IT201800003304U1 - Articoli di abbigliamento presentanti zone a struttura differenziata - Google Patents

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nylon
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elastane
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Cesare Citterio
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Cifra Spa
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Description

Domanda di brevetto per MODELLO DI UTILITA’ avente per titolo:
ARTICOLI DI ABBIGLIAMENTO PRESENTANTI ZONE A STRUTTURA
DIFFERENZIATA
DESCRIZIONE
Il presente trovato ha per oggetto articoli di abbigliamento presentanti zone a struttura differenziata. Il trovato è relativo particolarmente a capi di abbigliamento, quali calze, maglie, pantaloncini, tute e simili, appositamente prodotti per specifiche attività sportive, per uso medicale, come abbigliamento intimo o, più in generale, per ogni genere di impiego che necessita di una differenziazione della struttura del tessuto in base alla parte del corpo che deve vestire. Il trovato può trovare applicazione per la realizzazione di numerosi altri capi di abbigliamento. Tali capi presentano, ad esempio, zone che garantiscono la traspirabilità della pelle, zone che trattengono il calore prodotto dal corpo o ancora zone che permettono il passaggio del calore stesso lungo direzioni tangenti al corpo, per generare un flusso dalle parti del corpo di massima produzione di calore verso le parti del corpo ad alta dissipazione. In alternativa o in aggiunta a quanto sopra specificato, tali capi possono presentare zone di tessuto più cedevole, tali da facilitare i movimenti in corrispondenza delle articolazioni, come gomiti o ginocchia, e/o zone resistenti alle abrasioni.
Sono noti metodi per la realizzazione di articoli di abbigliamento del tipo sopra descritto prevedono di produrre, mediante macchine tessili circolari o lineari, un tessuto di maglia provvisto esso stesso di zone differenziate che viene successivamente tagliato e cucito per realizzare il capo di abbigliamento finito. Tale modalità operativa presenta una serie di inconvenienti.
Innanzi tutto, va rilevato che gli articoli di abbigliamento prodotti in accordo con la tecnica nota presentano necessariamente cuciture che riducono la comodità per l’utilizzatore e peggiorano l’effetto estetico complessivo. Tale inconveniente è particolarmente importante per i capi tecnici sopra indicati, la cui dote principale deve essere quella di assicurare il comfort a chi li indossa indipendentemente dalla condizione di utilizzo.
Inoltre, le fasi di taglio e cucitura dei tessuti risultano alquanto lunghe, comportando un allungamento dei tempi di produzione complessivi dei capi di abbigliamento ed un’efficienza conseguentemente ridotta. Tali operazioni di finitura risultano spesso complesse e richiedono necessariamente l’intervento di operatori umani. Va anche segnalato che le operazioni di taglio di tessuto comportano necessariamente una certa parte di scarti e quindi uno spreco di tessuto. Tali aspetti comportano quindi un costo alquanto elevato che incide in modo significativo sul costo di produzione complessivo dei capi di abbigliamento. Il compito tecnico posto alla base del presente trovato è consentire di realizzare articoli di abbigliamento presentanti zone a struttura differenziata in grado di ovviare sostanzialmente agli inconvenienti citati.
E’ in particolare uno scopo tecnico del presente trovato consentire di realizzare articoli di abbigliamento presentanti zone a struttura differenziata i quali possono essere prodotti automaticamente senza cuciture, in modo da ottimizzare il comfort e l’aspetto estetico dei capi stessi.
E’ infine scopo tecnico del presente trovato ideare articoli di abbigliamento presentanti zone a struttura differenziata che risultino di semplice realizzazione e di costo contenuto.
Il compito tecnico precisato e gli scopi specificati sono sostanzialmente raggiunti da articoli di abbigliamento presentanti zone a struttura differenziata, le cui caratteristiche sono esposte nelle rivendicazioni annesse.
