tessere a moto continuo la prima sacca di tessuto comprende le fasi di: tessere a moto continuo una prima sequenza di ranghi parziali di maglie, partendo dall’ultimo rango del primo gambale, riducendo gradualmente il numero di aghi in lavoro, così formando ranghi di maglie parziali di lunghezza gra dualmente decrescente fino ad un rango parziale di lunghezza minima; tessere a moto continuo una seconda sequenza di ranghi parziali di maglie, partendo dal rango parziale di lunghezza minima, aumentando gradualmente il numero di aghi in lavoro, così formando ranghi di maglie parziali, di lunghezza gradualmente crescente fino a formare un rango completo.
  7. 7. Metodo come da rivendicazione 6, in cui al termine della tessitura di ciascun rango parziale di maglie di detta prima sequenza di ranghi parziali e di detta seconda sequenza di ranghi parziali, il filo che ha formato ciascun rango parziale viene tagliato.
  8. 8. Metodo come da rivendicazione 6 o 7, in cui al termine della tessitura della prima sequenza di ranghi parziali di maglie, e prima dell’inizio della tessitura della seconda sequenza di ranghi parziali di maglie viene tessuto un rango di maglie completo tramite l’intera frontura circolare di aghi con il filo di almeno una caduta.
  9. 9. Metodo come da una o più delle rivendicazioni precedenti, in cui detta fase di tessere a moto continuo una parte centrale di detto corpino viene eseguita utilizzando l’intera frontura circolare di aghi, tessendo una porzione tubolare di tessuto.
  10. 10. Metodo come da una o più delle rivendicazioni precedenti, in cui la fase di tessere a moto continuo la seconda sacca di tessuto comprende le fasi di: tessere una terza sequenza di ranghi parziali di maglia, partendo dall’ultimo rango completo della parte centrale del corpino, riducendo gradualmente il numero di aghi in lavoro, così formando ranghi parziali di maglie di lunghezza gradualmente decrescente fino ad un rango parziale di lunghezza minima; tessere una quarta sequenza di ranghi parziali di maglie, partendo dal rango parziale di lunghezza minima, aumentando gradualmente il numero di aghi in lavoro, così formando ranghi di maglie di lunghezza gradualmente crescente fino a portare nuovamente in lavoro l’intera frontura circolare di aghi.
  11. 11. Metodo come da rivendicazione 10, in cui al termine della tessitura di ciascun rango parziale di maglie di detta terza sequenza di ranghi parziali di maglia e di detta quarta sequenza di ranghi parziali, il filo che ha formato ciascuno di detti ranghi parziali viene tagliato.
  12. 12. Metodo come da rivendicazione 10 o 11 in cui al termine della tessitura della terza sequenza di ranghi parziali di maglie, e prima dell’inizio della tessitura della quarta sequenza di ranghi parziali di maglie viene tessuto un rango di maglie completo tramite l’intera frontura circolare di aghi.
  13. 13. Metodo come da una o più delle rivendicazioni 6, 7, 8, 10, 11 e 12 in cui la riduzione graduale del numero di aghi in lavoro à ̈ effettuata portando fuori lavoro una pluralità di aghi a ciascuna estremità dei ranghi parziali, i quali trattengono le estremità tagliate dei fili.
  14. 14. Metodo come da rivendicazione 13, in cui detta pluralità di aghi à ̈ costituita da tre aghi.
  15. 15. Metodo come da rivendicazione 13 o 14, in cui l’aumento graduale del numero di aghi in lavoro à ̈ effettuata riportando in lavoro una rispettiva pluralità di aghi a ciascuna estremità dei ranghi parziali.
  16. 16. Metodo come da rivendicazione 14 o 15, in cui in ciascuna terna di aghi, l’ago intermedio viene portato in posizione bassa per formare fili flottati ed i restanti due aghi di estremità vengono portati in posizione trattenuta.
  17. 17. Metodo come da una o più delle rivendicazioni precedenti, comprendente inoltre la fase di tagliare almeno la parte centrale del corpino per formare un’apertura.
  18. 18. Metodo come da rivendicazione 17, comprendente inoltre la fase di applicare un bordo preferibilmente elastico attorno a detta apertura.
  19. 19. Metodo come da una o più delle rivendicazioni precedenti, comprendente la fase di chiudere le estremità dei gambali.
  20. 20. Un indumento a maglia comprendente un corpino e due gambali tubolari, in cui il corpino comprende una parte centrale e due sacche laterali di tessuto a maglia, ciascuna sacca essendo formata da una prima serie di ranghi parziali costituenti estensione di un tessuto a maglia formante i due gambali tubolari, i ranghi di dette prime serie di ranghi parziali avendo una lunghezza decrescente a partire da un rango finale completo del rispettivo gambale sino ad un rango parziale di lunghezza minima della rispettiva sacca, e da una seconda serie di ranghi parziali costituenti estensione del tessuto formante la parte centrale del corpino ed aventi una lunghezza crescente a partire dal rispettivo rango parziale di lunghezza minima fino ad un rispettivo rango completo della parte centrale del corpino; caratterizzato dal fatto che i ranghi parziali delle sacche di tessuto sono formate da fili tagliati in corrispondenza delle estremità di ciascun rango di maglie.
  21. 21. Indumento a maglia come da rivendicazione 20, in cui la parte centrale del corpino à ̈ realizzata da un tessuto ottenuto da una tessitura a moto continuo.
  22. 22. Indumento come da rivendicazione 20 o 21, caratterizzato dal fatto che detta parte centrale del corpino, detti gambali e dette sacche laterali di tessuto sono formati da fili di almeno due cadute.
  23. 23. Indumento come da una o più delle rivendicazioni 20 a 22, in cui detti fili tagliati formano, alle estremità dei ranghi parziali, maglie multiple e fili flottati.
  24. 24. Indumento come da una o più delle rivendicazioni 20 a 23, in cui i ranghi parziali di due porzioni adiacenti di ciascuna sacca si distribuiscono lungo linee di giunzione ed in cui lungo tali linee di giunzione si estende un rango di maglie complete.
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