Ulteriori caratteristiche e vantaggi del presente trovato appariranno maggiormente dalla descrizione dettagliata di una forma di esecuzione preferita ma non esclusiva di articoli di abbigliamento presentanti zone a struttura differenziata, illustrati negli uniti disegni in cui:
- la figura 1 mostra in vista laterale un dettaglio di una macchina tessile usata per realizzare gli articoli di abbigliamento secondo il trovato;
- la figura 2 è un disegno tessile relativo ad una porzione frontale di un articolo di abbigliamento presentante zone a struttura differenziata realizzato in accordo con il presente trovato;
- la figura 3 è un disegno tessile relativo ad una porzione posteriore dell’articolo di abbigliamento di cui alla figura 2;
- la figura 4 è una prima tipologia di punto utilizzata per realizzare una zona del disegno di figure 2 o 3; e
- la figura 5 è una seconda tipologia di punto utilizzata per realizzare una zona del disegno di figure 2 o 3.
La seguente descrizione è vantaggiosamente riferita ad una macchina tessile lineare, ed in particolare ad un telaio di maglieria lineare di tipo raschel a doppia frontura di aghi e dotato di un dispositivo jacquard. Con scopi descrittivi e non limitativi, la seguente descrizione riguarda in particolare un telaio lineare del tipo RDPJ 6/2 EL prodotto dalla ditta KARL MAYER. Tale telaio (non mostrato nelle unite figure in quanto di tipo noto) possiede una finezza (gauge) di ventiquattro aghi/pollice, cioè di ventiquattro aghi ogni 0.0254 metri, con una luce pettine di 138 pollici, cioè di 3,5052 metri, e quindi con un totale di 3312 aghi su ciascuna frontura. In tale macchina il dispositivo jacquard è di tipo piezoelettrico e legge le informazioni relative agli spostamenti delle relative passette dei pettini da un’opportuna unita’ elettronica di controllo programmabile. In questo modo le passette di ogni pettine sono indipendenti nella loro movimentazione in modo tale da realizzare intrecci diversi per ogni passetta. Il movimento dei pettini jacquard, oltre che dal dispositivo jacquard piezoelettrico, è regolato da un dispositivo dotato di motori che, collegati ad una vite, trasformano il moto rotatorio in traslatorio orizzontale dei pettini con traiettorie ortogonali al senso dell’ordito.
Come visibile in figura 1, la macchina è provvista delle due fronture 2,2a parallele di aghi 3 e di sei pettini 4,4a,5,5a,6,6a costituiti da una pluralità di passette con i relativi guidafilo 7,7a,8. Vi sono in particolare ventiquattro guidafilo 7,7a,8 per ogni passetta di un pollice, atti ad alimentare ventiquattro corrispondenti aghi 3 con fili provenienti da opportuni subbi. In particolare sono presenti quattro pettini esterni 4,4a,6,6a costituti da una pluralità di passette 7,7a rigide, di tipo tradizionale, e due pettini interni 5,5a costituiti da passette 8, di tipo jacquard piezoelettrico. I due pettini esterni 4,4a, ed eventualmente anche i pettini 6,6a, creano la struttura di fondo del tessuto, che in questo caso, generalmente ma non necessariamente, è una catenella o pillar stitch “s”, prodotta in modo convenzionale con schema 2-00-2 (figure 4 e 5), in corrispondenza delle due fronture 2,2a di aghi, ed eventualmente creano ulteriori effetti di fondo. Le passette 8 dei due pettini jacquard 5,5a operano in base alle informazioni provenienti dalla lettura dell’unita’ elettronica di controllo programmabile (non mostrata nelle figure ) e sono movimentate da opportune barre di spostamento 9,9a, permettendo l’esecuzione di diversi schemi tessili, sul tessuto di fondo realizzato dalla passette 7,7a dei pettini esterni 4,4a,6,6a
nonché l’esecuzione di opportune cuciture per collegare in un unico prodotto i tessuti piani realizzati sulle due fronture 2,2a. Ogni ago 3 riceve quindi due o tre fili “f”, uno dalla corrispondente passetta esterna 7,7a ed uno dalla passetta interna 8 jacquard. In figura 1 sono inoltre visibili le barre 10,10a degli aghi, le corrispondenti barre di abbattimento 11,11a degli aghi e le barre 12,12a dei pettini che trattengono il tessuto in formazione.
Gli articoli di abbigliamento 1 presentati zone a struttura differenziata secondo il presente trovato possono essere realizzati mediante un procedimento che comprende le fasi di produrre un primo tratto anteriore 13a di tessuto su una frontura anteriore 2 delle due fronture di aghi, produrre un primo tratto posteriore 13b di tessuto su una frontura posteriore 2a delle due fronture di aghi ed unire progressivamente ed automaticamente il primo tratto anteriore 13a con il primo tratto posteriore 13b in corrispondenza di due predeterminate prime linee di giunzione 14, 14’, mediante i guidafilo delle corrispondenti passette jacquard che vanno ad unire i due tessuti anziché a lavorare sul tessuto di fondo. In tal modo, si giunge alla realizzazione di una porzione 13 di tessuto sostanzialmente tubolare che vantaggiosamente non presenta cuciture.
Almeno una delle fasi comprende inoltre la sottofase di variare il tipo di punto e quindi la struttura del tessuto in almeno una predeterminata area di tessuto rispetto alle aree di maglia adiacenti, in modo da ottenere zone A, “B1”, “B2”, “B3”, “B4”, “B5”, “B6”, C a struttura differenziata con caratteristiche almeno di elasticità e/o traspirabilità diverse.
Tale sottofase viene agevolmente realizzata mediante i pettini jacquard che non eseguono l’unione tra i tratti di tessuto delle due fronture, in conformità con le istruzioni del dispositivo jacquard.
Preferibilmente, nel caso di capi di abbigliamento per uso sportivo, vengono realizzate zone a struttura differenziata che vestono parti specifiche del corpo. Ad esempio, alcune zone garantiscono alta traspirabilità e sono abbinate ad altre zone che permettono di trattenere il calore, al fine di mantenere i muscoli caldi. Ancora, nel caso di fasce per uso medicale, alcune zone sono più rigide, per svolgere azione contenitiva su una specifica parte del corpo, ad esempio un’articolazione, ed altre molto più elastiche, per assicurare comunque un certo comfort.
Nelle figure 4 e 5 allegate sono illustrate, a puro titolo esemplificativo, due tipologie di punto che, appropriatamente abbinate, consentono di ottenere zone del tessuto a struttura diversificata. Nella figura 4, ciascun filo portato dalle passette 8 dei due pettini jacquard 5,5a lega due catenelle adiacenti e produce una prima “p1“ tipologia dotata di una struttura leggera, mentre, nella figura 5, ciascun filo portato dalle passette 8,8a dei due pettini jacquard 5,5a lega tre catenelle, per creare una seconda “p2“ tipologia, dalla struttura più densa e pesante.
La disposizione ed il numero delle porzioni sostanzialmente tubolari dipende dal tipo di capo di abbigliamento che si desidera produrre.
Ad esempio, per produrre un pantalone, come illustrato nelle figure 2 e 3, viene realizzata una prima porzione 13 di tessuto sostanzialmente tubolare, una seconda 15 ed una terza 16 porzione di tessuto sostanzialmente tubolare consecutive alla prima porzione 13 e reciprocamente affiancate. La prima porzione 13 definisce la parte del pantalone che cinge la vita ed i fianchi mentre la seconda 15 e la terza 16 porzione formano le gambe.
In alternativa, per produrre una maglietta, di tipo per sé noto e pertanto non illustrata, il procedimento consiste nel realizzare una prima porzione di tessuto sostanzialmente tubolare, formante il busto, ed una seconda ed una terza porzione di tessuto sostanzialmente tubolare sostanzialmente affiancate alla prima porzione, per definire le maniche.
Infine, come un ultimo esempio, per produrre una tuta completa, il procedimento consiste nel realizzare una prima porzione di tessuto sostanzialmente tubolare formante il busto ed i fianchi, una seconda ed una terza porzione di tessuto sostanzialmente tubolare sostanzialmente affiancate a detta prima porzione e formanti le maniche, ed una quarta ed una quinta porzione consecutive a detta prima porzione e reciprocamente affiancate, definenti le gambe.
Le figure 2 e 3 illustrano, per maggior chiarezza, il disegno tessile frontale 1a e posteriore 1b del pantalone 1. E’ importante sottolineare che, durante il processo di lavorazione, come sopra specificato, il disegno tessile frontale 1a e quello posteriore 1b giacciono sovrapposti uno all’altro, uno per ciascuna frontura 2, 2a. Preferibilmente, secondo quanto illustrato nelle figure 2 e 3, le zone a struttura differenziata sono ottenute combinando, per esempio, le due tipologie di punto sopra descritte ed illustrate nelle figure 4 e 5.
Il pantalone presenta pertanto prime zone “A” formate solo dalla prima tipologia di punto di figura 4, seconde zone “B1”, “B2”, “B3”, “B4”, “B5”, “B6” formate da un’alternanza della prima tipologia di punto (di figura 4) con la seconda secondo schemi predefiniti e terze zone “C” formate solo dalla seconda tipologia di punto di figura 5.
Ad esempio, le seconde zone in accordo con un primo schema “B1” sono formate da coste 17 inclinate di circa 45° rispetto alle due fronture 2,2a.
Le seconde zone in accordo con un secondo schema “B2” definiscono un tessuto omogeneo con densità intermedia tra la prima “p1“ e la seconda “p2“ tipologia di punto.
Le seconde zone in accordo con un terzo schema “B3” sono formate da coste 18 parallele alle due fronture 2,2a.
Le seconde zone in accordo con un quarto schema “B4” sono formate da coste 19 perpendicolari alle due fronture 2,2a.
Le seconde zone in accordo con un quinto schema “B5” sono formate da coste 20 perpendicolari alle due fronture 2,2° con spessore differente dalle cost e del quarto schema “B4”.
Le seconde zone in accordo con un sesto schema “B6” sono formate da coste 21 perpendicolari alle due fronture 2,2a con spessore differente dalle coste del quarto schema “B4” e del quinto schema “B5”.
Il tipo di punto viene pertanto variato sia lungo una direzione parallela alle due fronture (2, 2a) di aghi (3), sia lungo una direzione perpendicolare alle due fronture (2, 2a) di aghi (3), in base al tipo di struttura necessario.
Vantaggiosamente, il procedimento consente di produrre in continuo il capo prescelto ripetendo in modo continuo la fase di produrre la o le porzioni 13, 15, 16 di tessuto sostanzialmente tubolare fino ad ottenere un rotolo continuo di tessuto. Il tessuto così ottenuto viene tagliato successivamente lungo una linea di separazione corrispondente all’inizio di ciascuna prima porzione 13 di tessuto tubolare, per separare tra loro gli articoli di abbigliamento 1 ottenuti.
Nel caso in esame di un pantalone realizzato su un telaio con ventiquattro aghi/pollice, per ragioni di vestibilità la prima porzione 13 di tessuto tubolare è prodotta mediante l’impiego di un numero di aghi pari a 720 aghi per ciascuna frontura. La seconda 15 e la terza porzione tubolare 16 sono prodotte ciascuna mediante l’impiego di un numero di aghi pari entrambi a 360 aghi per frontura. Sulla macchina tessile sopra descritta possono quindi essere prodotti ad esempio 4 capi in parallelo. Preferibilmente ciascuna frontura della macchina viene divisa in 4 settori di 720 aghi in lavoro, dei quali solamente 2880 per frontura, lavorano il filo per produrre i quattro articoli di maglia a pantaloncino, mentre 240 aghi per frontura lavorano a vuoto senza filo. Qualora la macchina fosse adibita alla sola produzione di pantaloncini, sarebbe possibile far lavorare solo 2880 aghi per frontura e lasciare gli altri 240 senza alimentazione di filo, evitando così di produrre scarto.
Per ottenere un pantalocino o simile è possibile lavorare per un numero di passi di tessitura o corse compreso tra 500 e 2944. Ad esempio ciascun pantalone 1 può essere prodotto mediante 1618 passi di tessitura o corse, dei quali circa 250 per la prima porzione e circa 1368 per le restanti porzioni. Tale valore può variare a seconda della lunghezza desiderata per l’articolo. Va rilevato che il numero di cartoni totali, cioè di istruzioni, necessarie per un pantaloncino con 1618 passi è di 6472 cartoni, cioè 3236 cartoni per ciascuna frontura.
Per quanto riguarda i materiali impiegabili per i filati, il capo può essere composto prevalentemente da poliammide 6.6 Dtex 44/34 filamenti con l’aggiunta di un elastomero, ad esempio Elastan Dtex 44 interlacciato con PA ( poliammide) Dtex 33/34.
Per quanto riguarda i materiali impiegabili per i filati, il capo può ad esempio essere composto prevalentemente (intorno al 79%) da PA 6.6 (poliammide) e da una percentuale intorno al 21% di EA (Elastan).
Inoltre l’articolo di abbigliamento può essere realizzato mediante l’impiego di almeno una fibra tessile elasticizzata, scelta nel seguente gruppo di fibre, con un valore GSM (grammi per metro quadrato) del tessuto corrispondente di:
- fibra 81% Nylon 6.6 e 19% Elastane (Lycra) ed un valore GSM del tessuto da 230 a 320 g/m<2>;
- fibra 76% Nylon 6.6 e 24% Elastane (Lycra) ed un valore GSM del tessuto da 270 a 365 g/m<2>;
- fibra 34% Polyester Cationic, 49% Nylon 6.6 e 17% Elastane (Lycra) ed un valore GSM del tessuto da 230 a 320 g/m<2>;
- fibra 53% Polyester Cationic, 37% Nylon 6.6 e 10% Elastane (Lycra) ed un valore GSM del tessuto da 200 a 255 g/m<2>;
- fibra 44% Polypropylene (Dryarn), 44% Nylon 6.6, 12% Elastane (Lycra) ed un valore GSM del tessuto da 195 a 255 g/m<2>;
- fibra 65% Merino Wool, 31% Nylon 6.6, 4% Elastane (Lycra) ed un valore GSM del tessuto da 330 a 400 g/m<2>;
- fibra 54% Merino Wool, 39% Nylon 6.6, 7% Elastane (Lycra) ed un valore GSM del tessuto da 230 a 300 g/m<2>;
- fibra speciale 81% Nylon 6.6 (Emana), 19% Elastane (Lycra) ed un valore GSM del tessuto da 225 a 290 g/m<2>;
- fibra ecologica 82,5% Nylon 6 Econyl, 17,5% Elastane (Lycra) ed un valore GSM del tessuto da 230 a 320 g/m<2>;
- fibra ecologica 81% Nylon 6.6 (Q-Nova), 19% Elastane (EA Roica V550 Eco Friendly) ed un valore GSM del tessuto da 230 a 320 g/m<2>;
- fibra 81 % Nylon 6.6, 19% Elastan (EA Roica DS – elastan tingibile) ed un valore GSM del tessuto da 230° 320 g/m <2>;
- fibra 81 % Nylon 6.6, 19% Elastan (EA Roica EF – elastan ecologico/riciclato e tingibile) ed un valore GSM del tessuto da 230 a 320 g/m<2>.
In alternativa l’articolo di abbigliamento può essere realizzato mediante l’impiego di almeno una fibra tessile non elasticizzata, scelta nel seguente gruppo di fibre, con un valore GSM (grammi per metro quadrato) del tessuto corrispondente di: - microfibra 100% Nylon 6.6 ed un valore GSM del tessuto da 155 a 200 g/m<2>; - fibra 54% Nylon 6.6 e 46% Polyester Cationic ed un valore GSM del tessuto da 150 a 200 g/m<2>;
- fibra 78% Nylon 6.6 e 22% Polyester ed un valore GSM del tessuto da 155 a 225 g/m<2>;
- fibra 49% Nylon 6.6, 26% Wool e 25% Tencel ed un valore GSM del tessuto da 130 a 200 g/m<2>;
- fibra 44% Merino Wool e 56% Nylon 6.6 (Lycra) ed un valore GSM del tessuto da 125 a 175 g/m<2>;
- fibra speciale 100% Nylon 6.6 (Breeze) ed un valore GSM del tessuto da 150 a 190 g/m<2>;
- fibra ecologica 100% Nylon (bio-based Evo) ed un valore GSM del tessuto da 155 a 200 g/m<2>;
- fibra ecologica 100% Nylon 6.6 (Q-Nova) ed un valore GSM del tessuto da 145 a 200 g/m<2>.
In aggiunta, in particolare per i capi destinati all’uso sportivo, è possibile utilizzare un filato batteriostatico (Polypropylene Dryarn), oppure applicare in fase di finissaggio un prodotto con le medesime caratteristiche di per sé noti, che impedisce la moltiplicazioni dei batteri anche durante un’impegnativa attività fisica. Il trovato permette il conseguimento di importanti vantaggi.
Innanzi tutto, il il trovato permette di produrre articoli di abbigliamento presentanti zone a struttura differenziata ed esenti da cuciture. La mancanza delle cuciture evita, in modo particolare per i capi destinati all’uso sportivo, che i movimenti dell’utilizzatore provochino fastidiosi strisciamenti delle stesse cuciture sulla pelle. Gli articoli ottenuti sono pertanto molto più confortevoli di quelli ottenuti con i metodi noti.
Inoltre, il trovato consente di ottenere automaticamente articoli di abbigliamento presentanti zone a struttura differenziata finiti. In particolare, il trovato riduce notevolmente le operazioni di taglio e non richiede ulteriori operazioni di cucitura dei capi, riducendo sia i tempi che i costi di produzione dei capi di abbigliamento. Il trovato così concepito è suscettibile di numerose modifiche e varianti, tutte rientranti nell’ambito del concetto inventivo che lo caratterizza. Tutti i dettagli sono sostituibili da altri elementi tecnicamente equivalenti ed in pratica tutti i materiali impiegati, nonché le dimensioni, potranno essere qualsiasi a seconda delle esigenze.

Claims (17)

  1. RIVENDICAZIONI 1) Articolo di abbigliamento presentante almeno una zona a struttura differenziata, prodotto su una macchina tessile lineare, in particolare di tipo raschel a due fronture (2,2a) di aghi (3) con dispositivo jacquard, in cui l’articolo di abbigliamento comprende: - un tratto anteriore (13a) di tessuto prodotto su una frontura anteriore (11) delle due fronture (2,2a) di aghi (3); - un tratto posteriore (13b) di tessuto prodotto su una frontura posteriore (11a) delle due fronture (2,2a) di aghi (3); in cui il tratto anteriore (13a) ed il tratto posteriore (13b) sono stati uniti progressivamente ed automaticamente tra loro durante la produzione degli stessi in corrispondenza di predeterminate prime linee di giunzione (14,14’) per realizzare almeno una porzione (13) di tessuto sostanzialmente tubolare; in cui il tipo di punto e quindi la struttura del tessuto sono stati variati durante la produzione del tratto anteriore (13a) e/o del tratto posteriore (13b) in almeno una predeterminata area di tessuto rispetto alle aree di maglia adiacenti, per ottenere zone a struttura differenziata con caratteristiche almeno di elasticità e/o traspirabilità diverse.
  2. 2) Articolo di abbigliamento secondo la rivendicazione 1 caratterizzato dal fatto di essere realizzato mediante l’impiego di almeno una fibra tessile elasticizzata, scelta nel seguente gruppo di fibre, con un valore GSM (grammi per metro quadrato) del tessuto corrispondente di: - fibra 81% Nylon 6.6 e 19% Elastane (Lycra) ed un valore GSM del tessuto da 230 a 320 g/m<2>; - fibra 76% Nylon 6.6 e 24% Elastane (Lycra) ed un valore GSM del tessuto da 270 a 365 g/m<2>; - fibra 34% Polyester Cationic, 49% Nylon 6.6 e 17% Elastane (Lycra) ed un valore GSM del tessuto da 230 a 320 g/m<2>; - fibra 53% Polyester Cationic, 37% Nylon 6.6 e 10% Elastane (Lycra) ed un valore GSM del tessuto da 200 a 255 g/m<2>; - fibra 44% Polypropylene (Dryarn), 44% Nylon 6.6, 12% Elastane (Lycra) ed un valore GSM del tessuto da 195 a 255 g/m<2>; - fibra 65% Merino Wool, 31% Nylon 6.6, 4% Elastane (Lycra) ed un valore GSM del tessuto da 330 a 400 g/m<2>; - fibra 54% Merino Wool, 39% Nylon 6.6, 7% Elastane (Lycra) ed un valore GSM del tessuto da 230 a 300 g/m<2>; - fibra speciale 81% Nylon 6.6 (Emana), 19% Elastane (Lycra) ed un valore GSM del tessuto da 225 a 290 g/m<2>; - fibra ecologica 82,5% Nylon 6 Econyl, 17,5% Elastane (Lycra) ed un valore GSM del tessuto da 230 a 320 g/m<2>; - fibra ecologica 81% Nylon 6.6 (Q-Nova), 19% Elastane (EA Roica V550 Eco Friendly) ed un valore GSM del tessuto da 230 a 320 g/m<2>; - fibra 81 % Nylon 6.6, 19% Elastan ( EA Roica DS – elastan tingibile ) ed un valore GSM del tessuto da 230° 320 g/m <2>; - fibra 81 % Nylon 6.6, 19% Elastan (EA Roica EF – elastan ecologico/riciclato e tingibile) ed un valore GSM del tessuto da 230 a 320 g/m<2>; <- >poliammide 6.6 Dtex 44/34 filamenti con l’aggiunta di un elastomero, ad esempio Elastan Dtex 44 interlacciato con PA (poliammide) Dtex 33/34.
  3. 3) Articolo di abbigliamento secondo la rivendicazione 1 o 2 caratterizzato dal fatto di essere realizzato mediante l’impiego di almeno una fibra tessile non elasticizzata, scelta nel seguente gruppo di fibre, con un valore GSM (grammi per metro quadrato) del tessuto corrispondente di: - microfibra 100% Nylon 6.6 ed un valore GSM del tessuto da 155 a 200 g/m<2>; - fibra 54% Nylon 6.6 e 46% Polyester Cationic ed un valore GSM del tessuto da 150 a 200 g/m<2>; - fibra 78% Nylon 6.6 e 22% Polyester ed un valore GSM del tessuto da 155 a 225 g/m<2>; - fibra 49% Nylon 6.6, 26% Wool e 25% Tencel ed un valore GSM del tessuto da 130 a 200 g/m<2>; - fibra 44% Merino Wool e 56% Nylon 6.6 (Lycra) ed un valore GSM del tessuto da 125 a 175 g/m<2>; - fibra speciale 100% Nylon 6.6 (Breeze) ed un valore GSM del tessuto da 150 a 190 g/m<2>; - fibra ecologica 100% Nylon (bio-based Evo) ed un valore GSM del tessuto da 155 a 200 g/m<2>; - fibra ecologica 100% Nylon 6.6 (Q-Nova) ed un valore GSM del tessuto da 145 a 200 g/m<2>.
  4. 4) Articolo di abbigliamento secondo una qualsiasi delle rivendicazioni precedenti, caratterizzato dal fatto che la variazione il tipo di punto è stata effettuata lungo una direzione parallela alle due fronture (2, 2a) di aghi (3).
  5. 5) Articolo di abbigliamento secondo una qualsiasi delle rivendicazioni precedenti, caratterizzato dal fatto che la variazione del tipo di punto è stata effettuata lungo una direzione perpendicolare alle due fronture (2, 2a) di aghi (3).
  6. 6) Articolo di abbigliamento secondo una qualsiasi delle rivendicazioni precedenti, caratterizzato dal fatto che la variazione del tipo di punto è stata effettuata lungo una direzione trasversale e/o inclinata rispetto alle due fronture (2,2a) di aghi (3).
  7. 7) Articolo di abbigliamento secondo una qualsiasi delle rivendicazioni precedenti, caratterizzato dal fatto che la produzione della porzione (13) di tessuto sostanzialmente tubolare è stata ripetuta in modo continuo sulla macchina tessile durante la produzione dell’articolo di abbigliamento per ottenere un rotolo continuo di tessuto, e dal fatto che il rotolo di tessuto è stato successivamente tagliato lungo una linea di separazione corrispondente all’inizio di ciascuna prima porzione (13) di tessuto tubolare, per separare tra loro gli articoli di abbigliamento (1) ottenuti.
  8. 8) Articolo di abbigliamento secondo una qualsiasi delle rivendicazioni precedenti, caratterizzato dal fatto di essere un pantalone comprendente una prima porzione (13) di tessuto sostanzialmente tubolare, ed una seconda (15) porzione di tessuto ed una terza (16) porzione di tessuto sostanzialmente tubolari e consecutive alla prima porzione (13) e reciprocamente affiancate.
  9. 9) Articolo di abbigliamento secondo una qualsiasi delle rivendicazioni precedenti, caratterizzato dal fatto di essere una maglietta comprendente una prima porzione di tessuto sostanzialmente tubolare, ed una seconda porzione di tessuto ed una terza porzione di tessuto sostanzialmente tubolari e sostanzialmente affiancate alla prima porzione.
  10. 10) Articolo di abbigliamento secondo una qualsiasi delle rivendicazioni precedenti, caratterizzato dal fatto di essere una tuta completa comprendente una prima porzione di tessuto sostanzialmente tubolare, ed una seconda porzione di tessuto ed una terza porzione di tessuto sostanzialmente tubolari sostanzialmente affiancate alla prima porzione, ed una quarta porzione di tessuto ed una quinta porzione di tessuto consecutive alla prima porzione e reciprocamente affiancate.
  11. 11) Articolo di abbigliamento secondo una qualsiasi delle rivendicazioni precedenti caratterizzato dal fatto di essere realizzato su un telaio lineare avente finezza degli aghi (3) di 24 aghi/pollice.
  12. 12) Articolo di abbigliamento secondo una qualsiasi delle rivendicazioni precedenti caratterizzato dal fatto che la prima porzione (13) di tessuto sostanzialmente tubolare è prodotta mediante l’impiego di 720 aghi (3) per ciascuna frontura di aghi (2,2a).
  13. 13) Articolo di abbigliamento secondo una qualsiasi delle rivendicazioni precedenti caratterizzato dal fatto che ciascuna di dette seconda (15) e terza porzione (16) tubolare è prodotta mediante l’impiego di 360 aghi (3) per frontura.
  14. 14) Articolo di abbigliamento secondo una qualsiasi delle rivendicazioni precedenti caratterizzato dal fatto di essere stato prodotto con un numero di passi o corse di tessitura compreso tra 400 e 1200.
  15. 15) Articolo di abbigliamento secondo una qualsiasi delle rivendicazioni precedenti caratterizzato dal fatto di essere stato realizzato su un telaio lineare avente complessivamente 3312 aghi (3) su ciascuna frontura e dal fatto che sul telaio vengono prodotti contemporaneamente in parallelo almeno tre articoli di abbigliamento (1), opportunamente distanziati tra loro.
  16. 16) Articolo di abbigliamento secondo la rivendicazione 2 caratterizzato dal fatto di essere realizzato mediante unicamente mediante l’impiego di una o più di dette fibre tessili elasticizzate e di essere privo di fibre tessili non elasticizzate.
  17. 17) Articolo di abbigliamento secondo la rivendicazione 3 caratterizzato dal fatto di essere realizzato mediante unicamente mediante l’impiego di una o più di dette fibre tessili non elasticizzate e di essere privo di fibre tessili elasticizzate.
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